nuovo ILCORRIERE DELLA SILA

Direzione, Redazione, Amministrazione Il Giornale dei SangiovannesiAnno XVII (nuova serie) n° 2 del 5 Febbraio dell’anno 2007 V.le della Repubblica, 427 - San Giovanni in Fiore (Cs) Spedizione in A.P. - 45% - Art. 2 - comma 20/B - Legge 662/96 - Aut. DCO/DC-CS n° 112/2003 - valida dall’11-3-2003 Le presenze dei vacanzieri in questa stagione invernale sono state molto di meno Poca neve e l’economia va in tilt! E’ ora di attrezzarsi, ma seriamente e in tempo utile, per salvaguardare un comparto importante dell’economia silana Non sempre la neve è motivo d’emergenza per le solito problema della “produzione artificiale” per lo popolazioni silane. Quest’anno che se n’è avuta molto meno sugli impianti di risalita. E’ vero che , Ordine pubblico di meno, rispetto agli anni passati, è motivo – invece posizionata nel cuore del Mediterraneo, non ha il clima uello che sta succedendo negli ultimi anni nel - di crisi economica. Gli operatori di Camigliatello, rigido delle Alpi, ma è pur vero che ci sono posti come nostro paese, in fatto di ordine pubblico, non Lorica e Trepidò hanno avuto i loro guadagni ridotti la Valle dell’Inferno, Montecurcio e Montenero, dove Q del 60%. Meno male che le prenotazioni sotto Natale la bianca coltre si conserva più a lungo. può trovarci indifferenti. sono state rispettate dai vacanzieri, altrimenti c’era Quindi urgono nuove scelte e nuove tecnologie, se Perché non sono più avvenimenti di poco conto, veramente da piangere. La mancanza di neve nei mesi vogliamo salvaguardare quest’importante comparto come la diffusione della microcriminalità o lo freddi dell’anno (novembre-dicembre) ripropone il dell’economia silana spaccio di piccole dosi di cocaina, pur sempre allarmanti, ma non certo quanto la sparizione di due giovani, uno dei quali trovato crivellato e successivamente dato alla fiamma, come se la vita umana non avesse alcun valore. La Qui sta venendo meno la sicurezza del vivere civile di ognuno di noi, che non sa con chi può avere a che Margherita fare domani, per strada, in ufficio, all’officina. Insomma, si è perduta la pace e la tranquillità rientra e questo per atavica carenza dello Stato, che prima ci ha trascurato socialmente, negandoci un al Comune lavoro ed una stabilità economica e ora continua a non garantirci neppure la difesa da consorterie pag. 2 malavitose, che aspirano a mettere le mani sulla città. Silletta, Ospedale: vittima della lupara bianca? la sfida Nella a pag. 8 di Schael Consulta gli emigrati Tiritacchita a pag. 5 interni a pag. 10 non ci sono Ed ancora: Prime L.Basile a pag. 4 I giuochi di una volta SaBa a pag. 9 visite Serafina, Le campane del coprifuoco mamma De Paola a pag.12 di Stato coraggio Cinque scatti per G.B.S. a pag. 6 a pag. 8 a pag. 3 Conclusa la crisi comunale con il rientro di Orlando e il debutto di Candalice La Margherita Lettere al potere AL GIORNALE

Vi scrivo per sapere noti- rientraA scalpitare è rimastoal Comunesolo Antonio Tiano, zie sulla miniera di Ceren- zia che una certa Serafina ma la segreteria dei Verdi sostiene che “parla a titolo personale” Ciambrone aveva tentato di Redazionale sfruttare intorno agli anni ’60. Ricordo che mio padre partito un bene acquisito per vi lavorò qualche mese, eredità. estraendo minerali pregiati La verità è che la Margherita, come argento, piombo, rame è un partito inaffidabile e la Faccia di pietra e zinco e che di tali minerali, prova è dimostrata proprio dal Chiesa Madre secondo le voci da lui rac- modo in cui ha risolto la “ver- (Foto Mario Iaquinta) tenza” che la riguardava all’in- colte sul posto, ve n’erano terno dell’esecutivo comunale, in gran quantità. Perché poi noncurante che avrebbe, alla AL GIORNALE non è andata avanti l’inizia- fine, “bruciato” un suo uomo, tiva? Mio padre mi parlava intorno al quale sembrava che Sono un turista che ha che la direzione tecnica era l’intero partito avesse fatto scelto di trascorrere le feste stata affidata ad un ingegne- quadrato. Ma non è stato evi- natalizie in , regio- re nostro concittadino, l’ing. dentemente così, perché alla ne dove sul finire degli anni Domenico Belcastro, che fine Agostino Audia è stato ’30 è nato mio padre. E così lo chiamò come minatore, elegantemente “scaricato” con la sera della vigilia mi sono conoscendo la sua serietà la promessa che andrà a fare il ritrovato a San Giovanni sul lavoro. Mi piacerebbe in Fiore per salutare un consigliere a Sila Sviluppo, un Antonio Candalise saperne di più, ma soprat- Aldo Orlando ente che catalogarlo tra “quelli lontano parente, convinto tutto conoscere i retroscena Il sindaco Antonio Nicolet- inutili” non si sbaglia di certo. nel frattempo è risultato il pri- che a sera avrei potuto tro- del fallimento! ti non ha mai avuto dubbi Infatti, “che ci sia tutti lo dico- mo dei non eletti e che pertan- vare posto in un qualche “porteremo a conclusione la no dove sia nessun lo sa!” to è subentrato in consiglio a ristorante del luogo, con T. Foglia legislatura, senza scossoni” va E’ rientrato, invece, Aldo Or- Candalice divenuto assessore. un cenone tradizionale con cui stupire mia moglie, che ripetendo da sempre a chi gli lando che ha ripreso il suo po- A questo punto non fanno più AL SINDACO parla di crisi. Segno che co- sto di vice sindaco ed assessore paura le impennate dell’asses- come me è nata in Sicilia. Purtroppo non c’è restato nosce molto bene gli alleati. E al turismo, mentre si appresta sore Antonio Tiano, che scal- Le luci esterne all’abbazia che prendere atto della così continua ad andare avan- a governare per la prima volta pitando più volte in giunta, non si accedono più la sera. ti pur tra mille difficoltà che l’assessorato alla salute, Anto- aveva fatto parlare di se negli totale chiusura dei risto- ranti e intraprendere così Qualcuno ha messo in giro non sfuggono certamente agli nio Candalise, giovane che ha ultimi giorni. I suoi atteggia- la voce che il Comune non occhi attenti degli osservatori avuto un debutto travagliato menti sono stati però pronta- la strada per la Sila, dove a Camigliatello menomale paga l’Enel. Altri invece politici locali. A dargli ragio- in politica: si è dissociato dal mente “censurati” dalla segre- sostengono che esiste una ne, il rientro della Margheri- suo gruppo nella prima seduta teria dei Verdi, che ha subito abbiamo trovato ospitali- convenzione tra la Regione ta che “non poteva rimanere del consiglio, salvo poi a rien- tenuto a ribadire: “Tiano parla tà ed accoglienza e dove e l’Enel e che quindi il con- fuori a lungo, per non perdere trare quando le cose si sono a titolo personale…” abbiamo pernottato per i contatti con l’elettorato”, si è delineate in un certo modo. Che San Giovanni Battista, un paio di notti. Non mi sumo compete al governo lasciato sfuggire uno di quei Altro uomo nuovo è Gino Per- patrono della città, protegga il era mai capitato un fatto regionale che a suo tempo “dirigenti a vita” che ritiene il ri (144 voti di preferenza) che suo popolo e il suo paese. simile. Nelle altre regioni, ha approvato il progetto “il- specie quelle a vocazione luminiamo le opere d’arti”. turistica, il mondo non Chi dei due ha ragione? Non Una proposta da non sottovalutare si ferma né a Natale, né a sarebbe male conoscere la Pasqua, né tantomeno a verità per poter rispondere a Ferragosto. Anzi proprio in chi affronta quest’argomen- questi periodi si fa a gara to. Intanto come prima cosa Un “salotto cittadino” per accogliere come si deve penso che vada ripristinata Il posto più indicato è quel tratto di Via Roma turisti e visitatori. l’illuminazione in modo da Ho comprato il vostro gior- poter tornare a goderci di compreso la tra il bar Arnold’s e l’ex Libraria nale in edicola e così vi pas- notte un’abbazia illuminata so ora il mio sfogo. Fatene così come prevede il proget- di Mario Orsini quello che volete! to originario. Ogni centro abitato della ter- e del meno. Comunemen- ra, dal più sperduto paesino te questo luogo è la piazza Andrea De Simone Salvatore Olivito di montagna fino ad arrivare più antica o centrale della Catania alle grandi metropoli, ha sem- comunità. Anche il nostro AL SINDACO pre avuto, sin dalla nascita, un paese non viene meno a AL GIORNALE luogo d’aggregazione dove le quest’assunto, con la sua Negli anni ‘60 a Cagno, Ser- persone hanno l’opportunità di gloriosa e storica Piazza Mi è venuta un’idea che non risi, Serracandela e Fago del incontrarsi e discutere del più Abate Gioacchino, per se- so quanto possa trovare ac- Soldato era molto diffuso il coli il ritrovo per eccellen- coglienza nel nostro paese. turismo giovanile, promosso Se istituissimo una sezione za dei nostri concittadini dall’Azione cattolica che del Club alpino italiano, Editoriale e tuttora importante polo forniva anche le tende da IL aggregante per gli abitanti credete che troveremmo CORRIERE DELLA SILA Via Roma campo. Se potessimo studia- della zona antica del no- aderenze sufficienti per far Viale della Repubblica, 427 re una forma di “ritorno” di 87055 - S. Giovanni in Fiore tel. 0984/992080 stro paese. Ma dove più forte nei pressi dell’ex Libraria. In sopravvivere il sodalizio? quel tipo di turismo sarebbe DIRETTORE RESPONSABILE è oggi la necessità di un posto ragione di ciò il traffico auto- Ho fatto il militare tra gli Saverio Basile per ritrovarsi è sicuramente la mobilistico andrebbe indiriz- alpini e si sono meravigliati certamente un’occasione di Redazione zona che fa capo al bar Moder- zato nelle numerose traverse della mia assegnazione a sviluppo per tutta la Sila. La Emilio De Paola nissimo. E’ lì, infatti, che la sera parallele al tratto in questione quel Corpo, sostenendo che Sicilia e le Puglie non hanno Mario Morrone o la mattina dei giorni di festa, (via Galilei, via Marconi, via era prerogativa esclusiva una montagna come la no- Francesco Mazzei Luigi Basile si ritrovano numerosi gruppi Dante Alighieri). Naturalmente della gente di montagna. stra e di conseguenza molti di amici ed è lì che quando si il luogo in questione dovrebbe Poi ho spiegato che il mio di loro verrebbero volentieri SEGRETARIO DI REDAZIONE esce da casa o dall’ufficio, si fa essere pavimentato a dovere e paese è posto oltre i 1000 da noi, così come fecero quei Matteo Basile riferimento nella speranza di arredato con panchine ed alberi metri d’altitudine e mi ragazzi appena adolescenti, incontrare qualcuno dopo una e una fontana artistica potrebbe hanno accolto come uno di che vennero quassù negli GRAFICA Gianluca Basile giornata di duro lavoro. fare da punto catalizzatore. Ai loro. Quanti sangiovannesi anni sessanta. Pensiamoci. Non potendo abbattere per commercianti che lì svolgono hanno fatto il militare tra gli E’ un idea non certo vaga se Registrazione evidenti motivi economici le la loro attività deve essere data alpini? Mi piacerebbe cono- studiata ed approfondita con Tribunale di Cosenza n° 137/64 abitazioni della zona per fare la possibilità di poter scaricare scere eventuali colleghi per consapevolezza. Registro Operatori delle Comunicazioni posto ad una nuova Agorà, la merce in arrivo con orari re- parlare di quest’idea. al n° 5681 l’unica soluzione ragionevole golamentati. Con un costo non Giovanni Ambrosio STAMPA: e conveniente sarebbe quella eccessivamente alto si potrebbe Arturo Fragale GRAFICA FLORENS di chiudere al traffico il tratto così creare un lussuoso “salotto Via G. Meluso,6 - S. Giovanni in Fiore di Via Roma dalla curva del cittadino” di cui si sente forte- Indirizzate le vostre lettere a bar Arnod’s fino alla fontana mente la mancanza. e-mail: [email protected]

Pag.  In un lussuoso cofanetto le due opere di Emilio De Paola Una nuova pubblicazione del prof. Giuseppe De Luca, edita dal “Sole 24 ore” Sentieri del tempo… Edilizia sentieri dell’anima ed urbanistica Sono riproposte da Pubblisfera Contiene il corpus legislativo aggiornato da sempre impegnata a diffondere la cultura locale con l’ultima sentenza della Corte Costituzionale di Teresa Bitonti banistica, hanno realizzato la collana “Guide pratiche In “Sentieri del tempo”, Emilio del passato, infatti, si perce- regionali” che presenta il De Paola, ci riporta indietro pisce il trascorrere del tempo, volume “Toscana. Norme nella memoria, attraverso l’evoluzione di una comunità; per il governo del territorio. sentieri tracciati dalla collet- si possono trarre riflessioni L.R. 4 gennaio 2005 n° 1” tività, ritrovati e percorsi nel antropologiche legate alla ricordo. I diversi “pezzi” nati produzione culturale, che vie- scritto a quattro mani da come articoli giornalistici e ne in questo modo trasmessa Giuseppe De Luca, urbani- poi pubblicati in due volumi, senza alcuna speculazione sta e professore associato di si possono considerare come letteraria, semplicemente rac- Fondamenti di urbanistica una rievocazione del passato contata. Ed è proprio nella alla Facoltà di Architettura attraverso luoghi, personaggi, semplicità del racconto sul di Firenze e Marco Gambe- tradizioni, modi di dire che filo dei ricordi che il narrare roni, architetto, esperto in delineano e rendono con- affascina, ci riporta in un pianificazione territoriale. sistente l’identità culturale mondo che è stato e che con- Uno dei due autori (Giu- sedimentatasi nel tempo. Il tinua ad essere, perché non è seppe De Luca) come è fa- tempo e la memoria sono dimenticato. La consistenza cile notare, è un sangiovan- elementi essenziali su cui si del passato viene, nell’in- Nella perdurante assenza nese che ha al suo attivo basa il raccontare che avvin- tento dell’autore, trasmessa di una riforma urbanisti- importanti contributi per la ce il lettore e lo porta dentro così alle giovani generazioni. ca nazionale, dopo circa conoscenza della materia le case, accanto al focolare, Perciò la raccolta “Sentieri trent’anni di pedissequo oggetto dei suoi studi. nelle vigne, nella piazza, tra i del tempo” può essere intesa adeguamento, nel migliore In particolare il De Luca, vicoli stretti; le parole descri- come una ricca antologia dei casi, al corpo legisla- negli ultimi anni, ha rico- vono colori e odori che sono della memoria in cui rivivono tivo statale – che, di fatto, struito contenuto, ruolo reminescenze di immagini e passate stagioni e personaggi resta ancorato alla “legge ed efficacia della politica di sapori, “il pane caldo, l’olio di un tempo lontano; antica ponte” (1967) – dalla metà territoriale e urbanistica dorato”. Il ricordo accosta fra saggezza espressa attraverso i degli anni Novanta, molte nella Regione Toscana, pre- loro oggetti lontani, impres- “detti”, o gli adagi, in dialetto Regioni hanno comincia- sentandone gli esiti in sag- sioni e sensazioni di carattere il carattere evocativo e sugge- sangiovannese, che ripresi e to a rinnovare le proprie gi e articoli. Attualmente è e ordine diversi, quando De stivo, ne cogliamo la profonda vivificati segnano un legame leggi, introducendo nuove impegnato a studiare meto- Paola scrive, a proposito di un sensibilità nell’essenzialità fra il passato e il presente e procedure e nuovi concet- dologie, tecniche e forme dolce tradizionale, “non è solo delle parole, nell’ironia di cui danno anche la dimensione ti elaborati nel frattempo della pianificazione regio- un sapore, ma una delizia, un sono rivestite, del profondo di un contesto di saggezza dalla cultura urbanistica nale sempre per conto della gusto…è un simbolo entro il amore con cui l’autore guarda atavica legata ad antiche con- più avanzata. Orientamen- Regione Toscana. quale sentiamo il richiamo al passato. Spesso accadono suetudini: un idioma a cui è to questo che si va peraltro Questo libro, dunque, si delle nostre radici, i valori vicende che sul momento interessante ritornare, perché i rafforzando nelle recentis- presenta come uno stru- antichi”. Egli accosta analo- suscitano in chi le apprende tanti “detti” catturati anch’essi sime leggi regionali, ormai mento utile per gli addetti gicamente il dolce al simbolo un interesse che non va al di con il ricordo e trascritti, fer- di terza generazione. Con ai lavori, ma soprattutto della tradizione in un modo là della semplice curiosità, o mati sulla carta provengono questo spirito “Il Sole 24 per quegli studenti che si tutto soggettivo ed essenziale che addirittura si spengono da quel mondo, che è chiuso ore” in collaborazione con apprestano ad approfondi- legato alla sfera dell’affettività. nell’indifferenza di tutti. Ep- ancora tra le case silenziose l’Istituto nazionale di ur- re la materia. Non possiamo ricostruire tutte pure a distanza di tempo può del centro storico. Ed ecco le impressioni, i sentimenti, le accadere che qualcuno di quei come i racconti si sottraggono emozioni che sono alla base di semplici avvenimenti riveli al tempo ed allo spazio e si questo processo di rarefazioni un’importanza insospettata, pongono in una dimensione del ricordo, ma ne percepiamo diventi storia. In questi scorci assoluta e favolosa. Siamo i primi in Italia nell’utilizzo dell’ozono come elemento germicida attraverso processi Il servizio fotografico è stato commissionato da una rivista “patinata” americana veloci, economici e sicuri. Cinque scatti per GBS Parola di Incaricato di ritrarre l’orafo sangiovannese il re dei “paparazzi”: Rino Barillari

giovane ha preso la strada per Pasquale Lopez Roma, dove si è fatto le ossa come reporter d’assalto, appo- stando su Via Veneto, divi e personaggi del jet-set prenden- dole anche in faccia, quando qualcuno di quei personaggi non gradiva essere fotografato con la modella di turno o con l’aspirante attricetta, giunta “fresca” dalla provincia. Un mondo non facile, dunque, dove per un fotografo non conosciuto è difficile impres- sionare “l’attimo fuggente”. Non è il caso oggi di Barillari “Ci torno volentieri in Calabria, che attende questi personaggi Giovambattista Spadafora, il perché è la mia Regione, ma ci al “varco” perché sanno bene suo amico GBS, così il celebre torno con piacere soprattutto che un suo scatto, vale oro. Ed fotografo calabro-romano si è per incontrare quel grande è proprio sull’oro, quel metallo fatto seicento chilometri per amico che è Giovambattista prezioso tanto agognato dalle vederlo all’opera, scattando Spadafora”. A parlare così è donne, il tema dell’ultimo ser- mille fotografie con la sua di- Rino Barillari, il “re” dei pa- vizio fotografico che Barillari gitale professionale; alla fine Via della Fonte, 79 parazzi, per intenderci quel fo- ha realizzato a San Giovanni sceglierà solo cinque scatti, 00015 Monterotondo (RM) tografo che prese parte al film in Fiore. Una rivista “patinata” quelli più belli che appari- di Fellini “La dolce vita” e che americana che solitamente ranno sulla rivista americana tel. (+39) 06 906 88 85 oggi è caporedattore fotografi- fa arredo nel salotto chic dei a firma di Rino Barillari, il re fax (+39) 06 906 26 703 co a “Il Messaggero”, il quoti- benestanti d’oltreoceano, gli ha dei Paparazzi, con studio a e-mail: [email protected] diano della capitale. Barillari commissionato cinque scatti Roma sulla splendida Piazza è originario di Limbadi, ma da sull’orafo della Madonne, Navona.

Pag.  Circola già la bozza del Regolamento della “Consulta degli emigrati” Ma gli emigrati interni Brevi NUOVI LEGALI AL COMUNE

In sostituzione dell’avv. Gaetano Pignanelli, nominato non ci sono capo dell’ufficio legale della Provincia, il Comune di San Eppure costituiscono una fetta importante Giovanni in Fiore, ha proceduto all’espletamento di un bando per l’affido di vertenze giudiziarie riguardanti l’ente della nostra popolazione “in movimento” municipale a due liberi professionisti della nostra città. di Luigi Basile La scelta è caduta sull’avv. Anna Loria, patrocinante in Cassazione e sull’avv. Tommaso Stillitano, che avranno Ha ragione François-Xavier così compiti di consulenti esterni Nicoletti, quando sostiene che finita l’emigrazione tran- soceanica e fortemente rallen- I TOPI TORNANO A SCUOLA tata l’emigrazione europea, c’è in atto attualmente un tipo Alcuni edifici delle Scuole elementari del primo circolo, d’emigrazione prettamente sono stati chiusi per giorni, per la presenza di topi nel re- italiana, che continua a spo- stare masse di meridionali fettorio e in altri ambienti. Il provvedimento di chiusura è di là della linea Gotica, delle stato disposto delle autorità sanitaria, che hanno procedu- quali bisogna tenere conto, to alla derattizzazione dei locali. poiché anch’esse alle pari Non è la prima volta che si vedono topi in giro per le diver- degli altri flussi in movimento se zone del paese. Ciò è dovuto soprattutto all’abbandono sul finire dell’Ottocento e ne- di numerose abitazioni che diventano così covi di animali gli anni Cinquanta del secolo d’ogni specie. Per esempio nella zona dei Cappuccini si scorso, provocano pur sempre uno sradicamento dal proprio vedono spesso faine camminare lungo i fili della corrente paese d’origine, impoverendo elettrica, mentre nidiate di cuccioli vengono segnalate nel- immancabilmente le comuni- la zona di Via Pilla e nell’ex sede della cassa di risparmio. tà di provenienza. La presidente del consiglio comunale Franca Caputi Migliarese In molte città italiane i sindaci hanno disposto una ricogni- E dicendo questo non può con il sindaco Antonio Nicoletti zione degli edifici pericolanti o abbandonati, per interventi accettare tout court la bozza di bonifica sanitaria. di regolamento, che prevede questo nella composizione nel dimenticatoio della politi- la costituzione della “Consulta della Consulta, il regolamen- ca e delle istituzioni. degli emigrati”, predisposta to deve prevedere anche una “Stabilite quindi nel regola- UNA DISCARICA SOTTO L’ABBAZIA dalla Commissione delle po- rappresentanza di emigrati mento della consulta, - chiede litiche sociali, presieduta da sangiovannesi che vivono Nicoletti - un comitato ese- Non c’è opera pubblica nel nostro paese che vada a buon Annarita Pagliaro, offrendo in Italia, per intenderci oltre cutivo composto da emigrati fine nel giro di tempi brevi. Abbiamo elogiato, a suo tempo, così quei suggerimenti atti Garga. Solo così potranno sangiovannesi in Italia e al- a dare un contributo a mi- essere messi a frutto i talenti l’estero, presieduto da uno di l’opera di bonifica del Vallone del Crocifisso, a ridosso gliorare sul nascere la “carta di tanti nostri concittadini loro, ma con la presenza di un dell’abbazia, perché ritenevamo l’intervento operato dalla costituzionale” del nascente che si sono affermati in Italia, rappresentante del sindaco e Comunità montana silana su segnalazione del Comune, organismo. penso – per esempio – ai tanti dell’Amministrazione Pro- una scelta oculata ed intelligente se, però, portata a com- “Fermo restando le belle pa- docenti universitari, ai diversi vinciale/Regionale in modo pimento, nei tempi previsti dal capitolato d’appalto. role usate in premessa dalla imprenditori, ai molti pro- da poter lavorare uniti per Fatto sta che gli anni passano e le opere pubbliche, spes- presidente del consiglio Fran- fessionisti che si sono creati preporre, proporre per proget- ca Caputi Migliarese, – scrive uno spazio nel campo della tare”. La Consulta per molti so, rimangono incompiute. Ma non solo, lo stato di abban- François Nicoletti – sono con- medicina, delle arti, della degli emigrati, deve essere, dono del cantiere, diventa motivo per creare una discarica vinto che il proposto regola- magistratura”. In altre parole dunque, un’opportunità per abusiva, per quanti non sanno come disfarsi di terriccio mento vada rivisto in un senso il presidente della Fondazione risolvere, se non tutti, almeno e calcinacci, per cui alla fine, quello che doveva essere più vasto ed appropriato. Mi Heritage Calabria auspica di una buona parte dei problemi un colpo d’occhio apprezzabile, finisce col diventare uno spiego meglio: sta a cuore a poter mettere insieme intel- esistenti, ma deve essere so- scempio ambientale, che immancabilmente solleva le giu- tutti noi vedere gli emigrati ligenze diverse, di un’unica prattutto una “Consulta degli ste proteste degli abitanti della zona e dei turisti che visita- sangiovannesi d’Italia e del- matrice quella sangiovannese, emigrati” regolamentata in l’estero uniti spiritualmente in modo da poter fare qualco- maniera equa, compatibile e no lo storico complesso gioachimita. e materialmente con i san- sa per lo sviluppo del “loro” giusta, impegnando tutti per giovannesi di Calabria. Per paese da troppo tempo finito essere più efficace. ARRESTATO UN CINESE CHE VENDEVA FALSI ROLEX

I carabinieri della locale stazione, al comando del mare- Foto curiosa Nozze d’oro sciallo Levato, hanno arrestato un cittadino cinese tale Marra-Migliarese Yang Cheng Wei, 27 anni, senza fissa dimora, responsa- bile di resistenza a pubblico ufficiale, vendita di prodotti Nei prossimi giorni la no- Porci con le ali industriali con segni mendaci e detenzione di coltello di stra collaboratrice Teresa Non è nostro quest’aggettivo, probabilmente lo avranno Migliarese, felicemen- genere vietato. L’uomo, secondo quanto riferito, nel tenta- scritto gli abitanti dell’Olivarello, stufi di vedersi scaricare, a tivo di sottrarsi ad un controllo, avrebbe strattonato i mili- pochi metri dalle proprie case di tutto e di più. Ma a tutto c’è te sposata con Salvatore un limite: un materasso consunto, sporco e maleodorante, Marra, festeggierà cin- tari, tentando di darsi alla fuga, ma raggiunto dopo pochi andava semmai bruciato e non depositato ai margini della quant’anni di matrimonio, metri è stato immobilizzato. strada che porta alle Cuturelle. Perciò, se vogliamo, la scritta nell’accogliente città di La merce, tra cui 14 orologi “rolex” risultati falsi, è stata “Porci”, proprio sul materasso, ha una sua logica. Victoria, in Canadà, dove sequestrata e il venditore ambulante associato alla Casa vivano ormai da trenta- circondariale di Cosenza a disposizione del pm Raffaele sette d’anni. Sposata a Barela. San Giovanni in Fiore nel 1957 le toccò emi- SALVATORE DE VUONO VINCE CON “IL MIO BAMBINO” grare oltreoceano, dove da tempo a Kitmat aveva Salvatore De Vuono, in arte Store, è risultato vincitore del trovato lavoro il marito. Da quell’unione sono nati concorso letterario interregionale “La mongolfiera” per la cinque figli: Terry, Emily, sezione poesia, con il componimento “Il mio bambino”. Sammy, Maggie e Betty che Il concorso patrocinato dall’Associazione diabetici italiani, a loro volta gli hanno dato era riservato ad autori delle regioni: Campania, Puglia, Ba- nove nipoti, tutti pronti a silicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Salvatore De Vuono, far festa il 9 febbraio. A oltre che poeta è anche un apprezzato pittore e scultore e Teresa Migliarese e a suo come tale ha preso parte a varie mostre organizzate a New marito gli affettuosi auguri York, Miami, Nizza, Riccione, Portofino e in Venezuela, ri- dei colleghi ed amici de “Il cevendo sempre ampi consensi di pubblico e di critica. Corriere della Sila”.

Pag.  Riunione operativa dei vertici dell’Asl 5 San Giovanni in Fiore e i grandi imperatori La sfida di Schael Enrico VI Emanò il più importante privilegio di tutta la storia sangiovannese. Annunciato in una conferenza-stampa il rilancio Concesse la Sila badiale e molti diritti al Monastero florense. e il potenziamento del nostro presidio ospedaliero Per la prima volta in un documento appare il nome della nostra città. Redazionale di Riccardo G.Succurro con l’utenza, è stata presa la decisione di riorganizzare i Enrico VI di Hohenstaufen, servizi amministrativi, siste- Re di Germania, fu proclamato mandoli nei locali del dimesso Imperatore del Sacro Romano Istituto tecnico in via Caboto Impero da Celestino III nel nelle vicinanze dell’ospedale. 1191. Il giovin figliolo del leg- Tutto questo permetterà che gendario Federico Barbarossa presso la sede Saub in via vinse, dopo cruenti scontri, la Gran Sasso saranno allocati resistenza dei nobili normanni. solo ambulatori; che le attività Fu incoronato Re della Sicilia ambulatoriali esistenti saran- e della Puglia e la casa tedesca no potenziate; che si potrà di Svevia sostituì, nell’Italia programmare un aumento meridionale, la dinastia nor- degli ambulatori specialistici manna degli Altavilla. Enrico e che l’ufficio sanitario del Ba- VI, mentre si recava con il suo cile - sede della commissione potente esercito a Palermo, invalidi civili e del servizio incontrò Gioacchino da Fiore di medicina legale – sarà spo- a Nicastro. “Questo - esclamò stato altrove. Ha infine dato l’imperatore rivolgendosi alla Il direttore generale Schael con il direttore sanitario Caputo notizia di una consistente sua corte - è l’abate Gioacchino Enrico VI , da una miniatura che da tempo ci ha predetto «L’ospedale di San Giovanni è riunito prima della confe- donazione di 2 milioni di euro di antico manoscritto in Fiore è da tenere in vita e renza-stampa, insieme ai due da parte di nostri concittadini tanto le avversità che sono già non da chiudere». Con questa massimi dirigenti dell’Asl, per emigrati in America, desti- passate quanto gli eventi pro- solenne e perentoria afferma- discutere e prendere provvedi- nati al potenziamento delle pizi che ora constatate”. In quel giorno, venerdì 21 ottobre 1194, zione Thomas Schael, diret- menti riguardo all’ammoder- apparecchiature del reparto Enrico VI emanò il Privilegio più importante di tutta la storia tore generale dell’Azienda namento, al completamento, di dialisi. I rappresentanti sangiovannese. Per la prima volta Gioacchino venne designato sanitaria locale di , ha al potenziamento del nostro locali della stampa, con una come “abbas de Flore” e in un documento appare il nome della introdotto la conferenza stam- presidio ospedaliero e per raffica di domande, hanno nostra città: “monasterium Sancti Johannis de Flore” (solo qualche pa, tenutasi a mezzogiorno di una più efficiente ed efficace chiesto notizie sullo scarso secolo più tardi il nome divenne l’attuale Sanctus Iohannes in mercoledì 17 gennaio scorso, organizzazione dei servizi nel- funzionamento della TAC; Flore). Gioacchino ottenne non solo la conferma della donazione nei locali della guardia medi- l’ambito distrettuale e ospeda- sulla mancata sostituzione di dell’appezzamento di terreno ricevuto dal re normanno Tan- ca presso il nostro presidio liero con l’acquisto di nuove personale medico; sui ritardi credi, ma anche la concessione di un vasto territorio della Sila ospedaliero. Il manager della e più moderne tecnologie. per il potenziamento di alcuni demaniale. I confini dei territori donati al Monastero vennero sanità nostrana era accompa- Il dr. Schael ha comunicato servizi come la cardiologia; così descritti nel diploma imperiale: “dal guado del fiume Neto, gnato dal direttore sanitario che sono stati messi a dispo- sull’incertezza e i rischi che che si trova sotto il Castello degli Sclavi, come va per la stessa aziendale Flavia Pirola, dalla sizione del nostro ospedale 3 aleggiano per il mantenimen- via verso il mezzogiorno, il Privilegio più importante di tutta responsabile del distretto sa- milioni di euro per la messa to in vita di alcuni reparti e la storia sangiovannese. Per la prima volta Gioacchino venne nitario “Sila” Angela Caligiuri in sicurezza della struttura e sul ruolo che l’ospedale sila- designato come “abbas de Flore” e in un documento appare il e dai componenti il gruppo che con questa somma c’è la no sarebbe stato chiamato a nome della nostra città: “monasterium Sancti Johannis de Flore” di lavoro sanitario e tecnico, concreta possibilità di ope- svolgere nel territorio dell’Asl (solo qualche secolo più tardi il nome divenne l’attuale Sanctus costituito per definire il pro- rarvi un discreto maquillage “Magna Grecia” e in simbiosi Iohannes in Flore). Gioacchino ottenne non solo la conferma gramma straordinario d’inve- per migliorarne ricettività e con l’ospedale pitagorico. Con della donazione dell’appezzamento di terreno ricevuto dal re nor- stimenti previsto dal rifinan- accoglienza. Il direttore gene- parole suasive e sorrisi accat- manno Tancredi, ma anche la concessione di un vasto territorio ziamento dall’ex art. 20 della rale, ha anche affermato che tivanti il dr. Schael ha tenuto della Sila demaniale. I confini dei territori donati al Monastero legge n. 67/88. Coordinato dal i cantieri dovranno essere a precisare che nessuno si so- vennero così descritti nel diploma imperiale: “dal guado del fiu- direttore sanitario dell’ospe- aperti e chiusi in tempi brevi. gna di mettere minimamente me Neto, che si trova sotto il Castello degli Sclavi, come va per dale sangiovannese Antonio Ha poi annunciato che, al in discussione l’esistenza del la stessa via verso il mezzogiorno, per la pietra di Carlo Magno Caputo, il gruppo di lavoro si fine di migliorare i rapporti nostro presidio ospedaliero e per la serra fino al guado del Savuto e dallo stesso guado verso ed ha garantito il massimo la sorgente dello stesso fiume fino all’alveo del fiume Ampollino impegno per il rilancio e il po- e discende per lo stesso fiume fino a quel luogo dove si unisce al tenziamento della sanità a San fiume Neto; quindi il termine sale per l’alveo dello stesso fiume Giovanni e nel suo hinterland. Neto e continua oltre il fiume, lungo i confini del monastero dei Ad una precisa domanda il di- Tre Fanciulli e quelli del monastero dell’Abatemarco fino alla via rettore generale ha dichiarato che proviene dalla città di Cerenzia e continua per il Portìo, la anche piena disponibilità per quale via resta lungo il confine, da settentrione fino alla località la vicenda della costruzione di detta Frassineto e da lì il confine ritorna fino all’alveo del fiume una Residenza Sanitaria As- Neto e lo stesso alveo sale fino al guado che è sotto il Castello sistita per anziani nella città degli Sclavi e conclude il confine al punto di partenza”. Oltre florense, anche se ha ventilato al vasto territorio, Enrico VI concesse diritti e libertà: il libero non pochi dubbi, sulle reali pascolo nel tenimento di e in tutti i demani cala- possibilità di finanziamento bresi senza pagamento dell’erbatico e del ghiandatico; la licenza e sulla futura gestione “pub- di ricavare senza tributo il sale dalle saline di tutta la Calabria; blica” della struttura. Nei la facoltà di vendere e di comprare beni senza corrispondere il giorni seguenti alla conferen- teleonatico, il plateatico e il passaggio; la libertà di ricevere il za-stampa, però, i progetti e pagamento di erbatico e di ghiandatico da quanti avessero voluto, le ambizioni di Schael hanno con il permesso dei monaci, far pascolare i propri animali sulle dovuto fare il conto con la terre concesse alla fondazione. Il 6 marzo 1195, con un altro atto tenace resistenza della Con- imperiale, Enrico VI prese sotto la sua protezione il monastero, ferenza dei Sindaci, che ha l’unico fondato sotto il suo regno. Qualche mese più tardi, men- espresso nei suoi confronti tre attraversava nuovamente la nostra regione, l’imperatore rese pesanti critiche ed ha chiesto noto a tutti i suoi fideles di aver concesso al venerabile abate, all’Assessorato regionale alla pro redemptione animae, un reddito annuo di cinquanta bisanti sanità la sua sostituzione. d’oro, da percepire dalle entrate delle saline del Neto. Queste Ancora qualche giorno ed è assegnazioni avevano creato contenzioso con i monaci basiliani stato costretto a subire il fuoco del Monastero dei Tre Fanciulli che utilizzavano in Sila i pascoli incrociato di molti interventi estivi e avevano leso gli interessi dei cittadini di Cosenza che critici nel corso del convegno vantavano, sul demanio regio, diritti consuetudinari. Il 21 feb- sulla sanità, organizzato dalla braio 1197 l’imperatore ordinò ai suoi balivi e ai suoi funzionari Federazione dei Ds di Croto- di non importunare e molestare il monastero di Fiore. Per effetto ne. Infine, la mazzata finale: di queste concessioni l’eremo gioachimita, con il sopraggiungere la bocciatura da parte della di altri monaci, si trasformò in cenobio; crebbero i monasteri dal 1890 Regione Calabria dell’atto alle dipendenze di Fiore e Gioacchino attuò un suo personale aziendale. Sembra, però, che progetto monastico che ottenne l’approvazione di Celestino III: GIOIELLERIA il dr. Schael goda di “alte” il nuovo ordine florense. Fu il periodo più intenso della vita protezioni e, soprattutto, del- di Gioacchino: l’abate si recò varie volte a Roma e a Palermo, la fiducia e della stima della continuò a scrivere opere, fondò monasteri, fece riconoscere il GUARASCIO titolare della sanità regionale, suo nuovo ordine, ebbe l’incarico da Papa Innocenzo III di una Via Roma, 313 - S. Giovanni in Fiore - Tel./Fax 0984.970538 Doris Lo Moro. campagna di predicazione della crociata.

Pag.  De Gasperi, Fanfani e Saragat in visita nel nostro paese Brevi Primi gesti di democrazia Quegli incontri diedero speranza e fiducia alla nostra gente LA REGIONE DEVE SOSTENERE L’ARSSA ...... Solo l’Arssa (Agenzia regionale per lo sviluppo e i servizi in di Saverio Basile agricoltura), è in grado di assicurare efficienza e sviluppo La visita di un capo di Stato degli impianti di risalita dell’altipiano silano, sempreché la o di un capo di governo, è Regione ne voglia il rilancio e ne finanzi i progetti. E quanto sempre un evento importante che va certamente registrato è stato fatto rilevare dagli operatori turistici della Sila all’as- nella storia del paese che ne sessore regionale Nicola Adamo, nel corso di un incontro riceve quest’onore. Negli ul- avuto, nei giorni scorsi, a Camigliatello, presenti anche i timi cinquant’anni del secolo vertici dell’Arssa. Nel corso dell’incontro non sono manca- scorso, ben tre illustri uomini te le critiche verso l’ente regionale per i ritardi accumulati di Stato, hanno fatto visita a San Giovanni in Fiore. Ha co- nella realizzazione di un collegamento tra Camigliatello e minciato Alcide De Gasperi, Lorica, dove serve, con una certa urgenza, una nuova e presidente del consiglio dei moderna cabinovia. Negli ultima anni, infatti, la neve è ca- ministri, che è voluto venire duta più copiosa sul versante di Lorica, anziché su quello nel più popoloso comune di Camigliatello, costringendo gli appassionati di sport in- della Sila per annunciare un vernali a spostarsi sulle rive dell’Arvo. Le critiche più mar- grande provvedimento gover- Discorso di Alcide De Gasperi (20/11/1949) nativo, che di lì a poco, avreb- cate sono arrivate dal segretario generale della Filt Cgil, be rivoluzionato il mondo Claudio Sposato, il quale ha fatto rilevare la disattenzione agricolo italiano: l’attuazione regionale sulla programmazione degli interventi proposti della riforma agraria, dove mi- dall’Arssa, facendogli venire meno il sostegno politico.” gliaia di contadini avrebbero ricevuto in assegnazione un pezzo di terra, divenendone di fatto proprietari. La visita avvenne il 20 novembre 1949. LA VISITA DEL SINDACO-SCERIFFO Ad accompagnare De Gasperi nel suo viaggio in Sila diversi ministri e sottosegretari, ma “Ricordate Rudolph Giu- soprattutto l’intera delegazio- liani il sindaco-sceriffo di ne di deputati calabresi, tra New York che ha fatto tanto cui Cassiani e Pugliese, che parlare di sé per il coraggio insieme a don Luigi Nicoletti, un sacerdote “scomodo” di- Discorso di Amintore Fanfani (15/4/1961) di certe sue azioni poste a venuto segretario provinciali bonifica del malaffare ame- della Democrazia cristiana, ricano? organizzarono quella visita. Nei giorni scorsi, su invito Il presidente del consiglio di mons. Domenico Tar- parlò dal balcone della casa di Fortunato Guglielmo su Via cisio Cortese (nella foto), Roma e pronunciò un discorso nostro illustre concittadino, di “larghe vedute” che com- l’ex sindaco newyorkese, prendeva anche un passaggio è stato in Calabria dove si molto criticato dalle sinistre, è incontrato prima con gli che vi specularono molto nel- le varie campagne elettorali. studenti di Arcavacata e poi a Vibo, ospite del vescovo De Gasperi invitò i giovani ad Cortese. Qui i due hanno concordato una serie di aiuti per “imparare le lingue” perché costruire uno ospedale nello Zambia, dove opera un grup- così avrebbero potuto muo- po di suore missionarie calabresi che hanno come punto versi agevolmente nell’Euro- di riferimento spirituale proprio il vescovo Cortese. pa di cui egli ne auspicava, Discorso di Giuseppe Saragat (21/4/1966) a breve, l’unione di tutti gli stati democratici (De Gasperi, consiglio a prendere impegni Saragat, che si rese promotore non a caso fu uno dei padri ben precisi come il comple- di un fatto nuovo ed ecce- dell’UE). I comunisti intesero tamento dell’autostrada del zionale. Infatti, il presidente l’invito come una stimolo al- sole, la nazionalizzazione della Repubblica giunse nella l’emigrazione e cominciarono dell’energia elettrica e l’aper- mattinata del 21 aprile 1966 a parlare di “carne venduta al tura di scuole. In seguito a per rendere omaggio alle nu- governo belga in cambio di un quel viaggio furono istituite merose vittime del lavoro ca- sacco di carbone che il nostro nel nostro paese, infatti, le dute in terra straniera. L’anno paese n’avrebbe ricevuto per prime scuole superiori. Anche prima, infatti, si era verificata ogni emigrato impiegato in quel viaggio registrò un fatto la catastrofe del Mattmark quelle miniere”. Tra gli aned- curioso. Fanfani avrebbe do- dove perirono 108 persone doti di quella visita si racconta vuto raggiungere la sede della tra cui sette sangiovannesi. che De Gasperi arrivò a San Scuola tappeti dell’Ovs in Via Ad accompagnare Saragat, Giovanni in Fiore stordito Vallone, dove le autorità del il presidente della Camera per aver percorso una strada tempo avevano fatto allestire Sandro Pertini. Ad accogliere tortuosa a piena di curve, per un ricco buffet, ma la capar- gli ospiti il sindaco Giuseppe questo ebbe bisogno di disten- bietà di un gruppo di giovani Oliverio e l’intero consiglio dersi prima di presentarsi alla democristiani, capeggiato da comunale. Saragat, scoprì nel folla. Si coricò su un divano Emilio De Paola, Salvatore cortile dell’edificio scolastico che i proprietari di quella casa Meluso e Salvatore Tiano, una lapide che ricorda quei conservarono a lungo, a ricor- costrinse il presidente a far un caduti e parlò “con il cuore” do un evento straordinario che “giro lungo” per le strade del del dramma dell’emigrazio- onorò anche la loro famiglia, paese, perché potesse rendersi ne, promettendo un occhio che lo ebbe ospite fra le mura conto della miseria e dello di riguardo verso la Calabria, domestiche. La seconda visita stato di abbandono dei di- che “aveva ancora una volta è di Amintore Fanfani e risale versi quartieri, “spaccati” dal pagato con il sangue dei suoi al 15 aprile del 1961. Fu un vallone della Costa, nel quale figli il sacrificio dell’emigra- viaggio di lavoro molto pro- confluivano a cielo aperto le zione”. Il resto della giornata ficuo in occasione del primo fogne di centinaia di abita- il capo dello Stato la trascorse centenario dell’Unità d’Italia, zioni. Quel sudiciume non a Lorica, dove ebbe modo di perché Fanfani prese coscien- sfuggì ai numerosi giornalisti incontrare l’intero consiglio za della povertà della nostra al seguito che all’indomani comunale del nostro paese e popolazione, che nonostante ne parlarono sui loro giornali, le autorità del luogo. gli sforzi del governo non era denunciando anche la “tresca” Tre visite, tre momenti impor- ancora cresciuta dal punto di dei notabili che volevano im- tanti per la storia democratica vista sociale. Ad accompagna- pedire al presidente di vedere del nostro paese, che suggeria- re l’uomo di governo diversi quello scempio. A visitare per mo ai giovani di approfondire ministri e sottosegretari che ultimo la nostra città, è stato meglio, per capirne l’impor- spinsero il presidente del il capo dello Stato, Giuseppe tanza di quegli eventi.

Pag.  All’esame la satira del cantastorie Saverio Perri espletata nelle sue “Fràssie” Brevi A Carnevale I LADRI HANNO PRESO DI MIRA GLI UFFICI PUBBLICI Dopo i furti in appartamenti, solitamente disabitati o occu- pati da persone anziane e sole, sono iniziati gli scassi di uffici pubblici. E’ toccato per primo al Liceo socio-psico- ogni scherzo vale pedagogico, dove i soliti ignoti forzando le finestre a piano terra, sono penetrati all’interno procurando danni al patri- Una volta l’anno ricchi e poveri si ritrovano con i medesimi difetti monio pubblico, avendo devastato le vetrate del corridoio. pentiere”, associa alla sua arte Nei giorni scorsi, invece, i ladri hanno preferito manifestare il fascino del cantastorie, dello la propria attenzione agli uffici comunali, visitando il primo stornellatore. La sua satira è piano del Municipio, dove hanno rubato computer ed altri tagliente e colpisce i “potenti”, macchinari in dotazione all’Ufficio commercio. La memoria descritti minuziosamente in del computer conteneva, tra l’altro, l’anagrafe delle attività personaggi atti a rappresenta- commerciali della città. E’ probabile che questi furti siano re i diversi modi d’essere e di opera di giovinastri dediti all’uso di stupefacenti i quali spe- agire in situazioni particolari. ravano di trovare denari in contanti con cui procurarsi la so- Le sue “fràssie” tendono a ren- lita “dose”. I carabinieri al comando del maresciallo Levato dere ridicoli atteggiamenti che sono tuttavia impegnati a fronteggiare la diffusione della mi- si riscontrano in una società crocriminalità in città. che convive con il rancore, la faciloneria, la corruzione, l’ipocrisia; le sue rappresenta- LETTERA A PASSO DI LUMACA zioni, documentabili dal 1920 al 1930, portano alla luce il co- Ha impiegato esattamente 32 giorni una lettera partita da stume, i problemi, le vicende via Vallone (dove ha sede il Sistema bibliotecario territoriale sangiovannesi, una comunità silano), per raggiungere viale della Repubblica (sede della ancora in bilico, alla ricerca di redazione del nostro giornale). una certa agiatezza nel sogno Spedita il 12 dicembre, come risulta dal timbro del CPO di dell’emigrazione americana Cosenza, è giunta a destinazione venerdì 12 gennaio. Ironia e nella povertà, presente e della sorte è stata spedita come “Posta prioritaria”, pagando imperante del vivere quoti- 60 cent., ma sarebbe stato più onesto se l’avessero compre- diano. Del 1925 è la sua farsa sa nella “Posta lumaca” stante la velocità con cui ha percor- più significativa, che ha come so la breve distanza che separa il mittente dal destinatario. titolo “La ferrovia silana”, con E’ un assurdo che la corrispondenza (di qualsiasi genere, la quale ironizza sulle false giornali compresi) destinata nella stessa località dove è stata speranze di un benessere de- spedita, debba prima andare a Cosenza e quindi a Lamezia cantato da politici bugiardi e poi smistata per San Giovanni in Fiore, magari dopo un e corrotti. La sfiducia nella mese. La lettera del Sistema bibliotecario territoriale silano Saverio Perri (primo da destra) con la sua “Banda” classe egemone è manifesta, ci invitava ad una manifestazione regolarmente tenutasi il 16 così come nelle cooperative Un esempio di produzione “virtù”, mentre le valenze di dicembre presso l’istituto tecnico commerciale, senza pur- di produzione e di consumo, troppo la nostra presenza. E’ il caso di dire Posta inutile. letteraria legata ai ceti po- significato sono studiate per che si realizzarono a San polari si può ritrovare nelle raggiungere sottili sfumature Giovanni in Fiore tra gli anni “fràssie”: autentici compo- ironiche. In questo contesto ri- 1920-1925 e che furono un fal- nimenti satirici, irriverenti e troviamo Saverio Perri (1891- limento su cui il Carpentiere OCCUPAZIONI ABUSIVE DI CASE POPOLARI allusori, scritti e cantati nei 1936), un umorista piacevole, ironizza senza risparmiarsi. giorni di Carnevale. Equivo- acuto e malizioso. L’umori- Con Perri inizia una prima Da diversi giorni alcune famiglie del nostro paese occupano care sul senso delle parole è smo, come la pietà e l’amore, attività teatrale. Egli, infatti, l’ex Palazzo Caligiuri di Via San Biagio, in fase di ristruttura- piuttosto frequente, con effetti ci aiuta ad entrare in rapporto organizzando la compagnia “I zione da parte dell’Ater, per poi essere assegnato a famiglie divertenti e maliziosi pieni con gli altri, allevia l’animo Faccibrutti” avvia una sorta di senzatetto. Ne consegue che gli occupanti sono stati tutti d’impreviste conseguenze: si dalle afflizioni, arreca il sor- teatro itinerante che propone denunciati all’Autorità giudiziaria “per occupazione abusi- dipanano le vicende raccon- riso, ricerca quell’uguaglianza le sue opere, in giro per i paesi va d’immobile sprovvisto della certificazione di abitabilità”. tate che vengono animate da sociale che si rivela nell’essere del circondario, utilizzando Nell’ex Palazzo Caligiuri, l’Ater ha ricavato ben cinque mini personaggi tipici, facilmente uomini, nel ritrovarsi, poveri un rudimentale “Carro di appartamenti, recuperando nello stesso tempo un immobile riconoscibili, di cui si eviden- e ricchi, con gli stessi difetti. Tespi”. oramai degradato e pericoloso. L’intervento è visto anche ziano i vizi e la mancanza di Perri conosciuto come il “Car- Teresa Bitonti come un modo per ripopolare il vecchio centro storico in gran parte abbandonato dai suoi abitanti. E a proposito di occupazione abusive si registra un altro episodio nel quar- tiere Olivaro, dove i carabinieri hanno effettuato il fermo di un Foto del mese inquilino, che pur godendo già di un alloggio popolare, ha Una grande ritenuto di allargare la propria casa abbattendo una parete dell’abitazione adiacente, momentaneamente disabitata. La Cani randagi conclusione: nel nostro paese c’è ancora tanta fame di case, famiglia malgrado fossero stati costruiti alloggi in grado di ospitare Non abbiamo nulla contro i cani, che riteniamo “sinceri amici dell’uomo”, ma chi abita in periferia ha motivo di aver Siamo venuti a conoscenza ben 60 mila abitanti, come dimostrò anni addietro un’indagi- paura quando a sera s’imbatte in un branco di cani randagi che un numero abbastanza ne dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani. che lo inseguono abbaiando. Asl, Comune ed Amici degli consistente di lettori non animali, devono trovare una soluzione per “salvare i cani, solo ci legge, ma colleziona ma per difendere anche l’uomo”. E la soluzione è una sola: la il giornale e ne fa rilegare INCIDENTE SULLA SUPERSTRADA: costruzione di un canile municipale, che potrebbe garantire le annate, per mettersele in MUORE UN GIOVANE DI 23 ANNI perfino un lavoro a qualche giovane disoccupato. biblioteca. Abbiamo già una trentina Un giovane di 23 anni Gerardo Fragale, originario di Cotro- di nominativi che ci han- nei, coniugato e padre di un bimbo di 2 anni, è rimasto vit- no confermato queste loro tima di un grave incidente della strada verificatosi in località scelte. Per essere più com- Serra della Difesa in prossimità della sottostazione dell’Enel. pleti chiediamo a quanti Il giovane che viaggiava a bordo di un’Alfa Romeo 156 in direzione Crotone, probabilmente a causa del fondo strada collezionano Il Corriere bagnato, si sarebbe scontrato frontalmente con un’Audi 4, di darcene conferma, per- alla cui guida c’era Antonio Serio, 38 anni, di Isola Capo ché nel prossimo numero Rizzato che viaggiava in direzione Cosenza, il quale ha ripor- intendiamo pubblicare tato ferite non gravi. Per il giovane di non c’è stato, l’elenco di questi estima- invece, nulla da fare, nonostante il pronto intervento degli tori, che costituiscono la operatori del 118 subito intervenuti. I sanitari dell’Ospedale nostra famiglia allargata. silano, hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso per trasfe- Telefonateci al numero rire il ferito a Catanzaro, ma a causa delle avverse condizioni 0984/992080, oppure man- atmosferiche, l’elicottero non si è potuto alzare in volo e il dateci un e-mail a diretto- giovane è spirato un’ora dopo sull’ambulanza che lo stava [email protected] trasportando a Crotone.

Pag.  Ritrovato cadavere in località Fontana del comune di I recenti fenomeniBrevi di criminalità organizzata Vittima della lupara bianca ripropongono il problema dell’ordine pubblico Antonio Silletta, 34 anni, era sparito da casa la vigilia di Capodanno Giù le mani dalla città

...... Per questo occorre subito potenziare le Forze dell’ordine di Mario Morrone per arginare in tempo il fenomeno dilagante ...... Sino al pomeriggio di vener- dopo, però, arriva la confer- dì 19 gennaio, la cronaca, ma e Serafina Mosca, la ma- di Francesco Mazzei raccontava della sparizione dre di Antonio Silletta, che di due giovani del luogo, dei aveva sperato fino all’ultima Ormai è certo, malavita e microcriminalità sono quali s’erano perse le tracce. delle sue forze, lanciando un cresciute di molto, in questi ultimi tempi, nella nostra Non era mai successo prima. accorato appello dai microfo- città, assumendo forme e modi diversi rispetto al Ed a Giuseppe Loria, la cui ni del TG Calabria, perché li- passato. Basti ricordare il giro di droga, gli incendi scomparsa risale al 3 settem- berassero il suo Antonio, non di portoni d’ingresso e di numerose autovetture, i bre 2005, s’era aggiunta ora, ce la fa è muore di crepacuo- furti perpetrati negli anni da bande locali alleate quella di Antonio Silletta. re. Sui manifesti murali ad certamente con quelle di altre zone. Ci sono furti di Due famiglie in trepidazione annunciare la sua morte tut- giorno e di notte in abitazioni anche con le persone e per di più due madri nella ti i suoi tre figli, con in testa dentro, minacciate o prese a botte e con la distruzione più cupa disperazione, che Antonio, quasi ad esorcizzare di mobili se trovano un magro bottino. Si ruba un pò seguitavano a sperare. Alme- che quei resti dentro il fuori- di tutto: dai soldi all’oro; in certe case se non trovano no sino a quel tragico e dram- strada non fossero i suoi. Ma matico venerdì 19, quando il dna si rivelò poi ancora più di meglio, si portano via prosciutti, salsicce, formaggi, tutto è cambiato perlomeno spietato dell’ultima speranza corredi…Attualmente il fenomeno si è allargato e in casa di Antonio Silletta, e “certificava” che prima del si è aggrovigliato nello stesso tempo. Da noi non si il macellaio di 34 anni, che Antonio Silletta rogo, qualcuno ha pure spa- erano mai visti coltelli, adesso invece, si rischia un è stato rinvenuto carbonizza- rato Antonio. Cosicché, le accoltellamento anche per discussioni banali; poi ci to nella sua jeep in contrada 14 sul cielo di San Giovanni esequie funebri del macellaio sono le varie scorribande in città, cosi come nelle zone Fontana del comune di Cac- due elicotteri dei carabinie- seguirono di un solo giorno limitrofe. Tutto questo ha fatto innalzare il livello del curi. “Un’esecuzione di puro ri setacciarono montagne e quelle della madre. Un dram- terrore nei sangiovannesi e la gente, che ha incamerato stampo mafioso”, diranno gli dirupi, ma senza esito. Sino ma smisurato che ha scosso paura in queste circostanze chiede ordine e sicurezza inquirenti della Direzione a quando qualcuno, rimasto e impietrito tutta la città. Un e pretende il potenziamento delle forze dell’ordine. distrettuale antimafia di Ca- ignoto, non ha segnalato ai fatto che ha prostrato tutti, Un’istanza degli abitanti del grosso centro silano tanzaro, che indagano a tutto carabinieri la presenza del parenti, conoscenti e sem- certamente legittima. Altrimenti come combattere campo e che mette paura su fuoristrada divorato dal fuo- plici concittadini. La nostra la crescita di quest’agguerrita criminalità? La società queste montagne per la mal- co. La notizia, di quel rinve- è una comunità tranquilla, in cui viviamo poi, si fa sempre più multietnica e il vagità disumana con cui è nimento battuta dall’Ansa, esposta comunque ai rischi nostro paese non fa eccezione. L’immigrazione ha stata portata a termine. An- ha fatto il giro del mondo. di un’invadente penetrazione portato oltre agli aspetti positivi anche quelli negativi tonio Silletta il 30 dicembre Deontologia e correttezza da parte di cosche che punta- con un aumento della delinquenza. I ladri, bianchi, scorso aveva ricevuto una te- d’informazione vollero però no a fare affari a qualunque neri e nostrani si alleano per “lavorare meglio” e per lefonata. Era il primo pome- che non si accostasse con si- costo, facilitati in questo da alimentare la malvivenza. San Giovanni in Fiore e riggio, quando si sfilò il cami- curezza il nome del proprie- una strada a scorrimento ve- la Sila insomma, non sono più un’isola felice, troppi ce e partì col suo fuoristrada. tario del fuoristrada a quel loce, che ci ha certamente interessi fanno gola. Quindi non più solo furti; non c’è Qualcuno sussurrò di averlo cadavere carbonizzato, steso tolto dall’isolamento, ma ci soltanto l’angosciante ma tutto sommato controllabile visto, sempre quel pomerig- sul sedile posteriore della ha pure portato lutti e ma- gio, davanti ad un distribu- Jeep Cherokee. Non v’era, in- laffare. Ora non ci resta che alternarsi di eventi legati alla piccola delinquenza, tore di carburanti di Rocca di fatti, ancora la certezza con la sperare che almeno Giuseppe quella abituata a vivere alla giornata; qui ormai Neto. Nei ventuno giorni in comparazione del Dna. Tutta- Loria torni vivo da sua ma- s’affaccia l’emergenza che non è più soltanto quella cui si persero le sue tracce, via, le speranze erano davve- dre: Immacolata Guzzo, che del lavoro che non c’è. I sangiovannesi per primi, si batté ogni pista. Domenica ro tremuli e sottili. Il giorno l’aspetta senza darsi pace. oramai se ne sono resi conto e lanciano l’allarme che non è di maniera ma circostanziato: gli ultimi anni sono stati difficili – dicono – la criminalità si è fatta Morta di crepacuore la mamma di Antonio Silletta sentire a suon d’incendi e di intimidazioni come in un crescendo, ma è questo – denunciano - il momento del gran salto di qualità. Qui non si tratta più soltanto di delinquenza locale ma di criminalità organizzata Serafina Mosca, tutta concentrata sulla conquista di pezzi importanti dell’economia: lo dimostrano le bottiglie con il liquido infiammabile, i mezzi meccanici incendiati, una mamma-coraggio i commerciati e gli imprenditori spaventati che non ...... sempre sono disposti a parlare, la scomparsa di persone Redazionale e da ultimo quest’efferato omicidio. Insomma nella città di Gioacchino si è passati alle vie di fatto e questo Serafina Mosca non ha retto la dice lunga e fa intuire che ci sia stato un cambio di al dolore per l’atroce morte marcia e quindi non si tratta più solo di persone del di suo figlio Antonio e così luogo, anche se certamente non si può fare a meno è morta di crepacuore, come di manovalanza locale. Terra di confine e d’incontro solo può capitare ad una San Giovanni in Fiore, è contesa dalla delinquenza mamma, quando le arriva del crotonese e del cosentino. La storia recente una notizia di quel genere, racconta di droga, di latitanti che si nascondono, di dopo venti giorni d’attese e di omicidi legati agli interessi degli allevatori e poi in notti insonni, alla disperata ricerca dei perché di quella quest’ultimo periodo, c’è un piatto che fa gola: gli “sparizione” di suo figlio la investimenti che arrivano per l’urbanistica e i servizi. vigilia di Capodanno. Tutti questi fenomeni, preoccupano i sangiovannesi e Chi afferma che l’umanità è sono in molti a chiedere il rafforzamento della locale finita, per lo meno dalle no- stazione dei carabinieri. L’ordine, la sicurezza e il stre parti, dice una bestem- vivere tranquilli non sono dati acquisiti – sostengono mia. Serafina Mosca rimasta - ma vanno sempre conquistati ogni giorno e le vedova giovanissima del suo forze dell’ordine possono garantirci questi momenti Salvatore, ci ha dato a tutti indispensabili. noi una lezione, forse la più Serafina Mosca durante l’appello al TG3 Calabria bella lezione della sua vita d’insegnante, confermandoci to continuare a lavorare per ella affrontava la fatica d’ogni Campagna Abbonamenti 2007 che l’amore materno è im- portare avanti la famiglia, che giorno, trovando anche il tem- non aveva altri cespiti se non po per una battuta scherzosa, Italia Euro 15,00 - Sostenitore Euro 50,00 menso quanto il mondo. Estero via aerea Euro Serafina, non ha avuto certo il suo. Poi mettiamoci pure nel suo inconfondibile dialet- 30,00 una vita facile: vedova giova- le amarezze che questo figlio to italianizzato. Con lei muo- C.C.P. 17259870 prediletto, ma irrequieto, non re una mamma d’altri tempi. Intestato a: “Il Corriere della Sila” nissima si è dovuta occupa- San Giovanni in Fiore re attivamente dei tre figli e, mancava di riservarle e mal- Una mamma che pensavamo Chi desidera versare in contanti lo può fare presso l’edicola Veltri nello stesso tempo, ha dovu- grado ciò con molta serenità non ce ne fossero più. via Roma 200 autorizzata a rilasciare ricevuta.

Pag.  I ragazzi li costruivano da soli: un pezzo di legno, uno spago, due chiodi e via… I giochi di una volta Brevi L’ASSOCIAZIONE PROITALIA Oggi la tecnologia ha scavalcato la fantasia INTENSIFICA LA PROPRIA ATTIVITA’ e i giocattoli sono privi d’anima ...... L’associazione di volontariato ProItalia onlus ha ulte- di Saba - foto M.Iaquinta riormente intensificato l’attività del servizio civile nella nostra città coinvolgendo 87 giovani, compresi tra i 18 ed inglesi. Quanti carri armati e i 28 anni, risultati vincitori di un bando di concorso costruiti in serie, utilizzando i rocchetti di filo vuoti! Nell’as- pubblicato nell’estate del 2006. Sono ragazzi impegnati se facevamo passare un elasti- in varie discipline che vanno dalla protezione civile, alla co che attorcigliavamo poi, ad valorizzazione del centro storico e all’informazione tu- un lato, utilizzando uno stec- ristica. “Il servizio attivo dal 22 gennaio, - precisa l’ing. chino di legno ed un pezzo di stearica, mentre prima aveva- Domenico Cerminara - è sicuramente un’occasione di mo provveduto con l’ausilio crescita personale per i volontari, ma anche un’oppor- di un coltello ad incidere, a tunità preziosa per aiutare le fasce più deboli della co- mò di denti, le estremità delle munità, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed ruote. Vinceva che superava economico della nostra cittadina”. “L’Associazione di più ostacoli e salite nel minor tempo possibile. Quando in volontariato ProItalia, intanto ha firmato un accordo di Quanti giochi semplici e me- e, allora sì, che lo strazio pro- novembre-dicembre, nei pae- partenariato con il comune di San Giovanni in Fiore, ravigliosi, una volta! I ragaz- vocato dal conficcarsi della si di montagna, aveva inizio perché insieme si possa far crescere e migliorare tutte zi li costruivano da soli: un punta delle altre trottole nel la mattazione dei maiali che, le attività previste dal servizio civile, svolte nell’ambito pezzo di legno, uno spago, corpo legnoso della “vittima”, a sentire gli anziani, costitui- dei servizi alla persona, della salvaguardia dell’ambien- due chiodi e via… Oggi, per si manifesta in amarezza sul va la ricchezza della famiglia, effetto della sequela di robot volto del proprietario. I con- i ragazzi si dedicavano al gio- te, dal patrimonio storico, artistico e culturale e della meccanici – tutto fatto, niente correnti si accaniscono sulla co della “pìpita”. La “pìpita” è protezione civile. da inventare – di quei giochi trottola-bersaglio spingendo- l’osso tibiale conosciuto con non ne sopravvive più nessu- la verso la “forca”, una specie la denominazione di astraga- no, quasi neppure il ricordo. di cerchio disegnato per terra lo che hanno alcuni animali Ho provato a far vedere a mio al cui centro è stata scavata come il porco. La “pìpita” ha figlio che sa tutto su Mazin- la fossa nella quale troverà sei facce, ma soltanto quattro ga, Ufo Robot e Megaloman, posto “u rrumulu” da colpire. servono al gioco e sono: “por- ANCHE IN SILA UNA STAZIONE DI METEOMONT come ci si divertiva, invece, Si può giocare a “gaccia” os- co”, che subisce la condanna; ai miei tempi (che non sono sia lanciando la trottola come A breve opererà anche in Sila il Servizio meteomont. neanche tempi tanto lontani) fa lo spaccalegna quando senza spendere nulla, adope- usa l’accetta; a “tira lazzu”, Una sorta di bollettino aggiornato 24 ore su 24, capa- rando semplicemente un po’ cioè lanciando il giocattolo ce di dare informazioni in tempo reale sulle condizioni di fantasia. Sicché ho tirato come fa il cavallaro quando dell’innevamento delle piste di sci e sulla sicurezza in fuori la mia bella “pìpita” di vuole prendere a laccio un montagna. L’iniziativa, per come appreso, è svolta dal maiale; il mio superbo “carrar- puledro che vive allo stato Corpo forestale dello Stato e dal Comando truppe al- mato” dall’elastico rinforzato; brado. Quando la trottola, in- il “battarulu” un po’ malan- fine, finisce alla “forca” tutti pine, in stretta partecipazione col Servizio meteo del- dato, ma ancora efficiente e, i concorrenti hanno diritto di l’Aeronautica militare. Scopo del servizio: aumentare la per finire “u rrumulu”, che ho infliggere le “picogne” stabili- sicurezza sulle montagne innevate, attraverso la pre- lanciato con nostalgia sul pa- te, provocando immancabil- visione e la prevenzione del pericolo valanghe. I dati vimento di cotto della nostra mente la fine del giocattolo. Il meteo-nivometrici del bollettino nazionale della neve e casa condominiale, sentendo- “battarulu”, invece, è un gio- ne ancora, a distanza d’anni, cattolo più semplice. Esso si delle valanghe sono consultabili sul sito www.meteo- la leggerezza sull’unghia del ricava da un ramo di sambu- “pìpita” che effettua la gioca- mont.org che garantisce undici edizioni al giorno. pollice, gustandone infine al- co a primavera, quando il mi- ta; “giudice” chi decide la con- l’orecchio il ronzio uniforme dollo della pianta è tenero e si danna; “mazza” che esegue che caratterizzava la mia trot- estrae facilmente. Si taglia un la condanna. La posizione di tola, certamente una delle più pezzo di ramo, nella parte più prestigio era detenuta ovvia- temute. ’U rrumulu che non diritta, si pulisce per benino mente, da colui che picchia- è altro che la trottola di legno sia esternamente che interna- va. Egli, infatti, servendosi di d’elce, me l’aveva costruita mente, togliendo – appunto – un fazzoletto annodato più maestro Giovambattista Ma- il midollo, ottenendo così una volte alla punta di un’estremi- razita e faceva parte dell’ulti- specie di cannoncino nel cui tà, magari bagnato con acqua mo stock di trottole realizzate foro vengono spinte le palle perché potesse fare più male, dal vecchio maestro al tornio di stoppa preparate impastan- distribuiva le botte che il giu- di legno, prima che moris- do con la saliva i fili di lino o dice decretava. A “pìpita” si se. “Cerca di mettere bene il di canapa e spinte poi utiliz- giocava interi pomeriggi e la perno, diversamente è meglio zando il “battarulu”, cioè un sera si faceva ritorno a casa non usarla”, mi aveva racco- cilindretto di legno, di poco il più delle volte con le mani mandato prima di consegnar- più lungo del cannoncino, gonfie per le botte ricevute, mela. Infatti, il pregio della con all’estremità una “testa” ma felici di averle anche date. trottola, sta nell’indovinare che gli consente di fermar- A tutt’altri giochi si dedica- la perpendicolarità e la giusta si alla giusta lunghezza. Se vano le fanciulle che privile- limatura del perno. Se per un il “battarulu” si usava molto giavano la “pupa”, realizzata fatale errore, il perno non do- nelle “guerre” tra bande riva- più delle volte con stracci vesse rispondere alle esigenze li, un posto di rilievo spetta- avvolti in modo stretto da tecniche del giocattolo, il pro- va pure al “carrarmato”, altro cordicelle o lacci di scarpe e prietario subirebbe l’umilia- prestigioso giocattolo ispirato in mancanza, con una grossa zione di vedere la sua trottola dalla memoria dello sbarco patata nella quale si potevano bersaglio degli altri “rrumuli” dei mezzi cingolati americani infilare anche le braccia e le gambe, fatte con pezzettini di legno, mentre d’estate erano le “petrille” il gioco preferito dalle donne: cinque sassolini levigati dall’acqua che sem- bravano confetti bianchi, i quali lanciati con mano lesta ed afferrati al volo nel corso di un rituale che solo la de- strezza riusciva a concludere. Era questo il modo di diver- tirsi dei ragazzi di un tempo privi di risorse economiche, ma dotati di grande fantasia, che apriva loro la mente in- gegnandosi nella costruzione dei loro giocattoli.

Pag.  Nella patria dello zafferano e del tartufo nero Opinioni Vi aspetta Lino Un allievo della nostra scuola alberghiera tenta di ristrutturare un antico borgo Il cancello della...... di Maria Pia Argentieri discordia Gentilissimo Direttore, preme segnalarle di non condividere lo scritto del Prof. Giu- seppe De Luca, pubblicato su Il Corriere della Sila del mese scorso, titolato: “A proposito del cosiddetto “canciellu ‘e re sarde”. La lettera del Professore, che sembra concepita per giustificare e difendere anche il suo lavoro circa l’intervento di ristrutturazione urbanistica del convicinato Fontanella (a mio avviso mal concepito, ancorché mal riuscito), si appel- questa collina sempreverde, hanno vendute facilmente, ora la ai principi della scuola italiana del restauro, quando il da dove lo sguardo spazia dal che hanno visto quello che sta gruppo di responsabili del progetto e dell’intervento hanno Corno Grande del Gran Sasso sorgendo, hanno resistenza a dimostrato di eludere, proprio in quest’occasione, sia nella d’Italia fino al massiccio del vendere; compreso il sindaco teoria sia nella pratica, le intese internazionali e le norme di Velino-Sirente, arriva ogni sera che ha messo già mano alla tutela italiane impartite dal Codice dei Beni Culturali. Sta di da L’Aquila (distante appena sua, perché vuole tornare ad fatto che lo slargo ricavato, attraverso soppressioni di beni venti chilometri), ma anche da abitare dove è nato, lasciando culturali autentici, in definitiva, ha costituito l’occasione Lino Guarascio Pescara, una clientela esigente l’appartamento nuovo al cen- per gli addetti ai lavori di proporre una loro interpretazione per assaggiare la “nouvelle tro. “Punto sugli americani e del vuoto urbano ottenuto, riempiendo lo stesso con segni, Avete avuto il piacere di essere cuisine” dello chef silano ri- i giapponesi, che hanno esi- modelli, materiali avulsi dal contesto storico, (vetro, “sam- stati a cena o a pranzo qualche chiamato quassù da Anna, la genze di questo genere e sono pietrini”, etc.) che nulla hanno a che fare con la semiotica volta da un barone? Se non sua compagna di vita, una dot- disposti a spendere. – ci dice sedimentata di quella maglia urbana concretizzata a partire l’avete ancora fatto andate a toressa in geriatria all’ospedale - E’ chiaro che alle abitazioni dal XVI secolo. Come noto, nei tempi passati, con presun- Casa dei baroni Cappa a Prata aquilano. Ma la rivoluzione dovranno corrispondere odori zione di leggerezza simile, è stata cambiata la toponomastica d’Ansidonia, in Abruzzo, la vera di Lino Guarascio non è e sapori dei tempi antichi, per- del centro antico, cancellando la memoria sedimentata in patria dello zafferano e del tanto in cucina, dove indubbia- ciò sto pensando che il vino secoli, facendo in modo che i nomi dei luoghi immessi non tartufo nero, che si sposano mente è gran maestro, ma è nel ogni cliente dovrà spillarselo coincidessero con i topos richiamati nei documenti storici, volentieri con il “Montepul- borgo cittadino, dove è impe- da solo dalla botte così s’ine- col risultato che i toponimi originali, non sono più facil- ciano d’Abruzzo”, il vino rosso gnato a ristrutturare decine di brierà prima ancora di berlo, mente rintracciabili. Sempre in nome del progresso, l’Am- rubino intenso con una tempe- piccole casette abbandonate, sentendo scorrere nella caraffa ministrazione precedente ha demolito, senza colpo ferire, ratura obbligatoria di servizio salvaguardandone nei minimi il suono, che lascia pregustare la Taverna costruita dall’abate Salvatore Rota, una struttura di 16°-18°. Ma se per caso dalla particolari l’architettura di un quel sapore del cui odore è cantina dovesse arrivare un tempo: colombaie, caminetti impregnata la cantina. E così sorta per accogliere i coloni del Casale fondato nel 1530 po’ più fresco, aspettate un e cantine comprese. “Non ho nella stanza dei salami e in dopo l’autorizzazione di Carlo V. In quell’occasione, come po’ a berlo, magari passandoci voluto un architetto perché quella dei formaggi ognuno in altre, si è predicata la necessità di allargare una strada le mani sopra la bottiglia per mi avrebbe alterato lo stile, va e si serve come e quanto (che era ed è senza uscita) col risultato che la taverna del riscaldarlo, perché è tutt’altra - ci racconta Lino – e così ho vuole”. Insomma, così facendo 1500, caposaldo della storia urbana, è stata demolita per far cosa a temperatura giusta. A fatto tutto da solo: questa è la ognuno si sentirà veramente a posto ad una struttura in cemento armato, assolutamente in fare gli onori di casa è Lino stanza della luna, per esempio, casa propria. E’ chiaro che alla contrasto ed in violazione delle norme urbanistiche, a loro Guarascio, uno dei tanti gio- che ho destinato alle coppie la fine di una vacanza da fiaba, volta ulteriormente calpestate dalla non attività di control- vani usciti dalla Scuola alber- prima notte di nozze; l’altra è c’è da pagare il conto. Ma che lo e repressione del reato, con la beffa finale che la strada ghiera di San Giovanni in Fio- la stanza del castello, della ci- volete che sia qualche dollaro invece di essere allargata è stata ristretta. E’ lunga la lista di re, che da dieci anni ha fatto di vetta e così via…” Inizialmente o qualche yen in più, per chi casi come questi, tra cui compare anche l’alterazione delle questa località un avamposto quelle catapecchie lasciate ha fatto parecchie miglia per cosiddette “catacombe”, che invece di essere riportate alla del turismo d’elite: infatti, su all’incuria del tempo gliele arrivare quassù? luce e valorizzate, anni or sono, qualcuno ha pensato bene di utilizzarle per smaltire il liquame fognario del centro antico, tanto per renderle impraticabili. Nell’Europa post bellica, Ce ne sono di veramente artistiche, forgiate dall’estro di bravi maestri ma anche in tempi recenti, ad Assisi, Padova, Mostar, così come in Calabria a Civita (ponte del diavolo), etc., è stato dimostrato che da un processo di anastilosi virtuale, di beni Tiritacchita a la vuoccula culturali distrutti, si può passare anche a copie storicamente Alcune riportano la data di nascita che corrisponde a quello della casa e/o tecnicamente fedeli. E’ palese che in alcune ricostruzioni (una data); di una famiglia definiti nella vita pratica di operate in questi luoghi è stato introdotto un nuovo ordine (un nome) e di un maestro( ogni giorno. Perciò chi ce l’ha etico, che non mira a ripristinare il bene culturale, ma una il marchio) a cui attribuire li conservi bene; chi n’è privo, “filologica memoria storica del monumento”. Di certo le quell’opera, perché più delle invece, ne cerchi qualcuno ricostruzioni eseguite, sotto l’osservazione di esperti di tut- volte di un’opera artistica si in quelle case diroccate di to il mondo ed in particolare dell’Unesco, puntano ad una tratta. La vuoccula non è altro campagna dove vuoccule e cu- riproduzione fedele dell’originale, dunque in questi luoghi che il battiporta ovvero quel laturi non hanno più ragioni non si è colta l’occasione di interpretare, in chiave attuale, cerchietto di ferro o di ottone d’essere. Accettiamo, dunque, il significato storico dei beni culturali distrutti, ma di ripro- che viene piazzato al centro le innovazioni del citofono o porne il loro aspetto monumentale o la sua memoria storica. del portone per bussare e che del campanello elettrico, ma in tempi passati i ragazzi pren- salvaguardiamo nello stesso In tal contesto evolutivo delle norme, sostanziato da esempi devano di mira per giocare a tempo le cose del passato, concretizzati in ambito nazionale e internazionale, la lettera tiritacchità, mentre il cosid- perché prima o poi torneranno del Prof. De Luca sembra tecnicamente avulsa dalle direttive detto “culaturu” apre la porta nuovamente di moda e i costi e dalle norme, ma vincolata ad opinioni a cerchia ristretta, quando si muove in un certo non saranno certo quelli di dettate da condizionamenti di tipo emotivo e culturale della senso, sollevando la sbarra di un tempo. volontà, anche inconscia, di far prevalere l’opinabile scelta ferro che dall’interno la tiene di introdurre in un contesto urbano significativo, i segni del chiusa. Di vuoccule e culaturi nostro tempo a discapito di quelli tracciati e sedimentati in Ha ragione Mario Iaquinta ne abbiamo ammirati tanti in cinque secoli di storia. Noi crediamo che le nostre opere quando sostiene che la storia questi giorno, seguendo l’iti- debbano restare scritte nel volto delle città solo perchè sono di un paese si può raccon- nerario che Mario Iaquinta, ha espressione della cultura di cui siamo interpreti, comunque tare in mille modi ma che percorso per fotografarli e non tuttavia nulla deve essere nascondiamo il nostro stupore essa si manifesti. Tuttavia queste opere moderne, per palesar- trascurato, se la si vuole rac- per averne visti veramente si, non hanno bisogno di sopprimere, soppiantare, prendere contare fedelmente, neppure di belli: autentici capolavori il posto, o non tener conto di altre opere, che sono espressioni il più piccolo dettaglio che che meritano di essere sal- della cultura di chi ci ha preceduto, anche se queste non sono in apparenza può sembrare vaguardati se non vogliamo state concepite in seno a contesti accademici, o pseudo tali. insignificante. Ed a prova di appiattire la nostra storia, che Su tutto mi sembra prevalga un sotteso filo di presunzione e questa sua affermazione ci è fatta anche di queste idee e contestualmente aleggia, come al solito, una cultura di con- mostra una serie di vuoccule di questi manufatti artistici fusione, che miscela indistintamente l’urbanistica e l’arredo e culaturi, fotografati con cura che i nostri antenati ci hanno urbano, la storia e la contemporaneità, per ottenere, ancora nei minimi particolari, perché saputo sapientemente traman- una volta, un altro percorso incomprensibile. proprio in quei particolare si dare nel tempo. Belli, raffinati, possono nascondere elemen- artistici e pratici questi batac- ti chiarificatori di un epoca chi, hanno svolto ruoli ben Le foto sono di M.Iaquinta Arch. Pasquale Lopetrone

Pag. 10 Il turismo culturale una marcia in più per decollare Opinioni Palazzo Lopez, la memoria Proviamo a celebrare gli onesti! dei sangiovannesi Mi sento avvilito dinnanzi alcune affermazioni. Oggi in una Conserva tuttora gelosamente il segreto di un progetto ambizioso società che è figlia di due guerra mondiali, che è figlia di innumerevoli dittatori (alcuni puniti per i loro genocidi, altri che puntava ad anticipare l’Unità d’Italia no), che si vede ogni giorno impegnata a combattere battaglie ...... di moralità e legalità contro pedofili, spacciatori, stupratori, di Franco Fabiano ladri, assassini, e chi più ne ha ne dica. Che fa di tutto per cercare di tutelare le nuove generazioni da stili di vita violenti Ci sono dei palazzi che si ed immorali, prima tra tutte lo studio dell’educazione civica rendono interessanti per il nelle scuole. Poi parla di amnistia per i terroristi degli anni sito dove sono stati ubicati. di piombo. Si mette un limite temporale oltre il quale far Altri per la bellezza archi- decadere ogni reato, dare l’impunità e quindi la libertà. Non tettonica o paesaggistica di credo proprio che si tratta di giustizia. Vi dirò di più, non riesco cui godono. Altri, ancora, ad accettare la nuova moda, perché di moda si tratta, che sta per l’importanza strategica o prendendo piede negli ultimi tempi, che mira a celebrare chi militare che rivestono o per negli anni passati ha commesso reati. Si! Noi ci troviamo di qualche intrigo amoroso che fronte amministratori, (vedi esempio Crotone), che premiano nascondono, come quello terroristi, perché a prescindere della sigla che li identifica in sentimentale della baronessa una o un’altra organizzazione questi sono. Sentiamo dire che Di Carini, in Sicilia o come vengono premiati per l’alto contributo letterario, culturale o quegli altri dell’Alta Savoia che dir si voglia. Ma chè, ma cosa. Innanzi tutto mi si deve dire che per la loro profonda peri- come si è potuto pensare di far incontrare il fondatore delle br fericità sono stati trasformati Curcio con degli studenti e come si può pensare oggi di voler in “case private” da gioco e integrare dei criminali (che tra l’altro già sta avvenendo, vista da mercatini delle pulci…Il la presenza in parlamento di ex prime linee), senza avere la Palazzo Lopez di San Gio- certezza che si siano pentiti degli attacchi ai danni dello Stato. vanni in Fiore, invece, non Invece di dare maggiore visibilità a quelle vedove e a quegli ha niente di simile. Anzi se orfani, persone alle quali non è stato portata via semplicemente non fosse per la mole delle una figura cara, ma in alcuni casi anche il futuro. Mi è capitato Camera dove soggiornarono Emilio Bandiera e Domenico Moro pietre squadrate dei suoi can- di assistere ad un convegno svoltosi a San Giovanni in Fiore toni ricadenti su Via 25 Apri- tificio della bellezza pae- sato, per le meno in questa di un ex appartenente (almeno così si dice) a potere operaio. le ed il portale solennemente saggistica ed architettonica circostanza; questo, semmai, Devo dire che il rispetto che ha dimostrato verso l’uomo come bordato che lo rendono im- della materia e delle illusio- lo faranno gli eredi, gli storici essere mi ha stupito, per non parlare dell’alta preparazione ponente, esso, nonostante ni che essa produce. In que- e gli architetti, perciò non si culturale (docente universitario tra le altre cose). Ma quando l’atrio abbondante delle sca- st’antico palazzo del centro allarmi nessuno! Non chie- ha esclamato le parole “voi di San Giovanni in Fiore siete linate con la volta a crociera storico, un tempo, non solo diamo neppure di espropria- fortunati, perché avete ancora il tempo di fermarvi e guardare e la quiete misteriosa delle ritrovo di belle donne, di pa- re i “diritti” dei loro legittimi le stelle”. Bè allora ho capito, perché non sarei potuto mai sue stanze, privo di un affre- trioti liberali e di mazzinia- proprietari. Il solo ed unico essere stato d’accordo con quella persona. Non si può venire sco o di una qualche nicchia ni d’ogni parte d’Italia, il 19 problema che si pone, ovvia- in un centro dilaniato dalla disoccupazione, dove i giovani o capitello decorativo che lo giugno 1844 furono deporta- mente, alla nostra coscienza scappano verso il nord e fare simili affermazioni. Mi crolla la addolcirebbero, apparirebbe ti, tra gli altri, dopo la loro di cittadini attivi, non è tanto piramide di carte da gioco che hai costruito. Il disagio che vive un giovane trentenne, che ha una ragazza da più o meno dieci al visitatore forestiero, triste cattura alla Stragola, Emilio quello di stabilire chi debba anni ed è iscritto nelle liste di collocamento da quando aveva e malinconico. Nemmeno il Bandiera e Domenico Moro. essere, di questi palazzi sto- sedici anni, non credo proprio che abbi la voglia di guardare fascino della presunta scu- Un fatto oscuro e travolgen- rici, il proprietario: se privati le stelle. Lo afferma uno che ha trascorso e trascorre molto deria e l’entrata posteriore di te che portò, tristemente alla e liberi cittadini o l’istitu- tempo a perdersi nell’infinito dello spazio celeste. Ma per non sicurezza di Via Pilla, alme- ribalta della cronaca interna- zione pubblica che vacilla, uscire troppo fuori tema, mi chiedo e vi chiedo, ma davvero no per come si presenta dalle zionale, tra le Corti e le cit- ma quello di sollecitare la siamo convinti che questi possono essere degli esempi per le spoglie “feritoie”, lo rendono tà più importanti d’Europa, conservazione dei “simboli” generazioni future? Siamo convinti davvero di voler presentare attraente; per quello, infatti, il nome di San Giovanni in che in essi sono contenuti e degli esecutori e dei mandanti di rapine e di omicidi come ci vorrebbe l’incanto della Fiore e del Palazzo dove que- i fini che, man mano, si sono modelli, per tutti quegli adolescenti che si aprono alla vita degli scultura e dell’architettura. sti furono detenuti, come venuti a sovrapporre nel adulti. O magari sarebbe più opportuno presentarli come dei Il suo, però, è un valore assai riferimento tragico e dram- corso della loro storia con criminali pentiti dei reati compiuti, nei giorni di celebrazione più grande e consistente per matico che segnò profonda- gli scopi a cui deve esserne delle vittime di quegli anni maledetti. Evitiamo che l’ipocrisia la città, se si tiene conto della mente non solo il corso della indirizzato l’uso, la gestione e la fame di notorietà prenda il sopravento e continui a farci storia e dell’identità colletti- nostra storia civile, politi- e il mantenimento di questi compiere questi errori. I veri eroi della Repubblica Italiana va del nostro popolo, dell’ar- ca e morale di piccola città tesori, affinché si possa con- sono quelli che hanno lottato per farci stare con il blocco monastica, ma servare meglio “la memoria” occidente, che hanno sempre pensato all’Italia come un paese del futuro as- del nostro popolo da cui trar- libero e democratico. Se proprio vogliamo celebrare qualcuno, setto politico re gli auspici di un avvenire perché ci piacciono i banchetti, celebriamo quegli uomini e dell’Italia e del- migliore, per noi e i nostri fi- nessun altro. l’Europa. Infat- gli, che non sia più quello di ti, non a caso, “tradire” o di emigrare! Ma Francesco Gallo dopo quell’epi- una sorta di “Museo delle sodio, di cui il Memorie e di Risorgimento Palazzo Lopez, collettivo”. Certo, dopo tutte ne conserva quelle ampie ed appassiona- Tutte le occasione gelosamente il te discussioni che abbiamo segreto affasci- sentito sul recupero urba- sono buone per leggere nante della me- nistico di San Giovanni in moria, la sto- Fiore e sul “modo nuovo” di il “tuo” giornale ria del popolo amministrare queste risorse, sangiovannese ci saremmo aspettati un in- è cambiata. A tervento diretto del Comune noi che scri- o perlomeno un’opera di me- viamo, ovvia- diazione tra pubblico e priva- mente, non in- to, che portasse ad acquisire teressa parlare l’immobile per usi pretta- della bellezza mente culturali e così resti- architettonica tuito alla gente della Sila alla del Palazzo o quale appartiene di diritto. della sua storia Così come peraltro avvenuto antropologica con altri palazzi gentilizi del ed affettiva di paese, che sono diventati di quel nobile ca- pubblica fruizione. Portone d’ingresso di casa Lopez (foto M.Iaquinta)

Pag. 11 Suonavano per avvertire i paesani delle incursioni aeree nemiche nel nostro cielo Come al solito il problema si è posto a seguito del pienone a Palumbosila Le campane Feste senz’acqua per molte famiglie Mentre a Cassandrella 12 litri al secondo del coprifuoco sì perdono nell’omonimo torrente Redazionale E così molti si rifugiavano nelle grotte scavate sottocasa Ci risiamo l’acqua è man- per combattere la paura cata puntualmente alla vigilia delle feste più im- di Emilio De Paola portanti dell’anno, con- fermando il sospetto che illuminazione pubblica, si quando si riempie di tu- camminava con qualche pila e risti il villaggio Palumbo, quasi a tentoni. Per la retorica inevitabilmente accade fascista sui fronti tutto andava qualcosa all’impianto di bene, anche quando ameri- pompaggio del “Brigante” cani ed inglesi avanzavano. che finisce con l’infastidi- L’impero di Mussolini si stava re la nostra popolazione. disfacendo, mentre sui muri Ora se il problema è cro- indelebili le scritte “Vincere- nico, tanto vale studiare mo!” o, ancora, “Spezzeremo la patologia per evitare le reni alla Grecia”. Noi ai l’acuire del male. E la margini geografici e politici soluzione vivaddìo c’è. vivevamo in un paese vuoto I dodici litri d’acqua al e senza voce, attendendo con secondo captati nei pres- fatalismo un destino che non si di Cagno e incanalati conoscevamo. Nella confusio- per quattro-cinque chi- ne di voci di quel periodo si lometri, si riversano inutilizzati nel torrente Cassandrella, temeva il passaggio di soldati perché a suo tempo non si sono trovati i soldi necessari a tedeschi provenienti dal mare far proseguire la condotta idrica fino a Garga. Secondo una Il suono delle campane della degli altri, poiché le grandi e e le famiglie nascondevano a stima approssimativa, occorrerebbero meno di 200 milioni Chiesa Madre era inequivo- fortissime arcate della chiesa, questi predatori i pochi pre- di vecchie lire, per risolvere definitivamente il problema cabile: allarme aereo. Rafele lo proteggevano dagli eventua- ziosi che custodivano gelo- dell’approvvigionamento della nostra popolazione, ma la Cerminara, il sagrestano ti- li bombardamenti, meglio del- samente, come qualche anno soluzione sembra non interessare proprio nessuno e viene rava le corde con fare spa- le nostre case. La nostra grotta prima, quando infossavano rimandata di anno in anno, con la speranza, che il Padreter- smodico, bisognava avvertire delle frasche era diventata così i recipienti di rame richiesti no inondi le nostre contrade con un diluvio continuo, sicché i paesani che i bombardieri un ricovero indispensabile e dal Duce per produrre armi poi non si ha veramente più bisogno del prezioso liquido. inglesi stavano attraversando sicuro e ne usufruivano anche di guerra. Allora una richie- Cosa si aspetta a chiedere un finanziamento straordinario il nostro cielo. Per fortuna alcuni vicini. La famiglia Bar- sta del Fascio sangiovannese alla Regione o addirittura alla Provincia, cui compete da non gettarono mai bombe sul berio a due passi da noi veniva venne fatta alle nostre donne; qualche tempo la politica delle acque? Siamo stanchi di nostro paese, ma la paura fa- compatta a ripararsi con noi con ogni possibile prudenza ripetere sempre le stesse richieste in un paese dove l’acqua ceva tremare le vene e i polsi. nel salvifico tugurio. Donna dovevano coprirsi il rituortu grazia a Dio non manca di certo. Solo che gli uomini pre- Nella mia casa paterna alla Maria, la nonna di famiglia, con scialli o risvoltando in posti a garantire questo servizio sono in tutt’altre faccende Fontanella esisteva una grande si avvolgeva in una coperta testa ’u cammisuottu in quanto affaccendati e, il problema si rimanda alle calende greche. grotta scavata nella roccia che e biascicava il rosario con la risultava visibile dagli aerei in Intanto, occorrono – a nostro giudizio - nuovi serbatoi, dove serviva per mettere la riserva corona tra le mani tremanti. ricognizione. Pane nero, caffè raccogliere l’acqua che confluisce durante le ore notturne, delle “sarcine” di frasche di Ricordi ed incubi di guerra, di orzo o di ceci abbrustoliti, per garantire una distribuzione “più lunga” e per meglio pino, da ardere nel forno di ma di una guerra che abbiamo sigarette di tabacco da mozzi- servire quei quartieri lontani dagli attuali centri di raccol- Nicoletti, quando si faceva il sentito raccontare dai giornali coni con cartine di giornale, ta. Pensiamo, per esempio, ad un nuovo serbatoio a Colle pane. Era il nostro rifugio an- e dalla radio, anche se un solo abiti rivoltati o con cento Ciuccio, che potrebbe servire quel villaggio e l’Olivaro, tiaereo. Portavamo la lucerna episodio reale lo abbiamo avu- toppe, galline sotto il letto, ma pensiamo anche ad un nuovo serbatoio nella zona di a petrolio perché spesso se to con un mitragliamento di restano alcuni dei simboli Bonolegno, che potrebbe far giungere l’acqua fino alla zona n’andava la luce ed, ammuto- caccia inglese a Vallepiccola in del nostro tempo oscuro di dell’Ospedale. Se mai si programmano certi interventi, mai liti, come se dagli aerei potes- cui furono uccisi due sangio- miseria dimenticata, che sono si riesce a risolvere i problemi della gente. E quello dell’ap- sero ascoltarci, aspettavamo vannesi: Giovanni Astorino e segni vivi della nostra storia. provvigionamento idrico è un problema sentito, serio ed il “cessato allarme” sempre al suo figlio Pietro, di appena 18 Tutto è passato: fame, morti improcrastinabile! suono delle campane, ma que- anni, entrambi dipendenti del in guerra, vedove, orfani. Ri- sta volta con un tocco diverso, barone Passalacqua. Vigevano flettiamo e ringraziamo Iddio. quasi allegro. Rafele era tutto in paese disposizioni rigidis- Ora le campane il successore compreso del suo impegno di sime per l’oscuramento: non di Rafele le suona per annun- mettere in salvo tante anime, doveva intravedersi nessuna ciare la messa, mentre la grotta SEI-ESSE S.p.A. anche se lui era più al sicuro luce dalla finestre, niente tornò poi…alle frasche. INDUSTRIA DELLA CARTA Una manifestazione promossa dall’Associazione Cuochi sangiovannesi Via della Lora, 21 50031 Barberino di Mugello (FI) Carta igienica Viva la pasta! Asciuga tutto Pasta, pasta e ancora pasta, questa la manifestazione promossa dall’Associazione Cuochi sangio- Tovaglioli vannesi, svoltasi nei locali del ristorante San Bernardo del grosso centro silano. Una kermesse tutta incentrata sul cibo mediterraneo per antonomasia. A decretarne le lodi di questa vivanda a base di Fazzoletti farina, mista a liquido, è stato Emilio De Paola, lo storico sangiovannese che addirittura ha scritto su questo prodotto alimentare una vera e propria ode. Gustavo Congi chef poi, ha ancora di più esaltato il valore nutrizionale della pasta ed ha poi chiarito che la bevanda che meglio si accompagna e che si presta a quest’abbinamento gastronomico e che in molti casi è utilizzato per realizzare il “ristretto” del condimento è il vino. Insomma, fresca, secca, all’uovo o ripiena, la pasta è ritenuta da tutti la “Regina” incontrastata della gastronomia sangiovannese e calabrese, non solo per la dieta ma anche per ragioni economiche e sociali. Fra i tipi di pasta che si consumano la parte del leone la fa certa- mente la pasta secca, che in percentuale ai consumi a San Giovanni in Fiore e in Calabria, ne copre una quota pari all’80% ed il consumo medio annuo pro-capite è di 28 kg. a persona. Anche per la dieta la pasta è importante, sostengono gli chef del sodalizio silano: la pasta sazia ma non ingrassa, anzi è il miglior carburante e il più pulito per l’organismo. I suoi carboidrati sono la principale fonte di energia, bruciando, infatti, favoriscono la mobilizzazione dei grassi accumulati, contrariamente alla carne. La pasta, specialmente se integrale, contiene una percentuale di fibre che mantengono attivo l’intestino e contrastano l’obesità. La manifestazione si è conclusa con vari assaggi di questo prodotto alimentare, all’unisono poi, è stato lanciato lo slogan “Viva la pasta”.

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