Museo Del Costume Di Pragelato
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NUMERO 32- serie IV- anno XX 9 OTTOBRE 2015 DA PALAZZO CISTERNA Cronache www.cittametropolitana.torino.it Autorizzazione del Tribunale di Torino n. 1788 del 29.3.1966 Torino di Tribunale del Autorizzazione MUSEO DEL COSTUME DI PRAGELatO: MEMORIA DI UNA COMUNITÀ ALPINA Voci e immagini Incontro con il I Sacri Monti tra arte per l’Armenia Gruppo archeologico e devozione torinese A Chivasso l’orto si fa all’asilo Sommario con le Gev 13 PRIMO PIANO Alla Sagra del fungo di Voci e immagini per l’Armenia a Cossano il confronto sul futuro Palazzo Cisterna 3 dell’agricoltura 14 La memoria e la cultura di una Nasce il distretto della patata comunità alpina nel Museo del delle montagne olimpiche 15 Costume di Pragelato 4 Sabato 17 ottobre a Palazzo Cisterna EVENTI con i gruppi “Nobiltà sabauda” e “La Il Forum di Torino per una Carta lavandera e ij lavandè ‘d Bertula” 6 dello sviluppo sostenibile delle comunità locali 16 A TU PER TU CON LE RIFORME La Città metropolitana per il Al via il nuovo sistema per Forum off 18 l’identità digitale di cittadini e Belle da morire 19 imprese 7 None al cioccolato, ATTIVITÀ ISTITUZIONALI 18 anni di bontà 20 Il modello policentrico di Torino A Usseglio si festeggiano la metropoli presentato a Bologna dal transumanza e la patata di vicesindaco Avetta 8 montagna 21 I risultati di Tyrec4life, al traguardo Incontro con il Gruppo dopo 4 anni di percorso 9 archeologico torinese 11 DALLA BIBLIOTEca La Consigliera Amprino madrina del Fiera Franca di Oulx: successo I Sacri Monti: un’opera d’arte monumento ai parà inaugurato a per la Giornata delle minoranze e devozione fra natura e architettura Susa 10 linguistiche 12 22 In copertina: Costumi tipici. Historia subalpina alla Junior marathon omenica scorsa, 4 ottobre, Torino è sta- ta teatro di tre grandi eventi sportivi: la Turin marathon, la Stratorino e la Ju- Dnior marathon. Sul palco per il consue- to inizio di giornata sulle note dell’inno naziona- le c’era anche Historia subalpina, gruppo storico dell’albo della Città metropolitana di Torino. Il gruppo ha poi partecipato attivamente all’anima- zione dei bambini che si sono cimentati nella Ju- nior marathon, il chilometro di corsa compreso tra piazza Carlo Felice a piazza Castello. I piccoli atleti all’arrivo hanno potuto così incon- trare personaggi in costume, scattare suggestive foto ricordo e toccare con mano, divertendosi, un po’ di storia. Anna Randone Direttore responsabile: Carla Gatti In redazione: Cesare Bellocchio, Lorenzo Chiabrera, Denise Di Gianni, Michele Fassinotti, Andrea Murru, Carlo Prandi, Anna Randone, Alessandra Vindrola Hanno collaborato: Marco Orlando, Valeria Rossella Grafica:Marina Boccalon, Giancarlo Viani Foto Archivio Fotografico Città metropolitana di Torino “Andrea Vettoretti”: Cristiano Furriolo, Leonardo Guazzo Amministrazione: Barbara Pantaleo, Patrizia Virzi Ufficio stampa: via Maria Vittoria, 12 - 10123 Torino - tel. 011 861.2102/2103 - [email protected] - www.cittametropolitana.torino.it Chiuso in redazione: ore 10.00 di venerdì 9 ottobre 2015 Progetto grafico e impaginazione: Ufficio Grafica Città metropolitana di Torino Città metropolitana di Torino 2 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA Primo Piano Voci e immagini per l’Armenia a Palazzo Cisterna Quadri di Zareh Mutafian e Marina Mavian in esposizione fino al 17 ottobre n occasione del centenario del genocidio glia. Viene inserito nel programma di accoglien- degli Armeni, l’Associazione solidale di vo- za in Italia voluto da Mussolini e inizia la sua lontariato AS.SO. nell’ambito del progetto formazione artistica. Il linguaggio figurativo, I“Armenia oggi, tra passato e futuro” ha or- molto più francese che milanese, nonostante la ganizzato a Palazzo Cisterna, sede della Città formazione a Brera, si richiama alla molteplicità metropolitana di Torino, “Voci e immagini per delle esperienze innovatrici pur rimanendo nella l’Armenia”. tradizione della raffigurazione naturalistica. La Dopo gli interessanti incontri con Antonia sua pittura è fortemente connotata e personale, Arslan, Sonya Orfalian, Donatella Taverna, Aldo inconfondibile, con un suo percorso chiaro, ben Ferrari, Vasken Berberian, Claude Mutafian e evidenziato nella successione delle esposizioni, Gérard Dédéyan che si svolti giovedì 8 e venerdì iniziata nel secondo dopoguerra dal 1945 a Pa- 9 ottobre, Palazzo Cisterna ospita fino a sabato rigi, per poi proseguire con sempre maggior fre- 17 ottobre la mostra “Immagini per l’Armenia”. quenza soprattutto negli anni ’60 e ’70. L’esposizione che si è inaugurata giovedì 8 otto- In mostra anche dipinti di 12 pittori italiani che bre è costituita principalmente da opere di Za- hanno voluto rendere omaggio al popolo arme- no. Sono esposti quadri di Lucia Caprioglio, Lu- ciana Caravella, Isidoro Cottino, Monica Dessì, Walter Falciatore, Susanna Fisanotti, Eugenio Gambino, Sandro Lobalzo, Carla Parsani Motti, Luisa Porporato, Jantine Sepan, Elisabetta Via- rengo Miniotti. La mostra a ingresso gratuito è visitabile dal lu- nedì al venerdì dalle 10 alle 18 e sabato 17 otto- bre dalle 10 alle 12. L’evento è patrocinato oltre che dalla Città me- tropolitana di Torino anche da Compagnia di San Paolo, Società Reale Mutua di Assicurazioni e Consiglio regionale del Piemonte. a.ra. reh Mutafian (1907-1980) e di Marina Mavian, attuale presidente di Casa Armena. Nei quadri della Mavian esposti a Palazzo Ci- sterna emerge chiaramente la volontà di ricor- dare ciò che è accaduto al popolo armeno. Si percepisce un sentimento del sacro, poiché ciò che ha consentito a tutti gli Armeni perseguitati e dispersi di ritrovarsi e di mantenere coscien- za di sé è stata la ricchezza interiore. In questa spiritualità l’icona rappresenta certamente una forma comunicativa privilegiata. Con questo linguaggio l’artista narra non solo le icone ma anche i paesaggi dei monasteri, delle chiese, dei boschi d’Armenia, i simboli e i monumenti. Zareh Mutafian, nato sulle coste del Mar Nero, a Uniye (a oriente di Samsun), il 15 marzo 1907, ha otto anni quando la tragedia del genocidio si compie, cancellando interamente la sua fami- Per informazioni [email protected] CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 3 Primo Piano La memoria e la cultura di una comunità alpina nel Museo del Costume di Pragelato lo specchio dell’identità culturale di Pragelato e della culturale e sociale di un valorizzazione del costume e paese di montagna ricco della lingua, raccoglie una serie Èdi storia. E’ il Museo di oggetti d’uso quotidiano, in del Costume e delle tradizioni casa e sul lavoro, presentati delle genti alpine di Pragelato, in differenti ambienti: la ideato nel 1997 in occasione stalla, la cucina, la camera da dei campionati mondiali di sci letto, il fienile, la cantina e il alpino. Mercoledì 7 ottobre caratteristico “croutin”: ambienti la consigliera metropolitana in cui si respira il passato e si delegata alla cultura, al turismo rivivono scene di vita quotidiana e allo sport, Barbara Cervetti, ha emblematiche della laboriosità visitato il museo, accompagnata della gente di montagna e dal sindaco di Pragelato, Monica della sua propensione alla Berton. Dopo alcuni anni di vita comunitaria. Nel museo si allestimento provvisorio nel trovano anche la biancheria per borgo vecchio di La Ruà, dal 2002 la casa, gli abiti da lavoro e per la collezione museale è ospitata i giorni di festa e un’importante in una sede in borgata Rivet, collezione di antichi costumi appositamente acquistata e tradizionali, che hanno assunto restaurata dall’amministrazione le loro attuali caratteristiche e francofona provenzale alpina. comunale pragelatese. Nei forme attraverso la progressiva L’evoluzione maggiore avvenne suggestivi spazi di una casa sovrapposizione della cultura nel XIX secolo, con le stoffe ultracentenaria, il museo, savoiarda francofona alla più leggere in cotone, i nastri, punto di ricerca dell’identità preesistente cultura escartonese i pizzi e i ricami a colorare e 4 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA Primo Piano degli eventi e delle opportunità e nella costruzione di una rete con le istituzioni culturali e scolastiche dell’intero territorio della Città metropolitana. La stagione invernale si avvicina e il museo di Pragelato è un’attrattiva importante per quei turisti che vogliono abbinare agli sport invernali le scoperta delle peculiarità delle nostre vallate alpine”. Grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, delle volontarie e dei volontari della fondazione Guiot Bourg, durante la stagione sciistica il Museo del Costume e delle tradizioni delle genti alpine di arricchire gli austeri costumi da un ragazzo. Quest’ultimo ha Pragelato sarà visitabile tutti montanari. Particolarmente ricco ai piedi un paio di sci originali, i sabati e nel periodo delle è poi il corredo di accessori e che sono stati tagliati e che, vacanze natalizie. gioielli in oro: spille, orecchini opportunamente affiancati, Michele Fassinotti e, soprattutto, croci. Il museo è creano una lama di luce anche il punto di partenza dei la cui punta è lo gnomone dell’orologio. Le due figure, inserite in un paesaggio alpino, sono inscritte nella sagoma della “toque”, la caratteristica cuffia colorata della donna pragelatese, evidenziata in rosso, elemento visivo essenziale e “marchio” della comunicazione del museo. CERVETTI: “AiUTARE I percorsi diretti alle suggestive PRAGELATESI A FARE RETE e caratteristiche frazioni, con i CON LE ALTRE REALTÀ forni per la cottura del pane, le CULTURALI MONTANe” antiche fontane e le meridiane: “Una realtà come il museo di veri e propri itinerari culturali Pragelato, già da tempo inserita alla riscoperta della saggezza nella rete ecomuseale creata antica. Sulla facciata del museo, negli anni ’90 dall’allora Provincia in occasione delle Olimpiadi di Torino, merita di essere del 2006, l’associazione valorizzata e rilanciata, per “Horologium” ha realizzato tutelare un patrimonio culturale un grande quadrante solare, di fondamentale importanza” che è diventato una sorta di sottolinea la consigliera Cervetti. insegna. La struttura principale “Vogliamo sostenere questo e del quadrante è sostituita altri musei che raccolgono le dalla figura di una mamma, in testimonianze delle comunità dimensioni naturali, vestita in montane e rurali.