presenta L’ULTIMO TERRESTRE

Un film di GIAN ALFONSO PACINOTTI Una produzione Fandango In collaborazione con Rai Cinema Realizzato con la partecipazione della Regione Toscana

USCITA NAZIONALE 9 SETTEMBRE

www.ultimoterrestre.it

I materiali stampa del film sono disponibili sul sito www.fandango.it

Crediti non contrattuali CAST TECNICO

REGIA GIAN ALFONSO PACINOTTI

SOGGETTO E SCENEGGIATURA GIAN ALFONSO PACINOTTI Liberamente ispirato al romanzo a fumetti Nessuno mi farà del male di Giacomo Monti (edizioni Associazione Culturale Canicola)

DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA VLADAN RADOVIC

SCENOGRAFIA ALESSANDRO VANNUCCI

COSTUMI VALENTINA TAVIANI

SUONO ALESSANDRO BIANCHI

ORGANIZZATORE GENERALE LUCIANO LUCCHI

AIUTO REGISTA ALESSANDRO CASALE

MONTAGGIO CLELIO BENEVENTO

MUSICHE VALERIO VIGLIAR

SUPERVISORE ALLA PRODUZIONE VALERIA LICURGO

PRODUTTORE DELEGATO LAURA PAOLUCCI

PRODOTTO DA DOMENICO PROCACCI

UNA PRODUZIONE FANDANGO

IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA

DISTRIBUITO DA FANDANGO

DURATA: 96’

La colonna sonora sarà disponibile su cd Radiofandango/Edel

Crediti non contrattuali CAST ARTISTICO

LUCA BERTACCI GABRIELE SPINELLI

ANNA LUINI ANNA BELLATO

ROBERTA LUCA MARINELLI

GIUSEPPE GERI TECO CELIO

L'AMERICANO STEFANO SCHERINI

PADRE DI LUCA ROBERTO HERLITZKA

WALTER RASINI PAOLO MAZZARELLI

ALIENA SARA ROSA LOSILLA

GABRIELE DEL GENOVESE VINCENZO ILLIANO

CARMEN ERMANNA MONTANARI

Crediti non contrattuali SINOSSI

La storia si svolge durante l'ultima settimana prima dell'arrivo di una civiltà extraterrestre sulla Terra. Un arrivo annunciato dai governi, una notizia da seconda serata che non ha entusiasmato nessuno.

Gli extraterrestri arrivano in un paese stanco e disilluso, in una crisi economica conclamata e gravissima. La gente risponde alla venuta degli extraterrestri con una reazione razzista “adesso ci ruberanno il lavoro, come hanno fatto i cinesi prima di loro!” o con interpretazioni mistico religiose tra le più strampalate.

Ma noi non raccontiamo la storia di un popolo, seguiamo invece la vita di Luca Bertacci, un uomo con enormi problemi di relazione, un uomo che, abbandonato dalla madre quando era piccolo, è cresciuto nell'odio per le donne. Nella diffidenza e soprattutto nell'incapacità di provare sentimenti.

Questa chiusura emotiva ne ha fatto un emarginato senza passioni e senza sogni. Luca spende la sua vita tra il lavoro, barista in una sala bingo, i rari pranzi con il padre che ogni volta rinnova il suo dolore per l'abbandono della madre “quella femmina maledetta...”, e un’attrazione segreta e inconfessabile per la sua vicina di casa. Un sentimento che Luca non può e non vuole permettersi e che cerca di reprimere in ogni modo.

L'arrivo degli extraterrestri cambierà tutto e assumerà sempre di più le caratteristiche di una vera e propria "rivelazione" per il nostro protagonista. Questi alieni, che nella forma e l'atteggiamento sono tanto simili ai "grigi" di Incontri ravvicinati, ma che si distinguono soprattutto per la loro capacità di sapere " cosa è Bene e cosa è Male", agiscono ai margini della vicenda modificando la vita di Luca, innescando eventi che lo porteranno a scoprire una verità inaspettata e sconvolgente, fino a dargli una nuova possibilità di vita e una speranza di felicità.

Difficile al termine della storia non pensare che questi extraterrestri con il loro arrivo tanto simile ad un "giudizio universale" siano venuti sulla Terra solo per lui. Come un regalo.

Crediti non contrattuali NOTE DI REGIA

Ho sempre pensato che per raccontare la realtà in modo fedele la si dovesse tradire profondamente. Sono pure convinto che sia quasi inutile tentare di descrivere la contemporaneità raccontando la contemporaneità, visto che i tempi di mutazione sono talmente rapidi che qualunque "oggi" diviene "ieri" nel tempo necessario a scriverne la parola. Per ovviare a questa trappola la nostra storia è ambientata nel futuro. Solo qualche anno in avanti. Diciamo tre. Non di più. Un’Italia dopo l'Italia, insomma, che ci permetta di giocare a immaginare la deriva estrema che la nostra condizione sociale potrebbe raggiungere, questo è l'intento.

Parliamo in modo semplice: la disillusione delle persone viene portata al suo estremo e l'incapacità di sognare, immaginare un futuro diviene sistema.

E’ per questi motivi che nella storia l'annuncio ufficiale dell'arrivo di una società extraterrestre (sì, avete letto bene, i marziani, lo sbarco degli alieni, insomma, come in Independence Day) non genera, nelle persone comuni nessun sentimento nuovo. Si è abituati alle notizie. A tutte quante. Ed ognuno reagisce a questa come finora ha reagito alle altre. I razzisti si inquietano, i furbi immaginano come sfruttare l'occasione. L'indifferenza, statisticamente, domina.

Arrivano gli alieni. Si sa. I governi hanno preso accordi, il ministro (del nuovo apposito ministero per i rapporti alieni, con i suoi sessantacinque sottosegretari) assicura che gli alieni sono pacifici. Il loro aspetto non è spaventoso, il loro arrivo sulla terra avverrà senza alcun intoppo. Nei talk show se ne parla parecchio.

Questo sappiamo nella prima inquadratura del film. Sentiamo la notizia commentata dagli ascoltatori alla radio. Vediamo un cielo, delle stelle. Scie luminose nella troposfera. E poi giù, scendiamo su un campo di periferia, su una macchina piccola, triste utilitaria indiana, 180 euro chiavi in mano. Ma non siamo in India, siamo in un'Italia dove altro non ci si può permettere che macchine indiane da 180 euro. All'interno c'è Luca Bertacci, trentenne barista del Bingo, mai avuto un amore in vita sua.

Luca sta cercando il numero di telefono di una prostituta, gelido surrogato di amori mancanti. Abbassa il volume dell'autoradio che ciarla dell'arrivo degli alieni, prende accordi con la donna. Va.

Nella storia seguiamo il percorso di quest'uomo: Luca Bertacci, il suo desiderio di un amore che non sa neppure immaginare. Un sentimento che teme e lo squarcia, quando si presenta, come squarcia chi abbia vissuto un abbandono materno. Seguiamo Luca nei suoi rapporti con i colleghi, in una sala Bingo che è una continua finzione di felicità, di luce. Un mondo a sé. Caraibi sintetici, coloratissimi, in una pianura di campi grigi. Luca che guarda la sua vicina di casa. Normalissima ragazza, dea inavvicinabile e odiata ai suoi occhi. Promessa di amore. Parola di cinque lettere che Luca non sa decifrare. Anna si chiama. Vive proprio nell'appartamento di fronte. Ma come avvicinarla? E poi, per fare cosa? Le donne sono tutte uguali, pensa Luca. Sono come mamma, pensa Luca, senza pensarlo. Eppure…

E gli alieni stanno per arrivare. E qualcuno dice che ci mangeranno vivi. Piccole avanguardie, scenderanno in silenzio sulla Terra, per capire e preparare l'incontro. A fianco della narrazione, mai protagonisti, ma determinanti, interverranno nella storia, con piccoli segni. Come profeti discreti. Ho sempre pensato all'arrivo degli alieni in questa storia come ad un "avvento" mistico. Una venuta di verità in una società che non solo non immagina un futuro, un cambiamento, una "illuminazione", ma che addirittura non la richiede e crede di poterne fare a meno. L'arrivo di una verità. Ecco. Una società ancora in grado di distinguere il bene dal male e di applicare una giustizia. Una cosa, a suo modo, molto pericolosa.

Ma non vedremo astronavi abbassare i portelloni ed eserciti di esseri aracniformi calpestare l'italico suolo. Certo, nella storia gli alieni appaiono, intervengono nella vicenda e la indirizzano, ma il nostro sguardo su questa Italia del futuro si interrompe il giorno stesso dello sbarco alieno. A noi interessa la mutazione nel cuore di Luca Bertacci, come questo arrivo cambierà, soprattutto e suo malgrado in modo assolutamente inaspettato, la sua condizione esistenziale, come lo porterà a scoprire la verità sull'abbandono della madre. Una verità sconvolgente che lo libererà della sua visione sterile dell'esistenza. Non vorrei raccontare altro della trama e dei suoi colpi di scena. Perché colpi di scena ci sono, non era certo mia intenzione raccontare una storia in modo intimista e noioso. Ecco. Per finire. Quando cerco di definire questa vicenda, quando mi domando seriamente "di cosa sto parlando? Di cosa racconta questa storia?" Mi ritrovo sempre allo stesso punto. Non vorrei, ma finisco sempre lì. Vorrei dire che tratta d'altro (e, in effetti, di altro pure si racconta, nello svolgimento) ma il cuore della narrazione, il motivo profondo del racconto, mi appare sempre lo stesso, non trovo altre parole per descriverlo: L'Ultimo Terrestre è (non posso proprio farci niente) a tutti gli effetti, una storia d'amore.

Gian Alfonso Pacinotti

Crediti non contrattuali GIAN ALFONSO PACINOTTI

Gian Alfonso Pacinotti (Gipi) nasce a Pisa nel 1963. Nel 1994 inizia a pubblicare vignette e racconti brevi sulla rivista satirica Cuore. Le prime storie a fumetti escono sul mensile Blue e poi su altre testate e giornali italiani. Per la casa editrice Coconino Press ha realizzato diversi libri: da Esterno Notte agli Appunti per una storia di guerra, premiato come Miglior fumetto dell'anno al Festival internazionale di Angoulême nel 2006. Tra le altre sue opere Questa è la stanza, la serie Baci dalla provincia, S., La mia vita disegnata male, l’antologia Diario di fiume e Verticali. A luglio 2011 esce in libreria Omnibus Gipi, una raccolta in edizione economica de La mia vita disegnata male, S., Esterno Notte. Gipi è anche illustratore per il quotidiano La Repubblica e collabora col settimanale Internazionale. L’ultimo Terreste è il suo primo film.

Crediti non contrattuali GABRIELE SPINELLI

Tutto è iniziato per strada, dove le persone si incrociano, si incontrano. Dodici anni fa incontro Gianni Pacinotti. Gianni se ne ricorda, io no. Mi dice che gli ricordo lui com’era alla mia età. Lo mando a quel paese. Due anni più tardi, con alcuni amici, affittiamo un fondo commerciale per suonare musica elettronica. Michele mi mostra alcuni cortometraggi di un fumettista pisano: Gipi. Mi sorprendo della qualità della fotografia, mi entusiasma l’ironia, asciutta, compatta. Intimamente esprimo il desiderio di lavorare con lui, di partecipare. Pisa è piccola, la coincidenza si traduce in magia. Ci cerchiamo, sì, ma ci troviamo per caso. Cominciamo a collaborare nella produzione dei cortometraggi “imbecilli” di Santa Maria Video. A me piace apparire, giocare, immedesimarmi, immaginare; a lui piace vedere i personaggi delle sue storie animarsi e diventare carne ed ossa. Giriamo alcuni cortometraggi poi la durata dei filmati si allunga, i progetti si fanno più ambiziosi. Gianni pensa alla sceneggiatura, alle riprese, al montaggio. Io costruisco carrelli, gru, sistemi di illuminazione, e “recito”. Comincia così, almeno per me, il sogno del cinema. Giriamo in economia due lungometraggi, siamo una decina di persone. Le cose vanno bene, Gianni è soddisfatto del nostro lavoro. Per la prima volta abbiamo la possibilità di partecipare alla realizzazione di progetti organici, ben organizzati, storie di senso compiuto. Io mi innamoro della narrazione. Gianni diventa un fumettista di fama internazionale. Lo vedo poco. A casa sua rimane in bacheca una fotografia scattata durante le riprese: scruto nell’oculare di una telecamera, sullo sfondo un cielo polarizzato di nuvole vaporose. Ho 28 anni al tempo. Mi rimane dentro quella foto, mi rimane dentro il racconto per immagini. Non mi scollo più dall’audiovisivo. La vanità sparisce, divento introverso. Voglio raccontare le storie di altre persone. Divento operatore di ripresa, montatore, mi interesso di fotografia, studio montaggio cinematografico. Comincia una nuova vita, mi iscrivo all’università, mi serve, imparo un metodo di studio. Così passano quasi 10 anni fino a quando un giorno il telefono squilla, è Gipi. Mi chiede di fargli visita, mi deve parlare. Corro. Siamo amici, parliamo. “Fandango mi ha chiesto di fare un film, mi aiuti?”. “Come?” – penso fra me e me. Mi affida un ruolo secondario ma è ancora in cerca dell’interprete per il protagonista. Accetto con il coraggio dell’incosciente. Facciamo alcune prove e vanno bene, “funziono”. Scopriamo che funziono anche come protagonista. In alcuni mesi di incontri io e Luca Bertacci diventiamo la stessa persona. I provini a Roma durano circa un mese, si scelgono gli attori che mi affiancheranno. Divento ufficialmente attore cinematografico il giorno della firma del contratto, il 25 Marzo 2011, con mia immensa gioia.

Crediti non contrattuali ROBERTO HERLITZKA

CINEMA

2011 “Il rosso e Il blu” regia G. Piccioni 2010 “Sette opere di misericordia” regia G. e M. De Serio 2010 “Evelina s’e’ desta” Cortometraggio regia L. Poli 2010 “Cose naturali” Cortometraggio regia G. Maccioni 2010 “La scomparsa di Pato’” regia R. Mortelliti 2009 “Christine Cristina”regia S. Sandrelli 2009 “Rien va” regia R. Cappuccio 2008 “Le ombre rosse”regia C. Maselli 2007 “Ciso” regia D. e M. Baldi 2007 “I Demoni di San Pietroburgo” regia G. Montaldo 2006 “Aria” regia V. D’annunzio 2005 “Viaggio segreto”regia R. Andò 2003 “Buongiorno notte”regia M. Bellocchio 2003 “Au royaume des cieux” regia V. Bruni Tedeschi 2002 “Le intermittenze del cuore”regia F. Carpi 2002 “Alla fine della notte”regia S. Piscicelli 2002 “Il ritorno”regia C. Bondì 2001 “L’ultima lezione”regia F. Rosi 2001 “Quartetto” regia S. Piscicelli 2000 “Il mnemonista” regia P. Rosa 1999 "Il corpo dell'anima" regia S. Piscicelli 1998 "Mille Bornes" regia Alain Beigel 1997 "Marianna Ucria" regia R. Faenza 1997 "Les demons de Jesus" regia Bernard Bonvoisin 1994 "Il sogno della farfalla" regia M. Bellocchio 1991 "Marcellino pane e vino" regia L. Comencini 1990 "In nome del popolo sovrano" regia L. Magni 1990 "Tracce di vita amorosa" regia P. Del Monte 1988 "La maschera" regia F. Infascelli 1988 "Secondo Ponzio Pilato" regia L. Magni 1987 "Oci ciornie" regia Michailcov 1987 "Occhiali d'oro" regia G. Montaldo 1986 "Notte d'estate con profilo greco" regia L. Wertmuller 1983 "Scherzo del destino” regia L. Wertmuller 1975 "Pasqualino sette bellezze" regia L. Wertmuller 1973 "La villeggiatura"regia M. Leto 1973 "Storia d'amore e d'anarchia" regia L. Wertmuller 1971 "L'invenzione di Morel" regia E. Greco

Crediti non contrattuali TELEVISIONE

2010 “Il segreto dell’acqua” regia R. De Maria 2010 “Angoli nel cielo” Partecipazione Spettacolo Di Lucio Dalla 2009 “Nebbie e delitti 3”regia G. Tescari 2008 “Mannaggia alla miseria”regia Lina Wertmuller 2008 “Extra format” 2007 “Boris” regia L. Vendruscolo 2006 “Graffio di tigre”regia A. Peyretti 2006 “La Rai dei giganti” 1998 “Una sola debole voce”regia A. Sironi 1997 “Avvocati”regia G. Ferrara 1994 “La Piovra 7”regia L. Perelli 1991 “Il cielo non cade mai” regia G. Ricci 1991 "Liberate Mio Figlio"regia R. Balenotti 1988 “Il Ricatto” regia T. Valeri 1984 "Avvanvera”regia E. Muzii 1984 "Girotondo” regia E. Muzii 1982 "Casa di bambola”regia L. Cortese 1981 "Cocktail party”regia E. Muzii 1971 ”Un certo Harry Brent" regia L. Cortese 1966 “Il mistero” regia O. Costa 1966 “Il poverello” regia O. Costa

TEATRO

2009 “Elisabetta II” regia T. Pedroni 2008 “Edipo a Colono” regia R. Cappuccio 2007 “Georg Trakl” 2004 “Lasciami andare madre” regia L. Wertmuller 2004 “Re Lear” regia A. Calenda 2003 “Il gioco delle parti” regia M. Dall’aglio 2003 “La mostra” di Claudio Magris A. Calenda 2002 “Danza macabra” regia A. Pugliese 2002 “Lighea” Ruggero Cappuccio 2001 “Gelo” T. Pedroni 2001 “Anfitrione” regia Shahroo Kheradmand 2001 “Agamennone“ regia T. Calenda 2001 “Examleto” regia R. Herlitzka 2001 "Edipo Re" regia M. M. Giorgietti 2000 "Edipo a Colono" regia A. Calenda 2000 "Senilità” regia F. Macedonio 1999 “Il mercante di Venezia” regia S. Braunschweig 1999 “Elegia per una signora” regia E. Muzii 1996/97 "Zio Vanja" regia P. Stein 1996 "Zio Vanja" regia G. Lavia 95/96 "Francesca da Rimini" regia O. Costa 1995 "Otello" regia G. Lavia 1995 "Vetri rotti" regia M. Missiroli 1994 "Prometeo" regia A. Calenda 1993 "Dialoghi mancati" regia T. Pedroni

Crediti non contrattuali 1992 "Nell'intima dimora" regia W. Pagliaro 1992 "L.Cenci" regia G. Manfridi 1990 "L'uomo, La bestia, La virtu'" regia M. Parodi 1989 "La vita è sogno" regia O. Costa 1988 "Guardami negli occhi" regia G. Proietti 1985/86 "La commedia delle parole" regia L. Salveti 1985 "Regina madre" regia M. Santanelli 1985 "La locandiera" regia G. Nanni 1982 "Sogno di una notte di mezza estate" regia A. Calenda 1981 "Vita nuova" regia O. Costa 1979 "Il ventaglio" regia L. Squarzina 1978 "Misura per misura" regia L. Squarzina 1977 "A piacer vostro" regia A. Calenda 1976 "Nathan il saggio" regia M. Missiroli 1974 "Tre sorelle” regia O. Costa 1971 "Dodicesima notte" regia O. Costa 1971 "Il balcone" regia A. Calenda 1968 "Le mutande" regia L. Ronconi 1968 "Il candelaio" regia L. Ronconi 1967/68 "Marat Sade" regia R. Macello

Crediti non contrattuali ANNA BELLATO CINEMA

2010 “Che bella giornata” regia G. Nunziante

2009 “Un altro mondo” regia S. Muccino

2009 “Figli delle stelle” regia L. Pellegrini

2007 “Lascia perdere Johnny” regia F. Bentivoglio

2006 “Terre rosse” regia D. Dellai TELEVISIONE

2008 “Romanzo Criminale” serie TV regia S.Sollima

2007 “Il Commissario De Luca” regia A.Frazzi TEATRO

2010 "Di viscere e di cuore" regia L.Lupaioli

2007 “Storie” di L. Lupaioli

2004 “La cantatrice calva” regia D. Pasquali

2003 “Le Troiane” regia D. Pasquali

2002 “Marilyn, 5 Agosto” regia E. Montagna

2000 “Il Crogiuolo” monologo regia U. Pagliai

Crediti non contrattuali LUCA MARINELLI CINEMA

2009 “La solitudine dei numeri primi” regia di Saverio Costanzo TEATRO

2009/10 “Sogno di una notte d’estate” regia C. Cecchi

2009 “Fantasia arlecchina” regia M. Monetta

2008 “Arianna a Nasso” regia V. Rosati

2008 “I Mostri di Fedra” regia V. Rosati

2008 “I sette a Tebe” regia P. Giuranna

2008 “Monologhi” regia A. Marchesini

2008 “I Blues” regia V. Rosati

2008 “Waterproof” regia V. Villa

2008 “Tempo Scaduto lettura” regia V. Rosati

2007 “Fedra’s Love” regia V. Rosati

2006 “Amen regia” M.A. Paolelli

Crediti non contrattuali COLONNA SONORA musiche originali di Valerio Vigliar registrate al Forum Music Village (Roma) da Valerio Vigliar, Matteo Spinazzé e Giacomo Nieddu missate da Luciano Torani al Forward Studios (Grottaferrata) assistente di studio Fabrizio Frezza edizioni musicali Radiofandango supervisore musicale Giovanni Guardi

Mario Corvini tromboni, euphonium Sara Gentile violoncello Alessandro Marzi batteria Anita Mazzantini contrabbasso Flavio Pasquetto chitarre Nicoletta Nardi voce Mia Schettino voce

E le canzoni dei DIGITALISM:

“APOLLO-GIZE” “I WANT I WANT” “ZDARLIGHT” (Jens Moelle/Ismail Tuefekci) edizioni Metrobass/Universal Music Italia (P) 2007 Jens Moelle & Ismail Tuefekci Gbr licence exclusive de EMI Music France per gentile concessione Emi Music Italy

Crediti non contrattuali TOSCANA FILM COMMISSION

Toscana Film Commission, dipartimento di Fondazione Sistema Toscana, garantisce assistenza totalmente gratuita a tutti gli operatori dell'industria cinematografica, televisiva, pubblicitaria e multimediale che scelgono di realizzare le proprie produzioni sul territorio toscano. Collaboriamo con enti locali, categorie economiche, imprenditoria privata per ottenere agevolazioni e convenzioni favorendo il lavoro delle troupe cinematografiche e facilitando le procedure burocratiche per le riprese. Sul sito www.toscanafilmcommission.it un ricchissimo database fotografico sulle location più suggestive della regione e un database dei professionisti del settore. La Regione Toscana si avvale di un Fondo Cinema di sostegno alle produzioni audiovisive che girano in Toscana. Il film "L'ultimo terrestre" è risultato vincitore del bando nell'ultima sessione come opera prima ed ha quindi usufruito del contributo economico assegnatogli dalla Regione Toscana.

Crediti non contrattuali Giacomo Monti NESSUNO MI FARA’ DEL MALE (2011)

Edito da Canicola (www.canicola.net)

Nessuno mi farà del male, edito da Canicola, è il primo graphic novel di Giacomo Monti da cui è stato tratto il lungometraggio “L’ultimo terrestre” di Gian Alfonso Pacinotti per Fandango Cinema e in concorso alla 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Nessuno mi farà del male ritorna in libreria da Settembre con una nuova edizione che aggiunge il racconto conclusivo “Contro gli dei” e una nuova veste grafica ad arricchire la raccolta delle venti brevi storie che hanno colpito GIPI tanto da trarne il suo esordio alla regia.

A ridosso dell’apocalisse annunciata del 2012, Giacomo Monti ci presenta un’Italia immorale dove sbarcano gli alieni senza però destare una particolare emozione, poiché regna la disillusione. Così ha affermato Gipi in una recente intervista su Repubblica: «Giacomo Monti è un autore geniale, il libro è bello. È andato un passo più avanti di quanto avevo fatto io. Ha avuto intuizioni sull'Italia contemporanea perfette per essere messe in una storia». Una lettura dell’Italia di Gipi che ricorda molto quella che Robert Altman ne fece dei racconti di Raymond Carver in “America Oggi”.

Nessuno mi farà del male ci racconta lo sbarco degli alieni e il loro giudizio universale. I racconti di Monti restituiscono un affresco lucido e spietato dell’Italia di oggi. Sono vicende di persone comuni, ragazzi di provincia, baristi, camerieri, contadini, prostitute, trans. Il fantastico invade il quotidiano, e magari sono proprio i toni della sua normalità che ci spaventano fino a inorridirci, perché ancora dimostrano l’effimero dell’esistere.

Monti mira all’essenzialità e, come i grandi maestri della scrittura breve, distilla solo ciò che è necessario per descrivere un ambiente, una persona, un personaggio. Nelle storie più recenti il fantastico invade il quotidiano, e sono proprio i toni della sua normalità che ci spaventano fino a inorridirci, perché ancora dimostrano l’effimero dell’esistere.

Monti è interessato alle relazioni tra le persone, alla loro solitudine, ai loro tic, e con il suo bianco e nero netto e un disegno näif, indaga le relazioni tra le persone. Rilevante nell’opera di Monti è la matrice fortemente letteraria: alcuni suoi racconti ricordano Raymond Carver, altri, sembrano attingere a Thomas Pynchon.

L’autore: Giacomo Monti (Cesena, 1975) pubblicato disegni e fumetti sulla rivista “Canicola” tradotti in Finlandia, Brasile, Svizzera. E’ tra le maggiori rivelazioni tra gli autori di graphic novel in Italia.

Canicola: Canicola è un progetto editoriale, a cura di Edo Chieregato e Liliana Cupido, tra i più apprezzati in Europa. Ha ricevuto diversi riconoscimenti sia in ambito nazionale che internazionale, tra cui il Premio “BD Alternative” per migliore rivista internazionale al Festival di Angoulême (2007). Canicola ha presentato in Italia autori inediti come Ruppert & Mulot, Chihoi Lee, Marko Turunen, Amanda Vahamaki, Yan Cong, Yuichi Yokoyama. Sito / www.canicola.net / [email protected] DOMENICO PROCACCI – Produttore

DIAZ – regia di Daniele Vicari – in produzione BIG HOUSE – regia di Matteo Garrone – in post produzione GLI SFIORATI – regia di Matteo Rovere – in post produzione IL PAESE DELLE SPOSE INFELICI- regia di Pippo Mezzapesa– in post produzione 2011 RUGGINE – regia di Daniele Gaglianone L’ULTIMO TERRESTRE – regia di Gianni Pacinotti HABEMUS PAPAM – regia di Nanni Moretti LA VITA FACILE – regia di Lucio Pellegrini QUALUNQUEMENTE- regia di Giulio Manfredonia 2010 LA PASSIONE – regia di Carlo Mazzacurati MINE VAGANTI – regia di Ferzan Ozpetek BACIAMI ANCORA – regia di LA VERSIONE DI BARNEY – regia di Richard Lewis (co produttore) 2009 LO SPAZIO BIANCO – regia di Francesca Comencini – COSMONAUTA – regia di Susanna Nicchiarelli – 2008 IL PASSATO E’ UNA TERRA STRANIERA –regia di Daniele Vicari LEZIONE 21 – regia di Alessandro Baricco - regia di Gabriele Muccino (executive producer) UN GIORNO PERFETTO – regia di Ferzan Ozpetek GOMORRA – regia di Matteo Garrone CAOS CALMO – regia di Antonello Grimaldi 2007 LASCIA PERDERE, JOHNNY! – regia di Fabrizio Bentivoglio SETA – regia di François Girard LA GIUSTA DISTANZA – regia di Carlo Mazzacurati 2006 L’AMICO DI FAMIGLIA - regia di Paolo Sorrentino FASCISTI SU MARTE - regia di Corrado Guzzanti 10 CANOE - regia di Rolf De Heer (executive producer) LA TERRA - regia di Sergio Rubini LA GUERRA DI MARIO - regia di Antonio Capuano 2005 TEXAS - regia di Fausto Paravidino L’ORIZZONTE DEGLI EVENTI - regia di Daniele Vicari TICKETS – regia di Ermanno Olmi, Abbas Kiarostami e Ken Loach EROS - regia di Michelangelo Antonioni, Steven Soderbergh, Wong Kar-Wai 2004 NEMMENO IL DESTINO - regia di Daniele Gaglianone LAVORARE CON LENTEZZA - regia di Guido Chiesa LE CONSEGUENZE DELL’AMORE – regia di Paolo Sorrentino OGNI VOLTA CHE TE NE VAI – regia di Davide Cocchi PRIMO AMORE - regia di Matteo Garrone 2003 ALEXANDRA’S PROJECT – regia di Rolf De Heer ORA O MAI PIU’ – regia di Lucio Pellegrini SEGRETI DI STATO – regia di Paolo Benvenuti LIBERI – regia di Gianluca Maria Tavarelli B. B. E IL CORMORANO - regia di Edoardo Gabbriellini RICORDATI DI ME - regia di Gabriele Muccino VELOCITA’ MASSIMA - regia di Daniele Vicari L’IMBALSAMATORE - regia di Matteo Garrone 2002 THE TRACKER - regia di Rolf de Heer (executive producer) DARK BLUE WORLD - regia di Jan Sverak (co-produttore) SAMSARA - regia di Pan Nalin (co-produttore) RESPIRO - regia di Emanuele Crialese. DA ZERO A DIECI - regia di Luciano Ligabue 2001 THE BANK - regia di Robert Connolly (co-produttore) E MORI’ CON UN FELAFEL IN MANO - regia di Richard Lowenstein DUST - regia di Milcho Manchevski L’ULTIMO TERRESTRE

L'ULTIMO BACIO - regia di Gabriele Muccino LUPO MANNARO – regia di Antonio Tibaldi 2000 IL PARTIGIANO JOHNNY- regia di Guido Chiesa CALLE 54 – regia da Fernando Trueba (co-produttore) FUGHE DA FERMO - regia di Edoardo Nesi LA MASCHERA DI SCIMMIA - regia di Samantha Lang (co-produttore) 1999 COME TE NESSUNO MAI - regia di Gabriele Muccino 1998 ZONA DI GUERRA - regia di Tim Roth (co-produttore) RADIOFRECCIA - regia di Luciano Ligabue ECCO FATTO - regia di Gabriele Muccino BALLA LA MIA CANZONE - regia di Rolf de Heer IL MONDO ALLA ROVESCIA – regia di Rolando Colla (co-produttore) LA PATINOIRE – regia di Jean Philippe Toussaint (co-produttore) LA STANZA DELLO SCIROCCO - regia di Maurizio Sciarra 1997 LE MANI FORTI - regia di Franco Bernini 1996 LA STANZA DI CLOE - regia di Rolf de Heer 1995 CORRERE CONTRO - regia Antonio Tibaldi EPSILON - regia di Rolf de Heer GUILTRIP - regia di Gerard Stembridge (co-produttore) IL CIELO E’ SEMPRE PIU’ BLU - regia di Antonello Grimaldi 1994 COME DUE COCCODRILLI - regia di Giacomo Campiotti IL SOLDATO MOLTO SEMPLICE IVAN CHONKIN-regia di Jiri Menzel (co-produttore) 1993 BAD BOY BUBBY - regia di Rolf de Heer 1992 LA BIONDA - regia di Sergio Rubini LA CORSA DELL’INNOCENTE - regia di Carlo Carlei 1990 LA STAZIONE - regia di Sergio Rubini 1989 NULLA CI PUÒ FERMARE - regia di Antonello Grimaldi 1987 IL GRANDE BLEK - regia di Giuseppe Piccioni

CREDITI NON CONTRATTUALI 19