Paola Bizzi Bacchini GIORNATE FAI D’AUTUNNO 2° WEEK END - SABATO 24 E DOMENICA 25 OTTOBRE 2020 Con il patrocinio Da quasi 40 anni il FAI (Fondo Ambiente Italiano) insieme a tutti coloro che lo sostengono – dell’Amministrazione Comunale di Castel del Rio cittadini privati, Istituzioni attente e aziende illuminate – opera per dare concretezza all’articolo 9 della Costituzione Italiana: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. La sua azione quotidiana ha lo scopo di proteggere un patri- monio unico al mondo che appartiene a ciascuno di noi e le Giornate d’Autunno del FAI sono uno dei momenti di maggiore sensibilizzazione e partecipazione in cui luoghi solitamente non visitabili al pubblico si aprono alla visita. Città di Castel del Rio Paola Bizzi Bacchini e il Gruppo FAI di , e Valle del Castel del Rio 215 m s.l.m. PALAZZO ALIDOSI La famiglia Alidosi tra XIII e XIV sec. si era dotata di un edificio fortificato, oggi allo stato di rudere, chiamato il “Castellaccio”, visibile a ovest del paese. Nel XVI secolo un nuovo edificio, conosciuto oggi come Palazzo Alidosi venne realizzato al centro del paese, commissionato dal cardinale Francesco Alidosi, con l’intento di sottolineare la centralità e solidità del potere della famiglia Alidosi ma rimasto incompiuto per mancanza di fondi. Il progetto iniziale, attribuito a Francesco da Sangallo, prevedeva la realizzazione di un palazzo fortificato, con quattro bastioni a losanga molto pronunciati che racchiudevano all’interno un grande cortile con un loggiato composto da ventiquattro colonne di arenaria. Un grande fossato circondava il palazzo e un ponticello a tre arcate permetteva di entrare all’interno dall’unico l’ingresso. Nei sotterranei, oltre alle cantine, erano presenti degli ambienti adibiti a prigione. A sud, verso il paese, era collocato un giardino. Apertura: Sabato 24 dalle 14,30 alle 17,30 / Domenica 25 dalle 10,00 alle 17,00

CHIESA BEATA VERGINE DEL SUDORE Il culto della Beata Vergine del Sudore, di origine molto antica, si diffuse inizialmente a Ravenna. Si narra che l’immagine sacra si trovasse in una nicchia di una taverna e che un soldato la colpì al viso con un coltello e la ferita iniziò a “sudare” sangue. Il 15 giugno 1675 il ravennate Andrea Meriggi donò una icona della Vergine a Pietro Monti di Castel del Rio. La devozione per la B.V. del Sudore si diffuse e venne presto eretto un’oratorio in stile barocco che conserva tuttora una magnifica “ancona” di legno, dove si conservava l’immagine della Madonna. Nel 1874 furono ricostruiti il cornicione e la volta; nel 1915 ancora il cornicione e l’intonaco dei muri; tra il 1924 e il 1925 si restaurò la sacrestia e l’attuale facciata che presenta due lapidi con i nomi dei 74 caduti di Castel del Rio nella Grande Guerra; infine, nel 1930-1931, si isolò l’Oratorio e si installò una cancellata. Il 5 Agosto di ogni anno si tiene la festa paesana in onore della Madonna del Sudore. Apertura: Sabato 24 dalle 14,30 alle 17,30 / Domenica 25 dalle 10,00 alle 17,00

PONTE DEGLI ALIDOSI Il ponte costruito sul fiume Santerno è un capolavoro di ingegneria civile: ha una struttura ad unica arcata a schiena d’asino di 42 metri e una freccia di 19 metri. Venne commissionato da Obizzo Alidosi nel 1499 a mastro Andrea Gurrieri e terminato nel 1519 con un costo complessivo di cinquecento ducati d’oro. Oltre a simboleggiare la potenza e la solidità degli Alidosi giovò notevolmente al movimento commerciale della Vallata del Santerno, privilegiando Castel del Rio come area mercatale dell’alta valle del Santerno. Al suo interno cinque stanze, probabilmente realizzate per motivi strutturali, consentivano lo stoccaggio delle merci, la riscossione delle gabelle e la possibilità di rinchiudere prigionieri. Fu oggetto di diverse ristrutturazioni: nel 1642, successivamente nel 1698-99 e nel 1725 dopo i danni del terremoto. Monumento nazionale dal 1897, sono datati al 2011 gli ultimi interventi di recupero e rifunzionalizzazione degli interni del ponte e di tutta l’area esterna. Apertura: Sabato 24 dalle 14,30 alle 17,30 / Domenica 25 dalle 10,00 alle 17,00

PERCORSO ALIDOSI a cura del Sindaco di Castel del Rio Dott. Alberto Baldazzi PERCORSO ALIDOSI a cura del Sindaco di Castel del Rio Dott. Alberto Baldazzi Percorso Storico Artistico da Palazzo Alidosi al Ponte degli Alidosi nella storia di Castel del Rio. Apertura: Domenica 25 dalle 11.00 alle 12.00

PIEVE DI CA’ MAGGIORE - CONIALE 370 metri s.l.m. Il borgo di Cà Maggiore posto nelle immediate vicinanze dell’antica Pieve omonima, lungo la vecchia strada che collegava la Toscana con la Romagna, ne sono testimonianza i ponti sul Diaterna e sul Santerno, costituisce la memoria di un’antica arte del costruire con la pietra arenaria propria delle comunità montane, non contaminata dallo sviluppo edilizio del dopoguerra, un unicum con l’ambiente a memoria di un legame dell’uomo con la terra e le sue risorse. Il complesso nel suo insieme si è costituito nel tempo con una serie di edifici a servizio del fondo agricolo, composto da abitazioni, stalle e annessi agricoli che caratterizzavano le borgate contadine tipiche delle montagne. Fa parte del processo di antropizzazione del territorio dove l’uomo è presente dal neolitico, prosegue con la cultura etrusca, celtica, romana, bizzantina, nel feudalesimo con i Conti Ubaldini, segue le vicende della Repubblica Fiorentina, poi dei Medici fino al Granducato di Toscana con gli Asburgo-Lorena. Apertura: Domenica 25 dalle 14,30 alle 18,00 copyserviceimola.it Castel del Rio 215 m s.l.m.

PONTE ALIDOSI

CHIESA BEATA VERGINE DEL SUDORE

PALAZZO ALIDOSI

Pieve Di Ca’ Maggiore - Coniale 370 metri s.l.m. CASTEL DEL RIO Da Castel del Rio proseguire per 10 km VIA MONTANARA

PIEVE DI CA’ MAGGIORE

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