UNIONE COLLINARE: VAL RILATE

Comune di

Il primo documento che fa riferimento al territorio di Piea risale alla prima metà del IX secolo d.C., quando si citano coltivazioni di vite. Nel XII secolo si trovano riferimenti dell’esistenza di un Castello sotto la giurisdizione del Vescovo di Asti, anche se l’insediamento restava costituito da nuclei sparsi. I beni e le terre di Piea passarono presto in mano ai Conti di Biandrate e di Riva. Alla fine del XIV secolo le terre di Piea andarono alla potente famiglia dei Roero a cui rimasero fino alla fine del Settecento. Il toponimo deriverebbe dal latino plagia , nel senso di pendio dolce, costa, in riferimento alla posizione geografica dell’insediamento. Il borgo castellano, che sorge su un colle alla destra del Rio Bravie , lungo il percorso che collega Asti a Chivasso, si presenta come un insediamento di dorsale con struttura ad asse portante verso il Castello. Lo sviluppo sette-ottocentesco è lineare sulle due dorsali che si diramano dalla dorsale principale.

Elementi urbani Piazza Italia Piazza Italia, che si configura come passante attraverso il centro del paese, può essere definita piazza dei Tre Poteri , dato che ospita la Parrocchiale, il Municipio e l’accesso al Castello, rivestendo così funzioni civiche, religiose e sociali. Via Roma Su via Roma, asse principale del paese, si affacciano le attività commerciali del paese. La strada funge anche da collegamento tra la Parrocchiale, sita sulla centrale piazza Italia, e la Chiesa di San Sebastiano, posta al termine dell’asse portante.

Frazioni Primparino Piea può essere considerato un paese diffuso , San Grato formato, oltre che dal capoluogo, da numerose Vallia frazioni, località e cascinali sparsi. Vallunga La piccola frazione di San Grato sorge sulla collina prospiciente quella che accoglie Primparino. La sua Chiesa, dedicata a San Grato, venne eretta ad opera dei borghigiani negli ultimi anni del XVII secolo e ampliata nel Novecento. All’interno conserva un dipinto che raffigura il Santo protettore dai temporali. L’abitato del borgo di Primparino si estende lungo la statale che collega Asti a Chivasso. Di fronte ad essa, su una collina, sorge il piccolo centro di Vallia. La frazione Vallunga è posta a sud del capoluogo, su una leggera altura. La sua Chiesa, dedicata alla Madonna del Carmine, venne costruita a fine Ottocento. Di particolare interesse sono alcuni reperti romanici, probabilmente derivanti da un preesistente edificio, inseriti nella nuova struttura. I più importanti tra i cascinali sparsi sul territorio di Piea d’Asti sono Caffarotto e Rodino, che sorgono in collina, non lontano da Primparino; Ingazzo che si incontra sulla strada per Cortanze; San Secondo, probabilmente il primitivo insediamento che diede vita al paese, posto sulla collina collegata a Cortanze e Verandone, un gruppo di case che sorgono sulla strada provinciale che collega Piea a . Fruibilità: le Chiese durante le feste patronali

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Elementi singoli Castello con Cappella Il Castello di Piea risulta già attestato in documenti del XII secolo. Nella prima metà del Cinquecento è descritto come una struttura fortificata con torri di avvistamento. Nel secolo successivo l’edificio appariva già in rovina. Tra il 1720 e il 1760 i Conti Filippo Felice e Carlo Maria Roero ne decisero il restauro, trasformandolo in dimora residenziale. All’interno le decorazioni del salone centrale, di una galleria e di alcune stanze sono opera settecentesche dei fratelli Galliari . A metà Ottocento l’edificio subì ulteriori trasformazioni e la facciata est fu dotata di un imponente scalone a doppia rampa. Al Castello, nei primi decenni del Settecento, fu annessa anche una Cappella dedicata all’Immacolata Concezione di Maria Santissima. A metà del secolo successivo fu rinnovata, soprattutto all’interno, in forme neogotiche. Fruibilità: di proprietà privata. Aperto in occasioni particolari

Il Castello sorge nel punto più alto del di Piea, in posizione panoramica e dominante sulle due dorsali su cui è sorto il nucleo originario del paese. L’edificio è immerso in un ampio parco. Parrocchia dei Santi Filippo La Chiesa parrocchiale, oggi dedicata ai Santi e Giacomo Filippo e Giacomo, venne edificata a navata unica negli ultimi anni del XVI secolo. Allora era intitolata a San Rocco e Sant’Antonio abate. Nei secoli successivi fu ampliata, con l’aggiunta delle cappelle laterali. Gli ultimi interventi risalgono ai primi decenni del XX secolo, quando fu rialzato il campanile e fu realizzata la facciata odierna. Quest’ultima si caratterizza per l’ordine unico le cui lesene doriche reggono una trabeazione d’ispirazione classica e un timpano triangolare. Nelle nicchie ai lati del portale e nella parte superiore della facciata sono collocati alcuni bassorilievi. All’interno, la decorazione dipinta risale perlopiù agli ultimi anni dell’Ottocento e fu realizzata dai pittori Giulio Musso e Giovanni Lamberti . Notevole il grande dipinto della parete absidale che rappresenta la Madonna con i Santi Filippo e Giacomo . Nella Cappella dedicata alla Vergine è custodita una statua lignea che, nel Settecento, veniva portata in processione la prima domenica di ogni mese. Fruibilità: durante le funzioni religiose

La Parrocchiale si affaccia su piazza Italia, che ospita anche l’accesso al Castello e il Municipio: per questo la piazza passante può essere definita come dei Tre Poteri , svolgendo funzioni civiche, religiose e sociali. Cappella di San Sebastiano La Cappella di San Sebastiano, sita nel centro del paese, esisteva già nel XVII secolo. L’edificio attuale risale però alla seconda metà dell’Ottocento. La facciata, di forme assai sobrie, si presenta con mattoni a vista ed è affiancata dal campanile. Le due lesene che fiancheggiano il portale reggono una

2 trabeazione dorica, che prosegue nel campanile, ed un semplice timpano triangolare. Fruibilità: durante la festa patronale

La Cappella di San Sebastiano è posta su via Roma, sull’asse portante che attraversa il paese e di cui costituisce il punto di partenza, all’imbocco della dorsale verso nord-est e della strada per Cortanze. Cappella della Beata Vergine La Cappella della Beata Vergine della Neve, o della Neve o della Chiesa della Madonnina, adiacente all'attuale Madonnina cimitero, esisteva già nel XVII secolo. All’inizio dell’Ottocento la Cappella fu ricostruita interamente, mentre un’ultima risistemazione risale agli anni Settanta. La Cappella, ad aula unica, si caratterizza per le ampie finestre a semicerchio collocate sopra la cornice che percorre tutto il perimetro dell’edificio. All’interno, sull’altare si conserva un dipinto novecentesco di Pietro Favaro che rappresenta la Madonna che protegge il paese di Piea . Fruibilità: durante la festa patronale Museo storico Il Museo storico di Piea, di proprietà comunale, si trova nel concentrico nei pressi del Municipio, in via IV Novembre. Esso raccoglie oggetti della cultura materiale locale, databili tra il XVII e il XX secolo. In particolare sono esposti oggetti legati agli antichi mestieri. Fruibilità: visitabile, venerdì, sabato e domenica. Per informazioni rivolgersi al Municipio (+39 0141 901650 o [email protected])

Elementi particolari Strade panoramiche Piea è tappa obbligata negli itinerari delle Colline del Versa e del Rilate , la dorsale che da conduce a Piovà Massaia, spartiacque tra la Valle Versa e la Val Rilate e confine storico tra il Marchesato del Monferrato e il Comune di Asti. Piea rappresenta anche uno dei suggestivi accessi alle Colline dei Boschi , di cui il suo territorio, per una vasta zona, appartiene. La strada di costa che conduce a Cortanze e quella che porta a Cunico sono particolarmente ricche di suggestioni paesaggistiche e di scorci panoramici. Percorso tra i piloni votivi I numerosi borghi e le case sparse sul territorio di Piea d’Asti avevano tutti, in passato, una propria chiesa, oggi trasformata in un pilone o in una cappella votiva, quando non scomparsa del tutto. Oltre ad essere un segno della religiosità popolare, i piloni offrono l’occasione per percorrere la Valle del Rio Bravie tra natura, cultura materiale e spirituale. Il più antico pilone è quello dedicato a San Firmino, sulla strada vecchia che collegava Gallareto e Piovà a Bagnasco e . Fu costruito tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento; qui le donne chiedevano al Santo la grazia della maternità.

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Avvenimenti Festa di carnevale, domenica successiva alle "Ceneri" Festa patronale, in frazione Vallunga , luglio Festa patronale, in frazione San Grato, 7 settembre Sagra della zucca , festa in piazza di arte cultura musica e gastronomia, ultima domenica di settembre

Siti internet http://www.comune.piea.at.it/Web-comuni/Default.aspx?comune=Piea http://www.lacabalesta.it/testi/comuni/piea.html http://www.valrilate.it/presentazione/Piea.htm http://www.ilmonferrato.info/bs/piea/piea1.htm http://piemonte.indettaglio.it/ita/comuni/at/piea/piea.html

Bibliografia R. BORDONE, F. FEDELE, l. FOZZATI, Per un'archeologia medievale in Piemonte: un insediamento bassomedievale a Piea (Asti) rino, in Bollettino Storico-Bibliografico Subalpino , LXXIII, 1974, fascicolo II, pp. 623-642 G. A. BROSSA, Piea e la guerra: per non dimenticare, Piea d’Asti 2005 C.M. FARINA, Piea d’Asti: vita e storia nel secondo millennio , Piea d’Asti 1993 G. GASCA QUEIRAZZA, C. MARCATO, G. B. PELLEGRINI, G. PETRACCO SICARDI, A. ROSSEBASTIANO, Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani , Torino 1997, p.491 Il Piemonte paese per paese, vol. V, Firenze 1995, p.319

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