SARDEGNA NUOVE IDEE TAVOLO 2

“NUOVE IDEE PER I PAESAGGI ”

Cagliari 21 dicembre 2010 REPORT

LABORATORIO 8

AMBITO n. 7 “ ANFITEATRO DEL ” Comuni di Carbonia, Giba, , , Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, , , Teulada, , .

AMBITO n. 8 “ CARB ONIA ” Comuni di Carbonia, , , San Giovanni Suergiu

AMBITO n. 9 “ ISOLE SULCITANE ” Comuni di , , Sant’Antioco.

AMBITO n. 10 “ FUNTANAMARE – PLAG’E MESU E LA PIANA DI GONNESA” Comuni di Carbonia, , Gonnesa, Iglesias

AMBITO n. 11 “ E IL FLUMINESE ” Comuni di Bugerru, Domusnovas,

AMBITO n. 12 “ ARBURESE ” Comuni di Arbus, Gonnosfaniga

Lunedì 21 dicembre presso la sede CRFP con sede a si è svolto il Tavolo n. 2 “Nuove idee per i paesaggi” nell’ambito del processo partecipativo SARDEGNA NUOVE IDEE “Una strategia condivisa per la valorizzazione del paesaggio della Sardegna”.

Il laboratorio del paesaggio n. 8 ha coinvolto i territori ricompresi negli ambiti di paesaggio n.7

“Anfiteatro del Sulcis”, n. 8 “Carbonia”, n. 9 “Isole

Suscitane”, n. 10 “Funtanamare, Plag’è Mesu e la piana di Gonnesa”, n. 11 “Buggerru e il

Fluminese” e n. 12 “Arburese” secondo una ipotesi di ridefinizione degli ambiti di paesaggio posta alla base della concertazione.

ENTI INVITATI: Comuni di Arbus, Buggerru, Calasetta, Carbonia, Carloforte, Domusnovas, Fluminimaggiore, Giba, Gonnesa, , , Iglesias, Masainas, Piscinas, Portoscuso, Sant'Anna Arresi, Sant'Antioco, San Giovanni Suergiu, Siliqua, Teulada, Tratalias, , Villaperuccio Provincia di Carbonia - Iglesias, Provincia del Medio Campidano Unione dei Comuni Arcipelago del Sulcis, Unione dei Comuni Metalla e il Mare, Unione dei Comuni del Sulcis. Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, Consorzio industriale del Sulcis , Consorzio Industriale Provinciale Medio Campidano –

ENTI PRESENTI: Comuni di Arbus, Carloforte, Fluminimaggiore, Gonnesa, San Giovanni Suergiu, Sant’Anna Arresi, Teulada, Provincia di Carbonia - Iglesias. Inoltre sono intervenuti i rappresentanti per il Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale.

La prima fase del processo partecipativo Durante l’illustrazione degli ambiti si evidenzia Sardegna Nuove Idee, svoltosi nei mesi di giugno come le modifiche sostanziali operate riguardano: e luglio 2010, ha visto i territori confrontarsi sulle - l’identificazione di un nuovo ambito tematiche del paesaggio illustrando proposte, comprendente le isole Sulcitane di identificando e condividendo temi rilevanti, Sant’Antioco e San Pietro, ottenuto dalla obiettivi prioritari, riconoscendo temi e luoghi suddivisione del vigente ambito “Carbonia e emergenti nel territorio, individuando i legami Isole Sulcitane”; causali tra obiettivi e azioni. La discussione è - la suddivisione del vigente ambito “Bacino stata orientata verso l’obiettivo primario di Metallifero” in due ambiti distinti riferiti all’area riconoscere la dimensione locale del paesaggio. della Valle di Gonnesa comprendente gli In prosecuzione della prima fase del processo insediamenti di Iglesias e Gonnesa e il partecipativo, con l’attuale tavolo del paesaggio sistema dunale di Funtanamare e la restante denominato “Nuove idee per i paesaggi” ci si pone parte comprendete l’area dei Comuni di come obiettivo primario quello di far sì che i Bugerru e Fluminimaggiore; territori si confrontino per la definizione degli - l’estensione dell’ambito Arburese sino al indirizzi strategici di valorizzazione dei paesaggi sistema dunale di Pistis. individuati alla scala locale. Tale ripartizione è stata valutata per garantire una Il tavolo si è articolato in due momenti distinti: un migliore specificità del territorio, evidenziando nel primo momento ha visto coinvolti contestualmente dettaglio le esigenze peculiari locali al fine di i 114 comuni invitati con un introduzione in precisare indirizzi e direttive specifiche di ciascun plenaria dove i rappresentanti ambito di paesaggio. dell’amministrazione regionale hanno inquadrato: la fase attuale del processo partecipativo Sardegna Nuove idee nel più generale processo di revisione e aggiornamento del Piano Paesaggistico Regionale (PPR); illustrato i lavori e le regole del gioco e dichiarato i risultati attesi dai lavori della giornata. Successivamente i partecipanti si sono riuniti suddivisi nei cinque Laboratori progettuali individuati.

Il Laboratorio 8 inizia con l’illustrazione dei sei La discussione si focalizza su alcune Ambiti di Paesaggio che interessano la costa considerazioni inerenti la nuova sud occidentale dell’isola da capo Teulada sino a perimetrazione degli ambiti di paesaggio. tutto il territorio del di Arbus. Emerge una complessiva condivisione delle La nuova suddivisione propone l’individuazione di nuove delimitazioni con l’unica rilevante tre ambiti individuati sulla base di elementi osservazione sulla necessità, sottolineata dal omogenei dal punto di vista strutturale, Comune di Arbus, di estendere il limite dell’ambito programmatico e progettuale. verso Nord al fine di comprendere nell’Arburese il promontorio di Capo Frasca.

Alcune perplessità emergono riguardo la di incentivare la riqualificazione di tali volumetrie separazione in due distinti ambiti delle Isole esistenti consentendo l’incremento di cubatura per Sulcitane da Portoscuso; in tal senso si sottolinea esigenze abitative e favorendo anche la come le città portuali del “mare di dentro” riconversione a scopo turistico ricettivo. Viene necessitino di continue relazioni in termini suggerito il riconoscimento di premialità programmatici e progettuali. A tal proposito si volumetriche per integrazioni funzionali e la evidenzia l’attività predisposta revisione degli indici attualmente previsti per le dall’amministrazione provinciale di Carbonia- destinazioni d’uso turistiche e residenziali nelle Iglesias, attraverso la definizione del Piano aree rurali. Urbanistico Provinciale, i cui contenuti sono Si evidenzia inoltre come l’agricoltura prevalente improntati alla ricerca di strategie condivise con gli praticata sull’isola di San Pietro venga esercitata Enti Locali che mirano allo sviluppo di una “rete dai proprietari terrieri saltuariamente e sia limitata degli approdi”, evitando l’emarginazione delle alla produzione familiare soprattutto dei prodotti isole sulcitane. vitivinicoli. Si sottolinea dunque la necessità di: ridurre il lotto minimo a un ettaro con lo scopo di permettere l’edificazione alla maggior parte dei fondi; disincentivare il trasferimento a lotti contigui del diritto di fabbricabilità ; inserire norme restrittive per il divieto alla ulteriore frammentazione dei fondi all’interno dello strumento urbanistico comunale. Il problema del lotto minimo emerge anche nel territorio dell’Arburese , dove l’agricoltura a

carattere prettamente aziendale riguarda limitate Nel corso della giornata di lavoro ha avuto grande parti del territorio (zone coltivate a seminativo in rilievo la discussione sulla gestione dell’agro. cui si localizzano piccoli borghi) mentre in In particolare si discute sulle differenze delle zone generale prevale l’agricoltura a carattere familiare agricole localizzate nelle diverse parti del territorio su piccoli lotti con strutture di appoggio. del laboratorio. Tali differenze riguardano gli Particolare attenzione deve essere posta verso aspetti paesaggistici, gli usi e le modalità l’allevamento, attività predominante per il sistema insediative locali, che portano a concordare sulla economico nell’agro Arburese; in tal senso si necessità di definire indirizzi e direttive specifiche sottolinea l’importanza di garantire l’edificazione per ogni differente contesto. dei fabbricati minimali attraverso la In tal senso si sottolinea come la consuetudine di predisposizione di norme specifiche che abitare l’agro esteso a tutto il territorio di consentano l’edificazione anche nei piccoli fondi. Carloforte (anche per periodi limitati) ha portato alla frammentazione eccessiva del fondo e Un’altra tematica emersa riguarda le fasce alla realizzazione di numerose “baracche”, tipica periurbane, marginali all’abitato di Carloforte costruzione localizzata diffusamente nell’agro storicamente occupate dagli orti, oggi sempre più dell’Isola di San Pietro. Si pone quindi il problema spesso oggetto di edificazione di tipo “sporadica e

casuale”, priva di regolamentazione e causa di servizi individuando chiaramente i margini di degrado delle periferie urbane. Alcune di queste intervento . aree sottratte all’agricoltura, sono classificate dallo strumento urbanistico vigente come zone Specificità diverse sono invece identificate per omogenee di tipo C, destinate quindi a nuovi l’agro del Basso Sulcis, localizzato lungo le piane complessi insediativi prevalentemente costiere dell’ambito 7. In queste aree, in parte residenziali, altre ricadono ancora in zona agricola oggetto di bonifica, si esercita l’attività agricola e necessitano di pianificazione idonea con norme anche su fondi estesi. La tematica emergente specifiche per la riqualificazione in termini di riguarda i Medaus e i Furriadroxius , localizzati recupero tipologico delle abitazioni esistenti, di lungo tutta la piana. Si riferisce che alcuni di essi adeguamento strutturale, rifacimento della viabilità hanno perso il carattere tradizionale a causa di e implementazione dei servizi, in considerazione restauri non appropriati e che attraverso il sistema dell’alta densità edilizia raggiunta. dell’accorpamento hanno dato origine alla nascita Analoghe problematiche emergono anche per gli di veri e propri villaggi turistici. Si concorda sulla orti periurbani del Comune di Arbus , la cui necessità di conservare i caratteri tipologico- corretta gestione concorre a garantire la qualità costruttivi dei borghi ancora riconoscibili, e dell’abitato. consentire il loro riuso favorendone (anche con Nei territori citati quindi la tutela dell’attività limitate premialità volumetriche) la riconversione e agricola periurbana si configura come una l’adeguamento in chiave turistico-ricettiva. Si possibilità di controllo dei margini dell’urbanizzato, ravvisa la necessità di definire le possibilità di indirizzo sul quale concorda anche la Provincia, intervento tramite una preventiva perimetrazione e sulla base di quanto emerge dagli incontri tematici studio tipologico, limitare gli ampliamenti e organizzati per la redazione del suo Piano. favorire piani particolareggiati o piani di recupero di iniziativa privata contrastando Per tutti i componenti del tavolo particolare invece il ricorso in tale aree alla concessione attenzione deve essere posta sulle aree rurali diretta. prossime alla costa e interessate da insediamenti spontanei di prime o seconde case ; in particolare si citano tre precisi episodi edilizi dell’arburese, il Borgo degli Ulivi a Gonnesa e Portixeddu a Buggerru. Tali aree, caratterizzate da importanti densità edilizie e ormai a tutti gli effetti aree residenziali, benchè sorte in assenza di pianificazione attuativa, sono ancora suscettibili di completamento e al contempo necessitano di un complessivo programma di riqualificazione. È perciò necessario stabilire regole per la Nell’arco della giornata si è discusso sulla riqualificazione di questi ambiti in termini di localizzazione degli insediamenti turistici. riqualificazione edilizia e di dotazione di L’area del laboratorio, a parte qualche sporadico episodio, risulta carente dal punto di vista

dell’offerta di posti letto , ma anche di strutture a patrimoni architettonici e urbani storici servizio dell’attività turistica, che specialmente dismessi dell’archeologia industriale e negli ambiti più meridionali vengono considerate mineraria . In particolare, si fa riferimento alla più necessarie della ricettività. Centrale di Santa Caterina a San Giovanni Per l’ambito di Plag’è Mesu, caratterizzato da un Suergiu, il cui recupero consentirebbe la grande sistema spiaggia – duna, si rivendica la realizzazione di nuovi posti letto, e di altre attività necessità di localizzare nuovi insediamenti di tipo legate anche alla possibilità di sfruttare, ad turistico alberghiero. Si fa presente come esempio con gli sport velici, lo specchio d’acqua possibile localizzazione il centro abitato di compreso tra la costa di San Giovanni Suergiu e Gonnesa, poco distante dalla costa, o in di Sant’Antioco caratterizzato dall’esposizione ai alternativa l’area retrodunale caratterizzata da venti di maestrale ma riparato dalle mareggiate terreni più solidi e sui quali non insistano il vincolo per la sua particolare morfologia. Si evidenzia la forestale o di tutela paesaggistica dei compendi problematica connessa all’istituzione da parte del dunali. Le intenzioni specifiche del comune Soprintendente di vincolo architettonico sulla riguardano invece la realizzazione di circa 18000 struttura. mc su un’area all’interno del campo dunare Anche nell’ambito dell’Arburese si individua precedentemente occupata dal campeggio tuttora un’area localizzata tra e esistente. In generale si discute sulla necessità di Ingortosu , in posizione centrale rispetto al centro stabilire delle regole comuni per la localizzazione abitato di Arbus e la costa e caratterizzata dalla dei nuovi insediamenti turistici lungo la costa. presenza di numerose strutture in disuso, legate all’attività mineraria, il cui recupero, insieme con la infrastrutturazione del territorio consentirebbe di proporre sistemi integrati di ricettività costa/entroterra. In generale si condivide l’indirizzo inerente il recupero dei fabbricati dismessi con finalità turistiche e ricreative .

Il tema dell’archeologia industriale viene affrontato anche in chiave culturale e di valorizzazione del paesaggio con la comune opinione di stabilire modalità per favorire la realizzazione di nuovi itinerari di valore storico-culturale e ambientale mediante il recupero degli approdi portuali minerari dimessi, della viabilità storica e dei L’incremento della capacità ricettiva, se presenta vecchi tracciati ferroviari, con la possibilità di delle criticità da superare in area costiera, deve riutilizzare le strutture localizzate lungo i diversi invece prendere in considerazione una possibile percorsi. sinergia con le aree interne, portatrici di altri valori Questo grande tema viene trattato in relazione ai di grande rilevanza, favorendo il recupero dei rapporti con il Parco Geominerario, all’interno del

quale risulta necessario elaborare una Durante i lavori si sono affrontate le tematiche perimetrazione dei patrimoni storici del lavoro da connesse con le aree naturali o di particolare salvaguardare e valorizzare, che consenta una pregio ambientale . maggiore efficacia degli interventi di Partendo dalle aree costiere si è condivisa la riqualificazione. necessità di dettare regole per la tutela di aree dunali, stagnali e per le pinete litoranee, volte Nell’arco della giornata si sono affrontate le alla loro contestuale valorizzazione attraverso, per tematiche connesse con l’infrastrutturazione del esempio, la realizzazione di percorsi guidati e territorio con particolare riferimento alle difficoltà itinerari pedonali o ciclabili che consentano la pratiche che derivano dalla prescrizione di fruizione turistica del territorio. selciare le strade rurali con terra stabilizzata o Per le aree stagnali si individua la necessità di attraverso l’utilizzo di soluzioni giudicate più regolare l’impianto di strutture per l’itticoltura , compatibili con il contesto ambientale dalle ravvisando come alcune di queste realizzate in autorità competenti in materia paesaggistica, passato non abbiano avuto particolari risultati nonostante sia stato rilevato che tali soluzioni economici, modificando però l’assetto del risultino essere molto costose e poco efficaci territorio. Per queste stesse aree sarà quindi durante le stagioni particolarmente piovose. necessario pensare a nuovi usi o al rilancio Si mette in risalto che le aree oggetto di dell’iniziativa economica. discussione sono interessate da flussi turistici Regole condivise per la tutela devono essere stagionali, pertanto si propongono indirizzi tesi a stabilite anche per le aree interne boscate , favorire la realizzazione di aree camper, di riferendosi in particolare all’estesa sughereta nel infrastrutture per la nautica da diporto e la territorio di Buggerru e alla pineta di San Giovanni riqualificazione della viabilità stradale Suergiu spesso indicata come potenziale sede di esistente anche con metodologie tradizionali, in fanghi rossi residui degli impianti metallurgici. modo da consentirne la fruibilità.