CLINICA Periodico d’informazione a distribuzione gratuita anno III #49 02/dic/2018 www.dajemo.it DAJE MO’ IPHONE – Via Battisti, 51 Info: 348 8848474

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Fuga per la vittoria TRE PARTITE AL LIBERATI PER SPICCARE IL VOLO

05 L’AVVERSARIO Vicenza

07 IL PUNTO Rialzarsi subito per essere più forti

12 TERNANA CELEBRITY D’Orto nuovo allenatore delle Ferelle

16 CONTROCOPERTINA Al Caos il treno a vapore di Luca Sola >> E MOLTO ALTRO! up&down

La Ternana Impiantistica In occasione delle tre gare interne consecutive con Vicenza (sabato 1° di- C’è un aspetto che sta caratterizzando la squadra di De Canio. Quello cembre ore 14.30), Rimini (martedì 4 dicembre ore 20.30) e Fermana (saba- del campo dove lavorare. Dall’inizio di una stagione tribolata i rosso- to 8 dicembre ore 20.30) la Ternana Calcio attiverà una , una verdi sono stati costretti a cambiare sede in più di una circostanza e sorta di mini abbonamento, che permetterà di acquistare, contempora- anche questo nella costanza di un lavoro potrebbe finire nell’incidere neamente, i biglietti per le 3 partite del Liberati, ad un prezzo più basso. con il conseguimento dei risultati perché anche i dettagli contano. Tris per la promozione AAA cercasi terreno per allenarsi i tabellini ternanavsferalpi salò 1-1

MARCATORI: st 9’ Caracciolo, 41’ Diakitè

TERNANA (4-3-1-2): Iannarilli; Defendi, Diakité, Bergamelli, Lopez; Altobelli, Callegari (18’st Frediani), Salzano (32’st Fazio); Furlan (32’st Butic); Nicastro (27’st Bifulco), Marilungo (27’st Vantaggiato). A disp: Vitali, Gasparetto, Vives, Pobega, Giraudo, Hristov. All: De Canio. FERALPI SALÒ (3-4-1-2): De Lucia; Dametto, Magnino, Legati; Corsinelli (1’st Tantardini), Pesce, Scarsella, Martin; Vita (31’st Libera); Caracciolo (Cap., 26’st Marchi), Ferretti (40’st Guerra). A disp.: Livieri, Mordini, Ambro, Canini, Moraschi. All: Toscano.

ARBITRO: Meraviglia di Pistoia / NOTE: 3.292 (1.720 abbonati); angoli 7 a 2 per la Ternana. Ammoniti: Legati, Dametto, Diakitè, Lopez.

pordenonevsternana 1-0

MARCATORI: pt 27’ autogol Salzano

PORDENONE (4-3-1-2): Bindi; Florio, Barison, Stefani, De Agostini; Misuraca (40’st Bassoli), Burrai, Bombagi; Berrettoni (16’st Magnaghi); Candellone (40’st Damian), Ciurria. A disp: Meneghetti, Cotroneo, De Anna, Cotali, Germinale, Bertoni, Zamuner. All: Tesser. TERNANA (4-3-1-2): Iannarilli; Fazio (33’st Bifulco), Diakite’ (39’st Hristov), Bergamelli, Lopez; Altobelli, Defendi, Salzano (33’st Pobega); Furlan (19’st Frediani); Marilungo, Butic (1’st Vantaggiato). A disp.: Gagno, Vitali, Gasparet- to, Giraudo, Callegari, Nicastro. All: De Canio.

ARBITRO: Robilotta di Sala Consilina / NOTE: Bombagi, De Agostini, Diakitè, Fazio, Vantaggiato per gioco (foto: ternanacalcio.com) falloso. Recupero pt 0, st 4’.

sommario 4 FORMAZIONI + CLASSIFICA 8 AMARCORD ›› DE LORENTIS 13 EVENTI ›› VISIONINMUSICA 5 L’AVVERSARIO ›› VICENZA 10 FERE IN RETE 14 MOTORI 2 TABELLINI 6 INTERVISTA ›› BUTIC 11 RUGBY 16 LA CONTROCOPERTINA 3 EDITORIALE 7 IL PUNTO 12 TERNANA FUTSAL FEMMINILE

Periodico d’informazione Direttore Responsabile: Riccardo Marcelli Grafica: Francesco Bellucci – Terni Hanno collaborato: a distribuzione gratuita [email protected] M. Barcarotti, M. Ferretti, A. Laureti, Redazione: via Leopardi, 28 – Terni G. Manini, R. Pagnanini, F. Marcelli Autorizzazione Ufficio Registro Stampa [email protected] MAGAZINE Tribunale di Terni n.7 del 21/12/2015 Pubblicità: Photo & Coffee [email protected] Info: 0744.413583 / 335.1312333 Editore: Photo & Coffee srls www.dajemo.it Foto: Alberto Mirimao [email protected] Daje Mó Magazine via Leopardi, 28 – Terni Anno III numero 49 / 02 dic 2018 tel. 0744.4406172 / 335.1312333 Numero chiuso alle ore 10:00 del 29/11/2018 Stampa: Arti Grafiche Celori – Terni www.dajemo.it editoriale

Tre partite verso la fuga per la vittoria

DI RICCARDO MARCELLI

oveva succedere ed è successo. A Pordenone. Contro l’ex . Addirittura su autogol (assegnarlo a Burrai è una barzelletta calcistica). E’ arrivata la prima sconfitta per la Ternana. Una sconfitta che denota comunque alcuni aspetti di cui necessariamente tener conto per affrontare il trittico di partite casalinghe che potrebbe lanciare la squadra verso la Fuga per la vittoria. LaD prima. De Canio ha una certezza. Quella relativa a Marino Defendi. Ha abituato la platea ad organizzarlo in ogni posizione del campo. Va bene quando c’è un’urgenza. Le ultime due partite, però, hanno dimostrato che forse anche il capitano avrebbe bisogno di maggiori certezze rispetto al ruolo da svolgere. Anche perché a prescindere dalla bontà del gruppo magari all’esperto Fazio o al giovane Callegari potrebbe non aver fatto piacere essere estromessi dopo prove complessivamente dignitose. L’altra questione riguarda invece la sterilità sotto porta. Se nella fase iniziale del campionato i cambi operati da De Canio avevano il merito di rompere l’inerzia della partita, nelle ultime gare il coefficiente di difficoltà è aumentato. Per onestà intellettuale, però, non era facile giocare un match ogni tre o quattro giorni, ma soprattutto è risultato quanto mai deficitario non provare schemi nuovi durante gli allenamenti. Lo ha asserito con franchezza il tecnico De Canio non per giustificarsi quanto piuttosto per evidenziare un aspetto che altrimenti rischiava di essere sottovalutato. Senza entrare nel merito, De Canio non è un ruffiano. Ad alcuni può piacere ad altri no. Certo che dopo la prima sconfitta la Ternana è chiamata ad una reazione cercando il ritorno alla vittoria ma obiettivandosi, poi, di vincere anche le altre due partite. Perché non è una questione di ambizione quanto di valore. E i rossoverdi debbono trovare gli stimoli, qualora ancora non ce l’abbiano, per trovarli. Altrimenti tra dieci giorni si rischia di narrare un’altra storia. E nessuno lo vuole.

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2018-19

6 2 LOPEZ D.BIANCHI 20 8 23 SALZANO 10 N.BIANCHI ALTOBELLI 27 GIACOMELLI 29 BERGAMELLI MANTOVANI 1 4 19 16 17 22 IANNARILLI CALLEGARI MARILUNGO ARMA SALVI GRANDI 3 13 DIAKITÈ 25 28 PASINI CURCIO 6 DEFENDI 7 ZONTA FURLAN 13 24 FAZIO STEVANIN

TERNANA (4-3-3) L.R. VICENZA VIRTUS (4-3-2-1)

Allenatore: Allenatore: GIOVANNI COLELLA le cifre del girone B

TURNO PRECEDENTE (13a) TURNO ODIERNO (14a) PROSSIMO TURNO (15a) MARCATORI

Vis Pesaro – Fermana 3 - 0 Giana Erminio – Feralpisalò 02/12 Pordenone – Ravenna 08/12 Giacomelli S. VICENZA 8 Albinoleffe – Ravenna 0 - 1 Gubbio – Monza Renate – A. J. Fano Marilungo G. TERNANA 6 L. R. Vicenza V. – Südtirol 2 - 4 Südtirol – Pordenone Rimini – Albinoleffe De Marchi M. IMOLESE 5 Teramo – Giana Erminio 0 - 1 Triestina – Imolese Triestina – Gubbio Lanini E. IMOLESE 5 Feralpisalò – A. J. Fano 1 - 0 – Sambenedettese Imolese – Virtus Verona Candellone L. PORDENONE 5 Renate – Gubbio 1 - 0 Fermana – Albinoleffe Monza – Giana Erminio Perna F. GIANA ERMINIO 5 Rimini – Virtus Verona 1 - 0 A. J. Fano – Rimini Vis Pesaro – Feralpisalò Nocciolini M. RAVENNA 5 Sambenedettese – Triestina 0 - 0 Ravenna – Vis Pesaro L. R. Vicenza Virtus – Teramo Olcese E. VIS PESARO 5 Monza – Imolese 1 - 1 Teramo – Renate Ternana – Fermana Arma R. L.R. VICENZA 5 Pordenone – Ternana 1 - 0 Ternana – L. R. Vicenza Virtus Sambenedettese – Südtirol Stanco F. SAMBENEDETTESE 5

CLASSIFICA DOPO LA 13a GIORNATA

PARTITE GOL RIGORI

TOTALE CASA FUORI TOT. CASA FUORI A FAVORE CONTRO

PUNTI G V N P G V N P G V N P DIFF.RETI F S F S F S

PORDENONE 25 13 7 4 2 7 4 1 2 6 3 3 0 -2 19 13 8 6 11 7 0 0 2 2 FERMANA 23 13 7 2 4 7 5 1 1 6 2 1 3 -4 11 10 9 3 2 7 1 1 1 1 TRIESTINA (-1) 22 13 6 5 2 6 4 2 0 7 2 3 2 -2 19 10 12 3 7 7 1 1 0 0 V.PESARO 22 13 6 4 3 6 2 3 1 7 4 1 2 -3 16 10 8 5 8 5 0 0 1 1 FERALPISALÒ 22 13 6 4 3 7 4 2 1 6 2 2 2 -4 15 13 9 6 6 7 0 0 4 4 TERNANA 20 11 5 5 1 4 2 2 0 7 3 3 1 0 14 5 6 2 8 3 1 1 0 0 LR VICENZA VIRTUS 20 13 5 5 3 7 4 2 1 6 1 3 2 -5 19 15 12 8 7 7 3 3 0 0 RAVENNA 20 13 5 5 3 6 3 2 1 7 2 3 2 -4 12 10 5 2 7 8 3 3 3 3 IMOLESE 19 13 4 7 2 7 3 4 0 6 1 3 2 -5 14 11 8 4 6 7 1 1 0 0 SUDTIROL 18 13 4 6 3 6 2 2 2 7 2 4 1 -5 12 9 5 4 7 5 2 2 1 1 MONZA 16 13 4 4 5 7 2 2 3 6 2 2 2 -8 11 15 5 9 6 6 0 0 0 0 RIMINI 15 12 3 6 3 6 3 3 0 6 0 3 3 -6 12 15 8 4 4 11 1 1 2 2 GIANA ERMINIO 15 13 3 6 4 6 1 4 1 7 2 2 3 -7 12 12 6 6 6 6 2 2 0 0 TERAMO 14 13 3 5 5 6 2 3 1 7 1 2 4 -8 11 16 7 6 4 10 1 1 1 1 SAMBENEDETTESE 12 12 2 6 4 7 2 4 1 5 0 2 3 -9 10 13 8 7 2 6 0 0 1 1 GUBBIO 12 13 2 6 5 7 2 5 0 6 0 1 5 -10 10 12 7 2 3 10 2 2 1 1 RENATE 11 13 3 2 8 7 2 1 4 6 1 1 4 -12 8 14 4 7 4 7 0 0 1 1 ALBINOLEFFE 10 13 1 7 5 7 1 2 4 6 0 5 1 -11 6 10 4 7 2 3 1 1 0 0 VIRTUS VECOMP VERONA 10 13 3 1 9 6 2 0 4 7 1 1 5 -12 9 21 5 11 4 10 1 1 2 2 FANO 9 13 1 6 6 6 1 3 2 7 0 3 4 -11 8 14 4 6 4 8 0 0 0 0 daje mó magazine | anno iii numero 49 | 2 dicembre 2018 www.dajemo.it 4 vicenza l’avversario Col Vicenza occhio a Giacomelli DI GIGI MANINI ex dal dente avvelenato

la 14 giornata del girone di an- da una vinta nel 1996-1997 ed data del campionato di Lega una semifinale di Coppa delle Coppe l’anno PerPro girone B la Ternana affron- seguente, ma negli ultimi anni ha sempre vi- ta al Liberati il Vicenza di mister Colella, una vacchiato in ed in fino al fal- delle maggiori candidate alla vittoria finale limento dello scorso anno ed alla fusione con Giovanni Colella Giovanni vicenzatoday.it) (foto: del girone ed alla promozione in serie B. il Bassano di Renzo Rosso, il signor “Diesel”, I biancorossi sono reduci dal rovescio casa- che ha investito molto in estate per riportare campista molto tecnico prodotto del settore lingo per 2-4 contro la Sudtirol. Il club veneto, il Vicenza ai fasti di un tempo. giovanile del Bassano. che era fallito ed era stato messo in esercizio Per la panchina è stato scelto Giovanni Colel- Una mezza punta dovrebbe essere sicuramen- provvisorio nel corso del campionato scor- la, la scorsa stagione proprio sulla panchina del te Giacomelli, bandiera e trascinatore della so, si è salvato in estate con la fusione con Bassano, che godeva quindi della piena fiducia squadra, alla settima stagione a Vicenza, con la Bassano Virtus di Renzo Rosso, che ha di della società, il quale schiera in genere il suo circa 200 presenze in maglia biancorossa, ex fatto rilevato la gloriosa tradizione calcistica Vicenza con il 4-3-2-1, quindi con due mezze Foligno, Pescara ed anche Ternana nella sta- e sportiva della società biancorossa, ed ha punte ed un attaccante, e questo sarà presumi- gione 2011-2012 della promozione in Serie B assunto così la denominazione di Laneros- bilmente lo schema adottato al Liberati. con Toscano, spoletino di nascita ed inspiega- si Vicenza Virtus S.p.a. La storia del Vicenza In porta dovrebbe giocare Grandi, l’anno scor- bilmente poco amato a Terni, anzi spesso fi- calcio è ricca di campionati di , 30 per so a Bassano, ennesimo prodotto del florido schiato ogni volta che torna al Liberati, capo- la precisione, con un secondo posto nel 1977- settore giovanile del Cesena; in difesa a de- cannoniere con 8 reti del girone, sicuramente 1978 con Paolo Rossi centravanti, arricchiti stra dovrebbe giocare Davide Bianchi, mentre uno dei migliori attaccanti di tutta la Lega a sinistra dovrebbe giostrare Stevanin, anche Pro, al rientro dopo la squalifica. L’altro sarà lui fino alla scorsa stagione a Bassano, oppure uno tra Curcio, prodotto del settore giovanile Solerio, ex Avellino, autore di uno splendido della Juventus, Tronco, anche lui provenien- gol domenica scorsa. I due centrali dovrebbe- te dal Bassano, e Gashi, attaccante kosovaro ro essere Mantovani, esperto difensore clas- classe ‘98, nazionale Under 21 del suo paese, se ‘84 che ha vestito in carriera tra le altre le arrivato anche lui a Vicenza dopo la fusione maglie di Torino, Chievo, Palermo, Perugia, con il Bassano. L’unica punta dovrebbe essere Bologna e Novara, con 180 presenze in serie il marocchino Arma, esperto centravanti clas- A e 200 in serie B e Pasini, anche lui l’anno se ‘85 molto alto e temibile di testa, non velo- scorso a Bassano. cissimo ma capace di fare reparto da solo, di A centrocampo i 3 dovrebbero essere Nicolò tener palla e di far salire la squadra giocando Bianchi, ex Novara e Bassano, Salvi, anche di sponda con i compagni, ex Spal, Carpi, Pisa lui arrivato a Vicenza direttamente dal Bassa- e Triestina, quasi sempre in doppia cifra nelle no, e Zonta, interessante prodotto del settore ultime sette stagioni in Lega Pro, arrivato nel giovanile dell’Inter, anche lui l’anno scorso mercato estivo a Vicenza, già 5 reti quest’an- a Bassano, ma non è da escludere l’impiego no in maglia biancorossa. del giovanissimo classe ‘99 Zarpellon, centro- L’arbitro sarà Simone Sozza di Seregno.

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squadra candidata alla promozione diretta. In realtà, per Karlo non è stata una partita facile, ma lui ne era consapevole perchè in questi pochi mesi ha già imparato a cono- scerla, questa Serie C da tutti sottovaluta- ta e che invece nasconde mille insidie. Pri- ma della gara del Bottecchia, infatti, è stato lo stesso attaccante croato a mettersi e met- terci in guardia circa i pericoli di un cam- pionato che vede i rossoverdi come i favo- riti e che, invece, nasconde tante trappole: “Non conosco bene la C, tutte le partite però Butic, con la Ternana sono difficili. Credo che contro il Pordenone sarà ancora più difficile”. Certamente il cro- per crescere ato è un giocatore che gioca meglio quan- do il campo non è pesante, o difficilmente gestibile, come invece è successo sia con- DOPO I TRENTA GOL CON LA PRIMAVERA DEL TORINO tro la squadra di Toscano sia contro quella L’ATTACCANTE CERCA DI EMERGERE di Tesser. Lui lo sa, e sa che anche la Terna- na gli somiglia sotto questo punto di vista, ammettendo che la pioggia e l’umidità dei vederlo in campo, per la sua correnza” nel ruolo, pian piano si sta rita- campi rendono più difficoltosa la gestione fisicità e per il suo aspetto, gliando la sua posizione, pur nella consa- della palla e la creazione di gioco. Un aspet- non sembrerebbe un gioca- pevolezza di avere ancora tanta strada da to sul quale certamente anche Karlo dovrà tore alla prima esperienza percorrere. Tanta strada ma anche tanta vo- lavorare, così come su tanti altri che però fra i professionisti, eppu- glia di farsi vedere, di scen- potranno essere migliorati re quello in corso per Karlo Butic è il pri- dere in campo e dare una con l’esperienza, giocando e moA campionato fra i “grandi” dopo aver im- mano ai compagni in que- provando ancora. pressionato con la maglia della Primavera sta lunga rincorsa alla Se- Segnare 30 gol in una sola del Torino. rie B. stagione, seppure nel cam- Una presenza in campo imponente, lun- Lo aveva detto dopo il pa- pionato Primavera, non è go leve con le quali proteggere i palloni che reggio in extremis con- cosa da tutti, e se è vero che gioca e che tiene aspettando i compagni, ma tro la Feralpisalò, che spe- il calcio professionistico è anche tante doti e capacità tecniche da edu- ra di giocare sempre di più altra situazione, Butic rima- care, tanti spigoli da smussare e un bagaglio pur rispettando le decisio- ne un prospetto di sicuro in- di speranze pronto ad esplodere. ni di De Canio, che un po’ teresse per il futuro, anche Arrivato in rossoverde in estate, dopo la ri- a sorpresa lo ha messo in grazie alla sua determina- voluzione della squadra e dopo una retro- campo lunedì sera contro il zione e alla sua professiona- cessione tanto amara, ha vissuto l’altale- Pordenone, forse nella spe- lità: sempre pronto ad alle- na del futuro delle Fere e, nonostante abbia ranza che i suoi centimetri narsi, sempre ben disposto dovuto attendere un po’ per trovarsi il suo e la sua fisicità potessero a migliorarsi e ad imparare spazio in squadra, complice anche la “con- mettere in difficoltà una dai compagni e dal mister.

Terni – Via Narni, 123 Tel. 0744.814713 PREPARATI PRONTI A CUOCERE E COTTI daje mó magazine | anno iii numero 49 | 2 dicembre 2018 www.dajemo.it 6 il punto DI ALESSANDRO LAURETI Dopo la prima sconfitta necessaria una reazione

RIALZARSI SUBITO PER ESSERE PIÙ FORTI

nche i migliori cadono. Ma soltan- re, quella di dettare il passo, di provare sin do perché deve mettere una quantità indu- to chi è davvero grande sa rialzarsi da subito a dare una sterzata al campionato. striale di palloni in area di rigore. Il problema più forte di prima. E’ l’augurio che Invece è arrivata la sconfitta. Un ko che non è che non sempre queste due soluzioni frut- un pò tutti stiamo facendo alla Ter- ha certo ridimensionato il club rossoverde tano quanto sperato da Luigi De Canio. Basta nana. Il ko di Pordenone ha lascia- ma ha posto l’accento su quelle che sono le un lieve calo da parte di uno dei due se non Ato inevitabilmente il segno. Vuoi perché ha problematiche di quest’ultimo periodo. Detto di entrambi che ecco azzerarsi il potenziale aperto una mini crisi iniziata con i due pa- della mancanza di vittorie da tre turni a que- offensivo della Ternana. Inoltre c’è il capitolo reggi consecutivi contro Imolese e Feralpisa- sta parte, va anche aggiunta l’improvvisa ste- trequartista. A De Canio piace che abbia qua- lò e culminata con la prima, dolorosa, scon- rilità della squadra. lità atletiche più che tecniche. Non a caso lo fitta contro il Pordenone. Vuoi perché l’1-0 Nelle ultime tre partite Marilungo e soci sono scorso campionato in quel ruolo ha giocato rimediato al Bottecchia ha impedito ai ros- andati in gol appena una volta, tra l’altro con Defendi. Quest’anno tocca a Furlan al qua- soverdi di conquistare la prima posizione in Diakité (gol 1-1 contro la Feralpisalò). Insom- le l’allenatore chiede di andarsi a prendere gli classifica con ancora due gare da recuperare. ma, l’attacco sfavillante della Ternana si ri- spazi sulle fasce lasciati liberi dal movimen- Peccato perché balzare davanti a tutti avreb- trova con le polveri bagnate. Un bel proble- to delle punte. E’ una Ternana che predilige il be messo la Ternana nella condizione miglio- ma perché in questo periodo nemmeno gli ribaltamento immediato di fronte al palleg- altri riescono a togliere le castagne dal fuoco gio, al giro palla. E’ una Ternana che a cau- ai loro compagni di squadra. Centrocampisti sa degli infortuni dei centrocampisti non può e difensori faticano ad arrivare alla conclu- allenarsi per cambiare sistema di gioco, come sione e di conseguenza a segnare. Come mai? sottolineato più volte da Luigi De Canio. Probabilmente c’è un piccolo calo fisico, ma Ma è una Ternana che se davvero è forte quasi sicuramente c’è da fare i conti con gli come dice e come gli altri sostengono deve ri- avversari. Ora la Ternana sta affrontando le alzarsi subito e tornare alla vittoria. I 9 punti migliori del girone e dopo 11 giornate non è in palio nelle tre sfide casalinghe consecuti- più una sorpresa. Il gioco della Ternana ruota ve sono un bottino troppo ghiotto da lasciarsi tutto intorno a Marilungo e Lopez. Sono loro sfuggire. Tornare a vincere per scacciare vie di fatto gli unici deputati alla creazione delle i dubbi, tornare a vincere per riconquistare occasioni da rete. Il primo perché deve anda- morale e sicurezza nei propri mezzi, tornare a re ad aggredire la profondità nella speranza vincere infine per puntare con decisione alla di allungare la squadra avversaria, il secon- prima posizione in classifica.

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«La Ternana di Clagluna era vincente»

anni Novanta croce e deli- Maurizio Raggi zia per i tifosi rossoverdi. Da ricorda la cavalcata per la B Gelfusa ad Agarini, andata e ritorno, promozioni e falli- menti. per essere poi sostituito a sua volta da Marino. Conoscevo solo alcuni per averci giocato con- GliInsomma, di tutto e di più! Oggi Raggi vive nella sua città natale, Roma, e tro nelle stagioni precedenti: Pochesci (Lazio), Questa volta abbiamo incontrato uno dei pro- continua nella sua carriera di allenatore, an- Cangini (Ancona), Ghezzi (Monopoli). Quando tagonisti della “rinascita rossoverde” della che se più per sola passione che per profes- ho saputo che nella rosa della Società rosso- stagione 1991-92: Maurizio Raggi che nasce a sione, sedendo la scorsa stagione sulla panca verde ci sarebbero stati questi nomi ho capito Roma l’8 maggio 1960, crescendo calcistica- del Cynthia. che non dovevo avere nessun dubbio di accet- mente nel ruolo di centrocampista, nelle fila tare la Ternana. Invece tra i più giovani instau- del Banco Roma per poi passare alla Roma, Che bambino era Maurizio? rai un rapporto molto amichevole con Atzori il anche se qui non riesce a fare l’esordio in serie Vengo da un’umile e tranquilla famiglia ope- quale spesso viaggiava con me quando torna- A in prima squadra e quindi l’anno successi- raia, dove ho fatto la gavetta fin dall’inizio, e vamo a casa a Roma e lo “costringevo” a can- vo torna alla Società di provenienza. Da quel questo mi ha sempre dato una spinta determi- tare con me le canzoni di Renato Zero.Il calcio momento comincerà una lunga carriera che lo nante, per tutta la mia vita. Mio padre quando a volte è strano. Nel suo caso l’infortunio di porterà a militare in molte società, soprattutto veniva a vedere le mie partite, durante la fase Pochesci gli permise di arrivare in squadra e di serie C ma anche alcune di B, togliendosi la di riscaldamento, mi gridava sempre: “pen- di emergere, primo passo di una luminosa car- soddisfazione di vincere anche qualche cam- sa alla fortuna che hai a giocare a pallone e a riera. pionato di serie C (Taranto e Ternana). quello che invece faccio io!” Un solo campionato in rossoverde ma si- Arriverà alla Ternana nell’estate del 1991 Arrivò a Terni nell’estate del 1991, proveniente curamente fu una stagione entusiasmante. quando la Società aveva cambiato gestione e dal Taranto, squadra che militava in B. Cosa mi dice a tal proposito? con alla guida il romano Gelfusa si appresta- Fui assolutamente convinto della mia scelta Un campionato entusiasmante di cui ho un va ad essere tra le protagoniste principali del perché sapevo, conoscendolo avendolo avuto ricordo ancora molto vivo e bellissimo! L’en- campionato. Infatti quel campionato, con alla a Taranto, che Clagluna era una garanzia di tusiasmo della Curva Est era incredibilmen- guida Mister Clagluna, risulterà ricco di soddi- campionato al vertice, perché lui accettava di te contagiante. Forse avevamo un gioco non sfazioni, con due derby vinti e soprattutto con allenare solo squadre che avrebbero puntato troppo spettacolare ma sicuramente vincente la vittoria finale e susseguente promozione in a vincerlo il campionato. E questo anche se se è vero, come è vero, che molte partite le vin- B. Purtroppo però, per lui non arriverà la ri- solo tre anni prima avevo sfiorato la conqui- cemmo per 1-0, però una volta che riuscivamo conferma e quindi si traferisce al Casarano, sta della A con la Reggina di Nevio Scala, per- a passare in vantaggio difficilmente gli avver- sempre in C1, per poi proseguire in formazioni dendo lo spareggio contro la Cremonese. Poi sari riuscivano a farci goal. di , dove terminerà la sua carriera nel- conoscevo la grande reputazione della piazza Lei fu tra i tredici rossoverdi che scese in le fila del Civitavecchia. Una volta appese le ternana, con un ambiente attaccatissimo alla campo nel vittorioso derby di andata al Curi scarpe al classico chiodo inizierà la carriera di squadra. Ricordavo personalmente, quando da (Perugia-Ternana 0-1, il 20-10-1991), fino allenatore e proprio in questa veste farà ritor- bambino mi portavano all’Olimpico, le partite allo scorsa stagione ultimo derby vinto in no in rossoverde durante la stagione 2006-07, contro la Lazio, con tantissimi tifosi rossoverdi trasferta in campionato. Che ricordi ha di quando la Ternana era appena retrocessa dalla al seguito. Infine la mia scelta fu determina- quell’impresa? serie B alla C1, andando a sostituire Favarin, ta anche dal fatto che, dopo tanto girovagare Una partita molto tirata dall’inizio alla fine. per l’Italia, facevo ritorno vicino alla mia città Scesi in campo con la determinazione di vin- 8 marzo 1992, Ternana – Perugia 1-0 di origine e alla mia famiglia: Roma. Clagluna cerla a tutti i costi per regalare una gioia ai aveva un rapporto amichevole con tutti ed i tifosi che ci seguirono in massa: 7 mila cuori “suoi” titolari li difendeva sempre, in ogni oc- rossoverdi! Fin da prima dell’inizio della par- casione. Fece capire però anche a coloro che tita, dall’interno degli spogliatoi, sentivamo i giocavano meno che l’obiettivo finale era da cori che si alzavano dalla Curva Sud del Curi raggiungere e che anche pure dovevano dare e ci siamo guardati tutti negli occhi dicendoci: il loro contributo. Ovviamente c’è stato anche “non possiamo assolutamente deludere questa qualche mugugno ma credo che questo sia del gente!” tutto normale ed accade all’interno di ogni Nel girone di ritorno, al Liberati, ancora una spogliatoio. vittoria (Ternana-Perugia 1-0, l’08-03-1992), In quella Ternana, chi conosceva già dei suoi questa volta, se vogliamo, “rocambolesca”, con nuovi compagni di squadra? il goal di D’Ermilio.

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daje mó magazine | anno iii numero 49 | 2 dicembre 2018 www.dajemo.it 8 come eravamo «IL PRESIDENTE GELFUSA UNA FIGURA PATERNA IN UN MONDO DI SQUALI»

Il primo tempo fu molto combattuto ed a me fu annullato un goal che ancora grida vendetta perché regolarissimo! Nel secondo tempo, ad un certo punto, dalla panchina arrivò la noti- zia che l’Andria, la compagine che si giocava il primato con noi e con i Grifoni, stava per- dendo. A quel punto il pareggio sarebbe stato un risultato ottimo per entrambe e quindi, per un tacito accordo, ci cominciammo ad accon- tentare di quel risultato. Il goal di D’Ermilio a pochi minuti dalla fine nasce da un tiro che aveva più una pretesa liberatoria piuttosto che dalla convinzione di riuscire a realizzar- lo. Escludo nella maniera più assoluta, almeno per quanto mi riguarda, che ci fu un illecito ac- cordo tra le due squadre! 17 maggio 1992, Ternana – Catania 1-0 In quella stagione, pur essendo un campio- nato di C1, il Liberati vedeva sempre la pre- Nell’estate del 1992 lei venne ceduto al Casa- ro di spiegare ad un bambino cosa è il calcio, senza di non meno di 10 mila tifosi. Quanta rano in C1. Fu una sua scelta o della Società? cosa gli direbbe? forza vi dava veramente quell’ambiente? Ci speravo tantissimo in una riconferma! Però Gli direi semplicemente che è il gioco più bello Quando uscivamo dal tunnel per entra- avevo capito che da parte della Società la vo- del mondo! re in campo e sentivamo quel coro dei tifosi lontà era diversa, visto che i discorsi portava- Un tempo era il gioco di quasi tutti i bambini “Fere!Fere!” era sempre una scarica di adrena- no sempre all’idea di voler ringiovanire la rosa. ma oggi è cambiato un po’ tutto. Non si gio- lina e ci dava una spinta in più per arrivare Fu così che si smembrò la squadra! Ci fu chi ca più nelle strade o nei cortili ma “solo” nelle alla vittoria. consigliò in maniera sbagliata il Presidente, scuole calcio e così facendo si è perso il senso Terni ed i ternani vivevano veramente per la ma credo che se si fosse deciso di lasciare l’os- del puro divertimento. Invece lo scopo prin- Ternana. Racconto un aneddoto che la dice satura principale di quella squadra che aveva cipale per un bambino dovrebbe essere qua- lunga a tal proposito: una signora mia vicina di vinto la serie C, avremmo potuto fare anche si esclusivamente quello: il divertimento e la casa prima della partita mi preparava sempre un bel campionato di B! Si era creato un grup- gioia del gioco, senza nessun tipo di aspetta- un ciambellone dicendomi che l’avrei dovuto po veramente solido e credo che sarebbero sta- tiva! Ma questo “appello” più che ai bambini mangiare perché mi avrebbe dato più forza. ti sufficienti 2/3 ritocchi per poter fare grandi andrebbe rivolto ai genitori... Queste cose semplici ma fatte con il cuore te cose, perché è vero che non avevamo grandi Ci dica la verità: le piacerebbe un giorno po- le portavi dentro al campo e facevi di tutto per nomi, a differenza ad esempio del Perugia che tersi sedere di nuovo sulla panchina della contraccambiare nei loro confronti, facendoli aveva Dossena, però noi avevamo veramente Ternana? felici. una grande “fame di vittorie”. Sinceramente ormai purtroppo, la piazza di Chi erano i leader nello spogliatoio rossover- Una volta chiuso con il calcio giocato, lei Terni è fuori dalla mia portata e non credo ci de? iniziò la carriera di allenatore e nell’autun- siano le possibilità di un ritorno. Innanzitutto c’è da dire che i leader non si sce- no del 2006 torna in rossoverde, quando la Piuttosto auguro alla Società Ternana ed ai glie mai “a tavolino” ma sono sempre i com- Ternana era appena retrocessa in C1, suben- suoi splendidi tifosi, tutto il meglio che si pos- ponenti dello spogliatoio a farlo. In genere trando a Favarin. Purtroppo le cose non an- sa desiderare. Spero inoltre che la Società inizi sono quelli più avanti con gli anni e quindi più darono come sperava. a curare soprattutto il settore giovanile e di- ar esperti. Nel nostro caso quindi i leader erano: Decisi ad un certo punto di dimettermi perché rivare così un giorno a raggiungere le più gran- Pochesci, Caramelli, il sottoscritto, Boccafre- non potevo accettare certe condizioni ed ac- di soddisfazioni, così come hanno fatto società sca, Della Pietra (anche se era un tipo taci- collarmi così colpe che non erano le mie. Mi importanti, tipo l’Atalanta. turno). Cercavamo di dare sempre l’esempio e trovai nella situazione di dover scegliere tra un soprattutto di trasmettere tranquillità al resto gruppo di giocatori che mi era stato imposto e (intervista realizzata nel Maggio 2018) della squadra. E’ una cosa fondamentale per il non poter scegliere liberamente, così non me buon funzionamento di qualsiasi spogliatoio. la sentii più di stare in quel vortice e non po- Visitate il sito www.memorierossoverdi.it: filmati d’epo- Che tipo di presidente fu Gelfusa con voi gio- tevo deludere la gente di Terni a cui ero molto ca, foto, articoli, poesie, collezioni di figurine, biglietti, catori? legato. La Società avrebbe voluto continuare gadgets, ecc. sulla storia Ternana. Era una gran brava persona e con noi giocatori con me ma io decisi a quel punto di chiuderla era come un secondo papà. Gli volevamo tut- lì. Magari chiedo anche scusa, per allora, per La carriera di Raggi in rossoverde ti un gran bene perché se lo meritava proprio. non averlo fatto almeno un mese prima ma ho Per il suo amore nei confronti della Ternana provato in tutte le maniere a farli ragionare, DA GIOCATORE: 1991-92 (SERIE C1) e dei ternani, ha rimesso le finanze della sua però quando i risultati non arrivano hai poche CAMPIONATO: PRESENZE: 30 / GOL: 0 famiglia. Una figura sicuramente anomala nel armi a tua disposizione e quindi l’epilogo era COPPA ITALIA: PRESENZE: 2 / GOL: 0 mondo del calcio, notoriamente un ambiente ormai segnato. DA ALLENATORE: 2006-07 (SERIE C1) pieno di “squali”. Oggi che lei è un allenatore, se le chiedesse-

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fere in rete DAL WEB AL LIBERATI TERNANANEWS RACCONTA LE FERE LE 5 COSE CHE ABBIAMO IMPARATO DA PORDENONE – TERNANA

1. La Ternana non è più imbattibile Abbiamo imparato che la Ternana non è più una squadra imbattibile. Dopo 11 partite di campionato è Rossoverdi arrivato il primo ko per la squadra rossoverde. A dare alla sconfitta il sapore di beffa è quella maledet- ta deviazione di Salzano sulla conclusione senza non più alcuna pericolosità di Burrai. Un intervento tanto scoordinato quello del centrocampista rossoverde quanto decisivo per spiazzare Iannarilli. Il quinto gol imbattibili subito in campionato è il primo che costa la sconfitta alla Ternana. (foto: calciofere.it) 2. La Ternana fallisce l’aggancio alla vetta della è arrivata anche la sconfitta. continuità, ma non riesce a farlo. classifica Rimandata qualche giorno La manovra non è fluida, si affida ai lanci lunghi Abbiamo imparato che questa Ternana non è una fa dalla zuccata vincente di o alle scorribande di Lopez sulla sinistra. Una macchina infallibile. Peccato perché i rossoverdi OraDiakité e da 10 minuti finali da grande squadra. volta bloccata, o arginata, quella fonte di gioco sono venuti meno nella partita più importante gio- Arrivata in una partita che – dovessimo analiz- la Ternana fatica. Fatica anche perché l’assenza cata fino a questo momento. Contro il Pordenone la zare i numeri – scopriremo probabilmente meno di Vives si fa sentire: De Canio ha provato a so- squadra di De Canio aveva l’opportunità, vincendo, brutta di quella che è apparsa in tv. stituirlo con diverse soluzioni. Stavolta è toccato di agganciare la vetta della classifica con ancora due La Ternana ha giocato quasi stabilmente nella a Defendi che di sicuro è un giocatore straordi- partite da recuperare. Obiettivo fallito. metà campo del Pordenone, ha buttato in mezzo nario, ma non ha nelle corde la regia. all’area una quantità impressionante di cross, ha Esperimenti, tentativi, convinzioni. Si scon- 3. Per la seconda volta Ternana a secco di gol battuto 7 calci d’angolo. Ha subito gol in uno dei tra tutto in questo avvio delle Fere, e c’è tutto in trasferta rarissimi tiri in porta del Pordenone, per di più in questa sconfitta della Ternana. D’altronde se Abbiamo imparato che la Ternana sta incontrando deviato in maniera fortuita da un proprio gioca- non vince qualcosa non gira. Come ancora non difficoltà nel segnare in trasferta. Nelle ultime due tore. Ma non è bastato: non è bastato perché la gira Furlan da trequartista: anche lui va a spraz- partite lontano dal Liberati i rossoverdi hanno se- manovra è stata tutt’altro che fluida, il possesso zi. E se anche l’uomo più dotato tecnicamente gnato “zero” gol. Ad Imola prima e a Pordenone poi palla non ha portato a una superiorità numerica, della rosa, seppur in una posizione che non ama, Marilungo e soci hanno faticato e molto nel mettersi i cross non erano precisi e perché di palloni “pu- non riesce a fare la differenza, la conseguenza nelle condizioni migliori per battere a porta. Un pro- liti” agli attaccanti non sono arrivati. E quando non può che essere questa. blema visto che anche gli altri compagni non sono sono arrivati non sono stati pericolosi. Ci possiamo anche chiedere se è necessario in- riusciti a sopperire alla loro astinenza. E’ arrivata la prima sconfitta e di per sé non può sistere sul trequartista: va detto che finora De mai essere un dramma. Intanto perché è arriva- Canio ha provato molti sistemi di gioco (pur 4. I cross non sono mancati, la precisione si ta contro una squadra che da anni vuole arrivare partendo dal 4312) e che nessuno di questi lo Abbiamo imparato che la Ternana può faticare anche in serie B (non a caso è prima) e poi perché era ha convinto fino alla fine. Perché altrimenti l’a- in una caratteristica nella quale sembrava imbattibile: difficile poter pensare che non si perdesse mai. vrebbe riproposto. i cross. Come sempre Lopez e soci ne hanno sfornati Il problema è che arriva nel momento peggiore. Ora senza fasciarsi la testa bisogna guardare a iosa ma questa volta è mancata la qualità oltre che Perché potremo definire questa una minicrisi avanti. Bisogna arrabbiarsi, cambiare qualcosa. alla precisione. Dei tanti palloni calciati in area di rossoverde. Tre partite due pareggi e una scon- Ma non sfasciare nulla. Inutile voler fare criti- rigore pochissimi hanno consentito agli attaccanti di fitta alle porte una partita comunque complessa che pretestuose, solo per dire “io l’avevo detto”. arrivare alla conclusione in porta. come quella contro il Vicenza, altra candidata Serve sicuramente approfondire i motivi di que- alla promozione. sto rallentamento. La vetta è ancora a portata 5. Per la prima volta i cambi non hanno pro- La Ternana comincia a preoccupare i propri tifosi di meno, ancora di più la promozione a giugno. dotto nulla perché sembra in involuzione. Le belle cose che Non bisogna perdere l’obiettivo. Abbiamo imparato che contro il Pordenone i cambi si erano viste soprattutto ad inizio campionato La Ternana deve vincere: è per questo che anche scelti da Luigi De Canio non hanno prodotto nulla che lasciavano presagire un campionato da pro- il più piccolo degli errori viene sottolineato. E’ il di buono. La Ternana finita sotto già nel primo tagonisti si sono diradate. La squadra dà sempre destino delle favorite. Di chi deve vincere tutto tempo non è riuscita a recuperare il punteggio nem- l’impressione di essere più forte degli avversari, e per forza. E’ il destino di questa Ternana, nata meno con le forze fresche della panchina. E pensare ma lo fa a sprazzi. Lo fa quando è punta nell’or- per vincere. Ecco perché si borbotta alla prima che proprio con gli uomini subentrati aveva vinto a goglio, quando viene colpita. Potrebbe farlo con sconfitta. Giusto che sia così. Fano, ad esempio.

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inirugby e Under 12 a Città di Ca- stante il tempo avverso, riescono a portare scati clima e campo al limite della praticabili- stello. I piccoli dell’Under 6 dispu- avanti tanti palloni e a segnare, bene anche tà non aiutano una squadra che sembra aver tano una sola partita con la squa- in difesa. Stesso score per l’Under 10 di Jaco- perso il mordente che la contraddistingue. dra ospite mostrando un bel gioco po Borghetti che gioca e vince contro Gubbio, Avversario che non fa sconti, sbaglia poco e di squadra sia in attacco che in di- Foligno e CdC. sfrutta ogni errore per capitalizzare con pun- Mfesa avanzando verso la meta a suon di pas- “Un buon livello espresso con tanto gioco alla ti pesanti come macigni. La difesa non regge saggi. Di nuovo una bella prestazione per mano nonostante la pioggia. Abbiamo avu- e soprattutto al largo si aprono voragini fa- piccoli draghetti di coach Valerio Attili. L’Un- to tutte le partite sotto controllo ed abbiamo cili da attaccare per gli avversari. “Peccato der 8 di Francesca Agabiti vince tutte e tre avuto quindi la possibilità di osare qualche perché tutto il mese il nostro lavoro era sta- le partite contro Gubbio, Città di Castello e cosa in più, come dimostrano le 5 mete de- to incentrato proprio sulla difesa” commenta Foligno: bella attitudine dei bimbi, che nono- rivanti dal gioco al piede preciso e puntua- laconicamente Diamanti. le di Davide Ramazzotti”, commenta il coach Borghetti. L’Under 12 di Massimiliano Paragnani si pre- senta invece a Città di Castello con un ottimo numero ma con la testa altrove. “Prime tre partite affrontate con atteggiamento estre- mamente passivo –sottolinea il coach Para- gnani- L’ultima partita è quella del riscatto: grande tenacia e aggressività ma non basta a far dimenticare le prime tre”. Brutta domenica invece per l’Italica Under 18 di Marco Diamanti e Mirco Pelagalli. A Fra-

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Terni – Q.re Metelli, 23 – Cell. 349.7042815 daje mó magazine | anno iii numero 49 | 2 dicembre 2018 www.dajemo.it 11 futsal femminile LA TERNANA CELEBRITY D’Orto GUARDA SEMPRE PIÙ nuovo allenatore ALL’EUROPA delle Ferelle

fine è successo. La porterà alla guida tecnica Ternana Celebrity, che delle Ferelle. partecipa al Campio- Così la vittoria sull’Olim- natoAlla di serie A di calcio a cinque femmini- pus per 7 a 2 resta l’ul- le, comunica di aver raggiunto l’accordo con tima vittoria alla qua- il tecnico Daniele D’Orto e il suo staff per la le ha contribuito Marco guida della prima squadra. A Mister D’Orto Shindler che dopo l’in- e il suo staff vanno i ringraziamenti del Pre- gaggio di alcune calciatrici, aveva già mani- sidente Bruno Bevilacqua per la disponibili- festato l’intenzione di lasciare. Almeno fino tà e la voglia di raggiungere l’accordo che lo alla prossima volta.

body building UN ANNO DI CAMBIAMENTI Luigia Baggetta pensa al Ludus Maximus di Roma

uigia Baggetta porta Terni sul sanna (Barcellona) in programma il podio del bodybuilding italiano. prossimo mese di Maggio. L’atleta ternana si sta ritaglian- E’ stato un anno di grandi cambia- do un ruolo da protagonista nella menti… federazione più “Prima ho cambia- prestigiosa del mondo, la to coach, passan- LIFBB (International Fede- do da Massimo Cola con il un quarto nella International Diamond Lea- ration of Bodybuilding and quale sono in ottimi rappor- gue, risultato l’unica non professionista tra le Fitness). ti ad Alessandra Tantari. Poi top 6. Mamma e lavoratrice (Bar sono entrata nell’IFBB. Ho Adesso c’è da pensare al Ludus Maximus di Aci e personal trainer alle aspettato tanto tempo per- Roma: “Un evento incredibile al quale parte- Piscine dello Stadio) con ché non mi sono mai senti- cipano di media 5mila atleti. Sarà una bella la passione e il culto per il ta pronta per confrontarmi gara. Non ho paura, anzi sono curiosa di mi- proprio corpo, Luigia ha con i migliori d’Italia e del surarmi di nuovo sul palco con le mie colle- sbaragliato il campo alla Mondo”. ghe”. “Notte dei campioni”. A Detto della “Notte dei Cam- Un consiglio? Bari ha vinto nella catego- pioni”, Luigia Baggetta in “Non avere pregiudizi sull’uso dei pesi in pa- ria Bodyfitness master e appena 11 mesi in IFBB ha lestra. Sono un valido alleato per il modella- nell’Assoluto Bodyfitness. ottenuto due secondi po- mento del corpo e la perdita del peso. Inoltre Ottenendo così il pass per sti alla Notte delle Stelle e essere atlete natural si può. Io ne sono una gli Europei di Santa Su- alla Tsunami Cup oltre ad dimostrazione vivente”.

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vani talenti del jazz italiano, organizzato da Ve- Visioninmusica neto Jazz nell’ambito del Bando Jazz promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. compie quindici anni Venerdì 15 marzo salirà sul palco dell’Audito- rium Gazzoli Carmen Ferreri, frutto di quella fucina di talenti che è il primo talent show ita- liano: Amici. Il suo album “La Complicità”, di- stribuito dalla Universal Music Italia, è entra- isioninmusica raggiunge nel 2019 la tuosa e vulcanica”: tre aggettivi che danno solo to direttamente al terzo posto della classifica sua 15esima edizione: un traguardo un’idea di questo nuovo, travolgente, talen- FIMI dei dischi più venduti in Italia. Per i primi straordinario che viene celebrato con to italiano dalla voce duttile e versatile, in gra- mesi del 2019 è prevista l’uscita del suo nuovo sette imperdibili concerti serali. L’in- do di interpretare con disinvoltura musica soul, lavoro discografico: probabile anteprima a Vi- tuito e l’intraprendenza del direttore pop, funk, jazz e R’n’B. Per Visioninmusica pre- sioninmusica. Vartistico Silvia Alunni hanno reso possibile la senta “Vita d’artista”, il suo ultimo progetto Venerdì 29 marzo arriverà FORQ: un quartetto composizione di un cartellone che brilla per la nonché il titolo dell’album di imminente uscita. strumentale statunitense i cui concerti dal vivo qualità di tutte le proposte, risultando perfetta- Venerdì 15 febbraio sarà la volta di Anthony sono sempre esperienze formidabili e travol- mente bilanciato in fatto di novità e tradizione. Strong: l’“English gentleman” che si ispira al genti. La sua musica è definita jazz fusion, ma C’è il nuovo che avanza, la generazione di arti- pianismo di Oscar Peterson, Bill Evans, Wyn- ciò suona riduttivo: chi conosce Snarky Pup- sti che ha conquistato il successo tramite i ta- ton Kelly e alla vocalità di Frank Sinatra, Mel py può farsi un’idea delle loro sonorità, due dei lent show, di fianco a un cantautore che ha fat- Torme e Nat King Cole. Un artista internazio- suoi membri vengono da lì. “Thrēq” (da pro- to la storia della musica leggera italiana, seguito nale che sarà a Terni come tappa di un tour nunciare come l’inglese “threek”) è il loro ulti- da eventi chiaramente jazz, finestre internazio- che ha toccato 26 paesi di 4 continenti. Vener- mo album. nali, band d’avanguardia e nuove sonorità. dì 1 marzo andrà in scena una produzione ori- Si chiude venerdì 12 aprile con Simona Moli- Apre la stagione, venerdì 18 gennaio, un au- ginale Visioninmusica in collaborazione con nari e il suo Sbalzi d’amore tour. La passione tentico pezzo di storia della canzone d’auto- l’Ente Concerti di Pesaro: per la prima volta per i musical di Broadway, l’amore per il jazz re: Fabio Concato. Presentare una personalità in Italia, Baptiste Herbin sarà accompagnato e l’improvvisazione, insieme ad una voce dal- del genere è superfluo ma una nota sul suo pro- dal Massimo Morganti Quartet in un concer- le sonorità afroamericane costituiscono la ci- gramma è d’obbligo: Concato offrirà al pubblico to che gli amanti del jazz non possono perde- fra stilistica di Simona Molinari, protagonista di Visioninmusica un compendio dei suoi qua- re. Un’inedita combinazione, frutto di contatti e di un concerto dal taglio autobiografico che ri- ranta anni di attività arti- connessioni, interpreterà percorre la carriera di un’artista capace di col- stica e musicale, espresso brani dalle suadenti at- lezionare prestigiose collaborazioni (Al Jarreau, attraverso i suoi classici mosfere dall’album Dre- Gilberto Gil, Peter Cincotti, Andrea Bocelli, Or- e i brani più recenti, ar- ams and Connection del nella Vanoni, Renzo Arbore, Massimo Ranieri rangiati nuovamente e talentuoso sassofonista ecc.) e preziosi riconoscimenti (Premio Mogol, con gusto, in occasione francese. La serata sarà il Premio Carosone, Premio Tenco ecc.). di questa stagione di per- aperta alle 20:30 da un Tutti gli spettacoli si svolgeranno all’Audito- formance nei teatri. set del Luca Zennaro 5tet, rium Gazzoli di Terni con inizio alle ore 21, ad Serena Brancale, in sce- una delle band vincitri- eccezione di quelli di Baptiste Herbin, Carmen na venerdì 1 febbraio, è ci del Premio Tomorrow’s Ferreri e Simona Molinari programmati per le definita “elettrica, vir - Jazz 2018, dedicato ai gio- ore 21,30.

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Il ruolo delle Acciaierie tre le due Guerre momento, l’intera società civile venne sotto- posta ad una mobilitazione generale che in- scorso 4 novembre cò invece la parte tragica di questo lustro di nescò anche le prime forme di organizzazione si è celebrata la Fe- pazzia. Ma non soltanto questo perché a par- scientifica del lavoro ed un maggior inseri- sta dell’Unità Naziona- te chi la vita la lasciò tra le trincee al fronte, mento di mano d’opera femminile nelle varie le e delle Forze Armate la storia dell’epoca racconta anche di 5 mila attività produttive. In quegli anni Terni stava il tutto nel Centena- civili morti in azioni di guerra e di altri 600 vivendo un grande cambiamento passando da Lorio della fine della Grande Guerra. Quella tra mila deceduti per malattie e malnutrizione. piccolo insediamento urbano prettamente in- il 1915 ed il 1918 fu senza ombra di dubbio la Un evento tragico che dovrebbe aprire gli oc- dirizzato all’agricoltura a vera e propria entità prima guerra totale ed industriale della sto- chi sulla capacità insana dei popoli di portar- industriale di primaria importanza nazionale. ria. Il grande numero di nazioni coinvolte cosi si all’autodistruzione. Un cambiamento che ebbe inizio in quel lon- come l’utilizzo massivo di nuove armi, aerei, Anche Terni, inevitabilmente, pagò il suo tano 10 marzo del 1884 quando venne posata sommergibili, carri armati, moto, automo- contributo e lo fece sia in termini di vite che la prima pietra sulla quale si sarebbe costitui- bili e, per il tempo, nuove tecnologie capaci di sacrifici in generale; per l’intera Umbria si to uno tra i complessi produttivi più importan- di produrne in tempi brevi i quantitativi ne- contarono circa 11 mila morti e ancora oggi, gi- ti agli albori della civiltà industriale italiana: la cessari, ne sono state certamente la testimo- rovagando per i piccoli borghi della nostra re- Società degli Alti Forni, Fonderie e Acciaierie. nianza. La mobilitazione di oltre 5 milioni di gione, non è raro incrociare lo sguardo con la- Sicuramente, la grande presenza e disponibi- soldati poi, dei quali circa 650 mila non fece- pidi o monumenti che ne tengono in vita la lità di acqua unita alla sua collocazione geo- ro ritorno a casa ed un milione ne porteran- memoria. Fu oltremodo un periodo nel quale grafica che la poneva al centro dello stivale, no i segni nelle carni per tutta la vita, certifi- in pratica, facendo leva sull’eccezionalità del hanno avuto il giusto peso affinché si decides-

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via Leopardi, 28 Terni – Via De Filis, 8 piazza della Repubblica, 24 0744 407261 – 335 399035 339 5914140 – [email protected] daje mó magazine | anno iii numero 49 | 2 dicembre 2018 www.dajemo.it 14 motori se di trasformare Terni nella Manchester ita- liana tanto che, in quel periodo, il cinquanta per cento della produzione nazionale di ac- ciaio usciva dalle sue linee di lavorazione e il più grande maglio al mondo, con cinque me- tri di corsa e centootto tonnellate di potenza, battendo i suoi colpi su una sottoincudine da mille tonnellate fusa in un unico blocco, vanto ed esempio unico della metallurgia, scandiva i tempi della vita quotidiana di migliaia di ope- rai. Nel 1861 poi, fu anche istituito il Regio Isti- tuto Tecnico che divenne ben presto uno dei più importanti della penisola, attraendo giova- ni da ogni parte. Ma la rilevanza che la città si stava procurando come polo strategico indu- striale e militare, non era soltanto rivolta alla produzione siderurgica perché di pari passo andavano sempre più acquisendo importanza i vari settori minerario, chimico ed elettrico. Tornando all’acciaio prodotto negli altiforni delle fonderie, c’è da dire come questo servis- se anche ad alimentare le linee di uno stabili- mento militare, la Fabbrica d’Armi il cui ini- zio all’edificazione fu dato il 2 maggio del 1875 FIAT-Terni Tripoli, conosciuta anche come Terni, in Viale Brin, prendeva forma appunto da S.E. Generale Ricotti, allora Ministro della Terni, FIAT Tripoli e FIAT Libia. Erano gli questo mezzo militare. Realmente l’autoblin- Guerra. Uno stabilimento all’avanguardia per anni in cui la città cercava di reagire agli or- da nacque all’interno delle acciaierie nel 1918 quei tempi, capace nel periodo in cui scoppiò rori del conflitto appena concluso e le gesta di e, con la fine della prima guerra mondiale, fu la Grande Guerra, di una produzione giorna- Umberto Baconin Borzacchini iniziavano ad destinata all’uso nelle colonie italiane tanto liera di circa duemila fucili, i famosi Carca- accendere i cuori dei ternani. che un primo lotto costituito da 12 unità, ven- no mod. 91, con un impegno in termini di for- E se da una parte il futuro Campione inizia- ne destinato in Libia dove erano operativi il za lavoro di quasi settemila operai. Non solo, va a dare spettacolo sul piazzale sterrato da- Regio Corpo Truppe Coloniali della Cirenai- al suo interno si progettavano e produceva- vanti al Duomo alla guida di una SCAT, il ca e quello della Tripolitania. Con il passare no anche le corazze con le quali proteggere le tutto vicino a quella che era l’auto moto of- degli anni, la Terni risultò essere ormai obso- navi della Reale Marina Militare Italiana e, ficina di Tomassini e Conti in Via Aminale leta anche per semplici compiti di polizia co- dulcis in fundo, anche la famosa autoblinda dove prestava la sua opera, dall’altra parte di loniale ma, allo scoppio della seconda guerra mondiale, quando il Regio Esercito si trovò a corto di mezzi motorizzati, le sue carrozzerie blindate vennero montate sui telai dei alcuni autocarri FIAT-SPA 38R, ne vennero modifi- cate le torrette e furono dotate di mitraglia- trici provenienti da aerei fuori uso e destinati alla stessa protezione antiaerea della Brigata corazzata speciale Babini. E cosi quella Ter- ni che fu la quarta in Italia ad essere dotata dell’illuminazione pubblica ad elettricità, isti- tuita provincia nel 1927 per merito dell’allora podestà Elia Rossi Passavanti ben introdotto negli ambienti romani, che aveva dati i natali a Borzacchini soltanto pochi lustri dopo che i bersaglieri di Lamarmora entrarono in Roma, fu protagonista nella produzione automobili- stica anche se, destinata a scopi meno paci- fici rispetto a quelli di una semplice gita fuo- riporta.

ORARIO CONTINUATO SENZA APPUNTAMENTO 8.30–20.30

TERNI – C.C. COSPEA – TEL. 0744 274371

daje mó magazine | anno iii numero 49 | 2 dicembre 2018 www.dajemo.it 15 la controcopertina MAGAZINE Al Caos il treno a vapore di Luca Sola

Stimela significa, in lingua zulu, “treno degli arresti e le condizioni disumane del- a vapore”, quel treno che per decenni ha le carceri, la vita quotidiana nei campi di portato migliaia di uomini, donne e bam- raccolta e la complessità dei conflitti etni- bini dal Centro Africa verso le miniere ci e interreligiosi, spesso fomentati e so- d’oro, di diamanti e platino del Sudafrica. stenuti dai leader dell’industria dei metalli Stimela è anche il nome di questo proget- preziosi e dai paesi avanzati. Per il suo ca- to fotogiornalistico che Luca Sola por- rattere socio-antropologico la mostra “Sti- ta avanti ormai da quattro anni nel con- mela. Southern Africa Migration Project” tinente africano. Durante le sue missioni induce a una riflessione seria e profonda egli affronta e testimonia le dolorose te- su quanto sia necessario e urgente cam- matiche legate al fenomeno migratorio, biare il nostro punto di vista, anche grazie ne svela le cause e le conseguenze attra- all’uso del medium fotografico e all’occhio verso l’obiettivo della propria fotocamera. critico e lucido di Luca Sola. Sarà possibile Le immagini scattate da dentro e da fuo- visitare la mostra, realizzata da Arci Terni ri i confini mostrano le conseguenze del- fino al 24 febbraio 2019, presso la Sala Car- le epidemie e della debilitazione, la ferocia roponte del Caos. Ingresso gratuito.

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