BOLLETTINO PARROCCHIALE - - Autunno-Inverno 2018-2019 Anno pastorale Orario Sante Messe Orario invernale: dal 1º ottobre al 31 marzo Festive ore 9.30 a Melano ore 10.45 a Bissone Sabati e vigilie di feste: ore 17.00 interparrocchiale a Maroggia Feriali Martedì: ore 17.00 a Melano, Casa Parrocchiale Mercoledì: ore 9.30 a Bissone, Casa Parrocchiale Giovedì: ore 17.00 a Maroggia, Chiesa Parrocchiale Venerdì: ore 17.00 a Melano, Casa Parrocchiale

Orario estivo: dal 1º aprile al 30 settembre Festive ore 9.30 a Melano ore 10.45 a Maroggia Sabati e vigilie di feste: ore 18.00 interparrocchiale a Bissone Feriali Martedì: ore 18.00 a Melano, Casa Parrocchiale Mercoledì: ore 9.30 a Bissone, Oratorio San Rocco Giovedì: ore 18.00 a Maroggia, Chiesa Parrocchiale Venerdì: ore 18.00 a Melano, Casa Parrocchiale

Nota Bene: Questo è l’orario di base delle S. Messe; ci possono essere dei cambiamenti – consultare l’Albo Parrocchiale. Quando in un paese vi fosse un funerale, ed è di turno la celebrazione dell’Eucaristia settimanale, automatica- mente viene annullata la celebrazione del giorno, rispettivamente le confessioni.

Orario confessioni (chiesa parrocchiale se c’è la rispettiva S. Messa) MELANO domenica ore 8.45 - 9.15 MAROGGIA giovedì ore 16.15 - 16.45 orario invernale ore 17.15 - 17.45 orario estivo BISSONE mercoledì ore 8.45 - 9.15 il Parroco è comunque sempre a disposizione, su richiesta

Parroco: sac. Piotr Zygmunt Casa San Giuseppe – Via alla Chiesa 2 – 6818 Melano Telefono: 091 648 26 39 (deviazione su natel) Tel. 091 648 26 39 – E-mail: [email protected]

In copertina: Crocifisso Chiesa parrocchiale - Bissone

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TM La parola del nostro Papa

Sintesi dell’Esortazione apo- mediante piccoli gesti. stolica “Gaudete et exultate”: Per esempio: una chiamata alla santità nel mondo signora va al mercato a fare la spesa, incon- contemporaneo – di Papa Fran- tra una vicina e inizia cesco. a parlare, e vengono le critiche. Ma questa La “classe media” della santità: nel donna dice dentro di primo capitolo il Papa invita a non sé: “No, non parlerò pensare solo ai santi «già beatificati o male di nessuno”. Questo è un passo canonizzati» e ricorda che «non esiste verso la santità. Poi, a casa, suo figlio le piena identità senza appartenenza a chiede di parlare delle sue fantasie e, un popolo. Perciò nessuno si salva da anche se è stanca, si siede accanto a lui solo, come individuo isolato…» (6). «Mi e ascolta con pazienza e affetto. Ecco piace vedere la santità nel popolo di un’altra offerta che santifica...» (16). Dio paziente: nei genitori che crescono «Voglia il Cielo che tu possa riconosce- con tanto amore i loro figli, negli uomini re qual è quella parola, quel messaggio e nelle donne che lavorano per portare di Gesù che Dio desidera dire al mondo il pane a casa, nei malati, nelle religio- con la tua vita» (24). se anziane che continuano a sorridere... Questa è tante volte la santità “della L’impegno nel mondo non è “distra- porta accanto”, “la classe media della zione”: il Papa scrive che «non è sano santità”» (7). amare il silenzio ed evitare l’incontro con l’altro... Ricercare la preghiera e Possibilità per tutti: Francesco invita sottovalutare il servizio» (26). A volte a non scoraggiarsi di fronte a «modelli «abbiamo la tentazione di relegare la di santità che appaiono irraggiungibili», dedizione pastorale e l’impegno nel perché dobbiamo seguire la «via unica mondo a un posto secondario, come se e specifica che il Signore ha in serbo fossero “distrazioni” nel cammino della per noi» (11). Il Papa spiega che ci sono santificazione» (27). Questo però non anche «stili femminili di santità» (12) e implica «disprezzare i momenti di quie- ribadisce che per essere santi «non è te, solitudine e silenzio davanti a Dio». necessario essere vescovi, sacerdoti, Anche perché oggi «le continue novità religiose o religiosi. Molte volte abbia- degli strumenti tecnologici, l’attratti- mo la tentazione di pensare che la san- va dei viaggi, le innumerevoli offerte tità sia riservata a coloro che hanno la di consumo, a volte non lasciano spazi possibilità di mantenere le distanze vuoti in cui risuoni la voce di Dio» (29). dalle occupazioni ordinarie, per dedi- L’invito è a «non avere paura della san- care molto tempo alla preghiera. Non tità. Non ti toglierà forze, vita e gioia» è così. Tutti siamo chiamati ad esse- (32). re santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle I due “sottili nemici” della santità: nel occupazioni di ogni giorno» (14). secondo capitolo Francesco mette in guardia da due «sottili nemici», gnosti- La santità dei piccoli gesti: il Papa ri- cismo e pelagianesimo: «Due forme di corda che la santità «andrà crescendo sicurezza dottrinale o disciplinare che

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TM danno luogo ad un elitario narcisista e Francesco ricorda che «noi arriviamo a autoritario dove, invece di evangeliz- comprendere in maniera molto povera zare, si analizzano e si classificano gli la verità che riceviamo dal Signore. E altri, e invece di facilitare l’accesso alla con difficoltà ancora maggiore riuscia- grazia si consumano le energie nel con- mo ad esprimerla. Perciò non possia- trollare» (35). Attenzione: questo atteg- mo pretendere che il nostro modo di giamento, avverte il Papa, lo possiamo intenderla ci autorizzi a esercitare un trovare dentro la Chiesa. È «tipico degli controllo stretto sulla vita degli altri» gnostici credere che con le loro spie- (43). La dottrina, afferma Papa Bergo- gazioni possono rendere perfettamen- glio, «o meglio, la nostra comprensione te comprensibili tutta la fede e tutto il ed espressione di essa, non è un siste- Vangelo. Assolutizzano le proprie teorie ma chiuso, privo di dinamiche capaci di e obbligano gli altri a sottomettersi ai generare domande, dubbi, interrogati- propri ragionamenti» (39). vi» (44).

Le troppe risposte “giuste” dei falsi Affidarsi alle proprie forze: i pelagiani profeti: «Quando qualcuno ha risposte sono coloro che trasmettono l’idea che per tutte le domande – scrive il Papa – «tutto si può fare con la volontà umana, dimostra di trovarsi su una strada non come se essa fosse qualcosa di puro, buona ed è possibile che sia un falso perfetto, onnipotente, a cui si aggiun- profeta... Dio ci supera infinitamente, ge la grazia. Si pretende di ignorare è sempre una sorpresa e non siamo che “non tutti possono tutto” e che in noi a determinare in quale circostan- questa vita le fragilità umane non sono za storica trovarlo, dal momento che guarite completamente e una volta non dipendono da noi il tempo e il per tutte dalla grazia» (49). «La grazia – luogo e la modalità dell’incontro. Chi ricorda Francesco – proprio perché sup- vuole tutto chiaro e sicuro pretende di pone la nostra natura, non ci rende di dominare la trascendenza di Dio» (41). colpo superuomini» (50). continua...

La parola del nostro Vescovo dalla Sintesi della Lettera pastorale 2017-2018 “Respirate sempre Cristo”

3. “Che cosa fa qui, Elia?” ria, ogni circostanza della nostra vita. Ricevere dalla voce del silenzio il sof- L’ora che viviamo è sempre quella in fio per ripartire. cui Dio è all’opera!” (p. 19). Spiega il Dalla fuga della delusione, passando Vescovo: “Certo, la nostra vita si svol- attraverso il deserto della purificazio- ge nel tempo, ma siamo anche, in ogni ne, Elia giunge, inaspettatamente al istante, nell’oggi di Dio, nell’attualità Sinai/Oreb, al luogo dell’incontro con del suo gesto salvifico in Cristo, nella Dio, al monte della rivelazione. Qui freschezza inesauribile della sua Paro- giunto, entra nella caverna, nel punto la vivente a noi rivolta, nel Soffio che più profondo di sé stesso: “da qui il ci fa esistere e ci ricrea continuamen- rispetto con cui siamo chiamati ad