VANZETTI: Giustiziata La Verità
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Luigi Botta SACCO E VANZETTI: giustiziata la verità La vicenda dei due anarchici, nei fatti e nelle battaglie per la riabilitazione, con lettere, fotografie e documenti inediti prefazione di Pietro Nenni EDIZIONI GRIBAUDO rt i Luigi Botta SACCO E VANZETTI: giustiziata la verità La vicenda dei due anarchici, nei fatti e ncllc battaglic per la riabilitazionc, con lettete, Iotografie e documcnti inediti prefazione di Pietro Nenni EDIZIONI GRIBAUDO @ EDIZIONT GRTBAUDO . CAVALLERMAOCIORE - I97A Tipi: Lrituto Gradco B.rtdto - &rso S. Ddm&a \ A tutti coloro che hanno sofferto, soffrono e dovranno soffrire ingiustizie sociali Ou.,to librc e6oft. a du. \or; rh. il Conitato Sareo . Yonz.tti da Íù pftîbduto si .rc Ptolotto. In Pàno tuoTo india quale uuta nobilitaziono di nasa ia wîc"saia P outn2ft Ia nab t' tazil,v di SaKo c Vanz.tti'Iata in otcaiom dcl einquantedmo ddla .tccuzionr .l.i du. a athi.i ilalíani. ln t.úndo luopo fa ri:atirc dal caso dei due anarchici ai nolti eqisod; analoghì che fanno di prun ba. d.l n'ndo il ka!rc di *ruzioni catitali Pú auiuità "a; prkirro , d; o\inionc o addirítturu t.t noríù'di raiza, I due oòiettiai soÍo stalí ruggiúîtí. Il trcdana d.l soucmatot. d.l Ma:whuJ.us, Mithad Du*aki.s, dando al 23 apo,t; I9l7 il rurcttft di sionata ufràal. t.t la commenorazio t déi due italíaní, ha asnnto iI ttalorc di na îiabi6' taziont aflth. in maneanz4 della reti:irnz deL prousso. L'agitazioîe attomo al caso Sacco e Vanzttti ha contktto utu patu d;U'opiniou nondiate ad csscrt dtttntd lubblia 'naggionun!. all. f.6euzioni polití(he . ruzzíali. tn ou.,!o , L'o il libn di Luiei Boua iÍa il ce'o ringolo di Safto , YanzeÍ!í nliti innorcnli nlla *rlia ' ckttrim t rcrcom alta battaslia d t'aùanzuú ia riùite dcl nondo lerchl .pi:odi del gtutt non ii rinnoúno e non si sarralizziro, Il libto è un conràbuto intortante a una lotta destínaù, a durae. Diceaa Victor Hugo che fnchl un uomo solo è losto Í/oi leee., I'unanità à fuori lcgge. fuanto wl nondo i è Jatto Per sotùarrc Sarco e Vanzitti pîiÌu altaJedio. dettriea e poi dla lefue ddl)oblio, attaîtd il lalo della sol;daúetà unana ii un gmeralc inpcgno di difua ùlla libcrtà Per tutù . P.î ognuno. Pietro Nenni 3 A MEZZO SDCOLO DI DISTANZA Una gran quanútà di rnat€dale sul caro Sacco e Vaazetti è custodita religiosameÀtc nell'abitazione di Cunm dove vive Vincenzira Vanz€tti, la sorella minore di Bartolomeo, l anar.chico grustiziato nel 1927 negli Stati Uniú per un omicidio da lui mai commesso. Una glan quanrita di mat€- riale, nella maggioî parte ioedito, cbe potr€bbe ampia- m€nte aiutare a comprerrdeÍ€ fino in foado le vicende che cararterizzarono ouei ( maledetti > s€tre anni in attesa detla sedia elettrica- i successivi Deriodi di interÉo lavoro da parte del comitato p.r Ja úabi[tazione, sino ad oggi, dopo I ormaì uoto proclama del governatore dello stato del Massa- chusetts nel quale, pmticametrte, si riabiLitano i due anarchici. Nel valto panoiama dell'archivio Vanzetti potrebbero e- mergere notevoli carenze da pane dipolitìci chiamatiincausa nell'arco di ollre 50 anni, disinteresse quasr totale da parte di autorià religiose, ( meneFeghismo D dei dirigenti ame- ricani- ouasi a voler ribadire- in una successione storica drammaiica. ouelli che furonó sti atti drl pro.esso-farsa costruiro intorio agli arud 20 neÉli Stali UEjij d'America. Si scoprirebbero, purFoppo, le quasi assurde, negate, Prese di po;izionr da parte dèll'arco parlit;co iraliano, disinte- ressato nella quasi totalità al problema, sino al mom€nto in cui, ormai aata per crrla la nuova posizione arnericana, diviene prrssocbé impossibile non accettare I'evidenza dei fatti €d fulitormani à quetla che è sempre stata la vrrità degli awenirnenti e la logica del comflortameDto umano democratico. Sono ooche le 6rme di Darlametrtari ed " illuminati > che hannó dichiarato la loro solidadeta al comitato, negli anni difficili. ponendosi in parallelo alla famiglia, agli a[archici, ai libertari, nella lotta per la giusta considerazione di Sacco e Vanzetti, uom;ru e proletari emigîati dal loro luogo d'origine per cercar lavoro in un posto ostile, àuto- ritado, strutturalmente diverso, E la gente semplice, la gerte di stnda, che in tutti questi aniu ha mantenuto viva la speranza nei familiari, ha getito con essi il dolore, prìma, e la gioia, poi, persone che costantemente hanno cercato di alleviare le pene di coloro che, familìari, convinti del- linoocenza dei loro cari, hanno sempre sperato in un gesro langibile, in un riconoscimento pubblico umciale chf sol- levasse tanto il norne dei Sacco e dei Vanzetti, quanto quello degli italiani. dalla terribile onta di co)pevolezza. ltalianj lÀvora(ori, sensibili ai problemi della classe sociale alla quale appùtenevano, coscienti della necessìtà di ogni lom più piccolo apporto per una crescita politica collettiva e per il raggiungimenlo di scopi sociali ben de6niti, legari alla loro stessa classe. Un assassinio, quello di crli erano accusati Sacco € Vanzetti, strombazzato ad arte delle autorid amedcane, d€Ìla tanto paventata ( culla della libertà >, per colpire tutti coloro che erano diversi, lavontod irrmigrati, sfrùttaú dal nascente aspetto interiore del capitalismo d'olre ocrano. Il ruolo dei governanti anrericani era quello dì far apparire, dinnaazi agli occhi dell opiruone pubbùca mondiale, uno stato forte, sicuro, autoritario, in grado di combattere ogni eventuale possibilità di crescita poliiica oryanirzila sin dal suo nascere, in grado di dimostrare come Ia forza su- prema dello stato nuscisse ad emergere nonostante le conte- stazioni e le prese di posizione mondiali. Una vicenda che, ad ogni costo, doveva concludersi nei termini in cui purtroppo è 6nita: gli Stati UÀiti volevano dare una lezione di polso. Ci soùo riì$citi pienamente. Ma per fdr ciò sono stari cosrretti ad " inventare olue cenro testimoni. a corrompere lirnzionari, a!'vocari.' a pagare gente urúÌe amnché si schierasse contro _i dlre italiani, insomma, a sc v€re una pagina nera sìrl librc della Iorc îecent€ storia. E dire che all'umiltà dei due anarchici si sarebbe dovuto rìspondere con altr€ttanta umiltà, nel ri- spetto di queÌla liberta i[dividua]e tatlto declamata. Invece si rispose con un appoggio quasi incondizionato alla mana di allora, con una " difesa di Stato " alla crimjnalità, a quelle fàsce di popolazione sfruttatrici, agli aspetú iiir 6 deleted di quel mondo allora a noi tanto lontano, impren- dibile ed incomprensibile. Tra i docùmioti custoditi da Vincenzina Vanzetti tutto ciò viene alla luc€ in una specie di sottobosco di pove$à, dove i du€ anarchici chiamati io causa emergono come penone che, pur toccando con mano l'assurda situazione, Ia riîutano rimanendo puri nello spirito e nei loro;nlenti, oer nulla contaminati dal deleterio ambiente americano. i Mi ioft o*oro iniokibil. the I'wnanià.\nn ta di qu?,ti no,i,lb eti uonini lalùolta îo,t r'!r&li,, quesre le uiiche parole con cui Vincenzo'iano Brini. il padr" di quel Beltrando britti .b. tuuoruuu alle dipendenze'di Bartolómeo Vanzetti come pescìvetrdolo, commenta, nella sua prìrna lettera inviata-a Villafdìleuo dopo I'esecuzione. l'ingiusto omjcidio Parole semplici, non in grado di esprim"re totalmenle il dolore ch" i Vanzetti, i Sacco, i loro arnìci, stavano sotrrendo. Eppure erano parole d.rtate dalla menle e dal cuore, ma córi umiltà, noir volevano probabilÌnente andarr ad inuc- care ultenormente la piir che mai viva sofferenza d.lle famislie. ù o rt.r- spiri(o le risposte; dello sresso spirilo, fors. ancor con magdore semplicità, le prlizioni inviate dal padre e dalla sóiella di Bartolom"o a governatori. a perso- iralità di quet tempo, affinché considerassero obietdvamente I'opportunlta di iendere gìustizia. Petjzioni alle quali. purtroppo, fecero risconlro poche rlsposte, il pir\ delle volt" àl.atorie, strutturate co; termini e con i modi della risposra dificile da darsi, nel clima del disimpegno, dell'interessa- mento espresso aJle autorirà americanc solo perché richresto. n"lla noia del doversi per l ennesima volta accollare il sostegno di ufla questione di carattere intemazionale a cui .anessuno poGva far fronte. Eppure, nonoslante ciò. i familiari continuàvano' a viver" nell'illusione, ndla speranza che caratterizzavano gli allora sottosvjluppari popoli del cuneese e del meridione, che qualcosa si stesse vnuovendo. ch€ in !n dei conti la tanto sperata verità sarebbe emersa fino in fondo, e che i due libertad in carc€îe sarebbero stati m€ssi in libertà < pel non aver commesso il fatto >. Erano illusioni. Come pure erano illusioni quelle del comi- tato dì quri tempi - ìonetto dallo spirito combatúvo di Felicani è detla Donovan - degli awócati difensori, decisi a battersi allo streÀuo delle loro forze affinché la giustizia potesse in 6n dei conri trionfare. Erano anche illusioni quelle del success.ivo comitato pmmotore della Ìiabilitazione: ìe sue p€tizioni cad€vano nel vuoto. quasi a getto continuo, riuscendo per lo piri a creare un nuovb intereise da parte di quotidiani e periodici, a smuovere quelle fascie di ópinione pubblica non atrcora concordi nell'innocenza di Nicola e Banolomeo, ma non a sensibilizzarr quel popolo - o quella pa_rte di popolo che nel 1927 aveva permesso un si grave de[tto. - Momenti estremamente dimci[ vissùti nella speranza che la realta potesse €m€rgerc, Àella convinzione chè, in fin d€i conti, tutto sarcbbe veruto alla luce nel migliore d€i modi e che Bartolomeo Vanzetti € Nicola Sacco àr,'rebbero aruto la possibilita di rivedere il loro cielo, di riincontrare i loro arnici e di unirsi nuovamenre alle famigtir. Tutto ciò dimenúcando quei faúdici sette anni, lavando con un colDo di spugna I'onta che avevafio dovuto subire.