JurassicRetrocomputer Magazine Anno 1 - NumeroNews 6 - Novembre/Dicembre 2006 MSX SVI 728 Hewlett-Packard HP 25C Costruiamoci un Emulatore (parte 4) Il racconto: Affonda la flotta! Un retro-linguaggio: il COBOL Retro Software: MF Personal COBOL La reperibilità dei retro computer in Italia Edicola e retro riviste DOSBOX: chi può farne a meno? Visita a un retro-man: Mister X Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006

Jurassic News Sommario Rivista aperiodica di Retro-computing Editoriale Coordinatore editoriale Solo chi ha nuove idee Tullio Nicolussi [tn] sopravvive, 3

Redazione Retro Software Sonicher [sn] Micro Focus Personal COBOL, Retro Computing 32 Hanno collaborato a Calma, ce n’è per tutti, 4 questo numero: Salvatore Macomer [sm] Emulazione Lorenzo 2 [L2] DOSBox, 46 Besdelsec [bs] Come eravamo Costruiamoci un emulatore Maurizio Martone [mm] Novembre 1981, 6 (parte 4), 52 Impaginazione e grafica Anna [an] Le prove di JN Retro Linguaggi SpectraVideo SVI 728, 8 COBOL (parte 1), 64 Diffusione Hewlett-Packard 25C, 36 La pubblicazione viene Edicola distribuita La Gazzetta del Pirata, 62 in formato elettronico Una visita a... gratuitamente per i membri iscritti. Il laboratorio di Mister X, 18 Biblioteca Contatti Retro Gaming Hacks, 70 [email protected] Il racconto Affonda la flotta!,24 Copyright I marchi citati sono di Retro Code copyrights dei rispettivi Apple Integer Basic (parte 4), proprietari. Retro Riviste 72 La riproduzione con qual- Computer & Video games, 30 siasi mezzo di illustrazioni BBS e di articoli pubblicati sulla Posta, 76 rivista, nonché la loro tra- duzione, è riservata e non può avvenire senza espres- sa autorizzazione. E’ consentita la diffusione a mezzo elettronico della rivista intera non modi- In Copertina ficata e in singolo file nel formato originale purché a Spectravideo SVI 728 un sistema MSX dagli States che pro- titolo gratuito. mette qualità oltre alla compatibilità con lo standard che sta cercando di contrastare Commodore e Sinclair, veri padroni del Jurassic News mercato home nel mondo. Hewlett-Packard ha prodotto cal- promuove la libera circolazione delle idee colatrici e computer di qualità superiore. Una della calcolatrici simbolo è la 25C. Siamo appena nel 1975 e di strada da fare ce n’è parecchia...

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Editoriale Jurassic News

è una fanzine dedica- ta al retro-computing Solo chi ha nuove idee sopravvive. nella più ampia acce- zione del termine. Gli articoli trattano in ge- nerale dell’informati- Questo numero di Jurassic News è ricchissimo di contenuti, ma non ca a partire dai primi abituatevi troppo bene, però! E’ un regalo per natale, anche se siamo anni ‘80 e si spingo- ancora lontani :-) no fino ...all’altro ieri.

Raccogliendo le istanze che ci avete fatto pervenire abbiamo de- La pubblicazione ha ciso di ampliare le prove hardware. Lo faremo ospitando recensioni carattere puramente di oggetti “minori”, definiamoli così, cioè periferiche o calcolatrici o amatoriale e didatti- altro che possa essere messo in relazione al retro computing. In co, tutte le informa- questo numero troverà spazio una rappresentante della storica se- zioni sono tratte da rie delle calcolatrici HP, il prossimo numero pareggeremo il conto materiale originale con la ditta rivale: la Texas Instruments. dell’epoca o raccolte (e attentamente va- Non di solo hardware vive un retro computerista! Consci di questa gliate) da Internet. fondamentale verità ci vogliamo lanciare nel mondo del retro sof- tware. Avete un software retrò del cuore? Segnalatecelo, sarebbe Normalmente il mate- interessante fare un censimento su questo argomento. riale originale, anche se “jurassico” in ter- Abbiamo deciso di varare anche una rubrica dedicata ai retro lin- mini informatici, non guaggi di programmazione che non siano il solito Basic. Comincia- è privo di restrizioni di mo con il COBOL, sperando che questa disgressione sia gradita, utilizzo, pertanto non anche se non alla portata di tutti, ce ne rendiamo conto. sempre è possibile riportare per intero Ma è nell’articolo della serie “Costruiamoci un emulatore” che que- articoli, foto, schemi, sto numero di JN raggiunge l’apice. L’amico Salvatore ha scovato listati, etc…, che non siano esplicitamente un micro anni ‘80 per il quale non esistono emulatori! Così, perché liberi da diritti. non costruircelo noi? La redazione e gli Con la nostra macchina del tempo siamo giunti a novembre del autori degli artico- 1981. Escono le prime riviste dedicate esclusivamente ai videogio- li non si assumono chi ed esce anche l’Apple III, una macchina professionale che pro- nessuna responsa- metteva oltre quello che poi è riuscita a mantenere. Forse i tempi bilità in merito alla non erano maturi... a vedere questa macchina in confronto ai micro correttezza delle in- dell’epoca: Vic 20 e ZX81 si capisce dove voleva puntare la Apple: formazioni riportate o forse troppo in alto. nei confronti di even- tuali danni derivanti E chi non può permettersi l’uno o l’altro? Si accontenta delle calco- dall’applicazione di latrici programmabili: costano meno e ci si diverte ugualmente. quanto appreso sulla rivista. Sì, ma RPN o SOA...?

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Retro Computing

Calma, ce n’è per tutti... a quanti sono gli home situazione dal punto di vista della E’ raro un Commo- computer anni ‘80 dispo- libertà personale, meno augurabile dore 64 prima serie o un Amiga 1000? Mnibili oggi sul mercato nel caso in cui un oggetto da colle- Cerchiamo qualche degli appassionati? zione venga perissequamente sot- risposta. E’ una domanda che certo molti si tratto al “mercato” da persone con sono posti quando, stregati da que- alta disponibilità finanziaria o alta sto o quel modello, hanno comin- disponibilità di accesso a depositi ciato a cercarlo in giro. Vediamo di codesto materiale, per il solo gu- se è possibile abbozzare qualche sto di dichiararsi “unico possesso- risposta. re” di questo o quel esclusivissimo pezzo. Prima di tutto bisogna dire che la rarità dei modelli è variegata al Il mondo, si sà, è bello perché è punto che probabilmente di alcune vario e non scandalizza più di tanto macchine esistono 100 esemplari il vedere certe sparate su eBay di funzionanti in tutto il mondo (penso “fraudolenti” (o semplicemente po- ad esempio al mitico Apple I), men- veri illusi) venditori che offrono un tre di altri si può tranquillamente C64 a 450 Euro sostenendo che è parlare di migliaia di pezzi disponi- nuovo”! Non mi scandalizza nem- bili. meno il constatare che qualcuno di mia conoscenza si è fatto arri- In secondo luogo sappiamo che vare un DAI Computer System (è si può intendere l’hobby del retro un home stile Commodore 64, per computing in forme diverse che capirci) direttamente dalla Svezia, vanno dalla collezione monomarca con tastiera in svedese, manuali alla patologica raccolta del singolo pure e manco uno straccio di gio- modello con tutte le sue varianti. chino allegato. -”Che te ne fai?” E’ Dato che l’hobby di cui parliamo è la banalissima domanda che sorge per forza di cose relativamente im- spontanea. -”Niente, ma mi man- maturo, ne segue che non esiste un cava!” l’altrettanto banalissima ri- decalogo di consigli o esempi lumi- sposta. nosi da seguire alla lettera: ognu- Qui veniamo a toccare un punto no fa un po’ come gli pare. Questa delicato del discorso: il collezioni- situazione estremamente persona- smo di macchine di calcolo ha sen- lizzata dell’intendere il retro com- so solo ed esclusivamente se si è puting è auspicabile se vediamo la in grado poi di farle funzionare.

 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 Lo sò benissimo che quanche al massimo in mille, il che vuol dire distinguo a questo punto lo devo che ognuno di noi, se vuole, po- incassare, ma diamo per buono trebbe mettersi in casa 600 Com- questo principio generale per con- modore 64 (che orrore!). tinuare il nostro discorso. OK, ho preso il caso forse più ec- Dunque tornando alla conta delle clatante, ma pari discorso si potreb- vacche vediamo di capirci qualche be fare per lo Spectrum (almeno cosa. Prendiamo una macchina fa- un milione di pezzi venduti). Dove mosissima come il Commodore 64. sono i miei 300 Spectrum 48K e Fonti giornalistiche riferiscono che, similia, visto che ne ho solo due solo in Italia, ne sono stati venduti ed ho pure faticato a recuperar- poco meno di due milioni di esem- li? E che dire del Sinclair QL, che plari. Supponiamo che la metà si pare sia sparito proprio del tutto? E sia guastata, sia stata buttata o di- l’Amiga 500, che invece non vuole menticata in qualche sgabuzzino, più nessuno? E l’Apple IIe che vie- rimangono potenzialmente un mi- ne via a 20 Euro e gli fai pure un lione di pezzi funzionanti. Che fine favore a prenderlo? hanno fatto? La conclusione è che per i pezzi Assumiamo che qualcuno dei “normali”, cioè quelli estranei alle compratori se lo sia tenuto per af- serie limitate e al fenomeno della fezione, diciamo un diecimila italia- bassa diffusione, sono abbastanza ni che potrebbero domani andare a per tutti e prima o poi sul merca- ripescarlo in qualche baule e ripro- to arrivano. Quindi forse non vale vare il collegamento con la TV. Altri la pena accapigliarci a suon di ri- cinquantamila magari non sanno lanci su eBay per macchine che nemmeno di averne uno in soffitta tutto sommato assomigliano trop- o nel garage. po a quelle che già possediamo. Siamo a sessantamila pezzi. Sti- Lasciamo che anche altri possano miamo per difetto che un 300.000 appassionarsi al recupero dei vec- esemplari siano stati rottamati o chi home e creeremo un vero mer- siano comunque irrecuperabili. cato ricco di occasioni di scambio e di valorizzazione delle risorse di Rimangono la bellezza di almeno ciascuno. 600.000 esemplari potenzialmente [tn] disponibili al recupero. E’ una cifra sorprendente. Ma quanti sono gli appassionati di retro computer che sarebbero inte- ressati ad averne uno? Se faccio bene i conti sommando le frequen- ze di visita dei vari siti specializzati posso affermare che in Italia siamo

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Come eravamo...

Novembre 1981

Computer & Video Games - numero 1

Forse la prima rivista al mondo dedicata ai videogiochi, Computer & Video Games si presenta al pubblico con disegni sensazionali in copertina. Notate come all’epoca le copertine dei giochi e in generale tutto quello che li riguardava dl punto di vista marketing, erano ottenute con disegni molto ma molto lontani dalle immagini vere che si sarebbero poi viste sullo schermo.

La prima rivista diverten- Giochi e program- te per computer. mi per Pet, Apple, Tandy, Sinclair, Nascom, Vic e an- che altri...

Concorsi che promettono in regalo di tutto, compresi i più famosi home. Il computer: ancora un sogno per molti.

 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 M&P computer n. 15 - MC microcomputer n. 3

In Italia intanto arriva l’Apple III, una macchina dalle caratteristiche (e prezzo) pro- fessionali. M&P lo annuncia con enfasi e ne fa una prova molto dettagliata. MC se lo fa sfuggire e presenta con enfasi la nuova calcolatrice HP 11C. MC nei primi anni ha un taglio più consumer, m&p tende verso il professionale.

Altri argomenti in m&c: le calcolatrici HP 11C e 12C; una nuova frontiera della te- lecomunicazione: le fibre ottiche; un kit da costruire per dotare il PET di una uscita so- nora stereofonica. Un kit per dotare delle minoscole l’Apple ][; software RPN e SOA in abbondanza, ma an- che PASCAL e Assembler. Un reportage dal- la fiera SICOB di Parigi mostra macchine da calcolo che difficilmente avremo occasione di vedere in Italia.

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Le prove di Jurassic News

Spectravideo SVI 728

Il fenomeno MSX, pur arrivando in ritardo, ha saputo coinvolgere un certo numero di utenti posizionandosi come quarto polo informa- tico nel campo home dopo Commodore, Sinclair e Apple.

del suo per costruire attorno alle Lo standard MSX specifiche un prodotto vendibile in Nel tentativo di guadagnarsi una perfetta concorrenza con gli altri quota di mercato nel ricco busi- soci. Parte essenziale dello stan- ness dell’home computer, nel 1983 dard è il software di base e qui en- una serie di aziende, capitanate tra in gioco la Microsoft che coglie da Microsoft, ebbero l’idea di con- al volo l’occasione di intruffolarsi sorziarsi per definire degli stan- con il suo Basic dotato di opportu- dard. Il risultato viene sintetizzato ne estensioni. dalla sigla MSX (la M della sigla Chi compra un computer MSX sta sicuramente per Microsoft) e potrà utilizzare il software scritto rappresenta un interessantissimo anche per altri sistemi dello stesso risultato di standardizzazione, uno standard, fino ad usare le stesse dei pochi prima dell’avvento della cartridge di giochi o altro. Il softwa- Grande Unificatrice, cioè la rete re sta diventando sempre più im- Internet. portante nell’home computing. Se L’idea che accumuna i parteci- all’inizio bastava uno scarno Basic panti al progetto è quella di definire per vendere il prodotto, ora ci vo- le caratteristiche tecniche precise gliono applicazioni e soprattutto di una macchina ideale e lasciare giochi, giochi a volontà! poi che ogni costruttore ci metta

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Il problema sta nel fatti che svilup- alla Microsoft, in una combriccola Dalla fondazione, av- pare software e particolarmente i di giapponesi (Sony, Toshiba,...), venuta nel 1981, fino giochi costa parecchio e chi lo fa la coreana Daewoo e un Europeo al 1988 la storia della società e dei prodotti vuole avere una qualche speranza (Philips). commercializzati. concreta che il volume delle vendite Introduzione vada a coprire i costi. Ecco quindi la necessità di espandere la base La Spectravideo non è nuova al dell’installato. mercato home computer. Infatti ha Ogni produttore, come si diceva, provato l’anno prima con due mac- è libero di dotare il sistema di pro- chine siglate SVI 128 e SVI 328, prie estensioni che mirino a rende- l’una dedicata specificatamente al re più appetibile il proprio prodot- mercato ludico con una tastiera in to nei confronti della concorrenza. gomma e joystick incorporato, l’al- Su questo fronte le aziende hanno tra con un aspetto molto più pro- combattuto “all’ultima espansione”. fessionale: una vera tastiera e con Una vista dall’alto Questo è stato anche il limite di dotazione hardware più ricca. Le della macchina nel questo standard che ha sì vissuto specifiche tecniche di queste mac- laboratorio di JN. un revival con l’uscita delle specifiche MSX2, ma che non ha saputo espandere in maniera adeguata l’idea del- la compatibilità. Ad esempio un disco flop- py standard sarebbe stata un’ottima cosa per l’utilizzatore. Spectravideo fa parte di questo consorzio di produttori, unica ditta statunitense assieme

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Porta di espansione per cartridge standard. Uscita video modulata per TV. Attorno a queste specifiche vie- ne costruito anche lo Spectravideo SVI 728 che prevede in aggiunta la possibilità di espandere con unità floppy e relativo sistema operativo CP/M.

Hardware

chine erano, guarda caso, molto vi- Lo Spectravideo SVI 728 si presen- cine a quelle dello standard MSX, I due prodotti della ta come una unità centrale in plasti- generazione prece- cosicchè, immaginiamo, l’adatta- ca beige dalle dimensioni poco più dente. In alto lo SVI mento allo standard non sarà co- 318, tastiera di gom- grandi della tastiera che compren- stato tantissimo al produttore. ma e joystick integra- de ben 90 tasti e da un colpo d’oc- to. Sotto il modello Lo standard MSX prevede: chio notevole. Infatti pur disponen- SVI 328 che asso- miglia straordinaria- CPU Z80A a 4 MHz do di tastierino numerico completo, mente al 728, segno tasti cursore e tasti funzione (cin- RAM 64 Kb minimo con possibilità evidente del riciclo que, come prevede lo standard di espansione fino a 128Kb del progetto, peraltro MSX, ma duplicabili tramite shift), ben riuscito. ROM 32 Kb con il BASIC MSX Nella pagina a fian- occupa in definitiva lo spazio stret- co la piastra madre Video testo: 24 linee x 32 caratteri tamente necessario. Misurandola con l’indicazione de- in confronto con una tastiera stan- Grafica: 256x192 pixel a 16 colori gli elementi principali dar per PC si vede che lo Spectra- (immagine tratta dal- Tastiera standard QWERTY con la rivista Bit del di- video è circa 6 centimetri più corto. tasti funzione (minimo 5) e tasti cembre 1984. Al tatto la tastiera si rivela di buo- freccia per il controllo del cursore. na qualità, forse con una corsa dei tasti un po’ troppo breve che la ren- dono un po’ “dura” alla digitazione. I tasti “duplicatori”, cioè quelli che usati in combinazione permettono di dare significati diversi ai tasti nor- mali, sono tre (Shift, Code e Graph) e consentono ben cinque tastie- re aggiuntive (Shift, Graph, Code, Shift + Code, Shift + Graph). Sul corpo superiore, sopra la ta- stiera trova posto lo slot di espan- sione per le famose cartridge,

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floppy, il connettore per la stam- pante e infine per l’unità a cassette costituito dal classico DIN. Fra il connettore del monitor e la porta di espansione si trova una presa per la messa a terra. cre- do sia uno dei pochi, se non solo, esempio in questo senso. Sul fianco destro l’interruttore di alimentazione e la presa per lo stesso, che è esterno. Sul fianco sinistro due uscite joystick ci per- metteranno di giocare e soprat- tutto condividere il piacere con un protetto da uno sportellino. Sulla L’ambiente di pro- amico o, ancora meglio, con la fi- sinistra un adesivo con il nome del grammazione. Nel- danzata. l’ultima riga del video modello e il logo MSX. Per la veri- sono riportate le tà sull’esemplare in nostro posses- Le espansioni acquistabili a par- funzioni associate ai so il logo MSX è a destra e molto te coprono tutte le esigenze, an- tasti funzione. meno vistoso rispetto alle foto uf- che degli utilizzatori più sofisticati, ficiali della casa. Si sa comunque pur rimanendo nel campo d’uso che in questo senso qualche diffe- non professionale. La principale renza c’è sempre. è l’interfaccia per il drive floppy da 5,25” (interfaccia e unità costano Sul retro troviamo, partendo da ben più dell’unità centrale!), che sinistra, connettore TV del modula- permette di gestire la memoria di tore video + audio, connettore per Non sono mancati i massa con una formattazione di monitor a colori, lo slot di espan- giochi. Qui il classi- circa 300 Kb di dati. L’unità floppy sione dove andrà connesso l’unità cissimo Zaxxon. trova la sua giustificazione miglio- re nell’uso con il CP/M che apre la strada ad una vasta libreria di software professionale. Sappiamo comunque che non basta aver il CP/M per eseguire un WordStar copiato in giro... La Spectravideo ha pensato anche ai propri utenti dei sistemi 128 e 318 prevedendo per loro un adattatore (costoso) che permette di usare le vecchie cartridge sul nuovo 728.

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Il listino prezzi colloca l’unità cen- trale (700.000 Lire circa) nel mer- cato home medio/alto, prezzo per altro giustificato dalla qualità co- struttiva del prodotto. Quando si desideri espandere il sistema fino al CP/M il costo, ahi noi, cresce di parecchio e si va a sfiorare i due milioni di lire, sempre senza moni- tor. Si ha quasi l’impressione che la ditta vuole fare business più sul- le espansioni ed accessori che sul sistema vero e proprio. Il cavo per collegare una stampante parallela standard costa più di 50.000 Lire! decisamente un prezzo ingiustifi- cato. Viceversa alcuni accessori, come ad esempio il joystick costa- no meno: 18.000 lire per un joy- stick a due tasti, che però non da l’idea di una eccelsa qualità. L’unità centrale si apre togliendo sei viti presenti sul fondo. Rimos- minio avvitata in corrispondenza di Una pagina pubbli- sa la tastiera, che è collegata alla fori di aereazioni praticati sul cabi- citaria. La Spectra- mainboard con un cavo flat non video non ha rispar- net. paricolarmente lungo, si mette a miato sul marketing La pubblicità enfatizza la presen- tentando di far nudo l’elettronica che occupa ogni za di “non uno ma ben tre proce- passare il suo mes- centimetro di spazio disponibile. saggio di un sistema sori”. In realtà il processore vero superiore alla con- Sono presenti due piastre distinte e proprio è il solo Z80, coadiuvato correnza. e collegatee fra loro da una serie però da altri due chip programma- Sotto: il retro della di cavetti. La mainboard principale bili dedicati alla grafica e al suono. macchina con alcune contiene l’elettronica digitale, men- delle uscite. Grafica e suono sono due punti di tre sulla piastra di colore marrone scuro sono accomodati i circuiti di alimentazione e il modulatore vi- deo. L’alimentatore, come si diceva è esterno, ma nella macchina sono presenti dei classici regolatori di tensione che utilizzano come raf- freddamento una piastrina di allu-

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dard softwa- re e così i partecipanti al consorzio hanno scelto un linguag- gio molto conosciuto, prodotto da una ditta af- fidabile (la M i c r o s o f t ) che garanti- sce qualità forza che vengono enfatizzati nei Il sistema e il suo e continuità prodotti MSX. Il suono in partico- manuale. Minimale dello sviluppo nel tempo. Bisogna- lare vede l’adozione di un proces- ma efficace quanto va però dotare le macchine di quel basta. sore Yamaha AY-38910 che è un qualcosa in più che non sfigurasse chip al top delle prestazioni per nei confronti di concorrenti temibili l’epoca. Il processore video è inve- e ben radicati come Commodo- ce di fabbricazione Texas e riporta re e Sinclair. Per questo motivo il la sigla TMS9918A. L’altro chip di Super Basic MSX dispone di sta- dimensioni notevoli è un classico tement all’avanguardia per quanto Intel 8255 e consente la gestione Una cartridge aperta. riguarda immagine e suono. SI tratta della scheda dell’I/O, tastiera e interfacce varie a 80 colonne. Si nota comprese. Per la verità la grafica non eccelle su un fianco l’uscita particolarmente offrendo una riso- per il monitor (su una Il Super Basic MSX luzione discreta (256x192) con un TV sarebbe impossi- numero di colori accettabili (16), bile vedere 80 col- MSX significa soprattutto stan- onne). ma senza distinguersi in maniera ecclatante. Le stesse prestazioni sono ad esempio appannaggio di macchine semi-sconosciute come l’Amstrad CPC 464 che è della stessa epoca. E’ stata spinta la ge- stione degli sprite che possono es- sere creati (fino a 32) e manipolati con potenti istruzioni BASIC senza alcun ricorso a PEEK o routines in linguaggio macchina. Gli sprite hanno dimensione 8x8 o 16x16, quindi non particolarmente grandi. L’istruzione COLOR è stata asso-

14 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 ciata di default al tasto funzione F1 dell’equivalente “COLOR 3, 0”. ed in effetti sembra molto utilizza- Il terzo parametro dell’istruzione ta nei programmi di esempio ripor- COLOR stabilisce il colore del bor- tati sui manuali. E’ evidente il ten- do che compare sulla schermata tativo del costruttore di valorizzare in certe impostazioni grafiche. questo lato del sistema. Colore L’impostazione del modo video del testo e colore di sfondo sono avviene con l’istruzione SCREEN impostabili a piacere e diventano che accetta un valore numerico i colori di normale funzionamento. fra 0 e 3. In tutte le istruzioni va comunque usato il codice del colore (un nu- SCREEN 0 è il modo di default mero fra 0 e 15); questa è una limi- che si trova all’accensione e im- tazione comune per questa classe posta 24 righe di 40 caratteri cia- di macchine: ancora non si è pen- scuna (o 80 caratteri per riga se è sato che un bel “COLOR Green, installata la scheda di espansione Black” è più leggibile ed elegante opzionale).

Dopo il modello 728, la Spectravision ha fatto uscire (l’anno sucessivo, cioè nel 1985) un modello siglato 738 che integrava sia una interfaccia RS232 programmabile con una estensione dei comandi BASIC e un drive per floppy da 3,5” da 360Kb. Questa unità floppy, a detta del- le notizie reperibili su Internet, era particolarmente rumoroso e poco affidabile e quindi non era particolarmente amato dagli utilizzatori. La macchina disponeva di un secondo connettore di espansione ma purtroppo non di un secondo slot per le cartdridge, una delle limitazioni dello standard MSX più criticato dagli utilizzatori. Altre innovazioni sono: connettore RGB per un monitor a colori e il cambio del chip di controllo video che passa dal TMS Texas al chip Yamaha V9938, una anticipazione del futuro standard MSX2. Il sistema era commercializzato con due floppy di programmi inclusi: un BASIC su floppy con estensioni per la gestione del file-system e un floppy con quattro applicativi di produttività personale (word proces- sor, calc, database La macchina 738, e gestione evoluzione del 728 file). oggetto della pro- va. Si vede come il sistema abbia un po’ perso la sua identità. Bruttissimi ad esem- pio i tasti di controllo del cursore che ap- paiono decisamenti avulsi dal design della tastiera.

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SCREEN 1 mantiene 24 righe ma Precisamente solo un colore può Doppio paginone di pubblicità che promet- di soli 32 caratteri. essere utilizzato ogni 4 pixel. Que- te meraviglie. SCREEN 2 è lo schermo ad alta sta gestione è chiamata “Color risoluzione che indirizza 256x192 Spill”. pixel a 16 colori (ma non proprio li- I 32 sprite si possono muovere beramente disponibili tutti contem- solo negli screen 1,2 e 3 ma anche poraneamente) ed infine SCREEN qui c’e’ una limitazione: solo 4 alla 3 è quello grafico a bassa risolu- volta possono stare sullo stesso zione chiamato anche “Multi Color piano. Mode” che permette tutti i 16 co- Le capacità grafiche del CRT con- lori in una matrice semigrafica di troller Texas sono superiori a que- 64x48 (in pratica vengono indiriz- ste specifiche ed infatti, lavorando zati matrici di 4x4 pixel). fuori dal BASIC, si possono otte- I primi due modi di visualizzazio- nere molti altri modi “mixed”. ne sono genericamente chiama- Per la scrittura dei programmi ti “Text Mode 0 e 1”. Il modo 0 è sono disponibili le comode istruzio- quello che serve per la program- ne AUTO e RENUM. Per il debug mazione mentre gli altri sono “di esiste la TRON e la TROFF per at- esecuzione”. tivare e rispettivamente disattivare Lo screen ad alta risoluzione il tracing delle righe in esecuzione. (mode 2) ha una limitazione nel- L’editing di un programma è pos- l’uso contemporaneo dei colori.

16 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 sibile usando semplicemente i tasti zatori di contenitori”... Bello... cursore e confermando con EN- Ad un certo punto il manuale dice TER le modifiche eventualmente letteralmente “Ci siamo dimenticati effettuate sul codice di una riga. di dirvi una cosa: il termine ufficiale Il meglio di sé il sistema lo rende della lingua del computer per que- probabilmente nella gestione del sto insieme di contenitori è array”. suono. Qui la potenza del chip di Ma esiste una “lingua del compu- costruzione Yamaha si fa sentire ter”? Non era meglio chiamarli su- con tre canali programmabili più un bito con il loro nome, senza farlo canale di rumore. Forse si poteva scoprire alla fine, quasi fosse un trovare una modalità un pochino segreto di Fatima da rivelare? più semplice invece che obbligare Non vorrei aver dato una cattiva l’utente a comporre lunghissime e impressione riguardo alla docu- criptiche stringhe di comando da mentazione; pur se non abbon- inviare al processore sonoro. dante è più che buona e vi trovano Con istruzioni come spazio anche informazioni tecniche PLAY “T 255O4CDE” sfidiamo compresa la mappa di memoria e i chiunque, dopo qualche mese dal- vari segnali sui pin dei connettori. la stesura del sorgente, a ricordarsi cosa vogliono dire. Sarà d’obbligo Conclusioni abituarsi a perseguire una buona pratica di commento nei program- La conclusione è che ci troviamo mi! difronte ad un sistema che vale la La documentazione pena procurarsi (però è abbastan- za raro oggigiorno) per avere un degnissimo rappresentante di quel Il manuale di circa 100 pagine che fenomeno che è stato il consorzio correda il sistema è piacevole nella MSX attorno alla metà degli anni lettura e riesce a spiegare concetti ‘80. anche molto articolati come gli spri- Fra i computer MSX lo Spectravi- te e la gestione del suono, usando deo SVI 728 è forse il migliore in termini curiosi ma efficaci (gli sprite assoluto per qualità costruttiva. Un vengono chiamati “folletti”). Si po- po’ meno se andiamo a vedere i trebbe obiettare su qualche man- prezzi dei concorrenti che sono più canza di rigore che infastidisce chi abbordabili. Probabilmente però la già conosce altri calcolatori, ma notorietà della marca hanno fatto non dimentichiamoci che si parla di vendere molti più Philips, Sony e anni in cui il personal era una asso- Toshiba. luta novità. [Sn] Le variabili vengono chiamate “contenitori” e le matrici “Organiz-

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Una visita a...

Il laboratorio di Mister X

un “casino organizzato” in uno spa- Visite virtuali o Questa volta siamo andati a visi- zio abbastanza angusto. La man- reali nei luoghi di tare un luogo privato: si tratta del canza di spazio è una condizione maggiore interes- laboratorio e annesse stanze “di che si riscontra senz’altro in tutte se per l’hobby del esposizione” di un nostro amico, le case dove vivono personaggi retrocomputing speriamo presto collaboratore (del con la nostra stessa passione, ov- quale non sveleremo il nome per viamente la confusione è limitata ragioni di privacy). a quei vani che abbiamo deciso Ve lo presentiamo in termini di (spesso combattendo con la nostra esempio di come gli appassionati cara consorte) di dedicare alla col- La moto parcheggia- ta denuncia inequivo- di retro computing usano esplicare lezione. cabilmente trattasi di il proprio hobby. In generale chi pra- Il problema è che un computer, per un garage :-) tica in maniera non sporadica l’hob- “home” che si possa definire, ha co- by del recupero dei vecchi sistemi munque bisogno di spazio: del mo- di calcolo vive in un ambiente abba- nitor ad esempio, spesso sostituito stanza disorganizzato o meglio: in da una TV, ha necessità di prese

18 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 di corrente e spesso è corredato verno, quando altre attività (è un da una serie di scartolotti esterni fanatico della mountain bike) sono (alimentatore, registratore a cas- per forza di cose meno praticabili. sette, drive per floppy e perché Ci sembra un atteggiamento no joystick) che vengono organiz- ideale per presentare un appas- zati alla belle meglio, per quanto sionato “medio” nel quale posso- possibile, con lo scopo unico di no rispecchiarsi molte persone. lasciare abbastanza spazio anche Viceversa i “grandi collezionisti” per le altre macchine. Se andiamo hanno disponibilità di altro livello e a curiosare sotto i tavoli o dietro fanno del retro computer la loro at- gli scaffali scopriremo creativi in- tività principale dopo quella lavo- castri di ciabatte multipresa e un rativa (e qualche volta coincidono groviglio di fili simile per molti versi pure!). Una angolo del a quanto avviene quando qualche “banco prova” del laboratorio. centinaio di serpenti si trovano co- Il laboratorio è il classico “buco” stretti in spazi limitati. Una leggen- sempre troppo stretto e mai in or- da che gira nelle sale macchine è dine dove MX smonta i sistemi, li quella secondo la quale lasciando pulisce e ripara, fa cioè quei lavo- due cavi ben allineati stesi paral- leli fra di loro per una notte, il mat- tino seguente per qualche strana magia li si ritrova aggrovigliati al punto che il separarli diventa un compito improbo.

L’habitat di Mister X (MX) si com- pone dei seguenti vani: - il laboratorio; - il deposito; - la sala “Apple”; - l’ufficio

Mister X si auto definisce un “piccolo collezionista” o “sempli- ce appassionato” giustificando queste definizioni con la limitata collezione di sistemi cui dispone. Inoltre, continua MX, l’hobby del retro computing non costituisce il suo unico interesse e viene per lo più praticato in particolari periodi dell’anno, tipicamente autunno/in-

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L’apparente confu- ri “pesanti” che comunque sono derci intere giornate per seguire sione su uno degli indispensabili per coloro che si assiduamente un recupero. scaffali. In basso a sono presi a cuore il recupero dei Un armadio a quattro ante che sinistra un server vecchi sistemi di elaborazione. ha conosciuto un tempo più nobile Digital aperto. Sullo scaffale si possono -”Purtroppo sono il tipo che non collocazione, svolge ora il compito individuare due SUN butta via nulla...” ci confida, mo- di libreria. Lì dentro MX conserva Sparc e la piccola strandoci la sua personale inter- principalmente le riviste cartacee. IPC. Sopra una Mac pretazione del rack: una torre dal Si tratta di una buona collezio- Quadra 800 e poi monitor di tutti i tipi, pavimento al soffitto di PC tower e ne che MX dichiara essere per stampanti, scanner... minitower in doppia fila. la maggior parte “originale”, cioè Qui trova spazio una scaffalatura acquistata da lui stesso negli anni “pesante” in metallo piena zeppa d’oro dell’informatica. Ci mostra di pezzi di vario genere: termina- orgogliosamente il numero 1 del- li, monitor, stampanti, PC di varie la rivista MC Microcomputer della marche e modelli. Abbiamo visto quale possiede circa 200 dei 218 ben tre Sparc Station e addirittu- numeri usciti. ra un AS400. -”Un giorno o l’altro Il magazzino è un avvolto con devo trovare il tempo di rimetterlo volte “a botte”, come si usava co- in piedi” ci confida MX, anche se struire attorno al 700/800. Fra l’al- con poca convinzione. Il problema tro MX ci ha mostrato una targa è, come sospettavamo, la man- murata che dimostra l’anno di co- canza di tempo che impedisce a struzione della casa: 1706! lui, come a quasi tutti noi che pra- Questo spazio viene usato per tichiamo questo hobby, di pren- conservare materiale di utilizzo

20 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 non corrente, come documen- ricorda il nostro ospite, non senza tazione non pregiata (manuali di rammarico... stampanti, schede madri etc...) e L’affezione ai sistemi Apple ci sistemi in attesa di destinazione viene spiegata con il fatto che un perché doppi o usati come ricam- Apple //e è stato il primo sistema bi. Ci sarebbe piaciuto riuscire a posseduto da MX, lo stesso che farci dare quel Mac IIcx con mo- tutt’ora funzionante fa bella mo- nitor portrait, ma MX dice che l’ha stra di se nella sala che stiamo già promesso... visitando. Sotto i tavoli, in realtà si tratta di La stanza denominata “Sala piani di legno ricavati da un vec- Apple” è una stanza abbastanza chio armadio e sostenuti da sem- grande di circa 4x5 metri dove plici cavalletti di legno (quando sono “esposti”, ma meglio sareb- si dice recuperare!), sono acca- be dire “installati”, alcuni sistemi tastati scatoloni e altri sistemi e Apple. Mancano le macchine più periferiche “in attesa di maggior rare e prestigiose: il Lisa, il Next fortuna...” scherza il nostro inter- (che praticamente tutti gli appas- locutore. sionati classificano come sistema Questa stanza non è di sola della mela, anche se formalmente esposizione, qui MX passa un costruito da un’altra società) e an- po’ di tempo oltre che per far “re- che i MacIntosh “compatti” (Mac suscitare” i sistemi, che devono Plus, Mac 128, etc...). Ci sono in- essere periodicamente accesi, ci vece, perfettamente funzionanti dice, anche per portare avanti un due Apple IIe, un //c e alcuni si- suo progetto di raccolta e catalo- stemi rappresentativi della linea gazione del software per Apple Mac. II. Forse è un progetto fin troppo MX ci confessa di aver intrapre- ambizioso, ci confessa MX, per il so una regolare attività di raccolta tempo che riesce a dedicare. In e restauro/recupero dei sistemi, questo ambito si giustifica la pre- solo da circa cinque anni, in cor- senza di un PC “moderno” che è rispondenza di una fortunata cir- stato facile bersaglio della nostra costanza che gli ha concesso de- ironia. gli spazi in precedenza insperati. Durante la nostra visita siamo Precedentemente alcuni pezzi di riusciti ad intravvedere compu- maggior prestigio che negli anni ter diversi dai sistemi dalla Ap- precedenti aveva recuperato frut- ple e nella fattispecie un paio di to essenzialmente di regali, sono Spectrum, un Amiga e un paio di stati venduti o regalati in varie sistemi MSX, a riprova dei mol- circostanze o più spesso scam- teplici interessi aggregati dalla biati con altri oggetti, ad esempio unica passione per gli home degli un’autoradio contro un Mac Plus, anni ‘80.

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L’ufficio è l’anima “professiona- ”lo switch costa quanto un PC” si le” del nostro amico. E’ anch’essa lamenta il nostro interlocutore che una stanza dalle dimensioni gene- sostiene anche la propria fedeltà rose (più o meno 4x4 metri) dove ai monitor a tubo rispetto ai meno trova collocazione una ampia scri- ingombranti LCD. Le macchine vania, ovviamente ingombra di sono rigorosamente tutte in rete ogni materiale informatico. Una e specializzate. Ad esempio un parete è interamente occupata da sistema tower chiamato “Media una libreria anch’essa traboccan- Server” è deputato ad ospitare te di libri, riviste e documenti vari; otto diversi tipi di lettori di memo- mentre la terza parete è occupata rie di massa e precisamente: flop- ancora da un “tavolaccio” che il py 3,5”, Iomega Zip 250 Mb, DAT nostro amico chiama “la sala gio- SureStore HP 20/40, Streamer chi” dove si accomodano tre PC di Tanderberg per cartridge 6500 da vecchia fattura (sono dei Pentium un quarto di pollice, unità magne- fino a 500 MHz) dedicati ad alcuni to ottica da 230 Mb, lettore DVD software per la maggior parte ludi- e masterizzzatore multistandard. ci con i quali MX ama rilassarsi in Manca solo il drive da 5,25° os- qualche breve momento. servo, ma naturalmente la mac- Stiamo parlando di giochi primi china che ne ospita uno è poco anni ‘90 come la serie Wing Com- distante... mander, della quale il nostro è un -”Servono per recuperare dati da vero cultore e altri pochi giochi una ampia varietà di supporti” ci approntati anche per i suoi due spiega il nostro ospite, cosa che bambini (9 e 7 anni) che sono dei ha fatto parte del suo lavoro e che veri mini-campioni (posso confer- tutt’ora gli capita di praticare nel marlo, li ho visti all’opera!). corso delle sue consulenze. -”E’ In questa stanza troviamo i PC di incredibile” ci confessa “come la nuova generazione, anche se non gente ancora non abbia assimi- nuovissimi. La macchina che usa lato il concetto di backup e si fidi normalmente MX è un dual Pen- ciecamente di copie fatte senza tium da 700 MHz, recuperata da nessuna pianificazione o verifica. un cliente che la buttava, ci con- Per non contare coloro che im- fida, con un giga di RAM e dual provvisamente devono recupera- boot (Windows 2003 server e Li- re dei dati che hanno su supporti nux SuSe). MX ha organizzato la per i quali non hanno più l’unità”. sua postazione di lavoro con un Un server IBM Pentium Pro a 266 multiswitch attivo a otto porte che è la macchina che ospita Web e gli consente di comandare otto si- servizi di rete mentre un’altro mi- stemi da una sola tastiera/monitor/ nitower ospita addirittura un ser- mouse. Il monitor fra l’altro è uno ver SAP, cosa che ci ha lasciato stupendo Sony trinitron da 19”. - parecchio stupiti.

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Per chi non lo sapesse SAP è una Termina qui la nostra visita a azienda e il nome di un prodotto di uno dei tanti appassionati di retro gestione aziendale ERP leader nel computing che operano in Italia. mondo ma raro da trovare in Italia, Siamo certi di avervi fatto vivere se non nelle aziende più grosse. l’atmosfera anche se esistono ben Quando gli chiediamo se possiede più fornite collezioni di materiale. anche sistemi più recenti ci mostra Siamo sempre più convinti che la due portatili di ultima generazione quantità da sola non sia sufficien- -”Ultimamente ho preso solo por- te ma che sia necessaria anche e tatili” - spiega - “Non ho più molte soprattutto la passione. La personale inter- occasioni di aprire macchine per pretazione del rack: smanettarci all’interno. Comunque [Sn] tower parcheggiati in doppia fila? in ufficio ho qualche Pentium IV, un AMD 64 e un PowerMac PowerPC biprocessore, senza contare i ser- ver... Insomma mi diverto ancora parecchio :-)” conclude. Il nostro amico rivela un’altro aspetto del retro computing: la conservazione del software. Egli infatti raccoglie e si dedica con la stessa passione sia all’hardware che al software e alla documen- tazione in genere. -”manco io so quanti sono i cd-rom!” afferma, mentre ci mostra una parziale rac- colta di software di ogni genere. Ma è soprattutto lo shareware e i tools di sviluppo che attirano la sua attenzione. La biblioteca tecnica è anch’essa ottimamente fornita, frutto anch’essa principalmente di recuperi. -”La gente butta via i libri molto più facilmente di qualsiasi altra cosa”, afferma rammarican- dosi ancora una volta dell’impos- sibilità di dedicarsi con continuità agli aspetti teorici dell’informatica. Non possiamo che emettere an- che noi un sospiro!

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Il racconto

La Megaditta - Affonda la flotta! Storie di vita dove arissimi, stavolta vi rac- china manco ce l’avevo! i computer (soprat- conto delle macchine tutto retro compu- Il megaboss, in vena di grandez- ter) c’entrano in Cdella megaditta. Come al ze aveva preteso di numerare le qualche modo. solito, TUTTO VERO!! macchine individuandole con un La Megaditta non disponeva di bel numero di dimensioni ragguar- una grande e soprattutto adeguata devoli stampato, o per meglio dire flotta di mezzi di trasporto, ma que- appiccicato, sulla fiancata. Così sto non bisognava assolutamente mentre noi chiedevamo –“Prendo affermarlo in presenza del megadi- la Ritmo o la Volvo?”, come non ci rettore che, al contrario, si lamen- avesse nemmeno sentito comin- tava continuamente della numero- ciava un ragionamento che faceva sità dei mezzi e dei relativi costi da più o meno così: -“La numero 2 è sostenere. –“Un occhio della testa, fuori e anche la 1 che rientra doma- un occhio della testa…” andava ni. Prendi la 3”. gridando per il corridoio ogni qual Sì, perché alla fine tutta questa flot- volta qualcuno di noi dipendenti gli ta era poi composta da ben quattro presentava un qualche conto che automobili, contando la macchina avesse attinenza con le automobili privata del nipote del megaboss. aziendali. Per una ditta di circa 15 persone Il gommista era un ladro, e del sempre in giro da clienti vari, anche resto si poteva anche tirare avan- molto lontano dalla sede di Roma ti con quel treno di gomme “semi- era senza dubbio una dotazione nuovo”, affermava anche a fronte ragguardevole (se non l’avete ca- della contravvenzione per “gomme pito questa ultima frase è ironica). liscie” (c’era scritto proprio così I numeri poi pian piano si stacca- sulla multa che gli portammo io e vano pezzo a pezzo per cui l’uno Alf a ritorno da una missione). La era del tutto scomparso, del due carta carburante guardata sempre rimaneva il piede orrizzontale e del con sospetto. Io credo che il me- tre due tranci di curva e lo sbiadi- gadirettore pensasse seriamente mento della carrozzeria a rivelarne che qualcuno facesse la cresta sul la posizione originale. pieno, sospetto al quale non mi La Lancia Prisma TD. Pochissime sottraevo nemmeno io che la mac- missioni; una volta, mentre guidavo 24 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 io, al sommo della sfiga, sterzando passeggero avanti (non lato guida). sentii un “CRACK!!!” all’altezza del- Quindi o ci si sedeva in posizione la scatola dello sterzo. Era partito ultra-storta (ma non era mai abba- “il braccetto dell’ammortizzatore”, stanza storta) o ci si rassegnava al o qualcosa di simile. Praticamente rischio di crepare assiderati ed in hanno dovuto buttarla (era troppo compenso alla sicurezza di trovarsi sinistrata per investire soldi per re- le gambe congelate. Ricordo nu- cuperarla). Peccato, è stata forse merosi battibecchi tra me, er Pao- l’unica macchina presentabile (in- lino ed Arf su chi si doveva sedere terni fatti decentemente, sempre davanti. Tu, no tu, no lui e poi tu, abbastanza pulita, etc etc). etc etc. La Volvo 244. Questa è stata la Beveva, beveva come una dispe- macchina che abbiamo usato di più. rata. Quando il gasolio costava an- Macchina? È un camion: sia per ca- cora intorno alle 700 lire al litro, non pienza del bagagliaio, sia per rumo- bastavano 80 mila lire per il tratto re, sia per consumi, sia per costo Roma-Milano in autostrada. Figu- autostradale, sia per peso, etc etc. ratevi oggi. Una volta tornando da Di colore marronaceo (praticamen- Perugia, un pomeriggio di non ri- te color cacca), fu acquistata pochi cordo che giorno della settimana, giorni dopo aver buttato la Prisma trovammo uno a uno tutti i benzinai di cui sopra, e tanto per fare un po’ chiusi. La spia della benzina si ac- di rodaggio, ci facemmo una mega- cese con violenza. Continuammo missione a Perugia io e il megaboss ad andare avanti. Il megaboss, alla giusto dieci minuti dopo l’acquisto, guida, non accennava a mettere il da un meccanico di pochi scrupoli modo ECO (ECOlogico ed ECOno- che ci confessò di non aver scari- mico, cioè andare a folle in discesa, cato il contachilometri (all’epoca accelerare il minimo possibile, gui- era sui sessantamila e passa; in fu- dare con massimo occhio al rispar- turo era destinato a triplicare). Ave- mio, etc etc). La spia della riserva va l’aria condizionata. Purtroppo il passò a “riserva nera”, cioè oramai megaboss era un fissatone dell’aria a momenti ci rimanevamo a piedi. Il condizionata, la usava anche d’in- megaboss nervosissimo comincia- verno, per cui quella fu una ragione va ad accelerare violentemente per ben valida per acquistare una simi- arrivare “più presto” al benzinaio le bara ambulante. più vicino. Accelerava e frenava, Ed infatti l’aria condizionata non anche in discesa. Volle il cielo che ha mai funzionato come si deve. trovammo un benzinaio aperto, e D’estate ci metteva una vita a rin- quella volta rimase storica per quel- frescarci, d’inverno ci metteva mez- la macchina in quanto il serbatoio zo secondo a congelarci. In più - era più vuoto del mio portafogli. cosa decisamente tragica - c’era un In compenso camminava. Infatti buco ad altezza “mezza tibia” del non correva. Era una 2383cc die-

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sel, 5 cilindri. Potevate accelerare era arrivato velocissimo (140km/h) come volete, fare giochi con la fri- su una discesa che pareva lunga zione, ma a sgommare in partenza chilometri. Tutte queste cifre rigo- non c’è mai riuscito nessuno. In par- rosamente a tachimetro, del quale ticolare in una macchina “normale”, nessuno di noi ha mai avuto dubbi affondare di colpo tutto l’accelera- sul fatto che fosse starato almeno tore fa sobbalzare la macchina in per il 20-25%, quindi i 160 di cui avanti (o quantomeno “sentite” il sopra saranno stati sì e no 120 km/ botto che avete dato pigiando sul h reali. Infatti non si capiva come chiodo). Con la 244 GLE invece no. mai procedendo a 120 di media, i Affondare tutto il pedale significava 590km del “casello-casello” Roma- solo fare più rumore: la velocità ri- Milano non siamo mai riusciti a farli maneva la stessa. Per raggiungere in “non troppo oltre le cinque ore” una velocità a tre cifre (100km/h) pause escluse (infatti, sempre sei c’era da lavorare di acceleratore ore sfondate, pause escluse). in una maniera paurosa. Ho fatto Il megaboss voleva sempre gui- un’esperienza di guida su quella dare, non si fidava di noi. Lui sul- macchina che non potete imma- la quarantina, noi sulla ventina, si ginare. Curve ottimizzate, frenate sentiva un po’ come il padre coi risparmiate, accelerazioni calcola- figli, i figli ovviamente sono peri- te. Ora guido bene e ho una guida colosi e non hanno esperienza, e abbastanza tranquilla ed economi- allora vuole guidare lui. Ha com- ca nonché ottime capacità di guida messo tante di quelle infrazioni che sportiva anche su macchine poco vendere l’intera ditta basterebbe dotate. Beh, come vedete è ser- a pagare un decimo delle multe vito anche a qualcosa... ma non che merita (sono pronto a negare serviva sull’autostrada, quando un quest’affermazione). L’infrazione XXX vi lampeggia dietro e per farlo commessa di meno è eccesso di passare dovete cambiare corsia e velocità (posso negare pure que- rallentare. La frase più ripetuta era: sta: col tachimetro così starato e “arrrgh, proprio ora che sfioravo i con quella macchina, è impossibile 120 !!”. realizzare un “eccesso di velocità” Ovviamente facevamo a gara legalmente rilevabile!), in quanto a chi la stirava di più. Io sono ar- come già detto sopra per far anda- rivato fino a 150, di notte, su tre re veloce quel cassone da morto ci corsie, tre di noi in macchina e ba- voleva un disperato gioco di guida gagliaio pieno, ma come già detto da veri perfezionisti, da pantofola quel cassone ambulante faceva la d’oro dell’acceleratore - quest’ulti- stessa velocità sia con me solo [e mo è uno dei miei soprannomi ;-) a stomaco vuoto] dentro, sia con 5 perché sono riuscito a farmi il tratto persone con armi e bagagli. Una appenninico alla media di 110 km/ volta Arf raggiunse quasi i 160 ma h, e con quel baraccone metallico

26 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 di color cacca stagionata è un triplo “stacchi” assurdi all’acceleratore, record mondiale. per poi riaccelerare fino a riprende- Il megaboss aveva un gran difet- re velocità. Ne faceva di media uno taccio, presumibilmente di origine ogni 30 secondi. Una volta scrissi psicologica. Di tanto in tanto stac- un programma sulla mia calcolatri- cava violentemente il piede dall’ac- ce programmabile, l’Organiser, per celeratore, e noi in macchina avver- cronometrarlo. Nell’arco di un’ora tivamo un colpo pauroso. Infatti non raccolsi una quantità di dati incre- riuscivamo mai a dormire in mac- dibile: tra due “stacchi” passava un china quando guidava lui, anche se periodo dagli 11 ai 48 secondi, e gli ci eravamo alzati alle 6, viaggiato e “stacchi” erano più frequenti quan- quindi lavorato per tutta la giorna- do il suo cervello elaborava dettagli ta come dei muli, ed erano le due tecnici (ovvero, quando pensava di notte del giorno successivo. Inu- alla validità delle nostre affermazio- tile a dirsi, tale guida comportava ni un attimo dopo che eravamo riu- ovvia tragica riduzione della velo- sciti a contraddirlo). Fu stupito perfi- cità media, mostruosi consumi a no lui da tanta precisione... :-). Però causa degli affondi all’acceleratore giustificava sempre il fatto come per ricuperare velocità (che ovvia- una “necessità di stare al di sotto mente facevano solo che svuotare dei 110 km/h”, visto che lui “non il serbatoio e far fare più rumore guardava mai il tachimetro”, allora [“BRAAAAAMMMM!!”] al motore), “per sicurezza rallenta subito”... mai etc etc. scusa fu più balzana ;-). Facevamo di tutto per guidare noi. A forza di guidare come un pazzo, Ed appena guidava uno di noi era una volta sfondò uno dei cilindri, e finalmente la pace più assoluta. Ac- non ho mai capito perché, ma gli celerazioni e frenate stracalcolate, venne quattro milioni e duecento traiettorie ottimizzate, praticamen- (!) la riparazione totale del moto- te niente vibrazioni o contraccolpi re. Beh, finalmente si rese conto avanti e indietro. Io, modestamen- che dopotutto era meglio guidare te, ero il migliore di tutti. Riuscivo in modo più umano... la media de- a farli addormentare nella maniera gli “stacchi” si abbassò ad una ogni più plateale. Malgrado il megaboss 45-50 secondi, ed a volte per pa- avesse un esaurimento nervoso recchi minuti non “staccava”!!! Fu senza precedenti (posso negare una piccola vittoria, per noi... anche quest’affermazione!), dormi- Ah, quasi dimenticavo. La Volvo va come un ghiro, per risvegliarsi aveva delle casse acustiche di una improvvisamente senza motivo e marca mai sentita nominare, con dirmi “guida piano, stai attento, oc- l’etichetta staccata (mica come qui, chio alle curve, non azzardare sor- che comprano le Pioneer e poi ci in- passi”. collano nastro adesivo sulla scritta Come detto sopra, faceva degli Pioneer per paura che i ladri sfondi- 27 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006

no il vetro e se le rubino!). Le casse perché non c’era più nulla da fare. ovviamente cascavano dal loro al- Peccato, rimarrà sempre nei nostri loggio, ad ogni frenata. Una cassa ricordi. Compagna di mille avventu- normale è 20-20000 Hertz: quelle re ma soprattutto compagna di vari erano tipo “banda telefonica ristret- miliardi di DISavventure!!! Ancora ta”, cioè 100-2500 Hertz, ma incre- di tanto in tanto fantastichiamo, fac- dibilmente riuscivano a produrre un ciamo a chi inventa l’incidente più fruscìo che nemmeno il mio stereo assurdo che davvero possa ridurre Amstrad (stereo da camera con un’intera Volvo 244 in condizioni potenza di 2,5 watt RMS di picco tali da rendere inutile qualsiasi ten- - due virgola cinque watt di picco!) tativo di ricupero ;-). riesce a tirar fuori. Altre macchine? C’era la Ritmo La Volvo fu poi massacrata da un Diesel: interni praticamente distrut- incidente con una 127 - sì, ho detto ti, ma il motore ancora reggeva in una “Fiat Centoventisette”!. Un tizio, piedi, e dunque via per le mega- che arrivava a tutta birra durante missioni di poco conto, quando non una serata di pioggia, da una curva serviva una macchina di rappre- nei pressi della megaditta, andò a sentanza (e cioè, secondo il boss, beccare in pieno l’angolo posterio- praticamente MAI). Chissà che fine re destro della macchina (che era ha fatto. parcheggiata). Mi hanno detto che Poi c’era la Austin Metro del nipo- il danno fu tale che l’assicurazio- te del megaboss. Quella è la mac- ne sborsò milionate senza prote- china più odiosa mai inventata sulla stare. La 244 era lì, parcheggiata, faccia della terra, ed ora vi spiego. con quella “sfondatura” dietro. Non Innanzitutto è una macchina pra- si sa come, il tizio della 127 riuscì ticamente senza frizione. Potete perfino a squagliarsela (con la 127 provare a cambiare marcia con la appena sinistrata!). Si vocifera però massima delicatezza possibile, ma che uno degli operai che stavano lo “sbalzo” si sente sempre. Eppu- lavorando lì a pitturare il palazzo re la frizione, a detta del nipote era prese il numero di targa e lo segna- ancora abbastanza nuova. Inoltre lò al megaboss, e si vocifera anche (arrgh!) la spia della riserva non si - ancora senza indizi affidabili - che accendeva. Una volta, partiti quat- il megaboss abbia pagato questa tro di noi per una missione Roma- spiata offrendo un caffè a tutta la Roma, guidavo io, notai che la lan- banda degli operai (30 caffè... una cetta della riserva era a “riserva volta erano 30 denari d’argento ;-). nera”, ma la spia non era accesa. Infine ci fu un altro incidente, molto Dissi “dovremmo mettere un deca dubbio, in quanto a bordo c’era solo di benzina altrimenti qui si rimane a il megaboss, e la macchina è spa- piedi”. Arf mi rispose “ma no, non ti rita del tutto - probabilmente porta- preoccupare, che finché non si ac- ta subito da uno sfasciamacchine cende la spia stiamo a posto”, e F.

28 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 confermò. Arf a riprenderla, mica passano i vi- NON FINÌ LA FRASE!!! gili? Il megaboss lascia sempre la Volvo in doppia o tripla fila e finora Dieci metri dopo il motore si spen- non ha mai beccato una multa...”. geva. Nel traffico, in discesa, in ora di punta, tentai disperatamente di NON FINÌ LA FRASE!!! riaccendere. Niente da fare. Erava- Arf, cinque minuti dopo (posso ne- mo a secco su tutta la linea. Quel gare: “cinque minuti” non è una mia demente del nipote del megaboss misurazione, era passato del tem- ci aveva lasciato la macchina con po e non posso essere certo che la due gocce e uno sputino nel car- macchina stesse ancora lì!), ci tro- buratore (nonché vuoto pneumati- va tanto di megamulta e torna su a co nel serbatoio) e per di più con sfottermi (tanto la multa da lì non la spia della riserva praticamente ce la toglie più nessuno) e a dirmi inesistente! “ma come, non sapevi che quella è Miracolosamente sfruttai una de- targata Napoli e che i vigili di qua cina di metri di discesa per arriva- solo le macchine targate Roma non re al benzinaio più vicino (ancora toccano?!!” ;-). una volta lassù Qualcuno mi diede Beh, la multa se la beccò il nipo- una mano) e mettemmo finalmen- tastro in questione, io ho ancora la te questo deca (un “deca” == dieci coscienza pulita (sia pure “in dubio “sacchi”) di benzina, risollevando pro reo”) perché la mia prima mul- la lancetta di quel tanto che basta ta non l’ho ancora beccata (in du- per farci stare tranquilli. Ovviamen- bio, PRO REO!) - diamine, quella te anche il carburatore era vuoto, mica era la macchina della ditta! e e mentre da dietro imprecavano poi sono stato costretto da loro ad come turchi, io massacravo la bat- usarla, e poi la multa era ingiusta teria con la macchina che faceva perché invadevo pochi centimetri “coff-coff!”. delle strisce pedonali ed infine non Il mio inconscio fece in modo da c’erano posti nel raggio di chilome- vendicarmi di quanto avevo subìto. tri e noi dovevamo pure scaricare Tempo dopo mi beccai una multa le attrezzature ed infine faceva un per divieto di sosta nel modo più caldo bestiale! (tutto questo sem- plateale (posso negare quest’affer- pre partendo dal mio scrupolo di mazione: non è certo che la multa coscienza del parcheggio sulle stri- sia stata davvero dovuta a quanto sce; ma il racconto degli eventi ap- segue, visto che sono venuto a co- pare costruito su ricordi visibilmen- noscenza di questi eventi tempo te confusi!). DOPO!). Guidavo io, lasciai la mac- china per pochi centimetri sulle stri- [mm] sce pedonali dicendo al mio collega -”Tanto tra qualche minuto scende

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Retro Riviste

Computer & Video Games

perto che come calcolatori non è La rassegna del- che valessero proprio tanto, si era l’editoria specializ- capito che l’aspetto ludico poteva zata dai primi anni diventare la chiave per il business, ‘80 ad oggi e così infatti è stato. La rivista si propone a 75 penny, abbastanza difficile dire ora se si trattasse di un prezzo popolare o meno, ma probabilmente lo era. le riviste di computer, soprattutto quelle che privilegiarono gli aspetti ludici delle macchine avevano un problemone da risolvere: mettere le vere schermate dei giochi in co- ella demagogica Italia, pertina o nella pubblicità avrebbe sempre pronta a demoniz- fatto ridere i polli. Ecco quindi il la- Nzare ciò che non conosce, voro di abili disegnatori in grado di una rivista dedicata interamente ai focalizzare le sensazioni del gioco video giochi sarebbe stata impen- e rappresentare la grafica che era sabile nel 1981. D’al- impossibile da ottenere dalle limi- tronte l’informatica tate capacità dei sistemi. personale muoveva A parte la copertina, che rappre- allora i primi passi senta il gioco , che nel nostro paese, sappiamo tutti quale scarsa grafica mentre in Inghilterra possedesse, la pubblicità di un flip- e a maggior ragione per simulato su un Apple II (raster negli States, comin- Blaster il nome del gioco) vi assicu- ciava ad essere nor- ro che era lontanissima dalla real- male avere in casa tà. oggetti come il VIC L’editoriale del primo numero si pre- o il Tandy o lo ZX81 senta nel seguente modo: -”Prova a della Sinclair, novella pensare a qualcosa di più eccitante stella di quel firma- di un computer. Cosa ne pensi di mento. E questi si- un viaggio attraverso l’Amazzonia, stemi, una volta sco- 30 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 segnare un gol per l’Inghilterra o at- a quello che in fondo terrare su Marte? Ora queste cose un PC è in grado di le puoi fare stando comodamente fare: calcoli. seduto nel tuo salotto di casa”. I listati per i vari si- Niente male come presentazio- stemi, ovviamente ne. Siamo all’alba di una nuova rigorosamente ad ar- era, sembra affermare l’articolista, gomento ludico, sono un’era che per ora si può solo va- piuttosto lunghetti da gamente immaginare. digitare (due o tre pa- L’argomento della rivista sono na- gine zeppe di istru- turalmente i video giochi. Recensio- zioni) al punto che ni, trucchi ma soprattutto pubblicità viene da chiedersi di nuove eccitanti avventure a bor- chi aveva il coraggio do... del proprio home. di cimentarsi in simili imprese. ma si face- Ma home computer vuol dire anche va, certo che si face- programmi. Chi non ha mai avuto, va! almeno per un attimo, il sogno di diventare un programmatore di vi- Forse più interessante, almeno dal deo giochi? Fare del divertimento e mio punto di vista la rubrica “Pra- della propria passione una profes- tical programming” dove si discute sione non è sempre stato il sogno di algoritmi fondamentali, strutture di chiunque? dati e quant’altro costituisce le basi della programmazione dei calcola- Per incominciare c’è il BASIC e tori. qualcosina di linguaggio macchina. Peek e Poke si sprecano, soprattut- La rivista esce a cominciare dal to quando i più scafati cominciano a novembre 1981 e conclude la sua volere un po’ di più dal loro sistema, avventura probabilmente attorno al non fosse altro che per dimostrar- 1986-87. La lingua è ne la supremazia rispetto agli amici ovviamente l’inglese, che hanno scelto (ahi loro) un diver- per un centinaio di so prodotto. pagine che appaiono godibili per l’epoca, Fra le rubriche trova posto la clas- soprattutto per coloro sica posta dei lettori, le news e al- che erano “affamati” cune dedicate ai passatempi ludici di conoscenza e che tradizionali: scacchi e otello, con vedevano nell’aspet- problemi da risolvere e strategie to giocoso del per- spiegate dagli esperti. In qualche sonal la possibilità di maniera i giochi di tipo “board” sono avvicinarsi a questo stati da sempre legati ai videogio- mondo divertendosi. chi, forse per il loro aspetto mate- matico/logico che li avvicina molto [Sn]

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Retro-Software

MF Personal COBOL

Non di solo hardware è incisa la nostra me- moria. Come erano i prodotti software di una volta? Qualcuno se li ricorda? Rive- diamone qualcuno assieme in azione.

cioè dell’oggetto che si adatta a Introduzione mille occasioni diverse. Pensia- mo a quanta ammirazione hanno Battezziamo in questo numero di sempre suscitato gli oggetti che JN una rubrica che avrà il compi- hanno in sé una funzione ibrida: le to di riportarci indietro di qualche automobili anfibie, per esempio, o i anno, ma questa volta non per coltellini svizzeri che ti permettono ammirare le incredibili (per allora) di portarti dietro 10 o più tools nello realizzazioni hardware, ma l’inge- spazio normalmente occupato dal gno di chi questo hardware l’ha poi solo coltello tradizionale. soggiogato alla propria volontà. Durante l’ultima stagione estiva Stiamo parlando del più sorpren- ogni componente della redazione dente prodotto delle mente uma- si è preso l’impegno di elencare i na dopo la scrittura e la musica: software (esclusi i giochi) che ri- il software. Con la produzione del cordava come innovativi o comun- software che, ricordiamolo, è stata que che hanno fatto parte impor- comunque una conquista difficile tante della sua vita. e graduale, l’uomo ha realizzato il sogno della “macchina virtuale”, Abbiamo scoperto, non senza

32 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 sorpresa, che il nu- mero risultante è sorprendentemen- te alto. Chi ha fatto dell’informatica un mestiere ha come minimo duecento ti- toli di cui parlare, ma incredibilmente chi l’informatica la prati- cata solo per hobby elenca un numero ancora maggiore di pacchetti. E dire che la condizione guida bero suggerito la presentazione era l’elenco dei software che si è di qualcosa di più diffuso e co- sicuri (o si ritiene) di aver usato al- nosciuto, come ad esempio una meno un centinaio di volte. vecchia versione di Windows o lo stesso MSDOS o ancora Visicalc La conclusione che ne abbiamo o Ventura Publishing o Paint, tanto Sopra: La scelta del- tratto è che Retro-Software, il nome per nominare qualche nome co- la destinazione prima della rubrica che abbiamo deciso di nosciuto ai più. Infine è vero che dell’installazione. varare, è assolutamente necessa- Sotto: la schermata probabilmente sono stati i giochi ria per la conservazione della me- di benvenuto. che hanno segnato i vari passaggi moria storica di che cos’era l’infor- epocali e i software che sono stati matica un quarto di secolo fa e per più amati dai singoli, ma per i gio- capire i singoli passi evolutivi che chi ci saranno altre occasioni in JN, ci hanno portato alla perfezione di ma non voglio anticiparvi troppo. oggi (se di perfezione si può mai parlare). A mio insindacabile giudizio ho deciso di partire con un pro- dotto non conosciu- to dalla grande mas- sa delle persone. Infatti si tratta di un tool di programma- zione e precisamen- te di un compilatore COBOL. Ho voluto rompere un po’ gli schemi che avreb-

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proprio capienti come oggi! Dopo la scompattazione dei moduli e la richiesta del secondo supporto ci si trova con la possi- bilità di mettere subito alla prova il programma. La schermata di welcome ci in- forma della versione e dei vari copyrights; si tratta di una versio- ne per uso personale che non è possibile utilizzare per distribuire software. D’altro canto l’esecu- zione obbligata nell’ambiente di Due floppy e un cor- Installazione e ambiente di lavoro sviluppo renderebbe questa cosa poso manuale ben estremamente poco pratica e inac- organizzato è tutto Personal COBOL è una imple- cettabile per un ambiente di produ- quello che serve per mentazione del famoso linguaggio cominciare. zione. di programmazione business ed è creato dalla Micro Focus a scopo L’IDE, come si direbbe oggi se- principalmente educational. La Mi- gue la falsariga dettata da prodotti cro Focus (MF) è una azienda che come il Turbo Pascal di Borland. ha una lunghissima tradizione nel Anzi, sembra proprio che l’ambien- campo della costruzione dei com- te sia stato scitto con un tool Bor- pilatori professionali e propone un land! Nella stessa schermata si ha prodotto che a mio modesto giudi- lo spazio per editare i sorgenti (19 zio è ottimo per gli scopi che si pre- righe) e per mandarli in esecuzione, figge. sia in debug mode che in maniera normale. Un ampio menù di fun- Personal Cobol (PC) viene com- zioni raggiungibili anche con tasti mercializzato come semplice libro SHIFT, ALT e CTRL controllano le tecnico, con tanto di codice ISBN. azioni disponibili che sono mostrate Allegato due floppy alta densità per nelle ultime tre righe del video. MSDOS. E’ il momento di provare il pro- L’installazione è classica: lancio gramma caricando un sorgente dell’eseguibile SETUP.EXE e scel- scelto fra i numerosi esempio che ta della destinazione. E’ possibile corredano la distribuzione. caricare i file di esempio (consiglia- tissimo per chi è alle prime armi con Come si vede dalla figura 4, que- il linguaggio), scelta opzionale det- sto Personal COBOL è “moderno”, tata evidentemente dalla necessità nel senso che supporta anche i di non occupare troppo spazio sul sorgenti in minuscolo (non è però disco se non richiesto. Il prodotto è case-sensitive). Infatti lo standard del 1990 e gli hard disk non erano supportato è l’ANSI 85 e il prodotto

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PC si adegua alla lettera. alla preparazione delle figure pro- Una sessione di autonoma scrit- fessionali dedicate allo sviluppo tura con check della sintassi e cor- del software in ambito business e rezione dei sorgenti permette di aziendale in genere. apprezzare le facilities offerte da Il prodotto di Micro Focus non è questa implementazione di un lin- però limitato allo standard COBOL guaggio per molti aspetti ostico da più basso, anzi, vi troviamo notevo- maneggiare. Il vero valore aggiun- li estensioni che permettono il win- to viene raggiunto dall’ambiente dowing dell’esecuzione, lo scambio di esecuzione in debug, chiamato di messaggi e la gestione di eventi. “Animator” che offre tutte le funzio- Tutti aspetti raggiungibili tramite ap- nalità tipiche di simili tool cui sia- posite chiamate a funzioni di libre- mo oggi abituati. Esecuzione pas- ria che fanno parte del run-time. so-passo, trace, breakpoint e alert sono facilmente gestibili e control- Conclusioni labili. Se penso ai salti mortali per debuggare certi sorgenti sul main- In conclusione un ottimo prodotto frame che non volevano assoluta- offerto a prezzo più che popolare. mente saperne di girare... Peccato non ne sia stata fatta una In DOSBOX su Mac Il testo che correda il software è traduzione in italiano, ma eviden- Personal Cobol fun- un compendio di manuale di rife- temente non è mai esistito in Italia ziona egregiamente, anche se bisogna rimento, manuale utente e tutorial un mercato educational di livello lavorare un po’ sulla sul linguaggio. Con questo manua- medio che ne abbia giustificato la definizione dei tasti le è veramente possibile acquisire pubblicazione. nel file di configura- zione dell’emulatore. una conoscenza self-made di un [Tn] linguaggio non facil- mente accessibile al- l’hobbista, anche per il fatto che normalmen- te i compilatori sono posizionati in una fa- scia di prezzo “corpo- rate” non accessibile all’utente singolo. Probabilmente uti- lizzare il testo come supporto per un corso di livello base-supe- riore, ad esempio nel- le scuole secondarie specifiche, portereb- be notevoli vantaggi

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Le prove di Jurassic News

Hewlett-Packard 25C

Aspettando il perso- nal programmabile in BASIC, una delle prime calcolatrici Hewlett Packard con la classica notazione RPN (Reverse Polish Notation), croce e delizia di molti stu- denti nella metà degli anni settanta.

ggetto di questa prova mazione. non è il “solito” personal La “magia” che permette questo Ocomputer, ma quello che sono i nuovi processori e i nuovi Ecco il materiale sotto possiamo definire un suo progeni- chip di memoria che, seppur nella prova. Abbiamo anche tore: una calcolatrice programma- la confezione originale, limitatezza pionieristica dell’epo- bile. un lusso! ca, permettono di cimentarsi nella stesura dei primi rudimentali pro- Introduzione grammini. Due sono le ditte che vanno per Siamo nel 1975 e per ora di cal- la maggiore: Hewlett-Packard, co- colatori personali in Italia non se nosciuta con la sigla HP e Texas ne sente parlare (la prima rivista Instruments. di computer in Italia esce alla fine Per entrambe le aziende la pro- del 1978). Sta invece prendendo duzione di calcolatrici da tavolo è piede una nuova “moda”, quella un settore di business non prima- di dotarsi di una calcolatrice che rio, ma il mercato promette di as- permetta di codificare certi compiti sorbire qualche milione di questi ripetitivi, in una parola la program-

36 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 oggetti (in fondo una calcolatrice in è la seguente: casa serve sempre), quindi... “piat- 9 ENTER 4 ENTER 2 ENTER 6 to ricco, mi ci ficco!”, devono aver + / * pensato i rispettivi manager. Si tratta di una notazione detta Il risultato non solo sono prodotti anche “post fissa”, intendendo che diversi per capacità di calcolo e/o di le operazioni si mettono dopo aver memoria, ma seguono decisamen- inserito gli operandi. Sembra stra- te due filosofie diverse e per certi no, ma ad abituarticisi diventa poi versi contrapposte. Ci riferiamo al del tutto naturale. paradigma utilizzato per la codifica Non è tanto il fatto di risparmiare dei calcoli: HP suggerisce il siste- sulla digitazione, che comunque ma RPN (Reverse Polish Notation, per complicate espressioni diven- notazione polacca inversa), dove ta interessante, quanto il rende- Texas punta sulla rappresentazio- re il calcolo meno oneroso per la ne famigliare ai più e cioè sul Siste- Una panoramica dal- macchina e alla fine per ricavare ma Operativo Algebrico. l’alto. Si noti come, a più prestazioni da un oggetto che differenza di quanto C’è da dire che RPN è un sistema accede nelle calcolatri- è necessariamente limitato nelle di codifica delle operazioni molto ci tradizionali, i numeri sue capacità (ad esempio di me- vengono allineati a si- vicino alla macchina e pertanto in moria). nistra. grado di ricavare dalla stessa le E’ indubbio che migliori performance. Per contro la notazione RPN SOA è quello cui siamo abituati da sia distante dal bambini, cioè risolvere le “espres- nostro consueto sioni” cominciando dalle parentesi modo di vedere più annidate e proseguendo via via le cose matemati- verso l’esterno. L’RPN viene an- che, così come ci che chiamato “sistema matematico hanno insegnato senza parentesi”; infatti esse non dalle elementa- sono necessarie. ri in su, tuttavia Facciamo un esempio. personalmente L’espressione ((6+2)/4)*9 eseguita ritengo che abitui su una calcolatrice SOA si compor- ad un rigore men- rebbe da sinistra a destra esatta- tale superiore e mente come scritta. Eventualmen- sia quindi anche te alcune parentesi potrebbero non un veicolo per la essere necessarie, ma comunque migliore compren- accettate. Su una calcolatrice RPN sione della mate- il simbolo delle parentesi manco matica stessa. esiste e si lavora esclusivamente a Proprio per le stack. La sequenza dei tasti per ot- sue caratteristi- tenere il calcolo della espressione che la notazione

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fiche) dove l’uso di questi ausili e l’idea elitaria attecchiscono da sempre molto bene. La HP 25C è una calcolatrice RPN dotata per la prima volta nella storia di questo settore della cosi- detta “Continuous Memory”, il che significa che il programma inseri- to in memoria si mantiene anche spegnendola (sempre che la bat- teria non si scarichi, ovviamente). Si tratta di un salto culturale che mette in evidenza una cosa: che la lunghezza dei programmi è ar- RPN e di conseguenza le macchine rivata ad una dimensione tale che non è più proponibile obbligare Una visione “radente” della Hewlett-Packard, hanno subi- la tastiera. Forse non to attacchi da parte del partito dei l’utilizzatore a digitare nuovamente è proprio bellissima SOA che hanno trovato nella dit- tutti i passi ogni volta che accende come foto... pazienza, ta Texas Instruments la loro porta la macchina. Per ora si tratta di sal- ma rende l’idea della vare un solo programma alla volta, geometria dei tasti. bandiera. E’ stata forse la prima lot- ta dualistica alla quale si è assistito seguiranno poi soluzioni di storage nell’ambito dell’informatica, seguita magnetico, la più famosa delle qua- dopo poco tempo dalle note diatri- li viene realizzata con una sorta di be Commodore contro Sinclair, tan- striscioline magnetiche che vengo- to per fare l’esempio più famoso. no trascinate a mano su un lettore. Ma questo succederà fra qualche Se consideriamo inoltre che le anno. macchine HP sono da sempre più costose, anche per la qualità dei Le capacità della macchina sono materiali impiegati, ne deduciamo riassunte dalla scheda seguente: che la loro diffusione non è stata display a 12 cifre, 30 tasti che pari alla concorrenza. Le calcolatri- simboleggiano tre modi di funziona- ci HP hanno costituito comunque un mento grazie a due tasti funzione, settore di nicchia molto significativo 50 passi di programma. crescendo fino al modello 41CV, un Qui bisogna precisare che si tratta vero cult per gli appassionati e pro- di programmi puramente matemati- seguendo poi con funzionalità este- ci e che le istruzioni sono niente di se ma ospitate in package diversi e più che la sequenza di tasti digitati più moderni. sulla tastiera con qualche aggiun- Il settore che ha registrato la mi- ta per funzioni di controllo minime gliore penetrazione è quello high come il GOTO o il confronto fra due educational (le università scienti- valori.

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La macchina viene venduta in una to possibile con un personal, per elegante confezione di cartone dalle quanto limitato. Si tratta nella prati- dimensioni di circa 25x18x6 di colo- ca di predisporre delle “macro” che re verde/nero con numerose scritte aiutino una certa elaborazione for- “Hewlett-Packard” e la sigla 25C nendo dei risultati intermedi, se non del prodotto. Dentro ci troviamo: la finali, da considerare nel comples- calcolatrice, una custodia imbottita so del problema che ci si pone. in similpelle, due manuali rilegati a Ad esempio nella sezione topo- spirale, una guida rapida pieghevo- grafia troviamo il calcolo dell’area le plastificata dalle dimensioni stu- della poligonale chiusa, che tra- diate per stare nella custodia assie- dotto in termini terra-terra significa: me alla calcolatrice, l’alimentatore dato un poligono con numero di lati e vari opuscoletti (garanzia, guida qualsiasi, misurando la lunghezza agli accessori, etc...). dei lati e gli angoli interni, trovare L’alimentatore eroga 25 Volt e l’area. Una applicazione di utilizzo consente sia di far funzionare la giornaliero per un geometra. La macchina che di ricaricare l’accu- programmazione consiste nell’in- mulatore interno. La durata delle serimento dei codici che traducono batterie è “decente”; mancano dati le formule trigonometriche neces- precisi ma diciamo che per un uso sarie, la predisposizione “a mano” “da studente”, lavorando cioè due di dati in registri della macchina e ore al giorno, si dovrà ricaricare una infine nel dare il fatidico RUN che volta alla settimana più o meno. stamperà il risultato. Il manuale d’uso spiega in detta- glio la notazione RPN con esercizi Hardware banali ma doverosi per coloro che si avvicinano per la prima volta a La calcolatrice ha dimensioni circa questo sistema di calcolo. L’altro 12x6x3 ed è sagomata in maniera manuale, chiamato “Programmi da essere agevolmente impugnata d’Applicazione”, è una raccolta di nel palmo della mano. Il contenitore sorgenti divisi in varie categorie: è formato in pratica da due gusci: topografia, finanza, etc... Ci sono quello inferiore in plastica beige anche i giochi, quelli che si posso- che avvolge i 4/6 dell’oggetto e la no fare con un display, ovviamente, parte superiore, nera che ospita i come “allunaggio” che consiste in tasti, in numero di 34, e chiude obli- pratica nel far scendere la nostra qualmente verso il basso il frontale navicella frenando opportunamen- con logo e scritta del costruttore. te in modo da non far schiantare al Una elegante scritta in corsivo nella suolo i malcapitati viaggiatori spa- parte bassa della tastiera ci ricor- ziali (!?). da essere un modello “Continuous La programmazione della calco- Memory”, cioè si potrà spegnere latrice è diversa rispetto a quan- senza perdere l’ultimo programma

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digitato o i valori nei registri di me- co fra i quali spicca un ENTER di di- moria. mensioni doppie e due tasti colorati La macchina presenta una leg- in giallo e in blu (rispettivamente gera inclinazione verso l’operatore indicati con le lettere f e g) che sot- che, se pur minima, aiuta nella let- tendono all’utilizzo delle funzioni. tura del display. Su ogni tasto, dalla parte del- Il display, formato da 12 nixie rosse l’operatore è serigrafata in blu la è abbastanza minuscolo (approssi- corrispondente funzione ottenibile mativamente 5x1 cm), ma non si pigiando prima il tasto “g”, mentre tratta di un LCD e quindi la leggibili- la funzione “gialla” è serigrafata sul tà è assolutamente garantita. piano della tastiera sopra il tasto stesso. Due interruttori a slitta posti subito sotto il display completano la dota- Quattro piedini in gomma antisci- zione di elementi e sono dedicati volo garantiscono la stabilità della all’accensione (off/on) e alla com- macchina sul piano di lavoro. Non mutazione fra stato di impostazione si tratta di un oggetto leggerissimo: del programma (prgm) e esecuzio- con gli accumulatori inseriti si supe- ne (run). rano i 100 grammi; non è propria- mente “da taschino” insomma. Per quanto riguarda la fattura dei tasti, diciamo che sono abbondan- Per completare la panoramica sul temente dimensionati e ben distan- lato inferiore troviamo il cassetto ziati fra di loro e mostrano inoltre un contenente i due accumulatori rica- profilo trapezoidale che li rialza dal ricabili e il connettore per l’alimen- piano tastiera in maniera sensibile. tazione da rete che funge anche la corsa dei tasti e la loro resistenza da carica batterie. Sempre sul retro sotto le dita rende la digitazione si- troviamo il numero di serie serigra- cura anche se non velocissima, del fato (il nostro è 1708S37130, per resto non si devono scrivere certo la cronaca) e una etichetta adesiva dei testi! Il feedback è sicuramente che ci informa essere stata costrui- la cosa più piacevole nell’uso della ta a Singapore e di avere un assor- macchina: semplicemente eccezio- bimento di 500 mW, dovuti eviden- nale! La qualità si nota soprattutto temente quasi tutti al display. Fra nella costruzione di questo partico- l’altro il display è multiplexato; ci si lare che rende il sistema da un lato accorge di questo perché qualche piacevole e sicuro da usare e dal- volta abbiamo rilevato dei lampeg- l’altro praticamente indistruttibile. I giamenti strani a fronte di situazioni tasti con le cifre e le operazioni arit- di batteria scarica. metiche occupano la metà inferiore La custodia in similpelle è straordi- della tastiera e sono di colore bian- nariamente imbottita, il che la rende co sporco con serigrafie in nero. La “cicciottella” ma assolutamente si- metà superiore è occupata dai tasti cura per il contenuto anche a fronte di colore nero con serigrafia in bian- di cadute normali, cioè dall’altezza 40 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 di un metro circa. Cioè se vi cade operazione elementare corrispon- per terra dal banco di scuola niente dente a uno o anche più tasti (mas- paura! simo quattro). Per introdurre il programma si com- Prestazioni muta su PRGM l’apposito switch e si informa della propria intenzione Parlare di prestazioni per un siste- la macchina con i tasti “f” seguito ma di questo tipo ha poco senso, dal tasto “PRGM”. Per chiarezza se non riferendosi alla precisione precisiamo che i tasti funzione non dei calcoli e alle capacità di memo- funzionano come lo shift o il control ria, aspetti che abbiamo ampia- o l’alt delle moderne tastiere. Si pi- mente trattatato. Diciamo che la ri- gia prima il tasto funzione “f” o “g”, sposta a qualsiasi sollecitazione di si rilascia e si preme il tasto corri- calcolo è immediata. spondente alla funzione scelta. Le funzioni disponibili sono le clas- Al termine si commuta su “RUN” e siche trigonometriche, logaritmiche si fa partire il codice con il tasto R/ e statistiche. Le solite, insomma! S che starebbe per “RUN/STOP”. Merita di più curiosare nella parte L’esecuzione procede dallo step 00 di programmazione della macchina fino a trovare l’istruzione di stop o che mette a disposizione alcuni co- fino al termine dei passi codificati. strutti come il confronto fra registri, Questo a meno di loop, possibili la cancellazione e visualizzazione grazie alla presenza del GOTO. A sul display, la pausa nella elabo- salvarci cè il tasto STOP sempre razione, etc... Particolare interes- attivo o lo spegnimento della mac- sante è il fatto che i programmi si china che conserva il programma in possano eseguire con un RUN ma memoria ma non lo stato dell’ese- anche step-by-step avanti e addirit- cuzione, cioè si riparte da capo. tura indietro, oppure saltare ad un Per la cronaca diciamo che esiste preciso passo con un GOTO. anche la NOP che, come ben san- La programmazione consiste in no coloro che conoscono l’assem- una serie di quelli che vengono bly, è una istruzione che non fa as- chiamati “passi di programma” nu- solutamente nulla! E’ messa li per merati da 00 a 49 (sono appunto occupare uno spazio o per perdere 50 le istruzioni massime accettate). tempo. In realtà i passi utilizzabili diventa- Le funzionalità utili ad editare un no 49 se consideriamo che lo step programma si limitano alla funzione 00 è riservato e un GOTO 00 cor- di cancellazione di quanto presente risponde in pratica al termine del in memoria. Se si sbaglia una istru- programma. zione la si ridigita, punto. Ogni passo corrisponde ad una

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che fa l’operazione inversa. Ad esempio se in una particolare Uso e programmazione situazione di calcolo avessimo lo stack nella situazione sotto rappre- Per programmare bisognerà sape- sentata: re qualcosa di più sul funziona- mento dell’ambiente di lavoro, non T 0,5 vi pare? Z 3,14 Allora diciamo che la macchi- Y 123 na funziona utilizzando uno stack X 97 di quattro valori individuati dalle lettere X, Y, Z e T. Questi registri e se decidessimo di digitare il nu- sono organizzati appunto a stack, mero 789 e premere ENTER, lo nel senso che la base della pila è stack diventerebbe: rappresentata dal registro X che è anche quello visualizzato, sopra di T 3,14 esso trova posto il registro Y, poi lo Z 123 Z e infine T. Y 97 X 789 Due operazioni principali manipo- lano lo stack e sono: ENTER (o freccia verso l’alto) che prende il cioè tutti i valori sono stati “spinti” valore digitato e lo inserisce nel verso l’alto, l’ultimo inserito è an- registro X spostando contempora- dato ad occupare la posizione più La calcolatrice appog- neamente tutto il contenuto verso bassa (registro X) ed infine quello giata su una pagina l’alto e l’operazione R (indicata an- aperta del manuale di che c’era prima in T è andato per- programmazione. che da una freccia verso il basso) duto. Queste locazioni dello stack sono di uso immediato, nel senso che le funzioni fanno riferimento ad esse. Ad esempio l’elevamento a poten- za X^Y viene eseguito preparando l’esponente nel registro Y e la base nel registro X e poi facendo ese- guire la funzione. Il risultato sarà visualizzato sul display ma anche andrà a sostituire il precedente va- lore nel registro X. Oltre a queste quattro locazioni di uso immediato la 25C dispone di otto registri di memoria chiamati

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R0, R2,...R7 che possono essere Niente di meglio che un vero usati come area di lavoro per im- programma per mostrare come si magazzinarvi dei dati. Specifiche usa il sistema. Il programma sot- istruzioni di STO (Store) e RCL to riportato è una battaglia navale (Recall) inseriscono e recuperano i cui parametri sono i seguenti: su i valori passando sempre per l’ac- una griglia 100x100 (0

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Per giocare le istruzioni dettagliate sono: Ecco il listing del programma. 1. inserire il programma; Linea Istruzione Keycode 2. inserire le seguenti costanti: 01 f LN 14 07 3704.77345 STO 6 02 g FRAC 15 01 3704.39718 STO 5 03 EEX 33 che sono in pratica le due scritte di 04 2 02 vittoria; 05 * 61 3. inserire l’istruzione FIX 5; 06 STO 1 23 01 4. digitare 0 STO 0 07 g FRAC 15 01 5. digitare un numero a caso com- 08 EEX 33 preso fra 10 e 100 e far partire il pro- gramma con f PRGM, R/S. 09 2 02 6. sparare il colpo inserendo le due 10 * 61 coordinate come: 11 STO 2 23 02 X ENTER Y, R/S 12 RCL 0 24 00 (ad esempio 21 ENTER 12) 13 R/S 74 7. a questo punto sul display verrà 14 RCL 2 24 02 visualizzata la distanza assoluta fra 15 - 41 le coordinate del colpo appena spa- rato e la nave nemica. 16 X <> Y 21 8. ripetere le bordate come al punto 17 RCL 1 24 01 6 fino a colpire la nave. 18 - 41 19 g ->P 15 09 20 f PAUSE 14 74 21 1 01 22 f X > = Y 14 51 23 GTO 45 13 45 24 - 41 25 4 04 26 f X > = Y 14 51 27 GTO 35 13 35 28 X <> Y 21 29 / 71 30 f ->R 14 09 44 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006

31 STO - 1 23 41 01 32 X <> Y 21 33 STO - 2 23 41 01 34 GTO 12 13 12 35 1 01 36 STO + 0 23 51 00 37 + 51 38 RCL 0 24 00 39 f X > = Y 14 51 Conclusioni 40 GTO 43 13 43 Una macchina cult per matemati- 41 - 41 ci, fisici e ingegneri nell’epoca del 42 GTO 28 13 28 primo approccio alla programma- zione personale. Un sistema co- 43 RCL 5 24 05 stoso, forse (sulle 200.000 lire), 44 GTO 00 13 00 ma con un rapporto qualità/prez- 45 RCL 6 24 06 zo molto elevato. Sicuramente la compagna di molte sessioni di 46 GTO 00 13 00 studio e d’esame e perché no, an- che di qualche innocente svago matematico. Fra pochi mesi cominceranno ad uscire i piccoli personal e allora sì che ci sarà da divertirsi! Per ora va bene così: serie, integrali e co- tangenti non fanno più paura, i co- seni pure sono sotto controllo, per i seni...beh, passate in facoltà... e poi mi direte :-) [bs]

45 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006

Emulazione

DOSBox

Microsoft, PCDOS per una ver- I mondi virtuali a Introduzione sione customizzata da IBM e DR- volte possono esse- Ehilà, ben ritrovati a tutti voi ap- DOS per la proposta della Digital re molto realistici... passionati o solamente curiosi research. Quest’ultimo è nato dell’emulazione, “la più grande come tentativo di recupero dopo invenzione dopo i computer”, che l’azienda aveva “perso il tre- come amo dire. Questa volta vi no” per imporre il suo CP/M-86, presento la prova di un emulato- evoluzione del famoso sistema re del sistema operativo DOS per operativo per macchine a 8 bit PC IBM e compatibili. basate sui processori 8080 prima DOS è l’acronimo di Disk Ope- e Z80 poi. rative System (sistema operati- Sono state realizzati successiva- vo per il disco) usato ben prima mente dei cloni il più famoso dei dell’introduzione del PC IBM (ri- quali è FreeDOS, una versione cordiamo ad esempio il DOS dei Open Source dell’ambiente che sistemi Apple II) e fatto proprio ha accompagnato i proprietari del Il lancio dell’applica- PC per una decina di anni buona. zione. Una presen- dalla Microsoft per questa realiz- tazione spartana, zazione. Successivamente sono In pratica prima dell’avvento di ma è tutto quello che stati coniati dei nomi specifici Windows 95 (nel 1995, appunto), serve. come MSDOS per il prodotto di i corsi di informatica non prescin- devano dalla riga di coman- do. Nonostante le limitazioni di questo sistema operativo abbastanza rudimentale, e non soltanto perché guar- dato dall’alto di dieci anni di evoluzione delle interfacce grafiche, esso ha svolto un ruolo fondamentale e anco- ra oggi esistono situazioni che ne richiedono l’adozio- ne. Oltre alle applicazioni cosi- dette “legacy” che girano su

46 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 hardware obsoleto o che è troppo MAC. La versione disponibile al costoso convertire per gli ambien- momento in cui scriviamo è si- ti moderni, esiste un’altro campo glata 0.65 e il file si chiama “DO- nel quale il DOS rimane indispen- SBox0.65-MacOSX-PPC.dmg”. sabile: il retro gaming. L’eseguibile per processore PPC Le prestazioni hardware/softwa- (non esiste ancora il porting na- re dei nuovi sistemi in commercio tivo per i MAC Intel) ingloba un infatti sono a volte incompatibili emulatore per l’Intel 486 che è con vecchi (ma poi non così tan- il processsore di riferimento del to) titoli che qualcuno ama ancora progetto. Il 486 è infatti il proces- far girare. sore ideale per emulare un siste- Una soluzione è rappresenta- ma IBM fino al 2000: comprende ta dagli emulatori come questo il coprocessore. DOSBox, un prodotto free (licen- DOSBox deve emulare la grafica za GNU 2.0) e disponibile prati- (varie risoluzioni fino alla SVGA) e camente su tutte le piattaforme, l’audio (una classicissima Sound comprese le esoteriche BeOS e Blaster sulla porta 220; chi ha OS/2. Il team di sviluppo è forma- posseduto un PC DOS sà di cosa to da cinque persone i cui nomi sto parlando). suggeriscono l’origine nordica de- Montato il disco per l’installazio- gli stessi: Sjoerd v.d. Berg, Peter ne è sufficente un drag&drop del Veenstra, Ulf Wohlers, Tommy pacchetto nella directory Applica- Fruessman, Dean Beeler. Gli au- tions del sistema. tori si sono avvalsi della libreria Quando installo un prodotto sul grafica SDL che ha permesso un MAC mi levo sempre il cappello: agevole trasporto su tutte le piat- grazie mamma Apple per quan- taforme per le quali essa è dispo- to rendi agevole la vita dei tuoi nibile. utenti!. Questa disgressione cen- tra poco con il discorso, ma con- Abbiamo messo alla prova il pro- cedetemi la facoltà di omaggiare dotto nella condizione più difficile: una buona idea: sono talmente un Apple PowerMac con sistema poche oggigiorno! operativo MAC OS X. Il lancio dell’applicazione stampa a video un box di colore blu con Installazione e lancio alcune note: come ottenere l’help e settare la tastiera. La lista dei Procurarsi i binari per la propria comandi interni, ottenuta digitan- piattaforma è facilissimo: basta do HELP, è completa mentre un visitare la sezione download del comando DIR mostra il contenu- sito ufficiale del progetto http://do- to del “disco di boot”, che viene sbox.sourceforge.net e scaricarsi mappato su una unità di sola let- l’immagine disco per il sistema tura individuata dalla lettera Z.

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Grazie, questo per Win- dows. E sul MAC? Nien- te di particolarmente difficile. Ho creato una directory DOSBOX nella root del disco principale e l’ho montata con: MOUNT C /DOSBOX La directory è piena- mente gestibile da MAC OSX cosicché anche la condivisione dei file -ri sulta priva di problemi. Per venire incontro agli utilizzatori non pratici dei sistemi a riga di coman- INTRO è il tutorial Nella directory di boot sono pre- do e del DOS in partico- che spiega le cose senti i classici Config.sys e Autoe- lare, il programma viene distribui- indispensabili da xec.bat, quest’ultimo usato solo to con un tutorial minimo ma che sapere per ricavare il meglio dalle features per settare le variabili di ambiente consigliamo di eseguire anche di DosBox. necessarie all’emulazione della agli utilizzatori più scafati. Si ottie- scheda sonora Sound Blaster. ne lanciando il comando INTRO I comandi esterni che appaiono presente sul disco di boot. più interessanti sono MOUNT e Un’altra schermata utilissima è IMGMOUNT. MOUNT serve per il riassunto della mappatura dei “montare” una directory come di- tasti, che sono anche ridefinibi- sco virtuale, mentre IMGMOUNT li se non vi piace l’abbinamento permette di montare una immagi- originale, passaggio praticamen- ne iso, ad esempio il cd-rom di un te obbligato per chi lo utilizza sul gioco. MAC. Notiamo che i comandi rispondo- DOSBOX è un programma ecce- no al classico parametro di help zionale. Ci si convince di questa “/?” digitato dopo il nome del co- affermazione scoprendo quanti mando stesso. Ad esempio: dispositivi per il sonoro vengono MOUNT /? supportati: stampa a video due righe di aiuto - Internal PC speaker sull’uso del comando MOUNT. - Creative CMS/Gameblaster Per montare una directory come - Tandy 3 voice disco virtuale si usa il comando - Adlib MOUNT C C:\MYDIR - SoundBlaster 16/ SoundBlaster che monta la directory C:\MYDIR Pro I & II /SoundBlaster I & II come disco C:. - Disney Soundsource

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- Gravis Ultrasound a n d i a m o - MPU-401 a curiosa- - A MIDI passthrough interface. re sotto la c o n f o r t e - vole coper- Le prestazioni ta di Aqua, s c o p r i r e - Quali sono le prestazioni che dob- mo che il biamo aspettarci attraverso questo suo nome emulatore? Nelle FAQ allegate al vero è: pacchetto viene dichiarata come /Volume/ “decente” l’emulazione di titoli Untitled ed scritti per il 286 con una macchina è questa Pentium a 400 MHz. la directory E il nostro PowerBook con pro- che mon- cessore a 1,25 GHz come se la tiamo nell’emulatore con il coman- Il MAC monta il flop- py direttamente sulla caverà? do: scrivania Curiosi di rispondere a questa do- MOUNT A /Volumes/Untitled manda ci siamo procurati i floppy Signori, abbiamo il disco A:! E’ di un gioco abbastanza vecchio stato facile (fino qui...). (1992) ma non troppo esoso in ter- Ci spostiamo (CD A:) e lanciamo il mini di richieste macchina. Si trat- file INSTALL.EXE. L’help relativo alla ta di A-Train della Ocean, una ditta L’installazione propone il path C:\ mappatura della molto nota per la realizzazione di MAXIS\ATRAIN come directory tastiera. DOSBox è una applicazione che buoni titoli per tutte le piattaforme. di installazione, che accettiamo. si può comandare “Huston, abbiamo un problema”... Scegliamo la massima risoluzione tutta tramite tasti. infatti il MAC sono anni che non offre il floppy sul proprio hardware. Abbia- mo due soluzioni: o usia- mo una unità floppy su USB e montiamo il volume in DOSBox (funzionerà?); oppure si possono virtua- lizzare i floppy e montare poi l’immagine risultante. Scegliamo la prima strada, che sembra la più lineare. Inserita l’unità nella por- ta USB e inserito il floppy numero 1, il MAC ce lo mostra sulla scrivania con nome “Untitled”, ma se 49 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006

tanto rispetto per il MAC OSX, che si arrabbia per la rimozione del disposi- tivo, ma il programma di installazione di A-Train non si scompone affatto. L’installazione prosegue senza intoppi (per la ri- prova si veda la figura nella pagina a fianco). Ora è venuto il momen- to di lanciare il program- ma... incredibile: funzio- na! Quasi non ci credo. Il sonoro è perfetto, la velocità del programma disponibile: VGA 640x480 a 16 La directory del flop- ideale, il mouse risponde colori. py montata come A: ai comandi docilmente, così come Il programma di installazione at- la tastiera e la grafica è assoluta- tiva il mouse automaticamente e mente corrispondente all’origina- individua una scheda sonora: ci le. propone la Roland MTU 401, che Dopo questo successo mi è ve- accettiamo senza indugi visto che nuta improvvisamente voglia di compare nella lista di quelle sup- rivedere un gioco che mi ha diver- portate. A Train in funzione. tito molto in un certo periodo. Si Quando viene il momento di cam- Grafica e suono per- tratta di Privater della Origin, co- fetti, meglio del PC! biare floppy lo facciamo senza nosciuta per la famosa serie Wing Commander. Privater è un gioco fra lo strategico e il gioco d’azione secon- do me molto indovinato. Qui però ho incontrato le prime difficoltà per il fatto che apparentemen- te è possibile installare il titolo solo dai floppy così per risparmiare tempo e per fare una prova ope- rativa di tipo diverso ho installato il gioco su una macchina con Windows, avendo cura di specifica-

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re l’opzione per l’uso della Sound Conclusioni Blaster come scheda sonora ed ho poi copiato l’intera directory di Esistono anche dei front-end spe- installazione nel volume montato cifici di ciascun ambiente, come come C: in DOSBox. questo “Petit DOSBox” per MAC Non so se questo tentativo è sta- che permettono di impostare pa- to maldestro, ma la cosa non ha rametri diversi per programmi funzionato perché al momento del specifici o anche montare i dischi lancio il programma va in dump automaticamente al lancio, etc... con un errore che ho dedotto es- La conclusione non può che es- sere dovuto al memory manager sere la seguente: DOSBox è un usato, tale JEMM. Pazienza, ma emulatore utile, anzi indispensa- mi riprometto di ritentare magari bile, in molte occasioni e vale la su un sistema Windows con una pena senz’altro riservargli una in- installazione pulita da floppy, ma- Petit DOSBox Incor- stallazione qualunque sia il nostro gari lavorando sui parametri di porated è un front-end sistema host. e al tempo stesso un configurazione di DOSBox. DOSBox embedded. [L2]

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Emulazione

Costruiamoci un emulatore (parte 4)

rendendo in mano que- sendo un sistema come lo ZX80 I mondi virtuali a sto progetto educativo, dotato di una grande quantità di volte possono esse- ideato dall’amico BS, letteratura, ciononostante lo stu- re molto realistici... P autore del primo articolo della se- dio di quanto si vuole realizzare rie, mi ero chiesto se le ambizioni cozza contro la mancanza cronica professate nell’articolo di apertura di tempo e contro la necessità di potessero essere mantenute. Mi approntare in maniera didattica gli riferisco in particolare alla realiz- articoli della serie. zazione di una emulazione vera e propria di un computer home, stile Una nuova opportunità anni ’80, basato sulla CPU Z80. Francamente ne dubitavo e non tanto perché non fossi convinto Questo fino a qualche mese fa delle capacità tecniche dell’amico quando, con mio sommo piacere, BS, quanto perché la complessità mi sono imbattuto in un progetto mi sembrava adatta ad un progetto che ha proprio le caratteristiche ambizioso e adeguatamente staf- che andavo cercando: fato, piuttosto che ad una serie di - è basato sullo Z80 articoli dal contenuto prettamente - è documentato educational. L’apparente sempli- cità costruttiva di certi home pri- - è semplice ma maniera, come il famosissimo Sto parlando del computer Z80 Sinclair ZX80, non devono ingan- di Nuova Elettronica che, grazie nare: in realtà si tratta di progetti all’appassionato lavoro di Roberto hardware/software molto sofisti- Bazzano che ne ha curato il re- cati, fuori comunque dalla portata stauro e dedicato ad esso un sito del “programmatore della domeni- all’indirizzo www.z80ne.com, di- ca”, colui cioè che non pratica un spone ora di una adeguata vetrina livello dilettantistico avanzato. su Internet dove non sfigura nel Il problema è essenzialmente confronto con sistemi più famosi. che per una simile realizzazione Sul sito di Roberto si possono sono necessarie molte conoscen- trovare gli articoli apparsi sulla ri- ze specifiche dell’architettura che vista Nuova Elettronica dal 1979 si va ad emulare. Ora, pur es- al 1985 circa, completi di schemi

52 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 elettrici e utili informazioni orga- un approfondimento, vale la pena nizzate in maniera didattica. Colo- soffermarsi su qualche particolare ro che hanno coltivato o coltivano per inquadrare questo progetto. tutt’ora la passione per l’elettroni- Ci addentreremo quindi nelle spe- ca conoscono senz’altro la rivista cifiche tecniche deducendole dagli Nuova Elettronica; per gli altri dirò articoli citati ed aiutandoci con gli in due parole che si tratta di una schemi elettrici e il disassemblag- pubblicazione presente da ben gio della ROM del sistema opera- oltre 30 anni nel panorama edito- tivo. Chiamare “Sistema operativo” riale italiano specialistico e il cui la prima rudimentale raccolta di contenuto è volutamente, e qual- routines è abbastanza pretenzioso che volta anche eccessivamente, ed infatti anche il progetto nomina improntato alla didattica. Ne ho questo primo rilascio di software avuto ulteriore conferma dalla let- come “il monitor”. tura degli articoli che introducono il kit del microcomputer basato sullo Z80. Alcune spiegazioni fanno sor- ridere, ma certo non dispiaceranno a coloro che magari per la prima volta affrontano un oggetto tanto complicato quale un micro-proces- sore. Non va dimenticato inoltre che si parla di prima dei primi anni ‘80, quando erano da poco apparsi sul mercato questi oggetti dal po- tenziale tanto straordinario e che di fatto, lo riconoscono tutti, hanno cambiato il nostro modo di vivere, piaccia o non piaccia! Il computer Z80NE La realizzazione pro- L’amico Roberto ha ottenuto il posta dal kit completa permesso dall’editore per la pub- di floppy, monitor e ta- Il computer Z80NE è un home co- blicazione delle ROM, cosa indi- stiera. Il tutto è abba- struito in kit il cui merito principale spensabile come sappiamo, per far stanza ingombrante sta proprio nella valenza didattica ma sicuramente robu- funzionare una qualunque macchi- che si propone. Si tratta di un PC sto (il cabinet è di la- na. Inoltre il sito raccoglie tutte le miera). modulare che ha come base (oltre scansioni degli articoli originali, gli l’alimentatore) una scheda bus sul- schemi elettrici e le immagine bina- la quale si vanno ad innestare le rie (purtroppo per ora non di tutto) schede contenenti la logica di volta del software fornito a corredo. in volta necessaria. La scheda indi- Rimandando al sito di Roberto e, spensabile è ovviamente quella speriamo, ad un articolo specifico che ospita CPU, ROM e un minimo per JN relativo a questo home, per di RAM (1 Kb per essere esatti), le

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zonte caratterizzati da migliori prestazioni e da più efficienti e mo- derni software di svi- luppo e produttività. A mano a mano che il progetto cresceva erano imposti degli interventi di modifica hardware, come la so- stituzione delle ROM o piccoli aggiustamenti nei circuiti . Ad esempio una scel- ta progettuale che si è ben presto rivelata altre schede vengono progettate sbagliata è stata quella di mette- Ecco come si pre- ed aggiunte a seconda di quanto re la ROM di sistema “in mezzo” al sentava il sistema: l’utente vuole spingere la realizza- una serie di schede campo di indirizzi (per la precisione dalla dimensione ab- zione: schede di espansione di all’indirizzo esadecimale 0x8000) bastanza generosa, memoria, programmatore di con la conseguente difficoltà di innestate in un bus EPROM, schede grafiche, tastiera espansione del sistema ai 64 Kb tramite due connetto- alfanumerica, registratore a cas- ri. Questa soluzione teoricamente indirizzabili dalla è stata forse il punto sette, controller Floppy e HD CPU. Probabilmente si è trattato più critico, vista l’in- etc… stabilità del tutto. del classico errore di valutazione Il kit ha tenuto banco per oltre due cui tanti progetti si sono imbattuti anni ritagliandosi una considere- inizialmente: 64 Kb di RAM, e chi vole porzione di spazio e di inte- ne avra’ mai bisogno? Anche per il resse. “Micro NE” (altro nome con il qua- Alla fine i più assidui hanno speso le è conosciuto questo prodotto), un sacco di soldi (veramente!) per verrà il momento di mettere mano avere un PC buono ma non ec- a taglierino e saldatore per correg- celso e sostanzialmente ritrovan- gere questo madornale errore. dosi ignorati da tutto il settore (ad Per quanto riguarda il compar- esempio dalle riviste specializza- to software il progetto prevedeva te che raramente hanno ospitato inizialmente un semplice monitor qualche listato per la macchina). di supporto a funzioni elementari Però di elettronica digitale e di come il caricamento di dati in me- informatica ne hanno imparato ve- moria e nei registri attraverso l’uti- ramente tanta da spendere sui PC lizzo di un tastierino esadecimale. che via via si affacciavano all’oriz- Questa scelta appare alquanto

54 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 strana ma all’epoca (1979 e din- L’hardware di base torni) non erano rari i kit progettati a scopo didattico che prevedeva- no la stessa soluzione poco co- Gli elementi essenziali della stosa. Successivamente al siste- scheda CPU sono: CPU Z80, ma fu aggiunta una vera tastiera RAM da 1 Kb mappata dall’indi- alfanumerica (costo sulle 200.000 rizzo 0x0000 a 0x03FF, ROM da Lire) e maggiori capacità del sof- 1 Kb mappata all’indirizzo 0x8000 tware di base fra i quali vale la fino a 0x83FF. Il tasto di reset for- pena citare un sistema operativo za l’indirizzo alla prima locazione chiamato NEDOS e un interpre- di ROM grazie ad un piccolo ac- te Basic dal nome, indovinate un corgimento tecnico che “inganna” po’: NEBASIC. Non sono manca- la CPU per i primi tre cicli macchi- La tastiera esadecima- te espansioni che hanno permes- na, cioè per il tempo necessario a le con gli otto display a so l’adozione del CP/M e di buona sette segmenti. In alto caricare nel Program Counter un si intravede il cavo flat parte della libreria di applicativi ad indirizzo di memoria della ROM. di collegaento alla sua esso correlata (Wordstar, etc...). interfaccia innestata La scheda “interfaccia tastiera Per tornare al discorso che più sul bus. esadecimale” prevede l’indiriz- ci interessa, cioè quello dell’emu- lazione, quello che appare ideale per i nostri scopi è proprio la pri- ma versione del kit che prevede- va due schede: CPU e tastiera esadecimale. Questo kit iniziale ci permette di simulare il sistema provvisto di un hardware minimo senza le complicazioni derivanti dall’interfaccia grafica, interfaccia registratore e/o memorie di massa ed altri ammenicoli. L’interfaccia per il registratore a cassette (anzi per due addirittura) è comunque supportata dalla pri- ma versione del firmware. Magari ci faremo un pensierino, che ne dite?

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Z80 dispone di 256 indirizzi di I/O utilizzabili ma qualcuno ha pure scoper- to un trucco per indirizzare ad- dirittura 65.000 indirizzi! Per quanto ri- guarda i display esistono anche otto locazio- ni di memoria (esattamente da 0x0000 a 0x0007, cioe’ le zamento di 8 display a sette seg- prime otto del banco di RAM) che hanno il com- La scheda CPU, menti individuati con i numeri da 0 “cuore” del micro. a 7 ai quali corrispondono altret- pito di contenere i valori che appa- Il chip più grande è tante porte di uscita mappate agli riranno sui display. Tali locazioni ovviamente lo Z80. le potremmo chiamare “buffer del In alto a sinistra il indirizzi da F0 a F7. La porta F0 display”; una routine del monitor pulsante per il reset, funge anche da porta di input per al centro lo zoccolo la tastiera; una apposita routine provvederà a interpretare questi vuoto della EPROM del monitor provvederà a codifica- valori ed a scrivere opportuna- e i due più piccoli mente un dato nella corrisponden- per due chip di RAM re la combinazione di bit presenti te porta di pilotaggio dei display. statica. Gli zoccoli e restituire il codice del carattere sono vuoti perché premuto direttamente nel registro Il tutto è fatto in modo che per far la foto si riferisce ad A della CPU. apparire un valore esadecimale su una versione del kit un display sia sufficiente registrare espansa con RAM Qui vale la pena precisare come lo stesso valore nella corrispon- su scheda a parte e la CPU Z80 interagisce con le por- EPROM contenen- dente locazione di memoria e poi te di I/O. A differenza di altre CPU te BASIC e sistema chiamare la routine della ROM che operativo. (ad esempio il 6502 dei vari Com- provvede all’output. Ad esempio modore e Apple), lo Z80 non preve- per far apparire la cifra 9 sul ter- de il “memory mapped” per le por- zo display (si contano a partire da te. Esiste un piedino del chip che destra con offset 0) si scriverà una emette un segnale a fronte delle sequenza di istruzioni del tipo: istruzioni specifiche di I/O e tramite questo segnale il progettista deve LD A, 0x09 indirizzare i dati verso un dispositi- LD (0x0002), A vo piuttosto che verso la RAM. Lo CALL 80EC

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Nota: all’indirizzo 0x80EC risiede quindi resetta il sistema (tasto ana- la routine del monitor che provve- logo è presente sulla scheda della de al lavoro di visualizzazione sui CPU). Fra la tastiera esadecimale display partendo dai dati presenti e l’interfaccia c’e’ un cavo flat da nelle prime locazioni di memoria, venti poli che permette, se pur limi- come spiegato. tato nella lunghezza, di posiziona- Per quanto riguarda l’input dalla re tastiera e display in piano. Lo schema elettrico della tastiera esa- tastiera esadecimale il discorso è Per chi ha una qualche minima decimale e display. analogo: una porta di input permet- famigliarità con l’elettronica digitale Appare evidente te di codificare il tasto premuto su lo schema circuitale sarà una utile l’estrema semplicità una matrice 4x4 (le sedici cifre del- fonte di informazioni per verificare del tutto, il che ha permesso la costru- la numerazione esadecimale) più il quanto affermato e per rendersi zione di un sistema test del tasto denominato “Control” conto in sostanza della disarmante di alta valenza di- (con una semplice “C” serigrafata semplicità del progetto. dattica e la realiz- sul tasto), che servirà per rilevare zazione da parte di hobbisti provvisti di le condizioni di comando dell’uten- Ovviamente mancando una qual- saldatore. te come ad esempio il GO del pro- siasi possibilità di registrazione su Come si vede in tut- gramma, la confema di un valore, te le foto delle sche- una memoria di massa, quello che etc… de riportate la den- si può fare con il Micro NE versione sità dei componenti Infine il tasto di Reset sulla ta- base è molto limitato. Giusto pro- è piuttosto bassa e stiera esadecimale agisce diretta- vare qualche routine assembler, tutti gli integrati sono su zoccolo. mente sulla linea di reset del bus e anzi in codice macchina, visto che

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i programmi vanno inseriti in me- semplice emulazione; ci si rende moria con il codice macchina uno conto cioè che è necessario co- alla volta. Da qui si capisce che 1 noscere intimamente ogni aspetto Kb di Ram è più che sufficiente! del sistema, pena l’imprecisione del risultato. In un testo scritto da Il progetto di emulazione un programmatore che ha seguito un progetto di emulazione per un home a 8 bit ho trovato la frase che Quindi nel nostro progetto di emu- riporto a memoria: “Quello che vo- lazione andranno codificati questi levo era una emulazione perfetta: pezzi di hardware e in particolare se un programma faceva crashare abbiamo bisogno di: la macchina, anche eseguito nel - caricare il contenuto della ROM mio emulatore doveva andare in all’indirizzo 0x8000 partendo dal crash!”. Capito lo spirito? classico file stream memorizzato Una immagine tratta con estensione ROM sul disco. da un articolo ori- Cominciamo dando un’occhiata ginale della rivista - stabilire che il reset del siste- al programma monitor contenuto Nuova Elettronica. ma imposta il registro PC al valore Mostra il sistema nella ROM. Potete vedere il disas- 0x8000. minimo: Bus, CPU, semblato della parte discussa nel interfaccia tasteiera - programmare un minimo di in- riquadro “listato 1”. esadecimale e sche- terfaccia utente per visualizzare i da tastiera/display. Al momento del reset del sistema display e accettare i tasti dalla ta- Il cavo di collega- il PC punta alla locazione 0x8000 mento flat a 20 poli stiera esadecimale. dove trova il valore 0xC3 che cor- non è particolarmen- te lungo, ma questa risponde al primo byte di una istru- è una soluzione “da Come si vedrà serve qualche dote zione di salto. L’istruzione comple- laboratorio”. di “hacking” per realizzare una pur ta è la seguente: C3 AB 81 JP 81AB E’ abbastanza co- mune trovare un com- portamento simile a questo nei listati as- sembly: la prima istru- zione si salta e buo- na notte! Qui serve però anche a fissare un valore “reale” del PC, visto che di suo conterrebbe 0x0000 al momento del reset (specifiche Zilog della CPU).

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All’indirizzo 0x81AB troviamo la ricerca dell’indirizzo di RAM più vera routine di inizializzazione del alto in assoluto dove piazzare lo sistema che vale la pena esamina- stack. Questa ricerca comincia con re, anche se il listato sarà un po’ la locazione 0xFFFF e prosegue a lungo. ritroso fino ad individuare la RAM, Si comincia immagazzinando grazie ad operazioni di store e read il valore 0x0000 nella locazione che hanno successo solo se a quel 0x22 (valore che sarà usato in se- particolare indirizzo effettivamente guito), dopo di che si procede alla si trova memoria scrivibile.

8000 C3 AB 81 JP 81AB ; [SUB01] Listato 1 Listing del dissasem- ... blato dalla locazione SUB01 81AB 21 00 00 LD HL, 0000 di reset 0x800 e della routine di inizializza- 81AE 22 22 00 LD (0022), HL zione. 81B1 2D DEC L LAB01 81B2 25 DEC H 81B3 7E LD A, (HL) 81B4 2F CPL 81B5 77 LD (HL), A 81B6 BE CP (HL) 81B7 20 F9 JR NZ, F9 ;[LAB01] 81B9 2F CPL 81BA 77 LD (HL), A 81BB 23 INC HL 81BC F9 LD SP, HL 81BD 21 66 00 LD HL, 0066 81C0 22 10 00 LD (0010), HL 81C3 3E C3 LD A, C3 81C5 32 38 00 LD (0038), A 81C8 32 66 00 LD (0066), A 81CB 21 B9 82 LD HL, 82B9 81CE 22 39 00 LD (0039), HL 81D1 22 67 00 LD (0067), HL

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Notate l’algoritmo che stabilisce 0x00, 0x08, 0x10, 0x18, 0x20, la presenza di RAM. In A viene ca- 0x28, 0x30, 0x38 ricato il valore letto dalla cella in- Assieme a questi vettori per que- dirizzata da HL, poi questo viene sto micro i progettisti gestiscono complementato (in pratica si met- un vettore di interruzione alla loca- tono degli 0 al posto degli 1 e vi- zione 0x66. Il codice che effettua ceversa) e si scrive questo valore tali impostazioni inizia da 81BD e nella presunta RAM. A questo pun- termina con l’istruzioine che ha ini- to si confronta il valore dell’accu- zio alla locazione 81D1. mulatore con il valore nella memo- Si noti che il vettore di interruzione ria. Se non è una RAM è evidente punta alla locazione 0x82B9, dove che questo confronto fallisce e si inizia una routine che per ora non ricomincia la ricerca decrementan- approfondiamo ma la cui importan- do il registro H. Il registro L invece za sarà ben chiara in seguito. continua ad avere valore 0xFF e questo perché se RAM si trova il Questo vuol dire nella pratica suo indirizzo massimo sarà appun- che a fronte di una istruzione RST to qualcosa del tipo 0xnnFF. Se il 38H, che ha codice esadecimale confronto ha successo si ricarica il 0xFF, il registro Program Counter valore originale in RAM (non si sa sarà impostato a questo indirizzo mai se si è rovinato qualcosa!) e e l’esecuzione proseguirà di con- questa locazione diventa la prima seguenza. disponibile per lo stack (istruzione A questo punto è venuto il mo- all’indirizzo 81BC) mento di impostare i display per Per come funzionano le operazio- la visualizzazione iniziale (il listato ni di PUSH di valori nello stack, il assembler prosegue nel box “lista- puntatore dello stesso viene sem- to 2”). pre decrementato prima dell’in- Si parte con l’istruzione LD A, 10 serimento del dato. Ecco perché che carica nell’accumulatore il va- inizialmente lo SP punta ad un in- lore esadecimale 0x10 e si chiama dirizzo più alto dell’ultima cella di la routine che carica tale valore RAM. nelle prime otto locazioni di me- A questo punto (dalla locazione moria, cioè da 0x0000 a 0x0007, 81BD) si passa ad impostare i co- dove come si è visto prima risie- sidetti “vettori di interruzione”, cioè dono i “buffer” dei display a sette gli indirizzi di salto alle routines segmenti. di gestione delle interruzioni sof- Il valore 0x10 serve a visualizzare tware che per lo Z80 risiedono in un trattino accendendo il segmento ben precise locazioni della pagina centrale orizzontale di ogni display. zero. Precisamente queste loca- Come questo accada lo scoprire- zioni sono: mo analizzando il funzionamento

60 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 delle routines che operano sull’in- te di interagire con i display a sette terfaccia di visualizzazione. segmenti che compongono per ora la nostra unica interfaccia di visua- lizzazione. Con le due istruzioni successive si fa in modo che il display a sinistra, Il sistema ora è pronto e si mette corrispondente alla cella 0x0007, in attesa che venga pigiato un ta- mostri un simbolo che assomiglia a sto sulla tastiera. Questo compito una “n” minuscola. Qualcosa come è svolto dalla routine 0x80AA che quello riportato sotto che è una im- viene chiamata subito dopo. magine presa dall’articolo originale apparso sul numero 68 della rivi- sta.

Questo viene fatto per evidenziare Direi che per questa puntata ab- che il sistema si trova in uno stato biamo messo fin troppa carne al di “visualizzazione memoria”. fuoco. Nel prossimo articolo porte- E’ venuto il momento di chiamare remo a termine le nostre indagini la routine che visualizzerà effettiva- da apprendisti hacker e comincere- mente il contenuto delle prime otto mo a implementare il codice neces- locazioni di memoria RAM nei cor- sario nell’emulatore per vedere in rispondenti display. Questa routine funzione la nostra prima macchina risiede all’indirizzo 0x80EC. emulata. E’ questa una routine che andre- Volevo ringraziare pubblicamente mo ad esaminare in dettaglio per l’amico (e nostro leader indiscusso) capire bene come sono mappate Tn per le divertenti sessioni di di- le porte di output e quale codice si sassemblaggio fatte assieme. nasconda nel monitor che permet- [Sm][Tn]

81D4 3E 10 LD A, 10 Listato 2 81D6 CD 69 80 CALL 8069 istruzioni per lo spe- gnimento dei display 81D9 21 07 00 LD HL, 0007 e chiamata alla routi- ne di attesa input. 81DC 36 12 LD (HL), 12 LAB05 81DE CD EC 80 CALL 80EC ;output 81E1 CD AA 80 CALL 80AA ;input

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Edicola

La Gazzetta del Pirata sione. In edicola o sul La Gazzetta del Pirata è una Web le riviste che iniziativa raggiungibile sul sito parlano di retro- web www.lagazzettadelpirata.net computing. che mette a disposizione un vero e proprio periodico con notizie a tutto campo sul tema delle reti di condivisione. L’iniziativa è gratui- ta ed i numeri, almeno gli ultimi, si possono trovare sulle stesse reti p2p, (come poteva essere altri- menti?) o via Torrent (la maniera in cui ne sono venuto in posses- Scheda so io). Le uscite sono sorpren- dentementi regolari anche se le Titolo: l Peering, cioè lo scambio pagine, in formato foglio A4, non La Gazzetta di file attraverso le reti - pari sono molte per fascicolo: 25 nel del Pirata Itetiche, è un fenomeno che numero 8 e solo 14 per quello di Sottotitolo: caratterizza l’attuale situazione Agosto. Periodico di della rete Internet. La nascita dell’iniziativa risale libera informazione Sempre più utenti si affidano a all’ottobre 2005 con l’uscita del Editore: questa forma di mutua collabo- numero uno (la cui copertina è Web: razione per condividere conte- visibile in questa pagina) e da al- www.lagazzzettadel nuti non sempre purtroppo privi lora sono usciti 14 numeri (fino ad pirata.net di restrizioni d’uso. Il primo ad innescare il fenomeno è stato l’in- agosto 2006), ai quali speriamo seguano altri. Pagine: dimentato Napster, chiuso per le note vicende che lo hanno con- Il mondo del P2P, visto dalle pa- gine di questo periodico è a dir Lingua: trapposto alla major della musica. poco strano e caratterizzato da Italiano Ma questa vicenda, lungi dallo scoraggiare la condivisione libera tre filoni principali: Tecnico, Infor- della musica, come di altro mate- mativo e infine Sociale. Cercherò riale di intrattenimento, è stata la di fornire una spiegazione miglio- molla che ha fatto “aguzzare l’in- re di questa classificazione. gegno” a validi tecnici che hanno L’aspetto tecnico si esplica nella trovato molti altri modi di condivi- spiegazione del funzionamento di protocolli e reti, nonché di pro- 62 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006

grammi di peering. A questa par- il ritorno in armi te è però dedicata una dimensio- delle major che ne minoritaria della rivista. sicuramente L’aspetto informativo si propo- staranno ar- ne di esaminare gli aspetti le- c h i t e t t a n d o gali cui i praticanti incappano (o qualche cosa rischiano di incappare) grazie o per impedire per causa principalmente della la libertà delle legge sul diritto d’autore che in persone. Italia è particolarmente restrittiva Purtroppo il e, oserei dire, addirittura odiosa nome stesso in qualche passaggio. del periodico Infine la parte più sviluppata in non aiuta la assoluto è quella che ho prima causa di chi definito “sociale” dove vengono vuole far ca- riportate interviste a pirati (!?) pire l’aspetto famosi e personaggi vari che non negativo ruotano attorno al mondo delle che sta alla base delle reti pari- cosidette board facendosi una tetiche. Peraltro gli autori si chia- guerra verbale senza esclusione mano prudentemente fuori dalla di colpi. logica P2P = illegalità ma credo Un novizio del mondo P2P che che molti si aspettino di trovare leggesse questa rivista proba- sulle pagine del periodico noti- bilmente non ci capirebbe as- zie su come superare questa o solutamente nulla. Il linguaggio quella barriera, tecnica o meno, è infatti molto gergale e le spie- per garantirsi l’immunità in tutte gazioni terra terra praticamente le occasioni. Questa connotazio- non esistono. ne per certi aspetti infelice è pe- Questo è un peccato perché raltro condivisa con molti nomi e forse migliore servizio lo potreb- temi delle varie board presenti in be fornire eliminando del tutto rete. queste “beghe di condominio” Concludendo plaudo all’inizia- che alla lunga stancano per con- tiva, con i distinguo sopra evi- centrarsi sull’idea della condivi- denziati, ed auguro agli autori un sione come arricchimento cultu- continuo miglioramento e una rale e di crescita della comunità. continua crescita. Aspetto questo che secondo me è l’unico che potrebbe impedire [Sn]

Nota della redazione. Con un talento degno del miglior mago di Acerra il nostro amico Sonicher aveva previsto in questo artico- lo (consegnato in redazione in agosto) quello che poi si è puntualmente verificato in settembre: l’attacco delle major dell’intrattenomento alla rete Edonkey, quella cresciuta maggiormente negli ultimi anni. 63 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006

Retro Linguaggi

COBOL (parte 1)

nizia con questo numero una alle difficoltà di approntamento dei La storia dell’infor- nuova rubrica dedicata ai lin- compilatori per i sistemi a finestre matica è stata anche Iguaggi di programmazione di moderna data. In fondo un tem- la storia dei lin- che hanno fatto la storia dell’in- po bastava stampare qualche cosa guaggi di program- formatica. Ci focalizzeremo su a video, ora non si sa più quale mazione. quei linguaggi/dialetti disponibili diavoleria pretendere! sui personal computer, anche se Comunque anche oggi di linguag- di derivazione mainframe o mini. gi di programmazione ce ne sono L’intento è quello di fare in modo molti. Con alterne fortune essi che certe esperienze non vadano emergono in qualche occasione, perdute. la maggior parte delle volte per- Credo che un po’ tutti i linguag- ché la ditta che lo vuole imporre lo gi siano stati portati sui personal, rivende per nuovo. In ogni caso il almeno quei linguaggi che veni- successo di un linguaggio di pro- vano usati da circa il 1980 in poi. grammazione dipende oggigiorno In particolare i sistemi che erano da un vasto ambiente a contorno: considerati più scolastici, hanno tool di sviluppo e debug, librerie goduto di un’amplia scelta di inter- specializzate che fanno anche il preti e compilatori. Forse la mac- caffé e naturalmente un facoltoso china che ha avuto più attenzione sponsor. in questo senso è stata l’Apple IIe, grazie a due fattori: la buona pene- La nostra prima scelta è caduta trazione nelle scuole di ogni ordine sul COBOL, in linguaggio orientato e grato (ma naturalmente solo ne- al business che ha visto qualche gli States) e l’adozione del CP/M apparizione sugli home computer come sistema operativo alternati- fino al ‘90 e un notevole successo vo al nativo DOS, fatto questo che poi con l’avvento del PC IBM come ha decuplicato i compilatori offerti sistema di calcolo aziendale. sul mercato. Forse, ma è solo una mia ipotesi, ileggendo la prima ste- oggi è meno sentita l’importanza sura di questo articolo di disporre di molti idiomi per pro- Rho visto (con orrore) che grammare la macchina. Credo che avevo scritto le solite cose che si sia dovuto ad un generale appiat- dicono quando si spolvera un vec- timento culturale ma soprattutto chio software e in particolare un

64 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 linguaggio di programmazione che Eppure ancora oggi dove l’idea di non gode più dei favori degli svilup- classe regna indiscussa, il COBOL patori, cioè qualcosa come: -“che rimane una buona scelta in molte questo è un peccato, che in realtà il circostanze. Questa considerazio- linguaggio non ha nulla da invidiare ne è valida per la quasi totalità dei ai più moderni idiomi, che ancora linguaggi di programmazione che viene usato con profitto,...” e via di sono stati inventati nella storia del- questo passo fra un rammarico e l’informatica (parecchie centinaia se un sospiro. contiamo anche i dialetti). Dipende Il bello è che per il COBOL tutto tutto dalle circostanze in cui si ope- questo corrisponde alla verità! ra, dai sistemi di cui si dispone e Ma perché allora quando se ne dalle prestazioni dei tool di sviluppo sussurra il nome gli studenti sghi- dei quali possiamo avvalerci. gnazzano, i guro della programma- La fortuna di un linguaggio è de- zione si fanno due volte il segno terminata da una serie di circostan- della croce (che vuol dire che invo- ze contingenti che dipendono molto cano il dio C++) e i colleghi più gio- anche dalle mode, oltre che natu- vani scuotono il capo e mentre si ralmente dallo scopo con il quale allontanano si coglie chiara la frase esso viene progettato. L’Assembly “...pronto per la pensione...”? ad esempio nasce con i micropro- Ehi, un po’ di rispetto, che diami- cessori e rimane l’indiscusso re del- ne! la programmazione a basso livello. Per essere onesti non si deve ne- Non è stato inventato niente di me- gare che qualche acciacco ahinoi glio perché è perfetto così com’è. il linguaggio per eccellenza della I problemi di concorrenza si pongo- programmazione gestionale non no quando più linguaggi si sovrap- riesce a nasconderlo. Qualche inie- pongono per funzionalità specifiche zione di “Gerovital” in forma di que- dell’ambiente in cui operano. Ad ry SQL è valsa a migliorarne taluni esempio VBSCRIPT piuttosto che aspetti nascondendo le artriti reu- PHP, Python piuttosto che Ruby, matoidi dei file indexed. Parimenti etc... nella programmazione Web. le stampelle della programmazione per eventi sono valse a traghettare Il COBOL ha rappresentato per un l’idioma nelle acque assai agitate paio di decenni la soluzione indi- della programmazione Windows. scussa nell’ambito della program- Per finire la clonazione sotto forma mazione gestionale e rimane tut- di linguaggi embedded nei sistemi t’ora uno strumento molto usato in ERP (vedi ad esempio SAP), han- questo ambito. Fino a pochi anni fa no arginato il fuggi fuggi generale si calcolava esistessero molte più dei cervelli programmatoidi che ri- righe di COBOL al mondo di quante schiava di lasciare milioni di righe ne potesse vantare il C. Non sono a di codice prive di qualsiasi possibi- conoscenza del rapporto esistente lità di manutenzione. in questo momento ma credo che

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sebbene il C possa vantare la pal- dimento della quale il linguaggio è ma del vincitore in questa gara, il stato accusato? Il problema nasce COBOL non sia molto distante dal tutto dalla sua prolissità. Infatti il podio. COBOL nasce con intenti mol- to ambiziosi come la cross-com- L’insegnamento del linguaggio pilation ad esempio; è possibile COBOL è stato per anni appan- sviluppare su un sistema e tra- naggio della scuola secondaria a sferire su un’altra macchina, pur- indirizzo tecnico. Qualunque isti- ché supportata. Il contesto dove tuto pretendesse di sfornare pro- viene messo a punto è quello dei grammatori doveva tenerne conto sistemi mainframe e mini diparti- ed approntare per esso specifici mentali e soprattutto per i primi la corsi. Le banche e la finanza in cross-compilation è essenziale. genere hanno assorbito moltissi- La pesantezza della sintassi vie- ma forza lavoro dedicata al settore ne, diciamo così, aggravata dalla dell’elaborazione dei dati e se an- ricchezza delle estensioni. Una davi a lavorare lì non avevi speran- istruzione può essere usata in for- za: era COBOL a pranzo e cena! ma semplice ma può essere estre- Appena possibile le scuole si mamente strutturata per svolgere sono liberare da questo fardello, molteplici compiti, essenzialmente perché? A mio giudizio le cause di tipo ripetitivo. sono diverse ma fra le principali Facciamo un esempio per capire non mancano le seguenti: meglio questo punto. Prendiamo - una pretesa di modernità, visto l’istruzione di addizione che si può che ad un certo punto, come detto scrivere con l seguente sintassi: prima, se parlavi di COBOL venivi deriso; ADD A TO B. - la mancanza di insegnanti pre- parati unita ad una certa difficoltà, che tradotto sarebbe somma il peraltro obiettiva, di insegnare la contenuto della variabile A con il programmazione usando questo contenuto della variabile B e metti linguaggio; il risultato in B. - la diffusione del Personal Com- puter e la conseguente diffusione Qualcosa come: B = B + A di linguaggi più semplici, anche e meno potenti, come ad esempio il Per incrementare un contatore di Basic. una unità si userebbe: Delle tre a mio giudizio l’ultima è quella chiave: se trovi il Basic nel- ADD 1 TO INDICE la macchina finirai per usare solo quello! Fino a qui nulla di particolarmente Che dire della difficoltà di appren- sconvolgente, la sintassi è legger-

66 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 mente diversa rispetto ai linguaggi specifica opzione ROUNDED dopo correnti che per la maggior parte i nome, come in: utilizzano una notazione “tipo for- mula”, che fra l’altro è possibile uti- ADD 123,67 TO R1 lizzare anche in COBOL scrivendo ROUNDED R2 R3. l’istruzione precedente come: Ancora, è anche possibile che non COMPUTE IND = IND + 1. si voglia “sporcare” il valore del- l’operando ottenendo un comporta- E se dobbiamo sommare una se- mento più classico che prevede lo rie di numeri? store del risultato in una variabile a parte. Per fare ciò si usa una va- ADD N1 N2 N3 TO RIS. riante dell’istruzione ADD:

Che, come avrete certo capito si- ADD IMPORTO IVA gnifica: GIVING IMPORTO-IVATO.

RIS = RIS + N1 + N2 + N3 Si capisce che la sintassi del lin- guaggio è molto articolata e que- Ma le possibilità non si esaurisco- sto mette sicuramente in difficoltà no qui. Consideriamo lo statement chi cerchi di utilizzarlo leggendo seguente: un manuale. L’istruzione MOVE è l’esempio più eclatante, se voglia- ADD A1 A2 A3 TO B1 B2 B3 B4. mo, ad onta della sua semplicità (serve per caricare i valori nelle va- Questa sintassi è meno intuibile e riabili), infatti essa è ricchissima di significa: somma i valori A1, A2 e varianti, al punto che le pagine dei A3 poi aggiungi questo risultato alle manuali ad essa dedicata scorag- variabile B1, B2, B3 e B4. giano il malcapitato che volesse imparare il linguaggio da autodidat- Ovviamente è sempre possibile ta basandosi solo sulla documenta- espandere l’istruzione in più state- zione tecnica. ment ottendeno ad esempio: L’istruzione MOVE carica i valori nelle variabili, come in: ADD A1 A2 A3 TO R. ADD R TO B1. MOVE 1 TO INDICE. ADD R TO B2. MOVE N1 TO R2. ADD R TO B3. ADD R TO B4. Niente di più semplice, apparen- temente. Però qualsiasi manuale Qualcuno degli operandi che ac- COBOL che ne riporta la descri- coglieranno il risultato possono zione e sintassi completa occuperà essere arrotondati aggiungendo la pagine e pagine!

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Un’altro aspetto del linguaggio gere features si finisce per snatua- può essere chiamato in causa per re l’idea originale e si rende la cur- giustificarne la difficoltà di appren- va di apprendimento sempre più dimento, ed è la sintassi rigida det- ripida e lunga. Autorevoli esempi ta in gergo informatico “a campi”. li troviamo nel Perl, nel PHP e nel Significa che ogni elemento del lin- Basic. guaggio deve stare in certe zone Dovuta alla ricchezza della sin- definite della riga. Retaggio deriva- tassi deriva la difficoltà nel costrui- to dall’uso delle schede perforate re un compilatore, aumentata dal come la lunghezza di 72 caratteri fatto che il linguaggio possiede ob- massima e la necessità di distin- bligatoriamente embedded capa- guere fisicamente gli elementi di cità di gestione per i file indicizzati un programma. (che come vedremo nel prosieguo Per creare un programmatore di questa serie è la vera forza del COBOL professionista una azien- COBOL). I compilatori professio- da deve essere disposta ad inve- nali sono costosi e inizialmente in- stire almeno tre anni di formazione/ disponibili sulle piattaforme micro, affiancamento e questo oggigiorno con la lodevole eccezione dei si- viene considerato un costo, piutto- stemi che supportano il CP/M. sto che un investimento. La diffusione del personal com- C’è da dire un’ultima cosa sull’uso puter in ambito professionistico del linguaggio, che è la seguente: ha cambiato molto le cose. In fon- pochi, se non addirittura pochis- do una rete di PC vale quanto un simi, programmatori utilizzano la mainframe (non sempre, ma è un ricchezza sintattica del linguaggio. discorso che ci porterebbe lonta- Nel tempo si è creato in tutte le no). aziende una sorta di “lessico fami- Per quanto accennato sopra il gliare”, per dirla alla Gizburg, che COBOL si è fatta una cattiva fama prevede l’utilizzo di costrutti il più e gli ambienti, diciamo così, pro- elementare possibile, anche per gressisti non hanno esitato a vitu- una ragione di manutenzione del perarne l’utilizzo. Se questo è sta- software stesso. Le nuove gene- to un bene o il contrario non sta a razioni di programmatori e i tempi me decidere. Da un lato si è persa di consegna sempre più stringenti una professionalitè elevata, dall’al- non lasciano speranze di procede- tro i nuovi idiomi, più facili all’ap- re altrimenti. Forse esiste un as- proccio, hanno permesso a molte sioma che implica la longevità di persone l’avvicinarsi alla program- un linguaggio di programmazione mazione. Ci sono dei pro e dei direttamente correlata con la ric- contro, come in tutte le cose. chezza sintattica. Succede che al- l’inizio esce una versione spartana Dopo questa lunga ma doverosa e minimale, poi a furia di aggiun- panoramica sulla filosofia del lin-

68 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 guaggio COBOL veniamo a parla- (se no che ci staremmo a fare?). re di cose pratiche. Prima di tutto E’ possibile che se il vostro retro bisogna procurarsi un compilato- computer preferito supporta il CP/ re se si vuole seguire con profitto M, troviate in giro le immagini di un il corso che proponiamo. -”Bravo! compilatore. magari non sarà una E dove ne trovo uno?”. Tranquilli, scheggia, ma che importa? è più semplice di quanto si creda. Ad esempio per Apple IIe sotto Rivolgendosi all’Open Source è CP/M la Microsoft (sì, sempre lei) possibile recuperare un buon com- ha commercializzato un compilato- pilatore che gira con GCC (che er- re chiamato COBOL-80, elemento roneamente viene considerato un di una serie di prodotti il cui espo- compilatore di codice C, in realtà è nente più famoso è il BASIC-80. uno dei cross compiler più flessibili Su SurgeForce.org si possono re- che ci sono in giro). perire vari progetti che hanno a che Se decidete di seguire questa stra- fare con l’argomento. Uno di questi da il prodotto si chiama OpenCobol propone un compilatore minimale e si possono scaricare i sorgenti da per Windows, chiamato Tiny Cobol. questo link: Lo abbiamo scaricato e provato http://www.opencobol.org/modu- trovandolo per la verità non troppo les/mydownloads/ esaltante... Scelte alternative possono essere Ancora, all’indirizzo: le versioni datate che qualche uten- http://www.netcobol.com/pro- te a volte svende (anche se teori- ducts/windows/netcobol.html camente non sarebbe legalmente si trova un prodotto commerciale ineccepibile) su eBay. La Microsoft chiamato NETCobol, adatto all’am- ha commercializzato per un certo biente .NET che sfrutta la IDE di tempo un compilatore per Windows Visual Studio. Ne esiste anche una chiamato Microsoft COBOL. Altra versione “Student”, se volete pro- ditta specializzata è la MicroFocus varci... Insomma non ci sono scuse che costruisce compilatori per tutte del tipo “non trovo un compilatore le piattaforme ed ha anche una ver- in giro” :-) sione educational molto bella chia- mata “Personal COBOL” che viene Ci fermiamo qui per questa punta- venduta in libreria (non in Italia). Si ta; nella prossima si comincerà sul veda la prova software in questo fa- serio con i primi facili programmi. scicolo. Un compilatore molto diffu- Vedrete, alla fine il COBOL vi pia- so all’epoca delle reti Novell era un cerà! certo “MBP COBOL”, prodotto da una ditta tedesca (la MBP, appun- [Tn] to), il cui acronimo non chiedetemi per cosa sta :-). Una fonte alternativa ma molto valida è fornita dal retro computing

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Biblioteca

Retro Gaming Hacks

fia sull’argomento raccogliendo il Monografie vec- lavoro di veri e propri fanatici dei chie e nuove ana- video giochi e proponendo vari ti- lizzate e toli. Ultimamente è apparsa anche rivisitate. in Italia una rivista dal nome retro Gamer, peraltro già presente negli States, dedicata appunto ai titoli che hanno fatto la storia dell’indu- stria dell’intrattenimento elettroni- co. Nello specifico questo volume in- iocare i videogiochi nati titolato Retro Gaming Hacks è un assieme alle prime mac- libro a 360 gradi sul mondo del re- Gchine di calcolo perso- tro gaming e si propone come una nali o alle console che hanno visto autentica bibbia indispensabile a la luce nei primi anni ‘80 sembra coloro che vorrebbero rivivere le piaccia abbastanza. Questa affer- vecchie atmosfere della gioventù mazione è suffragata dal discre- ma non sanno da che parte comin- to movimento che si nota attorno ciare. a certi sistemi come l’, Gli argomenti trattati vorrebbe- conosciuto anche con il nome di ro coprire tutte le facce del feno- VCS, negli ambienti di compra- meno e sono organizzati appunto vendita di materiale obsoleto. Non in hacks che potremmo tradurre mancano i siti Web dedicati più o come “pillole di saggezza”. meno esclusivamente a questa at- L’esperienza dell’autore gli per- tività e per finire basti pensare al mette di fornire ottimi consigli che discreto successo riscosso dagli spaziano dalla manutenzione delle emulatori sia di home che di con- vecchie console fino alla stima del sole che infine di coin-up. materiale in vista di un acquisto, Per essere onesti penso che il passando attraverso consigli tecni- successo sia più dovuto al fatto ci su come installare gli emulatori che si trovano in giro gratis piutto- migliori attualmente disponibili sul- sto che all’esistenza di una diffusa le tre piattaforme in uso: Windows, passione per questi titoli. e Mac OS X. Non sorprende quindi che anche Prodigo di consigli e informazioni l’editoria rilasci qualche monogra-

70 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 anche per i possessori dei vari VIC, guerra di prezzi dalla quale ne uscì Apple II, Atari, etc... rappresenta a pezzi. Scheda una interessante fonte di informa- Stranamente la definizione di re- zione e di confronto fra i vari siste- tro gaming sembra fermarsi prima Titolo: mi, visti dall’ottica di un utilizzato- dell’introduzione del PC come mac- Retro Gaming re. china da gioco, eppure ci sarebbe Hacks L’autore non dimentica tutto il filo- molto da dire (e da giocare) anche ne delle avventure testuali o semi- dopo tale epoca. Anch’essa gode, Sottotitolo: grafiche e nemmeno i tool più im- a mio modestissimo avviso, di tito- portanti che sono nati a sostegno li giocabilissimi e particolarmente Autore: dello sviluppo dei titoli o alla loro coinvolgenti, soprattutto perché è Chris Kohler personalizzazione. cominciata l’era delle schede gra- Per quanto riguarda la questio- fiche accellerate, con tutto l’evolu- Editore: ne dei diritti sui titoli, l’autore non zione che ne è seguita e che è sot- O’Reilly sembra darsene molta pena, come to gli occhi di tutti. del resto è atteggiamento comune Anno : per gli statunitensi, abituati a con- 2005 siderare sacri i diritti commerciali [L2] e a guardare i dollari con estremo SBN : rispetto. Del tutto assente l’idea di 0-596-00917-8 una etica che possa considerare patrimonio di tutti le idee tecniche Table of Contents Pagine: sottostanti questi prodotti, dopo Copyright 502 congruo lasso di tempo dal loro riti- Foreword ro dal mercato. Credits Lingua: Preface Inglese Conclusione. Chapter 1. Playing Retro Games Anche coloro che non intendano Chapter 2. Playing Neo-Retro Games Prezzo: cimentarsi nell’operazione nostal- Chapter 3. Playing Arcade Games on $25 gica del far rivivere un gioco che Your Computer magari ci ha parecchio impegnati Chapter 4. Playing Classic Console Genere: in gioventù, troveranno in questo Games Manuale volume una buona desamina del- Chapter 5. Playing with Early Perso- l’hardware disponibile all’epoca nal Computers Soggetto: d’oro di questi sistemi e in partico- Chapter 6. Playing with Text Adven- Videogiochi, retro- lare per il periodo che precede il tures computer grande crack dell’industria videolu- Chapter 7. Playing with DOS dica americana (1983). Per chi non Chapter 8. Playing at Game Design fosse adeguatamente informato Chapter 9. Playing Around with Other diciamo brevemente che attorno al Neat Stuff 1982-83 l’industria dei video giochi, Colophon allora esclusivamente statunitense, Index si scontrò con il Giappone in una

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Retro Code

AppleSoft Integer Basic (parte 4) Riprendiamo l’esame del lin- testare il colore del pixel indivi- I fondamenti della guaggio Integer Basic di Apple duato dalle due coordinate (oriz- programmazione con l’esame delle funzioni built-in zontale e verticale) definite dai Basic attraverso e degli statement specifici del si- due parametri; il colore viene in- l’esame di uno stema. dividuato da un numero compre- dei primi inter- Le funzioni so fra 0 e 15; preti in assoluto Come ogni linguaggio che si ri- SGN(expN) - testa il segno di disponibili sui spetti anche l’Integer Basic Ap- una espressione numerica; re- sistemi home. plesoft dispone di alcune funzioni stituisce -1 se l0espressione è utili per ottenere dei valori durante negativa, 0 se vale zero e +1 se l’elaborazione. Dato che si tratta l’espressione è positiva; di un interprete che gestisce solo PDL(expN) - restituisce un valore l’aritmetica intera le funzioni sono compreso fra 0 e 255 corrispon- limitate a questo range di valori. dente alla posizione del potenzio- Ad esempio mancano le funzioni mentro del paddle individuato dal trigonometriche (seno, coseno, parametro (compreso fra 0 e 3). tangente, etc...). In effetti sono solamente sette e precisamente: Questo è quanto per le funzioni, ABS(expN) - restituisce il valore davvero in numero minimale. Se assoluto di un numero (cioè se poi si aggiunge che non è possi- era negativo diven- bile definire delle funzioni utente Tabella Colori ta positivo); nel programma, il quadro si pre- 0 = Black LEN(exp$) - resti- senta molto limitativo. 1 = Magenta tuisce la lunghezza Si tenga presente comunque 2 = Dark Blue di una stringa; che si tratta di un linguaggio nato 3 = Light Purple 4 = dark Green PEEK(expN) - re- nel 1977/78, in un’epoca dove già 5 = Grey stituisce il contenu- essere in grado di programmare 6 = Medium Blue to decmale di una un calcolatore appariva qualcosa 7 = Light Blue cella di memoria; di magico. 8 = Brown 9 = Orange RND(expN) - re- 10 = Gray stituisce un numero Gli statement. 11 = Pink casuale compreso A parte alcuni costrutti classi- 12 = Green fra 0 e exprN - 1; ci come LET, IF, GOTO, FOR, 13 = Yellow 14 = Blue/Green S C R N ( e x p N 1 , NEXT, etc... il linguaggio dispone 15 = White expN2) - serve per di istruzioni specifiche per il siste-

72 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 ma sul quale è progettato (che così una istruzione ricordiamo si tratta dell’Apple ][). IN# 6 implica che la prossima istruzione INPUT leggerà dal COLOR = expN floppy. Assegna il colore definito dal- l’espressione numerica expN PR# expN che deve essere compresa fra E’ analoga alla IN ma trasferi- 0 e 15. I colori corrispondenti sce l’output anzicché l’input. Lo sono rappresentati nella tabella slot 0 in output è assegnato al riassuntiva nella pagina prece- video. dente. TAB expN DSP var Sposta il cursore orizzontal- Setta lo stato di Debug Mode mente nella posizione assoluta per la variabile indicata. Questo specificata dalla espressione provoca la stampa del mumero numerica expN che deve essere di riga tutte le volte che duran- compresa fra 1 e 40. L’Apple ][ te l’esecuzione del programma il dispone di un video testo da 24 valore della variabile cambia. righe per 40 colonne. Si annulla con: VTAB expN NO DSP var Fa lo stesso lavoro della TAB, solo lo fa in verticale spostanto il TRACE cursore nella posizione assoluta Attiva il trace del programma in specificata (fra 1 e 24). esecuzione, cioè la stampa dei numeri di riga via via che sono Per quanto riguarda la grafica eseguiti. l’Apple ][ dispone di tre modi di funzionamento: NO TRACE Annulla il comando TRACE. TEXT che dispone il video 24x40 senza grafica. IN# expN Setta la periferica di input in- GR definisce una modalità mi- stallata nello slot corrispondente sta che prevede 4 righe di testo al numero specificato in expN in basso e una area indirizzabile che deve essere compreso fra 1 a pixel nella parte superiore del e 7. L’Apple ][ dispone di otto slot video. Le operazioni PRINT agi- di espansione (ma il numero 0 è scono solo nella parte testuale, occupato dalla tastiera). Nello che scrolla autometicamente, slot 6, secondo lo standard viene mentre per indirizzare la parte di installato il controller dei floppy, video grafica è necessario utiliz-

73 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 zare le specifiche istruzioni. La giuntive note a tutti. parte grafica permette di indiriz- Ad esempio zare una matrice di 40x40 punti. CALL -936 Per rinunciare alle quattro righe è la CLEAR che manca nel di testo si opera nella seguente linguaggio, cioè l’istruzione che maniera: cancella il video e posiziona il cursore in alto a sinistra. 10 GR: POKE -16302,0 Oppure la CALL -868 Che inizializza tutto lo schermo che cancella la riga dalla posi- con il colore 0 (nero). zione del cursore in poi. O ancora l’istruzione La grafica ad alta risoluzione CALL -912 (HIRES) si può ottenere solo che scrolla il video di una riga con chiamate CALL da Basic alle verso l’alto. routine di questo package che è presente in ROM ma che non è La cosa più fastidiosa, ma con stato inserito nel Basic. Questo il tempo ci si fa l’abitudine, è succederà con l’erede dell’Inter- quella di dover specificare gli in- ger Basic, cioè quel Basic Ap- dirizzi con un numero decimale plesoft che ha accompagnato e quindi negativo se superiori i prodotti Apple fino all’avvento ad una certa soglia. Si posso- del MAC. no capire i progettisti, preoc- cupati di non infastidire troppo Il ricorso alle routines in lin- il potenziale utilizzatore con la guaggio macchina era una co- notazione esadecimale, ma per stante dei primi programmatori contro i programmatori, quel- dei sistemi personali. La voglia li veri, avrebbero preferito una di ottenere quel qualcosina in scelta diversa o quanto meno la più, indispensabile per stupire possibilità di esprimere queste gli amici, stimolava ad imparare i grandezza anche attraverso una più intimi segreti del sistema cui notazione più tecnica. si disponeva. La documentazione era qua- si sempre completa anche di questi entry-point, altrimenti ci pensavano le riviste di settore a fare man bassa di questi “segre- ti” con lo scopo di dimostrare la loro indispensabilità ai lettori. Nell’Apple alcune chiamate sono talmente usate che sono diventate di fatto istruzioni ag-

74 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 Per completare il discorso sul- Si conclude a questo punto la l’Integer Basic di Apple vi pre- serie dedicata al linguaggio In- sentiamo la mappa di memoria teger Basic che equipaggia i del sistema Apple ][. primi modelli della serie Apple II. Abbiamo visto che si tratta Il primo K di RAM, quello che va di un interprete ridotto all’os- dall’indirizzo 0x0000 a 0x03FF so che riserva molta attenzione è riservato per l’elaborazione alle istruzioni di debug dei pro- interna. Il processore (Mostek grammi. Questo aspetto rivela 6502) ha una particolarità: indi- l’attenzione dei progettisti verso rizza molto bene la pagina zero gli “apprendisti stregoni”, coloro della memoria che viene usata cioè che cominciavano a cimen- come una riserva di registri. tarsi con la programmazione dei Dall’indirizzo 0x0400 a 0x7FF calcolatori senza che ancora sia c’è lo spazio della memoria vi- stata creata alcuna scuola o che deo. l’editoria abbia sfornato molti di- La RAM installata sul sistema toli dedicati all’argomento. Nes- può essere 16 o 48 Kb, in ogni suno sapeva come si doveva caso lo spazio utilizzabile dal- insegnare la programmazione l’utente con programmi BASIC e questo, anche se ha significa- o routines in linguaggio macchi- to un ritardo di qualche anno, è na possono stare a partire da stato un bene perché ha rivelato 0x0800 fino a 0xBFFF (se sono i veri talenti obbligando le per- installati 48K di RAM). sone a pensare con la propria Per quanto riguarda il BASIC testa. esso può essere “costretto” entro E’ proprio quello che manca due limiti precisi: LOMEM e HI- oggi: il piacere della sfida men- MEM. LOMEM viene impostato tale verso i problemi scientifici. di default al valore 0x0400 men- E’ di questi giorni la notizia che tre HIMEM rispecchia la quantità le facoltà di fisica e matematica di RAM disponibile al momento in Italia sono al minimo storico dell’accensione. di iscritti. Tutti vogliono fare gli Lo spazio di indirizzamento del ingegneri, si guadagna di più e processore (che ha una gestio- si fatica meno... Meditate gente, ne memory-mapped) è compre- meditate. so fra 0xC000 e 0xCFFF, segue una zona riservata ad espansio- [Tn] ni future ed infine, nella parte alta degli indirizzi, la ROM con monitor e BASIC. Da 0xE000 a 0xFFFF, per 16K di utilizzo.

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Posta

Da xyz (anonimo) via Internet caricamento, e poi si “leggevano” A colloquio con i Complimenti doverosi (e meritati) sul proprio sistema. In fondo i CD lettori per la vostra iniziativa. Volevo chie- e DVD che vengono allegati oggi dervi se prevedete in futuro una ru- non sono forse l’evoluzione delle brica dedicata ai giochi per le con- cassette audio di ieri? sole e i PC come il Commodore 64 In rete ci sono dei repository con e lo Spectrum della Sinclair. materiale del genere, ad esempio Personalmente all’epoca posse- per lo Spectrum, che mi sembra sia devo lo Spectrum, anche perché il tuo sistema di affezione, vale la mi sembra di ricordare che costas- pena visitare il sito www.worldofs- se significativamente di meno. Poi pectrum.org che è fornitissimo, an- nel corso degli ultimi dieci anni mi che se il materiale è in inglese. hanno offerto un paio di C64, un Analoghi siti si trovano, anche in Amiga 500 e una console della Nin- italiano, per sistemi diversi come tendo. Tutto materiale che ho avu- appunto quelli della Commodore. to gratis e che ho anche utilizzato, Sul numero di luglio/agosto abbia- anche se molto parzialmente. Ad mo ospitato la recensione della rivi- esempio so pochissimo dell’Amiga sta Amiga Magazine che ha un sito e ho anche pochi dischetti. dedicato dove si possono scaricare Sarebbe bello che Jurassic News i fascicoli in formato PDF e le imma- diventasse come le riviste del 1985 gini dei floppy allegati (a proposito o giù di li, che allegavano una cas- del materiale per Amiga del quale setta di software per il computer di lamenti uno scarso possesso). loro specializzazione, ve lo ricor- Per quanto riguarda la possibilità date? di realizzare qualcosa del genere anche per JN, perché no? E’ una Risponde tn buona idea che per la verità la re- Il fenomeno dei supporti allegati dazione già aveva discusso nella alle riviste viene da molto lontano. forma di mantenere una sezione Anzi, c’è stato un periodo durante il o più sezioni tematiche, sul nostro quale esistevano delle vere e pro- sito con il materiale elettronico del prie riviste su cassetta. Compravi quale si parla nel fascicolo. la cassetta in edicola con a corredo Vedremo cosa si può fare nel cor- uno scarno fascicoletto contenente so del 2007, per ora non promettia- giusto le istruzioni per procedere al mo nulla!

76 Jurassic News - Anno 1 - numero 6 - novembre/dicembre 2006 Certo devi farti un po’ le ossa per apprendere le procedure che per- mettono di passare queste imma- gini binarie sul sistema di destina- zione. E’ un tema che dobbiamo affrontare sicuramente su JN, vista la mission culturale che ci propo- niamo. Infine la questione dei retro game. Devo confessarti che nessuno dei collaboratori della rivista è partico- larmente addentro a questo mon- do. Solamente Lorenzo (L2) ci si fa qualche puntatina ogni tanto. Qual- che persona ci ha contattato con la proposta di curare una rubrica di recensioni di vecchi titoli ludici, ma poi non se n’è fatto nulla, pur- troppo. Quello che è sicuro è che la rubrica ha già un nome (indovi- na... ma “retro-game”, naturalmen- te!), perché nel piano editoriale era stata prevista e vedrai che prima o poi qualche contributo finirà per ospitarlo. Le mie intercettazioni te- lefoniche e lo sniffing di certe reti che so io, mi dicono che Lorenzo sta già lavorandoci...

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