L’Ambiente e la Tutela del Territorio Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno

Tribunale di , registrazione N. 3/15 del 19 Gennaio 2015 / Direttore Responsabile Marco Monaco Realizzazione grafica ArtEventBook Comunicazione / Editore Consorzio 4 Basso Valdarno

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L’EDITORIALE ph. Carlo Delli · Iris nani sul Castellare di San Giuliano Terme di Marco Monaco L’INTERVISTA L’EDITORIALE LA PAROLA AL SINDACO a Paolo Fontanelli e a Federica Fratoni di Marco Monaco Intervista ad Alessio Antonelli, Sindaco di Cascina LA MISSIONE L’INTERVISTA LA PAROLA ALLE IMPRESE Il Bilancio preventivo • Gli Scavi (parte II) a Enrico Rossi GreenGea IL PROGETTO LA MISSIONE 1 LA STRAORDINARIETÀ DEL TERRITORIO Il Contratto di Fiume Torrente Egola • Il “Dewatering System” Il progetto del nuovo S. Chiara in Cisanello - Pisa Intervista a Federico Ferrini EGO/Virgo Il Progetto Life “Sos Tuscan Wetlands” La cassa di espansione sul fosso Mariana Schippisi 2016 PILLOLE DI STORIA IL PROGETTO La Centuriazione romana nell’ager di Pisa L’impianto idrovoro di Ragnaione Anno II ph. Francesco Genova · Nel padule di Fucecchio 1 / 2016 3

L’Ambiente e la Tutela del Territorio e la Tutela L’Ambiente Editoriale

… E siamo arrivati al primo numero di Marco Monaco dere la tenuta di Coltano abitabile del secondo anno! e produttiva. L’opera, perfettamente Quando partimmo sembrava una funzionante al suo interno, necessi- chimera, oggi con molta soddisfa- ta di un make up sostanzioso al suo zione possiamo dire che è una realtà, esterno. In attesa di intercettare i- fi molto concreta ed apprezzata. nanziamenti necessari, lo proponia- Anche per questo anno ricalchere- mo come una suggestione da realiz- mo la formula che vede il periodico zare al più presto possibile. recapitato sulle vostre caselle di posta Infine vi faremo conoscere due real- elettronica ed una tiratura di 1000 tà produttive del nostro territorio, la pezzi da donare a chi passerà dalle prima è una piccola società, Green

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico nostre sedi o ne farà espressa richie- Gea snc, che ha come fine istituzio- sta alla segreteria del Consorzio. nale la salvaguardia e tutela dell’am- Il periodico si aprirà con l’Intervista biente e la seconda un’eccellenza del esclusiva al nostro Presidente della Toscana, le due Istituzioni che han- nostro territorio, EGO/Virgo noto Regione Enrico Rossi, un’intervista no dato vita all’Azienda Ospedaliera per le Onde Gravitazionali. molto interessante perché affronta Universitaria Pisana, ognuno per la Per le pillole di Storia, il prof. Mau- il tema del dissesto idrogeologico a propria competenza. rizio Berretta ci porterà indietro nel tutto tondo. Altro progetto, di dimensione molto tempo, sino all’età romana, oggetto Nella rubrica riservata ai Sindaci, sia- molto più ridotta ma di fondamentale del sapere: la centuriazione. mo andati a trovare Alessio Antonelli, importanza per il Comune di Cascina, Infine, le foto di questo numero sono 3 Sindaco uscente del Comune di Ca- è la cassa di espansione a San Cascia- state donate da AFNI (Ass.ne Foto- scina, fresco stravincitore delle Pri- no di Cascina che abbatterà le onde di grafi Naturalisti Italiani) Sezione To- marie e quindi in corsa per il secondo piena di un canale naturale denomina- scana, che dal 22 dicembre sino alla mandato nella località storica pisana, to Mariana Schippisi. Progetto che ci fine di marzo ha mostrato la bravura capitale del mobile e non solo. auguriamo di portare a termine entro dei suoi soci in una collettiva fotogra- Con viva soddisfazione vi faremo la fine dell’anno, visto che ha subito ri- fica dal titolo “Sguardi naturali” presso conoscere la progettazione e l’utilità tardi enormi per responsabilità di una la sede consortile. Ospitarli, anche nel- del futuro impianto idrovoro di Pisa burocrazia sempre più autoreferenzia- la nostra rivista è un ulteriore onore, Nord-Est, un impianto che consen- le che tanti danni arreca ai territori. per questo un ringraziamento partico- tirà il definitivo sviluppo del nuovo Altra pianificazione a cui tengo lare va alla curatrice, nonché fotografa Ospedale di Cisanello in Pisa e al moltissimo ma che per ora è esclu- della mostra Simona Tedesco che ci contempo abbatterà in maniera de- sivamente sulla carta, la ristruttu- ha permesso di conoscere questa bel- cisiva gli allagamenti e i disagi con- razione dell’impianto idrovoro di lissima realtà, fatta di persone amanti seguenti in una parte cospicua della Ragnaione in località Coltano (PI). della natura che si dilettano attraverso città pisana. Sull’argomento interve- Un impianto storico, quasi centena- l’obiettivo ad immortalare, in luoghi ranno l’ing. Sandro Paci ed l’ing. Ri- rio, realizzato dall’Opera Nazionale vicini e lontani le naturali bellezze del naldo Giambastiani, rispettivamente Combattenti nei primi anni del no- nostro pianeta. per l’Università di Pisa e la Regione vecento e che ha permesso di ren- Buona lettura. 1 / 2016 4

L’Ambiente e la Tutela del Territorio e la Tutela L’Ambiente L’intervista Intervista a Enrico Rossi

Presidente, la di Michela Tognetti petenza dei Consorzi vicenda dei di Bonifica. Con il Consorzi di bo- riassetto istituziona- nifica ha avu- le attuato in Regione to negli ultimi Toscana, i soggetti tempi giudizi e preposti alla difesa del valutazioni al- suolo sono i Consorzi terne. Quale è la di Bonifica e la stessa

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico sua posizione? Regione. Certamente Io credo che i Con- i Consorzi sono quelli sorzi di Bonifica sia- che dovranno garan- no una risorsa per il tire una presenza ter- territorio della nostra ritoriale importante Regione. Credo an- e capillare che si attua che che sia necessario soprattutto con l’atti- che si concluda al più vità di manutenzione presto il processo di e gestione dei nostri 4 riorganizzazione che corsi d’acqua. è stato attivato con la L.R. 79/2012 e che Ormai i problemi do- l’attività dei Consorzi vuti al dissesto idroge- sia concretamente ed ologico e i conseguenti esclusivamente fina- costi per il recupero lizzata alla manuten- delle aree colpite da zione e gestione dei eventi disastrosi sono nostri corsi d’acqua. sotto gli occhi di tutti. Intanto mi sembra opportuno chia- Come Presidente della Con la soppressione delle Pro- rire che alla Regione è passata solo Regione prevede maggiori in- vince le opere di manutenzione la manutenzione ordinaria delle II vestimenti per le nuove opere ordinaria sono passate alla Re- Categorie idrauliche, ovvero i corsi di mantenimento ordinario e gione. In questo nuovo assetto d’acqua principali, che rappresenta- straordinario? prevede un aumento dei lavori no poco più dell’1% di tutto il reti- Con la Legge che ha riorganizzato e delle competenze affidate ai colo di gestione. La parte restante, i Consorzi di bonifica, la Regione consorzi che di fatto sono le per quanto riguarda la manuten- Toscana si è dotata di un unico stru- sole sentinelle sul territorio? zione ordinaria, rimane nella com- mento di programmazione per tutte 1 / 2016 5

L’Ambiente e la Tutela del Territorio e la Tutela L’Ambiente L’intervista

le attività di difesa del suolo. Fino al L’ultimo censimento di ISPRA, che nel tempo ed opere strategiche che 2013 la Regione non aveva questo è stato presentato con la Struttura di riducano sensibilmente il rischio tipo di strumento. Ritengo che per Missione contro il dissesto idrogeo- idraulico in una zona specifica dare una risposta seria agli eventi logico della Presidenza del Consiglio (come ad esempio nell’Area di Pisa alluvionali, sia essenziale la preven- dei Ministri i primi di Marzo, eviden- Nord Est). zione che si attua solo attraverso zia come in tutto il nostro Paese le una concreta attività di programma- problematiche indotte dal dissesto Visti i cambiamenti climatici zione. Dal momento in cui è stato idrogeologico siano gravi e diffuse. e il dissesto idrogeologico, po- istituito il Documento Annuale per Pertanto lo sforzo che stiamo facen- tremmo pensare a un “Piano la Difesa del Suolo la Regione ha do in Toscana su questa tematica è Marshall” che potrebbe ga- messo al primo posto delle proprie sicuramente da ampliare e proporre rantire sicurezza e aumento

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico politiche gli interventi in questa ma- in tutto il territorio nazionale. delle prospettive occupazio- teria. Nel 2014 abbiamo finanziato nali? qualcosa come 60 milioni di Euro di A marzo è stato presenta- Ritengo essenziale dare una rispo- interventi, ad oggi tutti avviati e per ta un’opera da 12milioni di sta significativa ai cittadini toscani circa la metà già conclusi. Anche in euro, interamente progettata sul tema del dissesto idrogeolo- questa legislatura ritengo strategica dal Consorzio e finanziata gico. Proprio per questo la difesa l’azione contro il dissesto idroge- per l’80% da Regione Tosca- del suolo è e rimane una politica ologico e per questo è mia volontà na/AOUP e per il restante strategica dell’amministrazione re- attivare non meno di 500 milioni di dall’Università di Pisa, per gionale. Sul piano concreto credo lavori nei prossimi 5 anni: in parte il riassetto idraulico di Pisa che le politiche di programmazione 5 già finanziati e in parte da finanziare. Nord Est, propedeutica al si attuino sia con i provvedimenti Oltre alle risorse regionali saranno trasferimento delle attività normativi che agiscano sul governo utilizzate le risorse provenienti dagli dell’Azienda Ospedaliera Pi- del territorio sia, soprattutto, con la Accordi con lo Stato. Una parte delle sana e del Polo Universitario realizzazione di nuovi interventi di risorse, costante negli anni, sarà ri- da S.Chiara a Cisanello, un mitigazione del rischio idraulico ed servata alla manutenzione ordinaria progetto da Lei fortemente idrogeologico e con gli interventi del reticolo principale (II Catego- voluto. In un’ottica di riasset- ordinari. Se riusciamo a spendere ria) ed alle altre attività di manuten- to del territorio, la Regione nei prossimi 5 anni i 500 milioni zione. Toscana ha in progetto altre di cui vi ho detto, ai quali si devo- opere di questo genere e di no aggiungere le risorse che, con i Ha da poco presentato la sua questa entità economica? nuovi piani di classifica, introitano candidatura alla segreteria Io credo che nella programmazione i Consorzi di Bonifica, pari a circa del PD. L’aumento di inve- regionale vada fatto un giusto mix 90/100 milioni annui su base re- stimenti per la salvaguardia fra interventi che mantengano in gionale, ne beneficerà non solo il idraulica rimangono priorita- efficienza il sistema idraulico del nostro territorio ma anche lo svi- ri anche nella sua campagna territorio, generalmente con im- luppo economico ed occupazionale elettorale nazionale? porti più limitati ma certi e ripetuti della nostra regione. ph. Carlo Delli · La pianura pisana fino a , dai 4 Venti 1 / 2016 7

L’Ambiente e la Tutela del Territorio e la Tutela L’Ambiente La Missione Il riassetto idraulico dei bacini di Pisa Nord-Est Accordo di Programma per il trasfe- di Marco Monaco li, questo progetto, presentato nel rimento delle attività dell’Azienda corso di una conferenza stampa il 1 Ospedaliera Pisana e del Polo Univer- da Santa Chiara a Cisanello, vede marzo a Palazzo Franchetti a Pisa, sitario da S.Chiara a Cisanello coinvolte alcune dalle istituzioni im- rappresenta per il Consorzio una portanti del territorio: il Consorzio delle più grandi opere realizzate nel ndubbiamente la crescita e il 4 Basso Valdarno, l’Azienda Ospe- corso della sua lunga storia, sia per

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico benessere di una città, di un daliera Pisana (Regione Toscana) e l’estensione del territorio che per territorio e di una popolazione l’Università degli Studi di Pisa. l’impegno economico e strutturale. Ipassa per la trasformazione, sia essa Seppur molte opere realizzate dagli La modifica all’assetto idrogeologi- del territorio o economica. Nel caso ingegneri ed eseguite dal proprio co del bacino è basilare per la “pre- dell’opera di riassetto idraulico dei personale abbiano apportato mo- parazione” del territorio allo svilup- bacini di Pisa Nord-Est nei comuni difiche sostanziali al territorio i cui po dei progetti futuri, propedeutici di Pisa e San Giuliano i due aspet- effetti sono oggi a noi ben visibi- a nuovi insediamenti in grado di ga- ti sono intrinsecamente rantire a loro volta ulte- collegati, indissolubili per riore capacità produttiva un’opera che cambierà per e maggior benessere per 7 sempre l’aspetto del terri- i cittadini. Dunque Con- torio e che porterà a Pisa sorzio non solo sinonimo uno dei più grandi ed effi- di manutenzione ordina- cienti poli ospedalieri del- ria e piccoli interventi, ma la Toscana, ma non solo. profondo conoscitore del Nato nell’ambito dell’Ac- territorio e capace di “co- cordo di Programma per il struire” il territorio dove trasferimento delle Attivi- abitiamo. tà dell’Azienda Ospedalie- Il progetto si divide in 3 ra e del Polo Universitario lotti distinti ed articolati. 1 / 2016 8

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Il primo lotto dei lavori è stato com- idraulica all’attuale bonifica del nelle aree urbane per i quartieri del- pletato, e ha visto la realizzazione di Fiume Morto la città di Pisa attraversati dal fosso un nuovo collettore dedicato all’area • una botte a sifone sul fosso San Marmigliaio (Porta a Lucca) e nel- ospedaliera e al bacino dello Scolo Giusto (ramo secondario) le aree urbane ricadenti all’interno delle Piagge, di una nuova cateratta • un sottopasso del Nuovo Scolo dei bacini, e infine la creazione delle meccanizzata di scarico in Arno e di di su via F. Giovannini premesse per un adeguamento e ri- un mini impianto di sollevamento • alcuni interventi di ricucitura del ordino dei sistemi fognari meteorici, ausiliario. sistema minore ai nuovi canali grazie ai nuovi recapiti della bonifica Con il secondo lotto, oggetto della • nuove linee idrauliche di bonifi- a scolo meccanico in termini di por- Conferenza di Servizi di Febbraio ca e drenaggio urbano. tata e livelli; 2016, sarà concretizzato un ulteriore La realizzazione di queste opere, Ne discende che il beneficio deri-

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico sviluppo dell’area, un ulteriore passo oltre alla creazione delle premesse vante dal nuovo riassetto idraulico avanti verso lo scopo finale, e cioè lo per l’espansione del nuovo ospedale non sarà limitato alla sola zona del spostamento completo delle attività in condizioni di sicurezza idraulica polo ospedaliero, ma coinvolgerà dell’Azienda Ospedaliera Pisana e del molto elevata e Polo Universitario (Settore Medico) senza aggravi di da Santa Chiara a Cisanello. L’impor- rischio idraulico to complessivo per la realizzazione del per la città, ha secondo lotto è di12milioni di euro. come ulteriori In questa fase sono previste diverse effetti l’aumen- 8 opere: to della porta- • un nuovo impianto idrovoro ta in uscita dai con una portata nominale di bacini urbani 24,5 mc/secondo di Cisanello, • scaricatori di piena (fossi San Ghezzano, la Giusto, San Marco e coll. Via riduzione del Manghi) rischio idrauli- • alcuni manufatti di connessione co complessivo 1 / 2016 9

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anche i quartieri di Cisanello, San Michele, Ghezzano e Le Piagge, mentre indirettamente avrà riper- cussioni positive nel quartiere di Porta a Lucca, nella zona di Via di Pratale e in parte de La Fontina. Definita la fase progettuale, nei pros- simi mesi verrà completata la pro- gettazione esecutiva sulla base delle indicazioni emerse durante la Con- ferenza di Servizi, al termine della

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico quale sarà avviata la fase di appalto nell’anno in corso. L’inizio dei lavori è previsto nel 2017, per una durata da cronoprogramma pari a circa 2 anni e mezzo (la fine dei lavori è prevista nel corso del 2019). 9 1 / 2016 10

L’Ambiente e la Tutela del Territorio e la Tutela L’Ambiente La Missione L’Università di Pisa nel nuovo Santa Chiara in Cisanello con estremo piacere che ho di Sandro Paci* L’Ateneo avrà una rilevante presen- accolto l’invito del Presi- za nell’area, attraverso la realizza- dente Monaco ad illustrare zione sia di un edificio a tre piani Èbrevemente il progetto dell’Ate- specializzazioni, ed ospiterà un destinato alle Scienze mediche di neo di Pisa che si realizzerà nell’a- flusso quotidiano di circa 15mila base, per accogliere le strutture non rea del Nuovo Santa Chiara in persone. Per l’Università di Pisa aventi carattere assistenziale, con

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico Cisanello, in applicazione dell’Ac- il trasferimento dei dipartimenti laboratori che rilanceranno ulte- cordo di Programma del 2005 sot- del settore medico riveste un’im- riormente le iniziative legate alla toscritto dai diversi enti coinvolti, portanza sicuramente strategica, ricerca, sia di un grande polo per compreso l’allora Consorzio di perché nel nuovo complesso essi la didattica frontale e sperimenta- Bonifica “Ufficio dei Fiumi e Fos- disporranno di aule, laboratori e le, polo dotato di oltre 3.500 posti, si”. Una volta completato il Nuovo servizi moderni e sicuri, al posto una biblioteca da 250 postazioni, Santa Chiara, descritto nel contri- delle attuali sedi nel vecchio Santa 16 laboratori didattici, segreteria e buto dell’ing. Giambastiani pub- Chiara, indubbiamente di grande servizi per gli studenti. I due edifici blicato in questo stesso numero, pregio storico ma meno funzionali si svilupperanno per una superficie 10 sarà uno dei più grandi d’Europa, per le esigenze della didattica, del- complessiva superiore ai 25.000 per estensione e complessità di la ricerca e dell’assistenza. mq, oltre ad un parcheggio per

Edificio delle Scienze mediche di base

*) Prorettore per l’edilizia 1 / 2016 11

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300 posti auto. Una profonda otti- tanti per l’Ateneo, a partire dal nuo- di euro a carico dell’Ateneo. Con la mizzazione di questi edifici è stata vo dipartimento di Chimica e Chi- realizzazione di questo decennale condotta nel dicembre 2011, sotto mica Industriale fino alla residenza progetto ed il completamento del il coordinamento del compianto universitaria dei Praticelli. trasferimento delle attività di di- prof. Mario Campa. Questo pro- dattica e di ricerca, Pisa si doterà di cesso di ottimizzazione – teso, per Nell’estate del 2014 è stato pubbli- un Polo ospedaliero e universitario gli spazi destinati alle Scienze me- cato dall’AOUP il bando di gara uni- pressoché unico nel panorama na- diche di base, ad accorpare le atti- ca e la procedura sta entrando nella zionale e sicuramente all’avanguar- vità comuni a più sezioni di ricerca fase propedeutica all’aggiudicazio- dia in Europa. e a rendere il Polo più funzionale ne, con l’individuazione dell’opera- all’attuale didattica universitaria – tore economico al quale verranno A conclusione di questa breve pre-

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico ha prodotto inoltre una sensibile affidati progettazione, costruzione sentazione è doveroso un ringrazia- riduzione dei costi dell’intervento. e gestione del nuovo ospedale non- mento verso tutti i Colleghi della ché l’acquisto del complesso stori- Direzione Edilizia dell’Ateneo, che Il riassetto idraulico del bacini di co del Santa Chiara, che dovrà es- negli anni hanno seguito con en- Pisa nord-est, previsto e in parte già sere riconvertito in base al piano di comiabile dedizione e impegno le realizzato dal Consorzio di bonifica recupero “Chipperfield” approvato diverse fasi della progettazione, e a C4BV, sarà fondamentale sia per la dal Consiglio comunale di Pisa nel tutti coloro che hanno contributo vita del nuovo complesso ospedalie- novembre 2012. Il costo totale pre- – nelle loro diverse funzioni – alla ro sia per risolvere i problemi relativi visto è di 358 milioni di euro, di cui realizzazione di questo intervento all’assetto idraulico di un’area dove 291 per la costruzione dei nuovi fondamentale nella vita dell’Univer- 11 sono presenti insediamenti impor- edifici, con una quota di 40 milioni sità e della città di Pisa.

Polo didattico 1 / 2016 12

L’Ambiente e la Tutela del Territorio e la Tutela L’Ambiente La Missione Il progetto del nuovo Santa Chiara in Cisanello IL PROGETTO DEL NUOVO di Rinaldo Giambastiani* 5. Nella progettazione del Ma- SANTA CHIARA IN CISANELLO ster-plan relativo al Nuovo Santa E LA VALORIZZAZIONE DEL Chiara in Cisanello, l’esigenza COMPLESSO MONUMENTALE cosiddetta fase di Design & Con- fondamentale a cui si è cercato di DI S. CHIARA struction; dare risposta è stata quella della 3. il servizio di conduzione e ge- separazione dei percorsi e degli

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico A. FASE DI ANALISI E STUDIO stione delle centrali tecnologiche accessi al Presidio evitando anche l progetto in appalto, per la co- e degli impianti, la manutenzio- la dispersione dell’utente-visita- struzione del Polo Ospedalie- ne dei nuovi edifici e di quelli esi- tore e la conseguente interferenza ro Universitario Nuovo Santa stenti nonché il Servizio di Logi- tra percorsi che, per loro natura, IChiara in Cisanello, è stato svilup- stica dei trasporti interni per un dovrebbero essere separati. pato prendendole mosse da una ri- periodo di 10 anni estendibile ad visitazione più organica del prece- ulteriori anni 5, la cosiddetta fase Lo studio preliminare, prima di dente piano attuativo del 2005 ed di Operation & Maintenance; dare avvio alla progettazione, ha evidenzia i seguenti fondamentali 4. la valorizzazione del Complesso focalizzato i seguenti punti: 12 obiettivi: monumentale del S. Chiara con • La dismissione dell’Edificio n.6 1. Il passaggio da un ospedale a pa- il duplice scopo di restituire alla – Monoblocco, visto l’alto costo diglioni ad un ospedale a mono- città di Pisa una parte importante e l’impatto dell’adempimento ai blocco che per le particolari esi- e singolare del Centro storico e requisiti di accreditamento (Ta- genze strutturali e geologiche del intercettare le risorse economiche bella A2); sito si assesta su un monoblocco a parziale copertura del finanzia- • Dismissione dell’Edificio n.3 – di tipo orizzontale. mento necessario per la realizza- Padiglione Nazionale, in quanto 2. La costruzione di un nuovo com- zione del Nuovo Polo Ospedalie- privo di collegamenti logistici con plesso ospedaliero universitario ro. Detta fase, denominata Real il resto del complesso ospedaliero. comprensivo anche di edifici per Estate, passa attraverso un proces- • La riconversione dell’Edificio n.1 la didattica universitaria in grado so complesso di studio, progetta- – Portineria, da destinare ad uso di accogliere tutte le funzioni at- zione, cessione, riqualificazione Uffici Tecnico-Amministrativi; tualmente svolte in S. Chiara, la ed immissione sul mercato. • La riconversione dell’Edificio n.2

*) Direttore Dip. Area Funzionale-tecnica AOUP 1 / 2016 13

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– Polo Diagnostico, da destinare Nuove Malattie Infettive, da Le previsioni sui restanti edifici alla U.O. di Immunoematologia; destinarsi a Dialisi (Piano Ter- sono state le seguenti: • La riconversione dell’Edificio ra), Nefrologia (Piano Primo) • Edificio n. 8 – Dipartimento Me- n.3 – Padiglione Nazionale, in- e Malattie Infettive (Piano Se- dico; continuerà ad ospitare la serito all’interno del parco, in condo), dove dovrà essere pre- Diabetologia e l’Endocrinologia; quanto edificio di pregio e re- visto un miglioramento del col- • Edificio n. 9 – Dipartimento Im- centemente ristrutturato, a Cam- legamento con l’Edificio n.30; magine; continuerà ad ospitare pus/Foresteria/Associazioni. • L’ampliamento dell’Edificio n.11 le apparecchiature per la dia- • La riconversione dell’Edificio n. – Stanze Mortuarie; gnostica per immagini; 5 – Ex III Medico, da destinare • L’adeguamento dell’Edificio• Edificio n. 10 – Dipartimento alla Psichiatria; n.12 – Mensa dipendenti al fine Cardiotoracico; continuerà ad

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico • La demolizione dell’Edificio di consentire l’accoglienza di un ospitare l’omonimo dipartimen- n.6 – Monoblocco, per le moti- punto di sporzionamento pasti to; vazioni sopra espresse e succes- e di un centro di calcolo al piano • Edificio n. 15 – Ufficio Tecnico; sivo ripristino del parco storico terra (sala macchine di backup). continuerà ad ospitare Uffici ad esso antecedente; • La riconversione dell’Edificio Tecnico-Amministrativi; • La riconversione dell’Edificio n.14 – Officine, da destinarsi ad • Edificio n. 29 – Libera Profes- n.7 e dell’Edificio n.13 – En- uso Uffici Tecnico-Amministra- sione; continuerà ad ospitare le docrinologia-Diabetologia/ tivi; attività libero-professionali; 13 1 / 2016 14

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• Edificio n. 30 – Primo Poten- scopico. Al piano terra, primo e rente con l’organigramma dettato ziamento; continuerà ad ospi- secondo saranno collocate tutte dall’Atto Aziendale. La separazione tare le funzioni ad oggi già as- le Degenze. dei percorsi e dei flussi (sanitario e segnate; • Edificio n. 34 – Piastra Tecno- visitatori) la logistica ospedaliera ed • Edificio n. 31 – D.E.U.; conti- logica: in tale struttura sarà col- i sistemi di risparmio energetico e di nuerà ad ospitare le funzioni ad locata tutta l’attività laborato- rigenerazione pensati in questo pro- oggi già assegnate. ristica aziendale (ad eccezione getto costituiranno inoltre un valo- della Medicina dei Trapianti e re aggiunto che garantirà, nel lungo B. IL PROGETTO DEFINITIVO Biologia molecolare a servizio periodo, una riduzione dei costi di La progettazione ha pertanto svilup- del Centro Donatori) a suppor- gestione ed un miglioramento dei pato la costruzione dei nuovi edifici to dell’attività assistenziale dell’ servizi per utenti e lavoratori.

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico costituenti il polo Ospedaliero Uni- AOUP, nonché l’attività di Ra- versitario Nuovo S. Chiara in Cisa- dioterapia. C. ALCUNI ELEMENTI nello articolandosi nelle seguenti • Edificio n. 35 – Centro Prelievi; CARATTERIZZANTI IL PROGETTO: strutture cosi identificate e denomi- • Edificio CT0 – Polo Tecnologi- I. Risparmio energetico, Trige- nate: co; nerazione e Fonti Alternative • Edificio n. 32 – Ingresso Blocco • Edificio n. 53 – Cucina- mensa; Un ospedale moderno rappresenta Operatorio: al piano interra- • Edificio n. 50 – Uffici Ammini- un complesso edilizio ed impianti- to sarà situata l’area della pre- strativi; stico complesso ed estremamente ospedalizzazione, al piano terra • Edificio UNIPI1 - Polo Didatti- energivoro. Grande cura è stata po- 14 sarà situato l’ingresso principale co; sta pertanto nella sia nella progetta- al Presidio, ospitante l’area CUP. • Edificio UNIPI 2 - Scienze me- zione del corpo edilizio che nell’im- Al secondo piano saranno collo- diche di base; piantistica elettrica e meccanica, cati i nuovi Blocchi operatori, le • Edificio n. 51 - Isola ecologica; con scelta di materiali e soluzioni Terapie intensive ed il Centro • Edificio 52 - Locali tecnici e cu- innovative che siano in grado di col- Ustioni; nicoli tecnologici limare la calasse “A”. Altro punto di • Main Street; • Infrastrutture a rete, viabilità, si- forza è la nuova Centrale di Trigene- • Edificio n. 33 – Secondo Poten- stemazione aree verdi. razione CT0 ovvero la contempora- ziamento: al piano interrato sarà nea produzione di fluidi caldi, freddi situata la diagnostica in vivo Il progetto, cosi come struttura- ed energia elettrica in grado di for- della Medicina Nucleare, la Te- to, garantisce pertanto il perfetto nire, anche in condizioni di “isola” rapia del dolore, la Radiologia trasferimento di tutte le attività da il fabbisogno totale di energia ne- Diagnostica, il Servizio Endi- Santa Chiara a Cisanello ed è coe- cessaria al funzionamento dell’inte- 1 / 2016 15

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ro ospedale. Quali fonti alternative trasporto “pesante” mediante mezzi Arno e quindi con una valenza am- sono previsti ulteriori pannelli solari elettrici e sistema robotizzato a li- bientale di rilevante qualità. A ciò si da installarsi sul lastrico solare oltre vello interrato, dovrà essere inoltre aggiunge la valenza sociale dell’area alla possibilità di impiego di energia previsto anche un ulteriore impianto che vede un geotermica. Sarà consentito al ge- di “posta pneumatica”a velocità varia- insediamento ospedaliero come fat- store la vendita a terzi dell’energia bile, che consentirà ogni qualvolta si to saliente e quindi deve garantire surplus generata. rendesse necessario, l’invio di cam- una importante salubrità all’area. pioni da ogni reparto fino al labora- Inoltre l’area è posta all’interno di II. Logistica e Trasporti Robotiz- torio centrale. un sistema urbano che ne fa diven- zati III. Opere di protezione Idraulica tare uno dei punti più importanti Tutto l’Ospedale di Cisanello sarà Per la particolare ubicazione del dell’anello periferico della città di

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico collegato con un percorso sotter- nuovo ospedale sono state previste Pisa. L’area comprende il sistema raneo che consentirà l’accesso agli idonee opere di protezione idraulica golenico lungo il fiume Arno; il Pre- spogliatoi da parte del personale sa- che si sostanziano nella costruzione sidio ospedaliero; luoghi di valenza nitario, nonché la distribuzione di di una grande idrovora posta ai limi- storico architettonica quali il vec- tutti i materiali necessari al funziona- ti ovest del presidio, nel Comune di chio Ospedale; un’area di ampi par- mento dei reparti ed il ritiro dei rifiuti San Giuliano, collegata con alcuni cheggi e servizi urbani appartenenti ospedalieri. Partendo dall’area dei canali “tombati” che interconnetto- al nucleo abitativo di Cisanello; una magazzini, infatti, attraverso una se- no sia uno scarico diretto in Arno a vasta area verde da adibirsi a vasca rie di percorsi sotterranei praticabili, deflusso naturale, gestito mediante di laminazione delle acque meteo- sarà predisposto un sistema di mezzi una chiusa automatica, che un lago riche/campo sportivo/elisuperfi- 15 elettrici che distribuiranno i vari car- di laminazione in grado di assorbire cie. Il sistema verde attrezzato ha lo relli carichi di materiale a livello dei eventuali “bombe” d’acqua. scopo di relazionarsi con il contesto sub-magazzini interrati predisposti territoriale della città di Pisa e di in- in tutti gli edifici di progetto. In ogni D. LE OPERE COMPLEMENTARI tegrarsi alla rete di piste ciclo pedo- edificio sarà poi approntato un si- I. PARCHI VERDI E PERCORSO nali a collegamento della città con stema robotizzato “tipo AVG” che NATURA il litorale ed il parco regionale. A tal provvederà alla consegna dei carrelli L’area di intervento ha una superfi- scopo il progetto individua i punti di a livello di reparto, in appositi vani cie di oltre 70 ettari che ha valenza interesse ambientale e culturale pre- all’uopo predisposti utilizzando per dimensionale di un parco urbano. senti sul posto e agevola l’integrazio- i trasferimenti verticali in maniera A questo aspetto si aggiunge la sin- ne della bicicletta con gli altri mezzi automatica dei montacarichi dedica- golarità dell’area stessa posta lungo di mobilità (realizzando zona bike ti sporco/pulito. Oltre al sistema di un sistema golenico lungo il fiume sharing per bici elettriche e indican- 1 / 2016 16

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do le fermate ai mezzi di trasporto a circa 2,00 m al di sopra della som- • Adduzione idrica; pubblico). mità dell’argine, questo per limitare • Ricollocazione pozzi artesiani le interferenze fisiche con il “Cono acquedotto pubblico; II. SERVIZIO HEMS eliporti per il di Atterraggio” ed il “Percorso di 118 e area per la protezione civile Avvicinamento”. La posizione e or- E. REAL ESTATE – Il Progetto di Con l’attivazione dell’elisuperficie, ganizzazione risulta aver ricevuto Recupero e Valorizzazione del per il servizio H.E.M.S., posta sulla informale riscontro di fattibilità con Santa Chiara copertura dell’edificio n°31 - Dipar- operatori Ente Nazionale Aviazione La formula della gara risulta esse- timento Emergenza Urgenza, si è Civile, (E.N.A.C) da formalizzare re innovativa, infatti la cessione del reso necessario individuare un’area con successivi passaggi di appro- patrimonio immobiliare non rien- di atterraggio alternativa, da attivare fondimento.In posizione idonea per tra nella permuta di cui all’art. 53,

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico nel caso di momentanea impossibi- non interferire con i vincoli indicati comma 6 del D.Lgs. n. 163/2006, lità di utilizzo della stessa, causa la dall’ E.N.A.C., verrà ricollocato l’at- prevedendosi la remunerazione da presenza di ostacoli verticali dovu- tuale edificio prefabbricato n°150, parte della Stazione Appaltante dei ti al cantiere per la costruzione del idoneo come magazzino, ad acco- lavori di costruzione del Nuovo S. nuovo ospedale. Per quanto sopra gliere il materiale della Protezione Chiara a Cisanello. L’acquisto del valutata altresì la necessità espres- Civile che risulti necessario in caso CMSC avverrà in una fase tempo- sa dal Gruppo di Chirurgia per In- di emergenza e/o esercitazione, rale successiva alla costruzione del terventi di Protezione Civile, che come pure la restante area dei campi “Nuovo S. Chiara a Cisanello” quan- da anni gestisce un Posto Medico soportivi e l’elisuperficie. do lo stesso risulterà essere libero da 16 Avanzato, si è ritenuto opportuno persone e cose a seguito del trasferi- individuare un’area dove realizzare III. URBANIZZAZIONE PRIMA- mento di tutte le attività da S. Chiara una piazzola d’atterraggio che per RIA a Cisanello La regia dell’operazione dimensioni, posizione, e dotazione Sono stati effettuati lavori relativi di Real Estate sarà tenuta dall’Urban impiantistica, risulti idonea per gli alle seguenti infrastrutture: Developer, che per l’importanza e utilizzi sopradetti e tramite una via- • Strade; la delicatezza del ruolo, nonché per bilità di collegamento, possa consen- • Parcheggi; il pregio dell’area interessata (in- tire la movimentazione del paziente • Linee elettriche in Media ten- serita all’interno dei siti Patrimo- verso il Pronto Soccorso in tempi ra- sione; nio dell’UNESCO), il richiamato pidi. La superficie sopradetta come • Linee Metano ad alta pressione; soggetto dovrà possedere partico- da indicazio- lari requisiti ni ricevute curriculari di dal Gestore comprovata dell’Elisuper- esperienza in ficie esisten- progetti di re- te, verrà po- cupero simi- sizionata su lari a quello di un’area in oggetto della rilevato, pari presente gara. 1 / 2016 17

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F. IL QUADRO ECONOMICO COMPLESSIVO Di seguito si riporta il quadro economico complessivo suddiviso per categorie.

Elementi costituenti il D&C messo Costi Netti CNPAIA & IVA Stima totale in gara

A. Progettazione esecutiva

2.326.565,00 4% 22% 625.380,67 2.951.945,67

B. Costruzione

Sub-totale 239.066.159,51 23.906.615,95 262.972.775,46

C. Sicurezza

3.087.590,00 10% 308.759,00 3.396.349,00

TOTALE D&C A BASE D’ASTA 244.480.314,51 24.840.755,62 269.321.070,13 1 / 2016 18

L’Ambiente e la Tutela del Territorio e la Tutela L’Ambiente La Missione La cassa di espansione sul fosso Mariana Schippisi di Paola Mariani1 e Elena Pugi2

DATI TECNICI ED ECONOMICI:

superficie interessata dalla cassa 16600 mq Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico superficie cassa di espansione netta utile per l’invaso della portata con TR 30 anni 14600 mq

max volume d’invaso 16.200 mc circa

Importo dei lavori € 380.000,00

Somme a disposizione per Espropri, spese tecniche imprevisti ed IVA € 231.500,00 18 Importo complessivo del progetto € 611.500,00 Finanziamento a carico del Comune € 511.500,00

Cofinanziamento da parte del Consorzio € 100.000,00

Premesse hanno progressivamente lasciato renti e infine una generale caren- e problematiche del bacino il posto; za di ricettori idrici superficiali, di fossa Chiara, sotto il profi- - la crescita urbanistica è spesso ovvero di capofossi e fossi prin- lo del rischio idraulico, sono avvenuta senza una necessaria cipali di drenaggio, la cui impor- Lsenz’altro da mettere in relazione ai azione, al livello progettuale e tanza è stata spesso sottovalutata seguenti fattori: pianificatorio, tesa al controllo (a testimonianza di ciò e basti - i canali di bonifica sono nati e di- del rischio idraulico: l’utilizzo di pensare alla sistematica mancan- mensionati sulla base di un terri- zone depresse a fini edificatori, za di salvaguardia di fasce libere torio all’origine prevalentemente la realizzazione di locali interrati di territorio per la loro futura agricolo e quindi con esigenze non protetti, l’impermeabilizza- previsione); differenti rispetto a quelle della zione eccessiva, la realizzazione - l’attuale difficoltà di mantenere salvaguardia idraulica di aree ur- di sistemi fognari frequentemen- l’efficienza dei canali attraverso le banizzate a cui le aree agricole te inadeguati e tra loro non coe- necessarie periodiche operazioni

1) Consorzio 4 Basso Valdarno 2) Resp. Macrostruttura Lavori Pubblici e Tutela ambientale Comune di Cascina 1 / 2016 19

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di scavo a causa dei costi non so- attraverso l’utilizzo di scatolari o con il Comune è stata ampliata la stenibili legati alla normativa; tubazioni di diverse misure e specie, copertura finanziaria passando da € - i sistemi fognari, soprattutto per non idonee al deflusso delle massi- 300.000,00 a € 511.500,00. Il Co- motivi economici, non vengono me piene, provocano il collasso del mune di Cascina è stato nominato comunque realizzati per far fron- sistema oramai intrecciato con le fo- ente espropriante per l’acquisizio- te ad eventi estremi con tempo di gnature cittadine. ne dell’area destinata alla cassa di ritorno molto elevati; Tra gli interventi di sistemazione espansione. - la corretta pulitura e manuten- idraulica nel bacino di Fossa Chia- zione delle opere di presa, griglie ra viene approfondito lo studio del Stato attuale e caditoie stradali e dei manufatti regime idraulico del fosso Mariana Attualmente il fosso Mariana Schip- di scarico (paratoie ecc.); Schippisi in quanto attraversa le fra- pisi ha un bacino idraulico comples-

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico - infine i cambiamenti climatici, zioni di Sant’Anna, San Casciano San sivo di 254 ha, la lunghezza del fosso per cui gli eventi meteorici sono Frediano e San Giorgio, prevalente- in nostra gestione è di circa 3065 m sempre più concentrati e violenti, mente zone urbane. Di concerto con ed ha origine in via di Mezzo Nord, tanto che l’attuale analisi probabi- il Comune sono stati definiti diversi costeggia via Stradello e attraversa listica di riferimento per la valuta- interventi assegnandogli una priorità la strada Tosco-Romagnola prose- zione delle ricorrenze di tali even- e una logica di intervento a step. guendo a valle sotto strada intubato ti dovrà verosimilmente essere Nel primo progetto realizzato dal lungo la via Santa Maria, fino a ritor- rivista nei prossimi decenni. Consorzio era previsto il riseziona- nare a valle del cimitero a sezione mento del fosso Mariana Schippisi trapezoidale a cielo aperto, immet- Convenzione con il Comune di a valle del cimitero San Giorgio, per tendosi nel fosso Vecchio di via San- 19 Cascina un importo complessivo di 400mila ta Maria a scolo naturale. Il Comune di Cascina ha sottoscritto euro, dei quali 300mila finanziati dal All’origine del Fosso Vecchio di San con il Consorzio di Bonifica “Ufficio Comune di Cascina e 100mila come Lorenzo è posta una cateratta con dei Fiumi e Fossi” una convenzione cofinanziamento del Consorzio. soglia di fondo fissa che permette il 17 maggio 2010 al fine di pianifica- Durante la simulazione del sistema la laminazione della portata in esu- re e realizzare interventi di sistema- idraulico completo è stato dedotto bero proveniente dal fosso Mariana zione idraulica del territorio comu- che era meglio impiegare le risorse Schippisi verso l’impianto idrovoro nale per ridurre il rischio idraulico. messe a disposizione per un primo di per evitare tracimazioni La crescente urbanizzazione del intervento che alleggerisse la por- del fosso di Via Santa Maria. territorio e gli eventi meteorici che tata verso valle realizzando la cassa Negli ultimi anni si sono riscontrati hanno colpito duramente le aree de- di espansione n. 1 prevista a monte problemi di frequenti ed estesi al- presse e le aree urbane impedendo il della Tosco Romagnola in dx idrau- lagamenti della Tosco Romagnola corretto deflusso delle piogge ano- lica al fosso Mariana Schippisi che riconducibili a diversi fattori con- male degli ultimi anni, hanno mes- costeggia la via Stradello in loc San comitanti, tra cui la insufficiente -ri so in evidenza le problematiche dei Casciana. cezione delle fognature delle zone corsi d’acqua che vengono trasfor- Pertanto l’importo del progetto è urbanizzate a seguito di eventi me- mati in fognature, con una tombatu- aumentato ed è pari a € 611.500,00; teorologici di forte intensità e breve ra quasi completa nelle zone urbane nella nuova convenzione stipulata durata e al dislivello dovuto alla dif- 1 / 2016 20

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ferenza di quota della sponda sini- fosso Mariana Schippisi prosegue co- zione migliore per alleviare il rischio stra lato via Stradello e della sponda perto davanti al Cimitero con una tu- allagamenti. destra della Mariana Schippisi che bazione di diametro 1200 mm. A val- Pertanto sulla base dello studio provoca la tracimazione delle acque le del Cimitero il fosso ritorna a cielo idrologico idraulico e dalla simula- verso la strada. aperto con sezione trapezoidale, e zione dello stato attuale del sistema, A monte dell’attraversamento (pon- lungo il tratto scoperto sono soventi il Consorzio ha redatto il progetto te sulla Tosco-Romagnola) e a valle problemi di deflusso in corrispon- generale da cui è stato estrapolato il sono presenti due tubazioni circola- denza dei ponticelli che non risulta- “lotto 1- cassa di espansione in dx al ri affiancate di diverso diametro (Di no dimensionati per portate elevate. fosso Mariana Schippisi a monte di 1200 e Di 800 mm). Tale copertura via Tosco Romagnola”. è risultata insufficiente e pertanto ha Stato di progetto

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico provocato rigurgito a monte impe- Dal 2008 ad oggi è stata effettuata Descrizione delle finalità dell’in- dendo il deflusso a valle di maggiore un’analisi approfondita del territo- tervento Lotto 1 portata. rio urbano ed extraurbano che rica- Gli obiettivi da raggiungere con la La copertura prosegue a valle del- de nel Bacino della Mariana Schip- realizzazione degli interventi propo- la Tosco Romagnola con tubolari e pisi, effettuando il censimento del sti nel Lotto 1 sono i seguenti: scatolari di diverso diametro fino in reticolo minore e della rete fognaria - costruzione di cassa di espan- prossimità della chiesa di San Gior- mista che si intreccia con il fosso sione per la laminazione di onde gio, riducendosi poi ulteriormente Mariana Schippisi, anche attraverso di piena aventi tempo di ritorno davanti al Cimitero in prossimità del riprese mediante telecamera guidata fino a 30 anni e cateratta a ghi- 20 parcheggio per la deviazione della dei tratti tombati. Ciò ha permesso, gliottina per la regolazione della portata di magra verso il depuratore in casi di pioggia critica, di capire le portata da invasare e da restituire tramite centralina di sollevamento. Il criticità in essere e studiare la solu- a valle nella Mariana Schippisi; 1 / 2016 21

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- realizzazione di muretto lun- oltre che all’esecuzione degli inter- Alveo del corso d’acqua go strada in sx al fosso Mariana venti sopracitati, anche e soprattutto - l’intervento sul corso d’acqua in- Schippisi nel tratto da monte ad un più generale intervento di si- teressa circa 275 metri a partire della vasca di espansione fino alla stemazione idraulica ed ambientale dalle coperture della SS Tosco Via Tosco Romagnola, riprofila- dell’intero bacino. Romagnola. Lungo il tratto è tura e rivestimento della sponda Infatti per il raggiungimento degli prevista una leggera ricalibratura sx del fosso a cielo aperto dal obbiettivi prefissati è soprattutto del fosso per ripristinare la se- tratto a monte della Tosco Ro- necessario la disponibilità di idonei zione di progetto e il successivo magnola. invasi distribuiti sul territorio atti ad rivestimento con una soletta in impedire e sostituire l’attuale inva - cemento armato e rivestimento Preme sottolineare, che il raggiun- samento nelle aree depresse urbane in pietra;

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico gimento di una condizione ottimale (strade, scantinati, piazzali, piani - la sezione di progetto è di tipo complessiva sia per quanto riguarda terra etc.). trapezio con larghezza al fondo l’aspetto idraulico sia per quanto ri- costante pari a 1,50 m, altezza va- guarda l’aspetto ambientale dell’in- I principali dati dimensionali del riabile attorno a 1,80 m e scarpa tera zona, è strettamente legato, progetto sono i seguenti: delle sponde 1/1; 21 1 / 2016 22

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- la pendenza di fondo nel tratto Risultati della simulazione: mento dell’area oggetto di inter- risagomato è pari al 2 per mille. Dalle simulazioni effettuate si evi- vento. denziano infine gli allagamenti dif- In assenza di ritrovamenti archeolo- Cassa d’espansione fusi nelle aree urbane legati all’in- gici, la Soprintendenza Archeologi- - altezza muretto di contenimen- sufficienza del sistema fognario, che ca rilascerà il suo parere positivo alla to lungo il perimetro ovest della si verificano anche a prescindere realizzazione dell’opera e pertanto il cassa (lato fosso): pari a 65 cm dall’insufficiente capacità di deflus- Consorzio di Bonifica potrà appro- sul piano stradale; so del canale ricettore. vare il progetto definitivo passando - forma della cassa: pianta trape- Infine è interessante osservare l’in- alla redazione del progetto esecutivo zia/rettangolare (lato adiacente fluenza, nella dinamica degli allaga- e nel contempo dando il via alla pro- fosso 130 m circa); menti e dei ristagni, sia dei rilevati cedura espropriativa.

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico - drenaggio di fondo: realizzato stradali e ferroviari - questi ultimi Dopo l’approvazione del progetto attraverso un sistema di fossette in particolare - sia degli edifici che si esecutivo potrà essere indetta la gara drenanti convoglianti in una ca- sviluppano lungo il percorso ferro- ai sensi della normativa sui lavori naletta di raccolta prevista verso viario (vista aerea: confronto degli pubblici. l’opera di scarico; allagamenti prima e dopo la realiz- La durata prevista per la realizzazio- - accesso alla cassa per la manu- zazione della cassa di espansione). ne dell’opera è di complessivi 120 tenzione: pista perimetrale in giorni. terra battuta larga 4 m e ram- TEMPISTICA DI REALIZZAZIONE: pa di accesso al fondo sul lato Il Comune Cascina ha appaltato le Paola Mariani 22 sud. indagini archeologiche e lo smina- 1 / 2016 23

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l Comune di Cascina ha investito sponda destra (lato campi) del fosso La realizzazione di un’opera pubbli- molte risorse e molto impegno che è più alta di quella a sinistra (lato ca quale è questa, secondo le nor- nel cercare di risolvere problema- Via Stradello), oltre che alla dimen- mative vigenti, oltre a rispettare le Itiche di allagamenti nel suo territo- sione e situazione dei tratti intubati, norme tecniche/strutturali specifi- rio, cominciando con la zona di San le cui sezioni non lasciano defluire che e le varie fasi di progettazione, Casciano, dove, in caso di eventi par- portate così grandi. preliminare, definitiva ed esecutiva, ticolarmente intensi e protratti nel Per risolvere la problematica della deve essere conforme agli strumenti tempo, si verificano vasti allagamenti zona si è previsto di realizzare una urbanistici comunali e dotata di tutti sulla Tosco Romagnola e in Via Stra- cassa di espansione per la laminazio- i pareri degli enti competenti in ma- dello. Dall’analisi del fosso Mariana ne di onde di piena aventi tempo di teria necessari per legge. di Schippisi realizzata dal Consorzio ritorno fino a 30 anni, munita di ca- Di qui l’impegno del comune alla

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico di Bonifica 4 Basso Val d’Arno, le mo- teratta per la regolazione della por- formazione, adozione ed approva- tivazioni dell’allagamento della zona tata da invasare e da restituire a valle zione della variante al Regolamen- sono state addebitate all’altezza della nella Mariana Schippisi. to Urbanistico, che preveda nell’a- 23

Estratto foto aerea dell’area di intervento 1 / 2016 24

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rea una zonizzazione consona alla Ambientale Strategica ai sensi della convocato le opportune conferenze destinazione di progetto di opera normativa statale e regionale vigen- dei servizi per l’acquisizione dei pa- idraulica, disciplinata dall’art.38 te in materia con il coinvolgimento reri necessari per l’approvazione del delle norme tecniche di attuazione, degli enti competenti in materia progetto. In fase di consultazione per nonché l’apposizione del vincolo ambientale che in tale occasione l’approvazione del progetto definiti- preordinato all’esproprio al fine di hanno potuto esprime i propri con- vo, la Sovrintendenza per i Beni Ar- poter attivare la procedura di acqui- tributi. cheologici della Toscana ha dichia- sizione dell’area per la realizzazio- Il soggetto preposto alla predisposi- rato che “l’area investita dal progetto ne dell’opera pubblica. La variante zione delle varie fasi di progettazio- è ad altissimo rischio archeologico al RU, approvata definitivamente ne dell’opera idraulica è il Consor- ricadendo in un contesto caratteriz- con DCC n.55 del 26/09/2012, è zio di Bonifica 4 Basso Val d’Arno, zato dall’eccellente conservazione

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico stata accompagnata dalla verifica che, prima dell’approvazione del del sistema della centuriazione del- 24 di assoggettabilità alla Valutazione preliminare e poi del definitivo, ha la colonia Julia Opsequens Pisana e

Estratto tavola tecnica del progetto esecutivo con la localizzazione delle trincee 1 / 2016 25

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della rete di insediamenti etruschi e della sede di Padova, competente cantiere di tutti gli operatori; romani che rispettivamente la pre- per il territorio del Centro Nord Ita- • l’affidamento all’archeologo cede e la asseconda, come emerge lia, che hanno stabilito le modalità dell’incarico per sovrintendere dalle indagini condotte nei finitimi operative esecutive delle operazioni alle operazioni di scavo. territori dei comuni di Pontedera e di ricerca e di bonifica bellica attra- • l’attivazione della procedura per Ponsacco, caratterizzati da un’inten- verso la predisposizione di apposito l’accesso ai fondi privati interes- sa ricerca archeologica”, ritenendo “Nulla Osta” e delle “Prescrizioni sati dalla realizzazione dei saggi necessario subordinare l’approva- inerenti le prestazioni di bonifica da archeologici, secondo le moda- zione del progetto definitivo alla ordigni esplosivi residuati bellici”. lità definite all’art.15 del DPR esecuzione di saggi archeologici In data 2 ottobre 2015 è stato sot- 327/2001, dietro pagamento di dell’area, indicando con precisio- toscritto l’accordo tra il Comune di equa indennità.

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico ne le modalità e la quantità di scavi Cascina, il Consorzio di Bonifica 4 La gara ad oggi risulta esperita e l’in- (trincee della sezione di larghezza Basso Valdarno e la Soprintendenza tervento affidato definitivamente a 2,50mt e profondità 1,50mt per il Archeologia della Toscana, per l’ese- ditta specializzata, vincitrice della 20% dell’area interessata dal proget- cuzione delle operazioni di archeo- gara stessa. Sono appena trascorsi to) da eseguire. logia preventiva ai sensi dell’art. 96 i tempi dello stand still e ad oggi è Il Comune di Cascina si è imme- comma 7 del D. Lgs n° 163/2006, possibile sottoscrivere il contratto, diatamente adoperato per ricercare nel quale accordo vengono stabiliti cosa che avverrà nei prossimi giorni. le risorse necessarie per eseguire criteri e modalità operative dell’at- Dopo di ché, finalmente, sarà possi- gli scavi, ritenendo opportuno af- tività di ricerca archeologica e la bile iniziare i lavori per verificare la fiancarli alla bonifica da ordigni documentazione da produrre per la sicurezza dell’area e la possibile pre- 25 esplosivi residuati bellici, al fine di Relazione Archeologica Definitiva senza di reperti archeologici, inter- garantire la sicurezza dei lavoratori da parte della Direzione Scientifica venti che però sono solo propedeu- e dei professionisti che dovranno della Soprintendenza. tici all’approvazione del progetto frequentare il cantiere. Anche gli Il progetto dei saggi archeologici e definitivo della cassa di espansione, scavi archeologici hanno bisogno di di bonifica bellica, prevede un im- con l’approvazione del quale sarà di- un progetto di opera pubblica che pegno di risorse pubbliche per un chiarata la pubblica utilità dell’opera si articola nelle tre fasi di progetta- totale di €120.000,00. e potrà essere attivata la vera proce- zione come definite dal Codice dei Una volta approvato il progetto du- dura di esproprio secondo il DPR Contratti, corredato di tutti i pareri rante gli ultimi mesi del 2015 è stata 327/2001. necessari, oltre al coinvolgimento attivata la procedura di gara per: Quindi, una volta espropriata l’area di professionisti in campo archeolo- • l’affidamento a ditta specializ- ed approvato il progetto esecutivo, gico che sovrintendano alle opera- zata dei lavori di bonifica da or- potrà essere attivata la procedura di zioni di scavo, al coordinatore della digni esplosivi residuati bellici gara per la realizzazione della vera e sicurezza, che garantisca la sicurezza nonché degli scavi archeologici propria cassa di espansione per met- durante le operazioni di cantiere, da fare in contemporanea; tere in sicurezza una parte impor- oltre al coinvolgimento degli uffici • l’affidamento al coordinatore tante del territorio di Cascina. del Ministero della Difesa - 5° Re- della sicurezza di apposito inca- parto Infrastrutture Ufficio B.C.M. rico per garantire la sicurezza sul Elena Pugi 1 / 2016 26

L’Ambiente e la Tutela del Territorio e la Tutela L’Ambiente Il Progetto L’impianto idrovoro di Ragnaione

INTRODUZIONE di Pietro Berti* dei Fossi, fu dotata di una struttura Il Consorzio di Bonifica, ex “Ufficio burocratica più efficiente e furono dei Fiumi e Fossi” oggi denominato idrovori più n. 2 di prossima realizza- stabiliti i criteri secondo cui sareb- “Consorzio 4 Basso Valdarno”, nac- zione). bero state ripartite le spese per i fossi que con l’Unità d’Italia e divenne in L’impianto di Coltano “Idrovora del e gli argini tra lo Stato, le Comunità e seguito un vero e proprio consorzio Ragnaione”, regola il più ampio com- i privati (i fossi principali sarebbero idraulico, assumendo il ruolo della prensorio di bonifica dall’area pisana. stati di competenza dell’Ufficio dei bonifica integrale durante l’epoca fa- Fossi, gli altri delle Comunità o dei

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico scista. Gli obiettivi concreti della bo- ANALISI STORICA DELLA TENUTA proprietari dei terreni confinanti, gli nifica integrale, cioè sia idraulica sia DI COLTANO argini sarebbero stati addebitati alle agricola, sono stati raggiunti esclusi- Nel 1400 i Medici acquistarono nel- comunità interessate). vamente nel ‘900. la Tenuta di Coltano ampie esten- Per tutto il periodo Mediceo, la Te- Nel tempo l’Ente ha mantenuto la sua sioni incolte a pascolo e a palude. nuta fu affittata e sappiamo che vi funzione essenziale di difesa della salu- Intorno alla metà del 1500, con lo erano praticati l’allevamento del be- brità e dell’assetto idraulico del terreno stabilizzarsi del loro potere politico stiame bovino e la pastorizia. attraverso il drenaggio delle acque e la in Toscana, ripresero l’espansione Nelle campagne pisane vigeva il difesa delle piene, garantendo la pro- della loro proprietà fondiaria, mi- contratto livellario per lo più a terza 26 duttività dei terreni agricoli con una rando a bonificare il territorio, a generazione, talora in perpetuo. Nel costante manutenzione dei fossi, dei organizzarlo in poderi e fattorie, a 1500 molti conduttori affidavano i fiumi, dei canali e degli impianti. estendere la coltura cerealicola, talo- poteri a mezzadri, talora riuniti in Il territorio si presenta oggi frazionato ra impiantando viti e olivi. fattorie ognuna con capo un fattore, in aree di bonifica, ognuna delle quali Già nella seconda metà del 1400 fu ma a Coltano i Medici non ripropo- ha un proprio impianto regolarmente creata l’Opera della Reparazione del sero questo modello. funzionante, gestito e controllato ogni Contado che cercò di porre riparo al Verso il 1570 fu realizzato il trabocco giorno dai tecnici del Consorzio 4 Bas- degrado della campagna pisana. Nel di che, attraverso il canale so Valdarno (totale di n. 20 impianti 1547 l’Opera, denominata Ufficio dell’Arnaccio, portava le acque dell’Ar-

*) Studio Architettura e Design 1 / 2016 27

L’Ambiente e la Tutela del Territorio e la Tutela L’Ambiente Il Progetto

no nel padule di Stagno; ciò avrebbe maggiore dinamismo economico. 74 poderi contribuendo ad un note- dovuto salvare Pisa dalle inondazioni. A metà 1700, sotto i Lorena, si pen- vole aumento di popolazione. Ai lati dell’Arnaccio due antifossi do- sò di redigere una carta dettagliata L’attività dell’O.N.C. opera in tre vevano drenare le acque dei terreni più della zona per affrontare meglio l’e- campi distinti: sociale, finanziario, bassi del fondo dell’Arnaccio. Si creò il same dei problemi da risolvere. Con agrario. Canale dei Navicelli, il fosso navigabile i Lorena si collegò Coltano con S. • Sociale: L’Opera provvide subi- per favorire i trasporti merci tra Pisa e Rossore e si sviluppò, oltre all’alle- to ad un’organizzazione diretta Livorno. A metà del 1600 fu ricavato vamento bovino, quello equino. ad agevolare ai Combattenti la il Fosso Reale, che però continuava a Con la Legge 24 giugno 1860, le ripresa della propria attività eco- costituire un problema perché l’alveo si Tenute di Coltano e S. Rossore en- nomica e professionale; a perfe- rialzava continuamente per l’apporto trarono a far parte della Dotazione zionare la loro capacità specifica

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico di detriti dei corsi d’acqua provenienti della Corona di Vittorio Emanuele di lavoro; a promuovere asso- dalle colline. II, non ancora Re d’Italia. Nel 1919 ciazioni di lavoro e consocia- Nel primo ’600 Coltano fu tra le Coltano e Malaventre furono tolti al zioni di lavoro e di capitale per prime proprietà affittate dai Medici. Ministero della Reale Casa dal Pre- l’esercizio d’imprese all’interno Quando la proprietà passò ai Lore- sidente del Consiglio F.S. Nitti, che e all’estero; ad elevare la condi- na l’affitto fu scisso e venne ripresa ridusse la dotazione assegnandone zione morale e materiale delle l’amministrazione diretta della Te- i beni in parte all’O.N.C. e in parte forze di lavoro della Nazione. nuta. Si ebbe un’organizzazione più al Sottosegretariato per l’Antichità e L’Opera s’interessò in partico- efficiente e razionale, basata sull’al- Belle Arti. lare nel campo dell’educazione levamento brado e sull’impiego di La Tenuta di Coltano, ceduta e dell’avviamento professionale 27 pochi salariati, si migliorò la situa- all’O.N.C., subì una radicale trasfor- elargendo assegni per il perfe- zione idrica e furono costruiti nuovi mazione con la bonifica: scompar- zionamento librario e agrario edifici. La Tenuta di Coltano però, vero i paduli, si estesero le colture all’estero, per la specializzazione penalizzata da una situazione am- a danno dei prati e dei boschi, si delle discipline forestali, per gli bientale infelice, non poté godere crearono poderi su circa metà della studi sulle comunicazioni fer- delle migliorie di tutto il pisano, fin- superficie, si costruirono case sparse roviarie; fondò aziende-scuole, ché un più deciso impegno da parte per i coloni. laboratori, corsi di perfeziona- dei Medici e dei Lorena consentì un L’O.N.C., istituita nel 1917, costituì mento d’operai, artigiani e agri- 1 / 2016 28

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inoltre qualche Pie, dagli Enti pubblici, dagli speciale Istituto Enti ecclesiastici e anche dai che si propone- privati, quando i terreni fossero va di compiere soggetti ad obbligo di bonifica. le operazioni Poteva anche espropriare beni d’anticipazione rustici di proprietari inadem- in forma diretta. pienti ad obblighi derivanti da Concorse anche bonifiche. Poteva assumere in alla formazio- concessione o in appalto l’ese- ne del capitale cuzione d’opere pubbliche, fa- iniziale della Se- vorire la costituzione di coope-

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico zione di Credito rative e di associazioni agricole Agrario presso di cui fossero parte notevole l’Istituto Nazio- i Combattenti; promuovere il coltori presso aziende, istituti nale di Credito per la Coopera- sorgere di colonie agricole e di d’istruzione vari, botteghe d’ar- zione e a quella dell’Ente per la nuovi centri abitati. te… rinascita Agraria delle province di Tutto ciò era a vantaggio dei • Finanziario - Compito della se- Treviso e Venezia. Combattenti che fossero colti- zione finanziaria dell’Opera, ol- • Agrario - L’azione agraria vatori diretti o delle cooperative tre alla gestione del capitale di dell’Opera mirò a costituire un agricole di cui fossero parte no- 28 fondazione, fu di curare il credito patrimonio terriero, a valoriz- tevole i Combattenti, cui i terre- fondiario, il credito agrario per zarlo attraverso tutte le opere ni dell’Opera dovevano essere migliorie e il credito persona- necessarie, a colonizzarlo. dati in locazione a miglioria rin- le. L’Opera finì per fungere da L’Ente, per legge, poteva, oltre novabile o a miglioria con diritto Ente creditizio nei confronti dei che acquistare dei terreni, otte- d’acquisto. Combattenti servendosi dell’a- nerne l’attribuzione o la devo- iuto di casse di Risparmio e vari luzione dallo Stato, dalle Pro- Il disegno di legge concernente i altri Istituti di credito; fu creato vince, dai Comuni, dalle Opere “provvedimenti per la bonifica in- tegrale” presentato dai Ministri dei L.L. P.P. il 15 settembre 1928 di- ventato la Legge Mussolini del 24 dicembre 1928, n. 3134, sancisce l’inizio di un lungo periodo legife- ro, durato tutto il XX secolo, che ha portato al identificazione dell’attua- le Consorzio. ph. Carlo Delli · Paesaggio mattutino dalle pendici della Verruca 1 / 2016 30

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Intervista ad Alessio Antonelli Sindaco di Cascina di Michela Tognetti

Sindaco, un bilan- tuare le disposizioni della Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico cio a fine mandato? nuova legge regionale sul Cosa si è fatto in rischio idraulico. termini di sicurez- za del territorio e La zona di Cascina ha cosa deve essere an- avuto problemi di sicurez- cora fatto? za idraulica a causa di una eccessiva cementificazione In questi cinque anni ab- avvenuta negli anni passa- biamo ripensato Cascina: ti. L’amministrazione co- abbiamo dotato la nostra munale pensa ad interven- comunità degli indispen- ti mirati, anche in intesa sabili strumenti urbani- con gli altri enti preposti, stici che ne disegnano il per ridurre il rischio? presente e il futuro prossi- mo, avendo a cuore la sal- Certo che sì. Insieme al vaguardia dell’ambiente e Consorzio 4 Basso Valdar- una migliore qualità della no sono stati approfonditi vita. nuove progettualità e visione del bene co- studi su tutto il territorio con particolare atten- mune. Con la nuova variante al regolamento zione al Fosso della Mariana Schippisi. Di qui urbanistico sono stati potenziati gli strumenti l’impegno del comune alla formazione, ado- normativi a tutela del territorio, riducendo la zione ed approvazione della variante al Rego- possibilità di realizzare nuove costruzioni che lamento Urbanistico, che preveda nell’area una potrebbero compromettere ulteriormente la zonizzazione consona alla destinazione di pro- sicurezza idrogeologica. Lo studio del territo- getto di opera idraulica. La cassa di esondazione rio è stato la premessa delle scelte urbanistiche che stiamo realizzando in località San Casciano fatte: oggi è impossibile costruire in zone a ri- è un’opera fondamentale per l’eliminazione del schio idraulico o che possano compromettere, rischio. Questa è la prima cassa di esondazione se edificate, la sicurezza delle aree vicine. Non nel nostro Comune e la sua realizzazione andrà a caso, siamo stati tra i primi Comuni ad at- a beneficio di un’area particolarmente fragile. 1 / 2016 31

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Parliamo del progetto del Consorzio 4 denti. Per questo, lo ripeto, abbiamo scelto Basso Valdarno per la realizzazione di vietare la costruzione di nuove abitazioni della cassa di espansione sul fosso Ma- che avrebbe rappresentato un elemento di riana Schippisi: a che punto siamo? ulteriore criticità per la sicurezza. Oltre alla realizzazione della cassa in località San Ca- Proprio in questi giorni saranno avviati i sciano, la variante urbanistica prevede una saggi archeologici e di bonifica bellica pre- analogo progetto nella frazione di , liminari all’intervento vero e propraio. In in grado di proteggere stabilmente il territo- Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico fase di consultazione per l’approvazione del rio. Il nostro impegno è portare a termine l’o- progetto definitivo, infatti, la Sovrintenden- pera nel prossimo quinquennio. za per i Beni Archeologici della Toscana ha ritenuto necessario subordinare l’approva- Archiviata la vittoria alle Primarie, si zione del progetto definitivo alla esecuzione candida al nuovo mandato come Primo dei saggi suddetti, indicando con precisione Cittadino: alla luce dell’esperienza, pre- le modalità e la quantità di scavi. Inutile dire sumo fondamentale, del primo manda- che questa decisione, piovuta con non poca to quali sono i punti cardine da portare sorpresa, ha allungato notevolmente i tempi avanti nella prossima legislatura in caso procedurali per la realizzazione del proget- di rielezione? to, comportando, tra l’altro, un ulteriore im- pegno di risorse pubbliche per un totale di Ambiente, sicurezza del territorio e qualità 120mila euro. della vita sono i punti cardine del nostro gran- de progetto. In questi cinque anni abbiamo Oltre alla realizzazione della cassa di compiuto, con umiltà, scelte coraggiose che espansione è in progetto qualche altra hanno ridisegnato il futuro della nostra città, opera in collaborazione con il Consorzio? dotando Cascina di nuovi strumenti urbani- stici, lavorando sull’efficienza della macchina Quando parliamo di ambiente e sicurezza, comunale, premiando il merito, l’innovazione, non possiamo prescindere dalla collabora- la qualità dei servizi. Siamo stati ambiziosi e zione tra enti. Con il consorzio abbiamo un i prossimi cinque anni serviranno a definire, progetto complessivo che va dalla dettagliare, rendere irreversibile il ordinaria e straordinaria manu- cambiamento in corso. La strada tenzione del reticolo idraulico intrapresa è quella giusta: dobbia- allo studio e alla realizzazione di mo avere il coraggio di costruire nuove misure per la messa in sicu- una città nuova, sostenibile e gre- rezza di zone fragili del territorio. en, dinamica e certa della propria I risultati della cementificazione storia, per noi e per chi verrà dopo degli ultimi decenni sono evi- di noi. 1 / 2016 32

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drasticamente le emissioni, e che ad operare, si sono attivati impor- comunque sarà necessario adegua- tanti programmi e realizzati signifi- re i nostri territori ai cambiamenti cativi progetti nei settori ambientale climatici che sono già in corso e che ed energetico. Ora, si tratta di co- continueranno nei prossimi anni. gliere appieno le opportunità che il Abbiamo quindi tutte le informazio- nuovo periodo di programmazione ni necessarie per sapere cosa fare, i europeo e regionale 2014-2020 of- cittadini sono sempre più consape- fre alle amministrazioni per riuscire voli e attendono risposte. a dare nuove importanti risposte e La COP21, la ventunesima confe- concretizzare nuovi programmi. Il Consorzio 4 Basso Valdarno renza delle Nazioni Unite sui muta- Per questi motivi l’adesione al

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico partner strategico del Patto dei menti climatici, svoltasi a Parigi dal “Nuovo Patto dei Sindaci” e la re- Sindaci per il clima e l’energia. 30 Novembre all’11 Dicembre 2015 dazione del PAESC comunale co- ha rappresentato un passaggio fon- stituiscono sempre di più lo snodo arti sempre più significati- damentale ed è proprio in coerenza per l’attivazione dei programmi di ve delle politiche globali in con il percorso che la ha alimentata finanziamento già in essere e per materia di contrasto ai cam- che si propone di aderire al nuovo quelli a venire sui Fondi strutturali Pbiamenti climatici trovano la loro Programma europeo del “Patto dei europei 2014-2020 (LIFE, HORI- centralità e la loro possibilità di Sindaci”. Infatti, l’azione deve par- ZON 2020, PSR 2014-2020, settori concretizzazione nella dimensione tire da subito anche nei territori, e ambiente ed energia). Lo stesso Pia- 32 territoriale tramite il ruolo delle co- per questo la Commissione Euro- no Ambientale Energetico Regiona- munità locali. pea ha messo in campo le strategie le (PAER) della Toscana, nella sua In questo contesto, le azioni delle volontarie del Patto dei Sindaci e del proposta, assegna a questi strumenti Amministrazioni locali (comuni e Mayors Adapt per affrontare i temi un ruolo fondamentale nelle proprie loro aggregazioni, consorzi di boni- rispettivamente della mitigazione e strategie, in particolare per l’obietti- fica...), assumono sempre maggiore dell’adattamento al cambiamento vo di “Contrastare i Cambiamenti importanza. climatico nelle comunità locali. Climatici e Promuovere l’Efficienza I cambiamenti climatici stanno met- Il 15 Ottobre scorso a Bruxelles è Energetica e le Energie Rinnovabili” tendo a rischio la vita delle persone: stata lanciata la nuova strategia che (che risulta essere il primo obiettivo soffrono i territori, gli ecosistemi, le riunisce in sé le due precedenti, “Pat- di Piano). Ne discende che le scel- città. Anche molti territori italiani to dei Sindaci” (sulla mitigazione) e te di programmazione contenute sono sempre più coinvolti nei disa- “Mayors Adapt” (sull’adattamento) nel PAESC comunale costituiran- stri che ne conseguono. e che invita tutti gli enti locali co- no requisito necessario ed utile per Nel 2014 il V Rapporto dell’Inter- munitari a dotarsi di Piani d’Azione accedere alle stesse risorse regiona- governmental Panel on Climate per l’Energia Sostenibile e il Clima li sugli obiettivi di riduzione delle Change (IPCC, Premio Nobel per (PAESC). emissioni di gas serra e dei consumi la Pace 2007) ha messo definitiva- In questi anni, nonostante le enormi energetici, come sull’aumento della mente in luce i rischi che corriamo difficoltà in cui i comuni ed i loro percentuale di energia provenien- se non si riducono rapidamente e amministratori sono stati costretti te da fonti rinnovabili dello stesso 1 / 2016 33

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PAER. Anche il Governo metterà tesa da sottoscrivere con i comuni basso e coinvolgendo le popolazioni in ballo risorse pari a 1,2 miliardi di del proprio territorio. per riempire di contenuti la stessa euro l’anno per realizzare il piano di E’ quanto si è discusso nell’impor- idea dello sviluppo sostenibile nei interventi di Italiasicura (la opere tante convegno “La Sfida del Clima, suoi vari ambiti: dall’energia ai tra- fondamentali sull’adattamento). dall’Europa ai territori passando per sporti, dal governo del territorio ai È proprio in tema di assistenza e Parigi 2015” tenutosi presso il Con- comportamenti virtuosi, impattan- supporto nel percorso di adesione sorzio 4 a Pisa lo scorso 17 dicem- do su tutta una serie di aspetti eco- al “Patto dei Sindaci” e nella elabo- bre, che ha visto confrontarsi le isti- nomici e sociali di importanza fon- razione del PAESC comunale che tuzioni nazionali e regionali con il damentale per il benessere collettivo il Consorzio di Bonifica 4 Basso sistema delle bonifiche e noi tecnici. delle popolazioni e la salvaguardia Valdarno, su proposta e con la col- I cambiamenti climatici in atto ri- delle risorse proprie dei territori. La

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico laborazione della nostra Società, ha chiedono un impegno da parte di possibilità di portare un contributo deciso di offrire la propria attività e tutti per prevenire e mitigare i disa- positivo a questa sfida rappresenta la propria collaborazione alle am- stri che sempre più frequentemente un impegno di alto valore etico e so- ministrazioni comunali che vorran- feriscono i nostri territori. Il Patto ciale, una affascinante sfida politica. no aderire al Patto. A questo fine il dei Sindaci rappresenta un’iniziativa Marco Ricci e Giacomo Sanavio Consorzio ha in corso la definizione strategica per contribuire a raggiun- (GreenGea snc) di un vero e proprio protocollo d’in- gere questo obiettivo partendo dal www.greengeasnc.it 33

Mauro Pieroni · Moretta Codona 1 / 2016 34

L’Ambiente e la Tutela del Territorio e la Tutela L’Ambiente La straordinarietà del territorio Intervista a Federico Ferrini* EGO/Virgo Professore, nonostante se ne di Michela Tognetti Quali sono le ricadute che una sia parlato molto nei giorni scoperta di questa portata scorsi, potrebbe spiegarci la distesi per tre chilometri in dire- può avere su di noi? scoperta che è appena avve- zioni perpendicolari nella pianura Immediamente, ricaduta affine a nuta? cascinese. La luce del laser, molto quella che ha portato l’osservazione Le due collaborazioni LIGO e Vir- potente e straordinariamente stabi- da parte di Galileo Galilei dei satelliti

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico go per la prima volta hanno misu- le sia in frequenza che in intensità, è di Giove: pura conoscenza che arric- rato il passaggio di onde gravitazio- suddivisa nelle due direzioni da un chisce lo spirito dell’uomo. A tempi nali emesse da un sistema binario grande specchio semi-trasparente, più lunghi, purché il mondo indu- di buchi neri che hanno sprigionato 55 cm di diametro, 30 Kg di peso striale sia capace di applicare oppor- una quantità straordinaria di ener- e le cui superfici hanno imperfe- tunamente immaginazione e fantasia, gia durante le fasi finali del loro zioni inferiori a un milionesimo di raccogliendo le innovative soluzioni collasso. Si è trattato di un evento millimetro. Dopo aver percorso più ingegneristiche inventate per soddi- astronomico straordinario che ha volte i 3 km di vuoto, la luce è rifles- sfare le esigenze scientifiche, troppo permesso di verificare sperimen- sa dagli specchi posti negli edifici spinte per poter essere soddisfatte 34 talmente la predizione di Einstein terminali e si ricombina per essere dalla tecnologia esistente, immagino circa l’esistenza delle onde gravi- raccolta da un sistema sofisticato di che ci potranno essere applicazioni tazionali e di poter “vedere” diret- diodi fotosensibili. A questo punto molteplici e di grande impatto. Sen- tamente per la prima volta i buchi possiamo constatare se la distanza sori per misurare la sismicità intrin- neri: due scoperte storiche collega- tra i due specchi terminali e lo spec- seca del suolo, capaci di determina- te ad un unico fenomeno. chio centrale è variata per il passag- re la composizione del sottosuolo, E potrebbe descrivere la strut- gio di una onda gravitazionale, a in grado di fornire indicazioni sul tura “Virgo”? condizione di togliere tutti i possi- rischio sismico, lenti di precisione Virgo è il grande interferometro co- bili “rumori” che possono influen- oggi inimmaginabile per applica- stituito da un complesso in cui sono zare il segnale. zioni mediche, laser ultra-stabili per collocate comples- interventi chirur- se strumentazioni gici non impulsivi, per l’immissione sono tra le prime della luce e la misu- idee che mi vengo- ra del segnale dopo no in mente. Mi au- che il fascio lumi- guro che il dialogo noso ha percorso i con il mondo im- due grandi tunnel prenditoriale possa a super-alto vuoto, iniziare presto.

*) Director European Gravitational Observatory EGO 1 / 2016 35

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E in termini di ricadute sul per l’occupazione locale. È chiaro che anni di esistenza di EGO; i giovani territorio? ci sentiamo molto ben integrati. formati hanno trovato sistemazione Sono il primo Direttore toscano di A luglio 2016 ripartiranno le preso i centri di ricerca del settore EGO e quindi molto sensibile al ter- macchine, oggi ferme per la- oppure presso industrie italiane ed ritorio, per quanto lo stesso può darci, vori, con un potenziamento europee di alta tecnologia. proteggendo lo strumento dalle fonti della capacità di ricerca. Que- Molti abitanti della zona, ap- locali di rumore e per quanto noi pos- sto significa che sarà ampliata presa la notizia della scoperta siamo restituire. Al domani dell’an- anche la struttura? non avevano idea del tipo di nuncio della scoperta delle onde gra- L’esigenza di nuovi spazi per labora- struttura e di studio impian- vitazionali, l’interesse su EGO e Virgo tori di ottica, elettronica e meccanica tata proprio a due passi da è molto cresciuto e speriamo che ciò si fa sempre più urgente, conside- loro, come dire che c’è un no-

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico porti a progetti comuni d’innovazione rando la ripresa della fase operativa tevole divario tra il mondo tecnologica, considerando i vari Poli dell’interferometro e la necessità di scientifico e la popolazione. Tecnologici presenti a pochi chilome- programmare interventi per miglio- Secondo Lei c’è margine di tri da noi. È iniziato un dialogo con rare le performances dello stesso. Do- coinvolgimento del territorio? la Regione Toscana e sono certo che vremo considerare le possibilità of- Da anni abbiamo un programma di questo porterà a conseguenze tangibi- ferte da strutture esterne già esistenti visite su prenotazione ad EGO: più li e di notevole beneficio per la popo- come pure eventuali fasi di costruzio- di 1000 persone all’anno, prevalen- lazione, che potrà riconoscere in EGO ne all’interno della nostra struttura. temente scuole, vengono a visitarci. non soltanto un centro che crea cono- E in termini di impiego di ri- Organizziamo una giornata Porte scenza, ma anche uno stimolo per le sorse umane ci sarà un poten- Aperte e partecipiamo alla Notte 35 attività produttive. ziamento? dei Ricercatori ogni anno, con più di Nei laboratori di Virgo lavo- Senz’altro sarà indispensabile reclu- 500 visitatori in totale; abbiamo or- rano circa 250 persone, più tare giovani fisici ed ingegneri che ganizzato una serie di spettacoli te- altre di Ego. Secondo lei con sviluppino sotto la guida delle per- atrali nell’ambito del progetto Arte che effetto sul territorio? sone esperte le nuove tecnologie per e Scienza a partire dal 2011, con un Ad EGO lavorano circa 60 persone, gli sviluppi a medio e lungo termine. ottimo seguito di pubblico. Nume- di cui 50 con contratti a tempo in- EGO è sempre stato attivo nella for- rose sono le conferenze pubbliche definito. Un buon numero di essi ha mazione di giovani, più di 80 borse che regolarmente hanno luogo nei origini localizzate in un raggio di 50 di studio sono state assegnate in 12 Comuni limitrofi, alle cui richieste km. Inoltre per le rispondiamo con nostre lavorazioni, le nostre pur mo- per parte delle for- deste forze. Conti- niture e per i servizi nueremo la nostra utilizziamo preva- opera di dissemi- lentemente ditte nazione della co- che si trovano sul noscenza scienti- territorio, con bene- fica, centrata sulla ficio quindi anche nostra realtà. 1 / 2016 36

L’Ambiente e la Tutela del Territorio e la Tutela L’Ambiente Pillole di storia La Centuriazione romana nell’ager di Pisa sservando la fotografia di Maurizio Berretta to e regimazione fatto dall’uomo, in aerea di una porzione del particolare dai Romani, oltre due territorio italiano, o una millenni fa, e le cui tracce sono arri- Oimmagine satellitare, oggi diffuse la disposizione delle strade seconda- vate fino a noi. Questo accade anche grazie ai programmi che ci permet- rie, dei fossi e delle linee di confine nel nostro territorio, intorno alle cit- tono di fruire facilmente di queste nei vari appezzamenti, che non può tà ed agli insediamenti maggiori: in

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico tecnologie così innovative, si nota essere casuale. E infatti si tratta di particolare nelle pianure di Pisa e di 36 spesso una regolarità inaspettata nel- uno degli interventi di assestamen- Lucca.

Tracce della Centuriazione romana del piano di Pisa, a Est della città, tratte dalla carta dell’ IGM al 50.000. La situazione dell’Arno, e delle sue anse a monte della città, è cambiata sensibilmente nei 2000 anni trascorsi. I quadrati hanno il lato di 705 metri, corri- spondenti a 20 actus romani. Nella carta ci sono indicazioni di paleoalvei e di altri elementi non riferiti al periodo della centuriazione. 1 / 2016 37

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I primi riferimenti a confinamen- 1:240, assemblate su una parete ticale; alle estremità delle quattro ti si hanno dalla Bibbia (Non spo- verticale di 18 metri per 13, con- braccia erano appesi dei fili a piom- stare il confine antico, che fu messo nessa con la pianta catastale ufficiale bo, attraverso i quali l’agrimensore dai tuoi padri. Proverbi 22:28). In dell’Urbs redatta su papiri, dai quali traguardava i picchetti, realizzando Mesopotamia le parcelle di terra il personale addetto traeva le copie. così gli allineamenti. Lo strumento coltivabili dovevano essere misu- Per le misure sul terreno i tecnici dette il nome ai gromatici, i nostri rate con la più grande esattezza avevano a disposizione gli strumenti geometri, nel senso letterale della per poter conoscere la quantità di che poi, nella evoluzione della tec- parola (“misuratori della terra”). semenza necessaria e per poter sti- nologia, sono diventati quelli tuttora Il corobate, una livella ad acqua, per mare il rendimento dei campi. Per utilizzati. la determinazione delle pendenze: il calcolo delle aree i terreni veni- La groma, in pratica corrisponden- indispensabile aiuto nei lavori idrau-

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico vano suddivisi in figure elementa- te allo squadro, costituita da quattro lici e di regimazione. ri, di solito triangoli e rettangoli, braccia orizzontali perfettamente La suddivisione regolare del territo- dopo che ne erano stati misurati ortogonali, collegate ad un’asta ver- rio aveva inizio da un punto, scelto accuratamente i confini. Lo storico greco Erodoto scri- ve che i primi geometri furono gli agrimensori egiziani, che per necessità puramente pratiche mi- suravano e dividevano le superfi- ci dei campi, calcolavano le varie 37 proporzioni dei terreni attraver- so paletti conficcati nel suolo, sui quali tendevano delle corde che avevano una serie di nodi ad in- tervalli costanti, misurando così distanze ed angoli. Per questo mo- tivo i Greci chiamarono questi an- tichi geometri “arpedonapti” (an- nodatori / tenditori di funi). Nel progredire della civiltà romana, si fece pressante la necessità di mi- surare il territorio, realizzando pla- nimetrie che servivano poi per scopi militari e fiscali: a Roma venne rea- lizzata la Forma Urbis, una grande pianta della città incisa su lastre di marmo, in scala

Corobate: insieme alla groma costituiva uno degli strumenti base per gli interventi sul territorio: lo strumento era lungo 6 metri, e la canaletta incisa sulla trave longitudinale veniva riempita di acqua, permettendo l’orizzontamento dello strumento. L’agrimen- sore poteva così determinare i dislivelli tra due o più punti anche lontani. Per misure di minore entità veniva usato l’archipendolo, una squadra a triangolo rettangolo isoscele, fornita di filo a piombo, utilizzata poi fino al settecento. Questi e altri strumenti utiliz- zati dagli agrimensori sono descritti da Vitruvio, nel “De Architectura”. 1 / 2016 38

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per la sua importanza, e definito um- l’assegnazione bilicus; da qui si tracciavano le stra- delle terre ai mi- de, i decumani ed i cardi. litari congedati, i Se l’orientamento scelto era quello coloni, su terre in “secondo il cielo”, si consideravano cui Roma voleva i punti cardinali, ed il decumano se- creare nuovi in- guiva la direzione Est-Ovest, men- sediamenti. Nel- tre il cardo, con un orientamento la pratica ad ogni ortogonale rispetto al primo, aveva appezzamento direzione Nord-Sud. Se, come acca- potevano essere deva frequentemente, si optava per assegnate super-

Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico l’orientamento “secondo la terra”, si fici assai maggio- favorivano aspetti orografici, quali la ri, dipendendo presenza di corsi d’acqua, di declivi, dalla qualità del di vie di comunicazioni importanti terreno e dal gra- preesistenti o da realizzare, ed il de- do del militare cumano veniva tracciato secondo la congedato. direzione di questi elementi caratte- Per quanto riguarda Pisa, nei rap- Squadro romano: squadro utilizzato dagli rizzanti, mentre il cardo era sempre porti con Roma era passata da Città agrimensori, con le funzioni della groma, ortogonale al decumano. Confederata a Municipio e, infine, ma in grado anche di determinare angoli 38 La maglia che si realizzava traccian- a Colonia (Colonia Iulia Opse- diversi da quello retto. Confrontato con do nel terreno rette parallele alle quens). Sicuramente quando Otta- uno squadro da campagna attuale. due strade principali, rappresentava viano, poi Augusto, dopo il 27 a.C. la griglia, che divideva il territorio, smobilitò molte delle legioni con le l’ager, in una successione contigua quali aveva ottenuto la vittoria sui di quadrati, che avevano il lato di nemici, ricorse alle deduzioni colo- 2400 piedi romani (705 m) e con- niali, con le quali assegnò ai vetera- tenevano un’area di 200 iugeri (cir- ni congedati vasti territori dell’ager. ca 50 ettari). Erano nominati cen- Anche a Pisa la centuriazione com- turie perché, almeno nella norma, portò un riassetto generale del ter- contenevano cento appezzamenti ritorio, con importanti lavori idrau- di terra, ciascuno di due iugeri (con lici di bonifica e di consolidamento questo nome veniva indicata la su- dei terreni, che ne modificarono perficie di terra che era possibile in modo sensibile l’aspetto. Questi arare con due buoi aggiogati in una interventi furono validi fino al tar- giornata di lavoro). do Impero, e solo dopo le invasioni Molto spesso l’operazione di suddi- barbariche ci fu il declino quando visione del terreno, la limitatio (da l’autorità centrale di Roma venne limes = linea divisoria) era fatta per meno.

Il legionario congedato utilizza la groma per le confinazioni della terra assegnata mediante le Deduzioni Coloniali. 1 / 2016 39

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Periodico di informazione del Consorzio 4 Basso Valdarno del Consorzio di informazione Periodico 39

Forma Urbis Severiana: collocata nel Tempio della Pace, realizzata nel 200 d.C. per volontà dell’Imperatore Settimio Severo. Era costituita da 150 lastre di marmo, globalmente larga 61 piedi romani e alta 43, con le piante riportate nella scala 1: 240 (1 piede sulla mappa corrisponde a 2 actus), orientata con il Sud-Est in alto. Attualmente si hanno circa 1200 frammenti, che rappresenta- no il 15% della intera mappa. Nelle copie su papiro, aggiornati periodicamente, erano riportate anche le misure e i dati relativi ai proprietari. Tratto da Andrea Carandini : Ricostruzione da Meneghini 2009 – illustrazione InkLink Sede legale di Pisa Via San Martino, 60 - CAP 56125 C.F.: 02127580500 Centralino: 050 505411 - Fax: 050 505438 E-mail: [email protected] Posta Elettronica Certifi cata: [email protected]

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