8-13 gennaio I tarantinati In concomitanza con l’uscita nelle sale dell’ultimo film di Quentin Tarantino, Django Unchained, omaggio al celebre Django di Sergio Corbucci, la Cineteca Nazionale presenta una rassegna di film e regi- sti che hanno contribuito a formare l’immaginario tarantiniano, pas- sando attraverso vari generi, dallo spaghetti-western al poliziesco, dal peplum al thriller. Un breve viaggio nel cinema d’azione italiano, quando eravamo maestri del ritmo cinematografico e nulla avevamo da invidiare ai registi hollywoodiani. Molti di questi autori sono scomparsi senza poter godere di una tardiva riscoperta, altri conti- nuano a inseguire progetti e sogni cinematografici, in nome di un passato che sembra aver lasciato tracce vitali solo oltreoceano. Questa rassegna offre l’occasione per riflettere sulla vitalità dei generi all’interno dell’industria cinematografica e sull’estrema pro- fessionalità di registi capaci di muoversi tra il Far West e le metropo- li, a loro agio in qualsiasi contesto narrativo e produttivo. Una scuo- la che sembra essersi esaurita, senza eredi, se non lo stesso Tarantino, ma pronta a riemergere, in ogni momento, dalla polvere dell’oblio.

Il delitto di Giovanni Episcopo (Foto di Osvaldo Civirani) Tutti a casa (Foto di Enrico Santelli)

domenica 13 martedì 15 Lo sceicco bianco (Foto di Osvaldo Civirani) ore 17.00 Quel maledetto treno blindato di Enzo G. Castellari (1978, ore 17.00 Casanova farebbe così di Carlo Ludovico Bragaglia (1942, 63’) 99’) mercoledì 23 ore 19.00 Le miserie del signor Travet di Mario Soldati (1945, 101’) ore 19.00 Uomini si nasce poliziotti si muore di Ruggero Deodato (1976, 100’) ore 21.00 Il delitto di Giovanni Episcopo di Alberto Lattuada (1947, L’uomo col microfono. Dal vostro ore 21.00 Milano odia: la polizia non può sparare di Umberto Lenzi 92’) cronista (1974, 97’) Lello Bersani

Amarsi male, regia di Fernando Di Leo mercoledì 16 «È stato in assoluto il primo giornalista cinematografico nella storia (ritratto del regista Fernando Di Leo. Foto di Nino Serafini) lunedì 14 chiuso ore 17.00 Arrivano i dollari di Mario Costa (1957, 84’) della comunicazione televisiva. Non c’è stato un set, un film, soprat- ore 19.00 La bella di Roma di Luigi Comencini (1955, 98’) tutto un festival, dal quale i suoi racconti in diretta e senza neanche ore 21.00 Un eroe dei nostri tempi di Mario Monicelli (1955, 89’) un appunto da leggere – un vero e proprio must, anche se l’informa- zione è molto cambiata, per tanti cronisti di oggi – non abbiano martedì 8 15-23 gennaio incuriosito il grande pubblico sui fatti, i protagonisti, le curiosità dai ore 17.00 Il grande duello di Giancarlo Santi (1972, 110’) giovedì 17 red carpet di tutto il mondo. ore 19.00 Ehi amico… c’è Sabata, hai chiuso! di Gianfranco Parolini La sua verve, una vera e propria lezione di stile giornalistico, tra cro- ore 17.00 Sotto il sole di Roma di Renato Castellani (1948, 100’) (1969, 105’) naca e costume, da dieci anni si è spenta, ma gli archivi e soprattut- ore 21.00 Navajo Joe di Sergio Corbucci (1966, 93’) Alberto Sordi ore 19.00 I vitelloni di (1953, 107’) to la nostra memoria non lo dimenticano: il suo ritratto, e la foto di ore 21.00 Lo sceicco bianco di Federico Fellini (1952, 87’) un’epoca, in collaborazione con il Sngci, l’associazione dei giornali- mercoledì 9 storia di un italiano (parte prima) sti cinematografici, nel documentario affettuosamente diretto da Antonello Sarno. Ma “l’uomo col microfono” appare anche in un ore 17.00 Maciste all’inferno di Riccardo Freda (1962, 92’) Ha inizio la prima parte di un lungo omaggio ad Alberto Sordi che pro- venerdì 18 curioso film, nel ruolo di se stesso (Il disco volante di Tinto Brass). E ore 19.00 Vai gorilla di Tonino Valerii (1975, 100’) seguirà, a febbraio, mese che segna i dieci anni dalla sua morte. Che cosa ore 17.00 Mamma mia, che impressione! di Roberto L. Savarese (1951, soprattutto di lui, il Bersani del “dolce cinema” di ieri e dell’altroieri, ore 21.00 (Banditi a Roma) di Alberto De dire che non è stato già ampiamente dibattuto, trattato sull’attore più Martino (1968, 104’) 76’) parlano compagni di banco in redazione e protagonisti del giornali- celebre in Italia, dopo Totò? Non resta che abbandonarsi non solo alle smo cinematografico di oggi. A cominciare da Vincenzo Mollica, al ore 19.00 Bravissimo di Luigi Filippo d’Amico (1955, 96’) immagini, ma anche alle parole altrui, soprattutto di chi ha avuto la for- quale Lello, al Tg1, consegnò il suo autentico patrimonio: un’agenda giovedì 10 tuna di lavorare con lui. «Nessuno più di Sordi ha saputo caratterizzare ore 21.00 Gastone di Mario Bonnard (1960, 103’) preziosa che voleva essere un’eredità e anche un talismano...». ore 17.00 Città violenta di Sergio Sollima (1970, 109’) così bene l’uomo medio… Sordi è riuscito a mettere in mostra il lato stor- Laura Delli Colli ore 19.00 Il dolce corpo di Deborah di Romolo Guerrieri (1968, 95’) to, ridicolo del carattere del carattere italiano e l’ha colpito. Ha fatto ore 21.00 Incontro moderato da Marco Giusti con Enzo G. della satira che molti considerano crudele; secondo me invece questa sabato 19 ore 17.00 Comizi d’amore di Pier Paolo Pasolini (1964, 93’) Castellari, Alberto De Martino, Ruggero Deodato, Roberto crudeltà nasce da una forza morale. Sordi è un uomo che ha sofferto ore 17.00 Il moralista di Giorgio Bianchi (1959, 105’) ore 19.00 L’uomo con il microfono di Antonello Sarno (2005, 43’) , , , , molto, ha quasi patito la fame, ha fatto mille mestieri prima di arrivare, Girometti Romolo Guerrieri Gianfranco Parolini Franco Rossetti ore 19.00 Il seduttore di Franco Rossi (1954, 98’) ore 20.00 Incontro moderato da Laura Delli Colli con Antonello Tonino Valerii e questo lo ha arricchito di istinti buoni, umanitari. È un attore comico , amici e colleghi di Lello Bersani ore 21.00 Il diavolo di Gian Luigi Polidoro (1963, 105’) Sarno a seguire El Desperado di Franco Rossetti (1967, 92’) che ha dentro un’amarezza che s’indigna di fronte a vizi e vorrebbe che a seguire Il disco volante di Tinto Brass (1964, 90’) Ingresso gratuito non esistessero. Allora colpisce e gode a frustare e, pur facendo della Ingresso gratuito satira un po’ cattiva, moralizza» (Vittorio De Sica). «Sordi non va visto come attore, ma anche come autore, perché ha inventato un personag- domenica 20 venerdì 11 gio comico di grande modernità ed ha avuto il coraggio di imporlo. Noi ore 17.00 Lo scapolo di Antonio Pietrangeli (1955, 92’) di Mario Bava (1970, 87’) ore 17.00 5 bambole per la luna d’agosto registi non abbiamo fatto altro che prenderlo e approfondirlo un po’… 24-25 gennaio di Lucio Fulci (1972, 105’) ore 19.00 Vacanze d’inverno di Camillo Mastrocinque (1959, 110’) ore 19.00 Non si sevizia un paperino Sordi ci ha messo nelle mani un tipo, vile, ipocrita, conformista, frutto di ore 21.00 La grande guerra di Mario Monicelli (1959, 138’) ore 21.00 Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chia- una intelligenza del costume che è straordinaria. Ha cercato di divertire Prima che vi uccidano di Sergio Martino (1972, 96’) ve con questo personaggio e questo è veramente il massimo che un attore può fare… Non era mai successo prima, infatti, che si potesse far ridere lunedì 21 Giuseppe Fava, idea di un’isola il pubblico con delle caratteristiche negative, francamente un po’ abbiet- Omaggio al cinema di Giuseppe Fava in un percorso sabato 12 chiuso ore 17.00 La belva col mitra di (1977, 99’) te. È in questo che sta il suo sforzo creativo» (Mario Monicelli). «Alberto itinerante da Trieste a Catania ore 19.00 Un tipo con una faccia strana ti cerca per ucciderti di è come una civetta. Di colpo apre l’occhio, guarda, e ha una folgorazio- martedì 22 Tulio Demicheli (1973, 83’) ne improvvisa. Per lui la seconda fase della pietà non esiste. Ciò che esi- ore 17.00 I due nemici di Guy Hamilton (1961, 97’) Scrittore, giornalista, drammaturgo, sceneggiatore, pittore, Giuseppe ore 21.00 I padroni della città di Fernando Di Leo (1976, 95’) ste è la capacità di questo giudizio critico, fulminante» (Rodolfo Sonego). Fava nasce a Palazzolo Acreide (Siracusa) nel 1925 e viene ucciso a ore 19.00 Tutti a casa di Luigi Comencini (1960, 114’) Catania nel gennaio del 1984, mandante esecutore fu Nitto Santapaola. ore 21.00 Una vita difficile di Dino Risi (1961, 118’) Nel 1979, Mario Giusti, già direttore del teatro Stabile di Catania che intrecciati nelle immagini astratte ma chiaramente disegnate e conse- Giuseppe Fava stava rinnovando con le sue opere, diviene responsa- guenti (dal bianco al nero) consegnano all’ascoltatore che ‘vede’ delle martedì 29 CENTROSPERIMENTALE bile della programmazione della nascente Terza Rete siciliana della emozioni altissime” ()». Giuseppe Taffarel DICINEMATOGRAFIA Rai, per la quale commissiona, su proposta dello stesso Fava, sei epi- Giuseppe Spina - Nomadica Il documentario tra poetica dell’immagine e sodi televisivi che raccontino «gli aspetti più agghiaccianti dell’iso- la». Dall’intera opera di Giuseppe Fava – dalle inchieste, dal teatro, ore 17.00 Presentazione di Luca Ferri riscoperta delle radici perdute dai romanzi – nasce un nuovo “processo alla Sicilia”, in 16mm, dal a seguire Ecce Ubu di Luca Ferri (2012, 60’) Giuseppe Taffarel nasce a Vittorio Veneto (Tv) il 1 marzo 1922, dove titolo Siciliani, la cui regia fu affidata a Vittorio Sindoni. Le sei pun- a seguire Kaputt/katastrophe di Luca Ferri (2012, 16’) muore il 9 aprile 2012. Fin da piccolo manifesta un’innata passione per tate vengono trasmesse su tutto il territorio nazionale nel 1980. ore 19.00 Presentazione del collettivo frameOFF il teatro. Si forma come autodidatta e legge con predilezione le opere Riscopriamo così, a trent’anni di distanza, la visione di Giuseppe a seguire Caminante di frameOFF (2012, 70’) teatrali. All’età di 19 anni arriva a Roma, dove frequenta l’Accademia Fava, la sua “idea di un’isola” costruita e ridata attraverso l’uso del a seguire El tiempo del no tiempo di Giulia Mazzone, Giuseppe Spina d’Arte Drammatica diretta da Silvio D’Amico e, in seguito, si iscrive al mezzo cinematografico. (2012, 44’) Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel 1943 si arruola nella resi- Nel 1982 Fava scrive e dirige una nuova serie dal titolo Effetto luna ore 21.00 Presentazione di Leonardo Carrano stenza partigiana combattuta sulle prealpi bellunesi-trevigiane. Si sulla Sicilia ellenica, tre film andati in onda fra l’aprile e il giugno del a seguire Aeterna di Leonardo Carrano (2006-2012, 58’) distingue per il coraggio in numerose azioni di guerra. 1982. Risulta anche una quarta regia, ancora purtroppo data disper- Nel 1946 torna a Roma, dove partecipa alla scrittura di numerose sce- sa, su una “Medea siciliana” interpretata da Ida Di Benedetto. domenica 27 neggiature e intraprende la carriera di attore cinematografico (una ven- La retrospettiva sul cinema di Pippo Fava curata da Nomadica – cir- tina di film, tra i quali Achtung! Banditi! di Carlo Lizzani dove è al fian- cuito autonomo per il cinema di ricerca – è itinerante e intreccia co di Gina Lollobrigida, Giuliano Montaldo, Andrea Checchi). spazi istituzionali e non, centri sociali, teatri, scuole e altre realtà. C’era una volta il 1912 Alla fine degli anni Quaranta collabora con Glauco Pellegrini e Rodolfo Tali eventi sono organizzati con il sostegno e il prezioso aiuto di: La memoria del cinema Sonego alla realizzazione di alcuni documentari ed è aiuto regista in Fondazione Fava, Coordinamento Fava, Festival I mille occhi, Fuori nell’archivio della Cineteca Ceramiche Umbre di Glauco Pellegrini (1949), il primo documentario a Orario-Rai Tre, Cineteca Nazionale, del Museo del Cinema di Torino, colori della Ferraniacolor prodotto dalla Lux Film. Nel 1960 – dopo aver Aiace Torino, Prime Bande e di tutti quei centri che ci permetteran- Nazionale teorizzato sulla nascita del “nuovo cinema documentario” con no di ridare liberamente alla gente immagini e pensieri. Michelangelo Antonioni e l’amico coetaneo Vittorio De Seta – dirige il suo In occasione della presentazione del secondo Quaderno della nuova col- primo film La Croce, girato a Vittorio Veneto e dintorni. Da allora fino lana che la Cineteca Nazionale dedica al nostro cinema, viene proposta all’inizio degli anni Ottanta, realizza oltre trecento documentari di tema- giovedì 24 una giornata sul cinema muto completamente incentrata sul 1912. ore 17.00 Presentazione di Claudio Fava e Elena Fava tiche e generi diversi: dalla paleontologia alla storia contemporanea, dalle Il 1912 è stato un anno di fervore creativo, economico, produttivo e arti- a seguire Il tempo, la bellezza, il silenzio di Giuseppe Fava (ep. di scienze naturali ai costumi italiani, fino alla rappresentazione di città e di stico, per certi versi unico nella storia del cinema italiano. Cento anni , 1982, 28’) paesaggi, dove la storia dell’arte e l’antropologia sono sempre messe in Effetto luna sulla Sicilia ellenica dopo, la Cineteca Nazionale ha intrapreso un importante progetto di sal- a seguire Anonimo siciliano di Giuseppe Fava (ep. di Effetto luna risalto. In tutte le opere di Taffarel lo sguardo antropologico/etnografico vaguardia, ricognizione catalogazione e restauro della propria collezione sulla Sicilia ellenica, 1982, 58’) confluisce nell’estetica dell’immagine, culminando in momenti di assolu- di nitrati: il Quaderno presenta una parte dei risultati di questo proget- ore 19.00 Presentazione di Ida Di Benedetto e Vittorio Sindoni ta liricità e rara poetica audiovisiva. La capacità dell’autore veneto di to e documenta l’ impegno di tutto il team dell’Archivio Nazionale del a seguire Da Villalba a Palermo di Vittorio Sindoni (ep. di Siciliani, osservare la vita, afferrando i fili che collegano la piccola storia dell’uo- Cinema italiano per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio 1980, 55’) mo comune alla grande storia dell’umanità, è riconoscibile in una venti- cinematografico. È possibile trovare all’interno dell’opera informazioni a seguire L’occasione mancata di Vittorio Sindoni (ep. di Siciliani, na di cortometraggi di stile neorealista. aggiornate sul patrimonio conservato alla Cineteca, in particolare appro- 1980, 31’) Rassegna con il patrocinio del DAMS dell’Università agli studi di Padova fondimenti scientifici sui materiali scoperti o identificati più recente- ore 21.00 Presentazione di Ida Di Benedetto e del Dipartimento dei Beni Culturali: archeologia, Storia dell’arte, mente, alcuni dei quali di grande valore e spesso unici superstiti di opere a seguire Palermo oder Wolfsburg di Werner Schroeter (1980, 175’) Cinema e Musica dell’Università degli Studi di Padova, in collaborazione ritenute perdute. La panoramica offerta raccoglie sia aspetti tecnici e Versione originale con i sottotitoli in italiano con Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, metodologici, come l’uso del colore nel cinema muto e le riflessioni sulle Fondazione Cineteca di Bologna, Cineteca Lucana, Officina Filmclub- possibilità e le potenzialità del digitale, sia uno spaccato di vita e di sto- Roma, Aniene Film Festival, Comune di Valstagna (Vi). venerdì 25 ria attraverso le invenzioni e le continue evoluzioni tecniche della L’omaggio a Giuseppe Taffarel proseguirà mercoledì 30 gennaio ore 17.00 La violenza: quinto potere di Florestano Vancini (1972, Settima Arte. all’Apollo 11, giovedi 1 febbraio all’Archivio Audiovisivo Movimento 101’) In occasione dell’appuntamento ormai consueto che la Cineteca dedica Operaio e Democratico, venerdì 2 alla Casa della Memoria e della Storia, Nazionale Cineteca - Trevi Cinema ore 19.00 Opere buffe di Vittorio Sindoni (ep. di Siciliani, 1980, 30’) al cinema muto, il Cinema Trevi ospiterà la presentazione del Quaderno sabato 3 al Cineclub Detour. a seguire La conversazione mai interrotta di Vittorio Sindoni (ep. di e offrirà al pubblico la proiezione di alcuni film del 1912: Un amore sel- , 1980, 32’) Siciliani vaggio, La figlia del cantoniere, La presa di Zuara e Robinet in vacanza. ore 16.30 Ceramiche umbre di Glauco Pellegrini (1949, 10’) Gennaio ‘13 di Vittorio Sindoni (ep. di ore 21.00 La rivoluzione mancata Oltre al consueto accompagnamento musicale dal vivo, Un amore sel- a seguire Acthung! Banditi! Di Carlo Lizzani (1951, 96’) La lunga notte del ‘43 (Foto di Divo Cavicchioli) , 1980, 31’) Siciliani vaggio (interpretato da Raffaele e Luisella Viviani per la Cines) verrà ore 18.30 La montagna del sole di Giuseppe Taffarel (1966, 13’) a seguire Presentazione di Leo Gullotta “declamato” da allievi della Scuola di Cinema del Centro Sperimentale di a seguire Montegrappa ’44 di Giuseppe Taffarel (1966, 17’) a seguire di Vittorio Sindoni (ep. di to fiume della vita, cercando di tutelare le proprie ambizioni libertarie, Gaetano Falsaperla, emigrante Cinematografia che leggeranno in italiano le didascalie della versione a seguire Via Crucis di Giuseppe Taffarel (1972, 17’) , 1980, 31’) all’interno di una società che impone un’omologazione esistenziale. La Siciliani olandese, recuperata grazie a uno scambio fra la Cineteca Nazionale e il a seguire Sui sentieri del 18 di Giuseppe Taffarel (1975, 22’) a seguire Presentazione di signora della porta accanto (1981) è il ventesimo film di Truffaut, «il suo Marta Bifano Nederlands Filmmuseum/EYE di Amsterdam. a seguire La solitudine di Giuseppe Taffarel (1966, 23’) a seguire Clowns del teatro antico ovvero il Miles siciliano di 6° film d’amore e, purtroppo, il penultimo. F. Ardant lo illumina come una a seguire Il contadino che viene dal mare di Giuseppe Taffarel (1967, fiamma bruna. È, a modo suo, anche un thriller: un film d’amore hit- Giuseppe Fava (ep. di Effetto luna sulla Sicilia ellenica, 1982, 29’) ore 17.15 Un amore selvaggio (1912, 23’) 13’) chcockiano. L’amore-passione in cifra quotidiana» (Morandini). Anche in Sottotitoli in olandese letti da allievi del corso di recitazione del ore 20.30 Giuseppe Taffarel - L’altro volto del neorealismo di Michele questo caso troviamo Bernard e Mathilde che si sono amati con passio- Centro Sperimentale di Cinematografia Fornelli e Enrico Colelli (2012, 30’) a seguire La figlia del cantoniere (1912, 32’) ne e si sono lasciati con rabbia. Un bel giorno, otto anni dopo, si ritrova- I tarantinati ore 21.00 Incontro su Giuseppe Taffarel. Il documentario tra poetica del- no “felicemente sposati”. La passione si riaccende. Meglio il tran tran sabato 26 a seguire La presa di Zuara, il documento ufficiale di una pagina di l’immagine e riscoperta delle radici perdute con Enrico Colelli, Michele quotidiano o l’amour fou? L’ultimo metrò (1980) è invece una riflessione Alberto Sordi, storia di un italiano storia di Luca Comerio (1912, 20’) Fornelli, Carlo Lizzani, Cecilia Mangini, Mirco Melanco, Andrea sull’artista in tempi d’emergenza, come in questo caso l’occupazione (parte prima) a seguire Robinet in vacanza (1912, 7’) Meneghelli, Giuliano Montaldo Nomadica tedesca (siamo nel 1942!). Finalmente domenica (1983) è l’ultimo film Accompagnamento musicale del M° Antonio Coppola ore 22.00 La croce di Giuseppe Taffarel (1960, 10’) del regista ed è un omaggio commovente e cinefilo al cinema nero hol- L’uomo col microfono. Dal vostro cronista metodi autonomi di fare ore 19.00 Presentazione del volume C’era una volta il 1912. La memoria a seguire Il ritorno di Barbagiovanni di Giuseppe Taffarel (1960, 10’) lywoodiano degli anni Quaranta, con quel bianco e nero, quel taglio delle Lello Bersani del cinema nell’archivio della Cineteca Nazionale, a cura di Francesca a seguire Un alpino della settima di Giuseppe Taffarel (1969, 18’) Bronte: cronaca di un massacro che i libri di scuola non hanno raccontato e dare cinema inquadrature e quell’uso delle luci che ha reso un genere cinematografi- (Fotogramma) Persici, edito da Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca a seguire Fazzoletti di terra di Giuseppe Taffarel (1963, 13’) Prima che vi uccidano. Giuseppe Fava, idea co nostalgicamente intramontabile. «Presentiamo vari modi di vedere, fare, costruire e perdersi nel cine- Nazionale a seguire Il bosco delle castagne di Giuseppe Taffarel (1971, 19’) di un’isola ma, fuori dagli schemi e (spesso) dagli schermi. Nomadica è un cir- tica Vancini? Partendo, invece, dalla minuziosa esplorazione dell’univer- cuito autonomo per il cinema di ricerca, una struttura dalle moltepli- ore 17.00 La signora della porta accanto di François Truffaut (1981, Omaggio al cinema di Giuseppe Fava in un so vanciniano compiuta da Fabio Micolano per il documentario dal tito- ci progettualità proiettate verso nuove possibilità di produzione, 106’) percorso itinerante da Trieste a Catania lo emblematico Florestano Vancini: cronaca di un autore che i libri di sostegno e diffusione di autori e artisti che lavorano in modo auto- mercoledì 30 ore 19.00 L’ultimo metrò di François Truffaut (1980, 131’) Cinema muto, che passione! cinema non hanno sufficientemente apprezzato, e attraverso la visione di nomo. Nomadica nasce per sostenere dei film che per linguaggio, ore 21.30 Finalmente domenica! di François Truffaut (1982, 111’) Nomadica: metodi autonomi di fare La Cineteca Nazionale dedica un appuntamento mensile al cinema muto due film che presentano una controlettura di fatti storici, si gettano qui, stile, temi trattati, non rientrano nello sterile oligopolio dell’industria Cineteca Classic e dare cinema con la proposta di grandi classici, spesso in copie restaurate, così da invece, le basi per un (ri)approfondimento, che necessariamente deve cinematografica. allargare i confini della visione e tornare alle origini, alla sintassi. Per prendere le mosse dalla cinematografica Ferrara, dai documentari, dalla C’era una volta il 1912 Composto da centinaia di opere di varie nazionalità, suddivise in più François Truffaut riscoprire la magia del cinema allo stato puro, l’essenza della creazione giovedì 31 dialettica, sempre viva, con la Storia, dalla duttilità culturale di un regi- La memoria del cinema nell’archivio processi di ricerca, il circuito è una struttura prismatica che intreccia artistica, quando ogni soluzione equivaleva a un’invenzione. Dopo aver esplorato a lungo i film e gli autori che hanno reso grande il sta che non ha mai smesso di essere, prima di tutto, un uomo. della Cineteca Nazionale varie progettualità di sviluppo a spazi, società, paesaggi di senso, Parafrasando il pensiero di Gino De Dominicis sull’arte contemporanea – sempre differenti. Nomadica porta avanti e propone la diffusione di cinema italiano, Cineteca Classic si sposta sulla cinematografia stranie- «Oggi, tra i tanti “rovesciamenti” si perpetua anche nell’arte una perce- Florestano Vancini: (breve) cronaca ore 17.00 La lunga notte del ’43 di Florestano Vancini (1960, 106’) Giuseppe Taffarel. Il documentario diverse pratiche di ricerca, ed è questa la spinta che vogliamo dare a ra, con brevi ma accattivanti profili sui grandi autori del cinema mondia- zione del tempo rovesciata; l’arte e gli artisti contemporanei infatti si di un autore ore 19.00 Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non tra poetica dell’immagine e riscoperta questi atti creativi. le. Si comincia con la Francia e precisamente con François Truffaut, uno considerano e sono considerati moderni, mentre venendo dopo tutto ciò hanno mai raccontato di Florestano Vancini (1971, 131’) Dai calcoli matematici/apparizioni di Luca Ferri alla ricerca video- degli esponenti di spicco della Nouvelle Vague. Sin da giovanissimo, gra- delle radici perdute che li precede, dovrebbero sapere di essere più antichi» –, la vera moder- inattuale ore 21.00 Incontro moderato da Italo Moscati con Giuliano Gemma, antropologica di Caminante e al viaggio messicano “senza tempo” in zie anche all’interessamento di André Bazin, si dedica al cinema, prima nità, intesa come scoperta e innovazione, risiede proprio nelle origini. Carlo Lizzani, Fabio Micolano, Morando Morandini, Franco Nero Cineteca Classic: François Truffaut due produzioni del nuovo collettivo siciliano frameOFF. come critico, poi come regista. Dal 1954 al 1959 è critico militante, Ritorniamo a ripercorrere il cinema di Florestano Vancini, al quale già affermando con convinzione il principio dell’opera d’autore. Il suo pezzo abbiamo reso omaggio assieme a Pietrangeli e Zurlini, in un’ideale scon- a seguire Florestano Vancini: cronaca di un autore che i libri di cine- A seguire siamo lieti di presentare il progetto di animazione speri- ore 21.00 Quo Vadis? di Enrico Guazzoni (1912, 63’) di Fabio Micolano (2008, Florestano Vancini: (breve) cronaca di un più celebre, pubblicato su Arts, è considerato anche il manifesto della finamento dalle traiettorie consolidate della nostra cinematografia. A ma non hanno sufficientemente apprezzato mentale realizzato nell’arco di sei anni dal maestro Leonardo Didascalie in spagnolo - Accompagnamento musicale del M° Antonio autore “inattuale” Nouvelle Vague. Come regista, accanto al ciclo di Antoine Doinel, alter cinque anni dalla scomparsa del regista, l’opera di rimozione si è realiz- 75’) Carrano: Aeterna sul Requiem di W. A. Mozart. “Aeterna di Leonardo Coppola Ingresso gratuito Carrano è un’opera straordinaria, unica, eccezionale. Il Requiem di ego del regista e interpretato da Jean Pierre Léaud, realizza una serie di zata e Vancini è ormai un nome inattuale, pronto ad essere snocciolato I NGRESSO : Mozart è esaltato dalle invenzioni di immagini dove appare un film che, «assumendo come pretesto modesti testi romanzeschi, tentano in una di quelle elencazioni che tanto piacciono ai compilatori del cine- mondo più in alto di noi. Ma anche la musica dà al film il contribu- lunedì 28 il recupero del film di genere rifiutandone i codici e le strutture» (Sandro ma italiano. Con un unico problema: dove collocarlo? Con Rosi, Petri e Adulti € 4,00 to emozionale che ci colpisce. I volti sofferenti, i corpi martoriati chiuso Toni). I protagonisti dei suoi film devono rimanere a galla nel tormenta- Damiani o con il solo Zurlini? In quale lista e posizione chiudere la pra- Ridotti (studenti, over 65, bibliocard) € 3,00 Abbonamento (10 ingressi) € 20,00

Centro Sperimentale di Cinematografia Presidente Stefano Rulli • Direttore Generale Marcello Foti Cineteca Nazionale: Diffusione Culturale/Cinema Trevi Laura Argento (responsabile), Maria Coletti, Juan F. Del Valle, Annamaria Licciardello, Domenico Monetti e Luca Pallanch (programmazione) • Silvia Tarquini (comunicazione), Susanna Zirizzotti (ufficio stampa) CINEMA TREVI - CINETECA NAZIONALE Simonetta Quatrini e Mario Valentini (revisione e movimento copie) • Cinema Trevi Laura Bartoletti (direzione sala), Barbara Pullerà, Christian Saccoccio e Giorgio Simoni (proiezioni) Roma, vicolo del Puttarello, 25 tel. 06 6781206 Affari Generali Flavia Morabito (responsabile) • Fototeca Antonella Felicioni (responsabile), Gian Paolo Falso, Ennio Lucciola e Massimo Tucceri (digitalizzazione immagini) per informazioni: 06 72294301-389 Divisione Editoria Direttore Gabriele Antinolfi • Romana Nuzzo (grafica) • In copertina: Lo scapolo, regia di Antonio Pietrangeli (Fotogramma) [email protected] www.fondazionecsc.it