di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

PAES

Piano d’Azione

per l’Energia

Sostenibile

Comune di Sezze

Regione

PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 1 Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

Comune di Sezze

Via Diaz, 1 04018 Sezze (LT) Telefono: 0773.803809 E-mail: [email protected] PEC: [email protected] Sito: www.comune.sezze.lt.it

Il documento è stato redatto da:

www.sinproambiente.com

Venezia ,2018

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Indice

L’iniziativa ...... 7

Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile ...... 8 Contesto normativo internazionale ed europeo ...... 10

Contesto Europeo...... 10 Contesto normativo nazionale ...... 12

Impegno politico del Comune di Sezze ...... 17 Risorse umane ...... 17

Clima ...... 20 Popolazione ...... 22

Sistema insediativo ...... 23 Infrastrutture e trasporti ...... 23 Sistema produttivo e socioeconomico ...... 24 Impianti fotovoltaici nel territorio comunale ...... 25

Il cambiamento climatico in Lazio ...... 27 Temperature...... 27 Precipitazioni...... 28 Definizioni ...... 29 Fattori di emissione ...... 30 Metodologia di calcolo ...... 32 Edifici e infrastrutture ...... 33 Trasporti ...... 37 Produzione locale di energia ...... 40 Consumi ed emissioni ...... 41 IBE 2010 ...... 45

IBE 2014 ...... 47 Il Comune di Sezze in azione ...... 49

Interventi sul patrimonio comunale...... 51 Piano regolatore dell’Illuminazione Comunale ...... 51

Certificazione energetica edifici ...... 52 Settore mobilità ...... 54

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PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 3 Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

Manifestazioni ad impatto zero ...... 56 Comunicazione e coinvolgimento ...... 56

Sintesi delle azioni ...... 59 Schede azione ...... 60

Obiettivo finale ...... 78 BUONE PRATICHE ...... 79

Pianificazione territoriale ...... 81 Gestione ambientale ...... 82

Riqualificazione energetica degli edifici ...... 88 Il trasporto elettrico ...... 92

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Provincia di Latina Presentazione del Vice Presidente

Il cambiamento climatico rappresenta una delle maggiori sfide che l’umanità dovrà continuare ad affrontare nei prossimi anni. I rischi per il nostro Pianeta e per le generazioni future sono enormi e ci obbligano ad intervenire con urgenza. L’Unione Europea guida la lotta contro il cambiamento climatico e la ha adottata quale propria priorità massima. Il “Patto dei Sindaci” è un’iniziativa di tipo volontario molto ambiziosa, che impegna le città aderenti ad andare oltre gli obiettivi fissati dall’Europa per il clima e l’energia e a ridurre le emissioni di Co2 entro il 2020 di almeno il 20%, attraverso lo sviluppo di politiche locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, stimolino il risparmio energetico negli usi finali e favoriscano così la riduzione dei consumi di fonti fossili.

In tutto questo le città possono, infatti, giocare un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico, ecco perché la Provincia di Latina ha creduto sin dall’inizio a questo progetto Europeo tanto da diventare ente capofila e punto di riferimento non solo per i Comuni del proprio territorio. Il PAES (Piano d’azione per l’energia sostenibile) quindi, si configura come il documento chiave che i Comuni intendono adottare al fine di perseguire gli obiettivi 2020 del Patto dei Sindaci.

La sfida è senz’altro quella di innescare un processo virtuoso e sinergico che vede convergere tra loro gli obiettivi vincolanti assunti dai Paesi membri dell’Unione Europea con quelli volontari assunti dai Governi locali. Attraverso il coordinamento del Patto dei Sindaci la Provincia di Latina si è posta quale obiettivo, sin dalle prime fasi dell’insediamento, di raggiungere il primo fondamentale traguardo: l’approvazione dei piani. Abbiamo ottenuto, grazie alla sensibilità degli amministratori locali in materia ambientale le approvazioni consiliari da parte dei 33 Comuni della nostra Provincia.

Con questa iniziativa è in atto una nuova fase di attenzione e di politiche attive sulle questioni dell’energia. Occorre ripartire, avendo a protagonisti i territori e le realtà locali. Abbiamo il dovere morale e istituzionale di costruire territori più sostenibili, attraenti, vivibili e ad alta efficienza energetica.

Latina 12 febbraio 2018

Il V. Presidente

Giovanni BERNASCONI

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Comune di Sezze Presentazione del Sindaco

Cari cittadini,

Il PAES ( PIANO DI AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE ),

è un documento che descrive progetti e azioni che il Comune metterà in campo per contribuire a raggiungere l’obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni di anidrite carbonica entro l’anno 2020.

La nostra amministrazione ha aderito alla iniziativa Europea “Patto dei Sindaci” perché vuole impegnarsi concretamente con interventi concreti che possano, positivamente, influire vita di tutti i giorni e migliorarla in modo importante.

Chiaramente non basta lo sforzo dell’ente ma occorre una vostra collaborazione, affinché possiate contribuire a raggiungere l’obiettivo prefissato, ponendo in essere vostre azioni private che vadano nella stessa direzione; così facendo, da una parte avremo l’effetto positivo e immediato della riduzione delle spese e dall’altro l’orgoglio di aver contribuito alla salute dell’ambiente e del territorio in cui viviamo.

Vi chiedo , quindi di seguire attentamente le fasi di questo progetto e di adoperarvi per assicurare una vita migliore ai nostri figli.

Con affetto e rispetto.

Il Sindaco

Dott. Sergio Di Raimo

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fonti fossili e gli scenari che si aprono quando si Il Patto dei Sindaci consideri la loro esauribilità temporale invitano ad una complessità e generalità di analisi che non è solo tecnico L’iniziativa scientifica, ma si apre a molteplici altri aspetti multi ed Il Patto dei Sindaci (Convenant of Mayors) è un’iniziativa interdisciplinari che possono essere sintetizzati nel promossa dalla Commissione europea per coinvolgere diffuso concetto di sviluppo sostenibile. attivamente le città europee nella strategia europea verso la sostenibilità energetica ed ambientale. Tutti i firmatari del Patto dei Sindaci prendono l’impegno L’iniziativa é stata lanciata dalla Commissione il 29 volontario e unilaterale di andare oltre gli obiettivi Gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della dell’UE in termini di riduzioni delle emissioni di CO2. Per Settimana europea dell’energia sostenibile (EUSEW le sue singolari caratteristiche, essendo l’unico 2008). movimento di questo genere a mobilizzare gli attori locali e regionali ai fini del perseguimento degli obiettivi Le amministrazioni locali, in virtù della loro vicinanza ai europei, il Patto dei Sindaci è considerato dalle istituzioni cittadini sono in una posizione ideale per affrontare le europee come un eccezionale modello di governance sfide in maniera comprensiva. In particolare, esse si multilivello. impegnano a rispettare l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra nocivi del 20% entro il 2020, come previsto dalla strategia 20-20-20 dell’Unione europea. Il Per raggiungere questo obiettivo i governi locali si impegnano a: Patto dei Sindaci per l’energia rappresenta anche un’occasione di crescita per l’economia locale, favorendo • Preparare un Inventario Base delle la creazione di nuovi posti di lavoro ed agendo da traino Emissioni (IBE), per lo sviluppo della Green Economy sul proprio territorio. • Presentare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), approvato L’obiettivo del Patto é aiutare i governi locali ad dal Consiglio Comunale entro l’anno assumere un ruolo punta nel processo di attuazione successivo all’adesione ufficiale al Patto delle politiche in materia di energia sostenibile. La dei Sindaci, e includere concrete misure per ridurre le emissioni almeno del 20% Pianificazione Energetica ed Ambientale di un territorio entro il 2020, oggi rappresenta uno strumento in grado di rispondere alle necessità che provengono da un diverso modo di • Pubblicare regolarmente – ogni 2 vedere la produzione di energia, il suo consumo negli usi anni dopo la presentazione del Piano finali, le interazioni indotte sull’ambiente. In virtù di una – un Rapporto sull’Attuazione visione integrata, è possibile cogliere le opportunità approvato dal consiglio comunale che economiche e finanziarie che il processo di indica il grado di realizzazione delle pianificazione consente. In un momento politico che azioni chiave e i risultati intermedi. vede maggiore responsabilità alle Amministrazioni decentrate, con lo Stato Centrale che si fa garante del rispetto del principio di sussidiarietà, queste opportunità vanno colte e rappresentano elementi di buon governo. “ Attraverso il Patto dei Sindaci, l’UE ha mostrato al Inoltre la Pianificazione Energetica ed Ambientale dà resto del mondo l’unione dei suoi cittadini nell’impegno a ridurre le emissioni di CO2. Grazie a concretezza operativa al concetto di sviluppo sostenibile questo movimento pionieristico, i paesi e le città di e, essendo un atto politico, è sinonimo di impegno a tutta Europa stanno sviluppando soluzioni realizzare una società migliore da condividere con le autonome basate sulla partecipazione dei cittadini generazioni attuali e da lasciare alle generazioni future. Il e volte ad affrontare questo problema globale di tema dei cambiamenti climatici prodotti dall’uso delle estrema urgenza.” (José Manuel Barroso- ex presidente della Commissione Europea). 7

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Il Piano d’Azione per l’Energia approvato dall’autorità locale rappresenta quindi un’opportunità per ridurre il livello di emissioni. Sostenibile La redazione del Piano d’Azione costituisce la seconda Gli elementi chiave per la preparazione del Piano sono: fase formale, la prima riguarda l’adesione, e la principale • svolgere un adeguato inventario delle emissioni fase operativa dell’iniziativa; dalla firma del Patto infatti di base; l’Amministrazione ha un anno di tempo per predisporre • assicurare indirizzi delle politiche energetiche di ed approvare il proprio Piano. lungo periodo anche; Il piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) è un • mediante il coinvolgimento delle varie parti documento chiave volto a dimostrare in che modo politiche; l'amministrazione comunale intende raggiungere gli • garantire un’adeguata gestione del processo; obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride • assicurarsi della preparazione dello staff carbonica entro il 2020. In questa visione, le realtà coinvolto; comunali rappresentano la cellula istituzionale più • essere in grado di pianificare implementare piccola alla quale può essere richiesta responsabilità in progetti sul lungo periodo; tema di pianificazione energetica e possono essere • predisporre adeguate risorse finanziarie; fissati degli obiettivi. Il Sindaco, nella figura di • integrare il Piano nelle pratiche quotidiane responsabile degli impegni che competono al Comune, dell’Amministrazione Comunale (esso deve far assume, quindi, un nuovo compito-dovere, quello di parte della cultura dell’amministrazione); assicurare il raggiungimento in tema di produzione e • documentarsi e trarre spunto dagli altri comuni consumi energetici di obiettivi quantitativi. aderenti al patto dei sindaci; • garantire il supporto dei portatori di interesse e

Per semplicità operativa e per dare maggior rilievo a dei cittadini. quanto oggi è ritenuto di maggiore urgenza, i PAES impegnano le Amministrazioni Comunali al solo Il Piano individua quindi fattori di debolezza, rischi, punti obiettivo sui gas serra, prevalentemente interpretato di forza ed opportunità del territorio in relazione alla come riduzione delle emissioni di anidride carbonica, promozione delle Fonti Rinnovabili di Energia e

CO2. Essendo l’impegno importante, non immune dalla dell’Efficienza Energetica, e quindi consente di poter necessità di reperire risorse finanziarie per mettere in definire i successivi interventi atti a ridurre le emissioni di atto gli interventi, e potendo fare sinergia tra le CO2. La valutazione di riferimento delle emissioni competenze all’interno delle varie realtà comunali, l’idea rappresenta la base per il monitoraggio dell’obiettivo di di confederarsi in un Patto è certamente vincente. riduzione di CO2, oltre a facilitare l’identificazione delle principali aree di azione per la riduzione delle emissioni Tenendo in considerazione i dati dell’Inventario Base di CO2. delle Emissioni, il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile identifica i settori di intervento più idonei e le In linea di principio i Piani includano iniziative nei opportunità più appropriate per raggiungere l’obiettivo seguenti settori: di riduzione di CO2, inoltre definisce misure concrete di • ambiente urbanizzato (inclusi edifici di nuova riduzione, insieme a tempi e responsabilità, in modo da costruzione e ristrutturazioni di grandi tradurre la strategia di lungo termine in azione. dimensioni); L’impegno dei firmatari copre l’intera area geografica di • infrastrutture urbane (teleriscaldamento, competenza dell’autorità locale (paese, città, regione); il illuminazione pubblica, reti elettriche intelligenti

Piano d'azione, al fine di ridurre le emissioni di CO2 e il ecc...); consumo finale di energia da parte degli utenti finali, • pianificazione urbana e territoriale; deve includere azioni concernenti sia il settore pubblico • fonti di energia rinnovabile decentrate; sia quello privato. Ogni nuovo progetto di sviluppo

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• politiche per il trasporto pubblico e privato e Misure di monitoraggio e verifica mobilità urbana; Il monitoraggio rappresenta una parte molto importante • coinvolgimento dei cittadini e, più in generale, nel processo del PAES, infatti un monitoraggio regolare partecipazione della società civile; seguito da adeguati adattamenti del piano permette un • comportamenti intelligenti in fatto di energia da continuo miglioramento del processo. parte di cittadini, consumatori e aziende. Secondo quanto previsto dalle Linee Guida i firmatari del La riduzione di emissioni di gas a effetto serra dovuta Patto sono tenuti a presentare una "Relazione di alla delocalizzazione industriale è invece esplicitamente Attuazione" ogni secondo anno successivo alla esclusa, dato che il settore industriale non è uno dei presentazione del PAES "per scopi di valutazione, settori-obiettivo chiave del patto dei Sindaci. monitoraggio e verifica". Tale Relazione di Attuazione Il Patto dei Sindaci concerne azioni a livello locale che deve includere un inventario aggiornato delle emissioni rientrino nelle competenze dei governi locali, i quali di CO2 (Inventario di Monitoraggio delle Emissioni, IME). dovranno adoperarsi in molte, se non tutte, le loro aree Le autorità locali sono invitate a compilare gli inventari di attività, in veste di: delle emissioni di CO2 su base annuale. Tuttavia, se l’autorità locale ritiene che tali inventari regolari mettano • consumatori e fornitori di servizi; troppa pressione sulle risorse umane o finanziarie, può • pianificatori, sviluppatori e regolatori; decidere di effettuarli a intervalli temporali più ampi. • consiglieri e modelli di comportamento; • produttori e fornitori. Le autorità locali sono invitate a elaborare un IME e presentarlo almeno ogni quattro anni, ovvero presentare 3° PASSO: Periodica presentazione dei Le autorità locali garantiscono le risorse umane e alternativamente ogni due anni una "Relazione

report di realizzazione finanziarie necessarie all’attuazione delle attività previste d’Intervento" – senza IME - (anni 2, 6, 10, 14...) e una nei loro Piani di azione. Sono le dirette responsabili del "Relazione di Attuazione" – con IME (anni 4, 8, 12, 16...). coinvolgimento attivo dei cittadini e delle parti locali La Relazione di Attuazione contiene informazioni interessate al processo, nonché dell’organizzazione quantificate sulle misure messe in atto, i loro effetti sul -20%CO2 annuale di giornate per l’energia, dal momento che un consumo energetico e sulle emissioni di CO2 e un’analisi Entro il 2020 elevato livello di partecipazione dei soggetti coinvolti é del processi di attuazione del PAES, includendo misure fondamentale per assicurare la buona riuscita correttive e preventive ove richiesto. La Relazione dell’iniziativa a lungo termine. d’Intervento contiene informazioni qualitative sull’attuazione del PAES. Comprende un’analisi della Non tutti i comuni dispongono, però, delle risorse per situazione e delle misure qualitative, correttive e predisporre e realizzare un Piano di Azione, requisito preventive. necessario per poter partecipare al Patto dei Sindaci. La Commissione Europea ha identificato nelle Province i soggetti che possono aiutare, in qualità di Strutture di Supporto, i Comuni che per le loro dimensioni non abbiano le risorse per ottemperare agli obblighi dell’adesione al patto dei Sindaci, quali gli inventari delle emissioni e la predisposizione di piani di azione per la sostenibilità.

"La più vasta iniziativa urbana su clima ed energia al mondo" Commissario Miguel Arias Cañete

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ridefinire gli obiettivi di riduzione prefissati per il 2018 e La politica non più entro il 2020 come determinato nella precedente Conferenza tenutasi a Parigi e il energetica monitoraggio degli impegni presi da ciascun paese e l'istituzione del Fondo Verde per aiutare i paesi in via di Contesto normativo internazionale ed sviluppo. europeo Il 2018 sarà inoltre l’anno nel quale l’ “Intergovernmental Il“Protocollo Kyoto”(1997), recepito in Europa con panel on climate change” (Ippc) rilascerà il nuovo decisione del Consiglio 2002/358/CE, fondamentale rapporto sui cambiamenti climatici, indicando le azioni punto di partenza per un impegno condiviso a livello da seguire per limitare l’aumento della temperatura mondiale nella lotta al cambiamento climatico, è giunto media globale entro fine secolo a un massimo di 1,5 al termine, avendo i suoi obiettivi la scadenza riferita al gradi, rispetto all’era pre-industriale. 2012. Come naturale prosecuzione della strategia avviata, l’Unione Europea a dicembre 2008 ha adottato Contesto Europeo l'ambizioso pacchetto "Clima ed Energia" fissando degli Nel gennaio 2007 la Commissione ha presentato il obiettivi strategici da raggiungere entro il 2020. pacchetto sul tema dell’energia per un mondo che cambia, che include una comunicazione intitolata “Una Le ultime notizie in materia internazionale sono datate politica energetica per l’Europa”. Nelle conclusioni, il 12 dicembre, a Parigi ha avuto luogo la 21ª sessione Consiglio Europeo riconosce che il settore energetico della conferenza delle parti (COP 21) della convenzione mondiale rende necessario adottare un approccio quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici europeo per garantire un’energia sostenibile, (UNFCCC) e l'11ª sessione della riunione delle parti al competitiva e sicura. Il Piano d’Azione approvato dal protocollo di Kyoto (CMP 11). Consiglio Europeo delinea gli elementi di un approccio europeo, ossia un mercato interno dell’energia ben Il nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici funzionante, solidarietà in caso di crisi, chiari obiettivi e raggiunto dai 195 paesi il 12 dicembre 2015 prevede impegni in materia di efficienza energetica e di energie come obiettivo principale quello di limitare il rinnovabili, quadri per gli investimenti nelle tecnologie, riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C, in particolare per quanto riguarda la cattura e lo perseguendo idealmente il goal di +1,5°C, inoltre i paesi stoccaggio dell’anidride carbonica e l’energia nucleare. sviluppati devono fornire le risorse finanziarie per assistere i Paesi in via di sviluppo. Con la Direttiva 2009/29/CE la Comunità Europea ha reso obbligatorio il raggiungimento di tre obiettivi che La cerimonia ufficiale avvenuta il 22 aprile 2016 a New riguardano la produzione di energia da fonte York e l’entrata in vigore del trattato, non prima del rinnovabile, la riduzione dei consumi energetici, la 2020, avverrà 30 giorni da quando almeno 55 parti riduzione delle emissioni di gas serra, definito “Pacchetto responsabili di almeno il 55% delle emissioni di gas serra 20-20-20”. L’acronimo “20-20-20” riporta in modo lo avranno ratificato. immediato la dimensione quantitativa di tali impegni, Nel novembre 2016 si è ossia che all’anno 2020 una produzione di energia da tenuta a Marrakech fonte rinnovabile rappresenti il 20% dei consumi (Marocco) la COP22, energetici totali, per una riduzione di questi ultimi del ventiduesima 20% rispetto alle previsioni per il 2020, infine una conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. riduzione del 20% di emissioni di gas serra, rispetto ai Erano presenti alla conferenza 193, dei quali 111 hanno valori del 2005. già ratificato l’Accordo di Parigi, i quali hanno determinato l’importanza di fare il punto della situazione Come prosecuzione degli impegni presi nella lotta al delle proprie emissioni di CO2 entro il 2017, al fine di cambiamento climatico questo pacchetto ha lo scopo di

10 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

indirizzare l'Europa sulla giusta strada verso un futuro politiche dell’Energia e del Clima all’orizzonte del 2030”, sostenibile sviluppando un'economia a basse emissioni ha avviato il dibattito per la revisione del pacchetto. Il 22 di CO2 improntata all'efficienza energetica. gennaio 2014 è stato presentato, al Parlamento e al Consiglio europeo, il pacchetto clima ed energia per il Le misure adottate, nella loro globalità, prevedono sei 2030 COM(2014). Il nuovo pacchetto definisce gli punti di intervento: obiettivi UE per un economia competitiva, sicura e a • scambio delle emissioni di gas a effetto serra basse emissioni di carbonio entro il 2030 (riduzione del (ETS); 40% delle emissioni di gas serra, 27% quota percentuale • riduzione delle emissioni di gas serra prodotte in settori esclusi dal sistema di scambio di quote, di rinnovabili). come il trasporto stradale e marittimo o Nel 2015, passati ormai sette anni dal lancio del Patto l'agricoltura; dei Sindaci (2008), sorge l’esigenza di aggiornare gli • stoccaggio geologico del biossido di carbonio obiettivi che erano stati posti. Così su proposta del • energia prodotta da fonti rinnovabili con obiettivi Commissario Miguel Arias Canete e con una risposta nazionali obbligatori (17% per l'Italia); quasi unanime (97%) da parte degli stakeholder viene • riduzione del CO2 emessa dalle automobili • riduzione dei gas a effetto serra nel ciclo di vita chiesto di andare oltre gli obiettivi stabiliti per il 2020, e dei combustibili. l’80% ha sostenuto una prospettiva di più lungo termine. La maggior parte delle autorità ha approvato gli obiettivi di riduzione minima del 40% delle emissioni di CO2 e di gas climalteranti entro il 2030 e si è dichiarata a favore dell’integrazione di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

Il nuovo Patto dei Sindaci integrato per l’energia e il clima è stato presentato dalla Commissione europea il 15 ottobre 2015, in cui sono stati esposti i tre pilastri con cui viene rafforzato il Patto: Grafico 1: elaborazioni ENEA su fonte dati EUROSTAT 2011

Pensando a questi obiettivi, ed in particolare alla • Mitigazione • Adattamento riduzione di emissione di CO2, la Commissione Europea – Direzione Generale Energia che il 29 Gennaio 2008, • energia sicura, sostenibile e alla portata di tutti nell’ambito della seconda edizione della Settimana Per tradurre il proprio impegno politico in misure e europea dell’energia sostenibile (EUSEW 2008), ha progetti pratici, i firmatari del Patto devono in lanciato il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) particolare redigere un Inventario di base delle emissioni un’iniziativa per coinvolgere attivamente le città europee e una Valutazione dei rischi del cambiamento climatico e nel percorso verso la sostenibilità energetica ed delle vulnerabilità. Si impegnano inoltre a elaborare, ambientale, un “movimento volontario” che unisce le entro due anni dalla data di adesione del consiglio città europee aderenti al fine di migliorare in maniera locale, un Piano d’azione per l’energia sostenibile e il significativa l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti clima (PAESC) che delinei le principali azioni che le energetiche rinnovabili negli ambienti urbani, ove le autorità locali pianificano di intraprendere. politiche e misure inerenti alcuni settori chiave, come i trasporti e l’edilizia, risultano più importanti e La strategia di adattamento dovrebbe essere parte strettamente collegati al territorio e quindi alle autorità integrante del PAESC e/o sviluppata e inclusa in uno o locali che amministrano direttamente e gestiscono ed più documenti a parte. Questo forte impegno politico organizzano questi settori. segna l’inizio di un processo a lungo termine, durante il Nel marzo 2013, la Commissione europea, con la quale ogni due anni le città forniranno informazioni sui pubblicazione del Libro Verde “Un quadro per le progressi compiuti.

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Contesto normativo nazionale dell’illuminazione pubblica, del riscaldamento e della Strategia Energetica Nazionale – SEN 2017 gestione dei macchinari e degli impianti luce in uso La SEN, approvata con decreto interministeriale l’10 presso gli uffici pubblici. Novembre 2017, definisce gli indirizzi programmatici Piano di Azione Nazionale per le Fonti Rinnovabili - della politica energetica nazionale e fissa obiettivi PAN 2010 strategici come la riduzione dei costi energetici, il Redatto in conformità alla Direttiva 2009/28/CE, il PAN è raggiungimento dei target ambientali fissati a livello un documento strategico che contiene dettagliate europeo, la sicurezza dell’approvvigionamento e lo indicazioni sulle azioni da compiere per il sviluppo industriale del comparto energetico. L'Italia ha raggiungimento dell’obiettivo del 17% di energia da raggiunto in anticipo gli obiettivi europei - con una fonti rinnovabili sul totale dei consumi lordi nazionali. Il penetrazione di rinnovabili del 17,5% sui consumi piano determina le iniziative (non solo di natura complessivi al 2015 rispetto al target del 2020 di 17% - e economica) da approntare per i diversi settori (elettricità, sono stati compiuti importanti progressi tecnologici che riscaldamento/raffreddamento e trasporti) al fine di offrono nuove possibilità di conciliare contenimento dei conseguire il target fissato a livello europeo. Tra le prezzi dell’energia e sostenibilità. misure imprescindibili, il PAN considera la In particolare, la strategia poggia su alcuni fondamentali semplificazione delle procedure autorizzative, lo sviluppo pilastri: migliorare la competitività del Paese, di smart grid, la certificazione degli installatori e continuando a ridurre il gap di prezzo e di costo l’introduzione di criteri di sostenibilità per i biocarburanti dell’energia rispetto all’Europa, in un contesto di prezzi e i bioliquidi. internazionali crescenti, raggiungere in modo sostenibile gli obiettivi ambientali e di de-carbonizzazione definiti a Decreto Burden Sharing livello europeo, in linea con i futuri traguardi stabiliti Con il DM Sviluppo 15 marzo 2012 “Definizione degli nella COP21, continuare a migliorare la sicurezza di obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili (c.d. approvvigionamento e la flessibilità dei sistemi e delle Burden Sharing)” che riguarda le fonti energetiche infrastrutture energetiche, rafforzando l’indipendenza rinnovabili e in particolare la fissazione degli obiettivi di energetica dell’Italia. produzione di energia da fonti rinnovabili per le diverse regioni, l’Italia ha definito le modalità di raggiungimento Piano d’Azione per l’Efficienza energetica - PAEE dei target, la regolamentazione del monitoraggio e la 2014 verifica del raggiungimento degli obiettivi e del sistema Il PAEE 2014 definisce le linee guida nazionali per la di gestione dei casi di mancato conseguimento degli riduzione dei consumi energetici del 9,6% entro il 2016 e obiettivi. del 14% entro il 2020. A tal fine il PAEE considera un ampio ventaglio di misure, procedendo secondo quattro direttrici principali: i risparmi energetici nell’edilizia, il potenziamento del meccanismo degli incentivi, lo sviluppo tecnologico e organizzativo nei trasporti ed il miglioramento dell’efficienza energetica nell’industria e nei servizi. Rispetto alle previsioni riportate nella Relazione annuale sull’efficienza energetica 2013 , le stime dei risparmi attesi per settore economico sono state riviste con una riduzione nel settore terziario compensata dai risparmi conseguibili nel settore industriale. Con particolare riferimento all’area di azione del Patto dei sindaci, il Piano identifica gli interventi che possono essere promossi dagli enti locali sul fronte

Figura 1: obiettivi di produzione da fonte rinnovabile secondo Burden

Sharing12 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

3° Focus Group del 2 Dicembre 2015: Associazioni di Contesto Regionale categoria maggiormente rappresentative, Associazioni di Il Piano Energetico Regionale attualmente in vigore è categoria dei settore energia ed efficienza energetica, stato approvato dal Consiglio Regionale del Lazio con Organizzazioni non governative che promuovono la Deliberazione 14 febbraio 2001, n.45 pubblicata sul protezione dell’ambiente, le fonti rinnovabili e l’efficienza Supplemento ordinario n.1 al Bollettino Ufficiale della energetica. Regione Lazio n. 10 del 10 aprile 2001. Quanto emerso nel corso del processo partecipato è Con Determinazione del Direttore Regionale stato, infine, raccolto in un Rapporto sintetico degli esiti Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative n. G00859 delle consultazioni, ed approvato insieme al Documento del 05/02/2015, aggiornata con Determinazione n. Strategico con D.G.R n. 768 del 29/12/2015, recante ad G00565 del 29/01/2016, è stato costituito formalmente il oggetto: -Approvazione, a seguito della fase di Comitato di Indirizzo Strategico e la Segreteria Tecnica consultazione con gli stakeholder, del Documento per la redazione del Piano Energetico Regionale, per le Strategico per il Piano Energetico della Regione Lazio altre tematiche e linee di indirizzo previste dal Protocollo "Nuovo Piano Energetico del Lazio”-. Risparmio ed d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Agenzia Nazionale per le Efficienza Energetica. Verso la Conferenza di Parigi del Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo Economico 2015, del Rapporto sintetico degli esiti delle Sostenibile (ENEA) di cui alla D.G.R. n. 268 del 7 agosto 2013.

In data 9 aprile 2015 si è tenuta la Conferenza sul “Nuovo Piano Energetico del Lazio risparmio ed efficienza energetica-verso la conferenza di Parigi del

2015”, organizzata dalla Presidenza della Regione Lazio e dall’Assessorato Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative, con cui ha preso avvio il percorso di confronto con gli stakeholders pubblici e privati, vitale per la costruzione condivisa e trasparente del nuovo piano energetico. Nel primo workshop della Conferenza è stato illustrato “Il Documento Strategico per il Piano consultazioni, del Quadro indicativo dei contenuti del Energetico della Regione Lazio”. Piano e del Rapporto preliminare di Valutazione Ambientale Strategica.”, pubblicata sul BURL n.3 del Il documento strategico è stato aperto alle consultazioni 12/01/2016. da aprile a luglio 2015 dove era possibile leggerlo ed inviare un proprio contributo tematico. In data 4 febbraio 2016 è stata avviata la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), si è proceduto Successivamente, sono state organizzate, presso Lazio all’individuazione dei soggetti competenti in materia Innova, tre giornate di focus group per le consultazioni ambientale (SCA) ed il Rapporto preliminare di tecniche cui sono stati invitati gli stakeholder, riportati Valutazione Ambientale Strategica è consultabile tra i nell’allegato II al Documento Strategico per il Piano documenti riportati di seguito. Energetico della Regione Lazio, come di seguito: Di seguito vengono riportate alcune informazione 1° Focus Group del 2 Novembre 2015: Gestori/erogatori estratte dalle slide della conferenza tenuta il 09/04/015 di servizi di interesse economico generale nel settore sul “Documento strategico per il Piano Energetico della utilities ed energia, Stakeholder regionali energivori; Regione Lazio”. 2° Focus Group del 11 Novembre 2015: Enti Territoriali, Obiettivi strategici generali della Regione Lazio: Università ed Enti di Ricerca;

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• sostenere la transizione verso un’economia a basse considerazioni di carattere tecnico-economico e emissioni di carbonio e contrastare i cambiamenti ambientale sulle fonti rinnovabili e sull’efficienza climatici attraverso la diffusione della green energetica. economy, anche attraverso un’ ottimale uso dei SIE della nuova Programmazione 2014-2020; I principi fondamentali per traguardare gli obiettivi scenario al 2020 sono: • la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in rapporto ai soli consumi elettrici finali lordi, è 1. riduzione del fabbisogno energetico e delle ferma al 9,4% rispetto al 23,5 % del 2011: la Regione emissioni climalteranti, attraverso il potenziamento Lazio deve passare, da territorio sotto la media nazionale ad esempio virtuoso per produzione energetica da fonti rinnovabili e nell’innovazione energetica, collegando strettamente le prospettive di sviluppo ed occupazione; • efficienza energetica ed ottimizzazione, la migliore energia è quella che non si consuma; • simbiosi industriale, quel processo che tende a riutilizzare gli scarti industriali invece di smaltirli, promuovendo un’economia circolare.

• coerenza tra politiche, vanno cioè ricercate e integrate, nel PER, le connessioni con gli altri piani e strategie regionali, in particolare i rifiuti, la mobilità, la smart delle fonti rinnovabili (FER), il miglioramento specialisation strategy (S3). dell’efficienza energetica (EE) sia negli usi finali, sia nella fase di trasformazione e distribuzione dell’energia; Relativamente alla produzione di energia elettrica da 2. miglioramento nella sicurezza e nella qualità fonti energetiche rinnovabili elettriche (FER E), anche dell’approvvigionamento energetico; nella Regione Lazio, a seguito degli importanti incentivi 3. riduzione dei costi energetici per le famiglie e le si è registrata una crescita della potenza installata. • imprese; Confrontando gli anni 2008 e 2012, fonte GSE, la 4. promozione della crescita competitiva dell’industria crescita maggiore si è registrata per il fotovoltaico la cui regionale dei servizi energetici e delle nuove potenza installata è passata da 23MW a 1.068 MW, tecnologie (filiere delle tecnologie per l’efficienza seguono gli impianti a biomassa con un incremento da energetica, del fotovoltaico, del mini e microeolico, 78 MW a 189 MW. Lieve aumento della potenza dei sistemi di accumulo, sonde geotermiche ecc) installata anche per l’eolico che è passato da 9 MW a 51 5. comunicazione, partecipazione e condivisione dei MW, pressoché stabile l’idroelettrico che mantiene 403 processi di sviluppo territoriale e locale. MW di potenza installata. Le rinnovabili e le tecnologie per l’efficienza energetica Sono previsti tre scenari obiettivo di sviluppo delle fonti rappresentano un’opportunità per la ripresa economica. rinnovabili e di incremento dell’efficienza energetica, in La crescita del settore delle rinnovabili e dell’efficienza relazione alle scelte energetiche e alle azioni che la energetica deve essere perseguita preferendo le Regione Lazio intende perseguire, accompagnati da

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tecnologie con maggiori ricadute sulla filiera economica Ambientale (esplicitamente riferita ad altre esperienze di regionale e nazionale e/o con forti potenziali per pianificazione integrata poste in atto sul territorio l’internazionalizzazione dell’industria nazionale, si confronti Il Piano Energetico Ambientale Comunale, Linee metodologiche in applicazione della Sono state identificate tre priorità e nel dettaglio legge 10/91 articolo 5 comma 5, 1997, Ed. Ambiente) specifiche azioni a supporto: vuole richiamare sinteticamente gli aspetti peculiari del progetto di ricerca presentato. La definizione e realizzazione di strategie per un uso razionale quindi economicamente più corretto delle risorse energetiche, ottenuto attraverso tutti gli interventi tecnicamente ed economicamente realizzabili, rivolti ove possibile ad accrescere il ricorso a fonti energetiche rinnovabili (ivi compreso il risparmio energetico ad esse assimilabile (si confronti Piano Energetico Nazionale (PEN), 1988)) muovendo verso una concreta riduzione delle ricadute ambientali su scala locale. La definizione pianificata di Contesto provinciale strategie di intervento orientate a: diminuire la Con delibera di Consiglio provinciale n° 63 del 31 dipendenza dall'importazione di fonti energetiche ottobre 2008 è stato approvato il Piano Energetico primarie di origine fossile (si confronti Agenda 21 Italia, Ambientale (PEA) della Provincia di Latina. approvata nel 1993); aiutare le pubbliche amministrazioni ad assumere il ruolo di "gestore Sebbene non sia recente come piano e non ha trovato dell’energia" che compete loro in vista dell’assetto recepimento nelle politiche regionali, costituisce un attuale del settore energetico nazionale, creando in tal progetto di ricerca finalizzato al trasferimento di modo soggetti super partes in grado di difendere ed strategie energetico-ambientali applicate su un territorio imporre elevati livelli di qualità urbana; diffondere una critico nel sostenere le politiche di sviluppo sostenibile: cultura di gestione del territorio sempre più consapevole ovvero una scala locale dove al fianco di insediamenti che ogni scelta relativa al suo futuro deve partire da un urbani di piccole dimensioni, spesso di interesse storico, processo di integrazione tra i vari settori che lo si è verificato uno sviluppo disordinato di un tessuto compongono e ne guidano lo sviluppo. L'attenzione al industriale e agricolo. fattore energia, in ragione della coscienza del suo ruolo cruciale nello sviluppo territoriale non più determinato In linea con le direttive comunitarie, la pianificazione da pochi soggetti ed eventi, ma vincolo fondamentale energetica mirata a sviluppare il trinomio energie per il confronto e lo sviluppo di ogni dinamica sociale ed rinnovabili-contenimento energetico-trasporti, che è economica dei sistemi locali e globali. L’impostazione e letto alla luce del protocollo di Kyoto e coerentemente a la realizzazione del piano energetico in un’area vasta, esso punta alla riduzione delle emissioni in atmosfera. articolata e complessa come quella in esame, ove La caratteristica peculiare dell’approccio proposto, per volutamente sono state confrontate realtà industriali, l’ambito territoriale della provincia di Latina è il suo agricole ed urbane, ha richiesto un impegno notevole di essere un piano integrato, in cui attività di analisi-audit risorse finalizzato alla costruzione di un modello sono state unite alla definizione di scenari di sviluppo energetico adeguato e, successivamente, energetico, ovvero uno strumento tecnico gestionale all’individuazione del potenziale territoriale. dove, a differenza degli interventi settoriali o di politica Macroscopicamente, le attività caratterizzanti possono dei progetti, gli scenari individuati e la loro realizzazione essere così riassunte: sono parte di una strategia più articolata e complessa a 1. il check-up energetico-ambientale, nella quale viene disposizione dell’amministratore pubblico. La definizione effettuata la raccolta dei dati energetici relativi al scelta, ovvero di studio per la Pianificazione Energetica

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territorio in esame, sia sulla lato della domanda, sia 6. Politica di efficienza energetica nel settore pubblico sul lato della offerta; 7. Creazione di una ESCO; 2. la definizione del bilancio energetico provinciale; 8. Creazione di un regolamento tipo per il rilascio di 3. la valutazione del potenziale energetico da fonti autorizzazioni per impianti da fonti energetiche rinnovabili e da interventi di risparmio energetico; rinnovabili. 4. l’elaborazione di scenari di intervento; C Progetti pilota e prototipali 5. la divulgazione dei risultati del programma di ricerca applicata nella quale realizzare attività di diffusione 9. Energia da moto ondoso nelle isole pontine; sul territorio. 10. Dissalazione da energia rinnovabile nelle isole pontine; Grazie allo studio del SIT - Sistema Informativo 11. Impianto combinato solare termodinamico- Territoriale attraverso l’interpolazione dei dati è stato biomasse per la microgenerazione di potenza; sviluppato uno studio dei consumi dell’intero territorio e 12. Impianto geotermico a bassa temperatura per la un Atlante Cartografico di studio del territorio, dei climatizzazione di strutture ospedaliere. consumi e del potenziale energetico da fonti rinnovabili. Questo studio è stato propedeutico per lo sviluppo di un piano d’azione e dei progetti pilota

A Progetti di filiera

1. Filiera biodiesel da colture energetiche per il comparto pesca; 2. Filiera biogas da biomasse zootecniche;

3. Filiera biogas da fanghi di trattamento acque; 4. Filiera cippato da biomasse legnose.

B Interventi distribuiti sul territorio

5. Studio dell’integrazione di FER e interventi lato domanda sulle reti isolate di potenza nelle isole Pontine;

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Impegno politico del Comune di Sezze incontri periodici al fine di valutare le possibilità per l’attuazione delle azioni del PAES ed invitare a Il Comune di Sezze ha aderito al Patto dei Sindaci il 28 partecipare nuovi portatori di interesse. ottobre 2015 allo scopo di partecipare attivamente insieme ai propri cittadini allo sviluppo di una nuova Sostegno dei portatori di interesse politica per l’energia sostenibile e alla nascita di una Tutti i membri della società rivestono un ruolo nuova consapevolezza comune nei confronti delle fondamentale nella risoluzione delle questioni tematiche ambientali. L’adesione all’iniziativa europea energetiche e climatiche in collaborazione con le loro del patto dei Sindaci risulta inoltre un’occasione per dare autorità locali; insieme dovranno stabilire una visione visibilità ai numerosi progetti che il Comune potrebbe comune per il futuro, definire le linee guida per mettere predisporre a favore della protezione dell’ambiente e in pratica tale visione e investire nelle risorse umane e della promozione dell’utilizzo di risorse rinnovabili per la finanziarie necessarie. produzione di energia.

La partecipazione degli stakeholders è importante per Risorse umane diverse ragioni: Il Comune di Sezze attraverso la collaborazione e il • la politica di partecipazione è più trasparente e coordinamento dei diversi Settori dell’Amministrazione democratica; locale integrerà la gestione energetica sostenibile con le • un ampio consenso migliora la qualità, altre attività e iniziative intraprese dai settori comunali l’accettazione, l’efficacia e la legittimità del piano (o coinvolti inserendola nella pianificazione generale almeno consente di evitare che gli stakeholders si oppongano a uno o più progetti); dell’autorità locale; per una buona riuscita del PAES è • il senso di partecipazione alla pianificazione facilita il necessario che esso entri a far parte della loro vita sostegno, la fattibilità e l’accettazione a lungo

quotidiana. L’attuazione della politica per l’energia termine di strategie e misure. sostenibile rappresenta un processo lungo e difficile, che deve essere pianificato in modo sistematico e gestito Risorse finanziarie con continuità; per questo motivo l’Amministrazione Il Comune di Sezze potrà stanziare le risorse necessarie intende adattare e ottimizzare le proprie strutture nei budget annuali facendo ricorso, oltre che alle amministrative interne alla seguente struttura opportunità offerte dai finanziamenti provinciali e statali, organizzativa: agli strumenti e meccanismi finanziari che la Commissione europea stessa ha adeguato o creato per • il Gruppo di Lavoro Interno (di seguito GdL Interno), consentire alle autorità locali di tenere fede agli impegni formato dal Sindaco, dagli Assessori di riferimento e assunti nell’ambito del Patto dei Sindaci. dai referenti degli uffici comunali al fine di garantire l’approccio multidisciplinare che il PAES deve Tra i fondi nazionali a disposizione delle pubbliche necessariamente avere. Tale gruppo di lavoro avrà il amministrazioni vanno ricordati: compito di fornire direttive strategiche e dare il • Conto termico sostegno politico necessario per il processo ed • Certificati Bianchi • Detrazioni Fiscali inoltre procedere all’attività di controllo, ottenere la • European Local Energy Assistance (ELENA) partecipazione dei portatori di interesse, organizzare • Programma Energia intelligente per l’Europa (IEE) il monitoraggio per l’elaborazione di resoconti, ecc.; • Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) • il Gruppo di Lavoro Esterno (di seguito GdL Esterno), • Joint European Support for Sustainable Investment formato dal rappresentate del GdL interno e dai in City Areas (JESSICA portatori di interesse esterni all’Amministrazione che • Joint Assistance to Support Projects in European Regions (JASPERS) possono essere i dirigenti scolastici degli istituti • Dispositivo per il finanziamento dei comun comprensivi che insistono nel territorio comunale e i • Programma LIFE 2014-2020 rappresentanti delle varie associazioni di categoria. Compito del GdL Esterno sarà programmare degli

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Storia di Sezze Inquadramento Le origini della città di Sezze si perdono nella leggenda, la quale narra che il mitico fondatore della città fu Ercole giunto a Sezze dopo aver vinto i Lestrigoni, una territoriale, popolazione del basso Lazio. Infatti l'antico nome "Setia" si fa risalire etimologicamente a "Setis" le setole del climatico e leone Nemeo, di cui Ercole si gloriava. Ancor oggi lo stemma della città raffigura il leone Nemeo che regge una cornucopia ricolma di frutti con intorno la scritta socioeconomico "SETIA PLENA BONIS GERIT ALBI SIGNA LEONIS" (Sezze Il Comune di Sezze si estende nella parte sud- piena di beni porta l'insegna del bianco leone). occidentale dei monti Lepini, alla sinistra dell’alta valle La prima notizia di un certo valore storico ci è data da del fiume Uffente della provincia di Latina. Velleio Potercolo il quale narra che a Sezze fu dedotta una colonia romana nel 382 a. C.. Sezze infatti aveva per Roma una grande importanza strategica essendo una città latina nel territorio degli ostici . Sappiamo che nel 340 a.C. Sezze guidò, con un suo generale, la rivolta dei latini contro Roma. Tale rivolta soffocata con la battaglia di Trifano fu organizzata dalla rivendicazione delle popolazioni latine di avere uguali diritti politici. Durante la seconda guerra Punica, Sezze per la sua posizione isolata e fortificata fu scelta per custodire i prigionieri cartaginesi. Nella guerra tra Mario e Silla i setini si schierarono con il primo e per questo furono

duramente puniti dal vittorioso Silla. Nel periodo romano Sezze era famosa per la bontà dei suoi vini, lodati da Marziale, Giovenale e Cicerone.

Nel medioevo ebbe una vita travagliata in quanto si veniva a trovare lungo la via pedemontana volsca, unica strada di comunicazione tra il nord e il sud del Lazio. Sezze fu scelta come luogo di soggiorno da molti papi: Figura 2: ortofoto comune di Sezze Gregorio VII nel 1073, Pasquale II nel 1116, Lucio III che vi restò per circa un anno nel 1182. Sezze è situata a mt. 319 s.l.m. su di una collina che si erge ai piedi del monte Semprevisa. Per la sua posizione Dal 956 Sezze sotto l'amministrazione del papa si geografica gode di un clima mite d'inverno e fresco organizzò come libero comune fino a quando non fu d'estate. conquistata dalle truppe della famiglia , che sottoposero la città per 12 anni a continui saccheggi fino Cittadina collinare di origini molto antiche, la cui a quando non furono cacciati da una rivolta popolare. economia poggia prevalentemente sulle attività primarie, Nel 1656 la popolazione setina venne dimezzata sia a confina con i comuni di , , causa della peste che colpì l'Italia, sia per le continue Latina, Pontina, , e . scorrerie delle truppe spagnole e austriache. Nel 1690 a Sezze fu fondata l'Accademia Scientifica letteraria degli Il Comune comprende dieci frazioni: Colli, Casali, Ceriara, Argonauti una delle prime in Italia. Nel 1798 Sezze come Crocemoschitto, Foresta, Sezze Scalo, Suso, Boccioni, anche Roma fu occupata dai francesi, i setini però si Collemeso, Melogrosso ed ha una densità abitativa di ribellarono scacciarono gli occupanti ed abbatterono 247,23 ab./km². l'albero della libertà. Riuscirono ad evitare la vendetta dei francesi pagando una forte somma. Successivamente Figura 3: localizzazione del comune di Sezze nella Provincia di la città fece parte del regno d'Italia. Latina (http://www.comune.sezze.lt.it/pagina24_cenni-storici.html)

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Risorse paesaggistiche e naturali

Il comune di Sezze con i suoi 100,47 km² di superficie è caratterizzato da aree di pregio da un punto di vista naturalistico ed ambientale molto diverse tra loro, che comportano una grande varietà di flora e fauna; il suo territorio infatti ricade in un sito del progetto Rete Natura 2000.

Nella tabella successiva si riporta l’elenco delle aree individuate come SIC (siti di importanza comunitaria) o ZPS (zone di protezione speciale) riconosciute secondo quanto definito nella direttiva (92/43/CEE) Direttiva del

Consiglio relativa alla conservazione degli habitat Figura 4: localizzazione del comune di Sezze nella carta dei siti naturali e seminaturali e della flora e della fauna Natura 2000 selvatiche nota anche come Direttiva "Habitat" e nella Direttiva 2009/147/CE “Uccelli” nell’ambito del progetto Rete Natura 2000. Tali aree ricadono in tutto o in parte nel territorio comunale di Sezze. Alla tabella seguono le cartografie che individuano i siti.

Tabella 1 – descrizione sito Natura 2000 nel territorio comunale di Sezze (fonte Natura 2000) Cori, Norma, Bassiano, Sezze, COMUNI INTERESSATI , Roccagorga, Carpineto Romano, Montelanico, Segni. TIPOLOGIA ZPS DENOMINAZIONE MONTI LEPINI CENTRALI Figura 5: Inquadramento geografico del ZPS “Monti Lepini Centrali”- e individuazione sic Laghi Cricilli. CODICE IT6030043 SUPERFICIE TOTALE (ha) 7482,6 ha Il sito ZPS dei Monti Lepini Centrali contiene al suo interno cinque siti SIC tra cui il sito “Laghi Gricilli” che interessa il Comune di Sezze, come evidenziato in fig.6.

COMUNI INTERESSATI Sezze TIPOLOGIA SIC DENOMINAZIONE LAGHI CRICILLI CODICE IT6040003 SUPERFICIE TOTALE (ha) 179 ha

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Clima In Sezze il clima è caldo e temperato. Esiste una piovosità maggiore durante il periodo invernale, la media annuale di piovosità è pari a 960 mm.

La temperatura media invece è pari a 13,9°C e rientra nella classificazione di Koppen tipo Csa corrispondente a Clima temperato umido.

Non sono presenti nell’area stazioni meteo-climatiche ufficiali, per cui i dati riportati nel precedente paragrafo e i grafici successivi sono stati tratti dal sito http://it.climate-data.org/ , in particolare dalla pagina http://it.climate-data.org/location/14447/ .

Figura 7: andamento medio annuale della temperatura per Sezze (fonte: http://it.climate-data.org/)

Agosto è il mese più caldo dell’anno con una media di 20,1°C e una massima pari a 28,6°C, mentre Gennaio è il mese più freddo con 10,5°C di media e 2.3°C di minima.

Per definire in quale zona climatica ricada Sezze, e in generale tutte le località a livello nazionale, è stata

introdotta una unità di misura fittizia, il "grado-giorno", valore che si ottiene sommando, per ogni giorno dell’anno in cui si presume ci sia la necessità di riscaldamento (un periodo convenzionalmente definito) le differenze positive giornaliere tra la temperatura degli ambienti interni (convenzionalmente fissata a 20°C) e la Figura 6: Andamento medio annuale delle precipitazioni per Sezze (fonte: http://it.climate-data.org/) temperatura media esterna giornaliera.

Dal precedente grafico si può notare come il mese di Essendo Sezze un Comune con 1.661 gradi giorno Novembre sia il più piovoso con una media di 140 mm calcolati, ricade nella zona climatica D (comuni che seguito da Dicembre. Il messe più secco invece risulta presentano un numero di gradi giorno compresi tra 1401 essere Luglio con poco più di 20 mm di pioggia. a 2100 gradi giorno) hanno limiti nell’accensione degli impianti termici pari a 12 ore giornaliere dal 1 novembre al 15 aprile.

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Il Sito del Servizio Integrato Agrometerologico della Sempre dal sito Arisal Lazio è stato estrapolato il grafico Regione Lazio “ARISAL” registra i dati meterologici nella relativo alla piovosità durante l’arco dell’anno in cui regione attraverso le stazioni meteo distribuite nel viene confrontata la media storica e l’ultimo dato territorio. Per quanto riguarda i dati relativi al Comune disponibile relativo all’anno 2016. Come si può vedere di Sezze è stato possibile individuare la stazione più vicina in quella di Maenza-Casacotta 16km da Sezze. la quantità di pioggia nel 2016 è inferiore rispetto alla media, in particolare per quanto riguarda i mesi Come primo dato è possibile analizzare la temperatura invernali generalmente più piovosi. I dati sono sempre in termini di temperatura massima, media e minima. stati registrati nella stazione Maenza-Cesacotta. Come si può notare l’anno più caldo risulta essere il 2015 seguito, anche se i dati sono parziali, dal 2017.

Figura 8 – Pioggia accumulata confronto storico

http://www.arsial.it/portalearsial/agrometeo/E2_3.asp

E’ interessante nella seconda figura, in cui vengono confrontati gli anni dal 2004 al 2011 come progressivamente, eccetto qualche eccezione, ci sia stata una progressiva diminuzione della pioggia cumulata nella serie.

Figura 9 – Temperatura massima, medi e minima dal Sito Arisal http://www.arsial.it/portalearsial/agrometeo/D4_ca.asp?Centra 21

PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNElina=LT05SPE01 DI SEZZE 21 Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

Popolazione Per quanto riguarda la media dei componenti per nucleo, a differenza dei grafici precedenti, in Gli abitanti residenti nel Comune di Sezze al 2016 diminuzione passando da 2,7 nel 2003 a 2,39 nel 2016 . risultano essere ventiquattromilaottocentosettantasei La media dei componenti risulta essere un po’ più alta (24.876). Nella serie storica che va dal 2001 al 2016 si è rispetto a quella regionale (2,47 componenti nel 2004 e registrata una crescita della popolazione progressiva 2,38 nel 2014 fonte: http://www.comuni.it/2015/11/struttura- registrando un +12%con un aumento di 2.967 residenti delle-famiglie-italiane-per-regione-classe-demografica- nel 2016 rispetto al 2001. scheda-n-50/ ). L’andamento del numero di nuclei familiari ha una andamento simile a quello dei residenti di crescita Figura 10 – Grafici relativi alle statistiche sulla registrando nel 2016 diecimilatrecentottantotto (10.399 popolazione del Comune di Sezze: Popolazione nuclei, con differenza rispetto al primo dato utile del residente, numero famiglie e componenti. Fonte dati: 2003 di 2.021 unità. Istat e Tuttitalia

Popolazione residente dal 2001 al 2016

30.000 24.790 24.806 24.866 24.894 24.876 23.852 24.279 24.546 24.196 24.405 25.000 22.835 22.924 22.971 21.909 22.178 22.651

20.000

15.000

10.000

5.000

0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Numero famiglie 12.000 9.873 10.050 10.129 10.185 10.281 10.388 9.166 9.399 9.602 9.783 10.000 8.367 8.708 8.747 8.824 8.000 6.000 4.000 2.000 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Media componenti per famiglia 4 2,7 2,62 2,61 2,6 2,6 2,58 2,55 2,53 2,45 2,43 2,45 2,44 2,42 2,39 2

0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

22 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

Sistema insediativo Infrastrutture e trasporti Il sistema insediativo di Sezze nel tempo ha mantenuto Il territorio di Sezze dista 4 km dalla strada statale di una sua propria identità fisica ed integrità caratteriali del grande comunicazione SS156 che collega Latina a suo ambiente. Come si può vedere nell’estratto in basso Frosinone e dall’altra altrettanto importante strada SS7. il Comune si divide in due principali sedi, in cima la La stazione ferroviaria di riferimento è denominata collina, la parte più storica, e Sezze scalo in pianura. “Sezze Romano” della linea ferroviaria Roma-- Napoli situata in località Sezze Calo, che permette di Il territorio di Sezze, che si estende tra l’agro Pontino e i raggiungere Roma in 40 minuti. monti Lepini ha un’altezza di 319 m Sopra il livello del mare. Il servizio di trasporto pubblico è svolto da CO.TRA.L., con anche una circolare Sezze-Stazione

Figura 13 - Rete stradale principale di Sezze

Turismo Non è molto frequentata ma possiede attrattive Figura 11 – Comune di Sezze– estratto dalla cartografia aerea naturalistiche in abbondanza: i turisti possono effettuare di Google Earth rilassanti e salutari escursioni negli splendidi boschi, tra i quali si trovano numerose sorgenti, comprese quelle del fiume Uffente –da alcune di esse sgorgano acque sulfuree–. L’afflusso dei visitatori si fa consistente in alcune occasioni di festa all’insegna della gastronomia e del folclore locali: particolarmente rinomata è la sagra del carciofo (aprile) e non vanno dimenticate la “Fiera della lestra” (ottobre) e la rappresentazione, assai sentita dalla popolazione, della Passione di Cristo (Venerdì Santo). La festa del Patrono San Lidano si celebra il 2 luglio. È gemellata con Montmorency (Francia) dal 1992. Ha dato i natali al poeta latino Caio Valerio Flacco (I secolo d.C.).

Figura 12 – Comune di Sezze– nucleo storico

Il nucleo principale si caratterizza per la sua impronta storica, come si può vedere dalla figura 19, le case si distribuiscono quasi in senso circolare, intersecate da vicoli stretti e da strade a una carreggiata, dove una volta passavano i carri.

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Sistema produttivo e socioeconomico Alcuni settori hanno registrato un aumento mentre altri si attestano su valori simili. In generale i settori che L’ISTAT nel 2011 ha condotto un censimento vedono un maggior numero di unità sono, in ordine sull’industria e i servizi a livello nazionale. I dati locali del decrescente rispetto alle unità attive d’impresa del 2011: censimento, disponibili e fruibili, per il territorio di Sezze commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di sono riportati nella seguente tabella (fonte: http://dati- autoveicoli e motocicli, attività manifatturiere e censimentoindustriaeservizi.istat.it/#). Il confronto è stato costruzioni. condotto con i risultati del precedente censimento del 2001. Il quadro socio economico fa riferimento ai dati ISTAT dell’anno 2011 e ad oggi sono passati 6 anni, durante Le scritte più scure riportano i totali per settore ATECO questi anni c’è stato una profonda crisi economica e di (settori individuati secondo la codifica del 2007). conseguenza lavorativa. Per questo è difficile avere un In generale si può notare come in dieci anni il numero di quadro realistico preciso della situazione attuale al attività attive censite è cresciuto di 195 unità, nel 2011 2017. sono state censite 1190 unità attive. Anche nel numero I dati emanati dall’ISTAT a livello nazionali relativi al di addetti si registra un notevole aumento degli addetti numero di lavorati e alla situazione economica attuale, con ben 762 addetti. vede un segno positivo sia in termini di PIL sia dal punto di vista occupazionale.

Territorio Sezze

Tipologia unità unità locali delle imprese

Forma giuridica totale

Classe di addetti totale

Tipo dato numero unità attive numero addetti

Anno 2001 2011 2001 2011

totale 995 1190 2250 3102 agricoltura, silvicoltura e pesca 9 15 13 41 estrazione di minerali da cave e miniere 1 .. 13 .. attività manifatturiere 122 118 657 671 fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 1 .. 7 .. fornitura di acqua reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento 1 3 2 61 costruzioni 151 213 354 572 commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di autoveicoli e motocicli 344 347 603 718 trasporto e magazzinaggio 42 40 131 196 attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 64 103 120 282 servizi di informazione e comunicazione 14 12 19 12 attività finanziarie e assicurative 30 30 62 57 attività immobiliari 9 18 10 18 attività professionali, scientifiche e tecniche 75 103 88 125 noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 17 32 18 105 istruzione 3 6 3 14 sanità e assistenza sociale 53 93 76 143 attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 13 15 17 16 altre attività di servizi 46 42 57 71

Tabella 2 – dati statistici sulle attività artigianali e produttive e sul numero di addetti, per gli anni 2001 e 2011 in Sezze (fonte dati I http://dati- censimentoindustriaeservizi.istat.it/Index.aspx#

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Produzione di energia

Impianti fotovoltaici nel territorio comunale Il territorio del Comune di Sezze non ha visto negli ultimi Potenza Potenza Energia anni il diffondersi di impianti fotovoltaici per la installata installata prodotta produzione di energia elettrica, anche grazie agli all'anno (kWp) cumulata (MWh) incentivi offerti dai vari Conti Energia promossi dal 2007 2,86 2,86 4 Gestore dei Servizi Energetici, GSE. 2008 130 132,75 173 2009 93 225,64 293 A Sezze sono presenti molti impianti che in totale hanno 2010 2617 2842,92 3696 2011 3843 6685,98 8692 una potenza di 7.474 kWp (dati GSE-Atlasole). Questi 2012 282 6968,17 9059 impianti sono stati installati con i Conti Energia dal 2007 2013 506 7474,66 9717 fino al 2013 promossi dal Gestore dei Servizi Energetici, Tabella 3 – Dati di potenza installata ed energia elettrica GSE. Non si ha una sistematica certezza in merito prodotta dagli impianti fotovoltaici esistenti in territorio di all’installazione di nuovi impianti fotovoltaici, a causa del Sezze (fonte Atlasole.com) ridimensionamento degli incentivi (terminati nel 2013), gli impianti esistenti hanno continuato e continuano annualmente a produrre energia (se funzionanti e mantenuti attivi). Nella tabella e nel grafico seguente si può vedere la progressione degli impianti installati.

Figura 14: dati di produzione di energia da impianti fotovoltaici installati dal 2008 al 2013 a Sezze (fonte: www.ATLASOLE.com )

Potenza installata e produzione annua fotovoltaico

12000

10000

8000

6000

4000

2000

0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Potenza installata all'anno 2,86 130 93 2617 3843 282 506 (kWp) Energia prodotta (MWh) 4 173 293 3696 8692 9059 9717

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Tra questi fenomeni di alterazione generati dal La lotta al riscaldamento climatico, genericamente chiamati “cambiamenti globali”, si possono sottolineare: Cambiamento l’intensificazione di fenomeni meteorologici estremi; la tendenza alla tropicalizzazione delle zone a clima temperato (come l’Italia, e quindi la diffusione di Climatico fenomeni meteorologici tropicali quali tornado, Il cambiamento climatico rappresenta una delle maggiori precipitazione piovose intensissime,…); desertificazione; sfide che l'umanità dovrà affrontare nei prossimi anni. La siccità; scioglimento dei ghiacci (alpini e artici); scienza concorda sul fatto che il riscaldamento climatico innalzamento del livello dei mari; diffusione di specie sia in atto e sia legato alle emissioni umane di gas ad non autoctone ed infestanti (nel mare e sulla terraferma); effetto serra, le quali sono primariamente connesse ai diffusione di malattie tropicali in zone a clima temperato, consumi umani di energia (fossile). Si tratta di un ecc. processo preoccupante, dal momento che tale riscaldamento origina numerosi conseguenti fenomeni Si riporta una interessante mappa interattiva dal sito del di alterazione in tutti i comparti ambientali. National Geographic, da cui poter verificare gli effetti previsti nelle diverse zone del mondo in relazione all’intensificazione del cambiamento climatico (ed ai costi economici ed essi collegati). http://environment.nationalgeographic.com/environmen t/global-warming/gw-impacts-interactive/

L’IPCC nel suo “Fourth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change” (2007), dice testualmente: “La comprensione dell’influenza Se ad oggi la temperatura media terrestre è cresciuta di antropogenica nel riscaldamento e nel raffreddamento +0,7 °C rispetto all’era pre-industriale, il report specifica del clima è migliorata (…) portando alla conclusione, con che per contenere l’aumento della temperatura media confidenza molto elevata (“very high confidence”), che terrestre (rispetto all’era preindustriale) a + 2 °C, ed l’effetto globale medio netto delle attività umane dal evitare così esiti globali drammatici e non più 1750 sia stato una causa di riscaldamento” (del clima). controllabili, sarebbe necessario contenere le concentrazioni complessivi di gas di serra atmosferici Ma gli esiti del riscaldamento globale quali sono? entro le 450 ppm CO2eq (parti per milione). Se non per Alterazioni ambientali di elevata portata collegate con una logica di “etica ambientale” per una serie di ragioni fenomeni meteorologici estremi, desertificazione, squisitamente economiche: prevenire ora costa meno innalzamento dei mari, diffusione di malattie tropicali, che riparare in un futuro i danni ambientali. scioglimento dei ghiacci, ecc, che faranno sentire a vario livello il loro impatto negativo sull’ambiente e sull’uomo. Si consideri che l’attuale concentrazione di gas serra raggiunge i 430 ppm CO2eq, quindi per raggiungere

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l’obiettivo del contenimento della concentrazione a 450 dei cambiamenti climatici sul turismo, sull’energia, ppm sono necessari sforzi di riduzione/ assorbimento sull’ambiente e hanno spinto verso la informazione e la emissivo non indifferenti: infatti sarà necessaria una comunicazione. riduzioni delle emissioni dei Paesi più industrializzati dell’ordine del 25-40% entro il 2020 e dell’80-95% entro Temperature il 2050. L’analisi delle temperature nel territorio indicano che nell’ultimo secolo in Italia la temperatura media annua è L'Unione europea è impegnata in questo campo da aumentata; questo trend risulta più evidente per le molti anni, sia sul piano interno che a livello temperature invernali. Il cambiamento osservato in internazionale, e ha fatto della lotta al cambiamento questo caso è probabilmente dovuto già agli effetti climatico una delle priorità del suo programma di dell’industrializzazione globale, alle tecnologie per il interventi, di cui è espressione la sua politica climatica. riscaldamento che in certi paesi sono obsolete e L'Unione ha inoltre integrato l'obiettivo del controllo dei superate con altre maggiormente efficienti e meno gas serra in tutti i settori di azione, in modo da inquinanti, etc.. conseguire i seguenti obiettivi: consumo più efficiente di un'energia meno inquinante; trasporti più puliti e più Il grafico e la tabella successivi sono stati tratti dal equilibrati; responsabilizzazione delle imprese senza Rapporto sullo stato dell’Ambiente redatto dall’ISPRA e comprometterne la competitività; gestione del territorio sottotitolato: Gli indicatori del clima in Italia nel 2012. e agricoltura al servizio dell'ambiente e creazione di un quadro favorevole alla ricerca e all'innovazione.

Il cambiamento climatico in Lazio

La provincia di Roma, in seguito alla pubblicazione del quarto rapporto dell’Intergovernamental Panel on Climate Change (IPCC) nel 2007, ha adottato una serie di iniziative per studiare e affrontare i problemi globali che si riflettono sul territorio: il Processo di adesione ad Agenda 21 è stato il primo passo, a cui hanno fatto seguito la redazione di un piano energetico provinciale che è al 2015 in fase di aggiornamento, la redazione di un Piano d’Azione per gli acquisti verdi pubblici (Green

Public Procurement – GPP), l’adesione al patto dei Sindaci sia come Ente attivo ed elaboratore di un PAES In futuro in tutta Europa si prospetta un aumento del sia come Ente di Supporto e Promotore per l’adesione riscaldamento con un intensità maggiore rispetto alla dei comuni afferenti alla provincia di Roma, e l’istituzione temperatura media globale. della figura dell’Energy Manager nel 2009 (fonte: PAES provincia Roma).

Con Agenda 21 si erano creati già alcuni gruppi di discussione inerenti altre tematiche a sfondo sociale e culturale, ma le attività antropiche potenzialmente correlate ai cambiamenti climatici hanno accentuato l’interesse nei confronti di alcune tematiche specifiche quali l’impatto

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Precipitazioni

Dall’analisi dei record strumentali disponibili si evince che, nell’ultimo secolo, per l’Italia centrale si è osservata una tendenza verso la diminuzione delle precipitazioni. Inoltre si nota nell’ultimo decennio un aumento dei singoli eventi di precipitazioni estreme rispetto a quelle ordinarie, che aumentano in durata ma diminuiscono in numero; più in generale nel corso degli ultimi 50 anni si

è osservato nel centro Italia un aumento delle precipitazioni intense. Analisi climatiche e paleoclimatiche recenti hanno posto in evidenza come l’origine delle precipitazioni intense sia legata a masse d’aria umida provenienti dal Mediterraneo, quindi ci si aspetta un’evoluzione futura legata al Mediterraneo piuttosto che al versante Nord delle Alpi, aspetto molto importante per simulazioni predittive a scala locale.

Figura 15 – Indice standardizzato di precipitazione nell’Italia Centrale

Gli scenari futuri riguardo alle precipitazioni presentano più incertezze rispetto alle simulazioni sulle temperature, ma si può affermare che per lo scenario A1B (IPCC, 2007) emerge una differenza importante tra il nord Europa, dove è previsto un aumento medio delle precipitazioni, e il sud Europa e l’area Mediterranea, dove invece è attesa una diminuzione della precipitazione media annuale.

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Inventario Base Definizioni delle Emissioni Anno di riferimento L’anno base di riferimento è l’anno rispetto al quale L’Inventario di Base delle Emissioni (IBE) quantifica la saranno confrontati i risultati della riduzione delle CO2 emessa nel territorio dal Comune di Sezze durante emissioni nel 2020. L’UE si è impegnata a ridurre le gli anni di riferimento scelti: il 2014 quale anno di medio emissioni del 20% entro il 2020 rispetto al 1990, anno di termine e di monitoraggio intermedio rispetto al 2020, e riferimento anche del Protocollo di Kyoto. Per poter il 2010 scelto come anno base. In questo intervallo di confrontare la riduzione delle emissioni dell’UE e dei cinque anni (in quanto il 2010 e il 2014 sono conteggiati firmatari del Patto, è necessario stabilire un anno di nella loro interezza) si è rilevato come siano variate le riferimento comune. Tuttavia, qualora non si disponga emissioni di CO2. Il documento permette di identificare dei dati per compilare un inventario relativo al 1990, le principali fonti antropiche di emissioni di CO2 e quindi l’autorità locale dovrebbe scegliere il primo anno di assegnare l’opportuna priorità alle relative misure di disponibile per il quale possano essere raccolti dati riduzione. quanto più completi e affidabili possibile.

L’elaborazione dell’IBE è di importanza cruciale poiché Il 2001 è l’anno di riferimento per il conseguimento degli l’inventario sarà lo strumento che consentirà al Comune obiettivi del pacchetto clima-energia presentato il 23 di misurare l’impatto dei propri interventi relativi al gennaio 2008 dalla Commissione Europea al parlamento cambiamento climatico. L’IBE mostra la situazione di e al Consiglio Europeo. Il pacchetto di misure, che è destinato a diventare l'asse portante della politica partenza per l’autorità locale e i successivi inventari di monitoraggio delle emissioni (IME) mostreranno un europea per contrastare il cambiamento climatico, eventuale e auspicabile progresso rispetto all’obiettivo. prevede: Gli inventari delle emissioni sono elementi molto • riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto importanti per mantenere alta la motivazione di tutte le serra; parti disposte a contribuire all’obiettivo di riduzione di • riduzione dei consumi energetici del 20%; CO2 dell’autorità locale, poiché consentono di • aumento del 20% del ricorso a fonti rinnovabili per constatare i risultati dei propri sforzi. la produzione di energia sul totale del consumo L’obiettivo complessivo di riduzione di CO2 dei Firmatari interno lordo dell’UE. del Patto dei Sindaci è di almeno il 20% entro il 2020, da La scelta del 2010 come anno base di riferimento raggiungere attraverso l’attuazione del PAES nei settori stabilito per il Comune di Sezze è motivata dal fatto che di attività influenzabili dal Comune. L’obiettivo di rispetto a tale anno è possibile ottenere dei dati certi riduzione è definito rispetto all’anno di riferimento riguardo i consumi energetici del territorio. stabilito dall’autorità locale, che può decidere se definire

l’obiettivo complessivo di riduzione delle emissioni di Dati di attività CO2 come "riduzione assoluta" o "riduzione pro capite". I dati di attività quantificano l’attività umana esistente Secondo i principi del Patto dei Sindaci, ogni firmatario è nel territorio dell’autorità locale; i confini geografici responsabile per le emissioni che sono prodotte in dell’IBE/IME sono i confini amministrativi dell’autorità conseguenza del consumo di energia nel proprio locale. L’inventario di base di CO2 si baserà territorio. essenzialmente sul consumo finale di energia, includendo sia il consumo energetico comunale, sia quello non comunale nel territorio dell’autorità locale.

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PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 29 Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

Tuttavia, anche fonti non connesse all’energia possono Fattori di emissione essere incluse nell’IBE. I fattori di emissione sono coefficienti che quantificano le emissioni per unità di attività. Le emissioni sono stimate L’IBE quantifica le seguenti emissioni derivanti dal moltiplicando il fattore di emissione per i corrispondenti consumo energetico nel territorio dell’autorità locale: dati di attività. • Emissioni dirette dovute alla combustione di Nella scelta dei fattori di emissione si possono seguire carburante nel territorio, negli edifici, in due diversi approcci: attrezzature/impianti e nei settori del trasporto; • Emissioni (indirette) legate alla produzione di • utilizzare fattori di emissione “Standard” in linea con elettricità, calore o freddo consumati nel territorio; i principi dell’IPCC, che comprendono tutte le • Altre emissioni dirette prodotte nel territorio, in emissioni di CO2 derivanti dall’energia consumata base alla scelta dei settori dell’IBE nel territorio comunale, sia direttamente, tramite la combustione di carburanti all’interno, che I dati dell’inventario di base delle emissioni riguardano i indirettamente, attraverso la combustione di dati principali del consumo energetico finale del carburanti associata all’uso dell’elettricità e di Comune, quali la quantità di elettricità, l’energia per il calore/freddo nell’area comunale; riscaldamento/raffreddamento, i combustibili fossili e le energie rinnovabili consumati dagli utilizzatori finali. • utilizzare fattori di emissione LCA (valutazione del ciclo di vita), che prendono in considerazione l’intero La prima categoria di dati da valutare sono relativi ai ciclo di vita del vettore energetico. Tale approccio settori che consumano energia/emettono CO2: tiene conto non solo delle emissioni derivate dalla combustione finale, ma anche di tutte quelle

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE emissioni che si originano all’interno della catena di • Edifici, attrezzature/impianti comunali; approvvigionamento dei carburanti, come le • Edifici, attrezzature/impianti terziari (non emissioni dovute allo sfruttamento, al trasporto, ai comunali); processi di raffinazione. Esso include anche emissioni • Edifici residenziali; che si verificano al di fuori del territorio in cui il • Illuminazione pubblica comunale; combustibile è utilizzato. • Industrie (escluse le industrie contemplate nel Per calcolare le emissioni di CO2 attribuibili al consumo sistema europeo di scambio delle quote di di elettricità, è necessario determinare quale fattore di emissione – ETS). emissione deve essere utilizzato. Lo stesso fattore di emissione sarà utilizzato per tutto il consumo di TRASPORTI elettricità nel territorio. • parco auto comunale; • trasporti pubblici; Per il calcolo delle emissioni per il Comune di Sezze sono • trasporti privati e commerciali. stati utilizzati i fattori emissivi proposti dalla Comunità La seconda categoria ”Consumo energetico finale in Europea nelle Linee Guida; per calcolare le emissioni Megawattora (MWh)” fa riferimento ai vari prodotti sono stati applicati quelli “standard (IPCC)” riportati di energetici consumati dagli utilizzatori finali all'interno del seguito. territorio comunale: Fattore di emissione Vettore energetico • elettricità standard (t CO2/MWh) • calore/freddo Elettricità (Italia) 0,483 • combustibili fossili Benzina per motori 0,249 • energie rinnovabili. Gasolio, Diesel 0,267 Gas naturale 0,202 • fattori di emissione. Gas liquido 0,231

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Se nel territorio comunale vi è produzione di energia, la Anno IBE 2010 2013 quantità di energia prodotta dovrà essere considerata per ri-calcolare il fattore di emissione locale; la CTE 84001 190639 produzione di energia locale da fonti rinnovabili, che di conseguenza non comporta emissioni di gas serra nel AEV 0 0 processo, permette di ridurre il fattore di emissione PLE 0 1234 locale per l’energia elettrica, diminuendo così le relative emissioni. Il fattore di emissione locale per l’elettricità FENEE 0,483 0,483 può prendere in considerazione le seguenti componenti: FEE 0,461 0,424 • fattore di emissione nazionale/europeo pari a 0,483; • produzione locale di elettricità; • acquisti di elettricità verde certificata dall’autorità locale.

Per il Comune di Sezze è presente la produzione di energia da fotovoltaico di conseguenza bisogna tenerne conto per calcolare il nuovo FEE, Fattore di Emissione Locale, che risulterà variato rispetto ai due anni di riferimento (2010-2014). Di seguito si riporta la formula utilizzata per il calcolo del FEE in cui andrà inserita la

quantità di energia rinnovabile prodotta nel territorio che darà il suo contributo a favore di una riduzione del fattore di emissione che sarà quindi minore per il 2014.

Per Sezze il fattore di emissione per l’elettricità è lievemente inferiore rispetto a quello nazionale, 0,424 invece di 0,483, in quanto l’ energia prodotta da fotovoltaico per il 2014 riesce a ridurre il fattore; questo permette a parità di consumi energetici di ridurre le emissioni collegate grazie ad un fattore di emissione inferiore a quello nazionale.

Anche un miglioramento dell’efficienza energetica nei vari settori ha portato ad un ridotto incremento del consumo totale di energia elettrica e quindi della produzione di emissioni di CO2 connesse.

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Metodologia di calcolo Settore Fonti dati

Per il calcolo dei consumi energetici per i vari settori del Settore comunale Energia Elettrica: dati Comune di Sezze si è fatto riferimento a diverse fonti comunali spese liquidate territoriali tra cui ENEL Distribuzione, e dati comunali, ACI, Ministero dell’Industria e dello Sviluppo Economico, Riscaldamento: dati comunali spese liquidate Unione Petrolifera (UP), ATLASOLE GSE,. Di seguito vengono riportate le fonti e la metodologia di calcolo Illuminazione Pubblica Energia Elettrica: Enel utilizzate, prima in tabella suddivisi per vettore Distribuzione S.p.A. energetico e successivamente per settore indicando le Settore residenziale, Energia Elettrica: Enel metodologie di calcolo di volta in volta utilizzate; in terziario, produttivi Distribuzione S.p.A. alcuni casi, in mancanza della medesima fonte per gli Riscaldamento: (Italgas) anni di riferimento utilizzati, si è proceduto ad una stima dei consumi energetici per settore. Trasporti comunali Carburanti: dati comunali spese liquidate Vettore Fonte dati per gli anni 2010, 2014 Trasporti pubblici Stima in base al percorso e energetico al numero di corso

Energia ENEL Distribuzione S.p.A. Trasporti privati Dati ACI, Unione elettrica Dati Comune Petrolifera, Ministero della Sviluppo Economico Gas Metano Italgas Fonti rinnovabili Fotovoltaico: ATLASOLE

Biomasse Non presenti GSE

Gasolio ACI, Unione Petrolifera, Comune di Sezze Benzina ACI, Unione Petrolifera, Ministero della Sviluppo Economico GPL ACI, Unione Petrolifera, Ministero della Sviluppo Economico, Produzione Fotovoltaico: ATLASOLE GSE locale di elettricità da fotovoltaico

Di seguito si riportano le metodologie e le fonti utilizzate per i settori analizzati raggruppati in tre macro categorie: edifici e infrastrutture, trasporti e produzione locale di energia.

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Edifici e infrastrutture ELENCO BENI IMMOBILI DI PROPRIETA' Immobile Indirizzo ubicazione Illuminazione pubblica AUDITORIUM Via Garibaldi Per l’illuminazione pubblica sono stati utilizzati i dati BIBLIOTECA P.zza Margherita forniti dall’Enel per i consumi del settore nel 2010, 2011, CAMPO SPORTIVO SEZZE SCALO Via Bologna CAMPO SPORTIVO FONTANELLE Via Fontanelle 2013 e 2014. La linea di tendenza varia negli anni, ma tra CAMPO SPORTIVO E PALLONE Le Fontane il 2010 e il 2014 si verifica un moderato calo dei conumi TENSOSTATICO CIMITERO Via Bassiano Consumi di energia elettrica per EX ESATTORIA P.zza Iv Novembre l'illuminazione pubblica (MWh) EX MATTATOIO Via Bassiano LAVATOIO Zoccolanti 1.400 1.287 1.303 STABILE EX CHIESA MADONNA Via Madonna Della 1.157 DELLA PACE Pace 1.200 1.137 DEPOSITO AUTOBUS Cappuccini 1.000 MUSEO COMUNALE E NEGOZI P.zza Iv Novembre 800 PALAZZO DE MAGISTRIS Via Pitti PALAZZO RAPPINI, ABITAZIONI E Via Valerio Flacco 600 MAGAZZINI 400 SACRESTIA CHIESA S.LORENZO P.zza S.Lorenzo SCUOLA ELEM. PIAGGE MARINE Via P. Marine 200 SCUOLA ELEM. CROCEVECCHIA Via Crocevecchia 0 SCUOLA MATERNA Via Bassiano 2010 2011 2013 2014 CROCEMOSCHITTO SCUOLA MATERNA COLLI Via Colli SCUOLA ELEM. FORESTA Via Foresta Figura 16: consumi di energia elettrica illuminazione pubblica (MWh) SCUOLA MATERNA P.MARINE Via P. Marine SCUOLA MEDIA S.BARTOLOMEO Via S. Bartolomeo SCUOLA MATERNA VIA BARI Via Bari SCUOLA MEDIA SEZZE SCALO Via Bari Edifici comunali – energia elettrica SCUOLA ELEM. CERIARA Via Ceriara SCUOLA ELEM. MELOGROSSO Via Melogrosso Per i consumi di energia elettrica degli edifici comunali ci CENTRO SOCIALE U. CALABRESI Via Marconi si è basati sui dati forniti dal Comune in termini di spese CENTRO SOCIALE SEZZE SCALO Via Puglie liquidate/anno per gli anni dal 2010 e 2014. Tenendo CASA S. CARLO P.zza S. Lorenzo CASERMA CARABINIERI Via Roccagorga conto di un costo medio €/KWh in base alla media dei PALAZZO COMUNALE E LOCALI Via Diaz consumi di due anni (2010-2011 e 2013-2014) in quanto UFFICIO POSTALE di anno in anno si verificano dei conguagli da parte dei PALAZZO VIA UMBERTO Via Umberto gestori, che altererebbero il consumo reale. SPOGLIATOI E STRUTTURE CAMPI Via P. Marine TENNIS MWh 2010 2014 SEDE POLIZIA LOCALE E LOCALI Via P. Marine Edifici, attrezzature/ ADIACENTI 728 687 ASILO NIDO COMUNALE Via P. Marine impianti comunali EX COLONIA AGRICOLA PONTINA Via Migliara 45 Tabella 17: consumi di energia elettrica edifici comunali(MWh) STRUTTURA CAPPUCCINI(EX ASL) Via Cappuccini ELENCO BENI IMMOBILI IN LOCAZIONE Gli edifici di proprietà comunale sono 37 e 6 edifici in O IN COMODATO D'USO comodato d’uso. CENTRO PER L'IMPIEGO P.ZA DELLA STAZIONE LUDOTECA COMUNALE Via Roma

AUDITORIUM MARIO COSTA Via Piagge Marine UFFICI COMUNALI SEZZE STAZIONE P.Za Della Stazione 2 LOCALI COMMERCIALI P.zza IV Novembre

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PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 33 Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

Di seguito vengono confrontati i due consumi, come si Edifici residenziali: energia elettrica può notare l’illuminazione pubblica pesa quasi il doppio I consumi di energia elettrica sono stati forniti da ENEL rispetto ai consumi degli edifici comunali. Distribuzione S.p.A. per l’anno 2010, 2011, 2013 e 2014. Di seguito è riportato l’andamento dei consumi.

Consumi di energia elettrica per Consumi di energia elettrica per gli l'illuminazione pubblica e gli edifici edifici residenziali (MWh) comunali (MWh) 30.000 25.441 24.822 24.294 22.818 2.500 20.000 2.000 10.000 1.500 0 2010 2011 2013 2014 1.000

500 Figura 19: consumi di energia elettrica per il settore residenziale (fonte ENEL Distribuzione S.p.A.) 0 Il 2010 è stato l’anno di maggiore consumo di energia 2010 2014 elettrica con un valore pari a 25.441 MWh, mentre il Edifici, attrezzature/impianti comunali 2014 ha fatto registrare il valore minimo pari a 22.818 Illuminazione pubblica comunale MWh, con una diminuzione del 10%. Come si può

vedere dal grafico c’è stata una progressiva diminuzione Figura 18: consumi di energia elettrica a confronto (MWh) dei consumi nel corso degli anni.

Edifici residenziali: riscaldamento

Edifici comunali - riscaldamento I consumi di gas metano per il riscaldamento sono stati Gli edifici di proprietà del Comune di Sezze forniti da ITALGAS per gli anni dal 2014 al 2015 fornici in volumi di gas Smc trasformati in MWh tramite un fattore Per i consumi di gas metano degli edifici comunali ci si è di conversione: basati sui dati forniti dal Comune in termini di spese liquidate/anno per gli anni dal 2010 e 2014. Tenendo conto di un costo medio €/Smc e trasformano con il Consumi di metano per gli edifici fattore di conversione i Smc in Mwh residenziali (MWh) 30.000 26.646 24.428 23.805 24.238 24.169 24.611 2010 2014 25.000 Metano 20.000 (MWh) 1210 1255 15.000 10.000 5.000 0

1.210 1.255

2010 2011 2012 2013 2014 2015

Figura 20: consumi di metano per il settore residenziale (fonte Italgas.)

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Come si può vede dalla figura i consumi di gas metano metà dei consumi, al contrario dei consumi di energia per il riscaldamento hanno un andamento costante (ad elettrica. eccezione del 2013 probabilmente anno con una stagione invernale più rigida). Settore produttivo (industria e agricoltura): energia elettrica Settore terziario: energia elettrica Nel territorio di Sezze le realtà industriali sono rilevanti, I consumi di energia elettrica per il settore terziario sono Enel anche in questo caso fornisce i dati per gli anni stati forniti da ENEL Distribuzione S.p.A. per gli anni 2010, 2011, 2013 e 2014, e si nota un evidente calo per 2010, 2011, 2013 e 2014. quanto riguarda il settore industriale calo del 25% nel 2014 rispetto al 2010, mentre il settore agricolo rimane Consumi di energia elettrica per costante. settore terziario (MWh)

20.000 17.329 Consumi di energia elettrica per settore industriale (MWh) industria 15.000 13.658 Agricoltura 12.323 11.873 50000

10.000 40000

30000 5.000 40776 36921 20000 31474 30824 0 10000 2010 2011 2013 2014 6277 6859 6846 6268 0

2010 2011 2013 2014 Figura 21: consumi di energia elettrica per il settore terziario nel territorio di Sezze (fonte ENEL Distribuzione S.p.A.) Figura 23 - Consumi di energia elettrica per il settore Per il settore terziario si può notare un tendente industriale e agricolo (fonte ENEL Distribuzione S.p.A.) aumento dei consumi elettrici passando da 12.323 MWh a 17.329 MWh con un +28%. Settore produttivo (industria e agricoltura): riscaldamento Settore terziario: riscaldamento Consumi di metano nel settore Consumi di metano per gli edifici industriale (MWH) residenziali (MWh) 2.790 3.000 2.591 10.000 2.500 8.141 2.023 1.795 1.907 8.000 6.571 6.613 2.000 1.500 6.000 5.140 1.149 4.244 4.415 1.000 4.000 500 2.000 0 2010 2011 2012 2013 2014 2015 0 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Figura 24 - Consumi di metano per il settore industriale (fonte Figura 22: consumi di metano per il settore terziario nel Italgas) territorio di Sezze (fonte Italgas.) Il consumo di gas metano nel settore industriale non ha Per quanto riguarda il settore terziario il consumo di gas un grande peso se paragonato al consumo elettrico, di metano ha subito in 6 anni una diminuzione di quasi la evidenzia tra il 2010e il 2015 il calo del 30 % dei consumi che raggiunge quasi il 60% tra il 2010 e il 2015.

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Consumi di energia elettrica per settore territoriale

45.000 40.000 35.000 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 0 Edifici, Edifici, Edifici residenziali Illuminazione Industrie + attrezzature/impianti attrezzature/impianti pubblica comunale Agricoltura comunali terziari (non comunali)

2010 2011 2013 2014

Figura 25 – Peso dei consumi energetici suddiviso per i cinque macrosettori: consumi pubblici, consumi per il settore terziario, settore residenziale, illuminazione pubblica, settore produttivo (in MWh). Fonte dei dati Comune di Sezze e ENEL Distribuzione S.p.A.

Consumi di metano per settore territoriale 30.000

25.000

20.000

15.000

10.000

5.000

0 Edifici, Edifici, Edifici residenziali Industrie attrezzature/impianti attrezzature/impianti comunali terziari (non comunali)

2010 2011 2012 2013 2014 2015

Figura 26 – Peso dei consumi energetici suddiviso per i cinque macrosettori: consumi pubblici, consumi per il settore terziario, settore residenziale, illuminazione pubblica, settore produttivo (in MWh). Fonte dei dati Comune di Sezze e Italgas.

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Trasporti Consumi in litri:

2010 2011 2012 2013 2014 2015 Parco auto comunale: Lt di 8.811 7.725 6.729 6.875 7.020 7.833 I dati forniti dall’amministrazione, relativi ai consumi, benzina Lt di sono in euro (€) per l’anno 2015, e si è deciso di tener 23.070 19.350 16.447 16.920 17.425 19.963 gasolio conto dello stesso valore per calcolare il consumo degli anni precedenti, in quanto il parco auto è variato di Tabella 4: dati sui consumi di del parco auto comunale in MWh poco, i consumi di carburante sono poi stati divisi per il (fonte: comune di Sezze) costo medio di gasolio e benzina relativo al singolo anno reperibili al sito del Ministero dello Sviluppo Economico http://dgerm.sviluppoeconomico.gov.it/dgerm/.

Con la divisione si sono ottenuti i litri e moltiplicando Cosumi di carburante settore comunale per gli opportuni fattori, dai litri sono stati calcolati gli (MWh) equivalenti megawattora. MWh netti gasolio MWh netti benzina MWh biocarb Il parco auto comunale conta ad oggi (2017)- 19 automezzi- compresi quelli della protezione civile del trasporto scolastico. 11 Elenco mezzi: 74 10 13 Automezzo

12 Alfa/Golf 65 10 10 65 Panda 57 58 Opel 56 Impianto sportivo Fontane Scuolabus colonie marine Scuolabus colonie marine 220 Scuolabus colonie marine 184 187 Scuolabus colonie marine 155 160 164 Scuolabus colonie marine Protezione Civile Panda Alfa Alfa 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Panda Panda 4x4 Figura 27 – Cosumi carburante settore comunale fonte comune Pulizia Cimitero di Sezze Escavatore Fiat Doblò Daily Trattore 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Idropulit.+Gruppo+Decesp. % BIOCARBURANTE 4% 4% 4,5% 4,5% 4.5% 5% Trattore Comunità montana MWh netti gasolio 220 184 155 160 164 187

MWh netti benzina 74 65 56 57 58 65 11 10 10 10 12 13 MWh biocarb Tabella 5: consumi carburante in MWh

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Trasporto pubblico: Nel territorio del Comune di Sezze il servizio di trasporto pubblico è gestito dalla società CO.TRA.L. e serve il territorio comunale collegandolo principalmente Sezze a Sezze Scalo e in particolare alla stazione dei treni che peremette di dirigersi verso Latina o Roma, inoltre è presente un servizio che collega il territorio ai nuclei abitativi limitrofi.

Non avendo a disposizione dati certi, la metodologia scelta per il calcolo delle emissioni del trasporto pubblico si è basata sulla lunghezza del percorso che ogni linea percorre all’interno del territorio comunale, la Figura 28 – Percorso Sezze-Sezze Scalo (fonte CO.TRA.L.) frequenza delle corse (tenendo conto e distinguendo quelle scolastiche dalle altre) e il consumo medio di gasolio per chilometro (stimato in 0,4 litri per chilometro). Dalla valutazione delle tratte risulta che gli autobus pubblici percorrono circa 192.712 kilometri all’anno e un consumo annuo di gasolio pari a 77.085 litri. I consumi sono stati considerati uguali per l’anno 2010 e 2014 supponendo che le linee e il numero di corse siamo rimaste invariate e assumendo uguale il

consumo di carburante per mezzo, dato che ad una diminuzione dei consumi dovuta all’aumento di efficienza energetica si contrappone l’aumento dei consumi per i servizi accessori (quali aria condizionata, ecc). Ciò che è variato è la quota di biocarburante che per il 2010 era pari al 4% su un litro di gasolio e per il 2014 è pari a 4.5% (una maggiore delucidazione in merito ai biocarburanti è riportata verso la fine del successivo paragrafo sul trasporto privato). L’impatto del biocarburante pre-miscelato al gasolio per autotrazione (parallelamente vedremo lo stesso ragionamento per la benzina verde) è inferiore in termini di CO2 per cui aumentando la sua percentuale nel tempo, a parità di litri, il peso in termini di emissioni diminuisce.

Tabella 6: consumi di carburante e biocarburante per autotrazione nei trasporti pubblici

2010 2014 Consumo di carburante (MWh) 762 762 % biocarburanti 4% 4,5% Quota biocarburante (MWh) 34 38 Quota gasolio al netto del biocarburante (MWh) 727 723

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Trasporto privato: Tabella 7: Numero mezzi immatricolati nel Comune di Sezze negli anni 2010 e 2014 (fonte ACI) Il trasporto privato e commerciale costituisce una parte molto importante dell’IBE e anche la più complessa nel Anno Veicoli immatricolati nel comune di Sezze calcolo dei consumi e delle relative emissioni; a 2010 14.699 differenza del trasporto pubblico è impossibile calcolare 2014 14.909 i consumi strettamente entro i confini comunali. Poiché l’obiettivo dell’IBE è stabilire una base sulla quale MWh Mezzi Mezzi MWh formulare delle azioni realizzabili dal Comune in esame, % 2014 2014 2010 2010 si ritiene corretto calcolare i consumi legati ai cittadini Benzina 26.728 47% 6.941 7.418 36.505 abitanti nel territorio (in linea con quanto fatto per il gasolio 48.189 46% 6.883 6.316 57.683 settore edifici) e trascurare gli effetti legati al transito di GPL 21.551 6% 886 809 15.842 mezzi esterni. biocarburante 3.943 (4%) (5%) 3.416

Tabella 8: Numero mezzi e costituzione parco autovetture per Per calcolare i consumi legati ai trasporti si è proceduto alimentazione 2010 e 2014 e relativi MWh (fonte ACI e Mise) attraverso un metodo di tipo “top down” che calcola i consumi applicando al parco mezzi immatricolato nel Comune di Sezze i consumi specifici nazionali e provinciali. Consumi trasporto privato (MWh) Dal sito web dell’ACI è stato possibile ricavare il numero 120000 di mezzi immatricolati nel Comune di Sezze nel 2010 e 2014 e in base alle percentuali dei dati 2015 sono stati ripartiti i veicoli comunali per tipologia di alimentazione, 100000 sono stati considerati autovetture e veicoli industriali, motocicli e autobus.

Inoltre in Italia, in linea con le direttive europee, è stato 80000 introdotto l’obbligo per i fornitori di benzina e gasolio (Soggetti Obbligati) di immettere in consumo una quota minima di biocarburanti, al fine di svilupparne la filiera, 60000 aumentarne l’utilizzo e limitare l’immissione di CO2 in atmosfera. Il quantitativo minimo annuo di biocarburanti che i Soggetti Obbligati devono immettere in consumo è 40000 calcolato sulla base del contenuto energetico di benzina e gasolio forniti nell’anno precedente ponderato secondo percentuali definite dalla normativa vigente; per 20000 il 2010 la percentuale doveva essere pari al 4% e nel 2014 pari al 5%, con l’obiettivo di raggiungere il 10% di biocarburanti entro il 2020. Sulla base della normativa 0 sono state calcolate le percentuali di biocarburante 2010 2014 consumate per gli anni di riferimento. MWh GPL MWh netti gasolio

MWh netti benzina MWh biocarb

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Produzione locale di energia Potenza installata e produzione annua fotovoltaico Fotovoltaico: 12000 I dati relativi alla produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici sono stati reperiti presso il portale web ATLASOLE del GSE, che fornisce per il Comune di 10000 Sezze la potenza di picco degli impianti installati agli anni di riferimento; sommata la potenza installata degli impianti alla data di riferimento 2010 e 2014, è 8000 necessario trasformare la potenza di picco (kWp) in produzione di energia (kWh) attraverso un fattore di conversione specifico per la zona di interesse che in 6000 questo caso corrisponde a 1000.

Tabella 9 – Stima dell’energia prodotta dall’installazione 4000 progressiva di pannelli FV per il Comune di Sezze (fonte dei dati di partenza: ATLASOLE/GSE, evidenziati in celeste)

Potenza Energia 2000 Potenza installata installata prodotta cumulata totale all'anno (kWp) (MWh) 2007 2,86 2,86 4 0 2008 130 132,75 173 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

2009 93 225,64 293 Potenza installata all'anno (kWp) 2010 2617 2842,92 3696 2011 3843 6685,98 8692 Energia prodotta (MWh) 2012 282 6968,17 9059 2013 506 7474,66 9717 2014 0 7474,66 9717 Grazie agli incentivi dei Conti Energia per il fotovoltaico Grafico 2: produzione di energia da fotovoltaico a Sezze (fonte l’installazione degli impianti ha ricevuto uno stimolo dal dati ATLASOLE GSE) 2007 al 2013 (ultimo anno del conto energia) e si stima che Sezze nel 2014 abbia prodotto 9.717 MWh di energia elettrica da impianti solari, dato che permette di Riassumendo, il fattore di emissione per l’energia ridurre il fattore di emissione locale per il vettore energia elettrica per il 2014 raggiunge un valore pari a 0,424 elettrica nel 2014. (IBE 2014, categoria B emissioni), mentre per il 2010 è pari a 0,461 (IBE 2010,, categoria B emissioni) in quanto non ci sono contributi riduttivi da fotovoltaico.

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Consumi ed emissioni Nel seguente grafico sono riportati i consumi per il Comune di Sezze dei settori considerati per l’anno base di riferimento 2010 e per l’anno di primo monitoraggio 2014. Si può notare come i settori maggiormente energivori risultino essere quello dei trasporti, residenziale e industriale. I consumi, come si può vedere dal grafico che mette a confronto i due anni, sono generalmente ridotti.

Consumi energetici (MWh) per settore 120.000 113.446

100.411 100.000

80.000

60.000 49.869 49.844 46.987

38.241 40.000 2014 2010 21.573 20.464 20.000

1.157 1.942 1.938 1.287 233 305 762 762 0

Figura 29: Consumi energetici del Comune di Sezze per settore di consumo in MWh, confronto tra il 2010 e2014

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Consumi energetici (MWh) per vettore energetico 30.000 28.151

25.000 24.500 22.323

20.000

16.699 15.959 14.557 15.000

2014 10.000 8.205 2010 7.343

5.000

581 595 545 491 58 77 193 194 0

Figura 30: Consumi energetici del Comune di Sezze per settore di consumo in MWh, confronto tra il 2010 e 2014

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Dai consumi è stato possibile calcolare le emissioni di anidride carbonica per gli anni di riferimento 2010 e 2014. I settori che presentano le emissioni maggiori sono quelli associati ai trasporti privati che anche in questo caso risultano nettamente superiore rispetto a tutti gli altri, seguito dal industriale e residenziale.

Emissioni (ton CO2) per settore 30.000 28.151 24.500 25.000 22.323 20.000 16.699 14.557 15.959 15.000 8.205 10.000 7.343 5.000 491 193 545 581 595 58 77 194 2014 0 2010

Figura 31: emissioni in tonnellate di CO2 per settore per il Comune di Sezze. Dati calcolati

Emissioni (ton CO2) per vettore 45.000 40.155 40.000 35.000 33.531 30.000 25.000 2014 20.000 15.654 2010 15.000 13.103 9.108 7.387 10.000 6.225 6.670 4.978 5.000 3.659 0 Elettricità Gas naturale GPL Diesel Benzina

Figura 32: emissioni in tonnellate di CO2 per vettore per il Comune di Sezze. Dati calcolati

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Con i dati acquisiti fino ad oggi:

Nel 2010, anno base di partenza, sono state calcolcolate 75.964 tCO2 prodotte nel territorio del Comune di Sezze, L’obiettivo minimo da raggiungere nel 2020 equivale al 20% in meno di emissioni rispetto il 2010, pari a 60.771 tCO2.

80.000 75.964

70.000 64.507 60.771 60.000 -15 % 50.000 -20 %

40.000

30.000

20.000

10.000

0 2010 2014 2020

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IBE 2010

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IBE 2010

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IBE 2014

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IBE 2014

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Il Comune di Sezze in azione

Il PAES del Comune di Sezze interessa azioni a livello locale comprese nelle competenze comunali. Le modalità di intervento del Comune sono molteplici, in quanto mira ad intervenire in primo luogo sulle strutture di sua pertinenza e in secondo luogo, attraverso strumenti normativi, incentivazioni e campagne d’informazione, sulle strutture private, al fine di attuare la politica di efficienza energetica su tutto il territorio. Le azioni hanno l’obiettivo di tracciare il percorso per ridurre le emissioni di anidride carbonica almeno del 20% entro il 2020 rispetto all’anno di riferimento, il 2010 per Sezze.

Produzione di energia da fonte rinnovabile Riduzione dei consumi limitando gli sprechi

Riduzione dei consumi attraverso riqualificazione Riduzione delle energetica emissioni di anidride carbonica

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Smart actions for a smart city La strategia generale individuata attraverso il PAES è stata tradotta in obiettivi e target più specifici per i diversi settori in cui l’autorità locale intende prendere provvedimenti. Tali obiettivi e target si fondano sugli indicatori definiti nell’indagine di base, in accordo con le Linee Guida del PAES, e le misure d’intervento sono state individuate rispettando i criteri definiti dall’acronimo SMART (Specifico, Misurabile, Attuabile, Realistico e Temporizzato).

Ciascuna azione è ben definita sia nel settore di competenza, sia nell’obiettivo che nella

metodologia di attuazione, è quindi definibile come SPECIFICA. Si focalizza sugli strumenti per il raggiungimento degli obiettivi e sui soggetti promotori e i soggetti

coinvolti nell’azione.

Ciascun intervento è MISURABILE sia in termini di risparmio energetico (MWh e t CO2 risparmiati) sia in termini di costi da sostenere per la realizzazione. I calcoli per la definizione degli obiettivi seguono infatti le prescrizioni delle linee guida e le previsioni fornite dai piani di settore nazionali.

ATTUABILE nel senso che ogni azione è stata calibrata definendo una strategia attuativa che individua e affronta le criticità nel raggiungimento degli obiettivi. Proprio per questo si

punta sulla partecipazione dei cittadini e dei portatori di interesse: l’attuabilità degli

interventi è garantita dalla condivisione degli obiettivi e degli impegni.

Le azioni sono REALISTICHE perché pianificate prevedendo specifiche risorse finanziarie e umane disponibili per la loro realizzazione. Essendo una questione cruciale si prevede di creare una rete di attori del territorio mirata al reperimento di fondi per la realizzazione

delle azioni.

Infine ogni intervento è TEMPORIZZATO nel senso che in base al grado di priorità, alle

risorse e alle criticità previste si è stimata una adeguata tempistica realizzativa. Vi sono infatti azioni a lungo termine (da concludersi entro il 2020) ed altre a medio/breve termine.

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Interventi sul patrimonio

comunale

L’Amministrazione Comunale, in quanto firmataria del Patto dei Sindaci, si è presa l’impegno di ridurre le emissioni nel proprio territorio attraverso un insieme

di azioni dirette ed indirette. Sicuramente il peso del settore comunale è relativo sul totale delle emissioni,

pari circa al 3%, ma le azioni dirette sul patrimonio comunale costituiscono l’esempio necessario a promuovere gli stessi interventi di riqualificazione presso i privati cittadini. Diversi sono gli strumenti e gli interventi che l’Amministrazione può mettere in

pratica per ridurre i consumi energetici e quindi le emissioni collegate al patrimonio comunale. La valutazione dei margini di miglioramento è il primo

passo per formulare un progetto ed accedere a forme di contributo locali, nazionali o europee per la realizzazione degli interventi. Figura 33: Rappresentazione situazione conformi (sinistra) e non conformi (destra) per la pubblica illuminazione Piano regolatore dell’Illuminazione nell’ambito dell’inquinamento luminoso Comunale La ricerca e lo studio di scelte progettuali (limitate Il Piano ai sensi della LR. 13/04/2000 n,23 e tipologie di armature, sostituzione programmata delle Regolamento Regionale 18/04/2005 n.8 è finalizzato a lampade, differenziazioni cromatiche, telecontrollo, fornire all’Amministrazione le indicazioni per regolatori di flusso) sono volte ad ottimizzare i costi riqualificare gli impianti di illuminazione pubblica e energetici, di esercizio e di manutenzione dell’intero perseguire il risparmio energetico, mantenendo e/o sistema dell’illuminazione pubblica. Le proposte di migliorando le condizioni illuminotecniche in termini miglioramento nascono da un’attenta analisi dello di quantità di luce e di comfort degli utenti della stato di fatto e sono state avanzate per limitare od strada. In particolare il lavoro intende: eliminare gli aspetti negativi cercando al contempo di a) mettere a disposizione dell’Amministrazione uno contenere o meglio graduare la spesa pubblica strumento aggiornabile di pianificazione e di secondo interventi programmati nel tempo. programmazione ambientale ed energetica, nel quale siano evidenziati gli interventi pubblici per È indubbio che l’adeguamento degli impianti non risanare il territorio; ancora messi a norma con più efficienti sistemi b) rispettare le norme per il conseguimento della illuminanti, nonché la completa adozione di lampade sicurezza del traffico veicolare e pedonale a led di ultima generazione in luogo delle tradizionali (parametri illuminotecnici); lampade ai vapori di mercurio e al sodio ad alta c) conseguire il risparmio energetico migliorando pressione, porterebbe al recupero della spesa l’efficienza globale degli impianti; pubblica in tempi accettabili. In un prossimo futuro d) contenere l’inquinamento luminoso e i fenomeni tutto l’impianto dovrà comunque essere interessato di abbagliamento; alle presenti indicazioni e scelte progettuali, e) ottimizzare i costi di esercizio e di manutenzione raggiungendo così un grado di uniformità accettabile. degli impianti; f) migliorare la qualità della vita sociale e la fruibilità Il piano propone quindi di perseguire l’adeguamento degli spazi urbani, adeguando l’illuminazione alle normativo degli impianti mediante l’utilizzo di corpi esigenze architettoniche e ambientali. illuminanti ad alta efficienza (in particolare LED), da integrare con dispositivi che abbattono ulteriormente i consumi durante le ore centrali di funzionamento

degli impianti. La medesima tecnologia va impiegata anche per futuri interventi da realizzarsi in tutti i

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contesti urbani (centri storici, aree residenziali, Analisi degli interventi realizzati con le industriali, parcheggi e percorsi ciclopedonali). Unicamente le aree sportive di grosse dimensioni detrazioni fiscali possono essere utilizzate in alternativa sorgenti a Le detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia e la ioduri metallici. riqualificazione energetica, oggi fissate Certificazione energetica edifici rispettivamente al 50% e al 65% fino al 31/12/2018, hanno promosso fortemente gli interventi nell’ambito APE – Attestato di prestazione energetica del risparmio energetico negli ultimi anni. A l fine di valutare lo stato di avanzamento degli interventi di L'Attestato di Prestazione riqualificazione degli edifici, dal rapporto annuale Energetica serve a far 2017 dell’Agenzia Nazionale Efficienza Energetica – conoscere le caratteristiche del ENEA “LE DETRAZIONI FISCALI DEL 65% per la “sistema edificio-impianto”, riqualificazione energetica del patrimonio edilizio ovvero quanta energia è esistente”(http://www.anit.it/wpcontent/uploads/2017 necessaria per riscaldarlo e /08/Detrazioni-65-2017.pdf) illustra lo stato della produrre acqua calda. Si riqualificazione energetica annua sugli immobili ed è valutano così, attraverso un possibile vedere quali siano stati gli investimenti a sopralluogo specifico livello regionale per tipologia di intervento di (obbligatorio per legge!) le qualità degli involucri risparmio energetico. Le detrazioni fiscali per (pareti, solai, serramenti...), degli impianti di interventi di riqualificazione energetica del patrimonio riscaldamento e degli impianti di produzione acqua edilizio esistente sono prorogate nella misura del 65% calda sanitaria. In sostanza, con specifici software di fino al 31 dicembre 2018 in seguito alla pubblicazione calcolo, si determina la Classe Energetica della Legge di Stabilità 2018. dell'Immobile. Al sistema delle certificazioni infatti, si associa un meccanismo di etichettatura che riporta la La maggior parte degli immobili oggetto di classe di prestazione energetica su una scala che va da riqualificazione energetica sono edifici residenziali e A (miglior performance) a G (minima performance), riguardano maggiormente edifici costruiti tra il 1946 e esplicata da un documento rilasciato dal tecnico il 1980, il valore più alto è relativo all’epoca di certificatore ovvero l’Attestato di Prestazione costruzione tra il 1971 e il 1980. Per quanto riguarda Energetica (APE). Il Documento Tecnico, viene invece la tipologia degli interventi, il più realizzato è la rilasciato da un tecnico certificatore specializzato e sostituzione degli infissi che copre il 75,7 %, seguito abilitato, nonchè iscritto al catasto energetico dagli interventi sulle pareti orizzontali inclinate 12,7% Regionale in questo caso dalle pareti verticali 4,1% e schermatura solari 4,3%. In https://www.apelazio.enea.it/. Si sottolinea anche che base agli interventi realizzati, per l’ENEA è stato l'A.P.E. deve contenere anche delle proposte di possibile stimare il risparmio energetico conseguito Miglioramento dell'Efficienza Energetica per tipologia di intervento espresso in kWh/anno. Gli dell'Immobile, utili ad individuare possibili interventi interventi che permettono di risparmiare più energia finalizzati a ridurre i consumi energetici. risultano essere la coibentazione di pareti e coperture, risultano al contempo essere anche i più costosi tra gli interventi, mentre gli interventi più diffusi riguardano la sostituzione degli infissi. Confrontando la spesa sostenuta e il risparmio energetico conseguito per tipologia di intervento è stato possibile per l’ENEA stimare il costo di un MWh risparmiato per tipologia di intervento.

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Se si considerano le percentuali di riqualificazione annua dal 2007 al 2016 (Rapporti Enea 2011-2012-2013-2017) e si applicano al parco alloggi di Sezze stimato in 5.727 alloggi (dati ISTAT 2011) è possibile calcolare il numero di alloggi riqualificati all’anno. Dalla stima risulta che a Sezze dal 2007 al 2014 possono essere stati riqualificati 458 edifici pari a circa l’8%.

Figura 34: Regione Lazio, distribuzione percentuale degli investimenti effettuati per tipologia di intervento, anno 2016 (fonte Rapporto ENEA 65% 2017) Anno Percentuale Percentuale Alloggi cumulata annua riqualificati

2007 0,3 0,3 17 2008 1,1 0,8 46 2009 1,8 0,7 40 2010 2,9 1,1 63 2011 3,6 0,7 40 2012 4,2 0,6 34 2013 5,2 1 57 2014 6,1 0,9 52 2015 6,9 0,9 52 2016 7,75 1 57

tot 458 D all’analisi degli interventi realizzati nella Regione Lazio nel 2016 è possibile inoltre analizzare per provincia gli interventi specifici in termini di Figura 35: Distribuzione degli investimenti (%) delle singole tecnologie per epoca di costruzione e tipologia costruttiva dell’edificio, anno 2016 (fonte Rapporto ENEA investimenti per tipologia di intervento 65% 2017) in termini di superficie, di risparmio energetico e di costo per abitante. La provincia di Latina si posiziona in ultima posizione con una media di 18,2€/ab al di sotto della media regionale e molto al di sotto della media nazionale pari a 65€/ab.

Per avere un idea di quanto è stato investito nel Comune di Sezze nel 2016 Figura 36: Superficie o unità installate per tecnologia, investimenti (M€), risparmi per la riqualificazione degli edifici è energetici (GWh/anno), investimenti per abitante (€/ab), per provincia, anno 2016 sufficiente moltiplicare il numero di (fonte Rapporto ENEA 65% 2017) abitanti per gli investimenti per abitanti che corrisponde ad un valore di 450.000€. Figura 37: Investimenti per abitante (€/abitante) per provincia e confronto con media della Regione e media Italia, anno 2016 (fonte Rapporto ENEA 65% 2017)

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Settore mobilità Riqualificazione del parco mezzi privato L’altra faccia della mobilità sostenibile riguarda la Un settore cruciale nella definizione di un quadro di riqualificazione; se infatti non è possibile scegliere un sviluppo urbano sostenibile è quello della mobilità; il mezzo diverso dall’automobile per raggiungere certe Comune attraverso lo strumento della pianificazione destinazioni è necessario promuovere l’efficienza deve promuovere la mobilità sostenibile e ridurre la energetica in questo settore; l’analisi dei consumi di necessità di trasporto. carburante e della costituzione del parco mezzi

immatricolato a Sezze mostra una nuova tendenza in Promozione della mobilità sostenibile atto che vede aumentare i mezzi a basse emissioni e Le emissioni legate ai trasporti costituiscono circa il favorire l’alimentazione a gas metano o GPL. 37% sul totale 2010 del territorio di Sezze; ecco perché prima di parlare di efficienza energetica dei Per valutare lo stato di rinnovamento del parco mezzi mezzi è necessario parlare di scelta opportuna del privato sono stati analizzati i dati sui veicoli mezzo. Non è indispensabile muoversi esclusivamente immatricolati a Sezze nel 2010 e nel 2014. Dalle in auto per raggiungere la propria destinazione, autovetture immatricolate si nota un progressivo quando la meta lo permette è importante utilizzare il ammodernamento con diminuzione dei mezzi EURO mezzo migliore al fine di soddisfare le nostre esigenze 0,1,2,3 e aumento dei mezzi EURO 4,5,6. Il numero ma ridurre le emissioni legate allo spostamento. totale delle autovetture immatricolate è in continuo aumento. “Do the right mix” è un progetto europeo sulla mobilità sostenibile legato alla European Mobility Totale veicoli leggeri nel Week ed è consultabile alla pagina dotherightmix.eu. Comune Sezze Il concetto è quello di fare il giusto mix tra i mezzi di trasporto a nostra disposizione per ridurre le 18.000

15.257 emissioni, ridurre i costi legati al trasporto e favorire il 16.000 14.699 moto quotidiano. 14.000 12.000 10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

0 2010 2014

Grafico 3: Mezzi totali immatricolate a Sezze nel 2010 e nel 2014(fonte dati ACI)

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Autovetture nel Comune di Sezze Composizione parco 1 73 69 208 679 100% 208 630 1.023 1.296 autovetture 2016 1.687 1.963 90% 2.028 4.256 4.328 80% 4.433 4.523 4.596 70% 4.600 5% 4.637 12% 13% 60% 3.428 3.389 5% EURO 0 50% 3.318 3.187 3.096 EURO 1 3.027 2.935 40% 16% EURO 2 3.390 3.201 30% 3.001 2.938 EURO 3 2.755 2.569 2.397 EURO 4 20% 1.115 1.037 938 792 747 714 688 30% EURO 5 10% 2.296 2.204 2.131 2.011 1.951 1.911 1.885 EURO 6 0% 19% 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 EURO 6

Grafico 4: Composizione parco autoveicoli immatricolati a Grafico 5: Costituzione del parco autoveicoli immatricolati a Sezze (fonte dati ACI) Sezze nel 2010 e 2016- (fonte dati ACI)

Analizzando la costituzione del parco delle Veicoli pesanti e leggeri nel Comune autovetture rispetto alla tipologia EURO, notiamo che di Sezze nel 2010 il 70% è costituito da mezzi EURO 0,1,2,3 ed 1 1 100% 3 2 2 12 il 30% da mezzi EURO 4,5,6. Successivamente si passa 11 18 30 40 53 72 87 236 242 nel 2016 ad un 52% di EURO 0,1,2,3, ed il 48%di EURO 90% 259 265 285 305 322 4,5,6. 80% 385 423 446 447 446 70% 458 468

60% 356 Composizione parco autovetture 382 398 50% 423 414 425 409 2010 234 40% 235 225 220 224 211 208 30% 0% 1% 16% 20% 716 694 662 631 EURO 0 606 592 578 10% 8% EURO 1 29% 0% EURO 2 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 EURO 3 EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 EURO 6 EURO 4 EURO 5 23% Grafico 6: Composizione parco veicoli leggeri e pesanti nel EURO 6 comune di Sezze dal 2010 al 2016 (fonte dati ACI) 23%

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Tabella 10: Fattori di emissione per i principali carburanti Composizione parco veicoli leggeri e pesanti 2016 Vettore energetico Fattore di emissione standard (t CO2/MWh) Benzina per motori 0,249 4% 1% Gasolio, Diesel 0,267 15% 28% EURO 0 Gas naturale 0,202 EURO 1 Gas liquido 0,227 EURO 2 EURO 3 EURO 4 22% Manifestazioni ad impatto zero 10% EURO 5 Tra le opportunità che il comune EURO 6 può intraprendere per il risparmio 20% delle risorse e dello spreco ci sono le manifestazioni e le feste tradizionali come La Befana, il Carnevale Setino, la Sacra Grafico 7: Composizione parco veicoli leggeri e pesanti nel comune di Sezze nel 2016 (fonte dati ACI) Rappresentazione del Venerdì Santo e la Sagra del Carciofo, che se da un lato sono un punto di forza del territorio dall’altro comportano spreco ed inquinamento. L’amministrazione può quindi vagliare Per quanto riguarda invece gli autoveicoli leggeri e è quella di sottoscrivere dei protocolli di intesa per le pesanti immatricolati a Sezze, si nota un manifestazioni patrocinate dal comune (sportive, ammodernamento dei mezzi. In particolare è stata culturali, tradizionali, …) affermando in questo modo riscontrata una forte riduzione dei mezzi EURO 0 e 1 una linea volta al rispetto per l’ambiente e il risparmio con conseguente aumento dei mezzi EURO 4, EURO 5 energetico. e anche 6.

È necessario favorire e sostenere questo trend Esistono infatti delle piccole azioni che se adottate attraverso la sensibilizzazione dei cittadini e la possono apportare una riduzione dei consumi, di promozione dell’utilizzo di mezzi di nuova seguito vengono riportati alcuni esempi: generazione Euro 5 ed Euro 6. Le emissioni dei veicoli possono essere ridotte attraverso l'utilizzo di - il superamento dell’uso dell’acqua minerale in tecnologie ibride o ad alta efficienza, introducendo bottiglia; dei carburanti alternativi e promuovendo una guida - il sostegno all’uso del mezzo pubblico e della bici efficiente che può ridurre le emissioni di gas serra fino per raggiungere il luogo della manifestazione;

al 15%. - la compensazione della CO2 immessa in atmosfera attraverso la piantumazione di alberi in Le auto “verdi” includono quelle alimentate da numero tale da captare una carburanti alternativi come il GPL e il metano, così quantità di CO pari a quella come quelle elettriche/ibride. Le vetture alimentate a 2 prodotta dalla manifestazione. metano/GPL consumano fonti di energia fossile che

però presentano un fattore di emissione minore rispetto ai fattori di emissione di benzina e gasolio; a Comunicazione e coinvolgimento parità di consumi infatti i motori metano/GPL Di fondamentale importanza risulta il coinvolgimento emettono meno anidride carbonica (vedi fattori di dei principali soggetti operanti sul territorio che, emissione riportati in tabella). attraverso la loro attività quotidiana incidono in maniera significativa sui consumi energetici e di

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conseguenza sulle emissioni di CO2; ogni azione del termico, detrazione 55%, detrazione 65%, incentivi Comune di Sezze deve necessariamente prevedere il urbanistici); costante e attivo coinvolgimento di tutti i settori della • fotovoltaico: vantaggi, normativa, gruppi società senza i quali non è possibile raggiungere gli d’acquisto (coinvolgimento cittadini, professionisti, obiettivi che il Patto dei Sindaci si pone. imprese locali); • l’utilizzo delle fonti rinnovabili per il riscaldamento: Le attività volte ad aumentare la consapevolezza nella vantaggi, costi, approvvigionamento società civile sono importanti per sostenere le (coinvolgimento cittadini, professionisti, imprese politiche a favore dell’energia sostenibile. I governi locali); locali possono agire come consulenti ed educatori nei • altre fonti energetiche rinnovabili. confronti dei cittadini e degli altri attori coinvolti (architetti, progettisti, installatori...). Il Comune ha un L’amministrazione, inoltre, ha realizzato un sito web ruolo, oltre che di modello e punto di riferimento per dedicato all’iniziativa del Patto dei Sindaci, collegato l'attuazione di misure volte al risparmio energetico, al sito web del Comune, dove i cittadini possono anche e soprattutto di consulente per i cittadini trovare informazioni sul Piano e sugli eventi collegati, attraverso la promozione di una campagna di per es. gli incontri pubblici. Il sito web offre ai cittadini sensibilizzazione sul tema della sostenibilità. A questo anche alcuni consigli per ridurre i propri consumi scopo è importante coinvolgere i cittadini e far energetici quotidiani. conoscere l’iniziativa del Patto dei Sindaci attraverso i http://tools.sinproambiente.it/sportello- mezzi di comunicazione. ambiente/index.php?id%20com=32

Sensibilizzazione e informazione dei cittadini

L’Amministrazione Pubblica prevede di organizzare degli incontri pubblici finalizzati ad informare i cittadini dell’adesione del Comune di Sezze all’iniziativa del Patto dei Sindaci e sensibilizzarli alle tematiche ambientali. L’obiettivo è quello di promuovere piccoli cambiamenti comportamentali finalizzati a ridurre i consumi energetici ed informare i cittadini sulla possibilità di accedere ad incentivi detrazioni per riqualificare la propria abitazione.

L’Amministrazione comunale può organizzare incontri pubblici su tematiche specifiche:

• efficienza energetica e rinnovabili (coinvolgimento cittadini, amministratori di condominio, professionisti, imprese); • incentivi e detrazioni per la riqualificazione edilizia (conto

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Sintesi delle azioni Le azioni pianificate spaziano nei diversi settori di attività e sono state così ripartite facendo riferimento alle categorie proposte dal “Patto dei Sindaci”: • PUB: Edifici, attrezzature/impianti comunali • TER: Edifici, attrezzature/impianti terziari • RES: Edifici residenziali • IP: Illuminazione pubblica • TP: Trasporti • PE: Produzione locale di energia elettrica • PC: Produzione di calore freddo da teleriscaldamento • COM: Comunicazione/coinvolgimento Di seguito sono riportate in tabella le azioni predisposte con il codice di riferimento e la quantità rispettivamente di energia risparmiata, emissioni risparmiate, energia prodotta da FER rispetto al 2010 ed infine il peso percentuale rispetto al totale. Tabella 11: Azioni del PAES per categoria e relativa quantità di energia risparmiata, energia prodotta da FER ed emissioni risparmiate al 2020

Produzio Energia CO2 Codic ne da % sul Descrizione azione risparmiata risparmia e FER totale (MWh) ta (Ton) (MWh) 1 PUB Riqualificazione edifici comunali 194 0 54 1,3% 2 PUB Riqualificazione illuminazione interna edifici comunali 55 0 23 0,6%

3 PUB Installazione sistemi per il risparmio energetico 63 0 13 0,3% 4 PUB Applicazione GPP e CAD amministrazione digitale 14 0 3 0,1% 5 PT nuovo regolamento edilizio 830 0 213 5,2% 6 TER Riqualificazione energetica edifici settore terziario 388 0 148 3,6% 7 RES Riqualificazione energetica edifici residenziali 1.092 0 338 8,2% 8 IP Riqualificazione energetica dell'illuminazione pubblica 347 0 147 3,6% 9 IND Efficientamento energetico processi produttivi 2.084 0 833 20,2% 10 TP Rinnovo parco mezzi privato 2.209 0 1.411 34,3% 11 TP Promozione mobilità sostenibile 2.008 0 490 11,9% 12 TP Rinnovo parco mezzi comunale 15 0 5 0,1% Conversione alimentazione mezzi pubblici messa in 61 0 4 0,1% 13 TP sicurezza trasporto pubblico 14 TP Piano parcheggi 0 0 0 0,0% 15 PE Installazione FV su tetti dei privati 0 344 146 3,5% 16 COM Sensibilizzazione alla riduzione dei consumi 940 0 291 7,1% 17 COM Attività didattiche di sensibilizzazione 0 0 0 0,0% 18 COM Manifestazioni a basso impatto ambientale 0 0 0 0,0%

10.300 344 4.119 100%

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Schede azione

Di segui sono riportate le schede relative alle singole azioni.

EDIFICI E IMPIANTI COMUNALI

RIQUALIFICAZIONE EDIFICI 1PUB COMUNALI SETTORE DI INTERVENTO EDIFICI, ATTREZZATURE, IMPIANTI COMUNALI L’Amministrazione Comunale intende intervenire sul patrimonio comunale e ridurre attraverso interventi di riqualificazione energetica i consumi termici ed elettrici. L’azione include diversi interventi, DESCRIZIONE alcuni già realizzati, alcuni in corso ed altri da realizzare, che nel

complesso permetteranno di riqualificare dal punto di vista

energetico gli edifici ad uso pubblico.

Il Comune di Sezze grazie al finanziamento della Regione Lazio "Call for proposal Energia Sostenibile 2.0. Azione 4.1.1 del POR FESR Lazio 2014-2020 INTERVENTI SPECIFICI Nel dettaglio sono previsti: 1. Riqualificazione energetica della sede del Municipio;

2. Riqualificazione energetica della scuola Melogrosso; 3. Riqualificazione energetica della scuola San Bartolomeo; RESPONSABILE Comune di Sezze, Servizio Tecnico, Lavori Pubblici e Manutenzione ATTUAZIONE TEMPI DI ATTUAZIONE 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

1. 201.466 €; COSTI 2. 417.618 €. 3. 695.380 €

FINANZIAMENTO Comunali, Finanziamenti regionali, Incentivi nazionali Si stima la riduzione del 10% dei consumi termici ed elettrici degli METODO DI CALCOLO edifici comunali RISPARMIO ENERGETICO 126 MWh termici; 69 MWh elettrici PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 54 tonnellate di CO2 Riduzione costi per l’approvvigionamento di energia, riduzione dei consumi energetici INDICATORI PER IL

MONITORAGGIO

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RIQUALIFICAZIONE ILLUMINAZIONE 2 PUB INTERNA EDIFICI COMUNALI SETTORE DI INTERVENTO EDIFICI, ATTREZZATURE, IMPIANTI COMUNALI

Realizzazione di opere di riqualificazione energetica e di adeguamento DESCRIZIONE impiantistico degli edifici comunali

L’azione include diversi interventi da realizzare, che nel complesso permetteranno di riqualificare dal punto di vista energetico le spese relative all’energia elettrica e un miglioramento dell’illuminazione stessa degli ambienti degli edifici ad uso pubblico. La tendenza è quella di INTERVENTI SPECIFICI privilegiare l’impiego di tecnologie a led dimmerabili o con sensori di presenza per ottimizzare ulteriormente il consumo.

Sostituzione dei corpi illuminanti interni agli edifici comunali. RESPONSABILE Comune di Sezze, Servizio Finanziario ATTUAZIONE TEMPI DI ATTUAZIONE 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Compresi nella sostituzione ordinaria delle lampade, e di altre COSTI

apparecchiature simili FINANZIAMENTO Non previsto Si stima la riduzione del 8% dei consumi elettrici degli edifici METODO DI CALCOLO comunali RISPARMIO ENERGETICO 55 MWh elettrici PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 23 tonnellate di CO2 Riduzione costi per l’approvvigionamento di energia, riduzione dei consumi energetici

INDICATORI PER IL MONITORAGGIO

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INSTALLAZIONE SISTEMI PER IL

3PUB RISPARMIO ENERGETICO

SETTORE DI INTERVENTO EDIFICI, ATTREZZATURE, IMPIANTI COMUNALI Nell’ottica di una riduzione delle proprie emissioni, il Comune di Sezze si impegna a sostituire entro il 2020 le valvole termostatiche in alcuni edifici di proprietà comunale. Il corretto impiego di questi dispositivi consente un reale risparmio di energia e, quindi, un alleggerimento della bolletta.

DESCRIZIONE Sulla testa della valvola termostatica si imposta il valore di temperatura desiderato. Ogni volta che c’è del calore in eccesso essa ne chiede meno all’impianto di riscaldamento, che entra così in funzione solo quando serve. In generale la temperatura dovrebbe essere mantenuta attorno a 20°, nei locali di passaggio 16-18 °C.

RESPONSABILE Comune di Sezze, Servizio Finanziario ATTUAZIONE TEMPI DI ATTUAZIONE 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 COSTI 3.000 €

FINANZIAMENTO Non previsto METODO DI CALCOLO Si stima la riduzione del 5% dei consumi termici degli edifici comunali RISPARMIO ENERGETICO 63 MWh termici PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 13 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Riduzione costi per l’approvvigionamento di energia, riduzione dei MONITORAGGIO consumi energetici

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APPLICAZIONE GPP E CAM, 4PUB AMMINISTRAZIONE DIGITALE SETTORE DI INTERVENTO EDIFICI, ATTREZZATURE, IMPIANTI COMUNALI Nell’ambito degli acquisti verdi il Comune di Sezze si impegna a promuovere la scelta di prodotti a basso impatto ambientale DESCRIZIONE partendo dalla carta riciclata e dagli apparecchi a basso consumo energetico. I prodotti GPP devono rispondere a dei Criteri

Ambientali Minimi (CAM) che permettono così al compratore di

scegliere il prodotto migliore dal punto di vista ambientale.

Inoltre mantenere buoni comportamenti e l’uso intelligente degli ambienti lavorativi permette un ulteriore risparmio energetico. • Nello specifico il comune provvede all’acquisto di carta riciclata, INTERVENTI SPECIFICI stampanti e toner riciclabili. • Invio telematico delle pratiche SUAP per le attività per l’attività produttiva dal 2010 • Digitalizzazione pratiche ufficio tecnico entro il 2020 • Svolgere una campagna comunicativa rivolta al personale per il contenimento del consumo energetico ricordano di spengere la luce quando negli ambienti comunali non è necessaria. Incontri da ripetere periodicamente con il personale interno al comune sulle tematiche inerenti l’energia.

RESPONSABILE Comune di Sezze, Servizio Finanziario- Ufficio contratti, appalti di ATTUAZIONE forniture e servizi, acquisti, Ufficio Tecnico TEMPI DI ATTUAZIONE 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 COSTI Nessun costo diretto FINANZIAMENTO Non previsto Si stima la riduzione del 2% dei consumi elettrici degli edifici METODO DI CALCOLO comunali RISPARMIO ENERGETICO 14 MWh elettrici PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 3 tonnellate di CO2 Quantità di prodotti acquistati con etichettatura ambientale o che INDICATORI PER IL rispondo ai CAM, riduzione dei consumi elettrici per le MONITORAGGIO apparecchiature elettroniche , quantità carta acquistata.

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PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

PREDISPOSIZIONE ALLEGATO 5PT EN ERGETICO AL REGOLAMENTO EDILIZIO SETTORE DI INTERVENTO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Il Regolamento Edilizio Comunale è uno strumento importante per indirizzare il territorio verso lo sviluppo sostenibile, a basso impatto

DESCRIZIONE ambientale e soprattutto a basse emissioni climalteranti. Il Regolamento Edilizio comunale può quindi facilitare l'applicazione della normativa Regionale e/o Nazionale in materia di efficienza energetica nell'edilizia, o eventualmente rafforzarla rendendo più

stringenti le disposizioni già previste. Nello specifico l’azione prevede la redazione di un “Allegato Energetico” da annettere al Regolamento Edilizio comunale al fine di

poter avviare un’attività di costruzione e riqualificazione edilizia più

attenta agli aspetti energetici. L’Allegato Energetico dovrà contenere oltre ai più recenti riferimenti normativi nel settore dell’efficientamento energetico anche premialità che possano

incentivare interventi di ristrutturazione edilizia da realizzare nel INTERVENTI SPECIPICI rispetto dell’Allegato Energetico, nonché la costruzione di edifici ad elevata classe energetica. L'Amministrazione Comunale intende prevedere delle semplificazioni alle procedure autorizzative per chi realizza interventi volti all’efficienza energetica/energie rinnovabili e regolamentare l’installazione del fotovoltaico in modo da snellire l’iter procedurale. RESPONSABILE Comune di Sezze, Servizio Tecnico, Ufficio Urbanistica e Lavori ATTUAZIONE Pubblici TEMPI DI ATTUAZIONE 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 COSTI Nessun costo previsto, a cura dell’Ufficio Urbanistica FINANZIAMENTO Nessuno METODO DI CALCOLO Si prevede una riduzione dei consumi del 2% associata all’azione 7RES RISPARMIO ENERGETICO 347MWh elettrici; 483 MWh termici PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 213 tonnellate di CO2 Collegata all’azione 7 RES INDICATORI PER IL MONITORAGGIO

64 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

EDIFICI E IMPIANT TERZIARI

RIQUALIFICAZIONE EDIFICI SETTORE 6TER TERZIARIO

SETTORE DI INTERVENTO EDIFICI, ATTREZZATURE, IMPIANTI TERZIARI

L’azione va a quantificare e sostenere attraverso l’informazione e la pianificazione territoriale attuata dall’amministrazione, la riqualificazione del parco edilizio terziario che rappresenta una parte importante nel parco edilizio di Sezze. Come per la riqualificazione DESCRIZIONE del parco edilizio residenziale, interventi quali sostituzione dell’impianto termico, coibentazione di pareti e coperture, sostituzione infissi ed efficientamento energetico delle apparecchiature elettriche (luci, elettrodomestici) permette di risparmiare sia dal punto di vista elettrico che termico. RESPONSABILE Privati ATTUAZIONE TEMPI DI ATTUAZIONE 2016 2017 2018 2019 2020

COSTI Si stima una spesa approssimativa di €500.000

FINANZIAMENTO Detrazioni fiscali 55% e 65%, Certificati Bianchi, Conto Termico e

L’obiettivo è spingere la riqualificazione ad un 3% annuo fino al 2020 METODO DI CALCOLO e ridurre negli edifici riqualificati i consumi termici ed elettrici del 20%. RISPARMIO ENERGETICO 76 MWh termici; 312 MWh elettrici RIDUZIONE CO2 148 tonnellate di CO2 PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh Numero di edifici non residenziali per cui vengono presentate INDICATORI PER IL pratiche edilizie per riqualificazione energetica, studi statistici MONITORAGGIO sull’utilizzo delle detrazioni fiscali

65 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 65 Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

EDIFICI RESIDENZIALI

7RES RIQUALIFICAZIONE EDIFICI RESIDENZIALI SETTORE DI EDIFICI RESIDENZIALI INTERVENTO Il settore residenziale incide per il 22% sul bilancio delle emissioni di CO2 al 2010, è pertanto importante intervenire su di esso per migliorarne dove è possibile le prestazioni, abbattendo di conseguenza i consumi energetici con particolare attenzione a quelli termici. Al fine di perseguire questi obiettivi l’Amministrazione appoggerà e favorirà le diverse azioni che i cittadini posso intraprendere per migliorare l'efficienza energetica della propria abitazione: DESCRIZIONE • sostituzione della caldaia con una ad alta efficienza • installazione di valvole termostatiche • sostituzione dei serramenti • isolamento della copertura superiore dell'edificio • isolamento delle pareti perimetrali dell'edificio • sostituzione delle lampade con altre a basso consumo • sostituzione degli elettrodomestici con altri a basso consumo • installazione impianto geotermico integrato con fotovoltaico

RESPONSABILE Privati ATTUAZIONE TEMPI DI ATTUAZIONE 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 COSTI Si stima una spesa approssimativa di € 12.000.000 per gli interventi Detrazioni fiscali 55% e 65%, Certificati Bianchi, Conto Termico, FINANZIAMENTO contributi regionali per il recupero e l’acquisto con recupero della prima casa di abitazione. Si stima dal 2010 al 2014 sia stato riqualificato il 2% del patrimonio edilizio in accordo con le statistiche ENEA; l’obiettivo è spingere la METODO DI CALCOLO riqualificazione ad un 3,5% annuo fino al 2020 e ridurre negli edifici riqualificati i consumi termici ed elettrici del 15%. RISPARMIO ENERGETICO 562 MWh termici; 531 MWh elettrici PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 338 tonnellate di CO2 Numero interventi vengono registrati nella piattaforma di registrazione INDICATORI PER IL pratiche e su apposito database. Studi statistici sull’utilizzo delle MONITORAGGIO detrazioni fiscali

66 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

ILLUMINAZIONE PUBBLICA EFFICIENTAMENTO ILLUMINAZIONE 8 IP PUBBLICA SETTORE DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA INTERVENTO

Il Comune di Sezze intende riqualificare il proprio sistema di

illuminazione pubblica mettendo a norma le linee e sostituire i corpi DESCRIZIONE illuminanti obsoleti a vapori di mercurio e sodio alta pressione (SAP)

con nuovi corpi illuminanti efficienti con tecnologia LED, secondo la L.R. n.23 del 13 aprile 2000 e regolamento regionale n.8 del 18 aprile 2005.

Per riuscire a riqualificare il sistema di illuminazione valuterà se procedere attraverso la società Servizi Pubblici Loca Sezze partecipata del comune al 100% o attraverso un Project Financing.

Grazie ad un finanziamento provinciale è già prevista la

riqualificazione di una via con un impegno in bilancio con una spesa

di 20.000€.

RESPONSABILE Comune di Sezze, Servizio Tecnico, Ufficio Urbanistica e Lavori ATTUAZIONE Pubblici TEMPI DI ATTUAZIONE 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 COSTI 20.000€ altri da programmare FINANZIAMENTO Project Financing, Fondi Comunali e Regionali METODO DI CALCOLO Si prevede una riduzione dei consumi del almeno il 30% circa RISPARMIO ENERGETICO 347 MWh elettrici PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 147 tonnellate di CO2 Consumo di energia elettrica per la pubblica illuminazione, numero interventi realizzati

INDICATORI PER IL MONITORAGGIO

67 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 67 Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

EDIFICI E IMPIANTI INDUSTRIALI EFFICIENTAMENTO PROCESSI 9 IND PRODUTTIVI SETTORE DI INTERVENTO INDUSTRIA

Il miglioramento dell’efficienza energetica del sistema produttivo del nucleo industriale di Sezze è uno dei fattori fondamentali per la riduzione delle emissioni di CO2 al fine di salvaguardare l’ambiente e il territorio. Si rende fondamentale la riqualificazione di comparti produttivi esistenti verso modelli più efficienti, nonché favorire la revisione dei cicli produttivi con lo scopo di ridurre l’intensità energetica delle lavorazioni (le tecnologie avanzate per la produzione industriale, le DESCRIZIONE tecnologie di combustione, le biotecnologie, ....), e semplici interventi (rifasamento degli impianti elettrici, illuminazione, riscaldamento ambientale, climatizzazione estiva). Inoltre grazie alle diagnosi energetiche è possibile individuare quali interventi siano necessari per migliorare i processi, diminuire i fabbisogno energetico, e ridurre la CO2 dovuta ai processi

produttivi.

RESPONSABILE Privati ATTUAZIONE TEMPI DI ATTUAZIONE 2014 2015 2016 20178 2018 2019 2020 COSTI Non valutabili FINANZIAMENTO Privati, Incentivi Statali e Comunitari Si stima una riduzione del 5% dei consumi elettrici e termici sul METODO DI CALCOLO 20% delle attività presenti RISPARMIO ENERGETICO 1855 MWh elettrici; 230 MWh termici PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 833 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Numero interventi, risparmio energetico ottenuto per MONITORAGGIO l’approvvigionamento nelle aziende

68 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

TRASPORTI

10 TP RINNOVO DEL PARCO MEZZI PRIVATO

SETTORE DI INTERVENTO TRASPORTI

L'Amministrazione Comunale intende promuovere l'ammodernamento del parco veicolare privato e commerciale circolante mediante una serie di iniziative integrate favorendo l'adeguamento della propria auto all'alimentazione ibride ed elettriche, oppure a metano e GPL e promuovendo campagne di comunicazione e sensibilizzazione all'acquisto di pneumatici a più bassa resistenza al rotolamento. Utilizzare per la sostituzione pneumatici a più bassa resistenza al rotolamento, e quindi più DESCRIZIONE efficienti energeticamente, già disponibili sul mercato e che vengono montati su molte delle automobili di nuova commercializzazione, anche per aiutare il raggiungimento degli standard di consumo ed emissione imposti dai recenti Regolamenti comunitari. E’ stato stimato che l’impiego di pneumatici a bassa resistenza, insieme ad una maggiore attenzione allo stato di

gonfiaggio delle ruote, potrebbe comportare sino ad un 3% di riduzione dei consumi di combustibile dei veicoli stradali. RESPONSABILE Privati ATTUAZIONE TEMPI DI ATTUAZIONE 2016 2017 2018 2019 2020 Si stima una spesa approssimativa di € 1.500.000 per riqualificare il COSTI 3% annuo del parco mezzi immatricolato fino al 2020 FINANZIAMENTO Da valutare Si stima che dal 2014 al 2017sia stato riqualificato il 2% del parco veicolare in accordo con i dati ACI; l’obiettivo è spingere la METODO DI CALCOLO riqualificazione ad un 3% annuo fino al 2020 e ridurre i consumi del 15%. RISPARMIO ENERGETICO 2.209 MWh

PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 1.411 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Numero di mezzi sostituiti, andamento delle classi euro 0-euro 6 MONITORAGGIO

69 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 69 Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

11 TP MOBILITA' SOSTENIBILE SETTORE DI TRASPORTI INTERVENTO Oltre alla riqualificazione del parco mezzi privato verrà promossa la scelta del corretto mezzo di trasporto a seconda della destinazione da raggiungere. Diverse sono le strutture già presenti e quelle da implementare per favorire la mobilità sostenibile nel territorio di Sezze, come:

1. installazione colonnina per la ricarica elettrica di mezzi alimentati a batteria DESCRIZIONE 2. Settimana europea della mobilità; 3. interventi di miglioramento della mobilità pedonale; In fase di completamento e collaudo: 4. Incremento percorsi ciclo-pedonali

Per quanto riguarda il sistema ciclabili è in programma la realizzazione di un percorso benessere in località Fonatane

RESPONSABILE Comune di Sezze, Servizio Tecnico, Viabilità, Istruzione ATTUAZIONE TEMPI DI 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 ATTUAZIONE COSTI 175.000€ FINANZIAMENTO

METODO DI Si stima una riduzione dei consumi dei trasporti privati CALCOLO RISPARMIO ENERGETICO 2.008 MWh PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 490 tonnellate di CO2 Numero corse del Pedibus attivate, utilizzo dei mezzi pubblici ecc

INDICATORI PER IL MONITORAGGIO

70 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

12 TP RINNOVO DEL PARCO COMUNALE SETTORE DI TRASPORTI INTERVENTO L'Amministrazione Comunale valuta al momento della sostituzione di mezzi vetusti, l’acquisto di mezzi ad alte prestazione e bassi consumi, compatibilmente con le disponibilità finanziarie e le caratteristiche tecniche che devono avere i mezzi. DESCRIZIONE In particolare sono stati sostituiti: - 2 mezzi Vigili del Fuoco In previsione: - Acquisto nuova macchina Polizia Locale RESPONSABILE Comune di Sezze, Servizio Economico- Finanziario ATTUAZIONE TEMPI DI ATTUAZIONE 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 COSTI 10.000€ FINANZIAMENTO Fondi comunale Si stima che entro il 2020 si possano ridurre i consumi legati ai mezzi METODO DI CALCOLO comunali del 25% RISPARMIO 15 MWh

ENERGETICO PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 5 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Numero di mezzi sostituiti, andamento delle classi euro 0-euro 6, spesa MONITORAGGIO sostenuta per l’acquisto di carburanti

71 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 71 Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

13 TP RINNOVAMENTO TRASPORTO PUBBLICO SETTORE DI INTERVENTO TRASPORTI L’Amministrazione Comunale di Sezze ha previsto la messa in sicurezza delle fermate. È previsto un nuovo bando per il trasporto pubblico associato con altri 8 DESCRIZIONE comuni della regione per il nuovo servizio di trasporto pubblico locale entro il 2018. Sempre nel 2018 è previsto un nuovo bando per il trasporto scolastico per la sostituzione dei mezzi ormai vetusti. RESPONSABILE ATTUAZIONE Comune di Sezze, Servizio Economico-Finanziario, Viabilità TEMPI DI ATTUAZIONE 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 COSTI

FINANZIAMENTO Fondi comunali, Provinciali, Regionali, Privati Si stima che entro il 2020 si possano ridurre i consumi del trasporto METODO DI CALCOLO pubblico dell’8% RISPARMIO ENERGETICO 61 MWh PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 4 tonnellate di CO2

INDICATORI PER IL realizzazione interventi, numero mezzi sostituiti MONITORAGGIO

72 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

14 TP PIANO PARCHEGGI SETTORE DI TRASPORTI INTERVENTO L’Amministrazione di Sezze ha la volontà entro il 2020 di elaborare un Piano Parcheggi per la pianificazione, riordino e ristrutturazione della sosta. Tra gli obiettivi ci sono: - programmare gli interventi integrativi di realizzazione di nuove infrastrutture per la sosta veicolare, sia d'iniziativa pubblica che privata, per sopperire al fabbisogno non soddisfatto dalle strutture esistenti e dalla sosta su sede stradale; DESCRIZIONE - definire modalità di realizzazione che inneschino occasioni progettuali per la riqualificazione urbana ed ambientale delle aree oggetto d'intervento; - definire le priorità d'intervento per le infrastrutture assunte come strategiche riguardo alla soluzione del problema della sosta veicolare.

RESPONSABILE Comune di Sezze, Lavori Pubblici, Servizio Economico- Finanziario ATTUAZIONE TEMPI DI ATTUAZIONE 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

COSTI Da valutare FINANZIAMENTO Fondi propri del Comune METODO DI CALCOLO Da valutare RISPARMIO Verranno definiti più avanti ENERGETICO PRODUZIONE DA Verranno definiti più avanti FONTE RINNOVABILE RIDUZIONE CO2 0 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Numero nuovi parcheggi, MONITORAGGIO

73 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 73 Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA

INSTALLAZIONE DI IMPIANTI 15 PE FOTOVOLTAICI SUGLI EDIFICI PRIVATI

SETTORE DI INTERVENTO PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA

Analizzando l’installazione di impianti fotovoltaici attraverso il portale del GSE ATLASOLE, dal 2013 l’installazione di pannelli fotovoltaici si è notevolmente ridotta. La produzione di energia elettrica da fotovoltaico nel 2014 risulta pari a 9.717 MWh. Nonostante al DESCRIZIONE momento non sia più disponibile questa forma di incentivo si stima che nei prossimi anni, grazie alla ristrutturazione e ai bonus volumetrici che prevedono l’integrazione di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile, vengano installati nuovi impianti fotovoltaici e che aumenti la produzione annua da questa fonte.

RESPONSABILE Privati ATTUAZIONE TEMPI DI ATTUAZIONE 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 COSTI €700.000; si stima un costo di installazione di circa € 2.000 al kWp FINANZIAMENTO Bonus volumetrico, Detrazione 50% Si stima che da qui al 2020 possano essere installati 3 kWp per METODO CALCOLO abitazione sul 2% delle abitazioni di Sezze. RISPARMIO ENERGETICO 0 MWh PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 344 MWh RIDUZIONE CO2 146 tonnellate di CO2 Energia prodotta all’anno dagli impianti fotovoltaici (vedi pratiche INDICATORI PER IL edilizie e potenza installata), variazione del fattore di emissioni locale MONITORAGGIO grazie alla produzione da fonte rinnovabile

74 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

COMUNICAZIONE E COINVOLGIMENTO

SENSIBILIZZAZIONE ALLA RIDUZIONE 16 COM DEI CONSUMI ENERGETICI

SETTORE DI INTERVENTO COMUNICAZIONE/COINVOLGIMENTO

L'Amministrazione Comunale intende diffondere l'iniziativa del Patto dei Sindaci a cui ha aderito attraverso l'adozione di un sito web dedicato dove i cittadini potranno tenersi informati sull'avanzamento delle azioni del PAES e sulle novità legate al Piano. L'obiettivo di riduzione delle emissioni infatti è un impegno condiviso tra l'Amministrazione e i cittadini, il sito web permetterà di informare sull'organizzazione di incontri pubblici finalizzati a portare ad informare sulla riqualificazione energetica degli DESCRIZIONE immobili, gli sgravi fiscali, le detrazioni fiscali e le buone pratiche quotidiane che possono portare sensibili riduzioni dei consumi. Inoltre è previsto un incontro pubblico aperto alla cittadinanza in cui verrà illustrato il Piano e portare in rilevanza il tema della riduzione dei consumi.

In linea con il piano e con la digitalizzazione dell’amministrazione è stato promossa una campagna di comunicazione digitale tramite,

sito comunale e news letter.

RESPONSABILE ATTUAZIONE Comune di Sezze, Servizio Segreteria URP

TEMPI DI ATTUAZIONE 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 COSTI € 1.500 FINANZIAMENTO Non previsto Si stima che la sensibilizzazione possa permettere di ridurre entro il METODO DI CALCOLO 2020 i consumi elettrici e termici del settore residenziale del 2% solo attraverso una maggiore attenzione ai consumi RISPARMIO ENERGETICO 456 MWh elettrico; 483 MWh termico PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 291 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Numero accessi al sito web, numero incontri pubblici effettuati, MONITORAGGIO campagne comunicative organizzate

75 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 75 Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

ATTIVITA’ DIDATTICHE DI SENSIBILIZZAZIONE AL RISPARMIO 17 COM ENERGETICO

SETTORE DI INTERVENTO COMUNICAZIONE/COINVOLGIMENTO

La sensibilizzazione delle nuove generazioni costituisce un’opportunità ed un dovere importante in quanti i bambini di oggi saranno gli adulti di domani. Il Comune di Sezze, svolge già DESCRIZIONE diverse attività didattiche finalizzate a sensibilizzare i più piccoli ai temi ambientali ed energetici. L’obiettivo è quello di promuovere ulteriormente queste attività e farle diventare un appuntamento fisso annuale. Comune di Sezze, Ufficio Politiche Sociali, Dirigenti scolastici, RESPONSABILE ATTUAZIONE insegnanti TEMPI DI ATTUAZIONE 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 COSTI 1.000€ FINANZIAMENTO Non previsto METODO DI CALCOLO Emissioni risparmiate collegate alle altre azioni RISPARMIO ENERGETICO Collegata a 17 COM

PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 Collegata a 17 COM INDICATORI PER IL Numero attività didattiche svolte, numero classi coinvolte nei MONITORAGGIO progetti didattici

76 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

18 COM MANIFESTAZIONI A IMPATTO ZERO

SETTORE DI INTERVENTO COMUNICAZIONE/COINVOLGIMENTO

Sottoscrivere dei protocolli di intesa per le manifestazioni patrocinate dal comune (sportive, culturali, tradizionali, …) affermando in questo modo una linea volta al rispetto per l’ambiente e il risparmio energetico.

Esistono infatti delle piccole azioni che se adottate possono apportare una riduzione dei consumi, di seguito vengono riportati alcuni esempi:

- il superamento dell’uso dell’acqua minerale in bottiglia;

DESCRIZIONE - uso di prodotti riciclati e/o riciclabili - il recupero e la differenziazione di tutti i rifiuti prodotti; - il sostegno all’uso del mezzo pubblico e della bici per raggiungere il luogo della manifestazione; - l’uso di materiali a ridotto impatto ambientale, compresi quelli per la promozione;

- la compensazione della CO2 immessa in atmosfera attraverso la piantumazione di alberi in numero tale da captare una quantità di CO2 pari a quella prodotta dalla manifestazione.

RESPONSABILE ATTUAZIONE Comune di Sezze, Ufficio Politiche Sociali, Cultura

TEMPI DI ATTUAZIONE 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 COSTI Indiretti FINANZIAMENTO Non previsto METODO DI CALCOLO Emissioni risparmiate collegate alle altre azioni RISPARMIO ENERGETICO Collegata a 17 COM PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 Collegata a 17 COM Numero eventi sottoscriventi il protocollo di intesa INDICATORI PER IL MONITORAGGIO

77 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 77 Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

Obiettivo finale

Dal momento che gli impegni del Patto dei Sindaci riguardano l’intero territorio del Comune La riduzione delle emissioni è stata di Sezze, il Piano d’Azione (PAES) prevede le calcolata a partire dai consumi del azioni precedentemente descritte che riguardano sia il settore pubblico che quello privato nei 2014 e permetterà nel 2020 di ridurre seguenti campi: la produzione di emissioni a 60.388

• edifici (nuovi edifici e importanti lavori di tonnellate di CO2 (meno 4.119 ristrutturazione); tonnellate rispetto al 2014) tale • infrastrutture comunali (edifici pubblici e quantità rapportata alle emissioni illuminazione pubblica); dell’anno di riferimento 2010 • trasporti urbani e mobilità (flotta comunale, il trasporto pubblico e privato); comporta una riduzione del 21,5 %. • appalti pubblici di prodotti e servizi

(utilizzo di beni e servizi conseguiti con processi di ridotto impatto ambientale); • collaborazioni con i cittadini e privati, portatori di interesse (attività di consulenza e coinvolgimento tramite Obiettivo incontri pubblici); • produzione di energia da fonte riduzione: rinnovabile.

Il Comune di Sezze intende quindi promuovere le

misure di riduzione delle emissioni di CO2 che incidano effettivamente sui settori maggiormente -21,5% responsabili della produzione di gas climalteranti; in particolare il settore industriale, i trasporti privati e commerciali ed il parco edilizio del rispetto al 2010 settore residenziale e terziario. L’analisi delle emissioni attraverso l’IBE per gli anni 2010 e 2014 ha permesso di valutarne l’andamento nel territorio ed avere un’idea sulla tendenza in atto; come già illustrato, le emissioni dal 2010 al 2014 si sono ridotte complessivamente del 15,08%.

78 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

• Installazione di collettori solari per la produzione BUONE PRATICHE di acqua calda sanitaria • Installazione di regolatori di flusso luminoso per lampade a vapori di mercurio e lampade a vapori Incentivi per la riqualificazione di sodio ad alta pressione negli impianti adibiti ad illuminazione esterna energetica • Realizzazione di nuovi sistemi di illuminazione ad Per realizzare gli interventi sul patrimonio comunale alta efficienza per strade destinate al traffico l’Amministrazione ha oggi a disposizione nuove forme motorizzato di incentivo statale erogate dal GSE, Gestore Servizi • Installazione di corpi illuminanti ad alta efficienza Energetici; questi incentivi sono: in sistemi di illuminazione esistenti per strade destinate al traffico motorizzato • I Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza • Pubblica illuminazione a led in zone pedonali: Energetica sistemi basati su tecnologia a led in luogo di • Il Conto Termico sistemi preesistenti con lampade a vapori di Il Titolo di Efficienza Energetica (TEE) o Certificato mercurio bianco attesta il risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio (TEP) ottenuto realizzando interventi di efficienza energetica. Gli interventi possono essere realizzati anche dal Comune sia sui propri edifici che sulla pubblica illuminazione. Al TEE è riconosciuto un valore economico, pertanto il

meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica offre l’opportunità di ottenere un extra-ricavo dalla realizzazione di interventi di risparmio energetico.

Per ottenere un ricavo dai TEE è necessario cederli ad una Società di Servizi secondo la UNI CEI 11352 e le Conto Termico società con un EGE (Esperto in Gestione dell’Energia) secondo la UNI CEI 11339. Infatti i Certificati Bianchi Con la pubblicazione del DM 28/12/12, il c.d. decreto possono essere venduti solo su uno specifico mercato “Conto Termico”, si dà attuazione al regime di telematico a cui hanno accesso unicamente soggetti sostegno introdotto dal Decreto Legislativo 3 marzo accreditati (grandi distributori, società con energy 2011, n. 28. Il Conto Termico incentiva in conto manager, società di servizi energetici) secondo la UNI capitale interventi per l’efficienza energetica e la CEI 11352 e le società con un EGE (Esperto in Gestione produzione di energia termica da fonti rinnovabili. dell’Energia) secondo la UNI CEI 11339. Il Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A. è il I riferimenti normativi sono: soggetto responsabile dell’attuazione e della gestione del meccanismo, inclusa l’erogazione degli incentivi ai • DM 28/07/2004 soggetti beneficiari. Il contributo del Conto Termico è • Linee guida EEN 9-11 generalmente pari al 40% dei costi sostenuti. Questa • Decreto del 28/12/2012 indicazione di massima va verificata caso per caso. Gli interventi realizzati dal Comune che possono Inoltre il Conto Termico è cumulabile con contributi accedere a tale incentivo sono: locali (Regione / Provincia).

• Sostituzione di vetri semplici con vetri doppi I riferimenti normativi sono: • Isolamento delle pareti e delle coperture • DM 28/12/2012

79 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 79 Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

• DL n°28 del 03/03/2011 • Regole applicative di aprile 2013 • DM 31/05/2016

Gli interventi realizzati dal Comune che possono accedere a tale incentivo sono: • Isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato (CAPPOTTO TERMICO E ISOLAMENTI) • Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato (INFISSI) • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a condensazione di qualsiasi potenza (CALDAIE A CONDENSAZIONE) • Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da ESE a O, fissi o mobili, non trasportabili • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche (con potenza termica utile nominale fino a 1000 kWt) (POMPE DI CALORE) • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati da biomassa (con potenza termica nominale fino a 1000 kWt) (CALDAIE A BIOMASSA) • Installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling (con superficie solare lorda fino a 1000 m2) (SOLARE TERMICO) • Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore

80 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

Pianificazione territoriale Le scelte delle pubbliche amministrazioni in merito alla pianificazione territoriale, esplicate attraverso i Ad azioni a breve termine, il cui obiettivo di riduzione regolamenti edilizi comunali, i piani regolatori ed i è raggiungibile in qualche anno, vanno integrate piani attuativi, possono perseguire: azioni a lungo termine, dai costi importanti i cui risultati si vedranno più lontano nel tempo, che però • la riduzione del consumo di suolo, tutelando permettono di segnare in modo permanente il le risorse naturali e agricole ed incoraggiando territorio; le azioni a lungo termine cono costituite lo sviluppo urbano in zone già antropizzate; dagli strumenti di pianificazione territoriale che hanno • il risparmio energetico e idrico; la creazione di l’obiettivo di progettare il futuro del territorio e comunità compatte e accessibili con un buon accompagnarlo verso un futuro più sostenibile. Lo accesso ai servizi di vicinato e di transito; stato attuale dell’ambiente e i cambiamenti climatici a • la riduzione delle emissioni nocive di gas cui stiamo andando incontro richiedono una serra; necessaria integrazione di questi aspetti negli • lo sviluppo di edifici più sani e più sicuri per strumenti di pianificazione della Pubblica gli occupanti; Amministrazione. • la riduzione dei rifiuti inviati in discarica.

L'evoluzione normativa in atto in questi ultimi anni, a livello europeo, nazionale e regionale, sui temi energetici della sostenibilità ambientali, ha determinato la necessità di individuare procedure e metodologie comuni per garantire alla Pubblica Amministrazione e agli operatori del settore efficaci e

convergenti strumenti di attuazione. I regolamenti edilizi comunali rappresentano uno snodo strategico per regolare tale processo attraverso un'azione amministrativa che raccolga diversi ambiti di competenza: urbanistica, edilizia, energetica ed ambientale; inoltre consentono una contestualizzazione alle peculiarità territoriali dei comuni, un aspetto molto importante per l’Italia, caratterizzata da profili climatici e da prassi costruttive

diverse.

81 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 81 Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9

Gestione ambientale • riduzione del consumo di risorse, • aumento dell’efficienza energetica, Al giorno d’oggi la situazione energetica ed • diminuzione degli inquinanti emessi e dei ambientale impone una nuova attenzione verso tutti rifiuti gli aspetti del quotidiano che possano avere un • miglioramento dell’immagine e della impatto diretto o indiretto sull’ambiente. Gli strumenti reputazione dell’ente, proponendo un sviluppati in tal senso sono molteplici e riguardano sia modello di comportamento sostenibile e i prodotti che i servizi e solitamente si identificano in sviluppando la comunicazione e lo scambio di una forma di “certificazione” o “etichetta ambientale”. informazioni tra gli enti locali, le imprese e i Di seguito si riportano i concetti e gli strumenti consumatori. principali che sono stati sviluppati negli ultimi anni per offrire una visione d’insieme ma anche per I benefici del Green Public Procurement sono di tre promuovere l’utilizzo di questi strumenti presso la tipi: diretti, addizionali Pubblica Amministrazione e presso i privati cittadini di ed indiretti. Sezze. • Benefici Green Public Procurement diretti sono quelli La Pubblica Amministrazione può riconoscere i derivanti prodotti a impatto ambientale ridotto grazie alla dalla presenza di marchi ecologici che permettono di riduzione individuare i prodotti con il minor impatto ambientale. degli impatti Acquisti Verdi o GPP (Green Public Procurement) è ambientali definito dalla Commissione europea come “[...] associati alle attività (acquisto di beni e servizi, l’approccio in base al quale le Amministrazioni realizzazione delle opere) degli enti pubblici. Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi Sono legati all'entità degli acquisti degli enti del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione pubblici: la domanda pubblica rappresenta in media il 16% del PIL nei Paesi dell'Unione Europea con picchi pari al 25% nell'area scandinava. • Benefici addizionali sono quelli derivanti dall'estensione della responsabilità ambientale anche ad altri fattori, quali ad di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti esempio quelli collegati alla qualità sociale validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e (diritti sindacali, discriminazioni di genere, la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il razziali, sessuali, etc.) dei beni e servizi minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero acquistati. ciclo di vita”. Si tratta di uno strumento di politica • Benefici indiretti sono quelli derivanti dal ambientale volontario che intende favorire lo sviluppo “potere di orientamento del mercato” di cui di un mercato di prodotti e servizi a ridotto impatto dispone la Pubblica Amministrazione ambientale attraverso la leva della domanda pubblica. attraverso l'inserimento di criteri ecologici nei Le autorità pubbliche che intraprendono azioni di GPP bandi. Infatti la Pubblica Amministrazione, si impegnano sia a razionalizzare acquisti e consumi attraverso tali criteri ecologici, indica al che ad incrementare la qualità ambientale delle mercato quali prestazioni richiede ad un proprie forniture ed affidamenti. Introdurre il GPP per bene/servizio per premiarlo con l'affidamento la Pubblica Amministrazione comporta numerosi contrattuale. Se tali prestazioni includono vantaggi: anche dei parametri ambientali, il mercato -

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sia sul versante della domanda privata (i della stesura dei documenti di gara per l’applicazione cittadini) che su quello dell'offerta (le imprese) dell’offerta economicamente più vantaggiosa. ne terrà conto. Inoltre l'ente locale, con il GPP, Il progettista deve garantire, laddove possibile, il fornisce il “buon esempio” ad imprese e recupero di edifici esistenti, il riutilizzo di aree cittadini, spingendo verso quel cambiamento dismesse, la localizzazione dell’opera in aree già dei modi di produzione e consumo che è urbanizzate/degradate/ impermeabilizzate, invece di condizione necessaria e imprescindibile per il realizzare una nuova costruzione. raggiungimento degli obiettivi di sviluppo

sostenibile. Le imprese devono possedere la registrazione EMAS oppure una certificazione secondo la norma ISO14001 Il decreto 11 gennaio 2017 del Ministero o secondo norme di gestione ambientale europee o dell’Ambiente definisce l’Adozione dei criteri internazionali, certificate da organismi di valutazione ambientali minimi per gli arredi per interni, per della conformità. l’edilizia e per i prodotti tessili. Il progetto deve garantire risparmio idrico, Il provvedimento contiene i criteri ambientali, illuminazione naturale e approvvigionamento individuati per le diverse fasi di definizione della energetico da fonti rinnovabili. Inoltre, deve essere procedura di gara, che consentono di migliorare il garantito l’inserimento naturalistico paesaggistico, la servizio, assicurando prestazioni ambientali al di sopra sistemazione delle aree verde e il mantenimento della della media del settore. permeabilità dei suoli. In particolare, nel decreto vengono definiti i criteri Allo scopo di ridurre l’impiego di risorse non ambientali minimi relativi a:

rinnovabili e di aumentare il riciclo dei rifiuti, il • fornitura ed servizio di noleggio di arredi per progetto deve prevedere: interni (Allegato 1) • l’uso di materiali composti da materie prime • affidamento di servizi di progettazione e rinnovabili lavori per la nuova costruzione, • una distanza minima per l’approvvigionamento ristrutturazione e manutenzione di edifici dei prodotti da costruzione pubblici (Allegato 2) • il miglioramento delle prestazioni ambientali • forniture di prodotti tessili (Allegato 3) dell’edificio I CAM saranno operativi dal 13 febbraio 2017, Per quanto riguarda i materiali, si richiedono i sebbene oggetto di aggiornamento periodico in seguenti requisiti: riferimento all’evoluzione normativa, tecnologica e dell’esperienza. • l’uso di materiali di materia recuperata o riciclata deve essere almeno il 15% (in peso) sul totale di Criteri ambientali minimi per l’edilizia tutti i materiali utilizzati Il decreto 11 gennaio 2017 (Allegato 2) fornisce i • non si possono usare sostanze dannose per criteri ambientali minimi e alcune indicazioni di l’ozono, ad alto potenziale di riscaldamento carattere generale, sull’affidamento di servizi di globale progettazione e sui lavori per la nuova costruzione, la • i componenti edilizi devono essere sottoposti a ristrutturazione, la manutenzione di edifici. demolizione selettiva ed essere riciclabili o riutilizzabili, a fine vita Le stazioni appaltanti devono tener presente tutte le • almeno il 70% dei rifiuti non pericolosi generati specifiche tecniche e le clausole contrattuali definite durante la demolizione e rimozione degli edifici nel documento per il 100% del valore a base d’asta. Il documento è da tenere in considerazione anche ai fini

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deve essere avviato a operazioni per essere ottimale (25°C o non più di 8°C meno della riutilizzato, recuperato o riciclato (esclusi gli scavi) temperatura esterna) e comunque usalo solo se necessario; BUONI COMPORTAMENTI • Abbassa le tapparelle e chiudi le finestre Ognuno di noi può e deve impegnarsi a mettere in quando batte il sole; pratica una serie di piccoli accorgimenti quotidiani, • Evita di accendere il condizionatore se non si anche all’interno degli uffici, coinvolgendo i colleghi è in ufficio e ricordatarsi di spegnerlo ogni nel seguire semplici consigli. Modificando alcuni volta che si aprono le finestre per il ricambio comportamenti sbagliati, spesso involontari o dovuti dell'aria; alla mancanza di corretta informazione, si può • Spegnere il condizionatore almeno mezz’ora imparare ad usare meglio l’energia. Una gestione più prima di uscire dall’ufficio in modo tale da intelligente e informata dei consumi energetici può potervi adattare velocemente alla consentirci di migliorare la qualità dell’ambiente in cui temperatura esterna. viviamo, senza rinunciare ai livelli di benessere cui Computer siamo abituati. • Evitare di lasciare il pc in stand-by e spegnere Anche semplici azioni che si possono mettere in sempre computer e monitor quando si finisce pratica applicando un po’ di buon senso nella di lavorare. quotidianità sul risparmio energetico possono essere: Lo spegnimento del pc (e dello stand by) al di fuori delle 8 ore lavorative produce un risparmio di energia Illuminazione: dell'8%.

• privilegiare la luce naturale posizionando pc e Carta, stampanti e fotocopiatrice scrivanie in corrispondenza delle finestre ogni volta che è possibile; privilegiare sempre la • Riutilizzare entrambi i lati dello stesso foglio, luce solare a quella elettrica; per non sprecare troppa carta; • alle luci elettriche fisse preferire una lampada • Gettare i fogli già utilizzati negli appositi per l'illuminazione della scrivania; contenitori per il riciclo e scegliere sempre • quando si esce dall'ufficio o dalle sale riunioni, carta riciclata,eliminando l'inutile stereotipo, ricordare di spegnere sempre le luci per cui la carta "nuova" è più bianca e più bella; Climatizzazione degli ambienti • Evitare inoltre di stampare tutto quello che non è necessario; In inverno • Scegliere sempre nelle "proprietà" l'opzione • Impostare la temperatura ottimale a 18-20° C. "bozza" oppure una simile, per stampare le Se si ha caldo, non aprire le finestre ma bozze o le "brutte copie" di un documento: abbassa la temperatura dei termosifoni e serve a risparmiare inchiostro e la stampa sarà vestirsi in modo adeguato; molto più veloce; • Non ostacolare la circolazione dell'aria con • Ricordasi a fine giornata, di spegnere la 'copri-termosifoni'; fotocopiatrice o, meglio, imposta il timer di • Non riscaldare le stanze che rimangono vuote spegnimento automatico. e spegnere il riscaldamento delle sale riunioni a fine incontro.

In estate

• Cercare di impostare il termostato dei condizionatori sul consumo energetico

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Marchi ecologici/etichette ambientali marchi nazionali più diffusi quali Blauer Angel (Germania), White Swan (Danimarca, Svezia, Finlandia, I marchi ecologici, o etichette ambientali, sono marchi Islanda), Green Seal (Stati Uniti), NF Environment applicati direttamente su un prodotto o su un servizio (Francia), Milieukeur (Paesi Bassi), Umweltzeichen che forniscono informazioni sulla sua performance (Austria), i marchi che identificano prodotti derivanti ambientale complessiva, o su uno o più aspetti da agricoltura biologica, il Forest Stewardship Council ambientali specifici. (FSC) che attesta la rintracciabilità dei prodotti da Per le imprese, i marchi ecologici sono uno strumento foreste gestite in maniera sostenibile. di mercato utile a dare evidenza alle prestazioni ambientali dei propri prodotti nei confronti di prodotti concorrenti privi di tale marchio. Il marchio di qualità ecologica costituisce un’importante leva di marketing in quanto, attraverso esso, è possibile indirizzare gli acquisti dei consumatori finali verso beni più rispettosi dell’ambiente. I marchi ecologici sono fondamentali ai fini della promozione del consumo responsabile, poiché favoriscono l’accesso dei consumatori a informazioni comprensibili, pertinenti e credibili. I sistemi di etichettatura possono essere suddivisi in obbligatori o volontari.

Le etichettature obbligatorie nell’Unione Europea si

applicano principalmente in diversi settori e vincolano produttori, utilizzatori, distributori e le altre parti in causa ad attenersi alle prescrizioni legislative. Le etichettature obbligatorie si applicano principalmente ai seguenti gruppi di prodotti: sostanze tossiche e pericolose, elettrodomestici (energy label), prodotti alimentari, imballaggi (packaging label), elettricità da fonti rinnovabili (certificati verdi).

Nel caso delle etichette volontarie, la richiesta di un marchio è del tutto volontaria per cui i fabbricanti, gli importatori o i distributori, possono decidere se aderire al sistema di etichettatura, una volta verificata la rispondenza dei prodotti ai criteri stabiliti da quel sistema specifico. Le etichette volontarie possono essere distinte in base alle definizioni date dalle norme internazionali della serie 14020:1999.

ECO ETICHETTE DI TIPO I - ISO 14024 Le etichette di TIPO I sono basate su un sistema multi- criteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, certificata e gestita da una terza parte indipendente, ed indicano le migliori prestazioni ambientali di un prodotto appartenente a delle categorie particolari. Rientrano in questa categoria l’Ecolabel europeo, i

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ECO ETICHETTA DI TIPO II-ISO 14021 Le attività delle imprese, enti, organizzazioni in Queste etichette sono realizzate da produttori, generale, possono comportare degli impatti più o importatori o distributori dei prodotti, che riportano meno significativi sull'ambiente (inquinamento delle “autodichiarazioni” e simboli di valenza ambientale su acque, dell'aria, produzione di rifiuti, uso del suolo, prodotti, imballaggi o materiale informativo e ecc.); le organizzazioni possono gestire e tenere sotto pubblicitario, non convalidati né certificati da controllo gli impatti ambientali in modo tradizionale, e organismi indipendenti. Generalmente questo tipo di per certi versi passivo, adempiendo alla molteplice informazioni ambientali sono relative a singoli aspetti normativa ambientale, oppure "fare un qualcosa in ambientali del prodotto: contenuto di materiale più" per il nostro ambiente dotandosi di un "sistema riciclato, tossicità, biodegradabilità, assenza di di gestione ambientale", adottando quindi un sostanze dannose per l’ambiente. atteggiamento proattivo e volontario nei confronti della legislazione ambientale. Il fatto che non vi sia una certificazione ufficiale da una parte terza, non significa che queste etichette non Grazie ad esso, infatti, è possibile da un lato dotarsi di debbano avere dei requisiti di attendibilità e serietà strumenti utili per mantenersi sempre conformi alla nei riguardi del consumatore e dell’utenza in genere; normativa e dall'altro prefiggersi degli obiettivi di infatti secondo lo standard ISO 14021 queste etichette miglioramento continuo per la riduzione dei propri devono contenere dichiarazioni non ingannevoli, impatti ambientali ed energetici; dotarsi di un sistema verificabili, specifiche e chiare, non soggette ad errori di gestione ambientale permette allo stesso tempo di di interpretazione. valorizzare la propria immagine ambientale nei confronti dei clienti e dei cittadini, sottolineando il proprio impegno continuo verso l’ambiente.

Qualsiasi tipo di organizzazione, sia pubblica che privata, può adottare volontariamente un sistema di gestione; esistono delle norme comunitarie e

internazionali che stabiliscono i requisiti dei sistemi di gestione ambientale ed energetico a cui è possibile conformarsi per creare il proprio sistema di gestione, il rispetto di tali standard è necessario per ottenere la certificazione ISO 14001, ISO 50001 o la Registrazione EMAS. In tutti e tre i casi è previsto un riconoscimento da parte di un soggetto terzo del rispetto dei requisiti ECO ETICHETTA DI TIPO III-ISO 14025 previsti attraverso una verifica ispettiva. La “Dichiarazione Ambientale di Prodotto” (ecoprofile) è una scheda relativa a prodotti o servizi riconosciuta a livello internazionale in cui sono riportati potenziali impatti ambientali riferiti all’intero ciclo di vita del prodotto La comparazione degli ecoprofili è possibile solo all’interno di gruppi o prodotti equivalenti, quindi applicabile solo a prodotti classificati con definiti Requisiti Specifici di Prodotto, stabiliti per rendere comparabili i prodotti tra loro.

I sistemi di gestione ambientale ed energetica

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Base fondamentale dei sistemi di gestione è quello che viene definito “il ciclo di miglioramento continuo” composto dalla quattro fasi di: pianificazione, attuazione, controllo e revisione; un sistema strutturato in questo modo garantisce che l’organizzazione tenga sotto controllo i propri aspetti ambientali ed energetici e si ponga sempre dei nuovi obiettivi per migliorare le proprie prestazioni, risultando quindi virtuosa sul mercato e agli occhi dei propri clienti. Le norme contenenti i requisiti per i sistemi di gestione sono le seguenti:

• La ISO 14001 per i sistemi di gestione ambientali, valida a livello internazionale, riconosciuta cioè dall'ente formatore ISO e dagli omologhi Europei (EN) ed Italiani (UNI);

• Il regolamento comunitario n° 1221/2009 EMAS, Eco- Management and Audit Scheme, per i sistemi di gestione ambientali, valido a livello europeo;

• La ISO 50001 per i sistemi di gestione energetici, valida a livello internazionale, riconosciuta cioè

dall'ente formatore ISO e dagli omologhi Europei (EN) ed Italiani (UNI).

I sistemi di gestione ambientali ed energetici indicati sono integrabili tra loro per garantire la totale copertura dei propri aspetti ed impatti ambientali ed energetici, e sono integrabili a loro volta con i sistemi di gestione per la qualità e la sicurezza.

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Riqualificazione energetica degli migliorare l'efficienza energetica della propria abitazione: edifici • sostituzione della caldaia con una ad alta L'Amministrazione Comunale, oltre ad operare in efficienza; modo diretto sul proprio patrimonio e i propri • installazione di valvole termostatiche; dipendenti, ha la possibilità di influenzare • sostituzione dei serramenti; indirettamente i diversi settori del territorio • isolamento della copertura superiore (residenziale, terziario, associazioni, ecc.) per dell'edificio; promuovere ed incentivare nuovi modelli di consumo. • isolamento delle pareti perimetrali Come in molti altri comuni italiani i settori dell'edificio; maggiormente impattanti dal punto di vista delle • sostituzione delle lampade con altre a basso emissioni di CO risultano gli edifici residenziali e 2 consumo; terziari e i trasporti privati; in questi ambiti è compito • sostituzione degli elettrodomestici con altri a dell'Amministrazione Comunale promuovere e basso consumo; incentivare attraverso strumenti territoriali e • installazione di impianto geotermico integrato campagne di informazione la realizzazione di con pannelli fotovoltaici. interventi di riqualificazione energetica che permettano di ridurre le emissioni di tali settori.

Interventi sul patrimonio edilizio I settori terziario e residenziale con i loro consumi elettrici e termici coprono rispettivamente l’10% ed il

15% delle emissioni totali del territorio nel 2010; accanto alla pianificazione territoriale provinciale nel quale saranno previste misure volte ad incentivare la riqualificazione energetica e l’uso di energie rinnovabili, trovano spazio incontri e iniziative volte ad informare i cittadini su quali sono gli obblighi e le possibilità di incentivo detrazione in merito alla ristrutturazione e alla riqualificazione energetica del proprio immobile.

L’introduzione di prescrizioni e la definizione di livelli prestazionali minimi di qualità, si applica sia agli edifici di nuova costruzione, sia agli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazione o manutenzione straordinaria. In particolare vanno promossi interventi edilizi volti a: un miglioramento delle prestazioni energetiche degli involucri edilizi, un miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti termici ed elettrici, un incremento della quota di energia da fonti rinnovabili ed un miglioramento del comfort estivo ed ambientale delle abitazioni.

Al fine di perseguire questi obiettivi, diverse sono le azioni che i cittadini posso intraprendere per

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SOSTITUZIONE DELLA CALDAIA CON UNA AD 25-30% (costo investimento 100€/MWh risparmiato - ALTA EFFICIENZA fonte ENEA).

INSTALLAZIONE DI VALVOLE TERMOSTATICHE Sia negli impianti centralizzati sia in quelli individuali è possibile ridurre i consumi di energia termica, ovvero di consumare energia solo dove e quando serve, mediante l’utilizzo di valvole termostatiche. Per ogni radiatore, al posto di una valvola manuale si può installare una valvola termostatica per regolare

automaticamente l’afflusso di acqua calda in base alla temperatura scelta ed impostata (ad esempio 18-

20°C) su un’apposita manopola graduata. La valvola si chiude mano a mano che la temperatura ambiente, misurata con un sensore, si avvicina a quella desiderata, dirottando la restante acqua calda ai radiatori limitrofi in funzione. Il risparmio in termini di

combustibile apportato dall’introduzione di tali valvole è di 15-20% (fonte ENEA).

ISOLAMENTO

Una delle soluzione più

efficienti in materia di risparmio energetico è la coibentazione termica degli edifici (costo investimento 105€/MWh risparmiato - fonte ENEA). In Italia le prime prescrizioni in materia di risparmio energetico, ovvero sul contenimento dei consumi energetici di un Rispetto alle normali caldaie murali più economiche edificio, sono state introdotte dopo l’8 ottobre 2005 un modello di caldaia a condensazione offre (legge 10/91 e il D.Lgs. 2005 192). Di conseguenza gli rendimenti maggiori a parità di consumo grazie al edifici costruiti prima di questa data non sono dotati recupero del calore dei fumi di scarico che altrimenti di misure particolari per limitare le dispersioni di si disperderebbero nell'atmosfera. Nella caldaia a calore in inverno e alle immissioni di calore in estate. È condensazione i fumi e il vapore acqueo liberati dalla quindi necessario intervenire su quest’ultima categoria combustione del gas vengono condensati per di edifici in modo da diminuire le dispersioni e riscaldare il corpo caldaia e fornire una quantità contenere gli sprechi energetici. Per isolare aggiuntiva di acqua calda senza l'impiego ulteriore di termicamente le pareti di un edificio una buona gas. Le caldaie a condensazione offrono inoltre la soluzione è quella di adottare il cappotto termico. possibilità di modulare la potenza termica in base alla Esso consiste in un rivestimento in materiale sintetico richiesta di acqua da parte dell'utente. Il risparmio (ma sempre più frequente il ricorso a materiali naturali medio rispetto a una caldaia tradizionale si aggira come fibre di legno, sughero, ecc.) da applicare ai intorno ad un minimo del 15% sul costo della bolletta blocchi in laterizio dei muri perimetrali. Una volta nel caso di un impianto con vecchi radiatori ad elevata rivestita l’intera metratura delle pareti esterne, il temperatura. Nel caso in cui l'impianto sia dotato di cappotto rende molto difficile lo scambio di calore tra radiatori moderni con valvole termostatiche il l’interno e l’esterno, mantenendo l’edificio a una risparmio in bolletta aumenta ulteriormente verso il

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temperatura pressoché costante. Ciò riduce particolare, si ipotizza un risparmio dovuto alla enormemente la spesa per il riscaldamento invernale sostituzione di tali corpi illuminanti nell’ordine del 15 dell’edificio. Parallelamente, la coibentazione per i tetti % per tenere conto della progressiva sostituzione. (costo investimento 104€/MWh risparmiato - fonte ENEA) e l’installazione di infissi basso emissivi (costo investimento 144€/MWh risparmiato - fonte ENEA) SOSTITUZIONE DEGLI ELETTRODOMESTICI sono interventi altrettanto fondamentali per una Il completa ed efficace coibentazione degli edifici; consumo infatti, consentono rispettivamente di isolare di energia termicamente l’edificio dall’alto e completare elettrica di l’isolamento della superficie perimetrale. Il risparmio un edificio di energia termica raggiungibile con una residenzia coibentazione che interessa l’intero edificio, seguendo le dovuto le indicazioni sopra riportate, è nell’ordine del 35 – all’utilizzo 40%, percentuali che rispecchiano la riduzione della di elettrodomestici è di circa il 70%; in particolare gli quantità di combustibile utilizzato per il elettrodomestici che più incidono sui consumi sono il riscaldamento. frigorifero, la lavastoviglie e la lavatrice. La comunità SOSTITUZIONE DELLE LAMPADE Europea nell’anno 2004 ha introdotto un’etichetta energetica per gli elettrodomestici di grande consumo L’energia categorizzando questi in diversi classi energetiche consumata per dalla A alla G nel senso dei consumi crescenti. Nel

illuminare gli 2010 è stata introdotta una nuova classificazione che ambienti e per l’introduzione di nuove classi energetiche a minore l’utilizzo di consumo A+, A++ ed A+++. Partendo dal elettrodomestici presupposto che la vita media di un elettrodomestico in ambito sia di circa una decina d’anni si ipotizza che gli residenziale elettrodomestici di categoria G ed F, durante il rappresenta l’8% delle emissioni totali del comune di periodo di attuazione del Piano, siano completamente anidride carbonica, una delle cause principali sostituiti con elettrodomestici di classe A+ o dell’effetto serra e del conseguente innalzamento superiore; la sostituzione degli elettrodomestici di della temperatura del globo terrestre. categoria C o superiore con un elettrodomestico classe A comporta una riduzione dei consumi di più L’Unione Europea a partire dal 2009 ha limitato la del 50% (costo investimento 90€/MWh risparmiato - produzione di corpi illuminanti ad incandescenza sino fonte ENEA). a raggiungere il 1 settembre 2012 la completa cessazione della loro produzione. In particolare tale INSTALLAZIONE DI IMPIANTO GEOTERMICO tipologia di lampadine non saranno più reperibili sul mercato se non fino ad esaurimento scorte dei vari Negli ultimi anni si è assistito all’installazione di diversi fornitori. Le lampadine a incandescenza saranno impianti geotermici integrati con impianti fotovoltaici quindi progressivamente sostituite, comportando un sia nel settore residenziale che il quello risparmio in termini di energia elettrica di circa il 30- commerciale/industriale; gli impianti in questione 40% ed allo stesso tempo un aumento delle ore di solitamente vanno a sostituire o integrare impianti di vita; 1000 ore una lampadina ad incandescenza contro riscaldamento tradizionali o vengono adottati in le 10.000 di una lampadina a fluorescenza. Si ipotizza nuove costruzioni residenziali, solitamente palazzine quindi che si avrà una progressiva sostituzione di di appartamenti. corpi illuminanti durante la durata del Piano; in

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Il calore è una forma di energia e, in senso stretto, calore e immette in rete l’energia prodotta in eccesso, l’energia geotermica è il calore contenuto nell’interno di notte la pompa di calore viene alimentata della Terra. Esso è all’origine di molti fenomeni prelevando energia elettrica dalla rete. In tale maniera geologici di scala planetaria. Tuttavia, l’espressione il risparmio sarebbe quasi del 90/95%. “energia geotermica” è generalmente impiegata, nell’uso comune, per indicare quella parte del calore terrestre, che può, o potrebbe essere, estratta dal sottosuolo e sfruttata dall’uomo. Quando si sfrutta un sistema geotermico naturale, la ricarica energetica avviene attraverso l’apporto al sistema di fluidi caldi contemporaneamente (o in tempi comparabili) allo sfruttamento. Questo permette di classificare l’energia geotermica come risorsa energetica rinnovabile.

Questi impianti di riscaldamento sfruttano calore presente al centro del nostro pianeta, che dall’interno si diffonde con regolarità verso al superficie. E’ sufficiente perforare il terreno per una profondità di 100 metri con una trivella di pochi centimetri di diametro, per trovare una temperatura costante di 8÷14 gradi centigradi che permettono il funzionamento di una pompa di calore geotermica.

Questa è una macchina in grado di generare calore trasferendo energia termica da un corpo ad un altro utilizzando energia elettrica, con un sistema molto simile ad un comune frigorifero. La temperatura costante del terreno a pochi metri di profondità permette, attraverso la pompa di calore, di ottenere calore in inverno e rilasciare il calore al terreno d’estate climatizzando l’ambiente.

Le nuove tecnologie, i componenti meccanici e i nuovi gas, hanno fatto in modo che gli impianti geotermici con sonde a perforazione verticale abbiano rendimenti fino a 4.7 (1.000 watt elettrici consumati, 4.700 watt termici resi). Già con l’installazione del solo impianto geotermico si avrebbe una riduzione della spesa attorno al 45/50% in termini economici, tuttavia i tempi di ammortamento non sarebbero brevissimi.

I conteggi cambiano notevolmente se ad un impianto geotermico si abbina un impianto fotovoltaico. Dimensionando adeguatamente i due sistemi, si può ottenere una abitazione che prelevi l’energia termica dal terreno e l’energia elettrica necessaria al funzionamento della pompa di calore dal sole. Di giorno il pannello fotovoltaico alimenta la pompa di

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Il trasporto elettrico di potenza elettrica utilizzata rispetto quella tradizionale.

Alternativa ai mezzi alimentati a carburante sono i I veicoli ibridi Plug-in sono quindi più ecologici degli veicoli elettrici che hanno un’efficienza energetica in ibridi, con il più basso consumo di carburante e le fase d’uso di 3-4 volte maggiore rispetto ai veicoli a minori emissioni di gas serra. La batteria motore termico, il che consente di compensare completamente carica consente un’autonomia di ampiamente i consumi in fase di produzione e meno di 100 chilometri, questo significa che il PHEV è distribuzione dell’energia elettrica, superiori rispetto a adatto per lo più ai brevi tragitti ma non per i lunghi quelli di raffinazione del combustibile fossile. Il viaggi. maggiore apporto delle fonti rinnovabili alla produzione di energia elettrica, grazie anche agli incentivi governativi, ha consentito negli ultimi anni un migliore rendimento di produzione dell’energia elettrica e conseguentemente è aumentato significativamente il risparmio di energia primaria ottenibile quando si sostituisce un veicolo tradizionale con un veicolo a trazione elettrica, risparmio che può arrivare fino al 40-50%.

Di seguito sono elencate le proposte per le vetture elettriche e ibride presenti oggi sul mercato:

• Ibride (HEV)

• Ibride Plug-in (PHEV) • Ibride con range extender • Elettriche (EV)

Ibride (HEV) Le ibride utilizzano un motore a combustione interna, benzina o diesel, che fornisce la maggior parte della Ibride con range extender potenza, e un motore elettrico. La potenza necessaria Questi veicoli sono i più recenti. La combinazione di per il motore elettrico è generata durante la guida e un motore a combustione interna e uno elettrico è la non vi è alcuna necessità di ricarica esterna della stessa esposta in precedenza, tuttavia il motore batteria. I più recenti veicoli ibridi usano il solo motore elettrico è qui il motore primario. Quello a elettrico alle basse velocità, e lo sfruttano per fornire combustione interna serve solo per alimentare un una spinta in più a tutti i regimi. generatore che ricarica le batterie, e quindi estende l’intervallo di funzionamento del veicolo. Per Ibride Plug-in (PHEV) maggiore efficienza, può essere collegato a una presa Questi veicoli sono più recenti ma il principio è lo di corrente per la ricarica. Veicoli con range extender stesso delle ibride, cioè la combinazione di un motore sono altrettanto ecologici delle auto ibride, con bassi a combustione interna con uno elettrico, basato su consumi di carburante e minori emissioni di gas serra. una batteria di capacità elevata. Il motore a combustione interna è sempre il motore principale e La batteria completamente carica dura meno di 100 quello elettrico può essere usato anche per alimentare chilometri, tuttavia il motore a combustione interna l’auto a velocità normali. L’autovettura può essere (range extender) permette di aumentare collegata a una presa di corrente per ricaricare la significativamente l’autonomia. Questo tipo di auto è batteria ad alta capacità aumentando così la frazione quindi adatto per la “lunga distanza” ma non ai lunghi viaggi.

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Elettriche (EV) Questi veicoli dispongono del solo motore elettrico e utilizzano una batteria ricaricabile. Non emettono sostanze inquinanti, sono molto silenziosi e comodi da guidare e richiedono meno manutenzione delle auto a combustione interna. Gli svantaggi sono il tempo di ricarica per la batteria (4-8 ore), l’autonomia (meno di 200 chilometri) e la disponibilità di stazioni di ricarica. La batteria è anche piuttosto ingombrante e costosa da sostituire. Molti dei principali produttori di auto offrono oggi una gamma di veicoli elettrici. Secondo la Direttiva 93/116/CE della Commissione Europea relativa al consumo di carburante nei veicoli a

motore, le emissioni di CO2 per due veicoli equivalenti (combustione e ibrido) possono essere ridotte del 50%. Secondo la Direttiva 2009/28/CE, l'uso dei veicoli a biocombustibile ridurrà le emissioni di gas serra tra il 30% e l'80% rispetto ai combustibili fossili nel corso

dell'intero ciclo di vita (i dati presi dall'allegato V della Direttiva si riferiscono al caso in cui i biocombustibili Anche lo stile di guida incide fortemente sui consumi vengano prodotti senza emissioni nette di carbonio a di carburante e sullo stato di usura delle componenti. seguito della modifica della destinazione dei terreni). Modificando il proprio stile di guida si può contribuire

alla riduzione del consumo di carburante per il 10%- Scelta dei pneumatici e stile di guida 25%. Di seguito è riportato il “decalogo del risparmio” Oltre alla scelta del mezzo si possono adottare altri tratto dal corso “EcoGuida” presentato alla Fiera di accorgimenti utili a ridurre i consumi dei mezzi di Rimini “Ecomondo” nel 2008. trasporto privati; al momento della sostituzione dei pneumatici, si possono scegliere quelli con “bassa resistenza al rotolamento”, e quindi più efficienti energeticamente, che sono già disponibili sul mercato e vengono montati su molte delle automobili di nuova commercializzazione, anche per aiutare il raggiungimento degli standard di consumo ed emissione imposti dai recenti Regolamenti comunitari. La Commissione Europea, inoltre, con il regolamento (CE 1222/2009) obbliga all’etichettatura tutti gli pneumatici destinati alle autovetture, veicoli commerciali leggeri e pesanti prodotti dopo il mese di giugno 2012 e in vendita nei Paesi UE a partire dal novembre 2012. E’ stato stimato che l’impiego di pneumatici a bassa resistenza, insieme ad una maggiore attenzione allo stato di gonfiaggio delle ruote, potrebbe comportare sino ad un 3% di riduzione dei consumi di combustibile dei veicoli stradali.

93 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 93