Le Acque e le Terre (Alberto Rovi) Le Acque

IL TORRENTE DI E LE ALLUVIONI

Il “fiume di Sorico” che in un solo atto si ritrova denomina- piena popolatione, et abondantissime rendite. to “Torrente San Bartolomeo”, dal nome dell’antico ospedale Il territorio, che resta di presente levato, oltre il persona- distrutto dallo stesso corso d’acqua, rappresentò sempre un le mancato, è descritto nell’ingiunto foglio a partita per par- grave pericolo per le sue piene. Il XVIII secolo lo vide provoca- tita, et ascende ad un soldo e mezzo d’estimo. re il massimo danno, che portò alla cancellazione di buona Se quest’illustrissima congregatione in vista d’un fatto parte del centro antico, con contrade storiche come quella del notorio, et d’una raggione indubitata, et d’una necessità Castignolo ed edifici pubblici d’importanza come il Pretorio, ma indispensabile, pensa dare il soglievo per qualche anno del- fu anche il secolo che segnò la reazione decisiva con l’escavo di l’estimo perso non si mancherà d’ogni diligenza per ripara- un tratto di alveo artificiale a nord dell’abitato e la deviazione re il rimanente, e per sostenere un territorio tanto derelitto, della maggior portata d’acqua: una minima parte dell’afflusso fu e presto ridonderà in beneficio publico, non essendo proba- mantenuta nell’antico alveo al fine di alimentare la segheria bile, che attesa la desolatione del paese, et l’infettione dell’a- tutt’ora esistente. ria possino concorrere altri abitatori ad assumersi tal peso, che doverà per necessità abandonarsi, et conseguentemente Il 16 maggio 1717 nell’aula dell’Ospedale dei Tre Re Magi in ridonderà tutto in aggravio del contado. viene presentato al Consiglio Generale delle Trenta Se questi riflessi saranno tenuti presenti dalla prudente Terre del contado di il problema degli effetti disastrosi indifferenza delle signorie loro, non si dubita di rescritto dell’alluvione, seguita da una frana, che ha colpito Sorico, docu- favorevole a sì giusta dimanda per la quale riverentemente mentato da una relazione, che accompagna la supplica per otte- supplica. nere aiuto materiale e la sospensione temporanea delle imposi- zioni fiscali sui fondi1. Interessante per Sorico il confronto con Notta de luoghi distrutti o restati sotto la rovina di diver- la ben diversa condizione socio-economica di Dongo e si particolari della Comunità di Sorico. Come segue: . Dell’ill.mo sig. conte senatore Giulini “Già è nota alle signorie vostre illustrissime l’estrema Campo, prato sutto e sito della Peschiera, dove desolazione ultimamente seguita del territorio di Sorico con si dice al Molino sotto le sue coherenze, come al libro dell’e- morte di molte persone e sterminio di territorio, sradica- stimo a fog. 12 P.3.10.11 L. 103.12.11 mento d’arbori, et edificii, elevatione dell’alveo del fiume, in Prato sutto in detto luogo P. 1.19.- L. 9.15 modo, che in ogni picciola escrescenza minaccia il totale Orto sito nel territorio di Sorico dove si dice alla Castignuola eccidio del residuo di detta terra et quasi che non siino P. -.5 L. 6.4 bastati l’incendii passati, l’infettioni dell’aria, l’inondationi Campo e vigna appresso la casa di Gio. Battista Pessina come dell’acque, là di presente à voluto anche la terra dar l’ultima a fog. 1 P. -.11 L. 30.9 rovina con il scagliar dalla sommità de’ monti un diluvio de’ Vigna alli Viverii, come a fog. 2 P. 5. 14 L. 363.-.7 sassi desolatori. Orto alla casa di Pietro Andrea Riva come a fog. 2 Il male d’un membro ridonda in tutto il corpo, quando P. -. 14 L. 67 non si ripari, et le Provincie anno sempre stilato contribui- Giardino presso al torchio fog. 2 P. 1.10.4 L. 43.1.3 re al soglievo delle terre particolari, che risentono danni Vigna campiva con frutti sita ut supra dove si dice al Chioso notabili, acciò non ne segua il totale abbandono. fog. 2 P. 2.4.6.4 L. 142.4.6 Questa è la prattica del Magistrato Ordinario, questa è Vigna alla Calchirola fog. 3 P. 1.4.3 L. 79.4 la prattica della Congregatione de’ signori interessati mila- Vigna sotto la casa del sig. medico nesi, quest’è l’osservanza di tutte le Provincie, massime Gio. Giacomo Conti fog. 3 P. 2.1.4 L. 133.12 quando non si tratta di terre dovitiose, et abondanti, che Vigna dove si dice alla Calchera fog. 4 ponno da se stesse sollevarsi, come Dongo et Gravedona, P. -.15.10.3 L. 42.18 et simili, quali anno un fiorentissimo commercio, una annesso alla vigna P. -. 4 L. 5

______1) ASCo, Notarile, cart. 3149, notaio Giacomo Felice Malacrida, n. 3013, 1717, 9 giugno: l’atto mi è stato cortesemente segnalato da Lucia Pini che ringrazio. 2) I riferimenti sono alle partite d'estimo anteriori al Catasto Teresiano.

57 16) Archivio di Stato, Como: mappa del catasto teresiano, particolare del centro di Sorico (lettera D: S. Stefano, lettera E: S. Orsola, lettera F: Immacolata).

Degl’heredi di G. Antonio Riva Conte Peregrini vescovo di Epifania vicario generale e visita- Campo e vigna alla Vignuola fog. 19 tore dell’ill.mo mons. Agostino Neuroni vescovo di Como in P. -.7.7.8 L. 20.1.3.6 occasione della pastorale visita della chiesa arcipretale di S.o Campo e vigna alla Murata di Piazzo fog. 20 Stefano del Borgo di Sorico seguita li 29 maggio 17566. P. -.23.3.8 L. 62.17.6 Non potiamo agevolmente esprimere il dolore, che occupò Campo e vigna a Piazza stimata come a fog. 2 l’animo nostro, allorché entrammo in questo luogo, altre P. -. L. 40 volte borgo popolato, soggiorno delizioso ed ameno, come ce 29.9.6 lo figurano li antichi monumenti, ora tutto solitudine et Degl’heredi di Giacomo Riva lacrimevol reliquia delle rovine cagionate dalla irreparabile Campo e vigna alla Biocca fog. 28 rapacità de’ vicini fiumi e torrenti, che non l’hanno perdo- P. -. tavole 15.11.4 nata alle chiese stesse, oscurandone e deturpandone la loro L. ..3.25 vaghezza, ed il loro splendore, e lasciandole quasi isolate nel- Campo e vigna alla Costa fog. 28 P. -.23.4 L. 63.4 l’alveo del corso loro; volendo però noi per quanto ci è possi- Campo e vigna ut supra P. -.19 L. 59.9 bile conservare l’antico onore e decoro almeno in questa Campo e vigna al Sasso di Piazza fog. 28 matrice collegiata stimiamo ordinare come segue: P. -.12.7.5 L. 32.17 Primieramente si chiuderà la porta / con muro, cosicché Degl’heredi del sig. Bartolomeo Prato resti difesa la chiesa dal pericolo dell’inondazione del tor- 198.12 rente che si è fatto strada nel vicolo laterale, come abbiamo Campo e vigna alla Calchera fog. - riconosciuto. / Si rivesta di dentro il tabernacolo [....]. / Si P. 1. 23.8.6 L. 129.3.6 porti verso la fronte dell’altare la s. pietra di quello di S. Altra pezza annessa P. 3.1.24 L. 133.4.8 Gregorio almeno per un’oncia e mezza e si provveda un nuovo Crocefisso per l’altare di S. Gregorio, facendosi ria- D. Andrea Buzzo di Gera dattare il piedestallo alla tavoletta del Vangelo di S. Giovanni. Campo e vigna alla Calchera fog. 110 E perché sul fatto abbiamo compreso colla nostra perso- P. 1. tavole 10.2.6 nale visita fatta in Albonico che la maggior parte del popolo I documenti originali sono conservati presso l’Archivio di Stato di Como. rip. vietata. 16 L. 92.13.6 a questa arcipretale soggetto / risiede nelli cassinaggi sparsi sul monte di tal luogo, quanto bisognose di pascolo spiritua- Campo e vigna alla detta Calchera fog. 4 Vigna ronchiva schiavata fog. 46 P. 8.1 L. 522.14.2 Di Gio. Battista e fratelli Conti Morelini le altrettanto disposte e bramose di vedere il loro pastore e da P. -. 1.5.3 L. 79.4 Selva prativa e orto annessa P. 1.-.- L. 6.-.- Campo e vigna alla Calchera fog. 130 vicino sentirne la di lui voce, ordiniamo all’arciprete che Vigna alli Vinerii fog. 4 P. -. 5.14.6 L. 363.7 Zerbo in detto luogo P. -.11 L. 2.10 P 1. tavole 2.5.16 alternativamente, cioè nelle solennità e prime e terze dome- Prato sotto annesso P. 3.10.11 L. 103.12.11 Campo e vigna alla Vignola fog. 28 L. 71.14.3 niche di ciascun mese celebri, spieghi il Vangelo, faccia la Vigna campiva, dove si dice alli Chiosi fog. 5 P. 2.4 L. 140 Heredi del canonico sig. G. B. Conti dottrina cristiana e pubblichi feste e vigilie nella collegiata P. 2.4.6.4 L. 142.4.6 Campo e vigna alla Calchera fog. 98 di Sorico e nelle seconde e quarte domeniche vada in Orto con piante diverse fog. 5 P. -.10.5.5 L. 43.1.3 Delli fratelli Montani L. 1230.13.10 P 1. tavole 7.8.4 Albonico ad ivi compiere le funzioni parochiali suddette, con Orto annesso alla casa d’habitatione fog. 5 L. 85.16.6 tale avvertenza che nelle feste che va in Albonico lasci provi- P. -.14.8.6 L. 18.6.4 Campo e vigna alla Costa fog. 67 P. 2.77.4 L. 144.9.6 Heredi di Vincenzo Conti Morelino sto Sorico della messa e ciò sintanto che il Signore Iddio Campo e vigna presso la casa di Battista Prato sotto detta Costa P. 2.77 L. 6.16 Campo e vigna alli Viverii fog. P. -. tavole 14.- altrimenti provveda”7. Pessina fog. 5 P. -.11.3 L. 30.9.6 L. 37.18” Tolti al partito degl’heredi del sig, med. Conti Un altro disastro alluvionale si registrò nel 1768. Da fog. 453 2.1 L. 3.9.6 Degl’heredi del Pocobello Al totale di L. 4686.11.6 si aggiungevano L. 81.8.9 degli eredi il 16 settembre il cancelliere Giuseppe Felolo scriveva: Heredi del sig. Cesare del Conte L. 1809.16 Campo e vigne alla Vignola di Francesco Casanova, per campo e vigna alla Calchera di P. 1 “Eccellenza, le irruzioni fatte dal fiume di Sorico Capo di Pieve Vigna di fuori del fiume fog. 45 P. 2. 6.8.4 L. 148.2.3 Sant’Orsola fog. 173 P. 2.4.5 L. 141.19.2 tavole 6. del giorno 24 del prossimo passato mese di agosto e replicate Campo al fiume fog. 43 P. 8.5.3 L. 10.10.14 Degl’heredi di Giuseppe Riva nel giorno 14 del corrente settembre hanno reso tutto il caseg- Vigna al chioso fog. 45 P. 3.1.7 L. 199.5.3 Campo e vigna al Sasso fog. 39 P. 1.21.1.11 L. 122.6 I devastanti effetti dell’alluvione sono registrati anche in una giato della terra di Sorico suddetto e la chiesa parrocchiale Orto alias del Bregaglia avidato fog. 46 Degl’heredi di G. Battista Gosso visita pastorale: mezzo ripiene di grande congerie di materie, restando di più Aratorio4 annesso P. -.7.5 L. 18.19.2 Campo e vigna alla Costa fog. 21 P. 1.12.16. L. 103.4.6 “Ordini e decreti fattisi dall’ill.mo et r.mo mons.r G. B. dominate dal fiume, a segno che non può più essere abitata Orto con 4 piante di moroni al fiume fog. 46 Alla detta Costa P. 1.7.11.2 L. 86.9 P. -. 2 L. 2.10 Selva alla medesima Costa P. -.3 L -.4 ______5) La prima cifra del valore dichiarato non è comprensibile. 3) Soprascritto: “vigna”. 6) ASDCo, Visite pastorali, cart. CXL, Neuroni, Sorico, fasc. 1, pp. 107-109. 4) La qualità di terreno aratorio per Sorico non si trova nei catasti moderni. 7) ASDCo, Visite pastorali, cart. CXL, Neuroni, Sorico, fasc. 1, pp. 107-109.

58 59 senza pericolo agli abitatori di rimanere sommersi. Grandissime a due torrenti dall’industria degli abitanti, e non succedendo Ed essendo che tra gli altri patti apposti in detta scrittura sull’opera 89.-.- rovine fece ne’ medesimi giorni anche il fiume di Gera [...] al di straordinario gonfiamento d’acque, che regolarmente non dovrà siavi quello di riduzione a publico instrumento, e di farne la per giornate 70 fatte dal scalpellino in minare cui caseggiato sovrasta rovina totale, che si può dire irreparabi- temersi negli mesi dell’inverno [...]”10. rattifica in tutte le sue parti per la maggior validità del suc- sassi e fare il canale vivo per servire alle le, non potendo la comunità reggere alle suberanti spese [...]”8. Il 28 del mese il Magnocavallo ripropone la questione alla cennato contratto livellario ed essendo che piaciuto sii a peschiere a L. 3.5 compresa la vitovaglia 227.10.- Congregazione Generale del Censo che nomina il perito detti signori zio e nipote Giulini per far cosa grata al detto pagate al feraro per ferri fatti, Da Sorico il 7 novembre 1768 Giuseppe Buzzi Cantone, sosti- Domenico Schiera, della Valle d’Intelvi, ricompensato con L. Villa di aderire che la stipulazione dell’istrumento si facesse ed accomodatura de stampi per le mine 57.10.- tuto del sig. Giacomo Venino, primo deputato dell’Estimo, e 103.10, “per la stabile riparazione del mentovato torrente”. in luogo poco distante da fondi livellati e dall’abita- importo di once 73 polvere consumata Cristoforo Copes, deputato dell’Estimo, “anche a nome del “La rigidezza della stagione non permise che si eseguisse la zione del detto Villa a cui non potendo essi intervenire pre- in minare sassi a soldi 15 54.-.- Pietro Poledroti deputato del estimo per non saper esso scrive- perizia, se non [...] al principio [...] di marzo [...] e da rispet- gato hanno il nobile sig. dottore don Luigi Manzi di celebra- per diversi travi ed altri legni serviti nel re” dichiarano, con varie carenze ortografiche, lo stato di cala- tivi tipi della medesima che alle Signorie Loro illustrissime umi- re ed efettuare il detto instrumento in qualità di loro specia- riparo suddetto e per far ponti, e per mità in cui versa Sorico: glio, si compiaceranno restar serviti”. “Ha bensì rilevato la sud- le procuratore e fare tutto ciò che richiedesi, come se essi argine al condotto del aqua per le peschiere 67.10.- “La Comunità di Sorico avendo nel presente anno cioè detta Congregazione Generale che le riparazioni al torrente della fossero attualmente presenti conferita avendogli l’opportuna per braccia 60 asta serviti per ponti a soldi 15 45.-.- nelle mesi scorsi d’agosto e settembre soferto una illuvione terra di Sorico è presentemente e sarà per esser successivamen- facoltà mediante il mandato di procura che qui abbasso si spesi in 2 carette, gerli e badili e barelle 30.-.- del Fiume, che ha rovinato non sollo la vigna e prati circon- te inutile per esser quel luogo attualmente disabitato, e per non inserirà: per corde, seggie ed altri atrezzi consumati 17.10 vicini, ma ateratte per fino delle case e di più empite di esservi fondamento di sperare che sia per ripopolarsi[...]”. Si spesa occorsa per alargare il canale o sia matera de sassi e sabia tutte le altre case di propria abita- evidenzia così con quale scarsa sensibilità si guardasse alle esi- “Colla presente valitura come se fosse scrittura spedita alveo del fiume e fatta posteriormente cione e la chiesa stessa, trovansi in necessità di rapresenta- genze di Sorico; ma se gli abitanti, in quanto tali, contavano nelle forme solenni noi infrascritti preghiamo il nobile sig. per n.º 20 giornate tra maestri e manuali, re al Eccelso Novo Tribunale sovra intendente a Confini poco, gli estimati, che pagavano le tasse, potevano far sentire la dottore d. Luigi Manzi a divenire a nome nostro alla rattifi- per avere dovuto lavorare stando in l’aqua Strade ed Aque equalmente la necesità un pronto riparo a loro voce11. ca della scrittura del contratto di livello fatto sotto il giorno a L. 3 con la cibaria 60.-.- detto fiume il quale avendo inalzato il suo leto è stravanza- 8 febbrario p. p. a favore di Giovanni Battista Villa del luogo per diverse mine fatte fare nei sassi scoperti to per ogni parte minacia con prosimo pericolo la distruzio- Da Menaggio il 9 agosto 1769 il cancelliere Felolo scrive di Sorico lago e contado di Como mediante pubblico e sol- dal aqua nel alveo che impedivano il libero ne tottale di tutto Sorico, mentre essendo ora li abitanti della protesta di alcuni estimati di Sorico per le riparazioni da lenne instrumento a tenore del convenuto in detta scrittura corso al aqua, ed accordate ad un tanto 12.10.- costretti ad abitare solamente nelle stanze superiori delle farsi al torrente. I reclamanti sulle perizie e disegno del perito non potendo noi personalmente intervenire alla stipulazio- per tre giornate pagate in fare levare loro case sovravenendo nova illuvione venirebero anche delle Schiera chiedono un “convocato” per raccogliene “i sensi per ne del detto instrumento al quale effetto con ampia e piena dal alveo una ceppa di castano 5.5.- sudette scaciatte [...] in tempo della ventura estate niuno di via di ballotazione segreta [...] intorno a quest’opera”. Si voleva facoltà. Volontariamente ed in ogni miglior modo abbiamo per le mie giornate, ed incomodi ed assistenza essi potrebbe più arischiarsi di abitare nemeno nelle stanze in sostanza una votazione segreta12. constituito e deputato siccome constituiamo e deputiamo il de miei di casa non computata la perdita fatta superiori [...]. Espone in oltre detta aflita e pericolante nostro speciale procuratore il prefato nobile sig. d. Luigi nel non avere potuto assistere alla mia osteria 250 comunità l’impotenza delle proprie forze per suplire alla La soluzione al gravissimo problema delle alluvioni si deve Manzi figlio del fu nobile don Carlo [...] Milano 3 ottobre 3613.1.6,- spesa del necesario e pronto riparo a detto fiume [...]. ad un’ingente opera di sistemazione dell’assetto idrico, con una 1783 [...]”14. io Gio(vanni) Batista Vila” Rappresenta altresì [...] essere afatto rotta la comunicazio- deviazione dell’ultimo tratto del torrente, spostato più a nord, ne delle strade tanto per andare a Gera come per andar al come consente di verificare un confronto fra le mappe catastali Seguono le Segue il conto delle riparazioni fatte alla “casa del osteria”15: Passo senza potere fisare un ponte stabile sopra detto teresiane e quelle lombardo-venete. "Spese occorse, e da me sottoscritto pagate per il riparo fatto fiume”9. Riportiamo per intero l’atto rogato dal notaio Giovanni al fiume di Sorico, e scavo per la voltata del medesimo, com- “Per n.º 1400 quadretti materiali fatti Battista Curti Pettarda l’11 ottobre 1783, con il contratto per la preso il canale fatto fare per servire al caso per le peschiere. trasportare per liberare la 13 1 Da Menaggio il 9 marzo 1769 Giuseppe Antonio deviazione dell’alveo del Fiume di Sorico : Per le giornate 753 /2 da uomo per scavare alestire li sassi detta casa e soteranei a soldi 3 210.-.- Magnocavallo, regio delegato del Contado di Como, scrive al abbisognandoli e condurli sul oppera comprese poche da n.º 270 quadretti di muro a sostegno Supremo Consiglio d’Economia, richiamando l’incarico da quel- “Nel nome del Signore Iddio, l’anno della di Lui nascita manuale del materiale a soldi 5 67.10.- l’organo ricevuto il 23 settembre 1768 “di concerto con i voca- 1783 Indizione seconda giorno di sabbato undici del mese di a soldi 35 1316.17.6 per riatamento della cucina, sala ed altra li della congregazione, sindaco generale e rispettivi deputati del- ottobre circa le due ore di notte con più lumi [...] che sotto per giornate 320 da donna per trasportare stanza contigua compresi li seramenti e ferate 120.-.- l’estimo, procurarsi interinalmente di rimediare al pericolo il giorno 8 di febbraio del corrente anno siasi fatto contrat- la terra dalla scavata ed alcuni materiali per riatamento al prestino rifatto il forno, imminente della totale rovina di detti luoghi”, presentando poi to di livello dagli illustrissimi signori don Ottavio e don valutate a soldi 25 computato il viatico 400.-.- stua fatti tutti li sofitti ed un pezzo di volta 345.-.- le perizie per “una stabile riparazione". Il 3 ottobre 1768 il Cesare zio e nipote Giulini a favore di Giovanni Battista Villa per giornate 310 da maestri da muro per rifacimento della casa dirocata dal fiume Magnocavallo riunisce i vocali e i deputati dell’Estimo i quali delle case e beni descritti nella privata scrittura, che parte computate col vino a soldi 40 620.-.- contigua al osteria, "assicurarono che mediante un riparo interinale, stato formato non si inserirà. per giornate 79 fatte da manovali delli stessi che serviva per macello, e riponere la legna ______maestri a soldi 35 compreso il vino 138.5.- per la saletta verso strada, riadatamento 8) ASCo, Prefettura, cart. 430, fasc. 1, Sorico e Gera. per centenara 202 calcina a soldi 22 222.4.- alla dispensa 200.-.- 9) ASCo, Prefettura, cart. 430, fasc. 1, Sorico e Gera. speso per trasportarle la suddetta dal lago per il fabricato superiore al macello, 10) ASCo, Prefettura, cart. 430, fasc. 1, Sorico e Gera. 11) ASCo, Prefettura, cart. 430, fasc. 1, Sorico e Gera. ______12) ASCo, Prefettura, cart. 430, fasc. 1, Sorico e Gera. 14) ASCo, Notarile, cart. 4418, n. 492 notaio Giovanni Battista Curti Pettarda, 1783, 11 ottobre. 13) ASCo, Notarile, cart. 4418, n. 492 notaio Giovanni Battista Curti Pettarda, 1783, 11 ottobre. 15) ASCo, Notarile, cart. 4418, n. 492 notaio Giovanni Battista Curti Pettarda, 1783, 11 ottobre.

60 61 consistente in quatro stanze, con sofitti 575.-.- volontariamente ed in ogni miglior modo l’illustrissimi testa la casa e fondi venienti sotto il presente contratto, e E perché il presente contratto abbi il suo pieno vigore, e per rifacimento della scala di cima al fondo, signori conte don Cesare Giulini figlio del fu illustrissimo sig. pagare annualmente tutti i carichi ordinari e straordinari, forza divenuti li prefati signori conte don Cesare e don ed agiustate conte don Giorgio e don Ottavio figlio dell’illustrissimo sig. tanto imposti, quanto imponibili, in guisa che non abbi a Ottavio zio e nipote Giulini per il rispettivo loro interesse per le stanze vechie con suoi seramenti 280.-.- conte don Giuseppe zio e nipote per la rispettiva loro ragione diminuirsi per causa di quelli il sopra fissato annuo canone, una parte, e per l’altra parte il più volte nominato Giovan voltata del tetto di tutta la casa che esisteva, e dominio hanno conceduto e concedono, dato e danno a e non altrimenti perché così. Battista Villa alla firma della presente, volendo che basti per con quello della cassina, compresi li legnami, livello a Gio. Battista Villa figlio del quondam Carlo abitante Patto che in qualunque tempo, sebbene transitorio sii il la validità, e solennità della medesima. e materiali 335.-.- in Sorico suddetto qui presente transitorio anche a di lui figli presente livello a suoi discendenti come sopra, non possa Ricevuto per l’abbonamento fattomi del maschi e discendenti maschi, ed in mancanza di questi alle mai farsi la minima divisione tra i successori, e neppure Ottavio Giulini e Cesare Giulini canone livelario del passato anno 1783 270.-.- figlie femmine discendenti da maschi e loro discendenti alienazione, o distrazione propria, o impropria, o di tutto, o Giovan Battista Villa L. 5875.11.6 maschi in perpetuo sotto l’infrascritto canone, patti ed obli- di parte senza l’espresso assenso de suddetti signori diretta- Milano 17 genaro 1784 ghi, e non altrimenti: sotto i quali detto Villa ha accettato ed ri18, o suoi, sotto pena in caso di contravenzione dell’imme- La casa e beni cadenti sotto il livello sono li seguenti cioé: Riconosciuta da me sottoscritto tutta le descritte spese accetta a titolo di livello la casa e beni coerenziati e descritti diata caducità, e non altrimenti perché così. fatte da Gio. Battista Villa per la diversione del fiume di Sorico al piede della presente in corpo e non a misura per i quali ha Patto che succedendo qualche alienazione sempre col N. 1. La casa ad uso di osteria tenuta al presente in sem- e rigovernazione dell’Ostaria nel medesimo luogo situata la ho promesso e promette sott’obligo di tutti i di lui beni presenti consenso come sopra debba corrispondersi a signori diretta- plice affitto descritta nella mappa del detto sotto il 19 approvata, ed approvo in tutte le sue parti conte Cesare e futuri di dare e pagare a suddetti signori Giulini e suoi o a ri il laudemio in ragione del cinque per cento sopra la n.º 622, e due siti di casa a quella contigui descritti sotto li Giulini, anche a nome di don Ottavio mio zio, come special- chi per essi deputeranno nel giorno di St. Martino di ciascun somma del prezzo che verrà effettivamente stabilito, e non n.º 621 623 sotto le rispettive coerenze e di più le ragioni mente per questo affare da lui constituito procuratore. anno nel luogo a medesimi beneviso lire duecento settanta al altrimenti perché così. annesse a detta Osteria del Dazio Vecchio del Vino, e del corso della vegliante grida, e queste sempre per una sol mano Patto che lasciando per tre anni continui di pagare il pane, e della scanatura. 1784 die iovis 29 mensis ianuarii receptum in actis mei cominciando il primo pagamento nel giorno di St. Martino sopra convenuto annuo canone detto Villa, o suoi s’intenda notarii infrascripti in Gravedona del corrente 1783 stante l’inteligenza tenuta fra le parti, che ipso facto et iure e senza opera alcuna di giudice decaduto N. 2. La pezza di terra descritta nella suddetta mappa Ego i. c. Ioannes Baptista Curtus Petarda publicus nota- il presente contratto abbia d’avere il suo principio ed effetto dal presente contratto in guisa che vagliano i direttari pren- sotto il n. 169 di pertiche 13 tavole 3-0 come infatti denomi- rius Collegii Comi”16. dal giorno della stipulazione della presente. derne di propria autorità il possesso, e non altrimenti perché nata Alluvione soto le rispettive coerenze. Patto che detto Villa debba entro il corrente anno a pro- così. Il contratto impegnava il Villa, con clausole molto dettaglia- prie spese divertire il corso dell’aqua del fiume di Sorico sud- Patto che succedendo occlusione o aluvione di parte de N. 3. La pezza di terra descritta in mappa sotto il n. 170 te, a modificare stabilmente entro l’anno il corso del torrente e detto in forma stabile, e lodevole, secondo il disegno comu- fondi, o di tutti ancora venienti sotto il presente contratto di pertiche 18 tavole 20 come infatti denominata pascolo a riparare la casa: nicatogli, e che per copia li si rassegna; ben inteso che non non possa il detto Villa, o suoi, diminuire il sovra fissato avendo per qual si voglia titolo effetto la detta diversione, o annuo canone essendosene avuto riguardo, e non altrimen- sotto le rispettive coerenze. “Nel nome del Signore Iddio questo giorno 8 febraro 1783 succedendo col tratto del tempo per qual si voglia anche ti perché così. in Milano. impensato evento che il fiume riprendesse l’antico alveo Patto che il godimento di que fondi al presente cadenti N. 4. La pezza di terra contigua alla poc’anzi descritta, e Essendo che proposto abbi Gio. Battista Villa alli magnifi- sempre che non si adatasse l’opera secondo il detto dissegno, sotto l’affitto del sig. Antonio Salice il detto Villa, o suoi, formata dall’Aluvione dell’, e del Lago in presente palu- ci signori conte don Cesare e don Ottavio zio e nipote Giulini decaduto sii dal presente contratto di livello a contemplazio- lasciarlo al predetto sino al termine della di lui locazione, in doso di pertiche 16 tavole 4 come infatti sotto le rispettive di divertire a proprie spese il corso dell’aqua del fiume di ne di cui unicamente indotti si sono li prefati signori zio e cui rispetto a quelli non potrà entrare all’effettivo posesso, coerenze. Sorico di piena ragione e dominio dei detti signori a tenore nipote Giulini al detto contratto, ed in qualunque degli anzi- ben inteso però che per questa temporaria, e breve dilazione del disegno formato dal capo mastro Peduzzi ricercato aven- detti casi non vaglia né possa il detto Villa, o suoi pretende- non abbia a diminuirsi il sovra fissato annuo canone, il N. 5 Casa ad uso di stalla descritta in mappa sotto il n. do a compensa delle spese occorrenti la concessione a titolo re alcun abbonamento per le spese fatte tanto in causa della quale sarà tenuto corrispondere intieramente nel St. Martino 625 posta in mezzo al fondo del n. 3 di tavole 3 sotto le di livello della Casa ad uso di Osteria con le ragioni annesse detta diversione, quanto anche de miglioramenti che risul- suddetto, e così succesivamente, e non altrimenti perché così. rispettive coerenze. del Dazio Vecchio del Vino, del bolino del pane e della scana- tassero fatti alla casa, e fondi livellati, essendosi avuto di Patto che succedendo la redenzione, o estinzione anche tura17, e di alcuni fondi che si descriveranno al piede della tutto ciò riguardo nella fissazione del suddetto canone, e per fatto di Principe delle ragioni annesse all’Osteria, cioé N. 6 Altra pezza di terra descritta in mappa sotto al n. 337 presente di proprietà delli detti signori in Sorico suddetto, non altrimenti, perché così resta fra le parti espressamente del Dazio Vecchio del Vino, del pane, e della scanatura non denominata boschetto del crotto di pertiche 58 come infatti offerto avendo al di più l’annuo canone di L. 270 - al corso convenuto. abbi il detto Villa, o suoi la ragione di addimandare l’inte- sotto le rispettive coerenze. della vegliante grida. Patto altresì che debba il detto Villa sotto l’obligo come resse del capitale che effettivamente venisse corrisposto al Ed essendo che piaciuto sii a prefati signori zio e nipote sopra entro a tre anni riparare lodevolmente l’infrascritta caso di redenzione, e non altrimenti perché così. N. 7 Altra pezza di terra descritta in mappa al n. 399 Giulini di accettare l’anzidetta proposta come che ricono- casa a proprie spese delle quali al caso di caducità non possa Patto per ultimo che la presente a beneplacito de suddet- denominata boschetto del lago di pertiche 166 circa sotto le sciuta per più titoli di notabile loro vantaggio, e di acconsen- né vaglia addimandare alcun risarcimento, poiché anche di ti signori direttari debba ridursi a publico instromento, e rispettive coerenze la quale non risultando essere compresa tire altresì al richiesto contratto di livello trattandosi di fondi queste si è avuto riguardo nella fissazione dell’annuo cano- questo a spese del detto villa, a di cui spese pure dovrà farne nel livello del sig. Antonio Salice cederà o interamente o in per la massima parte di poco prodotto; quindi in virtù della ne, e non altrimenti perché così. rassegnare copia autentica. parte a beneficio del suddetto Villa. presente valitura come se fosse publica e solenne scrittura Patto che il detto Villa debba far trasportare alla propria ______18) Direttario è il titolare del dominio diretto di un fondo rustico S. BATTAGLIA, Grande dizionario della lingua italiana, vol. IV, U.T.E.T., Torino, 1966, ad vocem. ______19) Laudemio: “Somma- variamente fissata in una percentuale del valore del fondo - che il concessionario di un’enfiteusi (il titolare del cosiddetto dominio utile) doveva 16) ASCo, Notarile, cart. 4418, n. 492 notaio Giovanni Battista Curti Pettarda, 1783, 11 ottobre. pagare al proprietario concedente (titolare del cosiddetto dominio eminente o diretto) in occasione dell'alienazione del suo diritto (cioè della vendita, donazione, tra- 17) Macellazione. smissione ereditaria ecc., dell’enfiteusi)” S. BATTAGLIA, Grande dizionario della lingua italiana, vol. VIII, U.T.E.T, Torino 1973, p. 837.

62 63 E finalmente l’uso dell’aqua per l’innafiamento soltanto Ritrovai li muri della chiesa all’intorno all’alteza di brac- liere del distretto, inviando la perizia alla Regia Intendenza la Un volta deviato il torrente l’area verso il lago prese nome di d’altri de suddetti fondi proveniente dal fiume suddetto con cia 4 a 6 scrostati e pieni di salnitro. Le mense delli sei alta- informa che “Il Torrente detto di Sorico ha portato una gros- “Alluvione” e insieme con “Prato Pagano” fu affittata come ter- inteligenza però che di questa usare non possa il suddetto ri scrostati e pieni di salnitro come sopra. sa quantità di giara intorno alla chiesa parrocchiale di quel reno comunale, ma tale affitto fu contestato dai Giulini attraver- villa per formazione di peschiera se non nel caso che sovra Nella sagrestia, scrostata, e piena di salnitro, ed entra Comune nell’altezza di braccia 7 1/3 cosiché oltre il render- so il loro affittuario Villa22: abondi al bisogno delle peschiere ogn’ora i signori direttari l’acqua piovana dalle finestre, e scorre dalla sagrestia nella la umida, ha cagionato una crepatura nel coro, che minac- si determinassero di ridurle nel primiero loro essere, e per chiesa. cia moltissimo. Tal riattazione non è soltanto necessaria, ma 1786, 13 ottobre, i deputati dell’estimo di Sorico, Pietro detto uso non possi mai aquistare dominio, o proprietà La suddetta umidità, ed inconveniente proceduto dal ter- istantanea onde i Deputati dell’Estimo hanno stimato oppor- Traversa Montani, Benedetto Buzzi Cantone sostituto del signor sopra detta aqua. rapieno che si ritrova atorno alla suddetta chiesa condottovi tuno di far fare una perizia delle opere da farsi, che qui Giulio Fontana, Carlo Maria Bianchi, bandiscono per il 23 otto- nell’irruzione di quel vicino torrente seguita l’anno 1780 li 3 unita umilio [...]”. bre l’asta per l’affitto del terreno comunale di Prato Pagano Si aggiungono alle qui soprascritte case e pezzi di terra li ottobre nella quale fu anche invasa la chiesa di materiale, e “avvisato il popolo [...] nel mentre sortiva dalla chiesa parroc- qui sottoscritti pezzi lasciati per equivoco, e sono come che fu poi spazata unitamente a un pezzo di piazza d’avan- 1786, 16 febbraio, Como. La Regia Intendenza recepisce, a chiale dopo terminata la messa solenne”; all’asta presenziano seguono: ti alla porta per potere entrare nella chiesa. firma Pellegrini, la richiesta ordinando al cancelliere di aprire anche il sindaco Carlo Alfonso Sambuga, il console Francesco Il suddetto materiale che circonda la chiesa è alto braccia l’asta per i lavori da realizzare avvertendo che “per difetto d’en- Montani e il deputato del personale Agostino Raviscione. La Pezza di terra, o zerbo denominato alla Calchera di perti- 7 once 4 al di sopra del suolo della chiesa suddetta. trata di quella chiesa, dovrà supplire intanto la cassa comunale”. prima oblazione, di 40 lire, fu di Giovan Battista da Ponte, che, che 1 descritto in mappa sotto al n. 163 al quale a tramon- Per riparare alli nominati inconvenienti, e fare le doute dopo un combattuto gioco al rialzo in trentasei battute, si aggiu- tana e ponente fa confine il monte di mezzo, a mezzodì un riparazioni è necessario: 1786, 5 marzo. Milano. La Regia Ducal Magistratura dicò la posta dell’affitto novennale per L. 80 annue, con scaden- fondo di Laura Conti q. Francesco, a levante un fondo di fare una spazzata atorno alla chiesa della larghezza di Camerale, a firma Konigh, raccomanda che “una tale spesa non za a San Martino. Fontana Domenico q. Giulio salvo errore delle coerenze. braccia 6 e d’altezza al di sotto once 2 dal pavimento, con si carichi al Comune che a titolo meramente di sussidio”. Sabato 9 dicembre 1786, alle ore 9 di mattina, si svolge l’in- Altra pezza di terra, ossia prato asciuto denominato prato farvi un muro senza calcina, con once 6 di fondamento della canto per l’affitto del terreno comunale detto Alluvione; esordi- al fiumicello di pertiche 3 tavole 10 descritto nella mappa grosezza di braccia uno, e venendo a scarpa nella somità alla 1786, 25 aprile, Gravedona. Giambattista Pogliani trasmette sce Guglielmo Spelzini offrendo 100 lire, ma la spunta al nono comune di Sorico sotto al n. 179 al quale fanno coerenza da grosezza di once 10, qual muro deve sostenere il terrapieno e per l’approvazione alla Regia Intendenza l’atto di appalto, nel rialzo Cesare Cerfoglio con l’oblazione di L. 141.7.6 annue. ponente case mediante strada, da mezzodi un fondo di deve essere coperto con sassi sicuri in casta ed all’estremità vi quale s’invitavano gli aspiranti affinché, muniti di idonea sicurtà, Durante l’asta “compare il sottoscritto Giovan Battista Villa livel- ragione della Comunità di Sorico mediante strada, a tra- vogliono sassi grandi per tenerlo ben conlegato sul fondo e si trovassero nella pubblica piazza giovedì 16 marzo verso le ore lario delli signori don Ottavio, conte don Cesare, e don Giuseppe montana case dirocate, a levante case dirocate del sig. conte nella somità della spazata o sia cavo atorno alla chiesa si deve 18. Il sindaco Carlo Alfonso Sambuga aveva affisso copia della zio e nipote Giulini, e tanto a nome proprio, quanto a nome de’ 1 salvo errore delle coerenze. fare una selciata della larghezza di braccia /2 contro al muro cedola “al luogo solito della comunità ed in altre circonvicine” suddetti soprascritti protesta di nullità del suddetto incanto, ed Altra pezza di terra, ossia zerbo detto a Daggio di pertiche della chiesa, con suoi cordoni, e pendio verso il terrapieno. ed aveva avvisato il popolo di tal incanto nel mentre sortiva dalla intende diffidare non tanto la comunità suddetta, quanto qua- 1 2 tavole 13 descritto nella mappa suddetta sotto il n. 29, al Si deve pure sbassare braccia /2 di quel terrapieno verso chiesa parrocchiale dopo terminata la messa solenne il giorno lunque allocatore, intendendo che il suddetto fondo sii inscritto quale fanno coerenza a tramontana un fondo della chiesa di Gera fuori della spazzata già detta in larghezza di braccia 6 per di domenica 12 corrente. al livello da lui fatto, e di ragione dell’ill.mo sig. Giulini”. St. Stefano di Sorico, a mezzodì fondo di giurisdizione del levare quella discesa e ripidezza incomoda anche ai passageri. Suonata la campana si presentarono all’asta il deputato Il R. I. cancelliere Giambattista Pogliani informò dell’acca- Forte di Fuentes, a levante il fondo di Sciarcia Giovanni Il materiale della suddetta spazata si potrà portare nel dell’Estimo Pietro Traversa Montani, Benedetto Buzzi Cantone duto la Delegazione Provinciale, dichiarando di avere ugual- Maria q. Antonio, a ponente in parte un fondo di ragione piazzale, e sito d’avanti la detta chiesa per spianare le diver- sostituto del deputato dottor Giulio Fontana, il deputato Carlo mente fatto svolgere l’asta invitando il Villa a produrre la docu- direttaria della Casa Giulina, ed in parte altro fondo della se buche che ci sono. Maria Bianchi, il sindaco Sambuga, il console Francesco mentazione. L’interessato dimostrò “il rilascio fatto dalla istessa Casa. Così si devono fare tutte le riparazioni nell’interno della Montani, Agostino Raviscione deputato del personale. Il cancel- Comunità di Sorico a favore del conte Giulini di tutti i beni chiesa, come difusamente si indicherà nelli capitoli dell’asta, liere Pogliani lesse l’Editto Magistrale dell’8 maggio 1763 relati- comunali”. Il cancelliere a quel punto così esprimeva il proprio Conte Cesare Giulini anche come procuratore di mio fra- e la spesa sarà circa vo al mantenimento dell’ordine pubblico, quindi diede lettura parere: “In qualche parte può il livellario Villa aver diritto a que- tello.” nell’interno della chiesa L. 55.15 del capitoli d’asta includendovi dapprima la relazione tecnica sto fondo, ma soltanto però sopra quella porzione di Alluvione La spazata da farsi sono quadretti n.º 5451 del perito Cesare Feloi e aggiungendovi: che fa fronte sopra i di lui fondi, per individuare però la preci- Frattanto erano ancora da sistemare i danni alla chiesa di a soldi 2 L. 545.2 sa quantità sarebbe necessaria l’opera di pratico perito”. Perciò Sorico. Nel 1786, il 14 gennaio, il perito Muro assutto senza calcina sono quadretti “Si restaurerà la sagristia all’intorno con levare tutta la pre- dagli uffici prefettizi si ordinò la misurazione suggerita “ben Cesare Feloi, su richiesta dei Deputati dell’Estimo di Sorico, 960 soldi 2 L. 96.-- sentanea malta, e stabilirla di novo con malta fresca per l’altez- inteso però che vi sia presente Giovan Battista Villa ricorrente”. giunge da Domaso in visita alla chiesa e stende una relazione Cordoni per la selciata al longo ed za di braccia 4 in tutte le quattro facciate”. L’asta si aprì con l’o- 1787, 12 giugno, Domaso, il perito Cesare Feloi firma la mappa, sulle “operazione necessarie da farsi nella chiesa arcipreturale” al traverso distanti braccia 4 l’uno blazione di L. 750 di Giacomo Antonio Micherolo e si proseguì che misura mm 455 x 674 ed è tracciata ad inchiostro bruno, mati- di Sorico20: da l’altro ve ne vogliono braccia 200 soldi 2 L. 20. -- al ribasso, con offerte di Giovanni Ferrario e di Vincenzo ta, acquerello verde, rosso, ocra, e la seguente relazione23: Selciata da farsi con sassi picoli coperta Morello, sul quale la spuntò il Micherolo con l’offerta di compir “Il giorno suddetto mi portai sul sito ed entrato nella di sabia e ben batuta quadretti 240 soldi 2 L. 24.-- l’opera per L. 700. L’autorità governativa approvava l’appalto il “Incaricato io infrascritto dal Regio Cancelliere del chiesa suddetta fatta la genuflessione al Santissimo Somma totale L.740.17.-”. 2 maggio 178621. Distretto VIII sig.r Giovanni Battista Pogliani a fare la misu- Sacramento e dopo breve orazione incominciai l’operazione, ______e rilevai quanto segue: 1786, 8 febbraio, Gravedona. Giambattista Pogliani, cancel- 21) ASCo, Prefettura, cart. 445, fasc. 3. 22) ASCo, Prefettura, cart. 27, fasc. 483. ______23) Il perito Feloi presentò un conto di 32.5 lire (6 per una dieta, 12 per il disegno, 4.10 per il viaggio in barca noleggiata, 2 all'aiuto trabuccatore, 3 per il dettato della rela- 20) ASCo, Prefettura, cart. 445, fasc. 3. zione, il resto in cibo e fogli), ASCo, Prefettura, cart. 27, fasc. 483.

64 65 ra del fondo detto Alluvione sito nel territorio di Sorico Capo 621. Villa Giovanni Battista tal parte d’alluvione, non v’ha dubio a mio credere, che la Dal seguito della documentazione si evince che la spuntò il di Pieve, e quello rilevare in disegno, marcando nello stesso livellario[...] Case diroccate comunità sarebbe obbligata al rilascio della medesima Comune, che continuò a mettere all’asta, con maggiore o minor for- tempo i punti che sono in contraversia fra la suddetta comu- 622. Suddetto Case ad uso di osteria. segnata nel dissegno Feloi colla lettera B, giusta il prescritto tuna, gli affitti dei fondi Alluvione e Prato Pagano. Così ritroviamo: nità di Sorico e Giovanni Battista Villa livellario del conte 624. Suddetto Casa ad uso proprio. dalla legge adeo [...] de acq. ter. dom. quod per alluvionem don Cesare Giulini, / in esecuzione di che il giorno 12 marzo 625. Suddetto Stalla e fienile. agro nostro flumen adiecit iure gentium aquiritur nobis. 1796, 3 giugno, il fondo Prato Pagano “non ostante la repli- 1787 mi sono portato sul luogo, ed ivi con intelligenza del Posto adunque questo principio, e provato che tale fondo sia cata nuova asta non è stato possibile di conseguire maggior afit- sig.r Pietro Traversa Montani e Miro da Ponte deputati dell’e- Ciò è quanto e per fede. proceduto d’alluvione, resterebbe solo a decidersi quale to di L. 71,5 [...] per anni nove [...] a Pietro Villa”. stimo e coll’intervento ed assistenza di Bartolomeo Domaso 12 giugno 1787. Cesare Feloi, perito applicato”. dovesse esssere la linea divisoria tra la villa e la comunità, se Si approvava il taglio dei fieni nei tre mesi estivi di giugno, Bacciarelli, che fa le veci del sindaco di detta comunità, pure non sia già identificata col rispettivo godimento. Le luglio e agosto25. Francesco Montani console, e del suddetto Giovanni Battista Sorse allora il problema di ridefinire il confine che portò, vere regole pertanto di determinare tale linea ricavansi Villa, si sono fatte le opportune misure, e rilevato in tipo il pochi giorni dopo, il 20 giugno 1787, alla assegnazione della anche da Bartolo nella sua Tiberiade fig. 1 cioè che tiratasi 1796, 17 maggio, il fondo Alluvione, era “coperto da una detto fondo con tutto ciò, che può esser necessario per la “vera linea divisoria” tra il Villa e il Comune di Sorico, giustifi- dal principio al fine dell’alluvione una fondamentale e da quantità di giara portatavi dal Torrente di Sorico”. Il parroco delucidazione delle sovracenate controversie cioè: cata dalla relazione del perito d’ufficio: questa Transducta in directum linea sino a toccare li rispet- offriva 80 lire per l’affitto26. tivi confini de fondi fronteggianti come dichiara la stessa A. Prato di Villa Giovanni Battista livellario al conte “Con venerato decreto di questa R. I. C. del giorno 20 giu- legge adeo che secondo la comune degli autori si è la per- 1804, 2 dicembre, risulta in scadenza l’affitto a Luigi Morelli Giulini. gno p. p. Censo [...] eccitato io sottoscritto perito d’ufficio pendicolare verrebbe a fissare per divisoria la linea rimarca- dei fondi Alluvione (L. 115) e Prato Pagano (L. 71,5). Si fissa la B. Porzione di Alluvione formato dal vicino fiume Adda, a dire le proprie occorrenze sulla novennale locazione fatta ta C nel già citato disegno, quando questo però sia stato ese- data del nuovo incanto mercoledì 19 dicembre alle ore 20. Nel che dal suddetto Villa si crede di sua ragione perché imme- da Deputati dell’Estimo di Sorico del fondo comunale detto guito con la debita esateza. capitolato si afferma che 1) gli aspiranti devono “prestare ido- diato al di lui fondo. l’Alluvione in mappa di quel territorio al n. 170 1/2 di per- Ciò è quanto subordino in adempimento nea sicurtà cognita e benevisa all’Amministrazione Municipale”; C. Linea ove il suddetto Villa vorebbe formarvi un muro di tiche 133 tavole 18, stante che nella protesta fatta all’atto Como, li 28 giugno 1787 2) la durata triennale dell’affitto: 1805-1807; 3) “non si intende cinta per diffendere dalle bestie li fondi dell’incanto da Giambattista Villa qual livellario de fondi Antonio Ferranti perito d’ufficio indisposto”. alterato in qualunque maniera il diritto de comunisti relativa- A. B. da esso bonificati cioè da zerbo ed alluvione ridotti della Casa Giulini, dichiarandosi nullo e di niun valore tale mente al pascolo comunale ed al boscheggio come fu finora la maggior parte a prato con piante di moroni. contratto d’affitto per non essere di competenza della All’intervento del perito Chio si deve il tracciato aggiunto a praticato”; 4) il giorno di pagamento è il 10 novembre di ogni D. Alluvione intestato nelle tavole del Censo alla comu- comunità la nominata estensione di terreno in forza dell’e- matita sulla mappa, cui si accenna il 24 luglio 1787: anno: il giorno prima di San Martino, secondo la prassi del nità di Sorico per pertiche 133.18, ora però sibito istromento di cessione fattogliene dalla stessa comu- mondo agricolo; 5) “sarà tenuto l’appaltatore ossia l’affittuario trovasi solo pertiche 115.7, compresa la porzione B di nità ed indicato dal cancelliere Pogliani nella sua relazione “Eccitato io sottoscritto dalla R. I. C. [Regia Imperial del fondo detto l’Alluvione di tenere ben spurgato a di lui pro- pertiche 8.11.-, essendo il restante sino alla linea F coroso del 11 genaro 1786, sarei pertanto del subordinato senti- Camera] con venerato decreto 20 giugno a dire il mio senti- prie spese il Fosso comunale sotto Santa Colomba fino alla stal- dall’Adda. mento che qualora da giurisperito si riconoscesse invalido mento rapporto all’alluvione sul Fiume Adda in territorio di la di Gaspare Gulli, ed indi fino all’Adda”27. E. Piaza, e Strada Regina. tale documento e che per parte della casa Giulini non si Sorico incantata, e deliberata per comunale, indi pretesa da Fondi coerenti al suddetto Alluvione fosse mai esercitato alcun atto possessorio né sopra tutto il certo Giambattista Villa come propria del conte Giulini, al 1804, 19 dicembre, premesso il suono della campana comu- 161. Giulini Cesare Zerbo, altre volte giardino. mentovato fondo, né sopra quella sol parte, che fronteggia il quale egli è livellario. Tralascio parlare dell’istromento che nale, si apre l’incanto di Prato Pagano e del fondo Alluvione 168. Suddetto Alluvione. prato della medesima, segnato in mappa al n. 170, non non esiste nel fascetto, dal quale, giusta la relazione del R. comunicato con “cedole” affisse al luogo solito della pieve del 169. Villa Gio. Battista avesse luogo la di lui presentanea pretesa, e fosse per que’ Cancelliere 11 gennaio 1786, appare il rilascio fatto dalla Comune di Sorico. Sono presenti gli amministratori comunali livellarioal Alluvione, titoli insussistente anche nel caso che si volesse allegare per comunità al suddetto conte di tutti i beni comunali, lascian- Francesco Conti sostituto di Bartolomeo Venino, Francesco conte Giulini ora Prato. diritto d’alluvione, primieramente perché la faccia del do alla superiore legale cognizione un tale articolo. / Fornelli, Giovanni Antonio Dego, “cursore”, vale a dire messo 170. Suddetto Zerbo, ora Prato. fondo non ha più ora l’apparenza d’alluvione, in secondo Riportandomi solamente alla pretensione del Villa in quella comunale. 170 1/2. Comunità di Sorico Alluvione, ora nella luogo perché sembrerebbe prescritto il possesso a favore sol parte di alluvione fronteggiante col di lui prato A, quale “Ordinato al cursore Dego Giovanni Antonio d’incantare il massima parte Carregivo24. della comunità in un lasso di tempo sì longo, ed in terzo come sussistente corroso dove aver diritto sulla parte allu- predetto fondo per l’affitto di tre anni continui [...]” si presen- 171. Arcipretura di Sorico Zerbo. luogo, perché se militasse una tal ragione al Villa militareb- vionata B, dico che qualunque sia il residuo perticato A n.º tano i seguenti “cittadini” con le rispettive offerte: 179. Villa suddetto Prato. be anche per tutti gli altri frontisti al n. 319, 326, 330 di 170, deve per ragione di alluvione estendersi fino al vivo Carlo Bacciarelli offre L. 60, Giacomo Montani L. 65, 318. Montani Francesco livellario mappa, e così si verrebbe a spogliare il Comune di tutto il canale del fiume, anche con augumento indefinito di perti- Vincenzo Morelli L. 70, il Montani rialza a L. 71 vincendo la gara Ronco. sopranominato fondo pascolivo, che pacificamente godette cato non già sulla divisione della rossa linea C ove il Villa per Prato Pagano con la “sicurtà solidale” offertagli da 319, 326 Silvani Antonio Maria da tempo forse immemorabile. intende costruire il muro, ma piuttosto sulla linea morta da Guglielmo Paggio. Per il fondo Alluvione, PietroVilla offre L. 60, livellario. ? Nell’ipotesi poi che la parte fronteggiante il prato Giulini me punteggiata d e sul medesimo tipo Feloi, giusta le regole Carlo Fornelli L. 100, Villa rialza a 101, Fornelli a 115, Giuseppe 337. Giulini conte Cesare Pascolo. fosse stata dal medesimo Villa bonificata con piantaggioni, o idrauliche, qualora però sia stato rilevato con esattezza il Bruni offre L. 120, Fornelli 121, Giuseppe Andreoli 130, 399. Suddetto Alluvione. almeno si fosse sempre tenuta viva l’istanza per l’acquisto di tipo. Carlo Girolamo Chio [...] p(erito) d’ufficio”. Amadeo Ortelli 150, Pietro Villa di nuovo 151, Guglielmo Borso

______24) Carregivo deriva probabilmente dalla voce carècc nel significato di fieni dei prati umidi P. MONTI, Vocabolario dei dialetti della città e diocesi di Como, Milano 1845, 25) ASCo, Prefettura, cart. 240, fasc. 2131. ad vocem. In lingua italiana càrice è pianta erbacea della famiglia delle Ciperacee, simili alle Graminacee, dalle foglie lineari e dai fiori in spighe, che crescono sui ter- 26) ASCo, Prefettura, cart. 240, fasc. 2131. reni umidi, S. BATTAGLIA, Grande dizionario della lingua italiana, II, U.T.E.T., Torino 1962, ad vocem. 27) ASCo, Prefettura, cart. 599, fasc. 2463.

66 67 155, ancora Villa 160, Fornelli 162, infine Villa per L. 165 ottie- anche se era inferiore alle 225 lire italiane del precedente con- 1837, 3 marzo, Sorico. Una perizia di Tommaso Caprile sugli 1840, 10 febbraio, l’ingegnere capo Giuseppe Cusi si dichia- ne l’affitto del fondo Alluvione ricevendo “sicurtà solidale” da tratto, il quale, si riconosceva, era pur sempre “il maggiore di alberi di olmo e di pioppo che crescevano sul terreno Alluvione, rava d’accordo sulle conclusioni della Congregazione Giuseppe Andreoli. Grazie a quella concorrenza, il Comune di tutte le antecedenti locazioni”29. nella piazza del Comune di Sorico stima le “12 piante dette albe- Provinciale del 5 giugno 1839 “non potendo essere esonerati i Sorico incassava 50 lire in più rispetto al precedente affitto per re” o “pobbie” L. 400, propone di estirpare l’olmo davanti alla deliberatari del fondo Alluvione dalle assunte obbligazioni risul- il fondo Alluvione, solo 5 lire in meno per Prato Pagano, che 1834, 10 novembre, il Consiglio Comunale di Sorico verbaliz- chiesa di S. Stefano “per essere fracido e minacciante dirocca- tanti dal contratto, o quanto meno in via di facilitazione ad una “non è stato aumentato a causa di diverse rovine cadute nello za che "il fondo Alluvione [...] sarebbe di grave pregiudizio l’alie- mento”, lo stima L. 12; inoltre “si deve tagliare sul luogo segna- proporzionale retribuzione a favore del Comune in linea di tran- scorso novenio”, evidente allusione ai periodici sconquassi allu- narlo anche in via di enfiteusi poichè hanno i comunisti il costan- to con scure il ramo verso ponente del olmo grande sulla piaz- sazione”. vionali, che, seppur contenuti dalla diversione nel nuovo alveo, te diritto della libera pascolazione delle loro bestie”, identico za, e compreso il ramo diroccato si valuta legna in tutto L. 48”. sono sempre stati un rischio per Sorico28. diritto vigente su Prato Pagano. La delibera seguiva la proposta di Quest’altro olmo stava “a mezzodì della chiesa”. E ancora: “Si 1842, 28 agosto, dall’I. R. Ufficio Provinciale delle Pubbliche cessione in enfiteusi avanzata dal dottor Antonio Sacchi di deve estirpare l’olmo verso ponente sulla piazza comunale per Costruzioni, l’ing. Leva aggregato, sostituto dell’ammalato ing. 1825-1826. Il controllo del regime delle acque rimaneva il Gravedona il quale osservava che “il fondo potrebbe essere ridot- essere fracido al piede e quasi tutto secco [...] L. 100”. Cusi, scriveva che con la costruzione della strada da Domaso al problema di fondo che portò a programmare la realizzazione di to allo stato di florida campagna”. Il Comune invece negò che Passo d’Adda si era “occupata una lista di terreno a pascolo un canale dal ponte sulla Regina fino all’Adda, decisione matura- potesse “mai neppure in minima parte essere ridotto a campagna 1838, 22 aprile, Milano. Gli uffici governativi segnalano che denominato Foos in territorio di Sorico” compensata con L. 960 ta nel contesto dell’asta per l’affitto del terreno Alluvione nel 1826. né murato, per non impedire il diritto di pascolo”30. Questo tipo “il fondo in cui vegetano i 24 pioppi stati atterrati e venduti dal (24 ottobre 1839). Con l’arginatura a deviazione del torrente di Il 16 gennaio, da Gravedona l’I. R. Commissario Giunone di atteggiamento conservatore dell’uso pascolivo piuttosto che Comune di Sorico è di sua natura un relitto di fiume in conter- Sorico e per la costruzione della strada fu occupata altra por- informa gli uffici prefettizi che, scaduto nel giorno di San agricolo si manifestò qualche anno dopo nella forte resistenza mine ai fondi comunali”, soggetto perciò “all’Amministrazione zione di fondo, così “le acque [...] furono dirette sopra altra Martino l’affitto triennale dei fondi comunale denominati Prato opposta dalla popolazione alla bonifica del Pian di Spagna. Boschiva a termini della descrizione di massima della cessata porzione del fondo Foos all’oggetto di poter colmare le bassure, Pagano e Alluvione si susseguirono ben tre esperimenti d’asta: il Direzione del Demanio 30 settembre 1812 n. 23113. Così trova che esistevano in detto fondo e massime per colmare il lungo 25 novembre 1825 “nello spazio di tre ore” si presentò “un solo 1835, 23 settembre, i consiglieri del Comune di Sorico deter- il Governo che il Comune suddetto deve soggiacere al pagamen- cavo parallelo alla nuova strada, onde così togliere le nocive ad offrire L. 30 pel Prato Pagano”; il 13 dicembre, al nuovo minano di “declinare dall’inalveamento del torrente che attra- to dei decimi [...]”. esalazioni dalle acque stagnanti” si prevedeva entro il 1844 di incanto, per oltre quattro ore non si presentò alcun oblatore; il versa il fondo detto Alluvione, giudicando l’opera stessa inutile terminare le “colmature”, allora sarebbero stati liquidati gli 9 gennaio 1826 si presentarono “più persone”, però “si stette perché “la minima pioggia riempie subito il torrente di mate- 1838, 3 agosto, Como, il Delegato Provinciale di Como indennizzi per l’inghiaiamento. Tuttavia già nel 1843, il 10 feb- lungo tempo in desiderio d’aspiranti e finalmente fu fatta un’of- rie”. Erano presenti gli estimati Cesare Montani, Carlo Conti, all’Ispettore Provinciale dei Boschi. braio, da Milano il governo ordinava all’I. R. Cassa di Finanza di ferta di L. 150 per ambedue i fondi”. Agostino Copes31. Sulla piazza del Comune di Sorico crescevano alberi di olmo effettuare il pagamento di L. 108,31 a Carlo Conti e di L. 1099,71 Scriveva il commissario Giunone: e di pioppo. Furono fatti tagliare e venduti. I pioppi furono valu- al Comune di Sorico per danni causati dalle opere di costruzio- “Visto che il prezzo dell’annuo affitto era molto al di sotto 1836, 26 agosto, la Delegazione Provinciale giudica la deli- tati L. 400, gli olmi L. 160. La gara d’asta portò ad una vendita ne della Regia Strada Militare da Domaso al Passo di . di quello delle scaduta locazione, mi feci ad interpellare la bera del Comune di Sorico contraria agli interessi comunali per- degli stessi rispettivamente per L. 667,86 e 267,14, con un Deputazione e gli astanti sul motivo di tanta freddezza, e ché “vaganti le acque e senza confini si spanderanno nelle even- introito di L. 935,00. 1846, 10 luglio, Gravedona, il nuovo affitto triennale del sentito che il principale ostacolo era quello della corta dura- tuali piene su tutta l’estensione del [...] fondo, di modo che Si ottenne a favore del Comune di Sorico la Cancellazione del fondo è assegnato a Martino Spelzini per L. 215; “in causa delle ta dell’affitto a soli tre anni perché avendo il fiume danneg- coperto una volta dalla ghiaia diverrà totalmente infruttifero”32. debito di L. 26,71 per indennità boschiva. abbondanti acque cadute finora, i fondi deliberati, restando giato colle materie il fondo Alluvione non conveniva all’af- inondati per l’innalzamento del lago, scarseggiano gli oblatori”. fittuario incontrare spesa nello spurgo indispensabile per 1837, 22 aprile, C. Maggi, commissario distrettuale, dichiara 1839, 12 luglio, la Delegazione Provinciale giunge alle ricavare profitto, si determinò in concerto della che Tommaso Caprile “si rifiuta di eseguire” le operazioni seguenti conclusioni: “[...] colle opere di arginatura [...] per 1846, 23 agosto, Gravedona, l’I. R. Commissaario distrettua- Deputazione, di ricercare le offerte per una locazione necessarie a “purgare” il fondo Alluvione da grandi ammassi di conto erariale per la deviazione del torrente, onde garantire la le C. Maggi attesta che dal parroco di Sorico è pervenuta l’offer- novennale includendo nel capitolo l’obbligo al deliberatario ghiaia di cui va ingombro, coll’inalveazione del torrente che nuova strada di Domaso in costruzione dai danni del torrente ta di L. 8 per il taglio del fieno nel terreno detto “Nuova di dovere a proprie spese aprire un canale dal ponte di legno sopra vi scorre “adducendo di avere egli sin dal principio del stesso, non viene integralmente provveduto ai guasti che per Alluvione”, ma il 2 settembre l’assegnazione, quadriennale, è sulla Strada Regina fino all’Adda all’oggetto di contenere 1829 adempiuto agli obblighi assunti”; “siccome il concorso in avventura in caso di piena possano verificarsi in pregiudizio del per L. 10 a favore di Giovanni Barilani. inalveato in linea retta il fiume, e col peso della manuten- dette spese riuscirebbe effettivamente troppo gravoso al Comune pascolo [...] ai quali guasti dovrassi riparare a spese erariali zione del canale durante tutto il tempo dell’affittanza”. [...] propongo subordinatamente che possa sospendersi ogni volta che siano dipendenti dalle arginature in costruzione”. 1847, 27 marzo, Gravedona, si dichiara che il fondo comu- Ma “sebbene gravoso” fosse l’onere aggiunto, calcolato risoluzione [...] fino a che si conosca l’esito del progetto della nale Alluvione fu assegnato per il triennio 1843-1846 a all’incirca in L. 300 come “prima spesa” cui sommare 30 lire strada di Domaso”33. 1840, 2 febbraio, “Per le opere dal Regio Erario fatte ese- Bernardo Copes a L. 286, e che per i danni da arginatura il 27 annue di manutenzione, Tommaso Caprile si offrì allora per L. guire alle sponde del torrente che scorre nel fondo [...] settembre 1840 era stata avanzata la richiesta d’indennizzo dal 210 annue. La cifra, espressa in lire austriache, veniva accettata Olmi e pioppi crescevano sul terreno detto Alluvione34: Alluvione, onde così prevenire i guasti che potevano [...] deri- precedente appaltatore. ______vare alla Strada Provinciale Regina percorrente sul territorio di 28) ASCo, Prefettura, cart. 599, fasc. 2463. Sorico, è cangiato lo stato delle cose”, ragione per la quale 1849, Martino Spelzini affitta per L. 220 annue cumulativa- 29) ASCo, Prefettura, cart. 2969, Sorico. Prato Pagano e Alluvione. occorre riprendere in esame la vertenza, in quanto la costruzio- mente sia i fondi Alluvione e Prato Pagano, sia il fondo Nuova 30) ASCo, Prefettura, cart. 2969, Sorico. Prato Pagano e Alluvione. ne della strada arreca danno al Comune di Sorico. Alluvione35. 31) ASCo, Prefettura, cart. 2969, Sorico. Prato Pagano e Alluvione. 32) ASCo, Prefettura, cart. 2969, Sorico. Prato Pagano e Alluvione. 33) ASCo, Prefettura, cart. 2969, Sorico. Prato Pagano e Alluvione. ______34) ASCo, Prefettura, cart. 2969, Sorico. Prato Pagano e Alluvione. 35) ASCo, Prefettura, cart. 2969, Sorico. Prato Pagano e Alluvione.

68 69 17) Archivio di Stato, Como: tavola riassuntiva, area del Pian di Spagna.

LA GENTE DI SORICO, L’ADDA E LA BONIFICA DEL PIAN DI SPAGNA il presidio che vi teneva nel Forte di Fuentes il governo spa- costituzione d’un Consorzio e, salvo l’indennizzo, che fosse gnuolo, era una vasta landa situata all’ingiro del ramo setten- dovuto, aboliva il pascolo del bestiame sul piano. trionale del Lago di Como tra il fiume Adda, ed i Comuni di Questo decreto [...] conseguiva la sanzione dapprima Sorico, Gera, Delebio e Piantedo. / Vuolsi che un tempo quel della Luogotenenza di Milano, e poscia con nota 12 gennaio , detta ‘Pian di Spagna’ perché servì di accampa- territorio fosse ben coltivato, ma risalendo al 1400 lo si trova 1860 [...] dal Ministero dell’Interno del nuovo regno. / La mento alle truppe spagnole che nei secoli XVII e XVIII erano di nella condizione, in cui è ancora la maggior parte di esso, forse delegazione avrebbe [...] gli effetti dell’abolizione del pasco- guarnigione nel Forte di Fuentes, ha avuto frequenti variazioni per i disastri delle guerre, e delle pestilenze. I Comuni di Gera lo finché non si fossero discusse le pretese di compenso; ma [...] il Pian di Spagna e la parte inferiore di quello di Colico non e Sorico approfittarono per avventura dello stato di abbando- come poteva farlo, se dagli atti, che in principio di novembre sono altro che il delta dell’Adda il quale è andato poco a poco no del latifondo, e poichè il solo ricavo possibile era quello della 1857 si insisteva dai / superiori dicasteri, che si ottenesse un crescendo, respingendo le acque del Lario [...]. Nel 1520 nuove poca erba crescente ne’ mesi estivi, e della pascolazione duran- definitivo provvedimento, onde coi lavori da eseguirsi pro- piogge e nuove inondazioni trasformarono quei terreni in una te il resto dell’anno, crearono probabilmente una rendita od curare un mezzo di guadagno ai contadini del Piano duran- palude anche perché l’Adda, uscita per sempre dall’antico suo imponendo una tassa ad ogni capo di bestiame non ispettante te l’inverno ? E sì che doveano attendersi molti reclami, i letto, se ne scavò uno nuovo attraverso i campi, venendo a sboc- a’ loro terrieri o vendendo i fieni raccolti per loro conto, od quali sarebbero pure stati motivati; dovea indi procedersi care nell’emissario del lago di Mezzola proprio contro la torre alienando mano mano a terzi il terreno col dritto della segatu- alla formazione della rappresentanza consorziale, ed infine di Olonio, oggi località detta il ‘Passo’. / Le condizioni di quel ra ne’ mesi estivi, e colla restrizione a regime di pascolo a favo- si doveva aprire l’incanto per l’appalto delle opere!! / suolo, reso così squallido, continuarono ogni anno a peggiora- re sia dei Corpi Morali alienanti, sia dei loro abitatori. / Il Comunque sia, delusi nel loro intento precipuo i comunisti re perché le piene del Lario andarono sempre più aumentando; Comune di Sorico nell’anno 1707 fe’ cessione de’ suoi diritti di Delebio, Gera, Piantedo e Sorico, intento ch’era della con- l’allagamento periodico cominciò a diventare normale e le feb- alla famiglia Giulini, la quale alla sua volta nell’anno 1804 sti- servazione del pascolo, muovevano preghiere per ottenere bri malariche a dominarvi”2. pulò una locazione livellaria col sig. Gio. Battista Castelli. A almeno un congruo compenso del danno, che dall’abolizione Le praterie del Pian di Spagna erano destinate al pascolo per questi cedette pure i suoi diritti il Comune di Gera nell’anno di esso era loro derivato, ma il Consorzio voleva accordarlo gli animali dei contadini dei diversi comuni, compreso quello di 1825. Anteriormente a ciò nell’anno 1566, que’ Comuni aveva- soltanto a quelli che fossero assistiti da un titolo giuridico, e Sorico. Si trattava di una fonte di sussistenza essenziale, l’idea no già concesso titolo di locazione perpetua al Comune di non da una inveterata abitudine, o tolleranza. E poi- sola che la si potesse sottrarre riusciva a mettere in allarme la Piantedo il diritto di pascolo nella zona appellata i Prati della chè sembrava che fosse per nascere un conflitto pericoloso 17 popolazione, ed è quanto avvenne con la deviazione del corso Rosa. / Codeste trasmutazioni per altro non influirono ad alla pubblica tranquillità, il Governo, dietro istanza del dell’Adda e con la bonifica di quel territorio. L’Archivio della impedire la gratuita pascolazione, che gli abitati di Sorico e Consorzio, s’interponeva per un componimento che infatti Le vicende del territorio di Sorico s’intrecciano con quelle Prefettura di Como conserva documenti che bene chiariscono i Delebio avevano sempre esercitato entro i confini del rispetti- si stabiliva il 30 aprile 1862 con una convenzione separata delle terre limitrofe nella annosa vicenda della bonifica del Pian termini del problema, evidenziando il contrasto tra gli immedia- vo comune. Tale pare l’origine del sistema contro cui si ebbe, e nell’ufficio commissariale di Gravedona [...]. Si liquidava in di Spagna. La lotta contro gli acquitrini e la malaria condotta ti interessi dei privati e la visione del governo, indubbiamente si ha a lo[tta]re tuttavia. / Allorquando nel 1850 alcuni pro- già austriache L. 3000 il compenso a favore del Comune di dall’autorità pubblica si scontra con la resistenza di chi traeva illuminata in una prospettiva a lungo termine sul vantaggio gene- prietari manifestarono l’idea della bonificazione di quel Delebio e si pattuiva, che rispetto ai comuni di Gera, da vivere dai magri pascoli della piana formata dalla foce 1 rale portato dalla grande opera pubblica. latifondo, per vederlo produttivo, e per togliere i perniciosi Piantedo e Sorico avessero a determinare l’indennizzo gli dell’Adda . effetti delle fetide esalazioni, si credeva che la considerazione ingegneri Cesare Scalcini ed Antonio Lena Perpenti in qua- “Il Piano di Spagna, così denominato, a quanto sembra, per dei vantaggi agricoli ed igienici, che ne sarebbero derivati, l’a- lità di arbitri inappellabili, e nel caso di loro discrepanza “La pianura [...] che si stende fra Colico, Sorico, e il vrebbe fatta accogliere di buon grado. Ma invece i terrieri s’avesse da sostituire all’uopo un terzo perito di concerto tra ______aggiunsero proteste a proteste, reclami a reclami, e tendevano i governatori di Como, e Sondrio. 1) Nel 1837 il funzionario dello Stato, che aveva preso conoscenza della situazione, ne informava la Delegazione Provinciale, come si chiamava allora la Prefettura di Como a propendere, che ben poco, o minor frutto ne avrebbe avuto Quelli ingegneri purtroppo non si accordavano, ma non (Gravedona, 1837, 14 aprile, C. Maggi, I. R. Commissario Distrettuale all’I. R. Delegazione Provinciale, ASCo, Prefettura, cart. 2736): “Il Comune di Gera possedeva diver- l’agricoltura, e che la malaria sarebbesi fatta peggiore. Siccome si potè addivenire tosto all’elezione del terzo arbitro, perché si fondi nel Pian di Spagna e di Ologno [sic.], sui quali hanno diritto di pascolo promiscuamente i comunisti di Gera e di Sorico quanto sia dal giorno 10 di settembre al giorno 10 del successivo giugno - vale a dire quando il bestiame non è al pascolo in alpeggio - ed allora quando il suddetto Comune di Gera diede i [...] fondi a livel- però le verificazioni ordinate dal governo avevano condotto a essi avevano mancato di adempiere le formalità del regola- lo perpetuo al sig. Giovan Battista Castelli del Comune di Mantello, stipulò per patto che il livellario non potrà giammai permettersi innovazione alcuna tendente ad impe- diverso risultato, così nel 1853 la Luogotenenza di Lombardia, mento di procedura civile, alle quali nel silenzio del com- dire il pacifico godimento di tale diritto, sia in escavazione di fosse che con piantagioni o altri ripari in essi fondi, cosicché le bestie dovranno sempre avere il libero pas- avendo avuto presente il decreto Italico 20 novembre 1810, promesso avrebbero dovuto attenersi, e quindi sarebbe stato saggio per tutti i fondi [...] in onta però a questo patto, avendo il Castelli, e per esso il notaio dott. Carlo Sacchi (il quale per altro ignorasi e se e come sia successo a richiamò un formale progetto di bonificazione, che venne ras- necessario, che ricominciassero le loro operazioni. / quello) preso a cintare un pezzo dei fondi livellati, la Deputazione Amministrativa del Comune di Sorico nel giorno 2 del convenuto mese [...]” presenta reclamo per “turbamento di possesso”. Il dott. Carlo Sacchi, “avuto sentore della querela della Deputazione di Sorico, dichiarando di aver stipulato un contratto col livellario Castelli, segnato il 10 marzo 1855 dall’ora defunto ingegnere Considerando però che per la soverchia divergenza del loro addurrebbe diverse osservazioni, fra le quali per altro la sola attendibile è la confessione del fatto imputato: e se si voglia, anche altra confessione non meno sfrontata, Ferdinando Polti. / Questo progetto fu sottoposto a lunghi ed avviso quest’ultima pratica avrebbe cagionato un lungo quella cioè di avere altresì fatta recentemente una piantagione di salici e pioppi” proibita dall’art. 18 delle istruzioni del 21 maggio 1825. accurati studi da parte degli uffici tecnici, e finalmente otten- ritardo con nessuna fiducia, che avesse a condurre all’ema- 1837, 27 settembre, Como. Risulta che G. B. Castelli non ha interposto alcun atto giudiziario contro il decreto 22 maggio 1837 della Pretura di Gravedona col quale venne ne l’approvazione anche della stessa luogotenenza, la quale, nazione del lodo, e considerando eziandio, che ad ogni modo condannato a ripristinare entro otto giorni il fondo a lui livellato dal Comune di Sorico in modo che non vi sia impedito il libero pascolo. Il giudice, nell’udienza del 20 eccitata dall’arciduca Massimiliano in quell’epoca governatore importava agevolare, ed affrettare una soluzione, si reputò maggio, contumace il Castelli, lo condannò “a dover demolire la suddetta muraglia”, la difesa sosteneva che non si trattava di muro ma di palificazione e in parte esca- vazione di fossa. Nella sentenza si affermava: “Dall’istrumento di livello 21 maggio 1825 risulta che il Comune di Sorico ha il diritto di pascolo ugualmente che il Comune generale del paese, determinò, che la Delegazione Provinciale d’accordo col R. Fisco, che si avesse a convocar di nuovo le di Gera. E così basta perchè il Comune di Sorico anche da solo possa domandare di esser conservato in quel diritto [...]. di Como, d’accordo con quella, / di Sondrio, provvedesse colla parti interessate per invitarle a sanare l’irregolarità degli Stramba [...] è l’eccezione che negli anni dispari non possa il Comune agire per turbato possesso, mentre se così fosse, il livellario cingerebbe tutto il fondo negli anni maggior sollecitudine alla sua attuazione. Ne emanò allora il ingegneri Scalcini e Lena Perpenti, ed insieme a consentire, dispari, e il Comune poi al sopraggiungere degli anni pari troverebbe prescritta l’azione per la procedura sommarissima”. decreto 6 novembre 1857 n. 24230/5385, che vedeva obbligato- che si effettuasse addirittura la nomina / del terzo arbitro, e 2) D. BERTOGLIO, Relazione sulle variazioni del delta dell’Adda presso Colico negli ultimi secoli [anno 1935], in “Bollettino della Società Storica Valtellinese”, n. 54/2, ria la bonificazione per ragioni di pubblica utilità, vedeva la che egli fosse abilitato a giudicare de bono et aequo, e senza (2001), 2002, pp.131-143.

70 71 18) Archivio di Stato, Como, Fondo Prefettura, progetto dell’ing. Ferdinando Polti (1855) per il nuovo corso dell’Adda nel Pian di Spagna.

lago, vi depositano le materie che seco trasportano dalle alte Il 4º punto riguarda il diritto di pascolo dei terrieri di regioni della Valtellina. Esso è attraversato da tre strade Delebio che si spingevano fino alla sponda sinistra del vecchio postali e dal nuovo alveo dell’Adda. L’estensione sua secondo alveo dell’Adda; il 5º il Comune di Piantedo: le risultanze del progetto di bonificazione del detto Piano in data 10 marzo 1855 dell’ingegnere Ferdinando Polti, omesse “Il Comune di Piantedo poi avrebbe avuto solo il diritto di le parti occupate dalle dette strade e dal detto nuovo alveo, pascolo a favore de’ suoi abitanti sopra una parte determi- non che le sabbie e ghiaie nude presso la sponda del lago, è nata del Piano di Spagna detta i prati della Rosa, dell’esten- di pertiche milanesi 11051. 12. 10, corrispondenti ad ettari sione di pertiche 900 in concorso anche de’ terrieri di Gera e 723,34; ne spettano al Sorico diritto acquistato con instrumento di transazione 8 territorio di Delebio pertiche 662.18. 8 maggio 1566 rogito Del Conte, mediante il pagamento di » » Piantedo pertiche 1020.14. - annue L. 50 imperiali che si corrispondevano un tempo agli » » Colico pertiche 111. 5.- stessi Comuni di Gera e Sorico, e ultimamente per una metà » » Gera pertiche 4237.22. 6 agli eredi del suddetto sig.r Giam Battista Castelli e per l’al- » » Sorico pertiche 5019.-. 8”. tra metà al sig.r Stefano Rosselli; ma nel fatto i terrieri di Piantedo facevano pascolare le loro bestie anche fuori dei È evidente dal computo la quota maggioritaria del comune di prati della Rosa sopra circa pertiche 600 di terreno e così in Sorico. Continua l’ingegnere al secondo punto: totale sopra pertiche 1500 come dirò inferiormente al n. 30.

“2 - Sopra quasi tutta questa vasta estensione di terreno, 6- L’esercizio del pascolo [...] e la proibizione [...] di farvi suddivisa fra gran numero di possessori, era ab antiquo pra- delle piantagioni, di scavare fossi di scolo, di praticarvi qual- ticato il pascolo del bestiame per nove mesi dell’anno, cioè siasi opera fuori del taglio nei soli tre mesi loro riservati dal 10 settembre al 10 giugno d’ogni anno, a favore dei ter- delle erbe, delle canne, e di altre erbe che vi crescevano spon- rieri dei suddetti Comuni [...] colla esclusione assoluta dei tanee, impedivano qualsiasi miglioramento di quel piano, possessori estranei ai medesimi, e colla proibizione ai pos- per cui essendone una notevole parte soggetta alle inonda- sessori tutti (p. 1) / fare qualsiasi operazione sopra i rispet- zioni del lago, e restandone una parte invasa da acque sta- tivi terreni, e persino di concimarli, ridotto l’esercizio della gnanti in ogni epoca dell’anno o quasi, una porzione di quel proprietà da un lato al solo taglio del fieno e delle erbe palu- piano era allo stato di vera palude. Ed a miasmi che si eleva- stri da farsi nel solo spazio di tre mesi all’anno, cioè dal 10 vano dai siti paludosi si attribuiva ed era evidentemente giugno al 10 settembre, e dall’altro al pagamento delle pub- dovuto lo stato miserrimo di salute degli abitanti de’ paesi bliche imposte gravitanti sopra que’ terreni. Erano esenti attigui. Nell’interesse pertanto della pubblica igiene e dell’a- dalla servitù del pascolo e da ogni vincolo alcuni pochi di gricoltura era generale il desiderio che si provvedesse all’a- que’ terreni segnati in giallo nella Mappa del detto Piano di bolizione del pascolo sopra quel piano onde poter procedere Spagna che trovasi unita al progetto di bonificazione del sul- al prosciugamento del medesimo e successivamente (p. 3) / I documenti originali sono conservati presso l’Archivio di Stato di Como. rip. vietata. 18 lodato ing. Polti. migliorarne lo stato con buone colture [...] desiderio appog- giato dal voto della Congregazione Centrale, dai Medici i più vincolo ad alcuna procedura. / Le parti annuirono, ma no soppresse con un ultimo tentativo di conciliazione, a cui 3- Era permesso nello stesso Piano di Spagna il pascolo di distinti, e da valenti Economisti, ma vi si opponeva energi- poscia, specialmente per ostinazione dei terrieri di Piantedo, dovrebbero accedere di buon grado tutti gli interessati”. bestie forestiere, ossia di bestie appartenenti a persone camente la maggior parte dei terrieri [...] i quali vi faceva- e di S. Agata (frazione questa di Gera), sorsero nel maggio estranee ai detti Comuni mediante il pagamento di una no pascolare le loro bestie senza pagamento d’alcuna tassa 1861 gravi difficoltà, e persino minacce di disordini, che si Il documento firmato dall’ing. Gian Domenico Protasi è data- tassa annua. Questa tassa si esigeva un tempo a favore dei [...] e ne traevano speciale profitto (p. 4)”. dovettero toglier di mezzo con imponente apparato di forze to Arona, 29 marzo 1862, consta di 42 pagine ed è intitolato soli Comuni di Gera e Sorico, ed ultimamente a favore degli armate. La nomina quindi si fece solo nel successivo giugno, “Relazione sull’indennità dovuta ai già utenti del pascolo sul eredi del fu Giam Battista Castelli. Il Comune di Sorico fece La relazione prosegue ricordando che fin dal 1817 fu pre- e si fece indarno, perché l’eletto ingegnere Francesco Pian di Spagna situato ne’ territori di Delebio e Piantedo cessione del diritto di esigere quella tassa a favore della casa scritta la bonifica di parte del Pian di Spagna per pertiche 1208. Colombaro declinò l’incarico per titolo di malferma salute. A Provincia di Sondrio, ed in quella di Colico Gera e Sorico pro- Giulini di Milano con atto delli 8 novembre 1707 a rogito 9 nei territori di Gera e Piantedo. Vi erano però resistenze da lui si surrogò tosto l’ing. Gio. Domenico Protasi d’Arona, che vincia di Como in seguito all’abolizione del pascolo stesso Curti Maghini, ed alla casa Giulini successe come livellario parte della popolazione che impegnarono anche il prefetto di accettò il mandato, si recò sul luogo nell’agosto 1861, con- decretata dalla delegazione Provinciale di Como con mozione nel diritto di esigere detta tassa il sig. Giam Battista Castelli Sondrio, Papa, il quale il 27 aprile 1862 annotava: ferì coi contendenti, e pronunciò il suo lodo nel marzo 1862. del 6 novembre 1857”. con instrumento 22 novembre 1804 a rogito Gentile. Al “A prevenire ogni possibile disordine dipendentemente dalle Fatalmente se questo lodo accontentò i terrieri di Gera e Comune di Gera poi successe come livellario lo stesso sig.r pretese dei terrieri di Piantedo per far rivivere il loro diritto di Sorico spiacque al Consorzio, ed ai comunisti di Piantedo, e “1- [...] La formazione di questo piano - scrive l’ing. Giam Battista Castelli per acquisto fattone in detta qualità pascolo sui terreni del Piano di Spagna compresi nei riparti V e provocò due liti di nullità, le quali, giova sperare, che per la Protasi - è dovuta ai sedimenti del fiume Adda, le acque del all’asta pubblica, come risulta da instrumento 21 maggio VI del progetto Polti, lo scrivente ha mosso le opportune dichia- iniziativa testè presa dalla Deputazione Provinciale, saran- quale, perdendo la loro velocità all’incontro di quelle del 1825 rogato Bonalini (p. 2)”. razioni e disposizioni [...]”.

72 73 19) Veduta fotografica attuale della foce del Mera.

Come evidenziò Davide Bertoglio, la comunicazione fra il “asciugamento delle paludi di Colico” a Giacomo Rousselin7. lineo “Adda nuovo” sono descritti nella mappa del 1855, 10 mando una profonda ansa che aggirava una porzione di territo- Lago di Como e il Lago di Mezzola era ancora molto vasta negli Un anonimo pubblicò a Milano nel 1830 il Progetto di un marzo, estratta dal progetto dell’ing. Ferdinando Polti12. rio di Sorico di proprietà Castelli, proseguiva incurvandosi in anni 1620 (mappa di Francesco Buzzi e Giovanni Paolo Bianchi) miglioramento nella navigazione del Lago di Como lanciando La mappa descrive a nord l’“Alveo del fiume abbandonato”, senso contrario e lambendo il territorio di Gera, poi di nuovo - 1625 (mappa di Melchiorre Tavernièr, Parigi), ma verso la fine l’idea dello “scavo di un nuovo letto per l’Adda e d’un canale con isolette (nn. 654, 653, 654) la principale delle quali è detta tornava in comune di Sorico. del secolo “l’apparato deltizio dell’Adda continuava ad allargar- navigabile per l’emissario del lago di Mezzola, ma solo nel 1839 “Boschetto del Pino” (n. 337), più in basso, a ovest, è un iso- Un altro interessante disegno riguarda il “Canale navigabile si suddividendosi in tanti rami secondari i quali, nei tempi di il governo faceva redigere il progetto di un nuovo alveo rettili- lotto (nn. 661, 339). Il nuovo taglio dell’Adda si sviluppa tenen- di Mezzola”; è datato 1863, 15 agosto13. magra, formavano delle pozze stagnanti generando delle paludi, neo per l’Adda e di un canale mistilineo per l’emissario del lago do sulla riva sinistra Piantedo e S. Agata. Il vecchio corso termi- Un altro disegno raffigura anche la piazza per la fermata delle mentre il ramo principale, aumentando l’estensione delle sue di Mezzola che doveva permettere la navigazione a vapore fino a nale si sviluppava oltre la sponda destra del nuovo taglio, for- barche14. anse, restringeva sempre più l’emissario del lago di Mezzola”3. Novate [...] L’opera venne compiuta nel febbraio 1858. / Dalla Si formarono quegli isolotti ben documentati dalle mappe cata- cartina del 1846 fatta da Giuseppe Cusi, progettista del lavoro, si stali del Sette e dell’Ottocento. Una mappa del 1786 “distingue vede il tracciato dei due canali che in quell’anno dovevano esse- bene il ramo principale e quello del Borgo Francone che racco- re in costruzione [...]. / La rientranza registrata nella mappa del glieva le acque del versante nord del Monte Legnone sopra 1837 si è [...] separata dal lago formando un bacino a sé, detto Delebio e Piantedo. / In questa carta appaiono anche i lavori fatti appunto ‘laghetto’, in comunicazione col Lario solo attraverso per rendere più agevole la navigazione delle barche dal lago di un piccolissimo fosso, mentre gl’isolotti di fronte a Sorico si Como a quello di Mezzola [...]. Nella carta del 1825 non appa- sono dal 1837 al 1846 ingranditi. Infine la sponda del lago va re più il fosso di Borgo Francone bensì il delta è intersecato da assumendo un aspetto più regolare. Si nota pure il tracciato un ’Canale’ che sembra di fattura artificiale per dar scolo alle della strada rotabile che attraverso questa pianura deltizia con- acque che prima scorrevano nel Borgo Francone. / I rivolgi- giunge Colico a Sorico [...]. In seguito a questi lavori l’Adda menti di quei cinque anni [1820-1825] devono essere stati abbandonò per sempre il suo vecchio corso [...] Disgraziata fu notevoli poiché gli isolotti di fronte a Sorico notati nelle tre carte invece la sistemazione dell’emissario del lago di Mezzola per- del 1777-1778-1820 non appaiono più in quella del 1825 [...]. ché, quando nel 1838 il lavoro era quasi ultimato, sopraggiunse Dal 1825 al 1837 i detriti dell’Adda e forse l’abbassamento del la famosa piena del Lario e l’argine andò tutto sommerso e deva- lago fanno apparire una pianura paludosa tutta unita in luogo stato cosicchè si abbandonò l’impresa”9. Queste notizie raccolte degli isolotti [...] così che nella carta del 1837 Sorico si trova dal Bertoglio nel 1935 si concludevano con il richiamo alle ancora sulla foce dell’emissario del lago di Mezzola. / L’Adda “opere di bonifica in parte iniziate da Rousselin e Sacco (1802- sbocca ancora in quell’emissario a Monte di Sorico, al passo 1827) e da don Luigi Guanella”9 e con l’auspicio di “un’integra- d’Adda”4. le bonifica del Pian di Spagna”: “Quando questo progetto sarà A fine ’700 il preposto Castelli aveva per primo prospettato la attuato, questa vasta pianura alluvionale di ben 101.184 pertiche bonifica5. All’epoca della Repubblica Cisalpina, il prof. Antonio milanesi [...] potrà essere messa proficuamente a coltura per un Della Porta del Liceo di Como scrisse delle riflessioni sull’Adda e maggior benessere delle popolazioni limitrofe”10. Oggi invece si sull’insalubrità del territorio di Novate nel 18036. L’anno succes- riconoscono e si tutelano per legge i valori ambientali di questo sivo, proclamata la Repubblica Italiana, si prospettava la bonifica territorio tanto singolare e ricco di fascino11. del Pian di Spagna scegliendo Alessandro Volta come presidente della commissione. Il 9 maggio 1815 fu assegnato l’appalto per I due corsi terminali del tortuoso “Adda vecchio” e del retti-

______3) D. BERTOGLIO, Relazione sulle variazioni del delta dell’Adda, cit., pp.137-138. 4) D. BERTOGLIO, Relazione sulle variazioni del delta dell’Adda, cit., pp. 138-140. 5) M. FATTARELLI, La sepolta Olonio, cit., p. 645. 6) La citazione è nell’Archivio Liceo A. Volta, Como, cart. 14, fasc.3-4, Produzioni scientifiche dei professori del Liceo. 7) ASCo, Prefettura, cart. 1216/1217. Atti del Magistrato d’Acque del Dipartimento del Lario, 1804-1805. “Repubblica Italiana, Como 29 settembre 1804, anno III. Presente il luogotenente amministrativo cittadino Pietro Porro in assenza del prefetto, il Magistrato d’Acque nella Sala delle Sessioni dell’Amministrazione Dipartimentale del Lario (...) presenti (...): De Pestalozzi Rodolfo amministratore, Martignoni Ignazio, De’ Orchi Flaminio, Giovio Giambattista, Gaggi Emanuele, Carcano Paolo e Franchini Prospero” nomina all’unanimità presidente il professore Volta Alessandro, e pro-presidente il prof. Martignoni. Si prospetta la bonifica del Pian di Spagna. Il 9 maggio 19 1815 l’appalto a Giacomo Rousselin per “asciugamento delle paludi di Colico”. 8) D. BERTOGLIO, Relazione sulle variazioni del delta dell’Adda, cit., pp. 141-142. ______9) Sulla sua opera in Pian di Spagna si veda M. FATTARELLI, La sepolta Olonio, cit., pp. 647-655. 12) Scala 1:8000 di mm 473 x 620, tracciata a matita, inchiostro a penna nero e rosso, acquerello nei colori azzurro, giallo, rosa, verde, grigio. Sulla mappa si legge: “Piano 10) D. BERTOGLIO, Relazione sulle variazioni del delta dell’Adda, cit., pp. 143-144. di Spagna. Osservazioni. Gli appezzamenti in giallo ne’ riparti I II III IV non erano soggetti alle servitù di pascolo. La linea abcdefghilm circoscrive i cosiddetti Prati della 11) Non manca chi non è d’accordo: “Attualmente è noto che taluni vogliono che il Pian di Spagna rimanga terreno... umido per il riposo degli uccelli acquatici, per cui si Rosa. I riparti V e VI fanno parte del quarto quartile del comprensorio di asciugamento delle Paludi di Colico”, ASCo, Prefettura, cart. 2008. può pensare che in questa primavera (maggio 1983) costoro siano stati particolarmente soddisfatti nel vedere buona parte del Pian di Spagna nuovamente allagata...” M. 13) Disegno di sezione, mm 330 x 446, penna e inchiostro nei colori nero, rosso, blu, acquerello nei colori giallo, grigio, rosa, ASCo, Prefettura, cart. 2071. FATTARELLI, La sepolta Olonio, cit., p. 645. 14) Foglio di mm 580 x 640 a inchiostro nero e rosso, acquerello nei colori azzurro, giallo, grigio, marrone, ASCo, Prefettura, cart. 2071.

74 75 CONTADINI, CARABINIERI E BARCAIOLI AL PASSO D’ADDA: DUE EPISODI DI CRONACA GIUDIZIARIA lare le bestie ed i proprietari certamente si saranno rivolti all’au- rono” saputo dal portulano Battista Ferrario che il lago a quel- torità di pubblica sicurezza”. l’ora era ancora tranquillo ed era ancora in stato di magra. La Procura di Stato negò che vi fossero risvolti penali nei fatti denunciati15. Battista Ferrario, di 16 anni, del fu Carlo, nato e abitante a L’Archivio del Tribunale Preunitario, recentemente reso con- del bestiame, per cui allora mi corse in pensiero l’idea che l’o- Gera in casa di Battista Ferrrario, pescatore e padre di sultabile presso l’Archivio di Stato di Como, ci offre due signifi- perato dei Polledrotti e Borzi era stato fatto per illudere la forza Un altro fatto contemporaneo, finito in tribunale, riguarda i Tommaso, portulano al porto d’Adda chiamato a testimoniare cativi episodi che rivelano le notevoli difficoltà economiche, e prevenire la forza al fermo del loro vagante bestiame nel Piano problemi della navigazione in prossimità del porto volante al dichiara di essere pescatore e attesta di essere passato col suo logistiche, sociali attorno alle questioni del Pian di Spagna e del di Spagna. Non a caso, i due “appena giunsero a terra si posero Passo d’Adda mostrando che l’acqua dell’Adda a quell’epoca battello nel lago di Mezzola dov’era attraccata la barca dei lec- passaggio del fiume. a correre verso l’errante bestiame, gridando ad alta voce insie- seguiva ancora il tracciato naturale. chesi con due funi; uno dei due battellieri stava pescando con Il primo episodio presenta risvolti di autentica comicità e me a tanti altri in modo da far comprendere a quei pastorelli di Per “danni maliziosi a pubbliche arginature al Passo d’Adda” una rete a mano e quando lo vide gli chiese se “l’Adda di sotto vede coinvolte direttamente le forze dell’ordine, anche se la vera allontanare le bestie da quel pascolo. Trascorsi pochi minuti io causati il 26 settembre 1861 furono accusati i barcaioli di era alta o bassa al che noi abbiamo risposto che era ancora protagonista è l’astuzia dei contadini di Sorico, aguzzati nell’in- fui reduce alla sponda nella nostra residenza e, raccolti nel bat- Angelo Gilardi e Lorenzo Castelli dal ricevitore Luigi Giobbio fu bassa”. Al che probabilmente se la presero troppo comoda, gegno dalle difficoltà. tello le forze armate ed il delegato mandamentale, li traghettai Domenico, di 24 anni, nativo di , che dal 1º agosto infatti durante la notte il fiume si era ingrossato rapidamente. sul Pian di Spagna.” 1861 abitava al Passo d’Adda in funzione di ricevitore demania- Invece di partire subito “Sostarono cinque ore al Marfojo” tanto Il 6 giugno 1861 per violenza contro pubblici ufficiali furono le. Secondo il verbale i due erano a bordo della “barca detta della più che “il Marfojo è luogo d’approdo in tempo minaccioso ed denunciati Andrea Polledrotti, del fu Andrea di Sorico, e Sostanzialmente identica è la deposizione dello zio del bar- Vedova”, carica di carbone, che alle dieci di quella mattina “pro- ivi tengonsi le barche al sicuro come in un molo”, ma “per il Giuseppe Borzo di Tommaso, pure di Sorico, ma il successivo 7 caiolo, il portulano titolare dell’ufficio demaniale Pietro Ferrario veniente dal luogo detto Marfojo, trascinata dalla forte corrente... rapido ingrossamento dell’acqua” si spezzò la fune non era agosto si conveniva che “l’unico fatto imputabile... è di avere del fu Francesco di Gera, di 33 anni, marito di Maria Pianta. al luogo ove giace la catena, che conduce il Ponte Volante... urtò chiaro se al Marfojo, come dissero i barcaioli imputati, o più senza il permesso dei navicellai al Passo d’Adda... fatto uso del contro la catena... e la spezzò”. Il fatto accadde dopo una “notte, avanti. che fu tempo d’intemperie e di burrasca, mentre trovavansi Valutando l’intera vicenda il 23 aprile 1862, il giudice battello che serve pel traghetto dall’una all’altra sponda del Il delegato mandamentale scriveva da Gravedona il 24 giugno 16 fiume” escludendo che avessero usato mezzi violenti per impos- 1861 che con “i locali Reali Carabinieri si recava nel Pian di approdati in altra località meno sicura... volontariamente salpa- Guicciardi dichiarò: “non sussiste nel fatto azione punibile” . sessarsi del battello. Se questo era quanto stabilivano i giudici, Spagna per far rispettare i diritti di proprietà mentre i terrazza- chi aveva denunciato i due di Sorico era chi si sentiva veramen- ni di Sorico introducevano clandestinamente il loro bestiame in te gabbato: i carabinieri che volevano raggiungerli oltre l’Adda. quei pascoli proibiti. Giunto al Passo d’Adda vedeva che pur- Avevano “con malizia staccato il porto volante e passato il troppo una quantità di bestiame di Sorico stava pascolando sulle fiume”, compiendo un’azione che in sé non si spiegava perché proprietà private, ma non poteva passare alla catturazione di erano “esenti dalla tassa di pedaggio per ragioni di domicilio” alcuna bestia per essere stato con violenza tratto il mezzo di tra- abitando a Sorico. Perché comportarsi così allora? La ragione sporto... ” e “colà trattenuto fin tanto che le bestie furono fatte stava di là dal fiume. scomparire da quei pascoli coll’opera pronta ed energica di Tommaso Ferrario di Battista di Gera, di 20 anni, che era Lorenzo Copes fu Pietro e Tornelli Francesco fu Tommaso di portulano al Passo d’Adda, capace di scrivere e incensurato, Sorico... essendo per questo fatto stato interrotto il pubblico ser- testimoniava così: vizio se ne porge denuncia...”. “Nel giorno 6 giugno... verso le ore 2 o 3 pomeridiane circa io mi posi a tragittare in una piccola barchetta certo Tornelli Risulta chiaro perché Copes e Tornelli avevano preceduto Franco e Copes Lorenzo di Sorico... Nel retrocedere vidi che con la barca gli altri due che si incaricarono di lasciar sguarni- certi Polledrotti Andrea fu Andrea e Borzi Giuseppe di Tommaso ta anche del porto volante la riva destra per eludere l’intervento di Sorico... stavano nel porto ed il mio zio Pietro Ferrario era dei carabinieri. poco discosto vicino all’Ufficio. Uno di essi diceva le precise Bisogna considerare che nel mese di giugno tradizionalmen- «parole»: ‘Pietro, noi prendiamo il porto’. Allora mio zio gli te il bestiame non era ancora stato trasferito all’alpe e, tradizio- rispose che il porto doveva stare al suo posto perché era fatto nalmente, negli altri mesi si sfruttavano i pascoli della pianura. per passeggeri che hanno seco bestie e ruotabili, e che per le Era difficile togliere quell’abitudine che era il sostentamento di persone isolate vi era il battello. Li Polledrotti e i Borzi senza diverse famiglie. dire altro avviarono la ruota facendo allontanare il porto, ed il Il funzionario G. Feloj, facente funzione di ricevitore dema- mio zio si pose tosto alle mosse per impedire quell’atto prepo- niale, dal Passo d’Adda scriveva alla direzione del Demanio in tente, ma inutilmente, ed essi tragittarono alla sponda opposta, Como, il 6 giugno 1861: lasciando poi il porto fermo, avviandosi verso il Piano di Spagna, “... i terrieri di Sorico avevano nel... Piano di Spagna una per sorvegliare il loro bestiame”. Ma ecco “comparire vicino al quantità di bestie bovine a pascolare, essendo questo terreno mio zio tre carabinieri, ed il delegato mandamentale diretti a stato ora diviso in diverse proprietà private, venne tolto il diritto ______recarsi sul Piano di Spagna onde sorvegliare l’abusivo pascolo ai paesani del pascolo, questi invece continuarono a far pasco- 15) ASCo, Tribunale Preunitario, fascicoli penali, Serie I D, cart. 640, fasc. 700. 16) ASCo, Tribunale Preunitario, fascicoli penali, Serie I D, cart. 677, fasc. 331.

76 77 20) Particolare del disegno del “porto volante” sul canale del passo, risalente al 1841.

21) Ponte del Passo in ferro, 1879.

22) Progetto per il Ponte del Passo in cemento armato, 1929.

DAL PASSO D’ADDA (PORTO VOLANTE) AL PONTE DEL PASSO (PONTE IN FERRO, PONTE IN CEMENTO) essere spinte alla profondità di m 13”19. Le travate erano alte m 2.50, largo 5,25 era il piano carreggiabile con le banchine pedonabili ai lati. “In fase esecutiva vennero modificate alcune dimensioni quali l’ampiezza delle campate, cioé le due laterali Il porto volante mato da colonne di legno verticali fitte nell’alveo col marti- furono portate a m 25,18 e la centrale m 30,24, per una luce no a vento, sopra cui appoggia il palco costituito da travi totale netta di m 80,60”20. “Ponte del Passo” è il nome dell’attuale ponte sul Mera tra longitudinali e trasversali con assoni superiori e sbarra a Non furono tanto le diverse parti in legno (longarine, assoni, Sorico e Dascio che immette nel Pian di Spagna consentendo di due lati il tutto in lodevole stato, e bene sistemato coll’oc- passatoia di legno catramato) quanto la struttura in ferro a inde- dirigersi in Valtellina piuttosto che in o ridiscende- corrente ferramenta, e chioderia. / bolirsi nel giro di mezzo secolo. Dal 1931 ebbe inizio una serie re le sponde del Lago dal versante orientale a partire da Colico. 10 - Porto volante in due barche binate con superiore palco di verifiche statiche, condotte dalla Ingegneri Bonatti & Il nome deriva dal toponimo “Passo d’Adda” che impone di chia- doppio d’assoni e travi longitudinali, e trasversali, uno dei Ottolenghi, quindi dall’ing. Longhi dell’Ufficio Tecnico su richie- rire innanzitutto che fino a buona parte del XIX secolo in quel quali da levarsi a seconda delle maggiori, o minori piene sta del Genio Civile, infine nel 1936 dall’ing. Cesare Chiodi. Si punto non si superava il Mera, ma l’Adda, finché questo non fu dell’Adda. Casotto pure di legno con superiore copertura simi- optò per la sostituzione del ponte. La demolizione, condotta deviato verso Colico e secondariamente che non esistevano ponti, le ad uso del custode. / detto porto è trattenuto da catena di dalla ditta Spreafico di Lecco nella primavera 1939, riguardò le ma c’era un servizio di “passo” o traghetto, in origine di sempli- ferro trasversale di lunghezza m 100 assicurata a sinistra travate, le lamiere di rivestimento dei pilastri in calcestruzzo, ci barche, poi organizzato più sistematicamente con un sistema corso d’acqua da quattro colonne verticali che abbacciano il 20 anch’essi demoliti, ma solo fino al livello dell’acqua in condi- di “porto volante”. Una bella descrizione ci giunge da un tecnico, traverso a cui è applicata la catena suddetta. A destra poi vi zioni di magra. Troppo dispendioso sarebbe stato rimuoverne le l’ing. Giuseppe Cusi, capo dell’I. R. Ufficio Provinciale delle sono pure quattro altre colonne verticali di legno come le sud- fondazioni. Tracce dell’antico ponte sono ben visibili sull’ultimo Pubbliche Costruzioni, all’I. R. Delegazione Provinciale, scritto dette con traversi e palco, le quali colonne portano sopra due tratto del Mera. nel 1841 nell’ambito dell’approntamento delle difese delle rive mensole di legno un cilindro simile che li aggira sulle menso- Il nuovo ponte fu pertanto progettato più a valle - “dopo una dalla fluitazione del legname lungo l’Adda fino alle acque del lago le dette mediante due perni di ferro. Manovella pure di ferro prima fase, tra il 1926 e il 1928, in cui si progettarono varie di Como di cui si dirà più avanti. Il Cusi “All’oggetto di tutelare per far agire il cilindro. / Macchinismi sul Porto volante costi- soluzioni per il rifacimento del ponte esistente” - e realizzato al l’interesse erariale e garantire la Pubblica Amministrazione dai tuito da n.º sei piantali di legno con traverse simili, entro cui termine di una lunga vicenda ricostruita da Stefano Della Torre21: danni che potrebbero derivare alla Regia Strada di Domaso, sono assicurati due cilindri verticali coperti del suo mezzo di “[...] il 29 agosto 1928 furono invitate diverse imprese ad una recentemente costruita, a motivo della flottazione[...]” il 17 lamiera di ferro. Detti piantati portano una ruota grande con gara di appalto-concorso, dalla quale si passò l’anno successivo marzo 1841 sottoscrisse la “Descrizione[...] del Porto volante stabili manovelle di legno, alla quale vi è applicato un cilindro ad una gara di secondo grado tra due imprese, la Ferrobeton di sull’Adda [...] dei muri fronteggianti il Lago fino al Molo di di legno con dentatura di ferro sulla quale scorre la catena su Roma e la Barosi, che ’avevano presentati i progetti migliori ed presso Domaso”17. Per il territorio interessante Sorico: descritta, che agisce come per ingranaggio trasportando così a prezzi più convenienti’. Il 21 dicembre 1929 fu prescelto dal con facilità dall’una all’altra sponda il porto volante”. Rettorato Provinciale il progetto della Barosi, per un importo di un milione di lire. Ma il successivo contratto del 22 aprile 1930 “[...] 7 - Dall’abitato di Gera fino alla fine del fondo 21 Alluvione oltre Sorico la sponda trovasi distante dal lago e Si prescriveva la costruzione di “dighe di legnami” a difesa fu invalidato dal Ministero, in quanto le procedure seguite erano dall’Adda per la fuga di metri 1350. delle sponde dell’Adda e della “nuova Strada Regina”. Oltre state più simili ad una trattativa privata che ad un regolare appal- 8 - Dal suddetto punto fino al Passo avvi la nuova strada all’ing. Cusi sottoscrissero per accettazione Francesco to-concorso. Si pervenne così ad un accomodamento, per cui la in contatto all’Adda avente scarpa di terra per metri 210 Lampugnani, Francesco Miglio e l’ing. Giulio Bellasi. Provincia di Como acquistava dalla Barosi il progetto, per poi [...], e per m 90 [...] scarpa di terra come sopra rivestita da esperire una regolare gara tra imprese per l’esecuzione”. scogliera compitamente, e per m 900 [...] succedono sempre Solo nel 1936 si affidò la costruzione del nuovo ponte all’im- in contatto all’Adda i muri di sostegno d’altezza ragguaglia- I ponti del Passo. presa Morganti di Milano, dopo ritardi burocratici e ulteriori ta. M 50 [...] con parapetto superiore coperto da lastre mol- accertamenti sulla inadeguatezza del vecchio ponte. trasine regolari, e compite, ed il tutto in istato lodevole. In sostituzione del porto volante fu realizzato un ponte di 22 “Per la scelta del tipo di ponte ci si orientò verso una strut- tura ad archi, a tre campate, in cui l’impalcato stradale, appeso 9 - Ponte imbarcatore sulla sponda sinistra corso d’acqua ferro che rimase in funzione fino agli anni ’30 del Novecento, L’appalto fu concesso il 18 febbraio 1879. Il ponte era formato agli archi attraverso tiranti verticali, svolge anche la funzione di dell’Adda suddetto suddiviso in undici campate stabili, alla quando fu sostituito dall’attuale ponte in cemento armato. Il da “tre campate di due travate principali longitudinali; quelle eliminare la spinta degli archi stessi (travate del tipo ‘olande- estremità del quale filone della corrente avvi campata di ponte di ferro “a trave rettilinea a tre campate, sostenuta nel esterne di lunghezza m 25,30, e l’intermedia di m 30, sostenute se’). Si tratta di una tipologia molto diffusa in quegli anni: ad ponte mobile. / Sulla sponda destra avvi tre campate due sta- mezzo da due pile metalliche formate da tre colonne binate di da due pile o stilate metalliche formate da quattro colonne o pali esempio si vedano il ponte sull’Adda a Brivio [...] o il ponte sul bili, ed una mobile il tutto in relazione colle campate del ferro”, fu progettato e realizzato dall’impresa Galopin-Süe, di ferro a vite collegate da tiranti e contranti, le quali devono Ponte imbarcatore descritto alla sponda sinistra. / Il suddet- Jacob & C. di Savona, che fu scelto fra i progetti presentati fra il a , del 1926. 18 to ponte imbarcatore distinto in due tratti come sopra è for- 1874 e il 1879 all’Ufficio Tecnico della Provincia di Como . ______19) Dalla relazione di Gaetano Santinelli, ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico, in Archivio dell’Amministrazione Provinciale di Como, cart. P/8, 21 ottobre 1874 pubblicato da ______M. CAPITANI, Ghisa, ferro e acciaio, cit. p. 235. 17) ASCo, Prefettura, cart. 1983. 20) M. CAPITANI, Ghisa, ferro e acciaio, cit. p. 235. 18) M. CAPITANI, Ghisa, ferro e acciaio. La pratica del costruire con i “metalli” nella regione lariana, in Vita e arte di cantiere. Immagini, materiali, testimonianze 21) S. DELLA TORRE, La pratica del costruire col cemento armato nel territorio lariano: dagli inizi alla seconda guerra mondiale, in Vita e arte di cantiere cit., pp. per la storia dell’edilizia nel Comasco e nel Lecchese. 1850-1950, a cura di Stefano Della Torre, Nodo libri-Cassa Edile di Como e Lecco, Como 1994, pp. 234-236. 199-200.

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