LUGLIO - AGOSTO 2013

Un mondo meraviglioso Micologia: Nozioni elementari 14 a cura di Marino Cardinali 14 nebularis ed Entoloma lividum

Lepista nebularis ( nebularis) Entoloma lividum () Si tratta di un fungo la cui commestibilità è assai controversa. Devo Questo è il secondo fungo che prenderemo in considerazione oggi confessare che 30 anni fa anche io raccoglievo e consumavo, seppur per le numerose affinità che lo rendono simile alla Lepista nebularis con moderazione, questo fungo saprofita. Lo usavo specialmente sopra descritta. Esordiamo dicendo che in Francia questo Entoloma nei misti di funghi in quanto il suo forte “aroma” non spingeva è chiamato “Le perfide”, il perfido, a significare come il suo aspetto a consumarlo da solo, poi mi capitò di leggere un articolo su una invitante, l’odore di farina che emana e la sua assomiglianza con rivista dell’U.M.I. che contribuì ad allertare la mia attenzione. Lepista nebularis, possa trarre in inganno ed indurre al consumo Questo articolo, se ben ricordo, consigliava di non consumarlo per che può anche rivelarsi mortale. una serie di ragioni, sostenendo che il suo utilizzo – a lungo andare Vediamone una breve descrizione: – favoriva la trattenuta nell’organismo di diversi metalloidi non Cappello: da 5-20 cm di diametro. Carnoso, dapprima sferico, poi metabolizzabili il cui accumulo creava vari disturbi fra cui forti convesso ed umbonato, infine piano-depresso. Presenta margine emicranie e diarree. Oltretutto il carpoforo di questa Lepista viene ondulato e talvolta involuto. Di colore cenere o grigio chiaro, spesso attaccato dal micelio di un altro fungo (Volvariella surrecta) fibroso. che ne accresce la tossicità. Lamelle: adnate, abbastanza spaziate, inizialmente gialline poi Mi risulta che anche nelle ASL i periti Micologi ne sconsiglino rosa-salmone. l’utilizzo, ma nonostante questo sono ancora tanti i cercatori che lo Gambo: cilindrico, slanciato, irregolare. consumano e, peggio ancora, che si permettono imprudentemente Carne: bianca immutabile. di regalarlo a parenti ed amici. Odore: di farina rancida, ma talvolta di pasta di pane. Sul suo sito “appuntidimicologia.com” Stefano Balestrieri (2012, Sapore: sgradevole. novembre), fornisce questa breve scheda descrittiva: “Fungo a Spore: poligonali, color rosa-salmone in massa. crescita gregaria (lunghe file o cerchi tra il fogliame) nel periodo Habitat: gregario oppure cespitoso, fruttifica da fine estate al tardo tardo autunnale fino all’inverno inoltrato, nei boschi di latifoglie, autunno nei boschi di latifoglie. ma anche di conifere. Commestibilità: velenoso, anche mortale. Nonostante alcuni Il cappello grigio-bruno cenere può presentarsi, nella forma testi lo definiscano semplicemente tossico, ha causato un numero alba, completamente bianco, ma anche qui l’odore ci aiuterà non indifferente di decessi poiché ne vengono spesso consumate nella determinazione. Esso è inizialmente convesso con umbone quantità non esigue (sembra sia responsabile di violente emorragie ottuso, poi, con la crescita si appiana, fino a diventare depresso intestinali). al centro. Nella colorazione della cuticola sono visibili fibrille Il maggior pericolo di avvelenamento da E. lividum è corso dai innate più scure. Sotto il cappello, l’imenio è a lamelle bianche e raccoglitori di Lepista nebularis, sopra descritta, in quanto se poco decorrenti sul gambo, separabili facilmente dalla carne con raccolto allo stato giovanile le differenze fra i due funghi risultano il semplice strofinio delle dita. Il gambo è cilindrico, leggermente alquanto attenuate e, quindi, facilmente confondibili. Più difficile clavato alla base, di colore bruno grigiastro e finemente pruinato. sbagliarsi quando il fungo è maturo, in quanto la colorazione rosata Fungo omogeneo; la carne, al taglio, risulta biancastra ed emana il delle lamelle è un elemento prezioso per l’esatta determinazione caratteristico odore che viene definito semplicemente di Nebularis. del soggetto. Come risulta facile distinguerlo, così è difficile descriverlo, perché Nino Arietti e Renato Tommasi nella loro opera “I Funghi Velenosi” molto complesso: dolciastro-aniseo-sudore-nauseante…” (Edagricole – 2 ediz.- pag. 145), sotto la voce Habitat sostengono Inoltre può essere facilmente scambiato con l’Entoloma lividum o che l’Entoloma lividum non cresce mai sotto le conifere. Questo Entoloma sinuatum, fungo velenoso responsabile di vari decessi. è un ulteriore elemento utile alla sua determinazione.

Alcuni giovani esemplari di Entoloma lividum Alcuni esemplari di Lepista nebularis (E. sinuatum) fotografati da M. Cardinali in un bosco di querce nei pressi di Sansepolcro (AR)

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