Come Square Volle Dire Addio Alla Prima Playstation in Grande Stile
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Niccolò Tonelli Come Square volle dire addio alla prima PlayStation in grande stile Final Fantasy IX Sviluppo: Square Pubblicazione su PlayStation e PlayStation Network: Square Square Enix (Ultimate Hits) Square Electronic Arts Square Europe Infogrames (Platinum) Square Enix Ideazione: Hironobu Sakaguchi Serie: Final Fantasy Pime Date di pubblicazione: Giappone 7 luglio 2000 Stati Uniti 14 novembre 2000 Europa 16 febbraio 2001 Oceania e Asia 22 febbraio 2001 Genere: JRPG Tema: Fantasy Modalità di gioco: Giocatore singolo, multiplayer Piattaforma: PlayStation Distribuzione digitale: PlayStation Network Supporto: 4 CD-ROM, download Periferiche di input: Gamepad “La felicità di domani dorme per dimenticare l’infelicità di ieri. Spera di fare sogni d’oro e dimenticare la triste realtà. E’ una notte tranquilla, come tutte le altre. Alexandria ha festeggiato la nuova regina e ora stanca riposa. Una sbronza e un’allegra serata cancelleranno forse il duro passato e daranno il benvenuto ad un roseo futuro? La festa non è ancora finita. O meglio, sta per cominciare! Che si aprano le danze infernali e che brucino Alexandria! Vieni Bahamut! Vieni a cantare il requiem alla tua vecchia padrona!” Kuja, terzo disco di FFIX Cos’è Final Fantasy IX Final Fantasy IX è il nono capitolo della fortunata saga di JRPG (Japanese Role-Playing Game) “Final Fantasy”, nome dell’omonimo primo capitolo della serie. Il capitolo fu svilup- pato da Square per la console Playstation nel 2000 e arrivò in Europa nel 2001. Il gioco si basa su una linea narrativa principale che si svolge nell’arco di 4 cd-rom. FFIX ha un sistema di combattimento a turni e il gioco va avanti tramite le sconfitte di boss e mini boss, alle quali sono propedeutici i punti esperienza ottenuti da battaglie contro nemici incontrabili in diverse mappe. In tutto nel gioco si ottengono 8 personaggi principali, ognuno con una classe diversa e tipi di equipaggiamento specifici. Secondo le classificazioni teorizzate da Roger Caillois Final Fantasy si può definire come esempio di Ludus e Mimicry, poiché molto regolato (l’esclusività dell’equip dei diversi personaggi, etc) e rende possibile indossare la maschera di diversi personaggi durante il gioco (a seconda del momento si interpretano i panni di diversi personaggi principali, ognuno con diversi atteggiamenti e modo di interagire). FFIX presenta anche aspetti di Agon, presente nelle battaglie contro i nemici e nella rivalità che si vive con alcuni personaggi della storia, e di Alea, nel random delle probabilità nell’ot- tenimento di oggetti e denaro e, in minor parte, nel danno inflitto e subito. Anche se la linea di eventi principale è forzata e non modificabile, offre molte possibilità di interazione con il mondo di gioco e la possibilità di modificare molti eventi secondari. Si può dire che la mag- gior parte di FFIX è costituita da elementi secondari rispetto alla trama principale. Il ritorno al fantasy Final Fantasy IX è stato l’ultimo capitolo di Final Fantasy sviluppato da Square (poi divenuta Square Enix tramite fusione delle due case di produzione) per la console Playstation. Anche se non è stato un capitolo rivoluzionario rispetto ai precedenti (come nel caso di FFVII), è uno dei capitoli più acclamati da critica e pubblico. FFIX fu sviluppato contemporaneamente a FFX e FFXI, in questo modo Square lanciò sul mercato tre titoli dagli obiettivi diversi, il primo volutamente retrò, il secondo futuristico ed innovativo (per Playstation2), mentre con il terzo Final Fantasy entrava a tutti gli effetti nel campo dei MMORPG (su Personal Com- puter). Final Fantasy IX è stato forse una delle produzioni più mature di Square, sviluppato usando tutto ciò che aveva funzionato nei capitoli precedenti e scartando le cose che non avevano convinto i giocatori. FFIX è un titolo in cui square ha imparato appieno dal suo passato, usando meccaniche di gioco collaudate ed efficace, usando ambientazioni classiche ma azzeccate (è celebre di FFIX il ritorno al fantasy dopo gli excursus tecnologici del 7 e 8), personaggi studiati e fruibili sia dai bambini che dagli adulti (riprendendo ora in mano il titolo noto molti dettagli e caratterizzazioni dei personaggi che da ragazzo mi erano sfuggite, ma non avevano disturbato affatto il mio godermi il gioco). Oltre a tutte queste qualità FFIX gode anche di una grafica ottima sia statica che dinamica, 3d e non (che sfrutta appieno le potenzialità della Playstation), con un chara-design super deformed che riesce ad alleggerire molte situazioni e a sottolineare molti aspetti comici della storia. La trama, come in tutti i capitoli di Final Fantasy è l’aspetto fondamentale del gioco e riesce a creare una narrazione articolata (il gioco si sviluppa in 4 cd costituenti ognuno un capitolo della storia) e con sviluppi paralleli (anche grazie a meccaniche di gioco apposite). Grazie ad una sapiente combinazione di tutti questi elementi, FFIX è stato, a mio parere, un addio sincero e ottimo che una casa produttrice navigata come la Square ha voluto dare ad una console che gli ha dato un successo senza precedenti. Fronte e retro della confezione originale Fare tesoro delle proprie fantasie FFIX ha ereditato molto dai suoi predecessori, come ho precedentemente spiegato. Dai suoi predecessori ha ereditato il sistema di turni di combattimento ATB (Active Time Bat- tle, innovazione da FFIV). La barra ATB, visualizzata nella schermata di combattimento (in FFIV non era visibile e comincia ad essere visibile a partire da FFV), determina l’ordine in cui ci i personaggi possono compiere azioni ed il suo riempimento si basa sulle loro diverse statistiche di velocità. Durante la scelta delle azioni da far intraprendere ad un personaggio le barre ATB degli altri (invisibili nel caso dei nemici) non si fermano ma continuano a scorrere dando un impostazione più concitata al gioco. Questa meccanica può essere disattivata dalle impostazioni di gioco per rendere il gioco più facile, impostando la barra ATB su attendi si impedisce al nemico di attaccare i personaggi mentre essi stanno scegliendo un incantesimo o un oggetto dal menù (la possibilità di impostare la modalità attendi fece la sua comparsa in FFVI). Diversamente da FFVII e FFVIII il nono capitolo della saga torna a permettere di avere in combattimento 4 personaggi contemporaneamente (nei due capitoli precedenti era possibile usarne solo 3). Le invocazioni (in questo capitolo chiamate Eidolon) non danno vantaggi passivi al personaggio (come in FFVIII) ma vengono trattate come abilità attive. Personaggi principali come archetipi I personaggi di FFIX si rifanno ognuno alle classi simbolo della saga di Final Fantasy. • Gidan Tribal è un Ladro, la classe più veloce e dunque quella che attacca più spesso degli altri, ha una buona resistenza fisica e infligge danni moderati spesso aumentati da bonus di agilità • Vivi Orunitia è un Mago Nero, usa magie offensive, ha poca resistenza fisica e infligge poco danno fisico • Garnet Til Alexandros XVII è una Maga Bianca (in un momento del gioco indossa anche il vestito tipico della classe) e soprattutto un Invocatrice, usa magie di cura e può evoca- re gli Eidolon (spiriti che aiutano il party, danneggiano il nemico o entrambe le cose), ha poca resistenza fisica e infligge poco danno fisico • Adalberto Steiner è un Cavaliere, versione migliorata della classe del guerriero, in gra- do di resistere a colpi potenti e di sferrarne di altrettanto forti • Freija Crescent è un Dragone (anche se nel capitolo viene chiamata Draghiere), tipo di guerriero agile e in grado di sferrare buoni colpi, la sua particolarità è di saltare (rimanendo • Gidan Tribal è un Ladro, la classe più veloce e dunque quella che attacca più spesso degli altri, ha una buona resistenza fisica e infligge danni moderati spesso aumentati da bonus di agilità • Vivi Orunitia è un Mago Nero, usa magie offensive, ha poca resistenza fisica e infligge poco danno fisico • Garnet Til Alexandros XVII è una Maga Bianca (in un momento del gioco indossa anche il vestito tipico della classe) e soprattutto un Invocatrice, usa magie di cura e può evoca- re gli Eidolon (spiriti che aiutano il party, danneggiano il nemico o entrambe le cose), ha poca resistenza fisica e infligge poco danno fisico • Adalberto Steiner è un Cavaliere, versione migliorata della classe del guerriero, in gra- do di resistere a colpi potenti e di sferrarne di altrettanto forti • Freija Crescent è un Dragone (anche se nel capitolo viene chiamata Draghiere), tipo di guerriero agile e in grado di sferrare buoni colpi, la sua particolarità è di saltare (rimanendo per un turno fuori dalla portata degli attacchi nemici) e attaccare dall’alto sferrando la sua lancia • Quina Quen è un Mago Blu , il mago Blu apprende le magie usate dai nemici, Quina è un mago blu atipico poiché impara le magie mangiando i nemici ed è in grado di sferrare anche potenti attacchi fisici • Eiko Carol è, come Garnet, sia Maga Bianca che Invocatrice, ma, come statistiche, è più focalizzata sulla magia bianca • Amarant Coral è un mix delle due classi Ninja e Monaco, è dunque un combattente fisico esperto in arti marziali e tecniche killer Da destra a sinistra: Amrant Coral, Vivi Orunitia, Adalberto Steiner, Gidan Tribal, Garnet Til Alexandros XVII, Eiko Carol, Freija Crescent e Quina Quen Plasmare un gioco sulla narrazione FFIX si basa sulla narrazione, come abbiamo già detto, ed è proprio su questa che il gioco è stato sviluppato. FFIX usa tecniche degne di un film, salti tra narrazioni parallele in cui il party si divide (anche per far sì che vi siano sempre 4 o meno personaggi in combattimento alla volta), visione di eventi in tempi reale (alla comparsa della scritta ETR si può scegliere di assistere ad un evento collegato alla storia che si svolge in un altro luogo rispetto a quello in cui i personaggi sono al momento), momenti di storia in cui si controlla solo un personaggio (solitamente Vivi o Gidan)e si interagisce con gli altri personaggi del party come se fossero png.