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Cascate t o e n dell’Acqua a m Caduta l i a g T 6 e m Carocet Cimano u i F F i u m e r z A i n 7 o ... t a e s San Giovanni in Monte c r d i a 5 n e L i Spissul di Mures

Belvedere 2 Osservatorio t a e s astronomico Dai Soldas c r d i a n e Loc. Cima L i .

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F V ia C a Via dell’Amic s iz te i Dal Lûf Via C l a a’ F lo s a onc rr o Via Vo Via Dai R a n lonta Ponte g ri d iu el t di Pinzano g la Lo L ’ 3 2 ib Ca a e a Ca’ Farra i r i e t V e V nt à Spissul t o n P P o l V a i M a ò e a l i San ico D V N i e Verd p eppe p Borgo di Mezzo10 ius e G s a u San Pietro i i V Pinzano San Nicolò G a . i V V ia a R 4 Riu Cinglares n o i l l i g m l 9 o o s io o z l a s d i u z o Fontanon C r p e B e i M u T R i ia a o te La Marta (casa Mauer) d M rren V a go ia i r V V Bo

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m e v Pozzo Villa Locatelli ia V V ia V u ia a P al P. i er Zo V ia rut n i ti a Suei di Sacort F Il percorso Naturalistico: La panoramica - Giro del Lago I sentieri della grande guerra Una giornata in Mountainbike 1 Km

San Daniele del Friuli

Aonedis dI Là San Pietro, risulta pi agevole e meno ripido anche se pi lungo. Questo tratto stradale ripercorre la vecchia strada militare che dal guado sul c c Tagliamento portava alle il monte fortificazioni militari della Grande Guerra dislocate lungo la sommità del Monte. Sul secondo tornante l’occhio del visitatore può spaziare è un luogo molto suggestivo Come arrivarci sulla sponda destra del Il visitatore ha la fiume,dalla Val d’Arzino, alle perchè con la sua posizione possibilità di colline di Castelnovo accedere al del Fr., alla pianura centrale domina l’intera regione, Monte salendo da pordenonese fino alle da oriente a occidente, fino al Muris oppure da San Dolomiti friulane Pietro, percorrendo la del Monte Cavallo. mare; un vero balcone sulla strada turistica fino Verso sud invece pianura friulana. Il Monte di a salire a quota 50m si può ammirare s.l.m. in località Cima la valle scavata Ragogna da un punto di vista Ragogna. dal Tagliamento, strettamente geologico si formato in epoca pontica- miocenica (circa un milione di anni or sono) ed caratterizzato per la maggior parte da una formazione di conglomerato calcareo (ghiaie cementate) e da arenarie marnose sulla quale si depositato un strato di humus di poco spessore. Chiamato anche Monte Peloso per la scarsa La via pi breve, anche se l’immensa pianura friulana presenza di vegetazione ad alto ripida, quella da Muris;lungo fino alla laguna, tanto che questo versante si può nelle giornate invernali fusto fino agli anni Cinquanta, ora ammirare la distesa di colline quando la visibilità migliore che compongono l’anfiteatro possibile vedere il mare. invece è ricoperto di morenico coperte di boschi, Poco più avanti sulla destra una lussureggiante prati, campi arati, solcate da sono riconoscibili i resti delle piccoli corsi d’acqua, mentre postazioni militari della vegetazione arborea, qua e là si intravedono Grande Guerra appartenenti con i suoi 512 metri di piccoli agglomerati urbani alla sistema difensivo riconoscibili dai campanili con piazzole per batterie altezza risulta essere che si stagliano sull’orizzonte. denominato Ragogna Bassa. Non per niente il nostro monte la collina più alta stato definito un balcone sul d’Italia. Friuli. L’accesso dalla parte di Il percorso oltre alla strada panoramica sopraccitata esiste una viabilità secondaria che il visitatore può percorrere per conoscere l’ambiente del monte di Ragogna addentrandosi nelle zone più nascoste: Il versante del patrimonio zootecnico in cima del monte la mulattiera settentrionale tempi passati ha portato ad militare detta las Cengles che accessibile tramite una strada una riduzione della superficie parte dal parcheggio del Castello sterrata ( detta ..) che partendo boschiva con il conseguente di Ragogna oppure dal piazzale dal parcheggio situato sotto il dissodamento del terreno, antistante la chiesa di San Pietro, castello, circumnaviga il monte il paesaggio stato quindi percorre per un tratto la strada fino a raggiungere l’abitato di trasformato in pascolo e in piccoli e dopo circa 1 km svolta verso Muris, dopo circa 4 km . E un appezzamenti sostenuti da muri destra e sale fino a raggiungere percorso fattibile sia a piedi a secco (altanes) e utilizzati per la strada asfaltata sul primo che in mountain bike e che tornante della strada che da San ripropone l’ambiente originario Pietro porta alla cima. del monte, quello selvaggio e Un pò più avanti si svolta a non ancora intaccato dall’uomo, sinistra e seguendo le indicazioni Lungo questo versante facile dove l’intrecciarsi di sentieri e di si raggiunge dopo circa h. …… di incontrare nel periodo autunnale mulattiere creano una fitta rete marcia la vetta. numerosi cercatori di funghi, viaria che, in origine,collegavano Il percorso si snoda con una mentre in primavera il sottobosco le varie proprietà, ma soprattutto pendenza costante sotto le pareti offre una squisitezza l’asparago gli stavoli ( oggi ridotti a ruderi), verticali del monte e, grazie alla selvatico (sparc di russul) e le edifici utilizzati fino agli scarsa vegetazione, si può godere cime di luppolo (urtizzons) molto anni Trenta come depositi ammirare uno scenario maestoso apprezzati non solo nella cucina per il fieno o per il sa nord, verso le montagne . locale. legname raccolto lungo la coltivazione della vite o di le pendici oppure come ortaggi. Tutto questo ci testimonia stalla per il bestiame l’importanza della zona dal punto portato al pascolo. di vista agricolo-silvo-pastorale, L’aumento anche se oggi l’abbandono dell’ attività rurale ha causato un avanzamento del bosco . Un’ulteriore possibilità per un’escursione a piedi fino alla Sentieri e percorsi :

Sentiero CAI 813: parte da piazza IV Novembre a San Giacomo, sale a Cà Farra, Canodusso, prosegue lungo la pista forestale fino a San Giovanni in Monte, scende lungo la sommità fino al punto panoramico situato sul secondo curvone della strada turistica, scende fino all’abitato di San Pietro e, dopo aver costeggiato del sacrario dei Caduti della Julia, il Rio al Ponte si ricollega in località Il versante meridionale Cà Farra. Si tratta di un percorso è quello che ha subito nel sia dal punto di vista panoramico non molto impegnativo della durata corso di questi ultimi secoli in quanto dal pianoro sottostante complessiva di circa tre ore. Per profonde modifiche ambientali: è possibile spaziare verso l’alta maggiori informazioni consultare la da selvaggio e sassoso (da qui valle del Tagliamento,sul Friuli cartina “Trois di Aghe” l’appellativo di monte Peloso) orientale e sull’infinito paesaggio è diventato oggetto di notevoli collinare. Sentiero Storico del Monte di Ragogna: è un percorso che rimboschimenti di conifere allo Nei pressi della Baita degli Alpini parte dalla località laTabina sul scopo di creare le condizioni è presente anche un’area di Tagliamento (q.ta 135), sale lungo ideali per la formazione di un sosta attrezzata; da qui tramite il versante occidentale del monte, terreno idoneo un sentiero si prosegue lungo tutta la sommità per allo sviluppo del può proseguire scendere fino all’abitato di Muris bosco originario verso la cima lungo un vecchio tracciato. Per maggiori informazioni di latifoglie, e, superato consultare la cartina “Scoprire pertanto lo spazio Ragogna” troveremo il pino monumentale, silvestre, il pino si passa accanto Sentiero “ Las Cenglis” consultare nero d’Austria, il ad un recinto la guida “ La mulattiera militare pino strobo ed il faunistico dove di arrocamento “ Las Cenglis” sul Monte di Ragona cipresso, associato si possono a querce secolari . osservare alcuni Sentiero “ Il complesso fortificato del Per conoscere esemplari di Monte di Ragogna” o “I Sentieri della meglio questa (caprioli, daini, Grande Guerra” consultare la guida parte di monte consigliamo di cervi e altri animali tipici della informativa “ I luoghi della Grande utilizzare la pista forestale che zona prealpina. Guerra nel Friuli Collinare” dall’abitato di Canodusso ( q.ta Raggiunta Cima Ragogna il 305) sale fino alla località di San pianoro, oltre alla presenza Giovanni in Monte (q.ta 450 ). di due ristoranti, custodisce Questa località è molto le testimonianze storiche importante sia dal punto di vista della Grande Guerra e più storico per la presenza della precisamente una serie di chiesetta dedicata al Santo che bunkers che facevano parte del risale ai primordi del medioevo, Forte del Cavallino,di gallerie e di un romitorio poco distante e piazzole per le batterie di cannoni. cIL FIUME c

Il paesaggio Fin dall’antichità il fiume ha rappresentato l’asse principale che metteva in comunicazione l’alto Adriatico con il cuore delle Alpi, non solo dal punto di vista fisico, commerciale, ma anche culturale. Il suo regime torrentizio, cioè l’alternarsi di momenti di secca a piene improvvise, gli conferisce uno straordinario valore ambientale, tanto che ormai da anni gli studiosi lo considerano come un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, un “parco della biosfera”, ed anche un esempio di sviluppo sostenibile, di modello ecosistemico, da studiare al fine di ripristinare le condizioni di naturalità di altri e più noti fiumi italiani. Questo deposito, che disegna restringerlo senza schemi fissi trasformazione nei suoi colori, Come arrivarci oggi le colline moreniche, fa sì di percorso e quindi di scorrere di acque azzurre e cristalline, di Uno dei punti panoramici dal che il corso del fiume subisca indisturbato, senza vincoli di ciottoli policromi che ancora oggi quale è possibile accedere al una deviazione verso occidente, opere idrauliche realizzate vengono utilizzati nei mosaici,. fiume è la nota località turistica aggira il Monte di Ragogna dall’uomo. L’importanza del Tagliamento detta la Tabine, situata sotto fino ad aprirsi in un varco tra Il suo alveo è così caratterizzato non è solo legata alle sue l’abitato di Villuzza. quest’ultimo e i pendii meridionali da numerosi corsi d’acqua che si specificità biologiche ma anche In questo spiazzo, circondato da delle Prealpi Carniche. Superata intrecciano tra loro dando vita all’identità storica e sociale delle pioppi, ontani, acacie e salici, la stretta di Pinzano si affaccia ad ampie porzioni ghiaiose, che popolazioni rivierasche “ … non troviamo un’area attrezzata, un sulla pianura friulana per poi restano asciutte per lunghi periodi solo fiume, natura e paesaggi da luogo ideale per sosta al riparo trovarsi confinato entro grandiose finchè una piena improvvisa preservare, ma anche identità e della calura estiva nonché scarpate intagliate nella piana . va ad occupare l’intero letto, memoria della gente del nostro punto di partenza per escursioni Nel tratto compreso tra la piana cambiando profondamente la territorio, indissolubilmente legato sul territorio circostante o alle di e il ponte di morfologia del suo alveo. In ogni sia all’acqua che ai sassi del suggestive località limitrofe. il Tagliamento conserva la sua momento dell’anno il fiume offre Tagliamento , che hanno permeato E’ uno dei luoghi storici più caratteristica originale: quella splendide visioni con scorci secoli di vita locale e hanno significativi di Ragogna: a partire di un fiume libero di spostare unici di paesaggi, di tramonti, plasmato storia e tradizioni “ . dall’epoca romana non era solo il suo letto, di espanderlo e di di vegetazione in continua luogo di passaggio e di sosta dell’antica Via Germanica per i lasciandosi cullare dal rumore convogli commerciali e militari dell’acqua che scorre, ma anche diretti al Norico o -nell’altro verso- punto enogastronomico per la per Concordia Sagittaria, ma nel presenza di un noto e rinomato corso della storia questo guado ristorante nonché bed & brekfast, ha visto transitare le truppe funzionante tutto l’anno. francesi del generale Massena e gli Austriaci dopo il Trattato di Cosa vedere , quelle italiane e Durante l’estate la Tabina si poi quelle dell’Austria –Ungheria trasforma in una vera e propria in occasione della ritirata di spiaggia utilizzata non soltanto Caporetto nel 1917. dalla popolazione locale, ma Infine fino al 1906, anno di anche dai numerosi turisti anche costruzione del Ponte di Pinzano, stranieri attirati dalle acque la Tabine era stazione di imbarco, cristalline ponendosi cosi come c’era l’approdo della chiatta che alternativa all’affollamento delle metteva in comunicazione le due vicine spiagge di Grado e Lignano. sponde del fiume. Ma questo non toglie nulla al Oggi di tutto questo rimangono fascino del greto in ogni momento poche testimonianze : un campo dell’anno dove la presenza di trincerato con bunkers costruito numerosi uccelli come la sterna, gli aironi cenerini testimoniano la particolarità di questo habitat. Scendendo lungo l’alveo capita anche di incontrare un pescatore intento alla cattura di particolari prede come trote, cavedani, temoli, segnale questo della purezza e della limpidezza delle sue acque Molto interessante come punto panoramico è il ponte di Pinzano, luogo dal quale si ha una visione particolare del fiume verso la dalle truppe austro-ungariche zona prealpina, sulla Val d’Arzino, visibile ancora oggi un chilometro ma anche verso sud, dove la sull’argine a sud, un riparo vista spazia dall’immensità del sotto roccia utilizzato in epoca greto attraversato dai numerosi medievale, situato proprio sopra rigagnoli d’acqua, agli argini all’attuale ristorante e gli scavi scoscesi che mutano profilo ad ogni piena del fiume.Il ponte tra l’altro si trova nel tratto più stretto del suo corso, qui infatti la distanza delle due sponde su questa stretta è di circa 150 metri, mentre il punto più largo, cioè quello tra Dignano e Spilimbergo, misura ben 2 chilometri. Un’altra visione particolare del fiume la si ha dall’alto della sponda sinistra, in località le rive e più precisamente da una postazione militare austro- della chiesa altomedievale di San ungarica, alla quale si giunge Lorenzo. La Tabine però non è seguendo le indicazioni “ Campo soltanto un luogo in cui il turista trincerato austro-ungarico delle trova momenti di relax all’ombra Rive del Tagliamento”. degli alberi oppure sul greto Un’ aspetto interessante e particolare di questa zona è la presenza di un particolare tipo di genzianella che di solito trova il suo habitat naturale a quote superiori ai 500 m. la sua presenza in questa zona si spiega solamente con l’ esistenza di un particolare tipo di microclima. Per chi invece volesse effettuare un tragitto più lungo si consiglia di salire al Castello oppure seguire le indicazioni dei Sentieri della Grande Guerra . dal paesaggio nel suo insieme, dai suoi colori, dal susseguirsi di monti e dolci colline, i cui alberi e case sparse che contribuiscono ad c IL lago c aumentare il fascino del luogo. Il percorso Dopo aver parcheggiato sulla Oltre alle precipitazioni piovane spiaggetta, oppure nell’apposita il lago è alimentato dall’apporto area attrezzata -più a Sud di alcuni ruscelli scendono dalle verso San Daniele- è possibile Il Lago di Ragogna è di origine pendici meridionali del monte e percorrere un sentiero pedonale dalle colline circostanti e da una e ciclabile si snoda lungo tutto il morenica, si è formato circa a 12.000 sorgente sotterranea, situata nella perimetro del lago per circa KM anni fa in una depressione tra le zona nord-ovest presso l’attuale toccando alcuni punti panoramici batimetro. Alcune ricerche (indicarli sulla cartografia). Altri colline dopo un lento processo archeologiche hanno portato alla sentieri pedonali permettono di scioglimento del ghiacciaio scoperta di testimonianze storiche al visitatore di immergersi nei databili all’età del Mesolitico punti di maggiore interesse sia tiliaventino che in quell’ epoca Recente e del Neolitico Antico ambientale che naturalistico. (5000 a.C.), appartenenti ad una occupava la cosiddetta piana di comunità agricola che si era Osoppo. insediata sulle sponde del lago.

Riconosciuto dalla Comunità Come arrivarci Cosa vedere Il lago è facilmente raggiungibile Lungo il percorso l’ escursionista Europea come sito naturalistico percorrendo la strada provinciale ha la possibilità di ammirare di interesse comunitario per le Sandanielese che collega San alcune particolarità sia storiche Daniele a Ragogna. che naturalistiche come sue particolarità naturalistiche, Arrivati all’altezza dell’incrocio l’antica cava di pietra, (1) di Pignano, si svolta a destra denominata “ gjave di Kric” che è caratterizzato da una forma verso la frazione di Muris (via si trova sul fianco meridionale ellittica, ha un diametro di circa Lago), in fondo alla discesa, della collina posta di fronte al appena superato il ponticello batimetro; dove si possono ancora 700 m. con una superficie di 25 ettari sul torrente Riules, si svolta notare i fori circolari realizzati e le attuali dimensioni – circa un ancora a destra e si prosegue per per inserire l’esplosivo.La cava circa 500 metri arrivando così è rimasta attiva fino agli anni quarto rispetto a quelle originali- all’accesso delle due spiaggette. Cinquanta. Quest’area richiama numerosi Cimitero israelitico (2) si tratta di dovute ad una bonifica operata turisti a partire dalla primavera verso gli anni Trenta- ed ha una fino in autunno in quanto offre la possibilità al turista di sostare in profondità che raggiunge i 9-10 completo relax con la possibilità metri. anche di organizzare picnic all’ombra della pineta. Una volta raggiunta la meta ed ammirato lo spazio circostante, è impossibile non rimanere affascinati dallo specchio lacustre che già di per se stesso affascina, un cimitero che risale al 1734 ed l’immissione di alcuni esemplari è tutt’ora utilizzato. Circondato da di luccio, grande predatore, il un alto muro al suo interno ci sono numero delle specie presenti si è numerose lapiti, la più antica notevolmente ridotto. datata 13 marzo 1742 appartiene Altra caratteristica dello specchio a Ester di Baruch Luzzatto . d’acqua riguarda l’avifauna: oltre alla presenza di numerose specie Uno degli aspetti più interessanti stanziali ( gallinella d’acqua, del lago di Ragogna è legato folaga, tarabuso aironi e garzette), all’ aspetto della biodiversità, rappresenta un punto di sosta fenomeno estremamente al transito per molti uccelli complesso tanto dalla punto di migratori (germano reale, moretta vista della flora, quanto da quello tabaccata, cigno reale, marzaiola, della fauna. tuffetto e lo svasso maggiore). La fascia che circonda lo specchio Quest’ ultimo, a primavera d’acqua è caratterizzata da un inoltrata, al momento della terreno paludoso regno della riproduzione attira numerosi canna di palude, del giunco, appassionati di birdwatchin in mentre nel bacino d’acqua occasione della spettacolare crescono vari tipi di ninfee parata nuziale . che offrono in primavera uno Un ultimo dato interessante spettacolo unico per il mosaico di riguarda le libellule le cui colori . specie rinvenute a Ragogna Una caratteristica importante rappresentano il 58% di quelle del lago è la presenza della censite in Friuli e il 41% di quelle “castagna d’acqua” (Trapa rinvenute in Italia. Natans), pianta acquatica a foglie romboidali/lanceolate e dentate la cui caratteristica è il frutto dall’involucro legnoso di colore bruno-rossastro con quattro punte. Questo frutto commestibile ed utilizzato a fini alimentari fin dalla preistoria, veniva raccolto alla fine dell’estate e una volta essiccato veniva macinato per ricavarne una farina. Sui bordi del bacino lacustre si incontrano piante tipiche delle aree umide , come salici, ontani, e pioppi. Una delle maggiori attrattive del lago è la pesca – tra cui il carp-fishing- che richiama numerosi pescatori anche da oltre confine, oggi purtroppo la pesca è limitata ai soli “Ciprinidi” quali la Scardola, il Persico Sole e Reale, l’Alborella e la Tinca (da sole esse rappresentano infatti circa il 90 % della fauna ittica) a queste si aggiungono inoltre altre specie quali la Carpa, il Luccio, il Trotto, il Cavedano, la Cobite. Da segnalare, infine, la scomparsa dell’anguilla dovuta allo sbarramento avvenuto nel 1930 sull’emissario rio Ripudio. Fino agli anni Cinquanta le specie ittiche presenti nel lago erano circa una quarantina, poi con