L’Associazione Castello di Precicchie

PREMIO CINEMATOGRAFICO E TELEVISIVO

“CASTELLO DI PRECICCHIE”

Castello di Precicchie – Fabriano (AN), 30 Giugno – 8 Luglio 2012 XVI Edizione

La prima novità della sedicesima edizione del Premio riguarda il cambio del nome: da Premio della Critica Cinematografica e Televisiva “Castelli dell’Alta Marca Anconetana” a Premio Cinematografico e Televisivo “Castello di Precicchie”. Al di là dell’evidente semplificazione del titolo, il cambiamento vuole essere un omaggio più diretto ed esplicito alla storica sede in cui il Premio è nato e si svolge da anni (il Castello di Precicchie), ma al contempo intende anche confermare e anzi radicare le tradizioni e le motivazioni originarie della manifestazione, dando ad essa continuità e, se possibile, ancora più qualità. Le date. La sedicesima edizione del Premio si svolgerà presso il Castello di Precicchie – Fabriano (AN), da Sabato 30 Giugno a Domenica 8 Luglio 2012, e avrà come ospite centrale il popolare attore Alessio Boni a cui sarà dedicato il consueto omaggio (retrospettiva cinematografica e incontro con il pubblico). Altri momenti salienti del programma: l’Omaggio a due “Nuovi Volti del Cinema italiano”, Vinicio Marchioni e che saranno presenti a Precicchie; l’Omaggio alla Fiction televisiva “Il giovane Montalbano”, uno dei maggiori successi dell’ultima stagione, che sarà proiettato nell’ultima serata della manifestazione alla presenza del protagonista e del regista. Il Premio, diretto da Franco Montini e Piero Spila, è organizzato come sempre dall’Associazione Castello di Precicchie con il patrocinio e la collaborazione della Regione Marche, della Provincia di Ancona, del Comune di Fabriano e della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Il programma della manifestazione si articola su numerose iniziative (proiezioni, mostre, convegni, laboratori didattici) e in alcuni significativi momenti di spettacolo (incontri con attori, registi e personaggi dello spettacolo); il tutto arricchito da un’ambientazione logistica che unisce alla bellezza dei luoghi la suggestiva cornice storica del Castello di Precicchie, restaurato appena qualche anno fa. Il Premio, nato nel 1997, per ricordare il parroco di Precicchie, don Pietro Ciccolini, pur mantenendo la struttura originaria, si è via via trasformato nel tempo per divenire un laboratorio di occasioni e iniziative volte soprattutto a mettere in contatto i giovani del territorio con le diverse forme dello spettacolo e delle arti visive. Anche il programma dell’edizione 2012 propone dunque giornate dense di appuntamenti, a conferma della vitalità e del ruolo che il Premio è riuscito a conquistare negli anni nell’ambito della vita culturale del territorio, della città di Fabriano, della Provincia, della Regione.

L’Associazione Castello di Precicchie

IL PROGRAMMA Rassegna cinematografica dedicata all’Attore Alessio Boni Omaggio a “Volti nuovi del Cinema italiano”, dedicato agli attori Vinicio Marchioni e Anna Foglietta Omaggio alla serie TV maggiore successo dell’anno Il giovane Montalbano, alla presenza del protagonista Michele Riondino e del regista Gianluca Maria Tavarelli Tavola rotonda dedicata alle problematiche del mondo del lavoro Laboratori didattici: 9 “Il Nostro Futuro”‐ Laboratorio interculturale di video narrazione 9 “I murales artistici di Cacciano: ombre e dettagli cinematografici” ‐ Laboratorio di Tromp l’oeil Mostra fotografica “Ombre riflesse: immagini di scena”

GLI EVENTI Omaggio all’Attore: Alessio Boni La sorpresa e lo straordinario impatto mediatico suscitato nel 2003 dall’apparizione de La meglio gioventù, una fiction televisiva diretta da Marco Tullio Giordana (primo premio nella sezione “Un Certain Regard” di Cannes), non fu dovuto soltanto alla capacità di condensare, come in un grande romanzo popolare, trentasei anni di storia italiana in sei ore, ma anche all’apparizione e alla definitiva affermazione di una nuova generazione di attori, destinati a diventare i pilastri della nostra industria audiovisiva. I volti de La meglio gioventù erano quelli di Alessio Boni, , , Jasmine Trinca, , , Valentina Carnelutti, Claudio Gioè, Riccardo Scamarcio. All’epoca, fra questi, il nome, almeno cinematograficamente meno noto, era proprio quello di Alessio Boni, impegnato nel ruolo del tormentato poliziotto Matteo Carati. La sua performance colpì tutti e ha lasciato un ricordo indelebile per la capacità di comunicare la fragile durezza del personaggio, attraverso una recitazione esasperata nei toni vocali e violenta nelle reazioni fisiche, ma anche segnata da momenti di intensa partecipazione affettiva e da lunghi silenzi, che rendono bene la tormentata personalità del personaggio. Dopo un esordio cinematografico segnato da una performance così intensa e matura, la carriera di Alessio Boni sul grande schermo si è rapidamente sviluppata, mettendo a frutto una seria e già collaudata preparazione tecnica e artistica. Alessio Boni, infatti, prima dell’esordio cinematografico aveva frequentato con successo l’Accademia d’Arte Drammatica e aveva già intrapreso una trionfale carriera televisiva, segnata soprattutto dal successo di Incantesimo, complici anche l’indubbio fascino dell’attore, una tipica incarnazione del modello bello e dannato, dotato di un irresistibile sorriso. Dopo La meglio gioventù la carriera artistica di Boni ha trovato un armonioso equilibrio fra piccolo e grande schermo. In televisione sono arrivate prove da protagonista di grande qualità come in Cime tempestose; Caravaggio; Rebecca, la prima moglie; Puccini; Walter Chiari ‐ Fino all’ultima risata e divertentissimi camei in serial di successo come Tutti pazzi per amore. Altrettanti ruoli da protagonista si sono accumulati nel cinema con L’Associazione Castello di Precicchie

Non aver paura di Angelo Longoni; Quando sei nato non ti puoi più nascondere ancora per la regia di Marco Tullio Giordana; nel film corale di Cristina Comencini La bestia nel cuore; in Arrivederci amore ciao di Michele Soavi; in Viaggio segreto di Roberto Andò; in Complici del silenzio di Stefano Incerti. Ciò che colpisce in Alessio Boni è la straordinaria capacità di interpretare ruoli e personaggi agli antipodi: antichi e moderni, buoni e cattivi, carnefici e vittime. La carriera di Alessio sembra segnata dalla dichiarata volontà di non identificarsi in una maschera e dal piacere delle sfide, affrontate sempre con coraggio, come la scelta di interpretare il remake televisivo di Rebecca la prima moglie (misurandosi così con la vecchia interpretazione di Laurence Olivier nell’omonimo film di Hitchcock) o di recitare in teatro la pièce di Tennesse Williams, Uno sguardo dal ponte (nel ruolo già interpretato da Marlon Brando). Ma non è solo coraggio a spingere Boni a certe prove: dietro ogni scelta c’è anche un lungo e professionale lavoro di preparazione che gli consente di interpretare ruoli diversissimi: da un mostro di sadica crudeltà come il protagonista di Arrivederci amore ciao al giornalista italiano di Complici del silenzio, coinvolto suo malgrado nella tragedia della dittatura argentina e costretto a trasformarsi in eroe. O ancora il padre disperato di Quando sei nato non puoi più nasconderti o la performance straordinaria nella fiction televisiva Walter Chiari – Fino all’ultima risata, dove Boni si cala magistralmente nelle sembianze, nelle movenze e soprattutto nell’umanità del grande attore. Nato a Sarnico, un paesino del bergamasco, Alessio Boni è una persona che ama vivere appartata, non frequenta feste e mondanità, vive il proprio successo con la maturità di chi sa di averlo conquistato con una lunga gavetta ed avendo alle spalle un’origine familiare orgogliosamente modesta. Alessio Boni sarà presente a Precicchie la sera di Sabato 7 Luglio (ore 21), per partecipare al consueto incontro con il pubblico che si svolgerà nella piazzetta del castello. Nel corso della manifestazione, sempre nella piazzetta del Castello, saranno proiettati alcuni dei suoi film più significativi.

Omaggio ai “Nuovi Volti del Cinema Italiano”. L’Omaggio di quest’anno sarà dedicato agli attori Vinicio Marchioni e Anna Foglietta. Vinicio Marchioni ha bruciato le tappe del successo in pochissimo tempo, imponendosi all’attenzione del grande pubblico come uno dei nuovi volti più interessanti del cinema italiano. La prima tappa è stata interpretare il personaggio del Freddo, uno dei boss più spietati della serie televisiva Romanzo criminale, dedicata alla banda della Magliana. Una prova pericolosissima, non tanto per la difficoltà di un ruolo certamente ingrato, ma anche per l’inevitabile confronto con , che aveva interpretato lo stesso personaggio nella versione cinematografica. Prova superata di slancio, visto il successo unanime della serie TV. La seconda mossa vincente di Vinicio Marchioni è stata di evitare di cristallizzarsi in una maschera; infatti, subito dopo il Freddo, ha saputo confrontarsi con un personaggio di tutt’altro tipo, il protagonista del film 20 sigarette di Aureliano Amidei, drammatica ed autobiografica testimonianza di un giovane cineasta coinvolto nella strage di Nassirya. L’Associazione Castello di Precicchie

Questo contrasto stridente di personaggi si ritrova anche nelle performance immediatamente successive, realizzate per il cinema: Scialla! di Francesco Bruni, Cavalli di Michele Rho, Sulla strada di casa di Emiliano Corapi, ecc. L’amore verso la recitazione è stato anche un modo per combattere e sconfiggere una leggera forma di balbuzie. Alla scuola di recitazione, imparando la respirazione diaframmatica, sudando sugli esercizi di canto, capendo l’importanza di esprimere emozioni e sensazioni non solo con la parola, ma anche con il corpo, Vinicio Marchioni ha superato ostacoli che potevano apparire insormontabili e ha saputo coniugare ancora di più l’attività artistica con la vita.

“Che me lo macchia?”. Ad Anna Foglietta è stata sufficiente una battuta per imprimersi in maniera abbastanza indelebile nella memoria degli spettatori. La dimostrazione che nel cinema non esistono piccole parti, ma solo attori incapaci di cogliere e impreziosire le occasioni, anche apparentemente piccole. Nel ruolo della sofisticata e sensualissima escort Eva in Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno, solo con il tono della voce, lo sguardo e il provocante atteggiamento, Anna Foglietta ha dimostrato di essere attrice di autentico talento, capace di sostenere un ruolo che avrebbe potuto facilmente cedere alla facile caratterizzazione e alla volgarità. La scena cui fa riferimento la battuta citata è quella in cui Eva istruisce l’improvvisata allieva , dimostrandole come si possa proporre un’esperienza erotica anche ordinando e bevendo un semplice caffè. Tuttavia i suoi primi successi, Anna Foglietta li ha ottenuti professionalmente vestendo abiti del tutto diversi, addirittura una divisa, quella da poliziotta, prima, dal 2005 al 2007, nel ruolo dell’agente Anna De Luca ne La squadra e successivamente nel 2008 in quello di Elena Argenti in Distretto di polizia. Due personaggi segnati da caparbietà, determinazione, coraggio, ma proposti senza mai tradire una certa femminilità e una naturale fragilità. Essere autentica, anche in personaggi, come le poliziotte o le escort, spesso raccontati dal cinema e dalla televisione in modo prevedibile e retorico, puntando tutto sullo stereotipo o sulla caricatura, è stata la carta vincente di Anna, manifestata in tutte le occasioni professionali in cui finora si è cimentata, da Solo un padre di Luca Lucini a Se chiudi gli occhi di Lisa Romano, da Amici come prima di Carlo Vanzina a L’amore imperfetto di Francesca Muci, alle tante altre partecipazioni televisive. Vinicio Marchioni e Anna Foglietta saranno presenti al Castello di Precicchie e incontreranno il pubblico la sera di Venerdì 6 Luglio (ore 21)

Omaggio alla serie TV “Il giovane Montalbano” Il brutto carattere del commissario Montalbano, il fortunatissimo personaggio creato da Andrea Camilleri, non nasce per caso ma ha origini precise, familiari, culturali e politiche, come racconta la serie TV Il giovane Montalbano, prodotta dalla Rai per la regia di Gianluca Maria Tavarelli, e grande successo dell’ultima stagione televisiva. L’Associazione Castello di Precicchie

Il modo diretto di affrontare le cose e le persone, l’insofferenza al formalismo e alla gerarchia, l’antipatia per i potenti e la solidarietà per i più deboli, il sentimento di giustizia e uno spirito di servizio a tutta prova, ma anche il gusto della solitudine (evita gli inviti, preferisce festeggiare da solo il capodanno), una sua segreta malinconia, l’incostanza nei rapporti sentimentali, sono già segni distintivi della personalità del giovane Salvo Montalbano (Michele Riondino), vicecommissario in servizio a Mascalippa, un piccolo paese di montagna all’interno della Sicilia più ostica ma sempre bellissima. Suo superiore diretto è il commissario Sanfilippo, un commissario saggio ed esperto che gli insegna i segreti del mestiere e intuisce in lui le stimmate del grande poliziotto: acutezza, umanità e coraggio. Ovviamente le cose non sono però facili come sembrano, il vecchio commissario viene presto trasferito e arriva un sostituto che rappresenta il suo esatto contrario, un funzionario ottuso e arrogante, ossequioso e pronto a evitare grane, proprio il tipo di persona con cui Montalbano combatterà per tutta la vita. Il tempo di mandarlo a quel paese e Montalbano viene promosso e inviato ad una nuova sede: il commissariato di Vigata, il luogo immaginario inventato da Camilleri che tutti i lettori dei suoi libri hanno imparato a conoscere ed amare. Qui il giovane Montalbano prende contatto con quelli che saranno i luoghi del cuore (la trattoria in cui mangia da Dio, la spiaggia, la casa con il balconcino sul mare, il molo in cui fare le passeggiate) e naturalmente con le persone che costituiranno la sua cerchia più stretta e abituale: l’agente Fazio, padre e figlio (ambedue fissati con la precisione dei particolari), l’agente Catarella (con i suoi sfondoni e l’irruenza incontrollata), il vice Mimì Augello (sempre alle prese con le sue avventure galanti), e naturalmente Livia, qui ancora giovanissima, interpretata dalla bella Sarah Felberbaum, che riempirà la vita di Montalbano inizialmente da vicino e poi (nella seconda stagione, con il suo trasferimento in Liguria) sempre più da lontano. Il giovane Montalbano, serie ideata e scritta sempre da Andrea Camilleri, con la collaborazione di Francesco Bruni, è un classico prequel che tenta di sfruttare la popolarità di un personaggio, senza però tentarne un semplice e scontato ricalco.

Il regista e il protagonista de Il giovane Montalbano Gianluca Maria Tavarelli saranno presenti al Castello di Precicchie e incontrerà il pubblico Domenica 8 Luglio (ore 21). Al termine dell’incontro sarà proiettato la prima puntata del film televisivo.

Tavola rotonda Accanto al cinema, al video e alla fotografia, ci sarà uno spazio riservato all’approfondimento di un tema sociale di particolare attualità: le problematiche legate al mondo del lavoro. Al convegno previsto per Domenica 8 Luglio, alle ore 18, interverranno esponenti della politica, del mondo del lavoro e del giornalismo. Lo stesso tema verrà poi liberamente approfondito in un Laboratorio‐seminario aperto alla creatività artistica di ragazzi che verranno appositamente ospitati a Precicchie.

L’Associazione Castello di Precicchie

Laboratorio didattico di video narrazione: “Il Nostro Futuro” In contemporanea con il Premio si svolgerà un laboratorio di video narrazione, rivolto ad un gruppo di ragazzi e ragazze fra i 13 e 17 anni, sul tema “Il Nostro Futuro”. Quest'anno, il laboratorio, intende effettuare un viaggio nel futuro stimolando desideri, speranze, aspettative, ma anche rivendicazioni da parte dei giovani partecipanti. Questo viaggio, però, comincerà camminando all'indietro verso il passato, cercando di far (ri)emergere ciò che nella storia di ognuno è prezioso e irrinunciabile per progettare e costruire il proprio domani. Il laboratorio è dedicato alla poetessa polacca Wislawa Szymborska, scomparsa nel febbraio 2012. Il laboratorio sarà condotto da Silvia Storelli. Filmaker bolognese, ideatrice e regista di CrossingTV, la prima web tv italiana realizzata da una redazione interculturale, la Storelli è esperta di pratiche interculturali e di conduzione di laboratori espressivi rivolti agli adolescenti. Il video realizzato durante il laboratorio verrà proiettato nella serata conclusiva del Premio.

Laboratorio di Tromp l’oeil: attività d’esordio verso “I murales artistici di Cacciano: ombre e dettagli cinematografici” Domenica 8 Luglio (dalle ore 11,00 alle ore 19,00), si svolgerà nel borgo di Precicchie il laboratorio di Tromp l’oeil: “I murales artistici di Cacciano: ombre e dettagli cinematografici” a cura di InArte con Massimo Melchiorri.

Mostra Fotografica “Ombre riflesse: immagini di scena” In una sala del castello di Precicchie, in coordinamento con FestandoFabriano 2012 e con FacePhotoNews di Sassoferrato, verrà allestita la mostra che comprende la selezione fotografica delle “foto di scena di Andrea Bevilacqua” a cura di Giuseppe Salerno e “istallazione di ombre” a cura degli artisti di InArte. Andrea Bevilacqua, fotografo di scena, propone una selezione fotografica backstage della pellicola di David Marengo. Le foto illustrano il lavoro di preparazione delle scene, visi, personaggi, azioni inimmaginabili e sconosciuti al pubblico; la mostra testimonia attraverso una caratterizzazione documentaristica le fasi di lavoro dello staff tecnico, non di meno divengono però esse stesse opera d’arte mediata dalla sensibilità artistica e tecnica dell’autore. L’istallazione è invece un omaggio degli Artisti di InArte al festival del Cinema di Precicchie, che interpretano il mondo iconografico del Cinema utilizzando le locandine del mondo cinematografico. La mostra sarà inaugurata Sabato 30 Giugno alle ore 18:00 e resterà aperta dal 30 Giugno al 29 Luglio, sia presso il Castello di Precicchie che nella Pinacoteca B. Molajoli di Fabriano.

L’Associazione Castello di Precicchie

š FILMOGRAFIA ALESSIO BONI Tutti i giorni sì (1990) di Daniela Bortignoni Gioco perverso (1991, TV) di Italo Moscati Dove siete? Io sono qui (1992) di Liliana Cavani Il Mago (1992, TV) di Ezio Pascucci Il bambino è mio (1993, TV) di Massimo Manna L’operazione (1993, TV) di Maria Cuscona La rapina (1993, TV) di Maria Cuscona L’ispettore Sarti (1994, TV) di Giulio Questi Dopo la tempesta (1995, TV) dei Fratelli Frazzi Arrivano gli italiani (1995) di Eyal Halfon Il Conte Montecristo (1996, TV) di Ugo Gregoretti Un prete tra noi (1996, TV) di Giorgio Capitani Pepe Carvalho alla ricerca di Sherazade (1998) di Franco Giraldi Mai con i quadri (1998, TV) di Mario Caiano Maria, figlia del suo figlio (1999, TV) di Fabrizio Costa Senza paura (1999) di Stefano Calvagna Incantesimo 3 (2000, TV) di T. Sherman e A. Cane La donna del treno (2000) di Carlo Lizzani L’uomo del vento (2001, TV) di Paolo Bianchini Il diario di Matilde Manzoni (2002) di Lino Capolicchio Il bacio di Dracula (2002, TV) di Roger Young L’altra donna (2002, TV) di Anna Negri Vite a perdere (2002, TV) di Paolo Bianchini La meglio gioventù (2003) di Marco Tullio Giordana Non aver paura (2004) di Angelo Longoni Cime tempestose (2004, TV) di Fabrizio Costa La caccia (2004, TV) di Massimo Spano Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005) di Marco Tullio Giordana Arrivederci amore, ciao (2005) di Michele Soavi La bestia nel cuore (2005) di Cristina Comencini L’Associazione Castello di Precicchie

Viaggio segreto (2006) di Roberto Andò Caravaggio (2006) di Angelo Longoni Guerra e pace (2006) di Robert Dornhelm Sangue pazzo (2007) di Marco Tullio Giordana Rebecca, la prima moglie (2007, TV) di Riccardo Milani Complici del silenzio (2007) di Stefano Incerti Puccini (2008, TV) di Giorgio Capitani Sinestesia (2009) di Erik Bernasconi Christine Cristina (2009) di Tutti pazzi per amore 2 (2009, TV) di Riccardo Milani e Laura Muscardin Come un soffio (2010, cm) di Michela Cescon The Tourist (2010) di Florian Henckel Von Donnersmarck I cerchi nell’acqua (2010) di Umberto Marino La fuga di Teresa (2010) di Margarethe Von Trotta Walter Chiari – Fino all’ultima risata (2011, TV) di

______

š FILMOGRAFIA VINICIO MARCHIONI

R.I.S. – Delitti imperfetti (2006, TV) Papa Luciani – Il sorriso di Dio (2006, TV) di Giorgio Capitani Feisbum (2009) aa. vv. Non smettere di sognare (2009, TV) di Roberto Burchielli Crimini (2010, TV) aa. vv. Diciotto anni dopo (2010) di Edoardo Leo 20 sigarette (2010) di Aureliano Amidei Romanzo criminale – La serie (2008/2010, TV) di Sergio Sollima Cuore di clown (2011) di Paolo Zucca Sulla strada di casa (2011) di Emiliano Corapi Scialla! (2011) di Francesco Bruni Cavalli (20211) di Michele Rho Ombre (2012) di Emanuele Pica L’Associazione Castello di Precicchie

To Rome with Love (2012) di Woody Allen Un consiglio a Dio (2012) di Sandro Dionisio Amiche da morire (2012) di Giorgia Farina

______

š FILMOGRAFIA ANNA FOGLIETTA

Sfiorarsi (2006) di Angelo Orlando 4‐4‐2. Il gioco più bello del mondo (2006) aa. vv. La Squadra (2005/2007 serie TV) aa. vv. Solo un padre (2008) di Luca Lucini Se chiudi gli occhi (2008) di Lisa Romano I mostri oggi (2009) di Enrico Oldoini Feisnbum (2009) aa. vv. Distretto di polizia (2007/2009, serie TV) Il velo di Waltz (2010) di Sergio Stivaletti The American (2010) di Anton Corbijn Nessuno mi può giudicare (2011) di Massimiliano Bruno Ex‐ Amici come prima (2011) di Carlo Vanzina Il Commissario Rex (2011, ep. TV) di Andrea Costantini

L’Associazione Castello di Precicchie

š LA STORIA DEL PREMIO

Il Premio Cinematografico e Televisivo “Castello di Precicchie” (già Premio della Critica Cinematografica e Televisiva “Castelli dell’Alta Marca Anconetana”), è nato nel 1997, per rendere omaggio alla memoria di don Pietro Ciccolini, parroco di Precicchie ed educatore profondamente impegnato nelle problematiche giovanili. Il Premio è stato ideato e promosso da L’Associazione Castello di Precicchie, in collaborazione con il Comune di Fabriano, la Comunità Montana dell’Esino‐Frasassi, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Regione Marche, della Provincia di Ancona. Il Premio si avvale, sin dalla prima edizione, della direzione artistica dei giornalisti e critici cinematografici Franco Montini e Piero Spila. Nelle precedenti quindici edizioni, hanno partecipato alla manifestazione ospiti di grande livello e notorietà. Tra gli altri: Carlo Verdone, Giuliano Montaldo, Giuseppe Piccioni, Maurizio Ponzi, Alessandro D’Alatri, Leo Gullotta, Valerio Mastandrea, Giulio Scarpati, , Massimo Ghini, Sandra Ceccarelli, , Stefania Rocca, Sergio Rubini, Luigi Lo Cascio, , , , Emilio Solfrizzi, Filippo Nigro, Anita Caprioli, Ambra Angiolini. Il Premio si svolgerà interamente negli spazi del Castello di Precicchie da poco restaurati. Un risultato di grande importanza anche perché uno degli obiettivi principali della manifestazione era (ed è) di stabilire un collegamento continuativo e strutturato con il territorio e questo poteva accadere solo con la piena disponibilità del castello. L’avvenuto restauro della struttura (sia pure ancora parziale) ha dato la possibilità di poter contare su nuovi ambienti di pregevole valore storico e architettonico e ha determinato, sempre nel rispetto dello spirito della manifestazione, importanti cambiamenti sia nella logistica (l’eliminazione del Teatro Tenda), sia nella definizione del programma. Il restauro del Castello di Precicchie non è però fine a se stesso e deve essere considerato un investimento per il futuro, finalizzato a far vivere con continuità la struttura, considerandola un’opportunità preziosa per il patrimonio turistico e le iniziative culturali del territorio.