Quattro leggendari premi Oscar®, per un totale di 6 statuette vinte e 9 nomination, con alle spalle film che hanno totalizzato quasi 16 miliardi di dollari ai botteghini di tutto il mondo, sono per la prima volta tutti insieme sul grande schermo. , , e sono quattro vecchi amici che si trovano a Las Vegas in occasione dell’addio al celibato di Billy, lo scapolo incallito del gruppo, con il proposito di rivivere i loro giorni di gloria dimenticandosi della loro vera età. Billy finalmente si è deciso a sposare la sua compagna, ovviamente molto più giovane di lui. Ben presto però i quattro si renderanno conto che la Città del Peccato è molto cambiata da come la ricordavano; la loro amicizia sarà messa a dura prova. I Rat Pack possono aver calcato il palcoscenico del “Sands” e il Cirque du Soleil può adesso dominare la “Strip”, ma i nostri protagonisti la faranno ancora da padrone a Las Vegas.

CBS Films e Good Universe presentano , prodotto da Laurence Mark p.g.a. (Julie & Julia; Dreamgirls) e Amy Baer, p.g.a., con la regia di Jon Turteltaub (National Treasure - Il Mistero Dei Templari, National Treasure; While You Were Sleeping - Un Amore Tutto Suo). Scritto da Dan Fogelman (Crazy, Stupid, Love.), con i premi Oscar® Michael Douglas (Wall Street; Traffic), Robert De Niro (Silver Linings Playbook - Il Lato Positivo; Meet The Parents - Ti Presento I Miei), Morgan Freeman (The Dark Knight Rises - Il Cavaliere Oscuro, Il Ritorno; Bucket List - Non È Mai Troppo Tardi), Kevin Kline (A Fish Called Wanda - Un Pesce Di Nome Wanda; Dave - Presidente Per Un Giorno) e Mary Steenburgen (The Help; The Proposal - Ricatto D’Amore). Completano il cast Jerry Ferrara (Think Like A Man; “Entourage”), Romany Malco (“Weeds”; The 40-Year-Old Virgin - 40 Anni Vergine) e Roger Bart (“Revenge”; “Political Animals”). I produttori esecutivi sono Nathan Kahane, Jeremiah Samuels e Lawrence Grey. La fotografia è di David Hennings (Horrible Bosses - Come Ammazzare Il Capo E Vivere Felici; Blue Crush), la scenografia di David J. Bomba (Walk The Line - Quando L’Amore Brucia L’Anima; Secondhand Lions) e il montaggio di David Rennie, A.C.E. (National Treasure: Book of

Secrets - Il Mistero Delle Pagine Perdute, National Treasure; Office Space - Impiegati…male!). Dayna Pink ai costumi (Crazy, Stupid, Love.; The Lucky One - Ho Cercato Il Tuo Nome) mentre le musiche sono di Mark Mothersbaugh (The Royal Tenenbaums - I Tenenbaum; Rushmore).

Durata: 104 Minuti

DAL COPIONE ALLO SCHERMO.

QUANTE PROBABILITÀ C’ERANO?

Freeman. De Niro. Douglas. Kline. Per la prima volta nelle loro leggendarie carriere, questa squadra di premi Oscar® ricca di premi vinti grazie a performances che hanno fatto la storia, è riunita in una commedia piena di risate, umorismo e una struggente visione dell’amicizia. “Avrebbero potuto mandarmi l’elenco del telefono e avrei comunque accettato la parte”, scherza Morgan Freeman, che interpreta Archie. “Last Vegas era l’occasione per fare qualcosa di bello con gli idoli di una vita…un’occasione magnifica. È strano rendersi conto quanto le nostre vite si siano intrecciate negli anni e non sia mai capitato di lavorare insieme”. “In un certo senso”, aggiunge Robert De Niro, che nel film interpreta Paddy, “non è stato come lavorare con degli estranei. Negli anni, tutti noi abbiamo mantenuto un legame in qualche modo, siamo stati tutti consapevoli del lavoro altrui, e questo ci ha aiutato, in un modo che adesso non saprei nemmeno spiegare”. Michael Douglas, che nel film è Billy, a proposito della sua esperienza con le altre tre star, ha dichiarato: “Quando ti trovi ad improvvisare con altri tre ragazzi di Brooklyn, tutto prende una piega divertente. Ognuno ha un proprio stile e mi interessava vedere cosa ne sarebbe venuto fuori. Il risultato è stato un gran mix di stili che si sono completati alla perfezione”. Kevin Kline, che interpreta Sam, ha apprezzato a pieno la possibilità di lavorare con le altre star: “Lavorare con attori di cui hai ammirato il lavoro per anni è stato emozionante. Più bravi sono gli attori con cui lavori, più brillante sarà la tua performance”. Kline inoltre non si è fatto scappare l’opportunità di essere coinvolto in un copione che esplorava il tema dell’amicizia. “Mi è piaciuto il modo in cui il copione trattava la loro amicizia, non solo gli aspetti positivi ma anche le esigenze e i sacrifici che un’amicizia comporta. Si supportano incondizionatamente ma allo stesso tempo si rimproverano a vicenda quando uno di loro prende una cattiva strada. Questo alle volte richiede vero coraggio”. “Credo che questa sia una storia divertente e toccante allo stesso tempo”, sottolinea il produttore Laurence Mark, “e Dan Fogelman è uno scrittore straordinario che riesce a far confluire in un racconto sia l’aspetto divertente che quello

commovente con grande maestria. Ognuno dei personaggi che Dan ha creato parte per un viaggio che a volte è più intenso che comico – ed è proprio dal realismo con cui viene raccontato questo viaggio che viene gran parte del divertimento, dalla facilità con cui ti ci puoi immedesimare”. Fogelman ha scritto Last Vegas circa sei anni fa. “Ho sempre amato le buddy comedies e ho pensato ‘Cosa succederebbe se un viaggio per un addio al celibato diventasse l’elisir di lunga vita che fa recuperare la giovinezza a quattro vecchi amici?’ La spinta iniziale è stata questa, ma il tutto ha cominciato davvero a prendere piede quando ho scritto una delle prime scene del film, quella in cui Billy, Sam e Archie sono al telefono insieme”, ricorda Fogelman. “Penso che esistano relazioni all’interno di gruppi di amici che non cambiano mai. Da giovani, troviamo la nostra “comitiva” e al suo interno ci ritagliamo il nostro ruolo. Anche quando diventiamo vecchi e costruiamo una famiglia, quando la comitiva si riunisce tendiamo a riprendere le nostre vecchie abitudini, i comportamenti e i ruoli. Così, pensavo potesse essere divertente esplorare tutto questo, guardare cosa succede quando un gruppo di uomini ormai adulti si riunisce ed assume di nuovo i ruoli che ricoprivano quando erano molto più giovani”. Prima di scrivere il copione, Fogelman è andato a Las Vegas per fare alcune ricerche. “Ci sono andato diverse volte per l’addio al celibato di amici ma non l’avevo mai vissuta da solo. È un’esperienza strana: vagare per i casinò, cenare da solo alle 5 di pomeriggio, giocare d’azzardo, camminare con un block-notes e appuntare tutte le follie che si vedono”. Fogelman ha fatto questo viaggio poco dopo la morte della madre. “Ero a Los Angeles da un po’, in lutto, e onestamente ero davvero depresso”, ha aggiunto. “A un certo punto mi sono detto: è meglio che scrivi il tuo prossimo film. Così sono salito in macchina e sono andato a Las Vegas per fare delle ricerche. Giuro, in due settimane ho perso a malapena una mano di blackjack. Non mi è mai capitato al gioco di avere una serie vincente come quella. Così ho pensato: a) c’è lo zampino di mia madre; b) quello era un buon auspicio per Last Vegas. In ogni caso sono andato via da Las Vegas con 17.000$ e con una bozza del copione di quello che sarebbe poi diventato Last Vegas”. La produttrice Amy Baer voleva fare un film per i baby boomers sin da quando aveva lavorato a Something's gotta give - Tutto può succedere (, 2003):

“Avevo notato che film di questo tipo avevano successo verso un pubblico fino ad allora sottovalutato”. “A quel tempo, Don Fogelman mi propose questa storia e io ne rimasi completamente infatuata. Non solo era divertente, ma aveva un realismo solido ed emozionante nel quale un pubblico adulto si poteva identificare. È la storia di quattro persone che si ritrovano e ricordano i motivi della loro amicizia così duratura e intensa e cosa ognuno rappresenta nella vita degli altri. Allo stesso tempo il racconto non è accomodante verso di loro o verso la loro età”. Poco dopo anche il regista Jon Turteltaub è salito a bordo del progetto. Anche per lui Last Vegas siginifcava poter esplorare la parte emotiva in una commedia da adulti. “Si possono fare commedie senza grandi contenuti, o film drammatici senza divertimento”, afferma Turteltaub. “Nessuno dei due generi però è completamente valido senza una parte dell’altro. Se questo film non avesse avuto entrambe le componenti sarei rimasto molto deluso. Se questi personaggi non fossero stati veri, con problemi e dolori reali, allora anche le loro battute non avrebbero funzionato e tutto sarebbe stato molto superficiale. Questa storia invece comprende tutto, il comico e il drammatico. Serve la commedia per ottenere il dramma.” Baer è d’accordo: “Fosse andato tutto verso una sola direzione, sarebbe stato o troppo sdolcinato o nell’altro caso addirittura ridicolo, e comunque al pubblico non sarebbe sembrato realistico. La storia doveva sembrare autentica e quindi trattare quelle questioni psicologiche ed emotive che la generazione dei baby boomers conosce bene, perché ne ha esperienza diretta. Questa non è una generazione che cederà il passo tanto facilmente, sarà la prima generazione che a 85 anni ancora salta su un aeroplano o a 70 si sposa per la terza volta”. “Ho sempre combattuto col concetto di comportarsi secondo la propria età”, dice Turteltaub. “La verità è che c’è un momento in cui si deve crescere e se continui a comportarti in un certo modo rischi di risultare un po’ patetico. D’altro canto ci sono cose cui non si dovrebbe mai rinunciare, gioie e comportamenti che dovremmo tenerci stretti per sempre. La vera maturità, e qui sta il difficile, sta nel sapere cosa lasciarsi alle spalle e cosa deve continuare a fare parte di te”. Quando incontriamo i personaggi per la prima volta Paddy (De Niro) passa il suo

tempo nel suo appartamento di Brooklyn, in lutto per la perdita della moglie; Sam (Kline), andato in pensione troppo presto, è in Florida; Archie (Freeman) è in New Jersey, letteralmente confinato dal figlio iperprotettivo, che lo manda fuori di testa. Sorpresi nelle loro miserie da una telefonata di Billy (Douglas), ricco avvocato di Malibu che finalmente si è deciso a chiedere la mano della sua fidanzata, stabiliscono di ritrovarsi tutti a Las Vegas. E così l’addio al celibato ha inizio. Non appena “I Quattro di Flatbush” mettono piede in città, però, diventa subito chiaro che quella non è la stessa Las Vegas della loro gioventù. “Capita che in una commedia sia difficile definire un antagonista e a volte semplicemente non c’è una figura del genere. In questo caso”, afferma Turteltaub, “la vera antagonista è proprio Las Vegas. Questi quattro amici arrivano pensando di trovare una determinata situazione ma la città è cambiata parecchio da quando erano ragazzi. Grande, rumorosa, divertente, giovane: questa è adesso Las Vegas, una città che si è rinnovata a uso e consumo dei giovani di oggi. Quindi, quando i nostri quattro amici arrivano, sono letteralmente dei pesci fuor d’acqua, per di più nel deserto. E quando un pesce è fuori dall’acqua, vuoi vederlo mentre ce la mette tutta per farcela, con coraggio e intraprendenza. Allo stesso modo vogliamo vedere i nostri quattro che ce la fanno, non perché siano cambiati loro, ma perché sono riusciti a cambiare le cose intorno”. “Il grosso del divertimento del film sta nel fatto che ci sono quattro uomini che ricordano la Las Vegas di tanti anni fa e sono scombussolati da quello che scoprono tornandoci”, dice Mark. “Alla fine si rendono conto che possono farlo a modo loro e finiscono per riprendersi la città di nuovo”. Douglas crede che ci si possa immedesimare in tutti i personaggi, indipendentemente dall’età. “Billy, il mio personaggio, è quello affascinante e sprezzante, che non è mai cresciuto. È un avvocato di successo che si è goduto la vita e non si è mai dato pena di sposarsi. Va al funerale del suo socio anziano e quella morte fa suonare la sua sveglia”, dice Douglas. “Il senso della morte ha fatto prepotentemente ingresso nella sua vita e lui decide di chiedere la mano della sua fidanzata. Una volta da ragazzo ha sofferto molto per amore e da allora è sempre stato estremamente diffidente e non ha mai voluto impegnarsi veramente”. Mentre Billy è il tipo che non ha mai voluto crescere a pieno, Paddy non vuole

lasciare la propria casa. De Niro descrive Paddy come un pensionato “depresso, amareggiato, che non lascia mai il suo appartamento. Si rifiuta proprio. È un brontolone. Gli amici lo convincono solo con l’inganno, ad andare a Las Vegas da Billy, col quale ha antiche ruggini”. Archie, prima di tutto, non vuole che Paddy perda l’opportunità che potrebbe cambiare le vite di tutti loro, soprattutto la sua. Freeman spiega: “Archie, il mio personaggio, è un pensionato che vive nel New Jersey con suo figlio, sua nuora e sua nipote. Ha avuto un ictus, perciò suo figlio è diventato dispotico e non gli lascia fare nulla per paura che gliene venga un altro. La sua famiglia ha preso possesso della sua vita, come fanno tanti figli quando capiscono che possono controllare i loro genitori e dirgli cosa fare. A un certo punto ti opponi. Fai quello che devi fare. Fai quello che farebbe ogni genitore con un po’ d’amor proprio. Perciò, quando si prospetta la possibilità di un’avventura, Archie non perde l'occasione e sgattaiola via.” “Per la prima volta dopo tanti anni, Archie è libero,” dice Laurence Mark. “Assapora la libertà ritrovata e decide di ottenere il meglio da ogni singolo momento vissuto a Las Vegas”. La dea bendata siede al suo fianco, Archie infila una straordinaria serie vincente a blackjack e trasforma questa vincita nel miglior regalo di matrimonio che lui, Paddy e Sam potessero fare a Billy, per ricambiare la generosità che Billy ha sempre dimostrato loro nel corso degli anni. E poi c’è Sam, che vive in un residence per pensionati, dove si è ritirato in anticipo per fare contenta la moglie. Kline dice che Sam scopre quanto sia felicemente sposato proprio grazie all’esperienza di Las Vegas. “È andato in pensione anticipata, si annoia, ha bisogno di un’infusione di divertimento e ringiovanimento, di ravvivare le sue vecchie amicizie”. “Il suo matrimonio sembra aver perso buona parte della sua brillantezza”, dice Mark. “La moglie gli dà il permesso di darsi alla pazza gioia e lui realizza quanto in realtà il suo matrimonio sia importante per lui, quanto apprezzi a fondo la relazione con sua moglie”. Come fa notare Turteltaub, nel film non ci si immedesima solo con i personaggi maschili. Un esempio è Diana, una cantante che i quattro incontrano appena arrivati a Las Vegas, interpretata dal Premio Oscar® Mary Steenburgen (Miglior Attrice Non

Protagonista nel 1981 per Melvin and Howard - Una Volta Ho Incontrato Un Miliardario). “C’è qualcosa di schietto in Diana”, osserva Turteltaub. “È una donna che ti dice tranquillamente la sua età, che altrettanto apertamente ti confessa le proprie infelicità, che si racconta: ‘Sono divorziata, da sola e annoiata. Ma sto cantando e amo la mia vita.’ ” Steenburgen descrive ulteriormente il proprio personaggio: “Diana è un avvocato fiscalista di Atlanta che si è ritrovata, dopo un matrimonio finito male, a crescere da sola sua figlia, che adesso è grande ed è andata via di casa. Si chiede ‘Ok, che intendi fare con il resto della tua vita?’ E allora si ricorda del sogno che aveva da giovane. Non sarà la migliore cantante del mondo, ma è brava abbastanza da esibirsi in un piccolo locale di Las Vegas dove nessuno la ascolta davvero e lei può comunque cantare con tutto il suo cuore”. “È strano cominciare qualcosa di nuovo quando si diventa vecchi ma d’altronde è proprio quello che è capitato anche a me” aggiunge Steenburgen, a sua volta cantante e autrice. “Sono approdata davvero tardi nel mondo dell’industria musicale, perciò credo ci sia veramente un secondo atto nella vita, ma anche un terzo, quarto, quinto e sesto. Ci sono tanti atti quanti quelli a cui sei disposto a dire di sì, se sei abbastanza coraggioso.” Diana è attratta da Paddy e in contrasto con Billy. “Percepisce la solitudine di Paddy e avverte che potrebbe essere sul punto di decidere se tenere duro o semplicemente arrendersi. Lui le piace e lei lo incoraggia”, afferma la Steenburgen. Per quanto riguarda Billy, “Diana capisce che anzitutto è in procinto di sposare una trentenne e questo potrebbe leggermente scoraggiare qualsiasi approccio. Inoltre è convinta che si tratti di uno scapolo irriducibile e che non voglia seriamente sposarsi o sistemarsi. Nonostante questo e ogni altro sensato motivo per non farti piacere una persona, comunque è attratta da Billy”. “Di sicuro non avevamo un cartello con scritto Cercasi Solo Premi Oscar mentre facevamo il casting del film,” nota Mark, “è semplicemente capitato e così ci siamo ritrovati ad avere cinque premi Oscar nei ruoli di protagonista.” Sono stati il copione di Fogelman, la possibilità di lavorare insieme e la volontà di Turteltaub ad attrarre le star del cast verso questa pellicola dal budget contenuto. “Se fosse stato un film esclusivamente divertente e demenziale”, osserva

Turteltaub, “non avrei avuto bisogno di un cast del genere, avremmo potuto semplicemente cercare qualcuno divertente e demenziale. C’era bisogno però della profondità che questi attori portano con loro. È un film che parla di un sacco di cose: dell’amicizia, dell’amore e del fatto che non è mai troppo tardi per vivere a fondo, a qualsiasi età”. Mark nota come ogni attore calzi perfettamente il proprio ruolo: “Michael è il Billy perfetto: elegante, vivace, e disponibile a mostrare le proprie fragilità. Michael inoltre è anche un gran produttore e quindi tende a essere un leader davvero affidabile. In altre parole, una figura ideale da avere su qualsiasi set”. “Robert De Niro è stata la nostra prima scelta per il ruolo di Paddy perché sa essere brillante nella commedia ma mantiene sempre un’incredibile profondità emotiva, assolutamente imprescindibile per questo personaggio”. “Morgan riesce a catturare lo spirito generoso, reale e toccante di Archie in un modo estremamente sincero”, afferma Mark, “E guardarlo mentre si scatena, persino sulla pista da ballo, è una delle cose più belle del film”. “Per il ruolo di Sam, avevamo bisogno di un attore che potesse offrire una certa dose di solennità e allo stesso tempo possedesse gli strumenti della commedia fisica”, aggiunge Mark. “Kevin Kline ha tutto quello che cercavamo ed è in grado di rendere divertente letteralmente qualsiasi cosa, se ne ha l’opportunità”. E Diana? “Diana è stata la più difficile da trovare perché è un personaggio molto specifico che deve fare tante cose diverse”, dice Turteltaub. “Il pubblico si fa un’idea su chi siano questi uomini dal modo in cui lei gli risponde, dalle reazioni che suscita in loro. Per questo serviva un’attrice che riuscisse a suscitare reazioni in modo davvero convincente. Mary Steenburgen è quel tipo di donna calorosa e attraente, che spinge gli uomini ad aprirsi. Non c’è niente in lei che scoraggi o intimidisca, è sempre accogliente. Avevamo bisogno di una donna che avesse una presenza quasi regale, che allo stesso tempo trasmettesse una certa vulnerabilità per suscitare emozioni negli uomini che ha di fronte e, non ultimo, che sapesse sostenere la tensione sexy del triangolo amoroso con gli altri due. E poi doveva cantare. Tutti conosciamo un sacco di gente che ti dice “Ti giuro, so cantare”, e poi scopri che non è così. Mary sa cantare eccome”. “Non solo sa cantare”, aggiunge Mark, “ha anche un contratto con la Universal

e scrive le sue canzoni. Una la abbiamo usata nel film”. La Steenburgen ha scritto un pezzo jazz per il film e lo interpreta sullo schermo. La canzone si intitola “A Cup of Trouble” ed è stata scritta dalla Steenburgen con Jeremy Spillman e Jared Crump. Per la Steenburgen recitare con Douglas (Billy) è come “giocare con la seta, lui è seta pura, capisci? C’è qualcosa di così old school in lui che mi fa pensare a Sinatra, Fred Astaire e a tutta quella gente lì. È così, semplice e bello, e tu gli credi”. E con De Niro (Paddy) com’è andata? “Beh, nella mia prima scena, il primo giorno di lavoro, dovevo tenere una tazza di caffè seduta su una panchina in un parco, parlando tutto il tempo con Bobby De Niro. Se guardi con attenzione, probabilmente riesci a vedere tremare la mia mano. Ma la cosa che ho capito nell’istante esatto che l’ho guardato negli occhi, mentre recitavo con lui, è stata ‘Ok, ecco perché sei Robert De Niro. Ho capito perché tu sei tu’. Lui è così profondamente dentro la scena che riesci ad entrarci immediatamente e profondamente anche tu. Non devi far altro che lasciare che la verità di quella scena con lui ti avvolga. Perché tutto ciò che fa è dire la verità. È magnifico”. Kline (Sam), invece, “Sembra un personaggio di Dickens. Amo Kevin Kline. Un attore vero”. Lo stesso vale per Freeman (Archie), “Ne combina sempre una, è adorabile. Rende le cose meravigliose solo con la sua presenza. E sul set canta sempre”. “Sai - continua la Steenburgen - cosa c’è di magnifico nell’essere un attore a questa età? C’è che non sei così stupido da startene lì seduto pensando solo a quale sarà il tuo prossimo lavoro o a preoccuparti di una qualsiasi delle cavolate di cui ti preoccupavi a 20, 30 o 40 anni. Stiamo qui seduti e pensiamo ‘dannazione, sono fortunata ad essere qui. È un divertimento e voglio godermi fino in fondo queste persone fantastiche”. Ecco cosa pensi a quest’età. Ed ecco cosa c’è di dannatamente grandioso in tutto ciò”. Fogelman non aveva dubbi sul talento che serviva per mettersi nei panni di questi personaggi: “Abbiamo fatto una prima lettura a Las Vegas qualche giorno prima che il film partisse. Mi ricordo di essere entrato nella stanza e di aver visto sul tavolo i cartellini con i nomi: Michael Douglas, Robert De Niro, Morgan Freeman, Kevin Kline, Mary Steenburgen, Jon Turteltaub, i produttori e me. È stata un’esperienza bizzarra. Ho avuto il mal di stomaco per tutte le tre ore successive”.

“Questi attori avevano bisogno di condividere rapporti genuini e spirito di squadra con ognuno degli altri, per poter trasmettere la vecchia amicizia dei quattro personaggi”, afferma Mark, “e con professionisti di questo calibro, dopo sole due ore di set avevamo davanti agli occhi quattro migliori amici da una vita”. Turteltaub era entusiasta di avere un cast di quel genere, anche se con un piccolo svantaggio: “La sfida più grande è stata accettare di non essere la persona più fantastica del set!”

GLI ALTRI PERSONAGGI

Gli attori non protagonisti sono serviti a definire la natura dei personaggi centrali. Romany Malco (The 40 Year-Old Virgin - 40 Anni Vergine) interpreta Lonnie, il padrone di un hotel per VIP, che ostenta in giro gli ospiti famosi. Quando 50 Cent, che doveva essere ospite dell’albergo, non si fa vivo, “decide di farsi carico di questi quattro vecchietti che sono venuti a Las Vegas e che praticamente gli rovinano il fine settimana. Alla fine del weekend però capisce che si è divertito di più così e che ha folleggiato più con loro che con chiunque altro”, dice Turteltaub. “Il suo ruolo nel film è quello della voce che dice chiaramente ai personaggi ‘Non c’entrate niente con questo posto. Non andate bene!’ A Las Vegas i nostri quattro finiscono in alcune situazioni in cui sono decisamente fuori contesto ma nessuno lo ammette espressamente. Lonnie invece sì, lui è quello che alza gli occhi al cielo di fronte a questi vecchietti. Lonnie è anche il tipo “che è solito prendersi cura del Principe dell’Arabia del Sud e che magari ora sta aspettando 50 Cent”, dice Malco. “È uno snob”. Ma il tempo speso con loro cambia la sua prospettiva e i “Quattro di Flatbush“ gli aprono gli occhi per fargli capire che i VIP non sono solamente le celebrità. Alle volte un VIP è semplicemente una persona con una certa moralità, che ha avuto il privilegio di vivere abbastanza a lungo da poter condividere quelle esperienze che gli hanno fatto capire cosa significhi davvero la vita”. Sia Lonnie che i quattro protagonisti hanno a che fare con Dean (interpretato da Jerry Ferrara), l’odioso “eterno ragazzo della confraternita a cui piace pensare che le donne cadano ai suoi piedi quando invece non è affatto così. Nel film Jerry è

completamente diverso dal suo personaggio in Entourage e interpreta brillantemente il ragazzotto della confraternita troppo cresciuto”, si complimenta Turteltaub. “La sua unica richiesta era di essere preso a pugni da Robert De Niro, per poterci poi scrivere un capitolo a parte nella sua biografia”. Ed è proprio quello che capita quando Dean sfida i quattro in un club. “(De Niro) arriva e mi colpisce. È stato magnifico. È stato esattamente come pensavo sarebbe stato, sono dannatamente serio quando lo dico. È stato davvero un momento memorabile per la mia carriera”, dice Ferrara. Lonnie convince Dean che i quattro lavorano per la mafia dell’East Coast e riesce a trasformarlo da odioso imbecille a umile sguattero. Nella trasformazione, lo aiutano a guadagnare un po’ di autostima e a diventare un uomo migliore. “Una delle cose più dure per Jerry è stata dover interpretare il classico idiota di Las Vegas, quello che ti siede accanto al tavolo di blackjack e pensi ‘Questo lo odiamo tutti, arriva a Las Vegas e pensa di essere così importante’”, dice Turteltaub. “Se lo odi troppo, però, c’è qualcosa che non va, perché non puoi non amarlo entro la fine del film. Non potrai davvero mai odiare Jerry Ferrara. Sotto quello strato da tipico tizio di Las Vegas ha qualcosa di dolcissimo”. Due dei personaggi più eccentrici in cui i quattro si imbattono sono Maurice, una drag queen interpretata da Roger Bart (Political animals) e Red Foo, che consegna a Paddy un pacco sorpresa quando i quattro sono impegnati come giudici in un bikini contest all’hotel. Maurice, un eterosessuale felicemente sposato, è un imitatore di Madonna che stupisce Sam quando lo incontra al bar dell’hotel: “I nostri personaggi diventano subito amici”, dice Bart. Ma la sorpresa più grande arriva dal rapper e DJ Red Foo che si esibisce a bordo piscina in un modo che lascia poco all’immaginazione: “Turteltaub è davvero divertente. Lascia spazio all’improvvisazione e credo sia questo che renda il film quello che è”, dice Red Foo.

I 4 DI FLATBUSH DIVENTANO 5

“Per molti versi Jon Turteltaub è il quinto di Flatbush. È uno di loro”, ammette Mark. Mark ha incontrato Turteltaub quando era un produttore alla Disney e Turteltaub stava dirigendo Cool Runnings - Quattro Sotto Zero e poi While You Were Sleeping - Un Amore Tutto Suo. Sebbene successivamente avrebbe riscosso più successo con film da grandi budget, Mark ritiene che “Per molti versi c’è più Jon Turteltaub in questo film che in altri suoi lavori più recenti, ed è stato divertente e gratificante chiedergli di ritornare alle sue origini e di toccare di nuovo quelle corde”. La Baer, che conosce Turteltaub da parecchi anni, non potrebbe essere più d’accordo. Lo descrive come “un ragazzo di 40 anni che va verso i 70. È davvero quello che si dice un giovane vecchio. Dolce, divertente e profondamente emotivo, può farti ridere fino alle lacrime. Lui è questi quattro uomini. Questo film e quello che racconta rispecchia pienamente Jon, sia come artista che come persona”. Turteltaub ammette di avere l’età giusta per la parte, se ci fosse stato posto per un quinto. “Sono un vecchio ebreo da quando ho 24 anni”, dice. “Vengo da una famiglia molto tradizionale, di quelle vecchio stampo, dove lo humor ebreo lo mangi a colazione. Il mondo di Mel Brooks (che era un vecchio ebreo sin da quando era un giovane ebreo), Woody Allen, Rob Reiner, Billy Crystal, fa parte del mio DNA. A Hollywood però lo scopo principale è sempre interpretare qualcuno di 10 o 15 anni più giovane: la vecchiaia è la paura più grande. Beh, questo film invece parla di accettare la vecchiaia, avere l’età che hai, essere chi sei. Questi attori hanno accolto questa idea, eppure sono tutti più al passo coi tempi e in un certo senso più giovani e divertenti di me. Io sembro più un vecchietto che gli chiede continuamente di sembrare più vecchi”. “Come regista era molto alla mano, accomodante. È stato davvero molto bravo”, afferma De Niro. “È come se pensasse ad alta voce, il che è bello perché ti rende parte del suo processo mentale”. Kline vorrebbe poter dire “Qualcosa per insultarlo o umiliarlo, ma in realtà uno dei motivi che mi ha spinto a fare questo film è stato conoscerlo. È un uomo molto vivace, coinvolgente, intelligente e divertente. L’intero periodo di riprese è stato allegro, positivo e pieno di risate. È estremamente collaborativo, esorta sempre gli attori

a tirare fuori idee o trovate”. “È una situazione in cui gli attori”, aggiunge Kline “provano ad essere divertenti e alla fine scopri che il regista è il più divertente di tutti”. Douglas ha trovato comico anche il modo di Turteltaub di affrontare la pressione. “È una specie di grande e nevrotico modo di trovare lo humor in ogni situazione”, dice. Freeman scoppia in una risata al ricordo: “Gli stavo sempre addosso, e continuava semplicemente a incasinare tutto! Seriamente però, non credo ci sia un paragone tra il senso dello humor di Jon e quello di altri registi. Lo ringrazierò sempre per questo lavoro, gli voglio bene. Ha fatto proprio un buon lavoro”. Per Fogelman, la chiave è stata la consapevolezza di Turteltaub di cosa servisse per avere una commedia completa. “Jon è uno di quei pochi registi che non solo sa dove sta il divertimento ma che è divertente lui stesso. È uno vero e anzitutto è un filmmaker, motivo principale per cui il film non solo ha humor ma è anche molto bello esteticamente ed estremamente commovente. Non si è approcciato al film solo come a una commedia, si è posto l’obiettivo di fare un vero film su qualcosa di profondo e ci è riuscito”.

QUELLO CHE SUCCEDE A LAS VEGAS, RIMANE A LAS VEGAS...E POI VA AD ATLANTA

“La sfida nel girare un film a Las Vegas”, dice Mark, “è che hai bisogno di trovare dei modi nuovi di mostrare una città che già abbiamo visto tante volte”. Una cosa era chiara sin dalla preparazione del film: era assolutamente necessario girare le esterne (e qualche interno) nella vera Las Vegas. Lì abbiamo girato due settimane in varie locations come l’Hotel Stratosphere, il museo delle insegne al neon, di fronte agli hotel The Mirage e Bellagio (proprio sulla Strip), su Fremont Street, al Binion’s, all’Areoporto Internazionale McCarran, e all’ARIA Resort & Casino. Per tutto il tempo lo scenografo David J. Bomba (Secondhand Lions) ha avuto ben presente l’imperativo di trovare un nuovo modo di ritrarre Las Vegas. Come esempio del desiderio di catturare la vecchia Las Vegas in contrapposizione a quella moderna, Mark racconta di una scena in cui Douglas e la Steenburgen camminano in un museo delle vecchie insegne di Las Vegas, “David ha

dato un tocco fresco ed originale, gestendo tutta la questione delle famose luci al neon della città in maniera interessante”. E poi c’è la corsa sulle montagne russe allo Stratosphere, una straordinaria soggettiva che mostra in modo inedito Las Vegas e che i protagonisti coinvolti (Douglas e la Steenburgen) avrebbero evitato volentieri. “Era il primo giorno di riprese”, ricorda Mark. “Jon aveva portato Mary e Michael a vedere la giostra il weekend precedente così avrebbero saputo cosa li aspettava. Ciò nonostante erano ancora piuttosto impietriti ma, gli va dato atto, alla fine l’hanno fatto”. Beh, più o meno. “Ho odiato ogni secondo di quell’esperienza”, racconta la Steenburgen. “Non starò qui a dire che mi sono divertita o che sono stata coraggiosa o che non ho provato con tutte le mie forze a darci un taglio, perché l’ho fatto. C’erano venti a 50km/h. Io e Michael eravamo andati a farci un giro il giorno prima delle riprese giusto per vedere se saremmo morti o se ci sarebbe venuto un attacco di cuore! Beh, abbiamo cercato di capire se sarebbe stato possibile mettere un limite alla faccenda! Lui è stato più coraggioso di me e bisogna considerare che io sono una persona abbastanza coraggiosa: faccio zip-line! Devo dire che non è stato il mio momento migliore e non ne vado fiera: in effetti ho proprio provato a capeggiare una rivolta.” E Douglas? “Faticoso. È stata l’esperienza peggiore”, racconta Douglas. “Mi spiego: quando sali su quella giostra, non ti rendi del tutto conto di cosa sta accadendo e di cosa sta per succedere. Naturalmente volevano che sedessimo in prima fila. Sei lassù, a 300 metri di altezza, il vento sta soffiando e tu riesci a vedere lontano, più di quanto avresti mai voluto vedere in tutta la tua vita! All’improvviso sale: la pista va su, oltre la cima dell’edificio e ancora più su, in aria, finché a un certo punto… scende! Sei a 300 metri e poi scende in picchiata così, in un attimo! Alla fine però loro avevano le loro riprese e noi eravamo davvero felici di uscire da lì. Sono tornato a casa come un vero eroe, mio figlio conosceva lo Stratosphere e non poteva crederci”. L’ARIA Hotel è diventato successivamente il quartier generale della produzione a Las Vegas. Aria e MGM Resorts International erano partner strategici e l’ARIA è servita da ambiente principale per le scene in cui i personaggi soggiornano e si divertono.

Bomba: “l’ARIA fa parte del City-Center, la nuova parte di Las Vegas, e questo è stato un vantaggio perché apporta eleganza e un look moderno alla Las Vegas di oggi”. La produzione ha girato le esterne all’hotel, incluse le scene nella piscina dell’ARIA. Gli interni dell’hotel, incluse la Sky Suite, la cappella e il nightclub “Haze”, sarebbero state poi ricostruite ad Atlanta. La produzione ha lavorato a stretto contatto con il team dell’ARIA per assicurarsi che la ricostruzione fosse accurata. Questa collaborazione ha fatto sì che l’ARIA condividesse i progetti e le piantine dell’edificio e desse il permesso (per la prima volta) di fotografare sia gli interni che gli esterni, affinché la riproduzione potesse essere autentica. Durante il film appaiono artisti dello show “Zarkana” del Cirque du Soleil, mentre in una scena chiave del film appare un vero dealer di blackjack dell’ARIA che serve ad Archie la mano vincente; l’ARIA ha permesso alla produzione di utilizzare le loro uniformi sia a Las Vegas che ad Atlanta per assicurarsi che tutto riproducesse fedelmente l’esperienza all’ARIA. “Come si ricostruisce Las Vegas così accuratamente? Beh, prima di tutto non giri le esterne ad Atlanta. Ti assicuri di girare Las Vegas (la sua misura, la scala e le dimensioni) a Las Vegas”, dice Turteltaub. “Detto questo, la camera d’albergo non può essere una qualsiasi camera d’albergo: deve essere LA camera d’albergo, perché siamo a Las Vegas. Così abbiamo dovuto ricostruire la camera d’albergo che tutti sognano, quella dove tutti vorrebbero stare, che tutti immaginano quando pensano alla tipica camera d’albergo di Las Vegas. Credo che lo scenografo abbia ricevuto il complimento più grande dopo la costruzione dello straordinario set che doveva rappresentare la suite dell’ARIA dove alloggiano i protagonisti: David, il montatore, era confuso su come avessimo potuto girare quella scena nella vera suite a Las Vegas quando eravamo già volati ad Atlanta. Il montatore era confuso. Quindi ho pensato che se lui l’ha preso per buono, anche il pubblico l’avrebbe fatto”. Le Sky Suites sull’attico dell’Aria “erano assolutamente fantastiche”, afferma Bomba. “La vista dall’attico si espande per circa 15 metri, perciò abbiamo ricreato il paesaggio notturno ponendo dei giganteschi cartelloni fuori dalle finestre del set dell’ARIA ad Atlanta, ottenendo esattamente la stessa vista che avresti avuto di notte da una suite del genere a Las Vegas. Abbiamo poi aggiunto qualche luce e dal

risultato finale non sapresti riconoscere la differenza con l’originale. Le riprese sono state fatte da un punto così alto di Las Vegas che la vista sulle mille luci splendenti della città è davvero spettacolare. L’ARIA è un resort talmente bello ed elegante che ricreare quella suite è stata praticamente un’impresa”. “Bomba - afferma Turteltaub - ha fatto un lavoro eccezionale non solo nell’allinearsi all’atmosfera generale e all’opulenza di Las Vegas, ma anche alle specifiche caratteristiche dell’ARIA”. Atlanta è stata anche il set per la lussuosa casa di Billy a Malibu (“la casa sulla spiaggia che abbiamo trovato al centro della città” afferma Bomba), ha fatto da sfondo per la scena di flashback all’inizio del film (“il set esterno di Brooklyn è stato uno degli ostacoli maggiori - ricorda Bomba - perché dovevamo ricreare qualcosa in soli due giorni; così abbiamo utilizzato un isolato e mezzo di Atlanta e lo abbiamo fatto passare per la Brooklyn degli anni 50”) ed è stata il set per il nightclub Haze, il Deuce Longe, il Binions Lounge e la cappella matrimoniale dell’ARIA. C’è anche una scena in cui Kevin Kline esce da un aeroporto in Florida, anche quella girata ad Atlanta, al Convention Center. La massima attenzione nel ricreare ogni singolo dettaglio di Las Vegas è stata indispensabile, come lo è stato introdurre i quattro personaggi principali come individui distinti e riconoscibili: “Ogni personaggio all’inizio del film ha il proprio mondo e le proprie difficoltà”, nota Turteltaub. “Sam vive circondato da persone più anziane di lui, ecco perché lo incontriamo per la prima volta mentre si trova in piscina in un residence per pensionati. La chiave con Archie è stata quella di creare una casa che fosse perfetta e raffinata, ma totalmente vuota quando Archie ci si è ritrovato a vivere da solo. Il trucco per creare il mondo di Paddy è stato costruire una casa come se sua moglie Sophie fosse ancora con lui: per David questo ha significato dover dare all’appartamento un tocco femminile, riempirlo di cianfrusaglie e fotografie che ce la ricordano continuamente. Con Billy è stata proprio la mancanza di quel genere di cianfrusaglie a mostrare che viveva totalmente nel presente”. A proposito di lavorare con dei talenti di questo calibro, Bomba ricorda come in particolare Freeman e De Niro “fossero interessati a sapere esattamente dove si sarebbero seduti durante le scene e quali oggetti si sarebbero trovati accanto, come

fossero un’estensione o un’espressione dei personaggi e del loro mondo”. “Ognuno di loro è stato molto generoso. Nessuno è arrivato e si è imposto, sono stati molto collaborativi”, afferma Bomba. “Il momento che preferisco è sempre quello della ricerca, ricreare qualcosa sperando che a fine giornata quello che hai creato stimoli una risposta emotiva nel pubblico”, aggiunge. “Allo stesso tempo però non voglio che la scenografia in qualche modo schiacci la scena, deve sempre sostenere la storia, non prevaricarla. Si tratta sempre di aiutare il regista a portare la storia dove vuole lui, verso il mondo che sta cercando di raccontare. Il bello di Jon è che è estremamente chiaro e riserva sempre uno spazio sicuro all’interno del processo creativo. Un regista eccezionale con cui lavorare”. “Siamo finiti per ritrovarci davvero nel film che stavamo girando”, afferma Turteltaub. Per il regista, la produzione di Last Vegas è stata in un certo senso una sorta di esperienza di trasformazione. “Per un regista, avere risorse limitate significa dover avere chiaro in mente cosa vuoi. La cosa che mi ha divertito di più è stato il ritmo al quale abbiamo dovuto lavorare. Dovevamo muoverci molto rapidamente da una scena all’altra e questo mi ha costretto a concentrarmi su cosa era davvero importante, senza perdere troppo tempo col resto. Quando giri un grande film d’azione hai decine di persone che ti stanno col fiato sul collo e che vogliono essere sicure che tu sia all’altezza delle loro aspettative, così ti ritrovi per sprecare un sacco di tempo e denaro per rendere felici gli altri. In un film di questo tipo invece, dovevo solamente rispondere alla mia sensibilità e cercare di fare un gran film”. Parlando di recitazione, Turteltaub ha trovato in fase di montaggio i risultati che cercava. “Rispetto a ciò che vedi quando stai girando sul set, in sala di montaggio capisci veramente cosa fa di un attore una star. Comprendi il potere di quei dettagli non-detti e non definibili che rendono queste persone così speciali sul grande schermo”, spiega Turteltaub. “Perciò quando monti il film ti rendi davvero conto di quanto siano bravi: vedi i dettagli, quella luce che quando sei fisicamente sul set non riesci sempre a vedere. La verità è che c’è così tanto materiale buono che è stato molto difficile tagliarlo dal montaggio finale. Vorresti stare su tutti e quattro tutto il tempo e non puoi,

a volte devi stare o su uno o sull’altro e sei combattuto: ‘Come faccio a togliere questa scena? È troppo bella!’ ti dici. Ma in quel momento non è funzionale, perciò la devi tagliare”. Il montatore David Rennie (National Treasure: Book of Secrets - Il Mistero Delle Pagine Perdute, National Treasure) conosce bene il modo di lavorare di Turteltaub. Anche se è la sua prima esperienza come montatore unico, ha partecipato a parecchi film di Turteltaub nel corso degli anni. “Ho conosciuto David in occasione del mio primo lavoro, circa 25 anni fa, quando lui era ancora un assistente al montaggio”, ricorda Turteltaub. “È facile riconoscere una persona brillante, divertente e di talento. Da allora siamo rimasti in contatto e abbiamo lavorato insieme diverse volte. Ci conosciamo molto bene, il che non è sempre una cosa positiva. Dico sempre che di solito si è molto più gentili con gli sconosciuti che con i propri amici, e io sono molto amico di David, povero bastardo!” Rennie dice che poiché hanno lavorato insieme a parecchi film e si conoscono bene, hanno sviluppato “una specie di linguaggio in codice. Ma io tendo di solito a non avere preconcetti, la sua scelta ha sempre la precedenza. Non voglio far entrare il mio ego in sala di montaggio, lo scopo è sempre quello di ottenere il meglio al servizio della storia che stai raccontando”. Il film è stato girato in digitale e non in pellicola, quindi “puoi praticamente accendere la camera e lasciarli fare, e alla fine ti ritrovi con un sacco di girato. La buona notizia è che hai un sacco di materiale in più, la cattiva è che per un montatore questo significa anche un sacco di lavoro in più”. Rennie dice che il piano di lavorazione per questo film è stato molto serrato, “35 giorni di riprese, 35 giorni di montaggio. Jon girava 6-7 pagine di copione al giorno, un ritmo altissimo”. Quando bisognava decidere in che modo il film sarebbe stato girato, Turteltaub ha chiamato all’appello il direttore della fotografia David Hennings (Horrible Bosses - Come Ammazzare Il Capo E Vivere Felici). “Tutto quello che sapevo e che mi riferivano su di lui mi diceva di prendere David” ricorda Turteltaub. “Cercavo due cose fondamentali, oltre ovviamente al fatto che il film fosse bello da vedere: avevo bisogno di un direttore della fotografia che fosse gentile e veloce. La gente non capisce che andare d’accordo facilmente non è

solamente una questione sociale, è proprio una questione di tempo. In questo film non c’è stato tempo per litigare, discutere, agitarsi o lamentarsi. Credo che alla fine siamo andati così veloci non solo perché David è un bravo direttore della fotografia, ma anche perché è una persona alla mano e divertente”. Sulle scelte creative come l’illuminazione, i movimenti di macchina, la resa visiva o l’atmosfera, l’indicazione di Turteltaub era chiara: “L’attore, la performance, il personaggio vengono prima di tutto. Questa è la strada che abbiamo seguito: fare sì che il cast fosse la parte più importante dell’intero processo creativo”, aggiunge. “Una volta sicuri di questo, si trattava di far sì che Las Vegas venisse fuori grande, luminosa e imponente”. Come la scenografia, anche i costumi aiutano a raccontare la storia. Turteltaub, i produttori e gli attori hanno voluto fortemente la costumista Dayna Pink e il suo “fiuto incredibile per trovare costumi che aiutino a raccontare al meglio la storia”. “Gli attori direbbero ‘mi sta aiutando a capire chi è il mio personaggio’”, commenta Turteltaub. Un esempio emblematico: Kevin Kline. Quando ha visto per la prima volta il suo guardaroba ha detto, “Ho pensato da subito che quei costumi fossero ispiratori, Sam aveva senz’altro uno stile unico”. Dayna Pink ricorda come creare i materiali per i costumi di Kline sia stato il momento migliore. “Forse il mio momento preferito è stato quando abbiamo trovato il cappello e gli occhiali per il personaggio di Kevin. Avevamo già provato parecchie cose ma quando li ha indossati abbiamo capito che avevamo fatto centro. Mi ricordo quando si è specchiato, poi si è girato e mi ha guardato e mi sono detta ‘Questo è Sam!’. Eravamo così emozionati che credo di aver urlato dalla gioia!” “Possono suonare come un mucchio di parole senza senso”, dice Turteltaub, “ma i costumi possono essere una specie di mappa che ti mostra la storia di un personaggio. Pensi cose come: quando l’avrà comprato? Quando è stata l’ultima volta che l’ha indossato? Che cosa significa per loro indossare questi vestiti? Quanti vestiti hanno? Tutte queste stupidaggini in realtà sono molto importanti per rendere qualcosa davvero verosimile e realistico. Spesso devi comprare vestiti nuovi per poi farli sembrare vecchi: come puoi invecchiarlo esattamente nel modo in cui lo avrebbe fatto invecchiare il personaggio? Sporco o disordinato? Strappato o sciatto? Ecco,

questo genere di cose”. Dayna Pink concorda. I costumi “sono definiti in base a quel particolare personaggio, a chi pensiamo sia stato una volta e a chi è oggi. Io e Jon ci siamo confrontati molto in proposito, ma credo che più di ogni cosa lui abbia avuto fiducia in me; ha solamente aggiunto qualche perla a quello che stavamo facendo”. È il suo primo film con Turteltaub, anche se aveva già collaborato con Fogelman in Crazy, Stupid, Love. “Ho già lavorato con Dan e amo moltissimo il suo modo di scrivere. Inoltre amo anche vestire gli uomini e ho avuto già esperienze nel campo della moda maschile, così con il copione di Dan Fogelman da un lato e con questi quattro uomini straordinari dall’altro, è stato impossibile dire di no. E poi ho conosciuto Jon Turteltaub e a quel punto non c’era dubbio che io avrei fatto questo film”. Per lei questa esperienza è stata “incredibilmente eccitante. C’era da rimboccarsi le maniche con uomini eccezionali che hanno fatto di tutto e indossato qualsiasi cosa! È stato incredibile! Non posso che parlare bene di ognuno di loro, per me è stato un onore aiutarli a trovare un modo per interpretare i loro personaggi. Ci vuole sempre un processo di collaborazione per azzeccare il look giusto per un personaggio e in questo caso è stato un percorso divertentissimo. Sono stati i piccoli dettagli a rendere reali i personaggi e loro si sono fidati ciecamente dei miei consigli”. Sul set il suo spirito è stato contagioso, afferma Turteltaub. “Tutti sono di buon umore quando c’è Dayna: quando ha finito di vestire i personaggi, escono dai camerini felici. Quando Dayna è sul set, tutti sono di umore migliore”. Per poter mostrare il contrasto tra generazioni, Turteltaub si è servito della musica. “La maggior parte del film è ambientato nei nightclub e alle feste e questo nella Las Vegas di oggi si traduce in un sacco di hip-hop e di musica elettronica. È qui che abbiamo trovato il contrasto”, afferma il regista. “ È stato un film davvero complicato da musicare perché avevamo bisogno di uno stile sonoro che accompagnasse questi quattro vecchi amici. Ma essendo loro cresciuti con il rock and roll, mostrare il salto generazionale sarebbe stato complicato. Perciò abbiamo optato per qualcosa fuori dal tempo, qualcosa più blues, qualcosa che il compositore Mark Mothersbaugh ha poi adattato ad ogni personaggio con uno stratagemma sottile ma bellissimo: ha associato ogni personaggio a uno strumento. Ad esempio Michael

Douglas è rappresentato da una chitarra, De Niro dal clarinetto, e così via”. Inizialmente Turteltaub era molto nervoso, perché era la prima volta che collaborava con Mothersbaugh (The Royal Tenenbaums - I Tenenbaums). “Mark è una persona assolutamente fantastica, al contrario di me. Ma alla fine ci siamo divertirti un mondo e ci siamo capiti al volo”. Per Mothersbaugh Last Vegas è stata “una grande opportunità per scrivere una colonna sonora per una commedia che avesse però anche momenti toccanti e un revival del Vegas sound. La musica che ho scritto rientra in due categorie: una parte è orchestrale, emozionante, umana; l’altra è a cavallo tra i ‘60 e i ‘70, con un organo molto jazz e un’atmosfera a metà tra “Green Onions” di Booker T. & the M.G.'s e Ray Charles, che servisse da tema per i quattro protagonisti, sia per la loro amicizia che per la loro concezione fuori dal tempo di cos’è Las Vegas oggi”. “Jon aveva un’idea molto chiara della musica, intelligente ed eloquente”, aggiunge Mothersbaugh. “Inoltre il film era scritto davvero bene, era ben costruito e ben recitato: tutto questo ha contribuito a rendere il mio lavoro molto più semplice”.

RIMARRÀ NELLA STORIA…

Divertimento. Amicizia. Amore. “I comportamenti che dovremmo mantenere, le gioie a cui non dovremmo mai rinunciare”. Sono questi i doni con i quali Turtletaub spera che il pubblico possa tornare a casa dopo aver visto Last Vegas. “Questo film”, aggiunge Douglas “ricorderà al pubblico l’importanza dell’amicizia. Certo, ci sarà molto da ridere e tanta buona comicità. Ma, secondo me, quello che colpirà le persone sarà questa voglia di ricordare le amicizie della loro vita”. Cosa lo rende divertente? “I cinque protagonisti e il regista!” scherza Freeman. “Praticamente è una storia sull’amicizia tra questi quattro e su una signora di cui tutti si innamorano un pò. Quello che viene fuori è che sono davvero quattro grandi amici che tengono molto l’uno all’altro e questo è il bello”. Quando De Niro ha visto il film completo per la prima volta, l’ha visto da solo ed ha pianto. “Ma ho fatto un errore!” afferma. “L’ho visto senza il pubblico. Lo voglio vedere di nuovo, stavolta con il pubblico. Lavorare con tutti gli altri è stato

davvero un gran divertimento”. Kline aggiunge: “Questi personaggi sono persone in cui ti puoi immedesimare, non sono solamente creazioni comiche. Ci sono momenti commoventi che permettono al pubblico di avere un coinvolgimento emotivo più profondo nella storia e nei personaggi”. Riusciranno i 4 di Flatbush a conquistare Las Vegas? “La metterano in ginocchio”, afferma Kline.

GLI ATTORI

MICHAEL DOUGLAS (Billy), attore e produttore Premio Oscar®, non è solo il figlio di un’icona di Hollywood, ma dopo 40 anni di carriera in cinema, teatro e televisione ha lasciato un segno indelebile nell’industria cinematografica, con progetti che di volta in volta riflettono e indagano gli interessi del pubblico del tempo. Douglas ha vinto il Premio Oscar® come Miglior Attore nel 1987 per il ruolo dello spregiudicato finanziere d’assalto Gordon Gekko in Wall Street, di Oliver Stone. Nel 1975 ha debuttato come produttore con One Flew Over The Cuckoo’s Nest - Qualcuno volò sul nido del cuculo, basato sul celebre romanzo di Ken Kesey e interpretato da Jack Nicholson. Il film si aggiudicò la cinquina degli Oscar® più importanti (Miglior Film, Migliore Regia, Migliori Attore Protagonista, Migliore Attrice Protagonista e Miglior Sceneggiatura Non Originale) e ricevette varie nominations per altre importanti categorie. Recentemente ha vinto un Emmy come Miglior Attore Protagonista In Un Film per la sua rappresentazione di Liberace, il tormentato pianista di Behind the Candelabra - Dietro I Candelabri, film per la televisione con Matt Damon. Il lungometraggio si è aggiudicato l’Emmy anche come Miglior Film e Miglior Regia (). Douglas inoltre ha ricevuto una nomination agli Emmy come guest nella serie di successo della NBC Will & Grace. La lista di vittorie e nominations collezionate nella sua carriera è molto lunga: 32 vittorie e 28 candidature. Douglas ha ricevuto due Golden Globes per Wall Street, due prestigiosi Cecile B. DeMille Award per il suo eccezionale contributo al mondo

dell’intrattenimento e sei nominations ai Golden Globe. Inoltre, ha vinto uno Screen Actors Guild Award corale per il Miglior Cast Cinematografico per Traffic, di Steven Soderbergh, vincitore anche di quattro Premi Oscar®, incluso Miglior Film. Nel 2010 gli fu assegnato il New York Film Society’s Charlie Chaplin Award. L’anno precedente si è guadagnato il Producers Guild of America’s Lifetime Achievement Award in Motion Pictures e l’AFI Lifetime Achievement Award. Nel 1984, la National Association of Theater Owners (NATO) ha nominato Douglas Produttore dell’Anno. Cinque anni prima, è stato nominato Produttore dell’Anno alla ShoWest Convention. Nel 1998, gli è stato assegnato un illustre e speciale riconoscimento: l’ex Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan ha nominato Douglas Messaggero di Pace dell’ONU. Gli aspetti su cui si è concentrato Douglas sono stati la non proliferazione nucleare e il controllo delle piccole armi. Il suo attivismo nella vita reale rispecchia la sua costante ricerca di argomenti di rilievo nel mondo dello spettacolo, e il suo affrontare temi controversi che diventano opere d’arte politicamente influenti: è il caso di The China Syndrome - Sindrome Cinese, film del 1979 interpretato e prodotto da Douglas, incentrato su un giornalista che scopre l’insabbiamento di un incidente avvenuto in una centrale nucleare. La sceneggiatura, i co-protagonisti Jack Lemmon e Jane Fonda furono nominati all’Oscar®. Il suo duplice talento di attore e produttore si è concretizzato per la prima volta nel 1984 nella commedia romantica d’azione Romancing The Stone - All'inseguimento Della Pietra Verde, con Kathleen Turner e Danny DeVito. Il trio si sarebbe unito di nuovo nel 1985 per il sequel The Jewel of the Nile - Il Gioiello Del Nilo e una terza volta per la commedia nera War of the Roses - La Guerra Dei Roses. Nativo del New Jersey e figlio del leggendario attore Kirk Douglas e di Diana Douglas (anche lei attrice rispettata), è cresciuto in California. Ha frequentato l’Università della California a Santa Barbara e le superiori alla prestigiosa Choate School, mentre le estati le trascorreva con il padre sui set. Si è trasferito a New York dove ha cominciato la sua carriera recitando in televisione dopo essersi diplomato al college e aver studiato all’American Place Theater and Neighborhood Playhouse,

partecipando a diverse produzioni scolastiche. Il suo primo ruolo è stato nell’episodio The Experiment della serie CBS Playhouse, seguito da Hail, Hero! - La Caduta Degli Dei, il film di debutto della Cinema Center Films, la nuova casa di produzione della CBS a quei tempi. Sarebbe poi apparso in Adam at 6 A.M. e Summertree, basata sul dramma di Ron Cowen e prodotto dalla Bryna Company di Kirk Douglas. La svolta di Douglas verso ruoli più importanti è avvenuta con il thriller della ABC When Michael Calls, Medical Center e F.B.I. Impressionato dalla sua prova in F.B.I., il produttore Quinn Martin lo ingaggiò come spalla di Karl Malden ne The Streets of San Francisco - Le Strade Di San Francisco, che sarebbe diventata una delle maggiori serie poliziesche degli anni ‘70 e che valse a Douglas tre nominations consecutive agli Emmy. Douglas ha anche diretto due episodi della serie. The Streets of San Francisco - Le Strade Di San Francisco è stato un successo immediato per Douglas e lo impose come nome noto e astro nascente. Nei periodi di pausa della serie dedicò il suo tempo alla produzione. Douglas ha prodotto diversi corti prima di acquisire i diritti del romanzo di Kesey da suo padre. Alla fine lasciò la serie, si associò con Saul Zaentz e produsse One Flew Over The Cuckoo’s Nest - Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo, di Milos Forman, che guadagnò 180 milioni di dollari al box office, un enorme successo a quei tempi. Sebbene Douglas ha continuato la sua attività di produzione, ha partecipato a 50 diversi ruoli televisivi e cinematografici nel corso della sua carriera. I suoi ruoli da attore includono: Napoleon and Samantha - Due Ragazzi E… Un Leone; Coma - Coma profondo, basato sul thriller medico di successo di Michael Crichton; It’s My Turn - Amarti A New York; Running – Il Vincitore; Chorus Line, l’adattamento cinematografico del famoso musical di Broadway ad opera di Richard Attenborough; The Star Chamber - Condannato a morte per mancanza di indizi; Fatal Attraction - Attrazione Fatale, inquietante thriller di Adrian Lyne con Glenn Close; Black Rain – Pioggia Sporca di Ridley Scott; il celebre thriller erotico di Paul Verhoeven Basic Instinct, con Sharon Stone; il controverso Falling Down - Un Giorno Di Ordinaria Follia di Joel Schumacher; Disclosure - Rivelazioni, di Barry Levinson, basato sul bestseller di Michael Crichton; The American President - Il Presidente, Una Storia D'Amore, di Rob Reiner; The Game, di David Fincher; A Perfect Murder - Delitto Perfetto; Wonder Boys, di Curtis Hansen; Don’t Say A Word; The-In Laws - Matrimonio Impossibile; You, Me &

Dupree - Tu, Io E Dupreee con Owen Wilson; King of California - Alla scoperta di Charlie, di Michael Cahill; Beyond a Reasonable Doubt - Un Alibi Perfetto; Ghosts of Girlfriend’s Past - La Rivolta Delle Ex; Solitary Man; e un cameo in Haywire - Knockout, Resa dei conti di Soderbergh. Douglas recentemente ha ripreso il ruolo di Gordon Gekko, con cui aveva vinto un Oscar®, nel sequel del 2010 Wall Street 2: Money Never Sleeps – Wall Street, Il Denaro Non Dorme Mai, di Oliver Stone. Lui e suo padre appaiono nell’illuminante documentario della HBO A Father, A Son... Once Upon a Time in Hollywood, sulle loro vite professionali e personali e sull’impatto che entrambi hanno avuto sull’industria cinematografica. Comparirà nel film di prossima uscita The Shadow of Your Smile di Rob Reiner con Diane Keaton e in The Reach con Jeremy Irvine, che lo vede anche in veste di produttore. Ha inoltre recitato e prodotto: One Night at McCool’s - Un Corpo Da Reato con Liv Tyler e John Goodman; It Runs in the Family - Vizio Di Famiglia, con tre generazioni di Douglas: suo padre Kirk, sua madre Dina, Michael stesso e suo figlio Cameron; The Sentinel – Il Traditore Al Tuo Fianco di Clark Johnson, con Kim Basinger, Keifer Sutherland e Eva Longoria, basato sul romanzo di Gerald Petievich; The Ghost and the Darkness - Spiriti Nelle Tenebre con Val Kilmer. Solamente da produttore, Douglas ha realizzato 18 film e serie televisive, tra cui: Flatliners - Linea Mortale, di Joel Schumacher, con Kiefer Sutherland, Julia Roberts e Kevin Bacon; Radio Flyer - Il Grande Volo, di Richard Donner; Made in America con Whoopi Goldberg; The Rainmaker - L’Uomo Della Pioggia di Francis Ford Coppola, basato sul bestseller di John Grisham; Face/Off di John Woo, con John Travolta e Nicolas Cage; e Starman con Jeff Bridges e Karen Allen. Successivamente ha creato una serie televisiva per la ABC basata proprio su Starman, con Robert Hays. I crediti teatrali di Douglas includono: City Scenes, la produzione off-Broadway di Frank Gagliano; Love is a Time of Day di John Patrick Shanley; e Pinkville di George Tabori. Tra i suoi sforzi filantropici, Douglas ospita ogni anno il Michael Douglas and Friends Celebrity Golf Event, per raccogliere denaro per il Motion Picture and Television Fund. Ad oggi l’evento ha raccolto più di 5 milioni di dollari.

ROBERT DE NIRO (Paddy), è considerato da molti uno dei più grandi attori della sua generazione. Attore, regista, produttore e co-fondatore del Tribeca Film Center e del Tribeca Film Festival, ha vinto due Premi Oscar® (The Godfather, Part II - Il Padrino, Parte II; Raging Bull - Toro Scatenato) ed è stato candidato per altre quattro statuette come Miglior Attore (Cape Fear – Promontorio Della Paura, Awakenings - Risvegli, The Deer Hunter - Il Cacciatore, Taxi Driver) e Miglior Attore Non Protagonista (Silver Linings Playbook - Il Lato Positivo). Inoltre ha vinto due Golden Globe – uno come Miglior Attore per la sua performance trasformistica nei panni del pugile Jake LaMotta nel film Raging Bull - Toro Scatenato di Martin Scorsese e l’altro, il Cecil B. DeMille Award alla carriera, assegnato dall’Hollywood Foreign Press Association per il suo “eccezionale contributo al mondo dello spettacolo”. De Niro è stato candidato al Golden Globe come Miglior Attore Protagonista altre sette volte. Inoltre è stato nominato per sei premi BAFTA, tre David di Donatello e due Screen Actors Guild Awards. Ha ricevuto il prestigioso Leone d’Oro alla Carriera della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e, sempre al Festival di Venezia, ha vinto il Premio Fenice per la sua performance in True Confessions - L’Assoluzione. Ha ricevuto il Kennedy Center Honor per il contributo della sua carriera da attore alla cultura americana e il Premio Stanley Kubrick ai BAFTA Britannia Awards. È stato presidente di giuria al 64esimo Festival Internazionale del Cinema di Cannes nel 2011. Attore prolifico, De Niro è comparso in più di 90 film e produzioni televisive, inclusi i recentissimi The Family - Cose Nostre, Malavita con la regia di Luc Besson; The Big Wedding di Justin Zacham e Grudge Match di Peter Segal. Ha prodotto oltre 30 film e produzioni televisive, principalmente con la sua Tribeca Production Company, e ha diretto e interpretato due lungometraggi: A Bronx Tale - Bronx del 1993 con Chazz Palminteri e The Good Shepherd - L’Ombra Del Potere del 2006 con Matt Damon e Angelina Jolie. Il suo debutto sul grande schermo avvenne nel 1969 nel film The Wedding Party - Oggi Sposi di Brian De Palma. Entro i primi cinque anni si aggiudicò già il primo Oscar® per il ruolo del giovane Vito Corleone nel The Godfather, Part II - Il Padrino, Parte II di

Coppola. Quello stesso anno, riceverà sia il premio della New York Film Critics come Miglior Attore Protagonista nel film di John Hancock Bang the Drum Slowly - Batte Il Tamburo Lentamente, sia la terza massima onoreficenza dalla National Society of Film Critics per Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno di Martin Scorsese. In tutta la sua carriera De Niro ha collaborato più volte con diversi registi: Scorsese, per ben sette volte (Taxi Driver; Cape Fear - Il Promontorio Della Paura; Raging Bull - Toro Scatenato; Goodfellas - Quei Bravi Ragazzi; King of Comedy - Re Per Una Notte; Casino - Casinò; Mean Streets- Domenica in chiesa, lunedì all'inferno e New York, New York); tre volte con Barry Levinson (Sleepers; Wag the Dog - Sesso & Potere; What Just Happened - Disastro a Hollywood); e due volte con Michael Caton- Jones (This Boy’s Life - Voglia Di Ricominciare; City by the Sea - Colpevole d’Omicidio); Ulu Grosbard (True Confessions - L’Assoluzione; Falling in Love - Innamorarsi); De Palma (The Untouchables - Gli Intoccabili; The Wedding Party - Oggi Sposi); Harold Ramis (Analyze This - Terapia e Pallottole; Analyze That - Un Boss Sotto Stress); e Jay Roach (Meet The Parents - Ti Presento I Miei; Meet the Fockers - Mi Presenti I Tuoi?). La sua lunghissima lista di film include: The Last Tycoon - Gli Ultimi Fuochi di Elia Kazan; 1900 di Bernardo Bertolucci; Once Upon a Time in America - C’Era Una Volta In America di Sergio Leone; Brazil di Terry Gilliam; The Mission - Mission di Roland Joffe; Angel Heart - Ascensore Per L’Inferno di Alan Parker; Midnight Run - Prima Di Mezzanotte di Martin Brest; Jacknife - Jack Il Coltello di David Jones; Stanley and Iris - Lettere D’Amore di Martin Ritt; We’re No Angels - Non Siamo Angeli di Neil Jordan; Awakenings - Risvegli di Penny Marshall; Backdraft - Fuoco Assassino di Ron Howard; Mad Dog and Glory - Lo Sbirro, Il Boss e La Bionda di John McNaughton; Mary Shelley's Frankenstein - Frankenstein di Mary Shelley di Kenneth Branagh; Heat - La Sfida di Michael Mann; Marvin’s Room - La Stanza di Marvin di Jerry Zaks; The Fan - Il Mito di Tony Scott; Cop Land di James Mangold; Great Expectations - Paradiso Perduto di Alfonso Cuarón; Jackie Brown di Quentin Tarantino; Ronin di John Frankenheimer; Flawless - Senza Difetti di Joel Schumacher; The Adventures of Rocky and Bullwinkle - Le Avventure di Rocky e Bullwinkle di Des McNuff; Men of Honor - L’Onore Degli Uomini di George Tillman; 15 minutes - 15 Minuti, Follia Omicida a New York di John Herzfeld; The Score di Frank Oz; Showtime di Tom Dey; Godsend - Il Male È Rinato di Nich Hamm; Hide and Seek - Nascosto Nel Buio di John Polson; The Bridge of San Luis Rey - Il Ponte Di San

Luis Rey di Mary McGuckian; il film d’animazione della DreamWorks Shark Tale; Righteous Kill - Sfida Senza Regole di Jon Avnet; Everybody’s Fine - Stanno Tutti Bene di Kirk Jones; Red Lights con Sigourney Weaver; Being Flynn di Paul Weitz; New Year’s Eve - Capodanno a New York di Garry Marshall; Limitless insieme a Bradley Cooper; la romantica commedia italiana Manuale d'amore 3 (The Ages of Love) di Giovanni Veronesi; Stone di John Curran; e Machete di Robert Rodriguez. I crediti come attore e produttore comprendono: Cape Fear - Il Promontorio della Paura; Night and the City - La Notte e la Città; Marvin's Room - La Stanza di Marvin; Wag the Dog - Sesso & Potere; Analyze This - Terapia e Pallottole; Flawless - Senza Difetti; The Adventures of Rocky and Bullwinkle - Le Avventure di Rocky e Bullwinkle; Meet the Parents - Ti Presento i Miei; Meet the Fockers - Mi Presenti i tuoi?; 15 Minutes - 15 Minuti, Follia Omicida a New York; Showtime; e Analyze That - Un Boss Sotto Stress. Inoltre ha prodotto: Thunderheart - Cuore di Tuono; Mistress - Amanti, Primedonne; The Night We Never Met - La Notte Che Non C’Incontrammo; Faithful; e Panther. Nel 1988 De Niro fondò con Jane Rosenthal la Tribeca Productions e il Tribeca Film Center. La casa di produzione ha sede nel Film Center, nel quartiere newyorkese di Tribeca. Il Film Center è un edificio all’avanguardia creato per i film e l’industria televisiva. Nel 1992 la compagnia lanciò la Tribeca TV con l’acclamata serie televisiva Tribeca, di cui De Niro è stato produttore esecutivo. Nel 1998, Tribeca produsse la mini- serie per la NBC Sammy ‘The Bull’ Gravano. Nel 2001 De Niro e Rosenthal fondarono, insieme con Craig Hatkoff, il Tribeca Film Festival, come risposta agli attacchi al World Trade Center. Il Festival fu concepito come un incoraggiamento alla rinascita economica e culturale della Lower Manhattan, attraverso eventi annuali che comprendono tuttoggi film, eventi musicali e culturali e promuovono New York come uno dei più importanti centri di produzione cinematografica.

MORGAN FREEMAN (Archie), con alle spalle un premio Oscar® (Million Dollar Baby) e quattro nominations (Invictus - L’invincibile; The Shawshank Redemption - Le Ali della Libertà; Driving Miss Daisy - A Spasso con Daisy; Street Smart - Per le strade di New York), è uno degli attori più rispettati del suo tempo i cui film hanno incassato più di 3

miliardi di dollari ai botteghini di tutto il mondo. Famoso per la sua voce profonda ed il suo atteggiamento calmo, gli ineguagliabili marchi di fabbrica di Freeman in oltre 100 performances tra film, televisione e teatro sono la sua acuta abilità di conferire al personaggio una calma dignità e il suo sorriso birichino. Vincitore di 55 premi e candidato per 45 volte, l’attore del Tennessee si trova al decimo posto nella lista degli attori capaci di far incassare di più al botteghino. Oltre al premio Oscar® come Miglior Attore Non Protagonista in Million Dollar Baby di Clint Eastwood, quel ruolo gli è valso inoltre numerosi altri premi e nominations: ha ricevuto lo Screen Actors Guild (SAG) Award e una seconda nomination corale per il Miglior Cast Cinematografico, ha vinto l’Image Award come Miglior Attore Non Protagonista ed è stato candidato per un Golden Globe, un BET Award ed un Black Reel Award. E’ stato candidato agli Oscar® come Miglior Attore per il ruolo dell’ex presidente del Sud Africa e leader rivoluzionario anti-apartheid Nelson Mandela nel film Invictus, prodotto dalla sua casa di produzione Revelations Entertainment. Per quell’interpretazione, Freeman ha vinto inoltre l’Image e Black Reel Awards ed è stato candidato per un Golden Globe e un SAG Award. Ha vinto un Golden Globe come Miglior Attore nel film premio Oscar® di Bruce Beresford Driving Miss Daisy - A Spasso con Daisy, una performance memorabile che gli è valsa un Image Award e la sua seconda nomination agli Oscar® come Miglior Attore. Ha condiviso l’Orso d’Argento come Miglior Coppia al Festival Internazionale del Cinema di Berlino con la sua co-protagonista, la defunta Jessica Tandy. L’incredibile interpretazione nel thriller del 1987 Street Smart - Per Le Strade di New York gli è valsa la sua prima nomination agli Oscar® come Miglior Attore Non Protagonista. Ha ricevuto la sua terza nomination agli Oscar® come Miglior Attore nel capolavoro di Frank Darabont applaudito dalla critica The Shawshank Redemption - Le Ali della Libertà. Nel 2011 Freeman è il 39esimo attore della storia ad essere insignito del Life Achievement Award dall’American Film Institute. Nel 2012 riceve il Golden Globe alla carriera intitolato a Cecil B. DeMille assegnato dalla Hollywood Foreign Press per il suo “eccezionale contributo al mondo dell’intrattenimento”. Nel 2010 riceve il prestigioso

Board of Governors dall’American Society of Cinematographers. Nel 2008 ha ricevuto l’ambito Kennedy Center Honor per il contributo della sua carriera da attore alla cultura americana, e nel 2003 si aggiudica una stella sulla prestigiosa Walk of Fame di Hollywood. Ma i riconoscimenti non finiscono qui. Nell’ambito teatrale, dove Freeman ha calcato le scene per la prima volta, si aggiudica nel 1978 il Drama Desk Award per il ruolo di Zeke in The Mighty Gents e una nomination ai Tony Awards come Miglior Attore. Nel 1987 riceve un’ulteriore nomination al Drama Desk Award per il ruolo di Hoke Colburn in Driving Miss Daisy - A Spasso con Daisy di Alfre Uhry, un ruolo che reinterpreterà nel film di Beresford del 1989. Ha collezionato inoltre ben tre Obie Awards: nel 1980,1984 e 1987. È apparso nei tre capitoli del Batman di Christopher Nolan: Batman Begins; The Dark Knight - Il Cavaliere Oscuro; e The Dark Knight Rises - Il Cavaliere Oscuro, Il Ritorno. La lunga lista di crediti include: Dolphin’s Tale - L’incredibile Storia di Winter il Delfino; Born to be Wild 3D; The Bucket List - Non È Mai Troppo Tardi di Rob Reiner; Glory - Uomini di Gloria di Ed Zwick; Clean and Sober - Fuori dal Tunnel di Glenn Gordon Caron; Lean on Me - Conta Su Di Me; Robin Hood : Prince of Thieves - Robin Hood, Principe dei Ladri di Kevin Reynolds; Unforgiven - Gli Spietati di Clint Eastwood; Se7en - Seven di David Fincher; Kiss the Girls - Il Collezionista di Gary Fleder; Amistad di Steven Spielberg; Deep Impact di Mimi Leder; Nurse Betty - Betty Love di Neil LaBute; The Sum of All Fears - Al Vertice della Tensione di Phil Alden Robinson; Bruce Almighty - Una Settimana da Dio di Tom Shadyac; Coriolanus; Attica; Brubaker di Stuart Rosenberg; Eyewitness - Uno Scomodo Testimone; Death of a Prophet; e Along Came a Spider - Nella Morsa Del Ragno di Lee Tamahori. È stato inoltre la voce narrante di due documentari premi Oscar®, The Long Way Home e The March of The Penguins - La Marcia dei Pinguini. Quest’anno è apparso inoltre nel thriller di Louis Leterrier Now You See Me - I Maghi Del Crimine; nel film di fantascienza Oblivion di Joseph Kosinski; e nel thriller di Antoine Fuqua Olympus Has Fallen - Attacco Al Potere. È poi sia il conduttore che il produttore esecutivo della serie candidata agli Emmy Through the Wormhole with Morgan Freeman - Morgan Freeman Science Show del canale televisivo Discovery Channel, arrivata oggi alla sua quarta stagione.

Apparirà inoltre nei seguenti film in uscita: The Last Knight, con Clive Owen; Transcendence di Wally Pfister; e Life Itself di Richard Loncraine. Presterà poi la voce al personaggio di Vitruvius nel film d’animazione della Warner Bros. LEGO. Nel 1996 è stato il co-fondatore della casa di produzione Revelations Entertainment, la cui missione è quella di produrre film che rivelino la verità. Attraverso la Revelations, Freeman ha prodotto film come: Levity; Under Suspicion; Mutiny; Along Came a Spider - Nella Morsa Del Ragno; 10 Items or Less - 10 Cose di Noi; Maiden Heist - Colpo Grosso al Museo; The Magic of Belle Isle di Rob Reiner; Life Itself, attualmente in produzione; Bopha! (di cui è anche regista); Feast of Love; e The 16th Man, uno dei documentari ESPN della serie ‘30 for 30’, vincitore del Peabody Award. Freeman ha fatto il proprio debutto off-Broadway recitando in The Niggerlovers e successivamente nella versione di Hello Dolly - Hello, Dolly! con un cast interamente composto da attori di colore. È passato poi alla televisione, lavorando nello spettacolo per bambini del canale televisivo PBS, prodotto dalla Children’s Television Workshop The Electric Company. Nel 1973 è stato poi co-fondatore del workshop per scrittori Frank Silvera, arrivato oggi alla sua 37esima stagione, creato per scovare i drammaturghi più meritevoli del nuovo millennio. Inoltre è un sostenitore dell’organizzazione no-profit ANSA - Artist for a New South Africa e della CAMFED - Campaign for Female Education. Lontano dai riflettori dello spettacolo è un membro della Board of Directors of Earth Biofuels, una società che promuove l’uso di carburanti a combustione pulita.

KEVIN KLINE (Sam) vincitore di un premio Oscar® con il film A Fish Called Wanda - Un Pesce di Nome Wanda e due volte candidato ai Tony Award, è un attore capace di raccogliere massime onoreficenze per le sue brillanti performances sia sul grande schermo che a teatro. In campo cinematografico, oltre ad aver vinto un Oscar® nel 1988 e lo Screen Actors Guild Award nel 2008 per la produzione HBO As You Like It - Come Vi Piace, è stato per ben cinque volte candidato ai Golden Globe per: il suo ruolo da antagonista nel successo acclamato dalla critica e basato sul bestseller di William Styron Sophie’s Choice - La Scelta di Sophie con Maryl Streep; le commedie Dave - Presidente Per Un

Giorno; In & Out; Soapdish - Bolle di Sapone; e per il film drammatico De-Lovely. È stato candidato due volte per lo Screen Actors Guild Award per le sue performances in Life As A House - L’Ultimo Sogno e nell’episodio Cyrano De Bergerac della serie PBS Great Performances, che gli è valsa anche una nomination agli Emmy come Miglior Attore. Ha poi ricevuto altre due candidature, una ai BAFTA come Miglior Attore in A Fish Called Wanda - Un Pesce di Nome Wanda e una come Miglior Rivelazione nel film Sophie’s Choice - La Scelta di Sophie. Per il suo ruolo in Trade, Kline ha ricevuto nel 2007 il CineMerit Award al Festival del Cinema di Monaco. Nel 1997 è stato invece insignito del premio alla carriera dal Gotham Independent Film Awards, mentre nel 2004 si è finalmente aggiudicato la sua stella sulla prestigiosa Walk of Fame di Hollywood. Quello stesso anno è stato introdotto nella Theatre Hall of Fame. Ha lavorato con il regista Lawrence Kasdan per ben sei volte, in film come: Silverado; The Big Chill - Il Grande Freddo; I Love You To Death - Ti amerò...fino ad ammazzarti!; Grand Canyon - Il Cuore Della Città; French Kiss; e Darling Companion. Di recente è apparso nel film di Robert Redford The Conspirator. I crediti cinematografici di Kline inoltre includono: Cry Freedom - Grido di Libertà; The Ice Storm - Tempesta di Ghiaccio; A Midsummer Night's Dream - Sogno di Una Notte di Mezza Estate; The Anniversary Party; Fierce Creatures - Creature Selvagge; Wild Wild West; The Emperor's Club - Il Club degli Imperatori; A Prairie Home Companion - Radio America; The Extra Man - Un Perfetto Gentiluomo; Chaplin - Charlot; e Trade. Ha ricevuto il plauso della critica per la sua primissima performance in francese nel film di Caroline Bottaro Queen To Play, con Sandrine Bonnaire. Premi anche in campo teatrale: Kline si è aggiudicato due Tony Awards e due Drama Desk Awards rispettivamente per il musical del 1978 On The Twentieth Century e per il ruolo del Re Pirata del 1981 in The Pirates of Penzance. Sempre grazie a questo ruolo vinse successivamente un Obie Award come riconoscimento eccezionale, avendo il musical ottenuto molto successo al Public Theater, prima di essere trasferito a Broadway. Si è aggiudicato un secondo Obie Award come Sustained Achievement in Theatre durante la prima produzione dell’Amleto, mentre per la seconda, che ha inoltre diretto, ha ricevuto cinque candidature ai Drama Desk, incluso Miglior Regista e

Miglior Attore. Più tardi ne ha co-diretto una versione televisiva per la serie Great Performances sul canale PBS. È stato candidato per un Tony Award e ha vinto un Drama Desk Award per il ruolo di Falstaff per la produzione dell’ Enrico IV di Shakespeare al Lincoln Center Theater. Inoltre ha ricevuto lo William Shakespeare Award per il Teatro Classico dalla Shakespeare Theatre Company, per il suo contributo significativo alla diffusione del teatro classico in America. È stato il primo attore americano a ricevere il Sir John Gielgud Golden Quill Award. Nel 2007 è stato insignito del premio alla carriera intitolato a Lucille Lortel. Ha ricevuto l’Outer Critics Circle Award per la sua performance acclamata dalla critica nel Cyrano de Bergerac a Broadway, la seconda produzione di Kline ad essere inserita nel palinsesto delle Great Performances Series sulla PBS. Le performances a Broadway come quella in Shaw’s Arms and the Man diretto da John Malkovich e in Loose Ends di Michael Wellergli, diretto da Alan Schneider, gli sono valse recensioni entusiastiche. È apparso inoltre nella produzione di Gerry Gutierrez dell’Ivanov di Checov al Lincoln Center. Durante il celebre evento teatrale estivo newyorkese The Public Shakespeare in the Park, ha interpretato Il Gabbiano con Meryl Steep e Madre Coraggio e I Suoi Figli. Per più di trent’anni ha collaborato con il Public Theater ed interpretato numerosi personaggi shakespeariani, inclusi i ruoli principali in Re Lear, Riccardo III e Enrico V. I suoi crediti includono inoltre Duke Vincentio in Misura Per Misura, Benedick in Molto rumore Per Nulla e il ruolo principale in ben due produzioni dell’Amleto. Laureatosi alla Julliard ha debuttato a Broadway nel ruolo di Vershinin ne Le Tre Sorelle di Anton Chekhov per la compagnia di John Houseman The Acting Company, di cui è stato anche membro fondatore.

MARY STEENBURGEN (Diana), vincitrice di un Premio Oscar®, musicista, imprenditrice e filantropa, è un’attrice con alle spalle una lunga carriera tra cinema e televisione. Ha vinto un Oscar® come Miglior Attrice Non Protagonista e un Golden Globe per la sua performance nel film di Jonathan Demme Melvin and Howard - Una Volta Ho Incontrato un Miliardario. Scoperta da Jack Nicholson che la volle per il suo debutto

alla regia in Goin’ South - Verso il Sud (primo ruolo che oltretutto le valse una candidatura ai Golden Globe), la Steenburgen è apparsa in oltre 80 ruoli tra televisione e cinema. Ha vinto 16 premi inclusi lo Screen Actors Guild Award (SAG) corale come Miglior Cast Cinematografico in The Help e ricevuto 12 candidature, inclusa una ai BAFTA per Tender Is The Night, una ai Golden Globe per Ragtime di Milos Forman, una agli Emmy per The Attic: The Hiding of Anne Frank e due ai SAG, una come Miglior Cast Cinematografico in Nixon - Gli Intrighi del Potere diretto da Oliver Stone e l’altra per Miglior Attrice nel TV Movie About Sarah. Nel 2009 si è aggiudicata una stella nella famosa Walk of Fame di Hollywood. Steenburgen ha ottenuto ruoli ricorrenti in diverse serie televisive incluse Wilfred a fianco di Elijah Wood; 30 Rock con Alec Baldwin; e Bored To Death a fianco di suo marito Ted Danson. La coppia è apparsa insieme anche nella commedia dell’HBO Curb Your Enthusiasm e sulla CBS in Ink, per un episodio della quale è stata anche produttrice esecutiva. I crediti cinematografici della Steenburgen includono: What’s Eating Gilbert Grape - Buon Compleanno Mr. Grape di Lasse Hallström con Johnny Depp; Back To The Future 3 - Ritorno al Futuro III; Dirty Girl, con Juno Temple e William H. Macy; Philadelphia di Jonathan Demme con Tom Hanks; Parenthood - Parenti, Amici e Tanti Guai di Ron Howard accanto a Steve Martin; The Proposal - Ricatto D’Amore con Sandra Bullock; Four Christmases - Tutti Insieme Inevitabilmente di Seth Gordon e Step Brothers - Fratellastri a 40 Anni con Will Ferrell. Nel caso dell’attrice, l’arte ricalca perfettamente la vita sua reale. In Last Vegas Steenburgen interpreta la cantante Diana, una donna che trova nella musica una seconda carriera e la realizzazione del sogno di una vita; nella sua vita personale, la Steenburgen ha trovato nel canto la sua seconda vocazione. Per la Universal Music Publishing Group, ha scritto pezzi con artisti del calibro di Matraca Berg, Troy Verges, Hillary Lindsey e Lori McKenna e recentemente ha collaborato alla scrittura di canzoni per il musicista country vincitore del Grammy Tim McGraw. Ha collaborato anche per “Rainbird”, il pezzo contenuto in un film da lei anche interpretato, Dirty Girl con Melissa Manchester. Come imprenditrice, la Steenburgen si occupa di arredamento di interni, e

dell’apertura con sua figlia di un ristorante in Arkansas, suo stato natale. Insieme con sua figlia Lilly McDowell, possiede l’azienda di candele Nell’s Compass, che vende candele eco-compatibili nelle boutique Rooms and Gardens in California. In questi negozi vengono esibiti mobili, antichità e complementi d’arredo. Di recente è entrata in società con la Southern nel trimestrale letterario Oxford Magazine che organizza eventi gastronomici, musicali e letterari nel South of Main, ristorante di Little Rock, in Arkansas. Come filantropa, è stata co-fondatrice insieme con Alfre Woodard dell’Artist for a New South Africa. È una sostenitrice accanita dell’Heifer International, associazione mondiale no-profit che dona bestiame, sementi e alberi ai più bisognosi e dell’Oceana, un’organizzazione ambientalista che si occupa di proteggere gli oceani. Steenburgen fa parte dell’Atlantic Theater Company a New York.

ROMANY MALCO (Lonnie) candidato per uno Screen Actors Guild Award e due Image Awards per il suo ruolo in Weeds, è diventato un astro nascente in televisione e al cinema dopo aver riscosso parecchio successo nel campo musicale. Nato a New York e di origini cubane, compie i primi passi nel mondo dello spettacolo come rapper nel gruppo R.M.G., poi diventato College Boyz, dopo aver firmato un contratto con la Virgin Records. Grazie a un ruolo nel Film TV Too Legit: The M.C. Hammer Story, la carriera televisiva di Malco comincia a decollare. L’interpretazione nel film di Judd Apatow The 40 Year Old Virgin - 40 Anni Vergine, accanto a Steve Carell, gli è valso un successo immediato. Apparirà anche nel film in uscita Think Like A Man Too, sequel di Think Like A Man, il successo del 2012 basato sul bestseller di Steve Harvey “Act Like A Lady, Think Like A Man”, vestendo di nuovo i panni di Zeke; questa volta le scappatelle romantiche avranno luogo a Las Vegas. Gli altri crediti cinematografici di Malco includono: Blades Of Glory - Due Pattini Per La Gloria, The Love Guru - Love Guru; Baby Mama con Tina Fey e Amy Poehler, The Chateau insieme con Paul Rudd, The Prime Gig con Vince Vaughn e Saint John of Las Vegas accanto a Steve Buscemi. In televisione, Malco è famoso per il ruolo di Conrad Shepard, il socio d’affari e amante di Nancy Botwin (Mary Louise Parker) nella serie di successo della Showtime

Weeds. È apparso inoltre nelle serie The Good Wife (CBS) e in No Ordinary Family (ABC). Nel 2011, sull’HBO è andata in onda la serie da lui interpretata, Tijuana Jackson: Life Coach. È inoltre il doppiatore di Darius nel cartone animato Unsupervised FX.

JERRY FERRARA (Dean), candidato a tre Screen Actors Guild Awards come parte del cast di Entourage, serie di successo dell’HBO, il giovane attore ha azzeccato poi diversi film e progetti televisivi. Nato a Brooklyn, ha ottenuto la parte di Turtle dopo essere stato notato dal produttore di Entourage Stephen Levinson nel film indipendente Cross Bronx, basato sul pilot televisivo di MTV dallo stesso nome, presentato al Tribeca Film Festival nel 2004. Apparirà poi nel dramma d’azione di Peter Berg Lone Survivor, adattamento cinematografico del saggio di Marcus Luttrell “Lone Survivor: The Eyewitness Account of Operation Redwing and the Lost Heroes of Seal Team 10”, affiancando Mark Wahlberg, Eric Bana e Emile Hirsch. Ferrara apparirà inoltre nel sequel Think Like A Man Too, vestendo di nuovo i panni di Jeremy insieme a Romany Malco, anche lui presente in Last Vegas. Il primo film della serie Think Like A Man ha incassato circa 100 milioni di dollari ai botteghini americani. Gli altri crediti cinematografici di Ferrara incudono: Battleship, prima collaborazione di Ferrara con il regista Peter Berg; Empire State con Dwayne Johnson e Liam Hemsworth; e Brooklyn Rules insieme ad Alec Baldwin e Freddie Prinze Jr. I crediti televisivi di Ferrara includono: NYPD Blue - NYPD New York Police Department; Grounded for Life - I Finnerty; e The King Of Queens. Ferrara ha studiato teatro all’università, ispirato da un insegnante che credeva molto nel suo futuro da attore. Ha ottenuto il ruolo nella sitcom The King Of Queens subito dopo che un agente lo notò ad un provino, incoraggiandolo poi a trasferirsi a Los Angeles. Possiede con altri amici la catena di ristoranti Fat Sal’s Deli, con sede a Los Angeles, San Diego ed Austin in Texas.

ROGER BART (Maurice), vincitore di numerosi premi sia a teatro che sul grande schermo, è conosciuto per i suoi indimenticabili ruoli in televisione e al cinema.

Bart ha vinto uno Screen Actors Guild Award come parte del cast della serie Desperate Housewives , nel quale interpretava il ruolo del farmacista pazzo George. E’ stato candidato per un Tony e un Drama Desk Award per il ruolo di Carmen Ghia nella produzione teatrale di Susan Strotman The Producers, il celebre musical di Mel Brooks. Rivestirà lo stesso ruolo anche per il riadattamento cinematografico del musical, sempre con la regia di Susan Strotman. Si è aggiudicato un Tony e un Drama Desk Award come Miglior Attore in un Musical per il ruolo di Snoopy nel remake di You’re a Good Man, Charlie Brown, diretto da Michael Mayer. E’ apparso inoltre nel film di Frank Oz The Stepford Wives - La Donna Perfetta, interpretando un omosessuale di Stepford, ruolo creato apposta per lui dopo la sua spumeggiante performance a Broadway in The Producers. Gli altri crediti cinematografici di Bart includono: Freaky Deaky di Charles Matthau con Christian Slater; April Apocalypse con George Lopez; Law Abiding Citizen - Giustizia Privata con Jamie Foxx e Gerard Butler; Harold & Kumar 2; Midnight Meat Train - Prossima Fermata: L’Inferno con Bradley Cooper e Brooke Shields; American Gangster di Ridley Scott con Russell Crowe e Denzel Washington; Hostel 2; la commedia I Want Someone to Eat Cheese With di Jeff Garlin; The Insider - Dietro La Verità, con Al Pacino e Russell Crowe. Ha doppiato numerosi film animati come: Hercules di Disney (la voce cantante del giovane Hercules) and The Lady and the Tramp II - Lilli e Il Vagabondo II, Il Cucciolo Ribelle (voce cantante di Scamp). Nel campo televisivo, è apparso nella mini-serie americana Political Animals, candidata sia agli Emmy che ai Golden Globe; attualmente Bart ha una parte nella serie di successo dell’ABC Revenge. I crediti televisivi di Bart includono: Episodes, nei panni dell’agente di Matt LeBlanc; un ruolo nell’attuale stagione di How I Met Your Mother - E Alla Fine Arriva Mamma; la mini-serie The Lost Room; The Event; 30 Rock; Law & Order; Law & Order, Special Victims Unit - Law & Order, Unità Vittime Speciali; Human Target; CSI: Miami; e la commedia della CBS Bram and Alice, diretta da James Burrows. A Broadway, Bart è apparso in Young Frankenstein - Frankenstein Junior, ulteriore produzione teatrale basata su un film di Mel Brooks: diretto nuovamente da Susan

Stroman, Bart interpreta il ruolo di Frederick Frankenstein, recitando con Megan Mullally, Sutton Foster, Shuler Hensley, Fred Applegate e Christopher Fitzgerald. I crediti teatrali di Bart includono: The Frogs, con Nathan Lane, e Triumph of Love.

I REALIZZATORI

JON TURTELTAUB (regista), con film di azione e avventura di enorme successo che hanno guadagnato più di un miliardo di dollari ai botteghini di tutto il mondo, ha raggiunto la vetta di Hollywood anche grazie a film coinvolgenti ed emozionanti. Regista e produttore sia in campo televisivo che cinematografico, è stato candidato come Miglior Regista di Film per la Televisione dalla Directors Guild of America. Grazie alla collaborazione con la Walt Disney Company, con il produttore Jerry Bruckheimer e con l’attore Nicolas Cage, Turteltaub ha diretto tre grandi successi di avventura e d’azione: National Treasure - Il Mistero Dei Templari, National Treasure e National Treasure: Book of Secrets - Il Mistero Delle Pagine Perdute, National Treasure che insieme hanno incassato circa 800 milioni di dollari ai botteghini di tutto il mondo, e The Sorcerer’s Apprentice - L’Apprendista Stregone che ne ha incassati invece più di 200 milioni. È riuscito a catturare l‘attenzione del grande pubblico e il plauso della critica con film drammatici, commedie e storie romantiche come The Kid - Faccia a Faccia con Bruce Willis, Instinct - Istinto Primordiale con Anthony Hopkins e Cuba Gooding Jr., Phenomenon con John Travolta, Cool Runnings - Quattro Sotto Zero, While You Were Sleeping - Un Amore Tutto Suo con Sandra Bullock and 3 Ninjas - 3 Ragazzi Ninja. Per la televisione, Turteltaub ha diretto il settimo episodio della mini-serie From the Earth to the Moon - Dalla Terra alla Luna, intitolato That’s All There Is che mostrava lo spirito di squadra tra gli astronauti dell’Apollo 12. E’ stato poi produttore esecutivo e regista di Jericho (CBS), un’innovativa serie televisiva che è passata alla storia quando venne rinnovata per un’altra stagione grazie ai fondi raccolti con una campagna sostenuta dai suoi fans. Ha diretto inoltre la serie thriller Harper’s Island (CBS), di cui è stato anche

produttore esecutivo, e di recente il pilota della serie Common Law, che ha debuttato la scorsa estate sulla CBS. Nato a New York e cresciuto a Beverly Hills, è figlio dello scrittore e produttore televisivo Saul Turteltaub, conosciuto per Sanford & Son; What's Happening; That Girl; e Love, American Style. Turteltaub ha conseguito la sua laurea in arte alla Wesleyan University in Connecticut e il master alla USC School of Cinema and Television.

DAN FOGELMAN (sceneggiatore), è uno scrittore e produttore di film d’azione e di animazione sia per il cinema che per la televisione. Ha cominciato la sua carriera con il blockbuster della Pixar Cars, un film che gli è valsa una nomination per un Annie Award come Miglior Sceneggiatura. Ha ricevuto poi una seconda nomination per Tangled - Rapunzel, l’Intreccio della Torre. Nativo del New Jersey, ha collaborato alla scrittura anche di Cars 2. I suoi film da scrittore includono la storia semi-autobiografica The Guilt Trip - Parto Con Mamma, con Barbra Streisand e Seth Rogen nel ruolo di madre e figlio, la commedia romantica Crazy, Stupid, Love. con Steve Carell, Ryan Gosling e Julianne Moore e il film natalizio Fred Claus - Un Fratello Sotto L’albero con Vince Vaughn e Paul Giamatti. A breve debutterà da regista nel film Imagine: uscirà nelle sale nel 2014, sarà scritto da Fogelman stesso e vedrà alternarsi star del calibro di Al Pacino, Annette Bening e Jennifer Garner. I crediti televisivi di Fogelman includono: la serie commedia The Neighbors - Vicini del Terzo Tipo con Jami Gertz e Like Family, di cui Fogelman è creatore e produttore esecutivo, Lipshitz Saves The World, con Ty Burrell e Leslie Nielsen e The 12th Man. Fogelman ha cominciato la sua carriera ad Hollywood lavorando per The Howie Mandel Show, The Man Show, e The TV Guide Channel, dove si occupava di piccole biografie delle celebrità. Ha ottenuto la laurea in inglese all’Università della Pennsylvania, dopo aver studiato un anno alla Oxford University.

LAURENCE MARK (produttore) è stato candidato agli Oscar® e agli Emmy, e si è aggiudicato un Golden Globe come Miglior Produttore per grandi successi come Dreamgirls, I, Robot - Io Robot, As Good As It Gets - Qualcosa è Cambiato e Jerry Maguire. Prima di Last Vegas, Mark ha prodotto il film campione di incassi Julie & Julia, con e Amy Adams, scritto e diretto da Nora Ephron. Con Bill Condon, ha prodotto l’81esima edizione della Notte degli Oscar® condotta da Hugh Jackman, ottenendo una nomination agli Emmy. Lo show batté ogni record e ricevette ben dieci nominations agli Emmy, aggiudicandosene quattro. Precedentemente, ha prodotto Dreamgirls, con Jamie Foxx, Beyonce Knowles e Eddie Murphy, scritto e diretto da Bill Condon. Il film si è aggiudicato tre Golden Globe, incluso quello come Miglior Film e ha ricevuto anche otto nominations agli Oscar®, un record per quell’anno, vincendone due, incluso quello a Jennifer Hudson come Miglior Attrice Non Protagonista. Prima ancora, Mark ha ricevuto una nomination all’Oscar® come Miglior Produttore per Jerry Maguire (film con Tom Cruise, scritto e diretto da Cameron Crowe) candidato a sua volta come Miglior Film. È stato produttore esecutivo di altre due pellicole candidate all’Oscar® come Miglior Film: As Good As It Gets - Qualcosa è Cambiato con Jack Nicholson, Helen Hunt e Greg Kinnear, scritto e diretto da James L. Brooks, e Working Girl - Una Donna in Carriera, con Harrison Ford, Sigourney Weaver e Melanie Griffith, diretto da Mike Nichols. Mark ha ottenuto una nomination agli Emmy e una ai Golden Globe come Produttore Esecutivo di Political Animals, serie tv creata da Greg Berlanti con Sigourney Weaver, andata in onda per la prima volta sui network americani la scorsa estate. Recentemente ha prodotto un film di prossima uscita per la Lionsgate intitolato Date and Switch, con Nicholas Braun, Dakota Johnson, Nick Offerman, Gary Cole, e Megan Mullally. Mark ha prodotto I, Robot con Will Smith e diretto da Alex Proyas, Romy and Michele’s High School Reunion - Romy & Michelle con Mira Sorvino e Lisa Kudrow, Last Holiday - L’Ultima Vacanza con Queen Latifah e diretto da Wayne Wang e The Lookout - Sguardo Nel Vuoto con Joseph Gordon-Levitt, scritto e diretto da Scott Frank, vincitore

dell’Independent Spirit Award come Miglior Opera Prima. Prima di questi film, Mark ha prodotto Finding Forrester - Scoprendo Forrester, The Object of My Affection - L’Oggetto Del Mio Desiderio, Anywhere But Here - La Mia Adorabile Nemica, The Adventures of Huck Finn - Le Avventure di Huck Finn, Center Stage - Il Ritmo Del Successo, e Black Widow - La Vedova Nera. La Laurence Mark Productions ha sede presso la Sony Pictures Entertainment, dove ha firmato un contratto a lungo termine con la Columbia Pictures. Tra gli altri film prodotti da Mark ci sono inoltre: Sister Act 2 - Sister Act 2, Più Svitata Che Mai; True Colors - I Corridoi Del Potere; Bicentennial Man - L’Uomo Bicentenario; Simon Birch; Riding in Cars with Boys - I Ragazzi Della Mia Vita; How Do you Know - Come Lo Sai; e il celebre Glitter con Mariah Carey. Prima di diventare un produttore, Mark ha ottenuto un ruolo di spicco nella sezione marketing alla Paramount Pictures, ottenendo una promozione come Vice Presidente della West Coast Marketing. È poi approdato nel mondo della produzione e, prima come Vice Presidente di Produzione alla Paramount poi come Vice Presidente Esecutivo di Produzione alla Twentieth Century Fox, è stato coinvolto nella produzione di film come Terms of Endearment; Trading Places - Una Poltrona Per Due; Falling in Love - Innamorarsi; The Fly - La Mosca; e Broadcast News - Dentro La Notizia.

AMY BAER (produttrice), development executive con più di vent’anni di esperienza per studi cinematografici, agenti e società di distribuzione indipendenti, con Last Vegas segna il suo debutto come produttrice in un lungometraggio. Durante la sua carriera ha supervisionato film che hanno incassato più di un miliardo e ottocento milioni di dollari in tutto il mondo, prima come Presidente e Amministratore Delegato della CBS Films, poi come Vice Presidente Esecutivo di Produzione della Columbia Pictures ed infine come Vice Presidente di Produzione alla TriStar Pictures. Membro della P.G.A. (Producer Guild of America), la Baer è fondatrice della Gidden Media e produttrice di Last Vegas. Presidente e Amministratore Delegato della CBS Films dal 2007 al 2011, è stata responsabile dello sviluppo, produzione, marketing, distribuzione e acquisizione dei lungometraggi. Sotto la sua direzione, la CBS Films ha distribuito a partire dal 2010 film

come: The Back Up Plan - Piacere Sono Un Pò Incinta, commedia romantica con Jennifer Lopez che ha incassato ottanta milioni di dollari in tutto il mondo, The Mechanic - Professione Assassino, con Jason Statham e Beastly, con Vanessa Hudgens e Alex Pettyfer. Ha avuto un ruolo fondamentale nel processo di acquisizione della CBSF, che include successi come The Woman in Black, con Daniel Radcliffe e il candidato al Golden Globe Salmon Fishing In The Yemen - Il Pescatore Di Sogni con Ewan McGregor e Emily Blunt. Prima di approdare alla CBS Films, la Baer ha lavorato per 17 anni alla Sony Pictures Entertainment, per poi diventare Vice Presidente di Produzione alla TriStar Pictures dal 1992 al 1998 e successivamente Vice Presidente Esecutivo di Produzione per la Columbia Pictures dal 1998 al 2007. Durante questi anni ha supervisionato film come My Best Friend's Wedding - Il Matrimonio Del Mio Migliore Amico, con incassi che hanno superato i 275 milioni di dollari in tutto il mondo; The Mask of Zorro - La Maschera di Zorro, che ha incassato 250 milioni di dollari in tutto il mondo; l’acclamato Adaptation - Il Ladro Di Orchidee per il quale Chris Cooper ha vinto il premio Oscar® come Miglior Attore Non Protagonista; S.W.A.T. - Squadra Speciale Anticrimine, con incassi da più di 300 milioni di dollari in tutto il mondo; Something’s Gotta Give - Tutto Può Succedere, con Jack Nicholson e Diane Keaton, con il quale la Keaton ha ricevuto una candidatura al Premio Oscar® e vinto un Golden Globe Award come Miglior Attrice; The Holiday - L’Amore Non Va In Vacanza con Cameron Diaz, Kate Winslet, Jude Law & Jack Black; e The Pursuit of Happyness - La Ricerca Della Felicità, che ha incassato più di 300 milioni di dollari in tutto il mondo e una nomination all’Oscar® come Miglior Attore al protagonista Will Smith. La Baer ha inoltre lavorato al film candidato all’Oscar® Moneyball - L’Arte Di Vincere, con Brad Pitt. Prima di lavorare con la TriStar, è stata il Direttore dello Sviluppo per la Guber- Peters Entertainment Company, dove ha collaborato a film come Jumanji di Joe Johnston e Single White Female - Inserzione Pericolosa di Barbet Schroeder. Ha iniziato la sua carriera alla CAA nel 1988 come assitente dell’agente cinematografico Jay Moloney. Si è laureata con lode in letteratura inglese alla Georgetown University.

DAVID HENNINGS (direttore della fotografia), conosciuto per la sua bravura per film come Blue Crush di John Stockwell, è stato anche uno dei primi ad utilizzare il sistema di remotaggio elettronico della macchina da presa, un passo avanti fondamentale nel campo della cinematografia. Dopo una borsa di studio all’American Film Institute, Hennings ha cominciato la sua carriera specializzandosi come operatore di macchina sul Louma Crane Remote System, tecnica rivoluzionaria per quel tempo. È stato il primo ad Hollywood ad utilizzare il Technocrane Remote System, battezzandolo con il tre volte premio Oscar® per la fotografia Robert Richardson nel film The Doors di Oliver Stone. Hennings ha debuttato nel mondo del cinema con D3: The Mighty Ducks di Robert Lieberman. Vanta collaborazioni con diversi registi tra cui: Peter Berg (Very Bad Things - Cose Molto Cattive); Seth Gordon (Horrible Bosses - Come Ammazzare Il Capo...E Vivere Felici, il pilota per la serie ABC The Goldbergs e la serie della FOX Breaking In); John Stockwell (Blue Crush e Cheaters); Peter Chelsom (Hannah Montana: The Movie) e Andy Fickman (You Again - Ancora Tu!, la sua prima collaborazione con il montatore di Last Vegas David Rennie). Hennings ha girato 40 film, più varie puntate pilota per la televisione. I suoi prossimi lavori includono: Get A Job prodotto da Michael Shamberg e North of Hell di Anthony Burns. I crediti televisivi di Hennings includono: le serie di successo Modern Family e K- Ville, e le puntate pilota di Enlisted, The Station e The Middle. Ha lavorato anche a videoclip per artisti del calibro di Madonna, Paul McCartney, Eric Clapton, Bruce Springsteen, Alison Krauss, John Mellencamp, Pink Floyd e Annie Lennox. Collaborando con registi come Seth Gordon, David Steinberg, e Richard Keen, Hennings ha lavorato a spot commerciali per Nike, BMW, Target, McDonald’s, Hallmark, Taco Bell, Comcast, TV Land, AIU e Smuckers. Ha studiato cinema all’Università di Miami; si è trasferito poi a Los Angeles dove nel 1983 ha conseguito una borsa di studio presso l’American Film Institute.

DAVID J. BOMBA (Production Designer), vincitore dell’Art Directors Guild Award per la Miglior Scenografia per Walk the Line - Quando L’Amore Brucia L’Anima, è stato inoltre candidato per Gia - Una Donna Oltre Ogni Limite con Angelina Jolie. Ha collaborato spesso alle scenografie per le commedie del regista Andy Fickman: Parental Guidance con Billy Crystal e Bette Midler; She’s the Man con Amanda Bynes e Channing Tatum; The Game Plan - Cambio Di Gioco con Dwayne Johnson e Kyra Sedgwick; e Race to Witch Mountain - Corsa a Witch Mountain, nel quale ha collaborato per la prima volta con il montatore di Last Vegas David Rennie. Bomba ha lavorato come Production Designer per 20 film tra cui: Bless Me, Ultima di Carl Franklin; Country Strong di Shana Feste con Gwyneth Paltrow e Tim McGraw; The Great Debaters - Il Potere Della Parola con Denzel Washington; Safe di Todd Hayne con Julianne Moore; My Dog Skip - Il Mio Cane Skip di Jay Russel; Secondhand Lions con Michael Caine e Robert Duvall; Divine Secrets of the Ya-Ya Sisterhood - I Sublimi Segreti Delle Ya-Ya Sisters di Callie Khouri; e The Wendell Baker Story di Luke Wilson. Prima di diventare Production Designer, Bomba è stato un art director. I suoi crediti includono: A Civil Action di Steven Zaillian; Twilight di Catherine Hardwicke; Chain Reaction - Reazione A Catena di Andrew Davis; Eye for An Eye - Triade Chiama Canale 6 con Chuck Norris; Apollo 13 di Ron Howard; Silent Fall - Rosso D’Autunno di Bruce Beresford; Serial Mom - La Signora Ammazzatutti di John Waters; Mother’s Boys; The Gun in Betty Lou’s Handbag; e He Said, She Said. Nato in Florida e cresciuto a New Orleans, si è laureato in architettura alla Texas A&M University prima di cominciare la sua carriera come arredatore di set e commercial art director.

DAVID RENNIE (montatore), con Last Vegas raggiunge le sei collaborazioni con il regista Jon Turteltaub, la prima da unico montatore. Rennie, membro dell’A.C.E. (American Cinema Editors) dal 2005, comincia la sua carriera nel cinema nel 1988, dopo essersi trasferito a Los Angeles ed aver lavorato come assistente al montaggio ai film di Turteltaub While You Were Sleeping - Un Amore Tutto Suo e Phenomenon. Ha collaborato inoltre al montaggio del debutto

cinematografico del regista 3 Ninjas - 3 Ragazzi Ninja, alla sua commedia The Kid - Faccia a Faccia e all’avventura d’azione National Treasure: The Book of Secrets - Il Mistero Delle Pagine Perdute, National Treasure. Il suo primo film da montatore è stato Office Space - Impiegati...male!, il cult del regista Mike Judge, con il quale lavorerà nuovamente in Idiocracy. E’ stato inoltre il montatore di due film del regista Andy Fickman: You Again - Ancora Tu!; e Race to Witch Mountain - Corsa a Witch Mountain, la sua prima collaborazione con lo scenografo di Last Vegas David J. Bomba. Gli altri crediti cinematografici di Rennie includono: Titanic di James Cameron; Tenacious D in the Pick of Destiny - Tenacious D e il Destino del Rock con Jack Black; e Journey 2: The Mysterious Island - Viaggio Nell’Isola Misteriosa con Dwayne Johnson e Michael Caine. Si è laureato nel 1984 alla Syracuse University, candidandosi insieme ad altri due studenti per li National Student A.C.E. Editing Award.

DAYNA PINK (costumista), ha lavorato come costumista per film e video musicali e come celebrity stylist per diversi artisti del calibro di Jack Black e Marilyn Manson. Last Vegas segna la seconda collaborazione (dopo Tenacious D in the Pick of Destiny - Tenacious D e il Destino del Rock) con il montatore David Rennie e lo sceneggiatore Dan Fogelman, con il quale aveva in precedenza lavorato nella commedia romantica di successo Crazy, Stupid, Love. con Steve Carell e Ryan Gosling. E’ stata costumista in film come: la commedia The Incredible Burt Wonderstone di Don Scardino con Steve Carell, Steve Buscemi, Jim Carrey e Olivia Wilde; il film romantico di Scott Hicks The Lucky One - Ho Cercato Il Tuo Nome con Zac Efron, basato sul bestseller di Nicholas Spark; Hot Tub Time Machine - Un Tuffo Nel Passato di Steve Pink; Fame - Saranno Famosi di Kevin Tancharoen; Crank: High Voltage; Live! con Eva Mendes; e Jesus Is Magic di Sarah Silverman. Ha lavorato a videoclip di artisti del calibro degli U2, Queens of the Stone Age e Five for Fighting. Pink è stata inoltre consulente d’immagine nella commedia di Sacha Baron Cohen Bruno.

MARK MOTHERSBAUGH (compositore), è un attore e compositore pluripremiato che si è costruito una carriera prolifica ed eclettica in film, pellicole d’animazione, televisione, interactive media, pubblicità e in un grupporock. Candidato per un Emmy Award per la colonna sonora della mini-serie FOX Quicksilver Highway - I Racconti di Quicksilver, ha ricevuto una nomination al Grammy Award per il video We’re All DEVO, del gruppo rock da lui co-fondato. Ha vinto 13 BMI Film, TV Music and Cable Awards per composizioni cinematografiche e televisive come: Regular Show; Hotel Transylvania; 21 Jump Street; Alvin and the Chipmunks, Chipwrecked - Alvin Superstar 3, Si Salvi Chi Può; Cloudy With A Chance of Meatballs - Piovono Polpette; Herbie Fully Loaded - Herbie, Il Super Maggiolino; Big Love; All Grown Up; Mind of the Married Man - Quello Che Gli Uomini Non Dicono; Rugrats - I Rugrats; Rugrats In Paris: The Movie e The Rugrats Movie. Ha ricevuto un BMI Richard Kirk Award alla carriera ai Film/TV Awards del 2004. Con oltre 148 titoli tra cinema e televisione, i suoi crediti includono: Rushmore; The Royal Tenenbaums - I Tenenbaums; The Life Aquatic with Steve Zissou - Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou di Wes Anderson; la serie televisiva di Paul Reubens Pee Wee’s Playhouse; e i celebri Rugrats, che hanno spopolato in televisione, al cinema e a teatro. Con la sua società Mutato Muzika, Mothersbaugh ha composto musica per centinaia di spot pubblicitari. Come attore, interpreta l’insegnante di arte nella serie televisiva per bambini Yo Gabba Gabba!