ECC.MO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE SEDE DI RICORSO CON CONTESTUALE ISTANZA CAUTELARE PER I SIGG.: -Vincenzo Costanzo, nato a Nicastro, ora , l’11/7/1937, residente in Lamezia Terme, Via Umbria n.12, C.F. CSTVCN37L11F888Q, in proprio e quale legale rappresentante della rete di imprese “AURORA E’ VITA RETE D’IMPRESA” , con sede in Lamezia Terme, Via Michelangelo 42, P.IVA 03539500797; -Pierluigi Borello , nato a Modena il 24/7/1943, residente in Maida, C.da Casetta Postale snc, C.F. BRLPLG43L24F257B, titolare dell’omonima impresa individuale, n. iscrizione REA 151720; -Anna Saporito , nata a il 4/5/1969, ivi residente in C.da Maricello snc, C.F. SPRNNA69E44E068O, titolare dell’omonima impresa individuale, n. iscrizione REA 182621; -Antonio Brescia , nato a Nicastro, ora Lamezia Terme, il 9/8/1965, residente in Maida, C.da Frassa snc, C.F.BRSNTN65M09F888X, titolare dell’azienda individuale “AZIENDA AGRITURISTICA VALLE DEL PESIPE DI BRESCIA ANTONIO” con sede in Maida, C.da Frassa snc, n. iscrizione REA 167387; -Massimo Mauro , nato a Maida il 4/3/1972, ivi residente in Frazione Vena, Vico III Umberto I n. 2, C.F. MRAMSM72C04E834K, titolare impresa individuale n. iscrizione REA 184624; -Francesco Loprete , nato a Maida il 19/1/1974, ivi residente in C.so garibaldi 38, C.F. LPRFNC74A19E834D, titolare impresa individuale “AZIENDA AGRICOLA DI LO PRETE FRANCESCO”, con sede in Maida, Località Pesipe snc, n.iscrizione REA 156174; -Rosalba Bonacci , nata a il 5/3/1988, ivi residente in Via Dott. Cimino n. 59, C.F. BNCRLB88C45I874C, titolare impresa individuale n. iscrizione REA 184571; -Francesco Pucci , nato a il 13/2/1970, ivi residente inVia delle Ginestre 23, C.F. PCCFNC70B13B790M, titolare impresa individuale n. iscrizione REA 179210;

1 -Esterina Ferraina , nata a Lombardo il 4/11/1971, residente in , Frazione Castiglione Marittimo, Via Marina 28, C.F. FRRSRN71S44E991Y, titolare impresa individuale n. iscrizione REA 165893; -Gessica Gallo , nata a Lamezia Terme il 17/8/1985, residente in , C.da San Mazzeo Sciosci n. 1, C.F. GGLGSC85M57M208U, titolare impresa individuale n. iscrizione REA 197999; -Fabio Grandinetti , nato a il 15/12/1976, residente in falerna, C.da Zanzaro snc, C.F. GRNFBA76T15F910G, titolare impresa individuale n. iscrizione REA 166856; -Silvana Grandinetti , nata a Lamezia Terme il 2/11/1972, residente in Falerna, C.da Zanzaro snc, C.F. GRNSVN72S42M208N, titolare impresa individuale n. iscrizione REA 166885; -Gabriella Raso , nata a Lamezia Terme l’11/8/1982, residente in Gizzeria, C.da Campoienzo snc, C.F. RSAGRL82M51M208C, titolare impresa individuale n. iscrizione REA 183490; -Sara Cesarini , nata a Lamezia Terme il 12/10/1994, residente in Conflenti, Via San Mazzeo Coscaro n.2, C.F. CSRSRA94R52M208G, titolare impresa individuale n. iscrizione REA 197998; -Rosetta Vergori , nata a il 16/7/1971, ivi residente in Via San Nicola n.22, C.F. VRGRTT71L56E991M, titolare impresa individuale n. iscrizione REA 165544; -Debora Siberna , nata a Milano il 16/12/1982, residente in , Località Mortilletto n. 1-2, C.F. SBRDBR82T56F205P, titolare impresa individuale n. iscrizione REA 193061; nella qualità di titolari delle imprese facenti parte della rete di imprese “AURORA E’ VITA RETE D’IMPRESA” , con sede in Lamezia Terme, Via Michelangelo 42, P.IVA 03539500797, rappresentati e difesi dall’Avv. Bernardo Marasco (nato il 12/5/1970 in Lamezia Terme, C.F. MRSBNR70E12M208X) , con studio in Lamezia Terme Via Sele 33, giusta procura a margine del presente atto, elettivamente domiciliati in Catanzaro, Via Niccoloso Da Recco, 6, presso lo studio dell’Avv. Rosa Lacava; Si dichiara di voler ricevere le comunicazioni afferenti il presente procedimento a mezzo fax (0968/29170) ovvero a mezzo pec ([email protected] ).

2 - ricorrenti - contro Regione in persona del Presidente l.r.p.t., con sede in Catanzaro c/o cittadella regionale loc. Germaneto; nonché Regione Calabria - Dipartimento Agricoltura e risorse agroalimentari, in persona del Dirigente Generale l.r.p.t., – Settore competitività – , con sede in Catanzaro c/o cittadella regionale loc. Germaneto; -resistenti - e nei confronti dei sigg. -Gianluca Capparelli, titolare dell’omonima Azienda Agricola, con sede in 87067 Rossano, Via Covella Ruffo 8, nella qualità di -controinteressato - -Giulia Ferraro, titolare azienda agricola, con sede in Castrovillari, C.da Familongo n.35, nella qualità di -controinteressato - PER L’ANNULLAMENTO E/O PER LA DECLARATORIA DI NULLITÀ E/O DI INVALIDITÀ E/O PER LA DISAPPLICAZIONE IN PARTE QUA,

PREVIA MISURA CAUTELARE, del Decreto N. 15612 del 19/12/2018 del Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari (ARA), Settore N.8, PSR 2014/2020 COMPETITIVITA', assunto il 18/12/2018 (documento n. 1), numero Registro Dipartimento n. 1494, inserito in pari data nel Registro dei decreti dei Dirigenti della Regione Calabria con n. 15612 del 19/12/2018 e pubblicato sul sito istituzionale dell’ A.D.G. www.calabriapsr.it , in data 19/12/2018, con il quale si approvava la graduatoria Definitiva degli interventi di cui all'allegato"A" comprendente "l'elenco delle domande Ammesse"(documento n.2) e all'allegato "B" elenco delle domande "Escluse" (documento n.3) (non ricevibili/ ammissibili), relative al PSR Calabria 2014- 2020 - Reg . (UE) n . 1305/2013 - DDG N . 7516/2016 e, per l'effetto, si riteneva "non ammissibile" la domanda prodotta dalla società ricorrente; degli allegati al Decreto di cui sopra, Nonché

3 di ogni altro atto presupposto, attuativo ed integrativo connesso e/o consequenziale al succitato provvedimento, ancorché non conosciuto dal ricorrente, E PER IL RICONOSCIMENTO del diritto all’ammissione al beneficio richiesto con inserimento della domanda nella graduatoria ordinaria. PREMESSA

‹ La Regione Calabria con D.D.G. n. 7515 del 29/6/2016 ha pubblicato l’avviso pubblico per la presentazione delle domande di sostegno a valere sul “pacchetto integrato” Misura 4- interventi 4.1.1-4.1.3 - 4.1.4. “investimenti in immobilizzazioni materiali- Annualità 2016”;

‹ la dotazione finanziaria assegnata per l’annualità 2016 è stata determinata nel modo seguente:

4.1.1. euro 40.000.000,00;

4.1.3 euro 2.500.000,00;

4.1.4 euro 1.500.000,00;

‹ la società odierna ricorrente, in data 11/2/2017, ha presentato la propria domanda di partecipazione al citato Bando – n. 54250205058 (doc. n.4), per l ’ acquisto di nuovi macchinari, per euro - 926.387,05, oltre spese connesse, il tutto con spesa imponibile per euro 1.477.266,07;

‹ nel quadro C della domanda si precisava che la “tipologia beneficiario” è quella di “agricoltori associati” nella “forma giuridica” indicata di “rete d’imprese”, con un punteggio di autovalutazione pari 43;

‹ la domanda è stata, in un primo momento, inserita nell'elenco delle domande escluse per inammissibilità (documento n.5 cfr. DDG 9836 del 7/9/2017 con allegati A e B) con le seguenti motivazioni: “ accordo di collaborazione per progetto collettivo non esaustivo. Allegati 3 assenti e/o non cconformi. Allegato 4 incompleto. Documentazione progettuale non esaustiva. Titoli

4 disponibilità terreni e/o strutture incompleti. Requisito ammissibilità IAP non soddisfatto ”;

‹ ritenuta illegittima detta esclusione, la società presentava istanza di riesame (documento n.6) adducendo dettagliate osservazioni a confutazione dei rilievi di inammissibilità mossi dall'ente,

‹ in data 2/3/2018, presso il locali del dipartimento, avveniva il riesame della domanda (documento n.7) che terminava con il seguente esito:

“1)-accordo di collaborazione per progetto collettivo non esaustivo, manca un piano di sviluppo collettivo, così come definito dalle disposizioni attuative, da realizzare con un accordo collettivo, che manca anch’esso. Gli investimenti proposti, un elenco di attrezzature e macchine, non inseriti in un piano specifico collettivo con relativo accordo di programma si configurano come una sorta di investimenti in singole aziende;

2)-allegato 3 non conforme;

3)-documentazione progettuale non esaustiva, ad esempio non sono precisamente localizzati i capannoni che ospiteranno attrezzature rilevanti come i frantoi oleari;

4)-mancata individuazione soggetto capofila mandatario, per come previsto dalle disposizioni attuative al par. 7. Il contratto depositato individua un’impresa di riferimento con alcuni compiti limitati, nel caso specifico la tenuta del conto corrente;

5)-titoli d disponibilità terreni e strutture incompleti;

6)-requisiti di IAP, trasmessi in domanda, sono per un certo numero di partecipanti delle semplici richieste di titolo IAP ”.

‹ Seguiva l’invio, il 10/8/2018, di ulteriore memoria illustrativa diretta alla commissione (documento n. 8);

‹ in data 19/12/2018 veniva pubblicato sul sito istituzionale dell’ A.D.G. www.calabriapsr.it , Decreto N. 15612 del 19/12/2018 del Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari (ARA), con il quale si approvava la graduatoria Definitiva degli

5 interventi di cui all'allegato"A" comprendente "l'elenco delle domande Ammesse" e all'allegato "B" elenco delle domande "Escluse" (non ricevibili/ ammissibili), relative al PSR Calabria 2014- 2020 - Reg . (UE) n . 1305/2013 - DDG N . 7516/2016 e, per l'effetto, si riteneva "non ammissibile" la domanda prodotta dalla società ricorrente.

‹ Nella citata graduatoria definitiva (allegato B), odiernamente impugnata, si deduce come motivo di inammissibilità della domanda: “si confermano gli esiti negativi della prima valutazione ”(cfr. documento n. 9- estratto allegato B);

‹ La predetta esclusione della domanda proposta dai ricorrenti da quelle ammissibili è illegittima e come tale va annullata, alla luce dei seguenti

MOTIVI

- Violazione di legge; violazione dell’art. 3 L. n. 241 del 1990; eccesso di potere per illogicità, contraddittorietà, ingiustizia manifesta, difetto di ragionevolezza, difetto di istruttoria e difetto di motivazione. Violazione di legge; violazione e falsa applicazione del bando; eccesso di potere per contraddittorietà ed illogicità della motivazione; difetto di istruttoria.

Come già evidenziato nelle premesse di fatto, la domanda di partecipazione al bando presentata dagli odierni ricorrenti è stata inserita nella graduatoria delle domande non ammesse a finanziamento per mancanza dei requisiti di accoglibilità.

I motivi nella graduatoria definitiva (allegato B) -oggi impugnata, sono indicati nel modo seguente: “ si confermano gli esiti negativi della prima valutazione ”.

Devono quindi essere valutati i motivi esplicitati nel verbale di riesame sopraindicato:

“1)-accordo di collaborazione per progetto collettivo non esaustivo, manca un piano di sviluppo collettivo, così come definito dalle disposizioni attuative, da realizzare con un accordo collettivo, che manca anch’esso. Gli investimenti proposti, un elenco di attrezzature e

6 macchine, non inseriti in un piano specifico collettivo con relativo accordo di programma si configurano come una sorta di investimenti in singole aziende;

2)-allegato 3 non conforme;

3)-documentazione progettuale non esaustiva, ad esempio non sono precisamente localizzati i capannoni che ospiteranno attrezzature rilevanti come i frantoi oleari;

4)-mancata individuazione soggetto capofila mandatario, per come previsto dalle disposizioni attuative al par. 7. Il contratto depositato indiividua un’impresa di riferimento con alcuni compiti limitati, nel caso specifico la tenuta del conto corrente;

5)-titoli di disponibilità terreni e strutture incompleti;

6)-requisiti di IAP, trasmessi in domanda, sono per un certo numero di partecipanti delle semplici richieste di titolo IAP ”.

Comunque saranno affrontati i singoli aspetti per come segue.

--A--

In relazione al punto 1 ) - accordo di collaborazione per progetto collettivo non esaustivo, manca un piano di sviluppo collettivo, così come definito dalle disposizioni attuative, da realizzare con un accordo collettivo, che manca anch’esso. Gli investimenti proposti, un elenco di attrezzature e macchine, non inseriti in un piano specifico collettivo con relativo accordo di programma si configurano come una sorta di investimenti in singole aziende.

Per quanto riguarda l’accordo di collaborazione, contrariamente a quanto asserito dall'Ente, gli odierni ricorrenti, titolari di imprese agricole individuali, in data 11 gennaio 2017, hanno stipulato un contratto istitutivo di rete di imprese , (documento allegato alla domanda telematica al file ALL.N.20170211_76556371_460_530993) ai sensi dell'art. 3 del D.L. n.5/2009 e dall'art. 42, D.L. n. 78/2010, avente lo scopo di accrescere, individualmente e

7 collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato.

In particolare, nell’accordo di collaborazione e precisamente all’art. 2 (Obiettivi strategici della Rete) si evince il programma che la rete si prefigge. Infatti, nel citato articolo è previsto che “ le parti...perseguono l'obiettivo di realizzare specifiche attività che favoriscano la crescita ed il posizionamento sul mercato... attraverso l’aumento della propria capacità innovativa e della propria competitività sui rispettivi mercati di riferimento che potrà anche essere perseguita mediante la commercializzazione dei rispettivi prodotti e servizi con il marchio Aurora e Vita Rete di impresa.”

Inoltre, l'accordo di collaborazione e precisamente l’art. 3 (“Programma di Rete”) identifica quale programma di rete:

-“individuazione e attuazioni delle azioni più opportune che permettono alle singole imprese di conseguire agevolazioni comunitarie e nazionali per realizzare investimenti produttivi nelle singole aziende aderenti. A fronte di tali azioni la rete provvederà ad individuare anche le eventuali forme di finanziamento regionale nazionale e comunitario per la copertura degli eventuali investimenti in capo alle singole imprese”;

-“individuazione ed attuazione delle azioni più opportune che permettano alle imprese, in forma singola o associata, di affrontare congiuntamente nuovi mercati o rivitalizzare il proprio posizionamento in quelli già serviti, allo scopo di conseguire economie di scala nella effettuazione degli investimenti promozionali e di comunicazione….A fronte di tali azioni la “rete” provvederà ad individuare anche le eventuali, più opportune forme di finanziamento per la copertura degli eventuali investimenti in capo alle singole imprese”;

-“individuazione ed attuazione delle azioni più opportune che permettano alle imprese…di migliorare organizzazione della propria forza lavoro, con eventuale abbattimento dell’incidenza del costo parametrico unitario per unità di prodotto/servizio….”;

8 -“individuazione ed attuazione delle azioni più opportune che permettano alle imprese…..di perseguire l’innovazione di prodotto/processo , organizzativo interno e nei rapporti verso terzi…;

-“stipulare accordi con enti ed imprese, di qualsiasi settore ed ovunque ubicate, per facilitare le sinergie operative e ottimizzare sia i processi produttivi, sia l’offerta sul mercato dei prodotti/servizi, oltre che la gestione delle aziende stesse”;

-“individuazione delle metodologie più appropriate per ottimizzare la catena di approviggionamento delle materie prime, dei prodotti e dei servizi di uso comune…..;

-“individuazione e realizzazione di ogni ulteriore attività che faciliti il raggiungimento degli obiettivi di crescita delle imprese aderenti alla rete”;

-“individuazione, richiesta e gestione di agevolazioni finanziarie e tributarie, a nome e titolarità della rete, connesse alla realizzazione di specifici programmi relativi sia ad interventi diretti in immobilizzazioni, sia alla promozione della “rete”…che alla promozione della “rete” e delle imprese aderenti, ivi compresala produzione e commercializzazione di prodotti e servizi”.

Nell’ art. 4 vengono delineati i meccanismi interni di individuazione e misurazione degli obiettivi di rete; è previsto infatti un comitato di gestione che individua i progetti e gli indicatori da valutare, approvati dall’assemblea dei partecipanti, in relazione all’andamento commerciale dell’azienda (numero clienti, prodotti sviluppati, increment del fatturato).

Nell’ art. 5 sono previsti gli obblighi ed i diritti dei partecipanti tutti in funzione degli scopi comuni; gli obblighi attengono alla partecipazione e definizione dei programmi collettivi, comunicazione di situazione ostative e di incompatibilità, comunicazione dei dati ed informazioni.

Ancora è previsto un fondo comune, una gestione comune delle risorse etc.

9 Ora, è ovvio che tale assetto, che risponde ad una logica di convenienza collettiva in quanto, per come è facilmente comprensibile, consente alle singole aziende di abbattere costi, attraverso una organizzazione comune, e di migliorare le performance delle singole imprese, è pienamente aderente a quanto previsto nelle Disposizioni Attuative (documento n.10) in ordine alle “ condizioni di ammissibilità ” di cui all'art. 7 per le domande di sostegno per investimenti collettivi.

E’ infatti ivi previsto che:

“E’ possibile presentare domanda di sostegno per investimenti collettivi.

Sono definiti investimenti collettivi quelli realizzati da gruppi di aziende quando ricorrono contestualmente le seguenti ulteriori condizioni:

-sottoscrizione e registrazione di un accordo di collaborazione , in una delle forme vigenti, nel quale si individua, altresì, un soggetto capofila mandatario;

-programmazione dell’investimento in base ad un piano di sviluppo elaborato in comune;

-presentazione di un’unica domanda di aiuto riferita ad uno i più interventi sostenuti da un’unica misura;

-realizzazione dell’investimento a favore di più di un’impresa, per migliorare le prestazioni globali delle aziende partecipanti alla domanda di aiuto collettiva attraverso un solo investimento e solo per uso comune”.

In sostanza, dunque, è chiaramente erroneo ed in contrasto con la documentazione allegata, sostenere che nel caso specifico addirittura manchi un accordo di collaborazione!

L’accordo di collaborazione esiste, è stato stipulato nelle forme di legge ed è completo ed esaustivo.

Inoltre, sempre come emerge sia dall’accordo stesso che dalla domanda presentata, gli investimenti sono stati previsti a favore di più di un’impresa, per migliorare le prestazioni globali delle aziende partecipanti alla domanda di aiuto collettiva attraverso un solo investimento e solo per uso comune.

10 Difatti, che gli investimenti più rilevanti inseriti nella domanda (acquisto di due frantoi) sono ontologicamente a servizio di tutte le imprese facenti parte della rete, operanti nel settore olivicolo.

Pertanto, del tutto infondata si appalesa la deduzione dell'Ente secondo cui gli investimenti riguarderanno solo le singole aziende.

--B--

IN RELAZIONE AL PUNTO 2) “ ALLEGATO 3 NON CONFORME”;

Per come già dedotto in sede di riesame, prima dell’emissione del provvedimento definitivo, va osservato che l’allegato 3, andava compilato in caso di comproprietà del richiedente con altri soggetti.

Poiché, con riferimento alla domanda di cui si discute, si fa riferimento ad una rete di imprese e non ad una contitolarità di diritti, correttamente, la parte istante, in sostituzione dell’all. 3, ha prodotto un’autocertificazione tra gli effettivi comproprietari del terreno (Tale documentazione è stata allegata alla domanda telematica ai seguenti file: all. n 20170208_76556371_163_530964 e all. n 2070209_76556371_171_530965).

--C--

IN RELAZIONE AL PUNTO 3) -DOCUMENTAZIONE PROGETTUALE NON ESAUSTIVA, AD ESEMPIO NON SONO PRECISAMENTE LOCALIZZATI I CAPANNONI CHE OSPITERANNO ATTREZZATURE RILEVANTI COME I FRANTOI OLEARI”.

In primo luogo, la motivazione di esclusione appare oscura e poco comprensibile ed ovviamente posta in violazione dell’obbligo di motivazione degli atti amministrativi (cfr. art. 3 legge n. 241/90).

E’ ovvio dedurre che ragioni di logica e civiltà impongono che sia spiegato rispetto a quali criteri il progetto non sia esaustivo.

11 La precisazione di un vizio attraverso l’espressione “ad esempio” ci impone di dedurre rispetto alla seconda parte dell’espressione: “ AD ESEMPIO NON SONO PRECISAMENTE LOCALIZZATI I CAPANNONI CHE OSPITERANNO ATTREZZATURE RILEVANTI COME I FRANTOI OLEARI”.

E stato già dedotto e si ribadisce, al riguardo, che i due capannoni, dove saranno ubicate le macchine olearie, non sono oggetto di intervento di ristrutturazione richiesti a contributo. Per tale motivo non sono stati allegati disegni tecnici ma ci si è limitati ad allegare le mappe catastali con indicazione di foglio e particella delle strutture che ospiteranno le macchine olearie (tale documentazione è stata allegata alla domanda telematica al seguente file: All.n20170208_76556371_193_530967)

--D--

IN RELAZIONE AL PUNTO 4) -“MANCATA INDIVIDUAZIONE SOGGETTO CAPOFILA MANDATARIO, PER COME PREVISTO DALLE DISPOSIZIONI ATTUATIVE AL PAR. 7.

Anche tale motivo, si presta ad essere facilmente confutato attraverso una semplice lettura della documentazione allegata.

Al riguardo, si richiama l’art. 7 del “Contratto istitutivo di rete di imprese” nel quale è espressamente prevista l’individuazione, tra le diverse imprese, di quella di “ Riferimento ”.

Nello specifico, nel citato articolo si legge che l’Impresa di Riferimento, individuata nell’Impresa “VINCENZO COSTANZO” assumerà in sostanza la qualità di rappresentante della rete.

Difatti, siamo di fronte alla fattispecie detta “rete Soggetto”, dotata di soggettività giuridica.

Esiste dunque un’impresa “Capofila” individuata nell’impresa “Vincenzo Costanzo”.

--E--

12 IN RELAZIONE AL PUNTO 5) - “TITOLI D DISPONIBILITÀ TERRENI E STRUTTURE INCOMPLETI”.

In relazione a tale problematica si deduce quanto segue.

Si fa presente che a tal proposito sono stati allegati :

- Atto notarile e dichiarazione di comproprietà del coniuge per ciò che attiene l’immobile in agro di Gizzeria foglio 15 part. 358 e 380

- Atto notarile per ciò che riguarda l’immobile in agro di Gizzeria F 32 part. 191 sub 4 con le particelle madri 191 sub1 e 2 che hanno generato la 191 sub 4 (è stata allegata la visura storica) e dichiarazione di comproprietà da Saporito Ida aSaporito Anna. Quest’ultima componente rete di impresa aurora e vita (nella tettoia antistante l’oleificio; non richiesta a contributo, sempre nella stessa particella saranno ricoverate le macchine e attrezzature)

Si precisa che solo per un errore di battitura nella relazione al BPol è stata indicata la particella 192 anziché 191 sub4 del foglio 32 del comune di Gizzeria.

Tale documentazione è stata allegata alla domanda telematica ai seguenti file: all. n 20170208_76556371_163_530964 e all.n070209_76556371_171_530965

--F--

IN RELAZIONE AL PUNTO 6) - “REQUISITI DI IAP, TRASMESSI IN DOMANDA, SONO PER UN CERTO NUMERO DI PARTECIPANTI DELLE SEMPLICI RICHIESTE DI TITOLO IAP ”.

Per quanto riguarda gli attestati IAP si fa presente che tutti i 16 componenti la rete hanno il requisito all’atto della presentazione della domanda , di IAP o coltivatori diretti o datore di lavoro (requisito di ammissibilità), e che gli stessi sono stati autocertificati nell’allegato 2 come previsto dal bando e precisamente:

- Costanzo Vincenzo datore lavoro agricolo sezione Inps n 32718748 01/01/2014

- Borello Pier Luigi Iap n 24701 coltivatore diretto sezione Inps n 00873893 01/01/2013 datore di lavoro agricolo sez. Inps n 300479011 del 01/01/2000;

-Saporito Anna iap n. prot350880 coltivatore diretto Inps n 00820613 dal 01/01/2010 e datore di lavoro agricolo sezione Inps n 32954212 dal 01/01/2012;

13 -Lo prete Francesco coltivatore diretto dal 01/01/2002 datore di lavoro agricolo sez.Inps n 34792 del 01/01/2002;

-Bonacci Rosalba iap prot n 353874 del 21/11/15 coltivatore diretto sez. Inps n 00836772 del 01/01/2009 datore di lavoro agricolo sez. Inps n 33012259 dal 01/01/2010;

-Pucci Francesco coltivatore diretto Inps n 00808133 dal 01/01/2001 datore di lavoro agricolo Inps n 3174762 dal 01/01/2010;

-Ferraina Esterina coltivatore diretto sez.Inps n 00758775 dal 01/01 /2002;

-Gallo Gessica coltivatore diretto dal 01/10/2014 sez. Inps n 00915243 datore di lavoro agricolo sez.Inps n 33170478 dal 01/01/2015;

-Grandinetti Fabio iap n 352451 del 24/11/2015 coltivatore diretto n 00708872 del 01/01/2002 datore di lavoro agricolo sez.Inps 33170475 dal 01/01/2013;

-Grandinetti Silvana iap n 352487 del 24/11/2015 coltivatore diretto sez.Inps n 00708871 dal 01/01/2002 datore di lavoro agricolo sez. Inps n 32886028 dal 01/01/2003;

-Raso Gabriella iap n 369646 dal 07/12/15 coltivatore diretto sez.Inps n 00896615 dal 01/01/2002 datore di lavoro agricolo sez.Inps n 33169764 dal 01/01/2010;

-Cesarini Sara coltivatore diretto n 00915218 dal 01/01/2014 datore di lavoro agricolo n 33150212 dal 01/01/2015;

-Vergori Rosetta iap n 353869 del 24/11/15 coltivatore diretto sez.Inps n 00724490 dal 01/01/2002 datore di lavoro agricolo sez.Inps n 33170476 dal 01/01/2002;

-Siberna Debora coltivatore diretto sez. Inps dal 01/01/2014 n 00878127 datore di lavoro agricolo n 33106631 dal 01/01/2015;

-Brescia Antonio iap n 350934 del 23/11/2015 coltivatore diretto sez.Inps n 277716 dal 01/01/2001 datore di lavoro agricolo sez.Inps n 32886053 dal 01/01/2015;

-Mauro Massimo iap n 352427 del 24/11/2015 datore di lavoro agricolo sez. Inps n 32982837 dal 01/01/2008 coltivatore diretto sez.Inps n 00826700 dal 01/01/2008 (tale documentazione è stata allegata alla domanda telematica al seguente file: ALL. N. 20170208_76556371_277_530974).

ISTANZA MISURA CAUTELARE

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I ricorrenti, stante in grave pregiudizio patito, formulano precipua istanza cautelare affinché l’Ecc.mo TAR adito, adotti ogni opportuno provvedimento al fine di addivenire alla sospensione dell’efficacia del provvedimento impugnato. Invero sussistono tutti gli elementi: circa il fumus boni iuris che acclara l’illegittimità dell’operato della P.A. resistente e sorregge la fondatezza dell’odierno gravame si è ampiamente dedotto. Quanto al periculum in mora non vi è chi non veda come la illegittima, ingiusta, erronea esclusione del richiedente il beneficio, ha certamente creato un pregiudizio grave e irreparabile derivante dalla perduta possibilità di partecipare alle politiche comunitarie con inevitabile ripercussione sul produttore beneficiario. P.T.Q.M. Gli odierni ricorrenti nelle qualità in atti e per mezzo del proprio Avvocato difensore, Chiedono che Codesto Ecc.mo Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, previa concessione di idonea misura cautelare , contrariis reiectis , e previa autorizzazione alla integrazione del contraddittorio, ex art. 41, comma 4, e dall’art. 49, co. 3, cod. proc. Amm, per pubblici proclami e/o sul sito istituzionale dell’Autorità di gestione del PSR 2014/2020, nei confronti dei beneficiari cui all’allegato A del Decreto impugnato, Voglia così provvedere: - Annullare il provvedimento impugnato e precisamente annullare il Decreto N. 15612 del 19/12/2018 del Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari (ARA), Settore N.8, PSR 2014/2020 COMPETITIVITA', assunto il 18/12/2018, numero Registro Dipartimento n. 1494, inserito in pari data nel Registro dei decreti dei Dirigenti della Regione Calabria con n. 15612 del 19/12/2018 e pubblicato sul sito istituzionale dell’A.D.G. www.calabriapsr.it, in data 19/12/2018 e per l’effetto - ordinare alla p.a. Regione Calabria, Dipartimento Agricoltura – l’inserimento degli odierni ricorrenti nella graduatoria ordinaria cui all’allegato A.

15 - In ogni caso con vittoria di spese e competenze da distrarre in favore del sottoscritto Avvocato antistatario. DICHIARAZIONE DI VALORE Si dichiara che la controversia ha valore indeterminabile ed il contributo unificato ammonta ad € 650,00. Si producono: 1)-Decreto N. 15612 del 19/12/2018 del Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari (ARA), Settore N.8, PSR 2014/2020 COMPETITIVITA', assunto il 18/12/2018; 2)-allegato A; 3)-allegato B; 4)-domanda di partecipazione al citato Bando con allegati; 5)- documento n.5 cfr. DDG 9836 del 7/9/2017 con allegati A e B; 6)- istanza di riesame del 5/10/2017, con allegati, inviata via PEC; 7)-verbale di riesame della domanda, dinnanzi alla commissione, in data 2/3/2018; 8)-memoria difensiva del 10/8/2018; 9)-estratto allegato B; 10)- Disposizioni Attuative per il trattamento delle domande di sostegno.

Lamezia Terme 15.02.2018 Avv. Bernardo Marasco

RELAZIONE DI NOTIFICAZIONE

Ad istanza dell’Avv. Bernardo Marasco, in qualità, io sottoscritto Uff. Giud. addetto all’Ufficio Unico esecuzioni e notifiche presso la Corte di Appello di Catanzaro, ho notificato l’antescritto ricorso come segue:

1)-alla Regione Calabria in persona del Presidente l.r.p.t., corrente e sedente in Catanzaro c/o cittadella regionale loc. Germaneto, ivi recandomi e consegnando copia a mani di

16 2)-alla Regione Calabria - Dipartimento Agricoltura e risorse agroalimentari, in persona del Dirigente Generale l.r.p.t., – Settore competitività – , corrente e sedente in Catanzaro c/o cittadella regionale loc. Germaneto, , ivi recandomi e consegnando copia a mani di

3)-al sig. Gianluca Capparelli, titolare dell’omonima Azienda Agricola, con sede in 87067 Rossano, Via Covella Ruffo 8, spedendo copia a mezzo plico racc. a.r. dall’ufficio postale di Catanzaro, addì

4)-alla sig.ra Giulia Ferraro, titolare azienda agricola, con sede in Castrovillari, C.da Familongo n. 35, nella qualità di contro interessato, , spedendo copia a mezzo plico racc. a.r. dall’ufficio postale di Catanzaro, addì

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