Tipolitografia - Lavori offset Tipolitografia - Lavori offset Stampa editoriale e commerciale Stampa editoriale e commerciale Pieghevoli, opuscoli, riviste e Pieghevoli, opuscoli, riviste e giornali - Fotocomposizione giornali - Fotocomposizione computerizzata Macintosh computerizzata Macintosh Rilievo a secco - Termorilievo Rilievo a secco - Termorilievo Partecipazioni Partecipazioni Lungotevere Prati, 16 - Roma Lungotevere Prati, 16 - Roma Tel./Fax 06/6879867 Tel./Fax 06/6879867 MENSILE MOLISANO DI INFORMAZIONE FONDATO DAL GRUPPO “INSIEME PER DURONIA”
ANNO VI N. 3/4 Mar / Apr 1999 - Sped. A. P. comma 20 art. 2 L.23.12.96 n. 662 Roma/Romanina (o ferrovia) Estero: Taxe percue - Rome - Italy
SOMMARIO UN RICORDO DI DALLA PRIMA • ALLA RICERCA DELLA GUERRA QUALCHE ANNO FA TRA CHE NON C’E’ LA GENTE PIU’ POVERA di Andrea Adducchio pag. 2 IN REGIONE DEL MONDO • INTERVISTA ALL’ASS. AL VERDE di GIOVANNI GERMANO DI CAMPOBASSO Nel buio i passi svelti. Le stelle a di Camillo Viti pag. 3 LA NATO CHI AMA LA rischiarare a mala pena il cammino. Nel TORELLA DEL SANNIO silenzio della notte i nostri commenti. • RIAPERTURA DELLA CHIESA PORTA PACE Da un quarto d’ora avevamo lasciato il PARROCCHIALE LAPACE!PACE? COSTRUISCA villaggio Kamalpur, uno dei tanti lungo il di Renato Sala pag. 4 LA PACE Kopotocco nella piana di Borodol, dove i • L’APPLICATO di PIERGIORGIO Muci cristiani avevano preparato la festa di Lina D’Alessandro pag. 5 ACQUISTAPACE di F. POLEGGI d’accoglienza per la visita, dopo due anni di FOSSALTO Sarà forse ini- In queste ore gli assenza, di mio fratello Antonio, che per tre- ziato il regime di eventi drammatici dici anni era stato il loro Padre missionario. • UN’ALTRA OCCASIONE MANCATA guerra, sarà una che si stanno consu- Antonio, Padre Enzo, io e mia moglie, il di Giovanni Mascioli pag. 6 semplice difesa di mando nella regione passo veloce nel fitto della vegetazione, CASTROPIGNANO poltrone e di potere, dei Balcani riporta- lungo il sentiero che costeggiava il fiume, • UNIONE DEI COMUNI ma sta di fatto che no la nostra memo- ancora mezz’ora di cammino e saremmo arri- nei mass media ria, come quella di vati alla Missione. Strani animali gracchiava- di Piergiorgio Acquistapace pag. 8 regionali non passa- SALCITO tutto il “popolo no, fruscii improvvisi … e parlare diventava no comunicati, let- della pace”, ai gior- ansimare. Antonio ed Enzo tranquilli, io e • NOTIZIE IN BREVE tere e articoli con- ni più bui del con- mia moglie no. Risate forzate, il brivido di trari all’intervento di Antonio Rulli pag. 10 flitto in Bosnia, alle rimanere indietro a chiudere la fila. Intanto, ROCCAPIPIROZZI armato nei Balcani. Ma già in preceden- stragi di civili iner- lontano una voce fioca che diventava sempre • AUTONOMIA DELLA FRAZIONE za erano stati igno- mi, alle pulizie etni- più potente. Lo sguardo volto all’indietro, di Cesare Peluso pag. 11 rati scritti che che, al dilemma se timido, a scrutare: “ma chi è?”, ci doman- CASACALENDA esprimevano criti- l’uso della forza dammo. L’uomo che intravedemmo in lonta- militare contro que- nanza aveva lasciato il villaggio ed a piedi • LA POLEMICA che verso alcuni parlamentari moli- sta violenza brutale scalzi, nel buio della notte, correva chiaman- di Francesco Romagnuolo pag. 13 sani che si dicono sia legittimo, neces- do a squarcia gola il “Padre”. Finalmente ci EMIGRANTE, AMICO MIO! democratici. sario, utile. raggiunse e tutto sudato e sorridente conse- • QUALE COMUNITA’ “La vianova” Le nostre gnò ad Antonio il pacchetto con ancora den- di Franco Adducchio pag. 15 appare una delle coscienze sono dila- tro due o tre fazzolettini di carta, che mia STORIA poche voci libere niate dinanzi a que- moglie si era perso al villaggio. della stampa molisa- sta domanda. Sono Un ricordo di qualche anno fa tra la • IL MOLISE NEL TURBINE na. Per questo affi- convinto che se gente più povera del mondo. DELLA GUERRA (parte VII) do alla nostra eroica molti italiani hanno Quei fazzolettini di carta mi sono tornati di Giuseppe Manzo pag. 16 testata le riflessioni taciuto e non sono prepotentemente in mente in questo momen- PER NON DIMENTICARE sulla guerra, essen- scesi in piazza è per to buio alle porte del terzo millennio. • LA MIA ODISSEA (parte II) do chiaro a tutti che rifiuto del pacifismo i profughi non si Quello che ho visto in Bangladesh mi di Vittorio Ciarmela pag. 17 “ideologico” che aiutano solo con il individua responsa- ha portato ad una considerazione terminale • IN RICORDO DI soccorso immediato che ripetevo in modo ossessivo ai tanti MONS.GIOVANNI RUSSO bilità da una sola ma tentando di far parte e non si ispira amici che mi chiedevano le impressioni del di U. Berardo e P. A. Germano pag. 18/19 cessare prima possi- viaggio: “Qui noi, in occidente, - dicevo- ULTIMA alla “pietà” per bile tutte le cause Kosovari e per la abbiamo a che fare con mille problemi ogni delle loro sofferenze, • CAMMINA, MOLISE! ‘99 pag. 20 popolazione serba giorno. I Bengalesi hanno un solo proble- da qualsiasi parte ma, quello di arrivare vivi a fine giornata”. provengano. E bombardata. È pro- prio questa consa- Il Bengalese che ci aveva riportato i faz- anche delle idee zolettini, pur nello stupore per la sua azio- TORELLA DEL SANNIO scritte potrebbero pevolezza che le indurre qualcuno a due sofferenze sono ne, ci aveva dimostrato netta la sua dignità VERSO LE ELEZIONI compiere i gesti una sola immane di uomo, nella povertà e nella semplicità. PROVINCIALI: decisivi. tragedia che lacera continua a pag. 2 LA VOCE DEI CANDIDATI Ecco i risultati le coscienze: si della corsa agli poteva restare senza (a pag. 5) armamenti dei far nulla dinanzi ROCCAPIPIROZZI decenni scorsi; alla pulizia etnica della propaganda di iniziata e progettata LA CATTURA DEL BANDITO FOSSALTO guerra e della cul- certamente prima di C. PELUSO (a pag. 11) tura della violenza; dei bombardamen- VERSO LE ELEZIONI dell’ipocrisia dei ti? È giusta la rispo- militaristi: quelli il sta affidata alle COMUNALI: cui scopo è trovare devastanti bombe PORTOCANNONE LA VOCE DEI CANDIDATI comunque un nemi- che non risparmiano I MOLISANI DI ORIGINE (a pag. 6/7) co e fare la guerra i civili? (per soldi, per men- Giusta mi pare ALBANESE talità fascista o per la posizione del di A. DE SANTIS (a pag. 12) altro) e quelli che Governo italiano CASTROPIGNANO credono ancora nei che non si è sottrat- luoghi comuni come to ad una responsa- IL POGGETTO: la guerra giusta, la bilità sviluppando CASACALENDA BOTTA E RISPOSTA necessità di difen- dersi o liberarsi da nel contempo l’atti- IL MUSEO ALL’APERTO (a pag. 9) un tiranno, il con- vità di accoglienza, di C. MASTROPASQUA (a pag. 13) cetto arcaico che favorendo e pro- “se vuoi la pace muovendo ogni ini- prepara la guerra”; ziativa per raggiun- SALCITO quelli che senza gere la pace. Nel DURONIA IN PIAZZA sforzarsi di cono- quadro limitante C’ERA IN QUELLA scere e capire ci della politica inter- LA MAGGIORANZA ALLE SQUADRA accusano di “pacifi- nazionale forse altro GRANDI MANOVRE di R. LALLI (a pag. 10) smo astratto”. non si poteva fare. di F. ADDUCCHIO (a pag. 14) continua a pag; 2 continua a pag. 2 ANNO VI N° 3/4 PAGINA VERSA IL TUO MAR-APR 99 2 ABBONAMENTO DALLA PRIMA salva la vianova dalla prima dalla prima con le armi Milosevic della Costituzione), di portare lavoro sta- e le pulizie etniche, adesso ha davvero bile e vero benessere ALLA RICERCA DELLA UN RICORDO DI QUALCHE LANATO non si sta rivelando buone ragioni per dis- tanto ai disoccupati sempre più un uto- sociarsi dalla Nato. GUERRA CHE NON C’ E’ ANNO FA ... PORTA italiani che a quelli di pia? Non si sono forse Ma oltre alla qualunque altro di ANDREA ADDUCCHIO E noi qui, da quest’altra parte del mondo, LA PACE? poste le premesse per Nato, vogliamo anche popolo, superando mentre godiamo, pur tra mille problemi quoti- Ecco i risultati future vendette, per bloccare Milosevic, quegli egoismi nazio- Parabole di morte piovono sulle nostre diani, di una opulenza sfrontata, nata da secoli puntualmente previsti nuove guerre, per criminale di guerra nali, europei, o occi- paraboliche antenne e si perdono nella catodica indifferenza di sonnacchiosi spettatori. Parolai di oppressioni, di saccheggi e di sangue, dai movimenti non nuovi massacri? Non già responsabile degli dentali, per i quali la videoimbellettati con voci concitate e urlanti costruiamo una gioiosa macchina tecnologica violenti e pacifisti atti- è forse sempre più dif- eccidi in Bosnia quat- guerra o è un avveni- ficile distinguere chi tro anni fa. Come proclami sovrastano il frastuono delle bombe e pronta a globalizzare ed a perpetuare il domi- vi, da quelli che mento lontano che hanno lottato per il fa “difesa preventiva” blocchiamo danno inizio al viaggio tra la guerra che non nio freddo della ragione dei forti. e chi “attacco”? Milosevic? Bisogna non ci riguarda, o c’è. Paesi panciuti con il ventre ricolmo di ato- Cos’è questa guerra se non il preludio alle riconoscimento giuri- magari è una fonte di dico e costituzionale Adesso è tutto molto convocare d’urgenza miche ed umanità alitano i loro rigurgiti di “crociate” del terzo millennio? più difficile. La pace una Conferenza euro- buoni affari). fuoco su uno straccio di popolo, stremato da Questa carica di redenzione per imporre dell’obiezione di coscienza come scelta “preparata con la pea NEUTRALE, che Solo dopo aver infinite guerre e da un’infinita povertà. Aerei “umanitarismo”, sfracellando interi popoli, la di difesa della Patria, guerra” è veramente affronti seriamente e fatto tutto questo (che superdotati sganciano la loro umanitaria intelli- credevamo ormai sepolta nei libri di storia. del servizio civile qua- un’utopia. E ammet- con imparzialità tutti va fatto subito), pos- genza su bambini troppo stupidi per saperla Mio fratello, in Bangladesh, sta donando la sua lificato, finalizzato tendo pure che ci si i problemi dei siamo permetterci di evitare; mentre i leader politici , affermando vita per cercare di dare dignità a gente oppres- alla eliminazione di arrivi presto, quanto Balcani. Oltre a mobi- affiancare ai volontari tutto e tutto negando, si muovono acrobatici su sa ed affamata: egli usa la sola forza dell’amo- situazioni di violenza, sarà costata in morti, litare corpi civili di civili un contingente camaleontiche verità. Legittimamente indignati re e della fede. Nessuna “crociata”. alla prevenzione dei sofferenze, distruzioni volontari, obiettori, armato multinaziona- i nostri ministri di guerra denunziano la crimi- In questi tragici giorni rifletto ancora di più conflitti e, se questi morali e materiali? alpini in congedo e le di interposizione e nale impreparazione di Milosevic: “ma come!” su quei fazzolettini. La miseria nobilitata dalla già esistono, alla loro Oggi più che mai quant’altro per porta- di aiuto umanitario, esclamano stupefatti “noi lo abbiamo scelto tra dignità e dalla innocenza. Aiuti umanitari, pro- risoluzione pacifica, occorre una inversio- re aiuti umanitari ai che non può assoluta- tutti i dittatori come il solo Nemico, lo abbiamo fusi a piene mani, in prima linea, da questi equa e non armata ne di tendenza, un profughi, per coeren- mente essere Nato, innalzato al ruolo di attore principale, gli missionari, detestati dai potenti, linfa per i prima che esplodano; primo vero gesto di za, bisogna accogliere perché questa non abbiamo dato la possibilità di inscenare la più coraggio: essere i i fuggitivi sul derelitti. servizio civile finaliz- garantisce la neutra- eroica delle guerre e lui non sa far altro che zato anche alla prepa- primi a smettere la NOSTRO territorio lità: ha seminato odio riesumare qualche carrarmatuccio sgangherato Non tocca a me, né ne sarei capace, di fare senza chiamarli razione e messa in guerra per potere, e violenza e non può con missili di seconda mano! Tanti investimenti analisi di sorta su questa guerra. Qui, su queste credibilmente, indur- “clandestini” (e rim- pratica di tecniche di che raccogliere odio e di parole, tanti squilli di tromba e ci troviamo pagine, come è accaduto altre volte, esprimo vera e propria difesa re Milosevic a fermar- boccarci poi le mani- un mio stato d’animo. Da uomo di sinistra, violenza. di nuovo nella guerra che non c’è: anche la o resistenza attiva non si. E poi tanti altri atti che per capire “quale nostra generosità ha un limite!”. avverto forte un senso di disagio, di delusione violenta. Quelli che di coraggio: obiettare sviluppo” sia in grado P. Aquistapace Fortunatamente gli storici mostrano maggiore e di rabbia. Anni di dure lotte nelle città, nelle hanno pagato di per- al servizio militare, indulgenza e ci tranquillizzano con i loro origi- fabbriche, dove spesso si è messo a repenta- sona, con l’obiezione pagare per la pace dalla prima alla ricostruzione al risa- nali giudizi ed eruditi parallelismi: “Hitler era glio il proprio corpo, i propri studi, il proprio fiscale, per finanziare anziché per la guerra, namento, occorre mette- un pulcino e divenne aquila , con un po’ di lavoro, i propri affetti, spesi con coraggio per- questo tipo di difesa rispettare la legge che CHI AMA LA re a disposizione le com- petenze per l’azione di fiducia anche Milosevic crescerà!”. ché gli ideali di giustizia, di uguaglianza, di anziché la corsa vieta l’esportazione di PACE Se non ci si aspetta più una rapida fine tutti all’acquisto dei armi ai Paesi in guer- disinquinamento comu- solidarietà e di pace si affermassero ovunque COSTRUISCA ne, seminare azioni di cercano almeno un fine dignitoso; ovunque ed in più, nei casi come il mio, l’opera di sen- Tornado, degli AMX, ra o con regime ditta- imperversano teorie ed ideologi da salotto, toriale, dissociarsi da pace che ricostruiscano sibilizzazione nelle piccole realtà locali, dove ecc. LA PACE la speranza di vita per ovunque frasari esterofili per pronunce nostrane Ci hanno sempre un sistema di difesa riaprire il dialogo tra i noi paesi occidentali pregni di ideali di giu- più marcato si manifestava lo scontro con le (la Nato) che si è La terra è di Dio : “ bianche mafie indigene, politiche ed economi- trattato con sufficien- “La Terra è di Dio”, popoli di etnie nella stizia e di umanitaria civiltà abbiamo imparato za a noi obiettori che dimostrato inefficace regione balcanica. che. Tante speranze, molte tradite! in Irak e nei Balcani. mi viene da pensare, dalla nostra storia millenaria che sono le guerre dicevamo queste cose, mentre guardiamo a fondare il diritto; per costruire valori comuni Questa “dichiarazione di guerra”, voluta Che ha prodotto effet- Il pacifismo non anche quando i più ammutoliti le immagini non serve partire dal basso, spingendo le masse dall’America “democratica” di Clinton ma motivati (o più prepa- ti opposti a quelli spe- dell’esodo biblico dei s’inventa anche dai governi europei di “sinistra”, la vivo rati: il rafforzamento ad una consapevole maturazione, soltanto con rati, o più tenaci) sono Kosovari dal loro Paese. un’intelligente politica di bombe si possono ispi- come una cocente sconfitta, qualunque sia l’e- andati a Bagdad e di Milosevic, l’aumen- Milosevic, alle soglie Il sentimento e il sito del conflitto. Quando si è di parte, non ci to dei massacri di del 2000, continua a desiderio di pace è giu- rare nei popoli veri sentimenti democratici ed nella ex Jugoslavia in un autentico spirito di tolleranza: una sana si può ergere a paladini del Bene ed in nome di guerra non solo a por- albanesi, la fuga comportarsi come un stamente comune a questo giustificare morti e distruzioni. No, mi tare aiuti, ma a pro- drammatica dei pro- signore medioevale che molti, il pacifismo non è distruzione per una felice integrazione”. Tra i fughi; la Nato che pensa di aver diritto di quello delle piazze. tanti dispensatori di sorrisi posticci e televisive dispiace questo non fa parte della “mia” cultu- porre riconciliazione e Chi vuole veramen- soluzioni pacifiche ai addirittura avrebbe vita e di morte su tutto cadenze, si distingue talvolta una voce discorde; ra di sinistra e mi dissocio. Questo è un gravis- ciò che si muove sulla te la pace deve essere è curioso che sia il magnate di un’industria belli- simo precedente che può dar adito ad altri conflitti che i signori usato proiettili “costruttore di pace” e radioattivi all’uranio “sua” terra, mostrando ca a mostrare principi di imbarazzo: “forse non potenti, impregnati di altre culture ed integrali- della guerra avevano un volto da despota vio- fare i conti con questo alimentato ad arte. 238, già usati nel aspetto della nostra esi- ci sono bombe tanto intelligenti da raggiungere smi, di ergersi a loro volta a paladini di quello lento ed assoluto piutto- il centro di un sistema di potere, forse il potere Pochissimi, a sinistra Golfo e responsabili sto che quello di un pre- stenza che si diffonde ed che loro considerano il Bene supremo. Solo delle gravi malforma- ha caratteristiche nuove. non ha centro, non risiede in palazzi o caserme, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, legal- si sono sforzati di sidente di una repubbli- capire, di imparare zioni dei figli dei ca federale. La guerra moderna è vive di un clima culturale, di un sentire colletti- mente riconosciuta a livello mondiale, può almeno a scrivere reduci americani. Un Tutto questo mentre particolarmente ripu- vo, risultante di complesse stratificazioni psico- decidere azioni militari a scopo umanitario. “Non violenza” tutta vero fallimento! Lo il blak out dell’informa- gnante perché di massa, logiche, sociali, economiche”. Questa guerra somiglia sempre più ad una ese- una parola, di render- ammettono pure i zione fa del popolo serbo coinvolge masse di In modo più diplomatico alcuni illuminati cuzione e – come scrive Luigi Pintor sul si conto che si trattava suoi generali. un popolo cieco, sordo e armati e masse civili. consiglieri vanno spostando gli obiettivi del Manifesto del 29 Aprile – “essa e la sua dot- di un impegno serio e Se vogliamo vera- muto. Proprio al popolo Per combatterla vera- conflitto: “Milosevic rimanga pure al suo serbo si deve tentare di mente occorre un impe- posto, è sufficiente che i kosovari siano ricon- trina servono a preservare il nostro benessere, costruttivo, con una mente entrare nel gno civile diverso, non non a spartirlo, e perciò non saranno mai con- storia alle spalle. terzo millennio, in parlare, con gli strumenti dotti nelle loro terre e vedano riconosciuti i della diplomazia popola- solo il sentimento. dannate da nessun tribunale di Norimberga. Pochi si sono accorti nome di Dio o di quei Occorre essere esigenti loro diritti!” E’ un peccato che i missili non Princìpi universali in re, con messaggi chiari sappiano ricondurre i popoli in patria e che sia Non si processano i vincenti. Solo la coscienza che un’importante nelle manifestazioni, per- con l’informazione per- del mondo potrebbe farlo, comminando come conquista è stata l’in- cui tutti diciamo di ché apra gli occhi su que- ché non vi siano le necessario sporcare le linde divise dell’imperial pena la Vergogna. Ma esiste una coscienza del troduzione della dife- credere, in nome sta tragedia in cui lo tra- “guerre dimenticate” e armata. La giustizia però dovrà trionfare e non mondo? Oppure dobbiamo accontentarci cia- sa non armata nella almeno della nostra scina la follia del despota. perché l’uso della tele- sarà certo qualche lutto a fermare noi paladini Costituzione, fermia- visione non faccia scuno della propria coscienza?” nuova legge sull’obie- I bombardamenti dell’umanità. Eppure qualche maligno continua zione di coscienza; mo subito questa sembrano non riuscire a diventare i conflitti delle a vociferare con pungente sarcasmo: “con che Giovanni Germano che però non è stata guerra; riconosciamo fermare un piano mici- “guerre virtuali” che umanità abbiamo assistito indifferenti a massa- finanziata, e forse la sconfitta della logi- diale: quello dello ster- non turbano più le cri, persecuzioni, deportazioni di ogni tipo; bastava molto meno ca della difesa armata minio di massa di tutti i nostre coscienze. Bisogna tornare a con che nobiltà d’ nimo esibiamo la nostra inu- del costo del centinaio e “armiamoci” della Kosovari di etnia alba- tile ricchezza a fronte di tanta disperante NOI…MA LORO?! nese. Così essi ci valutare l’informazione di YLENIA MANZO di Tornado per tenta- Non violenza, della scritta che riesce ad evi- povertà; con quale senso della giustizia com- re di moltiplicare le forza della Ragione, appaiono non solo tragi- priamo schiavi del sesso per le nostre consumi- ci ma anche inutili. denziare la soggettività Tranquillamente seduti sulla nostra forze di pace non della vera nel conflitto e fa delle stiche perversioni...... Una civiltà strutturata comoda poltrona armate da mandare a Democrazia, della Se vuoi la pace vicende belliche una su basi puramente economiche, necessitata a osserviamo occhi grandi di bambini scopo distensivo nei capacità di dialogo semina la pace serie di storie nelle quali sfruttare le debolezze altrui in un solipsistico senza genitori, senza casa, Balcani e le missioni anche con il più acer- Il nostro “no alla riconosciamo il dolore. accumulo di ricchezze, una civiltà che prospe- senza più un solo motivo per restare a diplomatiche verso rimo nemico. guerra” non può e non Occorre regolare la ra nell’indifferenza e nell’egoismo sociale si questo mondo. Milosevic. Disarmiamoci della deve essere ideologico e cultura della competizio- erge a difensore della Giustizia e sventola ban- Ci ha sempre presunzione di essere strumentalizzabile. ne, che nasce dal merca- diere di solidale coscienza: quali strane alchi- Assistiamo ad un nuovo sterminio, to globale e incontrolla- temuto e controllato, sempre dalla parte dei Per questo chiedia- mie genera il consenso!” ad una nuova guerra invece, il Ministero buoni. In ogni conflit- mo che si fissi un giorno to, esaspera conflitti e così vicina, ma così distante, scontri dal livello collet- Per rispondere a queste gratuite provoca- della Difesa, anche to, i colpevoli non in cui “tacciano le armi” zioni basta aggirarsi tra le folle dei tanti guar- quasi incomprensibile quando c’erano mini- stanno mai tutti dalla e contemporaneamente tivo a quello individuale; per noi che continuiamo a lavorare, “si ritiri Milosevic dal occorre rivalutare l’uo- doni di vetrine e cogliere il loro genuino senso stri di centro sinistra. stessa parte. La Nato mo pacifico. di solidarietà, il loro umanissimo sdegno: per noi che continuiamo a mangiare, Il Ministero della ha dimostrato la pro- Kosovo”. È un patto semplice su cui non si Innanzitutto occorre “Mamma temo che le esplosioni mi arriccino i per noi che continuiamo a dormire ei Difesa ha boicottato pria inefficacia come affrontare il problema nostri caldi letti, può giocare. Si aprano le capelli, perchè non mi compri quel cappellino sistematicamente il strumento di difesa e strade perché il ricorso della distribuzione della in saldo?” . “Non dire stupidaggini, dobbiamo per noi che continuiamo a vivere. servizio civile. Lo stes- per “portare la pace”; alla mediazione ricchezza tra i Paesi. Noi… prima passare in profumeria, non vorrai che il so ministero e alcune peggio ancora, mostra dell’ONU diventi imme- Una principale causa di puzzo dei cadaveri ti si appiccichi addosso!”. I Ma loro?! forze politiche hanno di perseguire tutt’altri diatamente praticabile guerra sta negli squilibri interessi, di fronte ai e nelle mostruose dispa- commercianti, ispirati da forti ideali pacifisti, Vuoti sono i loro sguardi, svilito l’obiezione di per giungere alla decisio- manifestano anch’essi viva preoccupazione, e coscienza facendone quali non tiene in nes- rità di condizioni di vita esausti sono i loro esili corpi, ne di inviare in Kosovo tra tutte le categorie la più sensibile è certa- dalle loro bocche solo ormai parole di un ulteriore strumen- sun conto la vita una forza di interposizio- tra i popoli. Questo è un to di clientelismo, per umana, sia essa quella ne umanitaria. problema complesso ma mente quella dei macellai: “Ce devono fa pagà conforto ci coinvolge anche indi- meno tasse sennò a concorrenza ce frega. Mò dette chissà se per convinzione “sistemare” i ragazzi dei profughi, dei bam- Intanto ci sia un piano di accoglienza ai vidualmente perché non co’ sto carnefice slavo so’ proprio cazzi o per la sensazione di vedere negli altri amici vicino a casa o bini iracheni o quella è risolvibile senza una in compiti leggeri. dei turisti di una funi- profughi fatto di assenza nostra!”. Ma l’ambiente militare rimane ligio proiettata la propria storia, materiale ma finalizzato cultura di solidarietà al dovere e il generale dei generali pronuncia lo stesso crudele destino. Utopie, le nostre?! via. Ha tradito i suoi disponibile a rivedere e Ce l’hanno ripetuto alleati, oppure gli anche ad alimentare spe- inesorabile il fatidico comando: “ il nemico è Solo tanta speranza li fa vivere ancora, ranza, non disperazione modificare gli stili vita, alle porte tuoneggino i cannoni! fino alla noia. Ma per- alleati sono complici. meno a caccia del pos- “. speranza di riuscire a vedere il sole di e vendetta. Occorre “Comandante” esclama il soldato stupefatto ché, questo attacco L’Italia, che ripudia inviare aiuti umanitari, sesso di beni, sempre un altro giorno Nato, questa aggres- la guerra come stru- più disposta a ricercare “alle porte non ci sono che schiere di sbandati quello stesso sole che vediamo qui, assistenza ai profughi nei su carri ed asinelli!” . “ E cosa credevi ? “ sione “a scopo umani- mento di offesa e campi in Albania, in le ragioni dell’esistenza che riscalda, che conforta tario”, questa “difesa come mezzo per risol- Italia, in Bosnia, predi- nei valori e nel fare, risponde bonario il generale “oggigiorno ognu- noi… integrata”, questa vere le controversie sporre interventi di costruire, cooperare. no si sceglie il nemico che trova, ché la guer- ma loro?! pretesa di bloccare internazionali (art.11 emergenza e finalizzati F. Poleggi ra, caro mio, deve pur sempre continuare!” . ANNO VI N° 3/4 PAGINA COME FARE PER ABBONARSI VERSARE UNA CIFRA MINIMA DI £.25.000 SUL C/C POSTALE N° 20459004 MAR-APR 99 3 INTESTATO A: la vianova - Lungotevere Prati, 16 IN REGIONE 00193 Roma PER LA QUALITA’ URBANA DI CAMPOBASSO RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO Intervista all’Assessore del Comune di Campobasso COMUNICATO (a cura di Camillo Viti) DELLA FED. VERDI MOLISE Numerosi sono i danneggiamenti al demanio del Con l’Assessore Filippo Poleggi facciamo di testimonial di fama nazionale. ne dei canali di gronda e tubi discendenti per tratturo Lucera Castel di Sangro. Oltre a quelli già un bilancio della sua attività partendo dal set- D.: Non ha nessun rimpianto? incalanare le acque di fogna. Insomma non denunciati dal WWF a Pescolanciano, se ne riscon- tore dell’informazione che gli è stato affidato. R.: Tanti, per non aver potuto completare ho potuto pensare ancora al cimitero cittadi- trano a Duronia e a Castropignano. In questi ultimi D.: Assessore cosa si prefiggeva di fare in azioni intraprese, il progetto U.R.P., Ufficio no da inserire nell’itinerario turistico della casi si tratta purtroppo di lavori probabilmente auto- questo settore? Relazioni con il Pubblico, approvato dal città valorizzando la bella parte liberty come rizzati, e addirittura di interventi finanziati con fondi europei per la valorizzazione degli stessi tratturi. R.: Il programma realizzato ha voluto Consiglio e non realizzato perché non è com- era nelle mie intenzioni, ma due anni addie- A Castropignano, infatti, una striscia di suolo rispondere alla necessità di diffondere infor- pletata l’indispensabile informatizzazione tro occorreva requisire i loculi per le inuma- tratturale della larghezza di circa quattro metri è mazioni sulle attività istituzionali per rispon- delle strutture comunali: l’Ufficio Stampa zioni, oggi questo problema non c’è più e ne stata tagliata e rimossa, con il probabile intento di dere ai principi di trasparenza dell’azione per la costituzione del quale è già approvata abbiamo assegnati circa 900 di nuovi. aprire una strada carrozzabile che, in una recente politica ed amministrativa e soprattutto per la delibera per il reclutamento dei giornalisti D.: E’ soddisfatto dell’intervento sul verde occasione, un progettista ha chiamato “sentiero”. soddisfare il bisogno di conoscenza dei citta- ed è stata già acquistata l’attrezzatura infor- cittadino? Verso Duronia, invece, la costruzione di un dini in generale, di actegorie e di settori eco- matica per la realizzazione della sala multi- R.: L’Amministrazione è stata attenta a dare muretto di cemento al bordo della Strada Provinciale Molisina rende di fatto impossibile nomici in particolare. Il programma si è mediale. Del resto sono stato assessore solo risposte alla nuova sensibilità dei cittadini l’attraversamento della stessa strada e restringe a inspirato alla volontà di rinnovamento delle per gli ultimi due anni e per cambiare ci verso il verde e la sua cura. Sono stati realiz- pochi metri di larghezza la fascia tratturale percor- istituzioni ed alla consapevolezza che un vuole tempo. zati progetti importanti, per un importo con- ribile a piedi o dagli animali. rapporto adeguato tra istituzioni, mezzi di D.: E cosa avrebbero cambiato queste sistente, per il recupero dei parchi architettati Questi episodi ripropongono l’urgenza di una informazioni, società civile, deve guardare misure? (il giardino botanico e la villa De Capua) che più attenta gestione e di un efficiente controllo su ad uno scambio informativo, un flusso di R.: Il rapporto con i cittadini. hanno un insostituibile ruolo simbolico, tutte le opere e le attività connesse con l’utilizzo segni, informazioni e conoscenze che rispon- L’informazione rende consapevoli e questa didattico, rappresentativo. Un progetto di di questo inestimabile patrimonio ecologico, stori- dono ad una domanda di democrazia e di azione di ammodernamento è collegata con intervento sul verde deve affermare concetti co e archeologico, per evitare gli scempi del pas- sato e anche in vista di una corretta attuazione trasparenza ma anche, nella società della la creazione della rete dei semplificatori, nuovi, in una visione integrata del territorio della Legge Regionale 9/97 che prevede, tra l’al- comunicazione globale, all’esigenza di crea- avviata con il seminario sulla semplificazio- abitato nelle sue diverse parti, l’obiettivo è tro, l’istituzione del Parco regionale dei Tratturi. re un circuito virtuoso funzionale allo svilup- ne del linguaggio amministrativo per realizzare un reticolo di spazi naturali all’in- La Federazione Verdi Molise, dopo l’allarme po della società. costruire una amministrazione moderna. terno della città e che mostri interesse al ter- lanciato lo scorso anno sull’uso distorto dei fondi D.: Questo obiettivo si può dire raggiunto? D.: lei è anche Assessore ai servizi cimite- ritorio agricolo che è il tessuto connettivo tra europei destinati alla valorizzazione dei tratturi e R.: In larga parte. Stiamo attuando una rivo- riali, ha imbarazzo a parlarne? città ed aree naturali, alle macchie boschive dopo aver dato vita ad un Comitato di Salvaguardia luzione interna ed esterna alla macchina R.: Per niente. Non ho pregiudizi ed ho e corridoi ecologici, agli spazi non raziona- degli stessi tratturi comprendente le associazioni ambientaliste e culturali interessate, ha riproposto amministrativa ed al rapporto con i cittadini. assunto questo incarico con molta consape- lizzati nella città e nella sua cintura che per- alle due Province e alla Regione l’istituzione uffi- Gli spazi informativi sono stati utilizzati per volezza che il luogo è “depositario” di affetti mettano di instaurare un rapporto completo ciale di un Commissione tecnica con funzioni con- la diffusione di notizie sull’attività del e di sentimenti profondi per i quali ho asso- con la natura per rendere forti le funzioni sultive, propositive e di controllo sugli interventi di Consiglio e della Giunta. Sullo sviluppo del luto rispetto. L’Impegno biologiche ed ecologiche del verde urbano. ripristino, salvaguardia e corretta valorizzazione dibattito politico amministrativo, per la dell’Amministrazione per il risanamento del Per raggiungere questo obiettivo siamo in delle fasce tratturali. La Commissione proposta dai “informazione di servizio” sull’accesso e vecchio cimitero ed il completamento del cammino, occorre risalire la china di molti Verdi dovrà comprendere una larga rappresentanza l’utilizzo dei servizi del Comune. Abbiamo nuovo prosegue con consistenti interventi. anni di abbandono con interventi costanti e di associazioni ambientaliste, turistico-culturali e di operatori economici specifici (allevatori e operatori anche assunto il ruolo di comunicatore Sono stati appaltati i lavori per il risanamen- progressivi di recupero delle aree verdi ed un del turismo sostenibile), un gruppo di esperti del sociale con la campagna per la celebrazione to dei campi di inumazione del vecchio cimi- programma di potenziamento del servizio di settore, quali agronomi, botanici, forestali, archeo- dell’anniversario della “dichiarazione uni- tero. Il programma di realizzazione delle manutenzione. Parte dei cittadini ed alcuni logi, geologi, e i rappresentanti delle istituzioni pre- versale dei diritti dell’uomo” che ha avuto il scale fisse scorrevoli per un facile accesso responsabili delle passate gestioni ammini- poste alla tutela. fine di diffondere il messaggio e i contenuti alla campate è avviato con l’affidamento strative sembrano aver vissuto in un limbo, La proposta dei Verdi ha avuto il pieno appog- di questa “carta” internazionale promossa della realizzazione di 24 scale di quel tipo. favoleggiano di una città giardino che non gio da parte dell’Assessore regionale dall’Associazione Amnesty International e la Sono stati affidati i lavori, per un importo di c’era più, sembravano non essersi accorti all’Agricoltura Di Bartolomeo. I Verdi sottolineano l’importanza che la cura e “Campagna di solidarietà” sulle condizioni circa 2.000.000.000 per la realizzazione del del profondo degrado a cui abbiamo messo la gestione dei tratturi venga affidata soltanto a dei bambini della Corea del Nord, dei Paesi nuovo campo di inumazione, della palazzina mano. Sono già stati assunti impegni con il quei soggetti che abbiano sempre dimostrato inte- del Centro America devastati dalle calamità degli uffici e dei servizi generali, dell’im- bilancio per la riqualificazione del verde ressamento, volontà di corretta fruizione ed impe- naturali. Condotta in collaborazione con la pianto di cremazione e di circa 300 nuovi attrezzato al Quartiere CEP e piazza Cuoco, gno a conservarli il piò possibile integri, escluden- Caritas Nazionale, con organizzazioni di loculi. Sono stati affidati i lavori per la coi- sono previsti interventi per le aree oggetto di do invece chi ne ha fatto terreno di conquista e volontariato internazionali, con il contributo bentazione di tutte le campate e l’installazio- interventi “leggeri” per £. 1.432.000.000. saccheggio.
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ABILITATO L. 46 ISCRITTO ALLA C.C.I.A.A. N.9363 ANNO VI N° 3/4 PAGINA VERSA IL TUO MAR-APR 99 4 ABBONAMENTO TORELLA DEL SANNIO salva la vianova LA SCUOLA SI APRE ALLA CITTADINANZA INTERNET di MESSERE DAVIDE LA DONAZIONE Sono un ragazzo di Torella del DI TESSUTI ED Sannio e avendo sentito parlare da molte persone di uno strumento di comunica- ORGANI zione attraverso computer, chiamato Internet, mi sono chiesto che cos’era e, Alunni e genitori discutono da una mia ricerca, ho scoperto che: sul tema insieme ai Nel 1969 il Dipartimento della rappresentanti di AIDO ed Difesa degli Stati Uniti d’America com- missionò all’ARPA (Agenzia Ricerca ADMO Progetti Avanzati) il progetto di una Per iniziativa degli alunni della “rete” di computer da utilizzare a scopi scuola media, mercoledì pomeriggio a militari. Nacque così l’Arpanet che per- Torella del Sannio (CB) c’è stato un metteva di inviare un gran numero di incontro-dibattito sul tema della dona- dati velocemente e in maniera sicura. zione dei tessuti e degli organi. Agli inizi degli anni Ottanta il pro- Nella sale riunioni molto affollata getto fu gestito anche da altri enti gover- di terza media, Agnese Colantuono, ha nativi e da accademie e facoltà universi- introdotto i lavori con una relazione tarie, che utilizzarono la rete per scam- (alla quale hanno collaborato tutti gli biare informazioni e creare immense alunni della classe) in cui ha parlato banche-dati. RIAPERTURA DELLA CHIESA PARROCCHIALE dell’argomento, inquadrandolo storica- Nacque così Internet, una rete mon- di RENATO SALA mente, facendo il punto sulle tecniche diale di computer che permette a chiun- di trapianto ed esaminando la situazio- que, in qualsiasi parte del mondo si trovi, Torella (Chiesa Parrocchiale). Particolare della messa in opera del nuovo impianto di riscaldamento, a pavimento. ne legislativa in Italia. di scambiare informazioni. Da casa, da scuola, dal lavoro, ovunque ci sia un Nel pomeriggio di domenica 14.03.1999 si è svolta la cerimonia di riapertura al culto della Ha preso la parola, poi, la dottores- Chiesa Parrocchiale, dopo un periodo di chiusura di circa quattro anni, occorsi per consentire l’ese- sa Eleonora Ciamarra coordinatore, computer
I PRIMI A PENSARE ALL’ HANNO PENSATO ALLE AUTONOMIA SONO STATI I AUTONOMIA DELLA FRAZIONE di CESARE PELUSO MILLE COSE DA FARE, ALLA GIOVANI. CARENZA DI POLITICHE UN PO’ STUFI DI VIVERE IN CREATIVE FAVOREVOLI QUESTO PAESE CHE NON È ALLO SVILUPPO DELLA PAESE, CHE TI DÀ PIÙ IL FRAZIONE, AI PROBABILI SENSO DI “CASE SPARSE” A CONDIZIONAMENTI DI UN ROCCA BASSA E DI “CASE COMUNE CHE NON ABBANDONATE” A ROCCA SENTONO ALTA, ESSI HANNO INIZIATO A COMPLETAMENTE DALLA DISCUTERNE NEI BAR, POI SI LORO PARTE, E SONO SONO RIUNITI IN ASSEMBLEE ARRIVATI ALL’AUTONOMIA. SEMPRE PIÙ GRANDI. Roccapipirozzi ((Sesto Campano): Rocca Alta e Rocca Bassa vista da ?/da Vallone Autonomia di gestione! Diritto di avere patrimonio e spese separate dal Comune di Sesto spese separate del capoluogo. Campano! Cosa diversa dalla creazione di un comune autonomo, che non è consentito dalla legge. - Il Consiglio Comunale delibera il parere favorevole alla richiesta e trasmette gli atti alla Alla fine quest’idea è stata accettata da tutti, persino dai più scettici ed agnostici. Regione, per competenza. Ne è nato un vero e proprio movimento, indipendente da qualsiasi partito o colore politico, - La Regione Molise, visto il parere del Consiglio Comunale, preso atto dell’entità giuridi- finalizzato solo agli interessi della Frazione e basato anche su una nuova etica, che intende la ca dell’Ente Frazione e della volontà espressa dai suoi abitanti, delibera il riconoscimento del politica come missione e impegno sociale innanzitutto, quindi in opposizione alla politica eser- diritto e provvede alla regolamentazione del regime di separazione dei rapporti patrimoniali citata per carriera o professione. Comune/Frazione. Il riconoscimento del diritto di avere patrimonio e spese da Sesto Campano, consentirà ai - Ottenuta la separazione del patrimonio e delle spese, alla Frazione è preposto un delegato Roccolani di gestire essi stessi il bilancio della loro Frazione e di realizzare finalmente un pro- del Sindaco, scelto tra i Consiglieri o gli elettori della Frazione, il quale, oltre alle funzioni statali, gramma di sviluppo sociale ed economico. provvede anche all’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio e della Giunta Comunale. L’autonomia gestionale della Frazione sarà conseguita attraverso una prassi amministrativa A questo punto si spera solo che i rappresentanti politici del Comune ed in particolare quel- semplice e chiara, indicata anche dall’’art. 27 dello statuto Comunale: li di Roccapipirozzi, prendano coscienza della fattibilità di questo progetto politico-ammini- - I Consiglieri Comunali rappresentanti della Frazione - ovvero - in loro assenza - i cittadi- strativo e di questa esigenza della Frazione ed agiscano di conseguenza. no di Roccapipirozzi riuniti in Assemblea straordinaria, chiedono alla Regione Molise - per il Essi hanno il dovere di eliminare qualsiasi ambiguità di comportamento e di assecondare il tramite del Comune di Sesto Campano - il riconoscimento del diritto di avere patrimonio e riconoscimento del diritto - ai Roccolani - di poter autogestire il proprio patrimonio.
Ciciuè…ciciuè…ciciuè…………………Ciciuè….ciciuè…ciciuè egli si era appena nascosto…Per un attimo i loro sguardi si erano ………… incrociati….ma quel giovane aveva avuto paura!…. Il canto stridulo della civetta falciava il silenzio della notte, pene- LA CATTURA DEL BANDITO La luna ormai rischiarava le valli. Tutto sembrava calmo e trava all’interno della stanza, percuoteva i timpani e ci paralizzava. Il di CESARE PELUSO tranquillo. Pensò compiaciuto a colei che l’aspettava e si mise in rapace si girava con inquietudine sul davanzale della finestra, volava cammino. Per evitare spiacevoli sorprese avrebbe schivato i trattu- sul mucchio di paglia, sul pero e poi di nuovo sul davanzale. ri “r’ gl’Alvan’, la S’merza, gl’ coll’ la Fica”, sarebbe passato ………Ciciuè…ciciuè…ciciuè… “all’Chianell’, alla Rota lavacca e agl’ F’ucjar’”, avrebbe deviato Ilda e Vincenzo si rannichiavano sotto le lenzuola, gli occhi “l’ Cés’ Pietr’” e dopo aver attraversato il vallone sarebbe giunto spalancati in direzione della finestra, io dalla culla incominciai a al bosco di Cesima… piangere. “N’avet paura ca è Colombina, chi sa iss’ addò sta”, Il capitano Vera non ne poteva più: erano 4 anni che quel bandi- disse la mamma con apprensione mentre un brivido le percorreva to sfuggiva alle maglie della giustizia. Escogitava piani a ripetizione la vita. Poi accese una candela, andò a sprangare la finestra e si ma non riusciva a stanarlo…Ormai era diventato il suo incubo…! mise a cullarmi. Gli informatori della zona finora si erano rivelati pressoché Pensò subito ai carabinieri: ogni volta che Colombina era inutili e tutte le volte che si era fidato era tornato a Isernia a mani venuta a cantare nei paraggi ci aveva preannunciato il loro arrivo, vuote, esponendo la compagnia dei carabinieri a brutte figure. tanto che ormai mio padre di fidava. Era lui che l’aveva chiamata Adesso non voleva sbagliare. Aveva curato la cattura in tutti i Colombina. “Stann’ a m’nì!” Esclamava calmo e sereno con un particolari e aveva scelto gli uomini giusti per non fallire: non sorriso di soddisfazione quando la sentiva cantare. Poi scendeva dovevano essere troppo numerosi da dare nell’occhio e non dove- dal letto e al buio, senza accendere la candela, si vestiva, il mitra a vano essere troppo pochi da lasciarsi sopraffare. L’importante era tracolla e usciva. Noi stavamo per due tre giorni senza vederlo, fin- il piano. Ed egli lo aveva analizzato nei minimi dettagli….: ché i carabinieri non lasciavano la zona. I punti di forza del bandito erano la montagna e le donne….Già Questa volta però il canto era troppo stridulo, insistente, insop- le donne…! Correva voce che contemporaneamente ne avesse messo portabile, mentre papà non c’era. “Sarà sicuramente da Ernesta, in cinta ben quattro!…Che i suoi occhi neri e profondi le ammaliava- la sua amante preferita!” penso la mamma tra sé. no, mentre ipnotizzavano gli uomini e rendevano impotenti i suoi Ricordò i fatti pomeridiani: si era recato alle masserie vecchie avversari!…Esse facevano a gara per proteggerlo. Con la stessa ed egli era lì che canticchiava mentre si lavava a petto nudo alla facilità con cui quell’uomo passava attraverso i sentieri, per i boschi presenza dell’altra donna. Mia madre gli aveva passato persino Raffaele Peluso, subito dopo l’interrogatorio viene tradotto alle carceri di e le valli, così riusciva a saltare da un letto ad un altro delle sue una mano dietro la schiena. “Massèra vaj agl’alberg’ nuov’ e Isernia. Dopo molti anni di latitanza egli è stato arrestato mentre si recava molte amanti. Doveva essere veramente irresistibile!!….allora ci mèjra fa biegl’” aveva esclamato sornione schizzando l’acqua alle ad un appuntamento con una delle sue amanti. Egli aveva moglie e figli, ma voleva una donna: un’amante che potesse tradirlo..!!.. due donne. Poi un po’ più serio aveva aggiunto che era stufo di si compiaceva di essere attorniato da varie ammiratrici. Così l’incarico dell’abbordaggio era toccato al Brigadiere. E il scappare, sarebbe rimasto vicino alla famiglia ed avrebbe combat- compito non era stato nemmeno tanto difficile, considerato che il bri- tuto: era ora che la legge lo lasciasse in pace. “Bé!…Se stava da RAFFAELE PELUSO È STATO SICURAMENTE IL gadiere era un bellissimo giovane e portava il fascino della divisa, Ernesta sicuramente avrebbe sentito la civetta e si sarebbe allonta- PROTAGONISTA PIÙ AFFASCINANTE E TEMERARIO DI mentre il bandito era inseguito dalla legge e conteso da altre amanti. nato, e se non stava lì non c’era da preoccuparsi. Poteva stare da QUELLA BANDA DI FUORILEGGE COSTITUITA A Infatti quelle attenzioni conquistarono la donna, le diedero l’il- una qualsiasi delle sue amanti: una qualsiasi Maria, Francesca, Lucia o chissà chi, ed i carabinieri non l’avrebbero trovato!” ROCCAPIPIROZZI NEL 1947, ALLO SCOPO DI PERSEGUIRE lusione di poter ricominciare una nuova vita, in una zona che non Solitamente l’arrivo della legge avveniva dopo circa mezz’ora UNA SOCIETÀ DIVERSA, PIÙ GIUSTA, BASATA SUL RISPETTO sapesse dei suoi trascorsi e della sua miseria. dal canto di Colombina e veniva confermato dall’abbaiare dei DELLA NATURA E SUL RAZIONALE BUON SENSO Suscitarono l’orgoglio di essere chiamata “signora”. Ben cani. Quella notte aspettammo inutilmente, con il fiato sospeso, fin- DELL’UOMO. diverso che essere considerata la moglie o l’amante di un bandi- ché ci prese il sonno: Ciccillo e Lupetto non abbaiarono, i IL SUO PENSIERO ERA SEMPLICE:…IL VALORE DELLA VITA to….Il brigadiere la convinse inoltre che sarebbe stata ricompensa- Carabinieri non arrivarono… ta dalla legge. È UNICO ED UGUALE PER TUTTI. … Alla fine concordarono che la sera dell’appuntamento i gen- Appena dopo l’imbrunire mio padre aveva messo la pistola LE NECESSITÀ ED I BISOGNI DEGLI UOMINI SONO GLI nella cintola, si era assicurato istintivamente di avere messo in darmi sarebbero stati appostati nella sua masseria, pronti a cattu- STESSI, NON SI DIFFERENZIANO IN BASE AL LAVORO, ALLA rare il fuorilegge. tasca il portafoglio, lo specchietto e la boccettina di colonna, aveva RELIGIONE, AL SAPERE, ALLA FURBIZIA ECC... È IL lasciato Ernesta e le bambine e si era diretto verso la montagna. Il giorno stabilito, il capitano prese anche altre precauzioni: fece Come al solito, era sbucato sulla cima del colle, si era appog- RICONOSCIMENTO DELLA DIGNITÀ DEL PROSSIMO CHE indossare ai militi dei comuni abiti civili e salirono a Montecesima giato ad un grande masso, e per una buona mezz’ora aveva scruta- PORTA AL PRINCIPIO DELL’UGUAGLIANZA DEI da Sesto Campano, invece di prendere i sentieri dalla parte di to la zona a 360 gradi, fin dove poteva spingere il suo sguardo, il LAVORATORI…. Roccapipirozzi, che sicuramente erano controllati dal Peluso. suo fiuto e la sua esperienza. Aveva analizzato i movimenti, gli DIFFIDAVA DELLA LEGGE E DELLA GIUSTIZIA, CHE ERANO Smaniosi di non farsi scorgere e di acciuffare il ricercato, pre- odori, i rumori, finanche gli spostamenti dell'aria. DI PARTE, CREAVANO PREVARICAZIONI E LOBBIE DI sero sentieri inaccessibili, girarono al largo, per i boschi e arriva- Si sentiva perfettamente a suo agio, in armonia con la legge POTERE. “QUESTA LEGGE PER CHI LAVORA È TRADIMENTO rono alla masseria prima del calar del sole. della montagna. Non aveva paura del buio della notte, del bosco, Tutto il tempo di poter riacquistare le forze, organizzarsi, rassi- E PER I RICCHI È SOLO GODIMENTO”, DICEVA LA STROFA curare la donna dell’utilità di quel gusto. Tutto il tempio delle rac- dei lupi, dei tuoni, anzi se ne sentiva protetto. DI UN SUO SCRITTO IN VERSI. Conosceva i sentieri, le pietre, gli anfratti. Sentiva che tutto comandazioni degli incoraggiamento e delle ultime sigarette…. quel mondo gli apparteneva: le piante, gli uccelli, il vento, AMATO DALLE DONNE E RISPETTATO DAGLI UOMINI, FU Poi tutti a prendere posizione. Immobili. In silenzio. Pronti ad l’eco……, persino l’eco sembrava dalla sua parte. L’UNICO A SFUGGIRE AI CARABINIERI, NEL 1950, QUANDO entrare in azione: Il brigadiere ed un milite dentro casa, nascosti E nei momenti peggiori c’era sempre una stella, la Sua stella: LA BANDA FU SGOMINATA. dietro la porta; il tenente e l’appuntato nel cascinale, appena fuori la cercò istintivamente a sud est, in direzione “gl’ Muaj”, ma da CONDANNATO IN CONTUMACIA A 27 ANNI DI CARCERE, dell’ingresso; il capitano appostato dalla parte opposta. quel monte spuntava la luna. RIMASE LATITANTE TRA I BOSCHI DI MONTE CESIMA PER La donna intanto era tutta indaffarata. Era fuori e dentro, den- Ricordò il giorno dell’accerchiamento: una cinquantina di CIRCA 4 ANNI. tro e fuori, che faceva e disfaceva…! carabinieri venuti da Venafro e da Isernia aveva setacciato la zona, FU CATTURATO ALLE DIECI DI SERA Mio padre arrivò alla masseria alle dieci di sera: lei era sull’u- tutta la Pianella era rimasta piantonata e le masserie di Cesima DEL 1° LUGLIO 1953. scio della porta che l’aspettava. erano state allertate per fornire qualsiasi indizio utile ad indicare Avvertì per un attimo un lieve odore di tabacco: “Che t’ sì messa a fumà, sent’ na puzza r’ s’garett’ r’esportazion’!!”.. scherzò in suo passaggio o la sua presenza. Come quella volta che s’era addormentato “all’aria r’ l’ mura”. Ripensò con un sorriso allo stratagemma usato dalle sue donne con l’amante. Ma già ella lo aveva preso per mano e lo aveva tira- per avvisarlo della presenza dei militari. Risentì la voce di nonna Risvegliato da un battito d’ali aveva notato due carabinieri appo- to dentro la casa: “Tràs’ ca t’ vir’n’ ra l’n’tan’!”. “…Alto là!” - Rachele che fingeva di rivolgersi a mia madre: “Uèj uagliòò, stati ad una trentina di metri di distanza: aveva dovuto strisciare “Mani in alto!” - “Non ti muovere!” E si sentì braccato…La canna l’cràp’ stann’ alla Rotallavacca!” oppure “l’ vacc’ enn’ arr’vat’ all’ parecchio per nascondersi alla loro vista! delle pistole sulle costole, sulla nuca, sotto il mento. Due davanti e Cjés’m’lella!”. Oppure l’altra volta “alla Prétapanna”. Quando un’improvvisa ven- tre di dietro. Veramente non se l’aspettava…Così, istintivamente, Com’era squillante! Sapeva farsi sentire da qualsiasi punto tata lo aveva avvertito che stava per incontrare lì per lì i suoi inseguitori! alzò le braccia e si fece disarmare. Poi immediatamente recuperò il della Pianella fino alla cima della Montagna! Salvarsi dalla legge Altra volta - e qui sinceramente non sapeva darsene ragione! - proprio controllo: “Non abbiate paura. Sono disarmato. Avete era stato sin troppo facile - quella volta! quel pomeriggio che erano arrivati di soprassalto in casa di vinto voi!”… “Bravi. Avete avuto del fegato a rischiare così!”…E Ricercò con lo sguardo la sua stella. Era convinto che in tutti i Ernesta, avevano messo a soqquadro la masseria ed un carabiniere quelli già gli avevano messo le manette ai polsi, già lo spingevano momenti peggiori fosse stata la sua presenza a salvarlo. aveva avuto l’ardire di cercarlo finanche nell’armadio a muro, dove giù per la montagna, pistole in pugno, di fretta,…alla prigione… ANNO VI N° 3/4 PAGINA VERSA IL TUO MAR-APR 99 12 ABBONAMENTO PORTOCANNONE salva la vianova LA FESTA DEL 25 APRILE IL CALCIO A di FEDERICA PORTOCANNONE È festa a Portocannone il 25 aprile. di ANTONIO DE SANTIS La consuetudine vuole che da piazza Skanderberg partano in pellegrinaggio Spesso lo sport può essere una scuo- numerosi cittadini per spostarsi fino al la di vita soprattutto nei piccoli centri santuario di Madonna Grande posto del mezzogiorno italiano. A nella frazione di Nuova Cliternia in ter- Portocannone esiste una realtà che ritorio di Campomarino. opera nel settore calcistico, la Virtus La storia popolare insegna che Portocannone squadra di calcio che Madonna Grande posta in prossimità di milita nel campionato di terza categoria dove una volta passava il tratturo con degli ottimi risultati e che sta l’Aquila-Foggia, era per la gente della riscuotendo favori da parte di tutti i cit- transumanza una sorta di tappa obbliga- tadini. La regola che fa convivere tutti toria, infatti per devozione alla gli atleti, i dirigenti e i tifosi, è quella Madonna oltre a Portocannone, e a dell’allegria, dove tutti in comune Campomarino che il 25 aprile di ogni accordo cercano di fare cose utili a anno effettuano il pellegrinaggio c’è Portacannone (1911) La corsa dei carri favore della società, noi cerchiamo di anche Montecilfone che effettua la stes- portare avanti questa politica, afferma sa cosa il giorno di Ferragosto, cammi- nando per circa 25,30 chilometri CON QUESTO NUMERO Nicola Mascitto, Presidente della sopraggiungendo a destinazione la mat- Virtus, infatti sia quando giochiamo in tina di ferragosto. SU “la vianova” casa che quando andiamo in trasferta Nuova Cliternia posta a sud di per noi è uguale, c’è tanta allegria ed Campomarino a circa 5 chilometri dal- VIENE APERTA LA PAGINA entusiasmo intorno a noi. l’abitato del paese, è l’ultimo centro del C’è in preventivo per il futuro una Basso Molise prima di entrare in DI PORTOCANNONE grossa società che cercherà di dare tanti Puglia, è rinomato per il buon vino che INVITIAMO GLI AMICI DI PORTACANNONE A SCRIVERE AL spazi soprattutto ai ragazzi locali valo- si produce, l’attività principale è l’agri- GIORNALE PER PARLARE DEL PROPRIO PAESE, DEI PROPRI rizzando le risorse della nostra comu- coltura, dove quasi tutti si adoperano in nità. Un in bocca al lupo alla Virtus maniera massiccia verso i lavori agrico- PROBLEMI, DELLA PROPRIA STORIA. Portocannone. li. È certo che lo sviluppo di Nuova QUESTA PAGINA DOVRÀ ESSERE LO STRUMENTO PER DAR VOCE Cliternia è dovuto alla transumanza, AI CITTADINI, AGLI AMMINISTRATORI, AI GIOVANI, ALLE infatti circa 85% dei residenti è di origi- ASSOCIAZIONI, A TUTTI COLORO CHE HANNO QUALCOSA DA IL CUORE VIRTUS È ni Abruzzesi e quasi tutti stabiliti qui TRASMETTERE AGLI ALTRI, PER CONFRONTARSI E CRESCERE GRANDE circa 30 anni fa. (a cura di VIRTUS PORTOCANNONE) Il cuore Virtus è grande, questo è lo slo- LE POPOLAZIONI MOLISANE DI ORIGINE ALBANESE E LA GUERRA NEL KOSOVO gan della società Virtus Portocannone che di ANTONIO DE SANTIS milita nel campionato di calcio di terza cate- Il conflitto nei Balcani offende la dignità di questa Europa che alle porte del duemila non riesce a domare un simile conflitto danneggiando goria, dimostrando di essere un buon gruppo soprattutto le popolazioni civili. C’è sdegno e rabbia alla visione di immagini raccapriccianti che quotidianamente assistiamo su tutte le reti tele- sportivo e tanti amici pronti a portare avanti visive, infatti l’origine di questa guerra ha alla base il tradizionale noto razzista che deteriora gli equilibri deboli di alcune popolazioni mondiali. la figura dello sport come simbolo di amici- È offensiva per tutto il mondo, ma in particolare per tutte le popolazioni di origine Albanese, questa guerra. L’esodo in massa di migliaia di zia. È un’ottima formazione, che sta affron- cittadini è la prova che ci troviamo di fronte ad un olocausto e per certi versi “forse per tutti” assomiglia a quello messo su durante la seconda tando un campionato di alta classifica, la guerra mondiale dai nazisti, il pensiero in questo momento è rivolto solo ed esclusivamente a questi popoli che nella loro mente e nei loro ricordi posizione più bassa “se tale si può definire” porteranno sempre l’immagine di un popolo che scaccia un altro popolo dalle proprie terre e dalle loro case solo per una sorta di mania che per che ha occupato fino ad ora in questo cam- certi versi sembra onnipotenza, abbandonando il futuro alla mercé di un conflitto che si augura che porti al più presto la pace nei Balcani resti- pionato è il terzo posto, la gente segue diver- tuendo dignità a quella gente che ormai non ha più niente da perdere. tita la domenica questo gruppo di amici che Proverbio Albanese: sdrammatizza su ogni evento o situazione Nga zogni dishi fallèn e tjitit. che si crea contro senza mai chiamare in Ogni uccello vuole il proprio nido ballo argomentazioni non poco attendibili mettendo mai a disagio sia gli avversari sportivi che l’arbitro che dirige l’incontro. MANZO Cicli Il cuore Virtus è grande e pieno di nobiltà, l’aneddoto che ha colpito maggior- mente tutti in queste ultime gare domenica- li, è stato certamente il minuto di raccogli- mento che prima della partita fra il Portocannone formazione di origini Albanese e il Acquaviva Collecroce forma- zione di origini Slava non previsto dalla MICHELE federazione calcio, ma voluto intensamente VASTO ASSORTIMENTO dalla dirigenza delle due squadre per ricor- MOUNTAIN BIKE DI NEZZA dare la barbarie del conflitto dei Balcani. Il futuro di questa squadra è certamente CICLI DA CAMERA rivolto a mete più ambite, l’obiettivo è quel- ACCESSORI E RICAMBI lo di creare senza fare danno un movimento Pavimentista pronto ad interessarsi anche di problemi si effettuano riparazioni sociali, l’interno è questo, e la buona volontà VIA SALVATORE ALLENDE, 30 non manca per raggiungere questi obiettivi. cell. 0338- 7119842 00153 Roma - Porta Portese e/da S. PIETRO IN VALLE stand 75 Tel. 06/5817121 86095 FROSOLONE (IS) INVIATECI 0368- 7201963 FOTO ABIT. 0874-899133 D’EPOCA Q8 PIALFA s.a.s. •stazione di di Berardo Pietro & C. rifornimento 24 ore VI VERRANNO •auto market •lavaggio auto, moto, furgoni RESTITUITE APPENA •lavaggio speciale per tappezzeria e ARCHIVIATE officina meccanica motore convenzionata -F.lli Deliperi •grafitaggio CONTATTARE LA Circ.ne Gianicolense, 255 - tel.e fax 06-58206062 REDAZIONE LOCALE ANNO VI N° 3/4 PAGINA COME FARE PER ABBONARSI VERSARE UNA CIFRA MINIMA DI £.25.000 SUL C/C POSTALE N° 20459004 MAR-APR 99 13 INTESTATO A: la vianova - Lungotevere Prati, 16 CASACALENDA 00193 Roma IL MUSEO ALL’APERTO DI KALENA Carlo Montuori di CATERINA MASTROPASQUA MAESTRO DELLA FOTOGRAFIA CINEMATOGRAFICA Ai cittadini di Casacalenda sparsi per Per quanto riguarda l’arte, se si di ERMANNO CATALANO il mondo; ha fatto piacere leggere il ser- intende parlare della fontana del duca, Trent’anni fa moriva in Roma, all’età di La sua bravura fu in breve apprezzata vizio del giornalista Dino D’Arcangelo, del palazzo dei Duchi di Sangro, dei 83 anni, Carlo Montuori, uno dei primi e dall’ambiente del cinema e, a Cinecittà ove pubblicato su Trovaroma (supplemento Palazzi Di Blasio e Masciotta, va tutto dei più celebri direttori della fotografia nel giunse nel 1935, divenuta “capo operatore”, della Repubblica), nel quale viene messo bene; ma se si vuole parlare del “sasso cinema italiano. collaborò con grandi registi e tra i primi in evidenza che, dopo Ferrara, il secondo della Terra Vecchia” del “forno dell’av- Ripercorrere la lunga e luminosa carrie- con Mattioli nei film “Donna Felicità” e viaggio di pasquetta sia andato ad un bel venire” della “pelle di pecora”, del ra di questo molisano illustre è come scor- “Felicità Colombo”, con Giuseppe Amato borgo incantato del Molise: Casacalenda, “monumento al poeta”, allora caro rere la storia del cinema italiano stesso. in “Ma l’amor mio non muore”, interpretato che aspira a diventare un “museo all’aria D’Angelo non ci siamo. Leggi l’articolo Figlio di un preside e di una maestra ele- da Lynda Borrelli, con Trenker ne “I con- aperta…”. della dr.ssa Pisano dal titolo “suicidio a mentare, era nato a Casacalenda (CB), ove dottieri” e ancora con Mattioli in “Eravamo Casacalenda è da 50 anni un museo; Vattelappesca” ed i numerosi articoli di compì i primi studi, ma, insofferente della vita sette vedove”. Nel dopoguerra, poi, lavorò c’è rimasta solo l’aria per respirare. Francesco Romagnuolo, pubblicati su limitata che offriva il paese, fuggì a Milano col regista Luigi Zampa in “Vivere in pace” L’articolo di D’Arcangelo è scritto bene, Extra e sul Quotidiano del Molise, e ti presso uno zio pittore e fotografo, dalla cui e in “Campane a martello”. ma oltre al ristorante “Il Senatore” ed ai convincerai del contrario! Basta guarda- attività fu attratto talmente che si dedicò in Fu l’operatore preferito di Vittorio De 5 letti della “Quercia”, inventati da una re il “rudere” dell’Anas che è sulla via pieno all’arte della fotografia, nel mentre fre- Sica, col quale girò quello che sarà il suo brava coppia di coltivatori diretti, non principale del Paese, che suona offesa a quentava anche l’Accademia di Brera. capolavoro “Ladri di biciclette”; poi “Il c’è altro. tutti quelli di buona volontà! Conseguito il diploma, iniziò l’insegna- cuore”, “L’oro di Napoli”, “Il tetto”. mento, ma presto lo abbandonò unitamente Tra i numerosi film (circa un centinaio) alla pittura, nella quale riusciva benissimo, nei quali prestò la sua collaborazione, LA POLEMICA per lavorare presso due grandi fotografi, dai vanno ricordati: “Rouge et noir” di quali apprese la tecnica dello sviluppo e Righetti, “Mio figlio professore” di Renato INSINUAZIONI DI UN “IMBECILLE MORALE” stampa e quella dell’illuminazione artificiale. Castellani, “O la borsa o la vita” di Esordì come “operatore” nel 1909 nella di FRANCESCO ROMAGNUOLO Bragaglia, “Anni difficili” di Luigi zampa, realizzazione di un documentario sul terre- “Altri tempi” di Blasetti, “Pane, amore e Leggo a distanza di anni, un “pezzo” a suo tempo pubblicato da “Rosso di sera”, inviatomi moto di Messina ed iniziò esperimenti per a Roma da un amico d’infanzia, dal titolo: “L’ultimo dei fastidi” unitamente ad un fascicolo gelosia” di Comencini, “Un americano a l’illuminazione nelle riprese in interni e per della nuova serie dello stesso periodico. Roma”, “Il segno di Venere”. Tutti film che gli effetti notturni. Ai giovani volenterosi che hanno fatto rinascere un mensile che nel passato non ha avuto sono veri gioielli e che, ancora oggi, ripro- Continuò ancora il suo accanito impe- una grande fortuna, auguro ogni bene, nella speranza che non personalizzino i loro servizi, gno e nel 1912 sperimentò per la prima posti dalla televisione, conseguono un alto pur manifestando liberamente le proprie idee, solo così potranno fare un buon giornalismo. volta in Italia l’illuminazione artificiale indice di ascolto. Per quanto, invece, riguarda “L’ultimo dei fastidi” mi permetto esprimere dei giudizi sul- nelle riprese cinematografiche in interni e Ad un mese dalla sua scomparsa, la pro- l’estensore anonimo del “pezzo”. Nel codice inglese esiste una figura che dovrebbe essere costruì i primi riflettori costituiti da archi duttrice cinematografica Mariangela presa in considerazione dal Nostro “imbecille morale”. È un signore che brilla magari più per voltaici sistemati in involucri metallici a Rinaldi di lui scriveva: “…per nessuno, la grossolanità innata nel suo modo di fare e di parlare per la disponibilità (naturalmente, forma di imbuto. durante la lavorazione di un qualunque verso i potenti locali) che per perspicacia, e che tende a misurare la vita degli altri alla sua. Nel 1913 collaborò con Genina nel film film, Carlo Montuori è stato soltanto “l’o- Le insinuazioni e le allusioni del Nostro sono delle cialtronate; credo che chi sa qualcosa “La fuga degli amanti” e nel 1914 nel film “La peratore” perché la sua particolare sensibi- del mio lavoro e delle mie attività svolte nella Capitale può serenamente testimoniare sulla doppia ferita”, interpretato da Mistinguette, lità era sempre percepita da tutti - registi, mia decenza: dalla politica che io ho avuto solo qualche mancata occasione. Sono di solito apportò eccellenti effetti notturni. attori e tecnici - così che la sua competenza benevolmente tollerato. Glielo dico senza rimpianti e senza rancori, convinto che chi gioca da Durante la prima guerra mondiale fu in campo fotografico automaticamente solo vince sempre. Mi è stato assegnato tre volte il “Premio della Cultura dalla Presidenza del operatore nella Marina Militare. Dopo detta giungeva, attraverso la sua osservazione Consiglio!”. conflitto, nel film “Maria di Magdala” di sempre misurata che talvolta era addirittura Ho le mie convinzioni che non nascondo; senza un punto di vista non si fa cronaca. Sono Carmine Gallone, per la prima volta fece consiglio, a tutti gli altri campi nella realiz- un ex partito comunista (dal 1944 fino alla nascita del movimento di “unità Popolare”, che ha sperimentale agli attori l’uso del cerone. zazione del film”. lottato strenuamente ed in prima persona contro la legge-truffa del 1953; dal 1954 in poi ho Presto Hollywood si accorse delle sue L’opera e l’impegno di tanto maestro sempre votato per il PSI di Nenni quando il partito non contava, sono stato attaccato dagli spiccate qualità e nel 1925 gli affidò la non sono rimasti senza frutto: tanto vero amici di Craxi, per le mie critiche al garofano, mentre la pianticella fioriva, con tanti giardi- fotografia del film “Ben Hur”, che fu girato che figlio Mario è divenuto anch’egli un nieri attorno come il Nostro! in gran parte a Roma. apprezzato direttore di fotografia. Ho avuto rapporti amichevoli con comunisti: Amendola, Amiconi, Francavilla, con demo- cristiani: Martinazzoli, Bernabei, Magliano, Sedati, Camposarcuno, Sammartino, con sociali- sti: Zagari, Tanassi, De Martino, Ferri, Vassalli e tanti altri: ho più guardato alle persone che alle etichette, e non mi sono pentito. Detesto i voltagabbana: è l’insulto che ferisce di più. Oggi sono di nuovo tornato alle ori- Lefra gini, sono vicinissimo al PDS ed ho dato una mano ai candidati dell’Ulivo nelle ultime elezio- LA FOTOGRAFIA COME TESTIMONIANZA ni politiche del 21 aprile 1996. Ho l’impressione che il Nostro abbia sfoggiato - a dirla con Enzo Biagi - più camice dal “collo giusto” di Costanzo negli spot televisivi. DI UNA TERRA E DI UN POPOLO Il Nostro si iscrisse al PSI solo perché il nonno materno era socialista di fede; organizza subito le varie feste dell’Unità, si genufletta in continuazione con gli esponenti della DC che lo hanno nel concorso di usciere al Comune; ogni anno distribuisce ai vecchi il panettone per ria- vere voti in favore dell’Amministrazione comunale comunista di Kalena. Ogni fatica merita un premio, diventa così anche Segretario socialista, e la sua presenza, e la sua presenta non segna momenti di gloria, finché finisce fra le braccia di Forza Italia o di una non meglio forza politi- ca! Non salgo sul carro di nessun vincitore, conosco Romano Prodi e lo seguo con simpatia, ma non con servilismo; sono in rottura con il Sindaco Rutelli e con il Presidente della Regione Lazio (ambedue non saranno rieletti). Io non faccio sforzi ad apprezzare la fantasia delle persone intelligenti, anche per la loro spregiudicatezza, ma non sopporto il livore di chi in nessun campo, ma nemmeno alla scuola media inferiore, è riuscito ad affermarsi.
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IL SINDACO INGESSATO NELLA SUA “POLITICA” La stampa ha dato molto spazio, riportando la classifica di una graduatoria che comprende 100 di FRANCO ADDUCCHIO città italiane, mettendo al primo posto, per sicurezza, Isernia e al centesimo posto Brindisi. Anche la Televisione se ne è occupato, trasmettendo una intervista al questore di Isernia. (consigliere di minoranza al comune di Duronia) Tutto ciò non può che renderci felici. Credo che tale notizia sia di soddisfazione per tutti i moli- sani, specie quelli residenti all’estero malati di nostalgia. Alcuni fatti di recente registrati nella vita di Duronia non possono essere ignorati. Nel Molise la gente può venire tranquilla a godere, con serenità, quello che la natura e l’ambien- L’obbligo maggiore per chi assume impegni nella vita pubblica è quello di esprimere con chia- te offre con generosità, senza artifici, ricatti e pericoli. rezza le proprie valutazioni anche quando questo può creare disagio nei rapporti personali. Le organizzazioni criminali operanti in varie zone ‘Italia sia al sud che al nord, molto difficil- Nel Novembre del 97, in prossimità delle elezioni amministrative che mi vedevano candidato, mente, trovano spazio e convivenze nel Molise. Auguriamoci che tutto ciò possa farci restare sem- ho cercato di chiarire le mie posizioni e l’impegno che assumevo nella vita pubblica del Paese pre sereni. Speriamo anche che i mezzi d’informazione si occupino, più spesso, e largamente del ricorrendo ad un racconto fantasioso. Molise “oasi di pace”. Per chi allora mi ha ascoltato, ricorderà che ho immaginato un sogno dove la gara elettorale È da augurarsi inoltre che la nostra regione trovi maggiore spinta verso il progresso. aveva uno strano svolgimento. Energie e intelligenze non mancano per un maggior rilievo su tutti i mezzi d’informazione. In essa non erano gli elettori con i loro voti a scegliere i candidati, ma erano questi a spulciare tra Spesso invece avviene il contrario: si parla genericamente di regioni, nominando Abruzzo, Puglia, i vizi e le virtù degli elettori stessi e scegliersi quelli che essi ritenevano buoni per il proprio progetto. Calabria e il Molise, a volte, non viene nominato. Ad esempio le informazioni meteorologiche tra- In quel sogno poi immaginavo che la migliore qualità degli elettori da me scelti doveva essere smesse ultimamente dalla TV segnalavano nevicate nelle Marche in Abruzzo, Calabria e non nomi- quella di saper rinunciare a chiedere favori personali in cambio del sostegno elettorale. navano affatto il Molise. Il messaggio che proponevo agli amici Duroniesi raccontando tale sogno era evidente. Questo Credo che i molisani abbiano precisi diritti pari a tutti gli altri Italiani. messaggio poi nasceva da valutazioni precise. Anzi, proprio perché il Molise è una splendida “oasi di pace” da essere additata a modello per Qualcuno può sostenere che un tale disegno risanatore della coscienza civile del Paese sia poca cosa. altre zone d’Italia travagliate da malavita, omicidi, tangenti, usura, mafia e delitti di ogni genere, Ma la lettura delle vicende ripropone con evidenza tutta la drammaticità della situazione. dovrebbe renderci orgogliosi e motivati per migliorare la nostra terra anche sotto il profilo operati- La vita economica del Paese e quasi morta. La Sua vita sociale è fortemente inquinata. vo, economico, turistico, sociale. C’è un tarlo che ha corroso tutto. Questo tarlo suppone di poter usare il potere e le risorse pubbli- Chiedo scusa se ho divagato dal mio solito orticello duroniese. Ritorno volentieri al mio terreno che per fini personali piegando a proprio piacimento ed impunemente le regole dello Stato di diritto. fatto di ricordi e, tanto per essere in argomento, vorrei affrontare una scena che mi è rimasta impres- Chi ha ispirato questo tarlo e per lungo tempo ne è stato l’essenza è proprio il Primo Cittadino, sa da quando ero ragazzo. Tradurla nel dialetto duroniese è un po’ difficile perché spesso la scrittura da sempre impegnato in rincorse politiche personali. di alcune parole è quasi impossibile. Ad esempio se deve trascrivere la traduzione di “broccolo” Qui la politica non è più a servizio della collettività ma è ricerca del potere da spendere ad uso devo scrivere “vruoqu’ l’” oppure “vruoch’ l’”? personale. Non occorre dire il guasto che ciò arreca alla società. Senza dire che noi tutti sul “la vianova” ormai siamo stati abituati ad adoperare una specie di E’ contro tutto questo che ho assunto l’impegno verso gli amici Duroniesi. I fatti, sia pure di apostrofo per segnalare un suono che non possiamo, come vorremmo in lettere: Ad esempio per poco peso, che oggi registro mi confermano la necessità di un tale impegno. indicare “il melone” a Duronia “r’ m’ lon’”. In una sola parola siamo costretti ad adoperare tre volte Ho ascoltato ultimamente la voce di un Cittadino di Duronia che ha protestato formalmente per quel segno in sostituzione di una lettera che ha un suono intraducibile. l’apertura di due fontanili in contrada Nirico. Questo Cittadino a conclusione della Sua presa di Via a considerazioni banali e torno alla scena lontana che spesso rivedo nei miei ricordi: posizione da detto < Qualcuno deve spiegarmi il perché . T’ar’cuòrd quànd N’queletta E tanto per farmi perdonare la difficoltà del dia- E ha ragione. Un’Amministrazione che vuol essere credibile ed autorevole deve dimostrare alla m’niva da la fònt che la tina n’cape? letto non sempre facilmente accessibile, riporto Sua comunità le scelte fatte per non dare spazio alla supposizione che tale scelte siano frutto solo A scegne p’ la via d’ r’ Quasale un altro quadro in un linguaggio più chiaro: di patteggiamenti elettorali. la tina la t’neva sòtt a r’vruoaccie, Anche altre domande aspettano una risposta. Perché stato sostituito il Tecnico Comunale? PIAZZA SAN ROCCO Perché la presa di posizione dell’Amministrazione contro una vecchia Cittadina che ha avuto il pareva che facèss la z’mbarella torto di aver presentato una denuncia contro un’operatrice della cooperativa che assiste gli anziani? allegra, fr’ccecosa e malandrina. Piazza San Rocco, amato mio ricordo Al di là della verità se ci sia stato o meno il furto denunciato, il fatto riguarda in modo persona- Ma quand ar’m’niva accavamònt di fanciullezza e di semplicità: le privati Cittadini. Perché l’Amministrazione ha agito in danno dell’anziana Cittadina sposando r’ cuòll tise sòtta la tina chiena, Il giuoco dei bottoni e il nascondino, l’interesse dell’Operatrice? la spara ncape tutta chiù acciaccata, le grida e le rincorse e il muraglione, Perché l’Amministrazione solo ora ha fatto un’ordinanza per la demolizione di un manufatto N’queletta an’ghianava chiane chiane il suono della banda, costruito da quarant’anni e sul quale esiste un contenzioso legale di carattere civile tra privati Cittadini? l’eco delle campane, Di natura diversa e per altro misterioso è l’agire dell’Amministrazione in riferimento all’inqui- passànn p’ Sant Ròcc fin’a la terra. il municipio aperto namento delle fonti. E mant’neva che na mieane e tanta gente Come ha potuto Essa supporre la necessità di ripulire a proprie spese una fossa biologica di la miean’ca d’ la tina che pesava. sparita e mai più vista. una casa privata disabitata, che fa pensare quindi ad un uso limitato delle stessa fossa, attribuendo Mamma quànt p’sava! Ed or in piazza San Rocco ad essa la causa di inquinamento di fonti situate a notevole distanza dalla casa stessa? Ma che puònn capì chìss mammuoccie è povero parcheggio E’ ovvia la considerazione che di fronte alla certezza che la causa dell’inquinamento fosse questa, mò che r’ mùnn è tutta nata cosa? d’auto che non ci sono. È luogo di silenzio, l’Amministrazione doveva dichiararsi in danno verso il Privato ed imporGli, a sue spese, di ripulire la Appena une smove r’ rubinètt fossa a meno che l’Amministrazione stessa ravvisasse una propria responsabilità. Nella circostanza di porte chiuse e di balconi vuoti. comunque il comportamento del Sindaco e della Sua Giunta è incomprensibile ed equivoco. esce n’ sciume d’acqua a tùtt l’ore. Resta l’amaro della nostalgia Riferisco poi che ho tentato di leggere le analisi fatte sulle acque delle fonti con la relativa E N’queletta? Guoarda la televisiòne! per un amore ch’era la mia vita. deduzione delle cause, ma trovarle nelle “ carte del Comune “ è stato impossibile. Il dubbio che l’Amministrazione abbia giocato a nascondere la verità è molto forte. Perché? PARTITE E RISULTATI DELL’A.C. DUROMOLISANA La vicenda poi dove l’Amministrazione ha dato particolare prova di se è ancora un’altra. (a cura di VINCENZO CHIOCCHIO) Subito dopo il turno elettorale del 97 l’Amministrazione ha perfezionato una vecchia vicenda 8° PARTITA 27/12/98 20° PARTITA 28/03/99 piena di storia, potenziando l’organico dei dipendenti del Comune. U.S. CERCEPICCOLESE 2—0 A.C. DUROMOLISINA POL. S.EGIDIO 3 - - 4 A.C. DUROMOLISINA Infatti ha trasformato l’incarico dell’aiuto bibliotecaria a vice segretaria facendola passare 9° PARTITA 3/01/99 MARCATORI anche dal tempo parziale al tempo pieno. A.C. CASALCIPRIANO 5—0 A.C. DUROMOLISINA 10° PARTITA 10/01/99 8 RETI: Ceccarelli Giuseppe; 7 RETI: D’Amico Questa operazione che ha avuto per effetto un maggior costo per il Comune, a nome del buon- A.C. S.GIULIANO 3—0 A.C. DUROMOLISINA Massimo; 5 RETI: D’Amico Michelino; senso, dovrebbe esser giustificata con un maggior carico di lavoro per l’Amministrazione unito ad 11° PARTITA 17/01/99 2 RETI: Liberanome Giuseppe; 1 RETI: Ricciuto una maggiore possibilità di spesa. A.C. DUROMOLISINA 4—1 POL. S.EGIDIO Gregorio. Allora mi sono opposto a tale operazione non per ragioni di delusione elettorale, come qualcuno a 12° PARTITA 24/01/99 Con queste ultime partite è terminato il campionato voluto indicare, ma perché essa non mi era apparsa corretta ne nel metodo adottato e ne nella sostanza. A.C. DUROMOLISINA 0—0 A.C. CASALCIPRIANO regionale di 3° categoria girone “B” dove ha partecipato Il tempo è galantuomo ed oggi è l’Amministrazione stessa che dimostra come le Sue scelte non 13° PARTITA 31/01/99 l’A.C. DUROMOLISINA. ICAM CAMPOCHIARO 8—0 A.C. DUROMOLISINA Questo campionato non è andato nel migliore dei modi, erano dettate dal buonsenso ma da altro. 14° PARTITA 07/02/99 Infatti oggi il Sindaco è impegnato a ridurre l’organico del Comune. Approfittando dell’ennesi- perché come primo anno non si poteva certo pensare di A.C. DUROMOLISINA 1—3 U.S. CERCEPICCOLESE vincerlo. L’A.C. DUROMOLISINA ha terminato il suo ma fuga dell’ultima Segretaria, si propone di sostituirLa con collaborazioni a tempo parziale. 15° PARTITA 21/02/99 cammino al quart’ultimo posto conquistando 18 punti; Il Comune di Duronia sembra destinato ad avere un Segretario a giorni alterni con conseguente MODA CAPELLI BOJANO 4 –1 A.C. DUROMOLISINA si spera che l’anno prossimo si possa fare meglio. peggioramento del servizio. 16° PARTITA 28/02/99 La società spera che in un campionato prossimo (e/o nei Credo che nessuno possa infatti credere che ampliando il servizio di Vicesegretario e riducendo A.C. DUROMOLISINA 2—5 YAMAGOMME tornei estivi) ci sia più collaborazione da parte dei citta- quello di Segretario la qualità del servizio possa migliorare. 17° PARTITA 7/03/99 dini duroniesi. U.S. GUARDIAREGIA 2—3 A.C. DUROMOLISINA Per concludere vorrei ringraziare tutti gli organizzatori E’ il Sindaco che oggi deve darci una risposta anche per questo se non vuole far supporre di aver 18° PARTITA 14/03/99 che hanno fatto in modo di far tornare il calcio a agito non nell’interesse del Paese ma solo per ragioni di natura premiante verso la Sua impiegata. A.C. DUROMOLISINA 2—0 REDS CAMPOBASSO Duronia, ormai scomparso da quasi 20 anni, gli sponsor Non mi interessa spulciare più a lungo, se non vi sarò costretto, tra le pieghe di tale vicenda e 19° PARTITA 21/03/99 che ci hanno accompagnato in questo cammino e tutti di altre per trovare le colpe ed i colpevoli e sporcare ancora di più l’acqua già torbida per se stessa. A.C. DUROMOLISINA 3- - 0 A..C. S.GIULIANO coloro che hanno partecipato. Mi preme solo chiarire le conclusioni che esse mi suggeriscono. Nel Paese ha lavorato a lungo Questa è la rosa dell’A.C. il tarlo che corrode ed esso ha distrutto la Sua vita sociale, alimentando sospetti e supposizioni, ha Duromolisina: distrutto il confronto e la concertazione tra i Cittadini. In alto da sinistra: Il Paese è stato sacrificato sull’altare del Primo Cittadino che con tale tarlo ha costruito il Suo potere. De Vincenzo Benito, Questo potere è frutto solo della cattiva coscienza di chi si è messo in fila per chiedere favori personali. Iacovantuono Felice, Senza questa cattiva coscienza il re sarebbe nudo ed il suo potere inesistente. I costi di questo D’Amico Pietro, Manzo accattonaggio immorale sono pesanti per tutti. Anche per coloro che hanno ricevuto i favori. Felice, Ceccarelli Giuseppe, Ricci Michele, D’Angelo Oggi come le ultime vicende dimostrano il Primo Cittadino è ingessato dalla Sua stessa “ poli- Antonio, Manzo Ettore tica “. Il compromesso con cui ha chiesto il consenso non gli permettono nulla di diverso da ciò Pasqualino, Persichillo che oggi mette in atto. Nicola, Berardo Marco; Amici Duroniesi, occorre dire basta a tutto questo. Il Paese non potrà mai trovare una dimen- Accosciati da sinistra: sione diversa se non si libera del suo tarlo. Liberanome Giuseppe, Questo era e rimane per ora il mio impegno. Dare una spallata al malcostume amministrativo Ciarniello Diego, Tomba Massimo, Chiocchio del Paese per favorire la rinascita di una dignità civile. Vincenzo, D’Amico Devo però essere chiaro su un punto. Posso assumere iniziative personali come quelle messe in Massimo, Liberanome atto per le Cannavine, posso essere ancora più disponibile a confrontarmi sui miei comportamenti, Nicolino, D’Amico posso proseguire in modo più rigoroso ancora nel mio impegno, ma non posso fare molto di più. Michelino. Occorre che ognuno di Voi partecipi in proprio a questo recupero della coscienza civile. Senza La rosa della squadra è com- pletata da: D’Angelo Antonio, di questo il mio impegno sarebbe inutile e nessuno potrebbe guardare con fiducia il futuro. Ricciuto Gregorio, Ciaramella Tra poco potrebbe esserci una opportunità. Le elezioni per le Provinciali. Impariamo finalmente Liberato, Di Placido Angelo, a dare un calcio nel sedere a quanti sanno solo occupare il potere per specularci in modo personale. Liberanome Antonio. ANNO VI N° 3/4 PAGINA COME FARE PER ABBONARSI VERSARE UNA CIFRA MINIMA DI £.25.000 SUL C/C POSTALE N° 20459004 MAR-APR 99 15 INTESTATO A: la vianova - Lungotevere Prati, 16 EMIGRANTE, AMICO MIO 00193 Roma IN MEMORIA QUALE COMUNITA’ ? RUGGERO D’AMICO, NOSTRO LA LETTERA DI SAVINO TARTAGLIA DAL CANADA, PUBBLICATA SULL’ULTIMO NUMERO DEL COLLABORATORE DAL CANADA, ‘98, CONTENEVA INTERESSANTI CONSIDERAZIONI SULLA SITUAZIONE SOCIALE ED DEDICA QUESTA POESIA ALLA ECONOMICA DEI DURONIESI D’AMERICA RAFFRONTATA A QUELLA DEI DURONIESI RIMASTI SORELLA DOMENICA, IN ITALIA. ABBIAMO RICEVUTO UNA PRIMA RISPOSTA ALLA LETTERA, A FIRMA DI FRANCO DECEDUTA A MONTREAL IL 2/8/’98 ALL’ETÀ DI 78 ANNI ADDUCCHIO, CHE VOLENTIERI PUBBLICHIAMO La lettera di Savino Tartaglia pubbli- risollevarne le sorti. tico Italiano ha trovato il passo giusto per cata nel numero di Novembre /Dicembre Strano a dirsi, questa stessa comunità estendere il diritto di voto ai Cittadini 98 da la vianova è stata l’occasione per è respinta. La repulsione, spesso astiosa, Italiani residenti all’estero. una mia riflessione. conduce appunto al fregiarsi del patentino La politica tuttavia ancora non coglie Innanzi tutto con piacere saluto di Duroniese doc. Perchè ? tutte le problematiche in questa direzione. Savino che non vedo da molti anni. E pure questa comunità è forse oggi Gli Enti locali corrono verso l’autono- Abbiamo insieme un comune vissuto che l’unica ricchezza rimasta al Paese. Basti mia ed avranno capacità impositiva. è ancora vivo nella mia memoria. pensare che qualsiasi attività produttiva si Questo comporterà che molti pur vivendo Le cose dette da Tartaglia per gli volesse pensare a Duronia, questa non altrove basta che possiedano una casa al Immigrati oltre oceano mi hanno fatto può contare sul solo mercato costituito Paese e saranno chiamati a versare delle pensare istintivamente alla presunzione di dai residenti che è quasi inesistente e imposte fissate dalle Amministrazioni alcuni Personaggi di casa nostra che pre- dovrebbe per forza fare riferimento alla locali senza poter valutare come Esse uti- tendono di assegnare ad altri il patentino Sua comunità allargata che vive nell’affe- lizzano le risorse ricevute. Questi infatti di Duroniese doc. zione della propria terra e per questo non possono concorrere alla scelta delle Questa presunzione, spesso ricorrente sicuramente disponibile ad accogliere una Amministrazioni stesse con il Loro voto. nelle Loro argomentazioni, a ben osser- Sua iniziativa. In ciò ravviso una limitazione del diritto varla è il segno di un malessere che viene Perché allora qualcuno ignora tutto civico del Cittadino. da lontano. questo e respinge la disponibilità di que- Mi piace anche pensare che a Duronia Passano i mesi di pena e di tristezza In molti, compreso il sottoscritto, sta stessa comunità. La ragione è eviden- se negli ultimi trent’anni avessero potuto Al caso non si trova una salvezza hanno lasciato le Loro terre d’origine per te. Questa comunità è si disponibile ma votare tutti coloro che qui hanno versato Bisogna aver fede al Signore varie ragioni connesse con le Loro storie esprime anche le Sue valutazioni sulle le imposte per i servizi, probabilmente i Lui ci riconforta nel dolore personali e, pur creandosi una Loro vita vicende. Ecco il problema. fatti amministrativi sarebbero stati diversi. Dal giorno in cui al cielo ti sei involata altrove, hanno tuttavia interiorizzato a tal Chi tenta di scrollarsi di dosso questo Ma al di là di queste supposizioni non La casa nostra sembra demolita punto la Loro appartenenza alle origini giudizio è qualcuno che avendo perso riscontrabili, di una cosa sono certo. Nel cuore rimane l’ombra del passato che non riescono a distaccarsene. ogni iniziativa ed ogni capacità di fare Qualunque Amministratore che a Duronia Negli occhi brilla in sogno già svanito Molti di questi hanno anche portato e presume ancora di poter vivere in una volesse tentare sul serio di frenare la Sua Speriamo che un giorno puoi ritornare portano al Paese parte delle Loro risorse. società sorretta esclusivamente da risorse agonia, al di là delle limitazioni della Spendono volentieri sia per i Loro sog- pubbliche come se esse fossero illimitate. Alla famiglia la gioia ridonare Legge elettorale, nel Suo Status mentale giorni e sia per ristrutturare le Loro case. Costoro nascondono ben altro. La speranza è perduta nel passato dovrebbe far riferimento ad una comunità Questa economia è spesso l’unica Nascondono la difesa del Loro essere Le lacrime e il tuo amore appassionato che vada oltre i pochi residenti rimasti. risorsa vera del Paese oltre ai soldi prove- parassiti, difendono i privilegi acquisiti e Con gli occhi lacrimanti veniamo a visitarti Questa è una scelta di campo, è una Batte nel cuore l’ansia di vederti nienti dallo Stato. Le risorse dovute ad non si rendono conto che così accelerano opere produttive proprie del Paese sono il disfacimento della Loro piccola realtà. scelta “ politica “ nella realtà locale. Il ritorno è il triste e sconfortato Se l’Amministratore al contrario fa Nella tua tomba resti siggellata ridotte a poca cosa e comunque insuffi- Siamo ad una difesa autarchica di se, cienti. Il Paese è in agonia. folle nel pensare che il proprio benessere una scelta diversa ed autarchica o è del Ogni domenica ci riuniamo in famiglia tutto incapace di leggere le vicende o è Al passato niente si somiglia La comunità di Duroniesi non residen- risieda nell’erigere barricate. La cecità ti partecipando idealmente e con affetto non ha limiti. intento a difendere interessi personali. La tavola da noi tutti è intornata Ciò è quello che oggi accade a Duronia. Il posto tuo è vuoto e desolato alle sorti del Paese e si è resa disponibile Ora comunque voglio spingere la mia Tutta la tua vita del passato a dare il proprio contributo per tentare di riflessione più avanti. Oggi il mondo poli- Franco Adducchio Nei nostri cuori afflitti è siggellata Sei stata una donna d’eccezione STAZIONE DI SERVIZIO Con un coraggio forte di leone Da ZÌ M’L’IUCCE ERG Ti ricordiamo seduta sul divano C.F. 02373010582 a MARGARET P. IVA 01050061009 Sul petto incrociavi le tue mani Ogni giorno a lo stesso orario TRE GENERAZIONI E. BERARDO & M. ADDUCCHIO A St. Antonio dedicavi il tuo rosario DI DURONIESI DEL N.J. Viale Jonio, 270 - 00139 Roma Tel. 87188055 - 8183653 Quanto eri a l’ospedale assai malata Col suo aiuto alla morte la guerra hai dichiarato Prendevi il nemico al quinzaglio Vincento tutte le battaglie Via Chiana, n. 112.A Produzione e realizzazione L’ultimo combatto che hai perduto Perché Iddio al Suo regno ti ha voluto 00198 - Roma Da questa pianeta hai passato al di la Tel. 8844655 Col sacro volo dell’eternità. Fax 8844669 Personal Computers Lihtius Il padre. Morsella Emilio e la moglie Incoronata MESSAGGI
Cari amici de la vianova, Reti di P.C. apprezziamo molto il vostro lavoro, continuate e contate sul nostro sostegno. Distinti saluti Liberato Iacovantuono Consulenza HW/SW Montreal (Canada)
Carissimi amici, vi mando il rinnovo per La figlia. Anna Morsella ed il marito Antonio Studi di fattibilità l’abbonamento a la vianova per il 1999 e vi mando anche un proverbio dialettale, se potete farmi la cortesia di pubblicarlo. Vostro amico Angelo D’Amico Corsi ad hoc Dayton (USA) Concessionaria Ufficiale: M’ su date shte càzz d’ mandazine IBM - Personal Computers senza manghe na càzz d’ sacca. Materiali di consumo S’ m’ dieànn co càzz d’ cosa n’ l’aje HEWLETT PACKARD manghe andò càzz mètt La nipote. Margareth ed il marito Milton ANNO VI N° 3/4 PAGINA VERSA IL TUO MAR-APR 99 16 ABBONAMENTO STORIA salva la vianova LA RESISTENZA DI FORNELLI D’Ambrosio di incendiare ai quattro estre- mi il bosco dove erano accampati i tede- dall’1 al 4, a Fornelli, a 16 chilometri schi, per snidarli e per segnalare la loro ad ovest di Isernia, si era consumato uno presenza agli aerei alleati. Questa proposta dei primissimi drammi della resistenza ita- fu accettata insieme con quella di far salta- liana, peraltro non ancora sufficientemente re i ponti per isolare Fornelli dalle invasio- conosciuto dagli italiani, nonostante il ni e dalle razzie tedesche. Si trattava dei documentatissimo libro del noto giornalista ponti sul torrente Vandra e quello sul Federico Orlando su quelle tristi vicissitu- Rava, tra i quali è situato il paese. dini, libro al quale intendiamo fare riferi- Fu anche stabilito che don mento nel nostro racconto (F. Orlando - I D’Ambrosio, nella sera del 2 e nella Martiri di Fornelli - Roma, 1978). domenica successiva , 3 ottobre, nel corso Protagonista, e martire insieme con delle funzioni religiose, avrebbe comuni- altri cinque suoi compaesani, fu l’avvoca- cato al popolo, come poi fece in effetti, to Giuseppe Laurelli, podestà di Fornelli, quali erano state le disposizioni concorda- da lungo tempo di sentimenti liberale e te quella sera in casa Laurelli e quale antifascista. sarebbe dovuto essere il comportamento Fin dai primi di settembre, quando già i della gente, per cui, il 3 ottobre, una volta tedeschi passavano per Fornelli diretti da “verificato l’incendio nel bosco, al suono Isernia a Colli al Volturno e ad Alfedena e delle campane, le donne con i bambini si compievano razzie di animali lungo il trat- sarebbero tappate in casa e gli uomini vali- turo, Laurelli pensava di opporsi ad ogni di, con armi o qualsiasi altro mezzo a possibile richiesta di uomini e di animali disposizione sarebbero usciti in piazza per fatta nel territorio del Comune. Dopo l’ar- un’azione comune di resistenza a inevita- mistizio dell’8 settembre, cominciò ad bili rappresaglie”. Tra le azione da com- orientarsi sempre più verso le direttive piere al suono delle campane vi era anche impartite dal re e da Badoglio, di cui pro- Mainarde. Alpini s’inerpicano su monte Marrone (da “1943-1944...” di A Trombetta) quella di far saltare i ponti con la dinamite babilmente ascoltava alla radio i proclami da parte dell’apposito commando compo- e gli infuocati discorsi che incitavano gli sto dal Senerchia, da Guglielmo Ciummo animi alla rivolta contro i tedeschi invaso- e dallo studente Mario Lancellotta. ri, e soprattutto fece tesoro del discorso di Nel frattempo, sotto l’effetto della pro- Badoglio del 15 settembre. IL MOLISE NEL TURBINE DELLA GUERRA paganda del gruppo di resistenza, l’animo I tedeschi apparvero in paese verso la SETTEMBRE 1943 - GENNAIO 1944 dei fornellesi si era eccitato sempre più e si metà di settembre. “Un loro distaccamento erano verificati diversi episodi di intolleran- - scrive F. Orlando - si concentrava nel di GIUSEPPE MANZO (SETTIMA PARTE) za nei confronti dei tedeschi, quando questi bosco tra Fornelli, Montaquila, Colli al erano arrivati a Fornelli o nella vicina fra- Volturno e Macchia d’Isernia. Inoltre, si zione di Castello per reclutare uomini da rifacevano audaci i fascisti locali, in parti- inviare sulla Linea Gustav o requisire ani- colare il maestro Giuseppe Castaldi, capo prima reclusa con altri prigionieri ad Isernia. mali da macello. Anzi, il carattere della opposizione manipolo della GIL, e sua moglie l’insegnante Si era dunque costituito a Fornelli “una formazione popolare ai militari era ormai diventato così appari- Nicolina Di Chiara di Cassino, fiduciaria del fascio clandestina di resistenza, la prima di Abruzzo e Molise e scente che il podestà Laurelli fu fatto chiamare dai femminile.” forse d’Italia” - dice il colonnello Pizzoferrato, citato da tedeschi in comune e sottoposto a dure accuse e insulti. I tedeschi cominciarono a fare razzie e ad ordinare Orlando, nella sua relazione ufficiale al Governo sui fatti Pare che tutto questo sia stato anche frutto di delazione la consegna delle armi. Laurelli, da persona influente di Fornelli. Di una formazione ristretta facevano certa- da parte dei Castaldi. perché amata e stimata nel paese, iniziò a propagandare mente parte, oltre G. Laurelli, l’arciprete don Antonio Da questo momento Giuseppe Laurelli fu consiglia- la lotta contro i tedeschi, ideando un piano che era D’Ambrosio, lo studente di medicina Mario Lancellotta, to e pregato da parenti, amici e dai più avvertiti cittadi- quasi un ricalco delle istruzioni badogliane: i cittadini il medico Roberto Centracchio, l’avv. Ignazio Tortora ni di fuggire e di sottrarsi all’inevitabile rappresaglia non dovevano lasciarsi disarmare, anzi raccogliere più (sfollato da Pagani), l’impiegato comunale Emilio Pilla, tedesca, ma egli si rifiutò decisamente. armi possibili; dovevano tenere testa alle forze tede- il guardiano delle terre del podestà, Pietro Senerchia, ed La domenica 3 ottobre, giorno convenuto per le sche anche se di consistenza superiore; dovevano met- il commerciante Guglielmo Ciummo. azioni di guerriglia, l’incendio del bosco non si verificò tere in atto la guerriglia e la distruzione di ponti e Certamente non fu priva di effetto la notizia, proba- e le campane non suonarono. O meglio, il tentativo di depositi. Informò anche il comandante della stazione bilmente ascoltata da radio Londra, delle quattro gior- incendiare il bosco pare ci sia stato, ma questo non bru- dei carabinieri di Colli al Volturno, competente per ter- nate di Napoli. “Le notizie dell’insurrezione di Napoli - ritorio, che egli non avrebbe ordinato ai suoi concitta- ciò per mancanza di vento e per le piogge della notte e dice Orlando - e soprattutto l’epopea del 28 e 29 set- dei giorni precedenti. dini di consegnare le armi, come volevano i tedeschi. tembre, arrivarono nell’isernino rapidamente e, con la Orlando, che nel suo libro si basa su vari documenti Ma intanto gli eventi precipitarono per un episodio descrizione dei popolani, dei borghesi e degli scugnizzi isolato e inopportuno. Le disposizioni di Laurelli, pro- tra cui le cronache di don Antonio Rossi, al tempo delle che attaccavano i carri armati e li costringevano a riti- vicende narrate seminarista aiutante del parroco don pagate per opera del parroco dal pulpito, di non com- rarsi, accentuarono la determinazione nei resistenti di piere atti isolati e avventati e comunque prima della Antonio D’Ambrosio, e quelle del dott. Edmondo Fornelli; e forse anche la convinzione che combattere i Tedeschi, medico e centurione fascista, entrambi di segnalazione stabilita del suono delle campane, furono tedeschi fosse, se non facile, sempre possibile.” disattese nella stessa mattinata del 3 ottobre nella fra- Fornelli, continua: “La prima fase della resistenza si In essi operava anche la convinzione che gli alleati risolse nel non consegnare le armi ed anzi reperirne zione di Castello. Quella mattina, mentre a Fornelli la sarebbero arrivati rapidamente. Ma, come si vedrà, gente si recava in chiesa per la messa domenicale, un delle altre, nell’assistere soldati italiani sbandati e questi furono costretti a segnare il passo, non solo per accompagnare alle linee alleate i prigionieri fuggiti camion con tre soldati tedeschi attraversò il paese necessità di natura logistica e amministrativa dell’8^ diretto alla volta di Castello per una requisizione di dopo l’8 settembre, nel sottrarre al nemico, per quanto Armata, ma, e soprattutto, per le difficoltà di natura possibile, gli animali strategici (ossia animali da soma animali da macello. Durante la celebrazione della orografica proprie del territorio molisano e di cui i messa, a Fornelli si sentirono dei colpi da fuoco prove- che venivano utilizzati dai tedeschi, e poi lo furono tedeschi non potevano che avvantaggiarsi. Illusione, anche dagli alleati, lungo i sentieri dei monti molisani e nienti proprio da Castello. dunque, da questo punto di vista, da parte del gruppo di Era successo che i tedeschi del camion avevano di altre regioni impervie per il trasporto di munizioni, resistenza di Fornelli. vettovaglie, ecc.,n.d.a.) e nel controllare i movimenti requisito un gruppo di pecore ad Angelo Petrarca, un abitante del posto, ma un altro contadino andato là dei collaborazionisti.” LA PROGRAMMAZIONE DELLA LOTTA Il Laurelli stesso, “ricco ed umile”, che abitava nel esortò a reagire. “Scesero uomini - dice la cronaca di castello posto sulla piazza al centro del paese (il quale Una sera di fine settembre, vi fu una riunione in don Antonio Rossi - con accette, rivoltelle ed altro: uno una volta era appartenuto ai marchesi d’Acquaviva), casa del podestà, presenti l’arciprete don Antonio di questi (un militare tornato di recente a casa, n.d.a.) diede rifugio nella sua abitazione a numerosi sfollati, D’Ambrosio e probabilmente i componenti del gruppo lanciò delle bombe a mano. Due tedeschi furono feriti: suoi conoscenti di Isernia, e alla signora inglese Glady ristretto, per decidere sul da farsi. Tra le varie proposte uno gravemente, che poi morì in ospedale.” Gli altri Clarisses, ritenuta spia degli alleati e fino a poco tempo avanzate, fu accettata quella di don Antonio abbandonarono il camion e fuggirono a piedi. Pasticceria Gelateria D’ABATE Via Molise, 19 ISERNIA Corso Vittorio Emanuele , 39 - CAMPOBASSO Tel. 0865-265175 Telefono (0874) 411010 - Telefax (0874) 411072 ANNO VI N° 3/4 PAGINA COME FARE PER ABBONARSI VERSARE UNA CIFRA MINIMA DI £.25.000 SUL C/C POSTALE N° 20459004 MAR-APR 99 17 INTESTATO A: la vianova - Lungotevere Prati, 16 PER NON DIMENTICARE 00193 Roma La piccola città di Derna, in Africa, dove mi trovavo a fare il sera sino a mezzanotte, da mezzanotte alle quattro e dalle quattro sevizio militare, era attraversata da un piccolo ruscello non più sino alle otto del mattino. largo di un metro e non più profondo di mezzo metro probabilmen- Di giorno non era necessario un corpo di guardia così continuo te proveniente da qualche oasi sperduta nel deserto. Periodicamente LA MIA e nutrito perché eravamo tutti svegli. ci portavano lungo il piccolo corso d’acqua per darci la possibilità Per il cambio della sentinella per mancanza di orologi ci regola- di lavare la biancheria. Quando finivamo di lavare, alla spicciolata, vamo guardando le stelle, più o meno la loro apparizione avveniva invece di tornarcene in Caserma, abusavamo della libertà e ce ne ODISSEA sempre approssimativamente nello stesso orario. andavamo a spasso per la città. In Libia infatti non c’era lo stesso La stella più luminosa poi, compariva sempre precisamente alle rigore militare che c’era in Italia. quattro del mattino. La sera, quando rientravamo dalla libera uscita, dovevamo pas- È vero che noi notturni non soffrivamo il caldo afoso del gior- sare in una strada che era abitata solo da libici. Noi, per la curiosità, no, ma è anche vero che la notte nel deserto c’è una umidità terribi- ci fermavamo davanti alle loro abitazioni ad osservare ciò che loro le accompagnata da un intenso freddo e tutto ciò è particolarmente abitualmente usavano fare. Accendevano il fuoco, e mettevano il nocivo per la salute. carbone acceso nel braciere poi tutti seduti a terra, come è loro Per ripararci un po’ dal quel dannoso clima maledetto del deser- costume fare, chiacchierando animosamente. Altre persone più to, ogni soldato si scavò un fosso profondo nella sabbia e con una dinamiche saltellavano intorno al braciere in una sorta di danza coperta addosso, avvolto dai piedi alla testa ognuno cercava di ossessiva ripetendo sempre i soliti passi e cantando sempre la solita impermeabilizzare il corpo. nenia “Hilla Halla - Halla Ho” (non so la traduzione in italiano). Il guaio maggiore era che noi eravamo carichi di “parassiti” che Immaginate in quale bagno di sudore si tuffavano! A noi piaceva ci succhiavano sangue da tutte le parti e così avvolti come mummie guardare quello spettacolo perché quelle chiacchierate intorno al in quella misera coperta e seppelliti nella sabbia per avversare il braciere intervallate da risate scoscianti e profumate da odori caldi freddo e l’umidità, ogni puntura di insetto diventava una tortura, sia di cucina ci ricordavano qualche cosa a noi molto familiare. Nello per il dolore che ci provocava sia per pizzicore che non riuscivamo, stesso tempo ai libici piaceva farsi guardare con tanta meraviglia. con le nostre unghie, a calmare. Noi Italiani e loro Libici facevamo entrambi da spettatori, c’era una Quei pidocchi e quelle pulci… più ne ammazzavi e più ne Campo di prigionia (Inghilterra 1943). Squadra di calcio di prigionieri aumentavano! Insieme al sangue succhiavano anche la nostra salute! divertente curiosità reciproca. A tarda sera poi si rientrava in caser- (V. Ciarmela è il primo in piedi a dx) E così per il malessere provocato dalle escursioni termiche, per ma che distanziava poche centinaia di metri dallo spettacolo. il sangue succhiato dai “parassiti” e per la sete e la fame che terri- Spesso, la mattina, anziché farci fare le istruzioni militari ci face- bilmente pativamo, si faticava a non ammalarsi continuando a vive- vano fare delle corse competitive a lunga distanza. Io gradivo molto DIARIO DI UN COMBATTENTE re in quelle deplorevoli e misere condizioni! correre perché ero agile e sicuro di vincere. Quando correvo lasciavo a A Sidiazez comunque, non c’era molto pericolo, solo di rado si indietro di me tutti gli altri soldati di molte decine di metri: era entu- DELLA II GUERRA MONDIALE sentivano le artiglierie da ambo le parti e qualche bombardamento siasmante ogni volta sapermi il miglior podista della compagnia! (seconda parte) di poca rilevanza. Gli Ufficiali, quando non c’erano le istruzioni militari o le Quell’appostamento durò un bel po’ di tempo e cioè sino a corse, ci facevano fare delle lunghe marce nel deserto nelle ore più di VITTORIO CIARMELA quando ci diedero ordine di attaccare per andare ad occupare Sidi calde della giornata. Quelle marce, al contrario delle corse, erano Barrani e Marsa Matruk. per me veramente noiose ed estenuanti. Una mattina per evitare la intimorire sin dal primo giorno di guerra; il fatto sta che noi fortu- Il partire per l’avanzata fu arduo, ma rifiutare il dovere e l’ob- traversata, volli fare il furbo e mi feci marcare visita per un dolore natamente ci salvammo anche se, purtroppo, da allora capimmo bligo era impossibile (anche se oggi stupidamente tanti giovani al ginocchio che in realtà non avevo. Il medico, un certo dottor chiaramente che la guerra (da tanti paventata e da tanti altri, come moderni dicono esattamente il contrario). Bracco, napoletano, mi visitò e pur non trovando nel mio ginocchio noi, temuta) era scoppiata davvero. Ci avviammo tutti in colonna in fila indiana, per un fronte di nulla di strano, volle favorirmi dandomi un giorno di riposo. Noi non sapevamo niente di tutto ciò che succedeva in Italia anche perché eravamo in pieno deserto e isolati dal mondo. molte decine di chilometri, accompagnati anche da mezzi meccani- Nell’andarmene, convinto di essere riuscito ad ingannare anche il ci da guerra. Il trasferimento, sempre a piedi, fu lungo. Il sole ci medico napoletano, dopo la visita, per meglio avvalorare la sceneg- Sicuramente anche i nostri Ufficiali erano allo scuro di tutto, altri- menti non ci avrebbero agglomerati tutti insieme, uniti, soldati iner- opprimeva la testa mentre noi, sfortunati fantocci, si marciava da giatura, feci finta di zoppicare. Il dotto Bracco nel vedermi in quel- conquistatori. l’atteggiamento goffo e avendo in realtà, da buon napoletano, mi, senza offrirci la possibilità di reagire. I giorni successivi passarono normalmente anche se c’era sem- Tanti soldati che non sopportavano quel caldo torrido sveniva- “mangiato la foglia” ad alta voce gridò: “Vai via! Ma chi vuoi pren- no; era impossibile far loro proseguire il cammino, così li caricava- dere in giro?” Io, per paura che ci ripensasse per avermi dato quel pre qualche scaramuccia di lieve entità tra artiglierie rivali e tra aerei da caccia. mo sui camion fino a quando rivenivano e tornavano a star bene; giorno di libertà, passai immediatamente dalla zoppicata ad una allora si facevano scendere dal camion (anche per dar spazio agli corsa scattante fatta alla più alta velocità. Il medico ridacchiando Il giorno otto luglio appena un mese dopo la dichiarazione di guerra un nostro aereo si trovò da solo a solcare il cielo di Bardia altri) e… di nuovo… da capo a piedi! non disse più nulla ed io mi risparmiai , almeno per quel giorno, Di giorno si marciava e di notte ci concedevano un po’ di riposo. una lunga marcia nel deserto (sicuramente non inferiore a 20 Km) contro sei aerei inglesi che lo mitragliavano a tutto spiano. Il nostro aereo fu abbattuto e venne a schiantarsi non più di 50 Un giorno il soldato Zigolella della provincia di Foggia che era e, chissà, forse, anche il biglietto di punizione per aver cercato di in testa alla fila perché portava la capo arma (pesante cassetta di ingannare il medico. metri lontano da noi. Nell’impatto con la terra l’aereo si incendiò, il pilota morì e il tutto diventò solo un cumulo di cenere e rottami. legno con dentro l’arma e tutti gli accessori per poter sparare) sven- Nel giorno in cui ci fu il giuramento ci furono festeggiamenti ne proprio davanti a me. Nel cadere batté la faccia per terra, nella importanti che si protrassero ad oltranza, poi la vita militare conti- In quel giorno, dopo l’accaduto, arrivarono colonne di soldati su camion provenienti da Tobruk. Dovevano servire a rinforzare la sabbia e la cassetta che teneva affardellata dietro la schiena gli andò nuò come prima. a sbattere dietro la testa facendogli far male. Nel vedere quel modo Dopo molte settimane dal giuramento, anche in periodo di pace, nostra Divisione esistente al fronte. Pur essendo appena l’inizio della guerra, infatti, il numero dei sol- ridicolo di cadere, mi veniva quasi da ridere, ma pensando a quel ci informarono che avremo dovuto al più presto lasciare la bella cit- povero malcapitato mi dispiacque e l’aiutai. dati e dei mezzi meccanici erano già insufficienti per poter fronteggia- tadina di Derna con le mura di cinta ancora intatte costruite 2000 Zigolella mi era amico anche perché era analfabeta e io gli scri- re il pericolo. Per questo motivo andarono altre Divisioni ben armate anni fa dai Romani. vevo le lettere per i suoi familiari. Lui mi era riconoscente e mi ad integrare la Divisione Marmarica alla quale io appartenevo. Partimmo per le esercitazioni militari che si svolgevano nei pres- offrì la sua amicizia di vero cuore. Dopo che facemmo questa gran- Nel vedere arrivare tanti soldati tutti insieme, pensai che forse si di Tobruk verso la fine di maggio del 1940. Lì, purtroppo, per de galoppata nel deserto a piedi, si vociferò (Radio Fante) che per il c’era tra di loro qualcuno di Fossalto che io già conoscevo e che mi mancanza di brande, fummo costretti a tornare a fare il sacrificio di proseguimento ci avrebbero portati con automezzi militari. Infatti avrebbe fatto piacere rivedere. Così mi misi in giro a cercare e trovai dormire a terra in mezzo alla sabbia. Nonostante questo conveniente, fu così, ma solo per poche decine di chilometri e solo fino a quando tre paesani: Ciarlariello Pietro, Brienza Carmine e Ciarlitto Giovanni. le manovre continuavano a svolgersi regolarmente, come a Derna. arrivammo alla meta prefissata. Nel vederli rimasi addolorato per le pietose condizioni nelle quali Un giorno, essendo graduato di truppa, spettò a me fare il capo- Mentre marciavamo, ad un certo punto, sempre in Egitto, le rale di giornata. Tra i miei compiti c’era anche quello di andare in versavano: completamente coperti di sabbia -a causa del ghibli- asse- scorte dei viveri vennero a diminuire e per aspettare il rifornimento cucina insieme ad altri due soldati per prendere il rancio alla com- tati, affamati e stanchi per il lungo viaggio a piedi che avevano dovu- dovemmo fermarci a metà strada per parecchi giorni. pagnia e il cognac che giornalmente ci aspettava. Andammo, pren- to affrontare, sembravano lo spettro di ciò che erano stati. Mentre stavamo ad aspettare il benedetto rifornimento la fame e demmo ciò che ci spettava e tornammo alla tenda nella quale dor- Li rassicurai dicendo: “Provo a fare qualche cosa per voi, la sete aumentavano e naturalmente aumentava anche la nostra mivamo. Io dissi agli altri due: “Mentre vado ad avvertire la com- aspettate qui, torno subito!” e di corsa andai in cucina per chiedere preoccupazione. Noi della fanteria l’acqua la vedevamo poco e pagnia che il rancio è stato servito, voi iniziate a fare le porzioni, una borraccia piena d’acqua e tre pagnotte di pane con il formaggio niente perché non avevamo mezzi per il trasporto, così era anche così quando arriveranno i nostri commilitoni troveranno tutto già ai cucinieri. per i viveri. pronto!” I due scalmanati, Brizzi il bolognese e Bellanti, un toscano Quest’ultimi, tutti amici miei, non mi fecero nessuna obiezione Io ero intraprendente, non mi arrendevo facilmente, prendevo le di Prato, anziché fare le porzioni per ogni soldato, appena furono e mi consegnarono subito tutto ciò che avevo a loro chiesto. borracce e le gavette, comprese quelle del paesano Brienza Armando, rimasti soli, si misero a bere il cognac con una tale voracità e con Immediatamente portai quel po’ di sollievo ai miei tre paesani e e mi mettevo in giro negli altri Reggimenti a cercar sollievo. una tale ingordigia che si ubriacarono istantaneamente. loro, con voracità e per bisogno, manifestarono espressivamente il Andavo specialmente dove erano istallati gli artiglieri perché Per il gran caldo interno provocato dall’alcool e per il caldo grandissimo gradimento. loro avevano dei mezzi di trasporto funzionanti e potevano portarsi esterno provocato dal sole, i due, come era prevedibile, si vomitaro- Altri soldati vedendo la scena, mi chiesero anche loro qualche dietro le riserve a loro piacimento. no tutto, anche le budella sporcando puzzolentemente ogni cosa che cosa per rifocillarsi, ma io potevo fare nulla per aiutare tutti e ciò Una mattina vidi da lontano un artigliere su di un camion che era nella tenda. Per l’odore fetido era impossibile addirittura entrar- mi dispiacque veramente tanto. lavava le gavette e poi buttava l’acqua, corsi subito verso il soldato ci! Io, pur senza far loro un biglietto di punizione, li rimproverai Dei loro disagi non ci rendevamo conto perché noi eravamo e gli dissi: “Non buttare l’acqua, dalla a me perché ne ho bisogno!” duramente incitandoli a pulire anche perché immaginavo la reazione semplicemente accampati e stando fermi il disagio e la calura sono L’artigliere mi rispose: “Perché, hai sete?” “Certo” gli dissi e pre- poco ortodossa che avrebbero avuto i reali destinatari del cognac. sicuramente più sopportabili. gai quel bravo soldato di darmi da bere. Lui mi fece dapprima Fortunatamente i soldati che avrebbero dovuto bere il cognac Quei tre paesani non li ho più rivisti perché le nostre strade in saziare abbondantemente e poi mi riempì sia le gavette che le bor- che spettava loro compatirono i due ubriaconi e si accontentarono guerra si divisero per sempre. La divisione Cirene alla quale loro racce. Altri soldati che mi videro bere corsero anche loro dall’arti- di quel poco liquore rimasto. appartenevano proseguì il cammino per avvicinarsi al confine gliere con la speranza di trovare acqua per rifocillarsi un po’, il sol- Le manovre continuarono ancora per molti giorni, poi ci porta- Egiziano, noi invece rimanemmo lì per parecchi giorni ancora. dato gliela diede ma non in quantità sufficiente per farli saziare rono nelle vicinanze di Bardia per continuare le esercitazioni per Solo in un secondo momento ci portarono nel caposaldo di abbondantemente come avevo fatto io. qualche settimana ancora. Sidiazez in pieno deserto nelle vicinanze di Gerabub proprio sul Quello veramente fu un grande e gradito sollievo! Il mattino del 10 giugno 1940 anziché fare le manovre per l’ad- confine Egiziano. Io ringraziai il benefattore poi scappai via velocemente per non destramento dovemmo farle per davvero perché scoppiò la guerra. Qui si soffriva il caldo ancora più torrido. farmi aggredire e scippare tutta l’acqua. Quella mattina tutto il Reggimento si trovava sui camion per Appena arrivati a Sidiazez selezionarono coloro i quali avreb- Quando tornai Brienza vedendo l’acqua nelle borracce e nelle inoltrarsi nell’entroterra in pieno deserto. Ad un tratto sentimmo dei bero dovuto fare la sentinella di notte, tra di loro c’ero anch’io. Gli gavette gli si allargarono gli occhi. Bevendo, si rimisero un po’ in sesto. colpi di cannone che provenivano dal mare. Non lontano dalla costa altri soldati furono adibiti alla costruzione di ricoveri per la prote- Chi non conosce la sofferenza della sete, non può giudicare c’erano quattro grandi navi da guerra che si divertivano a spararci zione nel caso ci fossero stati eventuali bombardamenti. quanto essa sia traumatica. La sofferenza della fame, per quanto addosso. Immediatamente gli Ufficiali ci ordinarono di scendere dai Dopo la nottata passata a fare la guardia, quando il giorno suc- grande, non è mai paragonabile a quella della sete. camion per metterci al riparo. Ci fecero appostare in un luogo scosce- cessivo vedemmo quei poveri improvvisati lavoratori a faticare Lì vicino c’era un soldato di Salerno, un certo Cammarano più so per favorire la nostra protezione. Il bombardamento, con nostra sotto quel sole cocente, noi tutti che avevamo fatto la sentinella di anziano di me, mi disse piangendo: “Ciarmela dammi da bere, sono grande trepidazione, durò mezz’ora poi le navi si allontanarono. notte, al loro confronto “riposati”, pensammo bene di proporre finito, non rivedrò più i miei figli e mia moglie”. Fortuna volle che le bombe, pur essendo dirette a noi, erano all’Ufficiale di lasciare a noi anche per il futuro lo stesso preceden- Mi fece una compassione terribile, gli diedi una gavetta piena inviate alla rinfusa, senza nessuna precisione; se l’obiettivo fosse te nostro incarico notturno. L’Ufficiale ci diede il consenso e così d’acqua e lui mi ringraziò. Alla fine dandola un po’ a ciascuno di stato ben puntato e preciso ci sarebbe stato sicuramente il nostro noi continuammo a fare la guardia di notte e i nostri commilitoni il loro rimasi anch’io senza acqua. Non mi scoraggiai, è necessario massacro. Chissà, forse i nostri avversari avevano ben poca espe- lavoro di giorno, tutti completamente d’accordo. fare del bene anche quando tu stesso hai bisogno di bene. rienza oppure forse volevano fare solo un sondaggio per poterci Il cambio della guardia era ripartito in tre turni: dalle otto di Dio non dorme e ti ricompensa differentemente. ANNO VI N° 3/4 PAGINA VERSA IL TUO MAR-APR 99 18 ABBONAMENTO PER salva la vianova RICORDO DI MONS. GIOVANNI RUSSO 25 Aprile 1999: di UMBERTO BERARDO Domenica del Buon Pastore. E’ un pomeriggio triste per Duronia quello odierno e così credo Don Giovanni COMMEMORANDO DON GIOVANNI che lo ricorderemo negli anni che verranno; lo sento dall’atmosfe- ra che ci circonda e dai tanti volti tristi presenti in questa chiesa. DAL BANGLADESH. Tanti tuoi figli emigrati in Italia e all’estero mancano, don NON C’È PIÙ di P. Antonio Germano Giovanni, ma sono sicuro che anche lontani ti stanno piangendo. La data di oggi, 25 aprile, è legata alla mia vita missionaria. Nei riti funebri che celebravi in parrocchia ricordo sempre di Infatti, 22 anni fa, proprio come oggi arrivavo in Bangladesh, averti sentito ripetere che l’affetto per gli altri non si dimostra con dove spero di restare per il resto della mia vita e dove desidero la partecipazione alle ricorrenze liete, ma in quelle tristi e soprat- essere sepolto. tutto quando un amico muore. Esattamente 10 giorni fa, il 15 aprile, mio fratello Giovanni mi Avevi ragione, don Giovanni, e questa chiesa assiepata dai tuoi comunicava la notizia della morte di Don Giovanni attraverso la parenti, dai tuoi confratelli, dalle tue suore, e da persone venute da posta elettronica. Il Salmo 23 con cui abbiamo pregato in questa ogni angolo della diocesi ne è la dimostrazione. IV Domenica di Pasqua mi offre spunto per una riflessione di fede sulla vita di Don Giovanni, così indissolubilmente legato alla Dagli occhi lucidi della gente non si legge una presenza di circo- storia di Duronia per quasi mezzo secolo. Ci troviamo così, ideal- stanza, ma il bisogno di esserci di chi ti ha stimato, ti ha voluto bene mente riuniti, chi crede e chi pensa di non credere, attorno alla ed ora vuole accompagnarti alla casa del padre con la preghiera. tomba del nostro parroco, in una sosta di preghiera, guardandoci La comunità parrocchiale mi ha affidato l’incarico di tracciare negli occhi e lasciandoci interrogare sul mistero della morte non un ricordo di te. E’ difficile farlo tra le emozioni che ti stringono il con sgomento ma con trepida speranza di chi crede nella cuore, ma cercherò di essere forte nella certezza di rappresentare Resurrezione di Gesù. la voce di tutta la popolazione. Ripropongo il testo del salmo 23, con cui tante volte anche Don Gli organismi parrocchiali per ringraziarti del tuo apostolato a Giovanni ha pregato ed ha espresso la sua fede: Duronia stavano organizzando per te una festa per il giorno IL 15 APRILE SI È SPENTO A Il Signore è il mio pastore: dell’Incoronata, fra una settimana. non manco di nulla; Stavamo lavorando alla pubblicazione di un piccolo volume DURONIA MONS. GIOVANNI RUSSO. su pascoli erbosi mi fa riposare, che ricordasse la tua figura di uomo e di sacerdote. La prima parte DON GIOVANNI HA DONATO LA ad acque tranquille mi conduce. era pronta e ci accingevamo a preparare un’intervista con te, di cui SUA VITA PER DURONIA, DI CUI È tra l’altro ti avevamo già accennato. Il lavoro non era concluso, Mi rinfranca STATO PARROCO DAL 1955. mi guida per il giusto cammino don Giovanni, ma l’introduzione era pronta e te la leggerò, perché per amore del suo nome. so che tu ci stai ascoltando. I verbi per il libro erano al presente e QUESTO GIORNALE, CHE CON DON Se dovessi camminare per una valle oscura, ieri sera ho dovuto metterli al passato. Ma che importa? Tu, ormai, GIOVANNI SPESSO SI È non temerei alcun male, perché tu sei con me… hai tutto il tempo, presente, passato e futuro, perché vivi l’eternità CONFRONTATO SU VARIE presso il Signore. “Le centinaia di libri che ho letto non mi hanno procurato tanta Tratteggiamo per linee essenziali le tappe fondamentali della PROBLEMATICHE SOCIALI E CIVILI luce e tanto conforto quanto i versi del Salmo 23”. Questa confes- tua vita in parrocchia nel corso dei quarantaquattro anni di sacer- IN UN DIBATTITO SERENO ED sione del filosofo H. Bergson può essere la sigla di commento a dozio. Non lo facciamo con intento celebrativo, né tanto meno per APERTO IN UN MOMENTO questo Salmo. Il 6 giugno 1944, stando a quanto racconta C. atteggiamento di circostanza. Raccontiamo la tua vita, perché Ryan nel best-seller “Il giorno più lungo”, durante lo sbarco in siamo intimamente convinti che tu abbia rappresentato per i SENZ’ALTRO DIFFICILE PER IL Normandia, un canadese, per calmare la tensione dei suoi compa- Duroniesi in tanti anni un esempio grandissimo di fede, anzitutto, NOSTRO PICCOLO PAESE, VUOLE gni, si mise a leggere ad alta voce in Sal. 23. La parola decisiva ma anche di amore per il popolo al quale tanti anni fa sei stato del Salmo è appunto in “Tu sei con me” del v. 4. Il Dio- RICORDARLO CON L’ORAZIONE Emmanuele (Dio-con-noi) è la nostra speranza, la radice della chiamato ad annunciare la Parola di Dio. FUNEBRE, TENUTA IL GIORNO DEL nostra fiducia nella vita e nella storia. Hai testimoniato la fede soprattutto con un grande impegno di La Domenica del Buon Pastore mi offre così la chiave di lettura evangelizzazione e di esempio di preghiera comunitaria; l’amore per FUNERALE DAL PROF. UMBERTO della vicenda terrena di Don Giovanni nei suoi lunghi anni di servi- il popolo, invece, lo hai attuato con la tua presenza costante di vita BERARDO, E CON UNA LETTERA zio pastorale a Duronia. Il Buon Pastore da la vita per le sue peco- tra la gente, con la quale hai voluto sempre condividere l’esistenza PERVENUTACI DAL BANGLADESH re. Non ci sono dubbi che Don Giovanni ha donato la sua vita per nei problemi, nelle difficoltà e nei momenti felici. Duronia. Il tema evangelico del Buon Pastore era molto accessibile Sin dal tuo arrivo a Duronia hai voluto fissarvi la residenza e sei DAL MISSIONARIO PADRE ANTONIO alla cultura pastorale-contadina dell’epoca, quando sul tratturo, in sempre vissuto in paese, diventando per tutti un punto di riferimento. GERMANO primavera ed in autunno, si snodavano i greggi in transumanza e Negli anni difficili del dopoguerra, nel periodo dell’emigrazio- quando il nostro paese pullulava di piccoli greggi e di piccoli pasto- ne e nei momenti della ripresa economica sei stato sempre vicino a ri. Anch’io per almeno 5 anni e cioè per tutti gli anni delle elemen- tutti per sollevare dalle preoccupazioni, per consigliare, per guida- tari fui il pastorello di un gregge che non superò mai il numero di 3 re, per aiutare, per incoraggiare, per indirizzare. LE PAGINE, CHE “LA VIANOVA” DEDICA pecore, a cui per altro ero molto affezionato e che conducevo al Ricorderemo, ad esempio, il tuo impegno nei primi anni cin- A TANTE PERSONE CHE NON SONO PIÙ, pascolo fedelmente ed appassionatamente. quanta per sollecitare l’arrivo in paese dei generi alimentari della VOGLIONO SIGNIFICARE LA VOLONTÀ Poi, un po’ alla volta, i greggi nel tratturo si sono diradati fino a scomparire del tutto e con loro anche i pastori e così anche il Pontificia Opera Assistenza o i tuoi viaggi presso l’ambasciata ame- DI NON DISPERDERE LA MEMORIA DEI FIGLI DELLA NOSTRA TERRA, PERCHÉ discorso del Buon Pastore è diventato un po’ alla volta incompren- ricana a Roma per fugare i dubbi o i sospetti di “comunismo” su sibile, arcaico come quella vita che si andava dissolvendo. Fuori CONTINUINO A VIVERE IN MEZZO A NOI. alcuni Duroniesi che per tali ragioni non riuscivano ad emigrare o la metafora e per rimanere agganciati alla storia e alla realtà, è stato tua passione nel consigliare le famiglie a far proseguire gli studi dei AIUTATECI A FAR RIVIVERE QUESTE proprio durante questo periodo così travagliato, quando il fenome- loro figli oltre le scuole dell’obbligo o ancora il grande spirito mana- PERSONE: SCRIVETECI! no di emigrazione di massa è esploso con i connotati biblici dell’e- geriale con cui hai cercato di dotare la parrocchia di strutture educa- sodo, scardinando il secolare assetto socio-culturale-religioso, che tive e di accoglienza come la scuola materna e la casa di riposo ed Don Giovanni è stato chiamato ad essere parroco di Duronia: infine la competenza e la dedizione con cui ti sei adoperato per l’educazione dei giovani pastore di un popolo sulla via dell’esilio dalla sua terra, testimone impotente di un flusso irre- come insegnante di religione nella scuola. versibile. Una teoria che si allargava sempre di più, una processione che disertava le strade Operare in una parrocchia con una popolazione distribuita nel centro abitato ed in del nostro paese per mescolarsi ad altra gente per le strade del mondo. Ricordo che quando diverse frazioni poste a notevole distanza dalla chiesa madre non è una cosa semplice e frequentavo la V elementare, in classe eravamo 40 alunni, di cui neppure uno rimase a richiede un lavoro assiduo e faticoso; eppure tu sei stato sempre presente nelle famiglie Duronia. dei parrocchiani con visite costanti anche a quelle più isolate e lontane. Per leggere la vita e l’opera di Don Giovanni nella prospettiva giusta è necessario tene- re presente questo particolare contesto in cui la sua vicenda di pastore si svolse. Appena Ricordiamo un periodo in cui nei primi anni settanta era nato in parrocchia un gruppo dopo la II guerra mondiale, la nostra gente era ancora tutta lì, abbarbicata a quella terra giovanile di animazione liturgica e di aiuto caritativo alle famiglie degli anziani. La amara, le cui zolle per secoli erano state rivoltate col bidente, strumento essenziale insie- domenica pomeriggio, nonostante la stanchezza per gli impegni mattutini, tu, don me alla falce e alla scure del nostro lavoro. Poi negli Anni Sessanta è incominciato l’esodo, Giovanni, eri sempre pronto per le visite agli anziani ed ai malati. che ha continuato ininterrottamente per oltre 20 anni. Agli inizi degli Anni 70 l’emorragia Che dire, poi, del tuo attaccamento affettivo nei confronti dei figli di Duronia costretti era quasi completa. dalla necessità ad emigrare in terre lontane come le tante città italiane, le diverse nazioni Don Giovanni era rimasto in contatto con tutti i nostri emigrati, li seguiva appassionata- europee o quelle di altri continenti? mente e si adoperava perché conservassero vivo nel loro cuore il legame con il paese, da cui Per loro organizzasti uno strumento di comunicazione e di dialogo e nel 1959 nacque avevano dovuto scappare per assicurare un avvenire ai loro figli. Almeno una volta l’anno il “Bollettino Parrocchiale”. Dopo lunghe giornate di lavoro, la sera nel tuo studio, con visitava le famiglie che si erano trasferite a Roma e, attraverso il Bollettino Parrocchiale, l’aiuto di pochissimi collaboratori, passavi lunghe ore per preparare i numeri di questo aveva stabilito una specie di catena di solidarietà con tutti i Duroniesi che avevano preso la giornale che per molte famiglie era l’unico mezzo di collegamento con il paese di origine. via delle Americhe. La festa dell’Incoronata era come il momento celebrativo di questo ponte Hai aspettato per anni, don Giovanni, un po’ schivo per certe iniziative; poi ti sei recato per ideale che si era stabilito tra Duronia e i suoi figli in diaspora per il mondo. tre volte tra i Duroniesi in Canada e negli Stati Uniti. Sappiamo che ti avevano invitato ripetu- Non mi soffermo a celebrare le opere realizzate da Don Giovanni a Duronia e per tamente in Argentina ed in altri paesi, ma non sei riuscito a recarti anche lì. Duronia: sono tante e meritano un discorso a parte. A me interessa soprattutto sottolinea- re il legame del pastore col suo gregge e cioè il discorso di fede che ogni pastore è chiama- Infaticabile sempre, oltre agli impegni in parrocchia, hai ricoperto per lunghi anni to ad alimentare tra la gente a cui è inviato. l’incarico di economo presso la curia diocesana di Trivento e, proprio quando le forze Agli inizi degli Anni Sessanta la celebrazione del Concilio Vaticano II aveva liberato cominciavano a venire un po’ meno, non hai saputo dire di no al vescovo che ti propone- all’interno della Cristianità delle potenzialità enormi, che, attingendo alla freschezza del va di curare anche la parrocchia di Molise. Anche lì si è vista la tua mano, ad esempio Vangelo, spingeva verso un rinnovamento profondo delle coscienze. Parallelamente, nella nella cura con cui hai voluto ristrutturare la chiesa del santuario di Madonna del Piano. società civile, esplodeva il fenomeno della contestazione giovanile, che, sognando una Tutte le domeniche ti recavi lì il pomeriggio per celebrare la santa messa ed il numero dei società più umana e più giusta, nelle sue punte estreme mirava al sovvertimento dell’at- fedeli che ti seguiva è andato aumentando sempre più nel tempo. tuale ordine costitutivo, visto come assoluta negatività. continua a pag. 19 continua a pag 19 ANNO VI N° 3/4 PAGINA COME FARE PER ABBONARSI VERSARE UNA CIFRA MINIMA DI £.25.000 SUL C/C POSTALE N° 20459004 MAR-APR 99 19 INTESTATO A: la vianova - Lungotevere Prati, 16 PER NON DIMENTICARE 00193 Roma segue da pag. 18 meriti, ma alcuni vanno sottolineati, profonda umiltà, da qualche mese, segue da pag. 18 non tanto per senso di riconoscenza alla avevi deciso di passare il testimone al A Duronia questi fenomeni erano Un altro aspetto che vorremmo tua persona, quanto perché siano di nuovo parroco don Gino. vissuti in maniera ancora più patolo- rimarcare nella tua personalità è l’enor- esempio per quelli che non hanno avuto Questa sera, interpretando sicura- gica che altrove, perché i giovani vi si me spirito manageriale. La costruzione vedevano soltanto durante il periodo la fortuna di conoscerti da vicino. mente, come dicevo, i sentimenti del- dell’asilo, della casa di riposo e della estivo quando ritornavano al paese Ai nostri figli, ai giovani, ai ragazzi, l’intera popolazione di Duronia, resi- nuova chiesa parrocchiale, così come per le vacanze, se studenti, o per le vorremmo parlare della tua fede così dente ed emigrata, dei tuoi confratelli, l’acquisto ultimo della casa canonica, ferie, se operai. Nei pochi rimasti a autentica, del grande valore che hai delle tue suore e dei tuoi parenti, noi ma soprattutto la cura con cui hai tenuto Duronia, tra i quali i rappresentanti sempre attribuito alla preghiera comuni- desideriamo ringraziarti, Monsignor la manutenzione di queste opere testi- dell’ordine costituito, insorgeva una taria ed alle celebrazioni eucaristiche e Giovanni Russo, per tutto quello che sei certa diffidenza nei confronti dei gio- moniano appunto tale capacità. Tante liturgiche, per cui mai i fedeli sono riuscito a trasmetterci della Parola di vani, percepiti come elementi desta- volte hai chiesto ai Duroniesi residenti rimasti senza la Santa Messa; vorrem- Dio e per il bilizzanti, da ed emigrati un aiuto economico per mo raccontare della tua dirittura morale grande bene che cui bisogna- queste iniziative e su di esse hai messo e del senso di eticità di un sacerdote che hai operato in va stare in tanto di tuo, dal lavoro al denaro. Tutti ha sempre invitato a seguire la coscien- mezzo a noi; ti guardia. devono sapere che quando i fondi per il Così i nostri za per fare il bene degli altri, allonta- chiediamo per- completamento della casa di riposo non giovani da nando il male; ci piace riferire del tuo dono per le bastavano, hai venduto la proprietà una parte altruismo che ti ha portato sempre ad incomprensioni, della tua famiglia, utilizzandone il rica- non piena- operare per i tuoi figli senza mai pensa- ti chiediamo di vato per ultimare i lavori. Spesso in mente inse- re a te stesso; narreremo, poi, del tuo benedirci pater- mezzo ad incomprensioni ti sei accolla- riti nel tessu- amore per gli anziani verso i quali hai namente attra- to sociale to perfino il lavoro di animazione delle indirizzato tanta parte del tuo lavoro in verso la mano delle città feste patronali. questi anni di sacerdozio. Nella casa di del vescovo, dove studia- Finalmente giungeva il riconosci- riposo, quando siamo venuti a trovarti, insieme al tuo vano o lavo- mento della chiesa diocesana per il tuo ti abbiamo trovato in ogni momento tra successore don ravano e lavoro indefesso ed il vescovo Antonio le tue “nonnine” , come le chiamavi, Gino e ti pro- dall’altra Valentini ti conferiva il titolo di guardati con alle quali non hai mai fatto mancare mettiamo di Monsignore. Eppure tutti a Duronia differenza niente, dalle cure materiali al sorriso lavorare assi- continuiamo affettivamente con amore nel loro affettuoso. duamente per di figli a chiamarti don Giovanni, così paese di ori- Noi crediamo che queste tue qualità continuare il come abbiamo imparato a fare per i lun- gine, non siano note ai Duroniesi ultra cinquan- lavoro che per ghi anni in cui ci hai educato alla fede. sono stati tenni che meglio ti hanno conosciuto. tanti anni hai inglobati nel Stiamo delineando la figura di un Tutti loro ti hanno manifestato grande portato avanti. processo che curato di anime senza difetti o incom- affetto e solidarietà, quando negli ultimi Avremmo avrebbe prensioni con i suoi figli? Duronia (anni ‘50). Don Giovanni nella Processione di S. Rocco anni hai avuto seri problemi di salute, ti voluto vederti per via Roma (quando ancora c’era la gradinata) potuto cam- Non è questa la nostra intenzione, hanno aiutato con la preghiera ed hanno nel nostro cimi- biare in perché come cristiani siamo convinti ringraziato il Signore per la tua guari- tero di Duronia, positivo la che ognuno davanti a Dio ha qualcosa storia di Duronia. È mancato in que- gione dopo l’intervento chirurgico. ma non è stato possibile; verremo a tro- di cui pentirsi e da cui ripartire per la gli anni l’atteggiamento costruttivo di Ai giovani vorremmo suggerire di varti a Frosolone per portare sulla tua conversione. dialogo con queste forze prorompenti avvicinarsi alla tua figura di sacerdote, tomba un fiore, simbolo dell’affetto del Anche questo ce lo hai insegnato tu, e, all’occhio di chi guarda alla realtà perché, soprattutto dopo il periodo di nostro cuore. don Giovanni, per esempio attraverso di Duronia con passione, ma anche malattia, riuscivi a trasmettere una Arrivederci, don Giovanni. Riposa l’umiltà con cui hai saputo ricostruire con certo distacco, questa è stata una grande carica di fede ed umanità. in pace. rapporti umani interrotti. carenza un po’ fatale, che ha impedi- In parrocchia, con un gesto di Umberto Berardo to il decollo del nostro paese. Potremmo parlare a lungo dei tuoi Don Giovanni, più che qualsiasi altro, ha sofferto di questa lacerazio- ne del tessuto sociale e, nella sua IL MOLISE PERDUTO generosità, si è prodigato per riporta- (A CURADI ROBERTO LALLI) re unità e concordia fra le parti con- flittuali. Occorreva però guardare alla realtà e alle persone con una atti- CON QUESTA CARTOLINA DELLA tudine diversa, ma su questo è diffici- FONTANA DI FROSOLONE, le giudicare, perché ciascuno di noi è SPEDITA NEL 1930 INIZIA UN figlio del suo tempo. Saremo in grado VIAGGIO ATTRAVERSO IL MOLISE di capire gli scatti della storia solo se conserviamo dentro di noi l’apertura DI UNA VOLTA. verso l’ascolto ed un profondo senso APPARTIENE ALLA COLLEZIONE di rispetto per l’altro, visto non come DI LIBRI E VECCHIE CARTOLINE antagonista o concorrente, ma DEL MOLISE RACCOLTE DA costruttore con me della comune casa in cui abitiamo. ROBERTO LALLI, ANTIQUARIO- Nel commemorare la figura di LIBRAIO CARTOFILO IN ROMA, DI Don Giovanni, per il quale ho un ORIGINI SALCITANE. profondo senso di ammirazione e di EGLI INAUGURA QUI UNA rispetto, ho cercato di raccogliere RUBRICA CHE CI FARÀ RIVIVERE questi frammenti di storia perché non vadano perduti, ma siano fonte PROCESSIONI, MERCATI, FIERE, di riflessione e punto di riferimento AVVENIMENTI....: IMMAGINI DI imprescindibile per chi idealmente si UN MOLISE PERDUTO PER ricollega a Duronia, dove rimangono SEMPRE le nostre radici. Padre Antonio Germano
RISTORANTE - PIZZERIA - BAR HOSTERIA PIZZERIA LLAA TTAANNAA DDEELLLL’’OORRSSOO F.lli Di Maria
F.lli Di Maria CUCINA CASARECCIA MOLISANA CUCINA CASARECCIA MOLISANA PIZZERIA CON BIRRA ALLA SPINA MARTEDÌ E VENERDÌ PESCE FRESCO TUTTO ALLA BRACE - FORNO A LEGNA MARTEDÌ RIPOSO SETTIMANALE CIRC.NE GIANICOLENSE, 119/a OO152 ROMA (Monteverde Nuovo) 06/53.59.51 (Giovedì chiuso) LOCALITÀ COLLE DELL’ORSO - FROSOLONE Tel. 0874/890785 - 0336/532253 I PARTICOLARI DELLA PROGRAMMA NOTIZIE UTILI MANIFESTAZIONE Chiunque fosse interessato a partecipare alla OMENICA GOSTO La Cattedra Itinerante. D 8 A marcia deve sapere che: A cura dell’Associazione Italiana Insegnanti I^ TAPPA: SESTO CAMPANO - FILIGNANO (KM.22) 1. La marcia sarà libera e non competitiva, di Geografia durante la marcia saranno organiz- in pratica consisterà in una lunga cam- zati incontri con le scolaresche dei paesi attra- Ore 08:00 - Concentramento in piazza davanti al municipio di Sesto Campano Ore 09:00 - Partenza e visita al centro storico di Sesto Campano minata alla scoperta dei paesi molisani. versati; ai ragazzi sarà data la possibilità di 2. Alla marcia possono partecipare tutti apprendere notizie storiche, archeologiche, Ore 19.00 - Arrivo a Filignano dai 12 anni in su (per i minorenni è naturalistiche e paesaggistiche. Funzionerà dun- Trasferimento in pullman a Isernia per cena e pernottamento necessaria l’autorizzazione autentica que un’originale “Cattedra Itinerante”, attraver- dei genitori). so la quale verrà data l’opportunità ai giovani di Località e centri interessati all’attraversamento: vivere un momento di riappropiazione della SESTO CAMPANO – Monte Cesima – ROCCAPIPIROZZI – Vallecupa 3. Pagando la quota di iscrizione di propria identità storico-culturale e di capire – Masseria Capaldi – Masseria Cimorelli – VENAFRO – POZZILLI – £.270.000 si ha diritto ad ogni servizio quali siano i più moderni indirizzi di sviluppo Casabucci – L’Ariola - Ciannalone – Bottazella - FILIGNANO di assistenza per la durata di tutta la economico che gli operatori locali si sforzano di marcia (pernottamento e trattamento attivare per i nostri territori interni. E’ privisto: di mezza pensione in stanze doppie o Sesto Campano: accoglienza e visita al centro storico triple in albergo di 3^cat., ristoro conti- Le feste popolari. Monte Cesima: visita al centro di produsione di energia eolica nuo, assicurazioni, assistenza sanitaria, Al termine di ogni tappa ci sarà una festa Roccapipirozzi: visita alla contrada e degustazione prodotti tipici scorta pulmino, maglietta e cappello). popolare, organizzata dalla cittadinanza e dal- 4. Pagando la quota di iscrizione di l’amministrazione dei comuni attraversati nel Venafro: accoglienza, visita alla città e alla zona archeologica £.160.000, per i giovani fino a 21 anni, giorno della tappa. Gruppi folcloristici, canti, Filignano: incontro con la cittadinanza si ha diritto ad ogni servizio di assi- balli, gesti di benvenuto e degustazione di prodot- stenza per la durata di tutta la marcia ti tipici allieteranno i marciatori e la popolazione. LUNEDÌ 9 AGOSTO come descritto al punto 5., con la diffe- II^ TAPPA: FILIGNANO – CASTEL S. VINCENZO (KM.19) renza che si dorme in un residence. Convegni ed incontri. 5. Pagando la quota di iscrizione di Sono previsti incontri con le popolazioni Ore 08:00 - Partenza e visita al centro storico di Filignano £.60.000 si ha diritto alla sola assisten- ed amministrazioni dei comuni attraversati Ore 19:00 - Arrivo a Castel S. Vincenzo za logistica (ristoro continuo, assicura- dalla marcia in cui si discuterà delle tematiche Trasferimento in pullman a Isernia per cena e pernottamento zioni, assistenza medica, scorta pulmi- citate in premessa. Località e centri interessati all’attraversamento: no, maglietta e cappello). Un convegno nazionale sul tema “La cono- 6. Si accettano iscrizioni solo per la par- scenza del territorio ed il recupero della iden- FILIGNANO – Collemacchia – Pantano – Masseria Iannella – SCA- tecipazione completa alla marcia (tre tità culturale: condizioni necessarie per propor- POLI – ROCCHETTA AL VOLTURNO – Sorgente C. Volturno – re ai giovani una formazione che sappia coglie- giorni e quattro pernotti). Non sono re le opportunità di sviluppo” si terrà il giorno Abbazia di S. Vincenzo – CASTEL S. VINCENZO previsti rimborsi per chi decide di par- conclusivo della manifestazione a Duronia. E’ previsto: tecipare per un numero di tappe infe- accoglienza ed intrattenimento organizzato dal “Circolo degli riore a quelle previste. Sono stati invitati: Scapoli: 7. Tutti potranno ovviamente beneficiare l’On. Giovanna Melandri, amici della Zampogna” di eventuali punti di vettovagliamento Ministro dei Beni Culturali; Abbazia di S. Vincenzo: visita guidata all’Abbazia. messi a disposizione durante il tragitto. il Sen. Carla Rocchi, Castel S. Vincenzo: accoglienza e visita al centro storico 8. E’ obbligatorio attenersi alle disposi- Sottosegretario al Ministero della Pubblica zioni che verranno comunicate all’atto Istruzione MARTEDÌ 10 AGOSTO dell’iscrizione. l’On. Federico Orlando, 9. Da Duronia (la Taverna, h:6,30), da deputato Molisano; III^ TAPPA: CASTEL S. VINCENZO - CAROVILLI (KM.22) Campobasso (ex stadio Romagnoli, il Sen. Antonio Di Pietro, Ore 08:00 - Partenza dalla Cartiera in agro del comune di Castel S. Vincenzo h:6,30) e da Isernia (Hotel Europa, h:7,00) parlamentare Molisano; Ore 18:30 - Arrivo a Carovilli domenica 8 agosto partiranno i pullman il Presidente della Regione Molise. Trasferimento in pullman a Isernia per cena e pernottamento alla volta di Sesto Campano, dove è previ- sto il concentramento alle ore 8,00. Collaborazioni. Località e centri interessati all’attraversamento: 10. Da Duronia, dopo la festa popolare Gli Enti e le Associazioni interessati al “cam- La Cartiera – CERRO AL VOLTURNO – Foresta – Vallone delle (h:23,00), ripartiranno i pullman alla mina, Molise! 99” saranno: Mandre – ACQUAVIVA D’ISERNIA – Il Monte – Convento Vecchio volta di Campobasso e di Isernia-Sesto • La Regione Molise (Assessorati al Turismo, – FORLI DEL SANNIO – ROCCASICURA - Fonte Alta – Masseria Campano, dove i marciatori avranno alla Cultura, all’Agricoltura e Foreste); Gismundo – Monte Ferrante - CAROVILLI parcheggiato la propria auto. • le Provincie di Isernia e di Campobasso. 11. L’Hotel Europa metterà a disposizione • le Cammina,Comunità Montane “Centro Pentria” di E’ previsto: Molise!camer e‘99 a prezzo agevolato, dietro pre- Isernia, “Matese” di Boiano, “Molise Cerro al Volturno: accoglienza e visita al centro storico. notazione, per tutti coloro che intendo- Centrale” di Campobasso, “Sannio” di Forli del Sannio: visita al centro storico e degustazione prodotti tipici no raggiungere Isernia la sera del 7 Frosolone, “Alto Molise” di Agnone, Nel tratto Forli del S. – Roccasicura ci sarà il trasferimento in pullman agosto e\o ripartire la mattina del 12. “Volturno” di Venafro; Per prenotare (solo per il 7 e\o il 12 • i Comuni di Sesto Campano, Venafro, Carovilli: incontro con la cittadinanza, visita al centro storico ed esibi- agosto): Tel. 0865\2126. Pozzilli, Filignano, Scapoli, Rocchetta al zione di gruppi folcloristici locali 12. La marcia sarà assistita da bus, bus Volturno, Castel S. Vincenzo, Cerro al navetta, fuori strada e punti di ristoro. Volturno, Acquaviva d’Isernia, Forlì del MERCOLEDÌ 11 AGOSTO 13. La “punzonatura” con la distribuzione Sannio, Roccasicura, Carovilli, IV^ TAPPA:CAROVILLI - DURONIA dei “gadget” avverrà a Sesto Campano Pescolanciano, Chiauci, Civitanova del (KM.23) prima della partenza. Sannio e Duronia; Ore 08:00 - Partenza da Colle Taverna, sul tratturo Lucera-Castel di 14. Per informazioni e prenotazioni telefo- • l’EPT di Isernia e l’EPT di Campobasso; nare ai seguenti numeri: 06/630734 – • le Associazioni: Italia Nostra, WWF, Sangro, in agro di Carovilli 06/632828 – 0874/769262 CAI, AIIG, Altritalia Ambiente, I Ore 17:30 - Arrivo a Duronia Cavalieri del Tratturo, l’Altritalia Località e centri interessati all’attraversamento: Il Cammina, Molise! ’99 sarà scortato dai Ambiente, Punto e Accapo, Circolo della Masseria Fischietto – Fonte Pietro Vecchio – Torre S. Maria – PESCO- Zampogna; “Cavalieri del Tratturo”. • il Provveditorato agli Studi del Molise LANCIANO – Monte Calvario – CHIAUCI – Guado del fiume Trigno Chi è interessato a partecipare alla marcia – CIVITANOVADEL SANNIO – Nerico – Faito - DURONIA con il cavallo proprio - o con quelli messi a disposizione dall’organizzazione - deve Patrocini. E’ previsto: • Ministero dei Beni Culturali. mettersi in contatto con l’ing. Lino • Ministero dell’Ambiente Pescolanciano: visita al castello ducale e degustazione prodotti tipici. Mastronardi - c\o Agritrekking Fattoria • Regione Molise Duronia: accoglienza della cittadinanza, incontro-dibattito sul tema “La cono- Marangoni, Agnone (IS). • Università degli Studi del Molise scenza del territorio ed il recupero della identità culturale”, festa popolare Tel 0865\770361-79086
UNA LETTERA DA PESCARA SCHEDA PERSONALE DI ISCRIZIONE A cammina, Molise! ’99 (1) Mi chiamo Paolo e rappresento un gruppo di ragazzi di Pescara, amanti NOME______COGNOME______di trakking. Ho sentito parlare della marcia del “cammina, Molise!” che si propone NATO IL ______A______di riscoprire e valorizzare le terre ed i piccoli centri molisani. L’idea mia e DOMICILIO______TEL.______dei miei amici è quella di partire a piedi da Pescara e raggiungere i marcia- tori del “cammina, Molise! 99” la sera del secondo giorno a Castel S. TIPO DI ISCRIZIONE (2): Vincenzo, con lo scopo di dar valore al piacere di conoscerci e di mettere in 1) NORMALE (£.270.000) – 2) GIOVANI FINO A 21 ANNI (£.170.000) – 3) GIORNALIERI (£.60.000) comune le proprie esperienze. Voglio approfittare dello spazio che mi da la vianova per fare un appello ai giovani pescaresi di unirsi al nostro gruppo. SI CONSIGLIA, SOLO PER IL TIPO DI ISCRIZIONE N°1 E N°2, DI ELENCARE I NOMINATIVI DELLE PERSONE CON LE Il gruppo partirà il giorno 8 agosto da Pescara e, dopo aver attraversato QUALI SI INTENDE CONDIVIDERE LA STANZA D’ALBERGO: Monte Ambro ed il Parco Nazionale, arriverà a Castel S. Vincenzo la sera del 9 agosto dove si unirà ai marciatori del “cammina, Molise!”: la distanza NOME______COGNOME______LEGAME (amico, coniuge, etc.)______percorsa sarà di circa 66 km, mentre il tempo di percorrenza è prevista entro NOME______COGNOME______LEGAME ______l’arco di 24/26 ore di cammino effettivo. NOME______COGNOME______LEGAME ______Nella fervida speranza di essere in tanti, ringrazio la vianova per NOTE: l’ospitalità ed arrivederci a Pescara. (1) – DA CONSEGNARE COMPILATA (ANCHE IN FOTOCOPIA) ALL’ATTO DELL’ISCRIZIONE Per informazioni telefonare al numero 0338.4977611 (2) - CONTRASSEGNARE CON UNA “X” IL TIPO DI ISCRIZIONE SCELTA 9 ) ” a e 9 a t a x i ‘ t r : m a c o o r m o è f s o i E
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