La Storia Del Logo Lamborghini
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La storia del logo Lamborghini Lamborghini Nazione Italia Tipologia Società per azioni Fondazione 1963 a Sant'Agata Bolognese Fondata da Ferruccio Lamborghini Sede principale Sant'Agata Bolognese Gruppo Audi AG Persone chiave Stephan Winkelmann Settore Casa automobilistica Prodotti Gallardo Murciélago Aventador Sito web www.lamborghini.com Lamborghini è un gruppo industriale attivo nel comparto automobilistico, costituito nel 1963, la cui sede attuale è situata a Sant'Agata Bolognese e che fa parte del Audi AG. Deriva dalla prima fabbrica di trattori agricoli costituita da Ferruccio Lamborghini nel 1948 (quest'ultimo marchio è stato venduto nel 1971 ed è ora parte del gruppo SAME Deutz-Fahr). A Cento (FE) nel 1948 nasce, per opera di Ferruccio Lamborghini, la Lamborghini Trattori. L'idea scaturì dall'occasione di un acquisto di un lotto di motori a Napoli da parte dello stesso Ferruccio Lamborghini; intorno a quei motori vennero così costruiti i primissimi trattori (come da lui ricordato negli anni '70 in un'intervista RAI). Solo tre anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale l'azienda riuscì a progettare da sola i suoi primi trattori e nell'arco di pochi anni divenne una delle più importanti aziende italiane di macchine agricole. Il comparto storico della casa e il relativo marchio "Lamborghini Trattori" vennero poi venduti nel 1971 a un altro gruppo industriale specializzato nel settore, la SAME divenuta oggi SAME Deutz-Fahr, di cui ancora oggi fa parte. Nel 1959 la progettazione si spinse sino agli elicotteri, ma il Governo italiano non concesse l'autorizzazione alla produzione e di conseguenza vennero prese in considerazione diverse alternative. Nel 1963 nasce la Automobili Ferruccio Lamborghini SpA. Questa azienda ebbe un grande successo grazie a macchine famose e potenti, come: Miura, 350 GTV, Espada, Jalpa, LM 002 (autoveicolo fuoristrada di lusso), Countach disegnate e costruite anche grazie a collaborazioni importanti con il designer Bertone ed il progettista di propulsori Giotto Bizzarrini. Le idee di Ferruccio portarono la Lamborghini al massimo del successo e per sfruttare la notorietà del nome, l'azienda si diversificò, cominciando a costruire anche barche da gara, riuscendo a vincere il campionato del mondo negli anni: 1990, 1994, 1997, 1998. Nel settore nautico vennero prodotti motori che superano i 900 cavalli, un record di potenza. Il passo successivo nella diversificazione fu quando la Lamborghini aprì un settore di restauro di macchine d'epoca. Dopo anni di gestione familiare dell'azienda, la crisi petrolifera e quella dell'industria dell'automobile della metà degli anni ottanta costrinsero la proprietà a cedere le proprie quote a un acquirente nordamericano; nel 1987 la Lamborghini venne assorbita dal gruppo Chrysler. Un nuovo passaggio di proprietà avviene nel 1994 con la cessione da parte di Chrysler ad un gruppo di investitori indonesiani, mentre l'ultimo cambio al vertice azionario risale al 24 luglio 1998, quando viene firmato a Londra l’accordo tra gli azionisti della Lamborghini e l’Audi per la cessione totale dell’azienda al gruppo tedesco Volkswagen. Il simbolo della casa automobilistica è un toro, segno zodiacale del fondatore, e a nomi di tori si ispirano la gran parte delle vetture della casa (come Lamborghini Urraco, Espada, Jalpa, Murciélago, Gallardo, Reventón, Aventador e la stessa Miura). La leggenda che si riferisce alla nascita del logo Lamborghini alimenta ancora di più la rivalità con la Ferrari. Secondo la storia, infatti, Ferruccio Lamborghini ha copiato lo scudo Ferrari e invertito i colori giallo nero con oro e nero, sostituendo il cavallino rampante con il toro, il suo segno zodiacale. L'azienda, da parte sua, ha detto di conoscere la storia ma di non sapere quale sia la verità, l'unico modo per saperlo sarebbe quello di chiedere spiegazioni a Ferruccio Lamborghini, ma non è più possibile farlo.. Fonti: recensione acquisita il 03-01-2012 da: http://it.wikipedia.org/wiki/Lamborghini http://ladypinkplanet.blogspot.com/2010/10/la-storia-dei-loghi-automobilistici.html .