tare: Antonio da Sangallo il Vecchio, che te di papa ITINERARIO CASTELLO CAETANI SERMONETA aveva già ideato le rocche di Nettuno, Bonifacio Civita Castellana e Nepi. VIII, Pietro 3^/4^/5^ oit/tst istituto ipssar Caetani, per la somma di Da ww.castelli del .com. Domi- 140 mila corso di storia dell’arte prof. natale capodiferro nante al centro del piccolo borgo adagiato fiorini d'oro. sulla sommità del monte Carbolino, il Ca- Si trattò co- stello Caetani è sicuramente uno dei mi- CASTELLO CAETANI SERMONETA munque di gliori esempi di architettura militare del una fortuna Lazio e tra quelli dalla struttura più arti- per l'intera Cenni storici/restauro/ritrovamenti colata e meglio conservata. Si mantengo- zona, per no ancora in ottime condizioni infatti Sermoneta, l’antico maschio (la torre più importante Verso la metà del secolo XIII gli Annibaldi costruirono una Rocca veramente e soprattutto del castello), le cisterne per gli approvvi- possente, anche se inferiore a quella attuale, ma di importanza strategica per il castel- gionamenti di acqua, i baluardi e gli allog- per la vicinanza con la Via Appia ed il Mar Tirreno. lo. I Caetani giamenti militari. Il nucleo più antico della infatti non Rocca risale alla prima metà del XIII se- risparmiaro- colo quando il castello era proprietà della La corte della no nulla per famiglia Annibaldi; con l’acquisto nel Rocca era l'attu- rendere la 1297 da parte di Pietro Caetani, conte di ale Piazza d'Ar- Rocca degli Caserta, dietro la spinta di papa Bonifacio mi, nel cui cen- Annibaldi una vera e propria fortezza militare, con nuovi edifici e ben cinque VIII, suo zio, la struttura fu ampliata con l’aggiunta di stanze, torri e mura- tro era stata cerchie di mura, che, grazie a un sistema di ponti levatoi, garantivano la pos- glioni mentre gli ambienti interni vennero decorati ad affresco. scavata la ciste- sibilità isolare la torre in caso di attacco.. Sotto Onorato III Caetani , nella ma, dove l'ac- metà del ‘400, Sermoneta conobbe il momento di maggior splendore: Onora- qua piovana Nel 1499 papa Alessandro VI scomunicò e cacciò dai loro possedimenti i Cae- to era un uomo attivo, energico, un vero e proprio comandante nato, come confluiva dai tani, la nuova proprietaria del castello divenne Lucrezia Borgia, sorella di dimostrò partecipando alla battaglia di Lepanto. Segnale importante del peri- tetti e dalle ter- Cesare, figli illegittimi del papa, e l’edificio venne completamente ristruttura- colo per la famiglia Caetani fu l'ag- razze degli edifi- to. Oltre all’aggiunta della guato di cui si ritrovò vittima lo stes- ci. Eleganti bifo- cosiddetta Casa del Cardinale so Onorato, ordito forse dai temibili re omate di co- concepita come abitazione, Borgia. Non appena Alessandro VI lonnine marmo- venne rinforzata l’intera (di Borgia) fu eletto papa, nel 1499, ree davano luce struttura difensiva, secondo il scomunicò immediatamente i Caeta- ad ambienti af- progetto di Antonio da San- ni e confiscò tutti i loro feudi, affi- frescati delicatamente con pitture in gotico, alcune delle quali (restaurate di gallo il Vecchio, per rendere dandoli a sua figlia Lucrezia (la fami- recente) si possono ancora ammirare. L'imponente maschio, alto 42 metri ed la fortezza inespugnabile. osì gerata Lucrezia Borgia, figlia del il maschietto o controtorre, sono unici resti ben conservati della primitiva come ci raccontano le crona- papa Alessandro VI). Il Castello tor- Rocca degli Annibaldi, alla quale risalgono anche le fondamenta della grande che di Gelasio Caetani infatti nò di nuovo i suoi proprietari, verso Sala dei Baroni. Nella Corte sorse una chiesa , che fu denominata di San Pie- “cinque erano le linee con- la fine del XIX secolo, con Gelasio tro in Corte e che fu rasa al suolo al tempo della signoria dei Borgia nel centriche di difesa che il ne- Caetani, a cui sono dovuti gli impo- 1500, senza alcun rispetto per le spoglie funebri dei Caetani che vi erano mico doveva superare prima nenti lavori di restauro dell'antica state tumulate. di poter penetrare nel ma- dimora di famiglia. Il nucleo princi- schio e dirsi padrone assoluto pale del castello è composto dal ma- Il Castello Caetani è uno dei più noti esempi di architettura difensiva del La- di Sermoneta”. Tornato schio (o mastio) che ospitava le stanze da letto del signore e che fungeva da zio; iniziato probabilmente nell' XI secolo, si presenta all'esterno con una all’inizio del XVI secolo ai ultimo rifugio di sicurezza in caso d'invasione nemica. La struttura del ma- complessa serie di baluardi e di camminamenti che si appoggiano al grandio- Caetani, rimase in loro proprietà fino al 1798 quando, con l’occupazione fran- schio era completamente indipendente dal resto del castello ed era collegata so nucleo centrale disposto intorno ad una corte con pozzo. Strutturalmente cese, venne saccheggiato e trasformato in carcere. Suggestivi i numerosi alle strutture adiacenti solo da due ponti levatoi in legno che potevano essere si compone di un mastio con notevole torre del secolo XIII, di una costruzio- graffiti incisi sulle pareti delle celle risalenti a questo periodo. La ristruttura- sollevati all'occorrenza. Il personale e la servitù si sarebbero rifugiati al suo ne del 1400 e di una casa fortificata (Casa del Cardinale). Nell'interno, che zione completa e l’aspetto attuale vanno attribuiti ai lavori di restauro intra- interno qualora tutto il complesso fosse caduto in mani nemiche. Nei pressi conserva in parte gli arredi medievali, si segnalano per interesse due stanze presi all’inizio del Novecento. Dalla struttura architettonica compatta e del maschio sorge la seconda torre, molto più piccola, detta maschietto. (Stanze Pinte) affrescate forse da un allievo della scuola del Pinturicchio, il dall’aspetto decisamente massiccio e severo, tipico dell’architettura militare All'esterno delle due torri c'è la grande piazza d'armi. Alcuni edifici del castel- lungo corridoio detto la Grande Batteria e le immense scuderie. Sono ignoti i medievale, il castello conserva al suo interno degli interessanti affreschi attri- lo vennero in parte demoliti dai Caetani, che realizzarono la sala dei Baroni primi architetti del complesso, mentre è certo che gli ampliamenti, durante la buiti alla scuola del Pinturicchio distribuiti in due sale, le cosiddette “camere (modificata dai Borgia nel XV secolo) e le sale dette Camere pinte breve dominazione dei Borgia, furono affidati ad un grande progettista mili- pinte”. Nella prima compaiono figure mitologiche; nella seconda si vedono le (ristrutturate alla fine degli anni Novanta). Quest'ultimo complesso è compo- sette virtù sedute su troni, ai piedi dei quali gli opposti vizi sono impersonifi- sto da tre stanze per gli ospiti, di cui due sono affrescate da un autore scono- cati da altrettanti personaggi storici. sciuto che viene fatto risalire La fama del castello è stata anche a alla scuola del Pinturicchio lungo legata all’ospitalità dei suoi pro- con immagini che rappresen- prietari: in svariate occasioni infatti vi tano figure mitologiche e le soggiornarono pontefici, imperatori, virtù teologali. Nel 1400 ven- cardinali e principi accolti con ogni ne realizzata la Casa del Car- tipo di festeggiamento. Tra gli ospiti dinale Valentino Borgia: que- più illustri, i papi Gregorio XIII e Sisto sto edificio ospita la Madonna V e gli imperatori Federico II e Carlo con il Bambino e i santi Pie- V. tro, Stefano e Giovannino dipinto nel 1541 da Girolamo Da wikipedia. La famiglia Annibaldi Siciolante e che originaria- cedette nel 1297 i territori di Sermo- mente si trovava esposto neta, e San Donato al nipo- nell'abbazia di Valvisciolo.. Borgia, che espropriarono immediato ed efficace sul passato, che fa l’Ottocento era in tali cattive condizioni che la il castello ai Caetani grazie da specchio al meraviglioso borgo medieva- Famiglia lo diede in affitto come magazzi- all'intervento di Papa Ales- le che lo accoglie, con le sue stradine di no militare e per derrate alimentari. Solo alle sandro VI (che scomunicò pietra, le sue case svettanti, le sue antiche fine dell’Ottocento i Caetani tornarono ad oc- addirittura la famiglia origi- scale e il suo fascino magico e irripetibile. cuparsene avviando imponenti lavori di re- naria di ), completa- stauro e trasformandolo in centro sociale e rono il maniero con altre educativo. Da Fonfazione Roffredo Caetani. Le ori- opere di fortificazione che gini del castello Caetani situato nel borgo comprendevano anche la medievale di Sermoneta risalgono al XIII Itinerario di visita. Da Piazzale degli Olmi, il realizzazione della Cittadel- quando la Santa Sede affidò alla famiglia gruppo, accompagnato da una guida, si in- la. All'esterno di questi baronale degli Annibaldi le città di Sermo- cammina verso la Piazza d’Armi attraversando edifici una poderosa cinta neta, Bassiano, San Donato e altri territori i primi due ponti levatoi. Qui, in quello che un muraria, ancora nella sua annessi.. Gli Annibaldi costruirono tempo era un luogo d’incontro per la vita sol- veste originaria, li avvolge un’imponente rocca caratterizzata dal Ma- datesca ed e li protegge. Nel recente schio, una torre alta 42 metri e da una con- oggi è uno passato, durante la batta- tro torre, detta Maschietto. La rocca rappre- spazio per importanti manifestazioni musicali, glia di Anzio del 1944, il sentava il fulcro della vita cittadina, con la ha inizio la visita vera e propria al castello: Castello è stato abitato Chiesa di San Pietro in Corte edificata in sostando in questo grandissimo cortile e cir- ancora dai Caetani e dai Piazza D’Armi e l’ampia cisterna per la rac- condata dalle imponenti mura di cinta, dalla loro coloni fuggiti dalla colta dell’acqua piovana costruita per ovvia- torre maschio e dai palazzi signorili, la guida Pianura Pontina. Successivamente ha ospitato giovani interessati a problemi re alla mancanza d'acqua dovuta all’elevata posizione geografica. illustra le tappe storiche che hanno segnato sociali e ragazzi dei paese bisognosi di educazione e di studio. Il Castello si Nel 1297 papa Bonifacio VIII Caetani comprò Sermoneta, Bassiano e San la vita del maniero. Terminata presenta oggi, nonostante i secoli trascorsi, integrato con il paese che lo cir- Donato per la somma di 140 mila fiorini d’oro e Ninfa 200 mila. Gli Annibaldi quest’introduzione, ci si inoltra all’interno conda. Attualmente, e già da più di un quarto di secolo, il castello diviene si trovavano in difficili condizioni economiche, non fu quindi difficile per il della ‘Casa del Cardinale’, unico edificio ad luogo di incontri culturali ed è abitato per un lungo periodo dell'anno da arti- papa Caetani impossessarsi di quei territori che uso abitazione costruito durante l’epoca bor- sti e studiosi di varie discipliI nobili avevano per lui un’importanza strategica: alle giana; al suo interno, oltre a quadri e ad ele- Caetani fecero affrescare le stanze porte di Roma, vicini al mar Tirreno e attraversa- ganti arredi propri del castello, trovano posto di abitazione e ricevimento con temi ti dalla via Appia e dalla via Pedemontana, al anche gli affreschi provenienti da Ninfa. tipici rinascimentali: dee, ninfe, virtù tempo unico collegamento percorribile per coloro Proseguendo nell’itinerario ed attraversando teologali e cardinali, che rappresen- che si recavano al sud. Il feudo fu affidato al Piazza d’Armi si arriva alla ‘Sala dei Baroni’, tavano per l'uomo di allora lo spec- nipote Pietro II Caetani, conte di Caserta, il qua- ambiente in cui avevano luogo feste e banchetti. Quindi si passa nelle adia- chio della sua forza e della superiori- le nominò procuratore di Sermoneta il nobile centi stanze da letto, le cosiddette ‘Camere Pinte’, i cui affreschi della secon- tà, punti di riferimento per la vita da Catenazio nell’ottobre del 1297. I Caetani avvia- da metà del Quattrocento sono gli unici del castello ad essere sopravvissuti condurre, simboli di un epoca storica rono lavori di ampliamento e costruzione. nella loro quasi totale interezza. Infine, dopo aver attraversato le sale della tutta protesa a celebrare la grandez- Un’opera imponente risalente al XIV è la "Sala servitù ed essere tornati nuovamen- za dell'umanità. Le lunette dipinte dei Baroni", lunga 22 metri, adibita a centro di te nel cortile del castello, si giunge con i loro ricchi colori e le immagini discussione degli affari del feudo. alla cucina, dove giganteggia l’antica leggiadre di esseri umani e simbolici I Caetani dimorarono stabilmente presso il ca- cappa del camino. collocati in dolci paesaggi rappresen- stello solo a partire dal Quattrocento, quando A questo punto, l’itinerario di visita tano una gradita sorpresa per il turi- Giacomo II ottenne i diritti di vicariato generale. si concentra sui luoghi di difesa: il sta di oggi, abituato a trovare negli antichi castelli Nella seconda metà del Quattrocento, salì al po- camminamento di ronda e le torri solo incolori sale di pietra. Una importante carat- tere Onorato III Caetani anch’egli si dedicò maschio e maschietto, per accedere teristica di questo Castello è che non ha subito all’edilizia, ma soprattutto all’arte. Risalgono al alle quali si supera un terzo ponte alcuna trasformazione dall'epoca dei Borgia ad 1470 le “Camere Pinte”, stanze affrescate con figure mitologiche dipinte da levatoio. Entrambe le torri erano oggi, se si eccettua il rifacimento dei merli a scopo artista ignoto, probabilmente appartenente alla Scuola del Pinturicchio. non solo un luogo di difesa ma an- difensivo in pieno Cinquecento: un dono della Nel 1499 l’ascesa dei Caetani fu in- che l’ambiente dove solitamente morsa paludosa della piana pontina e un segno, terrotta da Alessandro VI Borgia che risiedeva il signore: al primo piano anche, di isolamento e decadenza. Infatti, dopo il li scomunicò con una bolla pontifica, del Maschio, ancora perfettamente Settecento, le mura della rocca furono adibite a togliendo loro beni, privilegi e diritti. conservata si trova una camera da letto con arredi prevalentemente cinque- granai e deposito di materiali, mentre i fasti dei Sotto i Borgia il castello divenne una centeschi; quest’ambiente e lo studio nel maschietto vennero usati anche nei suoi nobili abitanti cadevano nel dimenticatoio fortezza militare, fortificarono la primi anni del Novecento da Gelasio Caetani all’epoca in cui stava effettuan- della storia. Gli arredi dell'ala nobile, di recente cinta muraria, distrussero l’ultimo do lavori di restauro. Dalle stanze delle nuovamente abitata e ristrutturata dai Caetani, piano del Maschio e rasero al suolo torri, attraverso il passaggio di un quarto succeduti agli usurpatori Borgia, parlano di vita la Chiesa di San Pietro in Corte, sen- ponte levatoio, si esce all’aperto per una vissuta: pregevoli pezzi di antiquariato che vanno za alcun rispetto per le spoglie dei passeggiata lungo il camminamento di ron- dal Quattrocento al Novecento popolano le camere Caetani ivi sepolte sin dal 1400. Il da, dove padroneggiano le possenti fortifi- e castello divenne impenetrabile tanto cazioni merlate dell’epoca Borgia. Infine, la permettono al visitatore di go- che nel 1536 lo stesso Carlo V con visita si conclude con il suggestivo passag- dere davvero di un genuino 1000 cavalli e 4000 fanti non riuscì gio nella cosiddetta ‘lunga batteria’, una ambiente castellano, dove ad espugnarla. Alla morte di Ales- sorta di tunnel ricavato all’interno delle sembrano muoversi signori in sandro VI, Giulio II nel 1504 ricon- mura di cinta che conduce fino al secondo arme e dame in crinolina. Forse fermò i Caetani Signori di Sermone- ponte levatoio adiacente alla Piazza d’Armi. infatti il castello di Sermoneta ta. Nel Seicento Sermoneta non a- è anche uno dei luoghi del La- veva più l’importanza strategica e i zio più adatto ad offrire un' Ipssar Formia — Corso di storia dell’Arte Caetani si trasferirono a Roma e a immagine della storia a scopo Cisterna, iniziò il lento abbandono didattico, per bambini e ragaz- del castello: nel Settecento subì de- prof. Natale capodiferro zi, perchè la sua rifinita com- vastazioni e saccheggi da parte di pletezza consente uno sguardo militari spagnoli e francesi, durante