La Carta dei Servizi Tributari

“Il cittadino al centro delle scelte dell’Ente”

AGGIORNAMENTO 2021

Comune di Casnate con Bernate (Prov. di ) www..casnateconbernate.co.it e-mail [email protected] PREMESSA

La capacità di rispondere in modo appropriato ai bisogni dei cittadini costituisce una delle priorità e delle sfide maggiori, che hanno investito il mondo della pubblica amministrazione nell’ultimo decennio. Le profonde modificazioni legislative che si sono succedute in questi anni, hanno imposto, infatti, alla pubblica amministrazione un significativo mutamento di rotta, dal quale sono usciti profondamente modificati valori e atteggiamenti, che per lungo tempo hanno caratterizzato i comportamenti degli operatori pubblici. L’obiettivo della centralità dell’utente, rispetto al servizio erogato, costituisce oggi la scelta obbligata di ogni pubblica amministrazione, che voglia appropriarsi del primato dell’efficienza e dell’efficacia.

Questa Carta dei Servizi tributari sintetizza la nostra dichiarazione di impegno nei confronti dei contribuenti. La sua funzione è proprio quella di avvicinare i soggetti e di ridurre le distanze attraverso la sottoscrizione di un “patto” nel quale, non solo sono individuati obblighi e diritti reciproci, ma si prefigura un percorso di crescita comune.

Tale documento si pone come un vero e proprio “contratto morale” tra il Comune ed i cittadini. L’Ente stesso si impegna, pertanto, a fornire i servizi tributari allo standard qualitativo prestabilito, in tempi certi, costanti e verificabili. Attraverso la contestuale attivazione di un sistema di monitoraggio, sarà possibile per il cittadino, far pervenire la propria voce per segnalare ritardi, carenze o disservizi e mettere in condizione il Comune di provvedere alle conseguenti azioni correttive.

La Carta dei Servizi tributari, pertanto, rappresenta:  un mezzo di conoscenza per l’utente dei suoi diritti e delle modalità per conseguirne il soddisfacimento;  un impegno del Comune verso l’utente per garantire un servizio adeguato in tempi determinati;  uno strumento per favorire la partecipazione dei cittadini ai procedimenti amministrativi;  una modalità per dare attuazione ai principi di uguaglianza, imparzialità, partecipazione, efficienza ed efficacia.

Il Comune si impegna ad assumere adeguate iniziative per portare a conoscenza di tutti gli interessati la Carta dei Servizi tributari - consultabile on line sul sito www.comune.casnateconbernate.co.it (pagina tributaria) - assicurandone la più ampia diffusione.

La Carta dei Servizi tributari sarà annualmente oggetto di modifica, qualora sia ritenuto necessario per esigenze legate a nuove realtà locali. La presente Carta è aggiornata al 28.02.2021; pertanto tutte le informazioni in essa contenute sono da riferirsi a tale data.

Ci auguriamo, infine, che i cittadini apprezzino il nostro lavoro e l’ impegno profuso nella predisposizione della presente “Carta” e trovino in essa un valido strumento per aiutarci a migliorare il rapporto di collaborazione avviato tra Comune e cittadini e porre questi ultimi al centro delle scelte dell’Ente.

Anna Celestina Seregni Sindaco del Comune di Casnate con Bernate

2 Premessa

Principali fonti normative utilizzate per la stesura della Carta dei Servizi tributari

 Legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti amministrativi” e successive modificazioni ed integrazioni;  Decreto del Presidente della Repubblica del 27 giugno 1992, n. 352, “Regolamento per la disciplina delle modalità di esercizio e dei casi di esclusione del diritto di accesso ai documenti amministrativi”;

 Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994, “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”;  Decreto-legge 12 maggio 1995, n. 163, “Misure urgenti per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e per il miglioramento dell’efficienza delle pubbliche amministrazioni” convertito, con modificazioni, nella legge 11 luglio 1995, n. 273;

 Legge 31 dicembre 1996, n. 675, “Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali”;

 Decreto legislativo 19 giugno 1997, n. 218, “Disposizioni in materia di accertamento con adesione e di conciliazione giudiziale”;  Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, “Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell’attività amministrativa svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell’art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;

 Legge 7 giugno 2000, n. 150, “Disciplina delle attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni”;

 Legge 27 Luglio 2000, n. 212, “Disposizioni in materia di statuto dei diritti del contribuente”;  Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, “Testo unico sull’ordinamento degli enti locali”;  Decreto del Ministro per la Funzione Pubblica del 28 novembre 2000, “Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni”;  Decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445, “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”;

 Direttiva del Ministro per la Funzione Pubblica del 24 marzo 2004, “Rilevazione della qualità percepita dai cittadini”;

 Decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006 n. 184, “Regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi”;  Decreto legge 4 luglio 2006 n. 223 convertito, con modificazioni, nella Legge 4 agosto 2006, n. 248;

 Legge 27 dicembre 2006, n. 296;  Legge 24 dicembre 2007, n. 244;

 Decreto legge 27 maggio 2008, n. 93 “Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie” convertito, con modificazioni, nella legge 24 luglio 2008, n. 126;

 Legge 18 giugno 2009, n. 69;  Legge 23 luglio 2009, n. 99;  Legge 23 dicembre 2009, n. 191

 Decreto legge 6 luglio 2011 n. 98 convertito con modificazioni nella Legge 15 luglio 2011, n. 111;

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 Decreto legislativo 14 marzo 2011 n. 23;  Decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201 convertito con modificazioni nella Legge 22 dicembre 2011, n. 214;  Decreto legge 2 marzo 2012, n. 16 convertito con modificazioni nella Legge 26 aprile 2012, n. 44.  Legge 24 dicembre 2012, n. 228;  Decreto Legge 8 aprile 2013, n. 35;  Decreto Legge 21 maggio 2013, n. 54;  Legge 27 dicembre 2013, n. 147 e s.m.i.;  Legge 23 dicembre 2014, n. 190 e s.m.i..  Decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 156;  Decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 158;  Legge 28 dicembre 2015, n. 208, e s.m.i.;  Decreto legislativo 25 maggio 2016, n.97;  Legge 11 dicembre 2016, n. 232;  Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50;  Legge 27 dicembre 2017, n. 205;  Decreto Legge 23 ottobre 2018, n.119;  Legge 30 dicembre 2018, n. 145;  Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34;  Decreto Legge 26 aprile 2019, n. 124;  Legge 27 dicembre 2019,n. 160;  Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18;  Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34;  Decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116;  Legge 30 dicembre 2020, n. 178. Altresì sono stati utilizzati tutti i regolamenti comunali vigenti in materia di entrate.

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Sommario

PARTE PRIMA

LA QUALITA’ DEL SERVIZIO 7 LA COMUNICAZIONE 8 Il rapporto con l’utente: l’informazione 8 Il Servizio tributario Sito internet Pubblicazioni Informazione ai mezzi di comunicazione Modulistica

Il rapporto con l’utente: l’accoglienza 10 Orario di apertura Segnaletica Ricezione dell’utenza

LA TRASPARENZA 12

Partecipazione Accesso civico Accesso ai documenti amministrativi

L’AFFIDABILITA’ E LA TEMPESTIVITA’ 18

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA’ 19

PARTE SECONDA

GLI STRUMENTI DI TUTELA DEL CITTADINO 21

Il reclamo 23 Procedura di reclamo Il difensore civico 25 L’accertamento con adesione 26 L’interpello del contribuente 27 L’autotutela dell’ente 28 Il condono dei tributi locali 29 La definizione agevolata delle entrate degli enti locali 30 La rateizzazione delle entrate tributarie 31 Reclamo e mediazione 33 I ricorsi tributari 34

5 Sommario

PARTE TERZA

I TRIBUTI COMUNALI 35

LE PRESTAZIONI - schede illustrative: L’imposta municipale propria 37 L’addizionale comunale Irpef 47 La tassa comunale sui rifiuti 48 La tariffa del servizio idrico integrato 58

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PARTE PRIMA

La qualità del servizio

L’ordinamento del servizio tributario si propone di realizzare una struttura più vicina alle esigenze del cittadino e in grado di garantire una più incisiva uniformità operativa. Il servizio si è posto l’obiettivo di potenziare e migliorare la qualità dei servizi offerti, in relazione alle effettive esigenze e alle aspettative del cittadino, garantendo anche facilità di accesso ai servizi erogati. Tra i fattori di qualità, che definiscono la capacità di risposta del Comune ai bisogni del cittadino, sono stati individuati come fondamentali i seguenti: - la comunicazione e l’informazione, intese come capacità di gestione del rapporto con il cittadino; - la trasparenza, intesa sia come conoscibilità delle scelte e dell’azione dell’ente sia come possibilità di accedere alla documentazione e di partecipare all’attività amministrativa; - l’affidabilità e la collaborazione, intese sia come capacità dell’organizzazione di realizzare gli scopi istituzionali che come grado di fiducia che in essa il cittadino può riporre; - la tempestività, intesa come capacità di dare risposte immediate alle esigenze e alle richieste dell’utenza.

Gli obiettivi principali di qualità sono: 1) definire per ciascun tributo uno o più standard di qualità; 2) impegnarsi a rispettare tali standard da sottoporre a verifica attraverso strumenti di monitoraggio; 3) semplificare le procedure di contatto dell’utente con il Comune; 4) stabilire un rapporto di fiducia con il contribuente basato su un’informazione semplice, comprensibile e su impegni precisi.

7 PARTE PRIMA – La comunicazione La comunicazione

Le attività di informazione e comunicazione, previste e regolate dalla legge n. 150 del 7 giugno 2000, sono funzioni essenziali in vista della costruzione di un corretto rapporto con l’utenza. L’area tributaria, in linea con i principi ispiratori della legge, ha intrapreso iniziative tendenti a valorizzare la comunicazione esterna rivolta ai cittadini mediante:  l’emanazione di messaggi informativi in materia tributaria, diffusi in maniera generica mediante l’affissione all’Albo pretorio e nei luoghi pubblici, e di circolari circostanziate per particolari obblighi tributari, indirizzate capillarmente ai soggetti interessati, desunti da archivi diversi presenti nell’Ente;  lo sviluppo dei servizi in rete, mediante il sito internet www.comune.casnateconbernate.co.it, sul quale è stata attivata, tra l’altro, la pagina tributaria ed il servizio di “newsletter”;  la diffusione a mezzo stampa delle notizie di rilevanza generale.

Il rapporto con l’utente: l’informazione

Il Servizio tributario

Il Servizio tributario comunale svolge anche l’attività di relazioni con il pubblico, al fine di coniugare il diritto del cittadino ad essere informato, a fruire dei servizi e a partecipare ai procedimenti che lo riguardano, con il diritto-dovere per ogni ente di informare e comunicare.

A tal fine, l’ufficio si ispira ai principi di eguaglianza ed imparzialità di trattamento degli utenti, intesi rispettivamente come divieto di ogni ingiustificata discriminazione e come obbligo comportamentale, nei confronti degli utenti medesimi, a criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità.

Le finalità dell’ufficio predetto sono:  garantire l’esercizio dei diritti di informazione, di accesso e di partecipazione previsti dalla legge n. 241/90;  agevolare l’utilizzazione dei servizi attraverso la semplificazione delle procedure;  promuovere l’adozione di sistemi di interconnessione telematica;  attuare, mediante l’ascolto dei cittadini e la raccolta dei reclami, suggerimenti e proposte in forma scritta, i processi di verifica sulla qualità e sul gradimento dei servizi;  garantire l’interazione fra l’ufficio tributi e le altre strutture operanti nell’amministrazione.

Gli utenti, componendo il numero diretto 031/457207 o a mezzo telefax n. 031/564094, possono chiedere informazioni o formulare quesiti su casi specifici. Per le richieste di carattere personale più complesse o per le quali sia necessaria la consultazione di documenti, l’operatore provvede ad acquisire le relative informazioni e, entro le 48 ore successive, richiama l’utente per la risposta. Il servizio telefonico è attivo durante la settimana dalle ore 8.45 alle ore 13.00, il giovedì dalle ore 8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle ore 18.00. Altresì è possibile effettuare e ricevere comunicazioni ed informazioni a mezzo posta elettronica all’indirizzo: [email protected].

8 PARTE PRIMASito internet- La comunicazione

Sito Internet

La scelta della realizzazione di un sito web in ambito internet rientra in una complessiva visione d’insieme del sistema di informazione e comunicazione. Attraverso internet si è creata un’opportunità di comunicazione con caratteristiche diverse da quelle disponibili con i vecchi media, che ha comportato:  un abbattimento dei costi e dei tempi della comunicazione rispetto alla distanza;  un accesso globale;  un aumento esponenziale dell’offerta di informazione. La pagina tributaria del sito è composta da diverse cartelle contenenti la descrizione dei tributi ivi indicati. Inoltre, è attivo uno spazio interattivo per offrire un servizio sempre più adeguato alle esigenze degli utenti, che permette il calcolo on-line dell’imposta municipale propria e del tributo comunale sui servizi. È possibile accedere all’area riservata ai Cittadini sul sito istituzionale con la propria Identità Digitale SPID. Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) è la soluzione per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione e delle imprese con un’unica identità digitale. Il cittadino che richiede le credenziali SPID può utilizzare un’unica username e password per fruire dei servizi in modo semplice, veloce e sicuro, collegandosi dal proprio PC, smartphone o tablet. Per avere ulteriori informazioni su come richiedere le credenziali consultare la pagina dedicata sul sito https://www.spid.gov.it. L’area riservata sul portale del Comune di Casnate con Bernate è raggiungibile dal menù “Servizi online” > sezione “Aree riservate” > voce “Cittadino”. Una volta effettuato l’accesso, il cittadino potrà consultare i seguenti servizi: TARI: consultazione di denunce e documenti; IMU: consultazione dei dati relativi a denunce e pagamenti; è anche disponibile il servizio F24 che consente di scaricare gli eventuali F24 compilati dal Comune con i dati in possesso all’ente. E’ possibile, altresì, l’iscrizione alla “newsletter”.

Pubblicazioni

Il servizio predispone, inoltre, materiale informativo sulle prestazioni in distribuzione presso gli uffici comunali.

Informazione ai mezzi di comunicazione

Notizie di rilevanza generale e di interesse immediato sono diffuse attraverso comunicati stampa.

Modulistica

La modulistica per la richiesta delle diverse prestazioni, oltre ad essere un fondamentale strumento di lavoro e di comunicazione, promuove l’identità e la visibilità esterna dell’ente nei confronti dell’utenza. I moduli sono stati adeguati alla normativa sull’autocertificazione, semplificandone il linguaggio e i contenuti. La modulistica è disponibile gratuitamente presso l’ufficio tributi. Altresì l’utente che si collegherà al sito www.comune.casnateconbernate.co.it potrà facilmente individuare e scaricare, seguendo un percorso per tributo, il modulo necessario alla propria esigenza.

9 PARTE PRIMA – La comunicazione

Il rapporto con l’utente: l’accoglienza

Risorse umane

Responsabile Area Finanziaria e Tributaria Sig.ra Luisa Monti (nominata funzionario responsabile ICI – TARSU – TARES – TARI - IMU) Comune di Casnate con Bernate, piano primo P.zza San Carlo 1 – Tel. 031 457205 – Fax 031 564094 [email protected]

Istruttore contabile Ufficio Tributi Dott. Stefano Giammarco Comune di Casnate con Bernate, piano primo Piazza S. Carlo 1 – Tel. 031/457207 – Fax 031 564094 [email protected]

Orario di apertura dell’ufficio tributi

Per agevolare l’accessibilità, l’apertura degli uffici al pubblico è assicurata in fasce orarie sia antimeridiane che pomeridiane, così come segue:  lunedì, martedì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00  giovedì dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle 14.30 alle ore 17.00

Segnaletica

All’esterno ed all’interno della sede comunale sono affissi cartelli contenenti gli orari giornalieri di apertura al pubblico. La sede è dotata di idonea segnaletica interna per facilitare l’individuazione dell’ufficio.

Ricezione dell’utenza

La sede del Comune è disposta su più piani e dispone di ambienti idonei per l’accoglienza dei cittadini. Pur tuttavia, essendo l’ufficio tributi ubicato al primo piano (al quale si accede unicamente a mezzo di una rampa di scale), è stato affisso al piano terra apposito avviso rivolto a tutti coloro che, per qualsiasi motivo, risultano impossibilitati a raggiungere l’ufficio in argomento. Sarà cura dell’operatore di accogliere l’utente in un idoneo spazio al piano terra. Nell’ottica di un miglioramento delle modalità di accoglienza vengono rilevati i dati concernenti l’afflusso e i relativi tempi di attesa per apportare i necessari correttivi al servizio ove si rilevasse non completamente soddisfacente. Altresì è obiettivo dell’Ente potenziare i dispositivi per:  realizzare nei locali di accesso al pubblico idonee forme di pubblicizzazione delle procedure di reclamo;  realizzare spazi idonei per colloqui riservati;  professionalizzare adeguatamente il personale adibito ai rapporti con il pubblico.

10 PARTE PRIMA – La comunicazione

L’Ente si impegna a curare in modo particolare la cortesia nei confronti dell’utente; nei rapporti con il pubblico il dipendente è tenuto a trattare con rispetto e cortesia, a rispondere ai loro bisogni, ad agevolare nell’esercizio dei diritti e nell’adempimento degli obblighi. Il Comune ha dotato tutti i dipendenti di cartellino di identificazione personale; è fatto obbligo agli interessati di portare in maniera visibile lo stesso per l’intera durata dell’orario di servizio. I dipendenti sono tenuti, altresì, ad indicare le proprie generalità nelle comunicazioni telefoniche. Il linguaggio adottato nella redazione di testi scritti e nelle altre comunicazioni deve essere facile ed accessibile per garantire chiarezza e comprensibilità. In tutta la corrispondenza emanata dall’ufficio tributi è indicato, in calce, il nominativo del referente della pratica da trattare, il numero telefonico diretto e gli orari di apertura al pubblico.

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PARTE Prima – La trasparenza

ARTELa PRIMAtrasparenza - La trasparenza

La trasparenza costituisce, nello stesso tempo, modalità di esercizio dell’azione amministrativa e obiettivo al quale l’azione stessa deve tendere al fine di rendere espliciti le modalità operative, i tempi e i criteri di erogazione dei servizi. L’intento di realizzare un’effettiva trasparenza conduce:  a livello organizzativo interno alla responsabilizzazione dei dipendenti e alla semplificazione delle procedure;  sul piano esterno, invece, implica la motivazione degli atti e dei provvedimenti, la partecipazione dei cittadini e l’esercizio di accesso ai documenti amministrativi.

L’ufficio tributi assicurerà l’effettiva conoscenza da parte del contribuente degli atti a lui destinati, nel luogo di residenza o dimora abituale desumibili dagli atti esistenti in ufficio, opportunamente verificati anche attraverso gli organi di polizia locale. Gli atti saranno comunicati con modalità idonee a garantire che il loro contenuto non sia conosciuto da soggetti diversi dal destinatario.

L’ufficio tributi non potrà richiedere documenti ed informazioni già in possesso dell’ufficio stesso o di altre pubbliche amministrazioni indicate dal contribuente. Tali documenti ed informazioni dovranno essere eseguite con le modalità previste dall’art. 18, commi 2 e 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241.

L’ufficio tributi dovrà informare il contribuente di ogni fatto o circostanza a sua conoscenza dai quali possa derivare il mancato riconoscimento di un credito ovvero l’irrogazione di una sanzione, richiedendogli di integrare o correggere gli atti prodotti che impediscono il riconoscimento, seppure parziale, di un credito.

Prima di procedere alla notifica degli avvisi di accertamento e/o alla riscossione coattiva di partite derivanti dalle liquidazioni stesse, qualora sussistano incertezze su aspetti rilevanti della denuncia, dichiarazione, comunicazione o degli atti in possesso dell’ufficio, l’ufficio tributi avrà cura di richiedere al contribuente, anche a mezzo del servizio postale, chiarimenti o di produrre i documenti mancanti entro il termine di 30 giorni dalla ricezione della richiesta. La stessa procedura sarà eseguita anche in presenza di un minore rimborso di imposta rispetto a quello richiesto.

Al fine di aumentare la trasparenza dei rapporti tra le amministrazioni pubbliche e gli utenti, la legge 18 giugno 2009, n. 69 e il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 hanno previsto, fra l’altro, la pubblicazione, nel sito internet comunale o con altre forme idonee, dei tempi medi di definizione dei procedimenti e di erogazione dei servizi con riferimento all’esercizio finanziario precedente. I tempi medi dell’ufficio tributi sono indicati nel seguente prospetto riferito all’esercizio finanziario 2020

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PARTE PRIMA – La trasparenza

PROCEDIMENTO TEMPO MEDIO DEFINIZIONE E/O EROGAZIONE SERVIZIO Redazione foglio informativo e modulistica per imposta Cinque giorni dalla adozione delle municipale propria deliberazioni in materia Pubblicazione sul sito internet informazioni per Cinque giorni dalla adozione delle pagamento imposta municipale propria deliberazioni in materia Trasmissione personalizzata modulistica imu per Cinque giorni dalla adozione delle usufruire di eventuali agevolazioni deliberazioni in materia Trasmissione personalizzata circolari in materia di imu a Cinque giorni dalla adozione delle seguito variazioni dati (aree edificabili) deliberazioni in materia Trasmissione personalizzata modulistica tari per Cinque giorni dalla comunicazione usufruire eventuali agevolazioni o per la loro dell’ufficio anagrafe cancellazione Trasmissione sgravio tari Due giorni dal ricevimento della richiesta Trasmissione modulistica personalizzata tari a seguito Cinque giorni dalla comunicazione variazioni anagrafiche (iscrizioni per immigrazione – dell’ufficio anagrafe cancellazioni per emigrazione – cambi di residenza all’interno del territorio comunale - volture) Effettuazione rimborsi ici/imu/tarsu/tares/tari/tasi Dieci giorni dal ricevimento della richiesta

Altresì sono pubblicati sul sito Internet, in attuazione a quanto disposto dall’art. 35 del decreto legislativo 33/2013, i dati relativi alle tipologie di procedimento di competenza dell’ufficio tributi che sono i seguenti:

UNITA’ ORGANIZZATIVA RESPONSABILE DELL’ISTRUTTORIA : UFFICIO TRIBUTI

TERMINE FINALE ATTI E PROCEDIMENTO (GG) DOCUMENTI MODULISTICA SILENZIO/ASSENSO STRUMENTO DI AMMINISTRATIVO PER DA NECESSARIA O TUTELA CONCLUSIONE ALLEGARE SILENZIO/RIFIUTO PROCEDIMENTO ALL’ISTANZA Richiesta accesso civico (art. 5 d. 30 = Clicca qui Trascorsi inutilmente 30 Il richiedente può leg.vo 33/2013) gg dalla richiesta senza presentare richiesta di riscontro questa si riesame al responsabile intende rifiutata. della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Richiesta scritta di informazioni e 20 = Clicca qui Trascorsi inutilmente 30 Entro 30 gg dal rifiuto, notizie su istanza gg dalla richiesta senza ricorso al Tribunale riscontro questa si Amministrativo Regionale PARTE PRIMA - La intende rifiutata (silenzio- (art. 25 legge 241/90). traparenza rifiuto) Rilascio di copie atti, certificati e 20 = Clicca qui Trascorsi inutilmente 30 Entro 30 gg dal rifiuto, attestati dagli atti correnti su gg dalla richiesta senza ricorso al Tribunale istanza riscontro questa si Amministrativo Regionale intende rifiutata (silenzio- (art. 25 legge 241/90). rifiuto) Risposta ad interpello del 30 = Clicca qui Trascorsi 30 gg dalla Nullità degli atti emanati contribuente (legge 212/2000 art. richiesta senza riscontro, in difformità dalla risposta 11) su istanza (vedi anche art.16 si intende che il Comune data dal Comune. del “Regolamento per la disciplina concorda con Impossibilità della l’interpretazione o il irrogazione di sanzioni generale delle entrate comunali” comportamento limitatamente alla pubblicato nella cartella prospettato dal questione oggetto “Regolamenti”) richiedente dell’istanza in caso di mancata risposta da parte del Comune. Rilascio di copie atti, certificati e 30 = Clicca qui Trascorsi inutilmente 30 Entro 30 gg dal rifiuto, attestati con ricerca d’archivio gg dalla richiesta senza ricorso al Tribunale su istanza riscontro questa si Amministrativo Regionale intende rifiutata (silenzio- (art. 25 legge 241/90). rifiuto)

13 PARTE PRIMA – La trasparenza

Rilascio di copie atti, certificati e 30 = Clicca qui Trascorsi inutilmente 30 Entro 30 gg dal rifiuto, ricorso attestati con assunzione di gg dalla richiesta senza al Tribunale Amministrativo informazioni su istanza riscontro questa si Regionale (art. 25 legge intende rifiutata (silenzio- 241/90). rifiuto)

Sgravio di quote indebite o 20 = = = = inesigibili d’ufficio

Rimborso di somme indebitamente 180 Attestazione Per ici clicca qui Trascorsi inutilmente Entro 30 gg dal rifiuto, pagate (legge 296/2006 art. 1 dei versamenti Per imu clicca qui 180 gg dalla richiesta ricorso al Tribunale comma 164) su istanza effettuati in Per tarsu clicca senza riscontro questa si Amministrativo Regionale eccedenza qui intende rifiutata (silenzio- (art. 25 legge 241/90). rifiuto) Per tares clicca qui Per tari clicca qui Per tasi clicca qui Ricorso tributario e costituzione in 60 Copia atto Clicca qui = = giudizio impugnato. (decreto legislativo 546/1992) Alti eventuali su istanza documenti citati (per la presentazione dei ricorsi nel ricorso. tributari vedasi l’apposita pagina della “Carta dei servizi tributari” ultimo aggiornamento disponibile – pubblicata nella sezione “Servizi erogati”)

Definizione delle pendenze 60 = Clicca qui La presentazione = tributarie con accertamento con dell’istanza di adesione accertamento con (decreto legislativo 218/1997) adesione comporta la sospensione della d’ufficio o su istanza riscossione del tributo (per l’istituto dell’”Accertamento per un periodo di giorni con adesione” vedasi il 90 e dei termini per regolamento comunale in materia l’impugnazione. pubblicato nella cartella “Regolamenti”)

Redazione e trasmissione lettere 30 = = = = personalizzate in materia tributaria a seguito acquisto o vendita immobili, iscrizioni per immigrazioni, cancellazioni per emigrazione, cambi di residenza all’interno del territorio comunale, volture, iscrizioni e/o cancellazioni AIRE, agevolazioni, variazioni dati catastali, ecc. così come previsto nella “Carta dei Servizi Tributari” (pubblicata nella sezione “Servizi erogati”) d’ufficio

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PARTE PRIMA – La trasparenza

Per informazioni sullo stato dei procedimenti suddetti: Ufficio tributi - referente istruttore contabile dott. Stefano Giammarco: tel. 031/457207 Orari ufficio : lunedì, martedì’ e venerdì 9.00/12.00 – giovedì 8.30/13.00 e 14.30/17.00 Mail : [email protected]

Responsabile dei procedimenti suddetti: Responsabile dell’area finanziaria e tributaria sig.ra Luisa Monti : tel. 031/457205 Orari ufficio : lunedì, martedì’ e venerdì 9.00/12.00 – giovedì 8.30/13.00 e 14.30/17.00 Mail : [email protected]

Soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo nel procedimento: Segretario Generale dott. Vittoriano Borrelli : tel. 031/457220 Orari ufficio : lunedì, martedì, mercoledì e venerdì 9.30/12.00 Mail : [email protected]

15 PARTE PRIMA – La trasparenza Partecipazione

L’ufficio tributi, attuando i principi contenuti nella legge n. 241/90, promuove la partecipazione attiva alle procedure di erogazione delle prestazioni:  le domande possono essere presentate direttamente presso la sede comunale per il tramite del servizio postale ovvero in via telematica;  nelle comunicazioni agli interessati dell’avvio del procedimento è precisato il nome del responsabile del procedimento, la possibilità per l’interessato di prendere visione degli atti e di presentare memorie scritte e documenti ed il termine entro il quale il procedimento deve concludersi;  nei casi in cui non sia possibile rispettare i termini previsti per la definizione del procedimento, l’interessato è informato dei motivi del ritardo;  l’esito del procedimento è comunicato all’interessato, sia nel caso che la conclusione sia favorevole, sia nel caso che essa sia negativa, esplicitandone le motivazioni. Gli atti emanati dall’ufficio tributi devono indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione. Gli atti devono comunque indicare: a) l’ufficio presso il quale è possibile ottenere informazioni complete in merito all’atto notificato o comunicato e il responsabile del procedimento; b) l’organo o l’autorità amministrativa presso i quali è possibile promuovere un riesame anche nel merito dell’atto in sede di autotutela; c) le modalità, il termine, l’organo giurisdizionale o l’autorità amministrativa cui è possibile ricorrere in caso di atti impugnabili.

Sui ruoli coattivi e sugli altri titoli esecutivi deve essere riportato il riferimento al precedente atto di accertamento o di liquidazione.

Accesso civico

Il decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97 introduce un nuovo strumento, sul modello FOIA (Freedom of Information Act), chiamato “diritto di accesso universale”, finalizzato a garantire la libertà di informazione di ciascun cittadino su tutti gli atti, i documenti e le attività delle pubbliche amministrazioni, senza che occorra la dimostrazione di un interesse attuale e concreto per richiederne la conoscibilità. In pratica, nel modello introdotto dal d.lgs 97/2016 il diritto alla conoscibilità generalizzata diviene la regola per tutti gli atti e i documenti della pubblica amministrazione, indipendentemente dal fatto che gli stessi siano oggetto di un obbligo di pubblicazione in amministrazione trasparente. La norma di riferimento è costituita dall’art. 5, comma 2 del d.lgs 33/2013, nel testo modificato dall’art. 6 del d.lgs. 97/2016, secondo la quale “chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del presente decreto”. Fatti salvi i limiti normativi al nuovo accesso universale, è importante evidenziare che il nuovo sistema di trasparenza non è più improntato semplicemente “a favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche” attraverso l’accessibilità alle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, bensì anche a “tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa” rendendo accessibili tutti i dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni (nuovo art. 1, comma 1).

L’ufficio tributi, ricevuta e istruita la domanda, deve entro 30 giorni dalla presentazione della stessa, decidere per l’accoglimento, il rifiuto, la limitazione o il differimento del diritto di accesso, comunicando la motivazione all’interessato.

16 PARTE PRIMA – La trasparenza

Accesso ai documenti amministrativi

La richiesta di accesso ai documenti amministrativi è disciplinata dal vigente regolamento comunale in materia. L’accesso può essere informale o formale. L’accesso informale consiste nella visione degli atti, provvedimenti o documenti autorizzata a seguito di semplice richiesta, anche verbale, esaminata immediatamente e senza formalità dal segretario comunale o dal responsabile dell’area tributaria. Il procedimento di accesso formale viene avviato quando non sia possibile l’immediato accoglimento della richiesta informale ovvero sorgano dubbi. Il richiedente, contestualmente alla comunicazione della eventuale non accoglibilità della richiesta di accesso informale, viene informato della possibilità di accesso formale. Il modello per la domanda informale è messo a disposizione del richiedente. L’ufficio tributi, ricevuta e istruita la domanda, deve entro 20 giorni dalla presentazione della stessa, decidere per il rifiuto, la limitazione o il differimento del diritto di accesso, comunicando la motivazione all’interessato. Ove invece la richiesta sia accolta, la comunicazione dovrà essere inviata entro 30 giorni; il diritto può essere esercitato attraverso la sola presa in visione del documento o l’acquisizione della copia dello stesso, fatto salvo l’avvenuto pagamento di quanto previsto nel regolamento comunale in materia di costi di riproduzione, di ricerca e di disposizioni in materia di bolli.

17 PARTE PRIMA – L’affidabilità e la tempestività

L’affidabilità e la tempestività

Il Comune persegue l’obiettivo del progressivo, continuo miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza del servizio adottando le soluzioni tecnologiche, organizzative e procedurali più funzionali allo scopo. L’innovazione tecnologica è uno strumento che garantisce maggiore efficienza interna e una panoramica completa della situazione dei contribuenti. Per questo motivo, si sta procedendo al consolidamento di una banca dati sempre più completa che porterà alla realizzazione di un archivio integrato delle posizioni tributarie. La banca dati del contribuente tiene conto, non solo delle comunicazioni e dichiarazioni fornite direttamente dall’utente medesimo ai fini tributari, ma anche di tutte le informazioni desumibili da altri archivi comunali (catastali o telematici). Il servizio tributi è in grado, pertanto, di “collaborare” con il cittadino, fornendo con tempestività le informazioni utili per semplificare il più possibile gli adempimenti tributari. I rapporti tra contribuenti e comune sono improntati, infatti, al principio della collaborazione e della buona fede. Non sono irrogate sanzioni né richiesti interessi moratori al contribuente, qualora egli si sia conformato a indicazioni contenute in atti del comune, ancorché successivamente modificate dall’amministrazione medesima, o qualora il suo comportamento risulti posto in essere a seguito di fatti direttamente conseguenti a ritardi, omissioni od errori del comune stesso. Le sanzioni non sono comunque irrogate quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria o quando si traduce in una vera violazione formale senza alcun debito di imposta.

18 PARTE PRIMA – Il monitoraggio della qualità

Il monitoraggio della qualità

La misurazione della qualità rappresenta un momento imprescindibile per la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa. Nell'anno 2004 è stato istituito un sistema di monitoraggio delle prestazioni rese. L'ufficio tributi predispone e mette a disposizione degli utenti, presso lo sportello e sul sito internet, questionari per la rilevazione del gradimento del servizio. I dati raccolti permetteranno di adottare i conseguenti interventi correttivi.

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ALL’UFFICIO TRIBUTI DEL COMUNE DI CASNATE CON BERNATE

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO – ANNO 2021 Per ciascuno dei punti sotto indicati si ritiene soddisfatto/a:

1. RICEVIMENTO/ACCESSO DEL PUBBLICO MOLTO ABBASTANZA POCO

- Orario di apertura

- Luoghi di attesa

- Disponibilità del personale

- Ubicazione dell’ufficio tributi - Assistenza telefonica

2. PUNTI DI CONSULENZA/INFORMAZIONE MOLTO ABBASTANZA POCO - Segnaletica per l’individuazione del servizio

- Numero degli operatori disponibili

- Tempi di attesa

3. TIPO DI INFORMAZIONI MOLTO ABBASTANZA POCO - Consulenza/assistenza sugli adempimenti

- Chiarezza delle informazioni ricevute - Utilità e usabilità delle informazioni inserite sul sito

4. MODULISTICA MOLTO ABBASTANZA POCO

- Chiarezza

- Facilità di compilazione - Reperibilità dei modelli

Ai soli fini statistici voglia cortesemente fornirci queste ulteriori informazioni:

SESSO: M F ETA’: TITOLO DI STUDIO: - scuola elementare  - scuola media inferiore  - scuola media superiore  - laurea 

Data……………………. Si ringrazia per la cortese collaborazione

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PARTE SECONDA

Gli strumenti di tutela del cittadino

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PARTE SECONDA

PREMESSA

Nella parte seconda vengono illustrati gli strumenti a disposizione del cittadino/contribuente per la tutela dei propri diritti. I vigenti regolamenti comunali che disciplinano i vari istituti (accertamento con adesione - interpello del contribuente - autotutela dell’ente) ed ai quali si demanda, illustrano, inoltre, nel dettaglio le procedure di riferimento. Altresì per quanto concerne i ricorsi tributari di appello, cassazione e revocazione vengono illustrati brevi cenni. Nel decreto legislativo n. 546/92 (a disposizione del cittadino presso l’ufficio tributi) sono dettagliate le procedure processuali.

22 PARTE SECONDA

Il reclamo

Il reclamo è uno strumento agile e di facile utilizzazione, che il cittadino può adoperare nel caso in cui abbia a lamentarsi di un provvedimento adottato dall’amministrazione. Il reclamo, sia informale che formale, gestito dall’ufficio tributi, assolve a una funzione di prevenzione del contenzioso e, inoltre, è un contributo fondamentale per misurare la qualità del servizio e adottare i correttivi necessari. Qualsiasi violazione ai principi e agli standard fissati da questa Carta può essere segnalata dal diretto interessato, nella forma sotto indicata, all’Ufficio Tributi del Comune di Casnate con Bernate.

Procedura di reclamo

Il reclamo informale è verbale, il reclamo formale, invece, va presentato per iscritto dall’interessato o da un suo rappresentante (direttamente, per fax, per posta ordinaria o elettronica), utilizzando il modulo distribuito presso l’ufficio tributi o sul sito internet. Entro il termine di 30 giorni decorrenti dalla presentazione del reclamo sulla presunta violazione, il Comune riferisce all’Utente l’esito degli accertamenti compiuti e si impegna anche a fornire i tempi entro i quali provvederà alla rimozione delle irregolarità riscontrate.

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ALL’UFFICIO TRIBUTI DEL COMUNE DI CASNATE CON BERNATE

MODULO DI RECLAMO (SI PREGA DI COMPILARE IN STAMPATELLO)

LA INFORMIAMO CHE LA PRESENTAZIONE DEL RECLAMO NON SOSTITUISCE I RICORSI AMMINISTRATIVI E GIURISDIZIONALI

RECLAMO PRESENTATO DA:

COGNOME______

NOME______

NATO/A A______PROV______IL______

RESIDENTE______PROV______

VIA______

CAP______TELEFONO______FAX______

OGGETTO DEL RECLAMO: ______

MOTIVO DEL RECLAMO:

RITARDO OMISSIONE SCORTESIA

ALTRO (specificare)______

______

RICHIESTE DI MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI:

______

Data______Firma______

24 PARTE SECONDA

Il difensore civico

La figura del difensore civico comunale, prevista dal decreto legislativo n. 267/2000, è stata soppressa dall’art. 2 – comma 186 – lettera a) – della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (legge finanziaria 2010). La soppressione ha avuto effetto dalla data del 30 marzo 2010, data di scadenza dell’incarico conferito, a seguito delle elezioni amministrative del 2010.

25 PARTE SECONDA

L’accertamento con adesione

In materia tributaria tra gli obiettivi del Comune di Casnate con Bernate, vi è quello di ridurre il contenzioso e di semplificare e razionalizzare l’attività di verifica. Per questi motivi, sin dall’anno 1999, il Comune ha introdotto nel proprio ordinamento tributario l’istituto dell’accertamento con adesione, approvando apposito regolamento, sulla base dei criteri dettati dal decreto legislativo 19/06/1997, n. 218. L’ambito di applicazione dell’accertamento con adesione può essere esteso a tutti i contribuenti e a tutti i tributi del Comune; l’istituto in questione si caratterizza per l’istituzionalizzazione del contraddittorio, limitato però all’attività di accertamento tributario (sono esclusi, pertanto, gli atti di liquidazione risultanti dal controllo formale delle varie dichiarazioni). Quanto alle modalità operative si evidenzia che l’istituto può essere attivato: 1) a cura dell’ufficio tributi, prima della notifica dell’avviso di accertamento. In questo caso l’ufficio provvede ad inviare al contribuente un invito a comparire nel quale sono indicati gli elementi identificativi dell’atto, della denuncia o della dichiarazione cui si riferisce l’accertamento con adesione ed il giorno, l’ora ed il luogo della comparizione; 2) su istanza del contribuente, subordinatamente all’avvenuta notifica dell’avviso di accertamento; in questo caso il contribuente può formulare istanza in carta libera di accertamento con adesione. Dall’accertamento definitivo con adesione scaturiscono diversi effetti per le parti intervenute ed in particolare:  l’avviso non è soggetto a impugnazione da parte del contribuente;  l’avviso non è modificabile o integrabile da parte dell’ufficio tributi;  l’adesione comporta la riduzione delle sanzioni a un quarto del minimo. Qualora il contraddittorio si concluda positivamente viene redatto un atto in duplice copia denominato “atto di adesione”. Il concordato si perfeziona mediante il versamento dell’importo dovuto, che può essere esperito con diverse modalità, indicate nel regolamento comunale.

26 PARTE SECONDA

L’interpello del contribuente

Il diritto di interpello è disciplinato dall’art. 11 della legge n. 212/2000 ad oggetto lo statuto dei diritti del contribuente. Questo Comune ha recepito l’istituto introducendo apposito articolo nel vigente regolamento per la disciplina generale delle entrate comunali. Ciascun contribuente può inoltrare per iscritto al Comune, che risponde entro 30 giorni, circostanziate e specifiche istanze di interpello concernenti l’applicazione delle disposizioni tributarie a casi concreti e personali, qualora vi siano obiettive condizioni di incertezza sulla corretta interpretazione delle disposizioni stesse. La presentazione dell’istanza non ha effetto sulle scadenze previste dalla disciplina tributaria, che pertanto non vengono prorogate. La risposta del Comune, scritta e motivata, vincola con esclusivo riferimento alla questione oggetto dell’istanza di interpello e limitatamente al richiedente. Qualora essa non pervenga al contribuente entro il termine di cui sopra, si intende che il Comune concordi con l’interpretazione o il comportamento prospettato dal richiedente. Qualsiasi atto, anche a contenuto impositivo o sanzionatorio, emanato in difformità dalla risposta, anche se desunta ai sensi del periodo precedente, è nullo. Limitatamente alla questione oggetto dell’istanza di interpello, non possono essere irrogate sanzioni nei confronti del contribuente che non abbia ricevuto risposta dal Comune entro il termine sopra indicato. Con decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 156 e la successiva circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 9/E dell’1 aprile 2016 sono state recate alcune modifiche alla disciplina degli interpelli.

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PARTE SECONDA

L’autotutela dell’ente

Anche per l’istituto dell’autotutela tributaria, il Comune di Casnate con Bernate ha introdotto apposito articolo nel regolamento comunale per la disciplina generale delle entrate. Il responsabile dell’ufficio tributario, nel rispetto dei limiti e delle modalità indicati nel regolamento anzidetto, anche di sua iniziativa, può ricorrere all’esercizio dell’autotutela, procedendo: a) all’annullamento, totale o parziale, dei propri atti, riconosciuti illegittimi o errati; b) alla revoca di provvedimenti che, per ragioni di opportunità o di convenienza, richiedano un nuovo apprezzamento delle condizioni di fatto o di diritto che hanno dato luogo alla emanazione del provvedimento medesimo. I provvedimenti di annullamento o di revoca, adeguatamente motivati, sono notificati agli interessati. In pendenza di giudizio, l’annullamento del provvedimento è possibile nel rispetto della giurisprudenza formatasi in materia e del grado di probabilità di soccombenza del Comune, ponendo a raffronto la pretesa tributaria in contestazione con l’ammontare delle spese di giudizio da rimborsare in caso di condanna. Qualora da tale esame emerga la inopportunità di coltivare la lite, il responsabile tributario, dimostrata la sussistenza dell’interesse del Comune ad attivarsi mediante l’autotutela, può annullare, in tutto o nella sola parte contestata, il provvedimento, notificandolo al contribuente e all’organo giurisdizionale davanti al quale pende la controversia. In ogni caso ed anche qualora il provvedimento sia divenuto definitivo, il responsabile dell’area tributaria può procedere all’annullamento in presenza di palesi illegittimità dell’atto, quali, tra le altre: a) errore di persona o di soggetto passivo; b) errore sul presupposto del tributo; c) doppia imposizione soggettiva per lo stesso oggetto impositivo; d) prova di pagamenti regolarmente eseguiti; e) mancanza di documentazione, successivamente sanata entro i termini di decadenza; f) errore di calcolo nella liquidazione del tributo; g) sussistenza dei requisiti per la fruizione di deduzioni, detrazioni o regimi agevolativi, precedentemente negati. Non è consentito l’annullamento o la revoca d’ufficio per motivi sui quali sia intervenuta sentenza, passata in giudicato, favorevole al Comune.

28 PARTE SECONDA

Il condono dei tributi locali

La legge finanziaria n. 289/2002 ha previsto all’articolo 13, comma 1, una sanatoria per i tributi locali, riconoscendo al Comune ampia libertà nel decidere sulla relativa applicazione. In particolare, l’ente deve decidere in primo luogo quali sono i tributi per i quali vuole effettuare la sanatoria e le relative modalità e in secondo luogo, mediante un proprio regolamento, definire (alternativamente o congiuntamente) una riduzione nell’ammontare delle imposte e tasse dovute ovvero l’esclusione oppure la riduzione dei relativi interessi e sanzioni. La norma prevede una scadenza entro cui adottare il regolamento di condono e l’unico limite normativo previsto è quello dell’articolo 52 del decreto legislativo 446/1997 e dell’articolo 53, comma 13, della legge 388/2000, per i quali i regolamenti sulle entrate deliberati entro i termini di adozione del bilancio di previsione hanno effetto retroattivo dal primo gennaio, mentre quelli adottati successivamente decorrono dall’inizio dell’anno successivo. Alla data attuale il Comune di Casnate con Bernate non ha applicato l’istituto del condono.

29 PARTE SECONDA

La definizione agevolata delle entrate degli enti locali

L’articolo 6-ter del D.L. n. 193/2016 convertito dalla legge n. 225/2016 e l’articolo 15 del D.L. n. 34/2019 convertito dalla legge n. 58/2019 prevedono la facoltà per gli enti locali di adottare regolamenti comunali sulla rottamazione delle ingiunzioni fiscali non riscosse. Possono adottare la disciplina della definizione agevolata solo i Comuni che riscuotono coattivamente le entrate proprie con l’ingiunzione di pagamento. Rientrano nella definizione agevolata le ingiunzioni notificate dal 2000 al 2017, cioè fino al 31 dicembre 2017. Con ricorso alla definizione agevolata vengono annullate le somme dovute a titolo di sanzioni, mentre restano dovuti gli interessi di mora. In caso di definizione delle multe stradali, lo sconto è rappresentato invece proprio dai soli interessi di mora. Gli enti territoriali, con predetto regolamento, devono stabilire il numero di rate e la relativa scadenza, il termine per la presentazione dell’istanza ed il termine entro il quale vanno comunicati al debitore gli importi dovuti. L’ultima rata deve essere versata entro e non oltre il 30 settembre 2021. I comuni possono disciplinare in maniera autonoma i rapporti con le dilazioni precedenti e con le procedure in corso, nonché le modalità di versamento. Il Comune di Casnate con Bernate non ha adottato i predetti regolamenti.

L’articolo 11 del D.L. n. 50/2017 convertito dalla legge n. 96/2017 e l’art. 6 – comma 16 del D.L. 119/2018 convertito dalla legge n. 136/2018 prevedono la facoltà di applicare la definizione agevolata alle controversie tributarie nelle quali l’ente locale sia parte (ricorsi notificati entro il 24.10.2018). L’eventuale applicazione prevede l’adozione di un apposito regolamento comunale da approvare entro il 31 marzo 2019. Con l’accettazione del ricorso alla definizione agevolata vengono annullate le somme dovute a titolo di sanzioni e gli interessi moratori. Il Comune di Casnate con Bernate non ha adottato il predetto regolamento.

30 PARTE SECONDA

La rateizzazione delle entrate tributarie

Il Comune di Casnate con Bernate ha adottato apposito regolamento comunale per la disciplina della concessione di rateizzazioni per il pagamento delle entrate comunali di natura tributaria ed extratributaria, in vigore dal 1° gennaio 2018, per le quali non siano previste, relativamente alla specifica fase di riscossione dell’entrata, diverse forme di pagamento rateale, in base a norme di legge o regolamenti di settore vigenti. La ripartizione in rate può essere concessa esclusivamente per gli importi richiesti a mezzo dei seguenti atti, a condizione che non sia iniziata alcuna successiva procedura finalizzata al recupero coattivo del credito: - avvisi di accertamento, avvisi o solleciti di pagamento, comunque denominati, relativi ad entrate tributarie ed extratributarie, colte al recupero di somme non versate alle relative scadenze. Qualora il debito derivi da somme già iscritte per la riscossione coattiva il debitore dovrà rivolgersi al concessionario della riscossione che procederà secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Soggetto competente all’adozione di tutti i provvedimenti concernenti la concessione delle rateizzazioni è il funzionario responsabile dell’entrata ovvero, in caso di affidamento a terzi della gestione dell’entrata, preposto è il funzionario responsabile individuato dalla società affidataria. Il regolamento è stato oggetto di modifica nel 2020 a seguito delle novità introdotte dalla legge n. 160/2019 che disciplina la rateazione dei nuovi accertamenti esecutivi prevedendo, a partire dal 1° gennaio 2020, la ripartizione delle somme dovute sino ad un massimo di 72 rate mensili, prevedendo, altresì, la possibilità per i Comuni , con proprio regolamento, di ulteriormente normare condizioni e modalità di rateizzazione delle somme dovute. La concessione di rateizzazioni ha natura eccezionale e può essere concessa limitatamente ai debiti di importo superiore a euro 100,00 in caso di oggettiva, seria e documentata difficoltà economica e/o finanziaria del debitore, da valutarsi ad opera del soggetto di cui sopra. Lo stato di disagio viene riferito particolarmente alle situazioni previste nel regolamento. Il debitore presenta apposita domanda di accesso alla rateizzazione adeguatamente motivata, da inoltrare in carta semplice all’ufficio competente della gestione dell’entrata, con modalità idonea a comprovarne la ricezione. Per importi superiori a euro 10.000,00 dovrà essere richiesta, ai fini della rateizzazione, la presentazione di polizza fideiussoria o fidejussione bancaria he copra l’importo complessivo del piano di rateizzazione ed avente scadenza un anno dopo quella dell’ultima rata. Il responsabile dell’entrata si pronuncia in relazione alle domande di rateizzazione, entro trenta giorni dal ricevimento della domanda o della eventuale documentazione aggiuntiva richiesta. Il provvedimento, in caso di accoglimento delle domande, contiene il piano di rateizzazione con le relative scadenze e le modalità di pagamento. Il piano di ammortamento è a rate costanti; le rate mensili scadono l’ultimo giorno di ogni mese e sono di uguale importo, salvo variazioni di lieve entità derivanti da esigenze di calcolo e/o arrotondamento. La prima rata scade l’ultimo giorno del mese successivo alla data di accoglimento della richiesta di rateizzazione. La durata del piano rateale non può eccedere le 40 (quaranta) rate e l’ammontare di ogni rata non può essere inferiore a euro 25,00 (venticinque). Le rate concedibili sono in relazione all’ammontare dell’importo come di seguito riportato: - fino a Euro 100,00 nessuna dilazione e/o rateizzazione; - da Euro 100,01 a Euro 999,99 fino a un massimo di 6 rate mensili; - da Euro 1.000,00 a Euro 2.999,99 fino a un massimo di 12 rate mensili; - da Euro 3.000,00 a Euro 5.999,99 fino a un massimo di 24 rate mensili; - da Euro 6.000,00 a Euro 9.999,99 fino a un massimo di 36 rate mensili;

31 PARTE SECONDA

- da Euro 10.000,00 e oltre fino a un massimo di 40 rate mensili. In caso di comprovato peggioramento della situazione di cui all’articolo 2, comma 2, del regolamento, la dilazione concessa può essere prorogata una sola volta, per un ulteriore periodo e fino a un massimo di rate mensili pari a quelle indicate nella precedente elencazione, a condizione che non sia intervenuta decadenza come segue. In caso di mancato pagamento, dopo espresso sollecito, di due rate anche non consecutive nell’arco di sei mesi nel corso del periodo di rateazione, il debitore decade automaticamente dal beneficio della rateazione e il debito non può più essere rateizzato; l’intero importo ancora dovuto è immediatamente riscuotibile in unica soluzione e sarà inviato a riscossione coattiva secondo le procedure previste dalla normativa al tempo vigente. Non possono godere dei suddetti benefici coloro che sono morosi rispetto a precedenti dilazioni e/o rateizzazione e/o altri debiti già scaduti. Su tutte le somme di qualunque natura, esclusi le sanzioni, gli interessi, le spese di notifica e gli oneri di riscossione, si applicano gli interessi di mora conteggiati al tasso di interesse legale in vigore alla data di presentazione della domanda di rateizzazione. Gli interessi sono calcolati dalla data di accoglimento del piano di rateizzazione fino alla scadenza dell’ultima rata e sono corrisposti unitamente alla rata dovuta.

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PARTE SECONDA

Reclamo e mediazione

Per le controversie di importo non superiore a € 50.000,00 (con riferimento al solo tributo, escludendo quindi sia gli interessi sia le sanzioni irrogate con l’atto impugnato) , si applica l’istituto del reclamo e della mediazione. La disciplina prevede che il ricorso (vedasi pagina seguente) produce anche gli effetti del reclamo e può contenere una proposta di mediazione con rideterminazione dell’ammontare della pretesa. In altri termini, in caso di controversia ricadente nell’ambito di operatività dell’ articolo 17-bis del decreto legislativo 546/1992, la notificazione del ricorso dà automaticamente avvio alla procedura del reclamo. Tale procedura finalizzata all’annullamento, totale o parziale, dell’atto o della mediazione della pretesa tributaria, deve essere conclusa entro il termine di 90 giorni, decorrente dalla notifica del ricorso. Il ricorso non è procedibile fino alla scadenza dei predetti 90 giorni. Ciò significa che il termine per la costituzione in giudizio del ricorrente inizia a decorrere solo una volta trascorso il tempo utile per esperire la procedura. La commissione tributaria provinciale, se rileva che la costituzione in giudizio è avvenuta prima dello scadere dei 90 giorni, rinvia la trattazione della causa per consentire l’esame del reclamo. Al fine del computo dei 90 giorni si applica, per espressa previsione di legge, la sospensione dei termini processuali nel periodo feriale. Se viene raggiunto l’accordo, la mediazione si perfeziona con il versamento, da parte del contribuente, dell’importo concordato (ovvero della prima rata di esso qualora sia stata accordata una rateazione) entro 20 gg. dalla data di sottoscrizione dell’accordo; se invece la controversia riguarda un rimborso, non è previsto un termine prefissato, ma esso viene lasciato alla libera autonomia delle parti, da definirsi nell’accordo sottoscritto. L’importo concordato nell’accordo potrà riguardare il solo tributo, non le sanzioni, in quanto per queste è prevista per legge una riduzione fissa, dovendosi applicare la misura del 35% del minimo previsto dalla legge. Scaduti invece i 90 gg. senza alcun accordo, iniziano nuovamente a decorrere i termini per la costituzione in giudizio del ricorrente.

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PARTE SECONDA

I ricorsi tributari Il processo tributario, disegnato dal decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546 e s.m.i, si compone di due gradi di giudizio di merito: la Commissione Tributaria Provinciale (di Como), quale giudice di primo grado, e la Commissione Tributaria Regionale (di Milano), quale giudice d’appello. Gli ulteriori gradi di giudizio sono il ricorso per Cassazione e la revocazione. Le controversie in materia di tributi comunali sono competenza della Commissione Tributaria Provinciale. Sono parti nel processo tributario:  il ricorrente: colui che impugna l’atto tributario (avviso di liquidazione, di accertamento, ruolo, ecc.);  il resistente: il Comune che ha emanato l’atto impugnato. Le parti devono essere assistite in giudizio da un difensore abilitato, ad eccezione di controversie riguardanti tributi in contestazione di valore inferiore a € 3.000,00, per cui le parti possono stare in giudizio anche senza assistenza tecnica. Il ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale deve contenere l’indicazione:  della commissione tributaria cui è diretto;  del ricorrente e del suo legale rappresentante, della relativa residenza o sede legale o del domicilio eventualmente eletto nel territorio dello Stato, nonché del codice fiscale e dell’indirizzo di posta elettronica certificata;  dell’ufficio del Comune nei cui confronti il ricorso è proposto;  dell’atto impugnato e dell’oggetto della domanda;  dei motivi. Deve essere sottoscritto:  dal difensore del ricorrente e contenere l’indicazione dell’incarico dell’assistenza in giudizio, salvo che il ricorso non sia sottoscritto personalmente;  la sottoscrizione del difensore o della parte deve essere apposta tanto nell’originale quanto nelle copie del ricorso destinate alle altre parti. Deve essere proposto:  a pena di inammissibilità entro sessanta giorni dalla data di notificazione dell’atto impugnato. Il ricorrente, se dall’atto impugnato può derivargli un danno grave ed irreparabile, può chiedere alla Commissione Tributaria Provinciale la sospensione dell’esecuzione dell’atto stesso con istanza motivata e, in tal caso, la trattazione della controversia deve essere fissata entro 90 giorni dalla pronuncia. A decorrere dal 1° luglio 2019 la notifica e il deposito degli atti nel processo tributario avviene esclusivamente con modalità telematica (D.L. 119/2018 convertito dalla legge136/2018). Deroghe all’obbligatorietà sono previste per: - controversie instaurate dal contribuente che decide di stare in giudizio personalmente, anche senza l’assistenza tecnica di un professionista (cause di valore inferiore a € 3.000,00); - in casi eccezionali il giudice, con provvedimento motivato, può autorizzare il deposito con modalità diversa da quella telematica. Il dispositivo della sentenza è comunicato alle parti costituite entro dieci giorni dal deposito della stessa nella segreteria della Commissione. La sentenza della Commissione Provinciale, come detto precedentemente, può essere appellata dalla Commissione Regionale; con l’appello il contribuente richiede un riesame del giudizio di merito di primo grado, sulla base di fatti, evidenziati dalla parte che la impugna, comportanti l’ingiustizia della sentenza. Il ricorso per Cassazione, a differenza dell’appello, non dà luogo a una nuova valutazione del merito della causa, bensì ad una revisione delle attività processuali che hanno portato alla sentenza impugnata, nonché del giudizio di diritto espresso dalla stessa. Infine, con il ricorso per revocazione il soccombente denuncia allo stesso giudice che ha emesso la sentenza gli errori in cui è incorso nel giudicare, purché tali errori rientrino nell’elencazione tassativa prevista dall’articolo 395 del codice di procedura civile.

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PARTE TERZA PARTE TERZA

PARTE TERZA

I TRIBUTI COMUNALI Le prestazioni schede illustrative

 L’IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA

 L’IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA’ E DIRITTI

SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI

 L’ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF

 LA TASSA COMUNALE SUI RIFIUTI

IL TRIBUTO COMUNALE SUI SERVIZI   LA TARIFFA DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

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PREMESSA

Nella terza parte sono state elaborate tante schede illustrative quanti sono i tributi o le entrate comunali oggetto della presente Carta dei Servizi. Oltre alle necessarie ed opportune informazioni tecniche, si è voluto inserire, dove possibile, le prestazioni e gli standard di qualità che il Comune di Casnate con Bernate - Area Tributaria - si impegna a fornire al cittadino/contribuente, per instaurare un rapporto di fiducia reciproca ed assicurare un miglioramento continuo dei servizi offerti. Gli standard sono da intendersi come valori di riferimento validi per l’area tributaria e rispettabili in assenza di eventi straordinari e/o cause di forza maggiore (ad esempio, le interruzioni dei collegamenti informatici e/o telefonici, ecc.).

36 PARTE TERZA

L’IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA Illustrazione tecnica

COS’E’

E’ un’imposta dovuta per il possesso di immobili.

CHI DEVE PAGARE

I soggetti passivi sono i possessori di immobili, intendendosi per tali il proprietario ovvero il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi. E’ soggetto passivo dell’imposta il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice che costituisce altresì il diritto di abitazione in capo al genitore affidatario dei figli. Nel caso di concessione di aree demaniali, il soggetto passivo è il concessionario. Per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria, il soggetto passivo è il locatario a decorrere dalla data della stipula e per tutta la durata del contatto. In presenza di più soggetti passivi con riferimento ad un medesimo immobile, ognuno è titolare di un ‘autonoma obbligazione tributaria e nell’applicazione dell’imposta si tiene conto degli elementi soggettivi ed oggettivi riferiti ad ogni singola quota di possesso, anche nel caso di applicazione di esenzioni o agevolazioni.

QUANDO SI PAGA

Il versamento dell’imposta deve essere effettuato per l’anno di competenza in due rate di pari importo scadenti:

- prima rata dal 1° al 16 giugno : l’imposta dovuta per il 1° semestre applicando le aliquote e le detrazioni dei 12 mesi dell’anno precedente; - seconda rata dal 1° al 16 dicembre: il saldo dell’imposta dovuta a conguaglio sulla base delle aliquote vigenti.

Resta in ogni caso nella facoltà del contribuente provvedere al versamento dell’imposta complessivamente dovuta in unica soluzione annuale, da corrispondere entro il 16 giugno.

L’imposta non è dovuta qualora l’ammontare totale annuo non superi € 12,00. Il contribuente può richiedere al Comune, con apposita istanza, il rimborso delle maggiori somme pagate e non dovute, entro il termine di cinque anni dal giorno del pagamento. Non si procede al rimborso di somme complessivamente di importo fino a € 12,00.

37 PARTE TERZA – L’imposta municipale propria

AGEVOLAZIONI ED ESENZIONI

L’Imposta è ridotta al 75% per gli immobili locati a canone concordato di cui alla legge 431/1998. La base imponibile è ridotta del 50% per: - i fabbricati di interesse storico e artistico di cui all’art. 10 dlgs. 42/2004; - i fabbricati dichiarati inabitabili o inabitabili (l’inagibilità o inagibilità deve essere accertata secondo le modalità previste nel vigente regolamento comunale in materia); - le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che utilizzano come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda una sola abitazione in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato; il beneficio si applica in cui il comodante oltre all’immobile concesso in comodato possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; il beneficio anzidetto si estende in caso di morte del comodatario, al coniuge di quest’ultimo in presenza di figli minori. Dal 2021 per una sola unità immobiliare ad uso abitativo, non locata o data in comodato d’uso, posseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti non residenti nel territorio dello stato che siano titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia, residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall’Italia, l’imposta municipale propria è applicata nella misura della metà.

Sono esenti:

 Gli immobili posseduti dallo Stato, dai Comuni, nonché gli immobili posseduti, nel proprio territorio, dalle regioni, dalle province, dalle comunità montane, dai consorzi fra detti enti, dagli enti del servizio sanitario nazionale destinati esclusivamente ai compiti istituzionali;  i fabbricati classificati nelle categorie catastali da E/1 a E/9;  i fabbricati con destinazione ad usi culturali di cui all’articolo 5 bis D.P.R. 601/1973 e s.m.;  i fabbricati destinati esclusivamente all’esercizio di culto, purché compatibili con le disposizioni degli articoli 8 e 19 della Costituzione, e le loro pertinenze;  i fabbricati di proprietà della Santa Sede indicati negli articoli 13,14, 15 e 16 del Trattato lateranense sottoscritto l’11.2.1929 e reso esecutivo con legge 810/1929;  i fabbricati appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali per i quali è prevista l’esenzione dall’imposta locale sul reddito dei fabbricati in base ad accordi internazionali resi esecutivi in Italia;  gli immobili posseduti e utilizzati dai soggetti di cui alla lettera i) del comma 1 dell’articolo 7 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 e destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali delle attività previste nella medesima lettera i) (fermo restando l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 91 bis del D.L. 1/2012 convertito nella L. 27/2012 e s.m.i., nonché del regolamento di cui al decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 19.11.2012 n. 200);  i terreni agricoli siti sul territorio comunale.

38 PARTE TERZA – L’imposta municipale propria

L’imposta municipale propria NON si applica:

- alle abitazioni principali e alle pertinenze della stessa (per definizione vedere pagina 43), ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; sono considerate abitazioni principali:

1) le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari; 2) le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari, anche in assenza di residenza anagrafica; 3) i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del Ministero delle Infrastrutture 22.04.2008 (G.U. n. 146 del 24.06.2008); 4) la casa famigliare assegnata al genitore assegnatario dei figli a seguito di provvedimento del giudice che costituisce, altresì ai soli fini dell’applicazione dell’imposta il diritto di abitazione in capo al genitore affidatario stesso; 5) un unico immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, posseduto e non concesso in locazione, al personale in servizio permanente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 28, comma 1, del decreto legislativo 139/2000, dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica.

E’ considerata direttamente adibita ad abitazione principale l’unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata. In caso di più unità immobiliari, la predetta agevolazione può essere applicata ad una sola unità immobiliare.

DOVE SI PAGA

L’imposta deve essere versata utilizzando il modello F24 presso qualsiasi sportello bancario, postale, di concessionario o per via telematica (si rammenta che il codice catastale del Comune di Casnate con Bernate è B977), con le modalità stabilite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 12.4.2012, mediante apposito bollettino di conto corrente postale (CCP n. 1008857615 intestato a “pagamento IMU”) oppure attraverso la piattaforma di cui all’articolo 5 del codice dell’Amministrazione digitale (decreto legislativo 82/2005) secondo le modalità che verranno stabilite con apposito decreto ministeriale

L’’imposta relativa agli immobili classificati in categoria catastale D (opifici), calcolata con l’aliquota dello 0,76% è riservata interamente allo Stato; quella relativa agli altri immobili ( e alla aliquota aggiuntiva allo 0,76% per gli immobili di categoria catastale D) è riservata interamente al Comune. Pertanto nella compilazione del modello F24 è necessario indicare i codici di versamento corretti, così come segue:

39 PARTE TERZA – L’imposta municipale propria

CODICI TRIBUTO

Codice IMU Codice IMU quota a Tipologia immobili quota a favore favore Stato Comune Abitazione principale e pertinenze 3912 == Fabbricati rurali ad uso strumentale (D/10) 3913 == Fabbricati produttivi classificati in categoria catastale D (aliquota 0,76%) == 3925 Fabbricati produttivi classificati in categoria catastale D aliquota aggiuntiva (rispetto allo 0,76%) 0,05% 3930 == Fabbricati costruititi e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita 3939 ==

Terreni 3914 ==

Aree fabbricabili 3916 == Altri fabbricati 3918 == Interessi da accertamento 3923 == Sanzioni da accertamento 3924 ==

DICHIARAZIONI I.M.U.

Con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze verranno disciplinati i casi in cui deve essere presentata la dichiarazione imu ed approvato il relativo modello; la stessa dovrà essere presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta. La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi sempre che non si verifichino modificazione dei dati e degli elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell’imposta. Nelle more dell’entrata in vigore del decreto anzidetto, i contribuenti continuano ad utilizzare il modello di dichiarazione vigente nel 2019.

COME SI CALCOLA L’IMPOSTA

Per i fabbricati iscritti in catasto, il valore è costituito da quello ottenuto applicando all’ammontare delle rendite risultanti in catasto, vigenti al 1° gennaio dell’anno di imposizione, rivalutate del 5 per cento ai sensi dell’articolo 3, comma 48, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, i seguenti moltiplicatori:

a. 160 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6, e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10; b. 140 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5; c. 80 per i fabbricati classificati nella categoria catastale A/10 e D/5; d. 65 per i fabbricati classificati nella gruppo catastale D, con esclusione della categoria D/5; e. 55 per i fabbricati classificati nella categoria catastale C/1.

VALORE = RENDITA + 5% x MOLTIPLICATORE

40 PARTE TERZA – L’imposta municipale propria

Si riporta di seguito un esempio di calcolo dell’I.M.U.:

Immobile cat. A/2 Aliquota: 0,86 per cento Rendita catastale : € 516,46 Valore: € 516,46 + 5% x 160 = € 86.765,28 IMU da pagare: € 86.765,28: 100 x 0,86 = € 746,00

ATTENZIONE : i versamenti devono essere effettuati con arrotondamento all’euro per difetto se la frazione è inferiore a 49 centesimi (esempio € 10,49 = € 10,00) ovvero per eccesso se superiore a detto importo (esempio € 10,50 = € 11,00).

Per le aree fabbricabili il valore è costituito da quello venale in comune commercio al 1° gennaio dell’anno di imposizione o a far data dall’adozione degli strumenti urbanistici, determinato avendo riguardo alla zona territoriale di ubicazione, all’indice di edificabilità, alla destinazione d’uso consentita, agli oneri per eventuali lavori di adattamento del terreno necessari per la costruzione, ai prezzi medi rilevati sul mercato dalla vendita di aree aventi analoghe caratteristiche.

Fermo restando che il valore delle aree fabbricabili è costituito così come sopra indicato, il Consiglio Comunale, con apposito regolamento, ha determinato i valori venali in comune commercio di tali aree per zone omogenee, ai soli fini dell’applicazione dell’imposta in argomento ed al fine di ridurre al massimo l’insorgenza del contenzioso così come segue, con effetto dal 1° gennaio 2019:

AMBITI DEL TESSUTO URBANO CONSOLIDATO VALORE VENALE AL MQ CS - Centro storico non edificabile ES - Edifici di impianto storico non edificabile Vcs - Villa Ambientale a protezione del centro storico non edificabile VS - Villa storica con parco non edificabile VV - Ville con contesti a verde di valore ambientale € 80,00 R1 - Residenziale intensivo € 135,00 R2 - Residenziale esistente e di completamento € 105,00 I - Industriale € 150,00 C - Commerciale € 180,00

ICT - Industriale / Commerciale / Terziario € 165,00 COMPARTI SOTTOPOSTI A RIGENERAZIONE URBANA RUI - Ex Grafiche Dotti € 135,00 RU2 – Ex Opificio Tessiture Costa € 135,00 COMPARTI SOTTOPOSTI A PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO VALORE VENALE AL MQ PdC n°1 - Via Cantù € 68,00 PdC n°2 - Via Cantù – Via Galilei € 80,00 PdC n°3 - Via Gramsci € 27,00 PdC n°4 - Via Socrate € 100,00

COMPARTI SOTTOPOSTI A PIANI DI LOTTIZZAZIONE VALORE VENALE AL MQ P.L. 1 - Via Pitagora € 100,00 P.L. 2 – Via Raffaello € 35,00 PL Residenziali (antecedenti alla deliberazione n. 32 del 01/10/2018) € 90,00 PL Industriali € 100,00 PE € 90,00

41 PARTE TERZA - L’imposta municipale propria aliquote

Pertanto non saranno sottoposti a rettifica i valori delle aree fabbricabili quando l’importo sia versato sulla base di un valore non inferiore a quello sopraindicato. Qualora il contribuente abbia dichiarato un valore imponibile superiore a quello come sopra stabilito, non comporta alcun rimborso relativamente all’imposta versata in eccedenza a tale titolo.

ALIQUOTE E DETRAZIONI D’IMPOSTA

Le aliquote base sono state stabilite dalla L. n. 160/2019 con possibilità di aumento e/o riduzione da parte del Consiglio Comunale.

Le aliquote potrebbero subire variazioni in corso d’anno; pertanto è necessario verificarle PRIMA di pagare il saldo.

Per abitazione principale (cat. A/1, A/8 e A/9) si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente. Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione la nucleo familiare si applicano per un solo immobile.

Per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo. Si rammenta che qualora vi siano soffitte, cantine o garage accatastate unitamente all’abitazione principale (cioè con una unica rendita catastale), le stesse dovranno essere comunque considerate pertinenziali ai fini del limite numerico di cui sopra.

Dall’imposta dovuta per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale (cat. A/1, A/8 e A/9) del soggetto passivo e per le relative pertinenze, si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare, euro 200,00 rapportate al periodo dell’anno durante il quale si protrae tale destinazione; se l’unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica.

42 PARTE TERZA - Le aliquote

ALIQUOTE IMU PER L’ANNO 2021

Le aliquote applicate dal Comune di Casnate con Bernate a decorrere dall’1.1.2020 sono le seguenti:

- aliquota a favore delle persone fisiche soggetti passivi residenti nel Comune di Casnate con Bernate per l’immobile, iscritto o iscrivibile al catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente e per le relative pertinenze e cioè quelle esclusivamente classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7 nella misura massima di una unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo (cat. A/1 – A/8 e A/9)…………………………………………………………...…..0,50 PER CENTO (sono considerate direttamente adibite ad abitazione principale anche le unità immobiliari possedute da anziani o disabili che acquisiscano la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che le stesse non risultino locate);

- fabbricati classificati in categoria da D/1 A D/9…………………...... 0,81 PER CENTO (di cui 0,76% riservata allo Stato)

- fabbricati classificati in categoria C/1………………………………….0,81 PER CENTO

- fabbricati rurali ad uso strumentale di categoria D/10 ..…….……....0,05 PER CENTO

- aliquota di base per i restanti casi………………….………...…...... 0,86 PER CENTO

43 PARTEPARTE TERZA TERZA - -L’imposta Servizi telematici municipale propria Standard e prestazioni di qualità

Standard e prestazioni di qualità

Diramazione informazioni

Le aliquote d’imposta e/o l’adozione o l’integrazione dei regolamenti comunali in materia di I.M.U. vengono deliberate annualmente dal Consiglio Comunale. L’ufficio tributario si impegna a redigere, diramare e pubblicare tutte le notizie utili ai fini dell’imposta municipale propria entro dieci giorni dall’adozione degli atti predetti. Più precisamente:  presso gli uffici – sportello tributi – sarà disponibile il “foglio informativo” e tutta la modulistica necessaria;  sul sito internet comunale – pagina tributaria – verranno inserite tutte le informazioni predette per l’anno di competenza e la modulistica relativa;  sul Portale del Federalismo Fiscale verrà pubblicata la deliberazione di approvazione delle aliquote.

Servizi telematici

Servizio telematico “IMU on line”

Con il servizio in argomento l’Amministrazione Comunale mette a disposizione dei propri contribuenti un aiuto per il calcolo dell’imposta da versare in autotassazione, sulla base di criteri guidati e certificati dal Comune medesimo, con il fine ultimo di garantire ai cittadini una maggiore trasparenza ed un servizio sempre più efficace da parte dell’ente. Per accedere al servizio è necessario collegarsi via Internet al sito web del Comune (www.comune.casnateconbernate.co.it) ed in particolare alla pagina tributaria. Da qui sarà possibile utilizzare il programma in argomento; l’utente dovrà inserire nella apposita maschera, con cura, i dati riferiti agli immobili di proprietà controllandone l’esattezza. Il programma provvederà a calcolare l’imposta da versare in acconto e a saldo. Il programma permette, altresì, in caso di pagamento tardivo, di calcolare in automatico l’imposta, avvalendosi del cosiddetto “ravvedimento operoso” che prevede: VIOLAZIONI SANZIONI Tardivo versamento entro 14 giorni dalla 0,10% dell’importo non versato alla scadenza scadenza per ogni giorno di ritardo Tardivo versamento entro 30 giorni dalla 1,50% dell’importo non versato alla scadenza scadenza Tardivo versamento entro 90 giorni dalla 1,67% dell’importo non versato alla scadenza scadenza Tardivo versamento entro 1 anno dalla 3,75% dell’importo non versato alla scadenza scadenza Tardivo versamento entro il termine di 4,29% dell’importo non versato alla presentazione della dichiarazione relativa scadenza all’anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione ovvero, quando non è prevista dichiarazione periodica, entro due anni dall’omissione o dall’errore Tardivo versamento oltre il termine di 5,00% dell’importo non versato alla presentazione della dichiarazione relativa scadenza all’anno successivo a quello nel corso del 44 PARTE TERZA - Servizi telematici quale è stata commessa la violazione ovvero, quando non è prevista dichiarazione periodica, entro due anni dall’omissione o dall’errore

oltre agli interessi calcolati al tasso legale (0,8% fino al 31.12.2019 – 0,05% dall’1.1.2020 al 31.12.2020 – 0,01% dall’1.01.2021) con maturazione giorno per giorno. Sulle somme dovute a titolo di sanzione non si applicano gli interessi.

(formula calcolo in interessi = differenza d’imposta x tasso d’interesse x giorni di ritardo 36500

Area riservata al cittadino con Identità Digitale SPID

È possibile accedere all’area riservata ai Cittadini sul sito istituzionale con la propria Identità Digitale SPID. Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) è la soluzione per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione e delle imprese con un’unica identità digitale. Il cittadino che richiede le credenziali SPID può utilizzare un’unica username e password per fruire dei servizi in modo semplice, veloce e sicuro, collegandosi dal proprio PC, smartphone o tablet. Per avere ulteriori informazioni su come richiedere le credenziali consultare la pagina dedicata sul sito https://www.spid.gov.it. L’area riservata sul portale del Comune di Casnate con Bernate è raggiungibile dal menù “Servizi online” > sezione “Aree riservate” > voce “Cittadino”. Una volta effettuato l’accesso, il cittadino potrà consultare i seguenti servizi: TARI: consultazione di denunce e documenti; IMU: consultazione dei dati relativi a denunce e pagamenti; è anche disponibile il servizio F24 che consente di scaricare gli eventuali F24 compilati dal Comune con i dati in possesso all’ente.

Collegamento telematico per accesso agli archivi informatici del catasto, per consultazione atti

L’ufficio tributi del Comune di Casnate con Bernate è stato autorizzato a collegarsi, mediante il servizio telematico, con il sistema informativo del Ministero delle Finanze, per la consultazione degli atti catastali contenuti negli archivi informatici. Mediante tale servizio è possibile ottenere le visure catastali sia dei fabbricati che dei terreni, con lo stesso contenuto informativo e lo stesso aggiornamento delle stampe che l’ente otterrebbe effettuando la medesima richiesta presso lo sportello provinciale dell’Agenzia del Territorio. Il collegamento ha funzioni meramente consultive; l’ufficio tributi è autorizzato ad utilizzare le informazioni assunte ed i documenti ottenuti esclusivamente per i fini inerenti la propria attività. Ciò sta a significare che è, comunque, l’Ufficio Tecnico Erariale provinciale l’unico ente abilitato ai diversi adempimenti catastali. L’ufficio tributi si rende disponibile, su richiesta del contribuente a visualizzare, a mezzo dell’anzidetto collegamento, la situazione catastale riferita allo stesso.

Dal 26 agosto 2013 il Comune di Casnate con Bernate ha sottoscritto la convenzione con il Polo Catastale di Erba per il rilascio, a livello nazionale, di visure catastali, estratti di mappa, planimetrie ed elaborati planimetrici e per l’accettazione, limitatamente alle unità immobiliari ubicate nei Comuni aderenti al Polo Catastale, di “fogli osservazione”. I fogli di osservazione sono finalizzati alla correzione nella banca dati catastale di errori relativi alla ditta intestata, ai dati censuari e di classamento, ai tipi di aggiornamenti (frazionamenti e tipo mappali non

45 PARTE TERZA – Servizi telematici

evasi) e sono lavorati direttamente dai tecnici del Polo presso l’Ufficio Provinciale dell’Agenzia del Territorio, con l’ausilio del personale dell’Agenzia stessa. Il Polo Catastale di Erba, inoltre, in collaborazione con l’Agenzia del Territorio di Como, effettua la verifica ed aggiornamento della banca dati catastale dei fabbricati che hanno perso “i requisiti per il riconoscimento della ruralità ai fini fiscali” e di quelli che risultano non dichiarati.

Lo sportello è riservato quindi anche ai cittadini di Casnate con Bernate, che potranno usufruire dei predetti servizi.

Orari sportelli distaccati del Polo Catastale di Erba

 presso l’ufficio tecnico del Comune di Piazza Roma, 18 – Montorfano (CO) – Tel. 031 553310 1° e 3° giovedì del mese dalle ore 10:00 alle ore 12:30

 presso l’ufficio tributi del Comune di Via Cantaluppi, 294 – Lipomo (CO) – Tel. 031 558222 2° e 4° giovedì del mese dalle ore 10:00 alle ore 12:30

La sede del Polo Catastale di Erba, aperta il martedì, giovedì e venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13:00, il mercoledì dalle ore 9.30 alle ore 15,00, si trova ad Erba in Via Diaz (Villa Tagliabue).

Per maggiori informazioni è possibile scaricare la locandina del Polo Catastale (clicca qui) oppure contattare direttamente l’ufficio al numero 031.3333967 oppure all’indirizzo e-mail [email protected].

Determinazione valore delle aree fabbricabili

Nel vigente regolamento comunale in materia di I.M.U. è stata prevista la determinazione del valore venale per mq. delle aree fabbricabili. Tali valori possono essere variati annualmente con deliberazione della Giunta Comunale. Qualora venisse adottato il predetto provvedimento di variazione, l’ufficio tributi si impegna ad inviare a tutti i possessori di aree fabbricabili, desunti dall’archivio tributario, apposita circolare informativa.

Acquisto unità immobiliari sul territorio comunale

L’ufficio tributi si impegna ad inviare a tutti coloro che acquistano immobili da adibire ad abitazione principale sul territorio comunale, una informativa per rammentare che l’applicazione dell’aliquota agevolata imu potrà avvenire solo dal momento in cui l’immobile verrà adibito ad abitazione principale del soggetto passivo, intendendosi per tale la data di iscrizione della residenza anagrafica.

46 PARTE TERZA - L’addizionale comunale IRPEF

L’ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF

Il decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360 ha introdotto, con decorrenza 1° gennaio 1999, l’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche, demandando al Comune la possibilità di istituire e di determinare l’aliquota nei limiti stabiliti dal medesimo decreto.

Con deliberazione consiliare n. 3 del 18.01.2002, esecutiva, il Comune di Casnate con Bernate ha istituito, con effetto dal 1° gennaio 2002, l’addizionale comunale all’I.R.P.E.F.. Le aliquote, deliberate dalla Giunta Comunale, sono state così determinate:

ANNO LIMITE DELIBERAZIONE ALIQUOTA D’IMPOSTA ESENZIONE ANNO 2002 G.C. n. 4 del 24/01/2002 0,20% = ANNO 2003 G.C. n. 18 del 31/01/2003 0,20% = ANNO 2004 G.C. n. 26 del 29/01/2004 0,20% = ANNO 2005 G.C. n. 12 del 27/01/2005 0,20% = ANNO 2006 G.C. n. 21 del 16/02/2006 0,20% = ANNO 2007 C.C. n. 6 del 10/02/2007 0,25% € 11.117,08 ANNO 2008 C.C. n. 6 del 10/02/2007 0,25% € 11.339,64 ANNO 2009 C.C. n. 6 del 10/02/2007 0,25% € 11.521,12 ANNO 2010 C.C. n. 6 del 10/02/2007 0,25% € 11.913,20 ANNO 2011 C.C. n. 6 del 10/02/2007 0,25% € 11.996,40 ANNO 2012 C.C. n. 6 del 10/02/2007 0,25% € 12.152,92 ANNO 2013 C.C. n. 20 del 27/06/2013 Scaglioni di reddito € 12.506,00 come segue:

Classi di reddito Aliquota addizionale comunale irpef anno 2013 Fino a € 15.000,00 0,50% Oltre € 15.000,00 fino a € 28.000,00 0,60% Oltre € 28.000,00 fino a € 55.000,00 0,70% Oltre € 55.000,00 fino a € 75.000,00 0,79% Oltre € 75.000,00 0,80%

ANNO 2014 C.C. n. 10 del 28/04/2014 0,80% € 12.881,18 ANNO 2015 C.C. n. 10 del 28/04/2014 0,80% € 13.035,88 ANNO 2016 C.C. n. 10 del 28/04/2014 0,80% € 13.062,14 ANNO 2017 C.C. n. 10 del 28/04/2014 0,80% € 13.049,14 ANNO 2018 C.C. n. 10 del 28/04/2014 0,80% € 13.049,14 ANNO 2019 C.C. n. 03 del 28/02/2019 0,60% € 13.192,92 ANNO 2020 C.C. n. 03 del 28/02/2019 0,60% € 13.338,26 ANNO 2021 C.C. n. 03 del 28/02/2019 0,60% € 13.391,82

La legge 27 dicembre 2006, n. 296 ha introdotto alcune rilevanti modifiche in materia; con deliberazione consiliare n. 6 in seduta del 10 febbraio 2007 questo Comune ha approvato il regolamento comunale relativo al tributo di che trattasi. Il regolamento approvato dispone l’esenzione dall’applicazione dell’addizionale quando il reddito imponibile irpef risulti pari o inferiore al doppio della pensione minima INPS per lavoratori dipendenti, vigente al 31 dicembre dell’anno precedente (vedi limiti sopraindicati).

La deliberazione comunale relativa all’approvazione delle aliquote dell’addizionale IRPEF approvata dal Consiglio Comunale, è pubblicata sul sito informatico del ministero dell’Economia e delle Finanze (www.finanze.it - Dipartimento per le Politiche Fiscali) e sul sito del Comune.

47 PARTE TERZA - La tassa comunale sui rifiuti

LA TASSA COMUNALE SUI RIFIUTI Illustrazione tecnica

COS’E’

E’ una tassa annuale disciplinata da apposito regolamento comunale, istituita in tutti i Comuni del territorio nazionale a copertura integrale dei costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

CHI DEVE PAGARE

La tassa è dovuta da chiunque possieda o detenga, a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte operative a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani (con le esclusioni di cui al successivo paragrafo).

TARIFFA E MODALITA’ DI APPLICAZIONE

Il tributo è corrisposta in base a tariffa commisurata ad anno solare, cui corrisponde un’autonoma obbligazione tributaria. La tariffa è commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base dei criteri determinati con il regolamento di cui al D.P.R. 158/1999.

La base imponibile del tributo, a cui applicare la tariffa, è data dalla superficie calpestabile, fino all’attivazione delle procedure di allineamento tra i dati catastali e i dati relativi alla toponomastica e la numerazione civica interna ed esterna (cooperazione tra i Comuni e l’Agenzia del Territorio per la revisione del catasto). Il Comune, ai fini dell’attività di accertamento, per le unità immobiliari a destinazione ordinaria iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano, può considerare come superficie assoggettabile quella pari all’80% della superficie catastale determinata secondo i criteri stabiliti dal D.P.R. 23/03/1998, N. 138.

La tariffa applicabile per le attività economiche, è determinata in base alla classificazione di cui alla tabella inserita nel modello di denuncia, ed è unica anche se le superfici che servono per l’esercizio dell’attività stessa presentano diversa destinazione d’uso. (es. superficie di vendita, esposizione, deposito, ecc.) e sono ubicate in luoghi diversi del territorio comunale, fatta eccezione per le superfici destinate esclusivamente ad uffici direzionali, amministrativi ecc.. Le attività non comprese in una specifica categoria sono associate alla categoria di attività che presenta maggiore analogia sotto il profilo della destinazione d’uso e della connessa potenzialità quantitativa e qualitativa a produrre rifiuti. La tariffa è composta da:

- Quota fissa (che deve coprire i costi essenziali del servizio riferiti in particolare agli investimenti per le opere ed i relativi ammortamenti) – si calcola moltiplicando la superficie tassabile per la tariffa al mq. tenendo conto del numero di componenti il nucleo familiare per le utenze domestiche e della categoria di attività per le utenze non domestiche; - Quota variabile (che deve coprire i costi riferiti alla quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e ai costi di gestione) – è una quota per famiglia, calcolata sempre tenendo conto del numero dei componenti per le utenze domestiche mentre, per le

- 48 PARTE TERZA - La tassa comunale sui rifiuti

- utenze non domestiche, si calcola moltiplicando la superficie tassabile per la tariffa/mq..

La normativa vigente ha mantenuto, come per il passato, il tributo provinciale per l’esercizio di funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente; tale tributo, a favore della Provincia, è applicato nella misura del 5% (percentuale deliberata dalla Provincia di Como).

Sono soggetti alla tassa tutti i locali comunque denominati, esistenti in qualsiasi specie di costruzione stabilmente infissa al suolo o nel suolo, chiusi i da ogni lato verso l’esterno qualunque sia la loro destinazione o il loro uso, suscettibili di produrre rifiuti urbani, insistenti interamente o prevalentemente nel territorio del Comune. Si considerano soggetti tutti i locali predisposti all’uso anche se di fatto non utilizzati, considerando tali quelli dotati di almeno un’utenza attiva ai servizi di rete (acqua, energia elettrica, gas) o di arredamento e, per i locali ad uso non domestico, quelli forniti di impianti, attrezzature o, comunque, ogni qualvolta è ufficialmente assentito l’esercizio di un’attività nei locali medesimi.

Non sono soggetti alla tassa i locali e le aree che non possono produrre rifiuti o che non comportano, secondo la comune esperienza, la produzione di rifiuti in misura apprezzabile per la loro natura o per il particolare uso cui sono stabilmente destinati, come a titolo esemplificativo: a) le unità immobiliari adibite a civile abitazione prive di mobili e suppellettili e sprovviste di contratti attivi di fornitura dei servizi pubblici a rete; b) le superfici destinate al solo esercizio di attività sportiva, ferma restando l’imponibilità delle superfici destinate ad usi diversi, quali spogliatoti, servizi igienici, uffici, biglietterie, punti di ristoro, gradinate e simili; c) i locali stabilmente riservati a impianti tecnologici, quali vani ascensore, centrali termiche, cabine elettriche, celle frigorifere, locali di essiccazione e stagionatura senza lavorazione, silos e simili; d) le unità immobiliari per le quali sono stati rilasciati, anche in forma tacita, atti abilitativi per restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, limitatamente al periodo dalla data di inizio dei lavori fino alla dati di inizio dell’occupazione; e) le aree impraticabili o intercluse da stabile recinzione; f) le aree visibilmente adibite in via esclusiva al transito o alla sosta gratuita dei veicoli; g) per gli impianti di distribuzione dei carburanti: le aree scoperte non utilizzate né utilizzabili perché impraticabili o escluse dall’uso con recinzione visibile; le aree su cui insiste l’impianto di lavaggio degli automezzi; le aree visibilmente adibite in via esclusiva all’accesso e all’uscita dei veicoli dall’area di servizio e dal lavaggio. Altresì non sono soggette alla tassa le aree scoperte pertinenziali o accessorie a case di civile abitazione quali, a titolo di esempio, posti auto scoperti, aree a verde, giardini, corti, balconi, verande, terrazze e porticati non chiusi da ogni lato con strutture fisse e le aree comuni condominiali ai sensi dell’art. 1117 del codice civile non detenute o occupate in via esclusiva.

AGEVOLAZIONI

UTENZE DOMESTICHE

Sono previste nel regolamento comunale alcune riduzioni della tariffa (parte fissa e variabile) per quanto riguarda le seguenti categorie:

- abitazioni con unico occupante (cioè nuclei familiari composti da una sola persona): riduzione 10%; - 49 PARTE TERZA - La tassa comunale sui rifiuti

- abitazioni con uso stagionale non locate (cioè nuclei familiari residenti in altro Comune ma che hanno a disposizione una abitazione nel Comune di Casnate con Bernate per uso stagionale o altro uso limitato o discontinuo, purché non superiore a 183 giorni nell’anno solare): riduzione 30%; - abitazioni di residenti all’estero per più di 6 mesi all’anno: riduzione 30%; - fabbricati rurali ad uso abitativo: riduzione 10%.

Dal 2021 per una sola unità immobiliare ad uso abitativo, non locata o data in comodato d’uso, posseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti non residenti nel territorio dello stato che siano titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia, residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall’Italia, la tassa sui rifiuti è dovuta in misura ridotta di due terzi.

Per usufruire delle predette agevolazioni richiedere e compilare il modello disponibile presso l’ufficio tributi (ad esclusione di quella per unico occupante dei residenti in questo Comune che viene attribuita d’ufficio sulla base delle risultanze anagrafiche).

Altresì è assicurata una riduzione della parte variabile della tariffa delle utenze domestiche in misura percentuale pari all’incremento della percentuale della raccolta differenziata rispetto al biennio precedente con un minimo dell’1% ed un massimo del 3%.

Per le utenze domestiche residenti, che versino in condizioni di grave disagio economico—sociale, il Comune riconosce il bonus sociale, di cui all’art. 57- bis del D.L. n. 124/2019, consistente nella riduzione del 50% della parte variabile. Hanno diritto ad ottenere il bonus rifiuti gli utenti ad uso domestico del servizio rifiuti in possesso, alla data di presentazione della richiesta della titolarità del bonus sociale elettrico e / o gas e / o idrico per disagio economico oppure delle condizioni per l’ammissione al bonus sociale per disagio economico per la fornitura di energia elettrica e/o per la fornitura di gas e/o per la fornitura del servizio idrico integrato. L’agevolazione è riconosciuta in relazione ad una sola utenza diretta (immobile ad uso domestico) nella titolarità di uno dei componenti di un nucleo familiare in possesso dei requisiti di cui sopra. L’utente diretto è l’utente in condizioni di disagio economico sociale titolare dell’iscrizione tributaria al servizio rifiuti. La domanda per ottenere il bonus rifiuti va presentata al Comune di Casnate con Bernate entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento della tassa. L’utente con la richiesta dichiara, ai sensi del DPR 445 / 00 in forma di autocertificazione: - il codice fiscale di tutti i membri appartenenti al nucleo ISEE; - il rispetto della condizione di unicità dell’agevolazione per nucleo familiare; - la titolarità del bonus sociale elettrico e / o gas e / o idrico per disagio economico oppure il possesso delle condizioni di ammissibilità al bonus sociale elettrico e / o gas e / o idrico per disagio economico (in quest’ultimo caso va allegata idonea documentazione). In caso di morosità pregressa, l’agevolazione può essere trattenuta dal Comune a diretta compensazione dell’ammontare rimasto insoluto e oggetto di costituzione in mora. Di tale compensazione l’utente dovrà essere informato nella comunicazione di costituzione in mora.

UTENZE NON DOMESTICHE

Le utenze non domestiche che dimostrino di aver avviato al riciclo, direttamente o tramite soggetti autorizzati, parte dei rifiuti urbani prodotti hanno diritto ad una riduzione della quota variabile della tariffa. Per “riciclo” si intende, ai sensi dell’articolo 183, comma 1, lettera u), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i rifiuti sono trattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini.

50 PARTE TERZA - La tassa comunale sui rifiuti

La riduzione fruibile è pari al rapporto tra la quantità documentata di rifiuti urbani avviata a riciclo e la produzione potenziale prevista dal D.P.R. 158 del 1999 riferita alla categoria dell’utenza non domestica (Kd parte variabile nella misura utilizzata dall’ente per la determinazione della tariffa). La riduzione deve essere richiesta annualmente entro il 28 febbraio dell’anno successivo, a pena di inammissibilità del diritto all’agevolazione, allegando apposita dichiarazione attestante la quantità di rifiuti avviati al riciclo nel corso dell’anno solare precedente. A tale dichiarazione dovranno altresì allegare: • copia di tutti i formulari di trasporto, di cui all’art. 193, del D.Lgs. 152/2006, relativi ai rifiuti avviati al riciclo, debitamente controfirmati dal destinatario autorizzato al riciclo; • copie delle fatture con indicazione delle descrizioni dei rifiuti per quantitativi ed il relativo periodo di riferimento; • copie dei contratti con ditte specializzate (necessarie per verificare che il produttore si avvalga di ditte specializzate); • copia MUD. La riduzione disciplinata dal presente articolo verrà calcolata a consuntivo, mediante conguaglio compensativo con la tassa dovuta per l’anno successivo o rimborso dell’eventuale maggiore tassa pagata nel caso di incapienza, a patto che il contribuente sia in regola con i pagamenti del tributo.

QUANDO SI PAGA

L'importo della tassa, unitamente al tributo provinciale previsto dalla legge, è richiesto dal Comune mediante la spedizione di inviti di pagamento a ciascun contribuente, ove è indicata la scadenza per il pagamento che può essere effettuato in due rate uguali o in unica soluzione.

A partire dal 2020 le scadenze sono le seguenti:  2 rate scadenti il 5 giugno e il 5 dicembre o unica soluzione entro il 5 luglio di ciascun anno d’imposta

Al contribuente che non versi alle prescritte scadenze le somme indicate nell’invito di pagamento è notificata, anche a mezzo raccomandata A.R. e a pena di decadenza entro il 31 dicembre del quinto anno successivo all’anno per il quale il tributo è dovuto, avviso di accertamento per omesso o insufficiente pagamento. L’avviso indica le somme da versare in unica rata entro sessanta giorni dalla ricezione, con addebito delle spese di notifica, e contiene l’avvertenza che, in caso di inadempimento, si applicherà la sanzione per omesso pagamento (del 30% sull’importo non pagato) oltre agli interessi di mora, e si procederà alla riscossione coattiva con aggravio delle spese di riscossione.

DOVE SI PAGA

Il pagamento degli avvisi può essere effettuato mediante modello di pagamento unificato presso qualsiasi sportello bancario o postale (modello F24) ovvero tramite le altre modalità di pagamento offerte dai servizi elettronici di incasso e di pagamento interbancari e postali.

DICHIARAZIONE

La dichiarazione deve essere presentata entro il termine del 30 giugno dell’anno successivo alla data di inizio del possesso o della detenzione dei locali e delle aree assoggettabili al tributo. La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi qualora non si verifichino modificazioni dei dati dichiarati da cui consegua un diverso ammontare del tributo. In caso contrario, la dichiarazione di variazione o cessazione va presentata entro il termine

51 PARTE TERZA - La tassa comunale sui rifiuti

suddetto. Nel caso di pluralità di immobili posseduti, occupati o detenuti la dichiarazione deve riguardare solo quelli per i quali si è verificato l’obbligo dichiarativo. Ai fini della dichiarazione relativa alla TARI, restano ferme le superfici dichiarate o accertate ai fini del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) di cui al D.L. n. 201/2011 art. 14 e della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani di cui al decreto legislativo 15 novembre 1993, n. 507 (TARSU).

NOVITA’ ANNO 2021 – RIFIUTI URBANI PRODOTTI DALLE ATTIVITA’ NON DOMESTICHE – DECRETO LEGISLATIVO 3 SETTEMBRE 2020, N. 116.

La normativa in oggetto ha introdotto alcune modifiche al Testo Unico Ambientale ed in particolare: - nuova definizione di rifiuto urbano e nuova riclassificazione dei rifiuti; - abrogazione della normativa che consentiva ai Comuni di disciplinare l’assimilazione dei rifiuti speciali non pericolosi; - introduzione dell’esonero della quota variabile della tassa rifiuti per le utenze non domestiche che avviano al recupero la totalità dei rifiuti urbani al di fuori del servizio pubblico. Il decreto è in vigore dal 26 settembre 2020 ma le principali novità si applicano a partire dal 1° gennaio 2021. La nuova definizione di rifiuto urbano comprende i “rifiuti indifferenziati e da raccolta differenziata provenienti da altre fonti (non domestiche) simili per natura e composizione ai rifiuti domestici indicati nell'allegato L-quater prodotti dalle attività riportate nell'allegato L-quinquies” (gli allegati citati sono riportati in calce). Altresì la nuova normativa prevede che le utenze non domestiche possono conferire al di fuori del servizio pubblico la totalità dei rifiuti urbani prodotti previa dimostrazione di averli avviati al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l'attività di recupero dei rifiuti stessi. Le utenze non domestiche che sceglieranno un operatore privato saranno “escluse dalla corresponsione della componente tariffaria (tassa rifiuti) rapportata alla quantità dei rifiuti conferiti” (parte variabile). Le aziende potranno continuare a conferire al gestore del servizio pubblico e in tal caso saranno vincolate a questo operatore per i successivi 5 anni.

Pertanto, dal 1° gennaio 2021: - i rifiuti delle lavorazioni industriali (categoria non compresa nell’allegato L-quinquies) possono essere sia urbani che speciali. Sono escluse dall’applicazione della tari unicamente le superfici di lavorazione industriale nonché i magazzini di materia prime e le superfici strettamente funzionali all’attività di trasformazione. Resta invece impregiudicata l’applicazione della tari per le superfici produttive di rifiuti urbani come ad esempio magazzini, depositi, uffici, mense ecc.;

- le restanti categorie non domestiche di cui all’allegato L-quinquies potranno utilizzare il servizio comunale unicamente per le tipologie di rifiuti indicati nell’allegato L-quater;

- l’eventuale scelta di servirsi di un gestore diverso da quello del servizio pubblico deve essere comunicata a mezzo PEC entro il 30 settembre. Le medesime utenze effettuano la scelta di servirsi del gestore del servizio pubblico o del ricorso al mercato per un periodo non inferiore a cinque anni, salva la possibilità per il gestore del servizio pubblico, dietro richiesta dell’utenza non domestica, di riprendere l’erogazione del servizio anche prima della scadenza quinquennale. L’esonero dal pagamento della quota variabile decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo. Dalla stessa data il gestore del servizio di raccolta non erogherà più il servizio all’utenza, che non potrà conferire alcun rifiuto al servizio pubblico. E’ comunque fatta salva la possibilità, per l’utenza non domestica, di chiedere la riattivazione del servizio pubblico anche prima della scadenza quinquennale.

52 PARTE TERZA - La tassa comunale sui rifiuti

Il soggetto che vuole riattivare l’erogazione del servizio dovrà presentare richiesta a mezzo PEC con un preavviso non inferiore a giorni 30. L’ufficio tecnico comunale valuterà la possibilità di ripristinare il servizio entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta di cui al comma precedente, comunicandone l’esito al richiedente. Entro il 28 febbraio di ciascun anno il soggetto dovrà presentare, a mezzo PEC, apposita dichiarazione attestante la totalità di rifiuti avviati al recupero rispetto ai rifiuti prodotti nel corso dell’anno solare precedente. A tale dichiarazione dovrà allegare:  attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l’attività di recupero dei rifiuti stessi;  copia di tutti i formulari di trasporto, di cui all’art. 193 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., relativi ai rifiuti avviati al recupero, debitamente controfirmati dall’impianto di destinazione;  copie delle fatture con la descrizione dei rifiuti per quantitativi ed il relativo periodo di riferimento;  copie dei contratti con ditte specializzate (necessarie per verificare che il produttore si avvalga di ditte specializzate);  copia del MUD. Nel caso in cui sia comprovato il conferimento di rifiuti al pubblico servizio da parte di utenze che hanno dichiarato di non avvalersi del servizio ai sensi del presente articolo o nel caso di omessa presentazione della documentazione di cui al precedente comma, sarà recuperata la parte variabile per l’intero anno solare in cui si è verificato il conferimento, oltre agli interessi di mora e alle sanzioni per infedele dichiarazione.

Allegato L-quater (rifiuti che possono essere considerati urbani anche se non prodotti da utenze domestiche purché provenienti dalle attività di cui all’allegato L quinquies)

Rimangono esclusi i rifiuti derivanti da attività agricole e connesse di cui all'articolo 2135 del codice civile.

53 PARTE TERZA - La tassa comunale sui rifiuti

Allegato L-quinquies (attività che possono produrre rifiuti simili agli urbani) 1. Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto. 2. Cinematografi e teatri. 3. Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta. 4. Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi. 5. Stabilimenti balneari. 6. Esposizioni, autosaloni. 7. Alberghi con ristorante. 8. Alberghi senza ristorante 9. Case di cura e riposo. 10. Ospedali. 11. Uffici, agenzie, studi professionali. 12. Banche ed istituti di credito. 13. Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e altri beni durevoli. 14. Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze. 15. Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato. 16. Banchi di mercato beni durevoli. 17. Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista. 18. Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista. 19. Carrozzeria, autofficina, elettrauto. 20. Attività artigianali di produzione beni specifici. 21. Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub. 22. Mense, birrerie, hamburgerie. 23. Bar, caffè, pasticceria. 24. Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari. 25. Plurilicenze alimentari e/o miste. 26. Ortofrutta, pescherie fiori e piante, pizza al taglio. 27. Ipermercati di generi misti. 28. Banchi di mercato generi alimentari. 29. Discoteche, night club. Rimangono escluse le attività agricole e connesse di cui all'articolo 2135 del codice civile. Attività non elencate, ma ad esse simili per loro natura e per tipologia di rifiuti prodotti, si considerano comprese nel punto a cui sono analoghe.

54 PARTE TERZA - La tassa comunale sui rifiuti

TARIFFE TASSA COMUNALE SUI RIFIUTI 2021 (approvate con deliberazione C.C. in seduta del 25 febbraio 2021)

UTENZE DOMESTICHE

Kb Ka coefficiente Composizione nucleo coefficiente Quota fissa Quota variabile di adattamento familiare proporzionale di per superficie produttività Euro/mq. Euro/anno applicato applicato 1 componente 0,84 0,6 0,3479 49,5077 2 componenti 0,98 1,4 0,4059 115,5180 3 componenti 1,08 1,8 0,4473 148,5232 4 componenti 1,16 2,2 0,4805 181,5284 5 componenti 1,24 2,9 0,5136 239,2874 6 o più componenti 1,30 3,4 0,5384 280,5439

UTENZE NON DOMESTICHE

Kd Kc Coefficiente Quota fissa Quota Coefficiente produzione variabile Categorie di attività potenziale Kg/mq produzione anno Euro/mq. Euro/mq. applicato applicato 1 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 0,32 2,60 0,1920 0,4903 2 Campeggi, distributori di carburante 0,67 5,51 0,4021 1,0391 3 Stabilimenti balneari 0,38 3,11 0,2280 0,5865 4 Esposizioni, autosaloni 0,30 2,50 0,1800 0,4714 5 Alberghi con ristorante 1,07 8,79 0,6422 1,6477 6 Alberghi senza ristorante 0,80 6,55 0,4801 1,2353 7 Case di cura e riposo 0,95 7,82 0,5702 1,4748 8 Uffici, agenzie 1,00 8,21 0,6002 1,5483 9 Banche, istituti di credito, uffici 0,55 4,50 0,3301 0,8486 professionali 10 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli 0,87 7,11 0,5221 1,3409 11 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 1,07 8,80 0,6422 1,6596 Attività artigianali tipo botteghe 12 (falegname, idraulico, fabbro, elettricista, parrucchiere) 0,72 5,90 0,4321 1,1127 13 Carrozzeria, autofficina, elettrauto 0,92 7,55 0,5521 1,4239 14 Attività industriali con capannoni di produzione 0,43 3,50 0,2580 0,6600 15 Attività artigianali di produzione beni specifici 0,55 4,50 0,3301 0,8486 16 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie 4,84 39,67 2,9050 7,4816 17 Bar, caffè, pasticceria 3,64 29,82 2,1847 5,6239 18 Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari 1,76 14,43 1,0563 2,7214 19 Plurilicenze alimentari e/o miste 1,54 12,59 0,9243 2,3744 20 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante 6,06 49,72 3,6373 9,3770 21 Discoteche, night club 1,04 8,56 0,6242 1,6143

55 PARTEPARTE TERZATERZA -- LLacomunale tassa comunale sui rifiuti sui rifiuti

Standard e prestazioni di qualità

Diramazione informazioni

Le tariffe e le eventuali modifiche del regolamento comunale in materia TARI vengono approvate annualmente da Consiglio Comunale. L’ufficio tributario si impegna a redigere, diramare e pubblicare tutte le notizie utili ai fini del tributo in argomento entro dieci giorni dall’adozione degli atti predetti. Più precisamente:  presso gli uffici – sportello tributi – sarà disponibile il tariffario e tutta la modulistica necessaria;  sul sito internet comunale – pagina tributaria – verranno inserite tutte le informazioni predette per anno di competenza e la modulistica relativa.

Area riservata al cittadino con identità SPID

È’ possibile accedere all’area riservata ai Cittadini sul sito istituzionale con la propria Identità Digitale SPID. Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) è la soluzione per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione e delle imprese con un’unica identità digitale. Il cittadino che richiede le credenziali SPID può utilizzare un’unica username e password per fruire dei servizi in modo semplice, veloce e sicuro, collegandosi dal proprio PC, smartphone o tablet. Per avere ulteriori informazioni su come richiedere le credenziali consultare la pagina dedicata sul sito https://www.spid.gov.it. L’area riservata sul portale del Comune di Casnate con Bernate è raggiungibile dal menù “Servizi online” > sezione “Aree riservate” > voce “Cittadino”. Una volta effettuato l’accesso, il cittadino potrà consultare i seguenti servizi: TARI: consultazione di denunce e documenti; IMU: consultazione dei dati relativi a denunce e pagamenti; è anche disponibile il servizio F24 che consente di scaricare gli eventuali F24 compilati dal Comune con i dati in possesso all’ente.

Dichiarazioni

Le denunce anagrafiche per il cambio di abitazione o di residenza non sono sostitutive di quelle relative al tributo in oggetto. L’ufficio tributi, pertanto, si impegna ad inviare a tutti i contribuenti che effettuano variazioni anagrafiche di qualsiasi tipo, una nota personalizzata al fine di rammentare gli adempimenti tributari in materia. Più precisamente:  nuove famiglie (immigrati): invio di nota esplicativa con allegato modello di denuncia e istruzioni per la compilazione;  emigrazione in altro Comune: invio di nota esplicativa con allegato modello di cancellazione ai fini del tributo in argomento;  cambio di residenza all’interno del territorio comunale: invio di nota esplicativa con allegato modello di cancellazione e modello di denuncia di iscrizione con istruzioni per la compilazione;  cambio di intestazione (voltura): invio nota esplicativa con apposito modulo da compilare. Altresì l’ufficio tributi si impegna ad eseguire visura telematica presso l’Agenzia del Territorio per la rilevazione della superficie catastale.

56 PARTE TERZA - La tassa comunale sui rifiuti

Inviti di pagamento

In attuazione a quanto previsto dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) l’avviso di pagamento della tassa rifiuti contiene le informazioni generali, sugli importi addebitati, sul servizio e sui risultati ambientali, al fine di rendere trasparente, comprensibile e chiara la lettura dell’avviso medesimo.

Sgravi

Per le denunce di cessazione che pervengono dopo la data di emissione degli inviti di pagamento, l’ufficio tributi si impegna ad inviare agli interessati una nota personalizzata (pre-sgravio), anticipando al contribuente l’importo dello sgravio a cui lo stesso avrà diritto al ricevimento dell’invito di pagamento ed indicando le semplici modalità per ottenere lo stesso.

57

PARTE TERZA – La tariffa del servizio idrico integrato

LA TARIFFA DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

L’amministrazione Comunale di Casnate con Bernate ha affidato, a partire dal 1° gennaio 2002, la gestione della rete acquedottistica e della fognatura a “Colline Comasche srl”.

Dal 1 gennaio 2019 la Società Colline Comasche srl insieme ad altre 11 che gestiscono il servizio idrico nella Provincia di Como, con un’operazione di fusione per incorporazione è confluita nel nuovo Gestore unico COMO ACQUA srl. Pertanto le bollette dei consumi semestrali dell’acqua a partire da tale data vengono emesse dalla società COMO ACQUA srl a favore della quale sono effettuati i relativi versamenti.

Tutti i rapporti attivi tra gli utenti del servizio e Colline Comasche srl, quali domiciliazione bancaria, deposito cauzionale, assicurazione perdite occulte, sono stati automaticamente volturati a COMO ACQUA srl senza alcun onere a carico degli stessi.

Con decorrenza dal 01/01/2021 la gestione del comune di CASNATE CON BERNATE è passata sotto l’Unità operativa CANTÚ con sede in via Vittorio Veneto 10 a Cantù. Ne consegue che lo sportello di riferimento a cui rivolgersi per tutte le pratiche è il seguente:

2° sabato Sportello lunedì' martedì mercoledì giovedì venerdì del mese dalle 8.30 Cantu' dalle 08.30 alle 12.30 dalle 8.30 dalle 8.30 dalle 8.30 dalle 8.30 Via Vittorio Veneto, 10 alle 14.30 dalle14.30 alle 16.30 alle 14.30 alle 12.30 alle 12.30 alle 16.30

Per le pratiche di ordine amministrativo(escluse pratiche di ordine tecnico quali ad esempio nuovi allacciamenti o spostamento contatori) è possibile recarsi anche presso lo sportello di:

4° sabato Sportello lunedì' martedì mercoledì giovedì venerdì del mese

Lurate Caccivio dalle 12.30 dalle 8.30 dalle 8.30 dalle 12.30 dalle 8.30 dalle 8.30 Via IV Novembre, 16 alle 16.30 alle 1630 alle 14.30 alle 16.30 alle 16.30 alle 12.30

Temporaneamente, a causa del protrarsi dello stato di emergenza Covid, è necessario fissare preventivamente un appuntamento telefonando al n. 031-4551201. Per ulteriori informazioni relative agli altri sportelli del Gestore e ai loro orari di apertura al pubblico è possibile consultare il sito www.comoacqua.it

Sono altresì in funzione due numeri verdi, gratuiti sia da numero fisso sia da mobile, ai quali risponde un servizio di Call-Center.

Chiamando il numero 800901759, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00 e il sabato dalle ore 9.00 alle ore 14.00 , si potranno avere informazioni riguardanti:  le pratiche amministrative quali apertura, subentro, cessazione, variazione, rimborsi ecc.;  le bollette, lo stato dei pagamenti, la situazione dei consumi, le copie delle fatture;  lo stato di avanzamento di allacciamenti e lavori;  fare segnalazioni o reclami;  comunicare l’auto-lettura. 58

PARTE TERZA – La tariffa del servizio idrico integrato

Chiamando il numero 800995103, attivo 365 giorni all’anno dalle ore 0,00 alle ore 24,00, si potrà :  segnalare stati di emergenza quali fuoriuscite copiose di acqua sulla sede stradale;  segnalare guasti al proprio contatore;  segnalare mancanza di erogazione.

Con decorrenza 01/01/2018 l’Ufficio d’Ambito di Como (ATO), sulla base delle indicazioni deliberate dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), ha introdotto importanti novità nelle tariffe per il servizio idrico: - per adeguarsi al nuovo sistema tariffario, uniformato a livello nazionale, è stata modificata la fascia agevolativa prevista per le utenze domestiche residenti; tale operazione comporterà una riduzione di costi per i nuclei famigliari più numerosi, grazie all’introduzione del principio del consumo pro –capite, che prevede una quota agevolata di 18,25 mc. Annui a persona; - è stato introdotto un nuovo uso domestico riservato alle utenze non residenti; - la quota fissa viene ora suddivisa nelle tre componenti di acquedotto, fognatura e depurazione e addebitata in base al servizio fruito; - per quanto riguarda le utenze commerciali/artigianali e industriali, il minimo impegnato non viene più applicato e la tariffa addebitata è relativa al solo volume consumato; - alle utenze con scarichi autorizzati di acqua industriali e meteoriche contaminate viene applicata una nuova struttura tariffaria dedicata. La nuova articolazione tariffaria è stata approvata con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 18 del 23/04/2019 scaricabile dal sito https://www.comoacqua.it/clienti/tariffe

Qualsiasi segnalazione circa eventuali irregolarità nella fatturazione dei consumi, potrà essere presentata, oltre che al concessionario della gestione Como Acqua srl, anche all’ufficio tributi che si impegna a fornire tutti i chiarimenti del caso.

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