Quaderni Della Didattica
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ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA Quaderni della didattica serie diretta da Francesco Moschini Arti Visive e Architettura nella Società del Consumismo volume secondo Saggi dei relatori a cura di Francesca Gottardo ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA Indice Corso 7 Presentazione > FRANCESCA GOTTARDO Arti Visive e Architettura nella Società del Consumismo a cura di Paolo Portoghesi Saggi dei relatori Accademia Nazionale di San Luca, Roma 9 ALBERTO ABRUZZESE > Insegnare comunicazione 26 maggio - 19 giugno 2014 14 CARLO VALERIO BELLIENI > La cultura dello scarto 17 MARINO BONAIUTO, FERDINANDO FORNARA, MIRILIA BONNES > Psicologia ambientale e psicologia architettonica 23 GIOVANNI CHIARAMONTE > Esercizi sul visibile 27 ENRICO CRISPOLTI > Urgenza nella città 33 CLAUDIO D’AMATO > Tipo e consumo in architettura. Muratori che sanno il latino o artisti analfabeti? 36 PIETRO DEROSSI > Abitare la città consumando 38 MARCO DEZZI BARDESCHI > Eterotopia: effetto Foucault, tra il visibile e l’indicibile. L’altro spazio tra Venezia, Berlino e Los Angeles 42 FRANCO FERRAROTTI > Ripensare la città – rimodellare l’ipercostruito informe – rivalutare lo stile mediterraneo – contro la cementificazione selvaggia e il verticalismo insensato 52 FRANCESCO GESUALDI > Dal consumismo al benvivere 55 GUIDO GUERZONI > I musei italiani e la sfida della sostenibilità globale 60 FULVIO IRACE > Amazing Years. La Metropolis del consumo e le neoavanguardie 68 ANSELM JAPPE > Il gatto, il topo, la cultura e l’economia 75 GIACOMO MARRAMAO > La rivoluzione spaziale: luoghi e forme di vita 84 SIMONE MORANDINI > Sostenibilità: una prospettiva etico-teologica 89 MAURIZIO PALLANTE > Arte e decrescita 96 FRANCO PURINI > Tre paradigmi 99 ANDREA SEGRÈ > 451 parole 107 LUCIANO SEMERANI > Il piacere del consumo e il consumo del piacere 112 LUIGI SERTORIO > La lumaca pensante 117 PASQUALE STANZIALE > Soggetti, media e godimenti nell’età del biocapitalismo 125 GUIDO STRAZZA > Arte, Comunicazione, Mercato 127 VINCENZO TRIONE > Ars memoriae. Tra arte e media 131 GIANPIERO VINCENZO > Le vie del reincanto: l’opera d’arte nell’epoca del consumismo 140 PAOLO ZERMANI > Il progetto della chiesa nel tempo dei mercanti Presentazione Architettura, arti visive e consumismo L’Urlo di Edward Munch denuncia, con la forza dell’immagine espressionista, uno dei momenti di rottura e di cambiamento irreversibile non solo nella storia delle arti figurative. Lo spunto del quadro lo troviamo descritto nel suo diario: “camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò, il cielo si tinse all’improvviso di rosso sangue, mi fermai, mi appoggiai stanco morto a un recinto sul fiordo nerazzurro e sulla città c’erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura”. Dalla bocca spalancata escono le onde sonore dell’urlo che deformano ondularmente il paesaggio, come un grido che sale dall’inconscio. Manifesto della solitudine umana e dell’incomunicabilità, l’opera focalizza l’attenzione sui principali interrogativi dell’uomo contemporaneo e individua i sintomi di un profondo stato di malessere, espressione di una denuncia politica e sociale. La progressiva e incalzante trasformazione, dovuta prevalentemente al dilagare di un consumismo imperante che ha investito la società moderna, ha rappresentato una sorta di rivoluzione copernicana che ha modificato radicalmente il modo di sentire e I contributi riportati nel volume si riferiscono alle lezioni tenute nell’ambito del corso concepire le arti visive e l’architettura, snaturandone la forma, ma ancor più la sostanza, Arti Visive e Architettura nella Società del Consumismo curato da Paolo Portoghesi alterandone e svuotandone il contenitore, ma ancor più il contenuto. Si legge chiaramente, in molte architetture delle città, la filosofia consumistica che le ha 26 maggio 2014 Si può uscire dal consumismo? > Paolo Portoghesi ispirate, basata su un approccio alla vita “mordi e fuggi”, in cui tutto è veloce e in rapida Cultura materiale e arti > Renato Barilli evoluzione; allo stesso modo alla mostra di opere d’arte si è affiancata la fruizione spesso La cultura dello scarto > Carlo Valerio Bellieni istantanea dell’installazione, destinata a durare il tempo di un respiro, lo spazio di un 27 maggio 2014 Le nuove architetture museali, tra consumo culturale e sostenibilità > Guido Guerzoni battito d’ali. Il piacere del consumo e il consumo del piacere > Luciano Semerani Esigenze consumistiche hanno generato mostri urbani, quali centri commerciali, 29 maggio 2014 Arte, Comunicazione, Mercato > Guido Strazza supermercati, outlet, che invadono prepotentemente le nostre città, portatori La rivoluzione spaziale: luoghi e forme di vita > Giacomo Marramao apparentemente sani di valori effimeri, e di alcun interesse costruttivo, se non quello commerciale. L’architettura residenziale, al pari di quella commerciale, ha gradualmente 3 giugno 2014 Tre paradigmi > Franco Purini seguito analogo destino nell’anonima successione di spazi indifferenziati, ispirati più Tipo e consumo in architettura > Claudio D’Amato Tecniche di resistenza: consumismo e autenticità > Marco Dezzi Bardeschi dalle esigenze omologate e standardizzate del vivere moderno che da uno studio per così dire ridolfiano, sensibile e attento, delle abitudini e dei bisogni degli abitanti. 4 giugno 2014 La società dei consumi e l’architettura del tempo presente > Mario Pisani Il segnale più evidente di come il consumismo abbia pesantemente inciso nel modo Primo, non sprecare > Andrea Segrè di concepire e vivere lo spazio è dato dalla scarsa cura posta nella progettazione dei 5 giugno 2014 Il gatto, il topo, la cultura e l’economia > Anselm Jappe luoghi di sosta, considerati inutili orpelli destinati a una funzione sociale ormai in via Medio ed estremo Oriente: rinascita e perdita > Leone Spita d’estinzione. Lo stato di incomunicabilità e di isolamento in cui l’uomo, chiuso in se Abitare nella convivialità > Petra Bernitsa stesso, si trova a vivere è allarmante e rappresenta probabilmente il più grande paradosso 10 giugno 2014 Arte e consumismo > Vittorio Sgarbi dell’era della comunicazione digitale. Abitare la città consumando > Pietro Derossi Seguendo il principio secondo cui per individuare la cura è necessario innanzitutto, Arte e tecnologia > Luigi Sertorio ancor prima di conoscere la patologia e indagarne le cause, esserne coscienti (“i miei 11 giugno 2014 Ars memoriae. Tra arte e media > Vincenzo Trione amici continuavano a camminare”), il corso, organizzato dall’Accademia Nazionale Design e deterrenza del tempo moderno > Alberto Abruzzese di San Luca, preso atto della minaccia rappresentata dal consumismo, di cui l’uomo 12 giugno 2014 Arte e decrescita > Maurizio Pallante è protagonista più o meno consapevole, si propone di dar voce a chi, contrastando Funzione antagonista di immagine/segno > Enrico Crispolti quella logica divoratrice che consuma velocemente anche il pensiero e quell’esasperato e Arte differente o globalizzata? > Concetto Pozzati forzato dinamismo cui la società sembra condannata, si è fermato a riflettere. 16 giugno 2014 Una civiltà dello scarto? Etica teologica e società dei consumi > Simone Morandini Le considerazioni proposte in questo volume esprimono le grida che da più parti e in più Il progetto della chiesa nel tempo dei mercanti > Paolo Zermani campi si elevano per rivendicare il valore del tempo, delle relazioni umane e dell’abitare. 17 giugno 2014 Il predominio dell’audiovisivo e la fisicità dell’architettura. Rimodellare l’ipercostruito informe > Franco Ferrarotti Esercizi sul visibile > Giovanni Chiaramonte Francesca Gottardo 18 giugno 2014 Psicologia architettonica e ambientale > Marino Bonaiuto Architettura usa e getta: le neo-avanguardie e il consumo > Fulvio Irace Dal consumismo al benvivere > Francesco Gesualdi 19 giugno 2014 Spazi e desideri nell’economia politica dell’immaginario > Pasquale Stanziale Le vie del reincanto: l’opera d’arte nell’epoca del consumismo > Gianpiero Vincenzo 7 Insegnare comunicazione ALBERTO ABRUZZESE Per gentile concessione “Quando leggiamo, qualcun altro pensa per noi: noi ripetiamo solamente il suo processo dell’Autore, questo testo mentale. È come quando lo scolaro impara a scrivere ripassando con la penna i tratti a riprende quanto già pubblicato matita del maestro. Dunque quando si legge ci è sottratta la maggior parte dell’attività in AA.VV., Lo statuto dell’opera d’arte: marketing, di pensare. Da ciò deriva il sollievo palpabile quando smettiamo di occuparci dei nostri gestione e comunicazione del pensieri e passiamo alla lettura. Durante la lettura la nostra testa è proprio un’arena di prodotto culturale, (a cura di pensieri sconosciuti. Ma se togliamo questi pensieri, cosa rimane? Quindi accade che chi Alessandro Masi e Valentina legge molto e per quasi tutto il giorno, rilassandosi nel frattempo con uno spensierato Spata), Edizioni Sole24ore, passatempo, piano piano perde egli stesso la facoltà di pensare – come uno che cavalca 2014. sempre e alla fine dimentica come si fa a camminare. Questo è il caso di molti dotti: hanno letto fino a diventare sciocchi”. (Arthur Schopenhauer) Qui mi immagino di fare una lezione, anzi addirittura una prolusione, in quanto il termine prolusione ha in sé un richiamo al gioco – per quanto di corte, di guerra, d’accademia – mentre invece, dicendo lezione, ci si riferisce a un termine etimologicamente radicato nel verbo leggere. Dunque ad una pratica che ha in sé il marchio d’infamia dei docenti