Studio ing. Nicola Pescatore – Via A. Cencioni n. 5 – L’AQUILA

PROGETTO PER L’ AMPLIAMENTO

della cava in località “Impredadora” del di (L’Aquila)

Proprietà SARRA MARMI EREDI DOMENICANTONIO s.a.s.

VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’

D. Lvo 3/4/2006 n. 152 (modificato dal D. Lvo 128/2010) 1 Art. 20. Verifica di assoggettabilità (articolo 2, comma 17, d.lgs. n. 128 del 2010)

Relazione

Premessa

Il progetto cui si riferisce la presente relazione, è redatto su incarico della SARRA MARMI EREDI DOMENICANTONIO s.a.s., e riguarda un ampliamento per l'utilizzazione ed il risanamento della cava di calcare.

La cava si trova sulle pendici Nord del Monte della Rocca, circa 2 km a SE dell'abitato di Vigliano, ed è raggiungibile mediante una strada di campagna che si diparte all'altezza del km 20 della S.S. 17. L'area di cava è di proprietà dell' Amministrazione Separata dei Beni Demaniali della frazione di Rocca S. Stefano del Comune di e la Regione , con delibera dirigenziale n.369 del 06/06/2000 ha autorizzato il Comune di Tornimparte a concedere la stessa area a favore della Ditta SARRA DOMENICANTONIO, poi volturata a favore degli eredi che hanno costituito la Sarra Marmi Eredi Dom. Sarra s.a.s., per attività estrattiva e recupero ambientale. L’autorizzazione ha durata ventennale , comprensiva del periodo necessario al ripristino ambientale. A seguito di tale autorizzazione si è provveduto al frazionamento dell'area sdemanializzata da destinare all'attività estrattiva, che risulta attualmente individuata in catasto del Comune di Scoppito dalla particella n. 501 del foglio n.31, delle dimensioni catastali di mq 53.740, come da visura allegata. Nel 2006 è stato presentato a codesta Amministrazione Regionale un un progetto di revisione V.I.A. approvato in data 26.04.2007 con parere n. 871. approvato in data 26.04.2007 con parere n. 871.

1

SARRA MARMI Eredi Domenicantonio s.a.s. - Verifica di assoggettabilità per il Progetto di Ampliamento della cava in località “Impredadora” - Scoppito Studio ing. Nicola Pescatore – Via A. Cencioni n. 5 – L’AQUILA

Rapporti con gli strumenti di pianificazione sovraordinati che interessano l’area (vedi Tavola n. 1) Il sito non è incluso tra i Siti di Interesse Comunitario, non rientra in un’area Parco Nazionale, Regionale, o Naturale; è esterna all’area di interesse del Piano Regionale Paesistico; non sussistono nell’area vincoli archeologici o di altro genere. In merito al PAI, aree di pericolosità e rischio, si è riscontrata la presenza di una scarpata e di una Area di Rischio e una di Pericolosità nelle vicinanze del lotto di intervento. Al fine di riportare nella maniera più precisa possibile le indicazioni e prescrizioni del PAI rispetto alla planimetria di progetto è stata presentata, nei Comuni di Scoppito e Tornimparte, una richiesta di esatta 2 trasposizione della scarpata contenuta nel PAI, ai sensi delle Norme Tecniche del PAI, nella quale attraverso un approfondimento grafico e sulla scorta di una relazione, a firma del Dott. Geol. Luigi Maria Bonifacio e del sottoscritto ing. Nicola Pescatore, si propone una esatta collocazione nella cartografia della scarpata. Tale richiesta è allegata anche alla presente Verifica di Assoggettabilità. La morfologia della zona nella quale ricadono le indicazioni e prescrizioni del PAI risulta caratterizzata da una certa regolarità nell’andamento delle pendenze, come si rileva anche nelle foto n. 1, n. 2 e n. 3. Nella Tavola n. 1 degli elaborati presentati per la Verifica di Assoggettabilità Le aree di Pericolosità e Rischio, che sono di tipo moderato e quindi compatibili con l’attività di cava, interessano una zona che rispetto al crinale è nella parte opposta rispetto al lotto di intervento, ed è individuabile nell’area compresa tra i due compluvi evidenziati nella Carta numerica. Nel rilievo effettuato in data 10.10.2010, non si evidenzia la presenza di una scarpata: infatti l’andamento delle curve di livello conferma la regolarità del terreno. Infine, attraverso le foto n. 2 e n. 4, quest’ultima rappresentativa di una sezione dello scavo a quota 850 m s.l.m. circa, si può individuare la zona dove dovrebbe essere localizzato un ipotetico prolungamento della scarpata: da tali immagini si vede ancora che l’andamento del pendio è regolare e non conferma l’indicazione contenuta nel PAI della presenza di una scarpata in corrispondenza dell’area di intervento.

2

SARRA MARMI Eredi Domenicantonio s.a.s. - Verifica di assoggettabilità per il Progetto di Ampliamento della cava in località “Impredadora” - Scoppito Studio ing. Nicola Pescatore – Via A. Cencioni n. 5 – L’AQUILA

La caratteristica della cava

Il materiale cavato è un calcare con un tenore eccezionalmente alto di carbonato di calcio, circa il 98%. Tale purezza è la peculiarità dell’attività, per cui il materiale prodotto viene fornito sia come “semilavorato” che come prodotto finito, in produzioni particolari: • sbiancante per la carta, es. per l’azienda multinazionale IMERYS, nella sede di ; • come base del granulato minerale per il confezionamento di miscele speciali per edilizia (vernici, intonaci pronti, malte di finitura, asfalti); 3 • in pavimentazioni e rivestimenti in pietra naturale di particolare pregio, lavorando nel proprio laboratorio di Palombaia di Tornimparte i trovanti caratteristici della massa rocciosa del sito, per committenze prevalentemente fuori della regione Abruzzo; • solo secondariamente per la costruzione di strutture in materiali sciolti (rilevati stradali, drenaggi, riempimenti ecc.).

Perciò l’attività estrattiva della cava dell’ Impredadora si configura come una produzione di particolare pregio, con un ambito di interesse oltre regionale.

Lo stato attuale e la necessità di un ampliamento

Nel sito, che si trova tra le quote 792 e 917 m s.l.m., il fronte di cava è omogeneo e rispetta le indicazioni progettuali. L'attività estrattiva condotta ha interessato direttamente un'area di circa 28.000 mq, tra piazzale e fronte di cava. Una parte del piazzale di cava principale è coperto da accumuli di materiale incoerente già cavato. L'escavazione è stata condotta negli anni dal 2002 ad oggi secondo quanto stabilito nel progetto di utilizzazione rilasciato dalle Autorità competenti, procedendo alla configurazione di fronti di scavo di altezza variabile in funzione della morfologia originaria del sito. L'attuale fronte di cava ha uno sviluppo di circa 200 mt, pendenze massime dell'ordine di 50° rispetto all'orizzontale e altezze variabili fino a circa 30 m. Nel periodo di coltivazione tra il 2002 ed il 2010, è sorta la necessità di un progetto di ampliamento, poiché la natura del materiale scavato, spesso con trovanti di enormi dimensioni imprevedibili in fase progettuale, e l’importanza delle differenze di quota, che si sono presentate anche con il disboscamento necessario per la coltivazione della cava dall’alto verso il basso, stanno rendendo gradualmente impraticabile la coltivazione così come era stata prevista, anche perché gli spazi di manovra dei mezzi

3

SARRA MARMI Eredi Domenicantonio s.a.s. - Verifica di assoggettabilità per il Progetto di Ampliamento della cava in località “Impredadora” - Scoppito Studio ing. Nicola Pescatore – Via A. Cencioni n. 5 – L’AQUILA meccanici, troppo ristretti, non garantiscono la necessaria sicurezza operativa agli operai addetti all’uso dei mezzi di escavazione.

Per questi motivi e per un più corretto utilizzo e risanamento di tutta l’area di cava, nasce la necessità di un nuovo progetto di coltivazione della cava in questione, e precisamente una rimodulazione delle scarpate e quindi della gradonatura interessando gran parte dell’area sdemanializzata.

4

PIANO DI COLTIVAZIONE

Con riferimento al D. Lvo n. 128/2010, Allegato V punto 1: Caratteristiche del progetto , punti 1.a, 1.b, 1.c, 1.d, 1.e, 1.f ..

1.a): dimensioni del progetto

Il piano di coltivazione prevede sostanzialmente lo sviluppo dell'attività estrattiva a quote più basse dell'attuale piazzale di cava (posto adesso a quote comprese tra 800 e 815 m s.l.m.) nella zona già interessata in passato da attività connesse con l'escavazione e con coperture vegetali più rade, fino a raggiungere l'isoipsa a quota 800 m. • La configurazione finale dell'area prevede quindi la realizzazione di un piazzale a quota 800 m circa e fronti di scavo di altezza massima fino a 117 m circa, con pendenze medie di 45° rispetto all'orizzontale. • Lungo il perimetro nella parte alta dello scavo ed ai lati, sarà realizzata una cunetta di raccolta delle acque per evitare il dilavamento del fronte di scavo.

I fronti di scavo saranno profilati "a gradoni". In fase di escavazione, per tener conto delle esigenze di movimentazione delle attrezzature di scavo e del materiale estratto, i gradoni avranno altezza pari a 7 m e banche di larghezza inizialmente di circa 7-8 m; nella configurazione finale dei fronti le banche dei gradoni saranno di larghezza pari a 3.5 m. L'attività estrattiva sarà condotta utilizzando escavatori cingolati, caricatori frontali, martinetti idraulici, con esplicita esclusione di esplosivo. In totale l'area finale, sviluppata in pianta, occupata dalla cava sarà di circa 40.000 mq ed il volume complessivo del materiale da estrarre sarà: • Progetto di ampliamento circa 200.000 mc; • Volume già assentito nel progetto del 2000 mc 400.000;

4

SARRA MARMI Eredi Domenicantonio s.a.s. - Verifica di assoggettabilità per il Progetto di Ampliamento della cava in località “Impredadora” - Scoppito Studio ing. Nicola Pescatore – Via A. Cencioni n. 5 – L’AQUILA

• Volume già estratto al 2010 mc 80.000; • Volume da cavare nel progetto 2010: (200.000 + 400.000 – 80.000 ) = 520.000 mc

I tempi necessari per il completamento dell'attività estrattiva si prevedono in 20 anni , con una produzione media annua di circa 26.000 mc.

Si riassumono di seguito le dimensioni del progetto approvato, dello stato attuale e del presente progetto; inoltre il rapporto area / volumi, quale indice di utilizzazione del territorio, dimostra che il 5 progetto di ampliamento, rispetto a quello approvato nel 2000, ha un coefficiente di utilizzo quasi uguale: 0,0700 e 0,0765, che differisce per + 9,3% Il rapporto tra le aree delle superfici tridimensionali ed i relativi volumi, approvata e di progetto forniscono rispettivamente i valori: 0,0915 e 0,1000.

POTENZIALITA’ DELLA CAVA

Progetto 2000 Stato attuale al Progetto Potenzialita’ 2010 ampliamento effettiva

Superfici piane 28.000 39.821 39.821

Superfici 3D 46.302 52.038

Volumi 400.000 Estratti 80.000 200.000 520.000

Rapporto 28.000/400.000 Area/Volume 46.302/80.000 52.038/520.000 = 0,0700 = 0,5875 = 0.1000

1.b): cumulo con altri progetti.

Il progetto non è correlato con altri progetti né altre attività vicine.

1.c): utilizzazione di risorse naturali.

Il progetto di coltivazione si esplica su un banco roccioso di materiale calcareo per il quale non sono previste forme di limitazione all’attività estrattiva.

5

SARRA MARMI Eredi Domenicantonio s.a.s. - Verifica di assoggettabilità per il Progetto di Ampliamento della cava in località “Impredadora” - Scoppito Studio ing. Nicola Pescatore – Via A. Cencioni n. 5 – L’AQUILA

Il materiale estratto è costituito prevalentemente da calcari detritici di colore biancastro o avana e, nella zona a NE, da calcari marnosi di colore verdastro e rossastro.

Le dimensione dei blocchi cavati variano da pochi centimetri al metro ed oltre, in funzione dello stato di fratturazione proprio dell'ammasso e di quello indotto dall'escavazione.

Il materiale è stato utilizzato, a seconda della pezzatura e della qualità:

• per la costruzione di strutture in materiali sciolti (rilevati stradali, drenaggi, riempimenti ecc.);

• per la realizzazione di pavimentazioni e rivestimenti in pietra naturale; 6

• nel processo di produzione della carta, dalle “Cartiere Burgo” in Avezzano, dopo un processo di frantumazione in cava.

Aspetti connessi: lo stato della vegetazione

Per quanto riguarda lo stato della vegetazione all'intorno dell'area di cava possono distinguersi schematicamente quattro zone: 1. la zona che si estende prevalentemente a monte del fronte di cava principale coperta da un bosco misto di faggio, orniello, acero, cerro e roverella; 2. una fascia posta immediatamente a monte del fronte di cava principale e tutta la zona a valle del piazzale già parzialmente interessata da attività connesse all'escavazione, in cui la vegetazione - essenzialmente arbustiva - è più rada e a tratti del tutto assente anche, a causa delle modificazioni indotte dall'escavazione; 3. una zona vicina alla cava più piccola con prevalenza del prato; 4. l'area direttamente interessata dall'escavazione e dalla strada di accesso in cui la vegetazione è del tutto assente.

1.d): produzione di rifiuti.

Sulla base della qualità del materiale estratto negli anni passati e degli sfridi risultanti nella produzione dei selciati non si prevede produzione di rifiuti.

1.e): inquinamento. 6

SARRA MARMI Eredi Domenicantonio s.a.s. - Verifica di assoggettabilità per il Progetto di Ampliamento della cava in località “Impredadora” - Scoppito Studio ing. Nicola Pescatore – Via A. Cencioni n. 5 – L’AQUILA

L’attività estrattiva sarà realizzata esclusivamente mediante mezzi meccanici: escavatori, compressori, caricatori, autocarri, con esplicita esclusione dell’ uso di esplosivi. Ciò non comporta produzione di particolari agenti inquinanti. L’attività di frantumazione e vaglio di parte del materiale cavato è invece realizzata con un impianto apposito, munito di dispositivi per l’abbattimento delle polveri prodotte. Inoltre, sempre per l’abbattimento delle polveri prodotte dall’attività di frantumazione, è stato realizzato un impianto idrico esteso all’area di frantumazione e carico, ed alla viabilità di accesso (vedere foto). 7 A tal proposito, si informa che la Sarra Marmi Dom. Eredi s.a.s. è in possesso di regolare autorizzazione per l’emissione delle polveri in atmosfera rilasciata dalla competente Agenzia Regionale .per la Tutela Ambientale (A.R.T.A.), che si allega. La portata dell’impatto negativo dell’attività si può quindi riassumere nei seguenti ambiti: 1. visivo; 2. acustico; 3. dovuto alla produzione di polveri; 4. dovuto alla circolazione dei mezzi di trasporto del materiale prodotto;

Il primo verrà contenuto e risolto attraverso l’opera di ripristino ambientale, che si esplicherà nel corso dell’attività estrattiva, con il piano più avanti descritto. La produzione di rumore, che deve essere contenuta nel limite previsti dal D.M. 36/2001. Il terzo aspetto è mitigato sia alla fonte di produzione, l’impianto di frantumazione è munito di dispositivi di contenimento della produzione e dispersione delle polveri, che con un impianto idrico esteso all’area di frantumazione e carico, ed alla viabilità di accesso (vedere foto). Per il trasporto da parte del vento delle polveri è stata esaminata l’area di potenziale impatto tenendo conto delle direzioni nelle quali spirano più frequentemente e con maggiore intensità i venti, con informazioni reperite nel sito del servizio meteorologico aquilano “ Caput Frigoris” , che dispone di una centralina di rilevamento nel vicino paese di Ponte San Giovanni, nella piana del torrente Raio, comune di Scoppito; i dati del CETEMPS, che non sono stati presi in considerazione perché riferiti ad una centralina di rilevamento posta a L’Aquila, tuttavia confermano le rilevazioni di Caput Frigoris, e quelle non ufficiali ma attendibili, fornite dal vicino Aeroclub dell’Aquila, ubicato nella piana di Preturo, a circa 1,5 km in linea d’aria. I dati rilevano che la direzione prevalente del vento è verso Nord, quindi dalla cava spira in direzione di Madonna della Strada, e Civitatomassa, con velocità media del vento intorno a 1M/sec, punte

7

SARRA MARMI Eredi Domenicantonio s.a.s. - Verifica di assoggettabilità per il Progetto di Ampliamento della cava in località “Impredadora” - Scoppito Studio ing. Nicola Pescatore – Via A. Cencioni n. 5 – L’AQUILA massime che nel 2010 non superano i 15 m/sec e nel 2009 non hanno superato i 21 m/sec, vento quindi anche di medio-alta intensità. Infine bisogna considerare, quale aspetto naturale di mitigazione nel trasporto di polveri, la seguente nota sul clima del luogo, elaborata sempre da “Caput Frigoris”: <> Comunque la necessità di misure di contenimento del trasporto di polveri da parte del vento, è stata affrontata e risolta con l’autorizzazione da parte dell’ARTA, con richiamati i pareri favorevoli da parte dell’ASL L’Aquila del 28.02.2008, e dei comuni di Scoppito e di Tornimparte del 27.03.2008 , tutti allegati alla presente relazione. L’impatto prodotto dalla circolazione dei mezzi per trasporto dei prodotti di cava, con riferimento alla viabilità impegnata della quale si riporta una sintetica mappa, è stato valutato nel modo seguente:

Mc cavati annualmente: 520.000/ 20 = 26.000 Mc prodotti giornalmente (240 giornate lavorative annue): 26.000/240= 108 Numero viaggi/giorno (capacità di carico del mezzo ( 20 mc): 108/ 20 = 5,4 Numero transiti totali giornalieri (considerando andata e ritorno): (5.4 x 2) +1 = 12 Numero transiti/ora (considerando le 8 ore lavorative 8-12- 13-17): 12/8= 1,48/h Frequenza dei transiti: 1/41 minuti

Va comunque considerato che tale valutazione risulta essere molto abbondante rispetto alla attività espletata nel corso del dieci anni dal 2000 al 2010: infatti i metri cubi effettivamente prodotti sono circa 80.000; una rimodulazione del calcolo suesposto, che tenga conto delle quantità realmente prodotte, determina una frequenza dei viaggi giornalieri completamente diversa: 1 viaggio ogni 180 minuti.

La viabilità impegnata, verificato che nulla di specifico è previsto per quella in esame nel Piano Traffico Regionale, è riportata nello schema seguente, e interessa esclusivamente il tronco stradale statale (SS 17) e quella provinciale per Tornimparte.

8

SARRA MARMI Eredi Domenicantonio s.a.s. - Verifica di assoggettabilità per il Progetto di Ampliamento della cava in località “Impredadora” - Scoppito Studio ing. Nicola Pescatore – Via A. Cencioni n. 5 – L’AQUILA

9

9

SARRA MARMI Eredi Domenicantonio s.a.s. - Verifica di assoggettabilità per il Progetto di Ampliamento della cava in località “Impredadora” - Scoppito Studio ing. Nicola Pescatore – Via A. Cencioni n. 5 – L’AQUILA

1.f): del rischio di incidenti, per quanto riguarda, in particolare, le sostanze o le tecnologie utilizzate.

L’attività estrattiva in oggetto sia per quanto riguarda le sostanze (carburanti e lubrificanti per i mezzi meccanici, acqua per l’abbattimento delle polveri), che le tecnologie utilizzate (escavazione esclusivamente meccanica) presenta un rischio di incidenti assolutamente confinato all’interno dell’area di 10 cava. Pertanto è nell’ambito del Piano di Sicurezza dell’attività che vengono prese misure atte a contenere il rischio di incidenti, che riguardano comunque esclusivamente il personale addetto alle lavorazioni.

Con riferimento all’allegato V punto 2: Localizzazione dei progetti.

Deve essere considerata la sensibilità ambientale delle aree geografiche che possono risentire dell'impatto dei progetti, tenendo conto, in particolare:

- dell'utilizzazione attuale del territorio;

- della ricchezza relativa, della qualità e capacità di rigenerazione delle risorse naturali della zona;

- della capacità di carico dell'ambiente naturale, con particolare attenzione alle seguenti zone:

a) zone montuose o forestali ;

L’area di cava è situata su un pendio che sfocia nella valle lungo la quale corre la S. S. n. 17 dell’Appennino Abruzzese; lungo tale strada ci sono i centri di Sella di Corno e Vigliano, posti a quote superiori a quella della cava in oggetto, e Madonna della Strada ed altri, posti nella valle del torrente Raio, posti a quote inferiori a quella della cava. La zona circostante l’area di cava, oltre a quella ad insediamento residenziale, è caratterizzata da un uso del suolo, classificato nella Carta dell’Uso del Suolo della Regione, quasi interamente Seminativo non irriguo, Bosco di latifoglie di tipo ceduo matricinato e limitate Zone agricole eterogenee, con Sistemi colturali e particellari complessi. La ricchezza relativa di questa zona, e la sua qualità non sembrano quindi particolarmente importanti; la capacità di rigenerazione delle sue risorse naturali, in relazione all’impatto ambientale

10

SARRA MARMI Eredi Domenicantonio s.a.s. - Verifica di assoggettabilità per il Progetto di Ampliamento della cava in località “Impredadora” - Scoppito Studio ing. Nicola Pescatore – Via A. Cencioni n. 5 – L’AQUILA prodotto dalla produzione di polvere connesso all’attività di triturazione prevista, tenuto conto delle misure attuate per il loro abbattimento, non risulterà significativamente intaccata. Altrettanto perciò si può affermare anche in relazione alla capacità di carico dell’ambiente naturale: l’area di cava, come risulta dal Piano Regionale Paesistico, è al di fuori delle aree sottoposte a tutela; la zona tutelata più vicina e di tipo A 2 : conservazione parziale , le cui prescrizioni e finalità, che si applicano a parti o elementi dell’area, non escludono la trasformabilità purché sia garantito il permanere dei caratteri costitutivi dei beni in essa contenuti.

11

PIANO DI RIPRISTINO AMBIENTALE

La configurazione finale della cava prevede, come detto, la formazione di un piazzale a quota 800 m e la sistemazione dei fronti a gradoni di altezza 7 m, con banche di larghezza 3.5 m (vedi elaborati grafici allegati). Con il procedere dell'attività estrattiva saranno attuati i lavori necessari per il ripristino ambientale del sito. A tale scopo è prevista la realizzazione degli interventi di seguito descritti. Le banche dei gradoni saranno sagomate in modo da configurare una sorta di incasso per consentire la formazione di uno strato di terreno vegetale di adeguato spessore e la successiva messa a dimora di piante e arbusti. Anche il piazzale a quota 800 m sarà sistemato con la messa in opera di terreno vegetale e ripiantumato. Per quanto riguarda le essenze da utilizzare nella ripiantumazione, si prevede la messa a dimora di talee della stessa specie di quelle presenti nell'area della cava: faggio, orniello, acero, cerro e roverella. Le scarpate dei gradoni saranno trattate mediante l'applicazione di "idrosemina potenziata " costituita da acqua, sementi, collante e specie erbacee. In tal modo potrà ristabilirsi l'insediamento di una copertura verde sulle scarpate in roccia. L'intervento di idrosemina sarà attuato in fasi successive, in modo da consentire l'instaurarsi delle condizioni idonee alla formazione di una strato di suolo. La presenza di fratture della roccia affiorante consentirà un migliore attecchimento del trattamento. Lungo tutto il ciglio di monte della cava, al fine di evitare il ruscellamento delle acque lungo le scarpate e l'erosione dei materiali vegetanti applicati, sarà realizzata preventivamente una cunetta di intercettazione delle acque superficiali, che verranno convogliate a valle del piazzale. Il piazzale di cava , al quale verrà data una pendenza dell’ 1% nel senso dell’attuale pendio , una volta sistemato nei modi sopra descritti, sarà delimitato con una recinzione costituita da paletti di castagno o altre essenze forti. 11

SARRA MARMI Eredi Domenicantonio s.a.s. - Verifica di assoggettabilità per il Progetto di Ampliamento della cava in località “Impredadora” - Scoppito Studio ing. Nicola Pescatore – Via A. Cencioni n. 5 – L’AQUILA

Con riferimento all’allegato V punto 3: Caratteristiche dell'impatto potenziale (portata, area geografica e densità di popolazione interessata; natura transfrontaliera; ordine di grandezza e complessità; probabilità; durata, frequenza e reversibilità dell'impatto).

L’impatto dovuto alla produzione delle polveri è sufficientemente contenuto attraverso dispositivi di abbattimento mediante l’uso di acqua. Quantitativamente la portata dell’impatto dovuto alla produzione potrebbe riguardare un’area geografica limitata ad un raggio di qualche centinaio di metri, con bassa densità di popolazione: infatti il territorio interessato è quello del comune di Scoppito, in particolare le frazioni di Madonna della Strada, un 12 paese che contava 280 abitanti prima dell’evento sismico del 2009, e Civitatomassa, che allora ne contava 269. Non c ‘è complessità o collegamento con altri fattori impattanti. La probabilità, la durata (che è quella legata alla lavorazione nell’impianto di frantumazione e vaglio, cioè massimo 5 ore durante la giornata lavorativa), la frequenza dell’impatto sono dipendenti dalla produzione di polveri che è mitigata dall’impianto di abbattimento; perciò anche la reversibilità del fenomeno impattante può essere ragionevolmente considerata pressoché totale.

Segue lista degli allegati.

L’Aquila, 01.12.2010

(Ing. Nicola Pescatore)

12

SARRA MARMI Eredi Domenicantonio s.a.s. - Verifica di assoggettabilità per il Progetto di Ampliamento della cava in località “Impredadora” - Scoppito Studio ing. Nicola Pescatore – Via A. Cencioni n. 5 – L’AQUILA

Lista allegati

1. Richiesta di esatta trasposizione della scarpata contenuta nel PAI, presentata ai comuni di Scoppito e Tornimparte, e relativi elaborati, (non allegate negli elaborati presentati nei suddetti comuni);

2. Autorizzazione all’emissione in atmosfera da parte del Servizio Ambiente, Genio Civile e Protezione Civile della Provincia dell’Aquila, datata 19.03.2008;

3. Ordinanza n. 22/01: Parere Favorevole espresso dalla Direzione Territorio, Urbanistica, BB. AA., Parchi, Politiche e Gestione Bacini Idrografici della regione Abruzzo; 13

4. Giudizio Favorevole espresso dalla REGIONE ABRUZZO - Direzione Parchi, Territorio, Ambiente, Energia, Servizio Aree Protette, Beni Ambientali e Valutazioni Ambientali, del 04.05.2007;

5. ORDINANZA DIRIGENZIALE n. 369/USI CIVICI del 06.06.2000, della REGIONE ABRUZZO - Direzione Agricoltura, Foreste e Sviluppo Rurale, Servizio Bonifica e Foreste, Ufficio Tratturi e Usi Civici, di sdemanializzazione e concessione del terreno, gravato da uso civico, sul quale ricade l’attività estrattiva della Ditta Sarra Domenicantonio.

6. Presentazione ai Comuni di Tornimparte e Scoppito degli elaborati per la Verifica di Assoggettabilità del progetto.

13

SARRA MARMI Eredi Domenicantonio s.a.s. - Verifica di assoggettabilità per il Progetto di Ampliamento della cava in località “Impredadora” - Scoppito