lunedì 4 agosto 2003 lo sport 15

GOLF LOTTA TRIATHLON BEACH SOCCER Woods in finale al Buick Open Diletta Giampiccolo vince l’oro Lunga distanza, la Niederfriniger Alla Tirrenia Sud di Salerno colpisce in testa uno spettatore a Varsavia nella categoria 55 kg s’aggiudica il campionato europeo il primo titolo italiano Uno sfortunato sostenitore di Tiger Si fanno notare le le lottatrici azzurre L’italiana Edith Niederfriniger si è La Tirrenia Sud di Salerno si è laureata Woods, quello che vediamo nella foto nella “Coppa Varsavia” di lotta laureata ieri campionessa europea di Campione d’Italia di Beach Soccer battendo mentre viene medicato. Il suo femminile, con Diletta Giampiccolo triathlon lunga distanza (4km nuoto/120 in finale il Cotton Club di Cervia per 5-0. Al campione lo ha infatti colpito (Mandraccio Genova), vincitrice della km ciclismo/ 30 km corsa). È stata una match, giocato al Santal Beach stadium involontariamente con un pallina medaglia d’oro nella categoria 55 kg e gara durissima, nella quale Niederfriniger sulla spiaggia di Cervia, hanno assistito durante la settima buca del final round con Francine De Paola (Scuderi ha conquistato il suo risultato più 3.000 spettatori, arrivati per seguire dal vivo del Buick Open, in corso al Warwick Palermo) terza nei 48 kg. Sesta prestigioso grazie ad una entusiasmante la fase finale di questa manifestazione flash dal mondo Hills Golf and Country Club in Grand Katerzina Yusczak (Gimnasyum rimonta nella corsa. Positivo anche organizzata dal dalla Figc-lega Nazionale Blanc, nel Michigan. Woods, autore di Messina) nella categoria 72 kg. La l’Europeo per gli altri azzurri in gara, in Dilettanti in collaborazione con Sportur. Alle un birdie (un colpo in meno del “Coppa Varsavia” è la manifestazione particolare per Emanuela Ianesi (sesta finali del primo campionato italiano di beach previsto) all’undicesima buca, ha più importante prima dei Mondiali, in assoluta, sua migliore prestazione di soccer hanno partecipato 12 squadre, donato allo sconosciuto e sfortunato programma dall’11 al 14 settembre al sempre), Stefania Bonazzi (nona) e la arrivate a Cervia dopo essere passate per tifoso una pallina da golf autografata. Madison Square Garden di New York. giovane Martina Dogana (undicesima). le qualificazioni. Amburgo, il “grillo” salta sulla Coppa Alla Cyclassic Bettini regola Rebellin e Ullrich, adesso Van Petegem è a soli 3 punti

Edoardo Novella forcing proprio di Ullrich sull’ulti- zoom mo assalto al Waseberg, 400 metri al 15%. Bettini battezza la ruota del Volley, Grand Prix AMBURGO torna tedesco, e non la molla più fino alla “grillo”, vince ad Amburgo e salta fine. Insieme a loro decollano Rebel- Italia-Corea 3-1 di nuovo sulla Coppa del Mondo: lin, Celestino e Astarloa, per un altri 100 punti, che sommati a quel- Van Petegem leader quintetto con molto da dire, visto Il titolo va alla Cina li messi in dispensa alla Sanremo che Astarloa-Rebellin-Bettini sono fanno il doppio, buoni adesso per il il resto della lista dell’arrivo dietro L’Italia chiude con un bel secondo posto in classifica generale. Sabato San Sebastian Museeuw nella passata edizione. Il successo il suo Grand Prix, Il leader Peter Van Petegem invece veneto della Gerolsteiner mette in batte la Corea del Sud (3-1) e fa la formica, raschia dalla Cyclassic chiaro che l’asma diagnosticatagli conquista il quinto posto finale. Cup uno sciapo 23˚ posto e 3 palli- ORDINE D’ARRIVO DELLA CYCLASSIC mercoledì lo preoccupa meno degli Un risultato meritato sul ni, quota 203 e primato salvo. Ma DI AMBURGO (253 km) avversari a pedali. Celestino, che ad campo in un match in cui la per un pelo. Dopo la caduta alla Amburgo ha fatto centro nel ‘99, squadra di Bonitta si Gand-Wevelgem che lo aveva mes- 1. Paolo Bettini (Ita/Quick Step) in 5 h58'20” cerca il bis giocando di coppia col è espressa su buoni livelli. Si è so giù di sella per la Roubaix e per 2. Davide Rebellin (Ita/Gerolsteiner) compagno , quest’anno vinci- rivista, insomma, l’Italia sicura le 3 prove delle Ardenne, Bettini 3. Jan Ullrich (Ger/Bianchi) tore a sorpresa della Freccia Vallo- e determinata che aveva torna e scompiglia le carte come un 4. Igor Astarloa (Spa/Saeco) ne. Manca l’aggancio al vagone inve- superato la Germania folletto, tutto aperto per la Coppa 5. Mirko Celestino (Ita/Saeco) s.t. ce , che al Vallonia all'esordio. Borrelli, Togut, ma 2003, spalancato. Proprio come in 6. Erik Zabel (Ger/Telekom) a 3” si era ritrovato e sperava in meglio. anche le centrali Leggeri e, F1 dopo Hockenheim, si vede che 7. Fabio Baldato (Ita/Alessio) Dalla cima del Waseberg ad Ambur- soprattutto, Gioli sono state l’effetto Germania dura sia a 2 che a 8. Giovanni Lombardi (Ita/Domina) go sono 15 chilometri, diventa una ottime in attacco, soprattutto 4 ruote. «Dicono che questa corsa 9. Stefano Zanini (Ita/Saeco) crono contro il gruppo tirato dalla nella fase che un tempo era il sia poco impegnativa - il “grillo” 10. Andrea Ferrigato (Ita/Alessio) s.t. Telekom. Ma con Ullrich capomu- «cambio palla» e questo ha dopo il traguardo - ma guardate ta si tengono i 55 orari e in un lam- messo in grandissima difficoltà che spettacolo abbiamo dato alla CLASSIFICA COPPA DEL MONDO po c’è lo sprint. Ultimi 400 metri in le asiatiche, che soltanto nel gente... ». In effetti c’è stato tutto: leggera pendenza, osservati speciali terzo parziale, approfittando di fuga, salita, sprint col brivido cadu- i femorali del rosso Bianchi. Celesti- un precoce rilassamento 1. Peter van Petegem (Bel/Lotto) Punti 203 ta. I prossimi circuiti sono San Seba- no non ne ha e si mette davanti per italiano sono riuscite ad 2. Paolo Bettini (Ita/Quick Step) 200 stian, sabato, e Zurigo, il 17, strade guidare Astarloa. Dopo la tirata si imporsi. 3. Michael Boogerd (Ola/Rabobank) 140 buone per il toscano della Califor- scansa a sinistra, intruppando pure Per l’ultimo match del torneo, 4. Mirko Celestino (Ita/Saeco) 127 nia, da costruirci il sorpasso. una moto, ma dietro di lui non c’è addirittura il decimo in tredici 5. Davide Rebellin (Ita/Gerolsteiner) 123 L’anno scorso Bettini da queste la maglia amica, ma Bettini. Che giorni, Bonitta ha rilanciato 6. Dario Pieri (Ita/Saeco) 117 parti sul Baltico aveva sbattuto il schizza fuori e non lo fermi più. Poi Eleonora Lo Bianco in cabina 7. Tyler Hamilton (Usa/Csc Tiscali) 100 muso su Museeuw, ieri rivincita se Rebellin e gli altri. Il gruppone è di regia, confermando il resto 8. Alexandre Vinokourov (Kaz/Telekom) 100 l’è presa inchiodando un altro tipo subito dietro, panciuto e innocuo. della formazione che si era 9. Frank Vandenbroucke (Bel/Quick Step) 92 di bella cilindrata: Jan Ullrich. Lun- Zabel anticipa a tutti, aggiudicando- battuta bene contro la Russia. 10. Erik Zabel (Ger, Telekom) 86 go le 3 volte del circuito steso attor- si la menzione per lo sforzo inutile. In serata, il titolo del World no alla città anseatica era lui, il tede- Da un’altra distanza Lance Arm- Grand Prix italiano è andato sco della Bianchi, il grande atteso. CALENDARIO strong forse se ne sarà restato davan- alla Cina che, nell’ultimo e La sua Rostock dista solo 150 chilo- ti alla tele. Per il dominatore mono- decisivo confronto della girone metri, praticamente un enfant du 9 agosto: Classica di San Sebastian tematico del Tour la stagione in Eu- finale, ha sconfitto per 3-0 pays. Ma dopo lo scivolone nella 17 agosto: Gp di Zurigo ropa è finita venerdì con la crono a (25-22 28-26 25-21) la forte pozzanghera di Nantes che gli è co- 5 ottobre: Parigi-Tours coppie di Karlsruhe. E inizia il tem- formazione russa. Paolo Bettini a braccia alzate sul traguardo di Amburgo stata il Tour, ecco un’altra festa pre- 18 ottobre: po della birra in soggiorno. notata che va di traverso. Ma non si preoccupa: «Sapevo che Bettini sul- lo scatto ne aveva di più, ho prova- ATLETICA, CAMPIONATI ASSOLUTI Il saltatore delle Fiamme Gialle centra nell’alto il minimo per i Mondiali. Talotti si ferma a 2,18 to a fare qualcosa sul Waseberg ma non è bastato. Comunque sono sod- disfatto». Ullrich guarda avanti, obiettivo Hamilton, Canada, cam- pionati del mondo. Dove avrà cam- Bettinelli vola a 2 metri e 31 e atterra a Parigi po libero, niente fantasma Arm- strong almeno lì, l’americano per quest’anno ha già dato. Ma l’avver- RIETI Il più alto di tutti è Andrea Bettinelli: torni in pedana. forse, perché era stanco di ripetere lo stesso Tra chi invece ha staccato il biglietto per fio, Eugenio Mattei: 46”39 per questo ragaz- sario per ottobre se lo trova già ac- 1,94 sulla carta d’identità e 2 metri e 31 centi- Nei 200 metri non c’è stato l’atteso (e auspicio per l’ennesima volta. la Tour Eiffel c’è la solita Monika Niederstat- zo che ha vinto la sua battaglia più importan- canto, anzi davanti. È proprio Betti- metri ieri sulla pedana di Rieti. È la terza sperato) duello tra Marco Torrieri e Alessan- Sui 200 femminili le falcate rapide ed ter, scesa nei 400 ad ostacoli a 55”41, due te, quella per la vita, scacciando l’incubo del- ni, che il ct Ballerini ha investito prestazione italiana di sempre e la settima del dro Cavallaro. Dopo l’infortunio, il romano elettriche della piccola Daniela Graglia le han- decimi sotto il limite per i Mondiali. Una la malattia col sogno di tornare a correre. come punta per cercare ancora l’iri- mondo per questa stagione all’aperto 2003. Il non ha ritrovato la sua scintilla: solo un’om- no regalato il secondo titolo tricolore, dopo gara vinta d’autorità. Dispiace, solo, il vuoto L’ipotesi di mettere insieme una 4x400 da de tricolore dopo l’impresa di Zol- ragazzo delle fiamme gialle ha vinto una gara bra azzurra la sua corsa in curva, risucchiata quello vinto sui 100. Manuela Levorato, a pneumatico che, da troppo tempo, regna die- portare a Parigi non rientra però nei piani di der 2002. appassionante come un romanzo scritto be- presto nella scia degli avversari. Cavallaro si è causa del blackout di sabato, ha rinunciato a tro di lei. Roberto Frinolli, ct della squadra maschile, E ieri, a dare un segnale di quel ne. Il colpo di scena in apertura - Alessandro scrollato tutti di dosso già all’entrata in rettili- tornare dietro i blocchi. Non ci sarà nemme- Sul giro di pista, Virna De Angeli che rimane abbottonatissimo sui nomi dei che potrebbe essere anche più avan- Talotti, uscito a 2,18, misura d’entrata - ha neo. Poi ha dovuto vedersela solo con il ven- no a Parigi, di comune accordo con il tecnico (52”34) ha messo dietro di sé Danielle Perpo- saltatori in alto. Solo dopo l’incontro con la ti, la trappola sottile il “grillo” la sconvolto le carte ed è successo di tutto: San- to: quasi due metri contro, come al solito in della nazionale Augusto D’Agostino: «Con li (52”75), con una voglia di vincere che ha Francia del 9 agosto, il tecnico sceglierà, nel costruisce in due atti. Prima quan- dro Finesi ai piedi del podio, con 2,23 e un una stagione ottima, che non ha però ancora 15 giorni di lavoro nelle gambe non poteva supplito all’azione ormai scomposta nel retti- poker dei saltatori in alto (Talotti, i due ge- do si fa riprendere ai 40 dall’arrivo primato personale dopo l’altro; il bronzo ad regalato al siciliano il “tempone”, proprio fare di più. La sua assenza però ci obbliga a lineo finale. Grande contenuto tecnico anche melli Ciotti e Bettinelli) chi verrà portato a dopo un’avanscoperta insieme ad Andrea Lemmi, un ragazzino di diciannove perché Eolo gli soffia sempre in faccia. «Spe- lasciare a casa anche la 4x100. D’altronde nella gara maschile: Andrea Barberi è sceso a Parigi. Ma con il 2,31 di Rieti il biglietto del Hincapie, troppo lontana la striscia anni approdato meritatamente a 2,25, e la riamo che a Parigi questo vento giri» ha ripe- manca anche Vincenza Calì. È una stagione 45”79, trascinando sotto il muro dei 46” an- neo-campione italiano sembra proprio blin- del traguardo, meglio rialzarsi. Poi seconda piazza per Giulio Ciotti, 2,25 sulla tuto Cavallaro al traguardo. Con insolita pa- davvero sfortunata per le nostre ragazze, con che Marco Salvucci (45”91); terzo Luca Gal- dato. quando non si fa sorprendere dal carta, ma una corte accattivante a 2,30 e din- catezza, un po’ per la gioia del titolo e un po’, tantissimi infortuni eccellenti». letti (46”35). Ai piedi del podio, per un sof- fra.san.

Il neo proprietario del capitano si è rifiutato, il valore del cavallo è ora la monta e non la corsa: dietro la scelta niente sponsor e la terribile paura che possa perdere le gare e valore Non correrà ancora Varenne, inconsapevole oggetto del desiderio

Mino Bora Enzo Giordano, il proprietario Ma come? È stato fatto correre ni di euro. Neppure Brischetto insor- trebbe piuttosto spendere fior di milio- ché?». «Perché no», come dice Iannac- schetto si è limitato a dire: «Perché storico, l’aveva buttata lì: il Capitano fino alla zoppia. Ha dovuto dire ad- se, però, quando la notizia di Varen- ni per sfruttare il seme di Varenne ci, che a Varenne ha dedicato una no». tornerà e devolveremo la metà delle dio all’agonismo con una sconfitta. E ne 2, il ritorno, faceva il giro del mon- sul serio, con la migliore giumenta canzone. Ma i motivi sarebbero tan- Meno male che non si è trovato mprovvisamente l’ennesima ulti- vincite alla lotta contro i tumori. Il ora che ci si accorge che senza Varen- do. Si limitò a sussurrare «non so, del mondo, facendo felice anche Va- ti: avrebbe potuto sostenere che l’atti- uno sponsor. Ma mai dire mai. In ma verità è appassita rapidamen- fine è encomiabile ma viene da porsi ne non esistono neanche più gli "uo- non capisco, nessuno mi ha chiesto renne. Ma investire per farlo correre vità agonistica ne limiterebbe quella fondo potrebbe sempre saltar fuori. E I te trasformandosi in desueta e qualche quesito. Ma come? Venduto mini di Varenne" si giura che il caval- niente»… In fondo il sequel prevede- di nuovo sarebbe insensato e a rischio stalloniera; che il suo tendine è buo- Varenne essere costretto a correre. inutile. Varenne, infatti, non tornerà al miglior offerente (anzi prima a un lo ritornerà al meglio e non perderà va che il Capitano fosse portato in di una figuraccia. Tanto più che Va- no per fare lo stallone; che se perdesse Magari inframmezzando gli allena- a correre. E però possiamo ora tirare miglior offerente con tanto di contrat- mai, mai più. Svezia e da lì, a dispetto delle norme renne è ancora ferito a un tendine. perderebbe anche il suo valore di menti con delle ore “d’amore” al tre- un sospiro di sollievo, solidali col suo to e poi a un offerente migliore) la Il signor Brischetto, l’ultimo mi- italiane sull’artrite virale di cui soffre Quel tendine che hanno sforzato ol- monta; che anche Frankie Dettori si è spolo. Per far contenti tutti. Anche il allevatore Sandro Viani, unico che metà di Varenne come riproduttore gliore offerente di cui sopra, restò ma- il campionissimo, il seme surgelato tre il lecito. Per chiedere sempre, ogni espresso contro il ritorno. Tutte ovvie- macellaio. Per ora comunque l’ulti- andando anche contro i propri inte- siccome non rende abbastanza si cre- le. «Ma come – sussurrò – ho pagato avrebbe potuto migrare negli Stati volta, di più. tà, tanto che non vale la pena ripetr- ma verità è la più vera. Tanto che in ressi economici, si appellò a tutti, pro- de di poterne disporre come fosse di per le monte di Varenne e voi volete Uniti; in fondo il colpo di scena di Nessuno sponsor. Nessuna cam- le. Sia Giordano sia Brischetto sanno tanti se ne sono fatti una ragione. prietari del campione compresi: «Àn- piena proprietà e ancora giovanissi- smettere di farlo montare?». Varenne questa infinita telenovela sarebbe sta- pagna popolare per Varenne in pista. che il valore sale quando si vince e Resta la questione benefica. Ma gli cora in pista? Ma cosa siete, pazzi?». mo. intanto tace, non può far altro è un to anche di suo gradimento. A patto E allora ecco Brischetto che chiama scende quando si perde e che l’unica uomini di Varenne non sono certo Tutto bene quel che finisce bene. Sem- Certo l’idea ha trovato sostenito- cavallo. Un cavallo che ha corso dan- che uno sponsor qualsiasi, anche un Giordano e chiarisce: «Il cavallo non eccezione è l’Inter che peraltro non gente che bada al soldo. E bontà loro brerebbe. Ma Varenne per tutti, o ri subitanei nel driver Giampaolo do sempre il massimo e regalando a macellaio, si facesse avanti per copri- gareggerà più». Possiamo solo imma- vince mai. Dettori è stato tra i primi vorranno devolvere alla lotta contro i quasi, resta solo un limone da spreme- Minnucci e nell’allenatore Turja: allenatori, proprietari e driver emo- re i mancati profitti. ginare lo scambio: «Ma come? – deve ad opporsi insieme a qualche milione tumori una piccola parte dei proventi re. Fino all’ultima goccia. «Tornerà e sarà più forte di prima». zioni, fama e qualcosa come 7 milio- Vana illusione. Uno sponsor po- aver bofonchiato Giordano – Per- di persone nel mondo. Alla fine Bri- del “magico trespolo” del Capitano.