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Il Corno alle Scale, nel di Lizzano in Belvedere, u r

Lizzano: Tel. e Fax 0534.51052 o dista 70 km da , 80 km da Firenze [email protected] M e 70 km da Modena. Vidiciatico: Tel. e Fax 0534.53159 [email protected] Consorzio Turistico del Corno alle Scale I Via Marconi, 28 Sapori 40049 - Vidiciatico (Bo) Tel. 0534.54364 Fax 0534.55119 Le foto sono di L. Riccioni [email protected] della Il piacere Impianti di Risalita di gusti Via Marconi, 28 Natura 40049 - Vidiciatico (Bo) Tel. 0534.53398/53031 antichi e genuini, Fax 0534.53284 [email protected] e la tradizione IN AUTO Parco del Corno della buona Da Bologna: Autostrada A1 per Firenze, uscita . alle Scale Da Firenze: Autostrada A11 uscita . Via Roma, 1 - 40042 ospitalità Quindi seguire la SS 64 Porrettana fino alla Silla Pianaccio (Bo) Tel. 0534.51761 nel Parco Regionale e deviare sulla SS324 per Lizzano. Fax 0534.51763 Da Modena: Autostrada A1 da Modena uscita Modena Sud, [email protected] del Corno alle Scale. poi seguire per Vignola e lungo la Fondovalle Panaro Associazione fino al bivio di . Deviare per Corno alle Scale. Promozionale P.zza Marconi, 6 IN TRENO 40042 Lizzano in Belvedere (Bo) Linea Bologna Pistoia: Stazione di Porretta Terme a 15 km. Tel. e Fax 0534.51052 Da Porretta Terme coincidenza con pullman di linea [email protected] per Lizzano in B.-Vidiciatico.

IN AEREO Aeroporto di Bologna a km 70. Aeroporto di Firenze a km 80.

IN PULLMAN Linea ATC direttamente da Porretta Terme. www.cornoallescale.net Un marchio

na montagna di cose buone a due passi da casa. per i Prodotti Tipici UAria salubre, paesaggi suggestivi e indimenticabili, storia, tradizioni, divertimento ma, soprattutto, tanti prodotti tipici da gustare. Ecco che cosa potranno trovare tutti coloro che Nel segno della Genuinità decidono di trascorrere anche solo una domenica o pochi giorni l marchio dei Prodotti del Corno alle Scale nel Parco Regionale del Corno alle Scale: un mix di natura Iè nato per tutelare e certificare la qualità e l’esclusività incontaminata, cultura e benessere, tutto da scoprire dei frutti del nostro territorio e delle nostre e da vivere, a cavallo, in bicicletta, sugli sci o più semplicemente tradizioni eno-gastronomiche. passeggiando. Sono questi gli elementi principali che fino La gioia di vivere nella natura, simboleggiata La realizzazione di un marchio ad oggi hanno caratterizzato il turismo locale. dall’emblema del Comprensorio del Corno alle Scale, che identifichi i Prodotti C’è però un settore nel quale il nostro Comprensorio si coniuga con l’idea della buona cucina e della del Parco rientra nel progetto ha accumulato un certo ritardo ed è quello della gastronomia convivialità, sottolineata da uno sfondo quadrettato avviato dal Comune e dei prodotti tipici. di colore verde, che ricorda un tessuto. Quasi fosse di Lizzano in Belvedere Una spinta fondamentale in questa direzione è stata la stesura un tavolo apparecchiato, a cui sedersi con la certezza con il Parco e l’Assessorato dell’Atlante dei prodotti tipici dei parchi dell’Emilia Romagna, di trovarci prodotti genuini e sapori antichi. al Turismo della Provincia di Bologna, che ha come realizzato dal Slow Food per conto del Ministero dell’Ambiente, “Prodotti sani in un territorio sano”, insomma, dove obiettivo principale che ha dimostrato come alcuni prodotti che, forse per abitudine qualità significa non solo controllo delle materie prime credevamo minori, possano diventare elementi importanti quello di creare un “sistema e delle tecniche di coltivazione, allevamento di qualità” mirato e di sicuro interesse turistico. Così, il Comune di Lizzano e produzione, ma anche tutela delle tradizioni antiche. alla valorizzazione in Belvedere ed il Parco del Corno alle Scale, grazie anche In questo opuscolo, dedicato appunto ai prodotti del dei prodotti tipici al supporto determinante dell’Assessorato al Turismo della Parco Corno alle Scale, vi proponiamo un viaggio alla del territorio. Provincia di Bologna, hanno avviato un progetto mirato scoperta di questo straordinario patrimonio di genuinità alla scoperta e alla valorizzazione dei prodotti tipici. e tipicità, raccontando l’impegno di quanti, produttori Un avvio che ci ha portato, durante la fase progettuale, e ristoratori, si sono fatti eredi delle sane abitudini ad allargare progressivamente il campo dell’iniziativa fino di un tempo, e ancor oggi offrono a turisti e visitatori ad arrivare alla creazione di un vero e proprio “sistema il piacere di prodotti semplici e naturali, ottenuti di qualità” che interessi sia i prodotti tipici locali, attraverso coltivazione biologica, raccolta diretta sia la qualificazione delle strutture ricettive esistenti. o lavorazioni artigianali.

Sergio Polmonari Alessandro Agostini Sindaco del Comune Presidente di Lizzano in Belvedere del Parco Regionale Corno alle Scale Armonia di natura e benessere

Un paradiso incantato alle porte della città Prodotti tipici, specialità a base di castagna, formaggio, Al Parco del Corno alle Scale frutti del sottobosco e tante altre ghiotte occasioni non ci sono solo natura, a splendida cornice alpestre del Corno alle Scale divertimento e tanti buoni fa da sfondo all’area protetta del Parco Regionale, gastronomiche da gustare, lasciandosi andare al dolce L abbraccio di un’ospitalità che crede ancora prodotti tipici da gustare, 5000 ettari di superficie incastonati tra le vallate ma anche cultura e arte Vero e proprio nella semplicità e nella cordialità di una volta. del Silla e del Dardagna. da scoprire attraverso patrimonio botanico, Custodito in un territorio da esplorare attraverso una la conoscenza di un popolo il Parco Regionale del Corno Prodotti sani in un territorio sano e di un paesaggio alle Scale fa parte fitta rete di sentieri, antiche mulattiere e strade forestali, ricchi di storia e di tradizione. di un sistema di parchi il Parco Regionale del Corno alle Scale si rivela agli obiettivo del progetto mirato alla valorizzazione e riserve naturali occhi del visitatore in un continuo susseguirsi di rilievi L’ dei prodotti tipici del Parco Regionale del Corno istituiti dalla Regione generosi, morbidi e massicci, aree boscate e corsi alle Scale, frutto della collaborazione tra il Comune Emilia-Romagna d’acqua, dove scoprire le specie più rare e preziose della di Lizzano in Belvedere, il Parco Corno alle Scale alla fine degli anni ‘70 flora e della fauna appenninica, riposandosi sulle fresche e l’Assessorato al Turismo della Provincia di Bologna, per tutelare ambiti territoriali rive di un lago, oppure passeggiando tra piccoli borghi è la creazione di un sistema di qualità che, partendo di elevato valore e antiche testimonianze di una civiltà montana vissuta dai prodotti tipici, coinvolge tutti gli elementi naturalistico e paesaggistico. per secoli all’ombra dei boschi, in perfetta armonia del turismo locale. Una vocazione ambientale con l’ambiente. Un patrimonio naturale da esplorare che il Comune di Lizzano in Belvedere ha deciso e “assaporare” non solo attraverso la vista, ma anche di fare conoscere attraverso una serie di iniziative con il palato, grazie alla variegata tradizione di sapori importanti, tra le quali la valorizzazione del e gusti antichi da riscoprire in un ristorante tipico, patrimonio “acqua”, il teleriscaldamento, la raccolta in un agriturismo immerso nel verde o nelle tante feste differenziata dei rifiuti, l’adesione al Regolamento popolari e sagre locali che ogni anno si rinnovano comunitario Emas, il tutto con lo scopo di realizzare nei paesi e nelle piazze del territorio del Corno alle Scale. “prodotti sani in un territorio sano”. Armonia di natura e benessere

Pura e limpida dalla sorgente al bicchiere dell’intera regione, sta proprio nel fatto di impiegare LA CERTIFICAZIONE EMASIl Vera e propria “garanzia” ai circhi glaciali dell’ampia testata della Valle una risorsa finora inutilizzata di cui l’Appennino è ricco: il legname. Nessun problema, quindi, per quanto europea di qualità, l’adesione Ddel Dardagna, che accoglievano un tempo il corpo al Regolamento Comunitario di un antichissimo ghiacciaio, nasce l’acqua purissima riguarda l’approvvigionamento: da uno studio effettuato emerge, infatti, che la disponibilità del materiale legnoso, Emas II comporta e preziosa del Parco Corno alle Scale. Grazie per le imprese o le pubbliche Ricche di qualità alla sua ricchezza di ossigeno e alle proprietà diuretiche riferita ai dieci Comuni della Comunità Montana, amministrazioni chimiche e organolettiche, e medicamentose, l’acqua del Parco Corno alle Scale ricavabile dalle sole operazioni di ripulitura e di di impegnarsi per un le acque del Parco Corno è un vero e proprio strumento di cura e di benessere, miglioramento dei boschi, è di 40.000 metri cubi l’anno, controllo e un miglioramento alle Scale che sgorgano che arriva non trattata direttamente dalla sorgente ben più che sufficienti al funzionamento della centrale. costante delle proprie abbondanti in questa valle al bicchiere. I monitoraggi effettuati su alcune fonti, Un altro progetto importante dal punto di vista della prestazioni ambientali. sono da sempre una “qualità ambientale” è l’adesione da parte del Comune delle principali risorse insieme a quelli regolari condotti dall’Usl sulla rete idrica, ne assicurano, infatti, la qualità e la sicurezza di Lizzano in Belvedere al Regolamento Comunitario del territorio, la cui qualità Emas II (Reg. CE n. 761/2001) attraverso un disegno, IL TELERISCALDAMENTO è garantita dall’integrità dal punto di vista sanitario, e permettono di alimentare L’innovativo progetto prevede proposto dalla Provincia di Bologna, che riguarda tutto dei bacini di raccolta che l’acquedotto senza che subisca alcun trattamento la costruzione a valle del paese alimentano le sorgenti. intermedio di potabilizzazione. il territorio dell’Appennino Bolognese. L’adesione di Vidiciatico di una centrale all’Emas II prevede la definizione di un programma che gestirà, attraverso All’insegna della salute e del rispetto per l’ambiente territoriale che individua gli obiettivi, le strategie e le azioni un sofisticato sistema dell’Amministrazione pubblica a favore dell’ambiente. ra le iniziative promosse dal Comune di Lizzano computerizzato, la distribuzione Il sistema così definito può essere sottoposto alla verifica dell’acqua calda in Belvedere c’è la realizzazione di una centrale T da parte di un’ente accreditato per il conseguimento alle case, prodotta di teleriscaldamento a biomassa legnosa, predisposta della certificazione ambientale. Una “garanzia” europea dalla combustione del legname. dalla Comunità Montana della Valle del Reno. di qualità connessa al concetto di “prodotti sani In pratica, si tratta di una sorta di grossa stufa da un territorio sano” che sta alla base di questa iniziativa. a legna, in grado di fornire acqua calda per riscaldare Recentemente, infine, l’Amministrazione comunale un intero paese (la scelta è caduta su Vidiciatico, di Lizzano Belvedere si è attivata per realizzare in quanto non metanizzato), utilizzando un depuratore delle acque e un’isola ecologica esclusivamente il materiale ricavato dalla pulizia per favorire ed incentivare la raccolta dei boschi. La novità del progetto, primo ed unico differenziata dei rifiuti. La castagna

5 BUONI MOTIVI PER MANGIARE LA CASTAGNA 1) Danno la carica: ricche di amido, possiedono un alto contenuto calorico, in grado di sostituire La castagna: anche un piatto di pasta. un patrimonio di tradizione 2) Abbassano lo stress: ricche di vitamine PP e B e genuinità sono un ottimo riequilibrante del sistema Fin dall’antichità i maestosi castagni, spesso secolari, La raccolta e la lavorazione nervoso. tenacemente abbarbicati ai ripidi versanti della montagna 3) Hanno una a raccolta delle castagne nel Parco Corno che abbraccia il Parco del Corno alle Scale, sono stati fonte composizione bilanciata: alle Scale avviene prevalentemente in castagneti di sostentamento per le popolazioni del territorio, non solo L 100 gr di castagne limitrofi a Pianaccio, ad un’altezza di 750-900 mt, sottoforma di legna da ardere, ma soprattutto apportano 193 calorie, in una fascia ideale per tradizione, non concimati né trattati perché i loro frutti sono da sempre stati un’insostituibile 41,8 gr di zuccheri, con sostanze chimiche, ricchi di castagne particolarmente fonte alimentare per la gente del luogo. 8,3 gr di fibre, 3,7 gr di adatte alla produzione di farina (Pastanesa, Lòiola, Sborgà). proteine, 2,4 gr di grassi Molte famiglie possedevano, infatti, un piccolo castagneto La lavorazione avviene tuttora secondo il metodo 4) Sono una riserva che seguivano con estrema cura perché da esso dipendeva tradizionale che prevedeva in primavera la potatura di sali minerali: la loro sopravvivenza durante il lungo inverno; delle piante (la “scamajadura”), mentre a settembre contengono ferro, calcio, e chi non ne possedeva spesso lavorava in quelli degli altri era il momento della “armondatura” che consisteva fosforo e potassio, perfette in cambio della terza parte del raccolto. per combattere anemia, nel liberare il terreno da erbe e arbusti per facilitare osteoporosi, e per Le varietà della castagna la raccolta dei frutti. contrastare la fatica. Per i più golosi, Ad ottobre iniziava la raccolta. In passato, le scuole 5) Sono naturalmente amosa per la sue peculiari caratteristiche di dolcezza venivano addirittura chiuse per permettere ai ragazzi in autunno si svolgono e grossezza, la castagna tipica del Parco Corno “biologiche”: le tradizionali feste e sagre F di aiutare la famiglia. Terminato il periodo della raccolta, crescono spontanee senza alle Scale è conosciuta per le sue numerose varietà: paesane dedicate le castagne venivano portate ai metati. Quest’ultimi, bisogno di concimi alla gastronomia locale, dalla castagna selvatica detta Salvano alla Mascarino, localmente noti con il nome di “casoni”, erano chimici o antiparassitari. dove poter gustare dalla Lòiola (utilizzata per le caldarroste, ma si mangia generalmente quadrati, costruiti con la stessa pietra che ed acquistare i prodotti anche bollita dopo averla pelata), alla Pastanesa forma le montagne, e con una finestrella alta sul retro tipici e le specialità (caratterizzata da una leggera peluria e usata per la attraverso la quale le castagne venivano scaricate a base di castagne. preparazione della farina) fino alla Sborgà. E tante erano e ammucchiate su un graticcio di pali, posto al piano e sono tuttora le modalità di cottura di questa preziosa superiore. Una porticina permetteva di penetrare fonte alimentare: bollite (balotti), arrostite sul fuoco in nel vano sottostante per accendere il fuoco, rigorosamente apposite padelle bucate (frugiate), ma soprattutto di legno di castagno, sotto al graticcio; finestrelle laterali essiccate per ottenere la farina, con cui si cucinavano davano luce e sfogo al fumo dei tronchi che bruciavano polenta, frittelle, torte (castagnaccio), ciacci e lentamente senza fiamma. patolle, che altro non sono che impasti di farina e Le castagne venivano lasciate ad essiccare per circa venti acqua cotti in stampi di terracotta giorni, poi si procedeva alla “pistadura”, per ripulirle o ferro, detti testi. dal loro rivestimento. Venivano in seguito macinate con noce in pietra in un mulino azionato con energia idraulica che le trasformava in farina. La castagna

DOVE SI ACQUISTA E DOVE SI MANGIA Consorzio Utilisti di Pianaccio, Loc. Pianaccio Via Maggiore 14 La castagna: tel 0534-30016 un patrimonio di tradizione fax 0534-53481 e-mail: frafranci@tiscali e genuinità Sagre paesane

agli inizi degli anni ‘50 la coltura del castagno, I piatti tipici Bar Gentilini Da seguito delle profonde trasformazioni sociali opo l’essiccazione con la farina di castagne del secondo dopoguerra, fu progressivamente Dvenivano cucinati piatti di diverso tipo, tutti però abbandonata. Recentemente, la raccolta delle castagne ugualmente molto nutrienti: le patolle, un impasto è stata ripresa su una parte dei 300 ettari di proprietà di farina e acqua (in alcuni casi con l’aggiunta di latte), del Consorzio Utilisti di Pianaccio, molto consistente che veniva cotto, avvolto in foglie un’istituzione comunitaria che ha anche ripristinato di castagno, in stampi di terracotta (tigelle o testi) Le Ricette un antico essiccatoio e riavviato la produzione scaldati nella brace del camino; le mistocchine, fatte Tradizionali di farina di castagne. con lo stesso impasto delle patolle ma cotte al forno; Il Parco del Corno alle Scale, inoltre, LE FRITTELLE la polenta dolce, vera e propria polenta fatta Mescolare in un tegame sta portando avanti un progetto di recupero con la farina di castagne, acqua e un pizzico di sale; la farina di castagne ben di altri metati e di un mulino ad acqua setacciata con acqua. Mettere la farinata, una crema fatta con il “mezzo vino” un pizzico di sale. A parte, nella Valle del Silla ed in particolare nei paesi (ottenuto aggiungendo acqua alle vinacce) e la farina mettere a bagno in acqua di Pianaccio e Monteacuto delle Alpi, di castagne, cotta a fuoco lento sulla stufa a legna o nel tiepida una quantità a piacere al fine di favorire la definitiva ripresa di uvetta sultanina camino; le frittelle, fatte con un impasto di farina di per circa 15 min. di questo tipo di attività agricola. grano, farina di castagne, un pizzico di sale, un pizzico Dopo averla asciugata, E, oggi, le zone di produzione della castagna di bicarbonato e acqua. Si friggevano, poi, nel grasso aggiungerla all’impasto sono divenute meta di numerosi visitatori e mescolare. In una padella, di maiale bollente; il castagnaccio, una vera e propria scaldare una certa quantità che, qui, scoprono tradizioni e antichi sapori torta di farina di castagne, acqua, noci e uva passa di strutto di maiale o di olio delle terre di montagna, ed un paesaggio e, quando è ben caldo, cotta al forno; i ciacci, un impasto morbido di farina di depositarvi piccole quantità tutto da ammirare, disegnato dalla maestosità castagne e acqua, cotto in stampi di ferro scaldati sulla di impasto. Lasciare cuocere di questa pianta secolare. stufa a legna, spesso condito con la ricotta. per circa 3 min. le frittelle avendo cura di girarle.

I CIACCI Impastare la farina di castagne con acqua sino ad ottenere un impasto ben amalgamato, riscaldare gli appositi stampi e ungerli con una cotica di prosciutto. Depositare sopra lo stampo inferiore due cucchiai grandi dell’impasto, sovrapporre l’altro stampo e pressare sino ad ottenere uno spessore di 1/2 cm. Durante la cottura di circa 5-7 min. girare gli stampi. le piante officinali

DOVE SI ACQUISTANO Pavan Luigi ????? Le piante Azienda agricola Ca’ dei Fiori officinali: Via Casa Florio, 74 foglie e fiori per un benessere Località Querciola Lizzano in Belvedere (Bo) naturale tel. e fax 0534.56073 e-mail: [email protected] “Ogni campo, prato o collina può essere considerato A passeggio sui prati www.cadeifiori.it ”: nelle parole del famoso medico Paracelso ull’ampio mantello erboso, alle pendici del Corno L’azienda effettua è racchiuso il senso profondo della cultura delle erbe la coltivazione alle Scale, o più in alto, dove i prati lasciano officinali, che, unita alla saggezza popolare, indica nella S biodinamica da il posto ad una vegetazione fatta di cespugli e arbusti, natura e nel patrimonio delle erbe aromatiche una fonte agricoltura biologica si incontrano numerose specie dalle proprietà di benessere, in molti casi con proprietà addirittura e la raccolta diretta di farmacologiche che mani esperte raccolgono sulle orme curative. Le pendici erbose del Corno alle Scale non piante officinali e spezie delle abitudini popolari, le quali attribuiscono ad ogni biologiche, in vendita, fanno eccezione: ricche di piante terapeutiche come pianta una virtù. in confezioni di buste la salvia, il dragoncello, il finocchio selvatico, l’origano, Cominciamo con il Timo. Simbolo di coraggio di cellophane, bustine il timo, il rosmarino e la santorella, si rivelano ed eleganza secondo la mitologia classica, cresce su un filtro per tisane, vasetti più che mai luogo ideale per riscoprire il contatto suolo roccioso e ben assolato, ed è conosciuto soprattutto di vetro, sacchetti con la natura, il piacere di abbandonarsi a ritmi per il suo caratteristico aroma, usato per profumi e di carta e cellophane, ed abitudini antiche e salutari. presso il negozio Agritur condimenti. I fiori violetti della Santoreggia, altrettanto di Vidiciatico e a Rocca Una natura amica odorosi, impreziosiscono i prati nella stagione estiva. presso il negozio Più familiare il finocchio selvatico, i cui semi sono uesti piccoli frutti della terra, che crescono di alimentari Corsini tipicamente utilizzati per infusi digestivi, e il rosmarino. e il Mulino Taglioli. Qspontaneamente oppure vengono coltivati Quest’ultimo, raccolto fresco direttamente dalla pianta, da mani sapienti nel rispetto degli equilibri ecologici, Fin dagli albori dell'umanità, regala un inconfondibile odore intenso capace di rappresentano una risorsa di grande importanza, non solo arricchire pietanze appetitose. Le virtù antibatteriche del l'essere umano ha sempre per le loro reali proprietà curative e per i molteplici cercato nella natura, Rosmarinus Officinalis sono conosciute fin dall’antichità: usi in cucina piuttosto che nella cosmesi naturale, soprattutto vegetale, il era considerato un antidoto contro il contagio delle rimedio ad ogni suo male. ma soprattutto perché la loro sopravvivenza permette malattie e i suoi fiori candidi erano spesso utilizzati come di conservare un importante patrimonio di saggezza antica: ornamento per le fanciulle. Altrettanto suggestiva è la infusi, decotti, tisane, medicamenti ricavati da foglie, fiori storia della Salvia, molto diffusa nelle nostre terre. Pianta o semi, ma anche saporiti condimenti, unguenti, profumi sacra della longevità, la Salvia è così chiamata proprio e aromi per rivivere la sapienza del tempo passato, per le sue virtù curative, tanto potenti da poter “salvare” facendoci sperimentare l’attualità delle tradizioni. e restituire il benessere a chi se ne serviva. La coltivazione biodinamica delle piante officinali consiste in una vera e propria cura “omeopatica” del terreno che segue il ciclo dei calendari lunari. I formaggi

Dalla lavorazione del formaggio, oltre a ricavare la ricotta, si ottenevano anche modeste quantità di burro: quelle destinate alla vendita I formaggi tipici: erano preparate tra artigianato e cultura con la “zangola”, ricavata dalla panna gastronomica di latte vaccino, mentre quelle per il consumo Per lungo tempo la pastorizia è stata una delle principali di generazione in generazione, che richiedeva utensili familiare mescolando risorse economiche dei territori del Belvedere. Pecore specifici e grande abilità. a lungo la panna in un e capre, infatti, fornivano latte, lana, carne, beni di consumo II periodo migliore era maggio-giugno, quando ancora non recipiente dai bordi alti. commerciabili e fonti di sussistenza e di reddito sicure, così faceva troppo caldo. II latte, tiepido di mungitura, veniva come l’allevamento delle mucche. Il versante occidentale del colato con un telo in un paiolo di rame (parolin o caidrina). Corno alle Scale, oggi occupato dagli impianti sciistici, Per farlo rapprendere si aggiungeva il caglio, ricavato dallo era un tempo noto come Alpe di Rocca Corneta e nel corso stomaco essiccato di agnello, che veniva sciolto in una tazza dell’estate vi pascolavano migliaia di pecore. L’Appennino, d’acqua e mescolato al latte con un bastone triforcuto la pianura bolognese e la Maremma toscana erano i luoghi (frullo). II latte veniva poi lasciato riposare fino a quando abituali di svernamento per i pastori del Belvedere, che formava la tomma che, una volta raccolta, era riposta prendevano in affitto un appezzamento di terreno, pagato a pezzetti nella cascina, una fascia in legno di faggio legata con prodotti ricavati dalla pastorizia o anche prestando lavoro da una corda sottile, appoggiata per la scolatura su manuale, per poi fare ritorno alla montagna nel mese di un utensile in legno dai bordi rialzati che si inclinava sopra maggio, quando la neve lasciava liberi i pascoli di alta quota. una sedia rovesciata. Una volta uscito tutto il siero dalla cascina, la forma veniva posta su un’asse e la superficie Un’antica tradizione produttiva del formaggio cosparsa di sale, prima da una parte e poi formaggi erano uno dei principali prodotti ricavati dall’altra. La stagionatura, ultima fase di lavorazione Idal latte vaccino o caprino, elementi essenziali del formaggio, avveniva su un’asse di pioppo o faggio, per l’alimentazione, e fonte di guadagno all’interno di un locale a temperatura costante per la vendita nei mercati. Fare il formaggio (di solito la cantina). Dal siero raccolto durante era un lavoro lungo e complesso, al quale la lavorazione della forma si ricavava poi la ricotta, si dedicavano in prevalenza scaldandolo sul fuoco dentro al paiolo. Molti pastori le donne, una lavorazione univano al latte di pecora quello di capra per ottenere accurata i cui segreti una qualità migliore. Spesso, infine, le ricotte si sono tramandati venivano affumicate sopra al camino e, una volta stagionate, si grattugiavano sulla polenta di castagne.

Da sempre, il versante occidentale del Corno alle Scale, un tempo noto come Alpe di Rocca Corneta ha ospitato il pascolo di migliaia di pecore. I formaggi

DOVE SI ACQUISTANO

PARMIGIANO REGGIANO Caseificio Sociale Querciola Matr. Consorzio n. 3623 I formaggi tipici: Località Querciola fra artigianato e cultura Lizzano in Belvedere (Bo) gastronomica tel. 0534.56064 PECORINO Il Parmigiano Reggiano Il Pecorino Agriturismo La Casaccia izzano in Belevedere si trova nell’estremo lembo sud ltro fiore all’occhiello dell’arte casearia del territorio Via Casaccia, 69 Lorientale della zona di produzione del Parmigiano Adel Corno alle Scale è il formaggio pecorino, ottenuto Località Querciola Reggiano, delimitata dal confine con la Toscana e dal fiume da latte crudo di sola pecora (o misto di pecora e vacca) Lizzano in Belvedere (Bo) IL RE DEGLI ALIMENTI Reno. Le tecniche di allevamento e la composizione dei che conferisce al prodotto una peculiare fragranza e tel. 0534.56050/56040 Pasta di colore paglierino, pascoli, sia quelli d’alta quota che quelli localizzati più in aromaticità: il pascolo, infatti, può avvalersi di essenze Fax 0534.56050 struttura finemente basso sui terreni fertili della fascia montana, sono costituiti che non esistono in altre zone appenniniche, e cioè di Giovanni Barrottu granulosa, gusto fragrante, da praterie di graminacee in cui fioriscono genziane, gigli alcune specie vegetali tipiche delle praterie alpine, rispetto produce pecorini con latte crudo, delicato, ricco. Il Parmigiano rossi, crochi, e altre rare varietà della flora appenninica, che alle quali il gruppo del Corno alle Scale costituisce Reggiano unisce alle sue da segnalare anche conferiscono al latte profumi e sapori particolari, inconfondibili qualità di il limite meridionale. per formaggelle sapore anche un alto valore rintracciabili anche nel più celebre formaggio italiano. L’alta tipicità territoriale, dunque, unita alla capacità di semisferiche di latte lavorazione dei maestri formaggiai del nostro territorio nutrizionale e una versatilità Il frutto più prezioso dell’arte casearia vaccino (sempre crudo) di utilizzo nelle preparazioni fanno di questo pecorino un prodotto di grande genuinità. che si consumano fresche gastronomiche davvero unici: l Parmigiano Reggiano ha un’origine antichissima che Si ottiene dal latte appena munto dalle pecore, alcune o stagionate, e si usano è un concentrato di sostanze Irisale addirittura al Medioevo: la sua invenzione è delle quali pascolano nell’alpeggio delle Malghe del come formaggio nutritive, tra cui proteine infatti dovuta, probabilmente, ai Benedettini che Baggioledo, nella zona adiacente al Parco Corno alle da grattugia. di elevato valore biologico, collaborarono alla bonifica delle terre comprese fra Scale. Nel periodo compreso fra il 15 giugno e il 15 Renzo Pagliai vitamine, calcio, fosforo, sali Parma, Reggio e Modena, fino alla riva sinistra del Reno, settembre, come vuole la tradizione, il latte viene filtrato Stradone Alberone, 6 minerali, che si accompagna zona di diffusione del Parmigiano. La sua fama e poi messo a scaldare a diverse temperature a seconda Argenta (Fe) non solo con tutte le più internazionale è dovuta a caratteristiche organolettiche che si voglia ottenere un formaggio da pasto o da tel. 0532.805896 deliziose pastasciutte della Produce formaggio cucina emiliana, ma anche ad e nutrizionali straordinarie che ne fanno un alimento stagionare. Dopo la cagliatura, una volta lasciato colare completo. Non a caso il Parmigiano Reggiano è il siero dagli appositi stampi, la forma si lascia riposare pecorino e ricotta alcuni prodotti tipici di di pecora, che si caratterizzato da certificazione di qualità DDP e si sala. La stagionatura, rigorosamente su tavole di queste terre: miele, noci, acquistano all’alpeggio pere, mele e fichi. (Denominazione D’Origine Protetta) che ne abete o pioppo, all’interno di una stanza fresca e con la Maghe del Baggioledo tutela la qualità e ne mantiene viva la giusta umidità, inizia 24 ore più tardi e si protrae per un (nella zona pre-Parco tradizione casearia, di cui è il frutto. periodo che va dai venti giorni ad un massimo di 12 mesi. del Corno alle Scale) A renderlo unico ed inimitabile, un’alchimia di Più semplice, ma non meno ricca di nutrimento, dal 15 giugno condizioni difficilmente ripetibili: da un lato il clima la ricotta di pecora, cibo tipico dell’alimentazione al 15 settembre. e i particolari terreni dell’area emiliana appenninica, contadina appenninica, derivato dalla lavorazione del a cominciare dal comprensorio del Corno alle Scale, che pecorino: il siero del formaggio, riscaldato sul fuoco, si incidono in maniera determinante sulla fermentazione del rapprende fino a far affiorare la ricotta in superficie, che prodotto; dall’altro l’accuratissima tecnica di lavorazione viene raccolta, depositata negli stampi e lasciata del latte, divenuta ormai un’arte e un patrimonio sgocciolare. Dopo 5-6 ore è pronta per essere mangiata, importante della cultura materiale di queste terre. freschissima e squisita. Il miele

DOVE SI ACQUISTA Cooperativa Agritur Via Serra, 56 Lizzano in Belvedere (Bo) tel. 0534.51241 Punto Vendita: Via Marconi, 41 Vidiciatico Il miele: La Cooperativa Agritur l’ambrosia dorata della natura produce miele vergine di molteplici qualità, NON SOLO MIELE… Colore ambrato, dall’oro chiaro al bruno rossastro; Prima fra tutte la consistenza, più o meno liquida, e persino la grappa Il miele è solo uno dei prodotti consistenza variabilmente densa, a volte cristallizzata; oppure cristallizzata. La cristallizzazione, in particolare, di miele. legati al ciclo vitale dell’ape sapore genuino, benefico, lenitivo. E’ il miele, l’alimento è un processo naturale, dovuto al contatto con l’aria La Casaccia e alla vita dell’alveare. utilizzato fin da tempi remoti come dolcificante naturale che provoca la precipitazione degli zuccheri in eccesso, Via Casaccia, 69 Gli apicoltori ricavano, infatti, e ricco nutrimento. Simbolo di un’alleanza antica fra l’uomo che varia di compattezza da miele a miele. I reticoli Frazione di Querciola altre sostanze naturali, quali la e l’ape operosa, il miele è il frutto di un lungo lavoro che più chiari che si formano sul vetro della confezione Lizzano in Belvedere (Bo) cera d’api, utilizzata anche per tel. 0534.56050/56040 l’apicoltore accompagna in tutte le fasi, dall’impollinazione, sono indice di genuinità: indicano che il prodotto preparazioni cosmetiche, ma fax 0534.56050 soprattutto la propoli alla raccolta finale, in un paziente impegno quasi rituale non ha subito alcun trattamento termico. e la cosiddetta pappa reale. di osservazione e conoscenza dei misteri dell’alveare. Da acquistare rigorosamente I mille sapori del miele Di fiore in fiore presso i produttori locali per la unico elemento che accomuna le varietà di miele massima garanzia di freschezza avventura delle api, produttrici di miele, ma anche e purezza, queste ultime sono L’del Corno alle Scale è l’assoluta genuinità L’propoli e cera vergine, ha origine dal polline e dal del prodotto: per ciò che riguarda odore, consistenza, sostanze dalle straordinarie nettare dei fiori, alimento necessario al sostentamento virtù. La pappa reale, o latte sapore ogni specie floreale produce, come abbiamo visto, delle api, nutrimento dell’ape dell’alveare. Passando di fiore in fiore alla ricerca di cibo, un tipo differente di miele, con proprietà nutrizionali, regina, oltre a racchiudere l’ape è in grado di ricordare e trasmettere alle sue organolettiche e persino farmacologiche peculiari. fattori antibiotici naturali, compagne informazioni circa le molteplici varietà Il Miele di acacia, ad esempio, è il più amato dai bambini è ricchissima di vitamine del floreali, le distanze, l’esatta posizione della fonte di cibo. per il suo sapore delicato e la sua consistenza liquida gruppo B e sali minerali. Il legame con la terra d’origine è dunque, per il miele, che lo rendono un dolcificante naturale ideale. Analogamente, la propoli, che come per il vino, un fattore essenziale: il miele d’acacia Ha proprietà lenitive per il mal di gola ed è una significa “a difesa della città” o di castagno, ma anche il cosiddetto Millefiori delle varietà più pregiate per la tavola, assieme al Miele di (dall’uso che ne fanno le api provenienti dal Corno alle Scale presentano ricoprendone le pareti Arancio e Agrumi e il Miele di Sulla. caratteristiche di genuinità, fragranza consistenza Particolarmente ricco di oligoelementi, il Miele di Castagno, dell’alveare), è dotata e sapore assolutamente unici, legati cioè alle varietà di proprietà antibatteriche. mentre dal fiore dell’Eucalipto e del Tiglio deriva un tipo floreali tipiche del luogo, alle particolari caratteristiche di Miele capace di calmare e proteggere le vie respiratorie. del terreno, alle condizioni climatiche Le virtù di questo eccezionale alimento sono davvero che scandiscono i ritmi biologici dell’ambiente. sorprendenti: basti pensare che il il Miele di Girasole Non a caso il miele vergine integrale viene contribuisce alla regolazione dei livelli di colesterolo. classificato proprio in base alla fioritura principale Il più diffuso Miele della zona appenninica, tipico dunque da cui deriva, oltre che da alcune caratteristiche della zona del Corno alle Scale, è certamente il Millefiori legate alle qualità organolettiche. di Montagna: ideale da spalmare sul pane per una colazione appetitosa ed energetica, è facilmente digeribile, utile per il fegato, disintossicante. Un vero toccasana per il benessere quotidiano. Il salmerino

Lo Chef consiglia... Il Salmerino si accosta bene con prodotti delicati, legati Il salmerino alle stagionalità. di torrente nel Parco Primavera: si consiglia una preparazione delle Acque leggera, accompagnata da purea di piselli novelli La ricchezza di acque terse ed incontaminate è forse Una specie protetta e certificata o asparago di Altedo. il volto meno conosciuto del Parco Corno alle Scale Estate: cottura a vapore, eccezionale qualità delle sue carni ne ha fatto che, a buon diritto, potrebbe essere soprannominato al cartoccio, dopo aver un prodotto riconosciuto come presidio di Slow il Parco delle Acque. Estremamente salubri, L’ lasciato a marinare Food, su indicazione del Ministero delle politiche agricole le acque delle sorgenti che sgorgano nella valle per qualche ora il filetto e ambientali: bianche o rosee, possiedono straordinarie del pesce in un composto del torrente Dardagna, sono da sempre caratteristiche organolettiche che fanno del Salmerino con cipolla tropea, timo una delle principali risorse del territorio. uno dei pesci d’acqua dolce più apprezzati a tavola. locale, mezzo bicchiere Basta una passeggiata o un’escursione per Non a caso, il Salmerino, in quanto prodotto tipico, di vino bianco scoprire quante sorprese riservi il Parco Corno si è dotato di un marchio di qualità specifico, che e aceto balsamico. alle Scale da questo punto di vista: cascate, mulini, Autunno: preparazione ne certifica l’assoluta genuinità e viene esposto da tutti antiche ferriere, piccoli borghi sorti vicino a sorgenti al forno, con contorno gli alberghi e ristoranti che hanno sottoscritto d’acqua, per non parlare dei vicini laghi di Suviana di funghi locali. Ottimo un impegno di tutela del consumatore, rispetto e Brasimone. Non solo: le acque del Parco offrono anche anche freddo con all’assoluta bontà di questo eccellente prodotto. una prelibatezza gastronomica senza eguali, il Salmerino aggiunta di salamoia. Non solo: per preservare la salubrità della specie, gli unici di torrente, prodotto esclusivo del territorio. Inverno: tortelli farciti allevatori del Salmerino di torrente, o Fontanilis, residenti con Salmerino in bianco, Un habitat ideale nel comprensorio del Corno alle Scale, utilizzano conditi con burro un’alimentazione esclusivamente naturale, priva di OGM e salvia, oppure burro bitante delle acque terse della sorgente delle Fontane e di farine provenienti da alimenti ittici, contenenti e timo fresco. Adi Lizzano in Belvedere, il Salmerino di torrente fu sostanze antibiotiche. Insomma, la salvaguardia di questa importato nel 1800 dal Nord America. Oggi è una specie specie, preziosa risorsa biologica esclusiva dell’ecosistema protetta, che si trova esclusivamente nelle acque del Corno fluviale di questa zona appenninica, procede di pari passo alle Scale. Appartiene alla famiglia dei salmonidi, parente con la volontà di preservare integre e pure tutte le fonti della trota fario, della trota iridea e del salmerino alpino, acquifere del Parco, con cui condivide la caratteristica livrea sgargiante: che, anche in questo caso, il dorso bruno è vermicolato di giallo crema o verde si confermano come un olivastro, mentre i fianchi sono punteggiati di giallo patrimonio assolutamente e di rosso, contornati da un alone azzurro. incontaminato.

Il Salmerino del Parco Corno alle Scale è della specie fontanilis, giunta in Italia dall’America alla fine del XIX secolo, che predilige acque torrenziali profonde e molto fredde, ma soprattutto ben ossigenate. Il salmerino

DOVE SI TROVA Il Salmerino s.p.s. Località Le Fontane Lizzano in Belvedere (Bo) tel. e fax 0534.51291 Questo simbolo e-mail: Il salmerino contraddistingue [email protected] tutti i ristoranti, gli alberghi di torrente nel Parco e gli agriturismi Roberto Ori dove gustare il Salmerino. Località delle Acque Ponte del Podestà, 32 Lizzano in Belvedere (Bo) Storia di un successo ambientale e produttivo Un’esclusiva del Corno alle Scale tel. 0534.51241/51264 l tentativo di ripopolare i torrenti appenninici di tutta ttualmente il Salmerino può essere acquistato Il’Emilia, che risale a due secoli fa, non diede esiti Aunicamente presso lo stabilimento delle Fontane positivi per questa specie, particolarmente delicata. e pescato nel laghetto di Porchia. Tutta l’attività viene L’unico luogo in cui riuscì a riprodursi fu proprio qui, gestita dall’omonima società sportiva, costituita da un DEDICATO AGLI APPASSIONATI DI PESCA Prodotto esclusivo nelle acque del Parco. gruppo di appassionati che credono da sempre nella del Parco Corno Sono stati l’intervento del Comune di Lizzano valorizzazione di questa specie ittica protetta e nel Da quando, oltre dieci alle Scale, il Salmerino in Belvedere e la passione di un gruppo di volontari mantenimento delle caratteristiche di naturalezza anni fa, sono stati è molto rinomato a rendere possibile il ritorno del Salmerino che la rendono unica nel suo genere. trovati nei Torrenti Silla in tutta l’Emilia: in allevamento, attraverso il recupero di un vecchio Vista la grande richiesta proveniente non solo e Dardagna i primi per questo lo storico stabilimento in disuso, ove nel passato si allevavano dai ristoranti del comprensorio del Parco, ma anche esemplari di questa allevamento Le Fontane avannotti per il ripopolamento dei torrenti. di molte altre zone dell’Emilia, questa attività, nata specie rara, il Salmerino è diventato, come si sta predisponendo Oggi, a più di dieci anni dall’inizio di questa avventura, come amatoriale, è destinata a trasformarsi in un vero per ampliare si è visto, un fiore si può proprio dire che la scommessa ecologica successo produttivo, attorno al quale stanno fiorendo le sue dimensioni al fine all’occhiello per tutto di avviare una più ampia e ambientale è stata vinta e che il Salmerino, assieme anche altre interessanti iniziative: il miglioramento il Comprensorio del commercializzazione. ad altre due specie, quali la Trota fario e la Trota iridea, delle strutture dell’allevamento e la creazione di percorsi Parco Corno alla Scale: è diventato uno dei fiori all’occhiello del Parco, di visita didattici per far prelibato piatto sia dal punto di vista ecologico, sia da quello conoscere al pubblico questa preparato nei ristoranti gastronomico. Il prossimo obiettivo, ora che almeno curiosa avventura locale. locali, fresco e genuino le esigenze locali sono soddisfatte, è quello prodotto, in vendita di potenziare questa attività di allevamento e di arrivare presso lo Stabilimento ad una commercializzazione su più larga scala Le Fontane. Ma, oltre ai buongustai, del Salmerino, ma anche di Trota fario e iridea, con amanti di prodotti sani le stesse caratteristiche di assoluta qualità e genuinità. e certificati, il Salmerino rappresenta un’attrattiva anche per gli appassionati di pesca: una giornata trascorsa sulle sponde del laghetto di Porchia è un’occasione da non perdere per tutti gli amanti della pesca sportiva. I frutti del sottobosco

DOVE SI ACQUISTANO Cooperativa Agritur Via Serra, 56 Lizzano in Belvedere (Bo) Tel. 0534.51241 Punto Vendita: I tesori del bosco: Via Marconi, 41 Vidiciatico l’avventura del gusto La Cooperativa produce confetture biologiche con e della scoperta frutti di bosco, sottobosco e zucchero di canna a base Una passeggiata estiva Frutti, confetture e liquori di castagne e marroni, o primaverile nei boschi del Parco può davvero a cucina tradizionale conosce amarena, mora, mirtillo, trasformarsi in una caccia al tesoro. Sulle praterie L mille modi per interpretare il gusto lampone, ribes, sambuco, del crinale, nel fitto sottobosco che attornia l’abetaia, asprigno e inconfondibile di mirtilli, lamponi, prugnolo selvatico. Sono la natura offre frutti squisiti, nascosti in una siepe disponibili presso il punto more e fragoline, così come delle altre bacche vendita di Vidiciatico: VIRTÙ CURATIVE che racchiude un prato incolto, oppure sui lati del sentiero, preziose che impreziosiscono rovi e cespugli. frutti di bosco sciroppati ERIMEDI fra le foglie complici che li proteggono con la loro ombra Le confetture, ad esempio, prodotte con metodi biologici, grappe e liquori. DELLA NONNA fresca ed umida. Sono le fragoline, i mirtilli, le more, naturali e senza aggiunta di conservanti o altre Molte bacche Cà Gabrielli ma anche i ribes e il ginepro, i lamponi o il sambuco. sostanze chimiche, esaltano squisitamente boschive sono Persino le amarene e le ciliegie. Crescono spontaneamente Via Ca’ Gabrielli, 156 conosciute dalla la fragranza, i sapori agresti della castagna, Località La Cà in questo terreno ricco e continuamente rinnovato dal ciclo del sambuco, della rosa canina, del prugnolo selvatico, medicina popolare biologico del bosco, con il solo aiuto della natura, Lizzano in Belvedere (Bo) per le loro virtù terapeutiche. ma anche gli aromi inconfondibili dei frutti di bosco, tel. 0534.54049 dell’aria fresca, della luce che filtra fra gli alberi, dell’acqua Solo per citare alcuni esempi, arricchiti dallo zucchero di canna. Altrettanto squisiti cell. 339.139742 il lampone ha proprietà che bagna il manto di foglie e terra. sono gli sciroppi, disponibili anche in una golosa e-mail: [email protected] astringenti, antinfiammatorie La raccolta di questi frutti porta con sé il divertimento macedonia di bosco. www.cornoallescale.net e protegge i capillari e la sorpresa, il gusto della scoperta degli angoli più segreti La conservazione “sottospirito” conferisce a lamponi, sanguigni; la polpa di fragola, del bosco, il contatto confidenziale con la natura, il piacere mirtilli, more, ribes, così come ad amarene, ciliegie ricca di vitamine, può essere di coglierne i frutti, ma anche la ritualità della e persino caldarroste, una particolare gustosità così utilizzata per una maschera conservazione e della lavorazione casalinga. rivitalizzante per il viso; da renderli un ideale finepasto. La loro assoluta genuinità si sposa, infatti, con la bontà Non meno rinomati i distillati e i liquori di montagna. il sambuco rosso è ottimo gastronomica delle moltissime ricette tradizionali che, da per un infuso depurativo. Le grappe vengono ottenute sia da tutti i tipi di frutti generazioni, raccolgono l’intera famiglia nell’attività prima e bacche del bosco, che da altre varietà erbacee di raccolta e pulitura e poi di preparazione: marmellate e produzioni locali, quali ad esempio: la grappa alla rosa, e confetture, frutta sottospirito, distillati, liquori, grappe… alla ruta, al miele, alla genziana, alle erbe montane… Oggi, queste operazioni, solitamente affidate alla regia E, infine, i liquori, fra i quali particolarmente apprezzati sapiente degli anziani, sono perlopiù passate alle aziende sono il Nocino e l’amaro di Genziana. specializzate del territorio che, seguendo quegli stessi ritmi e modi, trasformano i tesori del bosco in squisite preparazioni gastronomiche. Per poter offrire i sapori del bosco alla gente di città… Alberghi

All’antica locanda Corsini Dove l’ospitalità è un’antica acciagione, tartufo, funghi, specialità consuetudine C della cucina emiliana e appenninica a base di prodotti biologici, persino il prelibato Passeggiate rigeneranti fra erbe aromatiche all’ombra Salmerino del Corno alle Scale: in questa di castagni secolari, giornate trascorse all’aria aperta nel mutare Trattoria di montagna, segnalata anche dei paesaggi stagionali: il Parco del Corno alle Scale da Slowfood, i buongustai sono i benvenuti. è davvero un luogo a cui affezionarsi, un’oasi verde fuori Ma non resterà deluso nemmeno chi dal tempo per conciliarsi con la natura e con se stessi. alle squisite pietanze caserecce vuole abbinare La purezza dell’ambiente la si respira ovunque e la genuinità un soggiorno piacevole e altrettanto familiare dei prodotti tipici che ne deriva la si assaggia nelle squisite nelle atmosfere e nel calore dell’accoglienza. preparazioni gastronomiche della cucina locale. Ma forse Un altro punto di riferimento per scoprire le l’esperienza più speciale che si vive in queste terre montane è meraviglie di questo Parco, gustandone l’incontro con la gente, lo spirito di calorosa accoglienza appieno tutte le opportunità: il comfort Hotel Trattoria Corsini che, nella locanda, come nell’albergo rustico o nell’agriturismo, della vacanza in un hotel-ristorante abbraccia il visitatore regalandogli la sensazione di sperimentare di pregio, il benessere dell’aria pura Via Statale, 36 e fare suo uno stile di vita all’insegna della cordialità, del buon di montagna, il divertimento Rocca Corneta umore, del contatto con la natura, del benessere più appagan- delle passeggiate e degli sport Lizzano in Belvedere (Bo) te. Perché l’ospitalità, qui, è prima di tutto un valore estivi e invernali. www.hotelcorsini.it della tradizione, un’antica consuetudine che restituisce [email protected] il piacere di sentirsi a proprio agio, come a casa propria.

La grande casa della pineta Il piacere di un’atmosfera rustica mmerso nel verde, l’Hotel Appennino Ioffre ai suoi ospiti un soggiorno che ha tutte n nome pittoresco, che richiama i toponimi le caratteristiche della vacanza in relax: camere Udella zona, per questo accogliente albergo spaziose e ambienti piacevoli, caratterizzati situato nel centro storico di Lizzano in Belvedere da rivestimenti in legno chiaro, tipici della e recentemente ristrutturato, mantenendo montagna, un’ampia sala da pranzo inalterate le caratteristiche architettoniche locali, in cui concedersi qualche delizioso a testimonianza della sensibilità dei proprietari manicaretto della cucina tipica, un giardino e degli amministratori, da sempre impegnati per le sieste pomeridiane, la comodità a preservare le peculiarità delle nostre terre. del parcheggio privato e, perché no, Si tratta di un esempio di struttura modernamente la vicinanza delle Terme di Porretta, per un rigenerante attrezzata, ma rigorosamente ancorata alla periodo tutto dedicato al proprio benessere. tradizione, in perfetta sintonia con l’ambiente. Hotel Appennino La vista sulla vallata del Silla che si può godere Hotel Il Fondaccio dalla terrazza panoramica Via Marconi, 4 40049 e da alcune camere dell’hotel Via Gasperini, 22 Vidiciatico (Bo) è davvero splendida. 40042 Lizzano in Belvedere Tel. 0534.53107 Tel. 0534.51180 Fax: 0534.53107 Fax: 0534.51180 E-mail: e-mail: [email protected] hotelappennino@appennino bolognese.it Alberghi

Un’oasi di relax all’insegna Dimenticare la città... delle passeggiate e dello sport are impossibile che, a meno di 100 a buona cucina è il fiore all’occhiello Pchilometri da Bologna e da Firenze, Ldi questo Hotel, il principale della cittadina le tensioni e lo stress metropolitano sembrino di Vidiciatico, dove si gustano tutti i piatti già così lontane… Eppure è così, e questo tipici della gastronomia emiliana. Dedicato Residence, circondato da un giardino alberato a chi desidera trascorrere giorni rilassanti, di oltre 2 ettari, pare proprio il luogo adatto in un ambiente confortevole, con camere per tutti coloro che desiderano abbandonarsi dotate di tutti i comfort, alternando escursioni ai ritmi tranquilli di una cittadina immersa all’aria aperta, con una partita a tennis nel verde: solitari, coppie, famiglie e bambini. o una bella nuotata nella nuova piscina Negli appartamenti recentemente ristrutturati Conca Sole. D’inverno poi, la vicinanza di Villa Fedora, il soggiorno scivolerà sereno, alle piste da sci permette di godere appieno fra una lettura in biblioteca e un pomeriggio del divertimento e degli splendidi paesaggi Hotel Montegrande di relax nella bellissima terrazza solarium, Residence Villa Fedora innevati del Corno alle Scale. fra un’escursione al Parco del Corno Via Marconi, 27 alle Scale e una visita al giardino frutteto Via della Pieve, 19 Lizzano in Belvedere (BO) 40049 Vidiciatico della Villa. Tel. 0534/53210 Tel. 0534 51595 Fax. 0534/54024 www villafedora.it www.montegrande.it e-mail: e-mail: [email protected] [email protected]

L’ospitalità di una seconda casa Un ambiente raffinato per una vacanza ricca di opportunità ituato nel centro di Lizzano in Belvedere, Snel cuore del Parco, questo hotel a conduzione atmosfera rustica, fatta di calore e buona familiare coniuga il calore di un’ospitalità e di una L’ tavola è protagonista: fin negli arredi, fatti cucina fatta in casa con i comfort e la di mobili tradizionali in legno pregiato, Villa professionalità di un albergo di elevata categoria: Svizzera esprime lo spirito dell’ospitalità di queste 28 camere, tutte dotate di Tv, servizi privati, terre. Come in una villa padronale dell’inizio ascensore, parcheggio riservato ai clienti, del Novecento, dove gli ospiti trascorrevano lunghi ski-room e Solarium. Un luogo ideale per pomeriggi all’ombra dei grandi alberi del giardino, trascorrere un periodo di vacanza sia in estate, oppure piacevoli serate davanti al focolare magari con qualche escursione in mountain bike, ascoltando buona musica con gli amici, o sorseggiando un liquore aromatico, dopo una che in inverno, per un emozionante momento sulla neve, cena gustosa. Il tutto, naturalmente, nella splendida Hotel Montepizzo senza dimenticare la vicinanza cornice del Parco, Albergo Villa Svizzera della piscina con giochi d’acqua con le sue ricchezze Piazza Montanari, 1 Via Marconi,15 e idromassaggio, dei centri termali ambientali da scoprire 40042 Lizzano in Belvedere (Bo) 40049 Vidiciatico in ogni stagione. Tel. 0534.51055-51650 e Beauty Farm di Porretta Terme, Tel. e Fax. 0534.53925 Fax 0534.51266 della magnifica Firenze. www.albergovillasvizzera.it www.hotelmontepizzo.it e-mail: info@albergovilla e-mail: [email protected] svizzera.it Agriturismo

Il Borgo incantato Sapori e abitudini della montagna à Gabrielli è un pittoresco borgo del XVI ovanta ettari di terra a disposizione Csecolo, ristrutturato mantenendo lo stile Ndi un’azienda agricola dove architettonico locale. In questo angolo fatato, si pressoché ogni alimento è prodotto ritrovano tutte le attività rurali tipiche della vita all’interno dell’azienda stessa. Si allevano montanara: la raccolta diretta e la lavorazione suini, ovini e bovini, ma anche cavalli dei frutti del bosco; la preparazione di cibi arabi puro sangue, si raccolgono funghi genuini e nutrienti, come le paste fatte in casa, freschi, erbette, tartufi, frutti di bosco i dolci e i biscotti rustici, i formaggi, tutti da gustare e si producono miele, pecorini, freschi Cà Gabrielli nel Ristorante, che propone squisite specialità, fra cui e stagionati, e ricotte. Via Ca’ Gabrielli, 156 il prelibato Salmerino. Fra le iniziative di questo La Casaccia è un edificio rurale del 1500 in Lizzano in Belvedere (Bo) Agriturismo segnaliamo: in autunno pietra a vista e tetto in legno con stanze accoglienti La Casaccia Tel. 0534.54049 le domeniche delle frugiate, e un ristorante dove troverete ottimi piatti stagionali: Via Casaccia, 69 Cell. 339.139742 caldarroste cotte nel camino ravioli di ricotta, tortelli di patate con tartufo, Frazione di Querciola e-mail: [email protected] Lizzano in Belvedere abbinate al vino novello; le maccheroncini al torchio con funghi porcini, agnello Periodo di apertura Tel. 0534.56050 – 56040 lunghe passeggiate nei dintorni, e maialino al forno, torta di mele e di castagne… Fax 0534. 56050 Tutto l’anno. Si consiglia la prenotazione. a piedi o a cavallo sui bellissimi Molte le attività cui dedicarsi nell’azienda: passeggiate Periodo di apertura purosangue Appaloosa, e, per a piedi o a cavallo, pesca sportiva nei laghetti dei dintorni, Produzioni tipiche Tutto l’anno. i bambini, oltre al parco giochi, e persino tiro con l’arco nel percorso di caccia a sagome Si consiglia la prenotazione. Lamponi e Lamponi gialli. Biscotti rustici al cacao, alle percorsi didattici in fattoria tridimensionali, deltaplano, parapendio, mountain bike. Produzioni tipiche noci, alla frutta secca. e settimane di vacanza a luglio. Formaggi, ricotte, miele.

Artigianato Tutto come una volta e lo ricordate il sapore gustoso Borghi e aziende rurali della confettura della nonna? Oggi come V pesso ricavati da antichi borghi in sasso, gli agriturismi allora, quel rito di preparazione si ripete della zona sono un esempio di come la passione alla Cooperativa Agritur, più volte all’anno, S e l’entusiasmo di persone che amano la vita a seconda dei periodi di maturazione semplice di montagna possano creare dei piccoli delle singole varietà di frutta, universi produttivi, rifacendosi alle tradizioni tutte rigorosamente biologiche, certificate locali, non solo per quanto riguarda e provenienti da diverse zone del Parco la coltivazione di alimenti naturali e il recupero del Corno alle Scale: rosa canina, prugnolo della cucina contadina, ma anche per ciò selvatico, frutti di bosco, sambuco… che riguarda forme di artigianato creativo legate Si aggiungono grappe, liquori ottenuti per infusione, Cooperativa Agritur all’ambiente. E’ il caso, ad esempio, dell’azienda sciroppi di frutti appena colti, ma anche Flammineda, di Pianaccio, nel Comune di Lizzano Via Serra, 56 il miele vergine e la castagna, lavorata secondo in Belvedere. Assemblando manualmente Tel. 0534.51241 le molte ricette locali. Tutta la genuinità di questi “frammenti del bosco”, come semi, cortecce, Lizzano in Belvedere (Bo) prodotti, direttamente raccolti dalle piante, foglie, muschio, radici e altri materiali vegetali, Punto Vendita: oppure coltivati senza fertilizzanti, concimi chimici vengono creati graziosi “souvenir viventi”, ovvero Via Marconi, 41 o pesticidi, rende imperdibile l’occasione di fermarsi oggetti che realmente ricordano i profumi e i colori Vidiciatico al Ristorante della Cooperativa per un pranzo del bosco: ricci, gnomi, scatole fatte di semi, fermacarte Azienda Flammineda o una cena all’insegna della buona tavola. costituiti da dischi di legno. Oggetti in vendita presso il Centro visita di Pianaccio.