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PONTE SAN NICOLÒ ALLUVIONE 2010

IL SINDACO ENRICO RINUNCINI SPIEGA L’INIZIATIVA EDITORIALE Una pubblicazione per non dimenticare l’alluvione 4

L’ALLUVIONE DI NOVEMBRE IN SINTESI Cronistoria dell’alluvione 5

LE CONSEGUENZE ECONOMICHE DEL GRAVE EVENTO Alluvione: danni per quasi 8 milioni di euro 10

L’ALLUVIONE E LA DISCARICA PONTE SAN NICOLÒ DI RONCAJETTE ALLUVIONE 2010 Un mare d’acqua sulla Supplemento al periodico discarica di Roncajette 11 Comune e Territorio di Ponte San Nicolò PONTE SAN NICOLÒ RICORDA MAGGIO 2011 Ponte San Nicolò e le alluvioni: Direttore responsabile nel 1966 la precedente 12 Stefano Zerbetto Responsabile di Redazione ALLUVIONE: LE TESTIMONIANZE Francesco Sturaro Roncajette nel cuore Segreteria di Redazione nonostante l’alluvione 13 Palazzo Municipale Viale del Lavoro, 1 3 Traditi da un corso d’acqua Ufficio Segreteria che si credeva amico 14 35020 Ponte San Nicolò (PD) Tel. 049.8968631 Il coraggio di ripartire 15 Realizzazione Stefano Zerbetto Editore Piazza XX Settembre, 7/C La Parrocchia sempre al fianco Tel. 0429 72232 degli alluvionati 16 [email protected] 35043 (PD) L’alluvione vista con gli occhi dei bambini 18 Impaginazione Pubblylive di Paola Sturaro Natale con il cuore in gola 19 Piazza XX Settembre, 7/C Tel. 0429 784001 35043 Monselice (PD) I frati francescani vicini agli sfollati 20 Stampa Stampe Violato snc LA MACCHINA DEI SOCCORSI E DEGLI AIUTI Viale dell’Industria, IVª Strada, 13 Volontari di Protezione Civile, Tel. 049 9535267 amici su cui contare nell’emergenza 22 35023 (PD) Registrazione Parrocchia punto di Trib. di PD n. 1438 del 22.12.1994 riferimento della comunità 24 Iscr. al Reg. Naz. della Stampa 6340 Amici del Mondo, amici di Roncajette 26 Copia omaggio e non in vendita Per la vostra pubblicità La Benemerita in prima linea 0429 72232 - 335 8395090 nel soccorso agli alluvionati 28 La copertina e le foto interne alla pubblicazione sono state fornite dagli RINGRAZIAMENTI uffici del Comune di Ponte San Nicolò Un ringraziamento di cuore a... 29 e dalla Provincia di Padova maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 4

Un primo piano dell’alluvione dello scorso novembre. Sotto, il sindaco Enrico Rinuncini. Nell’altra pagina, un’altra foto dell’alluvione. Protezione Civile, che non si sono ri- UNA PUBBLICAZIONE PER NON sparmiati durante l’emergenza e anche nei giorni successivi, l’Arma dei Carabinieri per la velocità e la DIMENTICARE L’ALLUVIONE concretezza del suo intervento, in 4 particolare il Luogotenente Gio- vanni Soldano e i Carabinieri della ari concittadini, nella vita di stazione di e delle stazioni Cun uomo o di una donna, di vicine, i dipendenti comunali, gli una famiglia o di una comunità ac- amministratori del Comune, il par- cadono degli eventi che ne segnano roco don Pierpaolo Peron, i frati ap- la storia e che rimangono indelebili partenenti alla comunità france- nella memoria. Il ricordo di questi scana, gli Amici del Mondo e tutti eventi può essere tramandato oral- coloro che non scrivo qui, ma che si- mente di padre in figlio o trasmesso curamente sono nel cuore di chi è per iscritto, perché diventi un docu- stato aiutato. mento storico utile a coloro che Mi scuso per non aver fatto abba- hanno vissuto quei momenti e a stanza... forse si poteva fare di più... quelli che verranno. mi scuso di non aver sempre guar- È per questo motivo che l’ammini- dato negli occhi i miei concittadini strazione comunale ha ritenuto indi- in cerca di una rassicurazione o di spensabile realizzare questa pubbli- un’informazione. cazione “Ponte San Nicolò Allu- Mi permetto di darvi coraggio. vione 2010”, perché rimanga a pe- Adesso, insieme, dobbiamo lavorare renne memoria della comunità. duro per tornare alla normalità, per Per presentare questo opuscolo ottenere i risarcimenti che ci spet- preferisco dare spazio alle parole da tano, ma soprattutto la messa in si- me usate nel numero di dicembre masti presso le abitazioni, delle case curezza delle opere idrauliche del 2010 del Notiziario comunale, nel- probabilmente invase dall’acqua. nostro territorio. Questo è l’impegno l’immediatezza dell’emergenza allu- Come già fatto in altre sedi, desi- mio personale e dell’Amministra- vione. Sono parole che risentono an- dero, con questo mio intervento, rin- zione comunale. cora dell’emozione e degli stati d’a- graziare, scusarmi e infondere co- L’alluvione porta con sé fango, nimo vissuti in quei momenti di dif- raggio. paura, danni... ma quando si ritirano ficoltà, durante i quali la nostra co- Ringrazio ogni singolo cittadino le acque, paradossalmente esse ci la- munità si è stretta, dimostrando di colpito dall’alluvione, che si è affi- sciano dei doni: si comprende il va- essere davvero unita. “Il ricordo è di dato alla cura e agli aiuti nelle ore lore della vita, l’affetto per i nostri volti increduli, preoccupati, pieni di più drammatiche, ringrazio ogni sin- cari, la solidarietà della nostra ansia e di paura per il destino del vi- golo cittadino che, pur non colpito, amata comunità”. cino di casa di cui non si avevano ha fatto qualcosa per aiutare la sua Il Sindaco notizie, degli animali domestici ri- comunità. Ringrazio i volontari della Enrico Rinuncini maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 5

PONTE SAN NICOLÒ ALLUVIONE 2010 GLI EVENTI

salserugo per l’ultimo giro di perlu- CRONISTORIA DELL’ALLUVIONE strazione prima di tornare indietro. Riportiamo sinteticamente la cronologia degli eventi che hanno preceduto, Ore 3.15 - Dopo l’ultimo controllo, il primo cittadino ha appena fatto ri- accompagnato e seguito la rottura dell’argine del canale Roncajette e la con- torno a casa, allorché un cittadino te- seguente alluvione. lefona ad un membro della Prote- zione Civile per avvisare che il fiume Lunedì 1 novembre - Nel pomerig- Ore 22.30 - Viene allertato l’asses- ha rotto l’argine a Roncajette, di gio il Sindaco è avvertito telefonica- sore alla Protezione Civile, si mobi- fronte alla discarica. Appresa la noti- mente da amici e parenti, che ca- litano i volontari del gruppo comu- zia Sindaco e Protezione Civile cer- sualmente si trovavano nella zona di nale di Protezione Civile. In Sala cano di raggiungere il luogo della Vicenza, dell’alto livello raggiunto Giunta viene aperto in maniera uffi- rottura. Nel tragitto, osservando che dal Bacchiglione e successivamente ciale il COC (Centro Operativo Co- l’acqua scorre già nei campi, deci- della sua esondazione a Vicenza e a munale), tramite cui si attivano tutti dono di andare a svegliare le prime Caldogno. Il primo cittadino esegue i responsabili che hanno a che fare famiglie di via Giotto. Intanto l’ac- un primo sopralluogo lungo gli ar- con le problematiche relative alle qua corre velocemente sui campi e gini del territorio comunale, consta- emergenze acqua, neve, grande sul Canale Maestro, percorrendolo in tando che il livello dell’acqua non caldo, incendio. Vengono organizzati senso inverso rispetto al naturale de- desta preoccupazioni. i turni di sorveglianza degli argini. Il flusso delle acque, tanto da arrivare primo turno, effettuato da due vo- fino nelle corti delle famiglie che si Ore 18.45 - Il Sindaco compie una lontari di Protezione civile, va dalla trovano proprio di fianco al ponte. seconda perlustrazione, rilevando mezzanotte alle 4. Nel frattempo Sindaco e volontari svegliano tre fa- che il fiume non desta ancora timori, continua il monitoraggio degli argini miglie al di là del ponte, in territorio infatti sono ancora visibili le pietre da parte dei volontari della Prote- di , ma per paura che il di basamento del ponte vecchio. zione Civile, del Sindaco, del Vice- ponte possa cedere rientrano nel ter- sindaco, degli assessori. La situa- ritorio comunale di Ponte San Nicolò Ore 21.30 - Il Sindaco esce ancora zione diventa sempre più preoccu- per allertare i nuclei famigliari di via in ispezione, osservando che il livello pante, anche per la presenza di fon- Giotto, coadiuvati dal consigliere co- del fiume sta iniziando a salire. Re- tanazzi, filtrazioni dagli argini in al- munale Luca Boccon, che nel frat- catosi subito dopo in municipio per cuni punti del territorio: in via San- tempo è stato a sua volta avvertito prendere visione di eventuali comu- zio, in via Tintoretto e nelle campa- dell’emergenza. Le prime famiglie 5 nicazioni inviate dagli organi prepo- gne oltre l’abitato di Roncajette. sono svegliate dal suono dei campa- sti relativi alla situazione meteo e dei L’acqua, comunque, è assolutamente nelli di casa, ma dalla quarta abita- fiumi, il Sindaco trova un fax della pulita e i più esperti non si mostrano zione in poi, causa black-out elet- Regione che non lancia nes- particolarmente preoccupati, perché trico, i soccorritori devono scaval- sun grande allarme, ma che, come di ciò avviene in tutte le occasioni di care i cancelli, bussare a porte e fi- consueto in occasione di avversità at- piena. nestre e gridare all’indirizzo dei re- mosferiche, invita le amministrazioni sidenti. locali a porre l’attenzione del caso. Martedì 2 novembre ore 3 - Il Sin- Una volta avuta la certezza, grazie Tuttavia l’acqua del fiume continua a daco e due volontari della Protezione all’intervento di Protezione Civile e crescere in maniera rapidissima. Civile si trovano ai confini con Ca- dell’Arma dei Carabinieri, che tutte maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 6

le famiglie di via Giotto sono state disposizione come centro di acco- del Comune di Ponte San Nicolò per allertate, Sindaco e volontari fanno glienza. i giorni 2 e 3 novembre, adibendo le ritorno nel centro abitato di Ron- Per tutta la giornata del 2 novembre scuole media di via Don Orione e cajette per svegliare le famiglie più amministratori e soccorritori tentano primaria di via Giorato ad eventuali vicine alla falla. Essendo ancora buio di capire i possibili effetti dell’acqua temporanei alloggi per le persone e mancando l’elettricità i soccorritori sul territorio, cercando di ridurre al evacuate, fino a cessazione dello non riescono a percepire la velocità minimo disagi ed eventuali danni. stato di emergenza (alla fine i due di risalita dell’acqua. Con l’ausilio Viene attivata la macchina del Genio edifici non sono stati utilizzati, ma delle sirene delle camionette dei Ca- Civile, per cominciare a tappare la sono state usufruite le strutture del rabinieri delle stazioni di Casalse- falla sull’argine. Nelle primissime comune di Legnaro, così da lasciare 6 rugo, , Legnaro ven- ore questo primo intervento risulta gli edifici scolastici di Ponte San Ni- gono svegliati tutti i residenti di Ron- insufficiente. Una ditta privata, su- colò a disposizione di un’eventuale cajette, imponendo loro, per motivi bito allertata, interviene eseguendo successiva evacuazione di altri citta- di sicurezza, l’ordine di evacuazione operazioni straordinarie sull’argine dini in orario notturno non prevedi- immediata dalle case. di Casalserugo e di Ponte San Ni- bile). Inoltre, viene dichiarato lo Espletata l’evacuazione della fra- colò, usando camion carichi di pie- stato di calamità naturale su tutto il zione, la preoccupazione è rivolta al- tre in retromarcia, con poca visibilità territorio del comune di Ponte San l’argine, che potrebbe ancora cedere. e con il canale in piena. La notte gli Nicolò, decisione che permette di Fortunatamente sull’argine è posto il argini sono illuminati dalla Prote- adottare tutti gli interventi di natura manufatto della chiavica del Mae- zione Civile con delle torce, unico si- preventiva, che possono concretiz- stro, in muratura, che impedisce alle stema per effettuare le segnalazioni zarsi in lavori, servizi e forniture fi- sponde del fiume di continuare a ce- agli autisti degli automezzi, che nalizzate alla messa in sicurezza dere in direzione di Roncajette. Al hanno messo a repentaglio la loro in- delle zone colpite e in assistenza alla contrario la presenza della discarica columità per risolvere il problema popolazione coinvolta, riducendo permette che l’acqua inondi lenta- esondazione nel più breve tempo quanto più possibile le situazioni di mente tutto l’abitato di Roncajette, possibile. rischio. salendo per il Maestro fino a lambire Nel frattempo la maggior parte dei via Ilaria Alpi e la canaletta in via cittadini di Roncajette è ospitata da Nel pomeriggio constatando che le Mantegna. amici e parenti, mentre altri, non pietre non sono sufficienti per tam- Parallelamente, anche su indicazione avendo questa opportunità o per ponare la falla, il Sindaco telefona del Consorzio di Bonifica, si comin- voler percepire la situazione del ter- personalmente al Prefetto di Padova, cia a temere che le prime ulteriori ritorio, rimangono nelle strutture Ennio Mario Sodano, per fargli un aree a rischio di inondazione pos- messe a loro disposizione. Contem- resoconto dettagliato della situazione sano essere alcune zone di Rio: via poraneamente i Comuni contermini a Ponte San Nicolò. San Martino e Solferino e via Vi- di Legnaro, , Sant’Angelo di Ore 14 - Il primo cittadino incontra valdi. Per questo vengono fatte eva- Piove, Piove di Sacco, e i tecnici inviati dal Prefetto presso la cuare anche le famiglie residenti in si mobilitano per accogliere falla. alcune strade in frazione Rio. eventuali sfollati. Nel contempo è Nella notte le forze dell’ordine sve- stata predisposta, in caso di neces- Ore 16 - Il Prefetto convoca una riu- gliano anche alcuni impiegati comu- sità, anche l’evacuazione di buona nione di coordinamento in Prefettura nali, che solertemente aprono il mu- parte della frazione di Rio e della alla presenza di tutte le Forze del- nicipio. Gli evacuati vengono ospi- zona di San Leopoldo. l’Ordine, di Confindustria per avere tati in Municipio e nella sede del- Con apposite ordinanze il sindaco anche a disposizione i numeri telefo- l’associazione Amici del mondo. decreta la chiusura precauzionale nici di ditte in grado di dare il loro Anche la Sala Civica viene messa a delle scuole di ogni ordine e grado aiuto nella situazione di criticità, e maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 7

7 maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 8

PONTE SAN NICOLÒ ALLUVIONE 2010 GLI EVENTI

l’Esercito. Viene proposto di utiliz- genza è stata gestita grazie anche ad alla presenza del Sottosegretario di zare un elicottero per trasportare dei una grandissima collaborazione tra i Stato, Guido Bertolaso. container pieni di materiale idoneo vari enti: Amministrazione Comu- La Prefettura comunica l’emergenza ad arginare la falla, così da contri- nale, Prefettura, Arma dei Carabi- in atto e l’intensificazione della vigi- buire a sedimentare le pietre, portate nieri, Questura di Padova. lanza sugli argini (le camionette del- lontano dalla potenza dell’acqua. A Dal momento in cui è stata chiusa la l’Esercito hanno continuato a girare causa dell’orario non idoneo per l’o- falla il livello dell’acqua nel canale è anche nei giorni seguenti). scurità, l’ipotesi elicottero viene aumentato, rischiando l’esondazione scartata, preferendo intervenire con per superamento degli argini natu- Lunedì 8 novembre - Il Comune di blocchi di cemento pieni di sassi o rali; anche in questo caso il punto più Padova mette a disposizione delle ri- materiale pesante. critico è a Roncajette, dove c’è un sorse proprie per l’acquisto di mate- tratto molto basso dell’argine. riale utile all’emergenza. Verso le 19.30 questi blocchi di ce- mento cominciano a transitare da- Giovedì 4 novembre - Da tal giorno Martedì 9 novembre - La Prefettura vanti al Municipio in direzione della è possibile ritirare le attestazioni di di Padova trasmette il verbale di una falla. Fin da subito si comincia a ve- stato di calamità naturale da parte di riunione sulla sorveglianza continua dere un risultato positivo. I camion coloro che hanno necessità di pre- dei tratti arginali, chiedendo l’impe- con i blocchi continuano a transitare sentare tale documento per motivi la- gno da parte dei Comuni e delle senza sosta, scortati dalla Polizia, no- vorativi. Inoltre, apposita ordinanza Forze dell’Ordine a continuare a pre- nostante le problematiche legate alla sancisce la chiusura di via Giotto e sidiare in maniera forte il Bacchi- viabilità, visto che l’accesso alla città di parte di via Marchioro. glione 24 ore su 24, insieme al per- è bloccato così come le tangenziali e sonale del Genio Civile e al perso- le autostrade. Durante la notte la via- Venerdì 5 novembre - Il Comune nale dell’Impresa Broetto. bilità migliora e così i camion pos- attiva un conto corrente di solidarietà sono arrivare con più facilità e in alle famiglie alluvionate. Mercoledì 10 novembre - Il COM maggior numero. (Centro Operativo Misto) continua a Sabato 6 novembre - Con le ordi- segnalare la presenza di cisterne di Mercoledì 3 novembre ore 8 - La nanza numero 107 e 108, a causa gasolio, bomboloni di GPL, paglia e falla sull’argine viene finalmente dell’esondazione del canale Ron- fieno presso le aziende agricole, evi- chiusa. La breccia sulla sponda del cajette, il Sindaco stabilisce la proi- denziando l’urgenza di spostare pa- fiume è rimasta aperta per circa 30 bizione assoluta dell’uso commer- glia e fieno dalle stalle per evitare 8 ore. In questo intervallo di tempo ciale e privato di prodotti provenienti che si sviluppino incendi per auto- l’acqua, prima ha inondato Ponte da orti e campagne interessati dal fe- combustione. Continuano le riunioni San Nicolò, e poi è scesa lentamente nomeno esondativo, intimando il al Centro Operativo Misto di Casal- verso l’abitato di Casalserugo e trattamento e lo smaltimento obbli- serugo, tenute più volte durante la verso , provocando ingenti gatorio di questi stessi prodotti a pro- giornata. danni. duzione orticola come rifiuti spe- La Regione Veneto chiede una stima In queste ore di criticità si sono sus- ciali. provvisoria dei danni, formulata dal seguite numerose riunioni e telefo- Comune per un totale approssima- nate con Prefettura, Provincia di Pa- Alle 15 - La Provincia di Padova in- tivo di circa 9.500.000 euro. dova e COM (Centro Operativo contra i sindaci alluvionati per di- Misto) di Casalserugo, punto di rife- scutere del peggioramento delle con- Nei giorni seguenti proseguono gli rimento decisionale nell’emergenza dizioni meteo. incontri tra amministratori, che co- per i comuni di Casalserugo, Bovo- minciano a dare le prime comunica- lenta, Ponte San Nicolò, Maserà e Domenica 7 novembre - La Prefet- zioni ai cittadini relativamente alle . La situazione di emer- tura convoca un ulteriore incontro agevolazioni, fornite da Istituti di maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 9

Credito e da aziende agli alluvionati. dello sfioratore sullo scolo inferiore Il Comune di Ponte San Nicolò invia Nel frattempo l’Arpav tiene l’ammi- di Casalserugo. un’importante comunicazione al nistrazione comunale aggiornata sui Commissario delegato, all’Unità di sopralluoghi effettuati nella discarica. Nei giorni seguenti il Commissario progetto del Genio Civile e al Con- Arrivano comunicazioni da parte delegato Luca Zaia nomina l’inge- sorzio Bacchiglione che ha per og- dell’Ulss 16 relative alla questione gner Mariano Carraro, soggetto at- getto gli interventi di ripristino ne- delle colture agricole. tuatore vicario per l’adozione di tutte cessari per la sicurezza idraulica del L’ATO Bacchiglione comunica a le iniziative necessarie per il supera- territorio, evidenziando che l’opera tutti gli Enti gestori degli acquedotti mento dell’emergenza. Nel frat- fondamentale per la sicurezza idrau- che i consumi anomali sostenuti tempo continuano i monitoraggi lica del territorio è il completamento dagli utenti nei giorni dell’alluvione degli argini da parte della Prefettura dell’intervento di ricostruzione del- non saranno contabilizzati in tariffa, e prosegue l’operato del COM, che l’argine destro del canale Roncajette in quanto tali consumi sono risultati viene chiuso il 18 novembre. La Re- a Ponte San Nicolò, con relativo ri- necessari per attività straordinarie di gione Veneto comunica i lavori di pristino della funzionalità della chia- pulizia e ripristino di una condizione somma urgenza per il ripristino del vica del Maestro a Ponte San Nicolò. 9 normale di vita. corpo arginale destro collassato. Inoltre, viene posta l’attenzione sul Il Comune richiede agli enti gestori Vengono chiesti al Comune i dati di fatto che gli argini del Bacchiglione di elettricità e gas di attivarsi nello trasmissione dell’elenco delle im- presentano alcuni tratti di erosione, stesso modo. prese e dei cittadini alluvionati. che richiedono interventi urgenti di Cominciano ad arrivare con una ripristino e che i suddetti argini de- certa puntualità le comunicazioni 29 novembre - Il Comune invia una vono essere attentamente monitorati della Regione sulla gestione del post comunicazione ai cittadini con og- nei mesi a seguire per i necessari ac- emergenza. La Croce Rossa annun- getto la presentazione del modulo di certamenti e interventi. cia la sua disponibilità per la raccolta richiesta di contributo per danni su- di donazioni da distribuire successi- biti a seguito dell’alluvione, dove Attualmente il Consorzio di Boni- vamente. viene raccomandato di osservare la fica Bacchiglione sta realizzando in- scadenza prevista del 6 dicembre terventi di somma urgenza per il ri- 13 novembre - Giunge la prima or- 2010. I moduli sono messi a disposi- pristino di impianti idrovori e argi- dinanza del Presidente del Consiglio zione sia in Comune che presso la natura dei canali di bonifica, che dei Ministri, con cui si comunica che Parrocchia di Roncajette. La conse- comportano una spesa complessiva il Presidente della Regione Veneto, gna dei moduli compilati è resa pos- di quasi tre milioni di euro. Luca Zaia, è nominato commissario sibile anche il 6 dicembre, festa del Il Comune ha inviato raccomandate delegato per il superamento dell’e- patrono San Nicola, perché il Muni- alla Regione Veneto e al Consorzio mergenza derivante dagli eventi al- cipio rimane aperto. Bacchiglione con richiesta di esen- luvionali. Essa contiene anche le 1 dicembre - Il Comune di Casalse- zione dal pagamento del contributo prime indicazioni da seguire per rugo comunica che anche via di bonifica per i cittadini alluvionati; quanto riguarda la quantificazione Gruato, con ordinanza, è stata chiusa parallelamente, l’Amministrazione dei danni. Successivamente vengono fino al confine comunale con Ponte ha anche derogato il pagamento del- distribuiti dei moduli per la raccolta San Nicolò. l’ICI per le zone soggette ad esonda- dei dati (i modelli sono arrivati prima zione. ai giornali che ai sindaci). Nei giorni seguenti il Comune di Contemporaneamente alla gestione Ponte San Nicolò costituisce un’u- dell’emergenza e del post-alluvione, 16 novembre - Il Consorzio di Bo- nità operativa per l’erogazione dei in questi mesi l’attività amministra- nifica Bacchiglione conferma il suo contributi, formata da tre tecnici (uf- tiva degli uffici è continuata, anche intervento per la sistemazione delle ficio tecnico, ufficio anagrafe e uffi- se in alcuni uffici con una certa sof- falle create dall’alluvione sullo cio ragioneria) nominati dal Sindaco, ferenza, perché all’ordinaria ammi- scolo Maestro a Roncajette e comu- cui è affidato il compito della distri- nistrazione si è aggiunta anche la nica che sono in corso i lavori di buzione dei primi contributi secondo straordinaria amministrazione do- chiusura della rotta in prossimità le direttive del Commissario. vuta all’alluvione. maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 10

PONTE SAN NICOLÒ ALLUVIONE 2010 I DANNI

142, per un ammontare di 1.413.951 ALLUVIONE: DANNI PER euro di danni agli immobili, mentre quelle presentate dalle attività pro- QUASI 8 MILIONI DI EURO duttive sono state 30, per un totale di 2.409.312 euro di danni. A queste a stima definitiva e comples- 60.000 euro di spese sostenute dal- voci principali, devono essere ag- Lsiva dei danni provocati dal- l’amministrazione comunale per far giunte altre voci minori per un im- l’alluvione del 2 novembre nel terri- fronte alle prime situazioni di criti- porto complessivo di poco superiore torio comunale di Ponte San Nicolò, cità. In base alle verifiche effettuate agli 800 mila euro. ammonta a 7.992.616 euro. Il rap- sul territorio, è stato calcolato che gli Lo scorso 17 dicembre la Regione porto contenente la cifra, suddivisa investimenti necessari per dar corso Veneto ha liquidato il primo acconto nelle varie voci, e aggiornato al 9 di- ai soli interventi di somma urgenza di rimborso, richiesto dagli enti lo- cembre è stato trasmesso dal Co- per il ripristino della viabilità e degli cali. Nell’occasione il Comune di mune, nei tempi previsti, al Com- impianti danneggiati sono pari, ri- Ponte San Nicolò ha ottenuto un in- missario delegato per il superamento spettivamente, a 2.550.000 euro e a dennizzo di 2.397.785 euro, pari al dell’emergenza, il presidente della 750.000 euro. Per quanto riguarda i 30% dell’ammontare complessivo Regione Veneto, Luca Zaia. In que- privati, le domande di risarcimento dei danni, comunicato al Commissa- sta somma rientrano anche i circa pervenute dai cittadini sono state rio delegato per l’emergenza.

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PONTE SAN NICOLÒ ALLUVIONE 2010 LA DISCARICA

corso del sopralluogo congiunto (5 UN MARE D’ACQUA SULLA novembre ndr) con Regione, Provin- cia e sindaci di Ponte San Nicolò e Casalserugo, i quali hanno potuto DISCARICA DI RONCAJETTE constatare che l’acqua ha solo lam- Le analisi condotte sulle acque superficiali degli scoli, che scorrono a ridosso bito le piazzole di sicurezza su cui poggiavano i serbatoi. In tale occa- della discarica di Roncajette, eseguite nei giorni immediatamente successivi sione è stato concordato di fare ese- all’alluvione, hanno dimostrato che l’inondazione non ha provocato fuoriu- guire ad Acegas le analisi dei corsi scite di percolato e relativa contaminazione delle falde acquifere. d’acqua circostanti la discarica, in ac- cordo con l’Arpav, non appena le acqua che nella notte tra l’1 e inviati anche al Comune di Ponte San condizioni di accessibilità lo avessero L’ il 2 novembre ha rotto l’ar- Nicolò, il 5 e il 12 novembre, riguar- consentito”. Tali operazioni sono ini- gine proprio in prossimità della di- danti le verifiche compiute rispetti- ziate il 9 novembre con prelievi di scarica di Roncajette, si è riversata vamente nei periodi compresi tra il 2 campioni d’acqua dal Bacchiglione, anche sul limitrofo impianto di stoc- e il 5 e tra il 6 e l’11 novembre. Fin dallo scolo Corriva e dal Roncajette. caggio dei rifiuti. Una circostanza dal primo sopralluogo nella discarica I valori riscontrati sono stati con- che ha provocato una certa appren- di Roncajette i tecnici Arpav hanno frontati con quelli di precedenti ana- sione negli amministratori locali e tenuto sotto controllo i serbatoi di lisi, risalenti al maggio 2010, e non nella popolazione, apprensione le- percolato, non riscontrando situa- hanno evidenziato differenze signifi- gata al timore di un’eventuale conta- zioni di criticità né altre anomalie do- cative, salvo per un minor tenore di minazione della stessa acqua per con- vute dall’inondazione. “I serbatoi di ferro totale e manganese. tatto con il percolato (liquido che si percolato sono sempre stati al loro Altri campioni sono stati presi il 9 forma in una discarica per effetto del- posto e, quindi, certe notizie che di- dicembre 2010 e i dati, in particolare l’azione solubilizzante delle acque cevano che i serbatoi non c’erano più per quanto riguarda il PH, la condu- piovane) e con altre eventuali so- erano assolutamente false – spiega il cibilità, l’ammoniaca, i nitriti, i ni- stanze pericolose presenti nell’area. dottor Paolo Carpin, responsabile del trati, il COD (Chemical Oxygen De- Per fugare ogni dubbio al riguardo, servizio territoriale del dipartimento mand che tradotto significa letteral- su richiesta del Prefetto di Padova, provinciale Arpav - Visivamente i mente “domanda chimica di ossi- nel periodo dell’emergenza alluvione tecnici non hanno riscontrato nessuna geno”), i cromo esavalenti, sono stati l’Arpav (Agenzia regionale per la presenza di rifiuti, perché la discarica comparati con quelli di analoghi prevenzione e protezione ambientale è chiusa, né colore o odore delle campioni prelevati nel giugno del 11 del Veneto) ha monitorato la disca- acque tali da far presumere perdite di 2008, rilevando una generale ridu- rica di Roncajette, effettuando uno o percolato. L’aspetto visivo, quindi, zione dei valori. In definitiva l’acqua più sopralluoghi giornalieri e tra- dava un certo elemento di tranquil- della falda è stata diluita per effetto smettendo il resoconto delle verifiche lità. Ciò è stato, poi, confermato dalla della piovosità e non soltanto dell’al- allo stesso Prefetto. Due rapporti, documentazione fotografica e da ve- luvione e, soprattutto, non sono state corredati di dati analitici, sono stati rifiche successive eseguite anche nel evidenziate fuoruscite di percolato. maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 12

PONTE SAN NICOLÒ ALLUVIONE 2010 IL PASSATO PONTE SAN NICOLÒ E LE ALLUVIONI: NEL 1966 LA PRECEDENTE Nel corso della sua storia, il territorio di Ponte San Nicolò è stato più volte sog- getto a inondazioni. Le più recenti alluvioni, precedenti a quella del novem- bre 2010, si sono registrate nel 1882, nel 1907 e nel 1966. Di quest’ultima il ricordo è ancora vivo, soprattutto nei cittadini che all’epoca l’hanno vissuta in prima persona.

e credenze, senza parlare delle can- tine, dove le botti, semivuote, pren- devano talvolta la via della corrente, tanto che dovettero essere ancorate con delle corde, così come il le- gname accatastato dietro casa. Calò presto la notte e fu, quella, la più lunga notte dell’anno: mancava la luce, poche erano le torce e, su tutto, 12 regnava un silenzio impressionante. Molte mamme si erano ritirate al piano superiore, coi loro figli più uella dello scorso novembre cessità. (…) Il sindaco di allora era piccoli, per metterli a letto, mentre i Qnon è stata l’unica alluvione Giovanni Bezzon, e stava tornando mariti spiavano, dai balconi semi- che ha colpito il territorio di Ponte dal lavoro, quando successe il fattac- chiusi, il lampeggiante bluastro, a in- San Nicolò nella sua storia recente. cio. Alla vista di tutta quell’acqua si termittenza, delle camionette della Quarantaquattro anni fa, esattamente consultò in fretta col parroco don polizia e dei pompieri”. nel 1966, e proprio nello stesso pe- Mario Nicolé, buonanima e, insieme, All’epoca la popolazione di Ponte riodo, il Bacchiglione tracimò, decisero di far suonare le campane a San Nicolò si aggirava sui 6 mila senza, però, rompere gli argini, inva- martello. D’improvviso, quel suono abitanti. Oggi i cittadini che risie- dendo case e campagne. Un aiuto metallico e insistente tagliò l’aria dono tra le due sponde del canale, nella ricostruzione degli eventi ante- come la lama affilata di un’accetta e unite dal ponte in ferro, sono oltre il cedenti e susseguenti la rotta del 6 un brivido di gelo calò sugli animi doppio (13.325 a dicembre 2010). novembre del ’66, ce lo offre il rac- delle persone, già tristi per conto Sono trascorsi quasi quarantacinque conto che Adriano Smonker ha affi- loro: era un’ulteriore conferma, qua- anni dall’alluvione del 1966; in que- dato alle pagine del suo libro “Il lora ce ne fosse stato bisogno, che il sti nove lustri il progresso scientifico nonno di mio nonno” (Tracciati edi- pericolo era grande per davvero. e tecnologico ha compiuto passi da tore), edito nel 2009. “Ad un tratto – Si organizzarono i primi aiuti in gigante in tutti i campi del sapere, scrive l’autore – nel primo pomerig- asilo, si fecero riunioni d’emergenza della scienza e della società, ma ieri gio, ecco spargersi la voce tanto te- in municipio, si improvvisarono al- come oggi, nel 1966 come nel 2010, muta: ‘Sparsora, sparsora!’ ‘Tra- cuni volenterosi (non esisteva ancora di fronte alla forza della natura le cima, tracima!’. Infatti, bisogna dire la Protezione Civile) insieme alle emozioni, gli stati d’animo, gli stessi che l’onda di piena, arrivata da Vol- Forze dell’Ordine. Intanto l’acqua, comportamenti delle persone sono tabarozzo, non aveva propriamente che nell’onda di piena aveva sciolto gli stessi. Posti d’innanzi ad un rotto gli argini, come comunemente ogni freno, continuava a infiltrarsi evento calamitoso, come un’allu- si credeva, ma li aveva semplice- pei campi, scorrendo, ora, persa la vione, le persone si trovano spiaz- mente superati, prima verso San Gre- velocità iniziale, viscida e silenziosa, zate, percorse nel loro intimo da ti- gorio, sul Piovego, poi sempre più come un serpente che esce dalla more, preoccupazione, paura, senti- vicino, circa un chilometro a monte tana, presentandosi all’improvviso menti che, però, come per magia, del cimitero. A quella notizia si rad- sulle aie, davanti alle porte di casa, dopo un primo momento di smarri- doppiano gli sforzi, si radunano i come uno spettro. mento si trasformano in coraggio, bambini, si chiamano forte per nome Incominciava, ormai, a zampillare solidarietà, tenacia, voglia di rico- i vicini, in cerca di aiuto e conforto, perfino dai pavimenti del pianter- minciare, come nel 1966 così nel per sentirsi meno soli in caso di ne- reno, facendo traballare sedie, mobili 2010. maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 13

PONTE SAN NICOLÒ ALLUVIONE 2010 LE TESTIMONIANZE

ha ceduto proprio in quel punto”. Tornato a casa dopo il giro di perlu- RONCAJETTE NEL CUORE strazione Boccon si è infilato a letto, ma il sonno è stato interrotto da lì a NONOSTANTE L’ALLUVIONE poche ore dallo squillo del telefono. “Poco dopo le tre, un mio cono- Una delle abitazioni più colpite e danneggiate dall’alluvione è quella di Luca Boccon, scente mi ha avvertito che il canale appartenente ad una delle famiglie storiche di Roncajette e residente in via Giotto. di Roncajette aveva rotto vicino alla discarica, suggerendomi di scappare prima che l’acqua raggiungesse la mia casa – ricorda Boccon – a quel punto mia moglie e io non sapevamo cosa fare. In tutta fretta abbiamo por- tato le macchine sopra l’argine e poi abbiamo svegliato i nostri figli. Non scorderò mai lo sguardo di terrore di mia figlia di undici anni quando le ho detto che dovevamo scappare, perché aveva rotto l’argine. Ricordo che la luna illuminava la cresta bianca d’acqua che avanzava ineso- rabile sui campi, tanto che nel giro di mezz’ora l’avevamo già davanti la porta di casa. Pian piano l’acqua ha iniziato ad entrare e noi ci siamo sen- titi inermi, perché non potevamo far qualcosa per impedirlo. Nel frat- tempo era stata tolta la corrente ed eravamo completamente al buio. Ab- biamo portato alcune cose al piano superiore e fortunatamente mia mo- glie è riuscita a salvare le fotografie 13 e i nostri ricordi più cari. Prima di andare via, siamo andati a dare una mano ai nostri vicini, la cui mac- acqua, che nella notte tra l’1 proprio dove il canale ha rotto. L’ac- china non riusciva a partire”. Portati L’ e il 2 novembre 2010 ha rotto qua si era alzata e sentivo un goccio- moglie e figli in municipio, trasfor- l’argine del Roncajette e invaso i ter- lio dal canale alla chiavica, ma in mato in centro per gli sfollati, Luca reni circostanti, è entrata prepotente- quel momento non ho prestato parti- Boccon è tornato a Roncajette per mente nelle vite delle famiglie della colare attenzione a quel fatto, pen- aiutare i primi soccorritori ad avver- zona, soprattutto quelle residenti sando fosse dovuto alla chiusura non tire i compaesani dell’arrivo dell’ac- nelle vie Giotto, San Fidenzio e Boc- perfetta delle porte della chiavica; fa- qua e a preparare sacchi di sabbia. caccio, sconvolgendone la quotidia- talità dopo due ore e mezza l’argine “Non ci si rende conto veramente nità. In poche ore una distesa di acqua e fango ha coperto tutto, campi, giardini, strade, orti, fino ad insinuarsi dentro le stesse abitazioni, violando l’intimità famigliare. Tra i nuclei più colpiti dall’alluvione, c’è quello di Luca Boccon, rappresen- tante di una delle storiche famiglie di Roncajette, la cui casa dista poche decine di metri dal canale. Come ac- caduto ai compaesani alluvionati, anche lui è stato avvertito della rot- tura dell’argine nel cuore della notte. “Ricordo benissimo quei momenti – racconta Luca Boccon – la sera prima non ero tranquillo, perché avevo sentito quanto era accaduto a Vicenza, con l’esondazione del Bac- chiglione, per questo sono andato a fare diversi sopralluoghi in macchina lungo l’argine. Poco dopo la mezza- notte mi sono fermato all’ingresso della discarica, vicino alla chiavica, maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 14

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della tragedia finché l’acqua non si dei miei antenati e della mia fami- il giorno che ho cominciato a pulire ritira dalle case – commenta Boccon glia, ma alcuni dei miei famigliari, casa mia, mi sono trovato dodici per- – Nei due giorni successivi all’allu- dopo l’alluvione, hanno pensato di sone venute a darmi una mano, al- vione, essendo la mia casa invasa da andare via. Certamente, se dovesse cune delle quali che nemmeno cono- oltre un metro e trenta centimetri riaccadere una fatto del genere, è scevo o avevo mai visto prima. Altra d’acqua, ho trovato ospitalità da mio un’evenienza che prenderemo in gente mi ha chiamato, offrendomi fratello che vive a Ponte San Nicolò. considerazione. I miei figli, il più ospitalità o per darmi una parola di Abbiamo fatto ritorno a casa il gio- grande di sedici anni e la più piccola conforto. Nella tragedia che ci ha ac- vedì, ma già il giorno prima ero an- di undici, sono stati colpiti da quello comunato, sono stati superati tanti dato a vedere com’era la situazione. che è successo”. Dopo quanto pas- screzi, con qualcuno si è risaldato un L’acqua era scesa, arrivando a set- sato dagli alluvionati la forza per vecchio legame, che magari si era un tanta-ottanta centimetri. Tutto quello rialzarsi, per ricominciare, per ritor- po’ allentato. Da alluvionato ringra- che si trovava al piano terra era an- nare alla vita di prima non è così fa- zio la macchina dei soccorsi, l’am- dato distrutto, con sedie, mobili ed cile da trovare, ma certamente è più ministrazione comunale, in partico- elettrodomestici che galleggiavano; semplice se c’è qualcuno pronto a lare il Sindaco Enrico Rinuncini, e la una cosa che non si può immaginare darti una mano. Questo è quello che parrocchia di Roncajette che si è at- se non la si vede di persona. Il giorno è accaduto alla famiglia Boccon e tivata tantissimo. A nome mio e della seguente l’acqua si era ritirata, la- agli altri nuclei familiari colpiti dal- mia famiglia ringrazio le persone che sciando il posto al fango, che era do- l’alluvione. Una volta che l’acqua si ci hanno donato quello che avevano vunque. Solo a quel punto ci si rende è ritirata, squadre di volontari, pro- dentro i loro cuori, per venire incon- veramente conto dei danni subiti, che venienti da tutto il padovano e da tro a chi ha avuto come noi una di- bisogna ricominciare daccapo. In fuori provincia, sono giunte a Ron- sgrazia del genere. Roncajette è un quei frangenti non sai da dove ini- cajette semplicemente per dare una paese coinvolgente, che ha un qual- ziare a risistemare. È difficile tornare mano a chi si trovava in difficoltà. cosa di speciale al suo interno che alla normalità. Io sono molto legato “Noi la solidarietà l’abbiamo toccata non si può spiegare. Bisogna abitarci a Roncajette, è il paese di mio padre, da vicino – racconta Luca Boccon – per capirlo”.

sono più. Per mettere in sicurezza TRADITI DA UN CORSO D’ACQUA gli argini del canale di Roncajette servirebbe un’azione ad ampio re- CHE SI CREDEVA AMICO spiro e non un intervento di rat- toppo. Dobbiamo, infatti, renderci acqua, una volta che si è ri- passato un dicembre tragico da que- conto che il problema della sicu- L’ tirata, ha lasciato nella casa sto punto di vista. La stessa vigilia rezza delle sponde del canale non ri- Boccon una scia di danni. Il piano di Natale l’abbiamo vissuta sull’ar- guarda solo la frazione di Ron- terra dell’abitazione di via Giotto, a gine, con l’angoscia a causa di un cajette, ma tutto il territorio di Ponte distanza di alcuni mesi dall’esonda- nuovo allarme esondazione. In casa San Nicolò, in quanto c’è la possi- zione, è ancora inagibile. “Il primo abbiamo dovuto alzare le poche bilità che possa rompere ovunque. mese dopo l’alluvione abbiamo cose che avevamo, per salvarle da Ponte San Nicolò – prosegue Boc- avuto un grande freddo in casa, no- una nuova eventuale alluvione. Ho con – nella disgrazia è stata fortu- nostante il riscaldamento fosse al sempre vissuto vicino al canale, nata, perché l’argine ha rotto nel massimo, a causa dell’umidità – sentendomi tranquillo, ma adesso, punto in cui il Roncajette ha fatto spiega Luca Boccon – Abbiamo dopo quello che è successo, non lo meno danni”. maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 15

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cosa era successo in stalla. Aperta la IL CORAGGIO DI RIPARTIRE porta le vacche sopravvissute, rico- noscendone la voce, gli si sono fatte Messa in ginocchio dall’alluvione, l’azienda agricola della famiglia Bastianello incontro per fargli festa. ha saputo ripartire, grazie alla forza e alla caparbietà dei loro titolari, ma L’acqua nella stalla aveva rag- anche al fondamentale aiuto degli amici allevatori e dei loro concittadini. giunto il metro e 45 centimetri di al- tezza, mentre in casa quota 1,30 acqua, che ha invaso gran che abbiamo slegato dentro la stalla, metri. Filtrata dalle finestre, l’acqua L’ parte del territorio di Ron- mentre una decina di vacche le ab- pian piano aveva invaso tutto il piano cajette, non ha provocato danni alle biamo condotte sopra il vicino ponte terra, provocando enormi danni a sole abitazioni, ma anche a diverse (poi portate via in barca ndr). Ab- muri, infissi e mobilio e rovinando attività presenti in zona: è il caso del- biamo accompagnato da parenti mia irrimediabilmente molti ricordi. In l’azienda agricola della famiglia Ba- madre e i bambini, svegliati e mon- stalla delle 150 balle di fieno se ne stianello. Coltivatori diretti e alleva- tati in macchina ancora in pigiama. sono salvate una ventina. “Quando si tori di vacche da latte, Cesare e il fi- Poi con mia moglie e mio padre è ritirata l’acqua abbiamo trovato 15 glio Luca, vivono con le loro fami- siamo sempre restati qui, al primo tanto fango e tanto lavoro da fare – glie in via Giotto dal 1985. In prece- piano della casa”. Impossibile per i afferma Cesare Bastianello – ma denza risiedevano a , dove Bastianello staccarsi dalla loro abi- tanta gente è venuta ad aiutarci, nel 1966 avevano subito l’esonda- tazione, dalla loro azienda, dai loro anche persone che non conosce- zione del Brenta. “Sono originario di animali. Nella prima mattinata è nata vamo. Vedendo questa solidarietà mi Albignasego e mi sono trasferito a anche una vitellina, Speranza, por- sono detto che se ci aiutano, pos- Limena nel 1960 – racconta Cesare tata in salvo sopra l’argine, ma pur- siamo ripartire, perché ricominciare Bastianello – sei anni dopo c’è stato troppo morta alcuni giorni dopo; da zero è difficile, poiché le vacche, l’alluvione e un altro allarme si è re- anche la madre non è sopravvissuta il fieno, il mangime costano. I nostri gistrato nel 1976. Dopo questi fatti all’alluvione. Sebbene Cesare e Luca colleghi allevatori, alcuni anche da abbiamo deciso di andarcene via da avessero cercato di alzare il livello Piacenza tramite la federazione Col- Limena, così, una volta chiusi i della stalla cospargendo il fondo di diretti, e amici ci hanno aiutato, re- mutui, ci siamo stabiliti a Roncajette. balle di paglia, nell’esondazione galandoci animali e fieno. Questa è Qui ci siamo trovati bene, la gente è hanno perso la vita 23 delle loro 66 stata la spinta per ripartire”. C’è buona”. In questi cinque lustri i Ba- vacche. Altre sono morte per lo commozione nelle parole con cui stianello hanno lavorato sodo, hanno shock nei giorni seguenti, per un to- Luca, Cesare e la moglie Maria ri- sviluppato la loro attività, di pari tale di una trentina di capi. “Alcune cordano quanti, tra amici, conoscenti passo hanno ingrandito la famiglia, avevano smesso di mangiare – e persone, molte rimaste anonime, mettendo radici a Roncajette. Poi la spiega commosso Cesare – perché hanno fatto per loro nei giorni dell’e- notte tra l’1 e il 2 novembre, l’allu- non sono macchine, ma esseri vi- mergenza e in quelli del dopo allu- vione ha quasi spazzato via tutte le venti. La mattina seguente non senti- vione: “Ringraziamo tutti, dal Sin- certezze di questa famiglia generosa vamo nulla, noi che siamo abituati a daco in prima persona che non ci ha e caparbia, mettendo in ginocchio la sentire il muggito delle nostre vac- mai abbandonato, alla Protezione Ci- loro azienda. “Alle tre e mezza del che. C’era il più completo silenzio. vile che ci ha portato da mangiare, mattino siamo stati svegliati dal Sin- Io avevo passato la giornata prece- quando isolati da tutto e da tutti non daco e dalla Protezione Civile – ri- dente al balcone e le sentivo pian- avevamo nulla perché rovinato dal- corda Luca, padre di due figli, la più gere, ma non potevo fare nulla. In l’acqua, ai Carabinieri, ai Vigili del grande di tredici anni e il minore di quel momento ci siamo detti che era Fuoco, agli amici allevatori, al par- otto – dicendoci che il canale Ron- finito tutto, che non ci saremo più ri- roco, ai concittadini che ci hanno cajette aveva rotto sul Maestro. Al presi”. Il mattino dopo, alle 10, con aiutato, alle mamme dei nostri figli e buio, perché non c’era corrente elet- molta cautela, vista l’acqua ancora nipoti che sono venute ad aiutarci a trica, abbiamo portato sopra l’argine sopra il metro, anche se il livello si ripulire pentole e stoviglie dal fango, i trattori e le macchine, lasciando qui era abbassato di qualche decina di e a tutte le persone che ci hanno dato un trattore per spostare gli animali, centimetri, Luca è andato a vedere una mano a sistemare e a ripartire”. maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 16

PONTE SAN NICOLÒ ALLUVIONE 2010 LE TESTIMONIANZE

sacchi la parrocchiale, la canonica e la scuola materna, cosicché la notte LA PARROCCHIA SEMPRE sono stato ospite della fraternità fran- cescana, mentre gli stessi frati hanno AL FIANCO DEGLI ALLUVIONATI dormito con gli sfollati. Durante il giorno l’acqua è salita sino a lam- La frazione di Roncajette è stata messa a dura prova dall’inondazione di ini- bire, verso mezzogiorno, lo scalino zio novembre. Un evento tragico, che la comunità ha superato a testa alta, della canonica, per poi cominciare a scoprendosi più unita e forte di prima. ritirarsi. Quindi, chi poteva, ha fatto ritorno a casa e ha iniziato a svuotare dall’acqua garage e abitazioni. In quei momenti ho visto tanta solida- rietà, prima di tutto tra residenti, tra vicini di casa. Credo che in quei giorni siano nate tante amicizie. Ho visto persone che, dopo aver siste- mato la propria casa, andavano ad aiutare chi era ancora in difficoltà”. Non appena l’acqua ha cominciato a ritirarsi don Pierpaolo ha visitato più volte, casa per casa, tutte le fa- miglie di Roncajette per verificare le diverse situazioni. “Si contavano i danni e si stava con la gente – pre- cisa il parroco – è stato il momento più intimo, di rapporto e di relazione con i parrocchiani. Si andava a tro- vare gli sfollati, sempre seguiti dai nostri tre frati francescani; una pre- senza molto significativa che ha in- alluvione dello scorso no- Poi sono andato a trovare gli sfollati, fuso sicurezza nelle persone. Il mo- 16 L’ vembre ha ferito l’intera fra- tra i quali c’erano anziani che non la- mento peggiore per molta gente è zione di Roncajette. Di fronte alle sciavano la loro casa ormai da de- stato il ritorno a casa, o per alcuni il avversità, però, la comunità non è ri- cenni”. Abbandonate le proprie abi- non poter rientrarvi perché ancora masta a guardare e tanto meno si è tazioni in fretta e furia, molti con i sommersa dall’acqua. In quei fran- arresa, anzi, le difficoltà l’hanno soli vestiti che avevano addosso, in genti non sai se ti fa più pena la fa- unita ancora di più, permettendole di quei drammatici momenti i cittadini miglia giovane appena trasferitasi, reagire e di risollevarsi. Merito di di Roncajette hanno dato dimostra- che aveva tutto nuovo, magari ancora questa reazione positiva dei residenti zione di compostezza e dignità. “Ho da finire di pagare, oppure gli an- della frazione di fronte alla calamità visto tanta solidarietà – prosegue don ziani che hanno perso tutti i ricordi va ascritta anche alla parrocchia e al Pierpaolo – le persone si incoraggia- di una vita, o chi, oltre alla casa, ha suo parroco don Pierpaolo Peron, vano a vicenda, cercando di farsi perso la propria attività”. che hanno funto da collante e da forza l’una con l’altra. Le prime ore Passata l’emergenza la comunità di punto di riferimento per una comu- dopo l’evacuazione del paese non si Roncajette ha vissuto due occasioni nità disorientata da un evento così sapeva cosa sarebbe successo, non si particolarmente significative. La do- tragico, come è stata l’alluvione. I ri- sapeva con quale velocità l’acqua si menica successiva all’alluvione i cordi di quei momenti sono dolorosi, stava avvicinando al centro del parrocchiani si sono ritrovati in ma anche ricchi di umana tenerezza; paese. In quei frangenti si è poco lu- chiesa per celebrare la santa messa. sono ricordi fatti di gesti, di sguardi, cidi e i parrocchiani cercavano so- “È stato un evento molto partecipato di parole, di silenzi, di lacrime, ma prattutto notizie di quello che stava e sentito – confida don Pierpaolo – è anche di sorrisi. “Sono stato sve- avvenendo. C’erano persone che stato anche un momento di profonda gliato alle quattro del mattino dalle avevano lasciato la loro casa, così commozione; ci si è guardati in fac- sirene dei Carabinieri – racconta don come si erano alzati dal letto, altre cia e ci si è ritrovati più uniti. La cosa Pierpaolo, parroco di Roncajette dal vivevano una situazione di smarri- più bella sono i tanti gesti di riconci- 2005 – il Sindaco mi ha chiesto di mento”. liazione che ci sono stati; alcuni suonare le campane per avvertire i L’acqua ha cominciato ad entrare hanno ritrovato un’amicizia, altri si residenti, ma mancava la corrente e nel centro abitato di Roncajette in- sono riconciliati tra loro. Altro non ho potuto soddisfare la sua ri- torno alle nove del mattino. Sono evento significativo è stata la fiacco- chiesta. Abbiamo iniziato a far eva- stati molti i volontari impegnati a lata che si è tenuta il venerdì succes- cuare le persone dalle case, trasferite preparare sacchi di sabbia, utilizzati sivo, preceduta dalla recita del rosa- in municipio e nella sede degli Amici per frenare la furia dell’acqua. “C’è rio e seguita da una castagnata. del mondo. Io, invece, sono rimasto stato più di qualcuno che prima della Quella sera chi poteva è sceso in per qualche ora a Roncajette per cer- propria casa si è preoccupato della piazza. Nonostante i danni e i disagi, care di portare al sicuro paramenti e nostra chiesa – ricorda don Pierpaolo alla fine la comunità è uscita da que- opere della nostra chiesa, con l’aiuto – Il Comune ha mandato una squa- sta situazione ancora più unita e dei frati della comunità francescana. dra di volontari che ha sigillato con i forte”. maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 17

LA PROPOSTA NATURALE E GENUINA A “KM ZERO” DI ORTO DI CIVRANA Da qualche mese in via Guido Rossa 7 a Roncaglia di Ponte San Nicolò funziona il punto vendita a “Kilometri Zero” di Tenuta Civrana, sterminata azienda agricola della vicina Pegolotte di Cona. La proposta punta l’accento su ortaggi e frutta fresca e di stagione e su un’ampia selezione di prodotti alimentari che fanno della genuinità il loro punto di partenza. Il tutto a prezzi estremamente concorrenziali grazie alla filiera diretta produttore-consumatore. a salute comincia a tavola”. “LProbabilmente l’affermazione più comune che conta il maggior numero di autorevoli e indiscusse conferme. Ma mangiare bene e sano, cosa significa? Qui la questione diventa più complessa... Non ultimo perché non è facile tracciare una mappatura certa dei prodotti che fi- niscono sulla nostra tavola. In ogni caso, mangiare bene e sano significa prima di tutto variare la propria alimentazione e introdurre cibi di qualità per quanto pos- sibile senza conservanti e altri additivi, che troppo spesso sono responsabili di allergie e intolleranze alimentari. Sull’importanza di una sana e corretta sca di stagione e una variegata selezione venienti da aziende locali, con vini del alimentazione che trae gli alimenti che di prodotti alimentari e biologici rigoro- territorio e dei vicini Colli Euganei. Ed finiscono in tavola dai cicli della natura, samente “made in ” e prodotti da ancora, con salumi, formaggi, prodotti ci crede Tenuta Civrana di Pegolotte di Tenuta Civrana e da aziende associate. Il caseari, paste e farine di produttori pa- Cona (www.tenutacivrana.it), un’a- parametro di riferimento è quello dei dovani che hanno abbracciato il credo di zienda agricola che occupa una superfi- “Kilometri Zero”, ovvero i prodotti pro- un’agricoltura semplice e genuina. cie di oltre 360 ettari e che ha aperto a vengono prevalentemente dal territorio Per conoscere la proposta e la filosofia Roncaglia di Ponte San Nicolò un pro- circostante entro un raggio massimo di di Orto di Civrana è sufficiente entrare prio punto vendita che mira appunto a 180 km. Conservanti e altri additivi nel punto vendita di via Guido Rossa 7 a far conoscere i tanti vantaggi di un’ali- sono banditi e l’approccio alle diverse Roncaglia di Ponte San Nicolò. La sem- mentazione naturale. coltivazioni é rigorosamente naturale. plicità, il contatto con la merce esposta, Ecco allora che da Orto di Civrana di Insomma, una filiera corta, ben traccia- l’identità certa dei prodotti e la disponi- Roncaglia di Ponte San Nicolò sono pre- bile, che garantisce il prodotto che fini- bilità degli operatori forniranno una senti in abbondanza ortaggi e frutta fre- sce sulla nostra tavola, e che lo propone prima misura della serietà dell’azienda. Spazio redazionale a pagamento ad un prezzo decisamente concorren- La successiva “prova in tavola”, ovvero ziale. A questo proposito, Orto di Ci- la fragranza, il sapore, il gusto degli ali- vrana sostiene che per tipologie di pro- menti vi convincerà della scelta fatta. E dotti, i prezzi sono sensibilmente infe- passo dopo passo conoscerete una nuova riori a quelli dei correnti supermercati. via del benessere... Ma la proposta di Orto di Civrana che propone in primis alimenti freschi e ORTO DI CIVRANA di stagione, quanto è diversificata? Sicu- ramente non ci troviamo di fronte al- Via Guido Rossa, 7 l’approccio consumistico del supermer- Roncaglia di Ponte San Nicolò cato, le cui migliaia di prodotti spesso si Aperto dal lunedì al sabato ripetono e si giustificano soprattutto dalle 8.30 alle 12.45 dalla necessità di far cassa, però la pro- dalle 16.00 alle 19.45 posta di Orto di Civrana è ben diversi- ficata. Frutta e verdura di stagione si co- Tel 049.717084 niugano infatti con carni certificate pro- e-mail: [email protected] maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 18

PONTE SAN NICOLÒ ALLUVIONE 2010 LE TESTIMONIANZE

“…All’inizio, quando per un’ordi- nanza del sindaco ho saputo che le scuole erano state chiuse, come tutti i ragazzini sono stata superfelice, ma non avevo inquadrato bene la gravità della situazione. Poi, però, quando i miei genitori non sono andati al la- voro, mi sono impaurita tantissimo, perché il mio papà non resta mai a casa, nemmeno con la neve… Io fa- cevo i compiti, ma non riuscivo a concentrarmi, ogni tanto pregavo e L’ALLUVIONE VISTA CON quella sera sono andata a letto pre- gando che la notte successiva non succedesse niente…”. GLI OCCHI DEI BAMBINI Serena Cosa hanno provato i nostri ragazzini nei giorni dell’emergenza? Alcuni passi “…Io inizialmente ero contento di degli elaborati realizzati dagli studenti della 1ªB della scuola secondaria di primo non andare a scuola, ma quando grado “Andrea Doria” di Ponte San Nicolò sull’alluvione, danno un quadro dei sono ritornato a casa, passando per il sentimenti e degli stati d’animo con cui i bambini hanno vissuto direttamente o Municipio, ho visto i residenti di Roncajette sfollati dalle loro case indirettamente l’esondazione del Roncajette. Dagli scritti, pur nella loro sempli- che piangevano perché l’acqua aveva cità, emergono una straordinaria sensibilità e una lucida descrizione dell’evento. travolto tutte le loro cose… Durante la notte ho dormito molto poco e ho giorni, nei quali è successo stammo con tutta la gente fino alle fatto dei brutti sogni…”. “Il’alluvione, sono stati tristi 7.00 in Municipio, dove ci avevano Mattia per me, per le mie compagne di detto di radunarci e dove si erano riu- classe Alessia ed Elisa e per tutti co- nite tutte le famiglie di Roncajette. “Io ho vissuto l’alluvione solo in loro che hanno subito danni. La sera Finalmente, la Protezione Civile ci modo indiretto con due giorni di va- 18 del 1° novembre, finito di cenare, as- disse che potevamo tornare a casa per canza. Per fortuna, la mia casa non sieme alla mamma sono andato a ve- breve tempo a raccogliere alcune si trova vicino al fiume, ma una mat- dere l’altezza dell’acqua del fiume cose… Allora mi sono subito preoc- tina con la mamma sono andato a ve- Bacchiglione, perché nei giorni pre- cupato di mettere in salvo i miei libri dere l’argine: l’acqua era molto alta cedenti aveva piovuto parecchio: di scuola. Nei giorni successivi siamo e sporca ed io ho pensato che, se erano le 20.30. All’inizio mi ero andati ad aiutare le famiglie che ave- fossi caduto, sarei morto perché non preoccupato, ma la mamma mi rassi- vano avuto danni maggiori. C’era la- avrei avuto abbastanza forza per lot- curò dicendomi che l’acqua era an- voro per tutti: chi riempiva sacchi di tare contro la corrente…”. cora bassa, era all’altezza della spalla sabbia, chi si rimboccava le maniche Damiano del fiume: in dialetto veneto si dice e con le pompe prosciugava l’acqua, ‘maresana’. Ritornati a casa, andai a chi iniziava a pulire gli oggetti, chi letto, ma il mio pensiero era che l’ar- eliminava quello che ormai era rovi- gine potesse rompere e non nascondo nato dal fango… La domenica suc- che avevo un po’ paura. La nostra cessiva il Parroco ha fatto una pre- sveglia si è fermata alle 3.30 circa e dica veramente toccante, dicendo che ha continuato a lampeggiare, perché da questa tragedia ciascuno sarebbe era stata tolta la corrente… Nel tram- uscito migliore o peggiore; certo, non busto la mamma mi rassicurò dicen- saremmo rimasti gli stessi di prima e domi di stare calmo. Non era sem- dipenderà da noi, ma io ho visto plice, mi misi a piangere perché ero molta partecipazione e commozione spaventato, ma i miei genitori con le da parte di tutti”. loro parole mi tranquillizzarono. Re- Alberto

“…La falla aperta era distante da non riuscivano a far partire la mac- di mia zia, che ci ha accolti… Siamo noi solo 400 metrie. e a poco a poco china e nel trambusto quasi non ci ritornati alla normalità con qualche si vedeva arrivare da dietro al nostro siamo accorti che l’acqua era ai no- difficoltà in più e con i ricordi più garage una chiazza bianca: era l’ac- stri piedi… Verso le 9 di mattina, cari gettati via in un solo colpo, qua. Io, ogni due minuti controllavo passando per casa, la mia mamma come ad esempio i quaderni e i libri quanto tempo impiegava l’acqua ad provò a chiamare il nostro cane, miei e di mio fratello, la cucina della arrivare ed ero sempre più impau- Laika, che non avevamo più visto; nonna materna e i documenti di la- rita. Dopo aver cercato di salvare più allora, mio padre, aiutato dai Vigili voro del papà. Questa è la mia av- oggetti possibili, siamo scappati per- del Fuoco, è uscito con la barca e ventura che resterà sempre nel mio ché l’acqua era arrivata. Così siamo l’ha trovata portandola in salvo… cuore”. andati ad aiutare i nostri vicini che Arrivata la sera, siamo andati a casa Alessia maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 19

“Se ci avessero fatto evacuare, credo che invece sarei stato in casa per fare la guardia agli sciacalli, così come tutti i componenti della fami- glia”. Dario

“Assieme ai miei vicini noi ab- biamo fatto molte perlustrazioni al fiume, io ho preparato dei sacchi di sabbia. Alla notte, però, avevo mol- “Questa situazione molto grave ci tissima paura… e un po’ ne ho an- ha fatto capire quanto sia importante cora!”. la vita e la collaborazione di tutti… e Camilla a me si è scaldato il cuore, perché sono riuscita a comprendere il loro “I giorni dell’alluvione per me non messaggio”. “…Più passava il tempo più mi sono stati impegnativi, perché abito Elisa rendevo conto dei danni: ho visto in- dall’altra parte dell’argine da cui il tere zone sott’acqua, macchine som- fiume è straripato, ma nella zona al- merse dal fango, animali morti e col- lagata abitano i miei amici. Valentina tivazioni distrutte. Molte persone ora aveva una fattoria e le sono morte si trovano senza casa e senza lavoro, tantissime mucche, quelle che si ma la cosa che più mi ha colpito è sono salvate erano state portate da vedere i volti delle persone anziane: suo papà sopra l’argine legate al trat- piangevano dopo aver lavorato tutta tore oppure sul tetto della stalla. Pro- una vita…”. prio quella notte è nata una vitellina, Niccolò chiamata Speranza. C’era molto fango ovunque… Ora dicono che “Leggo il cartello: EVVIVA! Non non vorrebbero più avere una fatto- si va a scuola. Poi ho capito che la ria, infatti servono molti soldi per ri- mia casa poteva essere in pericolo. cominciare; secondo me però cam- 19 Per la paura che il fiume straripasse, bieranno idea, perché ogni allevatore quella sera mi sono preparata lo zai- che conosco ha promesso loro una netto con dentro le cose a me più mucca in regalo”. NATALE CON IL care…”. Niccolò Giorgia CUORE IN GOLA l Natale 2010 rimarrà per sem- “…Io non riesco a credere che Ipre impresso nella memoria di l’acqua, che ci aiuta a vivere, in casi chi ha vissuto le drammatiche gior- come questi ci allaghi case, indu- nate dell’alluvione. Le festività nata- strie, scuole e, soprattutto, fattorie lizie sono state cariche di angoscia dove tanti poveri animali sono affo- per i cittadini di Roncajette, a causa gati ingiustamente…”. del livello del canale, che proprio la Giacomo vigilia della Natività si è alzato in maniera preoccupante. Giorni di festa, trascorsi con il cuore in gola per timore di un’altra esondazione. Natale sommerso

“Non ho mai visto una catastrofe Volevo dimenticarti Natale, così grande… sembrava di essere in laguna. Mentre guardavo la TV, delle sommergerti tra mille paure mi assalivano: essere sfollato, doni feste e svaghi, perdere molte cose importanti, avere ma acque svelte e limacciose la casa piena d’acqua e metterla a hanno sommerso la mia vita, posto. Nello stesso tempo in cui noi le mie fatiche e le cose più care. ci siamo creduti salvi, i nostri amici E ora che sono stanco di avevano la casa allagata, sei emerso Tu, caro Bambino, così i miei genitori sono andati ad per ricordarmi la Tua ricca povertà. aiutarli. Penso che questo fatto sia ac- caduto perché non ci prendiamo cura Dammi la speranza per ricominciare! della natura, costruendo troppe case”. Sergio Alessandra Fortini maggio:Layout 1 27-05-2011 10:38 Pagina 20

PONTE SAN NICOLÒ ALLUVIONE 2010 LE TESTIMONIANZE

tando a distribuire loro qualcosa di I FRATI FRANCESCANI caldo, inoltre con i volontari della Protezione Civile abbiamo fatto l’ap- pello per verificare se qualcuno fosse VICINI AGLI SFOLLATI rimasto a Roncajette. Constatato che I tre frati della fraternità francescana di Roncajette sono stati per due giorni mancava una persona anziana, con un volontario della Protezione Civile, e due notti al fianco degli sfollati, soprattutto degli anziani, per sostenerli e siamo tornati in paese a controllare. rincuorarli nella difficile situazione contingente. Abbiamo trovato l’anziano, che ab- biamo convinto a lasciare l’abita- zione, avvertendo i familiari con cui era in contatto e portandolo alla sede degli Amici del mondo. La gente era contenta che fossimo con loro. Tutti, dipendenti comunali, assessori e con- siglieri comunali, si sono dati un gran da fare per attenuare i disagi delle persone”. Alla sera c’è stata la ricongiunzione di tutti gli sfollati, suddivisi in mattinata nei due gruppi accolti, rispettivamente, in municipio e nella sede degli Amici del mondo; gli evacuati sono stati accompagnati nella palestra di Legnaro adibita a dormitorio. “Abbiamo trascorso due notti con gli sfollati, la prima a Le- gnaro, la seconda agli Amici del mondo – spiega fra Giuseppe – il terzo giorno molti hanno fatto ritorno nelle loro case, gli altri sono stati ospitati da parenti e amici. Nei due 20 giorni dell’emergenza abbiamo no- tato che, soprattutto negli anziani, ei primissimi giorni dell’e- nendo. Qui la Protezione Civile mi c’era un po’ di apprensione e di diso- Nmergenza alluvione, i frati ha informato della rottura della rientamento, però vederci al loro della fraternità francescana di Ron- sponda al confine con Casalserugo. fianco li rasserenava. Anche la pre- cajette sono stati una presenza rassi- Essendo originario di Ariano Pole- senza delle collaboratrici del Sindaco curante per gli sfollati della frazione. sine, paese alluvionato proprio cin- e dello stesso primo cittadino è stato Fra Giorgio, fra Giuseppe e fra Mas- quant’anni prima, sapevo cosa signi- molto rassicurante. Il clima tra gli simo sono stati con loro in municipio ficava quell’evento. Allora sono sfollati è sempre stato sereno, e nella sede degli Amici del mondo, corso ad avvertire i miei confratelli e ognuno prestava attenzione alle pic- adibiti a centro accoglienza, e nella insieme siamo andati da don Pier- cole necessità dell’altro, c’è stata palestra di Legnaro, trasformata in paolo per vedere come potevamo molta solidarietà e comprensione per dormitorio, condividendo timori e renderci utili”. Nel frattempo i resi- le rispettive difficoltà. Inoltre, hanno paure e offrendo loro parole di denti di Roncajette erano già stati molto apprezzato le attenzioni rice- conforto e di sostegno. Presenti a evacuati; poiché la fraternità france- vute in quei giorni. Quella sofferenza Roncajette dal settembre 2006, i frati scana è ospitata nell’ex scuola della di fondo è stata molto alleviata dai francescani hanno trascorso anche le frazione, situata sull’argine opposto gesti di attenzione ricevuti, anche da notti accanto agli sfollati, prenden- a quello della rottura, e non trovan- parte delle collaboratrici del Sindaco. dosi soprattutto cura delle persone dosi quella zona in situazione di pe- Questa esperienza ha lasciato un anziane, particolarmente frastornate ricolo, i religiosi non avevano rice- segno positivo in noi frati. Anche noi e disorientate per l’accaduto. vuto la comunicazione di lasciare l’a- facciamo parte della parrocchia di All’interno della fraternità, il primo bitazione. Aiutato il parroco a met- Roncajette e, dopo questo evento, ci ad accorgersi di quanto stava avve- tere in salvo alcuni paramenti sacri e sentiamo ancora di più parte di que- nendo nelle prime ore del 2 novem- le opere d’arte della parrocchiale e sta comunità, se ancora ce ne fosse bre è stato fra Giuseppe, alzatosi di verificato che in paese non fossero ri- bisogno. Abbiamo condiviso questo buonora. “Ho visto le luci sull’ar- masti due anziani vicini di casa, che momento difficile, ma devo dire gine, però ho pensato fosse un sem- vivono soli, i frati si sono recati in anche bello dal punto di vista umano, plice allarme, di cui ero a conoscenza municipio per sostenere gli sfollati in proprio per i legami di solidarietà e dalla sera precedente – racconta il quei momenti di smarrimento. di vicinanza che nella difficoltà si francescano – tuttavia mentre stavo “Siamo stati lì con le persone, che in sono rafforzati”. Nei giorni seguenti finendo di lavarmi è andata via la gran parte non conoscevamo, per fra Giorgio, responsabile del progetto corrente e allora mi sono allarmato. stare loro accanto – spiega fra Giu- fraternità francescana di Roncajette, Vestitomi in fretta ho acceso dei lu- seppe – c’erano famiglie con bam- ha accompagnato il parroco don mini in casa e sono andato sull’ar- bini e ragazzi, adulti e anziani. Ab- Pierpaolo Peron nelle visite compiute gine per capire cosa stava avve- biamo cercato di renderci utili, aiu- alle famiglie alluvionate. maggio:Layout 1 27-05-2011 10:39 Pagina 21

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Foto di repertorio del gruppo comunale di Protezione Civile di Ponte San Nicolò. Sotto, la sede dell’associazione.

anch’egli da privato cittadino a con- VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE, trollare lo stato degli argini, lo ha informato dell’accaduto. Lo stesso Fiorin ha, quindi, chiamato un nostro AMICI SU CUI CONTARE collega della protezione civile, che, a sua volta, ha fatto scattare l’al- NELL’EMERGENZA larme”. Entrati immediatamente in azione, i volontari del gruppo comu- Istituito ufficialmente nel 1996, il gruppo comunale di Protezione Civile di nale di Protezione Civile, insieme Ponte San Nicolò in occasione dell’alluvione ha dato dimostrazione di profes- alle forze dell’ordine e al Sindaco 22 sionalità, competenza e sensibilità nell’affrontare le diverse situazioni di crisi. hanno cominciato ad evacuare la fra- zione di Roncajette. Il ricordo dei alluvione dello scorso no- gnazzo ha compiuto il primo turno di visi impauriti, soprattutto degli an- L’ vembre ha evidenziato una controllo degli argini – in quei mo- ziani e dei bambini, svegliati nel volta di più l’importanza della pre- menti la vera emergenza era a Bovo- sonno e avvisati del pericolo incom- senza della Protezione Civile in si- lenta, dove la località ‘Ponta’ era bente e della necessità di lasciare le tuazioni di calamità naturali. Nei stata sommersa, infatti le squadre del proprie abitazioni per un luogo più giorni dell’emergenza i volontari del distretto del Piovese di cui il nostro sicuro, è ancora vivo nei soccorritori locale gruppo, supportati da colleghi gruppo fa parte, erano concentrate che, in piena notte, senza l’ausilio del distretto del Piovese e di altre proprio lì. La rottura dell’argine nel dell’elettricità e spesso con i propri realtà provenienti anche da fuori pro- nostro territorio comunale è stata im- mezzi, sono riusciti ad evacuare in vincia, hanno dato prova di profes- provvisa e inaspettata. Il primo ad poche ore una comunità di circa sionalità, competenza e spirito di sa- accorgersi della falla è stato un mille persone. Portati nelle strutture crificio. Attraverso una serie di inter- agente di vigilanza, che si trovava a allestite per l’accoglienza (l’atrio del venti mirati, coordinati insieme al passare in zona, il quale, incontrando municipio, la sala civica e la sede Sindaco Enrico Rinuncini, hanno per strada Diego Fiorin, impegnato degli Amici del mondo), bagnati, in- cercato di ridurre al minimo i disagi della popolazione e di ristabilire la quotidianità nel più breve tempo pos- sibile. Preallertati il 30 ottobre per le av- verse previsioni meteo, i volontari di Protezione Civile di Ponte San Ni- colò, suddivisi in squadre, nella notte tra l’1 e il 2 novembre hanno tenuto monitorato il Roncajette, sino alla rottura dell’argine avvenuta intorno alle 3.05 in corrispondenza della di- scarica. “In realtà il livello dell’ac- qua nel canale nelle primissime ore del 2 novembre aveva rallentato la sua crescita, tanto che si era ormai stabilizzato – ricorda Roberto Mar- chioro, volontario di Protezione Ci- vile che, insieme a Giuliano To- maggio:Layout 1 27-05-2011 10:39 Pagina 23

PONTE SAN NICOLÒ ALLUVIONE 2010 I SOCCORSI

freddoliti, frastornati, impauriti, gli loro opera”. ma ribadisco che si è trattato di qual- sfollati sono stati censiti e hanno ri- I volontari di Protezione Civile cosa di naturale, vista la situazione cevuto le prime attenzioni. “Ab- nella fase acuta dell’emergenza sono che si stava vivendo. Finalmente, biamo pensato subito a portare loro stati occupati anche nell’evacuazione quando il Genio Civile ha dato il via qualcosa di caldo – racconta Roberto degli animali dalle aziende agricole libera, abbiamo potuto dare avvio Marchioro – nel contempo cerca- minacciate dall’alluvione, nella pre- alle operazioni di svuotamento delle vamo di infondere serenità, parlando parazione e nel successivo posizio- abitazioni e delle aziende dall’acqua con loro e ascoltandoli, il tutto è namento dei sacchi di sabbia nelle con l’ausilio delle motopompe, al- stato facilitato dal rapporto di fidu- zone più sensibili del territorio, al cune in dotazione al nostro gruppo, cia che, ormai, si è instaurato tra la fine di arginare l’eventuale arrivo altre prestateci dai gruppi del di- cittadinanza e il nostro gruppo di dell’acqua nelle aree non ancora rag- stretto del Piovese e da altre realtà”. Protezione Civile, che opera nel ter- giunte. Il loro lavoro era, però, con- Gli sfollati hanno potuto fare così ritorio da quindici anni”. tinuamente interrotto dalle chiamate ritorno alle loro case. Aiutati dai vo- 23 La gestione della situazione di di cittadini, specialmente di persone lontari di Protezione Civile e da altre emergenza da parte del gruppo co- non direttamente coinvolte nell’allu- persone, gli alluvionati si sono do- munale è stata totale. Tutti e 38 i vo- vione, preoccupati per la situazione e vuti disfare di gran parte del mobi- lontari effettivi del locale gruppo alla ricerca di informazioni. Inoltre, i lio, divenuto inutilizzabile, pulire i sono stati coinvolti nei vari interventi volontari dovevano controllare le se- muri ed effettuare una disinfezione attivati. “Abbiamo subito aperto le gnalazioni che pervenivano dai pri- parziale delle abitazioni. “Questa se- cucine allestite nella nostra sede, vati, relative alla presenza di fonta- conda fase si è chiusa nel giro di presso l’ex edifico del Magistrato nazzi o legate al timore di un ulte- quattro cinque giorni grazie all’in- delle acque – spiega la coordinatrice riore innalzamento del livello del ca- tervento dei volontari locali e di del gruppo comunale di Protezione nale. In questo contesto, molti tra gli quelli provenienti da fuori paese, ma Civile, Antonella Ongaro, inizial- stessi volontari avevano il pensiero soprattutto degli stessi cittadini che mente bloccata a Vicenza per l’allu- delle proprie abitazioni e delle pro- si sono dati tanto da fare – conclude vione che aveva colpito anche il ca- prie famiglie, anch’esse a rischio al- la coordinatrice Ongaro – Di questa poluogo berico, e tornata finalmente lagamento. Nonostante questa preoc- calamità in noi volontari del gruppo a Ponte San Nicolò dopo un viaggio cupazione hanno, però, lavorato per comunale di Protezione Civile di avventuroso durato varie ore – nei gli altri, senza risparmiarsi, gestendo Ponte San Nicolò sono rimasti l’e- giorni dell’emergenza, coadiuvati da prima l’emergenza e poi occupan- sperienza accumulata, alcuni spunti alcune componenti del Gruppo dosi dei loro affetti, utilizzando in per migliorarci, molti motivi di cre- Donne e altre signore, abbiamo pre- molte “missioni” mezzi e attrezza- scita, ma, soprattutto, ci sono rima- parato circa mille pasti caldi al ture di loro proprietà (automobili e sti i rapporti di amicizia instauratisi giorno, suddivisi in colazione, cellulari). con altri gruppi di Protezione Civile pranzo e cena, per gli sfollati, ma Conclusa il 3 novembre la fase e con gli stessi cittadini. Inoltre, ab- anche per i volontari e le forze del- acuta dell’emergenza con la chiusura biamo avuto la possibilità di mettere l’ordine impegnati nelle varie opera- della falla, per la Protezione Civile è alla prova un meccanismo di soc- zioni. Inoltre, ci siamo occupati iniziata quella, forse più complicata, corso, che speriamo non debba più anche del supporto logistico ai ca- del ripristino delle condizioni di nor- essere attivato. In particolare, nell’e- mion, che trasportavano i massi con malità. “Ci sono stati dei momenti mergenza ci ha colpito la dignità di- cui è stata chiusa la falla sull’argine. veramente duri – commenta la coor- mostrata dalle persone alluvionate, A questo proposito è doveroso fare dinatrice Antonella Ongaro – alcuni veramente encomiabile. Questo un plauso a quei camionisti e a que- sfollati per lo stress, la stanchezza, la evento tragico ha reso evidente una gli operatori delle ruspe, che hanno paura, piangevano o urlavano. Erano volta di più la compattezza del no- lavorato in condizioni disagevoli, sfoghi assolutamente comprensibili. stro gruppo, uscito da questa dura mettendo a serio rischio la loro inco- In questa seconda fase è capitato che esperienza ancora più unito e affia- lumità, pur di portare a termine la sia volata qualche parola di troppo, tato”. maggio:Layout 1 27-05-2011 10:39 Pagina 24

PONTE SAN NICOLÒ ALLUVIONE 2010 I SOCCORSI

luvionate una prima tranche di que- PARROCCHIA PUNTO DI ste risorse. “Le nostre famiglie non si aspettavano di ricevere un aiuto economico dalla loro parrocchia – RIFERIMENTO DELLA COMUNITÀ racconta Donatella Bettiato – alcuni “Unità di crisi” questo è il nome che, per cercare di sdrammatizzare la situa- l’hanno restituito, dicendoci di darlo a chi ne aveva maggior bisogno. Ab- zione, si è dato il gruppo di volontari della parrocchia di Roncajette, che si è biamo distribuito di tutto, dai generi assunto il compito di distribuire alle famiglie alluvionate gli aiuti offerti da as- alimentari ai vestiti, ai mobili, agli sociazioni, comunità parrocchiali, scuole, aziende e semplici cittadini. elettrodomestici, ai deumidificatori, ai prodotti per la pulizia, lavorando tantissimo in sinergia con il Comune, che ringrazio personalmente per la grandissima collaborazione. Qui in parrocchia abbiamo tenuto i contatti tra l’offerta di aiuti e la domanda. Un doveroso grazie va rivolto anche agli operai comunali, sempre solleciti e disponibili a darci una mano. Di quei giorni mi è rimasto più impresso il pudore della gente nel chiedere quello di cui aveva necessità. La frase che sentivamo più spesso era ‘Date a chi ne ha più bisogno’. Sono così orgogliosa dei miei concittadini. Ricordo la loro compostezza dopo l’evacuazione del paese, quando erano tutti riuniti in municipio e l’impegno con cui hanno poi lavo- rato per sistemare tutto, aiutandosi a vicenda. Questa è una comunità spe- 24 ciale. A livello umano questa espe- ppena diffusasi la notizia del- zione di chi ne aveva bisogno. Nei rienza è stata una cosa grande, che Al’alluvione, si è subito messa giorni seguenti l’esondazione a molti mi ha arricchito dentro”. in moto la macchina dei soccorsi e parrocchiani mancavano le cose più Gli aiuti agli alluvionati sono arri- della solidarietà verso le popolazioni semplici come i generi alimentari o vati da diverse parti d’Italia. Dal colpite da questo evento straordina- un vestito pulito, ma non è mancata Friuli, per esempio, è giunto uno rio. Da tutta la provincia, dal Veneto la solidarietà. Ho visto persone por- stock di 120 armadi, da dividere con e da fuori regione sono giunti aiuti di tarsi a casa la roba da lavare di con- la parrocchia di Bovolenta. La rac- ogni genere, inviati per alleviare i di- cittadini alluvionati”. Oltre ad ali- colta di generi alimentari, attivata su- sagi degli alluvionati. A Roncajette, menti, prodotti per la pulizia, vestiti, bito dopo l’emergenza, ha coinvolto nell’ambito della parrocchia, si è co- elettrodomestici e mobili, sono tutti, dai privati, alle scuole, alle as- stituita quella che i suoi componenti, giunte in parrocchia anche donazioni sociazioni, alle aziende. In parroc- in maniera scherzosa, hanno deno- in denaro. “Associazioni, comunità chia sono arrivate dalle singole borse minato “Unità di crisi”, un organi- parrocchiali, privati cittadini ci della spesa ai camion contenenti der- smo composto dal parroco don Pier- hanno mandato le loro offerte – ri- rate alimentari. “In totale sono state paolo Peron, Donatella Bettiato, corda don Pierpaolo – una coppia di una cinquantina le associazioni che Pierluigi Fiorin e altri volontari. In sposi, per esempio, ha rinunciato al ci hanno aiutato in vari modi – con- collaborazione con il Comune di viaggio di nozze, per aiutare econo- clude don Pierpaolo – senza contare Ponte San Nicolò, l’Unità di crisi ha micamente gli alluvionati. Aiuti sono i privati. Sono stati donati dai vestiti, subito assunto il compito di distri- venuti anche da fuori provincia, ai prodotti per la casa, alla legna, ai buire materiale di vario genere alle come da Arquà Polesine, paese col- mobili, agli elettrodomestici, al de- famiglie, che avevano subito l’eson- pito dall’alluvione nel 1951, che ci naro, al cibo, che nei primi giorni è dazione. ha mandato i fondi raccolti dai ra- arrivato come una manna, perché “Qui in parrocchia sono cominciati gazzi con la chiarastella. Queste do- c’erano famiglie che non avevano immediatamente ad arrivare vestiti, nazioni, dell’ammontare comples- salvato nulla e hanno trascorso anche generi alimentari, prodotti per la pu- sivo di circa trentamila euro, sono quattro giorni di seguito a ripulire la lizia e poi anche elettrodomestici e state distribuite, in collaborazione loro abitazione, senza avere il tempo mobili, che abbiamo distribuito con con il Comune, secondo i bisogni, di uscire di casa per fare la spesa. l’aiuto di volontari – spiega don Pier- perché non è mai qualcosa di mate- Altra esperienza traumatica l’ab- paolo – Dopo l’alluvione abbiamo matico. La parrocchia, vista questa biamo vissuta la vigilia di Natale, compiuto numerose visite alle fami- disponibilità frutto delle offerte rice- con un nuovo allarme alluvione, ma glie, per renderci conto di quello di vute, è stata la prima a poter aiutare anche questo evento lo abbiamo vo- cui avevano necessità. Inoltre, ab- economicamente gli alluvionati”. luto superare come comunità, alle- biamo comprato una lavatrice, por- Prima di Natale è stata distribuita stendo comunque il presepio vi- tata in parrocchia e messa a disposi- alle prime ottantacinque famiglie al- vente”. maggio:Layout 1 27-05-2011 10:39 Pagina 25 maggio:Layout 1 27-05-2011 10:39 Pagina 26

PONTE SAN NICOLÒ ALLUVIONE 2010 I SOCCORSI

ad esempio un nostro volontario è AMICI DEL MONDO, andato a casa a prendere dei Cd con alcuni cartoni animati, che abbiamo poi proiettato al centro per la gioia AMICI DI RONCAJETTE dei bambini. Ricordo il magone che Al pari di tutte le persone mobilitatesi per aiutare gli alluvionati, anche i vo- ho avuto quando il Sindaco al te- lontari dell’associazione Amici del Mondo sono stati straordinari nei giorni lefono mi ha comunicato quanto era successo e mi vengono ancora le la- dell’emergenza, mettendo a disposizione degli sfollati la loro sede e seguen- crime agli occhi quando ripenso al doli premurosamente per tutto il periodo di accoglienza nella loro struttura. momento, in cui ho visto arrivare nella nostra sede gli sfollati, con i ra i vari soggetti che hanno loro del the caldo e qualche genere di Tavuto un ruolo rilevante nella conforto, parlando con loro e ascol- loro volti impauriti, spaesati e asson- macchina dei soccorsi e degli aiuti tandoli. Abbiamo cercato di dare loro nati. Nonostante queste difficoltà e agli alluvionati va doverosamente ci- quel calore che avevano perso, met- problematiche, devo sottolineare con tata l’associazione Amici del mondo, tendoli il più possibile a loro agio. piacere che, appena informati del- che ha messo a disposizione la sua Molti degli sfollati, soprattutto gli l’accaduto, si è messa subito in moto sede per accogliere gli sfollati sin anziani, erano davvero spaesati”. In la macchina della solidarietà. Il no- dalle prime ore dell’emergenza. collaborazione con la Protezione Ci- stro centro è stato aperto nel giro di “Sono stato svegliato dalla telefonata vile, nel periodo dell’emergenza, al- pochi minuti e allestito per l’occor- del Sindaco Enrico Rinuncini intorno l’interno della struttura degli Amici renza in tempi rapidissimi. Ricor- alle 3 e mezza del mattino, il quale del Mondo sono stati distribuiti derò per sempre le parole che ho mi informava della rottura dell’ar- anche pasti caldi. Per una settimana scambiato con gli sfollati, soprattutto gine del canale di Roncajette e mi la sede dell’associazione ha ospitato con i più anziani, in quei frangenti. chiedeva di aprire la sede dell’asso- decine e decine di residenti di Ron- Sono stati giorni significativi per ciazione per dare un riparo agli eva- cajette, costretti dall’alluvione ad ab- tutti, tanto che ancora oggi, a di- cuati della frazione – ricorda il presi- bandonare le proprie case, portandosi stanza di mesi dall’alluvione, quando dente degli Amici del mondo, Guido appresso poche cose. “Man mano mi capita di incontrare degli alluvio- Chinello – Posato il telefono ci siamo che passavano i giorni e con il mi- nati, mi ringraziano per quello che messi immediatamente all’opera e glioramento della situazione, la gente abbiamo fatto per loro. Noi dell’as- alle 5 i circa duecento sfollati, ac- ha potuto far ritorno alle proprie abi- sociazione Amici del mondo – con- compagnati nella nostra sede, hanno tazioni, e così il gruppo di sfollati è clude Guido Chinello - ce l’abbiamo trovato una quindicina di volontari andato gradualmente assottigliandosi messa davvero tutta per farli sentire a dell’associazione pronti ad acco- – continua Guido Chinello – di quei casa loro, in un ambiente fami- glierli. Subito abbiamo distribuito giorni mi sono rimasti tanti ricordi, gliare”. maggio:Layout 1 27-05-2011 10:39 Pagina 27 maggio:Layout 1 27-05-2011 10:39 Pagina 28

PONTE SAN NICOLÒ ALLUVIONE 2010 I SOCCORSI

Nella foto il Luogotenente Giovanni Soldano riceve dal sindaco Enrico Rinuncini LA BENEMERITA IN PRIMA LINEA la lode solenne per l’impegno profuso durante i giorni dell’alluvione; a destra, NEL SOCCORSO AGLI ALLUVIONATI il Prefetto di Padova Ennio Mario Sodano. Oltre all’acqua e al fango, tra le immagini rimaste maggiormente impresse nei cittadini che hanno subito l’inondazione, ci sono i visi delle persone che sin dalla prima ora si sono date da fare per aiutarle. Tra queste persone ci sono i Carabinieri, in particolare i militi della stazione di Legnaro e il loro coman- dante, il Luogotenente Giovanni Soldano, che con il suo modo di fare gioviale è entrato nei cuori degli alluvionati.

tivi alle lunghe e dolorose giornate in balia dell’acqua e del fango, il nome empre in prima linea durante l’e- lode solenne al Luogotenente Soldano, del Luogotenente Giovanni Soldano Smergenza alluvione, i Carabinieri da estendere a tutti i militari della ca- ritorna sovente, accompagnato da sor- 28 della stazione di Legnaro, comandati serma. Il riconoscimento al coman- risi misti di simpatia e di gratitudine. dal Luogotenente Giovanni Soldano, si dante della stazione di Legnaro è stato Un sentimento di stima e riconoscenza sono distinti nelle operazioni di soc- consegnato dal Sindaco Enrico Rinun- che il Sindaco Rinunicini ha sintetiz- corso e sostegno alla popolazione col- cini a nome dell’intera cittadinanza il zato nella seduta del consiglio comu- pita dalla calamità naturale. Un impe- 13 marzo 2011, alla presenza del Pre- nale del 2 marzo 2011, nel corso della gno a tutto tondo, profuso nelle intense fetto di Padova, Ennio Mario Sodano, discussione della delibera con oggetto e convulse giornate di novembre, ca- durante la cerimonia di inaugurazione il conferimento della lode solenne al ratterizzate dalla rottura dell’argine del del centro civico “Mario Rigoni Stern”, comandante della stazione di Legnaro. canale Roncajette, che il Comune di tenutasi nell’ambito dei festeggiamenti “Gli interventi del Luogotenente Sol- Ponte San Nicolò ha voluto rimarcare per il 150° anniversario dell’Unità d’I- dano rimangono scolpiti negli occhi e e onorare conferendo, su indicazione talia. nel cuore di molti in occasione del- unanime del consiglio comunale, una Nei racconti degli alluvionati rela- l’alluvione del 2 novembre scorso – ha affermato il primo cittadino di Ponte San Nicolò – Personalmente il suo im- pegno mi ha dato tanta serenità, spe- cialmente nei momenti più critici. Con i suoi interventi e la sua presenza, in- sieme agli altri Carabinieri, ha dato tanta serenità alla popolazione, sere- nità di cui la stessa popolazione aveva particolarmente bisogno in quei diffi- cili frangenti”. Nei giorni dell’alluvione il Luogo- tenente Soldano, a detta degli stessi al- luvionati, non ha mai fatto mancare loro una parola di conforto, una bat- tuta per sdrammatizzare la situazione, ma nemmeno il suo aiuto diretto, en- trando nell’acqua e sporcandosi di quel fango, che aveva coperto campi, strade e abitazioni. Una presenza, quella del Cavaliere al merito Gio- vanni Soldano, che rimarrà indelebile VANZO di S. PIETRO VIMINARIO - Strada Monselice- - Tel. 0429 719043 - Fax 0429 719759 nei ricordi di chi ha vissuto i giorni E-mail: [email protected] - www.minellearredamenti.it drammatici dell’inondazione. maggio:Layout 1 27-05-2011 10:39 Pagina 29

PONTE SAN NICOLÒ ALLUVIONE 2010 RINGRAZIAMENTI

e a tutti gli altri gruppi comunali che hanno prestato servizio a Ponte San UN RINGRAZIAMENTO DI CUORE A… Nicolò. Grazie all’Associazione Amici del Mondo per la disponibilità e la cele- rità con cui ha messo a disposizione degli sfollati la sua sede. Il nostro ringraziamento va anche alla Presidente della Provincia di Pa- dova, Barbara Degani, all’Assessore provinciale alla Protezione Civile Mauro Fecchio e a tutti gli altri am- ministratori che sin dall’inizio ci sono stati vicini, supportandoci, nella difficile gestione dell’emer- genza. Grazie alla parrocchia di Ron- cajette, di Ponte San Nicolò, di Ron- caglia, di Rio, di San Leopoldo e a tutte le comunità parrocchiali della nostra e di altre diocesi, che in vari modi sono state vicino ai nostri con- cittadini. Grazie alle aziende che ci hanno aiutato nelle maniere più disparate, in particolare la ditta che ha eseguito in una situazione di pericolo, le ope- razioni di ripristino dell’argine del Roncajette ceduto sotto la forza del- l’acqua. Grazie ai Comuni contermini di La sede municipale di Ponte San Nicolò. Legnaro, Brugine, Sant’Angelo di 29 Piove, Piove di Sacco, Polverara e o scorso mese di novembre cioè la Protezione Civile, che pro- Saonara, che ci hanno messo a di- LPonte San Nicolò ha vissuto fessionalmente e umanamente ha di- sposizione le loro strutture per l’ac- uno dei momenti più drammatici mostrato davvero grande prepara- coglienza di eventuali sfollati e ci della sua storia. L’acqua esondata zione anche in caso di vera emer- hanno sostenuto durante il periodo dal Roncajette ha invaso il territorio genza. Va dato onore al merito a que- dell’emergenza. circostante, provocando ingenti sti uomini e donne, che si mettono a Grazie a tutte le realtà associazio- danni. La situazione critica e il post disposizione della comunità tutto nistiche e ai gruppi operanti in emergenza sono stati gestiti dal Co- l’anno. paese, che si sono mobilitati con mune in sinergia con tanti attori, isti- Grazie agli Amministratori Comu- varie iniziative, durante e dopo l’al- tuzionali e non. Sono stati tantissimi nali e ai Consiglieri Comunali di luvione, a favore degli alluvionati. gli enti, le associazioni, le aziende, i maggioranza e di minoranza, che Per finire un grande Grazie a tutti privati cittadini, che in quei difficili sono stati presenti nell’atrio del Mu- i volontari, cittadini di Ponte San Ni- frangenti, fisicamente o material- nicipio ad aiutare chi era in diffi- colò, del padovano e di fuori provin- mente, o anche solo con la preghiera, coltà. cia giunti in paese per dare una sono stati vicini agli alluvionati, cer- Grazie alla Prefettura per la colla- mano a pulire, a risistemare quello cando di alleviare i loro disagi. In borazione prestata nella gestione che la furia dell’acqua aveva scon- queste righe l’Amministrazione Co- dell’emergenza e alla Questura di volto, a ritornare alla normalità. Gra- munale intende ringraziare tutti co- Padova, che ci ha inviato pronta- zie a tutte quelle persone, che nell’a- loro che prima, durante e dopo l’al- mente uomini e mezzi per l’evacua- nonimato, in questi mesi sono stati luvione si sono prodigati per aiutare zione dei nostri concittadini dalle vicini agli alluvionati con il pen- i nostri concittadini trovatisi a vivere loro case. siero, con la preghiera e con gesti una condizione di difficoltà. Sarà Un grande Grazie va anche alla concreti, partecipando alle raccolte difficile ricordare tutti, ci scusiamo comunità che, pur nella preoccupa- di denaro, di generi alimentari e di in anticipo se, per un’eventuale di- zione e nell’angoscia di quei mo- materiale vario promosse da vari menticanza, scorderemo qualcuno. menti, è riuscita a superare quelle soggetti pubblici e privati. Un grande Grazie va rivolto al- ore drammatiche senza mai un con- L’elenco è ancora lungo, ma ci fer- l’Arma dei Carabinieri, alla Polizia, flitto. Se siamo riusciti a superare miamo qui ringraziando fraterna- ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Lo- questa emergenza è stato proprio mente tutti coloro che, disinteressa- cale e ai dipendenti comunali che, in grazie alla forte collaborazione da tamente, ci hanno aiutato a superare maniera indefessa, hanno lavorato parte di tutti. un momento difficile per la nostra senza sosta. Un ringraziamento par- Un Grazie va al Distretto di Prote- comunità. GRAZIE ticolare va a questa forza straordina- zione Civile del Piovese, alla Prote- L’Amministrazione Comunale ria che abbiamo a Ponte San Nicolò, zione Civile provinciale di Padova, di Ponte San Nicolò maggio:Layout 127-05-201110:39Pagina30 30

Spazio redazionale a pagamento maggio:Layout 1 27-05-2011 10:39 Pagina 31 maggio:Layout 1 27-05-2011 10:39 Pagina 32