POLITICA INTERNA

Barbera: Dopo i ripetuti attacchi del Quirinale «Le parole del presidente non alleggeriscono «Per le Regioni, durissima reazione dell'ex sindaco di Palermo la mia condizione di incolumità » una riforma «Meglio farsi consigliare da un sacerdote De Mita critica r«uomo della primavera »: mancata»

che chiedere occulte indicazioni » «È stato un limite alla lotta alla mafia» Augusto Barbera (nella foto), presidente della Commis­ sione parlamentare per la riforma delle Regioni, parlan­ do a Pescara ha detto che i due obiettivi su cui si era pun­ tato con la creazione dei governi regionali e cioè pro­ grammazione e riforma democratica dello Stato, «non sono stati raggiunti». Anzi, «si sono allontanati e sono sta­ ti messi in discussione da politiche conservatrici». Di fat­ » to, sulle Regioni «hanno pesato molte delle anomalie isti­ Orlando: «Cossiga? Pensi a GellL tuzionali italiane». Fra queste, il parlamentare comunista, ha annoverato «l'impianto arcaico e confuso dei livelli di governo locale ed i ministeri non riformati». Deve porsi fi­ Durissima replica di Orlando agli attacchi di Cossiga so a misure diversive. Ciò signi­ gerito. Rischio di apparire, al ce», applaude la prima. «Non è contro di lui e padre Pintacuda: «Meglio farsi consi­ fica che oggi i mafiosi non tempo stesso, scomodo ed eli­ un prete del '600 ma un uomo ne a questo stato di cose e far entrare le Regioni - ha con­ hanno alcun motivo di preoc­ minabile». E conclude amara­ d'oggi - ricorda Cabras -, vis­ cluso - «nel dibattito sulle riforme istituzionali e sulla ri­ gliare apertamente da un sacerdote - dice -, piutto­ cuparsi». Insomma, altro che la mente: «Spero che questa mia suto nella Palermo della vio­ forma stessa delle regole della politica». Anche il ministro sto che chiedere occultamente indicazioni a Licio «rivolta morale» invocata dal scomodila possa rappresenta­ lenza, delle morti eccellenti e per gli Affari regionali, Antonio Maccanico, intervenuto Gelli». Denuncia ancora l'ex sindaco: lo Stato è as­ presidente della Repubblica. re, in qualche misura, una spe­ delle collusioni tra politica e ad un convegno a Urbino, sostiene che gli anni '90 «deb­ sente, «i mafiosi non hanno alcun motivo di preoc­ Orlando spiega anche perchè cie di assicurazione». Insom­ mafia». Concorda con il Quiri­ bono rappresentare, per Stato e Regioni, il tempo della ha immediatamente definito ma, ce n'è abbastanza per nale il radicale Teodori: il ge­ grande riforma». Le Regioni, in un quadro di riferimento cuparsi». Intanto De Mita fa sapere che, tra Orlando «inquietante» l'intervento di creare una nuova ondata di ir­ suita, a suo parere, «ha svolto e Cossiga, non si schiera «con nessuno dei due». Cossiga nei suoi confronti. «Lo completamente diverso da vent'anni fa quando furono ritazione sul colle più alto del­ un ruolo di consigliere, palese istituite, debbono «disporre di maggiore autonomia deci­ trovo inquietante sotto il profi­ la Repubblica. Certo che le e non occulto, molto medioe­ lo istituzionale - dice - visto precedenti sortite di Cossiga, a vale». E le opposizioni di sini­ sionale» e assolvere al ruolo di «cerniera fra potere cen­ che si tratta di un attacco forte­ trale e periferico». Maccanico ritiene che il «panregionali- STEFANO DI MICHELE parte l'appoggio di settori pa­ stra? «Trovo le dichiarazioni di mente personalizzato a giudi­ recchio interessati della mag­ Cossiga inopportune e sbaglia­ smo» degli anni 70, sia stato «un fuoco fatuo seguito dal­ care i comportamenti di un la stretta centralistica». •1 ROMA. «Credo sia meglio rò, considero certe sue prese singolo cittadino. Inquietante gioranza (socialisti e andreot- te». dice Emanuele Macaluso. farsi consigliare apertamente di posizione non un pericolo, anche - aggiunge -, perchè tiani in testa a lutti), hanno ge­ E aggiunge: -Avrei gradito un da un sacerdote, piuttosto che ma un limite nella lotta contro realizza una inammissibile in­ nerato più costernazione e stu­ richiamo del capo dello Stalo Veto al Psi La giunta di sinistra al co­ chiedere occultamente indica­ la mafia». gerenza del massimo rappre­ pore che consenso, sia per l'at­ anche nei confronti di certi in­ mune di Ancona, non s'ha zioni a Licio Celli». Dura, sfer­ Ma sono le durissime repli­ sentante della Repubblica nel­ tacco a Orlando, sia per quello terventi del clero prima delle di Ancona da fare. È l'ordine imparti­ zante, e arrivata la replica di che a Cossiga da parte del pro­ le vicende inteme di un ordine a padre Pintacuda, definito >un elezioni». «Inammissibile», è il prete fanatico del '600». Pano­ giudizio di Franco Bassanini: per la giunta to, via fax, dal responsabile Leoluca Orlando a Cossiga, tagonista della «primavera» si­ religioso. E' inquietante, inline, nazionale degli enti locali sul piano del costume perchè rama ha chiesto, ad alcuni par­ •Il capo dello Stato rappresen­ dopo i ripetuti attacchi, nei ciliana, pubblicate sul prossi­ di sinistra del Psi. Giusi La Ganga, ai giorni scorsi, del presidente rischia di dar vita a una sorta di lamentari, un'opinione sul ge­ ta l'unità nazionale ed è il pre­ mo numero dell'Espresso, che ^ ^ ^ ^^ socialisti del capoluogo della Repubblica all'ex sinda­ sembrano destinate a scatena­ tiro al bersaglio, nella quale il suita. Scatentali i socialisti. Per sidente di tutti, anche di Orlan­ mmmm m mm mmmmmm m co di Palermo e a padre Ennio re nuove polemiche, soprattut­ bersaglio siamo io stesso e pa­ Salvo Andò «Pintacuda anima­ do e Pintacuda». marchigiano. Di fronte al va il partito del tanto peggio, Pintacuda. E questo proprio to dopo che il Quirinale, in ma­ dre Pintacuda». , intanto, in fallimento della gestione pentapartito, si era avviato un nello stesso giorno in cui viene tanto meglio», mentre il suo processo di formazione di una maggioranza di sinistra niera cosi plateale, ha cercato E a Palermo, quando qual­ un'intervista sempre su Pano­ diffusa un'intervista a Ciriaco di mettere a lacere l'ex sinda­ collega Ugo Intini si compli­ composta da Pei, Psi, Pri aperta ai verdi. Si era già con­ cuno si schiera contro la ma­ menta con Cossiga per aver rama, parla di -una stagione De Mita, che suona come co. Che anzi rilancia le sue ac­ fia. sentirsi un «bersaglio» è grama per la politica». «E' vero. cordata una mozione con la quale si dichiarava esaurita un'ulteriore presa di distanza cuse su più fronti. «Trovo che «smascherato una campagna l'esperienza di pentapartito e si addebitavano alla De qualcosa di molto più dram­ contusa, messa in piedi da un ho detto che mi sentivo sem­ da Orlando, anche se molto l'attacco diretto contro di me e maticamente concreto di una pre più a disagio in questa De «evidenti e gravi incapacità di rappresentare gli interessi sfumata. Nella contesa tra Cos­ padre Pintacuda - dice -, in­ gesuita politicante e da un sin­ metafora. E inlatti, quando vie­ daco demagogo». Nella De di­ ., - afferma l'ex presidente del reali della città», quando è arrivato ai socialisti l'ordine da siga e l'ex sindaco. De Mita fa sieme alla debolezza del go­ ne chiesto a Orlando se ha Consiglio -, Ma la verità è che Roma, frutto, si dice, di un accordo fra Craxi e Forlani. !n sapere di non volersi schierare verse le opinioni di Ombretta verno Andreolti, siano la mi­ paura per la sua incolumità, lui mi trovo a disagio soprattutto difficoltà i socialisti locali che avevano definito la De, •con nessuno dei due», ma su­ gliore dimostrazione che in Fumagalli, andreoltiana. e del­ risponde: «E' una condizione l'esponente della sinistra Pao­ davanti a questo tipo di lotta «inaffidabile» e esperta «nel gioco delle tre carte». Ancona bito dopo aggiunge: «A Paler­ questo momento lo Stato non che vivo ormai da parecchi an­ politica. A essere in scria diffi- mo, tra Orlando e quelli che gli sta combattendo, come do­ lo Cabras. «Quella di Cossiga è continuerà ad avere il pentapartito, o come dicono molti, ni. Ma che certamente le paro­ stata una battuta molto effica­ cioltà non è soltanto il mio par­ Leoluca Orlando sono contro preferisco lui. Pe­ vrebbe, la mafia, e che fa ricor­ le di Cossiga non hanno alleg- tito, ma tutto il sistema». una «giunta fantasma». Bernini: La De deve «riprendere i contatti diretti con il Paese» «Di fronte ai morii, come si può polemizzare con il capo dello Stato su queste cose?» «La De riprenda e «rifiutare nettamente ogni i contatti tentazione centralistica». È l'obiettivo indicato dal mi­ con il Paese» nistro dei Trasporti, Carlo Il presidente replica all'ex sindaco: Bernini, al convegno di Nordest dei democristiani di «Azione popolare», la maggioranza del partito. Ha ag­ giunto che questa sua indicazione non vuol essere «una critica a Forlani», ma a tutti gli appartenenti al grande «È in preda a un profondo sbandamento» centro della De e una «riflessione» che sia un «contributo utile» al convegno nazionale che dovrebbe tenersi la set­ «Orlando? Le sue affermazioni mi fanno pensare te ni morti, alle tombe, ai lutti, che la sua dichiarazione venga aveva preso parte alla comme­ timana prossima a Sirmione. La De - ha aggiunto il mini­ che sia in preda ad un-profondo sbandamento». La all'impegno che ci aspetta tut­ pubblicata Integralmente. morazione del centenario del­ stro -deve contribuire (Ma non è al governo da quasi ti, come si può arrivare ad una •Non vorrei essere frainteso. Mi la morte di Alfredo Baccarini, replica di Cossiga è immediata. «Come ci si può ab­ polemica con il capo dello Sta­ spiace mollo per Leoluca Or­ uomo politico dell'Italia post mezzo secolo?) «alla risoluzione dei gravi problemi del bassare a queste cose, di Ironte ai morti, alle tombe, to su questo genere di cose? lando. Sono stato coinvolto, risorgimentale. Parlando con i Paese, come debito pubblico, Mezzogiorno, criminalità, ai lutti?». Senza citarli, risponde anche agli intellet­ Beh, io rispetto tutti, ma non non da adesso, in polemiche cronisti, Cossiga aveva pole­ crisi istituzionale, attuando quanto previsto dalla Costitu­ posso rispondere ad afférma­ di tutti i generi. Ma questa cosa mizzato - senza mai citarli di­ zione: il decentramento delle istituzioni». Il ministro della tuali cattolici schierati con Orlando: «Non oso nem­ zioni come questa: verrei me- " mi dispiace profondamente ' rettamente - con i 33 intellet­ Protezione civile, Vito Lattanzio intervenendo allo stesso , meno paragonarmi a loro, io sono soltanto il presi» no al dovere che ho, di rispet- ' per lui. lo ho sempre avuto il tuali deNmondo cattolico (fra convegno ha detto che la De deve fare in modo che «il deotedella Repubblica». • — tare per primo fa dignità del- , coraggio di (are le'cose pubbli­ gli altri Scoppola, Gorrieri, Ro­ Paese abbia una impronta più democratica e più cristia­ l'ufficio che ricopro». - - camente, alla luce del sole». sati. Montkone) che avevano na». C'è l'applauso della gente in espresso «sconcerto» per le ac­ DAL NOSTRO INVIATO ____' Si allontanano un attimo taccuini e microfoni, la dichia­ piazza del Popolo. Presidente, cuse del Presidente stesso ad «JENNERMELETTI razione sembra terminata. «Se questi applausi le tolgono Orlando, «lo mi definisco - ha Bianchi (Adi): Il presidente delle Adi, amarezza? «Sono indirizzali al­ detto Cossiga - intellettuale questo può rassicurare l'amico Francesco Giovanni Bianchi, parlan­ *• RAVENNA. Il Presidente è de? - aggiunge però Cossiga - il l'istituzione, all'impegno che cattolico, ma senza virgolette. «Orfei scosso, sembra emozionato. E' «Questo mi addolora pro­ tutti abbiamo proclamato sulla Un cattolico liberale senza al­ Cossiga do a Magonza ad un con­ giovane amico Orlando, sap­ ha bisogno vegno di lavoratori cattolici appena uscito dalla sala del fondamente. Conosco Leoluca pia che anch'io ho una perso­ frontiera del diritto e della li­ cuna pretesa di carattere cultu­ consiglio comunale, dove ha Orlando, sono entrato in pole­ na con cui mi confido, e dalla bertà. Ma l'amarezza resta». rale ed ideologico perchè gli diventa» tedeschi, fra l'altro, ha det­ detto che bisogna reagire alle mica con lui, ma e un ragazzo intellettuali cattolici sono altri, la giustizia, con la V e la G gente italiana, parte della to: «Quello che è stato me- «tranvate» (vale a dire le legna­ quale mi confesso, mi confes­ Parte il corteo, diretto prima certamente onesto, con un for­ so molto spesso». Sotto lo sca­ cui io non oso paragonarmi e maiuscole, lo sono solo un Chiesa - abbiano fatto si che ^^^^_^_^^_^^_ ticolosamente montato co­ te) che arrivano sui Quirinale. alla chiesa di San Vitale, poi al l'apporto politico del cattolici te senso morale, e francamen­ lone del municipio ravennate cimitero cittadino. Cossiga va avvicinarmi». Piccolino, soltanto un Presi­ me il "caso Orfei", ha ur­ •Reagisco non per la mia per­ dente della Repubblica». nel Risorgimento si esaurisse sona, ma per l'ufficio che rap­ te mi dispiace molto vederlo c'è la gente che vuole applau­ alla tomba di Benigno Zacca- «Sono tanto più alti di me - gente bisogno di un intervento chiarificatore della magi­ abbassarsi a queste cose». dire il capo dello Stato. Signor gnlni. «Era uno dei miei due Dopo le polemiche di CI e rapidamente». «Il cardinale Bif­ presento». Appena fuori dal­ ha continuato Cossiga, cercan­ fi è cittadino di questa Repub­ stratura». Questo - ha aggiunto - «è l'unico modo per sal­ l'aula, ecco l'altra "legnata". Francesco Cossiga riflette un presidente, Orlando sostiene più grandi amici ravennati. do di stemperare il veleno nel­ del cardinal Biffi, il giudizio di vaguardare la dignità di un cittadino inerme. Orfei ha sol­ attimo. «Questo mi fa pensare di essere, dopo le polemiche, Cossiga sul Risorgimento è sta­ blica, la Chiesa è libera. Co­ Presidente, un'agenzia antici­ L'altro è Arrigo Boldrini, con il l'ironia - tanto più ispirati, tanto bisogno di verità». Il caso autentico - ha concluso - pa un'Intervista a Leoluca Or­ ancora più esposto al tiro della quale, noi rapporti personali, to chiaro. >lo lo considero co­ munque, la liberta culturale ' che sia in preda ad un profon­ hanno tanta più verità di me. «riguarda le garanzie de! singolo cittadino e la sua con­ lando. «Meglio farsi consigliare do sbandamento, e mi addolo­ mafia. «Lo è da sempre, e mi non mi sono mai accorto delle Non mi possso considerare in­ me una grande epopea non con le responsabilità della tito­ apertamente da un sacerdote ra il fatto che io possa esserne auguro che l'autorità dello Sta­ differenze politiche». Si è chiu­ tellettuale cattolico, per carità, solo politica ma anche civile e larità di importanti uffici eccle­ creta possibilità di difendere la propria innocenza». una concausa. La dichiarazio­ to continui a fare il suo dove­ sa cosi, nella serata di ieri, la almeno fra virgolette. Altri lo morale. Come cattolico libera­ siastici è cosa che naturai- - dice l'ex sindaco di Palermo re». mcmle è lasciata alla misura - piuttosto che chiedere occul­ ne mi addolora profondameli- prima parte del viaggio di Cos­ sono, hanno ispirazioni gran­ le mi rammarico che errori ed Cossiga chiede poi («Non lo siga in Emilia Romagna. In di, Impegni forti. Hanno quasi incomprensioni di entrambe le ed alla coscienza di ognuno di GREGORIO PANE tamente indicazioni a Licio , le come esponente del mondo noi». Gelli». Presidente, cosa rispon­ politico. Sinceramente, duran­ faccio quasi mai, anzi mai») mattinata, a Russi, il Presidente il monopolio della verità e del- parti - parte della classe diri- ,-....•••- , La sinistra De contro Andreotti: no a una gestione «politica» del caso Appello di Martinazzoli a Grado De Mita su (Mei: «Se c'erano i contatti «Smettiamo di litigare perché i servizi non hanno avvertito me?» o il partito va in malora»

De Mita confessa il suo «sconcerto» per la piega pre­ costruito la sua «condanna» ebbe in mano il dossier del Si­ fende si Orfei, ma con tutta la DAL NOSTRO INVIATO stema elettorale proporziona­ sa dal «caso Orfei» dopo l'ultima sortita di Andreotti politica, subito enfatizzata dal smi, ancora si chiede come prudenza che la situazione im­ le. «Stiamo attenti - replica Psi. «Adesso esiste anche il rea­ «sia accaduto» che quel rap­ pone. Ecco Bodrato, ad esem­ •i GRADO. È una scena da ranza di domani...». Canti di si­ crudo Bodrato - a non ritrovar­ esaltata àaW'Auanti!. «Ora c'è il reato di spionaggio to di spionaggio ideologico?», porto sia finito sui giornali. «Per pio, indicare come «vergogno­ raccontare al rallentatore. Ci- rena che non sembrano scuo­ ci questa questione, che è que­ ideologico?», chiede il leader della sinistra de che si chiede De Mila. E non è il so­ me - dice - è l'unico proble­ si» alcuni titoli di giornale sul naco De Mita Incontra Mino tere più di tanto i leader della stione democratica, riproposta Orfei ha avuto come proprio collaboratore. «E per­ lito interrogativo a cui cerca ri­ ma. Tutto il resto è in mano al­ caso, passare l'indice sulla no­ Martinazzoli. I due conversano sinistra. SI, Martinazzoli insiste dal Psi in uno schema bipolare ché, visto che sarei il danneggiato, nessuno mi ha sposta. «Questa - confida - è la giustizia. Per questo non ca­ tizia dei sospetti che anche il fitto litto, poi si salutano con perchè i leader del partilo tor­ quando magari dovesse essere informato?». Altri interrogativi propongono Marti- una vicenda sempre più stra­ pisco come il caso possa esse­ premier della Repubblica de­ grandi sorrisi. Entrambi entra­ nino a parlarsi, ma «perchè - divenlato il secondo partilo». na. Ora si precisa che i contatti re oggetto di contestazione, di mocratica tedesca, il de de no in sala ad ascoltare Guido spiega - la De va in malora se i Ma forse sono proprio i colon­ suoi capi veri o presunti non nazzoli, Bodrato, Mancino. con i servizi segreti, Orici li scandalo o di congiura. Ma mi Maizicrc, sia stato coinvolto Bodrato. E quando questi con­ nelli a offrire il quadro di ciò chiedo, invece, perchè mai in con la Siasi («Bisogna pur ca­ clude, De Mita è il primo ad mettono ordine negli eserciti che si sta agitando nella sini­ avrebbe stabiliti quando colla­ prima di litigare tra loro». La . DAL NOSTRO INVIATO borava con me a piazza del questo paese non regge mai la pire cosa vicn fuori da un im­ andare a congratularsi. Scene stra. Mannino non nasconde la di compattezza oflrc la sinistra sua profezia, anzi, è drammati­ propna insolferenza per la PASQUALE CASCELLA Gesù. Quindi il primo ad esser­ fisiologia delle istituzioni». Lui pero che si sgretola»), ma poi ca: «Arriva l'Inverno. Dovremo ne stato danneggiato sarei io. questa correttezza aveva inte­ a Orfei dà del «bravo ragazzo, de a Grado, in questa prova ge­ condizione attuale di minoran­ nerale del «quasi congresso» di stare al freddo. E allora vorrei za: «O la sinistra recupera il •i GRADO. «E' tutto sconcer­ aula, «è sembrato distaccato», Ma. allora, perchè nessuno si è so osservare quando aveva la­ un po' mitomane, che quando sapere chi ci sta e chi non sta». tante». Ciriaco De Mita non ab­ avendo semplicemente dato premuralo di informarmi? E a sciato che il Sismi procedesse: ha incontrato l'elettronica ve­ Chianciano (tra due settima­ centro del partito - dice - o ri­ Per questo insiste perchè da schia di arroccarsi. Questo de­ bassa la voce, quando com­ conto - commenta il capo­ nessuno interessa informarsi «Ho preso atto che la valuta­ deva tutto il mondo elettroni­ ne). Ma soprattutto è un'im­ Chianciano venga fuori un «ap­ menta con e Ni­ gruppo dei senatori de - di un direllamente di cosa Orfei si zione dei servizi era che ci (os­ co». Che significa? «Che a me magine che gli ospiti della ve lare De Mita. 1 guai sono co­ pello», che serva alla corrente minciali quando ha scelto il cola Mancino il caso Orfei, o rapporto del Sismi, come a occupasse?». sero gli estremi che rendono pare incredibile che Orfei po­ maggioranza del partito, da per ridefinirsi «come area Zac, meglio il nuovo caso Andreot- «scaricare» ogni responsabilità obbligatoria la trasmissione tesse avere segreti tali da dan­ Enzo Scotti del «grande centro» come sinistra, e non più come mestiere di capo della setta e ti-Orfei. Perchè quel che il pre­ D?. quando II caso è scop­ all'andreottiano Luigi Baruffi, non di capo della De». Oppo­ della sua controversa gestione piato, quegli anni con Orfei so­ degli atti all'autorità giudizia­ neggiare lo Stato o parlare di gruppo di Tizio, Caio o Sem­ sidente del Consiglio ha riferito ancora sull'ammiraglio Fulvio ria. E basta». E ancora oggi si ri­ cose che non sapessero tutti. accreditano e dicono di soste­ pronio». Neppure Bodrato sto. ma forse con sbocchi non nell'aula di Montecitorio era no stati ripercorsi più volte dai nere come propedeutica alla diversi, è il discorso di Giovan­ Martini. Ma -fuori» il presidente collaboratori di De Mita. E fiuta di formulare un giudizio: Ma cosi come tulio mi pare co­ sembra disposto a grandi con­ più o meno noto, e In un certo del Consiglio ha oflcrto una •Non compete al ministro, né struito sulla dietrologia non vo­ ripresa del dialogo nella De già cessioni. Sorprendendo persi­ ni Goria, ispiratore di questo senso anche digerito, da colo­ un'altra stranezza è emersa. A al prossimo Consiglio naziona­ convegno a Grado. Immagina «interpretazione tutta persona­ un certo punto proprio i servizi all'ex ministro». Eppure An­ glio mettermi a costruire una no De Mita, l'ex vicesegretario ro che l'«lngenuo» Ruggero Or- le. assumendosi la responsabi­ dreotti lo ha fatto, sulla base difesa sulla dietrologia». Ed ec­ le che, di rinvio in rinvio, sta incalza la maggioranza de un partito capace di rivolgersi lei hanno avuto, o conosciuto, segreti scoprirono che Orfei slittando alla fine di ottobre. al Psi dicendo' «Non vuoi la ri­ lità di accreditare una versione era nel mirino delle Brigate delle stesse carte... Martinaz­ co tratteggiare («Deve pur parlare») su un te­ come collaboratore al vertice •Ma non è tempo perso se 11 ma, come quello della rilorrna forma elettorale? Bene, sicco­ politica del caso». De Mita , rosse, come Roberto Ruflilli zoli interrompe: «Io ho letto dei la figura di Orfei come quella della De negli anni della segre­ ascolla, un po' annuisce, un rapporti ufficiali, non le carte-, «di persona più o meno inge­ riusciremo a trovare - dice Ba­ elettorale, verso cui ha avuto me il problema è la stabilità, teria De Mita. E', però, la pe­ poi brutalmente assassinato ruffi - i margini di intesa che sempre grandi riserve e una allora lacciamo un patto politi­ po' interloquisce. «Perchè due dai terroristi. Orici ebbe una Ma quali altre carte ci sono? nua» ma «lontana dall'anima rentoria etichetta di «informa- . di chi pensa di danneggiare il fermino la corsa allo scontro Ione prudenza. Né è meno sor­ co-. E se dice di no anche a tore» dei servizi segreti ceco­ persone che si possono incon­ scorta, i suoi movimenti e i Nella sinistra de è un coro: trare ovunque devono concor­ «Faccia chiarezza l'autorità proprio paese». Né è in grado congressuale». Scotti olire an­ prendente che lo laccia in po­ questo? «Allora che maggio­ slovacchi del passato regime, suoi contatti erano sotto co­ che di più e, guarda caso, lo fa lemica con Calogero Mannino, ranza è se non sa risolvere i affibiata nel transatlantico da dare procedure cosi rigide: stante controllo dei servizi. Al­ giudiziaria». E, nell'attesa, di dire «cosa diversa» l'ospite nella stessa piazza, alla stessa Mancino mette in guardia dal del «grande centro». Enzo Scot­ a nome di Antonio Gava: «Sia­ il quale poco prima aveva se­ problemi?-. E. guarda caso, è Andreotti al!'«amico» a cui vuo­ lora? Troppe incognite, insom­ mo tutti in un vicolo cicco. Se guito uno schema in qualche con Goria e Mannino che Scot­ le «bene», che ha stupito gli uo­ scadenza...*. «...Facendosi un ma. pesano sul caso. Mino rischio che sul caso prevalga ti. Anche lui invoca «chiarezza» fischio per riconoscersi», conti­ •una logica di coalizione». Va­ dalla magistratura. Ma, guarda si rompe il minuetto della con­ modo bodratiano (vecchia ti e Barulfi, gli altri colonnelli mini della sinistra de. «An­ Martinazzoli, che da responsa- maniera) separando il proble­ della maggioranza, si trovano dreotti è stato fedele dentro e nua ironico Bodrato: «E a Ro­ le a dire una strumentalizza­ un po', agli amici della sinistra trapposizione. allora il con­ bi'e del dicastero della Difesa fronto diventa più libero. E io ma politico della governabilità più in sintonia. infedele fuori», dice Mancino a ma. non a Islambul...». Ma è su (prima di dimettersi, come gli zione contro la minoranza de. consiglia, intanto, di avere queste basi che Andreotti ha La quale, a questo punto, di­ «sangue Ircddo». e in alto Ciriaco non so quale sarà la maggio­ da quello della revisione del si­ De Mita. Perchè «dentro», in altri ministri della sinistra de) De Mila CP.C.

l'Unità Domenica 30 settembre 1990 5