Tommy

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Tommy é un film del 1975 diretto da Ken Russel e rappresenta una delle prime opere rock. Basato su testi e le musiche dell'album "Tommy" degli Who.

Questo film vede la partecipazione di attori e cantanti tra i quali gli stessi Who, Jack Nicholson, Tina Turner, Elton John, e Robert Powell.

Trama "Tommy" è la storia di un bambino il cui padre è dato disperso in guerra, e la cui madre, nel frattempo, si fa consolare da un nuovo amico. Il padre fa ritorno a casa, coglie l'infedele in fragrante e ne uccide l'amante; Tommy, attraverso i riflessi di uno specchio, assiste alla tragedia e ne resta traumatizzato,tanto da perdere i sensi primari: rimane cieco, sordo e muto. Da qui in avanti il suo sarà un viaggio "dantesco", una lenta ascesa verso la luce; un cammino che lo porterà a incontrare ambigui e bizzarri personaggi che fanno non solo da colonna sonora alla sua esistenza di invalido, ma saranno esperienze di vita per il suo brancolante svezzamento senza punti di riferimento precisi. Nel suo cammino incontrerà cugini molto violenti, verrà a conoscenza della droga, affidato al patrigno alcolista e conoscerà lo zio persona subdola e viscida. Nonostante la vita stentata e le menomazioni sensoriali, il piccolo Tommy diviene un mago del flipper, arricchendo la famiglia con le vincite ai concorsi del genere e sconfiggendo il campione in carica attirando l'attenzione dei media. Tommy riesce a essere curato da uno psichiatra grazie a una catartica distruzione di uno specchio che gli farà riacquistare i sensi. Ormai guarito, decide di fondare una setta nella quale si possa giocare a flipper senza vedere, sentire e parlare, ma l'esperimento fallisce e culmina con l'uccisione della madre e del patrigno. Il film conclude con la distruzione del santuario e la scalata di una montagna da parte del protagonista, ormai libero da tutti i vincoli.

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Commenti Tommy rappresenta un essere umano che nel corso del proprio disagio fisico impara a vedere e a scoprire il mondo attraverso l'immaginazione, e il mondo da par suo si mostrerà al suo cospetto; Tommy non sa niente di niente, è vergine da tutto nella sua più totale purezza, la sua prigioni è un labirinto buio e angusto: è la vita che scorre via e che lo circonda senza che lui possa far niente. Viaggerà con la fantasia e l'immaginazione creando un mondo personale e parallelo a quello reale. Solo quando il ragazzo avrà completato il proprio percorso naturale fatto di esperienze vissute a modo suo potrà tornare a essere come tutti gli altri. Ken Russel realizza un'opera in celluloide fantasiosa, grottesca e psichedelica piena di colori sgargianti a rendere ancora più netto il buio di Tommy. Ci sono canzoni e suoni enfatici, in certi momenti, capaci di rendere vivida la storia. I testi sono un surrogato creato ad arte per rendere la storia quanto più possibile reale. Ci sono cavalcate strumentali infarcite di sovrane sonorità orchestrali come "Ouverture", in cui il ritmo è un’ode al senso ritmico e poliedrico di Keith Moon alle percussioni e di Townshend alla chitarra acustica, tra secchi stop e rullate frenetiche, trovano posto indovinate entrate a base di organi. Ci sono poi i momenti teneri e toccanti, come "It’s A Boy", e momenti di concitazione come in "1921", una fra le piu' belle canzoni dell'intero disco, ottimamente interpretata da con splendido struggimento e alta intensità drammatica. "Amazing Journey" e' un altro concentrato di atmosfere a nervi scoperti, sfondo ideale per certi scatti di melodia assecondati dal ritmo del basso potente ed espressivo del compianto John Entwistle. "Sparks" si rifa' ai canonici suoni introdotti da "Overture", ma lo fa creando un’atmosfera pregna di attesa, grazie ai frenetici rullati di Moon. Il cammino di Tommy è tenuto insieme da altri significativi esempi in musica che ne dettano le tappe della vita, come nel singhiozzante procedere di "Eyesight To Blind", o nel Natale anthemico di "Christmas", per poi trovarci proiettati in una dimensione onirica in quel cantato corale rarefatto che e' "Cousin Kevin", dalle forti reminescenze post-Beat. "" e’ nobilitata da un arpeggio psichedelico, e da improvvise sferzate chitarristiche di Townshend, mentre "Underture" riprende il filo logico di "Overture", ma a farla da padrone in questo caso e' Entwistle con una saltellante linea di basso che segna la via da percorrere, mentre Townshend ricorre a sovraincisioni chitarristiche, prima acustiche, poi elettriche, che ricamano dolcemente di orpelli melodici l'intera struttura e imprimono poi rabbiose impennate adrenaliniche di furore ritmico. Sono i fiati, invece, a introdurre "fidale About" nel suo procedere a passo di marcetta, mentre la celebre "" e' inaugurata da una leggere chitarra acustica e da lampi elettrici che creano i presupposti per un evocativo cantato di Daltrey. Il ritornello e' il punto di forza del brano, intervallato dal controcanto nasale di Townshend, e proprio nel ritornello si tocca per la prima volta quella sensazione di spensierata giovinezza che Tommy recupera nel suo brancolante procedere attraverso le gioie e le soddisfazioni di semplici partite vinte a flipper. "Go To The Mirror" e' un’altra perla: il flipper e' ormai uno sbiadito ricordo, qui prevale la rabbia, la voglia di ribellione in quel riff chitarristico e soprattutto nella voce grintosa di Daltrey, salvo poi il riemergere di momenti di drammatica implorazione in quei brevissimi "see me, feel me, touch me, heal me!". Gli Who si concedono una breve parentesi acustica attraverso le sonorità gospel di "Tommy Can You Hear Me?", lo specchi va in frantumi in "Smash The Mirror", creando vere "Sensation" di squisita e raffinata vena melodica, grazie proprio al sinfonismo e all'introduzione di strumenti

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Scritto da Direzione a fiato che si contrappongono a uno scenario totalmente rock, riuscendo a coesistere in maniera perfetta. "Sally Simpson" ha invece cadenze di vispo e ammiccante fare pianistico: attraverso fluide scale, la chitarra acustica accompagna Daltrey in un cantato allegro che sconfina in un ritornello corale ed enfantico, mentre "I’m Free" e' Tommy che finalmente, attraversato l'inferno e il purgatorio, e' asceso al cospetto del paradiso e rivede la luce. Daltrey sintetizza il tutto attraverso un canto di liberatorio stupore, quasi bisbigliato con timidezza prima, e poi urlato con grintoso spirito di rivalsa, proprio come Tommy che si sorprende di fronte ai colori e ai suoni del mondo e, rendendosi conto che e' tutto reale, si lascia piacevolmente sommergere dalla felicita'. "We’re Not Gonna Take It" e' un inno, intervallato da un subdolo quanto ripetitivo pianoforte, il cantato e' sofferto e al tempo stesso toccante: sembra quasi una preghiera di religioso ringraziamento, vera gemma finale di questa drammatica e avventurosa storia di dolore e rinascita.

Titolo: Tommy Paese: Gran Bretagna Anno:1975 Durata: 111 minuti Regia: Ken Russel Soggetto: Musiche: Interpreti e Personaggi: Roger Daltrey (Tommy Walker), Ann-Margret (Nora Walker Hobbs), Oliver Reed (Frank Hobbs)

Premi: Golden Globe nel 1976 a Ann-Margret come miglior attrice in un film musicale

Play List

Overture It's A Boy 1921 Amazing Journey Sparks Eyesight To The Blind (The Hawker) Christmas Cousin Kevin The Acid Queen Underture Do You Think It's Alright? Fiddle About Pinball Wizard There's A Doctor

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Go To The Mirror Boy! Tommy Can You Hear Me? Smash The Mirror Sensation Miracle Cure Sally Simpson I'm Free Welcome Tommy's Holiday Camp We're Not Gonna Take It

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