mensile di intelligente n.9 dicembre 2004 intrattenimento 2 EDITORIALE bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

MAra Codalli Eugenia ROmanelli Vera RIsi Direttore arTistico Direttore responsabile viceDirettore bazar 12 2004 laboratori studenti la sapienza 3 www.bazarweb.info

Manifestazioni

illegali di PENSIERO

Vuoi esprimere liberamente il tuo pensiero? Preparati a evadere, a scavalcare barriere e a muoverti in modo clandestino. Perché per riappropriarti dei tuoi spazi spesso devi scegliere l’illegalità La nostra società richiede una qualifica specifica, una specializzazione sempre più approfondita, ritmi di vita serrati e schemi per poter “vivere fare qualcosa per potersi realizzare nella vita, ma anche solo per ottenere un posto dove rifugiarsi. C’è un isolamento che ci allontana nonal meglio”. tanto Saper dall’ambiente che ci ospita nel quale passiamo, ma nel quale non viviamo come dovremmo. Siamo senza un posto dove poter essere indipedagli altri, quanto liberi. Siamo così incastrati nelle nostre idee e nelle righe delle istituzioni che per poterci esprimere liberamente dobbiamo evadere, scavalndenti, veri e soprattutto che noi stessi abbiamo creato. C’è chi sceglie luoghi e vie legali istituzionali, senza però trovare posto per sé. care con insistenza quello Nascono cosi tanti movimenti di espressione libera (da vincoli). Arte per chi la fa e per chi ne fruisce. Nessuna approvazione di esterni, nessun La voglia di esprimere se stessi in questi casi irrompe nelle piazze, nei buchi neri dell’etere, su Internet, nel cinema e nel teatro, ovunque. vincolo legale o fisico. Per trasmettere emozioni agli altri non servono leggi o musei di chissà quale eleganza, basta avere la passione da trasmettere, anche a tutt (Di Valentina Ruocco, Cristiano Suriano) i i costi. Quell’insostenibile leggerezza dell’etere Sono circa 140 le televisioni semiclandestine sorte in Italia sulla scia della bolognese “ “street tv”, microemittenti che sfruttano i così detti “coni d’ombra” ( frequenze non ancoraOrfeo TV acquisite”, nata nel da 2002.nessuna L’ultima televisione) frontiera per della mandare libertà in di onda espressione quello che si chiama dicono. E’ una situazione analoga a quella degli anni ’70, quando le radio libere cominciarono a trasmettere con successo contenuti innovativ gli altri non leggi statali lo vietassero. A inaugurare il fenomeno delle “tv di quartiere” a corto raggio è stata appunto “Orfeo tv”, nata il 21giugno 2002i e da originali nonostante le Vitali e che trasmette in un area di 200 metri nell’omonima via Bologna. La durata delle trasmissioni di una emittente-tipo è di poche oreun’intuizione al giorno diGiancarlo senza palinsesto e concentrata su documenti video locali e internazionali: denuncia sociale, riprese di eventi cittadini, cortometraggi, filmati, rigorosamentereper interviste. Piccole, efficaci ma per qualcuno iti in Internet e scomode, le street tv fannocontroinformazione e può capitare che qualcuna venga chiusa. E’ il caso di “ la televisione dei lavoratori FIAT di Termini Imerese, e diDisco “ volante telefabbrica”, determinante per l’esistenza e l’attività delle tv di quartiere. La legge ”Mammì gestita primada una e cooperativala Gasparri poi di disabili stabiliscono di Senigallia, che subito oscurate. L’aspetto della legalità è né esercitare impianti di telecomunicazioni”. Per il proprietario di una tv di strada non in regola è prevista una sanzionesenza autorizzazione amministrativa non dai è250 possibile ai 10 mila “installare, euro fino all’arresto da 6 a 18 mesi. Le tv di quartiere che attualmente trasmettono sul territorio italiano sono illegali ma i titolari dichiarano di appella Costituzione che garantisce la libertà di pensiero con ogni mezzo di diffusione rsi all’ art. 21 della politico e mediatico inaugurando tra i primi una delle street tv del Lazio, TMO: . Duro e polemico il tono di Antonio Ciano, l’uomo che da solo ha sfidato il sistema realtà”, ha detto. “Basta con la pubblicità e la moda, un freno ai reality show, la televisione deve mostrare la (Di Renzo Di Falco, Alesia Del Monte, Simona De Piccoli) 4 studenti la sapienza laboratori bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Intervista all’antropologo Massimo Se ami un libro lascialo libero Canevacci, docente di antropologia culturale Si chiama bookcrossing il fenomeno nato in America e lanciato in Italia a Settembre 2003 presso la fiera letteraria di Mantova grazie all’attività all’università di Roma “ La Sapienza” di Fahrenheit, il programma radiofonico diRadio Tre. E’ il nuovo cult del , ovvero Cos’è per te l’arte o espressione libera? E l’arte libera è sempre libera? momento, nata con lo slogan:“se ami un libro lascialo libero” L’arte in senso stretto non esprime solo libertà ma processi di liberazione, in quanto il prodotto abbandonalo sulle panchine di un parco, in metropolitana, al bar, in artistico comunica al fruitore ciò che va oltre la legittimazione dello status quo, favorendo spiaggia, al cinema o a riposo in una sala d’attesa. E’ un movimento processi di auto liberazione. Nell’arte c’è sempre un istanza critica e sovversiva nei confronti vivo, solo in Italia gli aderenti al bookcrossing (bookcorsari) sono dell’etica, della morale, dei codici, dei comportamenti. 21mila. I membri della vasta comunità amanti dei libri, si incontrano virtualmente tramite internet sul sito ufficialewww.bookcrossing.com ( ) per donare o ricevere un libro giudicato particolarmente interessante Quale è il limite tra la libera espressione e quella controllata dalle istituzioni? e significativo, che a sua volta sarà poi donato e/o ricevuto tutte le E’ difficile stabilirlo, ma il limite può essere valicato quando non tanto l’arte riconosciuta, ma volte che troverà qualcuno pronto ad accoglierlo. Un solo obbiettivo: quella che esprime la molteplicità dei linguaggi e che colloca lo spettatore in un’area liminoide, trasformare il nostro mondo in unenorme biblioteca libera. Il viene espressa nei circuiti istituzionali e nei luoghi tradizionali. Se la sua potenza innovativa è bookcrossing è sentito dai bookcorsari come una vera e propria abbastanza prorompente non subirà la normalizzazione delle istituzioni. Perché le istituzioni “missione di pace” per favorire, diffondere e liberare dalle barriere neutralizzano l’opera d’arte e gli artisti perdono in esse la loro potenza liberatoria. burocratiche, e non solo, le culture del mondo nel mondo. Perché fuori dagli schemi e dai luoghi istituzionali? Qualsiasi forma istituzionale spinge l’artista anche implicitamente a scegliere differentemente il proprio contenuto espressivo. Ci sono artisti che si incuneano negli interstizi non ufficiali della comunicazione della metropoli e lì creano materia espressiva non riconducibile alle norme Illegale o no…comunque graffito del potere consolidato e ossificato. Qualora venga meno una corrispondenza tra autonomia espressiva dell’artista e dimensione di liberazione del prodotto espressivo, l’artista diviene Un’arte collettiva, un esposizione murale di pubblica accessibilità. una sorta di stipendiato. Senza questo binomio egli diviene colui che lavora a progetto per Graffiti è scrivere sul muro, è ogni dipinto figurativo realizzato con un’istituzione. semplici materiali (bombolette spray, rulli, gessetti) e in luoghi tradizionalmente non destinati a questa attività.writing Il nasce come espressione di ribellione sociale sul finire degli anni ’60 nei ghetti neri Hai mai incontrato un artista “fuori”? degli U.S.A. Raggiunge l’Europa solo successivamente. Quella dei Ho conosciuto artisti che usano il proprio corpo come testo non vedendolo più come writers è una cultura variegata e complessa nella quale confluiscono uno strumento attraverso il quale realizzare l’arte, ma come tessuto di menti, ascrivibile e elementi legati a storia, tradizioni e singole personalità. In passato ci modificabile come opere d’arte. Negli anni ’80 incontrai un artista CatalanoMarcelia Antunes sono state discussioni sulla reale comprensione dei graffiti nell’ambito Roca, il quale instaurava un rapporto tra computer e spettatore tale da renderlo uno spett-attore, dell’arte, ma come ogni altra forma artistica, il graffito richiede che modificando il corpo dell’artista attraverso il computer modificava il testo dell’opera d’arte. medesime capacità di produzione ed espressione: passione, creatività, talento e impegno. A differenza di altre forme d’arte però il graffito si muove a cavallo tra legalità e illegalità: nasce come azione illegale, una Un’altra artista franceseOrland , modifica il corpo, morfizzando il proprio viso tramite personaggi sorta di invasione di spazi e beni pubblici, con lo scopo di raggiungere presi dalla storia dell’arte di altri paesi come donne IncaS. o Teresa, per testimoniare l’esigenza più persone possibili e di creare una nuova forma d’arte basata sulla di un’identità fluida, molteplice, tecnoidentitaria. Poi c’è l’arte più performativa, come le libera espressione. Per evitare un abuso di libertà le istituzioni hanno performance teatrali o musicali inscenate non negli spazi tradizionali ma nelle aree dismesse. cercato di incanalare il fenomeno in una forma più controllabile, Anche l’arte del riciclaggio di merci in disuso per essere ricontestualizzate artisticamente mettendo a disposizione dei writers dei “muri legali”, appositamente esprime un legame tra il corpo dei corpi e il corpo delle merci. destinati a murales e dunque senza conseguenze giuridiche. Resta il fatto che per i graffitari i muri bianchi sono brutti. E allora perché non cambiare volto alle città e rinnovare le aree suburbane? Ogni buon C’è una trama che connette tutte queste forme artistiche? writer cominciataggando (lett. firmando) nel proprio quartiere, sui treni, nei depositi di metro e autobus, durante il giorno e la notte con in La trama che le connette è disordinante. E’ il singolo soggetto che crea questa trama e ognuna spalla lo zaino pieno di bombolette. I graffiti sono un avventura: correre, è diversa, scomponibile e modificabile. infiltrarsi, fuggire. Dipingi con l’adrenalina e la trasmetti con il tuo graffito e che questa forma d’arte sia solo tua, è testimoniato dallaTag . La Tag è la firma, strumento fondamentale per l’identificazione di un writer, Cosa significa libera espressione nella società attuale? Ci sono differenze rispetto al con cui l’artista crea se stesso e la leggenda del suo nome, senza passato? Quali? per questo sentirsi da solo con la propria arte, ma con la possibilità di entrare a far parte di unaCrew . La crew è un gruppo di writers che C’è una risorsa che libera sempre più l’arte: la tecnologia. L’arte e la tecnologia si sono sentono una sorte di coesione, di condivisone di idee e di un’identità sempre intrecciate, trovando soluzioni di volta in volta più o meno significative. Le tecnologie che li stimola e allo stesso tempo li protegge mentre danno forma contemporanee rappresentano una frattura dalla tradizione, spingendo la forma espressiva concreta al loro impulso artistico. I graffiti non sono come gli altri dipinti, dentro contesti (Internet, etc.) in cui essa non rimane fissa o vincolata al suo autore, ma sono arte pubblica nel senso migliore del termine perché sono creati in diviene modificabile, nel tempo e nello spazio. Il rapporto comunicazione-tecnologie ha come pubblico e per il pubblico. E’ solo a questo stesso pubblico che spetta conseguenza il potere di controllo dei flussi espressivi. Se da un lato la dilatazione, conseguente riuscire a distinguere un atto vandalico da una forma d’arte. la diffusione delle nuove tecnologie, permette a chiunque di comunicare la propria “opera”, dall’altro si creano sfondi inquietanti di manipolazione. (Di Federica Esposito, Giulia Arduini, Susanna Perrotta, Emanuela (Di Annamaria Placido, Laura Guglielmo) Ermacora)

Il cinema sotto il Cinema La storia comincia così. Ci sono due fratelli nati dalla stessa madre, abitano la stessa casa. Si somigliano molto eppure sono diversi, nel modo di parlare, di camminare, di mostrarsi in pubblico: il più grande è appariscente, sicuro di sé, anche se non sempre la sua intelligenza va a buon fine; il secondo è più riservato, molto sensibile e acuto, tuttavia le sue grandi doti sono spesso offuscate dall’esuberanza dell’altro. “Cinema” e “cinema indipendente” sono i protagonisti del racconto. Se del primo si sa già tanto, del secondo si ignora quasi tutto. Si potrebbe azzardare una doppia definizione: da un lato c’è il cinema indipendente nel vero senso della parola, il cosiddetto piccolo cinema, realizzato con pochi mezzi, che punta soprattutto sulle idee, e dall’altro quello fatto solitamente da personaggi già noti in altri ambiti, non escluso quello cinematografico, che sfruttano tale successo per realizzare progetti propri. L’origine della sua filosofia è da ricercarsi negli ‘60 dove film come“La verifica incerta”(1964) di Gianfranco Baruchello di una strana “malattia” proveniente dall’America. Si arriva a un modo e diversoAlberto Grifidi concepire, considerato l’arte il sumanifesto pellicola del e, cinemada allora indipendente ad oggi, si è italiano,fatta strada sono una il sintomo convinzione: indipendente è chi non si assoggetta ai canoni del cinema nazionale argomenti che vanno oltre le tematiche ufficialmente riconosciute. Quello, chi del si contrapponecinema indipendente a un circuito è un cinematografico universo sotterraneo troppo ricco rigido di potenzialità,ed è disposto che a trattarenella maggior parte dei casi è costretto a districarsi fra budget esigui e beghe legali; nel corso degli anni si è trasformato per forza di cose in un prodotto di nicchia, perdendo progressivamente visibilità e attrattiva sia per il pubblico sia per i potenziali produttori e distributori. Se questa è la situazione italiana, viene spontaneo un confronto con la mecca del cinema e la patria delle Majors, cioè Hollywood, dove paradossalmente si hanno più probabilità di essere notati con un film low-budget (a basso costo) che qui in Italia. Passando alle forme pratiche che il cinema indipendente assume, la più efficace è senz’altro il la porta di servizio per entrare nel cinema con la “c maiuscola”, il corto sta lottando per acquistare la dignità di operacortometraggio autonoma;. tuttaviaConsiderato per i problemispesso come legati alla visibilità e in particolare per problemi commerciali, visto che praticamente non ha mercato, rimane confinato nell’ambito dei festival. Raramente approda al cinema. Nonostante questo, grandi passi avanti si sono fatti in particolare nel campo della produzione con la nascita di case anch’esse indipendenti, come la Infinity Media, e non ultimo è da considerare il finanziamento statale, con l’articolo 8. Un campo tutto da esplorare è invece quello della distribuzione.Pablo OgniFilm o anno la in Italia viene prodotto un numero cospicuo di film, ma ben pochi riescono a “farsi vedere”, questo perché nella maggior parte dei casi si punta di più sulla produzione lasciando in forse un elemento altrettanto importante come la diffusione del lavoro finito. C’è chi riesce ad arrivare alle grandi distribuzioni e chi può invece puntare su quello che sarà probabilmente il futuro del cinema d’avanguardia, cioè la rete: Internet diventa vetrina e spazio espositivo. Le prime esperienze nel campo si collocano intorno al 1993, a San Francisco e Seattle, dove un gruppo di autori indipendenti realizza, a basso costo e con tecnologia digitale, prodotti che mettono in rete, scavalcando così le Majors e i circuiti di distribuzione tradizionale. All’interno dello stesso quadro si potrebbe inserire il manifestazione completamente virtuale che da quest’anno, per tutto il mese di marzo, ha permesso a una giuria, compostaNiff ,da Net soli Indipendent internauti, Filmdi visionare Festival, i ventuno film in concorso sul proprio computer e decretarne il vincitore, che è rimasto su internet per tutto il 2004. Naturalmente non mancano sull’argomento pareri favorevoli e contrari: da un lato c’è chi ritiene la distribuzione delle pellicole in rete un nuovo canale di promozione, e dall’altro chi imputa al web la futura morte del cinema. Comunque accanto a Internet si sta affacciando la possibilità di una diffusione direttamente su dvd, le cui potenzialità non sono affatto da sottovalutare. (Di Chiara Guarino, Pamela Gagliardi) bazar 12 2004 laboratori studenti la sapienza 5 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Illegal Art Show: chiamata alle arti E’ l’ultima tendenza nel circuito della comunicazione autoprodotta. E’ il richiamo per tutti quelli che hanno qualcosa da far vedere, pittori, disegnatori, scultori, musicisti, performer, street-artisti multimedialisti, stilisti, installatori ambientali, per coloro che pensano di essere artisti o che credono chefotografi, tutti l fumettisti, per chi vuole mostrare le proprie opere senza chiedere il permesso a nessuno. Una mostra d’arte, o meglio un’ “opera d’arte collettiva” autogestitao siano, per i curiosi, autorizzata. Da Milano si è già diffusa a Roma, Bologna, Torino e Catania. Un richiamo che vola su Internet o un passaparola per riunire tutti, queautofinanziata, non le barriere tra arte, artisti e pubblico, e che lo vogliono fare in uno spazio urbano, aperto, libero dai vincoli e costrizioni di musei e gallerie. lliUn che mo vogliono abbattere liberare l’espressività di ognuno, dove artista e fruitore si confondono, dove chi ha bisogno di esplodere fuori dai luoghi artistici deputati all’esibiziomento d’incontro per non c’è discriminazione tra forme artistiche, in cui la creatività è l’unica parola d’ordine. L’Illegal Art Show ha lo scopo di influire nel flusso spazio-ne lo può fare, dove che scorre ininterrottamente sempre uguale a se stesso. Riappropriazione dello spazio urbano soprattutto di quelle aree di attraversamentotemporale tra il della metropoli il non-luogo di consumo, spazi dove i rapporti sociali diventano impossibili e la routine fa abortire ogni possibilità di attivazione cerebrale. Attraversarenon-luogo di gli lavoro spazi e u recuperando delle informazioni come gli elementi architettonici, l’illuminazione, i rumori, gli odori e i colori, individuare luoghi atti a instaurare un dial rbani diventare prosumer (produttore-consumatore). Z.B. è nato 26 anni fa a Roma, città dove vive e dorme, cosi racconta (preferendo restare anonimo).ogo con lo spazio, Come sei venuto a conoscenza dell’Illegal Art Show? Mi hanno contattato gli organizzatori, alcuni non so neanche che faccia abbiano, li conosco solo maglie della rete…per loro è una prassi setacciare web alla ricerca di stimoli. on-line e passaggi die-mail . Devono aver trovato il mi sito navigando tra le Come è andata la tua prima partecipazione all’inziativa? Ho ricevuto l’appuntamento via mail, altrimenti lo si trova sul sito o su flayer che viaggiano nella città. Ho portato i miei lavori, l’appuntamento era della metro di Cipro a Roma, un postofighissimo fatto posta per questo, praticamente una galleria a cielo aperto. Sono arrivato tra i primi e questo nel passaggio mi ha permesso pedonale di scegliere un buon posto dove mettere in mostra le mie opere: è cosi che funziona, chi prima arriva prima sceglie dove mettersi, non c’è una org veramente entusiasta, ci eravamo conquistati uno spazio nella città senza chiedere niente a nessuno e la gente che passava era incuriosita,anizzazione tutti degli spazi. Ero di normale passaggio per chi si va a rinchiudere in una scuola o in un ufficio c’era una iniziativa aperta, spontanea. In quell’occasione ho vendutofelici perché in quel posto comprato un’anziana signora di Catania tutta ingioiellata, ho immortalato il momento con una foto che ora ho nella mia stanza! A un certo punto il mio so primo quadro, l’ha nessuno li filava e la situazione era tranquilla, ma poi qualcosa è cambiato, e ci hanno mandato via con la forza…ma che fastidio davamo?!?no Qua arrivati poliziotti, volte vorrebbe chiedere dei permessi per occupazione di suolo. Ma l’Illegal è nato con uno spirito diverso, perché dobbiamo sempre chiederelcuno il permper le prossime qualche gallerista? Io credo che dovremmo continuare cosi… esso o pagare Cosa ti piace dell’Illegal Art Show? La cosa bella è la spontaneità, e il fatto che il modo di procedere sia come un contagio, come le spore dei funghi. Ci sono tanti e altre persone che ho conosciuto li, abbiamo deciso di organizzarci per portare in giro per l’Italia i nostri lavori durante l’estate,illegal vedi in programma come si fa!? in Cinuove città. Io contamina e si contamina il territorio circostante. Non è semplice, si trova sempre qualcuno che cerca di incanalarti nell’istituzionalità, ma finchési conosce, ci si sarà sempre quella che i sociologi chiamanodevianza ci sarà un ordine stabilito ci (Di Cristiana Raffa, Francesca Dell’Anno) …noi la alimentiamo con l’arte libera.

S.F. movies, pensate con la La passione che muove la musica vostra testa In un momento in cui le forme di controllo sociale stanno diventando sempre più serrate e sempre C’è il cinema Hollywoodiano, quello di Cinecittà, quello indipendente, più concentrate nelle mani di pochi, l’autoproduzione può testimoniare il rifiuto nei confronti di un e da un anno in Italia c’è un nuovo tipo di cinema: gli S.F.Movies, dove sistema fondato su controllo e censura. L’autocontrollo e l’autogestione possono essere forme di S sta per “Surprise”, F per “Free” e a parlarcene è colui che una sera espressione e creatività in opposizione all’industria della musica intesa come consumo di massa. di settembre di qualche anno fa lo ha “concepito”. E lui preferisce che Tutto questo per la precisa volontà di non farsi strumentalizzare da nessuno, per non soddisfare gli non venga fatto il suo nome. interessi di manager, produttori e case discografiche. Le pratiche del D.I.Y. cioè del Do it yourself (fallo da solo) sono utilizzate anche da chi invece le figure professionali come manager e produttori a cui affidarsi le ha cercate da sempre senza mai ottenere i risultati sperati. S.F. Movies, cosa come e perché? Si tratta come può essere evinto dalla sigla di FILE GRATUITI A Concentriamoci su un esempio pratico. Se 4 o 5 ragazzi decidono di suonare insieme e formare un SORPRESA. Il concept è quello di creare deimediometraggi proiettare a sorpresa nei paesini della provincia italiana, quei da paesini gruppo, vanno incontro a delle difficoltà. Ecco quali: che hanno un solo cinema. In questi paesini piombiamo noi ( io e la mia “squadra” di lavoro) monopolizziamo una o più giornate cinematografiche proponendo gratuitamente il frutto del nostro lavoro. 1. Questi ragazzi hanno bisogno di un posto dove esercitarsi. Una sala prove. Esistono Dopo la proiezione cerchiamo di creare un dibattito sul film, e il giorno sale professionali che mettono a disposizione spazi e strumentazione, ma molti dopo via verso un altro paese. gruppi preferiscono svuotare e pulire una cantina. Dopo aver buttato via carissimi Ma come si realizza un mediometraggio, senza poi guadagnarci ricordi di infanzia, vecchi mobili, ombrelloni e la sedia della nonna, si procede con nulla? l’insonorizzazione. Sono necessari materassi e gommapiuma da attaccare in qualche Tutto questo si concretizza a partire dal sogno condiviso di 5 ragazzi modo alle pareti (questo tipo di materiale abbonda vicino i cassonetti!). Sono molto “malati di cinema” e facoltosi, che usano la fortuna assegnata loro dal preziosi anche i cartoni delle uova, servono a far aumentare il volume delle pareti per caso per trasmettere un messaggio attraverso il mezzo che amano. trattenere il suono. Detta cosi sembra quasi una sorta di apostolato... Lo so può sembrare “fanatismo cinematografico”, ma alla fine dei 2. Quando la band ha composto un numero sufficiente di pezzi può cominciare a conti si tratta solo di 5 ragazzi che sentono di non essere rappresentati cercare uno spazio per organizzare un concerto. Bisogna produrre un cd o almeno un dal modo odierno di far cinema. Chiariamoci, noi adoriamo il cinema, demotape promozionale. Una volta che questo gruppo, promoter di se stesso, ha fissato solo che non ci troviamo d’accordo sul fattore denaro. Il cinema le prime date deve pubblicizzare l’evento. Basta un computer per la grafica di un flayer dovrebbe essere una missione, un veicolo di educazione al bello, e un manifesto da fotocopiare. Poi distribuire o appendere il tutto nei negozi di dischi e un’alfabetizzazione al contenuto ma troppe volte si riduce solo a una strumenti musicali o, ad esempio, nelle scuole, all’università, durante altri concerti, alle macchina per far soldi. Basta pensare al costo di un biglietto per fermate degli autobus. E’ meglio ripetere il giro più possibile, in varie nottate. I vostri assistere ad una proiezione… manifesti potrebbero essere da chiunque abbia la vostra stessa idea. Questa è una In che modo vi rapportate con il cinema indipendente? “guerra” iniziata prima che arrivaste voi! Ci rapportiamo male ride( ). Il cinema cosiddetto indipendente non è altro che una porta sul retro per entrare nel grande mercato. Mi fanno davvero sorridere certi registi che rilasciano interviste sui loro giorni bui, 3. Se il gruppo è ben avviato può decidere di realizzare un disco o un cd. Esistono nei quali impegnavano le mutande per produrre il loro primo film. Trovo moltissime etichette discografiche. Alcune sono molto piccole e desiderose di crescere aberrante che il punto d’arrivo per questi giovani registi del “cinema producendo gruppi. Non esistono contratti. Gli accordi sono presi a voce! La prima indipendente” sia diventare fotocopie di quei registi e produttori che stampa dei loro prodotti si aggira intorno alle 1000 copie. Le etichette discografiche più nei giorni della fame criticavano. facoltose a volte pagano le spese di registrazione ai gruppi che producono. Di solito, Hai parlato più volte di messaggi. Quali sono quelli che voi però, i costi di produzione sono divisi in questo modo: la band autoproduce le spese intendete trasmettere attraverso i vostri film? per lo studio di incisione e il proprietario dell’etichetta sostiene le spese di stampa, Il messaggio è unico:PENSATE CON LA VOSTRA TESTA pubblicità e produzione. Questi dischi possono essere trovati nei negozi specializzati o, messaggio di libertà assoluta e incondizionata che, soprattutto. Un nei insieme a magliette, spillette, fanzine, nei banchetti durante i concerti (questo uno dei piccoli centri nei quali la disinformazione e la cultura di casta la fanno modi migliori per la band per trovare qualche soldo utile). da padrone è necessario iniettare. Il nostro primo mediometraggio si intitola Pseudo ed è una commedia pungente che prende di mira la tendenza dei giovani di oggi a non essere se stessi bensì appartenenti Le fanzine sono giornali periodici, fotocopiati o stampati. Chiunque può decidere di scrivere e a gruppi sociali per identificarsi con qualcosa di forte e sicuro. pubblicare le proprie idee autoproducendo una ‘zine. Si tratta di un’infinita lista di nomi, gruppi, Qualche anticipazione sul nuovo film in produzione? etichette, distribuzione ecc. Un’idea in più può essere quella di produrre le magliette della band e Assolutamente no ride( ). Siamo contro la pubblicità, non vogliamo vendere anche queste. Tutto questo, o quasi, come detto, avverrà naturalmente con i propri mezzi! entrare nel circolo dei “vieni a vedere il nostro film”. Ti ho parlato di Pseudo per cercare di spiegare un po’ quello che è il messaggio che Alla fine comunque, come ci spiega un componente dei K’e-k’e-m (gruppo sardo), “il metodo vogliamo trasmettere. Non dimenticare poi che gli S.F.Movies sono migliore per pubblicizzarsi è dare il massimo durante i concerti. La gente apprezza molto l’impegno sorprese! anche quando la musica non è particolarmente gradita, si tratta quindi di qualcosa che va al di fuori Ultima domanda: speranze di assistere a questi eventi in città? di logiche di mercato, perché per impegnarti dal vivo non hai bisogno di soldi e tanto meno ne devi (ride di nuovo) assolutamente no! sborsare…è qualcosa inerente solo alla tua passione per la musica, l’unica cosa che spinge avanti, (Di Michele Iorio) come i k’e-k’e-m”. (Di Annalisa Vitale, Donato Zarrilli, Eleonora Esposito, Emanuele Sammali, Cristiano Suriano) 6 studenti la sapienza laboratori bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Liberi dal teatro Una nuova esigenza comunicativa impone la colonizzazione di nuovi spazi per la rappresentazione teatrale. L’insufficienza dello spazio istituzionale si accompagna all’impeto dell’azione. Il teatro irrompe nella vita, non più esperienza mimetica della realtà bensì evento, fatto. Ciò ha dato inizio alla creazione di un “nuovo teatro” e ha spinto varie personalità ad intraprendere un nuovo percorso artistico. Ieri era il teatro classico di parola, regno dello spazio scenico chiuso e predeterminato, del pubblico come quarta “parete”. Oggi assistere ad uno spettacolo teatrale non implica più il sedersi in platea. I “nuovi teatranti” sostengono che questo cambiamento sia ancora in corso e trova nei centri sociali e negli spazi occupati (anche temporaneamente) gli unici luoghi adatti ad accogliere le nuove istanze. In questi spazi si rintraccia un surplus di significato dato dall’esperienza del e sul luogo: lo spazio scelto per la rappresentazione non è neutrale ma è uno spazio che comunica in prima persona, anche a discapito della parola stessa, ormai insufficiente nelle nuove performance dai molteplici codici espressivi. I “nuovi artisti” si definisco illegali, a un primo livello, proprio per questo e si rifanno direttamente all’esperienza dei rave, dove l’occupazione illecita di uno spazio pubblico è una tappa fondamentale. A Roma centri sociali quali lo Strike, l’Astra, l’ Ex-snia Viscosa e il Rialto Sant’ Ambrogio sembrano essere le realtà più attive nella scena. I referenti del movimento romano, che operano in queste nuove realtà, sottolineano l’enorme dispendio di energie e l’assoluta professionalità dei nuovi artisti, che svolgono autonomamente e autofinanziandosi l’intera produzione della performance. Si definisco illegali anche in senso lato, perché operano al di fuori degli spazi istituzionali e al di fuori della convenzionalità. Infine si tende ad associare questi nuovi gruppi all’illegalità perché aderiscono a movimenti di dissidenza nei confronti del potere costituito e perché operano all’interno dei centri sociali, strutture non a norma di sicurezza e comunque occupate illegalmente. Le autorità giuridiche si sono accorte del lavoro culturale messo in atto dai centri sociali. Infatti è datata 1995 una delibera del Comune di Roma (delibera 26) che sancisce “la normativa per l’accesso agli immobili di proprietà comunale da destinarsi ad usi sociali, assistenziali e ricreativi”. In questo modo i centri sociali sono riconosciuti come personalità giuridiche, quindi considerati non più illegali. La delibera 26, però, ci fanno notare i responsabili dei centri sociali, è un’arma a doppio taglio. Infatti riconosce questi come enti legali obbligandoli però ad avere una struttura a norma di sicurezza e a pagare, in occasione degli spettacoli, “l’esorbitante” tassa sui diritti d’autore alla S.I.A.E, cose materialmente impossibili per i pochi fondi a disposizione. Per questi e altri motivi i centri sociali si stanno battendo per un nuova delibera, “più accorta e realistica della delibera 26”. Storicamente il cambiamento si può leggere nell’ operazione sovversiva di Artaud e si concretizza negli studi sul corpo di Grotowsky, nel teatro “terzomondista” di Barba, nel teatro sociale di Boal e nel teatro itinerante del Living Theater. Tutti questi movimenti attivi dagli anni ‘60 muovono da concezioni comuni quali il rifiuto di una società repressiva e il desiderio di liberazione dell’essere umano assieme alla fiducia nel teatro come mezzo di espressione e l’impegno per la costruzione di una nuova consapevolezza sociale. Le produzioni degli spettacoli iniziarono a ispirarsi a criteri non convenzionali: si trattava di produzioni povere e l’incasso era l’offerta libera del pubblico. Fare teatro impegnato politicamente comportava molti problemi con le autorità che spesso chiudevano i locali occupati per motivi amministrativi e arrestavano i membri delle compagnie. Per questo il nuovo modo di far teatro, che ha bisogno di posti reali per inscenare la vita, sarà fino ad oggi vincolato nel suo nuovo spazio ai confini dell’illegale. Attualmente il teatro tradizionale e i luoghi off (non convenzionali) si stanno compenetrando. La contaminazione è rintracciabile anche a livello dei codici espressivi: il teatro, contro la canonizzazione del linguaggio, è di difficile categorizzazione e i contenuti sono espressi attraverso molteplici linguaggi: visuale (installazioni video) ,performativo-corporale e orale. Cambia la personalità sociale, e il teatro come sempre ne è testimone. (Di Marco Lupo, Cecilia Marotta, Riccardo Di Giacomo, Erio)

Liberi da cosa? Molte forme di espressione del pensiero sopravvivono cercando di aggirare la legge (ad esempio ilbookcrossing che tenta di smantellare il diritto d’autore senza però infrangere alcuna norma), altre invece rischiano di incorrere in gravi sanzioni penali (Art crime: l’iconoclastia del nuovo millennio tentare di de-sacralizzare le forme Net.Art: arte e denuncia d’arte riconosciute istituzionalmente deturpandole, spesso in maniera irreparabile). Il termine net.art, composto da due parole, non è casuale. La Costituzione è chiara,l’art. 21 tutela la manifestazione del pensiero La prima parte del binomio indica il carattere comunicativo è cosi semplice come sembra. Fra il problema del diritto d’autore, le reminescenze ma non e interattivo di questa nuova forma di espressione. La legislative di epoca fascista, le forme nascoste di censura preventiva è sempre più seconda invece, sottolinea la sua esteticità ed espressività. difficile accedere all’espressione del pensiero e dell’arte. Per potersi esibire in luogo Quindi non si parla di sola estetica ma anche e soprattutto, pubblico o aperto al pubblico bisogna essere in possesso di una licenza e richiedere di comunicazione paritaria. Un esempio per questo nuovo il permesso all’Autorità competente (obbligo sussistente anche per chi svolge il tipo di comunicazione è il fenomeno del draving blog. Nasce mestiere di artista girovago). Sono tuttora in vigore alcune parti del “testo unico per dalla blog-mania, i cosi detti diari di bordo, spazi web in la pubblica sicurezza” (risalente al 1931!) in cui si vieta di rappresentare spettacoli cui il fruitore esprime liberamente se stesso con fotografie che possano turbare l’ordine pubblico o contrari alla morale ed al buon costume. o scrivendo. Nel drawing la community interagisce con il L’articolo 666 del Codice Penale prevede che chiunque, senza la licenza dell’Autorità, disegno e non con le parole. Nata dall’incontro tra l’eredità in un luogo pubblico o esposto al pubblico, dia spettacoli o intrattenimenti di delle avanguardie e l’innovazione tecnologica, la net.art non qualsiasi natura, apra circoli, sale da ballo o di audizione, sia punito con la sanzione va messa in relazione ma va intesa come pratica che mira amministrativa da 258 a 1.549 euro. Chi recita in pubblico drammi o altre opere, chi a sostituire le opere con le operazioni e la rappresentazione fa rappresentare in pubblico pellicole cinematografiche, non sottoposte prima alla con la produzione di nuovi circuiti comunicativi. Solo in revisione dell’Autorità, rischia oltre all’ammenda pecuniaria anche il carcere fino a questa prospettiva essa può essere interpretata come nuovo sei mesi. Chi intende distribuire o mostrare pubblicamente le proprie opere deve modello di relazione sociale con delle qualità estetiche depositarne (deposito legale) una copia presso le Biblioteche nazionali di Roma e proprie, a differenza dell’art on the web che utilizza internet Firenze (Legge 106/2004) e una seconda presso il Registro per le Opere protette dal semplicemente come mezzo di diffusione delle informazioni. diritto d’autore istituito presso la Presidenza del Consiglio (legge 633/41 aggiornata La net.art è nata nel ‘95, da un’intuizione dell’artista Vuk con la 248/2000). Cosic. L’idea è legata alla Rete, dove i net-artisti entrano in contatto con la logica delle macchine e con le dinamiche relazionali, ci giocano e cercano di portarle in superficie facendole esplodere dall’interno. Al di là del carattere spesso Devono essere giocoso che le opere di net.art assumono esse svolgono un depositate le seguenti X saperne di +: importante ruolo di critica della rete e dei rapporti di potere telestreet: a essa sottostanti. Proprio questo tratto impegnato porta tipologie di opere: www.chellenger,it/telestreet/kit.htm questa forma d’arte anche fuori dal web, caratterizzandola libri; opuscoli; pubblicazioni periodiche; www.ltx.it/kit.htm di fisicità. E’ nato cosi the War Time Project, progetto manifesti www.telestreet.it/telestreet/tv/orfeotv/ costituito da oltre 50 artisti che agiscono a livello personale e grafica d’arte; video d’artista realizzazione.htm in gruppo. Organizzato attraverso Internet War Time Project documenti fotografici; sonori e video; musica a bookcrossing: ha contribuito a creare una reazione e una riflessione contro stampa www.bookcrossing.com ogni tipo di guerra, del passato, del presente e del futuro. film iscritti nel pubblico registro della Il progetto è destinato a essere visitato on line ed anche a cinematografia tenuto dalla Società italiana cinema: essere visto “live” come una performance. Gli artisti che vi autori ed editori (SIAE); soggetti, trattamenti e www.cinemaindipendente.it aderiscono sentono di poter in qualche modo contribuire ad sceneggiature di film italiani www.shortvillage.com abbattere tutti i confini e le barriere che sono state erette tra documenti diffusi su supporto informatico; www.cortocircuito.it i popoli dai costruttori della guerra. Le opere che si possono documenti diffusi tramite rete informatica trovare nel sito internet del londinese Andrew Forbes rivelano (omissis) illegal art show: come il digitale può diventare mezzo di espressione e di www.guerrigliamarketing.com denuncia. Si sta facendo strada l’idea che ogni forma di Dall’elenco si evince come la legislazione espressione artistica debba circolare come una sorta di linfa italiana tenti di regolamentare qualsiasi forma di musica: vitale. Ma in che cosa consiste veramente questo tipo di espressione persino le pubblicazioni su Internet, www.poison-free.com attività? L’abbiamo chiesto a Daniele Cascone, web designer passando per mostre, scenografie ed opuscoli. www.movimenta.com e grafico pubblicitario che al di fuori dell’ambito professionale Questo tipo di controllo a tutto campo è legato si dedica alla computergrafica, perché “solo cosi posso alla volontà di conservare la memoria della le leggi: esprimermi in piena libertà e senza avere nessun limite cultura e della vita sociale italiana e proteggere il www.renewal.org.au/artcrime/pages/front.html imposto dal lavoro”. Nelle sue immagini esprime emozioni Diritto Proprietario da eventuali abusi. Codice penale represse e sentimenti contrastanti. Per lui realizzare un opera (Di Francesca Aurora, Annalisa Russano) digitale è “come dipingere su una tela virtuale”. In questo modo tutte le sensazioni dell’artista passano attraverso l’opera uscendo dagli schemi rigidi del software che usa, riuscendo cosi a caratterizzarla con quel calore che è proprio Sei uno studente, liceale o universitario? Vuoi scrivere e collaborare dell’essere umano. Il web può essere visto come una grossa con noi? Hai dubbi, critiche o complimenti da farci, delle novità da mostra virtuale sempre aperta al pubblico in qualsiasi orario; segnalarci? è possibile confrontarsi e farsi conoscere in una maniera SCRIVI A: [email protected] molto più rapida e semplice senza alcun confine! (Di Micol Vidoni) SCRIVI !! bazar 12 2004 SOMMARIO 7 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Giulia Premilli – AVERE 3-4-5-6 28 Marco Begani – Cosa mettere sotto Studenti la Sapienza – LEGGERE (FUMETTI) 49 l’albero? Roma - LABORATORI – Un fumetto per – Manifestazioni illegali di schierarsi “contro” pensiero 9-10-11 29 Claudio Amendola Agnese Ananasso – HI- – LEGGERE 50 TECH – Plasma o cristalli? (RILEGGERE) – Il Roberto Pisoni - VISIONI coraggio di riderci sopra – Made in Corea 30 Nancy Brilli – LEGGERE Oliva Muratore – 12 (BRILLETTURE) – Come 51 ARCHITETTURE – Living Alessandro Benvenuti quella volta che sono generation – VISIONI (IN PILLOLE) andata a trovare mia - Io la detesto! madre 31 Marcello Amoruso 52 Matteo Bianchini – PICCOLI 13 – NOTTE – Crossover – Tutti al convegno… sui Giuseppe Mottola musicali – VIDEOGIOCANDO bimbi – Satira, ultima frontiera 32 Alberto Traversi - NOTTE 53 Valerio Cammarano 14 – Q-ui si fa festa! – SPORT – Settanta metri. Caterina Gonnelli - ONDE E una freccia. – Tutti pazzi per il cartoon Andrea Lisi - NOTTE 33 – Post techno, new wave Angelita Peyretti techno, glam techno 54 – SCIOCCHINA – 15Giulia Baldi - SINTONIE L’ascensore – Radio con l’anima 34 Claudio Coccoluto – NOTTE (NOTTETEMPO) – Tributo all’house 55 Valeria Cecilia – CORSI 16-17 – Imparare il movimento Gabriella Serusi - SCENE 36-37 – Spegnete la TV: c’è un Chiara Spegni – GUSTI nuovo teatro! – Cioccolato! 56 Giuliano Cangiano – FENOMENI – Botti di 18 38-39 fineanno alternativi Gabriella Serusi - SCENE Chiara Tacconi – GUSTI – Margini – Golosità che fanno bene 57 Valeria Cecilia – NET – Agire sul web 19 40 Eva Buiatti - GUSTI Enrico Lo Verso – SCENE (MANGIA COME LEGGI) (SALMONI) – Fatica e – Mole poblano (se Guido Dolara – NOI – domande avete coraggio) 58 WE ♥ NYE

21Fabio Murru - SUONI 42 Lorella Scacco - ARTI – (RECENSIONI) – Insolite suggestioni Franco Andreucci – LORO – Inquietudini parallele 59 – Libertà e religione: possibile? Luca Beatrice – ARTI Pietro D’Ottavio – SUONI 43 – Natale di merda 22– Il sound liquido di miss Trieste 60 Cristiana Scoppa Marzia di Mento – ARTI – MIGRAZIONI – Nonne. – Botti al museo Inutili? Marcello Amoruso - 44 SUONI – 3 allegri ragazzi 23morti Giulia Premilli – GENDER Luca Carboni – ARTI 61 – sta scoppiando la 46 – (SKIZZI) gendermania 24Fabrizio Gianuario - SUONI – Arie di jazz Andrea Mugnaini 62 Mario Morcellini – CORTEI 47 – VIAGGI – Il fascino – Media e elezioni USA sinistro del Guatemala 26-27 Ciro Bertini - LEGGERE Agnese Ananasso – (RECENSIONI) – Letture 48 – ESSERE – Me lo sono da vertigini scordato! www.bazarweb.info bazar 12 2004 visioni di roberto pisoni 9 www.bazarweb.info

ha fatto nascere una serie di prodotti in serie, l’industria si è rapidamente istituzionalizzata. I gruppi finanziari hanno preso il potere sui produttori con il solo obiettivo di distribuire internazionalmente i loro film. Insomma, come molti piccoli cinema che si affacciano sul mercato globale quello sudcoreano vive già una fase d’incertezza e pericolo, con la concorrenza pronta a strangolarlo. Se presso il pubblico europeo registi come Hong Sang-soo o Kim Ki-duk, che propongono opere intimiste, beneficiano di una certa riconoscibilità, restano assolutamente marginali nel loro paese. In fondo si tratta di un fenomeno che, al di là dei grandi riconoscimenti critici (in Francia e nel resto d’Europa prima che in Italia, dove questi film sono distribuiti ancora a singhiozzo), non ha ancora raggiunto il grande pubblico. Tuttavia, quali che siano i pericoli, l’onda emotiva provocata dal cinema sudcoreano è al contempo stimolante e rinfrescante. Il futuro parlerà per loro, sempre che sappiano gestire le turbolenze produttive e resistere ai canti delle sirene americane. I nomi Hong Sang-soo, il minimalista: 44 anni, figlio di produttori, si è formato negli Stati Uniti e in Francia e proprio alle frequentazioni della Cinémathèque parigina deve il gusto “europeizzante” del suo stile. In un’intervista ha dichiarato che la visione di Diario di un curato di campagna (1951) di Robert Bresson è stata determinante per la sua vocazione. Un’influenza che si ritrova nella sua direzione degli attori, molto straniata, e nell’istinto geometrico dell’inquadratura. Hong, con il tono assai libero e naturalista delle sue opere e il ritmo rilassato della regia, occupa un posto particolare nel cinema sudcoreano d’oggi, da “minimalista” appartato. Il suo ultimo film presentato in concorso a Cannes, Woman is the Future of Man (2004) segue i tormenti d’amore di trentenni alla deriva, parenti dei personaggi migliori di Rohmer e Truffaut. Im Kwon-taek, il maestro: 68 anni, con più di cento film alle spalle in quaranta anni di carriera, Im è uno dei cineasti coreani più prolifici. Nato da una famiglia distrutta dalla guerra di Corea, realizza il suo primo lungometraggio nel 1962, Farewell to the Duman River, e si afferma nei Made in Corea generi bellico e poliziesco. Dovrà attendere gli anni ottanta e lavori più personali affinché la sua opera oltrepassi le frontiere del paese, grazie ai festival internazionali. Così Chunhyung (2000) e soprattutto Ebbro di donne e di pittura (2001), uscito anche in Italia, e per il quale ha vinto il premio alla regia a Cannes 2002, gli hanno fatto guadagnare un pubblico occidentale sempre più numeroso. Con una filmografia così eclettica e pletorica è difficile riconoscere uno stile particolare a Im. La sua regia, formalmente molto raffinata, l’iscrive tuttavia in una tradizione piuttosto classica. L’ultimo film, Lowlife (2003), in concorso a Venezia 61, è un affresco politico della storia coreana, dalla guerra agli anni settanta. Kim Ki-duk, l’irriducibile: 44 anni, con il coetaneo Sang-soo è il più europeo tra i cineasti coreani, ma anche il più selvaggiamente indipendente. Preferisce lavorare in maniera autonoma piuttosto che nei circuiti della produzione tradizionale, per avere libertà totale di creazione. Si è completamente autofinanziato il penultimo film, Samaria, girato in soli 12 giorni. Malgrado le condizioni precarie, la sua regia, molto istintiva, rivela un’abilità sorprendente e un senso perfetto dell’inquadratura. La sua favola umanista Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera (2004) è uno dei pochi film ad aver avuto un discreto successo anche in Italia. Se L’isola aveva turbato Venezia 2000 per la violenza di alcune scene, quest’anno La casa vuota ha convinto tutti. Bong Joon-ho, l’enfant-prodige: 35 anni, Bong ha studiato sociologia all’università e si è occupato parallelamente della programmazione di un Il “nuovo” cinema coreano è un cineclub. Dopo essere stato aiuto regista, ha scritto delle sceneggiature prima di esordire nel 1999 con la commedia burlesca Barking Dog Never Bite. vivaio di artisti dal talento versatile Ma la sua scoperta avviene con l’uscita del potente Memories of a Murder, largamente osannato al festival del film poliziesco di Cognac. Malgrado la che sta invadendo i festival di tutto il sua giovane età e con soltanto due film all’attivo, Bong ha già imposto nel mondo. Effetto moda? mondo del cinema sudcoreano uno stile vivo e preciso. Sta preparando il terzo lungometraggio, The River, film catastrofico ad alto budget, in cui Seul è Attribuendo il Leone d’Argento per la regia a minacciata da un’inondazione apocalittica. elegia d’amore e solitudine diretta da La casa vuota( 3-iron), sagace Park Chan-wook, il leader: 41 anni. Grazie al recente successo di pubblico Kim Ki-duk, l’ultimo festival di di Old Boy in Corea e al premio di Cannes, Park è diventato una specie di Venezia ha riconfermato, ce ne fosse ancora bisogno,vitalità la del cinema della Corea del Sud. Un paese diventato, nel torno di nemmeno leader della nouvelle vague coreana. Attivo nell’industria coreana fin dal un decennio, un vivaio di cineasti dal talento versatile e appassionato che 1988 come assistente alla regia e traduttore, esordisce nel 1999 con Simpan, spopolano nei festival di tutto il mondo. un fallimento al botteghino, immediatamente riscattato dall’energico JSA: L’industria cinematografica sudcoreana non è mai stata così prospera: con il Joint Security Area e confermato, due anni dopo, da Sympathy for Mr. 52% del mercato, le sue produzioni – garantite da una politica distributiva Vengeance, grande successo in Corea e amatissimo dai più importanti festival protezionistica - contendono senza difficoltà i primi posti delle classifiche internazionali. Park ama ricordare come il suo amore per il cinema risalga del box-office nazionale ai blockbuster americani. Hollywood, da parte alla visione de La donna che visse due volte (1958) di Hitchcock, ma le sue sua, si è accorta del “fenomeno” e rastrella diritti per preparare i remake influenze sono molto più contemporanee. Lo stile barocco e coreografico nazionali di film tanto esotici e bizzarri. di John Woo e di Tsui Hark è molto presente sia in JSA che in Sympathy. In Europa quest’anno non è trascorso festival senza la consacrazione di un L’ambiente freddo e glaciale di Old Boy, come la sua sceneggiatura, richiamano invece alcune atmosfere alla David Fincher. Quel che è certo è che i suoi film “made in Corea” - a cominciare daOld Boy, tragedia della vendetta di Park Chan-wook premiata daQuentin Tarantino eccessi nella rappresentazione della violenza hanno impressionato perfino Se alcuni parlano di “effetto moda” – come è accadutoa Cannes. in passato per Tarantino. il cinema iraniano, cinese e hongkonghese – i film che riescono a Kim Jee-woon, l’inquieto: 40 anni, Kim ama sorprendere e giocare con i passare le frontiere d’Occidente rivelano una freschezza e una diversità generi. Gli piace collocare i personaggi in situazioni volontariamente irreali e innegabili, siano essi action movie, horror, drammi intimisti, psicologici bizzarre. L’influenza del suo “fratello” giapponese Takashi Miike è abbastanza o film d’animazione. La maggior parte dei registi, allevati al gusto del evidente. Non è un caso che quest’ultimo abbia voluto fare un remake del suo cinema americano, hongkonghese e giapponese, se ne appropriano e film d’esordio, il delirante The Quiet Family, la storia di una famiglia di gestori ne trascendono i codici, offrendo uno stile allo stesso tempo singolare d’hotel che raccoglie, uno dopo l’altro, i cadaveri dei suoi clienti. Il secondo e universale. Ma lungi dall’essere semplici imitatori, molti di loro sono film, The Foul King, è stato uno dei successi 2000 in Corea, mentre Due veri e propri autori, le cui poetiche sono intimamente legate all’ambiente sorelle (2002), uscito anche in Italia, è chiaramente ispirato ai film di fantasmi di provenienza. Così la separazione e il doppio sono temi ricorrenti e giapponesi, come The Ring di Hideo Nakata. Kim, dopo essere diventato rimandano al trauma della divisione della Corea, dopo il 1948, tra Nord e punto di riferimento per l’horror più criptico, ha annunciato una svolta: il Sud. prossimo film sarà un noir all’europea, influenzato da Jean-Pierre Melville. I fautori di questanouvelle vague, in maggioranza della stessa generazione, Kim Moon-saeng, l’idealista: quarantenne prodigio dell’animazione, si è sono stati a lungo controllati e vessati da un regime fino alla fine degli anni formato a una scuola di belle arti, specializzandosi nel design in 3D presso ottanta molto autoritario. L’esplosione e la scoperta del cinema sudcoreano un’università d’arte industriale. Se, in materia d’animazione, il Giappone rimane il riferimento assoluto, non si deve dimenticare che i migliori tecnici può essere fatta coincidere con l’uscita diShiri , nel 1998, film di spionaggio di Kang Je-gyu dal budget muscoloso, che ha realizzato il record d’incasso sono coreani e numerosi produzioni nipponiche ricorrono alla loro perizia. sugli schermi nazionali, prima d’invadere Giappone e Hong Kong. Una Difficile però quando si pensa a un film d’animazione asiatico non evocare i novità assoluta per un’industria fino a quel momento ripiegata su se stessa. nomi dei maestri Hayao Miyazaki e Katsushiro Otomo. Lo stile visivo, molto I distributori internazionali rivolgono lo sguardo verso Seul, i registi e manga, di Wonderful Days, l’unico lungo di Kim, con la sua mescolanza di 2D gli investitori locali prendono atto del loro potenziale. Il successo di e 3D e l’utilizzazione di alcuni procedimenti rivoluzionari (come la telecamera Shiri digitale ad alta definizione), ne fanno un’opera singolare. Unico neo la sceneggiatura troppo dolciastra per essere all’altezza di tanto lusso visivo. 10 di roberto pisoni visioni bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

DONNIE DARKO never dies

Finalmente in Italia il film cult per gli adolescenti americani 2 ottobre 1988: negli Stati Uniti era il tempo di Dukakis contro Bush padre. Era il tempo del gioco Hungry Hungry Hippos e dei libri di Stephen Hawking sull’universo e i buchi neri. Ma era anche il tempo di Donnie Darko, eroe eponimo di un film destinato a diventare un culto degli adolescenti americani. Dopo aver furoreggiato nei festival e nel mercato home video di molti paesi europei, esce finalmente anche in Italia, addirittura nella versione director’s cut, Donnie Darko (2001), primo lungometraggio del giovane Richard Kelly. Testimone accreditato di un possibile rinnovamento della scena indipendente americana da tempo moribonda, Donnie Darko abborda in maniera trasversale il malessere della gioventù americana (luogo comune “indie”) con un personaggio introverso, precipitato nel gorgo di un intrigo soprannaturale. Donnie (Jake Gylennhall, azzeccato) è un adolescente solitario, che vive in un banale sobborgo americano. E’ il solo a percepire l’esistenza di una strana creatura, Frank, che gli annuncia la fine del mondo. Una notte, la stanza di Donnie è rasa al suolo dal reattore di un aereo, mentre nella piccola città cominciano a verificarsi strani fenomeni e un guru malsano comincia ad intossicare gli abitanti con delle teorie fumose sulla ricerca della felicità. Donnie è sempre più convinto di vivere i suoi ultimi giorni: adolescente extralucido, sembra caricare sulle sue spalle la stupidità e l’incoscienza di un’America in cerca di riferimenti: giovani conformisti e violenti, genitori deboli e ignoranti, un ciarlatano che vende spiritualità a buon mercato. Malgrado qualche uscita esilarante contro le aberrazioni di questa sottocultura e del suo esoterismo new age, Donnie Darko non tracima mai nella satira. Mentre Todd Solondz, il più rispettato degli indipendenti, nel recente Palindromes visto a Venezia, tratta la «malattia americana» con humour ambiguo e caustico, Richard Kelly abolisce la distanza e il suo film, pieno di compassione, resta in osmosi con il suo personaggio. Distilla immagini di un sogno triste, costellato di simboli e di apparizioni (Frank, la leggendaria creatura “mutata” in coniglio difforme), che catturano per la loro ambigua densità. In Donnie Darko si scivola insensibilmente da un universo familiare, quello di certi sobborghi residenziali, nel suo rovescio oscuro, tra le cui ombre Donnie percepisce il disastro a venire. E anche se il film è una fantasticheria (accompagnata da una rimarchevole colonna sonora eighties), la suspense è reale, l’atmosfera piena di presagi e caratterizzata da un senso di minaccia diffuso. Perfino la storia d’amore, di un lirismo rarefatto, non lascia indenni. Un primo film singolare, intenso, in cui tutto ciò che si perde lascia una traccia profonda. bazar 12 2004 visioni di roberto pisoni 11 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Dvd: l’uomo che fuggì dal futuro Tutto ebbe inizio negli anni ‘60, nelle scuole di cinema di Los Angeles: una borsa di studio vinta dal giovaneGeorge Lucas lo traghettò alla Warner dove conobbeFrancis Ford Coppola. I due ben presto decisero di procacciarsi l’indipendenza dagli studi di Hollywood e, sull’onda rivoluzionaria di film come Easy Rider, raggrupparono un combo di cineasti per realizzare film a “modo loro”. Nacque così Americanl’ Zoetrope, mitica factory attorno a cui si formarono i talenti della New Nei panni di Peter Sellers Hollywood. L’esordio diGeorge Lucas venne prodotto proprio in quel contesto: adattamento di un cortometraggio realizzato Intervista a Geoffrey Rush da studente,THX 1138 è un film ancora affascinante per stile e intenzioni. In un’ipotetica società del futuro a ogni essere umano è impedito provare emozioni attraverso la massiccia somministrazione di droghe e sedativi che intorpidiscono i Il cinema disdegna le biografie degli attori, che in genere fanno invece sensi. Unico scopo della vita è il rispetto delle regole per non la fortuna della televisione. Così è stato il canalecable americano HBO subire le rigide punizioni. I nomi delle persone sono semplici a consentire aStephen Hopkins (regista diBlown Away - follia esplosiva e di codici e questo consente la catalogazione degli individui e molti episodi della serie24 Hours) di raccontare su grande schermo la il loro controllo attraverso un sistema di tele-sorveglianza. vita tumultuosa diPeter Sellers. Attore il cui genio polimorfo ha segnato THX 1138 (Robert Duvall) è uno dei tanti anonimi operai, che a fuoco la memoria degli spettatori – con l’ ispettore Clouseau, il insieme alla sua compagna decide di interrompere l’assunzione Dottor Stranamore, Hrundi V. Bakshi e Mr.Chance, per citare di farmaci e di liberarsi. solo alcuni dei suoi strepitosi personaggi. La difficoltà maggiore era Ferocemente critica nei confronti della società consumistica, la ovviamente trovare un attore che fosse pazzo abbastanza da osare il storia rielabora gli elementi tipici della fantascienza distopica, confronto con Sellers. Sfida accolta, non senza titubanza, dall’attore ma lo fa con grande consapevolezza formale e design australiano Geoffrey Rush, virtuoso quanto basta da meritarsi un oscar minimale. Nell’edizione integrale realizzata per il DVD con Shine (1997), e superbamente vinta perché, se del film Life and sono state aggiunte sequenze tagliate all’epoca e nuovi effetti Death of Peter Sellers qualcosa rimane, è proprio la performance diRush . speciali che ben si integrano con il look originario (unica Al di là della somiglianza fisica, la sua interpretazione è stupefacente, eccezione la sequenza finale dell’inseguimento per le strade proprio in quanto interpretazione e non imitazione. Il suoPeter Sellers della città). Purtroppo la cronica mancanza di sottotitoli nei è forse l’unico possibile: un superbo camaleonte dalla personalità titoli Warner colpisce anche il bel commento al film Georgedi multipla. Lucas e Walter Murch. Fortunatamente il materiale del secondo Quanti personaggi diversi interpreta nel film? disco è talmente ricco da alleviare la delusione: assolutamente Interpreto Sellers in gran parte della sua vita e dei suoi film per un imperdibile è il documentarioA legacy of filmakers: The early years totale di 38 personaggi. Ho indossato una trentina di parrucche, of American Zoetrope, che ripercorre le fasi della breve esistenza altrettante dentiere e infinite lenti a contatto. dell’utopia lucas-coppoliana. All’inizio non era così convinto di accettare il personaggio … Thx 1138 - Director’s cut, Warner Home Video, 20,90€ Stephen Hopkins mi ha spedito la sceneggiatura nel 2001. Sono rimasto colpito dall’abilità con la quale era riuscito ad andare oltre la semplice biografia – che è una piaga del cinema – per concentrarsi sull’Inghilterra dell’epoca, sull’identità dell’attore e sull’intersezione tra vita e ruoli. Per scoprire che il motore, soprattutto nel caso di Sellers, è l’ansia. Lo script era affascinante, ma poi ho incontrato i fan di Sellers che sono possessivi e ossessivi e, una volta accettato il ruolo, avevo paura di diventare il loro zimbello. Sono stato sedotto dalla sceneggiatura ma sinceramente pensavo che recitare l’Amleto sarebbe stato molto più semplice. Ma un anno dopo, Stephen è tornato all’attacco e mi ha convinto. Come è diventato Peter Sellers? Ho cominciato ad ascoltare le sue trasmissioni radio, rivedere tutti gli show televisivi e, ovviamente, i film. Un immersione totale per tentare di gettare dei ponti tra la sua vita e la mia. Avevo una moltitudine di personaggi da interpretare, con frasi, intonazioni e accenti molto diversi. Non solo dovevo diventare inglese, ma parlare più dialetti, con tanto di affettazioni e sfumature. Ho lavorato duro e con metodo sulle specificità vocali dei personaggi e, mentre giravo La maledizione della prima luna, il mio coach mi faceva fare degli esercizi quotidiani. La preparazione è durata sei/sette mesi ed è stata untour de force. L’impressione è che, per quanto lo si osservi da vicino, l’uomo Sellers sia assolutamente imprendibile… Sellers era polimorfo. Tenero, violento, paranoico, dotato, rancoroso… L’obiettivo che mi ero prefissato era quello di non giudicarlo. Non farne un uomo meschino e violento, ma una persona di cui potevo essere amico. Mi sono allontanato nei toni dalla biografia Rogerdi Lewis che, rivelando dei comportamenti poco gloriosi della sua vita, aveva fatto scandalo alla sua uscita. Ho preferito abbordare questo ruolo come quello di un uomo fantastico, drammatico, talentuoso, amoroso, frustrato e immensamente celebrato.Sellers era una dose di LSD fatta uomo. E’ lì che mi sono reso conto di aver spesso recitato personaggi realmente esistiti:Trotzkji in Frida,Sade in Quills, David Helfgott in Shine. E li ho affrontati ogni volta con lo spirito del detective, dell’ispettore… Clouseau! DVD 12 di alessandro benvenuti visioni.in pillole bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info www

Io la detesto! Mi disse proprio così… e per una persona di cinema non è proprio una bella cosa. Perché chi fa l’attore si aspetta (e spera) sempre una reazione di apprezzamento nel pubblico…

I pericoli del cinema. Chi fa il mestiere di attore si espone alle perfettamente in linea con il resto d’Italia. Degli altri commensali, reazioni del pubblico. Ciò è del tutto normale. Eppure, a volte, due vanno in AUDI e il terzo è un’aspirante cabarettista al le suddette reazioni vengono da persone che forse proprio del momento provvisto di un alibi come impiegato comunale. E poi tutto normali non sembrano essere. Questo fatto mi è successo ci sono le due donne, che con la bocca mangiano e con gli occhi cinque anni fa a Bordighera. Avevo rappresentato uno spettacolo sembrano suggerirmi nascostamente la storia dell’infelice in teatro (Benvenuti in casa Gori). Era stato un successone. Poi moglie del nostro direttore. Le donne: come sempre le uniche a sapere andiamo a cena con il direttore, una persona cordiale. Sua moglie, cosa pensare in casi come questi. Per non far crescere troppo il silenzio invece, se ne sta tutta la sera sulle sue. Seduta a un metro da che, si sa, è il maggior concime della pianta dell’imbarazzo (un po’ comincio a divertirmi anch’io, scusa!) ritento le vie diplomatiche: me, sulle sue. Mangia e non parla. Carattere chiuso, penso. Io - dico - lui stima me come io stimo racconto cose di tutti i giorni, è una serata allegra: teatro esaurito, “Beh, Crhistian ed io siamo buoni amici sorrisi, applausi. Finché, arrivati al secondo, la donna sbotta lui”. “Questo conferma solo quanto Christian sia buono come persona. Se , aggredendomi: “Io la detesto. Volevo proprio dirglielo che lei è stato avesse fatto a me quello che ha fatto a lui non so davvero come avrei reagito” ripugnante”. Io, di sasso, guardo il direttore del teatro che ridacchia mi fredda lei. Guardo di nuovo il marito: se non ha reazioni neanche neanche troppo imbarazzato; anzi, sembra quasi divertito stavolta allora sono due quelli pericolosi e avere inserito l’operetta in dell’esternazione della moglie e scuotendo la testolina sulla via del stagione doveva farmelo traslucido si sguscia sereno un gamberetto. “E, scusi la mia sorpresa capire. Lo guardo e con lo splendore degli occhi cerco di ricordargli - dico alla donna - può dirmi perché le faccio questo effetto?”. “E’ stato che è lui che m’ha invitato a cena portandosi dietro la moglie. una carogna con Christian De Sica nel film di Verdone Macché: lui si diverte! Gli sguardi delle donne intanto son diventati risate a cielo aperto che contagiano ora anche il cabarettista che, ’Compagni di scuola’, è stato proprio una carogna con lui...e che si “Cazzo Daniela (così si rompesse una gamba alla fine, era il minimo che si meritava, visto il male essendo per natura l’estroso del branco, dice: . Io la guardo. L’astice che ho nel piatto capisce al chiama la ‘posseduta’) ci vai giù che gli ha fatto” “Così volo che la sua sta per trasformarsi in una morte inutile. “In fondo di trivella!”. “Lei è così”, minimizza il marito-direttore e basista. , dico io, ricordatevi che vengo da Roma, che è, si, la Capitale - dico planando sul come?!” E positivo - indirettamente mi sta facendo un complimento: il personaggio tentacolare, ma dove la gente è abbastanza cordiale con gli stranieri”. è stato scritto per essere un po’ carogna e il fatto che per lei sia stato così allora mi spiega che da quando sua moglie ha visto quel film ha . “No – mi interrompe - lei con il povero Christian è sviluppato un odio viscerale nei miei riguardi che proprio non le convincente…” . stato proprio odioso e di rompersi quella gamba se l’è proprio meritato” passa. Che si era rifiutata anche di venire a teatro per non dovermi E’ dura tenere il sorriso di fronte all’espandersi delle tenebre vedere di persona e che l’ha dovuta costringere quasi con la forza e cerebrali. Siamo in otto a tavola. Cerco allora di interpretare che lei alla fine ha accettato solo per potermi finalmente dire in faccia gli sguardi degli altri per avere un appiglio per una possibile quello che pensava di me da 12 anni. Non solo: ma che in tutto quel tempo si era sempre rifiutata di vedere qualsiasi cosa avessi fatto lettura di quell’inattesa situazione. In sei la conoscono. Osservo. il marito i cui occhi sembrano pensare: “Nel mondo c’è di peggio” in cinema/teatro/ televisione, perché uno che fa quelle carognate al povero Christian meritava solo disprezzo. “Quindi a questo punto il Mentalmente riconsidero allora la stagione teatrale che ha . organizzato. A parte un paio di comici sospetti dell’area Zelig, ci problema è capire che rapporto c’è fra lei e Christian” sono due classici stantii, due esempi banalotti di teatro leggero Dissi io. E la frase fece effetto perchè al marito-direttore andò e un’operetta; insomma è tutto un dare colpi a cerchi e botti, finalmente di traverso un gamberetto! bazar 12 2004 videogiocando di giuseppe mottola 13 www.bazarweb.info www.bazarweb.info www Una risata vi seppellirà Quando il re di una nota favola camminava tronfio in parata con addosso un vestito invisibile agli sciocchi – così aveva detto il suo sarto – solo un bimbo nella folla ebbe il coraggio di puntare il dito e urlare “il re è nudo!”. Quella voce d’infante è la satira, che nei secoli ha assunto varie forme, dalle giullarate medievali agli show tv, fino ai videogiochi, di cui Internet è il principale canale di distribuzione. Si tratta di giochi semplici, ma nello stesso tempo pungenti e arguti. Alcuni trattano di guerra (come Antiwargame, www.antiwargame.org), altri di piaghe politico-sociali in cui troppa gente è restia a mettere il dito. Un esempio tutto italiano è rappresentato dai giochi politico-satirici di Molleindustria (www.molleindustria.it), che affrontano con ironia temi come precariato, mobilità e religione permettendovi di gestire la vita di un operaio, amministrare un lavoratore in affitto spedito attraverso tubi penumatici (!) e creare nuovi edificanti discorsi per il Papa (con tanto di doppiaggio). Ecco un’occhiata più da vicino a questi titoli.

Lavori del tubo Satira, ultima frontiera Anno 2010. Siete comodamente seduti in La satira sposa i videogiochi. Un matrimonio chepoltrona (mutande e canottiera) cullati dai rintocchi della pendola, quando svuuup… un fa discutere perché esprime il potere di ridere ditubo enorme cala dall’alto e vi risucchia. Un attimo dopo siete Babbo Natale in un grande temi forti, come la guerra e la sacralità, con un magazzino che intrattiene marmocchi con la semplice click. sua campanella. Oppure operaio alla catena (di montaggio). O commesso di un fast food. O centralinista. O scaricatore. E il lavoro cambia ogni tre per due, disorientandovi. E se commettete troppi errori sarete sbattuti sul marciapiede, a toccare cuore e borsellino dei passanti con una fisarmonica. Antisoldati Vita grama quella che condurrete In Antiwargame si vestono i poco invidiabili panni del presidente USA nella in TuboFlex, gioco di Molleindustria gestione della guerra in Iraq. I problemi da affrontare sono tanti, ma che esaspera il concetto di mobilità facilmente risolvibili con la giusta dose di violenza (scatenando l’esercito contro costringendovi a guadagnar la pagnotta i manifestanti e contro gli sfortunati popoli che possiedono risorse petrolifere) e cambiando lavoro non ogni tot mesi o anni, di dollari (per aumentare le spese militari e controllare i media). La provocazione ma ogni manciata di secondi, passando da è evidente e a volte riesce a strappare un sorriso (come quando i soldati tornano un posto all’altro grazie a tubature che vi in patria per poi unirsi alla folla di pacifisti); più spesso, però, il gioco è un’amara catapultano ovunque siano necessarie le riflessione sull’operato dell’amministrazione Bush negli ultimi mesi. Come vostre braccia. Be’, non proprio ovunque: altri giochi politici, Antiwargame subordina l’aspetto ludico all’importanza del l’unica stanza dei bottoni che vedrete sarà messaggio ideologico di cui è veicolo: non vuole essere un videogioco sulla guerra, quella di un call center. ma piuttosto la dimostrazione che la guerra è, in fondo, un gioco.

Parole sante La sagacia e l’invettiva di Molleindustria non risparmiano Proletariato in Rete neppure il Santo Padre e i suoi messaggi di pace, speranza, Quante volte abbiamo sentito di poveri operai licenziati senza fede e carità. Con il gioco del Papa Parolibero, anche i motivo? Con TamAtipico (il nostro lavoratore precario virtuale) comuni mortali possono pronunciare discorsi “edificanti” e abbiamo la possibilità di essere noi i mostruosi datori di lavoro. di “grande impatto” e, cosa ben più importante, senza che Questo gioco d’animazione realizzato in flash mette la vita di questi siano poi messi in discussione da nessuno e in nessun un operaio nelle nostre mani: più il TamAtipico produce, più modo. Il videogioco consiste, infatti, nel comporre i messaggi punti accumuliamo. A noi sta scegliere quanto farlo lavorare, del pontefice alla comunità cristiana in tutta libertà (per non stando attenti alla sua energia e alla sua felicità, perché da dire a casaccio), utilizzando le “parole sante” che svolazzano bravo proletario potrebbe scioperare! Per questo siamo tenuti all’interno di soffici nuvolette. All’inizio i discorsi appaiono un a mandare il nostro precario a riposare, ma non troppo, o la po’ insensati, ma basta prenderci la mano… Esiste perfino un sua produttività potrebbe diminuire. E se il TamAtipico diventa concorso – a cui tutti i Papa Paroliberi possono partecipare triste? Semplice, gli facciamo vedere la sua amata televisione, – dove sono classificati i messaggi migliori. Ma la cosa in modo da far crescere la sua felicità: un lavoratore contento importante è finalmente poter dire di tutto a tutti senza fischi è un lavoratore produttivo! Ma guardando troppa tv potrebbe e lancio di pomodori, e sentirsi per questo onnipotenti. In impigrirsi... Se poi siamo stufi del nostro lavoratore, c’è una secula seculorum. soluzione semplice ed efficace: lo licenziamo! 14 di caterina gonnelli onde bazar 12 2004 www.bazarweb.info

E a proposito di Il trionfo dei fumetti nella tv satellitare Cartoon e tele… Il mondo del fumetto sta vivendo un momento di celebrità: Tilapia, nuova e basta seguire la moda per accorgersene, su slip e t-shirt, Bazar fa gli auguri a giacche e cappelli la vignetta mette di buon umore. Anche nella giovane realtà creativa partenopea, tv satellitare il cartoon piace, vedi il proliferare di programmi in già premiata quest’estate per teoria dedicati ai ragazzi ma in realtà molto seguiti anche dai l’originale cortometraggio di “vecchi”. Per i nostalgici degli anni ’50 e ’60 da non perdere animazione “Timothy Peabody”, e che la serie “Cartoon Classic” in onda ogni week end sul canale ora riesce a portare una ventata 1 Plus 1 con una piacevole selezione dei più rappresentativi di innovazione nello stantio mondo cartoni americani di quel periodo per rivedere mitici personaggi delle soap-opera. Come? Con un leggendari e allo stesso tempo attuali. Rimanendo sul classico, nuovo cartoon dedicato al Pibe de Rai Sat sognato, in versione che non tramonta mai, una nota di attenzione merita Oro Maradona Ragazzi con il personaggio nato alla fine degli anni ’70 dalla fumettistica, da uno dei personaggi genialità di Jean-Louis Fournier e Gilles Gay “La Mucca Nerina” di “Un posto al Sole”. Una produzione Upas Cartoon, che in onda ogni giorno alle ore 12.00. Impossibile non rimanere in animazione, la incantati dall’ironia della buffa e casinista mucca che sogna di rappresenta la prima di un’azienda diventare una graziosa cerbiatta. Per chi è ghiotto di spinaci del sud Italia. E in un mondo torna sul canale Boomerang il forte-tenero Braccio di Ferro dominato dalle major americane… alla costante ricerca della sua Olivia e in perenne sfida contro il scusate se è poco! nemico Bruto che tra un cazzotto e una fumatina di pipa riesce sempre a scacciare. Per un pubblico più adulto fa scalpore su Jimmy, ogni giovedì alle ore 21.00, la serie animata “God, the Devil and Bob” che racconta la sfida tra un Dio vestito da rockstar, alternativo e anticonformista, perennemente al bar, un Diavolo, elegante e abile oratore e Bob, tranquillo operaio casualmente scelto dal Diavolo nella gara tra il Bene e il Male. Per meditare...

Tutti pazzi per il cartoon Soprattutto se nato dalle menti creative di qualche napoletano estroso. E tra una nuvoletta e l’altra… qualche nuvola vera da evitare seguendo Sky Meteo!

Sky punta al meteo in perfetto stile americano Di fronte all’incertezza dei tempi moderni perchè non puntare sulla certezza delle previsioni meteorologiche? E’ la scelta di Sky Tg 24 che ad agosto ha inaugurato un nuovo canale dedicato Una tv a suon di ricette 24 ore su 24 al meteo e alle previsioni del tempo. Dopo le pesanti indigestioni di talk show, grandi fratelli e tg Il modello ricalca il format del canale a stelle e pronti a sfornare cattive notizie perchè non alleggerirsi un po’ strisce “The Weather Channel” con un palinsesto di previsioni meteo ogni 15 minuti in ambito locale, con programmi più gustosi? Basta sintonizzarsi suAlice che offre stuzzicanti ricette accompagnate da cultura e tradizione nazionale, europeo e mondiale. La novità però consiste nel disporre telecamere nelle principali locale. O Gambero Rosso-Rai Sat, per chi vuole sbizzarrirsi con tutti i tipi di insalate immaginabili, tra lattughe, rucola, gallinella, città italiane (speriamo non nello stile Truman Show) indivie e radicchi per protagonisti. e una squadra di abili meteorologi-conduttori al servizio dei cittadini. Sul video i due bei volti del meteo, la bionda e altissima Mimmi Gunnarson e la solare Simona Branchetti, mentre sono aperti i provini per volti nuovi, possibilmente professionisti del meteo. Dopo un’estate pazzerella, con maglioni e scarpe chiuse, e un autunno bollente con tuffi novembrini a mare, prima di passare alla palla di vetro forse con il nuovo canale si comincerà a dare qualche consiglio giusto azzeccandoci un po’ di più. bazar 12 2004 sintonie di giulia baldi 15 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Atlantis, mondo delle meraviglie Radio Rai 2 propone dagli studi di via AsiagoAtlantis , Da ormai tre anni, dal lunedì al venerdì dalle 16:30 alle 18:00, Videomusic, prima che trasmissione condotta da Lorenzo Scoles (che forse qualcuno ricorda nella squadra della mitica approdasse a Radio Rai). e dei suoi tanti ospiti raccontano ogni giorno le meraviglie, Con un linguaggio semplice e sempre accattivante, le voci diScoles i fenomeni, le innovazioni di una realtà in perenne mutazione. Atlantis, infatti, racconta il mondo che ci circonda, spaziando dall’arte alla quotidianità, dalla cultura ai temi del sociale, ripercorrendo anche momenti importanti o curiosi della storia del mondo ma con una attenzione continua a cogliere i cambiamenti e le evoluzioni del contemporaneo... Novità di quest’anno: ogni giorno un collegamento con un luogo lontano del mondo, e la possibilità per gli ascoltatori di partecipare al programma inviando in diretta i loro SMS al numero: 335 8480791. Tutte le trasmissioni sono archiviate sul sito, per cui se non potete ascoltare la radio in diretta, ma siete interessati a sapere qualcosa di più sul rapporto tra cultura fantasy e medioevo, o sulla radio che trasmette in latino, o sul fenomeno dei blogs, cliccate suhttp://www.radio.rai.it/radio2/atlantis

Radio Torino Popolare e Quindie Radio Torino Popolare, sabato pomeriggio, dalle 15.00 alle 16.30: è il momento di Quindie, contenitore incentrato sulle realtà indipendenti negli ambiti della letteratura, del cinema, del teatro, delle arti visive e, soprattutto, della musica. La conduzione del programma, ideato nel 2003, quest’anno è affidata a Fabio Battistetti, che si avvale della collaborazione ed Enzo Palatella. Attenti osservatori Classica è bello! di Alessandro Vaccari Una esperienza da fare, prima o poi, è ascoltare delle realtà artistico-culturali di Torino e del resto d’Italia Radio Classica, network del gruppo Classeditori, incentrato su e d’Europa, i tre dedicano parte della trasmissione ad un alternanza di musica (classica…ovviamente) e notizie dai approfondimenti, interviste, show case, anteprime; e danno, mercati finanziari. Che siate interessati o meno a ciò che con dovizia di dettagli, segnalazioni di appuntamenti ed eventi. accade nei Palazzi delle Borse internazionali, rimane che la Numerosi gli ospiti in studio, sia italiani sia internazionali, e musica trasmessa è tratta da una discoteca ampia, varia e i collegamenti con l’esterno. E perché non finisca tutto solo continuamente aggiornata, e le selezioni sono accompagnate nell’etere, in parallelo alla trasmissione radiofonicaQuindie http://quindie.splinder.it. Ma se da notizie accurate su autori, opere, esecutori. Alcune esiste anche come weblog: trasmissioni, poi, ruotano attorno a temi particolari, come abitate a più di qualche chilometro dalla Mole Antonelliana, www.rtp97.it. E’ il sito della radio, di le varie epoche della musica, le storie dei grandi direttori, segnatevi anche il sito: i diversi strumenti; mentre specifiche rubriche annunciano cui, a questo punto, accenniamo un po’ di storia: fondata nel con anticipo gli appuntamenti da non perdere tra concerti e 1982 dalla Cooperativa Radio Torino Popolare per contribuire festival. Per le frequenze nelle varie città d’Italia, il palinsesto al mondo della comunicazione a 360°, RTP97 (a Torino è sui e tutte le altre info il sito è 97 fm…) da sempre pone particolare attenzione a cultura e www.radioclassica.fm impegno sociale, giovani e creatività, educazione alla fantasia e all’ambiente, e alterna questi contenuti alle informazioni di Popolare Network…Una radio da tenere in memoria, o almeno tra i preferiti.

RadioQuella che John Peel metteva con in ogni brano l’anima che passava. Ma anche quella che esce dalle frequenze di Atlantis, Radio Torino Popolare e Radio Classica… Mondi contrapposti

Missing John Peel Il mondo della radio e quello della musica non saranno più gli stessi: il 26 ottobre scorso John Peel è stato colto da infarto mentre era in viaggio in Sud America, e ora riposa in pace. John Peel da oltre 30 anni era il più sensibile dei dj radiofonici, il più capace di intuire i nuovi corsi della musica e scoprire nuovi talenti dando loro spazio sulle frequenze della BBC, spesso prima ancora che i dischi venissero pubblicati. E le live session registrate nei suoi studi rimangono momenti fondamentali della storia della musica contemporanea. Grande appassionato di rock e punk, che contribuì a far conoscere al mondo,Peel era anche un amante di reggae, hip hop, elettronica. Dai Pink Floyd ai White Stripes, passando per Clash, Joy Division, Nirvana, da Bob Marley ai Public Enemy, dai Depeche Mode a T.Rauschmiere, nessuno dei musicisti che amiamo di più avrebbe avuto lo stesso successo senza la sua passione e il suo impegno. Dopo un set travolgente al Sonar festival di Barcellona di qualche anno fa, non era raro incontrarlo dietro la consolle dei club londinesi più attenti alla qualità e varietà della proposta musicale, come il Fabric...ed era impossibile non rimanere lì ad ascoltare e ballare. In sintesi: John Peel ci mancherà all’infinito. Per ricordarlo e risentirlo, o magari per scoprirlo,just check John Peel’s tribute and sessions at www.bbc.co.uk/radio1/alt/johnpeel/index.shtml 16 di gabriella serusi scene bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info Spegnete la TV: c’è un nuovo teatro! Teatro d’amore. Quello di un uomo-bambino chiuso in un armadio, o di un ospite di matrice pasoliniana. Quello intriso di violenza di Moby-dick - ultima caccia Chatila, e quello incomprensibile e indefinibile del cantico dei cantici. Valeriano Gialli è interprete e regista di questa ennesima rilettura del celebre romanzo scritto da Herman Melville per cantare la vita attraverso la metafora della caccia alla balena Anche da una scatola vuota e insensata quale è la televisione di questi tempi, può giungere a volte un Moby Dick. Gialli riduce in questo adattamento messaggio non riprovevole e degno di nota, capace di viaggiare nell’etere senza bisogno di essere accompagnato da per il teatro l’unità temporale del racconto. bollini rossi, gialli o verdi. La televisione fa spettacolo – lo dice un recente spot – quando non fa notizia, quando in altre Sono gli ultimi tre giorni di caccia al cetaceo parole è spenta. “Spegnete la TV, accendete il teatro” recita “mamma tele” in queste fredde sere invernali, e questa gigantesco a interessare il regista, quelli in cui volta vogliamo proprio darle ragione. Un atto d’amore verso di lei e verso di noi che ci ripaga con la stessa moneta, l’epopea umana giunge al suo capolinea dopo perché la stagione teatrale italiana ormai avviata, pullula di buoni e cattivi sentimenti, di follia e risentimento, di amore una serie di dirottamenti scenici dello sguardo. sacro e profano, di passione ed erotismo. È con sommo piacere che dedichiamo la nostra rubrica mensile sul teatro Uno spettacolo in cui la percezione sensoriale all’amore, croce e delizia di tutte le nostre esistenze. Primo fra tutti l’uomo dell’armadio. gioca un ruolo importante, complici le video Strano che nessuno ci avesse ancora pensato a ridurlo a testo teatrale. Ian Mc Ewan è uno degli scrittori contemporanei pitture di Giuseppe Zambon diffuse in tutto più talentuosi e sensibili. La crudezza della sua penna genera fiori rari e gentili di cui un giovane lettore dovrebbe almeno lo spazio scenico in un esempio interessante una volta respirare il profumo. Si prenda per esempio questo breve racconto pubblicato da Einaudi (prezzo modico) che di integrazione fra immagine video, musica dà ora il titolo alla pièce portata in scena da Giorgio Gallione con Eugenio Allegri come mattatore, lo si legga tutto di un elettronica e recitativo. fiato e si vada poi a teatro. Si resterà stupiti da quanto amore c’è nel testo e fuori dal testo, sul palcoscenico, per questo MOBY-DICK ULTIMA CACCIA - di e con personaggio di cui non vogliamo svelarvi il nome. Non lo facciamo per puro esercizio della crudeltà ma per non togliere Valeriano Gialli. allo spettatore il gusto di trovare da solo la chiave di innamoramento e comprensione di uno spettacolo che è il suo Musica dal vivo di Ladislao Todoroff, video- protagonista. Succede a volte a teatro di escludere tutto il resto, spogliare la scena, togliere oggetti e dare vita a una realtà pitture di Giuseppe Zambon. fatta di sentimento, o come si dice in gergo tecnico di pancia. Abbandonatevi alla musica delle parole di Allegri e navigate Dal 3 all’11 dicembre 2004, ore 20.45 per una manciata di ore nel mare magnum di sogni infantili, paure, emotività, immaturità, dolore che l’amore porta con Teatro Juvarra - via Juvarra 15, Torino. Tel. sé. E chiedetevi, di tanto in tanto – mentre scivolate dolcemente verso il nulla che abita le nostre coscienze sonnacchiose 011540675 – chi è e che cosa ci fa un uomo-bambino chiuso dentro un armadio. Biglietti da 10 a 8 Euro L’UOMO DELL’ARMADIO - di Giorgio Gallione, con Eugenio Allegri Torino, Teatro Garibaldi di Settimo Torinese, via Garibaldi 4 – tel. 011 8970831 Dal 30 novembre al 5 dicembre Biglietti da 13 a 10 Euro L’ospite I Motus restano fedeli alla loro natura fredda e analitica anche in questo nuovo spettacolo che si configura come ultima tappa di un viaggio nella vita e nella drammaturgia dello scomodo intellettuale italiano Pasolini. Portano in teatro un lavoro difficile e impegnativo anche sotto il profilo scenografico oltre che drammaturgico. Non è certamente stato semplice per la compagnia di Casagrande ridurre a testo rappresentabile quello che è un coacervo di pensieri e parole, in prosa e poesia, che lo scrittore italiano diede alla luce sul finire degli anni sessanta. “Teorema” è già stato un libro, poi un film, ora è un lavoro teatrale in cui sono sedimentate le provocazioni e le profezie del testo originario, ancora così terribilmente attuale. Lo spettacolo contiene quell’antico elemento sacrale-distruttivo tanto caro a Pasolini, che si materializza in forme diverse anche in Porcile, San Paolo e Petrolio. Il tema della crisi e della “banalità del male” nel quotidiano, dentro il “nuovo totalitarismo consumistico”, passando per il progetto teatrale Rooms giunge fino all’Ospite, produzione calibratissima e tagliente, intrisa di causticità e ironia secondo il diktat pasoliniano. L’ospite è per Motus un personaggio scomodo, irriverente, indesiderato; a volte è poco più di un’apparizione scenica, altre quasi una visitazione angelica. L’ospite ha dunque una presenza duplice: da un lato si carica di un’aura mistica, con precisi rimandi biblici, dall’altro va a rompere completamente le convenzioni delle relazioni sociali. La pièce è un condensato magmatico di carnalità, sessualità, fisicità dolorosa raffreddate dallo sguardo implacabile, freddo e scientifico dei Motus. L’OSPITE, MOTUS - di Enrico Casagrande et Daniela Nicolò dal romanzo Teorema di Pier Paolo Pasolini Con Dany Greggio, Emanuela Villagrossi, Frank Provvedi, Caterina Silva, Daniele Quadrelli, Catia Dalla Muta. Drammaturgia di Daniela Nicolò Una produzione Motus e Théatre National de Bretagne, Rennes in collaborazione con Festival di Santarcangelo, La Ferme du Buisson - Scène National de Marne-La-Vallée, Teatro Sanzio di Urbino e Teatro Lauro Rossi di Macerata e A.M.A.T, con il sostegno di Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna 3 dicembre 2004 h. 21 - “Le vie dei Festival” Teatro Storchi - Largo Garibaldi 15, Modena Info: Emilia Romagna Teatro Fondazione Tel. 0592136011 - fax 059 234979 - biglietteria 059206993 [email protected] bazar 12 2004 scene di gabriella serusi 17 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Moby-dick - ultima caccia Cantico dei Cantici Valeriano Gialli è interprete e regista di questa - L’amore, secondo Eimuntas Nekrosius, è un canto ennesima rilettura del celebre romanzo che arriva da lontano scritto da Herman Melville per cantare la vita Nessuno resta insensibile al richiamo dell’amore, tanto meno il teatro. Sarà attraverso la metafora della caccia alla balena perché nel mondo c’è fin troppo odio, sarà perché la sua irriducibile natura Moby Dick. Gialli riduce in questo adattamento permette di coglierlo e comprenderlo solo per frammenti, ma l’amore resta un per il teatro l’unità temporale del racconto. quid comprensibile solo a partire dalla sua fenomenologia, dal suo dispiegarsi Sono gli ultimi tre giorni di caccia al cetaceo e manifestarsi fra gli esseri. C’è l’amore per tutte le creature, l’amore mistico, gigantesco a interessare il regista, quelli in cui l’amore divino, l’amore violento, e poi c’è l’amore che tutti questi aspetti l’epopea umana giunge al suo capolinea dopo comprende: quello fra uomo e donna. Non si parli di metafore, per favore, una serie di dirottamenti scenici dello sguardo. andando a vedere il Cantico dei Cantici firmato nella regia e nelle scene da un Uno spettacolo in cui la percezione sensoriale grande maestro del teatro qual è Eimuntas Nekrosius (Lituania, 52 anni). gioca un ruolo importante, complici le video Il Cantico dei Cantici è una celebrazione dell’amore umano come grande pitture di Giuseppe Zambon diffuse in tutto simbolo dai molteplici valori e significati. Il regista-artista è salpato, come lo spazio scenico in un esempio interessante spesso succede ai grandi temerari, da un porto difficile, un testo sacro scritto di integrazione fra immagine video, musica intorno all’anno 1000 a.C. in lingua ebraica e attribuito dalla tradizione elettronica e recitativo. giudaico-cristiana a Salomone. Al centro della storia altro non c’è se non MOBY-DICK ULTIMA CACCIA - di e con l’innamoramento di Salomone per la pastorella Sulamita, figlia del re d’Egitto. Valeriano Gialli. Nekrosius mette il dito nella piaga e ci parla di noi attraverso una vicenda Musica dal vivo di Ladislao Todoroff, video- che arriva dal passato, dal lontano spazio-tempo biblico. Ciclico e fantasioso, pitture di Giuseppe Zambon. eroico e spumeggiante, intriso di profumi e di vita, allegorico e profetico, Dal 3 all’11 dicembre 2004, ore 20.45 sacro e profano, erotico e casto, questo amore narrato tra oriente e occidente, Teatro Juvarra - via Juvarra 15, Torino. Tel. è un numero divisibile all’infinito, un’identità senza nome. Ci sembra di 011540675 comprenderlo, penetrarlo, controllarlo e poi, puff, la bolla di sapone si disperde Biglietti da 10 a 8 Euro nell’aria insieme alle nostre certezze. Dice Nekrosius dello spettacolo: “ci sono lui e lei, l’uomo e la donna, senza un vero nome: sono tutte le coppie della storia che ripetono il miracolo dell’amore”. Parole sante. CANTICO DEI CANTICI - di Eimuntas Nekrosius, scene Marius Nekrosius con Aldona Bendoriute, Salvijus Trepulis, Povilas Budrys, Ausra Pukelyte, Diana Gancevskaite e Vaidas Vilius Teatro Argentina - Largo Argentina Roma. Tel. 06 684000345 - 346 Dal 15 al 19 dicembre 2004, ore 21, giovedì e domenica ore 17 Biglietti da 26 a 10 Euro. Prima nazionale [email protected]; www.teatrodiroma.net

Quattro ore a Chatila La violenza e l’amore spiegati a teatro in un dramma nuovo e toccante Duro da digerire in aria di festività natalizie questo Quattro ore a Chatila firmato nella regia da Abdelouahad Ouzri, regista marocchino molto conosciuto nel suo paese d’origine. L’asprezza dello spettacolo è probabilmente naturale conseguenza della ruvidità dell’argomento trattato. Non si può parlare di Chatila senza ricordare Sabra, non si può parlare di questa tragica pagina storica dell’umanità senza chiamare in causa “l’unico europeo” - come si definisce nel testo - ad aver assistito al massacro di Sabra e Chatila. Jean Jenet, profeta letterario e cantore della diversità entro nella città afflitta dal dolore e dalla morte il 19 settembre 1982 – primo fra molti occidentali a entrare nell’area degli eccidi. Il testo di Genet è una testimonianza e il lavoro teatrale di Ouzri vibra di quel dolore e di quella violenza, della miseria umana che Jenet vide con i propri occhi. Attraverso la voce e l’interpretazione dell’attrice Touria Jabrane, il regista distoglie talora lo sguardo dalla ferocia dei fatti concreti confinandoli in un passato mitico che restituisce l’essenza di un dramma universale. La pièce è un grande atto d’amore per la verità e la vita umana. QUATTRO ORE A CHATILA di Jean Genet, regia Abdelouahad Ouzri spettacolo in lingua araba con sovratitoli, traduzione Mohamed Berrada, musica Youness Mégri, con Touria Jabrane. Produzione Le Théatre d’Aujourd’hui, Ministère de la Culture et de la Communication, Service de la Cooperation de l’Ambassade de France Teatro Studio - Milano. Tel. 0272333.222 Dal 19 al 21 dicembre 2004 Biglietti da 22,50 a 15 Euro (riduzioni per giovani e anziani) 18 di gabriella serusi scene bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Margini La danza contemporanea è una forma espressiva che può vivere e prosperare ai margini. Ma cosa sono i margini? E rispetto a cosa si può stare ai margini?

Il sottobosco delle compagnie sperimentali escluse dai circuiti ufficiali cerca continuamente visibilità all’interno dei festival specializzati o dentro i teatri convenzionati delle città italiane. Nascono continuamente compagnie giovani alla ricerca di un’identità autentica e in grado di rapportarsi con le emergenze della società e del territorio. Oggi che il confine fra centro e periferie si va sgretolando, è significativo e necessario guardare oltre. Oltre significa cercare fra le pieghe dell’ufficialità, abbracciare il nuovo con curiosità, preferire il disagio sensoriale. A Torino, da qualche anno la rassegna di teatro e danza dal titolo Marginalia, proposta dal teatro convenzionato L’Espace, sta all’erta e si preoccupa di monitorare il territorio e di dare voce a chi voce ancora propriamente non ha. È una rassegna eccentrica ed eclettica che porta alla ribalta le nuove proposte, quelle più giovani e interessanti. Lo fa con passione e impegno senza troppe paure in uno degli spazi più singolari e atipici della città. Ecco gli eventi da non perdere: Di dei e di passanti Spettacolo di danza delicato e coinvolgente, Di dei e di passanti si fonda sul confronto di linguaggi differenti: da una parte la danza indiana, dall’altra quella Butoh. È un sorprendente incontro fra discipline classiche e tradizionali con l’attualità e il quotidiano. Nello spettacolo il gesto preciso e controllato incontra la casualità irregolare dei modi comuni e delle abitudini giornaliere, generando così ritmi e alfabeti espressivi incondizionati e nuovi. Il gesto e il corpo con la sua prepotente fisicità vanifica lo iato fra il divino e il prosaico. Lontano Lontano è un testo che genera paesaggi coreografici e sensoriali. Un luogo dell’immaginario carico di emozioni che la danza dei corpi in scena traduce in movimenti evocativi e forti. Prodotto dalla compagnia Raffaella De Vita e da EgriBiancoDanza, Lontano è uno spettacolo che si avvale dell’interpretazione della De Vita, autrice anche del testo. Viaggio intorno all’emigrazione e altri temi scottanti rivissuti sulle note di un triste tango. La musica e il corpo dell’attrice-danzatrice affondano le radici in uno spaccato di verità ma volano alto fino a librarsi nei cieli dell’illusione. Rassegna Marginalia 7 edizione, L’ESPACE, Torino, via Mantova 38. www.salaespace.it Gli spettacoli: LONTANO di Raffaella De Vita e EgriBiancoDanza Dal 20 dicembre al 28, Biglietti da 10 a 8 Euro DI DEI E DI PASSANTI di OncaOnca. Dicembre 2004 (date da definire) bazar 12 2004 scene.salmoni di enrico lo verso 19 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Fatica e domande La fatica è quella che si respira a un saggio di recitazione. Domande quelle che ti offre una scuola di recitazione… Cara Eugenia, vorrei parlare ancora di giovani. Il saggio della scuola di recitazione di cui ti parlo oggi, a differenza di quello di cui ti raccontavo il mese scorso, il canto non l’ha sfiorato nemmeno. Qualche coreografia, anche ardita, spaziando tra più generi, in omaggio alla presunta e richiesta versatilità dell’attore. Devo dire che all’insegnante di danza è andata piuttosto bene. Non si aveva mai l’impressione che fossero forzati a fare qualcosa in cui non credessero o in cui si sentissero fuori posto. La forza di questa scuola è però la recitazione. Ho visto delle cose molto buone. Spaziavano, i ragazzi, tutti giovani lo ripeto, con disinvoltura dal dramma alla commedia. E nei diversi generi sono state toccate anche 2 punte abbastanza alte. NON E’ RISULTATO DA POCO! A differenza delle altre, una scuola di recitazione, non può offrire soluzioni. Ciò che può fare è offrire stimoli, domande. Costruire la capacità di lavorare insieme ad altri. L’atmosfera che si respirava era molto bella. Odorava di lavoro, sudore, complicità, amicizia. La formula del saggio, l’insieme di microtesti, è penalizzante per la recitazione. Non ti permette di costruire, far crescere un personaggio nel cuore dello spettatore. Ogni cambio di testo è un cambio di vita, personalità. Lo spettatore è spiazzato e ancora affezionato al personaggio che il giovane attore ha interpretato poco prima. Con diffidenza cede la mano per essere guidato in una nuova storia. Posso dire una cosa? BRAVI! Caro Enrico dici che una scuola di recitazione a differenza delle altre scuole non può offrire soluzioni ma solo stimoli. Bè, io credo invece che non solo OGNI SCUOLA ma addirittura OGNI ESPERIENZA non possa offrire soluzioni ma solo stimoli. E anzi è proprio questo il bello della vita, offrire suggestioni e occasioni ma senza indirizzarci. Perché sta a noi scegliere dove andare, che via seguire. E possiamo farlo solo in base alle nostre capacità, alle nostre possibilità, alle esperienze fatte che ci rendono saggi e intelligenti o alla curiosità che ci rinnova e ci rende liberi. Come può esistere un indirizzo unico per tutti, come può una medesima indicazione essere la soluzione per desideri, domande, obiettivi che sono diversi quanto diversi sono i cuori che battono nei petti di ognuno di noi? www.bazarweb.info bazar 12 2004 suoni.recensioni di fabio murru 21 www.bazarweb.info Inquietudini parallele I suoni caldi e intimisti di Tunde viaggiano paralleli ai testi arrabbiati dei Radio 4, i brani intensi e interrogativi dei Tiromancino si affiancano alle canzoni amare degli Interpol e alle riflessioni profonde dei Nomadi. Per un generale, profondo senso di inquietudine che ci pervade tutti…

Tunde Bmg Ex cantante dei Lighthouse Family, Tunde Baivewu, nato a Londra ma d’origini nigeriane, esordisce con un progetto solista che continua il percorso già affrontato negli anni passati nei Lighthouse Family; soul, r & b, grandi melodie e molto romanticismo accompagnano la straordinaria vocalità di Tunde. L’, interamente scritto da lui insieme aGrant Lee Phillips e prodotto daMike Peden, si pone nel panorama pop internazionale con grande eleganza, una musica semplice senza pecche, che regala momenti di gran fascino ed intime Nomadi suggestioni. Una bella scrittura, brani di grande Corpo estraneo emotività e profondità come laBallad miles , o Come our history che parla della Warner Music ahead of me Ancora una volta spontanei e immediati tornano i sua terra originaria, la Nigeria, dove Tunde ha mitici Nomadi con un nuovo album, Corpo Estraneo, vissuto fino all’età di 15 anni prima di trasferirsi degna continuazione del cammino percorso definitivamente a Londra. Un testo denso di da ormai moltissimi anni dal gruppo. La band lacrime e frustrazioni, ma anche di orgoglio e Tiromancino emiliana ci propone il ventisettesimo lavoro della libertà. Illusioni parallele loro straordinaria carriera, disco energico, tosto Virgin e molto intenso che si sprigiona da quella sana Federico Zampaglione si butta alle creatività popolare che Peppe Carletti e compagni spalle il disagio nato dopo l’ improvviso propongono da sempre, anche dopo la morte del successo dei suoi lavori precedenti e leader carismatico Augusto Daolio. E cosi il gruppo la separazione da RiccardoSinigallia , pop più longevo d’italia continua sul suo viaggio fatto e con i suoi Tiromancino continua la d’impegno e semplicità, che torna a colpire nuovi Interpol strada percorsa di un pop moderno e vecchi fan. Alcuni brani sono certamente rock di Antics e affascinante, splendido mix tra buona fattura, chitarre elettriche che sprigionano cantautorato, rock e sperimentazione. rabbia, un lavoro duro e sodo al passo con i tempi, Emi Un disco intimista come i precedenti, ma che si apre anche a momenti più melodici La storia continua a ripetersi ed ecco che ma sicuramente più immediato nel e morbidi, ribadendo che i Nomadi sono stati e gli Interpol, una delle nuove anime musicali suono, i testi sono sempre astratti, rimangono ai vertici della musica popolare italiana. della New York d’oggi, con il secondo ermetici, spesso affascinanti nella album ci rimandano indietro nel tempo Joy Division loro costruzione. La musica è la parte alle sonorità new wave degli più riuscita del disco, pennellate di e degli Psychedelic Furs e al più recente leader dei Cure. sperimentazione elettronica, rock allo dark sound di Robert Smith stato puro come nel branoEsplode Antics, nuovo lavoro della band, rispetto Manuel Agnelli, ma Turn on the bright scritto insieme con al precedente album anche semplicità e dolcezza, melodia lights ha toni più aperti e meno cupi, nelle velata e delicata che raggiunge il suo Radio 4 sue totalità è più consolatorio ma mantiene apice nel branoVerso Nord davvero inalterato il sound e la scrittura degli bello. E infine anche una cover di un Stealing of a Nation Interpol che continua a dar voce ai sempre mostro sacro della canzone italiana Emi presenti disagi giovanili. Canzoni amare, Felicità di Lucio Dalla, ennesimo step Da band di culto a band internazionale Radio 4 è stato notevole ma tristi e spesso anche rabbiose, unPaul tessuto perfettamente riuscito di un percorso di il salto per i musicale fatto di chitarre quelle di evoluzione artistica. fortunatamente il passaggio non ha intaccato e Daniel Kessler il basso di Carlos Banks Banks e poi il loro modo di proporre musica. Un cd D. che accompagna la voce di vero motore doppio ricco di testi arrabbiati, politicizzati e la batteria diSam Fogarino di vera protesta sopra una musica da sballo propulsivo del gruppo. Per i giovani che per ballare loop elettronici e suoni aggressivi non hanno conosciuto il periodo new wave che rimandano alla dance degli anni ottanta. una musica di gran fascino intrisa d’umori e Un punk funk intellettuale, cosi sono stati suoni metropolitani, per i più grandi un dolce etichettati, che corre veloce e fa pensare. Forse tornare indietro nel tempo. niente di nuovo, ma è bello che ci sia ancora. Originale il packaging del cd, con un libretto la cui grafica, realizzata da Howard At U-G-S.com propone inquietanti interni abitativi pervasi da una desolante mancanza di comunicazione. 22 di pietro d,ottavio suoni bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info Il sound liquido di Miss Trieste E’ così che chiamano la nostra Elisa per identificare le radici di un’artista che ha saputo conquistare apprezzamenti a livello planetario. Questo mese a Milano

La piccola ninfa silvestre del pop italiano si tuffa nel freddo mare del suo Nord-Est e tiene la barra di navigazione vicino alla rotta di un “mostro” (sacro) marino come la sirenetta Bjork, immergendosi in liquide sonorità atlantidee. Quelle che riecheggiano in più versanti del nuovo repertorio diPearl Days, che Elisa presenterà dal vivo nel concerto-evento al Forum di Assago. La ragazza di Monfalcone si è conquistata - disco dopo disco, tour dopo tour – una grande considerazione, sia dei fan che la seguono dagli esordi e che condividono la sua scelta di cantare in inglese, sia dal grande pubblico, folgorato dalla bellezza della sua voce quando si esprime in italiano (un unico fulmine a ciel sereno, cover a parte, che valse la vittoria al festival di Sanremo con “Luce – Tramonti a Nord-Est”). E proprio quelle radici così presenti nella sua musica – all’estero la chiamano Miss Trieste, magari con un vago richiamo alla Miss Sarajevo, canzone cult di Bono e Brian Eno – sono la forza di Elisa. Un microcosmo fatto di storie di confine, tradotte in un linguaggio pop internazionale che valica ogni confine. Più local-global di così, nell’asfittico panorama pop italiano, è veramente difficile. E vale la pena di toccare con mano, o meglio, di verificare con le proprie orecchie, il fascino di nuovi brani comeTogether o Pearl Days. MARIANNE FAITHFULL L’appuntamento è al “vernissage” milanese 01 MILANO, Alcatraz del 10, antipasto del tour che partirà a febbraio. MAURO PAGANI WHA WHA BAND 10 ASSAGO, Forum – Milano 02 ASTI, Diavolo Rosso info: www.elisaweb.net; www.frie ndsandpartners.net RAF 02 PORDENONE, Palasport; 03 PADOVA, San Lazzaro; 06 VARESE, Teatro di Varese; 09 NOVARA, Teatro Coccia. INTERPOL 03 MILANO, C-Side STAN RIDGWAY 04 RIMINI, Velvet ASSALTI FRONTALI 05 ROMA, La Palma

ERIC BURDON & THE ANIMALS 07 VENEZIA, Magic Bus

MARTIN REV 09 ROMA, Circolo degli Artisti MAX GAZZE’ 09 PISA, Metarock; 11 ANCONA, Barfly, 31 ROMA, Concertone di Capodanno

PACIFICO 10 ROMA, Piccolo Eliseo; 12 CREMA (CR), Teatro San Domenico; 13 MILANO, Teatro Filodrammatici NICOLA ARIGLIANO 14 ROMA, The Place WOODY ALLEN 15 VENEZIA, Malibran FRESU-YOUSSEF 15 UDINE, Teatro Bon TELEFON TEL AVIV 16 ROMA, Circolo degli Artisti

IMPERDIBILI bazar 12 2004 suoni di marcello amoruso 23 www.bazar web.info www.bazar web.info

Da Trieste soffiano suoni “ripidi” È uscito lo scorso 15 novembre Our graetest hits, album d’esordio dei triestini Ripidi. Sonorità 2 Tone e stridori garage-beat, una bass line che spesso richiama quella dei Cure (Yes it’s time, Candle light) e una voce di personalissima fattura. Una musica ripida come il nome, sempre in bilico tra emozione e maniera raffinata, tra ricerca nel passato e tensioni in avanti. Il titolo dell’album ostenta con ironia un percorso lungo 13 anni, con tappe intermedie che hanno visto l’uscita discografica di singoli per la Face Records e Fridge, tra le altre. 11 tracce di chiara impronta guitar-indie pop, attigua al panorama mod triestino, in cui la freschezza del pop dei Beatles (She’s got), si intreccia con la verve scanzonata dei Supergrass (Stereophonic girl, Bitter and sugar, Take it easy), l’impertinenza dei Sonics (Listen up, Fasshion queen). La ricerca di Nicolò Pozzoli (www.recordkicks.com) verso l’individuazione di un suono e di testi anglofoni, ancora una volta lascia un segno autentico nella sua tensione cosmopolita, non è a caso l’ospitalità data ai sinth, piano e organo di Gianluca De Rubertis degli Studio Davoli (vedi bazarweb di luglio). Ripidi, “Our greatest hits” (Record Kicks/Audioglobe • 11t)

Elettronica e arte: parola d’ordine è Live Il network iXem è giunto al suo primo parto naturale, un festival interamente dedicato ai diversi intrecci tra sperimentazione artistica ed elettronica. Si svolgerà all’Auditorium Candiani di Mestre dal 10 al 12 dicembre . Il contest/festival Live!iXem, ideato e promosso da Domenico Sciajno, è sorto in seno al collettivo iXem 3 (Italian Experimental Electronic Music): un allegri ragazzi morti network di artisti, nato sul web, interessati alle sperimentazioni elettroniche di suoni e video. Partner del festival l’ass. Antitesi di Palermo (www.arpnet.it/antitesi), l’associazione Vortice Il Great Complotto ha avuto il suo post: dagli (www.vortice.it) e il comune di Venezia. Il contest che ha preceduto il festival, dicono gli organizzatori,“è sorto anni ottanta un urlo punk che arriva alle con lo scopo di porre in rilievo le opere di quegli artisti che in orecchie di Tre Allegri Ragazzi di Pordenone e Italia conducono una sperimentazione integrando dal vivo e in li trova già Morti tempo reale discipline performative (musica, video, danza, teatro) e strumenti audiovisivi elettronici”. Sei i progetti premiati: Nascono nel ’94 a Pordenone, nella regione più mitteleuropea della penisola, zona Otolab, Sichel, Talk Show Host, E.G.Ø Disegual di confine dove la scena punk ha avuto un grosso seguito nei primi anni Ottanta. La e Claudio Rocchetti, che si esibiranno a fianco di chiamarono Great Complotto, un’ondata underground che già dal titolo rivelava affermati artisti stranieri qualiGert Jan Prins, con la sua una trama, suggellata a livello musicale da gruppi (oramai scomparsi) quali Miss tensione alchemica generata dall’intreccio di poliritmie XOX, 0010011, MESS e più recentemente dal “complotto” lisergico dei Prozac+. elettroniche con ricetrasmettitori; i canadesi Skoltz_ È da questo humus che traggono radici i Tarm. “Io la chiamo la capitale del rock perché Kolgen, proporranno una miscela che amano definire per me lo è realmente stata”, dice Davide Toffolo, chitarra e voce della band, nonché “pigmenti acustici”, iniezioni di bit audio nelle immagini fumettista di professione per la fanzine Fandango. e viceversa; i tedeschi Thomas Köner e Jurgen Gli altri due sono Enrico Molteni (basso) e Luca Masseroni (batteria), e sui palchi, Rebble, in una performance in cui gli esperimenti fatti soprattutto quelli catodici, scelgono di occultare la propria immagine con maschere da Rebble chimicamente sulle pellicole cinematografiche dal sapore tribale e death. Verrebbe da pensare a uno scimmiottamento dei Gorillaz, e meccanicamente sui proiettori formano un tracciato ai ma i Tarm, bontà loro, erano morti prima. percorsi sonori di Köner. Sin dai primi passi, il suono della band si caratterizza per chiari intenti punk innestati Info: www.ixem.it su melodie pop e testi che affrontano con rara sobrietà i conflitti dell’universo adolescenziale. Dopo tre demotape autoprodotti, arriva la prima uscita discografica del ’97, Intervento a vivo (Sensimilia/Self). Quindi Mostri e normali del 1999 (BMG/ Ricordi), lavoro in cui la verve creativa di Davide si mostra poliedrica: in una Beastie Boys al Mazda Palace edizione limitata a 5000 copie, ritrae a fumetti le origini della band. Nel 2001 la di Milano band giunge al terzo appuntamento discografico con La testa indipendente, prodotto E’ un grande ritorno in stile old school, il tour mondiale da Giorgio Canali dei Csi e Pgr. Il trio è ormai maturo e dichiara a chiare lettere dei Beastie Boys a Milano. Sarà la recente uscita di To The influenze di gruppi quali Gun Club, Devo, Pixies, Violent Femmes. L’ultimo lavoro 5 Boroughs, ma già da qualche tempo si sentiva aleggiare un in studio è del 2004 e giunge in seguito a un viaggio in Argentina di Luca e Davide. atteso ritorno in Italia dell’hip hop bianco dei Beatsie Boys– Il Sogno del Gorilla Bianco (La Tempesta/Venus, 2004) indirizza un nuovo corso dei unica data fissata per il 18 dicembre – la band newyorchese Ragazzi Morti, che si staccano da alcuni stereotipi abbracciando una dimensione che all’interno di un’attitudine punk ha scelto di inserire i più lirica e un più efficace impatto tecnico. Riappare Giorgio Canali, questa volta in germi confittivi del rap divampandoli con l’asprezza di cori veste di musicista, e nel brano Povero Me ripropone echi dei Csi. hard. Sul sito di Mtv è finalmente disponibile un’interessante anteprima del dvd dei 18 MILANO, Mazdapalace Tarm, in uscita per il prossimo 15 dicembre. Tre video, (Nuova identità, Signorina info: 0248047501 primavolta e Rasoio, mattatoio, pazzatoio), oltretutto in questi giorni in rotazione televisiva. Per date e luoghi dei concerti di dicembre: www.treallegriragazzimorti.it TOUR 24 di fabrizio gianuario suoni bazar 12 2004 www.bazarweb.info

Non è una relazione biunivoca quella che passa tra la musica classica e il jazz. Se infatti, come inStravinskij , il jazz è entrato all’interno della tradizione classica soltanto per il valore eterodosso di alcuni suoi aspetti formali (tempo e impianto armonico), il repertorio musicale classico è stato invece letto dalla musica di origini afroamericane principalmente per il suo potere espressivo. GiàJelly Rolly Morton, agli albori della storia del jazz, prese spunto da arie d’opera Verdidi e Donizetti senza trasportare la grammatica classica all’interno della sua musica, ma semplicemente usando il tema, il materiale melodico, come spunto di partenza per la costruzione di alcuni suoi brani. L’importanza del carattere trasformativo dell’improvvisazione, dell’espressività estemporanea, ha inoltre un valido testimone nel book musicale del jazz, fatto di standard, di brani in cui sono dati sia il tema che la struttura armonica di partenza, e la cui minore o maggiore conoscenza costituisce un bagaglio determinante per un musicista. Estemporaneità espressiva che non ha avuto alcun problema ad espandere il proprio raggio di azione a brani appartenenti a generi musicali differenti, fino a includere le melodie più celebri della tradizione operistica mondiale. Interamente dedicato alla rilettura jazz di celebri temi di Giuseppe Verdi è Verdi in Blue, progetto musicale realizzato dal Velotti-Battisti Ensemble ed edito dalla Isma Records . Promosso da Ivan Galea , direttore artistico dell’etichetta, il lavoro attraversa la produzione musicale verdiana nella sua interezza, dal Nabucco alla trilogia popolare costituita dal Rigoletto, La Arie di jazz Traviata e Il Trovatore, arrivando ad E’ possibile rileggere in jazz le più celebri arie di Giuseppeattingere fino alla tarda produzione del Verdi come Va Pensiero o Bella Figlia dell’Amore? Il compositore conLa Forza del Destino, l’Aida e l’Otello. La formazione, la cui Velotti Battisti Ensemble ci ha provato… sezione ritmica è costituita da Carlo e Mario Battisti, è guidata dal pianistaMario Donatone e dal sassofonista e clarinettista romano Luca Velotti, che con sincerità e chiarezza espressiva Rosario Giuliani hanno guidato la rilettura di brani la cui estrema notorietà More Than Never (come Bella Figlia dell’Amore, Va Pensiero e Libiam nei Lieti Rosario Giuliani è l’unico artista italiano a essere edito dalla prestigiosa etichetta Calici) non rende certo facile e immediato il confronto. francese Dreyfus. Un riconoscimento che porta il sassofonista romano a uscire dalla Ma l’ensemble ha affrontato il compito interpretativo con schiera dei giovani artisti (è stata la rivista Musica Jazz a eleggerlo nel 2000 miglior naturalezza, senza timori reverenziali, contando sul fatto che giovane talento), per posizionarsi invece all’interno della più prestigiosa e affermata ciò che di questi temi va valutato è proprio il radicamento realtà del jazz europeo. Trampolino di lancio è in questo caso la Francia, che ancora nella cultura musicale ed emotiva dell’ascoltatore. una volta sembra saper apprezzare e valutare meglio dell’Italia la musica della nostra Un po’ timido risulta a volte essere lo sviluppo del brano dal penisola. E d’oltralpe è la formazione con cui Rosario Giuliani ha condiviso la tema di origine, ma certo la costruzione ingegneristica della registrazione del suo ultimo disco More Than Ever, in cui hanno partecipato Rèmi forma musicale non è stato l’obiettivo con cui il gruppo ha Vignolo al contrabbasso e Benjamin Henocq alla batteria, con ospiti Richard Galliano e il messo insieme questo lavoro. Come si intuisce dal titolo, si pianista Jean-Michel Pilc. Proprio quest’ultimo ha dato a Giuliani il migliore apporto allude infatti alla rilettura in blue del patrimonio melodico al disco, coadiuvando il fraseggio articolato del sassofonista con uno stile pianistico verdiano, una rilettura condotta secondo quell’aspetto incisivo nella pronuncia sonora e allo stesso tempo equilibrato e ricercato sotto più istintivo e sanguigno del jazz che è appunto il suo l’aspetto della quantità musicale. L’intimo rapporto tra i due si può apprezzare in essere radicato nello spirito blues della cultura musicale modo particolare nella ballata Monsieur Martin, oltre che nella traccia iniziale More afroamericana. than ever, in cui si può ascoltare la cristallina complessità del fraseggio di Giuliani, In confezione digipack, il cd offre inoltre una breve sempre molto limpido, e senza strappi nel suono del suo strumento se non ai limiti spiegazione per ogni traccia sia riguardo al contesto del estremi dell’espressività. tema musicale internamente alla produzione verdiana sia Richard Galliano partecipa invece con l’accordèon in I Remember Astor, J.F. (due brani di rispetto alle ragioni emotive che hanno portato il gruppo a sua composizione) e nella traccia conclusiva del disco Bianco e Nero. Una partecipazione confrontarsi con quel determinato motivo musicale in cui Galliano fa sentire fortemente la sua presenza, dipingendo nostalgiche www.ismarecords.it atmosfere musicali che attingono dalla sua profonda ammirazione nei confronti del Umbria Jazz Winter maestro argentino Dal 29 dicembre prende il via l’edizione Astor Piazzola, invernale dell’Umbria Jazz Festival. Fino al 2 e con le quali gennaio si terranno a Orvieto intense giornate Giuliani dimostra di jazz, con particolare riguardo alla notte di San di dialogare senza Silvestro quando si festeggerà l’arrivo del 2005. alcuna fatica. Per scaricare il programma della manifestazione si può andare sul sito www.umbriajazz.com oppure ciccare direttamente sul seguente link: http://www.umbriajazz.com/resources/ immagini/PROGR_UJW12.pdf

FESTIVAL www.bazarweb.info 26 di ciro bertini leggere.recensioni bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

LetturePerché fanno girare dala testa vertigini le ansie adolescenziali di Jack, le confessioni viscerali di quattro madri infanticide, gli articoli di controinformazione capaci di mettere in dubbio ogni nostra certezza.

BAZAR SEGNALA JACK – A.M. Homes (Minimum fax. 228 pp., 13 euro) Jack ha quasi 16 anni, età in cui negli Stati Uniti si prende la patente di guida. Così, certi dilemmi morali scattano prima che altrove. Un esempio? “Stai guidando e un animale ti sbuca davanti, tu (a) sbandi per evitare di colpire l’animale anche se questo significa mettere in pericolo il tuo e gli altri veicoli; (b) cerchi di evitare l’animale, ma se lo colpisci, lo sposti a lato della strada”. All’inizio di questo romanzo di formazione, Jack fornisce istintivamente la risposta (a): sbagliando. Nel finale, durante la prova d’esame, pur ancora con qualche perplessità, mette la croce su quella corretta. Come dire: il passaggio dallo sguardo infantile sulla realtà all’assunzione di scelte responsabili. Solo che agli esseri umani pare non sia dato evolvere senza sofferenza. Perciò a scuotere Jack dal torpore, non fosse stato sufficiente come evento traumatico la separazione dei genitori, arriva la rivelazione da parte del padre di essere gay. L’autrice la fa avvenire su una barca al centro di un lago, comunicandoci il senso di una violazione: Jack vorrebbe scappare dalle parole paterne, ma non può farlo. In poco tempo diviene bersaglio delle prese in giro dei compagni di scuola: un dramma per un adolescente. La sua gli appare come una situazione unica. Lui stesso teme di essere gay, non trovando sui libri smentita alla possibile ereditarietà genetica. Si sa che spesso ciò che non si conosce provoca terrore. Gradualmente però le cose cambiano. Intanto, anche il padre della bellissima e inarrivabile Maggie è gay, poi Maggie comincia a interessarsi a Jack e Jack comincia a provare solidarietà nei confronti del padre immaginando le discriminazioni che è costretto a subire in quanto omosessuale. E forse ciò che succede alla famiglia di Max - il migliore amico di Jack - è di gran lunga peggiore… La forza del romanzo d’esordio di A.M. Homes, nonostante la splendida galleria di personaggi rappresentata, sta tutta nella voce holdeniana di Jack. Quel mix di innocenza e disincanto, quella capacità di non smettere mai di sognare che gli fa dire, durante un seduta di guida, “che certe volte guidando sembra di andare dritti contro il cielo”. Colonna Sonora: TIROMANCINO Illusioni parallele PENSARE LEGGENDO TUTTO CIO’ CHE SAI E’ FALSO 2 – Aa. Vv. (Nuovi Mondi Media. 484 pp., 23 euro) E se fosse questa la strenna del Natale 2004? Se il tam tam in rete – piccole gocce che possono rapidamente commutarsi in marea travolgente – lo trasformasse da prodotto di nicchia a oggetto di culto? Sarebbe una gran bel affare. Perché una cosa è certa: TALENT SCOUTING anche nel caso in cui non si condividesse neanche una riga di quanto contenuto in questo libro, sempre meglio poter confrontare FROM MEDEA – Grazia Verasani due versioni contrastanti dei fatti che avere a che fare con il (Sironi Editore. 124 pp., 10,50 euro) pensiero unico. E tanto per smentire chi nutre un generalizzato Ci vuole un bel coraggio a scrivere una storia così. E a metterla in scena, trattandosi di una pièce teatrale. Persentimento antiamericano, si sappia che il progetto da cui nasce l’argomento: infanticidio. Per il modo: non volendolo celare tra le pieghe del mito, ma imbrattandosi le mani con Tuttoil sangue quello che sai è falso 2 ha origine negli USA. Ok, ma della realtà. Di infanticidio se ne parla pochissimo, essendo delitto inaccettabile più di qualsiasi altro per le dinostre che parla? Si tratta di 30 articoli di controinformazione coscienze di figli. Eppure accade, in Italia come altrove, da nord a sud, a ricchi e poveri, e noi non ne sappiamosugli quasi argomenti più vari – terrorismo, guerre, AIDS, Prozac, niente. CIA, fluoro, Ogm, ecc. – che hanno lo scopo di raccontarci la Si legga allora From Medea. Ci si lasci trasportare per un’ora della propria vita all’interno di un carcere psichiatrico.cruda verità dei fatti, quella che non subisce il processo di Ci si senta rinchiusi in un universo claustrofobico, assieme a quattro donne. Sulle pareti hanno appeso due icone edulcorazione,- Madre quando non di totale mistificazione, operata dai Teresa di Calcutta e Courtney Love – eloquente la gamma degli stati d’animo che le percorre. Le si ascolti confessaremedia il ufficiali a beneficio di “superiori” interessi economici. loro doppio assassinio: “quando uccidi tuo figlio, è te stessa che fai fuori in quel momento”. Si noti la mancanzaPiù di che articoli, per documentazione e tono sono brevi saggi. Ma autoindulgenza: “tutte le famiglie fanno schifo. Ma non è colpa loro se ho infilato la testa di mio figlio in un sacchettonon spaventatevi: il linguaggio è quello diretto del giornalismo della Coop”. Non si dimentichi l’orrore di quanto hanno commesso: “i bambini muoiono come gli animali, con dignità.e il Muoiono registro brillante. senza esserne sorpresi”. Si osservi, senza giudicare, la condanna irredimibile cui sono sottoposte “guarita è esagerato…Forse, per chi sia uso frequentare certi canali di informazione Comunque ci si abitua. Ci si abitua a tutto. Prendi uno che resta cieco, prima urla, strepita, poi vive da cieco, alternativa,punto e sono poche le rivelazioni davvero sconvolgenti – basta”. Si lasci loro prendere fiato e sussurrare un sogno consolatorio: “io vorrei essere senza ossa, fluttuare comealla unafine ciò che ci ha indignato di più è stato Stragi italiane medusa”. E subito dopo risprofondare nella consapevolezza che: “sarei[ una buona persona], se sparissi dalla facciaimpunite della di Gabriella Canova - però è davvero di grande effetto terra. Non è questo che tutti si aspettano da una come me?” vedere raggruppate un così notevole cumulo di menzogne: superata Non c’è modo di congedarci da loro, in qualche modo pacificati. Allora lasciamole cantare in dissolvenza Sally di laVasco rabbia iniziale, fa venire voglia di uscire di casa a cambiare Rossi: “forse, alla fine di questa triste storia, qualcuno troverà il coraggio per affrontare i sensi di colpa e cancellarliil mondo. Pensate, nonostante tutto, è ancora possibile. da questo viaggio, per vivere davvero ogni momento con ogni suo turbamento e come se fosse l’ultimo…” Per chi poi desideri aggiornamenti in tempo reale c’è Colonna sonora: SYD BARRETT The madcap laughs www.disinfo.com. Colonna sonora: FATBOY SLIM Palookaville bazar 12 2004 leggere.recensioni di ciro bertini 27 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

UPPER READERS IO NON SONO JACKSON POLLOCK – John Haskell BAZAR (Bookever. 176 pp., 14 euro) “Questa storia parla di un’elefantessa morta folgorata COLLECTION cent’anni fa”. “Janet Leigh non fu mai completamente nuda APPUNTI DI VIAGGIO – Rinaldo durante le riprese di Psycho, però aveva due bei seni”. Donati (Stiva. 64 pp. + cd audio, “Capucine aveva cinquantasette anni quando si uccise buttandosi da una finestra al nono piano”. “Glenn Gould 14 euro) aveva uno strano rapporto con i microfoni”. Questi sono Avete avuto una giornata dura, piena di contrattempi che vi hannoalcuni degli attacchi dei nove racconti contenuti nel ostacolato? Correte su per i gradini con le borse della spesa, libro Io non sono Jackson Pollock del talentuosissimo John le chiavi in bocca, il giornale – che non avete avuto tempo di Haskell, americano di Brooklyn. Se li abbiamo riportati sfogliare – sottobraccio? Allora, una volta in casa, richiusa è per dare almeno una vaga idea della strategia con cui la porta e lasciato fuori il mondo ostile, mollate gli ormeggi,cattura il lettore, del tutto simile a una tecnica di l i b e r a t e v i d e l l e s c i a r p e , f a t e v i u n a d o c c i a c a l d a e c o n c e d e t e v ipesca: i l inizialmente incuriosendolo, quindi trascinandolo lusso di un massaggio ai piedi. E poi? Resistete alla tentazionecon una prosa deliziosamente ipnotica e a strappi, prima di di accendere la tv. Spegnete le luci. Infilate il cd di Rinaldor i g e t t a r l o n e l l a r e a l t à c o n p i ù d u b b i d i p r i m a . P r o t a g o n i s t i Donati nel lettore. Abbassate le palpebre. Lasciatevi condurre sono alcune icone del secolo scorso, scelte per la loro dalle note nella foresta amazzonica, su una spiaggia caraibica,eccentricità nei settori in cui si sono espresse (arti tra i colori e i suoni di un mercato popolare. Non importa se f i g u r a t i v e , p o e s i a , m u s i c a , t a n t o c i n e m a ) e c o l t e i n m o m e n t i non siete mai stati in Brasile: immaginatelo con l’ausilio delladi sintomatico disagio esistenziale. La notevole capacità bossanova. Abbandonatevi al mood, improvvisate il vostro film mimetica dell’autore, mescolata alla facoltà di rendere sopra il tappeto sonoro. La musica è già finita? Sono passati credibili23 degli aneddoti in realtà tutti da verificare, minuti. Premete il pulsante repeat. Accendete l’abatjour. Apritecomporta un originale effetto straniante: si passa - di il libretto Appunti di viaggio. Mentre scorrono di nuovo le note,colpo - dall’impressione di avere colto l’essenza del posate gli occhi sulle parole e le immagini coloratissime sceltepersonaggio alla sensazione di avere assistito solo a una d a R i n a l d o D o n a t i p e r r a c c o n t a r s i , p e r c o m u n i c a r e a t t r a v e r s o adelle l t r i molteplici rappresentazioni della sua personalità. codici il senso della sua ricerca musicale. Va meglio ora, nonDa è incorniciare, per raffinatezza di costruzione ed v e r o ? P e r c h é c o m e d i c e T o m W a i t s , i n u n a f r a s e i n s e r i t a d a D o neleganza a t i , espressiva, il racconto imperniato sulla figura “quello che ti resta è tutto ciò che hai amato”. E questo è solodi Jackson Pollock, in cui a Haskell riesce l’impresa di il primo di una serie di momenti da amare: gli Appunti di viaggiodare forma a un fenomeno psicologico complesso quale è la continuano. Per saperne di più: [email protected] dissociazione mentale. Colonna sonora: MILTON NASCIMENTO Angelus Colonna sonora: MASSIVE ATTACK Danny the dog

PENSARE OLD FASHION LEGGENDO I RACCONTI – Heinrich von Kleist TUTTO CIO’ CHE SAI E’ FALSO 2 (Garzanti. XXXII-256 pp., – Aa. Vv. (Nuovi Mondi Media. 4849,50 euro) pp., 23 euro) C h e c o s a v i f a v e n i r e i n m e n t e l a p a r o l a “ v e n d e t t a ” ? F o r s e K i l l B i l l , E se fosse questa la strenna del Natale 2004? Se il tam tamU m ain T h u r m a n / L a S p o s a i n t u t i n a g i a l l a c h e b r a n d i s c e u n a s c i m i t a r r a ? rete – piccole gocce che possono rapidamente commutarsi inEcco: marea fate conto che è niente in confronto a ciò che combina il travolgente – lo trasformasse da prodotto di nicchia a oggettoMichael Kohlhaas dell’omonimo racconto scritto da Heinrich von di culto? Sarebbe una gran bel affare. Perché una cosa è certa:Kleist nel 1808. Come a La Sposa, anche a Kohlhaas hanno fatto un anche nel caso in cui non si condividesse neanche una rigatorto, di un grande torto. E come lei, anche lui non può che farsi quanto contenuto in questo libro, sempre meglio poter confrontaregiustizia da solo. Se però, quello de La Sposa, è un fatto – o un due versioni contrastanti dei fatti che avere a che fare conmisfatto il – privato, quello subito da Kohlhaas potremmo definirlo pensiero unico. E tanto per smentire chi nutre un generalizzatopolitico. Infatti siamo di fronte a un sopruso, perpetrato ai sentimento antiamericano, si sappia che il progetto da cuidanni nasce del cittadino modello, a opera dei soliti potenti che se ne Tutto quello che sai è falso 2 ha origine negli USA. Ok, infischianoma delle regole, perché ritengono di poterle modificare di che parla? Si tratta di 30 articoli di controinformazionea proprio piacimento. Ok, d’accordo: qui vi vengono in mente altri sugli argomenti più vari – terrorismo, guerre, AIDS, Prozac,riferimenti recenti, non solo cinematografici. Ma attenzione, c’è CIA, fluoro, Ogm, ecc. – che hanno lo scopo di raccontarciuna la differenza non da poco: Kohlhaas non è come noi, nel senso cruda verità dei fatti, quella che non subisce il processoche di non è italiano. E’ tedesco: la morale non è quella cattolica, edulcorazione, quando non di totale mistificazione, operatasemmai dai calvinista. Quindi niente scurdammoce ‘o passato. Kohlhaas media ufficiali a beneficio di “superiori” interessi economici.è stato vittima di un’ingiustizia? Ora pretende una riparazione e Più che articoli, per documentazione e tono sono brevi saggi.la esige Ma a modo suo. Se il potere arrogante va oltre la legge, la non spaventatevi: il linguaggio è quello diretto del giornalismolegge è come se perdesse il suo valore etico: l’individuo è libero e il registro brillante. di non sottostarvi più e di considerare legge ciò che meglio Forse, per chi sia uso frequentare certi canali di informazionerisponde alle proprie esigenze di giustizia. E Kohlhaas diviene alternativa, sono poche le rivelazioni davvero sconvolgentiimplacabile, – la sua reazione totalmente sproporzionata rispetto alla fine ciò che ci ha indignato di più è stato Stragi italianeal danno. All’improvviso lo troviamo diabolico, perché capiamo impunite di Gabriella Canova - però è davvero di grande effettoche la sua precedente condotta irreprensibile non era naturale, ma vedere raggruppate un così notevole cumulo di menzogne: superatafunzionale ad arrogarsi il diritto di esplodere nella violenza. la rabbia iniziale, fa venire voglia di uscire di casa a Nell’edizionecambiare Garzanti dei racconti, oltre al celeberrimo La il mondo. Pensate, nonostante tutto, è ancora possibile.marchesa di O…, trovate delle interessantissime note biografiche Per chi poi desideri aggiornamenti in tempo reale c’è dell’autore (morto suicida) compilate da Giuliano Baioni. www.disinfo.com. Colonna sonora: LUDWIG BEETHOVEN Sinfonia n°7 Colonna sonora: FATBOY SLIM Palookaville 28 di marco begani leggere.fumetti bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Aaron McGruder, THE BOONDOCKS, Arcana 2004. La vittoria elettorale diGeorge W. Bush deve aver infuriato McGruder, critico feroce delle gesta del petroliere texano e della sua amministrazione, ma, allo stesso tempo, gli garantirà veleno fresco per le sue strisce, mentre in Italia è stata pubblicata (il 3 novembre) la sua prima acclamata raccolta. Il mensileLinus ha pubblicato negli ultimi anni la corrosiva produzione di un Un fumetto per schierarsi "contro" giovane autore che, In un America in cui il fumetto ha la stessa dignità di un fondo di proprio per l’assoluta mancanza di riguardo, politica internazionale, Aaron McGruder sfida Bush a colpi di strip si è guadagnato un posto d’onore tra tutti quelli che sono orgogliosi di essere contro. A scrivere l’introduzione del volume si è scomodatoMicheal Moore massimo di questa indispensabile schiera. , peso In poche realtà come quella degli USA il fumetto occupa un posto tanto importante, soprattutto a livello sociale. È americana l’invenzione delle grandi icone, da Topolino a Superman, da Snoopy a Spiderman, che catalizzano da più di settant’anni l’identificazione da parte dei lettori di qualunque livello di reddito o di istruzione. È americano l’uso di ospitare sulle grandi testate le popolarissime strisce in bianco e nero, senza che queste abbiano meno dignità di un fondo di politica internazionale. Infine, è americana l’industria, americano il sindacato, americano lo stile di disegnare, americana l’ispirazione del cinema al fumetto, sono americane le grandi scuole. In un tessuto che tanto si nutre di cultura di massa, l’espressione rapida e affilata delle piccole vignette agisce come un flash della coscienza, in pochi istanti, e afferma la propria autorità sulla base del successo di pubblico, quasi del tifo. Lo dimostrano fumetti apparentemente innocui come Garfield o Calvin e Hobbes, o la soap più raffinata d’oltreoceano,Doonesbury. Nessun fumetto americano è imparziale o distante dall’America. La conquista del West, la conquista dei diritti individuali, la conquista della Casa Bianca, la conquista dell’Iraq, la conquista dell’opinione pubblica. Nell’America che è più che mai terra di conquista, Aaron McGruder, ventinove anni di Los Angeles, si schiera scolasticamente contro il suo governo e i luoghi comuni di cui è nutrita la comunità nera. Intelligente e letale, dipinge il suo mondo politicamente scorretto attraverso occhi stanchi ma mai distratti. Il suo eroe (che è lui stesso) è costantemente accigliato e si chiamaHuey , ha un fratello minore che è uno stereotipo vivente (teppismo e rap) e una coscienza smisurata, rassegnata a una sorda indignazione. I due vivono con un nonno saldamente ancorato a valori tradizionali, mentre il migliore amico - l’ottimista Caesar - rappresenta l’alter ego di Huey e parla al telefono con Rumsfeld, Kerry, Cheney e tenta di portarli sulla retta via con le armi della dialettica. La simbologia popolare nera – soprattutto quella legata al successo – è la prima a cadere sotto la tagliente spada diMcGruder vuole indire un premio per il più piccolo cellulare tempestato (Caesar di diamanti), poi la funzione cosmetica dei media, e infine tutti i volti della politica di questi anni, i temi più importanti del dibattito vengono visti attraverso la lente di un’ironia surreale e martellante. In una delle ultime vignette,Bush in persona si reca in un supermercato cercando In giro per mostre… di restituire l’Iraq perché si è rotto. La classicissimaMostra Mercato del Fumetto di Tecnicamente, è un fumetto funzionale. A volte ripetitivo, punta a Reggio Emilia, giunta alla sua 33ma edizione, apre trasmettere e non a stuzzicare. Chi va alla ricerca di stile troverà il 4 e il 5 dicembre presso ilCentro Esposizioni, personalità, chi va alla ricerca di una storia troverà un messaggio. grazie alla cura dell’ANAFI (Associazione Nazionale Amici del Fumetto e dell'Illustrazione) e dell'Arci di Reggio Emilia. Oltre cento espositori e collezionisti privati, molti dei quali affezionati cultori del "fumetto antiquario"; sono inoltre presenti piccole case editrici amatoriali che stampano o ristampano le avventure degli eroi popolari negli anni '40, '50 e '60, come Tex, Zagor, Capitan Miki, Blek Macigno, il Piccolo Sceriffo, e altri ancora. Non mancheranno certo gli eroi degli ultimi anni: da Partecipare e vincere Martin Mystere Fumetto, il Festival Internazionale del fumetto di ad Alan Ford, da Dylan Dog a Nathan Never, e naturalmente quelli del Lucerna, bandisce il suo concorso per l’edizione Sol Levante, i supereroi 2005. Si tratta di un’occasione preziosa per incontrare a stelle e strisce e gli immancabiliPokemon in qualunque formato. In questa edizione mostra altri fumettisti o aspiranti, per confrontarsi e mostrare le proprie opere a un vasto pubblico. Il tema di monografica dedicata aGino D'Antonio, firma storica del fumetto italiano. quest'anno è "Heimat" , termine la cui traduzione Centro Esposizioni di Reggio Emilia, via letterale ma restrittiva è patria" ", che tuttavia va ben Filangieri 15, l’orario continua dalle 9 alle oltre il senso politico: è il luogo da cui si proviene, o 19. Biglietto omaggio per i soci ANAFI. Altre quello che si sente come proprio. informazioni sul sito Il termine dell’iscrizione è il 21 gennaio 2005. www.arcire.it/anafi/ Affrettatevi. Bando, condizioni, premi, giuria

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Il coraggio di riderci sopra

E’ quello di chi sa fare satira, e sa cogliere sotto le bugie, una verità a volte drammatica, spesso amara, quasi sempre bruciante. E su questa verità sa riderci su con grande arguzia e sagacia. Come fa Sabina Guzzanti. Quando glielo fanno fare.

E’ difficile essere creativi in un paese come il nostro. Difficile essere artisti. Difficilissimo fare satira. Perché la satira è lacerante come la verità, e per una nazione che ha una democrazia vacillante è pericolosa. Per questo Sabina Guzzanti, come tanti altri che fanno satira, è continuamente presa a spintoni nel tentativo di relegarla ai margini e schiacciarla nella categoria dei “buffoni”: si cerca di annientare la sua capacità di intuire la verità, in trasparenza, sotto le bugie. Lo racconta l’alter ego di Sabina nel suo “Il diario di Sabna Guzz” (Einaudi). Mai con atteggiamenti lamentosi. Anzi, con allegria, comicità, sarcasmo e ironia. Come al suo solito!

Il diario di Sabna Guzz – di Sabina Guzzanti, edizioni Einaudi 240 pp., € 19 IL LIBRO 30 di nancy brilli leggere.brilletture bazar 12 2004 www.bazarweb.info

Come quella volta che sono andata a trovare mia madre Non aver capito chi ci ha lasciati, o non essere riusciti a farci capire da chi non c’è più… E quando quel qualcuno è ormai sottoterra, è troppo tardi. Lo raccontano le poesie di Edgar Lee Masters, seducenti nello svelarci i fantasmi del nostro passato… Il giorno di Natale del ‘94, con la mia macchinetta, sono andata. Mi sono fatta spiegare la strada almeno dieci volte, e da mio padre, e da mia nonna e da una zia e dall’altra zia. I fiori al banco di fronte all’entrata, mi sa che li ho pure pagati cari, e che ne so io del prezzo dei fiori? Il Verano è una città, quanto è grande, accidenti! Oggi è il venticinque dicembre. Ieri sera sono andata a messa, anche con mamma ci andavo sempre, mi ricordo di una volta, che forse poi era pure l’ultima, imbacuccata nel cappotto di pelliccetta finta, sentivo i passi, era un momento strano per me, io sempre a letto dopo Carosello, l’una di notte era un evento epico, c’era un senso di avventura grande, dalla chiesa a casa saranno stati cinquecento metri, ma io ero piccola, eh, avevo otto anni. Beh, i passi strascicati sulla ghiaia del sagrato, i piedi piccoletti e un po’ pesanti per via delle scarpone coi plantari, che ci avevo i piedi piatti e allora dovevo portare quei fardelli di cuoio e ferro che facevano sempre un gran casino (la bambina ha dei plantari ortopedici, signorina per favore solo scarpe con lacci o cinturino, no, le ballerine ovviamente no, nemmeno i mocassini, lacci o stringhe, prego). Me lo ricordo così bene il rumore, tutta la poca memoria che conservo di mia madre è legata ai suoni. La sua voce sono certa che potrei riconoscerla.“Senti questo rumore dei sassetti, mamma? Mi piace. Me lo sento rotondo nelle orecchie. Si può dire rotondo, di un rumore?” “Si può dire, certo, è un bel rumore. Scrocchia, Fa compagnia”.Eh, sapessi quanto mi è mancata la tua, di compagnia! Chissà come sarei adesso, se tu ci fossi. Ma guarda un po’ questo posto quanto è grande, un cimitero che al posto delle tombe ci sono i palazzi, e scale per salire, e luci per ricordare...mi faccio spiegare al telefono la strada, e mi sbaglio, e sbaglio ancora, e non riesco a trovarla giro e giro e sono sempre al punto di partenza e ho in mano le stelle di natale e devo fare pipì e non trovo il bagno e poi lo trovo, che madonna quanto puzza e non c’è la carta, solo un chiodo con appesi pezzi di giornale fetido e stantio e allora mi asciugo con la carta dei fiori e ricomincio a girare: la piazzetta e la fontanella e il corridoio tra i palazzi di loculi e la cappella diroccata e le lamiere dell’inceneritoio e tre scalini e una stradina tra le siepi e a sinistra una cripta e a destra mamma… oddio! Una lastra di travertino, con intorno tutti fiori e dietro tre alberelli, una grande croce di ferro scuro distesa e poi i nomi di tutti. In fondo alla tomba ci sono dei vasi, due piccoli di latta e uno grande, di coccio. Come sono calma. Fa freddo e c’è il sole. Prendo il vaso grande, lo svuoto e cambio l’acqua, metto dentro le stelle. Belle, così rosse e allegre. Appoggiata agli alberelli c’è una scopetta di saggina, la uso per pulire la lapide dagli aghi di pino che la insozzano. Mi siedo da una parte, vicino alla foto di mamma: aveva 39 anni quando è morta. La sua foto è scolorita, ma l’avevano trattata in maniera da sembrare appena fatta, sai quelle foto da morto, con le guance troppo rosee e i colori pastello dei vestiti e del fondo. Con il dito tolgo le caccole di terra appiccicate al nome, al suo e agli altri, tiro su col naso, pulisco l’ovale della foto ma non è pulizia, è carezza. Queste lacrime di oggi colano da sotto gli occhiali neri, ciao mamma, mi manchi tanto. Sai, ho fatto un bel po’ di casino da quando te ne sei andata, ho avuto paura, paura del mondo e della gente, mica della morte, quella eri tu che ce l’avevi, e hai visto com’è andata. Sono passati anni, forse qualcosa ho imparato e di sicuro mi è costato caro, ho dei pezzi in meno nella pancia ma ora è passata, una strana famiglia che si tiene con lo sputo, e tutto questo tu di certo lo sai già e io comunque te lo dico lo stesso, sto qui con te, finalmente, per la prima volta dopo tanto tempo accetto il fatto di saperti sepolta qui sotto. Troppi anni fa sei morta, e la malattia carogna mi ha amputato i sentimenti, sei morta un giorno e me lo hanno detto che era già successo e io non ci ho creduto e poi però non è successo altro per tutta la vita. Ha continuato a succedere sempre, ogni giorno, sempre per sempre e io qui che ti so così poco e ti amo ancora, e ancora così tanto. Una sensazione di tenerezza grande, ti parlo, ti racconto. Aiutami, guidami, ti prego, io non sono brava, non sono mai stata molto brava con la gente, con l’amore non ci ho mai capito niente, dimmi cosa devo fare, ho bisogno di aiuto, te ne prego. Io ci provo a essere brava, ogni sera mi chiedo se sono stata una brava persona, ma che ne so, nessuno mi ha aiutata, ho fatto quel che ho potuto, mi sono sbranata le carni, ottusa di orgoglio e diffidenza. Mica troppo bene mi è venuta, la vita, ma neanche troppo male, insomma, lo vedi, ho bisogno di consigli. Per piacere. L’ho salutata, e in tutto questo non c’e nulla di patetico, solo amore a traboccare fuori. Fa un po’ freddo, ora. Mi stringo nel piumino e mi rendo conto che è passato tutto il pomeriggio, è quasi tardi. Vado a casa, adesso devo capire, cioè devo aver chiaro in mente, che quello che va fatto lo so già. Oggi sono dieci anni dopo. Ho un bambino, e sono un po’ migliore. Ho un uomo che mi ama, un lavoro faticoso e bello e qualche amico sincero. Mica tutto è perfetto, dentro so quella che ero, ma tanti nodi sono sciolti. Mi devi aver parlato. Ti ho ascoltata, si vede. Mamma, mi saluti? Tienimi stretta. Io ti tengo. una Nancy così IL LIBRO

A dicembre va bene rileggere: Antologia di Spoon River, di Edgar Lee Masters edizioni Einaudi Tascabili, 507 pp., euro 9,80 bazar 12 2004 notte.SUD di marcello amoruso 31 www.bazar web.info www.bazar web.info Crossover musicali Quello dell’Alpheus, che mischia pulsioni sonore da ogni frontiera. O quello raffinato di una dj che scopre tendenze all’estero e le importa in Italia con il suo stile caldo

Il nuovo restyling dell’Alpheus di Roma si chiama Groucho nite, a cura di Radio città aperta. Le altre sale? … varie ed eventuali … L’Alpheus di Roma ha sempre avuto un percorso tortuoso nella sua lunga vita notturna, alti e bassi, una programmazione irregolare e non sempre felice. Ma quest’anno la novità è senza precedenti: si chiama Groucho night, serata del venerdì organizzata dalla storica emittente della capitale Radio Città Aperta serata band emergenti della scena italiana e artisti internazionali, per. Adpoi aprireproseguire la con le selezioni elettroniche dei dj di Rca – primo fra tutti il resident – amanti delle calde pulsioni ritmiche generate da New Wave, Elettronica,Gianluca Polverari Punk, Highpop, Stoner, Crossover Indie, 80’s Rock e Brit pop. Se non dovesse bastare, fatevi un giro intorno… a una fontana posta al centro di una sala concepita come una rotonda da cui fugano a raggiera diverse strade, ognuna con un suo corso. Una vi conduce nei ritmi freestyle, per trovare promettenti ballerini break; un’altra si dirama verso zone r’n’b, soul; quindi, per gli incorreggibili, la sala house e, su tutti, un piccolo spazio interamente dedicato a etnica, reggae e spirito freak. Al venerdì dell’Alpheus si incrociano differenti codici: ambienti su ambienti, musica su musica, all’interno di un contenitore frammentato che sembrerebbe riprodurre le zone underground della metropoli. Il disorientamento è l’unica chiave di lettura, per il resto è divertimento senza condizioni. Per dicembre:Berg Sans Nipple (Francia), il 3;Q And Not U (Italia), il 17. www.radiocittaperta.it (Usa), il10;Slowmotion Alpheus, Via del Commercio 36, Roma. Info: 065747826

Flavia Lazzarini è una dj che ama le atmosfere ‘casalinghe’. Regna sulle consolle del La Maison e del LivingRoom di Roma e ha l’house nel Nu jazz and broken beats, la tensione sangue ModeRn di vecchi ascolti remixata da Ritornano le notti firmate Glamnight a La Maison, “salotto francese” di Roma. Marchio che vuol dire musica house e bossanova, ambiente fashion un dj che ha già lasciato un’impronta e atmosfere eleganti. Flavia Lazzarini alla consolle e Marco Longo conduttore nel genere e si fa chiamare Solko della parte artistica, confezionano Dimanche, appuntamento dedicato Una rassegna itinerante che, a tre anni dall’inaugurazione allo all’ultimo giorno della settimana. Tra il nuovo rosa antico delle pareti, i colori Club di Gaeta, si è resa già famosa in diversi club del centro-sudZulu e scuri dei divani vintage e la lucentezza dei sontuosi lampadari, Glamnight adesso ci prova anche al nord. Modern vuole ancora cucire performance seducenti e sofisticate atmosfere da esplorare i suoni soulful, broken beats, ,future questo jazz il suo e nu nome, latin-brazilian“vuole boudoir. Più spinti invece i beat della serata inaugurata lo scorso 29 ottobre provenienti dalla scena club, fucina di nuovi generi musicali, che vede al LivingRoom, nuovissimo locale nel quartiere Esquilino di Roma: 5 sale molti italiani protagonisti di questa rivoluzione dei ritmi fino ad ora color arancio, lacche rosse dai toni orientali, 3 zone bar, luci crepuscolari e conosciuti”: parola di Davide Rossillo, direttore artistico dell’evento e visual art. presidente dell’Associazione Italiana Cultura Elettronica Quando hai cominciato? agenzia di booking di eventi elettronici. , rinomata Nel 1990, quando la scena elettronica in Italia era al suo esordio. Come dicevamo, una serata girovaga che tende la sua ragnatela Qual è l’idea di base che porti in consolle? tra il Polyritmia di Montesarchio (Bn), il B2 di Latina; il Negli anni ho arricchito molto la mia cultura musicale. Mi ritengo abbastanza di Napoli, il Rising south Fake e La Palma di Roma, all’interno dell’evento eclettica. Mi piace spaziare tra stili diversi adattandomi facilmente al tipo di life. Il resident della serata è dj Re:: locale in cui mi trovo a suonare. di fatto) dei ritmi spezzati, oggi traSolko i più, l’ingegnere rappresentativi (elettronico della scena lo è Ci racconti le tue esperienze all’estero? broken beatz e future jazz in Italia. Inizia la sua carriera nel maggio Ho suonato al Pacha di Madrid, al Folies Pialle di Parigi. Suonare all’estero del ´91 quando acquista i suoi primi dischi firmati mi dà la possibilità di confrontarmi con realtà diverse e arricchire il mio e Crystal Waters. Vanta un mini-tour a Parigi che loAfrica ha visto Bambaata dietro i bagaglio musicale scoprendo nuove tendenze da poter importare in Italia. piatti dell’Elysèe Montmartre, dell’OPA e del Folies Pialle Hai incontrato difficoltà come dj-donna? al Bundolo Club e We got Beef re-mix ; in Finlandia, Solo all’inizio della mia carriera, quando eravamo contate. Proporsi è stato club e, in Belgio, al Droom con Squadra Bossa. Negli ultimi tempi ha dato ancheMuziek-o- origine difficile, ma credo che ora le cose siano molto cambiate: avere una dj- al Solko Ensemble, con l’intento di realizzare uno scambio tra il djing donna in consolle è diventato una moda. e la live session di strumentisti jazz, e a un progetto audio-video con La Maison, Vicolo dei Granari 4 - Roma. Info: [email protected] la vj crew deiPixel Orchestra LivingRoom, Via Solferino 9 a. Info: [email protected] . Info: www.culturaelettronica.it www.flavialazzarini.com 32 di alberto traversi notte.NORD bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Etnico a Milano Il mondo è un vociare sommesso dove solo le grandi realtà politico-economiche hanno il privilegio di farsi sentire. Fuori dal branco, i piccoli popoli, o meglio, le etnie dimenticate dal grande circuito della globalizzazione sociale faticano a schiarirsi la voce e dialogano col mondo attraverso la loro storia e la loro cultura: un passato ricco di tradizioni e intuizioni artistiche che stanno diventando punto di riferimento per nuovi trend. Dalla musica agli abiti, agli spazi d’aggregazione, a Parigi, come a New York, i locali ispirati ad etnie, più o meno sconosciute, stanno crescendo a vista d’occhio e Milano, capitale della moda e del divertimento del Nord Italia non poteva segnare il passo davanti a questa esplosione. Tra gli Stati Uniti e il Messico, precisamente in quella lingua di terra chiamata Baja California c’è una cittadina che racchiude nel suo spirito la leggendaria allegria ispanica e il tipico cosmopolitismo in stile stelle e Q–ui si fa festa! strisce della vicina, e quasi omonima, California. Il suo nome, Mexicali è stato preso a prestito per Dove? Al nuovissimo Q di Padova, locale glam un nuovo locale, nato negli spazi riadattati di un ex dalle ambientazioni lounge. Ma anche a Milano, import export, ironia della sorte, proprio di prodotti messicani. La zona è lo Scalo Farini, area non nuova tra i migliori locali di gusto urban-etnico. Per notti a questo tipo di operazioni che, grazie anche alla selvagge a metà strada tra giungla e asfalto. presenza di De Sade e Alcatraz si sta sempre più affermando come polo d’interesse per il popolo della notte. Al Mexicali non c’è niente di troppo messicano e niente di troppo americano. Tutto dall’architettura in stile “Santa Fe”, alla musica latin-lounge, ai complementi d’arredo in pietra viva e materiali naturali, è pensato per gente metropolitana che dell’etnico ama soprattutto i sapori genuini e un certo modo un po’ understatement di stare a tavola. Dall’altra parte della città, in zona Ripamonti, nell’isolato che comprende il supertrendy Magazzini Generali, c‘è l’Ekatana, risto-bar che rispecchia appieno, a livello architettonico, l’ultima tendenza ethno-tech di origine giapponese. La struttura, ricavata da un ex magazzino adibito alla lavorazione del merluzzo, presenta un mega-loft su due livelli dove, a un’area relax dominata da un bancone e un piccolo soppalco di legno ricco di divanetti e sedie in stile asiatico, si sovrappone un’importante struttura a ringhiera sopraelevata, destinata al ristorante. I materiali scelti per l’interno, fortemente ispirato all’antica tradizione delle locande giapponesi, sono legno naturale, bambù, foglia di banano per i complementi d’arredo, e ferro grezzo, calce lavorata e mattone vivo per le strutture portanti. Si ispira, invece, all’Africa di Wilbur Smith, ma anche alla leggenda di Tarzan e a quella di Mowgli, protagonista del „Libro della Giungla“ un locale che, tra il serio e il faceto, si propone come angolo di selva tropicale a due passi dal Centro cittadino. A pochi metri da viale Forlanini, il Crazy Jungle si sviluppa su un’area immensa che comprende un ristorante da 200 coperti specializzato in fusion africana ( provare i piatti al bisonte e all’antilope) un discobar caratterizzato da un chiringuito in midollino e palme, e un dehor dove trovano posto la pista da ballo e la cabina del dj incastonata nel tronco di un finto baobab. In tutti gli spazi, l’arredo riprende le forme e i colori di un’Africa disneyana dove, accanto a gigantografie in cartapesta di leoni, coccodrilli e serpenti a grandezza naturale, si affiancano sedute maculate, finte palme e tendaggi dal Q Lounge a Padova gusto coloniale. Dall‘Africa all‘India, parlando di locali, il passo Prende il posto dello storico cinema Quirinetta il Q, nuovo styloso locale di è breve: colori, suoni e icone tra le più tipiche della terra di piazza Insurrezione a Padova. Disposto su due piani, il “Q”, dal nome più che Gandhi adornano il Maharaja creatura di Giorgio Santambrogio, mai essenziale, si sviluppa su cinquecento metri quadri arredati con maestria fondatore della plurigettonata agenzia di modelle Fashion. Sui dall’architetto milanese Cadamuro. Due gli spazi principali: il Lounge Bar, dove due piani del locale abbellito da un’importante boiserie e dipinto trovano posto il palcoscenico e la pista da ballo, e il Dinner, un’area nata nella con gli ori e le tinte forti tipiche del Rajastan è possibile non solo ex galleria contraddistinta da un magnifico lampadario Svarowsky e da un cenare ma anche sorseggiare un aperitivo accompagnato da privé molto speciale realizzato in una stanza di vetro insonorizzata con musica un ottimo buffet. La vita dei gaucho della Pampa, almeno per e bagno privati, per incontri di lavoro semiseri e party originali. Per quanto quel che riguarda la parte dedicata al cibo, è la vera attrazione riguarda la programmazione, grande spazio al jazz soprattutto il martedì sera del Paso de los Toros, ristorante-cerveceria dove è possibile quando entra in scena quello d’autore selezionato dalla direzione artistica in gustare asado e tanti altri tipi di carne alla griglia. Tra bancone e collaborazione con l’Associazione Veneto Jazz. A dare il battesimo musicale sala predomina il legno e la voglia di divertirsi con musica ad alto al Q ci hanno pensato David Hazeltine al piano, Joe Farnsworth alla batteria e volume. Sempre l’Argentina è la protagonista del Café del Tio John Webber al contrabbasso, tre fuoriclasse del genere che hanno inondato dove tra bandoneon e chitarre flamenco l’atmosfera caliente del il nuovo locale con una pioggia di note di altissimo livello. Jazz a parte, per tango è sostenuta da musiche a tema e cocktail tipici. Particolare quanto riguarda la club culture, l’appuntamento principale è il mercoledì chill- non trascurabile, questo è l’unico locale dove si può anche out, che vede alla consolle due volte al mese il dj Ravin, quotato selezionatore gustare il mitico Pata Negra, per gli intenditori il miglior prosciutto del Buddha Bar e Marco Fullone di Radio Montecarlo. Tutti i concerti iniziano del mondo. alle 22.30. Il Q, aperto dalle 18, offre anche degustazioni tipiche e propone un angolo ristorante di alto livello. Nel dopo cena l’ingresso è libero, con Mexicali via Valtellina, 33. Tel. 0260830042 consumazione obbligatoria a otto euro. Ekatana via Pietrasanta ang. Pompeo Leoni. Tel. 0255230797 Q Ristorante lounge bar, vicolo dei Dotto, Piazza Insurrezione – Padova. Tel. Crazy Jungle via Cavriana, 26. Tel. 0270009831 0498751680 - sito: www.q-bar.it - Orario 19.00-04.00 / Chiuso il lunedì Maharaja viale Gorizia ang. Via Mortara – Tel. 0289416581 Paso de los Toros via L.Palazzi, 7 – Tel. 022049870 Café del Tio piazzale Bacone, 8 – Tel. 022046550 bazar 12 2004 notte di andrea lisi 33 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Ci siamo. Il momento è stramaturo per spingervi a un faccia a faccia incondizionato con il sound della etichetta tedesca intorno a cui gira tutto il baraccone della punk-dance degli ultimi anni: la International dj gigolò di Monaco di Baviera. Ne abbiamo parlato a iosa, a più riprese, in passato. Dicesi punk-dance una miscela assolutamente accattivante di pose rockettare, nichilismo postpunk, ritmiche electro disco e techno che triturano tutto lo scibile della musica degli ultimi 25 anni, trasformando in materiale di recupero quella che una volta era sperimentazione, creazione di contesti percettivi nuovi. Il postmodernismo strumentale dell’avanguardia precipitato in postmodernismo finale, strategia di sopravvivenza di un branco di sciacalli euforici e privi di futuro che banchettano sull’unico cibo rimasto in circolazione: gli avanzi.

Meno ingenuo e solare del big beat anni 90, smaliziato come un esperto di marketing sufficientemente cinico per sedurre ma anche abbastanza intelligente per disgustarsi, il suono della Gigolò apparecchia idealmente festini decadenti elettrici irresistibili, dove si passa con disinvoltura dallo scatenamento delle passioni all’irrigidimento cerebrale, dalle stoccate di gran classe agli sbracamenti pop. Molta ruffianeria e molta posa ma anche un sottofondo di humour noir e a sprazzi un’eleganza che fanno la differenza in un panorama affollato di prodotti intrisi di analoga musicalità. Aprire il catalogo dalla grafica sexpistolsiana è scoprire come gran parte dei tormentoni più arty delle stagioni post 11 settembre sia marchiata International dj Gigolò: dagli inni electro techno di David Carretta, monumento vivente della dance puramente europea, agli inventori dell’electroclash Miss kittin and The hacker e Fischerspooner con tutto il nutrito drappello di interpreti del genere: Steril, Mt sims, Cross over, Plastique de reve, Zombie Nation, Fat Truckers, oltre ai technomani internazionali, da sua maestà Dave Clarke a Richard Bartz, all’oscuro Terence Fixmer. Sul pluralismo di linguaggi predomina un’attitudine epica, una consistenza sonora ed emotiva, un’intransigenza teutonica che emerge molto bene nelle produzioni del gran capo dell’etichetta, il supergigolò, l’istrionico, mattatore Dj Hell. Ormai veterano del circuito europeo dei club, dopo essere stato considerato per anni un eccentrico provocatore per la sua maniera di presentarsi e per le scelte nostalgiche e Post techno, new compromesse con il rock e il pop, è ormai riconosciuto come punto di riferimento essenziale delle notti del ventunesimo wave techno, glam secolo. Ogni suo set è letteralmente uno spettacolo perchè personaggio e personalità techno sono la stessa cosa quando sale in consolle. Anzi, è proprio lui ad aver dato slancio Ovvero strategia di sopravvivenza di un branco definitivo alla pratica del dj-ing come di sciacalli intorno all’unico cibo rimasto in performance annullando ogni residua circolazione: gli avanzi della punk dance. differenziazione tra un selezionatore e il front man di una rock band, pratica ampliamente imitata negli ultimi anni. Per la seconda volta in Italia in meno di un anno, questo mese sarà possibile ascoltare e ballare Dj Hell il 3 ai Magazzini Generali di Milano e il 4 al Cocoricò di Riccione. Da approfittare. Su www.gigolo-records.de oltre ad avere l’elenco completo delle pubblicazioni dell’etichetta e un saggio del suo stile, a disposizione anche la playlist del momento di Dj Hell, tanto per farvi un’idea..

Ma a dicembre, sempre il 3, al Totem di Vicenza, si affaccia in Italia anche l’altro membro dello stato maggiore dell’ International dj gigolò, l’oriundo greco Savas Pascalidis esperto in tracce di impressionante carica travolgente, un po’ disco europea hi energy, un po’ elettro house, un po’ techno, autore di numerosi riempipista delle passate stagioni. Più gioviale di Dj HellI, la sua musica è ideale anche per party dove l’inquietudine è indesiderata. Quindi, divertimento assicurato. Nel suo caso, essendo l’artista anche boss di un’altra label topica per il sound del momento, la Lasergun, per la quale incide anche come Superastronaut e Universal Power, è altamente consigliabile un giro intorno a www.lasergun-records.com 34 di claudio coccoluto notte.nottetempo bazar 12 2004 www.bazarweb.info

Balliamo come ci pare, ci muoviamo liberi seguendo quel flusso energetico di ritmi e suoni che arriva dagli altoparlanti. Una libertà conquistata grazie alla musica house un bel po’ di anni fa. Una magia che unisce corpi e note in un’unica coreografia A volte, concentrato come sono, quando mi trovo intento a mixare, la mia attenzione viene rapita da qualche ragazzo/a che in pista si muove in piena sintonia con i suoni che sto proponendo, con le tipiche movenze fluide e sognanti di chi è completamente perso nella musica, come se i suoi movimenti possano essere stati suggeriti da un coreografo invisibile che conosce perfettamente quelle note: magico! E magicamente cubisti e cubiste, professionisti delle piroette si polverizzano al confronto; è chiaro, sto parlando non dello stile, ma della sincerità dei gesti, che quando si è immersi in un buon suono diventano belli. E si, scusate, ma se nelle disco generaliste si possono ammettere distrazioni dal sonoro causa donne, champagne e altre amenità, nei club che frequento io questi cali d’attenzione, non dovrebbe proprio accadere mai. Un tantino di rigore ecumenico dovrebbe essere garantito! Con tutte le pretese di avanguardia discografica e di costume che hanno i locali underground, il minimo dovrebbe essere porsi rispetto all’audio con orecchie e pori della pelle ben aperti e pronti ad accogliere ogni mutazione molecolare e umorale possa arrivare dal flusso energetico degli altoparlanti. D’altra parte alla musica house, cioè a quel sound che 15 anni fa azzerò ogni parametro musicale, è un piccolo tributo che si può giustamente corrispondere rispetto alla libertà acquisita di ballare come a ognuno pare e piace, oggi irrinunciabile e sacrosanto diritto di tutte le etnie i sessi e le classi: Dance, Dance, Dance! tributo all’house www.bazarweb.info 36 di chiara spegni gusti bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Le ultime frontiere del cioccolato? Da scoprire tra le ricette per cucinare con la Nutella e i baci perugina, ma anche tra chi osa spolverare con il cacao risotti alla zucca e formaggi… Cioccolato!

Da mangiare con gli occhi I titoli da leggere sono tanti: c’è chi guarda anche alle immagini, chi invece si concentra più sulle ricette. Un percorso fotografico dall’albero di cacao alla tavoletta in “Cioccolato dolce e salato”, di Mario Bisso e Carlo Vischi, ed. il Gusto della Gribaudo, a 19,95 euro; una miniera di informazioni, inclusa una sezione “luoghi e modi del cioccolato” come festival, saloni e musei, “Cioccolato”,in nuove armonie, di Rosalba Gioffré, ed. Giunti, 19,50 euro;storia, curiosità, varietà e 150 appetitose ricettein “Il grande libro del cioccolato” di Sara Jayne-Stanes a 12,55 euro; una guida compatta è “Cioccolato” della collana grandi classici, ed. Gribaudo Parragon, 8,99 euro; altra collana “la grande cucina” con “Cioccolato”, 120 ricette illustrate passo dopo passo da Jacqueline Bellefontaine, ed. Parragon, 12,95 euro; altre irresistibili tentazioni con le 300 ricette della De Agostini, 19,50 Frutto divino, il cacao è un regalo di Quetzalcoatl agli per golosi di “cioccolato e cioccolato”, euro; dalla degustazione agli effetti benefici sull’organismo, storia, Aztechi, che lo usavano anche come moneta di scambio. Gli spagnoli “Il cioccolato” di Gilles l’hanno portato nelle corti europee, poi nel Seicento sono comparse le curiosità, ricette e belle illustrazioni in “per apprezzare i piaceri chocolate houses e le prime creazioni delle pasticcerie. Appassionati di Brochard, ed. L’Ippocampo, 6,50 euro; cioccolato “puro”, ma anche drogati dalla Nutella, gli italiani sono stati tra della vita” la ricchissima “Piccola enciclopedia del cioccolato” i primi del Vecchio Mondo a godere della scoperta. Le mille declinazioni del della Rizzoli, a 9,90 euro; forme e stampi, fusione e temperaggio, cioccolato sviluppate dalle aziende italiane sono ormai un vanto nazionale. ricette testate e belle foto, sotto la guida di Nicoletta Negri in ed. Mondadori, a 23 euro; ricette foto www.oltremara.com “Cioccolato che passione”, Versatile in cucina, il cioccolato trionfa nei dolci, ma non disdegna altri ed. Logos, a 5,95 euro; accostamenti insoliti! classiche per tipi classici in “cioccolato”, un altro classico “le migliori ricette, dolci al cioccolato”, con 58

ricette dei grandi pasticceri e ristoratori, ed. Fabbri a 9 euro; nella collana “delicatezze in cucina” è la volta di “cioccolato”, golose A seconda dell’origine, il cacao compare in tre varietà: il criollo tentazioni ed. Demetra a 6,90 euro; nei quaderni di cucina ed. Food messicano, il forastero dell’Amazzonia, e il trinitario, specie ibrida editore “Crema e cioccolato”:creme di base, dolci cremosi, soffici, freddi, ottimo per principianti, coloratissimo, a 8 euro; essenziale CURIOSITA’ frutto dell’incrocio delle altre due. In cima alla classifica dei golosi di cioccolato sono gli svizzeri (9,8 kg per abitante ogni anno), (ma il librino di Franca Feslikenian “In cucina con cacao e cioccolato”, non si conta quello comprato dai turisti…). L’Italia ne consuma, ed. Gribaudo; nei “peccati di gola”, sempre Gribaudo, anche “Il cofanetto del cioccolato”, naturalmente più al Nord che al Sud, circa 3,2 kg per abitante. “cioccolato”, a 1,69 euro; idea regalo I luoghi in cui si produce il cioccolato, sia per motivi climatici (il L’Ippocampo a 19,95 euro, dove forse è più bella la confezione del contenuto; “cioccolato” della collana “La cucina italiana”, ed. cioccolato si conserva in un’atmosfera asciutta e temperata) sia “Il per ragioni di sviluppo economico, non sono quelli dove si acquista Piemme, a 12,50 euro; torte, dolci, pasticcini e altre golosità in il prodotto finito. Così le bontà e le invenzioni degli artigiani, dopo cioccolato”, di Enrico Medail e Marie Gosset, ed. De Vecchi a 9,90 euro; dolci belli da vedere e da mangiare in “tutto cioccolato” di la scoperta dell’America, sono appannaggio di altri Paesi, come magnifica la Sacher in Austria, le praline belghe, il cacao in polvere di Van Nicoletta Negri e Nathalie Aru, ed. Fabbri, 17,50 euro; la guida di Chantal Coady “cioccolatini”, con una descrizione Houten in Olanda, la ganache dei cioccolatai francesi, la tavoletta : produttori, schede sulla degli inglesi Richard e George Cadbury, il gianduia alla nocciola delle migliori qualità in giro per il mondo dell’italiano Caffarel, la “conciatura” di Lindt e la tavoletta “Milka” degustazione, specialità artigianali, come distinguere il cioccolato in Svizzera, oppure le barrette della Mars in Minnesota, solo per artigianale da quello industriale; per i viaggiatori invece non può citarne alcune. Per la cronaca, gli svizzeri la ricetta del cioccolato mancare anche la guida del Touring Club, “L’Italia del cioccolato”, l’hanno avuta dai torinesi! Cosa contiene il cioccolato? I maniaci 18,50 euro, fresca di stampa. delle diete lo evitano, ma basta non abusarne. Fondente, con il 70% di cacao, per 100 gr. contiene 520 calorie, ma anche tanto potassio, magnesio e fosforo. bazar 12 2004 gusti di chiara spegni 37 www.bazarweb.info www.bazarweb.info Chicche da L’altra ricetta La torta di Valentina è una goduria creata per chi soffre di celiachia e non perdere magari è anche allergico al latte, ma viene divorata da chiunque ami la Cosa distingue il cioccolato di Modica dagli altri? Nasce da una cioccolata. Ingredienti: 300 gr. di cioccolato fondente, 6 uova, 180 gr. di ricetta antica e non subisce la raffinazione, ma è lavorato a mano zucchero, 60 gr. di maizena, 1⁄2 bicchiere di olio di semi. La prima cosa da con rulli di pietra (all’Antica Dolceria Buonajuto: Corso Umberto I, fare è montare bene le chiare a neve, perché in assenza di lievito, sono Modica. Tel. 0932941225). Non dimentichiamo poi che a dicembre loro a far montare l’impasto. A parte amalgamare i 6 rossi d’uovo con i la manifestazione eurochocolate sarà a Napoli: www.eurochocola 180 gr. di zucchero, la maizena e la cioccolata, fusa a bagnomaria. Alla te.perugia.it. Chi volesse invece testare le proprie conoscenze può fine incorporare l’olio e unire le chiare montate a neve. Infornare per cliccare su: http://www.cioccoweb.it/cioccoquiz/campi.htm; http: 35 minuti a forno caldo (180°). Per offrire cioccolatini alternativi, http: //www.arcobaleno.net/curiosita/cioccolatotest-domande.htm; http: //www.mangiarebene.com/accademia/gusti/cioccolato/brie.htm propone //www.semplicemente.it/Attivita/Test16.htm. i cioccolatini di brie! Con 300 g di formaggio brie, 250 g di cioccolato Altre informazioni su www.chococlub.com fondente (meglio copertura), insalata novella, per 6 persone. Tagliate il formaggio a piccoli rombi regolari partendo dalla punta della fetta del formaggio. Riducete il cioccolato in piccoli pezzi e fatelo sciogliere a Cucinare con Nutella bagnomaria prestando molta attenzione che non entrino schizzi d’acqua. Mescolate continuamente: il cioccolato deve essere caldo, ma non e baci perugina bollente. (40-50° C) Togliete il bagnomaria da fuoco prendete 2/3 del Gigi Padovani “Nutella, un mito italiano”, Rizzoli a 15 euro: origini, cioccolato e versatelo su un piano di marmo (tavolo o tagliere) e con storia, leggenda dal 20 aprile 1964, cioè dal primo vasetto fino ad oggi; una spatola, con movimenti ritmici e regolari, allargate e raccogliete Paola Balducchi, con le sue 300 ricette semplici e originali per cucinare il cioccolato fino a portarlo a 27°. Rimettete il cioccolato insieme al con la Nutella, grandi manuali Newton a 10,90 euro: dall’albero di restante rimasto nella ciotola, scaldate di nuovo a bagnomaria e riportate pandoro alla zuppa rustica. Altra invenzione italiana, altro mito: “300 il cioccolato alla temperatura di 32°. Infilzate ogni rombo di formaggio semplici, originali ricette con i BACI”, di Laura Rangoni, sempre Grandi con uno spiedino ed intingetelo nel cioccolato fuso facendo in modo che manuali Newton, 8,72 euro; da segnalare un saggio che è tutto un il cioccolato ricopra perfettamente il formaggio. Infilzate ogni spiedino programma “I piaceri del cioccolato”, il giro del mondo in 80 tavolette in una mezza patata utilizzata per far asciugare e colare il cioccolato in senza dimenticare cioccolato in tazza, Garzanti 15 euro. Per la serie eccesso. Una volta asciutti riporre i rombi di formaggio in frigorifero per “amore e cibo”, un’idea sempre stuzzicante, il guru da seguire è almeno un’ora prima di servire. Serviteli adagiati su un piatto con insalata uno solo, si chiama Murray Langham, terapeuta neozelandese, chef, novella. diplomato in ipnoterapia clinica, che non ha dubbi: “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”. Lo fa in “Cioccolatoterapia: la nuova via ai segreti del vostro più intimo io”, ed. Salami a 7,80 euro, e anche in Da scoprire: il Museo Caffarel, via Gianavello 41, Luserna S. “Cioccolatoterapia dell’amore”, per assaporare le relazioni di coppia, Giovanni (Torino) tel. 800807046 e il Museo storico della Perugina, ed. Salami a 11 euro. Cosa sceglie il vostro partner? Le preferenze strada Pievaiola, San Sisto (Perugia) tel. 0755276796. Scuole e parlano delle relazioni: amore e sesso sulla base del cioccolato. Per associazioni utili: C.A.S.T. Alimenti, Centro Arte Scienza e tecnologia chi non l’avesse ancora fatto, è d’obbligo immergersi in “Chocolat” dell’alimento: il cioccolato dalla A alla Z, via Serenissima 5, di Joanne Harris o “Come l’acqua per il cioccolato” di Laura Esquivel, Brescia tel. 0302350076; Scuola e Master del cioccolato – scuola oppure, se si preferisce, con Nanni Moretti e il supervaso di Nutella in dell’alimentazione presso l’Università dei sapori, via Tornetta “Bianca”. 1, Perugia tel. 0755732625; Scuola di cioccolato, Tavoletta del Monferrato, via della stazione 5, Cocconato (Asti) tel. 0141907083; Scuola del cioccolato della Perugina (Perugia), tel. 80043443; Golosi romani in visita a Perugia potrete alloggiare al piano Gianduia, al Latte Una bella GOLOSATA tutti i mercoledì alle 21.30 da “Chocolat”, o Fondente, andare al chocostore e degustare a volontà, all’ cioccolatini d’autore, in via della Dogana Vecchia 12-13 (angolo Etruscan Chocohotel (via Campo di Marte 134, tel. 07558373). Per S.Eustachio), tel. 0668135545. I menu cambiano sempre, ma per dare viaggiare a tema invece, c’è chocotravels, [email protected]; l’idea assaggiamone uno: sangria, formaggio pastore sardo; fichi, miele Tel. 02733547 - 3334860753. Ottima la produzione tutta naturale, e cacao; tartufini di formaggio spolverati di cacao; torta bruna di indicata anche per i celiaci, dei vasetti di “Nuts & Cream S.r.l.”, un INDIRIZZI melanzane; zucca ripiena con risotto spolverato di cacao; marroni al mondo da spalmare, tel. 0761270244; email: [email protected]. cioccolato e brandy. E se non vogliamo spostarci da casa, la proprietaria prepara anche intere cene su ordinazione. Per Natale, particolari scatole di cioccolatini, fatte a mano. Per chi invece vuole entrare in una pasticceria “d’epoca”, dove sembra di tuffarsi direttamente in una confezione di cioccolata, l’indirizzo giusto è da “Moriondi e Gariglio”, L’appuntamento è tutte le domeniche, dalle 16 alle 18. La una “maison” fondata da due cioccolatai torinesi trasferiti a Roma dopo pasticceria Mosaico, ad Aquileia, attira golosi da ogni dove, pronti l’unità d’Italia al seguito dei Savoia. Entrano nell’atmosfera di altri ad addentare i favolosi krapfen caldi, appena sfornati, da riempire tempi in via del Pié di Marmo 21-22 (tel. 066990856) oltre ai famosi a piacere. Dal classico cioccolato alla crema vaniglia, la marmellata, kri-kri, praline, croccanti e nocciolati, anche fondant, canditi, lacrime lo zabaione, fino alla sola panna (90 centesimi l’uno). L’occasione è d’amore, marron glacé e splendide confezioni in rosso e nero, come “tu buona per divorare anche le tavolette di cioccolato preparate in 25 ed io” e “solo per te”, create per il fidanzamento e il matrimonio di modi diversi, oppure le praline. Non ci sono prodotti pronti. Mario Maria José con Umberto di Savoia. Bellissimi anche i cuori rossi per S. Zerbini e la moglie sono sempre in laboratorio a scegliere e dosare Valentino. gli ingredienti, per nuove irresistibili creazioni. Le tavolette hanno varie gradazioni di cacao: dal 55, 72 e 100%. Thé, tabacco da pipa, liquirizia, yerba mate, vaniglia, nocciola, senza zucchero, senza latte, speziate come la “montezuma” al peperoncino e cannella, un latte/fondente da scoprire: sono tante le varietà di tavolette disponibili. Le praline sono al caffè, nocciola, mandorla, sesamo, pinoli, cocco, riso soffiato, agrumi, pistacchio, castagna. Vera specialità i cioccolatini alla grappa, di un’azienda agricola locale, e al cabernet, vino corposo che si sposa bene con il cacao. Per i golosi a casa anche due creme spalmabili (fondente e gianduia) e blocchetti ad alta densità di cacao, anche aromatizzati, per avere la cioccolata in tazza: basta immergerli nel latte o nell’acqua (3,80

euro per 1 litro di cioccolata). Poi ci sono cioccolatini allo zenzero, L’ANGOLO cannella, cardamomo, finocchio, rosmarino, latte e noce moscata. Per Natale altre specialità: il dolce di Natale (una bomba di frutta secca d’origine austriaca) e il cioccolatoso “tronco di Natale”. La pasticceria Mosaico è aperta dalle 7 alle 19 d’inverno e dalle 7 alle 24 d’estate; chiusa il lunedì; Piazza Capitolo 16/A, Aquileia (Udine); tel. 0431919592. 38 di chiara tacconi gusti bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

NORD De Coll’ - Eurociok Via Monviso 7, None (Torino). Tel. 011 9863465 Dal produttore al consumatore: l’azienda legata al rinomato marchio di cioccolataDe Coll’ mette a disposizione del pubblico un punto vendita a fianco dei laboratori. Una lavorazione artigianale tutta da gustare in forma di tavolette, gianduiotti (siamo o non siamo a Torino?), gianduia con nocciole intere, creme spalmabili. Arricchiscono la golosa offertacru i Domori e la cioccolata biologica. Il punto vendita è aperto tutti i giorni fino alle 17 esclusi il giovedì pomeriggio e la domenica; anche presso L’Oasi del Cioccolato a Torino, in corso Francia 197d.

CENTRO Luca Mannori Via Lazzerini 2, 59100 Prato. Tel. e fax 0574 21628 Assaggiare la miticatorta Setteveli, che ha fatto guadagnare a Luca Mannori il titolo di campione del mondo di pasticceria, è un’esperienza tutta da provare. Nel suo locale di Prato Mannori ha creato un’area riservata alla degustazione delle praline e degli altri prodotti di cioccolateria, perché è una gioia da assaporare lentamente e senza essere disturbati. Il pasticcere ha da poco pubblicato “Come Musica - Elementi di Pasticceria”, libro nel quale condivide segreti e passioni della meravigliosa arte della dolcezza con professionisti e semplici appassionati.

SUD Maglio Arte Dolciaria Via San Giuseppe, 54 Maglie - (LE). 0836423831 Stanno per festeggiare i 130 anni di attività, naturalmente a base di cioccolata: gli eredi di Antonio Maglio, che nel 1875 fondò l’azienda di “Arte Dolciaria”, continuano la tradizione artigiana. Oltre alle Golosità che tavolette e alle praline classiche, qui si possono assaggiare i sapori del sud racchiusi in una golosa copertura di cioccolata: noci, datteri, prugne, fichi ripieni di mandorle e scorzette di limone, filetti di arance canditi, mandorle pralinate, frutta disidratata fanno bene tuffata nei distillati e pasticcini alle mandorle. Boutique di cioccolato con qualcosa in più: la cioccolata biologica, i cioccolatini dalle potenzialità terapeutiche e una torta creata dal campione del mondo di pasticceria…

CIN

New entry 16 Rosso Via Stimigliano 16, Roma. Tel. 0686211816 Q Chiuso il lunedì Etnico Tipo di cucina mediterranea innovativa Ristorante Africano Adal UE SCHEDE Specialità del locale tagliata di filetto allo Tradizionale Via Vasari 7, Bologna Tel. 051374991. scalogno e aceto balsamico Malia Chiuso il lunedì Spesa media 25/30 euro (antipasto, primo, Via Scopeti, 130 San Casciano in Val di Pesa Tipo di cucina africana secondo/contorno) vino escluso (Firenze). Tel. 055828140 Specialità del locale zighnì Dolci della casa, alcuni espressi Chiuso il lunedì Spesa media 20 euro Vino consigliato Rodaro e Feudi Principi di Tipo di cucina toscana rivisitata Dolci della casa Butera Specialità del locale gnocchi al tartufo Vino consigliato bevande tipiche: ginger e Piatti dietetici vegetariani Spesa media 25/30 euro con vino della casa bissap Particolarità atmosfera retrò (Parigi primo Dolci della casa Piatti dietetici vegetariani Novecento), colori predominanti rosso e Vino consigliato Chianti Particolarità piatti speciali su prenotazione nero Piatti dietetici no (zighnì di pesce, cous cous di pesce, fagioli con Numero coperti 32 Particolarità niente menu, ci si affida allo chef osso buco in agrodolce, polenta eritrea) Carte di credito Visa, Mastercard che ogni sera propone portate diverse Numero coperti 50 Musica pop, lounge, ambient ed Numero coperti 32 Carte di credito sì eventualmente a tema dell’evento in corso Carte di credito no Musica danze, spettacoli, percussioni dal vivo Gentilezza personale ottima Musica no Gentilezza personale ottima Servizi per disabili no Gentilezza personale ottima Servizi per disabili no Sale per fumatori no Servizi per disabili no Sale per fumatori no Illuminazione soffusa, candele Sale per fumatori no Illuminazione soffusa, candele Illuminazione soffusa, candele bazar 12 2004 gusti di chiara tacconi 39 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Un brindisi con le Bollicine su Trento La città del Concilio, dei mercatini di Natale e degli spumanti mette in mostra il meglio di sé dal 26 novembre al 19 dicembre con Bollicine su Trento. Il Trentino produce quasi il 40% degli spumanti nazionali, ed è proprio nel cuore del capoluogo, Palazzo Roccabruna, appena restaurato, quello che ospitò il Concilio, che si terrà la manifestazione dedicata alle bollicine nazionali. Degustazioni e curiosità per conoscere da vicino il mondo frizzante dello spumante, assaggiando bottiglie esclusive e tuffandosi nel passato con affiche d’epoca e pubblicità di altri tempi.

Concerto al cioccolato Ha aperto da pochi giorni a Milano, nel cuore di Brera, Cioccolatopuro, una boutique tutta dedicata a praline, tavolette, creme, gelati monoporzione, ovviamente a base di cacao. Le esperienze gustative del cioccolato sprigionano una miriade di sensazioni e richiami che questo nuovo locale vuole indirizzare verso “l’arte di vivere”. Nutrirsi con gusto e coscienza, prima di tutto, sfatando il luogo comune che vuole il cacao e i suoi derivati solo peccati di gola e non sostanze nutritive amiche; ed ecco che Cioccolatopuro allega ai propri prodotti una piccola scheda informativa sulle potenzialità terapeutiche del cacao e degli alimenti naturali ad esso combinati: la nocciola, ricca di fibre e vitamina E, il sesamo, un naturale schermo solare e le noci, che abbassano il colesterolo. E poi, la produzione di un cd musicale, Jouer du chocolat accompagnare, con le note di Mozart, Schubert, Chopin, Schumann, Brahms, Debussy, eper Ravel, la degustazione del cioccolato. Musiche accuratamente abbinate ai vari momenti di incontri con il gusto, dal “preludio all’esperienza” al “conflitto dinanzi alla tentazione” arrivando finalmente all’appagamento dei sensi. E senza dimenticare che il pianoforte è già un richiamo evidente all’accostamento di bianco e nero, latte e cacao, panna e cioccolato. Cioccolatopuro in piazza del Carmine 1, tel. 0272022584. è a Milano TENDENZE

Enoteca Ristorante enoteca Locanda del Vinattiere Via Fontana 10, Valverde (Catania). Tel. 0957211865 Chiuso il martedì Design Tipo di cucina siciliana rivisitata Marghera 37 Specialità del locale maccheroni di casa al Via Marghera 37, Milano. Tel. 024814386 pettine con ragù bianco di cinghialetto e carciofi Chiuso il mercoledì Spesa media menu degustazione enoteca 30 Tipo di cucina mediterranea euro Specialità del locale pizza fritta Dolci della casa Spesa media cena 20 euro Vino consigliato dalla carta (cantina storica Dolci della casa visitabile) Vino consigliato del Sud Italia Piatti dietetici menu biodinamici, vegetariani, Piatti dietetici no per celiaci, per intolleranti al lattosio e bambini Particolarità colori predominanti marrone e oro, Particolarità lista di circa 36 olii extra vergini di con due piante secolari in mezzo alla sala oliva provenienti da tutta Italia, aceti balsamici, Numero coperti 100 lista delle acque oligominerali e minerali Carte di credito sì Numero coperti 60 Musica sì Carte di credito tutte Gentilezza personale ottima Musica no Servizi per disabili sì Gentilezza personale ottima Sale per fumatori sì Servizi per disabili sì Illuminazione calda, soffusa Sale per fumatori sì Illuminazione soffusa 40 di eva buiatti gusti.mangia come leggi bazar 12 2004 www.bazarweb.info

Libri da mangiare e piatti da leggere da tutti i Paesi del mondo per occasioni diverse Mole poblano “Con entusiasmo si era messa a preparare il mole per il battesimo. Pedro, che era nella sala accanto e la sentiva cucinare, provò nuove sensazioni. Il baccano delle pentole, l’odore delle mandorle abbrustolite sul comal, la melodiosa voce di Tita che cantava cucinando, avevano risvegliato il suo istinto sessuale” L. Esquivel, Dolce come il cioccolato, ed. Garzanti.

Procuratevi mezza tacchina giovane tagliata a pezzi. Fatene un brodo molto ristretto, con poca acqua, tutti gli odori, pepe in grani, tre foglie d’alloro e tre chiodi di garofano (deve bollire circa un’ora e mezzo). In una padella tostate leggermente un pugno di mandorle spellate e due cucchiai di semi di sesamo, e mettete da parte. Preparate sul banco di cucina: una cipolla rossa, tre spicchi d’aglio, una stella di anice, cinque chiodi di garofano, una stecca di cannella, un peperone giallo, dieci peperoncini freschi, zucchero, mezza tavoletta di cioccolata fondente (o 3⁄4 se avete coraggio), una fetta biscottata. Tritate finemente la cipolla e l’aglio, e mettete a soffriggere in un grande tegame (ci deve entrare tutto il tacchino) con un fondo abbondante di burro. Quando sarà ben dorato, aggiungete i peperoncini privati dei semi e soffriggeteli leggermente per poi metterli da parte. Aggiungete adesso l’anice, i chiodi di garofano, la cannella e il peperone giallo tagliato a fettine e lasciate cuocere per dieci minuti. Scottate i peperoncini in acqua bollente e aggiungeteli di nuovo al soffritto. Mettete nel tegame i pezzi di tacchino, salate al gusto e insaporiteli con mezzo bicchiere di vino bianco, fino a che non avranno preso colore. Estraete adesso il tacchino e mettetelo da parte. Aggiungete alla salsa le mandorle, metà del sesamo e la fetta biscottata sbriciolata e portate a ebollizione con una tazza del brodo, lasciando cuocere 10 minuti. Adesso passate nel mixer la salsa (meno l’anice e la cannella), che deve risultare piuttosto densa. Rimettetela nel solito tegame, aggiungete di nuovo il tacchino, e (atto di estremo coraggio!) la cioccolata in pezzetti. Se il tutto fosse troppo appiccicoso, aggiungete ancora mezzo bicchiere di brodo. Assaggiate senza paura: occorre ancora lo zucchero per dare al piatto un gusto dolce-forte (sta a voi trovare la dose giusta). Appena la salsa si raddensa sul fuoco basso, spengete il fuoco e servite nello stesso tegame, spolverando con il sesamo rimasto.

Se oserete presentare questo piatto in occasione del Natale, fatemelo sapere: avrete tutta la mia ammirazione! Si tratta infatti di affidarsi alla tradizione pi profonda e antica, ma una tradizione completamente “altra, radicata nelle campagne messicane. Festeggiate cos il Natale se avete con voi degli amici equi, solidali e teneramente globalizzati, anche sereni e non spaventati di fronte alla liberazione degli istinti pi vitali, senza vergogna ad apparire come sono, sapendo che gli altri a quel tavolo appariranno cos a loro volta. D un senso di intimit lasciar aleggiare il profumo delle mandorle e del sesamo; non aprite la finestra, piuttosto se potete accendete un fuoco qualunque, che sia un camino o un braciere o, in preda a improvvisa follia, un fal in mezzo alla stanza: l’odore del legno che brucia (magari con l’aggiunta di qualche buccia di arancia) fa parte dell’incanto di un piatto che dovrebbe essere cucinato in campagna. Evitate di prepararlo per una cena da single: non solo sareste subissati dalla quantit, ma dopo averlo mangiato non sapreste cosa fare di voi stessi.

E’ a suo tempo famoso (ne hanno fatto un film), molto femminile, un po’ selvatico, che mescola senza pudore sesso e pappa, latte, neonati e donne, dolcezza e crudelt. A me ricorda molto il Messico dove nato, e mi attrae questo essere strano ma anche nostro se leviamo uno a uno i nostri strati esterni, come la buccia di una cipolla. Leggetelo se avete un amore pazzesco che non avreste mai pensato di avere, oppure se non lo avete ma lo vorreste. Non fidatevi delle ricette del libro: vanno modificate per renderle accettabili. Dolce come il cioccolato, di Laura Esquivel - edizioni Garzanti, 179pp., € 7,50.

Se c’ è un libro che vi piace, con un personaggio che mangia con gusto, e vi siete sempre domandati che sapore avrebbe il suo piatto, scrivete a: [email protected] Troverete la ricetta sul prossimo numero di Bazar!

SCRIVI! www.bazarweb.info 42 di lorella scacco arti bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info Insolite suggestioni Dalle utopie chiuse in bottiglia alle manipolazioni Bottiglie e anarchia genetico-artistiche. Dalla città che diventa laboratorio Francesco Bocchini alle sculture che rappresentano diagrammi di stati Cento bottiglie di latta disposte su un tavolo di ferro lungo 7 metri. L’artista romagnolo ha d’animo. Lasciamoci suggestionare posto all’esterno di ogni bottiglia il nome di un anarchico, come “un’etichetta che garantisce il contenuto”, poiché ciascuna di esse contiene i lori pensieri, sogni e utopie. Sulle pareti della galleria vi sono poi grandi e piccoli meccanismi a parete, sempre in lamiera, dove il suono dei metalli si accorpa alla vivacità degli smalti e della ruggine. E’ il titolo “Bulgarico” a coronare questa mostra che rievoca il mondo circense dei Balcani non tanto per le rappresentazioni ma per quelle atmosfere di allegra melanconia che lo caratterizzano. La scultura di Francesco Bocchini continua così a raccontare con poesia, intelligenza e ilarità la complessità dell’essere al mondo. Galleria L’Affiche, Via dell’ Unione 6 , Milano, tel: 02 804978 – 02 86450124, affiche.galleria@ libero.it, orari: da martedì a sabato 16 – 19, fino all’11 dicembre

Manipolazioni artisticamente genetiche Myriam Laplante E’ “Elisir” il nome prescelto dall’artista e performer canadese per la sua nuova mostra a Roma. Volume!, lo spazio no-profit romano che offre agli artisti di operare direttamente sul luogo, è stato trasformato da Myriam Laplante in un laboratorio di ricerca in campo genetico dove uno scienziato esegue le proprie assurde sperimentazioni. L’insolita scenografia vuole essere stimolo alla riflessione sulla recente manipolazione genetica come metafora della mistificazione mediale e dei condizionamenti psichici, temi cari all’artista e da lei già indagati in passato. VOLUME!, Via San Francesco di Sales 86/88 – Roma, info: tel e fax 39 06 6892431– www.volumefnucci.it, fino al 22 dicembre

Arte Citta’ Paesaggio: Matera Contemporanea La mostra è un progetto che accompagna l’evento culturale “Metamorphosis di una città: architettura contemporanea a Matera” presentando i lavori di noti artisti che si sono relazionati con l’urbanistica e l’architettura. Tra i partecipanti: Henri Cartier Bresson, Pietro Consagra, Oskar Kokoschka, Emilio Vedova. Interessante ricordare come gli storici Rioni Sassi di Matera siano entrati a far parte dell’Unesco, mentre la città è nel frattempo divenuta laboratorio per l’architettura contemporanea, con interi quartieri disegnati da architetti come Aymonino, De Carlo e Quadroni. Fondazione SoutHeritage, via Francesco Paolo Volpe 6, Matera – Chiesa S. Pietro Barisano, Rioni Sassi, Matera – info: 0835.240348 –southeritagepress@southeritage .org - orari: martedì – venerdì 16 – 19- ingresso libero – fino al 28 gennaio 2005

AS IS WHEN: l’arte della stampa britannica Una mostra sulla grafica britannica degli anni Sessanta. Il titolo dell’esposizione, difficilmente traducibile in italiano, proviene da una serie di stampe serigrafiche realizzate da Eduardo Paolozzi nel 1965 e dedicate al filosofo Ludwig Wittgenstein. Ma perché realizzare una mostra di questo tipo? Il British Council ha scelto di rendere visibile la propria collezione per festeggiare il suo 60° anniversario e far conoscere al pubblico italiano un decennio davvero rivoluzionario per Diagrammi dell’anima l’arte della stampa britannica. Partendo da Paolozzi e Richard Hamilton, e poi passando per Kitaj, Hockey, Giovanni Rizzoli Nuovi disegni e sculture dell’artista Giovanni Rizzoli sono esposte negli spazi dellaenezia, galleria Tilson, ecc., gli artisti elaborarono nuove tecniche e romana in pieno centro storico. Dopo aver realizzato i suoi studi tra Londra e V nuovi codici estetici, come la non espressività dei loro l’artista ha esposto in importanti mostre personali e collettive come la 48° Biennale di personaggi e l’uso di mezzi anonimi. Venezia del 1999 e la Triennale di Scultura a Stoccarda nel 1998. Le sue sculture non Istituto Nazionale per la Grafica / Calcografia, via descrivono o rappresentano qualcosa ma sono ‘diagrammi di stati d’animo’, rievocano della Stamperia, 6, Roma, info: tel. 06 699801, orari: momenti e sensazioni bloccati dalla / nella materia. E’ per questo motivo che nascono lunedì – domenica 10 – 19, dal 15 dicembre 2004 al prima in cera per poi essere fuse in bronzo, acciaio o alluminio. 7 febbraio 2005 Galleria Alessandra Bonomo, via del Gesù 62, Roma, info: tel. 0669925858, www.bonomogallery.com, dal 1 dicembre bazar 12 2004 arti di luca beatrice 43 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Natale di merda E’ il titolo provocatorio di una delle mostre in programma a dicembre. Per chi questo mese è alla ricerca di un sano antidoto ai panettoni…

Luigi Presicce Fucking Christmas (ovvero Natale di merda) è l’attacco non solo concettuale alla normalità ipocrita e alle convenzioni sociali. Martin Kippenberger Il giovane pittore pugliese di nascita e milanese di adozione, Kippenberger era un punk con il vestito su misura. Genio e sregolatezza, talento uno dei migliori dell’ultima generazione, sceglie il paesaggio vitalistico votato all’autodistruzione. Pittore di talento a cui la pittura non bastava, innevato come scenario in cui si perdono le certezze e i punti di vicino al punk berlinese prima che crollasse il Muro. Celebri le sue irruzioni riferimento. Presicce espone una serie di quadri in cui il bianco la in cui vestito da tirolese marciava al passo dell’oca, i quadri dai titoli assurdi che fa da padrone nascondendo le tracce di inquieta verità sottostante. sbeffeggiavano il mondo dell’arte e le sue convenzioni. Kippenberger è stato una In catalogo un’intervista con Nico Vascellari, performer e cometa di straordinaria intensità, scomparsa prematuramente nel 1997. Oggi Madrid cantante del gruppo punkWith Love. gli dedica la più completa retrospettiva europea, assolutamente da non perdere. Luigi Presicce. Fucking Christmas. Studio d’Arte Martin Kippenberger, Palacio Velazquez, Parque del Retiro, 28009 Madrid, Cannaviello, via Stoppani 15, Milano tel. 0220240428, tel. 0034-91-5746614,fino al 10 gennaio 2005. orario: lunedì-sabato 10-18, domenica all’8 gennaio 2005. orario: martedì-sabato 10.30-19.30, chiusofino e festivi 10-16, chiuso martedì. lunedì e festivi.

Audrey Nervi Jimmie Durham Jimmie Durham è poeta, scrittore e artista “Enfant terribile” della giovane arte francese,Audrey Cherokee (nato in Arkansas nel 1940), Nervi, trentenne di Lione, lavora su una pittura politica visivo. Attivista dell’American Indian Movement negli anni ’70, ha partecipato che prende spunto da viaggi verso luoghi contradditori, alle maggiori rassegne internazionali tra cui Documenta e le Biennali di come I’m not a Gringo in Messico eEtat des Lieux in Venezia, Sidney e del Whitney a New York. Di recente è stato visting professor Bosnia e, più di recente, la serieZAT (Zona d’Autonomia alla Fondazione Ratti di Como. Artista magnetico che riconduce il lavoro Temporanea) nata da immagini di rave party e centri sociali all’esperienza umana, al nomadismo, alla è perpresa la primadi distanza volta dallein una certezze. galleria occupati. Utilizza una tecnica iperrealista che le permette Affascinante ma difficile,Jimmie Durham di conservare l’immediatezza della fotografia e restituire la italiana. realtà il più oggettivamente possibile. Jimmie Durham, FrancoSoffiantino Contemporanea,, fino a metà via febbraio,Rossini 23 Audrey Nervi, Galerie Frank, 7 rue Saint- Torino, tel. 011837743, www.francosoffiantino.it Claude 75003 Parigi, tel. 0033 1 48875004 orario: martedì-sabato 14-19, chiuso lunedì e festivi. www.galeriefrank.net, fino al 20 gennaio, orario: martedì-sabato 10-18, chiuso lunedì e festivi.

Sussurri e grida La mostra, il cui titolo è ispirato al famoso film Ingmardi Bergman, accosta il lavoro di due artisti in apparenza diversi.Wolfgang Tillmans (tedesco ma vive a Londra) è noto al pubblico non solo per le sue intense fotografie di vita quotidiana esposte nei più importanti musei del mondo (che gli sono valse il Turner Prize), ma anche per i ritratti della techno generation d’Europa. Chloe Piene (figlia d’arte, suo padre apparteneva al Gruppo Dedicato a chi odia il Natale… Zero) è una giovanissima americana che passa dal disegno alle foto e al John Grisham ha smascherato le vere video, mettendo in scena un universo cupo e inquietante, dominato dai In Fuga dal Natale suoni dark e da atmosfere sataniche. Un ottimo antidoto ai panettoni… intenzioni sulla festa più bella e costosa dell’anno, più Sussurri e grida. Duet artgallery, via San Martino 5, Varese tel. amata e più odiata, con la sua potenza consumistica e il suo 03322310033 www.duetart.com,fino al 15 dicembre 2004. orario: ingombrante moralismo. E’ un piccolo libro sferzante e ironico martedì-sabato 15.30-19.30, chiuso lunedì e festivi. che consigliamo a tutti quelli che dal 20 dicembre all’Epifania entrano in ansia di iperalimentazione e vanno in crisi per colpa di parenti invadenti. Anche se è impossibile sfuggire del tutto ad alberi, presepi e regali, queste mostre potrebbero alleviarci/vi la sofferenza. Sinossi: Luther e Nora Krank sono un’affiatata coppia di mezza età, abituata a vivere secondo le tradizioni. Quando la figlia Blair A Parigi e Madrid a prezzi low cost decide di partire come volontaria per il Sudamerica, cominciano € 272 andata e ritorno Torino Parigi volo diretto Alitalia partenza 10.25 arrivo 11.55 a chiedersi che senso ha trascorrere il Natale senza di lei, e € 297 andata e ritorno Roma Parigi volo diretto Alitalia partenza 9.10 arrivo 11.20 decidono di evitarlo a tutti i costi… € 174 andata e ritorno Roma Madrid volo diretto Alitalia partenza 9.35 arrivo 12.05 € 175 andata e ritorno Milano Madrid volo diretto Alitalia partenza 9.55 arrivo 12.10 Fuga dal Natale, di John Grisham, edizioni Mondadori, www.espedia.it. I prezzi indicati di seguito sono per biglietti pp. 153, € 15. Per altre informazioni elettronici e includono tutte le tasse e le spese. Se l’itinerario richiede biglietti cartacei ci sarà un ulteriore addebito. 44 di marzia di mento arti bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Botti al museo Apre il primo museo al mondo dedicato agli esplosivi, per la gioia di Willy il Coyote! Ma dopo rilassiamoci davanti a una tazza di cioccolata bollente al museo del cioccolato oppure andiamo a cercare qualche idea al museo austriaco dell’albero di Natale.

E’ nato a Parma il primoMuseo dell’Esplosivistica. Ideato da Danilo Coppe (che di mestiere fa per l’appunto l’esplosivista) e inaugurato nell’ottobre scorso, conserva dispositivi, ordigni e accessori dal 1800 ai giorni nostri. E’ il museo dell’esplosivistica “buona”, di tutto ciò che riguarda quindi applicazioni non militari, come quelle civili e minerarie. In circa 100 mq sono esposti 300-400 campioni: esplositori come quelli di Willy il Coyote, diversi generi di detonatori, micce e dinamite, macchinari di antiche fabbriche, fino al manichino del vecchio minatore con tutti i suoi accessori rigorosamente originali. Poi i moderni dispositivi utilizzati nell’antiterrorismo, nella lotta alle calamità naturali e nei diversi settori della sicurezza. Infine una raccolta di reperti della Polizia Scientifica e del RIS dei Carabinieri relativi ad attentati dinamitardi, testimonianze dell’opera di sminamento umanitario e di demilitarizzazione di ordigni. Insomma, i dispositivi dell’antico e moderno esplosivista, con esplositori di tutti i tipi e di tutte le età. Si tratta di un’iniziativa unica al mondo, che ha tra gli scopi principali la lotta all’uso criminale di bombe e affini e quello di mettere in luce gli aspetti benefici dell’uso corretto degli esplosivi, riqualificando quindi gli operatori del settore. Indimenticabile l’inaugurazione: date le circostanze, il museo è stato salutato facendo esplodere un “festone” di dinamite! Scuola-Museo dell’Esplosivistica Civile, Forense, della Sicurezza e dell’Emergenza Via Trento 10, 43100 Parma. Tel. 0521784906 [email protected], www.esplosivistica.it Ingresso: previa prenotazione, dal lunedì al venerdì in orari d’ufficio, e il sabato mattina. Biglietto: offerta libera

Storia e cultura dell’albero di Natale (e tante idee da copiare…) Elfriede Cioccolata da imparare Questo curioso museo si trova aSteyr , in Austria, ed espone oggetti raccolti da Aperto nel 1995 a Norma (LT) il museo ha come “Natale dei vecchi tempi”, al Kreuzberg dal 1830 al 1945. Al pianterreno sono in mostra oggetti del . protagonista assoluto il cioccolato. Dalla “bevanda “il Natale da tutto il mondo”, mentre in soffitta è ospitata“la fabbrica degli angeli” degli Dei” della civiltà maya, a Cristoforo Colombo primo piano fino ai salotti del 1800, il museo ripercorre tutte Comprende antiche decorazioni in vetro, porcellana, metallo, cartone o carta,Biedermeier per un totale (dal di oltre le fasi storiche e i diversi ruoli e significati avuti centomila decorazioni per l’albero di natale. Inoltre duemila ostie dall’epoca di Kreuzberg. 1815 al1848) alla seconda guerra mondiale, tutte collezionate e decorate dalla signora nelle civiltà, dalle origini ai giorni nostri. Poi Tel. 0043 – 0 - 7252/80659 tutta la lavorazione del cacao, la piantagione, Museo austriaco del Natale, Michaelerplatz 2 A – 4400 Steyr. la raccolta, la fermentazione, l’essiccazione, la [email protected], www.tourism-steyr.at tostatura, soffermandosi sulle diverse fasi del Ingresso: dal 20 novembre 2004 al 9 gennaio 2005, tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00; tutto l’anno processo, spiegandole con l’aiuto di ricostruzioni su prenotazione. e ambientazioni. Il museo ha lo scopo preciso di Biglietto: Adulti 3 euro, gruppi 2 euro, bambini 1.50 euro fornire indicazioni didattiche ai consumatori e di Steyr si può raggiungere in treno da Vienna o Salisburgo. metterli in guardia dai finti cioccolati. Commovente la fontana che zampilla cioccolata calda. Museo del Cioccolato, via Colle Catilina 20, Norma (LT). Tel. 0773354548 [email protected] La vita nella casa - grotta Ingresso: aperto da settembre a maggio, da lunedì La città dei Sassi Matera, costruita e scavata nella pietra e dichiarata nel 1993 a venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle patrimonio mondiale dell’umanità nasconde un luogo da scoprire e visitare. E’ la 19.00; nei giorni festivi su prenotazione e solo per Casa Grotta di vico Solitario, una tipica abitazione d’epoca, una delle tante grotte gruppi. utilizzate a partire dal 1800 come ricovero per persone e animali. E’ ancora arredata Biglietto: Ingresso libero con mobili e attrezzi originali: visitarla può aiutare a comprendere la qualità della vita A tutti i visitatori verrà offerta una degustazione di e le abitudini dei suoi abitanti, costretti a dividere in undici, con asini e galline, i pochi cioccolata. metri quadri disponibili. La casa-grotta è stata abbandonata nel 1952, a seguito Altri musei del cioccolato si trovano a Perugia, delle leggi speciali diDe Gasperi, che fece trasferire circa 15.000 persone, la metà a Genova e a Caslano, nei pressi di Lugano, in della popolazione, nei nuovi rioni. Da allora il 70% dei Sassi è proprietà del demanio Svizzera. Nuova apertura prevista a Torino. dello stato, compresa la casa grotta di vico Solitario. Casa Grotta di Vico Solitario, vicinato di vico Solitario 11, Sasso Caveoso, Matera. Tel.: 0835310118 - [email protected], www.casagrotta.it Ingresso: 1.50 euro www.bazarweb.info www.bazarweb.info 46 di luca carboni arti.skizzi bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info bazar 12 2004 viaggi di andrea mugnaini 47 www.bazarweb.info www.bazarweb.info Il fascino sinistro delTerra dallaGuatemala bellezza tragica e amara. Terra amata. Dagli studenti per studiare lo spagnolo, dai viaggiatori per confrontarsi con una cultura antica e una natura inviolata

5 cose da non perdere 1. Scalare il vulcano Pacaya 2. Le chiese di Antigua 3. I villaggi sperduti dei monti Cuchumatanes 4. Arrivare a Livingston attraverso il Rio Dulce 5. La foresta di Tikal Cosa vedere Vulcani, terremoti, guerra civile. La storia del Guatemala è segnata dalle conseguenze di eventi tragici. Le tracce del passato sono tuttora visibili e continuano a condizionare e a influenzare il presente. In primo luogo adAntigua , completamente distrutta da un terribile terremoto nel 1773. Alcune delle numerose chiese della città sono state restaurate come foto di andrea mugnaini una facciata molto elaborata dai colori senape e bianco. Altre, come il La Merced, con sono rimaste abbandonate, ma non per questo risultano meno affascinanti.Colegio de OggiSan Jeronimo , Antigua, su cui incombono i vulcani Fuego, Aqua e Acatenango, è una città vivace e piacevole. Molti studenti, soprattutto americani, l’hanno scelta come sede per frequentare corsi di lingua spagnola (il sito www.guatemala365.com è un’ottima fonte di informazione e consigli pratici per scegliere quella giusta). Antigua è anche la base per scalare il vulcanoPacaya , il più accessibile e anche uno dei pochi ancora in attività. Due volte al giorno per 8 dollari molte agenzie organizzano escursioni (un buon indirizzo è 00502.8322071). Ci vogliono due ore di cammino un po’ faticose, ma arrivatiParaiso in vetta Maya lo spettacolo, 5 Calle Poniente è magnifico. n.6, tel. Anche sul lago Atitlan il paesaggio è dominato dai vulcani. Dei paesini che si affacciano sul lago, comodo per visitare i dintorni ma anche il più turistico. Noi consigliamo Panajachel è il più San Pedro La Laguna dove è possibile fare escursioni a cavallo (Excursion Big Foot tel. 00502.2046267) e riposarsi nelle calde acque termali ( 00502.2069658). Thermal Waters tel. Livingston, affacciata sul golfo del Messico, è l’unica città del Guatemala popolata da africani, e si può raggiungere solo via acqua. E’ un luogo piacevole dove passare qualchegarifuna, giornodiscendenti con possibili degli schiavi escursioni Leggere il lungo le gole delRio Dulce , alle cascate diSiete Altares o alla splendida spiaggia diPlaya Blanca. La migliore agenzia a cui Guatemala rivolgersi èExotic Travel, presso il ristoranteBahia Azul (tel. 00502.9470049). Rigoberta Menchu, donna maya nata in un Chichicastenango in genere è un luogo di arrivo per visitare il suo splendido ma inflazionatissimo mercato del giovedì e villaggio della Sierra Madre, ha ottenuto della domenica. Sarebbe invece bello che fosse un punto di partenza per visitare il triangolo il premio Nobel per la pace nel 1992 per dei Cuchumatanes dove sopravvivono ancora intatte le tradizioni e la cultura maya. Imperdibili,Ixil e i infine,paesi dell’altipiano le rovine maya l’impegno in difesa dei diritti umani in di Tikal, immerse nella foresta popolata di scimmie urlatrici e coloratissimi uccelli. Dal tempio n. 5, recentemente Guatemala e della popolazione indigena; restaurato, si gode una vista mozzafiato. ha raccontato la sua vita nel libro Mi chiamo Rigoberta Menchù (Giunti, 1999). Nel romanzo Antigua, vita mia (Feltrinelli, 2000), la scrittrice cilena Marcela Serrano riesce a evocare attraverso un’opera di Comprare fantasia la magia reale di questa magnifica Gli abiti e le stoffe dai mille colori, tessuti a mano dalle donne maya, sono tra gli oggetti più città. Il Guatemala vanta un altro premio interessanti per i turisti. Il mercato settimanale è il luogo migliore dove poterli acquistare. Nobel, questa volta della letteratura. Quello di Chichicastenango è il più conosciuto (ogni giovedì e domenica) ma anche quello dove Miguel Angel Asturias ha ottenuto vengono scaricate orde di turisti dei viaggi organizzati. Noi consigliamo il mercato del venerdì l’onorificenza nel 1967. La sua opera più di San Francisco el Alto o di Solola. Splendide ceramiche vengono realizzate a San Antonio Palopo famosa è Il signor presidente (Feltrinelli, sul lago Atitlan in un atelier nei pressi della chiesa principale. Ad Antigua, Nim Po’t (5 Avenida 1975), romanzo che descrive la malvagità Norte 29) è una specie di grande magazzino con molti e variegati vestiti, oltre a stoffe e oggetti di un dittatore sudamericano insensibile e di artigianato. Tutto a prezzi ragionevoli. corrotto. Dormire Panajachel, Hotel Utz Jay (Calle 15 Febrero, tel.00502 7620217) Livingston, Hotel Doña Alida (tel.00502 9470027) Antigua, Hotel Los Nazarenos (Callejon Camposeco 3-D, tel. 00502 78323201) Chichicastenango, Santo Tomas (7 Avenida 5-32, tel. 00502 7561061) Flores, Hospedaje Doña Goya (tel.00502 9263538) Mangiare Ad Antigua, da non perdere le colazioni al Kaffee Fernando (7 Avenida Norte 43) e i dolci http://www.tikalpark.com Informazioni e notizie sul al Doña Maria Gordillo Dulces Tipicos (4 Calle Oriente 11). Per i pranzi consigliamo parco di Tikal La Cuevita de Los Urquizu (2 Calle Oriente 9). Per un cocktail dopocena il Café No Sé http://www.mayaparadise.com Guida alla regione del (1 Avenida Sur #11C) dove organizzano mostre e serate con musica dal vivo. A San Pedro Rio Dulce: informazioni turistiche, storia geografia La Laguna il ristorante Luna Azul (400 mt sulla destra arrivando in barca) ha una vista http://www.frmt.org Sito ufficiale della Fondazione splendida. A Livingston buone cene a base di pesce al Tiburon Gato (tel. 00502 9470631). Rigoberta Menchu http://www.guatemalaweb.com Sito molto completo e aggiornato per preparare un viaggio in Guatemala IN RETE INFO UTILI 48 di agnese ananasso essere bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Si fa presto a dire “ti ricordi?”. Ma cosa vuol dire ricordare? Quali meccanismi Me lo sono si nascondono dietro la memorizzazione? Un processo lungo e delicato che mette in moto una parte importante scordato ! del nostro cervello, che non sempre funziona perché quasi sempre si dimentica senza accorgersene. La memorizzazione è un processo delicato come l’immagazzinamento dei dati in un computer, il cosiddetto storage, che in un’azienda è la base di tutto il sistema informatico. Allo stesso modo, ma senza l’utilizzo dei software, avviene nell’essere umano. Ricordare è vivere, formare un’identità. Perdere la memoria è come perdere una parte della propria storia personale, del modo d’essere. Conservare le informazioni è una delle capacità più importanti del cervello umano-

Nuove cure: la memoria cellulare Il cervello non è l’unica zona dove risiede la memoria, anzi questa risiede in tutte le cellule del corpo. Si parla di memoria cellulare quando il nostro corpo è in grado di immagazzinare ricordi a livello di ogni singola cellula I luoghi della memoria e influenzare i nostri comportamenti, anche quelli di routine. Se a seguito Non esiste un luogo specifico del cervello dove risiede la memoria, di stress o trauma emozionale non si rimarginano le ferite, la libertà di ma ci sono delle aree che vengono stimolate di più rispetto alle azione può rimanere limitata nel tempo e portare anche a delle patologie. altre, l’ippocampo e l’amigdala, e altre che vengono coinvolte nella Lavorando sull’energia che risiede nelle cellule, quindi nel nostro corpo, formazione di una configurazione neuronale determinata. Questa si opera il cosiddetto rilascio di memoria cellulare per guarire i cosiddetti distribuzione puntiforme permette che le informazioni non vengano disturbi emozionali. Con questo metodo si va ad agire direttamente sulla perdute facilmente e anzi, siano recuperate. Anche il sistema libico, muscolatura e sull’energia che risiede in essa. Questa tecnica si chiama responsabile delle emozioni, viene coinvolto nel processo, è per bio-feedback, è ancora poco conosciuta ma informazioni si possono questo che le emozioni e i sentimenti influenzano fortemente il trovare sul sito internetwww.cellularmemory.net , o in libreria inThe ricordo, l’apprendimento e la dimenticanza. power of Now di Eckhart Tolle( Editore New World Library, pp.224 € 13,12) e “Il codice del cuore” di Paul Pearsall (edizioni Rizzoli, pp. I tipi di memoria 318 € 4,65). Gli stimoli e le informazioni ricevute dall’esterno compiono un percorso, passando per tre diverse tipologie di memoria: Nuove prospettive dal Dna Memoria sensoriale Al CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) hanno scoperto, in Si divide in iconica o visiva, ed eroica o uditiva. La memoria collaborazione con scienziati americani, che l’apprendimento dipende sensoriale, capace di trattenere le informazioni per soli due secondi, anche dal Dna, cioè dai geni del cervello, 140 per la precisione. La ricerca scarta il 75% delle informazioni che colpiscono il sistema sensoriale e è stata pubblicata suProceedings of National Academy of Science. La del restante 25%, solo l’1% arriva alla memoria a breve termine. scoperta rappresenta una svolta nello studio delle terapie per la cura Memoria a breve termine delle malattie celebro-degenerative, come l’Alzheimer e altre malattie Quell’1% delle informazioni permane nella memoria a breve termine della memoria. Tramite moderne tecniche di indagine sul genoma, per 30 secondi, poi comincia a deteriorarsi, a meno che non ci sia gli studiosi sono riusciti a implicare nel processo di apprendimento e una reiterazione del ricordo. Quello che “sopravvive” viene trattenuto memorizzazione 140 geni, identificati con funzioni diverse e in grado grazie alla creazione di schemi e categorizzazioni mentali. di frenare la degenerazione delle funzioni della memoria. Questo tipo Memoria a lungo termine di terapia, abbinata all’utilizzo di molecole, come il Growth Factor-18 Le informazioni trattenute grazie alla schematizzazione passano (ancora in fase di studio), potrebbe migliorare le capacità cognitive in alla memoria a lungo termine, che costituisce il magazzino da cui condizioni patologiche. attingiamo i ricordi della vita passata, il sapere enciclopedico, le emozioni. Così formiamo il nostro comportamento, la gestualità, sviluppiamo le abilità cognitive. Imparare a memoria La tradizione vuole che i bambini a scuola imparino a memoria le poesie perché in questa maniera si dovrebbe incamerare lo “scibile C’è chi sceglie di perderla umano”. Intere generazioni hanno adottato tale strada per sviluppare Se la memoria è un bene così prezioso perché alcuni preferiscono Nature ha pubblicato i risultati di una ricerca di l’apprendimento degli alunni ma negli ultimi anni si sono sviluppate perderla? La rivista nuove teorie di insegnamento, secondo le quali imparare a memoria due psicologi dell’Università dell’Oregon, che confermano la teoria sviluppa dei risultati positivi, è vero, ma bisogna affiancarvi anche un tipo freudiana che il cervello possa rimuovere ricordi spiacevoli. Secondo di didattica che tiri fuori le inclinazioni e la creatività, per far crescere non il loro esperimento le persone possono spingere i ricordi fuori dalla solo la cultura ma anche il bambino-persona. Per saperne di più,Howard coscienza e causare la loro dimenticanza. Ad esempio è possibile Gardner, Educare al comprendere (Edizioni Feltrinelli, euro 33,60) che bambini vittime di abusi sessuali usino una strategia simile per convivere con i loro ricordi scioccanti. Quando un bambino subisce un abuso da una persona a lui vicina può succedere che dica di averlo dimenticato perché così attiva una difesa nei confronti dell’aggressore. Stesso evento si verifica nei soggetti con disturbi da stress post-traumatico (Ptsd), che rivivono sempre ricordi terribili. Forse provano a sopprimere il ricordo degli eventi senza riuscirci perché qualcosa interferisce con i processi inibitori. bazar 12 2004 avere di giulia premilli 49 www.bazarweb.info www.bazarweb.info Cosa mettere sotto l’albero? I “Culandari”, le nuove borse a 45 giri, cioccolata all’assenzio o il formaggio introvabile… chi più ne ha più ne compri! Sono solo alcuni dei “consigli” da mettere sotto l’albero dei Bazariani, lettori cool in cerca di regali ironici!

Per Natale regala … il tuo

sedere!Non c’è fine al piacere del “di dietro”. Ce lo insegnano insigni pubblicitari che per vendere una macchina espongono i glutei. Però in OronzoItalia c’è Ricci chi ,ha artista fatto di Olanda dal sapor della conoscenza del “popò” una scienza (quasi) esatta. fama internazionale, si è specializzato nel catalogare le infinite tipologie di sederi di cumino, è dividendoli per categorie. A pera, a mela italica, a mandolino e molti altri ancora tutti descritti nellaPigheologia . Una scienza di sua invenzione che è una branca sorprendente! della fisiognomica, che tiene conto della forma delle natiche per trarre indizi sul E’ il traditional leiden cheese, il Boeren – Leise. carattere delle persone. Ma l’artista in soldoni cosa fa? In pratica invece di ritrarti Formaggio estremamente delicato dalla consistenza il volto…. ti ritrae le natiche, fornendoti un “retroritratto” del tuo “popò”. I suoi compatta dove prende posto il cumino come unico gusto di contrappunto. Fa parte dei 100 prodotti quadri, manco a dirlo, vanno e ruba e vistoCulandario che l’idea dovefunziona in dodici lo studioso mesi vi ha messo in produzione un calendario, anzi, il tipici nazionali olandesi in via di estinzione. La ricetta descrive le categorie dei sederi conosciuti. Attenzione, i “retroritratti” sono solo viene da lontano, si narra che era già presente di signore! nelle tavole d’Olanda nel 1500. Nei secoli si è persa Il Calendario Pigheologico (Culandario), costerà indicativamente 15.00 la lavorazione proprio perchè il gusto particolare €, sarà presentato il 3 dicembre alle Giubbe Rosse di Firenze. Si può dato dal cumino, spezia decisa e difficilmente ordinare all’editore, Roberto Meiattini Editore, tel. 0585787527, e-mail abbinabile, non era apprezzato da tutti. In Italia non [email protected] ha distributori, per averne una forma è possibile contattare lo 00310317427500 oppure hielke.vander [email protected] Costo: 8 euro al Kg

Manna?

Esiste!In quanti sanno che la manna non è La cioccolata solo un racconto biblico ma uno squisito dolcetto prodotto proprio in Sicilia? In dei poeti contrada Labbra, nel Pollina (Pa) se ne produce ancora con l’antica tecnica araba. maledettiFacile dire cioccolata! Ma per parlare di La manna, dolcificante dal gusto leggero cacao all’assenzio, il top lo raggiunge (granuloso come lo zucchero filato si Gira con il Venchi, antica cioccolateria cuneese che scioglie sulla lingua) è indicato per obesi dal 1878 si prodiga nel cacaoAbsinthium doc. In, si e diabetici. Si ricava da incisioni praticate disco! La nuova una confezione di 45g, la con un coltello speciale nella corteccia dei racchiude l’essenza del puro cacao (75%) frassini, dove, dopo avervi aggiunto un filo borsaSono le curiose borse a realizzate33 dagiriClaudia unito equilibratamente ad estratto alcolico di seta, il liquido viene fatto sgocciolare Capogreco, il primo modello di bag confezionato di Artemisia absinthium (5%). Dal gusto perpendicolarmente formando lunghe utilizzando vinili originali, nella versione 33 e 45 pieno, leggermente alcolico, torna tondo concrezioni. La resina indurendosi diventa il giri. Le creazioni possono essere realizzate con e persistente nel finire della degustazione. prelibato dolce. Da provare in compagnia, accarezzati Non contiene saccarosio ne’ sostanze collezioni a tema (musica classica, spagnola, , italiana, rock, punk ecc.), oppure sbizzarrendosi dalle morbide suggestioni dei Bicerinpoeti amidacee. E’ ottima con i dessert e si con modelli speciali (dischi rari, picture disc, 78 maledetti… A Torino si trova al abbina molto bene a vini liquorosi e secchi. storico locale da duecento anni tenuto da Vicino a Palermo l’azienda Agricola giri ecc.). Le borse vengono prodotte utilizzando ne produce di stoffe colorate unite ai vinili che puoi scegliere solo personale femminile. Biologica di Valeri Onorato anche tu. L’effetto è esorbitante, il costo … da Costo: confezione da 45g, 2,50 euro ottima qualità. provare. Per info: tel. 0921910083 – cell. 3332199076 Per informazioni: [email protected] www.mannadisicilia.it Costo: una confezione da 20g 3 euro 50 di agnese ananasso hi-tech bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info Plasma o cristalli? Sappiamo veramente di cosa parliamo? O un televisore al plasma è per noi un elettrodomestico che funziona col sangue? Tra pixel, fonti elettromagnetiche ed elettrodi, Bazar cerca di trovare un disordine sensato

Lcd I cristalli liquidi sono composti organici che possono avere sia le proprietà dei liquidi sia le proprietà dei cristalli: come i liquidi possono essere versati ma come i cristalli mantengono una struttura molecolare ordinata. Quando viene applicato un campo elettrico, le molecole si allineano parallelamente tra loro. Il cristallo liquido, a forma elicoidale, ha la proprietà di cambiare la polarizzazione della luce polarizzata di 90° o riflettere la luce incidente. I pixel sono accesi da un apposito transistor. Rispetto al plasma cambia quindi la composizione di quello che sta “dietro” al vetro. I monitor a cristalli liquidi hanno numerosi vantaggi: alta risoluzione, uniformità nello spazio e nel tempo (perché ogni singolo pixel può essere indirizzato separatamente e non viene influenzato dai pixel adiacenti). Inoltre sono La televisione si evolve, e almeno dal punto di vista tecnologico anche il sottili (1-2 centimetri) e leggeri, necessitano di una televisore. Da un paio di anni si fa un gran parlare di digitale terrestre potenza elettrica molto bassa, non espongono l’utente (Ddt), canali satellitari e alta definizione, senza mai capire veramente di ai pericoli dei raggi catodici e possono essere utilizzati cosa si sta parlando ma soprattutto: cosa servirà alla gente per poterne anche per schermi di videocamere e retroproiettori . usufruire? I cristalli liquidi si prestano a dimensioni più piccole , fino a un massimo di 40-42 pollici. Rispetto al plasma I nuovi standard digitali non cambieranno radicalmente la nostra vita, se non nel risulta più duraturo nel tempo. Entrambi permettono di momento in cui ci troveremo davanti alla scelta tra tubocatodico, schermo al utilizzare tutti i sistemi multimediali, dal DVD all’Home plasma o a cristalli liquidi. Questo sarà il vero cambiamento, quello del focolaio Theatre, con una resa pressoché perfetta, possibilità del terzo millennio, il televisore. Infatti il caro vecchio televisore analogico (Crt, che un televisore tradizionale non offre. Catodic Ray Technology) non è strutturato per supportarel’alta definizione nuovo standard Hd – High definition - dovrebbe arrivare in Italia a breve) che (il richiede schermi di grandi dimensioni e, poiché le dimensioni e l’ingombro sono Scegliere direttamente proporzionali alla grandezza dello schermo, non si può andare Non è facile scegliere anche se moltimediastore (Trony, in media oltre i 36 pollici in formato panoramico. Lo schermo di un analogico Mediaworld, Euronics) presentano offerte allettanti inoltre è troppo sensibile ai disturbi esterni con pagamenti agevolati. Certo, Lcd e plasma costano e alle fonti elettromagnetiche e questo porta alla produzione di immagini disturbate. Le nuove tv digitali invece, più di un televisore a tubo catodico ma i prezzisono oltre a prestarsi alle grandi dimensioni per la calati molto in quest’ultimo periodo forma ultrasottile ed essere . Basti considerare splendidi oggetti d’arredamento, offrono immagini ad alta risoluzione, sempre che gli schermi Lcd sono già arrivati allasettima più perfette, grazie alla tecnologia digitale. Ma anche gli schermi al plasma e a generazione dopo meno di tre anni. Questo vuol dire cristalli liquidi (Lcd, Liquid crystal display) presentano delle differenze, da non migliore tecnologia a minor prezzo. Lasciando da parte sottovalutare quando si acquista. i top di gamma, come la nuova serie diSamsung Lcd LW 32A33W da 32 pollici (con angolo visuale a 170 gradi con sensore di luminosità ambientale dello schermo in Plasma base alla luce circostante), una buona tv a schermo Quella al plasma èun’immagine istantanea e di gran definizione, che si realizza piatto Lcd di 26-30 pollici si può acquistare con una uniformemente fino agli angoli esterni dello schermo senza effetti di distorsione spesa che va dai 400 ai 700 euro, come il e sfarfallio. Questo perché nella tecnologia al plasma, completamente Samsung LW15M23C, 15 pollici o l’LG RZ20LA70. Nella fascia differente da quella dei display tradizionali, in ogni singolo pixel (l’unita di misura 1.300-1.600 euro rientrano il del mondo in digitale) viene generata contemporaneamente una Samsung LE 26 A41 26 sorgente di pollici, il Philips 30 PF 9975 30 pollici. Salendo un po’ luce. Elettrodi carichi affacciati sulle superfici di un pannello piano di vetro di prezzo, intorno a i 2.700 euro si trovano schermi a provocano l’esplosione di scariche di un gas speciale, che creano l’emissione di 37 pollici, come l’LG luce ultravioletta. Questa va a eccitare i fosfori verdi, rossi e blu degli schermi. RZ 37LZ30 o a 32 pollici come il Sony KLV L32M1B. Di recente le maggiori case I pixel quindi si “accendono” tutti insieme, al contrario di quello che avviene hanno cominciato a produrre anche dei modelli portatili coi normali tubi a raggi catodici, dove l’immagine viene creata con una rapida wireless, leggeri e maneggevoli ma è meglio aspettare scansione dello schermo. La superficie ricoperta di fosforo viene stimolata che si perfezioni la tecnologia in questo senso prima di direttamente e non si affida a una immagine proiettata sullo schermo. acquistarne uno. Passando alplasma, con 2.500-3000 Questo fa sì che il display al plasma possa offrire angoli di visibilità euro se ne può comprare uno da 42 pollici eccezionalmente ampi , come il JVC , per questo per schermi di grandi dimensioni, dai 40 PD 42B50 o il Sony KE P42M1S. Quelli nominati sono pollici in su. Il record dello schermo al plasma più grande del mondo, è detenuto modelli di buon livello, senza troppe pretese ma con un dalla Samsung, col prototipo di 80 pollici. Lo schermo al plasma risulta più buon rapporto qualità-prezzo. caro di uno a cristalli liquidi ma in effetti, se si osservano le dimensioni, si equivalgono. bazar 12 2004 architetture di oliva muratore 51 www.bazarweb.info

Un concorso porta a Tokio i giovani designer premio per giovani designer sotto i 40 anni d’età (bandito Alla grande manifestazione di Tokio Designer’s Week 2004, recentemente dall’Istituto nazionale per il Commercio Estero conclusasi nel mese di ottobre 2004, l’Italia ha partecipato con l’intento di valorizzare e dare visibilità alla creatività dei con due iniziative, collegate dal tema comune del Living giovani nell’architettura, design e arti) ha potuto visualizzare i Italiano, riletto come spazio ibrido per eccellenza, luogo della nuovi scenari della creatività riferiti al mondo del design italiano, contaminazione linguistica e funzionale, territorio di coabitazione realizzando la sua installazione. Nel loro complesso entrambi di molteplici interpretazioni sul tema dell’abitare, realizzate grazie gli eventi hanno dunque come scopo finale quello di offrire alla al contributo dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero. riflessione del visitatore una visione complessiva dello stato attuale La prima è la mostra intitolata “Open Living” che si è tenuta della produzione e della ricerca italiana nell’ambito del living: con la alla Spiral Hall, allestita sotto la direzione del famoso designer prima iniziativa, infatti, si proporranno i prodotti che al momento Denis Santachiara seguendo il progetto di allestimento diDavide risultano essere all’avanguardia nel campo del design italiano; Sani. Visitandola, si ha modo di viaggiare attraverso i vari modi con la seconda saranno protagonisti i possibili scenari futuri della di rileggere il tema dell’abitare, del “living” nel nostro paese, produzione nostrana, grazie alle proposte dei giovani architetti, interpretato dai designer contemporanei, in modo da delineare, designer e artisti frutto della competizione. così, un’antropologia moderna dell’abitare italiano. Per informazioni: ICE - Istituto Nazionale Per Il Commercio Estero La seconda è l’installazione nell’ambito dell’ “Open Living in - via Liszt 21, 00144 Roma; Tel 0659921; fax 0659926869; Container”, in una città provvisoria formata da vecchi container email [email protected]. sull’isola artificiale di Odaiba: qui il vincitore della consultazione- Living generation I luoghi dell’abitare diventano il tema di un concorso a Tokio che lancerà i designer del futuro. Intanto anche la quotidianità di una tazza di tè chiede creatività…

Il tè si butta nel design - Twinings Design CLAC Competition - Mostra gioco sul design Il tè Twinings, attraverso il distributore in Italia D&C, entra nel mondo del design con il concorso Twinigs “Cos’è?” Design Competition, riservato ad architetti e designer La mostra gioco sul design, ideata da MUBA, under 35 per realizzare il nuovo design per il rito del è organizzata dal Comune di Cantù presso il consumo del tè nella società contemporanea. Con il CLAC, Galleria del Design e dell’Arredamento. supporto del Consorzio Poli.design, sotto il patrocinio “Come nascono le cose? Come viene disegnata della Facoltà del design del Politecnico di Milano e con la loro forma, come si decide con quale materiale la collaborazione della rivista Interni il premio invita i realizzarle?” La mostra è un percorso di gioco concorrenti a liberare la loro creatività affrontando gli che si propone di far capire ai bambini come oggetti legati al tè: teiere, zuccheriere, tazzine, tea dietro ogni oggetto ci sia un progetto creativo, caddy, colini, vassoi. D&C e Twinings metteranno in strettamente connesso alla sua funzione e produzione il progetto vincitore che sarà proclamato al materiale in cui viene prodotto. Il percorso da una giuria competente: sarà premiato il progetto è incentrato su oggetti semplici e familiari, più innovativo e aderente agli scenari delineati sul ognuno dei quali è “testimonial” di un diverso tema e che avrà come punto di partenza lo studio della materiale. I giochi proposti consentono di capire relazione tra tè e “sistema servizio”: luoghi/ambienti il perchè della forma degli oggetti, di conoscere del vissuto quotidiano e differenti contesti in cui il tè i processi produttivi, di scoprire i segreti dei viene oggi preparato e consumato. La relazione tra diversi materiali, alcuni dei quali accompagnano la linea di prodotti per il consumo del tè e le nuove da molto tempo la storia dell’uomo, come culture emergenti, e le conseguenti possibili occasioni legno e metallo. Dopo l’esperienza compiuta di consumo, è uno dei quattro i punti fondamentali sui nelle diverse installazioni di gioco, via libera alla quali definire i presupposti per sviluppare i progetti. creatività: nel laboratorio i bambini possono Iscrizioni e consegna del materiale entro il 17 dicembre. progettare e costruire oggetti assistiti da www.polidesign.net, www.polidesign.net o www.dec.it. animatori specializzati. CLAC - Piazza Garibaldi, 5 - Cantù Fino al 5 dicembre 2004 Info e prenotazioni: Ellecistudio, Segreteria organizzativa tel.031301037 - fax 031299028

Da sfogliare tutto il meglio dell’oggettistica 2002 Il volume presenta una interessante selezione dei migliori oggetti prodotti in Italia nel 2002. Un annuario da consultare prima di acquistare mobili e lampade, ma anche per scoprire quali sono le automobili, i siti web, e perfino gli articoli sportivi più interessanti realizzati di recente. Adi Design Index 2003, Edizioni Compositori

LIBRI 52 di matteo bianchini piccoli bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info TUTTI AL COVENGNO..SUI BIMBI Come si sceglie un libro per bambini? In genere un convegno è motivo Oggi si legge, e molto più che in passato, nelle scuole e nelle istituzioni per l’infanzia. Ma proprio per questo ci si interroga sempre più spesso sulla scelta dei libri. Come scegliere di lontananza dai nostri piccoli. e valutare le storie da leggere? Quali libri sono più adatti, e a quali età, per catturare la Stavolta no. Quello organizzato a partecipazione dei bambini? E quando sono troppo difficili o astratti? Il volume “Storie facili e storie difficili” risponde a queste domande mettendo al centro la comprensibilità delle Genova ci aiuta a capirli meglio storie, come condizione della partecipazione e del coinvolgimento infantili. E si centra e ad aiutarli. E se non bastasse… sulle storie e i testi narrativi, da sempre quelli più letti e prediletti, per i bambini della scuola dell’infanzia e del primo ciclo della scuola primaria. Frutto di un lavoro pluriennale un libro, un film e un sito faranno di analisi dei testi narrativi per piccoli e di esperienze di lettura a scuola, il libro elenca la loro parte e discute una ricca serie di criteri di analisi e valutazione dei libri per bambini e illustra i modi in cui l’adulto può produttivamente mediare il rapporto tra bambino e testo. L’analisi Genova “capitale europea della cultura 2004” accoglie puntuale di celebri libri per bambini (da Arcobaleno a Elmer l’elefantino) conduce poi e promuove un confronto sulle trasformazioni sociali e a una ridefinizione e verifica critica degli strumenti teorici ricavati dalla più accreditata culturali che si riflettono sul mondo dell’infanzia, sulle ricerca cognitivista. Una vasta serie di esempi ed esercizi per il lettore rende il testo uno scelte e sulle pratiche educative :in un panorama in rapido strumento utile e operativo per coloro che, a vario titolo, vogliono dotarsi di capacità di cambiamento. diagnosi della difficoltà dei testi e della loro accessibilità e intendono possedere attrezzi per Il Gruppo Nazionale Nidi Infanzia, con la collaborazione favorire la comprensione e il coinvolgimento dei bambini nelle attività di lettura. della rivista “Bambini” organizza il XV Convegno Nazionale Storie facili e storie difficili. €16,30, autore: Roberta Cardarelli. Pp.: 184 dei Servizi Educativi per l’Infanzia “Le culture dell’infanzia trasformazioni, confronti, prospettive” che si terrà a Genova, dal 2 al 4 dicembre 2004 Presso il Centro Congressi Porto Antico – Magazzini del Cotone INDIRIZZI • Centro Congressi Porto Antico / Biblioteca De Amicis / Il film “Due fratelli”? Città dei Bambini Vediamolo a casa Magazzini del Cotone, Genova, via al Porto Antico Dopo il grande successo nelle sale cinematografiche uscirà, a • Acquario giorni, in home video (dvd e vhs) l’ultimo bel film di J.J Annoud Genova, Ponte Spinola da gustarsi, sul divano, con tutta la famiglia. • Facoltà di Scienze della Formazione – Università degli La Trama Studi di Genova Indocina. Anni ‘20. Due tigrotti, uno timido e gentile, l’altro Genova, corso Andrea Podestà 2 coraggioso e forte crescono tra le rovine di Angkor. Un brutto giorno informazioni: Servizi ai bambini 0/6 anni al tempio che fa loro da tana giunge una spedizione di cacciatori telefono 0105577489 di tesori guidata dallo scrittore Aidan McRory. Mamma tigre viene uccisa e i cuccioli separati. Il più timido dei due, chiamato Kumal, iscrizioni e prenotazioni alberghiere finisce in un circo, l’altro, Sangha, viene regalato al figlio del BC congressi, telefono 0105957060 governatore, ma poi ceduto, perché considerato una minaccia, quota di iscrizione: 100 euro al principe, collezionista di animali da combattimento. Kumal e Sangha si ritroveranno, ormai adulti, in un’arena per scontrarsi all’ultimo sangue. Riconosciutisi al primo sguardo, i fratelli anziché azzannarsi iniziano a giocare, tra lo stupore dei presenti, e insieme fuggono dal luogo dello scontro, riparando nella foresta. Cresciuti in cattività, Kumal e Sangha non sanno cacciare e questo li porta a depredare gli uomini che organizzano una spedizione per sopprimerli. A cacciare le due tigri sarà proprio McRory, che però, maturata la consapevolezza del male fatto loro e affezionatosi a Kumal, cui offriva caramelle, le risparmia, lasciandole sparire nella foresta con papà tigre nel frattempo ritrovato.

Jean Jacques Annaud prosegue il suo viaggio nel mondo animale: dall’orso alle tigri sedici anni dopo aver seguito le avventure di un orso rimasto orfano che lotta per la sopravvivenza, questa volta i protagonisti sono due felini, la cui interpretazione è stata costruita grazie all’apporto di trenta diversi esemplari, che, con smorfie e sguardi scintillanti, sono le star assolute di questa storia che piace ai più piccoli perché non ha l’andamento dei documentari sulla natura realizzati per la Tv. Due fratelli, pur rifacendosi ad alcuni elementi della tradizione State formando una famiglia? Avete bambini cinematografica di Annaud, non riesce a somigliare a nessuno o siete in attesa? Un sito può aiutarvi! dei suoi lavori precedenti. Il regista francese muta visuale Il sito www.informafamiglie.it nato dalla collaborazione tra l’Assessorato abbassandosi verso lo sguardo intenso e partecipe di due tigri Regionale Politiche Sociali e i Centri per le Famiglie di alcuni comuni emiliano- a cui viene affidato il compito non di riprodurre ma di creare romagnoli ha organizzato una Banca Dati relativa al territorio della regione e provare naturalmente una emozione. Kumal e Sangha, i due Emilia Romagna dove troverete tantissime informazioni che vi semplificheranno protagonisti, si muovono con sicurezza e morbidezza mettendo la vita, raccolte e organizzate dai Centri per le famiglie in collaborazione con a disposizione delle telecamere quegli occhi capaci di gioire, l´Assessorato Regionale Politiche Sociali. disperarsi e piangere. Quelle pupille fiammeggianti di orgoglio Tante sono le informazioni che si possono trovare inerenti molteplici tematiche: che sole riescono ad amplificare una commozione, offrendo ad fare un bambino, Salute bambini, Scuole e servizi educativi per l’infanzia, Annaud la possibilità di realizzare un’opera molto coinvolgente sia l’adolescenza, le famiglie straniere, il Sostegno alle famiglie, Aiuti economici alle per grandi sia per piccini. famiglie, Tutela dei minori, Accoglienza familiare, Il tempo libero, I bambini, la DUE FRATELLI IN DVD città, l’ambiente. Titolo originale: Two Brothers La Banca Dati Informafamiglie & bambini è curata da una redazione regionale Durata: 109 min. (colore) e, attualmente, da quattordici redazioni cittadine: Piacenza, Parma, Reggio Paese: Francia / Gran Bretagna Emilia, Carpi, Modena, Bologna, Ferrara, Imola, Lugo, Faenza, Ravenna, Forlì, Anno: 2004 Cesena e Rimini. Genere: Avventura, Drammatico Regia: Jean-Jacques Annaud

FILM bazar 12 2004 sport di valerio cammarano 53 www.bazar web.info www.bazar web.info

È la distanza che nella gara olimpica di tiro SETTANTA METRI. con l’arco separa l’arciere dal bersaglio. E UNA FRECCIA Un’immensità. Ma non per tutti… Se per i comuni mortali settanta metri sono davvero un’immensità, è solo ordinaria amministrazione per gente come Marco Galiazzo, che ad Atene nella specialità ha conquistato uno splendido oro nell’individuale, dimostrando una volta di più la verità del detto secondo cui l’apparenza inganna. Sì, perché questo ragazzone dall’aria timida, quasi dimessa, cui a prima vista non si darebbe un centesimo, una volta entrato sul campo di gara si trasforma in una specie di uomo bionico, capace di centrare un cerchietto di pochi centimetri posto, appunto, a settanta metri da lui (ma possono essere anche 90). Galiazzo e soci sono eredi di una tradizione antichissima. L’arco ha accompagnato l’uomo per migliaia di anni come strumento di caccia e di guerra, prima di essere soppiantato dalle armi da fuoco. Solo in anni relativamente recenti si è trasformato in uno sport con regole precise. In Italia, ad esempio, gli appassionati si sono organizzati in Federazione solo nel 1961. Da allora la FITARCO di strada ne ha fatta tanta, al punto che oggi l’Italia è una delle nazioni leader nel mondo. A dimostrazione del seguito di questo sport nel nostro paese, basti dire che alla Federazione aderiscono quasi 500 società, il cui elenco si trova sul sito della FITARCO (www.fitarco-italia.org) alla pagina www.fitarco-italia.org/societa/mappa.asp. Trovare un posto dove cominciare, dunque, non è un problema. Anche perché la maggior parte dei club organizza corsi per principianti con fornitura di tutto il materiale necessario. Ovviamente, se poi ci si appassiona e ci si vuole dedicare alla disciplina con continuità, a livello amatoriale o agonistico, bisogna attrezzarsi di tutto punto. E qui cominciano i dolori dal punto di vista economico, almeno per chi è sempre alla ricerca del meglio. Un arco professionale, di quelli che usa Galiazzo, può arrivare a costare diverse centinaia di euro. Ma ci sono anche modelli per neofiti che si possono acquistare con molto meno. Esistono diverse tipologie di arco. Qui ci limitiamo a descrivere quelli utilizzati nelle gare, che sono di tre tipi: arco nudo, arco olimpico (o stile libero) e compound. Il primo, come si evince dal nome, ha pochissimi orpelli e assomiglia molto – almeno per la tecnica di tiro – a quelli usati dai nostri antenati. Rispetto all’arco nudo, lo stile libero (o arco olimpico) monta degli stabilizzatori e un mirino. Il compound, ultimo ritrovato della tecnica, è invece una specie di macchina da guerra che, oltre agli ammennicoli sopra citati, è dotata di carrucole (cam) che permettono di diminuire lo sforzo di trazione dell’arciere, oltre a un mirino con lente di ingrandimento che consente tiri molto più precisi. Inutile dire che è anche il più costoso. Un piccolo concentrato di tecnologia sono pure le frecce. Costruite quasi sempre in alluminio, carbonio o materiale composito, devono essere perfettamente equilibrate per essere balisticamente al meglio. La “messa a punto” dei dardi avviene attraverso l’inserimento di punte e inserti di vario peso a seconda delle condizioni del campo di gara.

Gli appuntamenti del mese TIRO CON L’ARCO 8 dicembre - Catania: gara Indoor 25+18 metri 11-12 dicembre - Basiglio (Mi): Indoor 18 metri 11-12 dicembre - Caorle: Coppa Italia Centri Giovanili

SCHERMA 6-8 dicembre - Salerno: Prima prova Torneo Nazionale Under 14 (Fioretto maschile e femminile) 11-12 dicembre - Ravenna: Prima prova Qualificazione Nazionale (6 armi) 18 dicembre - Lucca: Trofeo Città di Lucca - Coppa del Mondo Fioretto femminile Under 20 18-19 dicembre - Ariccia: Prima prova Torneo Nazionale Under 14 (Sciabola maschile e femminile, Spada maschile e femminile)

MA GLI SPORTIVI LEGGONO? E a proposito di gare… I regolamenti della Federazione internazionale, fatti propri dalla “L’Arte della Spada” (titolo originale By the Sword) FITARCO, prevedono competizioni all’aperto e indoor. In entrambi i casi, è un saggio sulla scherma che, nell’edizione italiana, può fregiarsi le distanze degli arcieri dal bersaglio sono variabili: nell’outdoor 90, dell’introduzione di uno dei più grandi campioni che il nostro paese 70, 50 e 30 metri per gli uomini e 70, 60, 50 e 30 metri per le donne; al abbia mai avuto, Edoardo Mangiarotti, vincitore di 13 medaglie chiuso 18 e 25 metri per entrambi i sessi. olimpiche (6 d’oro), l’atleta più vincente nella storia dei Giochi. A Ma c’è anche un altro tipo di gara, la Caccia e Campagna, la scriverlo l’inglese Richard Cohen. Dall’arte della costruzione della quale, nonostante il nome, non ha nessuna finalità venatoria (anche spada alle tecniche di combattimento, dall’equipaggiamento dei se, purtroppo, c’è anche chi si dedica alla caccia con l’arco). duellanti alle regole dei duelli, dalle implicazioni psicologiche e Semplicemente, si svolgono in mezzo ai boschi, su percorsi divisi in sociali insite nelle sfide d’onore alla “guerra” tra Scuola Italiana e due parti: nella prima i partecipanti conoscono in anticipo le distanze Scuola Francese, dalle prime esibizioni “sportive” all’esasperazione dai bersagli, nella seconda no. Il tiro con l’arco non è pericoloso. Le agonistica degli ultimi decenni, insomma tutto ciò che appartiene frecce non possono partire per sbaglio, come invece può accadere al pianeta scherma entra a far parte del saggio di Cohen. Il quale, con il fucile o, per rimanere in un ambito simile, con la balestra. Per oltre alla capacità di rendere piacevole anche la lettura delle parti più scoccare bisogna tirare la corda (ci scusiamo con i puristi della tecniche, ha il gusto degli aneddoti e il dono di saperli raccontare. È disciplina per la terminologia usata). È’ solo a quel punto che chi si impossibile fare l’elenco dei tanti personaggi storici che, con le loro aggira intorno all’arciere rischia qualcosa. Ma, se non si commettono storie, costituiscono la vera forza del libro. Lasciamo a voi il piacere imprudenze, incidenti non ne capitano. A meno che un atleta in gara della scoperta. Avvertendovi, per dovere di cronaca, che il libro in improvvisamente impazzisca e decida di puntare all’avversario o ai questione, edito dalla Sperling & Kupfer, costa 19 euro. E li vale tutti. giudici invece che al bersaglio. Finora non è mai accaduto. 54 di angelita peyretti sciocchina bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

“i vicini” disegno di marco begani

L’ASCENSORE dormire come fanno i giovani adesso…” Chi di voi non ha mai affrettato il passo per non trovarsi chiuso in ascensore Ma sì, lascialo dire, tanto ora arriva il quinto piano, poi il sesto, e ci siamo. Provo con il vicino di casa noioso e pletorico alzi la mano… a improvvisare: “Oh, come ha ragione! A me per esempio piace molto andare in montagna.” Pianerottolo. L’ascensore scende lentamente. Armeggiare di chiavi da fuori. “Eh...” “Muoviti ascensore, dai arriva!”. Niente più sferragliare, ha trovato la chiave Eh cosa? Maledetto barotto padano. Che significa eh? Cosa guardi nel tappetino giusta. “Dai coraggio”, solo due piani, circa nove secondi. Infila la chiave nella dell’ascensore eh? Che cosa ci vedi con quell’aria rassegnata da cadavere? toppa. “No! Dio mio, muoviti, dai che ce la facciamo”. Il portoncino d’ingresso “Bisogna stare attenti in montagna, che la discesa è più faticosa della salita…” si apre, si chiude sbattendo, si sentono dei passi. Ma che diavolo dici razza di imbecille? Sei mai stato in montagna? Hai presente la Un piano, un piano solo, “Dannazione, muoviti!” salita? Dico, hai presente la differenza fra salire e scendere? Trattengo il respiro. Un momento… Sì, si è fermato alla buca delle lettere, sì, “Che poi per stare nella natura non occorreva andare tanto lontano: qua una volta la posta!! Perfetto, mezzo piano, dai tre ai quattro secondi, ce la posso ancora era tutto prato…” fare. Tre, due, uno, eccolo, si apre. Passi che si avvicinano. Mi introduco lesta Prato? Ma se questa casa è del Settecento! in ascensore, una gatta… la mano mi trema ma corre alla pulsantiera, ce l’ho “Era un altro modo di vivere, ci si divertiva con niente… S’aveva niente, ma s’aveva quasi fatta. tutto!” “Mi aspetti!” Per esempio? Di che parla, del Bravo Simac? E allora perché adesso ha il cellulare Un brivido lungo la schiena. Fai che non sia Gramucci, fai solo che non sia cucito al lobo? Ma non è lui che ha un negozio di elettrodomestici? Gramucci! “Non sapete apprezzare quello che avete!” “Salgo anch’io!” Si sta scaldando Gramucci, è passato a dirmivoi … Ah sì eh? E che cosa avremmo È Gramucci. “Oh, non l’avevo sentita arrivare… prego, entri.” che non sappiamo apprezzare? Dov’è questo paradiso terrestre in cui viviamo eh? Al momento di schiacciare il tasto del suo piano, la frase è di rito: “Eh, sbarco Brutta carogna, che è tutta colpa vostra! E che ci posso fare io se quando sono nata prima io!” c’era già il telefono? Chi è stato, lei o io a comprare la Play Station per il bambino “Uh… già…” eh? Razza di bidone della spazzatura! “Uff, questo caldo umido… appena ci si muove, si suda.” “Sempre in viaggio, su questi aerei, per andare chissà dove, a casa del diavolo!” Ma quale caldo e caldo, sono quelli che sono contenti solo quando fanno la A sì? Eh, caro Gramucci, io lo so dove vuole andare a parare lei, ma che mi dice di nuvoletta respirando. queste porte dell’ascensore che si aprono? Ah! che goduria, che bello! Se ne va! A “Sarà questo effetto serra.” mai più Gramucci! “Eh, sarà…” … Che fa? Non scende? Indugia, maledetto. Mi viene da piangere, con un piede “Ma lei è giovane!” fuori e uno dentro l’ascensore sta di nuovo per dar fiato alle trombe… E che c’entra adesso questo? Non attaccherà con la storia di noi giovani che “Con tutti i bei posti…” abbiamo tutto… …No, non lo dica Gramucci, la prego non lo faccia! “Siete abituati troppo bene voi!” “Con tutti i bei posti che abbiamo in Italia, andiamo sempre all’estero…” Dovevo prendere le scale. Ecco, l’ha detto. Respiro, sono tranquilla, la mia mente vola oltre, immagina “Come l’ascensore, queste cose qui, le date per scontate!” una vendetta sublime: se ci fossero ancora i Pasolini, i Calvino, che farebbero di La prossima volta prendo le scale, lo giuro. quest’uomo? No, non sono nervosa, ho fatto sei anni di yoga apposta per queste “È perché avete tutto lì, a portata di mano, non andate neanche più al cinema!” occasioni, la mente si libera, la fantasia volteggia ancora, un fiore, il mare, ecco, mi E qui lo prendo in castagna: “L’altro ieri sono andata a vedere il secondo Harry sento meglio… Potter …” “Uff, io non vi capisco voi giovani, non so proprio che cosa andate a cercare!” “Eh, ma il secondo non è mai come il primo…” Ma sì, che importa? Una montagna… le dune del deserto… i cavi dell’ascensore, E già, ti pareva, sciocca sciocchina. Aspetta che ti faccio vedere io: “Certo il libro un incidente… la tromba delle scale… “Oh, è stata una tale disgrazia…” le voci è sempre meglio del film!” Ciapa lì, vediamo come incassi questo, Gramucci. dei vicini… “Ma tanto ormai non si legge più, con questa televisione!” “Che fa signorina lì impalata, non sale?” Che faccia tosta, a chi la racconta con quel colorino carta da zucchero sulla “Eh? A sì… “ pelle? Lo sento di notte che si attacca al video e non molla più. Come quando “Comunque, signorina, non si scoraggi, che c’è anche dei bravi.” esce sul balcone, calzini e ciabatte, e cinturone portatelecomando. “…Eh povero Gramucci, un giorno ci siamo, il giorno dopo chissà…” i vicini… “Ai miei tempi la domenica si andava a passeggiare in montagna, non si stava a “Gramucci! Aspetti, l’accompagno alla porta!” bazar 12 2004 corsi di valeria cecilia 55 www.bazarweb.info Imparare il movimento Dire danza significa aprire un mondo infinito di possibilità di movimento: dalla street dance che fonde funk e hip hop, al lirycal jazz che contamina classica e contemporanea. Dalla nuova danza egiziana ai ritmi africani, dai balli cortigiani alla danza da musical. Fino alla danza terapia. Corsi per tutti.

Street dance fusion Napoli - Il LabArt Dance propone corsi di tutte le discipline moderne di danza. Segnaliamo in particolare corsi a frequentazione libera (open class) che uniscono discipline differenti: il corso L.A. Groove propone uno stile ideato e definito dall’insegnante dalla fusione tra due filoni di street-dance il funk e l’hip-hop. SempreMarco in stile Auggiero open class, nato ci sono le lezioni diLirycal jazz, stile coreografico attualmente utilizzato da maestri e coreografi emergenti, frutto dell’evoluzione della danza jazz attraverso le contaminazioni con la tecnica classica, la danza contemporanea e la street-dance. Questa forma di danza jazz si caratterizza per fluidità, velocità, sospensione del corpo, continuo cambio di livello nello spazio e teatralità espressiva. LabArt Dance Studio, via Riviera di Chiaia, 36 Napoli. Tel 0817618132 www.labartdancestudio.it

Danza Terapia La danza può esser vissuta anche come terapia per rilassare, sbloccare, curare, imparare di nuovo a esprimersi. In questo caso, l’analisi razionale che si fa nella psicoterapia, si fa tramite il movimento del corpo, il suo relazionarsi con gli spazi, i ritmi della musica e il contatto con altri corpi. Milano - Formazione triennale di danzaterapia metodo MARIA FUX www.risvegli.it - via Vittadini, 3 Milano Tel 0258317883 Palermo - Tecniche di Rilassamento e Meditazione, lavoro per creare un flusso interattivo corpo-psiche-mente. Via Danimarca n. 48 Palermo. Tel 091513232 - www.artedanza.com

La nuova danza egiziana Milano - Il 12 e 13 Dicembre c’è un grande occasione per chi ama i ritmi egiziani: uno stage di Hilal Dance la danza egiziana inventata daSuraya Hilal, che terrà di persona le lezioni, con l’accompagnamento di Ibrahim El Minyawi alle percussioni. Suraya Hilal è una danzatrice nota in tutto il mondo ed è un’autorità indiscussa nel campo della danza dell’Egitto. La sua ricerca espressiva la porta a ricostruire le danze della tradizione egiziana in una danza nuova, rispettosa delle proprie origini ma del tutto rivolta al futuro e al mondo contemporaneo. La Hilal Dance ha un fortissimo impatto sullo spettatore, perché il danzatore è così fluido e presente da rendere “visibile” la musica stessa. Il segreto di questa magia è accessibile a tutti, e si chiamaIntegrazione Olistica del Corpo. Il movimento si espande nel corpo e Ritmi italo - africani nello spazio senza limiti perché tutte le membra ne Reggio Emilia- L’associazione Lo Moussa, si legge sul sito web, “è vengono invase, senza ostacoli. nata dall’incontro tra la cultura italiana e quella dell’Africa occidentale, Mosaico arti danze culture, via Giulio Romano 11 ed è fortemente caratterizzata da entrambe. Lo scopo principale Milano (MM3 Porta Romana) dell’associazione è promuovere lo scambio tra culture e creare tra esse Tel 0258317962 dialogo e comunicazione”. Presso il centro Lo Moussa si può vivere l’arte africana in molte delle sue affascinanti espressioni, tra cui la danza, la musica, gli spettacoli. www.afrodanzalo.it/corsi.htm Sala polivalente comunale, via Amendola 3 - 42020 Puianello di Quattro Castella (RE) Tel. 0522602009 S t a g e d i M u s i c a l D a n c e Ravenna - 23-24 dicembre 2004 Un intensissimo appuntamento per chi vuole diventare artista nei musical, con le tre discipline fondamentali: cantare, ballare, Danza di altri tempi: i balli cortigiani recitare. Due giornate a tempo pieno insieme ai migliori Bologna – Per i più romantici, l’accademia di danza antica organizza professionisti italiani, con possibilità di scegliere tra due sedi: corsi di ballo rinascimentale, con lezioni di danze di corte, balli e saltarelli la Scuola di danza Nancy di Palermo (via Zappalà 49/E) o il quattrocenteschi. Le tecniche sono riprese dalle trascrizioni di antichi Centro Studi La Torre di Ravenna (via Paolo Costa 2). manoscritti. Centro Studi “La Torre”, IDA, via P. Costa 2, 48100 Ravenna.Tel. Per informazioni Accademia di Danza Antica, via Goito 14 Tel. 051238876 054434124 www.comune.bologna.it/iperbole/danzantica/ www.cslatorre.it - www.dance.it/evento.asp?ID=10 56 di GIULIANO CANGIANO fenomeni bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info Botti di fineanno alternativi Tutto quanto fermenta da sud a nord nei centri sociali e nei locali più underground del tessuto urbano nell’attesa del nuovo anno

Inizio campanilisticamente dalle mie parti, presentandovi una cinque giorni (almeno il planning mentre scrivo parla di 27, 28, 29, 30 e naturalmente 31) di iniziativeedonistico-estetico-culturali che vanno dalla sfilata transgender al capodanno in rosso (sta a voi scoprire di che si tratta), con tanto dilive-performance artistiche per il veglione etripla dance hall (reggae, chillout e una un po’ più rock). Tutto questo, e chissà quanto altro, avrà luogo alC.S.A. AURO di Catania, reduce, come ricorderete (vd. Fermenti indipendenti, bazarweb settembre 2004, stessa rubrica), da una ventata di cambiamenti interni che da qualche settimana a questa parte hanno reso il posto una vera e propria fucina artistica e culturale irrefrenabile con l’avvio di laboratori di ogni genere (dalla biodanza agli djembé) e con la prospettiva di trasformazione nella più grande galleria underground del meridione. Ma questa è un’altra storia. Intanto da Santo Stefano in poi, se vi trovate nella zona, fate un salto e non ve ne pentirete. C.S.A. AURO via Santa Maria del Rosario, 28 Catania Livello 57, confermano un festone denominatoBrainstormMX , dopo un imperdibile Sempre l’ultima notte dell’anno, a Bologna, i ragazzi di ), con annessaCannabis parade, CapaRezza live in Stalingrad (dove per stalingrad o substalingrad si intendono i locali vicinoPorta Mascarella previsto per il 13. Non posso aggiungere molto su quest’ultima parata, ma sicuramente posso invogliarvi a presenziare dei giorni nostri.la performance Approfitto, del grande Capa rebelde che, malgrado le (mie) incertezze iniziali, devo dire si è rivelato una specieDante-santone di inoltre, per informare chi non ne fosse a conoscenza, che al momento il Livello 57 divide le sue iniziative tra due sedi diverse, la storica di via Stalingrado (dove oltre ad alcuni eventi continueranno a tenersi i laboratori) e il “posto nuovo” di via Battirame (o via delle Bisce). Livello 57 via Stalingrado e via Battirame Bologna www.ecn.org/livello57 (unsitone tutto da spulciare). Valtorto di Ravenna una bellaNew Wave Nightcon selezione musicale Dark, Andando ancora a ritroso, verso inizio mese troviamo il 10 al The Slow Band + Fluws Gothic, New Wave, Electro e Industrial gestita da un trittico di DJs. Anche se assai più intrigante appare la serata Coolissimo stay-up (giorno 4) che vedrà Fluws, appunto, promettente fumettista della città (trovate le sue opere, un po’ acerbe, tra gli altri su magazine) esibirsi in un live painting col background musicale degli altrettanto ravennati musicisti della The Slow Band. Valtorto via Faentina, 216 Ravenna www.valtorto.net www.coolissimo.it il grande Raiz che, In contemporanea (il 4 dicembre) strizzerà la sua portentosa ugolaVillaggio al Globale di Roma nientepopodimenochè abbandonato il suo ruolo da frontman degli Almamegretta (che tornano a essere un “collettivo aperto”), è pronto a presentare la sua prima fatica da solista al pubblico più affezionato: Raiz.Wop, disco con pezzi in tre lingue (napoletano, italiano e inglese) dove il partenopeo apolide esprime “un inno panteista alla vita, sospeso tra la rabbia per quello che tutti vediamo attorno a noi e la voglia di cogliere l’attimo, di lasciarsi cullare dal respiro sensuale di una donna, ma anche di madre natura”. Giusto una curiosità: i wop erano i primi emigranti italiani in america. Fate un po’ voi… Villaggio Globale Lungotevere Testaccio (ex-Mattatoio) Roma http://www.ecn.org/villaggioglobale http://www.raiz.it festival Indie Rock il 7 dicembre alC.S.O.A. Terra di Nessuno di Genova (con la sottolineata Per concludere vi segnalo in volata un , due interessanti partecipazione di Toxic Picnic e Starfish) e giovedì 2 dicembre alloZK di Ostia, per la rassegnaA rota de cinematografo proiezioni: Per grazia ricevuta (di R. Garzia) eMatti da slegare (di M. Belloccio). CSOA Terra di Nessuno via B. Bianco, 4 Genova http://www.ecn.org/csoatdn Lo ZK tiene la rassegna cinematografica all’Ateneo occupato di via O. Fattiboni, 2 a Ostia http://www.tmcrew.org/zk bazar 12 2004 net di valeria cecilia 57 www.bazarweb.info www.bazarweb.info AGIRE SUL WEB Per cambiare le cose. Oppure per partecipare al primo blog di grafica. Ma anche per sottoscrivere una campagna contro il pagamento dei libri in prestito in biblioteca. O per scrivere una nuova storia collettiva…

Tutto su Pierpaolo. E’ pasolini.net “Questo sito è frutto del lavoro indipendente, appassionato, Social design, il primo blog della grafica, gratuito e senza alcuno scopo di lucro”. Così si presenta compie un anno. E festeggia con un libro.il sito dedicato al grande scrittore e regista, Pier Paolo Poco più di un anno fa è nato un blog un po’ atipico, ricco non solo Pisolini. Le pagine del sito web a lui dedicato contengono di parole, riflessioni, testimonianze, scambi, ma fondato soprattutto tantissime informazioni e approfondimenti sulla vita, la sulla forza delle immagini. Si tratta del primo blog grafico, ideato prosa, l’ideologia dell’autore. C’è anche una documentazione dall’Aiap, (Associazione Italiana per l’Arte Visiva) incentrato su temi su tutti i processi a cui fu sottoposto lo scrittore, una etici e sociali. Un luogo virtuale in cui il graphic design recupera un galleria di immagini e infine una sala d’ascolto, in cui si ruolo partecipe nella vita di tutti i giorni, relazionandosi con politica, possono rivivere le grandi musiche che hanno fatto da sfondo sociale, spazi pubblici, urbanistica. Il sito funziona proprio come un ai suoi film. blog, costruito sui liberi contributi (scritti e disegni) di autori diversi. E www.pasolini.net se è interessante per gli addetti ai lavori, lo è altrettanto per tutte le persone che si pongono delle domande di fronte a manifesti pubblicitari, Per amore di birra campagne politiche, spot tv, volantinaggi, tendenze del design. Nel suo Storie inedite, curiosità, informazioni per gli amanti della primo anno di vita, il sito del social design italiano ha raccolto migliaia birra internazionale. di contributi di giovani e maestri del settore, appassionati e giornalisti, http://birra.virtuale.org/ che hanno dato vita a gallerie, articoli, interventi, ricerche. Quanto a temi, l’argomento statisticamente predominante dell’anno è stato, inevitabilmente, la guerra in Irak. Ora, il lavoro di questo primo anno Campagne sempre attive: nopago di di vita del blog della grafica attiva, è raccolto in un libro, il “Dizionario del social design”, in uscita questo mese in libreria, ma acquistabile leggere anche on line. Contro il prestito a pagamento dei libri in biblioteca è http://socialdesignzine.aiapnet.it ancora attiva la campagna no pago.org, da sottoscrivere on line. La campagna risponde alla decisione dell’unione europea di aprire un procedimento di infrazione contro Globalrising.org - Per partecipare al alcuni paesi tra cui l’Italia, “colpevoli” di non aver introdotto la remunerazione degli autori e degli editori per i prestiti cambiamento globale, cosa posso fare io?effettuati in biblioteca. Qui si parte da un libro e si arriva a un sito www.nopago.org web. Il libro è “the Age of Consent” l’età del consenso di George Monbiot, l’altra bibbia del cambiamento globale, insieme a quella di Soultube.org, finito Noemi Klein, “No Logo”. Secondo l’attivista e giornalista Monbiot, per contrastare la un viaggio ne inizia un rotta intrapresa dai governi mondiali verso altro un sistema di sempre maggiori ingiustizie Ricordate soultube? Il sito del e disparità, i movimenti di opposizione viaggio in metropolitana con devono entrare nella fase operativa, scrittura collettiva, ne abbiamo uscire dalla fase dell’opposizione e del parlato qualche mese fa in queste lamento, iniziare a costruire. Ecco la pagine. Bene, il primo viaggio è fase del consenso: perché se cambiare concluso, il treno è arrivato alla le istituzioni esistenti non è possibile, stazione di fermata ed è possibile bisogna iniziare a costruire un altro ora leggere i racconti che sono governo globale sul modello del world stati scritti (anche su di voi, social forum. Come fare? È chiaro che se a suo tempo avete preso le tecnologie hanno un grande ruolo coraggio e siete saliti in metro). nella capacità di aggregazione delle Per chi avesse voglia di un altro forze e nella diffusione della conoscenza. viaggio, un nuovo vagone si sta Intanto oltre al libro, Monbiot risponde riempiendo. Si può ancora saltare alle domande di chi volesse darsi da fare su, osservare gli altri, e scrivere, per un futuro migliore, tramite il suo sognando delle storie sito. Su www.monbiot.com si possono www.soultube.org leggere gli articoli dello scrittore, commentarli e discuterne con lui. Poi c’è il sito www.globalrising.org che offre una mappa mondiale di indirizzi di organizzazioni attive che lavorano nell’ambito del cambiamento politico, finanziario e della giustizia. www.monbiot.com www.globalrising.org 58 di guido dolara noi bazar 12 2004 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Avete intenzione di passare il capodanno on the road? Dalla festa gaelica di Hogmanay a Edimburgo fino ai sedici rintocchi di Dublino o (perché no?) la ghiacciata Piazza Rossa moscovita, ecco tutte le dritte per una WE ♥ NYE notte senza freni Passati i bagordi del Natale, il capodanno è una festa celebrata in tutta Europa. Festa poco religiosa, che trascende le distinzioni di identità etnica, nazionale e di fede nell’Europa multiculturale. È una festa da passare con amici, cercando di dimenticare tutte le dinamiche, i litigi e le nostalgie del Natale in famiglia. Ma è anche una serata che permette ai locali di raddoppiare i prezzi senza raddoppiare i servizi. Per questo sempre più persone preferiscono festeggiare in piazza finchè la temperatura lo permette, aspettando fuochi d’artificio, campane o altri segnali dell’ arrivo del nuovo anno. Tutte le metropoli del continente offrono grandi eventi in piazza, dalla

Puerta del Soldi Madrid, alla Piazza San Venceslaodi Praga, a tutto il centro di Amsterdam (un suggerimento per chi va in Olanda, il posto per vedere i fuochi è il tetto di NEMO, il museo disegnato da Renzo Piano con vista su tutto il porto-www.e-nemo.nl ). La festa di strada forse più nota d’Europa è quella di Edimburgo, chiamata con il nome gaelico di Hogmanay (sito ufficialewww.edinburghshogmanay.org ), e nata proprio dallo spirito protestante scozzese che aveva poca simpatia per la festa semi- pagana del Natale. L’evento attira centinaia di migliaia di visitatori e dura quattro giorni. Comprende fiaccolate, teatro di strada, feste carnevalesche e un party di strada finale con fuochi d’artificio il 31 dicembre. Per entrare in centro occorre un biglietto gratuito da prenotare sul sito ufficiale della festa, in modo di evitare folle eccessive. Quest’anno il concerto finale vedrà la partecipazione diBlondie e degli Scissor Sisters (www.scissorsisters.com) - questi ultimi pur essendo diNew York ormai sono diventati parte del panorama locale. Vivono infatti a Londra e incarnano forse meglio di chiunque lo zeitgeist europeo di quest’anno, sottilmente impegnato ma anche profondamente confuso. Anche gli irlandesi, cugini celtici degli scozzesi, festeggiano l’arrivo del nuovo anno per le strade diDublino. La mezzanotte è segnata da sedici rintocchi dellaChrist Church Cathedral, uso consono alla cattolicissima Irlanda. Le folle che si trovano in centro si riversano poi nelle centinaia di pub del centro della città. L’inizio del 2005 sarà invece marcato il primo gennaio per le strade del centro da otto bande in parata. moscoviti, I che delle feste fanno da secoli un’arte, celebrano l’arrivo del nuovo anno sulla Piazza Rossa davanti al Cremlino. Date le temperature impossibili però la maggior parte preferisce finire presto a casa di amici, preparando un enorme tavolo dizakuski (antipasti), carni e dolci annaffiati da champagne di produzione locale e, ovviamente, litri di vodka intervallati da lunghissimi brindisi sentimentali. Meglio ancora per chi può portare la festa lontano dagli angusti appartamenti della metropoli in qualche casetta di campagna, o dacha, soprattutto se ben riscaldata da un caminetto e con sauna.

Security alert Nel clima di allarme per la sicurezza degli ultimi anni le feste in piazza non sono sempre così semplici da organizzare. ALondra per esempio quest’anno non ci sarà il tradizionale megaraduno a Trafalgar Square. Rimangono però per festeggiare le innumerevoli nottate extralong in discoteca. Quest’anno da segnalare il ritorno della festa glamour diMadame Pushca che organizza al club Egg a King’s Cross un party in stile Parigi XVIII secolo pre-rivoluzionaria con obbligo di vestito d’epoca. Per fare buon uso del proprio costume in maschera, si può cominciare la serata alla cena medievale stile Enrico ottavo all’Ivory House di St Katharine’s Dock, accanto alla Torre di Londra. Per un sound più alternativo, si possono seguire i Chemical Brothers che segneranno la mezzanotte nel roboanteTurnmills (www.turnmills.co.uk/ together) . Per una festa nel quartiere immagine di Hoxton bisogna tenere d’occhio il sito della discoteca333 (www.333mother.com). Chi la sera del primo gennaio ha ancora voglia di bagordi, può spostarsi su Bruxelles con un rapido trasbordo in treno e andare aLa Demence (www.lademence.com), uno dei rave gay più pazzi d’ Europa.

Il miglior film per il capodanno Tradizione immancabile del capodanno russo è guardare il film “L’ ironia del destino” (Ирония Судьбы, Или С Лёгким Паром!), trasmesso dal Canale 1 ogni anno. Il film, girato nel 1975, racconta la storia di un simpatico medico moscovita che ubriaco la sera di capodanno si trova all’aeroporto di Mosca e viene imbarcato per sbaglio su un volo per Leningrado. Ignaro di essere arrivato in un’altra città trova una casa che ha esattamente lo stesso indirizzo (le strade sovietiche avevano un pool di nomi limitatissimo) e la sua chiave di Mosca gli permette di entrare nell’appartamento. La bellissima padrona inizialmente lo rifiuta, ma tra una canzone e l’altra piano piano si arrende all’ironia della sorte e allo spirito dell’anno nuovo. bazar 12 2004 loro di franco andreucci 59 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Libertà e religione: possibile?

Dal giuramento di fedeltà alla bandiera, che ogni mattina si recita in tutte le scuole americane, al fondamentalismo della Bible Belt. L’affascinante ambiguità dell’America

Ogni giorno, in migliaia e migliaia di scuole americane, milioni di bambini e ragazzi recitano la di fedeltà alla bandiera americana. All’inizio delle lezioni, alzandosi in piedi, la mano destraPledge orizzontale of allegiance sul, cuoresolenne con promessa le dita unite, guardano la bandiera degli Stati Uniti e dicono:“I pledge allegiance to the flag of the United states of America, and to the Republic for which it stands, one nation under God, indivisible, with liberty and justice for all” e alla repubblica che essa rappresenta, una nazione sotto il segno di Dio, indivisibile, (Giuro fedeltà nella alla quale bandiera esiste libertàdegli Stati e giustizia uniti d’America per tutti). Si tratta di un giuramento patriottico nato alla fine dell’Ottocento e che si è progressivamente adattato alle caratteristiche della cultura americana. Le paroleunder God (sotto il segno di Dio) furono aggiunte nel 1954, anche per simboleggiare la differenza fra nazione americana e nazioni senza-dio, come allora alcuni chiamavano i paesi comunisti. Oggi, la polemica in un paese attraversato da serpeggianti conflitti religiosi. Due anni fa, un ateoPledge californiano of allegiance chiese è anche a un un tribunale argomento l’eliminazione di dell’espressioneunder God, a suo avvisopolitically incorrect, sostenendo che essa imponeva ad atei o a religioni senza un dio (come ad esempio il buddismo) la fedeltà a un’entità che essi non riconoscevano. Un tribunale riconobbe la validità dell’argomento e dichiarò la Pledge of allegiance incostituzionale. Ne nacque una controversia nazionale nella quale intervennero i corpi legislativi, il Presidente, il ministro della giustizia che sostenevano invece non solo la legittimità dell’espressione giuramento di fedeltà. Repubblicani e democratici, divisi su molte cose, erano peròunder d’accordo God, ma nel anche considerare il valore la simbolico del come un testo dell’identità nazionale, nel quale il richiamo a Dio si legava alla bella espressione sulla libertàPledge e la of giustizia allegiance per tutti. Come in alcuni paesi a maggioranza cattolica che prevedono l’insegnamento della religione, del resto, anche in America i genitori possono chiedere che i loro figli siano esentati dal recitarePledge la of allegiance rappresentare libertà religiosa. , ma la cosa finisce piuttosto col suggerire discriminazioni che non Dal punto di vista della religione, gli Stati Uniti sono un paese molto complicato. Essi rappresentano la massima espressione della libertà e della coesistenza delle fedi. Non solo perché in quel paese coesistono enormi comunità appartenenti a religioni differenti (cattolici, protestanti, ebrei, musulmani, buddisti, ecc.), non solo perché chiunque può creare la sua Chiesa e la sua religione (e molti lo fanno), ma anche perché la tradizione liberale dello stato è molto chiara nel rispettare la differenza fra ciò che è di Dio e ciò che è di Cesare. Al tempo stesso, come ha dimostrato la recente campagna elettorale e i temi religiosi (i “valori”) che sono stati utilizzati come slogan e parole d’ordine, una parte degli americani sembra aderire a una religiosità fondamentalista e intollerante. Il ruolo della Belt (letteralmente la cintura della Bibbia) nell’elezione del presidente Bible Si è parlato e scritto molto, durante la campagna elettorale americana,Bush della lo dimostra chiaramente. Bible Belt e del significato della religione nella vita pubblica. Che cos’è laBible Belt? L’espressione designa un’area geografica (più o meno il quarto sudorientale degli Stati Uniti, dalla Carolina del Nord all’Oklahoma, dalla Florida al Texas) ma soprattutto un’area culturale, caratterizzata dalla forte presenza di gruppi protestanti fondamentalisti. E’ difficile definire con precisione il contenuto del fondamentalismo protestante, sia perché si compone di chiese e sette molto numerose, sia perché il suo carattere estremista facilita schematismi e semplificazioni in chi lo interpreta. E’ un insieme di convinzioni religiose articolate attorno all’idea della fondamentale cattiveria dell’uomo, della sua disponibilità naturale al peccato, del carattere dogmatico e assoluto dell’insegnamento della Bibbia, ed è al tempo stesso una cultura popolare antimoderna, contraria alla scienza e al suo ruolo nella vita civile, intollerante e bigotta, insofferente di ogni libertà che non sia contemplata nei Dieci comandamenti. Non c’è dubbio che una parte dell’identità americana sia segnata da questi pregiudizi più che dai valori cattolici della pietà e della compassione. Ma bisogna anche aggiungere che preoccuparsene troppo è ingiusto e rischia di contrapporre visioni apocalittiche all’Armageddon dell’estremismo biblico. Il fascino degli Stati Uniti sta anche nella loro ambiguità: sono il paese del ma anche quello nel quale il movimento dei diritti civili scorre più intenso. Speriamo che sappiano conservareKu quei Klux principi Klan, della loro costituzione che chiaramente difendono la libertà di coscienza. 60 di cristiana scoppa migrazioni bazar 12 2004 www.bazarweb.info

di teorie e non dell’esperienza pratica, considera le nonne inutili, se non un ostacolo Nonne. Inutili? alle attività: un fattore di resistenza alle novità introdotte, ai miglioramenti che esulano dalla traduzione. Ritengono che non riuscirebbero comunque a imparare nulla di nuovo, e poi, Per molti esperti sono inutili quando perché investirci delle risorse se la loro vita sta volgendo al termine? Meglio investire su si tratta di avviare un progetto di persone giovani, sui bambini”. Proprio in questo preconcetto e smisurato errore di valutazione sta, secondo Aubel, sviluppo in un villaggio africano “il fallimento di molti programmi nell’ambito della salute riproduttiva delle donne e della salute oppure in una comunità dell’India. neonatale e infantile. La difficoltà però è stata convincere chi decide, cioè chi finanzia programmi di sviluppo, per esempio organizzazioni internazionali come l’Unicef, a cambiare approccio”. Judi Aubel invece sostiene Essenziale per questo uno studio realizzato in Laos che confermava “l’enorme esattamente il contrario. Senza le influenza delle nonne nel sistema sanitario familiare”. Una seconda fase del progetto ha visto lo sviluppo di metodologie di apprendimento non formale per le nonne. Poi nonne, non può esserci sviluppo per “si è trattato di convincere chi finanziava il progetto che le nonne erano in grado di cambiare nessuno. E spiega perché mentalità, imparare cose nuove, promuovere nuove pratiche sanitarie che avrebbero permesso di prevenire e curare meglio le malattie infantili, obiettivo ultimo del progetto”. Le nozioni sono passate attraverso canzoni, storie, racconti e gruppi di discussione che hanno Vive in Italia da poco, ma l’intervista è stata fatta in francese. Perché il francese, è la lingua dell’Africa occidentale, quella porzione di mondo doveJudi Aubel consentito alle nonne di trovare da sole le soluzioni ai problemi, valutando a partire antropologa con un master in Public Health (Sanità pubblica) ha passato dalla propria esperienza e dal proprio buon senso le proposte dei formatori. Non – seppure in maniera discontinua – quasi vent’anni della propria vita. E dove solo hanno imparato, ma si è verificato proprio quel cambiamento di mentalità e di per la prima volta ha “scoperto” le nonne. pratiche che tanti ritengono impossibile in donne avanti negli anni. “Mi sono sempre occupata di programmi di salute e sviluppo a base comunitaria, rivolti “Questo approccio - fa notare ancora Aubel - ha avuto un altro pregio: quello di migliorare cioè al miglioramento delle condizioni di vita collettive, in Africa e non solo, anche in Asia le relazioni tra donne giovani e anziane. Le anziane hanno avuto a disposizione le stesse e in America Latina. Circa dieci anni fa ho cominciato a notare che c’era una discrepanza informazioni delle giovani, così hanno smesso di temere i cambiamenti che le giovani donne profonda tra ruolo ricoperto e rispetto accordato alle donne anziane dai diversi membri proponevano, quell’emancipazione che in fondo anche in Occidente è stata criticata e temuta non della comunità e ruolo e rispetto accordato loro dai programmi di sviluppo, che in realtà solo dagli uomini, ma anche dalle generazioni di donne più avanti negli anni. Mentre le giovani era nullo”. hanno avuto accanto delle donne anziane più aperte e disponibili nei loro confronti, che hanno Dopo anni di osservazione, Aubel arriva alla conclusione che al di là di smesso per esempio di accusarle di pigrizia se al nono mese di gravidanza chiedevano un po’ di differenze culturali e abitudini pratiche, le donne anziane, le nonne, riposo e non si comportavano da ‘donne forti’ come la tradizione voleva, un comportamento che svolgono ovunque nel mondo determinati ruoli essenziali che comprendono può essere molto dannoso sia per la puerpera che per il bambino”. innanzitutto “sovrintendere al benessere di tutti i membri della famiglia, dando consigli A questo primo progetto ne sono seguiti molti altri, in Mali, Senegal, Albania, in base alla loro riconosciuta saggezza e competenza, in particolare in caso di malattia: Uzbekistan. Judi Aubel e la sua amica Elisabeth Mealey, giornalista australiana, hanno sono loro il primo ‘pronto soccorso’ cui si ricorre, laddove il primo presidio sanitario vero dato vita al “Grandmothers Project”, organizzazione non governativa internazionale sta a chilometri di distanza”. Poi, non da meno, “consigliare le donne più giovani, che ha l’obiettivo di fare documentare il ruolo e aumentare il coinvolgimento delle in materia di gravidanza e allevamento dei bambini: quando una figlia si sposa, o una donne anziane nei progetti di sviluppo, anche quando l’obiettivo è il miglioramento nuora si trasferisce presso la famiglia del marito, è quasi sempre la madre (di lei, di lui) delle condizioni delle nuove generazioni, donne e bambini. a essere cercata per sapere cosa fare di fronte a un problema, un’esperienza nuova quale Ora che vive in Italia il suo sguardo comincia a posarsi anche sulla nostra società la gravidanza, una febbre improvvisa del piccolo, certi malesseri, o anche problemi di post industriale e occidentale, con famiglie nucleari e un alto senso di individualità relazioni con altri parenti”. e privacy. Società dove quel processo di emancipazione e miglioramento della “Nelle società dove c’è una netta divisione di ruoli tra uomini e donne - fa ancora condizione delle donne, di pari opportunità e pari diritti pur nel rispetto di notare Aubel -alle nonne spetta anche la guida, l’organizzazione e la gestione dell’unità differenze biologiche e di progetti di vita, è se non completato, almeno acquisito familiare, comprese tutte le sue attività produttive”. Infine c’è il ruolo di“custodi della come imprescindibile per gli uomini e le donne di domani. tradizione: con l’educazione e la socializzazione dei più piccoli, ma anche nel rapporto con “Anche qui, come ovunque, il ruolo di consigliera delle donne più giovani resta, seppure molto le donne più giovani, le nonne supervisionano l’evoluzione culturale della comunità e ne ridotto. Diventa più decisivo quando viene al mondo un figlio. Però allora possono succedere due garantiscono la coerenza con i valori tradizionali”. cose, stando a quello che mi è stato detto - osserva cautamente Aubel - da un lato i valori Forse è anche per questo che i programmi di sviluppo non le hanno e le pratiche di cui sono portatrici le nonne sono investiti di un tale giudizio negativo, che le – volutamente – prese in considerazione:“Chi scrive progetti, spesso sulla base giovani madri non fanno quasi vedere i loro figli alle nonne, soprattutto non li lasciano soli con loro e si guardano bene dal seguire qualsiasi suggerimento venisse da quella parte. Dall’altro, invece, vista la percentuale sempre crescente di donne che lavorano, aumenta la dipendenza dalle nonne in chiave professionale, perché sono loro a occuparsi dei nipotini come o al posto di una baby sitter. Ed è un po’ triste fare riferimento alla nonna solo perché si ha bisogno della sua mano d’opera”. Sottinteso: quando hanno così tanto altro da offrire. Proprio come in Senegal o in Mali. bazar 12 2004 gender di giulia premilli 61 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

Sta scoppiando la Gendermania Gender come appartenenza, cambiamento, trasformazione… gender come voglia di andare oltre gli schemi, riscoprirsi nuovi nell’armonia dell’evoluzione. Dicembre è un mese molto Gender! Corsi di formazione per gender amministratori, uomini sempre più attenti all’area domestica… E’ Gendermania!

Per essere Gender , ora ci sono i corsi! Partono le prenotazioni per il corso di formazione professionale per dai 19 ai 65 anni. Scopo è di creare delle strategie che consentanoGender a uomini Mainstreaming e donne. di315 avere lezioni condizioni suddivise paritarie in 40 ore,in tutti indicato i settori per da uomini quello e culturale donne a quello politico. Interessante il programma: Fondamenti teorici: storia del movimento femminista; ricerca sull´appartenenza sessuale; parità e differenza. Comunicazione – conflitto: training di comunicazione; retorica; comunicazione verbale-non-verbale; linguaggio. al femminile – linguaggio al maschile ; gestione dei conflitti, atteggiamento cooperativo. Presentazione – didattica: tecniche di moderazione, di presentazione ed esercitazioni, strategie per una didattica conforme ai principi di parità, lavoro in team. Principi giuridici: principi legislativi; diritto del lavoro; legislazione europea; Mentoring; modelli di suddivisione del tempo lavorativo, esempi di Best Practice; programmi di promozione . Analisi del proprio ambito d´intervento Riflessione e possibilità di conversione: strumentidel sistema e metodi per l´analisi; elaborazione di questionari; applicazione; sviluppo di linee giuda (Gender Mainstreaming): analisi . dei rilevamenti in base alla propria sfera d´azione; elaborazione e possibilità di Pubbliche Relazioni: conferenze stampa; comunicati stampa; contatti con la stampa; cooperazione con i media; definizione dei target; mezzi di pubblicità; organizzazione dei media. Management di progetti: pianificazione di progetti; piano a rete; piano a colonne; esecuzione dei piani; piano di finanziamento; controllo esecutivo; management dei processi; organizzazione dei mezzi imprenditoriali; gestione dei problemi; controllo degli obiettivi raggiunti. Il corso viene finanziato dall’Ufficio FSE della Provincia Autonoma di Bolzano ed è gratuito per i partecipanti. Informazioni ed iscrizioni:Urania Meran, via Ortwein 6, I-39012 Merano; Tel. 0473230219, fax 211242, [email protected], www.uraniameran.it

Nessuno è perfetto, neanche gli uomini! Possono migliorare, e sono sulla giusta strada. Stiamo parlando del maschio latino, quello che ringraziando il cielo sta abbandonando il pelo dell’orso per dedicarsi al bello di sentirsi in armonia con se stessi. La conferma arriva dal recente studio effettuato dall’ Associazione sessuologi Donne dove emerge che l’uomoitalicus si sta addolcendo. Come? Su un campione di 1200 coppie (eterosessuali) in età compresa tra i 25 e i 45 anni si scopre che il 22% degli uomini ha fatto il bucato nell’ultimo mese, il 37% non si riguarda se c’è da spignattare almeno due volte alla settimana, il 12% fa le marmellate e il 58% si diletta a fare la spesa…I misteri della “buona educazione”.

Se la vita ruota E’ nato finalmente il primo libro vademecum che affronta il problema della fertilità e del sesso per i disabili. Nasce dalla collaborazione tra medici e ricercatori delle UNITA’ SPINALI dei Centri Ospedalieri di Torino, Firenze e Magenta che curano le persone con lesione midollare. Il curatore dell’opera è Giulio Del Popolo, responsabile del reparto di Neuro-Urologia dell’Unità Spinale di Firenze. Il titolo del manuale è problema della fertilità spiegando le tecniche che permettono“Se la vita di ruota” concepire, affronta un bambino il ed è un valido vademecum per superare le incertezze su un argomento molto delicato come quello della sessualità. Il libro non è in vendita ma si può richiedere gratuitamente a www.disabili.com 62 di mario morcellini cortei bazar 12 2004 www.bazarweb.info

culturale, ignorando che la diffusione della paura e l’emergenza terroristica militano sempre per rinviare il cambiamento e chiedono di La sconfitta di Kerry, più della vittoria di Bush, offre motivi di lettura decisivi rafforzare la rassicurazione e lo status quo. Dobbiamo prendere atto che sulla società americana di oggi, ma anche suggestioni sul suo complicato il nuovo mondo è quello in cui evapora, almeno in parte, la forza politica rapporto con media e tv. Anzi, gli elementi che emergono parlano pure alla dei media. Essi sono capaci di rimettere in corsa un candidato ma non vecchia Europa. Riguardano anche noi. di dargli la vittoria. La dinamica dei “vaticini” circa la vittoria dell’uno o La società americana appare in trasparenza attraverso questa gigantesca dell’altro candidato ne sono una prova indiretta. La rielezione di Bush, indagine demoscopica che sono le elezioni presidenziali; e le tendenze data quasi per scontata nella prima fase delle Presidenziali, quando ancora socio-culturali parlano un linguaggio persino più netto delle cifre. A le Primarie non avevano consegnato a Kerry lo scettro di front-runner, è parità di condizioni, la mobilitazione dei valori e soprattutto l’insistente stata progressivamente avvolta da un’aurea di incertezza per poi quasi lavorio sulla paura prevalgono nettamente sulla rappresentanza degli sfumare dopo la prima conta dei voti, la notte scorsa. In realtà, già poche interessi economici e sociali messi in discussione dalla crisi. Ma bisogna ore dopo il primo dibattito presidenziale le certezze sulla rielezione di Bush dirlo più chiaramente: il conflitto elettorale negli USA si è manifestato, avevano cominciato a vacillare pesantemente quando anche l’autorevole senza ambiguità, come un contrasto culturale. Da un lato, l’America colta, Gallup aveva dichiarato Kerry in vantaggio di una manciata di punti. intellettuale, giovanile (neanche tutta) e filoeuropea, protesa a elaborare Lo stesso risultato si è ripetuto nelle analisi che hanno seguito i dibattiti la paura del terrorismo in un tentativo generoso ma illuministico di successivi quando un freddo e professionale Kerry “impone” i suoi temi razionalizzazione e di passaggio d’epoca. Dall’altro, l’America profonda, a un Bush sulla difensiva che non riesce a sfoderare sino in fondo l’arma invisibile ai media e persino poco leggibile per la geografia dei sondaggi della guerra al terrore. Bisogna tornare indietro di qualche mese con la perché senza voce, senza una rappresentanza simbolica della sua paura. memoria per ricordare come siano stati proprio i “media” a portare avanti Ripiegata nel suo guscio nazionale. A questa seconda America, Bush la battaglia più dura contro il Presidente in carica. Basta pensare a quanto ha saputo offrire risposte convincenti e selettive, ha saputo soprattutto si sono spesi in favore del candidato Democratico (o, più propriamente, sintonizzarsi senza snobismi sulle frequenze d’onda dell’ansia sociale e contro quello Repubblicano) personaggi di rilievo internazionale come interpretarla. Springsteen o Eminem che gira addirittura un video in odore di spot Non c’è allora da domandarsi perché questa America sia quantitativamente anti-Repubblicano. O, ancora, ricordare l’endorsement dei più autorevoli più forte. Certo, è facile parlarne dopo. Ma la risposta è nelle cose, nei quotidiani statunitensi e, ancora, non sottovalutare il peso di MoveOn, precedenti, nella storia e psicologia di quella grande nazione che vive, movimento della società civile pacifista che attraverso Internet ha raccolto come altre, il disagio della modernità. Intanto, la rendita di posizione: circa due milioni di aderenti, un numero impressionante per un Paese che un Presidente uscente occupa nell’immaginario sociale uno spazio aveva raggiunto picchi di apatia politica senza precedenti. Cosa è successo ingombrante, che si può rimuovere soltanto facendo un diverso appello allora? Cosa non ha funzionato o ha provocato un cortocircuito nella alla mitologia collettiva. Kerry ci ha provato, ma con un arsenale linguistico complessa macchina mediale statunitense? Forse, con queste elezioni è e un set di argomenti concepiti più per l’opinione pubblica e per i media anche finita un’epoca in cui si poteva sostenere con confortante tranquillità che per quella che chiamiamo convintamene opinione-pubblico. Si può che i media, se non determinanti per l’esito politico di un partito o di un anzi azzardare il paradosso che l’abbraccio dei media sia stato un indizio candidato, erano comunque in grado di rappresentare gli umori, la pancia pericoloso per lo sfidante, perché ha ufficializzato le differenze rispetto della società civile nelle moderne democrazie occidentali. In questo caso, all’appeal popolare di Bush, sanzionando quasi diverse affinità e alleanze non solo la televisione ha restituito un’immagine distorta della società sociali. Persino le adesioni dello star–system hanno rappresentato un civile americana ma neanche è stata in grado di mantenere le “promesse abbraccio mortale, configurando un’élite politica contrapposta a una elettorali” della vigilia. Pur con i dovuti distinguo, un caso non molto moltitudine senza voce. dissimile da quanto accaduto in Italia nelle ultime elezioni europee quando E quando una moltitudine è senza voce cerca un’identificazione nel il partito mediaticamente più forte ha dovuto registrare un’emorragia di personaggio che le sembra meno distante sul piano culturale, che parla consensi elettorali (dati Mediamonitor - DISC 2004). Si tratta, ovviamente, un linguaggio riconoscibile, a metà tra paternalismo rassicurante e di un dato in questo momento secondario rispetto alla gioia dei vincitori stile predicatorio, quasi evocando sullo sfondo la garanzia di curare la e allo stile che, comunque, va riconosciuto agli sconfitti. Ma quando le paura. Colpisce che i media e i sondaggi abbiano vissuto quasi un’altra acque dell’America laica e di quella confessionale si saranno calmate sarà campagna: hanno immaginato di essere alla vigilia di un cambiamento necessario che su questo dato si promuova una seria riflessione.

L’eroeMedia medio e dell’America elezioni invisibile USA e le nuove dinamiche della comunicazione politica bazar 12 2004 gerenza 63 www.bazarweb.info www.bazarweb.info

HANNO COLLABORATO IN QUESTO NUMERO DI BAZAR:

Claudio Amendola Marcello Amoruso Agnese Ananasso Franco Andreucci Giulia Baldi Luca Beatrice Marco Begani Alessandro Benvenuti Ciro Bertini Matteo Bianchini Nancy Brilli Eva Buiatti Valerio Cammarano Giuliano Cangiano Luca Carboni Valeria Cecilia Claudio Coccoluto Marzia Di Mento Guido Dolora Pietro D’Ottavio Fabrizio Gianuario Caterina Gonnelli Andrea Lisi Enrico Lo Verso Mario Morcellini Andrea Mugnaini Oliva Muratore Fabio Murru Angelita Peyretti Roberto Pisoni Giulia Premilli Lorella Scacco BAZAR Via Bradano 30, 00199 Roma Cristiana Scoppa [email protected] Gabriella Serusi Chiara Spegni DIRETTORE RESPONSABILE - Eugenia Romanelli [[email protected]] Studenti La Sapienza VICEDIRETTORE - Vera Risi [[email protected]] Chiara Tacconi DIRETTORE ARTISTICO - Mara Codalli [[email protected]] Alberto Traversi www.bazarweb.info