Allegato 1

Ministero dell'Interno Dipartimento della Pubblica Sicurezza

PROGRAMMA OPERATIVO “LEGALITÀ” FESR/FSE 2014 - 2020

MODELLO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI

Invito a presentare proposte progettuali a valere sull’Asse 4 – Azione 4.1.2 “Percorsi di inclusione sociale e lavorativa per particolari soggetti a rischio devianza”

TITOLO DEL PROGETTO IL BUON CAMMINO

BENEFICIARIO CITTA’ METROPOLITANA DI

Modello per la presentazione dei progetti

Introduzione

Il presente Modello rappresenta l’unico formulario ammissibile per la presentazione dei progetti finanziabili nell’ambito del PON Legalità 2014/2020.

Il Modello deve essere completato in ogni sua parte conformemente alle indicazioni fornite in ciascun paragrafo. Il modello deve essere datato e firmato da un soggetto autorizzato ad impegnare l’Ente Proponente.

Al modello è allegata una dichiarazione d’impegno con la quale il soggetto proponente si impegna ad assumere, in caso di concessione del finanziamento, alcuni oneri previsti dal Sistema di Gestione e Controllo del Programma.

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Modello per la presentazione dei progetti

1. Anagrafica soggetto proponente

1.1 Capofila di progetto (se previsto)

Denominazione CITTAMETROPOLITANA DI CATANIA

Sede CATANIA

Indirizzo VIA PREFETTURA ,14

ANAGRAFICA RESPONSABILE DI PROGETTO

Nome e Cognome del DOTT. ETTORE DE SALVO Responsabile di Progetto

Ufficio presso cui è incardinato POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO il Responsabile di Progetto

Telefono 095/4012039

Indirizzo di posta certificata [email protected]

1.2 Partner di progetto

Denominazione Comune di

Sede Biancavilla

Indirizzo Via Giuseppe Verdi ,1

Ruolo nell’ambito del progetto Partner

Nome e Cognome del Referente del partner di Maria Battiato progetto

1.2Partner di progetto

Denominazione Comune di

Sede Caltagirone - Ufficio di Servizio Sociale

Indirizzo Via S. Maria di Gesù n. 90

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Modello per la presentazione dei progetti

Ruolo nell’ambito del progetto Partner

Nome e Cognome del Referente del partner di Giovanna Terranova progetto

1.2Partner di progetto

Denominazione Comune di Catania

Sede Catania

Indirizzo Piazza Duomo

Ruolo nell’ambito del progetto Partner

Nome e Cognome del Referente del partner di Francesco Gullotta progetto

1.2Partner di progetto

Denominazione Comune di

Sede Gravina di Catania

Indirizzo Via Marconi 6

Ruolo nell’ambito del progetto Partener di progetto

Nome e Cognome del Referente del partner di Santo Lagona progetto

1.2Partner di progetto

Denominazione Comune di

Sede Principale

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Modello per la presentazione dei progetti

Indirizzo Piazza Umberto n. 14, 95040, Ramacca, CT

Ruolo nell’ambito del progetto Partner

Nome e Cognome del Referente del partner di Cristina Di Mauro progetto

1.1 Partner di progetto

Denominazione Comune di San Michele di Ganzaria

Sede San Michele di Ganzaria

Indirizzo Via Roma

Ruolo nell’ambito del progetto Partner

Nome e Cognome del Referente del partner di Michele Giongrandi progetto

2.Anagrafica progetto

Asse del PON Legalità Asse 4 – Favorire l’inclusione sociale e la diffusione della legalità

Azione 4.1.2 – Percorsi di inclusione sociale e lavorativa per particolari categorie di soggetto a rischio devianza Sotto-azione

Titolo del progetto IL BUON CAMMINO

Costo del progetto € 2.964.674,00

Localizzazione Catania e provincia

Destinatari Minori/giovani in situazioni di disagio e a rischio devianza

Durata 3 anni

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Modello per la presentazione dei progetti

Il progetto il “Buon Cammino “ è volto alla realizzazione di percorsi preordinati alla inclusione sociale e alla diffusione della legalità mediante centri di aggregazione giovanile. Intende attivare processi di empowerment nei giovani a rischio devianza, al fine di promuovere percorsi di inclusione socio-educativa e professionale , oltre che animare il dibattito sui temi Breve sintesi del progetto inerenti la legalità. Si rivolge in via prioritaria ai giovani a rischio marginalità, abbandono scolastico , droga e delinquenza minorile con specifico coinvolgimento dei comuni ad alto rischio sul territorio del comune di Catania e dei comuni di Biancavilla, Caltagirone,Gravina di Catania, Ramacca e San Michele di Ganzaria.

3.Contenuti del progetto

3.1 Finalità del progetto Analisi del contesto di riferimento e del contributo alla strategia del programma Descrivere il fabbisogno alla base della proposta progettuale, fornendo informazioni circa il contesto di riferimento, eventualmente anche con il supporto di dati statistici, ed il contributo della proposta progettuale alla strategia del Programma.

Il Progetto “ Il Buon Cammino “ della Città Metropolitana di Catania pone una particolare attenzione al contesto territoriale dove esistono fenomeni di emarginazione sociale, un alto tasso di criminalità ed un elevato rischio di devianza, in particolare a discapito della fascia minorile. Il territorio del comune di Catania e dei comuni di Biancavilla, Caltagirone,Gravina di Catania, Ramacca e San Michele di Ganzaria si ritengono ad alto rischio sulla base di una attenta ed approfondita ricerca condotta sui rispettivi . In particolare: Territorio di Catania Secondo il rapporto della DIA (2017) Catania continua ad essere, purtroppo, sotto il controllo capillare della criminalità organizzata. La situazione nello specifico, vede l’architettura dei sistemi criminali pressoché inalterata, confermando gli schieramenti da tempo delineati: da un lato "cosa nostra" dall’altro clan fortemente organizzati. In questa situazione di controllo del territorio non stupisce che per microcriminalità Catania non sia tra le primissime grandi città italiane (fanno eccezione i furti con strappo, i cosiddetti "scippi" e quelli automobili). Se però si guarda in specifico alla criminalità minorile i dati sono allarmanti. Catania è la terza città in Italia per minori presi in carico dagli Uffici di CONTESTO DI servizio sociale del Ministero della giustizia (1.012) e la quarta per presenza media di RIFERIMENTO minori nel locale IPM (52) [dati Ministero della Giustizia a marzo 2017]. Passando alla descrizione delle strategie affaristico-mafiose delle organizzazioni criminali etnee, si conferma, la tendenza ad adottare strategie che puntano ad infiltrare i settori dell’economia legale con la partecipazione più o meno “spontanea” di soggetti del mondo imprenditoriale – e a condizionare, nelle forme più svariate, l’azione della Pubblica Amministrazione. le attività investigative, hanno svelato casi di turbativa d’asta, di estorsione e usura. Allo stesso modo, la raccolta illecita delle scommesse, anche telematiche, appare fortemente esposta agli interessi della criminalità organizzata. Il ricorso a fittizie intestazioni di beni si conferma, inoltre, lo strumento primario cui ricorrono esponenti delle consorterie mafiose per acquisire la gestione ed il controllo di attività commerciali. La criminalità organizzata si è strutturata come un mondo parallelo e sostitutivo rispetto a quello ufficiale, capace di garantire sicurezza, opportunità di “carriera” e di miglioramento delle condizioni esistenziali, e perfino una sorta di “welafare sociale alternativo” in grado di provvedere, anche economicamente, al sostentamento degli orfani, delle vedove, delle famiglie di chi è in carcere. In questo contesto aumentano nella città le situazioni di povertà e di esclusione sociale a danno soprattutto di famiglie con 3 o più figli minori, famiglie monoparentali, monoreddito o senza alcuna fonte certa di reddito.

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Modello per la presentazione dei progetti

Riguardo al mercato del lavoro, si evidenzia che il tasso di disoccupazione in età 15-74 anni è al 18,9 % nel 2017 (ISTAT). Nello stesso anno il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto il 53% . La permanenza dei giovani nel circuito all’istruzione e della formazione, fondamentale per promuovere l’empowerment dei ragazzi e accrescere i livelli di legalità, soprattutto in coloro che vivono in condizioni di disagio e marginalità (quando non di devianza), è sempre più difficoltosa. L'abbandono scolastico secondo il MIUR si attesta a Catania ad un livello superiore al 38%. Inoltre sempre di più sono i giovani NEET, che non studiano , non lavorano o non sono impegnati in attività formative professionalizzanti. Le conseguenze della presenza pervasiva della criminalità organizzata comporta, tra l'altro, illegalità diffusa soprattutto in alcuni territori della città, in particolare nelle zone periferiche e/o più degradate (Librino, San Giorgio, S.Giovanni Galermo, Trappeto Nord, San Leone, Monte Po, Centro storico) ove è forte la presenza della mafia e maggiore la carenza di servizi e di strutture dedicate, in particolare, ai giovani. Territorio di Biancavilla Il contesto territoriale del Comune di Biancavilla noto tristemente per l’elevato tasso di marginalità e rischio di devianza tra i giovani residenti nel comprensorio. Dagli ultimi dati in possesso ai servizi sociali territoriali si evince infatti, che tra i minori residenti a Biancavilla la tipologia di disagio più frequente rilevato è il disturbo del comportamento (24%) e la difficoltà di socializzazione (18%). L’USSM in particolare ha registrato negli ultimi tempi un forte incremento del numero dei minori segnalati e di denunce. Dal 2006 ad oggi si è passati da 15 a 409 denunce. Dati simili anche quelli forniti dal Ser.T che vedono nella fascia d’età 15-24 più richieste da parte dei servizi. A questo quadro complessivo di disagio va aggiunto il fenomeno delle gravidanze precoci di giovani donne ancora adolescenti in seguito alla consuetudine di metter su famiglia molto precocemente e le frequenti richieste di intervento al locale Commissariato di Polizia per liti o maltrattamenti familiari. Il presente progetto si propone di aiutare minorenni in fase di uscita o usciti dai circuiti penali, donando loro la possibilità di una esperienza di crescita e di aggancio al territorio attraverso un programma di formazione e orientamento professionale che miri al rispetto delle aspettative di ciascuno e alle attitudini personali, sino a condurli ad un inserimento nel mondo del lavoro. Il Progetto si pone come percorso alternativo a quello vissuto dai minori in oggetto durante la loro prima infanzia, un percorso di crescita personale e riscoperta di sé. I destinatari dell’intervento sono soggetti compresi in una fascia di età che va dagli 13 ai 17 anni e che si trovano in fase di uscita o usciti dai circuiti penali. Ogni ragazzo verrà inserito in uno specifico percorso che preveda le attività più idonee alla sua formazione dall’assolvimento dell'obbligo scolastico, all’offerta di una formazione professionale che rispetti le attitudini personali di ciascun utente. Territorio di Caltagirone Nel territorio emergono le seguenti criticità evidenziate nell’ analisi sociale, in parte dal Piano di Zona ed in parte da quanto rilevato da Organismi pubblici operanti nel nostro territorio che collaborano con il nostro Ufficio di Servizio Sociale, Scuola, Ser.t., forze dell’Ordine, U.E.P.E. : - aumento dell’emigrazione giovanile qualificata, dovuta alla mancanza di opportunità di lavoro adeguata ai titoli di studio, conseguentemente buona parte dei giovani laureati tende a trasferirsi nel nord Italia o all’estero; peggioramento delle condizioni socio- economiche delle famiglie e crescita delle convivenze e dei nuclei disagiati che si disaggregano e riaggregano provocando problemi di tipo educativo e sociale per i minori, e gravi problemi economici per le donne che spesso rimangono sole con uno o più minori a carico; - aumento del numero di persone che fuoriesce dal mondo del lavoro, in un’età tra i 50 e i 60 anni, che risulta troppo bassa per il diritto alla pensione sociale e troppo alta per rientrare nel mondo del lavoro seppur sommerso e/o precario; si rilevano numerosi casi di persone adulte e/o nuclei familiari a rischio di marginalità a causa di incalzanti difficoltà economiche, abitative, sociali e privazioni di varia natura: materiale, relazionale, di istruzione, di salute ecc.; si tratta, dunque, di zone grigie di indigenza che possono anche coesistere creando una forte situazione di rischio e disagio;- crescita del numero dei giovani e dei giovanissimi che vivono sotto la soglia di povertà e tendono a rimanere intrappolati in dinamiche di esclusione, ritrovandosi spesso da soli o immersi in una rete di relazioni non sufficientemente adeguate ad affrontare le difficoltà

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della vita quotidiana; - basso tasso di criminalità organizzata minorile, ma aumento di microcriminalità legata all’abuso di alcool e droghe, fenomeno che negli ultimi anni sta assumendo una notevole rilevanza sociale; - significativa la presenza di immigrati nel territorio dove sono presenti diverse strutture di I e II accoglienza per circa 200 minori stranieri non accompagnati e un progetto Sprar che ospita 67 msna e uno Sprar adulti che ospita n.65 richiedenti asilo; alla significativa presenza di immigrati presso strutture di accoglienza, deve aggiungersi la rilevante e sempre più crescente presenza di immigrati, extracomunitari e neocomunitari; tali soggetti che cercano di integrarsi nel nostro territorio spesso trovano difficoltà dovute a carenze nella conoscenza della lingua italiana, a difficoltà di trovare un lavoro in un territorio fortemente caratterizzato da alto tasso di disoccupazione, di conseguenza si accentuano i rischi di marginalità dei soggetti immigrati. Le Agenzie del territorio sono concordi nel ritenere importante investire sul piano sociale, risorse economiche ed umane finalizzate a potenziare la strategia di prevenzione per: - la riduzione del rischio di devianza minorile e di microcriminalità; - la riduzione del numero degli studenti che non frequentano con regolarità la scuola o che abbandonano la scuola dell’obbligo; - l'inclusione sociale e lavorativa; - il contrasto della stigmatizzazione e della marginalizzazione sociale, - il miglioramento della qualità della vita. Territorio di Gravina di Catania Il Comune di Gravina di Catania si estende su una superficie di Kmq.5,04 per una popolazione di circa 25.400. A partire dagli anni ‘60 ha subito un notevole sviluppo demografico fino a divenire uno dei territori con densità di popolazione tra le più elevate d’Europa. Nel territorio coesistono realtà totalmente diverse, una costituita dal nucleo originario dei Gravinesi, legato alla sua cultura e valori tradizionali, che non ha accettato di buon grado gli “immigrati” provenienti prevalentemente dalla Città e considerati portatori di disagio socio-economico-abitativo. Un ’altra è quella di coloro che non hanno maturato il senso di appartenenza al territorio considerandolo solo come dormitorio. Nel territorio coesistono insediamenti di edilizia residenziale ed edilizia popolare, quest’ultima comprende alloggi di proprietà comunale destinati agli sfrattati oltre ad altre proprietà del Comune di Catania che ha destinato ai terremotati del ‘90 e agli sfrattati. Ciò ha comportato la presenza di numerose famiglie portatrici di disagio sociale con la conseguenza di fenomeni di dispersione scolastica ( 13 nell’ultimo anno), devianza minorile (tra questi si registrano almeno 13 casi presi in carico dall’USM ) e nella necessità di continui interventi da parte dell’ufficio di servizio sociale comunale. La popolazione minorile in età scolare di età compresa dagli 11 ai 18 anni, nel territorio di Gravina di Catania, ammonta a 2238 unità pari al 8,81% dell’intera popolazione gravinese. In conclusione si può affermare che nel contesto emerge un dato poco rilevante per quanto riguarda la presenza di minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria o sottoposti a provvedimenti penali che segue il trend nazionale e regionale. Si rileva, altresì, un numero significativo di minori a rischio di devianza, con situazione di disagio familiare, scolastico, psichico, con uso di stupefacenti e di alcool nella fasce di età delle scuole medie-superiori, con frequenza scolastica irregolare dovuta a condizioni di disagio socio-economico vissute dalle famiglie a causa dell’alto tasso di disoccupazione e per l'aumento di famiglie che si disgregano. Territorio di Ramacca il territorio è di 43.743 ettari, Fa parte del Distretto socio – sanitario n° 20 composto dai comuni di , , Militello Val di Catania, e , tutti collocati nell’area territoriale del calatino sud – Simeto. Il progetto si colloca in maniera sia logistica che funzionale nel cuore dei quartieri più popolosi e disagiati “Burgu”, “Sibbia”, “Furriatu” e “Carrubbu” e luoghi ove si sono registrati nell’ultimo anno numerosi atti vandalici (Centro sociale, Museo tematico). Ramacca conta oggi 10.866 abitanti, di cui 2.097 minori (0-17 anni) e 2.760 giovani (18- 35 anni). 667 sono gli immigrati regolarmente residenti, con una percentuale di incidenza del 39,9%. Ad incidere fortemente sul disagio sociale è prima di tutto l’elevato tasso di disoccupazione, pari al 25,5%, che per i giovani supera il 55%. Diffusi sono i fenomeni di

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criminalità che condizionano la vita sociale, economica e politica del paese. Tali problematiche ricadono in maniera diretta sulle giovani generazioni, contribuendo a determinare l’assunzione di condotte oppositive verso qualsiasi forma di legalità, inclusa la frequenza scolastica. Le vite di tanti piccoli in carriere criminali (furti, spaccio, controllo del territorio, atti vandalici), creano zone grigie . In aumento, nell’ultimo triennio, il n. di minori residenti seguiti dal Tribunale dei Minori di Catania, n. 2 dei quali sono attualmente impegnati in progetti di messa alla prova e n. 10 segnalati c/o la Stazione dei Carabinieri per atti vandalici. In preoccupante crescita, anche se non si dispongono di dati ufficiali relativi al solo Comune, anche il numero per problemi di tossicodipendenza, alcol dipendenza e ludodipendenza. I dati sulla dispersione scolastica indicano un numero di minori segnalati servizi sociali di 15 unità. A questi si aggiungono quei tantissimi minori demotivati, che collezionano assenze ingiustificate, ritardi e note disciplinari. Tanti sono anche i ragazzi che i sistemi educativi non riescono a trattenere e che diventano invisibili. In diversi casi il richiamo della “strada”, spesso vissuta dai ragazzi in difficoltà come la sola alternativa possibile e praticabile, rappresenta un rischio reale, che si accompagna a quello strettamente correlato all’avvio di attività devianti. La dispersione scolastica costituisce dunque un indubbio freno allo sviluppo territoriale, limitandone le possibilità di crescita economica e sociale. L'azione volta alla riduzione del fenomeno necessita di essere supportata da specifiche iniziative contro l’abbandono scolastico, nella convinzione che interventi efficaci possano aumentare l’interesse dei giovani verso la scuola e contribuire al loro successo formativo. Il 19% degli alunni di scuola secondaria di primo grado dichiara di non intervenire in presenza di una "cattiva azione" da parte di un compagno. Gli insegnanti confermano l’aumento dei casi di bullismo/ cyberbullismo nelle aule scolastiche e l’inefficacia delle tradizionali misure “punitive” (richiami verbali, note sul registro e sospensioni)

Territorio di San Michele di Ganzaria Da una attenta analisi del bisogno si è rilevato che il target identificativo è costituito da giovani e nuclei familiari con minori a rischio di marginalità a causa di incalzanti difficoltà economiche, abitative, sociali senza una solida rete familiare, sociale, amicale a supporto. In questo contesto si inserisce il concetto di "povertà" come un processo multi- dimensionale e dinamico, in continua evoluzione che non è connotato da una deprivazione specifica, ma sottende ad una serie di privazioni di varia natura: materiale, relazionale, di istruzione, di salute. Privazioni che possono anche coesistere generando forti situazioni di rischio e disagio.

L’inclusione socio-economica dei giovani a rischio di marginalità si presenta,oggi, come un problema estremamente complesso, la cui gestione deve tenere conto non solo delle normali difficoltà legate alle dinamiche del mondo della scuola e del mercato del lavoro, ma anche di pregiudizi sociali e vincoli istituzionali che tendono a perpetuare le condizioni esclusive dei soggetti svantaggiati . La segmentazione delle politiche per l’inclusione sociale costituisce, inoltre, un problema che talvolta vanifica l’efficacia degli interventi stessi. In quest’ottica, la formazione ed il lavoro rappresentano i canali privilegiati per il trattamento rieducativo e risocializzante del soggetto svantaggiato. Obbiettivo generale della presente proposta progettuale è il recupero della coesione sociale attraverso la realizzazione di azioni complesse volte a rimuovere i vincoli CONTRIBUTO ALLA dell’esclusione e a promuovere la presa in carico dei giovani a rischio devianza, residenti STRATEGIA DEL nei comuni oggetto di intervento, e l’inclusione sociale delle fasce di popolazione a PROGRAMMA maggiore rischio di esclusione, quale appunto quella minorile, con particolare attenzione ai giovani presi in carico dai servizi sociali per abbandono scolastico. Tale obiettivo si intende conseguire attraverso obbiettivi specifici focalizzati sui predetti territori, da perseguire in collaborazione dei 6 Comuni partner del progetto : comune di Biancavilla : gli obiettivi prefissati sono - interventi formativi dei singoli e molteplici soggetti collettivi che formano la "rete" di aiuto e di supporto alla formazione della personalità del minorenne e del suo inserimento nel mondo del lavoro: comunità- alloggio, scuole, servizi, famiglie, tempo libero, parrocchie, ambienti lavorativi, che attuano l'intervento vero e proprio con il minorenne in difficoltà. – Attività di un percorso che permetterà al minore di comprendere e interiorizzare il significato del “non essere lasciati soli”, delle regole, del rispetto dell’altro, del rispetto di se stessi e del

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concetto di limite per potersi orientare nell'inserimento del mondo del lavoro. comune di Caltagirone: si svilupperanno azioni ed interventi mirati ad adolescenti segnalati dalla scuola, dall’autorità giudiziaria, dalle strutture di accoglienza, dai Servizi Sociali, dalla famiglia per comportamenti classificabili come rischiosi o per abbandono scolastico o perché totalmente privi di progettualità sul proprio futuro. Si costituirà una rete efficace di attori sociali che interagiranno in maniera sinergica per attivare processi di aiuto finalizzati al miglioramento della vita del giovane. Saranno attivamente coinvolti vari soggetti istituzionali: il Comune che avrà funzioni di regia organizzativa e di verifica periodica, l’A.S.P. ed in particolare il Ser.T., le scuole, le parrocchie, l’Associazionismo culturale e di volontariato. comune di Catania : Il contributo che si intende dare alla strategia del programma è la creazione di centri di aggregazione all'interno delle scuole con interventi di supporto didattico a minori particolarmente esposti all'emarginazione e alla dispersione scolastica, attraverso anche l'attivazione di laboratori creativi e personalizzanti. - Azione di ascolto e di discussione attraverso lo sportello di supporto scolastico che si prevede di attivare negli istituti scolastici che ne faranno richiesta. L'operatore sarà un punto di riferimento per il minore, per i docenti e per le famiglie per la risoluzione dei conflitti scuola/ragazzo/famiglia. Un contributo a migliorare il sistema d'inclusione sociale verrà dato dai laboratori sportivi che operano nella prevenzione, nella socializzazione e nel benessere psico-fisico del minore. comune di Gravina di Catania : incentivare l’inclusione sociale di particolari categorie a rischio di devianza, nella logica che gli interventi di prevenzione debbano rappresentare il punto centrale delle politiche sociali volte a favorire percorsi di inclusione - Costruzione di reti, capaci di sostenere azioni di educazione alla legalità. - Ampliare e diversificare le tipologie di intervento e rivolgerle in modo efficace verso il disagio giovanile .- Sviluppare “servizi alla persona” rivolti a giovani “vulnerabili” e capaci di promuovere ed accrescere:la creatività e l’autonomia; il senso di appartenenza alla comunità; contribuire a sostenere la cultura della legalità e l’assunzione di responsabilità verso se stessi, verso gli altri e verso l’ambiente. comune di Ramacca : interventi mirati ed integrati, territorialmente definiti e radicati nella specificità di bisogni e risorse (reali e potenziali) condivisi con gli operatori sociali coinvolti nei contesti in oggetto. - Percorsi personalizzati di inserimento sociale ; - percorsi formativi di educazione alla legalità ed alla cittadinanza attiva presso le scuole e le istituzioni educative; - Azioni atte ad innescare tra i giovani processi di conoscenza, analisi critica e attività di impegno civico; - Potenziare i servizi socio-educativi in quelle zone caratterizzate da un alto tasso di esclusione e marginalità sociale, di criminalità e rischio devianza ; - Agire concretamente su dispersione scolastica mediante interventi strutturati, in sinergia tra Comune e realtà associative del territorio . comune di San Michele di Ganzaria : azioni di promozione dell'autostima e delle capacità di scelta, orientamento e supporto dei beneficiari verso l'acquisizione di competenze lavorative, sociali e scolastiche. - Diffondere informazioni corrette ed adeguate sul rischio di infrangere la legge adottando comportamenti devianti o criminali. - Promuovere strategie per la prevenzione della devianza tra gli adolescenti e i giovani, e un approfondimento sui temi della legalità e del rispetto delle regole, attraverso la creazione di un percorso di confronto e scambio fra la scuola ed altre realtà significative ( operatori di case di accoglienza , ex tossicodipendenti, ex detenuti ....), operatori penitenziari e i volontari.

Nel panorama strategico del progetto della Città Metropolitana padroneggia un forte disagio socioculturale ed economico delle famiglie che risiedono nei comuni citati, che ogni giorno fronteggiano svariati rischi e problematiche. Si tratta di comuni ad alto rischio AMBITO di criminalità come riportato delle statistiche. TERRITORIALE/AREA Analisi del contesto ed ambiti territoriali di intervento : DI INTERVENTO  il comune di Biancavilla considerato insieme al Comune di Paternò e l’angolo della morte per la pervasività mafiosa o di famiglie a questa affiliate, i casi di devianza minorile e l’alto tasso di criminalità.  il Comune di Caltagirone e l’area di intervento sono i giovani tra i 13 e i 20 anni

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individuati all’interno della Scuola Media Superiore e nei quartieri degradati del territorio. E’ in tali aree che sono emerse evidenti fenomeni di marginalità sociali, notevoli flussi migratori e un incremento della microcriminalità giovanile e a rischio di devianza.  la città di Catania sarà coinvolta nell'intero territorio, con particolare attenzione ai quartieri periferici di Librino, San Giorgio, S. Giovanni Galermo, Trappeto Nord, San Leone, Monte Po, nel Centro storico, ad elevato livello di pervasività mafiosa e interessati da fenomeni quali marginalizzazione, alti flussi migratori e alto tasso di criminalità minorile.  il comune di Gravina di Catania è strutturato in diverse zone e precisamente: centro storico, zona Fasano, San Paolo, e Valle Allegra. In ciascuna delle predette realtà territoriali sono presenti fenomeni di marginalizzazione sociale e rischio di devianza giovanile.  il Comune di Ramacca, in particolare i suoi quartieri più popolosi e disagiati “Burgu”, “Sibbia”, “Furriatu” e “Carrubbu”, con pesanti condizioni in termini di esclusione e marginalità sociale, ricerca di espedienti e vie di illegalità, fuoriuscita precoce dal circuito scolastico-formativo. A questi quartieri si aggiungono le zone del Centro sociale, del Parco Wagner, del Museo tematico e delle villette, ove si concentrano le attività di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti.  il comune di San Michele di Ganzaria, al confine delle provincie di Catania, Caltanissetta e Ragusa, è un comune di 3.200 abitanti della città metropolitana di Catania. Centro collinare, di origine medievale. All’interno della realtà sammichelese sono presenti due istituti di istruzione, I.C.S. E.De Amicis, e l’Istituto Alberghiero che raccoglie un bacino d’utenza preveniente dai paesi limitrofi; La popolazione scolastica è composta da 231 alunni iscritti all’I.C.S. e 330 iscritti all’Istituto Alberghiero. Nel comune di San Michele di Ganzaria si riscontra una realtà economica socio culturale molto varia in cui convivono nella collettività locale varietà minoranze etniche, determinate della presenza di n.2 SPRAR adulti e n.1 Centro di prima accoglienza di minori. Si ha una forte dispersione scolastica; quest’ultima ha registrato un dato pari al 8% relativo all’anno scolastico 2016/2017. Il territorio è caratterizzato da una popolazione locale varia, a cui appartengono anche famiglie con gravi disagi economici e sociali. Gli interventi saranno personalizzati, con risorse umane e materiali, l’apertura della scuola in orario pomeridiano sono iniziative che potrebbero impedire e prevenire abbandoni e favorire la crescita umana e sociale delle nuove generazioni.

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3.2 Descrizione delle attività progettuali proposte Descrivere le attività progettuali proposte. In tale sezione devono essere illustrati i contenuti (cosa si chiede di finanziare), le fasi di realizzazione (es. progettazione, esecuzione lavori o acquisto di forniture, …) e come si prevede di organizzare il progetto.

Il progetto “Il Buon Cammino”intende attivare processi di emppowerent nei giovani a rischio marginalità, al fine di promuovere percorsi di inclusione socio-educativa e professionale, oltre che animare il dibattito sui temi inerenti la legalità attraverso i canali dei comuni prescelti: Comune di Biancavilla : I minori saranno coinvolti in percorsi di orientamento e formazione, e contestualmente verranno agganciati attraverso laboratori esperienziali e sportivi individuati come potente strumento di coesione sociale e di lotta all’esclusione; lo sport, in particolare se di gruppo, contribuisce a promuovere una cittadinanza attiva e consapevole in quanto veicolo di valori di: appartenenza al gruppo e alla squadra, amicizia e relazioni interpersonali autentiche, capacità di cooperare, empatia e condivisione, lealtà, fair play, partecipazione, senso della giustizia, impegno sociale e politico, conoscenza del territorio, volontariato, rispetto delle norme e delle regole, sintesi tra morale individuale e sociale. Al contempo i luoghi in cui verranno realizzati i laboratori diventeranno dunque luoghi fisici di aggregazione per i minori devianti. Si prevedono due fasi: 1 Fase Orientamento scolastico e/o lavorativo: L’integrazione del minore in un processo formativo si realizza attraverso l’inserimento in una realtà pronta ad accoglierlo e ad aiutarlo nell’espressione delle sue aspirazioni, dei suoi bisogni e delle sue potenzialità, sviluppando le capacità operative e di autonomia ma tenendo sempre conto delle esperienze di vita pregresse dello stesso e del contesto di riferimento a cui appartiene in un’ottica di sviluppo e di crescita che deve accompagnare l’esperienza a cui il minore partecipa supportandolo e sostenendolo durante tutte le fasi. L’orientamento è strutturato in diversi momenti: accoglienza, orientamento scolastico o orientamento al ruolo professionale; 2 Fase Formazione: L’obiettivo di questa seconda fase consiste nell’acquisizione di competenze tecniche e trasversali del ruolo lavorativo scelto attraverso degli stage. Lo stage ha un valore elevato per il minore nell’acquisizione della consapevolezza di sé e del proprio posto nel mondo. Lo stage infatti pone l’adolescente in relazione diretta col mondo del lavoro, in un ambito lavorativo nel quale possa riconoscersi o del quale ne abbia espressamente fatto richiesta, avendo l’opportunità di sperimentare la tenuta di una propria ipotesi professionale pur non avendo le competenze specifiche normalmente richieste e senza avere i vincoli derivanti dalla produttività. In altre parole che si possa sperimentare in ambiente protetto. A completamento di questa seconda fase formativa sono previste esperienze di laboratorio:- Le attività organizzate in aula mirano allo sviluppo di abilità scolastiche e all’acquisizione di nozioni civiche e sociali con particolare riferimento ai diritti e doveri dei cittadini. Queste acquisizioni risultano determinanti nel momento di transizione al lavoro, garantendo la tenuta rispetto agli impegni lavorativi e l’elasticità dell'adolescente nel rispondere alle richieste del contesto. I laboratori invece utilizzano la pratica per permettere il raggiungimento di molteplici obiettivi: sperimentare forme di apprendimento differenti da quelle normalmente in uso nell’ambito scolastico; la realizzazione di un risultato/prodotto visibile che implica senso di soddisfazione e riuscita; la possibilità di verificare le proprie attitudini nelle diverse attività proposte e infine creare in gruppo valorizza lo scambio, la compartecipazione, la relazione finalizzata al raggiungimento di un obiettivo comune. Le attività di laboratorio riguardano i seguenti settori: teatro, doposcuola specialistici, attività informatiche, attività sportive come calcio, tennis e quant’altro possa essere utile alle attività. Gli operatori coinvolti nelle attività saranno:- n. 1 coordinatore- n. 1 assistente sociale- n. 1 psicologi- n. 2 educatori - n. 2 istruttori sportivi - n. 1 tutor informatico- n. 1 amministrativo Gli enti coinvolti nelle attività progettuali oltre ai servizi sociali del Comune di Biancavilla saranno: le parrocchie, le associazioni sportive presenti sul territorio. Comune di Caltagirone : Le azioni previste sono le seguenti: la realizzazione di uno sportello d’ascolto all’interno delle scuole superiori a più alto rischio di devianza e di un centro di ascolto nei quartieri degradati del territorio con la presenza di due professionisti (assistente sociale specialista e psicologo); incontri, conferenze, dibattiti, focus nelle scuole con esperti sui temi della prevenzione al tabagismo, all’alcoolismo e all’uso di sostanze stupefacenti. Tematiche riguardanti la cultura della legalità, il rispetto delle regole e la responsabilità verso se stessi e come cittadini. Lo sviluppo della coscienza democratica, lo spirito di partecipazione e la responsabilità sociale nei ragazzi. Migliorare le relazioni tra ragazzi e tra ragazzi e insegnanti, cercando di prevenire e gestire fenomeni di bullismo, prevaricazioni, discriminazioni, ecc. Promuovere la fiducia dei ragazzi nelle Istituzioni preposte a governare, a diverso titolo e con diverse competenze, il tema della sicurezza e della legalità. Promuovere la conoscenza e l'utilizzo in sicurezza della rete internet e dei principali social network e stimolare un uso dei gli stessi in modo consapevole e critico. Tematiche sulla sicurezza stradale e sull’educazione alla solidarietà e al rispetto degli altri, sugli stili di vita e sull’uso del tempo; la realizzazione di un centro di aggregazione giovanile all’interno del quale svolgere laboratori altamente motivanti e stimolanti quali quelli sportivi, musicali, teatrali e multimediali. I laboratori

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teatrali e musicali sono finalizzati alla creazione di un ambiente dove ciascun giovane possa esprimersi e manifestare liberamente i propri bisogni sviluppando così la conoscenza del sé e del collettivo. Attraverso i laboratori è possibile sperimentare linguaggi espressivi diversi: gestualità, immagine, musica, ritmo, canto, danza e parola; consolidare e rafforzare la conoscenza di sè e dell’ altro; educarsi al rispetto, alla collaborazione e alla cooperazione. - L’attivazione di laboratori per il recupero delle abilità di apprendimento e attenzione attraverso attività motivanti (matematica, italiano e lingua straniera): i laboratori avranno come principale obiettivo il recupero della marginalità scolastica e dell’insuccesso formativo, mediante l’attivazione di moduli intensivi per il recupero dei saperi e delle competenze previste nei curricoli delle rispettive scuole, con una specifica attenzione sia all’acquisizione di competenze meta cognitive (imparare ad imparare, consapevolezza del proprio stile cognitivo, acquisizione di un corretto metodo di studio …) sia all’interiorizzazione di competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza attiva; nelle scuole saranno organizzate attività laboratoriali, per gruppi di livello, finalizzate all’acquisizione delle competenze linguistiche, matematiche e delle competenze civiche come fondamento per un adeguato inserimento nel contesto scolastico e sociale; i laboratori di lettura e di scrittura creativa, l’apprendimento operativo della matematica, l’approccio multimediale alle discipline costituisce una metodologia valida d’ insegnamento soprattutto con gli alunni con difficoltà di apprendimento o con disabilità certificate. Verranno coinvolti nel progetto vari soggetti istituzionali: il comune che avrà funzioni di regia organizzativa, l’A.S.P. ed in particolare il Ser. T., le scuole, le parrocchie, l’associazionismo culturale e di volontariato. Il coordinamento gestione e monitoraggio saranno assicurati da 2 consulente esterni che si occuperanno anche di valutazione e rendicontazione. Comune di Catania : le azioni che si intendono realizzare comprendono istituti scolastici che saranno individuati, verranno creati 10 centri di aggregazione giovanile (C.A.G.) ad alta densità educativa, in cui rendere disponibili nuovi contesti educativi e formativi per far rinascere nei giovani in difficoltà la passione per l’apprendimento e alimentare forme positive di socialità, offrendo opportunità di crescita e di sviluppo. Supporto didattico :All’interno di ogni C.A.G. sarà attivato il servizio pomeridiano, che prevede la realizzazione di percorsi formativi individualizzati per un gruppo di minori ad altissimo rischio di dispersione, specificatamente segnalati dalle scuole della rete di progetto e dai s.s. territoriali. Le attività si svolgeranno con la costante presenza di operatori e volontari che affiancheranno i ragazzi nello svolgimento dei compiti e nel recupero delle lacune sul piano dell’apprendimento. L’attività di supporto sarà facilitata dalla progettazione condivisa degli interventi, frutto del confronto continuo con i docenti e degli incontri periodici con i genitori. Il sostegno all’apprendimento avverrà anche attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e multimediali, mediante i quali generalmente si riesce a stimolare l’interesse e la curiosità dei giovani. Laboratori creativi e professionalizzanti : Presso i C.A.G. si svolgeranno dei laboratori, aperti a tutti i ragazzi del territorio che vi vorranno prendere parte, condotti da esperti secondo una prospettiva metodologica legata all’educazione non formale e alla ludopedagogia. I laboratori (teatro, danza, musica, grafica, multimedialità etc) permetteranno ai ragazzi di esprimere abilità e capacità che non sempre riescono a fare emergere in un contesto strutturato quale ad esempio un gruppo classe. In tal modo si intende da un lato valorizzare il ruolo dei Centri quali elementi aggreganti e di promozione socio-culturale nel contesto territoriale, fulcro di un sistema inclusivo ; dall’altro facilitare il dialogo tra famiglie istituzioni e ragazzi. Sportello di supporto : Ogni Istituto scolastico della città , a richiesta potrà usufruire di uno sportello di supporto rivolto, in primo luogo ai giovani (studenti o meno) ma pure alle famiglie e agli operatori educativi. Lo sportello offrirà ai ragazzi, in particolare a quelli a rischio di dispersione e devianza, uno spazio di accoglienza e ascolto rispetto alle loro difficoltà in ambito personale e relazionale; ai formatori e alle famiglie consulenze relative a problemi scolastici, comportamentali e relazionali dei ragazzi. Lo psicologo lavorerà a stretto contatto con i docenti e gli operatori di progetto, che segnaleranno i ragazzi in difficoltà, realizzando, per i casi più problematici, interventi personalizzati per il recupero/rafforzamento delle competenze di base e la mediazione dei conflitti scuola-ragazzo-famiglia. Laboratori di discussione :Percorsi informativi/formativi rivolti ai genitori dei ragazzi coinvolti nel progetto, volti a promuovere il rafforzamento delle competenze e una maggiore partecipazione attiva alla vita sociale, attraverso l’approfondimento di temi specifici: cause della dispersione scolastica, dialogo scuola-famiglia, dipendenze patologiche e ludopatie ecc. Durante gli incontri sarà previsto uno spazio di partecipazione dei ragazzi al fine di fornire ai genitori il loro punto di vista come partenza per il loro percorso, nell’ottica della cooperazione intergenerazionale. Attività sportive : Sia presso i centri di aggregazione, che in associazioni/centri sportivi del territorio, si realizzeranno attività sportive (calcio, rugby, pallavolo, danza, basket, etc.) integrate da un approccio educativo. V’è una bibliografia amplissima su questo tema ed è, ormai, pacifico che lo sport ha una grossa valenza educativa, come di integrazione sociale e ci è parso opportuno richiamare, brevemente, tre elementi: Prevenzione. La Commissione Europea nel suo “Libro Bianco sullo sport” afferma che: “Tutti i componenti della società dovrebbero avere accesso allo sport: occorre pertanto tener conto delle esigenze specifiche e della situazione dei gruppi meno rappresentati, nonché del ruolo particolare che lo sport può avere per i giovani, le persone con disabilità e quanti provengono da

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contesti sfavoriti” e ancora, che lo sport può aiutare i giovani “a rimanere lontani dal crimine” (Commissione Europea, 2007). - Benessere. Un corretto sviluppo fisico e psico-fisico del bambino/ragazzo attiva (o ri-attiva) percorsi di crescita armonica globale e lo sport mette in gioco proprio un elemento fondamentale del percorso di crescita: “Il rapporto del ragazzo con il proprio corpo, fatto di accettazione, di presa in cura, di rispetto e di esercizio, di acquisizione di abilità e di sperimentazione del limite” (Delpiano, Juvenilia 357). - Socializzazione. Infine visto che la nostra è una società in cui le relazioni umane sono sempre più all’individualismo e alla competizione esasperata, ci pare importante sottolineare come la pratica sportiva consapevole ed educativamente orientata, può rilevarsi, invece, un utile strumento per valorizzare in modo sano la competitività e l’agonismo, comunque presenti nell’uomo. In una parola potremmo definire con Isidori “coopetizione” questo modo di intendere lo sport, questa filosofia dello sport che privilegia i valori di cooperazione e accettazione dell’altro nell’ambito della competizione sportiva (E. Isidori, H. Reid, Filosofia dello sport, 2011). Dalla media al superiore, percorsi di accompagnamento : Poiché il momento di transizione dalla scuola secondaria di primo a quella di secondo grado rappresenta un momento particolarmente delicato, in cui si perde il maggior numero di alunni, si offrirà un servizio innovativo di accompagnamento individualizzato finalizzato ad evitare situazioni di demotivazione e timore da parte del ragazzo e, di conseguenza, l’insuccesso e l’abbandono scolastico.Il servizio sarà rivolto agli allievi con maggiore gap formativo, specificatamente segnalati dalle scuole e/o dai servizi sociali, che alla presa in carico frequenteranno la terza media e che saranno accompagnati nel passaggio alla scuola superiore o a corsi di formazione professionale. Fondamentale sarà la figura del mèntore che instaurerà una relazione one-to-one con il ragazzo, aiutandolo ad acquisire maggiore sicurezza in sé e a riconoscere le proprie potenzialità, supportandolo nella scelta dell'indirizzo formativo e guidandolo nel percorso di crescita. Il mèntore interverrà direttamente sul ragazzo, con incontri settimanali; lavorerà in stretta connessione con la famiglia dello studente, le scuole e i docenti, i servizi sociali e sanitari, collaborando in particolare alla predisposizione e realizzazione di un “progetto ponte” per ciascun ragazzo, finalizzato a favorirne la continuità educativo-didattica. Colloqui individuali, si realizzeranno per enucleare con i ragazzi risorse, vincoli, opportunità formative e professionali, identificare e riaggregare le potenzialità individuali, sostenerli nella predisposizione di un progetto realistico, verificabile e completo nei suoi elementi interni. Gli obiettivi dei colloqui individuali di orientamento saranno i seguenti: a) affrontare illusioni e preconcetti che ostacolano e rallentano l’assunzione di responsabilità e la progettazione del proprio futuro lavorativo, migliorando la consapevolezza degli utenti delle proprie potenzialità; b) permettere ai giovani di riflettere sulla loro condizione del saper fare o delle proprie capacità al fine di individuare le abilità, le conoscenze, le potenzialità e le attitudini spendibili nei diversi contesti lavorativi; c) ragionare sul futuro lavorativo definendo obiettivi realistici e stimolanti, integrati in un progetto lavorativo strutturato (definizione di tempi, azioni, interlocutori, risorse necessarie); individuare le mansioni professionali che l’utente potrebbe ricoprire od apprendere; d) fornire informazioni sulla situazione della domanda di lavoro da parte delle imprese del territorio, trasformazioni del mercato del lavoro, principali tipi di rapporto lavorativo, servizi per l'impiego od agenzie che facilitano l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, incentivi e facilitazioni per le assunzioni, ecc. Accompagnamento al'inserimento lavorativo :L’accompagnamento al lavoro è una delle misure attivabili all’interno del percorso personalizzato individuato durante la fase di orientamento, esso si occuperà di progettare e attivare strumenti di inserimento lavorativo. L'accompagnamento si sostanzierà quindi in un'attività di tutoraggio atta a: garantire un supporto nella ricerca attiva del lavoro e nella definizione di un progetto professionale;sostenere e supportare il giovane nell'eventuale realizzazione di un’esperienza di tirocinio formativo di apprendistato; Dal punto di vista operativo, il servizio prevederà : --l'analisi della domanda dell'utente e del tipo di problematica da affrontare --il sostegno in forma individuale o collettiva allo sviluppo di capacità di ricerca attiva del lavoro: redazione del curriculum vitae, analisi delle inserzioni a mezzo stampa e delle offerte di lavoro, preparazione di un colloquio di selezione. – il sostegno, soprattutto nella prima fase di inserimento lavorativo, tramite costanti incontri di monitoraggio e supporto con il giovane e il datore di lavoro. Il piano di comunicazione verrà implementato immediatamente all’avvio delle attività progettuali ed è volto a concretizzare il coinvolgimento degli attori, degli enti e delle istituzioni della rete, nonché ad informare i destinatari dei servizi dell’offerta predisposta e delle sue modalità di fruizione. Accompagna lo svolgimento del progetto dallo start up iniziale sino alla sua conclusione e per la diffusione dei risultati finali, e sarà orientato ad accrescere il coinvolgimento dei destinatari intermedi e finali e a strutturare in modo sistematico il coinvolgimento delle risorse del territorio. Saranno organizzati diversi eventi (feste, tornei, performance, gite, etc ….), durante i quali i giovani avranno modo di presentare quanto realizzato nell’ambito delle attività di progetto. Alla realizzazione degli eventi prenderanno parte attiva i ragazzi. Di concerto con gli operatori, alcuni eventi saranno organizzati all’interno delle stesse scuole che in tal modo si configureranno quali “scuole aperte” e centri di promozione culturale, sociale e civile. Destinatari N. 1.500 minori/giovani ambosessi (italiani e stranieri) dai 13 ai 21 anni in situazione di marginalità sociale, dispersione scolastica, rischio di devianza

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numero di operatori coinvolti nelle azioni Le figure professionali coinvolte in progetto saranno: n. 1 Direttore di progetto, n. 1 coordinatore di progetto n. 1 amministrativo n. 1 esperto di monitoraggio e valutazione n.30 esperti di laboratorio n.10 educatori professionali n. 2 orientatori n. 6 psicologi n. 8 tutor n. 10 tecnici sportivi n. 1 esperto di comunicazione n. 3 formatori. Enti coinvolti : Ufficio scolastico regionale per la Sicilia Ufficio VII – Ambito territoriale di Catania ; Istituti scolastici del territorio di Catania; Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni (USSM) di Catania ; Azienda Sanitaria Provinciale (ASP); Enti privato sociale; Enti di volontariato. Comune di Gravina di Catania : Lavoro di strada. La strada risulta essere il luogo in cui, senza un valido supporto, il rischio di devianza è alto. Il lavoro di strada si propone come una possibile strategia, anzi come un insieme di possibili strategie per rompere la spirale delle reciproche incomprensioni, andando ad incontrare gli adolescenti là dove sono anziché aspettarli invano nei luoghi che gli adulti hanno predisposto per loro. Con il lavoro di strada l’impostazione stessa dell’intervento, la sua organizzazione, la sua filosofia sono ascrivibili fin dall’inizio come un segnale di apertura, di ascolto, di desiderio di rispettare la voglia di protagonismo dei giovani, senza che questo possa diventare un alibi per gli adulti per sottrarsi alle loro responsabilità. L’attività di strada consente di entrare in relazione con le aggregazioni naturali degli adolescenti e gli attori ritenuti strategici all’interno della comunità locale per costruire il consenso intorno alla presenza ed al ruolo dell’animatore Instaurare un clima positivo di relazione che consenta il successivo passaggio al centro di aggregazione. L’idea di andare là dove si trova il bisogno, anziché aspettare che il bisogno venga dove ci sono i servizi. Si porta avanti un lavoro sul territorio per trasformarlo da ciò che produce il disagio a spazio dove incontrare adolescenti e adulti con le loro difficoltà, ma soprattutto con le loro risorse, con le loro debolezze, ma anche con la capacità, magari ancora implicita, di diventare artefici del proprio benessere. Centro di aggregazione : il concetto di Centro di aggregazione si integra con l’attività di strada, offrendo un’alternativa concreta a comportamenti devianti. L’idea non è solo di creare un luogo fisico, ma un riferimento per i giovani capace di attirarli, con delle attività quanto più vicine ai loro desideri e capaci di promuovere l’aggregazione tra coetanei, la socializzazione culturale, il protagonismo sociale degli adolescenti. Contribuire al loro processo formativo (inteso come costruzione di senso) di acculturazione, di apprendimento di competenze e abilità sociali ed in generale alla costruzione di un diverso rapporto con le dimensioni dello spazio e del tempo, con il mondo adulto e con le istituzioni. Il Centro di Aggregazione, in sostanza , consiste in un insieme di opportunità di aggregazione all’interno di un contesto organizzato, che propone vincoli (regole, orari…), ma anche risorse (psicologiche, pedagogiche e strutturali) che possono essere liberamente utilizzate dagli adolescenti: spazi di animazione e di scoperta, ma anche per una relazione significativa tra coetanei e tra adolescenti e adulti. Le azione previste comprendono : Laboratorio attività musicali; Laboratorio attività sportive; laboratorio arti espressive. - 1 esperto per laboratorio musicale/1 esperto per attività sportive/1 esperto per laboratori arti espressive/1 coordinatore/3 operatori. Verranno coinvolti : Istituti scolastici ; Parrocchie ; Associazioni senza fine di lucro ; Associazioni sportive; USM .

Comune di Ramacca : il progetto si sviluppa dentro un approccio sistemico, lungo su tre assi principali: istituzioni educative /scuole /comunità locali. Articolati in servizi integrati, atti a consentire la sperimentazione di un modello di intervento multidimensionale, per il recupero e l’integrazione di giovani a rischio di devianza. Si punta al rilancio dei processi e dei programmi educativi, superando l’impianto assistenzialistico volto ad una riduzione della conflittualità sociale ed al semplice contenimento del disagio, verso un’ottica di sviluppo e di promozione di emancipazione ed autonomia, con mirati interventi di prevenzione e contrasto della dispersione/abbandono scolastico e della devianza giovanile. -“istituzioni educative” : presidio ad alta densita’ educativa - pensata per garantire continuità d’intesa e collaborazione tra Comune e no profit (formalizzata nel piano di zona distrettuale 2013-2015 azione 9) sull’area minori. “La Casa di Chiara e Francesco” è l’unica risorsa presente sul territorio comunale, gestita con risorse umane e professionali volontarie, pensata e vissuta come spazio sociale aperto, punto di riferimento che accoglie più di 50 tra minori e giovani appartenenti a famiglie multiproblematiche, in condizioni di disagio socio-economico e di povertà educativa ed economica, e/o sottoposti a provvedimento di messa alla prova, segnalati dai nostri Uffici di Servizio Sociali e da quelli del Tribunale di Catania (USSM). Qui vengono garantiti servizi di: sostegno scolastico, laboratori di potenziamento didattico (a favore di soggetti con bisogni educativi speciali – BES e disturbi specifici dell’apprendimento - DSA) e ludico – educativi. A questi si aggiungono soggetti appartenenti a famiglie con precedenti penali, a rischio di devianza (uso di sostanze, atti vandalici e di bullismo), totalmente privi di progettualità sul proprio futuro (giovani con tempo libero dedicato ad attività dispersive, soggetti che eludono qualsiasi controllo genitoriale e a rischio di dispersione scolastica). Il progetto punta a fare del centro un presidio ad alta densità educativa, potenziandolo con la presenza di n. 2 psicologi life-coach (garantiranno una presenza di n. 390 ore cadauno per ciascuna annualità) che si occuperanno di seguire n. 10 giovani, già individuati dai Servizi territoriali, con programmi personalizzati di inserimento sociale e, ove possibile, lavorativo, calibrati sul quotidiano, integrando luoghi, talenti ed attività. Ciascun giovane sarà messo nelle condizioni di conoscersi, fare esperienze che punteranno ad elaborare le criticità emerse, potenziare le risorse/capacità esistenti, aumentare il livello di autostima, ripensare rapporti, dinamiche e scelte, proponendo

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percorsi alternative a quelli devianti. Inoltre, si darà continuità al laboratorio sportivo di calcio a 5 che, da due anni, vede sperimentata con successo, la formula di far partecipare al campionato PGS un gruppo di giovani presi in carico, provenienti dalle comunità per minori (sia italiani che immigrati) Si prevede il coinvolgimento di n. 1 soggetto con esperienza nel settore, nel ruolo di allenatore, con impegno di 6 ore settimanali, per 9 mesi, in ogni annualità. Scuola pretendiamo la legalità / questa azione consentirà l’avvio dei lavoro all’Istituto “O- Gravina De Crujllas”, portando nelle aule scolastiche un mix di metodologie non formali (video, musiche, immagini, storie), da linguaggi semplici e diretti e dal contestuale lavoro di ricerca teso all’immediata rilevazione dell’impatto e dell’efficacia degli strumenti usati. Destinatari saranno n. 5 classi di scuola secondaria di primo e secondo grado, totale 100 alunni per ogni annualità. Si stima per ogni classe un ciclo di 5 incontri, ciascuno della durata di 3 ore, condotti da n. 2 formatori. Comunità locale: edu-animazione di strada Gli interventi di animazione di strada sono pensati come ganci sul territorio per intercettare quei giovani finiti dentro derive esistenziali, privi di progettualità e di interessi e motivarli a percorsi di recupero di sé, fuoriuscita da circuiti di illegalità e di reinserimento nel circuito scolastico e comunitario. Due animatori di strada saranno impegnati nei mesi gennaio – maggio, per 80 ore cadauno per ciascuna annualità, garantendo una presenza in quei luoghi/quartieri (esterni scuola, centro sociale, villette, parco Wagner) ove più si registra la presenza di giovani drop-out e devianti. L’educativa di strada permetterà di: sviluppare azioni di prevenzione primaria in merito a tematiche quali dispersione scolastica, tossicodipendenze, alcooldipendenze, ludodipendenze, etc…; stabilire rapporti di sinergia, di attività e di collaborazione con “La Casa di Chiara e Francesco”; promuovere processi auto organizzativi; promuovere l’informazione su servizi ed opportunità esistenti dedicati agli adolescenti; promuovere forme di partecipazione e di cittadinanza attiva.

comune di San Michele di Ganzaria: intende favorire la realizzazione di percorsi personalizzati, attraverso azioni di accompagnamento rivolte ai beneficiari di progetto e finalizzate a sostenere la persona nel suo percorso di crescita e nel raggiungimento della piena autonomia. I progetti personalizzati si svolgeranno sotto il coordinamento ed il supporto di una equipe multidisciplinare, costituita da uno psicologo, due educatori professionali e due operatori socio-sanitari, che affiancherà il beneficiario per tutta la durata dell'intervento (36 mesi). I destinatari diretti delle azioni progettuali sono i minori in situazione di disagio, di età compresa tra gli 11 ed i 17 anni provenienti dai quartieri con maggior incidenza di fenomeni criminale. Nello specifico, sarà data priorità ai minori con vissuti che hanno portato anche ad una significativa emarginazione ed esclusione sociale e che richiedono interventi complessi di ordine psico-motivazionale, di accompagnamento allo studio e di supporto economico. Il progetto, nello specifico, si articolerà seconde le seguenti Azioni: Azione1: realizzazione di uno Sportello InformaGiovani (36 mesi) - Uno spazio pubblico e gratuito di ascolto ed informazione, che ha come finalità principale quella di rispondere ai bisogni giovanili, offrendo opportunità e strumenti utili ad ognuno per orientare la propria scelta. Nello specifico, si occuperà di raccogliere, selezionare e divulgare informazioni e dati rivolti al mondo giovanile, supportando questi ultimi nell'elaborazione di percorsi e indirizzi nei settori dell'orientamento scolastico, del tempo libero e del volontariato. Il servizio di "sportello" provvederà, inoltre, all’attivazione di rapporti significativi con gli interlocutori istituzionali e non, che operano nei settori di riferimento dei giovani, al fine di attivare una presa in carico olistica ed integrata, finalizzata all’inserimento del giovane in attività in grado di favorirne l’inclusione sociale e l’allontanamento da percorsi devianti; Azione 2: attività di orientamento lavorativo (6 mesi) – Ai fini dell’inclusione socio-lavorativa dei giovani a rischio di devianza, risulta fondamentale collegare il sistema personale di aspettative dei giovani e agganciarlo realisticamente ad un bilancio di competenze che lo aiuti, nella fase di autovalutazione, a valorizzare anche la motivazione personale, integrandola nella concreta rete delle risorse territoriali. Proporre un’opportunità costruita congiuntamente, in cui avere la possibilità di riconoscersi e di investire, intravedendone la concreta finalizzazione ed i supporti anche sociali a fronte dei problemi collaterali è un prerequisito indispensabile per la buona riuscita del percorso di orientamento. Questa attività, mirata all’acquisizione di una maggiore consapevolezza delle proprie competenze e all’orientamento verso il futuro inserimento lavorativo, si avvarrà di personale specializzato che attraverso la somministrazione di un questionario di valutazione delle competenze e skills (bilancio delle competenze) ricostruirà la storia formativa e professionale dei beneficiari, analizzando le difficoltà relative all’inserimento lavorativo ed infine individuando le strategie per lo sviluppo personale e professionale tramite l’accompagnamento nella redazione del CV. Azione 3: potenziamento dei servizi a sostegno della genitorialità (6 mesi) - Si tratta di un servizio mirato al sostegno psico-sociale ed educativo in un contesto familiare con problematiche circoscritte. L’intervento, a cura di personale specializzato (psicologo ed assistente sociale) ha lo scopo di attivare e potenziare le capacità della famiglia e sostenerla nel percorso di acquisizione della consapevolezza del suo ruolo educativo. In particolare il servizio sarà destinato al sostegno di quei nuclei familiari caratterizzati da criticità di livello diverso e natura e per le quali è necessario attivare percorsi individualizzati per il recupero e/o il potenziamento delle capacità genitoriali residue al fine di evitare l’allontanamento dei minori. Tra le attività previste, si prevede di realizzare: sostegno alla famiglia nella costruzione di una rete di legami con l’ambiente socio-economico circostante; sostegno alla famiglia nel recupero di legami affettivi e parentali; organizzazione di percorsi personalizzati di sostegno al ruolo genitoriale ed

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educativo; assistenza e sostegno psicologico, nei casi di particolare disagio; orientamento ai servizi sociali e socio- sanitari operanti sul territorio. Azione 4: servizi di sostegno scolastico (24 mesi) - Il servizio consiste in un sostegno temporaneo all’alunno in situazione di disagio o a rischio di devianza e si propone di promuovere le risorse del minore per facilitare la sua integrazione nella vita scolastica, oltre ad offrire, se necessario, un supporto nell’apprendimento della proposta didattica, con modalità calibrate in base alle caratteristiche dell’utenza.

3.3 Altre fonti di finanziamento ed esperienze pregresse Compilare la sezione sottostante considerando eventuali istanze per altre fonti di finanziamento, esperienze pregresse nell’ambito di progetti simili e eventuali attività già realizzate e/o completate prima della presentazione della proposta progettuale.

È stata avanzata analoga richiesta di finanziamento anche nell’ambito di altri fondi/programmi/iniziative?

 No In caso di risposta affermativa: 1. Vi è stato rigetto dell’istanza? □ Sì □ No In caso positivo allegare la nota di rigetto. 2. Vi è stata rinuncia al finanziamento? □ Sì □ No In caso positivo allegare la nota di rinuncia. 3. Si è ancora in attesa dell’esito dell’istanza? □ Sì □ No In caso positivo, al fine di evitare sovrapposizioni con altre fonti di finanziamento, la proposta potrà essere considerata ammissibile solo allorquando il proponente possa esibire nota di rigetto o di rinuncia.

Si sono già avute esperienze pregresse positive nell’ambito di progetti simili, anche non connessi al PON Sicurezza 2007/2013 (in caso positivo breve descrizione delle esperienze in termini di fonti, programmi, iniziative, durata, etc.)?

No

Le attività descritte nella sezione 3.2 sono state già realizzate e/o completate con altre fonti di finanziamento, prima della trasmissione della presente proposta progettuale? □ □ No

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3.4 Tempistica della realizzazione Riportare nella tabella l’indicazione della tempistica di realizzazione di tutte le attività progettuali descritte nella sezione 3.2 con un adeguato livello di dettaglio.

Anno_2019____ Anno__2020___ Anno_2021____

Attività previste Trimestre Trimestre Trimestre

I II III IV I II III IV I II III IV

Attività 1 xxxx xxxx Xxxx xxxx xxxxx xxxxxx xxxxx xxxx xxxxx xxxxx xxxx Xxxx

Attività 2 Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxx Xxxx Xxxx Xxxx Xxxx Xxxx Xxxxx Xxxx Xxxx xxxx

Attività 3 xxxxxx xxxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx

Attività 4 xxxxxx xxxxxx xxxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxx xxxxx xxxxx

Attività 5 xxxx xxxx xxxxx xxxxxx Xxxxx

Attività 6 xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx Xxxxx xxxxx

Attività 7 xxxxx Xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx

Attività 8 Xxxxx

Attività 9 xxxxx

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Modello per la presentazione dei progetti

N.B. Il Piano di Rafforzamento Amministrativo del PON Legalità 2014/2020 prevede il ritiro automatico del finanziamento ai beneficiari che accumuleranno ritardi sull’attuazione del progetto pari al 30% della tempistica prevista dal cronogramma delle attività, a meno che il ritardo non sia attribuibile a circostanze eccezionali da documentarsi o da cause non dipendenti dall’amministrazione beneficiaria.

3.4.1 Descrizione dell’iter amministrativo Indicare gli adempimenti amministrativi da espletare per l’avvio e la realizzazione delle attività progettuali (es. conferenza di servizi, varianti agli strumenti urbanistici, procedure di affidamento, …).

1) PARERI (solo FESR)

La realizzazione del progetto richiede il rilascio di autorizzazioni, concessioni, pareri, ecc.?

 No

In caso di risposta positiva compilare la tabella, indicando le informazioni richieste:

Parere richiesto Ente preposto al rilascio Tempistica stimata per il rilascio*

Parere 1

Parere N

*Le tempistiche devono essere attendibili

2) PROCEDURE DI AFFIDAMENTO

Compilare la tabella, prestando attenzione alla corrispondenza con le informazioni riportate nelle sezioni 3.4 (tempistica di realizzazione), 4.1 (budget delle attività) e 4.2 (cronoprogramma di spesa):

Tipologia di procedura da attivare Attività (Es.: Aperta/Ristretta/Competitiva con Oggetto Importo a base negoziazione/Negoziata senza progettuale dell’affidamento d’asta bando/Dialogo competitivo/Partenariato per l’innovazione/Altro**) Intervento integrato 354.253,00 Attività 1 Aperta

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Intervento integrato 210.184,00 Attività 2 Aperta Intervento integrato 1.402.459,00 Attività 3 Aperta Intervento integrato 151.593,00 Attività 4 Aperta Intervento integrato 63.245,00 Attività 5 Aperta Intervento integrato 45.656,00 Attività 6 Aperta Servizi di assistenza 99.390,00 Attività 7 MEPA e monitoraggio Pubblicazioni avvisi 49.180,00 Attività 8 e commissioni di gara URECA Acquisto beni 25.410,00 Attività 9 Cosip

**Se “altro” specificare (es. Convenzione CONSIP, ricorso al Mercato Elettronico della PA, Accordi Quadro, ecc.): ______

N.B: Nel quadro del PON Legalità non si potrà far ricorso: - a procedure segretate o che esigono particolari misure di sicurezza ai sensi degli articoli 15 e 16, paragrafi 2 a 4 della direttiva 2014/24/U; - a procedure negoziate senza bando ai sensi dell'articolo 32, paragrafo 2, lettera b) della direttiva 2014/24/UE; - a procedure negoziate senza bando ai sensi dell'articolo 32, paragrafo 3, lettera b) della direttiva 2014/24/UE. Per eventuali forniture complementari secondo modalità e criteri indicati nel bando di gara dell'appalto originario, si farà invece riferimento alle disposizioni contenute nell'articolo 33 della direttiva 2014/24/UE, che disciplinano le modalità e i termini per la conclusione di accordi quadro.

Motivazione per il ricorso alla procedura negoziata (diversa di quelle di cui agli art. 32 della direttiva 2014/24/UE)

3.5 Descrizione dei risultati attesi Descrivere i risultati che si prevede di ottenere tramite le attività progettuali proposte. È opportuno individuare risultati che siano coerenti con le attività previste e rilevanti rispetto agli obiettivi del PON Legalità, con riferimento agli indicatori di realizzazione fisica e di risultato indicati nella sezione successiva

 aggancio, presa in carico e inserimento di minori/giovani a rischio devianza, nelle attività proposte dal progetto  potenziamento delle abilità di socializzazione e comunicazione dei ragazzi/e presi in carico con l'interiorizzazione delle regole e il controllo delle condotte disfunzionali  inserimento nei laboratori creativi professionalizzanti e nelle attività sportive previste

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Modello per la presentazione dei progetti

 ragazzi orientati e supportati relativamente alle scelte scolastiche /lavorative  sistematizzazione condivisa, con enti e istituzioni locali, di procedure per l'inclusione sociale dei minori/giovani a rischio devianza

3.5.1 Indicatori Completare la tabella utilizzando gli indicatori già previsti dal PON Legalità e/o indicarne ulteriori ritenuti significativi.

INDICATORI Valore atteso al Unità di misura Valore attuale DI REALIZZAZIONE FISICA/OUPUT 2021 Indicatori previsti dal PON Minori coinvolti 3.000 Altre persone svantaggiate

Ulteriori indicatori

INDICATORI Valore atteso al Unità di misura Valore attuale DI RISULTATO 2021 Indicatori previsti dal PON Partecipanti svantaggiati impegnati nella ricerca di un lavoro, in un percorso di istruzione/formazione, Minori partecipanti 2.000 nell’acquisizione di una qualifica, in un’occupazione, anche autonoma, al momento della conclusione della loro partecipazione all’intervento

Ulteriori indicatori

3.6 Sinergie con altri programmi/interventi Nel caso in cui il progetto presentato per il finanziamento nell’ambito del PON Legalità faccia parte di un sistema di interventi più ampio, descrivere la sinergia/collegamento funzionale con lo stesso e le altre fonti di finanziamento interessate (es. POR, FSC, ecc.).

Il progetto descritto, facente parte del PON Legalità, rientra in un sistema di interventi previsti dai progetti della L.285/97 e dai progetti del PON Inclusione avviati dal Comune di Catania, partner di progetto.

I progetti della L. 285/97 sono quelli di educativa domiciliare, educativa scolastica e dei poli socio-educativi, quelli del PON Inclusione, Servizi e Sostegno educativo Scolastico, Servizi di cura dei bambini in età pre-scolare e Tirocini

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Modello per la presentazione dei progetti

Extracurriculari.

Le azioni del progetto sono in perfetta sinergia con le attività , si intersecano e si sostengono in una varietà di azioni e attivazione di nuovi servizi di prossimità e reti sociali dentro i comuni di progetto con particolari criticità. L'intento è la prevenzione di particolari condizioni di disagio, favorire l'inclusione sociale attraverso la presa in carico del minore, che grazie alla messa in rete di tutti i servizi, può diventare una presa in carico globale (famiglia, scuola e attività di laboratori esterni la scuola, ecc…). Grazie all’apporto di una rete sinergica di partenariato , dati dai servizi integrati forniti dai 5 comuni di progetto sparsi per il territorio provinciale , la proposta progettuale rappresenta un elemento di forte innovazione sperimentando nuove modalità di azione e soprattutto di coinvolgimento delle rete territoriale che si viene a creare

3.7 Rilevanza rispetto alle priorità orizzontali dell’Unione Europea La rilevanza dell’intervento rispetto alle priorità orizzontali dell’Unione Europea può costituire un criterio di premialità in sede di valutazione. Se applicabile, indicare la specifica priorità orizzontale soddisfatta (disponibili anche più opzioni) e descrivere per quali motivi.

L’intervento è rilevante rispetto a quale/i delle seguenti priorità?  Innovazione sociale  Qualità della vita x  Disabilità  Sviluppo sostenibile  Non discriminazione x  Parità tra uomini e donne  Non applicabile

In caso positivo, per quali motivi l’intervento è rilevante al soddisfacimento di una o più delle priorità orizzontali selezionate?

4.Quadro finanziario

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Modello per la presentazione dei progetti

4.1 Budget dettagliato delle attività proposte Completare la tabella indicando per ogni attività le tipologie di spesa previste ed i relativi importi. Le informazioni riportate devono corrispondere agli elementi indicati nelle sezioni 3.2 (descrizione delle attività progettuali proposte), 3.4 (tempistica di realizzazione), 3.4.1 (iter amministrativo) e 4.2 (cronoprogramma di spesa).

Attività 1 Tipologia di spesa Importo (€)

1. intervento integrato 432.189,00 2. Interventi multilaboratoriali svolti nel territorio del 3. comune di Biancavilla n. Totale 432.189,00

Attività 2 Tipologia di spesa Importo (€)

1. intervento integrato 256.425,00 2. Interventi multilaboratoriali svolti nel territorio del 3. comune di Caltagirone n. Totale 256.425,00

Attività 3 Tipologia di spesa Importo (€)

1intervento integrato 1.711.000,00

Interventi multilaboratoriali svolti nel territorio del comune di Catania Totale

1.711.000,00

Attività 4 1. intervento integrato 184.944,00 2. Interventi multilaboratoriali svolti nel territorio del 3. comune di Gravina n. Totale 184.944,00

Attività 5 Interventi multilaboratoriali svolti nel territorio del 1. intervento integrato 77.160,00

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Modello per la presentazione dei progetti comune di Ramacca 2. 3. n. Totale

77.160,0

Attività 6 1. intervento integrato 55.700,00 2. 3. Interventi multilaboratoriali svolti nel territorio del n. comune di S.Michele di Ganzaria

Totale 55.700.,00

Attività 7 1. intervento integrato 121.256,00 2. 3. n. Attività di monitoraggio,organizzazione e rendicontazione di progetto (Città Metropolitana di Catania) Totale

121.256,00

Attività 8 1. pubblicazioni e 60.000,00 commissioni di gara 2. 3. Spese per procedure di affidamento n.

Totale

60.000,00

Attività 9 1. acquisto attrezzature 21.000,00 Acquisto attrezzature e materiali di consumo 2.acquisto materiale di 10.000,00 consumo

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Modello per la presentazione dei progetti

3. n. Totale 31.000,00

Totale costi diretti € 2.929.674,00 Costi indiretti di progetto (solo FSE) € 35.000,00 Totale costo progetto comprensivo d’IVA € 2.964.674,00

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Modello per la presentazione dei progetti

4.2 Cronogramma di spesa Completare la tabella indicando gli importi di spesa previsti trimestralmente per ciascuna attività laddove la proposta progettuale abbia durata di almeno 18 mesi. Le informazioni riportate devono corrispondere agli elementi indicati nelle sezioni 3.4 (tempistica di realizzazione), 3.4.1 (iter amministrativo) e 4.1 (budget delle attività proposte).

Anno_2019____ Anno_2020____ Anno_2021____

Attività previste Trimestre Trimestre Trimestre

I II III IV I II III IV I II III IV

Attività 1 €11.531,00 €49.748,00 €38.217,00 €38.367,00 €11.531,00 €52.898,00 €41.367,00 €41.367,00 €11.531,00 €52.898,00 €41.367,00 €41.367,00

Attività 2 €20.775,58 €22.355,42 €22.375,42 €20.942,42 €15.338,92 €22.375,42 €22.374,92 €26609,08 €15.338,42 €21.975,42 €19.374,90 €26.609,08

Attività 3 €142.600,00 €156.100,00 €126.100,00 156.100,00€ €127.100,00 €156.100,00 €126.100,00 €156.100,00 €126.100,00 €156.100,00 €127.600,00 €154.900,00

Attività 4 €10.000,00 €15.000,00 €23.168,00 €23.168,00 €14.201,00 €14.201,00 €14.201,00 €14.201,00 €14.201,00 €14.201,00 €14.201,00 €14.201,00

Attività 5 € € € €25.720,00 € € €7.800,00 €17.920,00 € €7.800 €17.920,00 €

Attività 6 €2.400,00 €2.000,00 €7.000,00 €7.000,00 €7.500,00 €7.000,00 €3.500,00 €3.500,00 €3.500,00 €3.500,00 €3.500,00 €5.300,00

Attività 7 €8.000,00 €8.000,00 €8.000,00 €11.000,00 €8.000,00 €8.000,00 €8.000,00 €11.000,00 €8.000,00 €8.000,00 €8.000,00 €19.256,00

Attività 8 €60.000,00 € € € € € € € € € € €

Attività 9 €31.000,00 € € € € € € € € € € €

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Modello per la presentazione dei progetti

4.3 Sostenibilità1 (solo FESR) Indicare la previsione dei costi relativi alla sostenibilità dell’intervento per almeno i cinque anni successivi in seguito alla conclusione del progetto individuando le fonti di finanziamento (nazionali, regionali, locali, altro) a cui si farà riferimento.

(or

1 Requisito previsto dal Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, art. 71 sulla stabilità delle operazioni.

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Modello per la presentazione dei progetti

5.Gestione del progetto

5.1 Gruppo di lavoro Rappresentare le modalità di gestione del progetto e le modalità di organizzazione del gruppo di lavoro assegnato al progetto (organigramma). Descrivere le funzioni assegnate a ciascuna unità.

Per le attività di assistenza, monitoraggio e gestione complessiva del ( Attività 7) è previsto un gruppo di lavoro, che si interfaccerà sia con i referenti interni degli Enti partners di progetto sia con gli operatori dei singoli gruppi di lavoro interessati ai vari interventi, così formato: - n. 1 coordinatore con laurea specialistica in psicologia, servizi sociali, sociologia o laurea equipollente con mansioni di : - sviluppo di fasi propedeutiche all’attivazione delle attività progettuali; - incontri periodici con tutti i professionisti del progetto per valutare lo stato di avanzamento dello stesso e per la costruzione dei progetti individualizzati; - coordinamento delle attività svolte dai diversi operatori sul territorio; - valutazione conclusiva del progetto, in termini di obiettivi raggiunti, criticità o rimodulazioni - n. 2 amministrativi con laurea in scienze politiche/economia con mansione di: - valutazione e monitoraggio; - n.1 esperto in rendicontazione con laurea in economia - n. 1 segretario con diploma

Per la realizzazione degli interventi/azioni progettuali (Attività 1/2/3/4/5/6) saranno individuati distinti gruppi di lavoro. Gli operatori coinvolti nelle attività saranno: - assistenti sociali con laurea specialistica in scienze sociali del con mansioni di: - Raccolta delle informazioni preliminari sui minori da inserire nel progetto; - Partecipazione attiva di coordinamento agli incontri di staff; - valutazione dell’appropriatezza degli interventi e dei conseguenti esiti; - psicologi con laurea in psicologia con mansione di: - supporto agli operatori nello svolgimento delle loro funzioni;

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Modello per la presentazione dei progetti

- supporto ai minori nel processo di crescita e consapevolezza di sé; - supporto nel favorire la percezione di autoefficacia e autostima; - educatori con laurea triennale o specialistica in scienze dell’educazione o pedagogia con mansioni di: - Valutazione della situazione dei minori inseriti nel progetto; - Organizzazioni delle attività e dei laboratori; - istruttori sportivi laurea in scienze motorie o esperienza maturata negli anni: - istruttore sportivo - tutor informatici diploma informatico o equipollente con mansioni di: - formatore laboratorio - insegnanti di recupero - esperti educatori con mansioni di: educatori dei laboratori - personale amministrativo

“L’affidamento di incarichi a soggetti esterni sarà effettuato nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale o regionale vigente”.

Compilare la tabella, prestando attenzione alla corrispondenza con le informazioni riportate nella sezione 5.1: Titolo di studio ed Esperienza maturata Nome e cognome Qualifica Funzioni attribuite eventuali titoli nell’ambito della unità aggiuntivi funzione Ettore De Salvo Capo progetto Dirigente Laurea in economia In altri Comuni Funzionario comune Laurea in servizio In altri comuni Maria Battiato Referente di Biancavilla sociale Assessore del c/o Comune di Laurea Scienze Giovanna Terranova Referente Comune di Caltagirone Politiche Caltagirone Direttore di Diversi incarichi direzione famiglie e Laurea in nello stesso comune Francesco Gullotta Referente politiche sociali Giurisprudenza Comune di Catania Responsabile servizi In altri Comuni Laurea in scienze Santo Lagona Referente sociali del comune di Politiche Gravina di Catania

Cristina Di Mauro Referente Comune di Ramacca

Assessore alle Diploma di laurea Diversi incarichi politiche Sociali presso università nello stesso comune Michele Giongrandi Referente Comune di san studi S. Anna di Michele di Ganzaria Torino Ostiatricia

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Modello per la presentazione dei progetti

DATA FIRMA (Persona autorizzata ad impegnare l’Ente proponente) Il Sindaco della Città Metropolitana di Catania 01/10/2018 Dott. Salvo Pogliese

Documento informatico sottoscritto con firma digitale ai sensi dell’art. 20 comma 2 del D.Lgs 82/2005

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Modello per la presentazione dei progetti

Dichiarazione di impegno

In caso di finanziamento della presente istanza, pena la revoca del contributo ed il recupero delle quote erogate e dei relativi interessi legali:

il Beneficiario  è responsabile dell’esecuzione esatta ed integrale del progetto, della corretta gestione, per quanto di competenza, degli oneri finanziari ad esso imputati o dallo stesso derivanti;  in ogni caso è il referente unico dell’Autorità di Gestione per tutte le comunicazioni ufficiali, che dovranno avvenire secondo quanto indicato nella Convenzione che verrà stipulata con l’Autorità di Gestione;  è responsabile della predisposizione, della raccolta, della corretta conservazione e dell’invio degli atti, dei documenti e delle informazioni richieste dall’Autorità di Gestione;  sottopone all’Autorità di Gestione, per la relativa approvazione, le eventuali modifiche sostanziali da apportare al progetto e/o budget di progetto fornendo alla stessa le relative motivazioni, secondo le modalità indicate nella Convenzione che verrà stipulata con l’Autorità di Gestione;  sottoscrive (ove richiesto) apposita garanzia fideiussoria bancaria / assicurativa a prima richiesta contenente l’esclusione del beneficio della preventiva escussione del debitore garantito, di cui all’art. 1944 del c.c.;  prende atto ed accetta che tutti i pagamenti dell’Autorità di Gestione siano disposti secondo quanto previsto nella Convenzione che verrà stipulata con l’Autorità di Gestione;  è responsabile, in caso di controlli, audit e valutazioni, del reperimento e della messa a disposizione di tutta la documentazione richiesta, dei documenti contabili e delle copie dei contratti di affidamento a terzi o delle Convenzioni con eventuali Partner di progetto;  è tenuto a rispettare, nell’esecuzione del progetto, tutte le norme allo stesso applicabili, ivi incluse quelle in materia di pari opportunità e di tutela dei diversamente abili;  attesta, sotto la propria esclusiva responsabilità, la validità, l’efficacia e la compatibilità con le finalità dell’avviso dello statuto e dell’atto costitutivo proprio. Il Beneficiario riconosce altresì all’Amministrazione la libera facoltà di risolvere la Convenzione nel caso in cui uno o più dei suddetti documenti risultino invalidi, inefficaci o comunque non compatibili con le finalità dell’Avviso;  si impegna, nel caso di avvio di una procedura ad evidenza pubblica con criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ad attribuire il peso di almeno il 20% all’offerta economica;  è tenuto, in definitiva, al rispetto di tutti gli adempimenti previsti in carico ai Beneficiari degli interventi dal Sistema di Gestione e Controllo del PON “Legalità” e dalle “Linee guida per l’attuazione”;  assume nei confronti dell’Autorità di Gestione l’esclusiva responsabilità per qualsiasi danno, anche all’immagine, causato al Ministero dell’Interno e/o a qualsivoglia terzo, a persone e/o beni, e derivante direttamente e/o indirettamente dell’esecuzione del progetto. In ogni caso, il Beneficiario manleverà e terrà indenne l’Autorità di Gestione da qualsiasi richiesta di risarcimento/indennizzo e/o rimborso avanzata da qualsivoglia soggetto a qualsivoglia titolo riconducibile all’esecuzione del progetto.

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Modello per la presentazione dei progetti

Il Beneficiario dichiara di essere a conoscenza che in caso di inadempienza per responsabilità diretta, mancato rispetto dei tempi previsti dal cronogramma degli interventi, mancato rispetto degli impegni assunti e degli obblighi derivanti dai provvedimenti emessi dall’Autorità di Gestione, accertamento di irregolarità, si procederà alla revoca dei finanziamenti stessi ed al recupero delle somme eventualmente erogate, maggiorate degli interessi legali secondo le modalità previste dalla vigente normativa regionale, nazionale e comunitaria. In tal caso il progetto rimarrà totalmente a carico del beneficiario.

DATA FIRMA (Persona autorizzata ad impegnare l’Ente proponente) Il Sindaco della Città Metropolitana di Catania Dott. Salvo Pogliese 01/10/2018 Documento informatico sottoscritto con firma digitale ai sensi dell’art. 20 comma 2 del D.Lgs 82/2005

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Modello per la presentazione dei progetti

Elenco della documentazione da allegare

1. copia del documento di identità del legale rappresentante dell’Amministrazione proponente o di un suo delegato; 2. autodichiarazione attestante l’assenza di precedenti finanziamenti della medesima proposta progettuale.

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