Regione Puglia di Racale (provincia di )

progetto generale: riqualificazione urbana e ambientale dell’area costiera denominata: “Largo della Torre”. progetto stralcio: “riqualificazione ambientale Piazza della Vittoria”, frazione di Torre Suda - Marina di Racale. “Documento Programmatico di rigenerazione urbana” (L.R. n. 21/08).

Progettisti: Ing. Renato del Piano (UTC – Città di Racale) dott. Daniele Errico, agr. paesaggista (coordinatore) Arch. Rocco Gravili Geom. Emanuele Attanasio Anno: 2010 Fase di progetto: preliminare

Importo dei lavori: progetto generale: € 2.500.000,00 progetto stralcio: € 600.000,00

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premessa: il Piano Integrato di Sviluppo Territoriale della Città Policentrica Jonico-Salentina La Regione Puglia con la legge Regionale n. 21 del 29 luglio 2008 ha inteso promuovere la formazione di Piani di Rigenerazione Urbana indirizzati a favorire la rigenerazione di parti di città e sistemi urbani in coerenza con le strategie comunali e intercomunali finalizzate al miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, socio-economiche, ambientali e culturali degli insediamenti umani. La stessa Regione nel definire il PPA per il triennio 2007/2010 dell’asse VII <> ha posto come tema centrale della sua strategia quello della rigenerazione urbana e territoriale. In particolare, l’azione 7.2.1 dell’asse VII sostiene la realizzazione di Piani Integrati di Sviluppo Territoriale. Questi Piani, per finalità e contenuti rispondenti alla legge regionale 21/2008, sono basati su un’idea guida di rigenerazione legata ai caratteri ambientali e storico-culturali dell’ambito territoriale interessato, alla sua identità e alle istanze degli abitanti. Il Documento Programmatico Preliminare (DPP) relativo al Piano Integrato di Sviluppo Territoriale della Città Policentrica Jonico- Salentina, ha individuato come ambito prioritario di intervento “il paesaggio dell’insediamento costiero”. progetto generale riqualificazione urbana e ambientale dell’area costiera denominata: “Largo della Torre”.

1. un paesaggio con capacità adattative: tenuto conto degli obiettivi di qualità paesaggistica e territoriale definiti dal PPTR, l’aspetto che ha maggiormente informato il progetto, nella fase iniziale e dopo un’attenta analisi e valutazione delle condizioni stazionali del sito, è legato alla possibilità di redigere un piano di interventi, coerente con i piani sovraordinati, in grado di accogliere trasformazioni e adattamenti, attraverso un processo che coinvolge diversi soggetti nella trasformazione e gestione del paesaggio costiero, ritrovando man mano diversi significati e valori da condividere: ciò ha portato a ripensare gli attuali assetti urbanistici e ambientali della marina di Torre Suda, con particolare attenzione agli spazi aperti, a immaginare una serie di scenari o configurazioni spaziali che richiedono, per essere attuati, una riconsiderazione degli aspetti ecologici e paesaggistici in chiave contemporanea. Da questo punto di vista, il progetto abbraccia una strategia tesa a far crescere una nuova consapevolezza del paesaggio a partire dalla rigenerazione di alcune tessere che possono assumere il ruolo di “starter” nei confronti di un più ampio piano di riqualificazione del paesaggio costiero locale. Questo concetto, insito nelle più significative esperienze contemporanee di progettazione del paesaggio, si rifà al tema della trasformazione, del movimento e della adattabilità in termini spaziali e temporali. Per questo è stato necessario considerare il carattere interscalare del paesaggio, valutando un’unità operativa allargata rispetto ai confini dell’unità spaziale di intervento, in modo che lo stesso progetto possa abbracciare porzioni significative di territorio, dal punto di vista urbano

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e ambientale, ricercando nuove configurazioni progettuali più aderenti alla realtà dei luoghi, alle finalità sociali e ad una visione contemporanea e dinamica degli aspetti ambientali che affianca la componente prettamente progettuale al rigore ecologico, ambientale e sociale degli interventi.

2. l’area vasta: il paesaggio delle serre joniche e i territori costieri del PPTR il sito oggetto dell’intervento si localizza nel territorio del comune di Racale, lungo la fascia costiera a sud di Gallipoli. Tipico avamposto costiero, la Marina di Torre Suda rappresenta uno dei tanti aggregati urbani (con un modello che si ripete lungo la costa sud occidentale del ) a prevalente vocazione residenziale e turistica. Nel PPTR adottato dalla Regione Puglia, la Marina di Torre Suda, come paesaggio costiero, si situa all’interno del cosiddetto <>, una delle “figure” territoriali e paesaggistiche del Piano che rientra, insieme ad altre figure territoriali del sud Salento, nel sistema territoriale o ambito paesaggistico denominato “Salento delle Serre” . A livello strutturale l’ambito di riferimento si caratterizza per la presenza di un assetto morfologico con alternanza di dorsali (serre) e depressioni che trova, nella presenza di forme geologico-strutturali (scarpate di faglia) e nel modellamento marino (superfici e orli di terrazzi marini), le principali invarianti strutturali. L’armatura urbana policentrica e diffusa si presenta arretrata rispetto alla costa, ma a questa stessa collegata da un fitto sistema di percorsi poderali perpendicolari alla costa (pendoli). <>. Tra i valori patrimoniali individuati dal PPTR lungo questo tratto costiero rientrano, nel territorio di Racale, la presenza di alcune ville fin de siècle in stile eclettico, una costruzione megalitica denominata Lì Specchi, la masseria fortificata di Torre Ospina con l’omonimo dolmen. L’immediato entroterra è connotato da un paesaggio rurale, coltivato prevalentemente a ulivo. In questo paesaggio, il sistema di torri costiere rappresenta un importante valore patrimoniale, non solo per la qualità architettonica dei manufatti ma anche per il fatto che essi sono spesso l’unico elemento di riconoscibilità intorno a cui sono cresciute le nuove marine.

3. condizioni stazionali: analisi e valutazioni diagnostiche del sito Il paesaggio costiero di riferimento (zona di transizione tra ambienti d’acqua e di terra), è un sistema ecotonale soggetto ad intense attività dinamiche di erosione e sedimentazione, provocate da forze idriche ed eoliche. Morfologicamente, il litorale presenta un andamento curvilineo e gradienti

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altimetrici disposti parallelamente alla linea di costa fino ad incontrare le ultime propaggini delle Serre Joniche. Il carattere paesaggistico di questo tratto di costa è, oggi, quello tipico di un paesaggio sub-urbano costiero. L’intera area si configura come un ampio spazio aperto (sup. mq 45.000,00) dal carattere estremamente eterogeneo. Al basso indice di naturalità, per eccessiva impermeabilizzazione del suolo, si aggiunge un basso indice di qualità ecologica dovuto alla scarsa copertura vegetale. L’area presenta una certa artificializzazione nel rigido disegno geometrico della sua configurazione spaziale in netto contrasto con le morbide linee di costa.

Legenda: A. Largo della torre; B. Frangia costiera a sud dell'area di intervento; C. Area ex "tiro al volo; D. Piazzetta Don Tonino Bello; E. Frangia costiera; F. Proprietà privata; G. Area destinata a parcheggio.

4. il progetto Obiettivo generale dell’intervento è la rigenerazione ambientale del sito, con particolare riferimento agli aspetti critici presenti e alla sua salvaguardia e valorizzazione paesaggistico-ambientale nel rispetto degli indirizzi di tutela e in coerenza con il quadro normativo regionale. L’approccio utilizzato scaturisce da una sequenza che può essere sintetizzata nell’analisi delle principali condizioni ambientali, nella valutazione diagnostica delle alterazioni o criticità e nella definizione dei criteri terapeutici da utilizzare ai fini della rigenerazione urbana e ambientale. L’approccio ha tenuto conto del contesto paesaggistico di riferimento, delle sue dinamiche e quindi della storia locale o storia del luogo inteso nella sua autonoma e differenziale individualità. i livelli tematici: criteri terapeutici e livelli di intervento del progetto il progetto ha individuato i seguenti livelli tematici di intervento: . il rimodellamento del margine tra urbano e natura, . la Torre costiera come elemento di riconoscibilità e riferimento territoriale; . la qualità ecologica del sito attraverso la rivitalizzazione delle aree demaniali; . la ridefinizione funzionale e morfologica degli spazi aperti.

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La lettura della sintassi del paesaggio in esame, lo studio dei diversi livelli strutturali, ha permesso di individuare nella morfologia dei luoghi quei segni che rendono intelligibile le funzioni proprie della struttura paesaggistica: il morfotipo, l'andamento della linea di costa, le fasce di transizione e i margini (ecotoni), l'eterogeneità e i contrasti tra urbano e natura.

I criteri di intervento possono essere così sintetizzati: . rimodellare e rinaturalizzare i manufatti esistenti sul fronte mare, . incrementare la naturalità delle tessere; . alleviare la discontinuità e i contrasti tra ambiti urbani e seminaturali; . riconnettere le diverse tessere dal punto di vista funzionale e morfologico; . ridefinire la struttura, le funzioni e la morfologia degli spazi aperti; . migliorare il comfort bioclimatico; . aumentare l'indice di permeabilità del suolo; . incrementare l'indice di copertura vegetale soprattutto nelle aree demaniali soggette a intensi processi di erosione superficiale.

I livelli di intervento del progetto: A. rigenerazione ambientale: A1. la ridefinizione morfologica e strutturale della linea di costa attraverso interventi di ingegneria naturalistica; A2. la rivitalizzazione ambientale delle aree demaniali;

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B. rigenerazione urbana mediante la ridefinizione delle infrastrutture sociali: B.1 la torre costiera come elemento di riconoscibilità territoriale; B.2. la grande piazza sul mare; B.3. <>: il belvedere; B.4 <>: i pergoli; B.5 gli spazi ludico ricreativi per anziani; B.6 il baby park; B.7 gli spazi aperti per l'organizzazione di eventi socio-culturali; C. il miglioramento dei servizi: C.1 l'infrastrutturazione verde degli spazi aperti, C.2 l'allargamento dell'area destinata a parcheggio; C.3 il recupero dei manufatti da adibire ad attività polifunzionali; C.4 la riqualificazione degli spazi/manufatti adibiti ad attività sportive, in concessione.

conclusioni Il progetto, nella sua matrice diversificata di interventi, propone la realizzazione di uno spazio pubblico rinnovato, facilmente leggibile nei contenuti e nei valori resi comprensibili, in grado di suggerire nuovi comportamenti sociali e una contemporanea visione delle sfide poste dal binomio conservazione/trasformazione in un’ottica di sviluppo locale sostenibile.

Racale, 11 maggio 2010. dott. Daniele Errico

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