GIUGNO 2012 2012 GIUGNO C o m u n e d i S a m a t z a i P r o v i n c i a d i C a g l i a r i
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PREMESSA E QUADRO DI RIFERIMENTO PROGR ESERCIZIO ATTIVITÀ DI CAVA AI SENSI DELLA L.R. 30/8 L.R. DELLA SENSI AI CAVA DI ATTIVITÀ ESERCIZIO
DELLA CAVA DENOMINATA “CRABILI” “CRABILI” CAVADENOMINATA DELLA
IN TERRITORIO DI SAMATZAI SAMATZAI DI TERRITORIO IN
(CA) Studio di Impatto AmbientaleS.I.A. di Studio
______9 AMMATICO
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DELLA CAVA DENOMINATA “CRABILI” COMUNE DI SAMATZAI PROVINCIA DI CAGLIARI ______
NUMERI PROGETTUALI
AREA DI INTERESSE MINERARIO DI PERTINENZA DELLA DITTA MELONI ANGELA MARIA HA 25
CAVA “CRABILI” in comune di Samatzai (CA) Ettari Quantità (mc)
1 AREA DI COLTIVAZIONE 25 5.500.000
1a COMPARTO DI CAVA CC1 15 3.700.000
1b COMPARTO DI CAVA CC2 10 1.800.000
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INDICE
I. PREMESSA 5
I.I. DEFINIZIONE DEL MOMENTO INIZIALE (MOMENTO ZERO) 7
I.I.I. LE RISORSE DEL TERRITORIO 7
I.I.II. LE RISORSE FORESTALI 9
I.I.III. LE RISORSE IDRICHE 13
I.I.IV. AREE CRITICHE E SENSIBILI 17
I.I.V. IL PATRIMONIO AMBIENTALE TUTELATO 23
I.I.VI. I BENI CULTURALI 26
I.I.VII. IL SISTEMA PRODUTTIVO DELLA PROVINCIA DI CAGLIARI 31
I.I.IX. CARATTERIZZAZIONE DELL’AREA MINERARIA E DI CAVA 37
I.I.X. ATTIVITÀ ANTROPICHE PRESENTI 40
I.II. INDIVIDUAZIONE DELLE ALTERNATIVE 42
I.III. INDICAZIONE DELL’AMBITO TERRITORIALE E DEI SISTEMI AMBIENTALI
INTERESSATI DAL PROGETTO 46
I.IV. RAPPORTI TRA LE INFRASTRUTTURE E L’OPERA IN PROGETTO 47
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La cava per la produzione di Sabbie per Usi Civili e per lavori stradali,
denominata “CRABILI”, ubicata nel Comune di Samatzai, è stata
significativamente interessata da attività estrattiva a partire dai primi anni
1980. Ciò in seguito ai crescenti bisogni di disporre di misti stabilizzati
necessari per la costruzione e manutenzione di strade dell’hinterland.
I primi operatori erano artigiani locali che, anche con ricorso a mezzi
operativi di terzi, attivarono uno sfruttamento a volte intensivo del
giacimento. I diritti di cava passarono all’attuale esercente a seguito
dell’acquisto dei terreni di sedime (denuncia di esercizio in data
3/08/1990) ed attestazione di prosecuzione ai sensi dell’art.42 della L.R.
30/89 in data 09/04/1993 n. 4607.
Con determinazione dell’Assessorato dell’Industria, rilasciata ai sensi della
L.R. 30/89 in data 6 settembre 2001, venne autorizzata la prosecuzione
della coltivazione del giacimento di misti alluvionali per la durata di anni
10, prorogabili a fine scadenza dalla data della determinazione.
Scaduti i termini, con assessoriale alla Difesa dell’Ambiente, è stata
sollecitata la consegna della Valutazione d’ Impatto Ambientale.
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I. PREMESSA
L’elaborato riguarda lo Studio sugli effetti ambientali generati a seguito
dell’ estrazione e produzione di Sabbie per Usi Civili e misti stabilizzanti
per Lavori Pubblici (Strade in generale), nella cava denominata
“CRABILI” ubicata nel Comune di Samatzai.
Lo studio è stato redatto, con gli elementi minimi , secondo l’allegato III
della Direttiva comunitaria n° 337/85, così come stabilito dalla Giunta
Regionale con delibera n° 30/16 del 20/07/2004, e segue l’iter procedurale
previsto dalla normativa vigente nell’ambito della Valutazione di Impatto
Ambientale.
Decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996 - Atto di
indirizzo e coordinamento per l’attuazione dell’art. 40, comma 1, della L.
22 febbraio 1994, n. 146, concernente disposizioni in materia di
Valutazione di Impatto Ambientale;
Deliberazione della Giunta Regionale 2 agosto 1999, n. 36/39 -
Procedure per l’attuazione dell’art. 31 della Legge Regionale 18 gennaio
1999, n. 1 recante Norma transitoria in materia di Valutazione di Impatto
Ambientale;
Direttiva del Consigli 85/337/CEE del 27/giugno 1985 – Valutazione di
impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati;
Direttiva del Consiglio 97/11/CEE del 03/Marzo 1997 – che modifica la
Direttiva 85/337/CEE Valutazione di impatto ambientale di determinati
progetti pubblici e privati;
D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
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Delibera della Giunta regionale n° 30/16 del 20/luglio/2004 - Modifica
della deliberazione della Giunta 2 agosto 1999, n° 36/39. Procedure per
l’attuazione dell’art. 31 della L.R. 18 gennaio 1999 n° 1 e successive
modifiche e integrazioni, recante “Norma transitoria in materia di
valutazione di impatto Ambientale” Revoca della Delibera. G.R. n° 28/27
del 16 giugno 2004;
Delibera della Giunta regionale n° 24/23 del 23/aprile/2008 - Direttive
per lo svolgimento delle procedure di valutazione di impatto ambientale e
di valutazione ambientale strategica.
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I.I. DEFINIZIONE DEL MOMENTO INIZIALE (MOMENTO ZERO)
Per momento zero è intesa la condizione spazio-temporale di partenza,
ossia l'istante in cui i tre sistemi -ambientale, sociale ed economico- su
cui avvengono le trasformazioni, conseguenti alla realizzazione
dell'opera, appaiono inalterati, e su cui si innestano gli eventi di
trasformazione e gli effetti conseguenti alla realizzazione stessa.
Nel seguito son state analizzate puntualmente le tre componenti
attraverso l’analisi dei dati e/o desunte da studi analoghi oltreché che dai
dati disponibili presso gli enti territoriali nonché da indagini di campo.
Conclusione di tale analisi è la stima finale dell’esposizione del luogo
agli effetti impattanti e di conseguenza la scelta della soluzione a maggior
vantaggio ambientale, sociale ed economico.
I.I.I. LE RISORSE DEL TERRITORIO
Del territorio di Samatzai si dispone di informazioni esaustive che ben si
conciliano con lo studio ambientale.
La comprensione delle risorse territoriali è condotta traendo ed
elaborando le informazioni contenute nei vari studi e fonti bibliografiche
sul territorio del comune di Samatzai; ovverossia dai piani territoriali
comunali e sovracomunali, i testi Su Logu Nostu e Sa Storia Nosta di
Antonio Leoni (Edizione Nuove Grafiche Puddu Srl del 2003 e 2004), e da
studi di carattere socio-economico e culturali, che hanno interessato l’area
vasta del territorio in cui ricade la cava, nonché da studi specifici che
riguardano la cava stessa. ------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 7
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Il territorio comunale si estende tra il sistema collinare della Trexenta e le
pianure del Campidano, occupando una superficie di circa 3100 ha, con
una caratteristica forma a stivaletto. Trattasi di un territorio collinare con
rilievi che raramente superano i 300 m slm.
L’abitato sorge in una concavità posta a quota 168 m slm. Buona parte
della superficie territoriale presenta pendenze di lieve entità, che tuttavia
conferiscono al paesaggio un aspetto meno piatto rispetto alle altre aree
campidanesi.
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I.I.II. LE RISORSE FORESTALI
Il territorio di Samatzai ricade per intero nel Distretto 21 del Piano
Forestale Ambientale Regionale (PFAR), denominato della Trexenta.
Il Piano Forestale Ambientale Regionale (PFAR) individua due
sub-distretti definiti:
21a- Miocenico
21b- Paleozoico
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La cava di Crabili ricade nel primo denominato Miocenico di Barrali -
Pimentel. Esso è caratterizzato per gran parte da una superficie sub
collinare, interessata da sempre da colture agrarie prevalentemente
cerealicole, quali: grano, orzo,avena, e correlate per parte alle attività
zootecniche presenti nel territorio.
Come effetto di tale uso protrattosi nei secoli, ne deriva, la riduzione
delle superfici forestali, le quali risultano confinate nelle aree più
marginali tanto per morfologia che per fertilità dei suoli.
Lo stralcio della Carta delle Serie di Vegetazione , allegata al PFAR,
mostra come il comunale, in cui ricade la cava di interesse, sia
interamente incluso nei tematismi SA21 ed SA26.
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SA 21 - Serie sarda, calcicola, termo-mesomediterranea della quercia di Virgilio (Lonicero implexae-Quercetum virgilianae)
SA 26 - Geosigmeto mediterraneo occidentale edafoigrofilo e/o planiziale, eutrofico (Populenion albae, Fraxino angustifoliae-Ulmenion minoris, Salicion albae)
Gran parte delle colline mioceniche del distretto, hanno morfologia
tipicamente arrotondata e sono caratterizzate da garighe mediterranee
calcicole ad ampelodesma, riferibili al Cisto incani-Ampelodesmetum
mauritanici.
L’ambito distrettuale è definito dai seguenti cinque sistemi:
1) forestale
2) preforestale ad utilizzo agro zootecnico estensivo
3) agrosilvopastorali
4) agro zootecnici estensivi
5) agricoli intensivi e semiestensivi.
Nell’ambito di interesse i sistemi forestali coprono una superficie pari al
11% della superficie totale del distretto, e sono caratterizzati per il 40%
da macchia mediterranea, 32% da boschi a latifoglia e per il 27% da
conifere.
I sistemi preforestali dei cespuglietti e arbusteti sono diffusi sull’11% e
sono sensibili a variazioni dovute prevalentemente alla pressione
antropica ed all’utilizzo zootecnico estensivo, ma risentono notevolmente ------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 11
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sia delle esposizioni climatiche stabili che delle climatiche instabili
(estate-inverno).
Il 72% del sistema è rappresentato dalle aree agricole e da quelle ad uso
agropastorale, distribuiti sui rilievi di raccordo confinanti con il distretto
n.23 denominato dei Sette Fratelli. Le risorse forestali sono localizzate
principalmente nell’imponente retroterra montano che fa capo ai massicci
di Serpeddì-Sette Fratelli a Est,del Monte Linas a Ovest, del Monte Arci e
Monte S. Vittoria di Esterzili a Nord. A sud si snoda la pianura del
Campidano che si estende fino alla fascia costiera del Golfo di Cagliari.
STRALCIO DELLA CARTA DELLA VEGETAZIONE DELLA PROVIN CIA DI CAGLIARI(MOSSA-ABATE SCOPPOLA)
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I.I.III. LE RISORSE IDRICHE
La cava è individuata alla Unità Idrografica Omogenea (UIO) del Piano di
Tutela delle Acque della Sardegna (PTA), denominata Flumini Mannu
Cagliari-Cixerri. L’ U.I.O. del Flumini Mannu – Cixerri è la più estesa
(3.566 kmq). Comprende, oltre i bacini principali del Flumini Mannu e del
Cixerri, aventi un’estensione rispettivamente di circa 1779,46 e 618,14
kmq, una serie di bacini minori costieri della costa meridionale della
Sardegna, che si sviluppano lungo il Golfo di Cagliari, da Capo
Spartivento a ovest, a Capo Carbonara a est.
È delimitata a Nord dall’altopiano del Sarcidano, a Est dal massiccio del
Sarrabus – Gerrei, a ovest dai massicci dell’Iglesiente e del Sulcis e a sud
dal Golfo di Cagliari. L’altimetria varia con quote che vanno dai 0 m
(s.l.m.) nelle aree costiere ai 1154 m (s.l.m.) in corrispondenza del Monte
Linas, la quota più elevata della provincia di Cagliari.
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Piano di Tutela delle Acque
Unità Idrografica Omogenea Flumini Mannu Cagliari-Cixerri
Stralcio della tavola 5/1A
Il Flumini Mannu è il quarto fiume della Sardegna per ampiezza di bacino
e con una lunghezza dell'asta principale di circa 96 km, rappresenta il più
importante fiume della Sardegna Meridionale. Il suo corso, che si svolge
in direzione NE-SO, ha origine da molti rami sorgentiferi dall’altipiano
calcareo del Sarcidano, si sviluppa attraverso la Marmilla e, costituitosi in
un unico corso, sbocca nella piana del Campidano sfociando in prossimità
di Cagliari nelle acque dello Stagno di S. Gilla. Il Flumini Mannu di
Cagliari si differenzia notevolmente dagli altri corsi d’acqua dell’Isola
per i caratteri topografici del suo bacino imbrifero.
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Oltre ai due fiumi principali, hanno una estensione del bacino drenante e
un’importanza non trascurabile alcuni altri fiumi catalogati nel PTA in
numero di 43 (primo ordine) ed in numero di 170 (secondo ordine).
Per la maggiore si tratta di corsi d’acqua di estensione limitata, eccezion
fatta per il Rio Mannu di San Sperate, il cui decorso è prossimo ai 50 km.
INDIVIDUAZIONE DELL’AREA DI CAVA SULLO STRALCIO DEL LA TAVOLA 5/1A DEL PIANO DI TUTELA DELLE
ACQUE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA-ASSESSO RATO DIFESA AMBIENTE.
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STRALCIO “TAVOLA 4A” DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQ UE – Acquiferi Sedimentari Plio Quaternari
Gli acquiferi sotterranei inerenti la UIO del bacino del Flumini Mannu –
Cixerri, sono complessivamente in numero di 12.
Il territorio comunale di Samatzai è interessato dall’ Acquifero Detritico-
Alluvionale Plio-Quaternario del Campidano.
Il prelievo da tali acquiferi per quanto riguarda l’uso acquedottistico
pubblico è, con alcune lacune conoscitive, documentato, mentre il
prelievo privato d’uso agricolo, zootecnico, civile e industriale si possono
fare solo delle stime approssimative.
------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 16
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I corpi idrici significativi di cui al D.Lgs 152/99, sono individuati nella
tabella 2-1, dell’ unità UIO del Flumini Mannu-Cixerri, riportata in
appresso, relativamente a quelli dell’ordine superiore al primo, e riferibili
a quelli non recapitanti in mare:
I.I.IV. AREE CRITICHE E SENSIBILI
Il P.P.R. assicura nel territorio regionale un’adeguata tutela e
valorizzazione del paesaggio e costituisce il quadro di riferimento e di
coordinamento per gli atti di programmazione e di pianificazione regionale,
provinciale e locale e per lo sviluppo sostenibile.
Il P.P.R. persegue le seguenti finalità:
a) preservare, tutelare, valorizzare e tramandare alle generazioni future
l’identità ambientale, storica, culturale e insediativa del territorio sardo;
b) proteggere e tutelare il paesaggio culturale e naturale e la relativa
biodiversità;
c) assicurare la salvaguardia del territorio e promuoverne forme di sviluppo
sostenibile, al fine di conservarne e migliorarne le qualità.
------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 17
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d) Il P.P.R. ha contenuto descrittivo, prescrittivo e propositivo e in
particolare:
e) ripartisce il territorio regionale in ambiti di paesaggio;
f) detta prescrizioni per la conservazione e il mantenimento degli aspetti
significativi o caratteristici del paesaggio e le azioni necessarie al fine di
orientare e armonizzare le sue trasformazioni in una prospettiva di sviluppo
sostenibile;
g) determina il quadro delle azioni strategiche da attuare ai fini del
raggiungimento degli obiettivi di qualità paesaggistica previsti;
h) configura un sistema di partecipazione alla gestione del territorio, da parte
degli enti locali e delle popolazioni nella definizione e nel coordinamento
delle politiche di tutela e valorizzazione paesaggistica, avvalendosi anche
del sistema informativo territoriale regionale (S.I.T.R.).
Ambito di applicazione:
1. L’ambito di applicazione del P.P.R. riguarda l’intero territorio regionale,
comprensivo degli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani.
2. La disciplina del presente P.P.R. si applica a tutto il territorio regionale
e a tutti i comuni e le province.
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3. I beni paesaggistici sono comunque soggetti alla disciplina del presente
Piano, indipendentemente dalla ripartizione del territorio regionale in
ambiti di paesaggio.
Disciplina particolare degli ambiti di paesaggio:
1. Al fine di prevedere efficaci azioni di tutela e valorizzazione del
territorio e di individuare specifiche aree di intervento unitarie della
pianificazione sottordinata, il Piano ripartisce il territorio regionale in
ambiti di paesaggio.
2. La pianificazione paesaggistica regionale disciplina le forme di tutela,
valorizzazione e riqualificazione del territorio in funzione del livello di
integrità e rilevanza dei valori paesaggistici.
Il territorio di Samatzai è esterno agli ambiti di paesaggio
individuati nel PPR .
Il Piano Urbanistico Provinciale (PUP) suddivide il territorio in
ecologie. Il territorio in esame ricade all’interno della “ Ecologia
insediativa e dell’organizzazione agricola nella piana alluvionale di
Samatzai e nel sistema Collinare Miocenico di Barrali Pimentel ”. Tale
ambito territoriale interessa i centri di Barrali, Pimentel e Samatzai,
nonché alcune porzioni di territorio di Guasila, Nuraminis, Ortacesus,
Segariu e Ussana. Si caratterizza per le interrelazioni, paesistico-
ambientali, dovute ai processi ambientali, attività rurali e attività
industriali.
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Per via della sua collocazione svolge inoltre la funzione di connessione
tra le altre ecologie insediative individuate nel PUP. Il Piano Urbanistico
Provinciale (PUP) pone i seguenti tre obiettivi che si riportano nel
seguito:
OBIETIIVO 1: TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE AREE AGRICOLE
Le aree destinate all'attività agricola costituiscono, ai fini dello sviluppo della molteplicità delle funzioni plurime (produttive, ambientali e paesaggistiche) dell'agricoltura, una risorsa ambientale ed economica, la cui tutela rappresenta una premessa indispensabile per il mantenimento di un'agricoltura vitale, in grado di:
• svolgere un ruolo di presidio e di equilibrio ecologico del territorio, conservandone al tempo stesso il patrimonio culturale e paesaggistico , consistente oltre che nei prodotti agroalimentari tipici e tradizionali, in tutti i segni e gli elementi costitutivi che stratificandosi nel tempo hanno formato il paesaggio rurale; • conservare la compattezza delle aree agricole, onde evitare il manifestarsi di eccessivi episodi di frammentazione del territorio anche prestando attenzione al disegno delle infrastrutture stradali; • favorire la ricomposizione fondiaria e l'accorpamento delle aziende agricole in situazioni di forte frammentazione, in particolare nei territori collinari e montani; • incentivare le produzioni tipiche della tradizione locale (melone in asciutto, zafferano etc, .. ); • sostenere l'agricoltura biologica e le produzioni con tecniche integrate di qualità e di sicurezza alimentare ; • sostenere la zootecnia, in particolare nelle zone collinari , ove può rappresentare un fattore di equilibrio per il territorio rurale tramite il legame con le colture foraggiere , consolidando la filiera della produzione lattiero-casearia di qualità; • salvaguardare i fattori produttivi del suolo; • mantenere e valorizzare gli elementi tipici dell'organizzazione agraria, che contribuiscono a sostanziare l'identità storico-culturale del territorio rurale; • monitorare l'utilizzo dei reflui zootecnici e dei fanghi di depurazione che, qualora utilizzati in modo improprio, possono arrecare gravi danni al territorio agricolo, in particolare nelle zone maggiormente permeabili e più vulnerabili del territorio; • favorire la fruibilità deg li spazi rurali per usi sociali e cultu rali compatib ili, mediante lo sviluppo dell'agriturismo , e favorendo l'organizzazione di aziende didattiche o ricreative per il tempo l ibero, l'individuazione di percorsi tu ristici culturali e gastronomici , l'attivazione di itinerari ciclo-pedonali o equestri , l'incoraggiamento di forme di artigianato locale collegabili ad attività agrituristiche; • contenere il consumo di suolo agricolo e le trasformazioni d'uso indotte da politiche di espans ione urbana, evitando, in particolare, che interventi per nuove infrastrutture o impianti tecnologici comportino la frammentazione di porzioni di ter ritorio rurale di particolare interesse paesaggistico; • evitare l'introduzione in qualsiasi forma di specie vegetali non auto ctone.
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OBIETIIVO 2: TUTELA E FRUIZIONE DEL PATRIMONIO AMBIENTALE
Questo obiettivo si prefigge di perseguire finalità volte a tutelare il patrimonio , floristico, vegetazionale e faunistico ed allo stesso tempo promuovere lo sviluppo di attività produt tive eco -compatibili ed il turismo naturalistico .
a) promuovere interventi di riqualificazione ambientale; b) promuovere la rinaturalizzazione delle aree extraurbane e perturbane ; c) promuovere la realizzazione e gestione di un sistema integrato di itinerari differenziati per tematismo e per percorsi fisici , rispetto ai quali ogni tipologia di utente (es. terza età, giovani , studiosi , sportivi etc) può di volta in volta scegliere la percorrenza in funzione dei propri interessi specifici ed propri ritmi e temp i di v isitazione ; d) promuovere la realizzazione d i strutture e servizi per la fruizione de l terr ito rio ; e) determinare la capacità portante complessiva del carico turistico sos ten ibile (carrying capacity) sulla base della presenza di spazi attrezzati (servizi igienic i) e della d isponibilità di parcheggi per i veicoli ; f) promuovere la creazione di aree d i interscambio, ossia di punti di ar rivo del traffico motorizzato e stazioni di partenza degli itinerari turist ici -natu rali stici ; g) promuovere la realizzazione di aree attrezzate per il parchegg io, la sosta ed il pic-nic , nelle pertinenze delle aree di interscambio ; h) incentivare la realizzazione e gestione di strutture di osservazio ne a i margini de ll e aree a rilevante valenza (es. principali pauli nella Giara di Gesturi ); i) promuovere la coltivazione di erbe medicinali , dei frutti selvatic i e s ti molare l'apicoltura; j) favorire i miglioramenti agronomici, quali la salvaguardia dei suol i miglio ri da l punto di vista del valore agroforestale e produtt ivo e il recupero dei terren i imboschiti o abbandonati; k) evitare l'introduzione in qualsiasi forma di specie animale e vegetale non autoctone ; l) negli ambiti territoriali caratterizzati da forte urbanizzazione , occorrono interventi di mitigazione degli impatti delle aree urbanizzate; debbono, pertanto, essere promossi progetti di m) riqualificazione del paesaggio ed incentivata la diversificazione colturale e produttiva; n) promuovere un piano strategico finalizzato alla conoscenza del grado di inquinamento , delle misure di contenimento e di monitoraggio delle aree minerarie dismesse.
OBIETTIVO 3: TUTELA IDROGEOLOGICA
Dal punto di vista della tutela idrogeologica nella provincia rivestono particolare rilevanza la macro zona agro-ecologica M.te Linas-Arburese e la macro zona ag ro-ecologica Marmilla- Trexenta.
La prima infatti costituisce il bacino di alimentazione delle falde acquifere del Campidano. Inoltre la copertura foresta le svolge una primaria funzione protettiva nei confronti dei processi erosivi e quindi di conservazione dl suolo e della stabilità idrogeologica.
La seconda comprende il bacino idrogeologico del Flumini Mannu e Riu Lanessi ad elevato rischio idrogelogico.
a) favorire piani di Indirizzo Forestale a finalità protettiva, che definiscano gli effetti della copertura vegetale presente e le caratteristiche più idonee per garantire stabilità idrogeologica, privilegiando gli interventi tesi a dare la massima stabilità del popolamento arboreo, attraverso trattamenti in funzione del tipo forestale e del dissesto in atto o potenziale;
------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 21
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per quanto concerne interventi ricadenti in contesti di tutela idrogeologica , vanno considerati i seguenti elementi:
• forme e superfici delle formazioni sulle quali si interviene; • scelta delle essenze da privilegiare; • grado di copertura da conservare; • opere accessorie di stabilizzazione e consolidamento da realizzare; • dimensione e parametri del bacino di riferimento.
promuovere studi di dettaglio per la valutazione del rischio idraulico in accordo con le linee guida del "PAI".
SAMATZAI
Il territorio non è soggetto agli obblighi sovrastanti del PAI
Piano di Assetto Idrogeologico della Sardegna
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DELLA CAVA DENOMINATA “CRABILI” COMUNE DI SAMATZAI PROVINCIA DI CAGLIARI ______
I.I.V. IL PATRIMONIO AMBIENTALE TUTELATO
Il territorio provinciale è caratterizzato dalla presenza di tre parchi
montani istituiti dalla legge regionale L.R.31/89: il Parco Regionale
Linas-Marganai, Parco regionale del Sulcis ed il Parco Regionale dei Sette
Fratelli-Monte Genis, classificati come siti di interesse comunitario ai
sensi della direttiva Habitat (92/93 CE). Esistono tre fasce d’uso, di cui
la prima di conservazione assoluta in quanto parco Regionale e di Zps del
Cervo Sardo, con divieti di agricoltura e pascolo non controllato; la
seconda fascia di sviluppo, a naturalità media; e la terza fascia di
preparco ad attività venatoria controllata. Le riserve naturali istituite con
la medesima legge sono rappresentate nella carta del SITR Sardegna
procedendo dalla costa ovest verso sud ed est nelle seguenti
denominazioni: riserva monte Arcu Entu e Riu Piscinas, Capo Pecora,
Isola di San Pietro, Punta dell’Aliga, Lago di monte Pranu, Isola Rossa e
Capo teulada, Capo Spartivento e Chia, Santa Gilla e Molentargius, Isola
di Serpentara e dei cavoli, Stagno di Notteri, Stagno di Colostrai, Sa praia
e foci del Flumendosa, Stagno di Murtas e s’Acua Durci, Serra e Mari, e
all’interno il Lago Mulargia, oltremodo riserva idrica.
Più prossima al territorio è il sito naturale Monte Mannu-Monte Ladu,
(Bioitaly ITB002234), nel territorio di Serrenti e il sito Monte San Mauro,
( Bioitaly ITB042237) ricadente tra Gesico, Guasila,Guamaggiore, rivolti
alla tutela di habitat e specie degli arbusteti e dei pascoli annuali,
individuati tra i sistemi agricoli che dominano il paesaggio della regione.
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STRALCIO DELLA TAVOLA 18 DEL SITR: L.R. 31/89 - PAR CHI, RISERVE E MONUMENTI NATURALI
STRALCIO DELLA TAVOLA 19 DEL SITR: L.R. 31/89 AREE DI CUI ALLA DIRETTIVA COMUNITARIA 92/43 – AREE SIC ------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 24
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L’area oggetto di intervento non ricade all’interno dei SIC compresi tra i
114 siti individuati dalla Regione Sardegna nel progetto Bioitaly, e non
risulta censita tra le aree protette per la presenza di monumenti naturali ;
ne ricade tra le aree di tutela paesistica ai sensi del D.Lgs 490/99
(L.1497/39) . Non vi sono attualmente ZPS che interessano il distretto
della Trexenta, ne tantomeno facenti parte della Rete Natura 2000.
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I.I.VI. I BENI CULTURALI
Inventario dei principali siti di interesse archeologico nel territorio di
Samatzai suddivisi secondo le denominazioni locali:
-Sartu de Susu
-Sartu de Basciu:
LOCALITÀ MONUMENTO
Sa Rocca Pertunta Domus de Janas Su Linnarbu Domus de janas (distrutte) Is Argioleddas Domus de janas (distrutte) Bruncu sa Furca Menhir Sa Carroccia Menhirs Domu is Abis Ara sacrificale “Sa piscedd’e su casu” DomuisAbis Nuraghe “Su ‘Raxi” Perdu Chiani Nuraghe Pranu Todde Nuraghe (non rilevabile) Su Sessini (Bruncus’Arruda) Nuraghe Nuraddei (Bruncu Musu Congiu ) Nuraghe Santu Perdu (sa Tanca) Nuraghe Sant’Aleni Nuraghe Maurreddu Nuraghe
Is Argioleddas di Oliri Tomba di giganti S’Arena Tomba di giganti Bruncu de Pannedda due Tombe di giganti Nuraddei Tomba di giganti Sa Corona Protonuraghe (territorio di Villagreca Nuraminis ) Sa Tellura Nuraghe (territorio di Serrenti ) Pranu Todde Nuraghe (territorio di Serrenti ) Nuraddei Nuraghe“Carrogas” (confine Samatzai - Perdas de Fogu Guasila ) Tomba di giganti (territorio di Guasila ) Nuraddei Nuraghe Dei (territorio di Guasila ) Bruncu de sa Mongia (Lasìna) Nuraghe (territorio di Guasila)
Località e monumenti in Sartu de Sus (nord):
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LOCALITÀ MONUMENTO
Sa Cruxi Santa Domus dejanas (distrutte) — recinto megalitico (?) Ferranti Domus de janas (?) Grossa pietra sferica Corongiu Araxinus (omphalos) Domus de janas (tre siti) Rocca Nicolau Domus de janas (?) Rocca Nicolau Rovine nuragiche (?) e due Menhirs
Su Narboni (A. Murru) Donzus de janas (?) — Menhir (?)
SuSisu due Menhirs — recinto megalitico (?) T. di giganti Su Curruncu (Monti Onigu ) Protonuraghe
Perdas de Maria Mancosu Pozzo sacro (?) — Cisterna (?) Santa Maria Nuraghe - villaggio nuragico - Menhirs Bidda Mendula Nuraghe Bidda Mendula Ara sacrificale Pala Cogodi Nuraghe Corongiu Araxinus Nuraghe (non rilevabile) Nuraghe (territorio di Pimentel ) Su Nuraxi — Su Talloraxu Sant’Esu Nuraghe (territorio di Barrali) Serra Cannigas Nuraghe (territorio di Nuraminis)
Località e monumenti in Sartu de Basciu (Sud):
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SARTU DE SUSU SARTU DE BASCIU
1- Nuraddei - Nuraghe Dei (Guasila) 20- Perdas de Maria Mancosu - Cisterna o Pozzo 2 - Nuraddei - Nuraghe Carrogas sacro (?) (Guasila) 21 - Santa Maria - Nuraghe 3- Perdas de Fogu - Tomba di giganti 22 - Serra Cannigas - Nuraghe (Nuraminis) (Guasila) 23- Su Sisu - Menhirs e Tomba di giganti 4 - Bruncu de Pannedda - Tombe di 24- Bidda Mendula - Nuraghe e Ara sacrificale giganti 25- Corongiu Araxinus - Domus de janas 5- Nuraddei - Tomba di giganti 26- Ferranti - Domus de janas (?) e Omphalos 6- Bruncu Musu Congiu - Nuraghe 27- Corongiu Araxinus - Domus de janas 7-S’Arena - Tomba di giganti 28 - Rocca Nicolau - Narboni A. Murru - 8- Santu Perdu (Sa Tanca) - Nuraghe Domus de janas (?) 9- Pranu Todde - Nuraghe (Serrenti) 29- Pala Cogodi - Nuraghe 10- Sa Tellura - Nuraghe (Serrenti) 30- Su Curruncu (Monti Onigu) - Protonuraghe 11 - Sa Rocca Pertunta - Su Linnarbu 31 - SantEsu - Nuraghe (Barrali) - Domus de janas A- Chiesa di S. Pietro (XIII secolo) 12 - Bruncu de sa Mongia (Lasina) - B - Chiesa di S. Marco (epoca bizantina ?) - Nuraghe (Guasila) rovine 13- Sant’Aleni - Nuraghe C - Chiesa di S. Lucia (epoca bizantina ?) - non 14- Maurreddu - Nuraghe rilevabile 15 - Su Sessini (Bruncu sArruda) - D - Chiesa di S. Barbara (XVII secolo) Nuraghe E - Chiesa Parrocchiale S. Giovanni Battista (XV- 16 - Perdu Ghiani - Nuraghe XVI secolo) 17 - Domu is Abis - Nuraghe e Ara F - Chiesa di S. Maria - Madonna d’ Itria (epoca sacrificale bizantina) - rovine 18- Bruncu sa Furca - Menhir G - Chiesa di S. Maria de Prumontis (epoca 19- Sa Corona - Protonuraghe bizantina ?) - non rilevabile (Villagreca-Nuraminis) H - Chiesa di S. Agata — Sant’Adi (VI secolo ?) - non rilevabile I- Chiesa di S. Marco (VI secolo ?) - non rilevabile L - Chiesa di S. Eliseo (epoca bizantina ?) - non rilevabile M - Chiesa di S. Nicola (epoca bizantina ?) - rovine (Donori)
La tabella precedente e le carte seguenti identificano numericamente e
geograficamente i monumenti ed i siti di interesse storico artistico sparsi
nel territori (Carta Archeologica del Territorio di Samatzai).
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Villaggi medioevali
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Villaggi medioevali
I beni archeologici sopra elencati sono defilati dall’area di cava.
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DELLA CAVA DENOMINATA “CRABILI” COMUNE DI SAMATZAI PROVINCIA DI CAGLIARI ______I.I.VII. IL SISTEMA PRODUTTIVO DELLA PROVINCIA DI CAGLIARI
Il sistema produttivo della provincia di Cagliari è suddiviso in poli.
Il primo fa capo all’ area urbana di Cagliari, con il centro residenziale, i
servizi e i comuni della prima corona. Il secondo polo è quello del Sulcis-
Iglesiente.
Tra i due poli, quello di Cagliari rappresenta il nucleo propulsivo
dell’intero territorio provinciale insieme ai comuni di Assemini, Quartu,
Quartucciu, Capoterra, Monserrato, Sestu, Selargius. L’area è
caratterizzata da una forte specializzazione nel settore del terziario
(servizi bancari, finanziari, libere professioni, servizi alle imprese),
servizi commerciali e distributivi culturali e per il tempo libero. Sono
inoltre presenti servizi di governo del territorio, rappresentanze
ministeriali, uffici giudiziari, università, scuole e ospedali. Il ruolo guida
permane al capoluogo anche se numerosi servizi vengono negli anni de
localizzati nei comuni della prima corona. L’area mostra i valori di
reddito pro capite e produttività più elevati della provincia e presenta un
forte dinamismo occupazionale. La Funzione industriale è demandata alle
aree di Sarroch, Capoterra, Assemini, Uta ed Elmas, il porto canale di
Cagliari e il parco tecnologico di Pula. La funzione agricola è svolta per
lo più dal retroterra con i sistemi agricoli di San Sperate, Villaspeciosa,
Villasor, Uta, Ussana, Soleminis, Sinnai, Serramanna, Serdiana,
Sant’Andrea Frius, Samatzai , Pimentel, Nuraminis, Donori, Dolianova,
Decimomannu, Decimoputzu, Assemini, Barrali, Burcei. In particolare il
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STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE S.I.A.
DELLA CAVA DENOMINATA “CRABILI” COMUNE DI SAMATZAI PROVINCIA DI CAGLIARI ______settore ha subito un lieve incremento specialmente all’ingrosso a seguito
della costruzione del Mercato Ortofrutticolo a Sestu.La funzione turistica
è localizzata nei territori costieri di Pula e Villassimius, che costituiscono
una fonte di ricchezza per l’area vasta.
Il Sulcis Iglesiente presenta elevati livelli di reddito e produttività , anche
se la crisi mineraria e metallurgica ha comportato una riconversione del
territorio e problemi di natura ambientale. Il processo evolutivo mira al
settore turistico, con l’uso delle risorse “già adoperate” quali il Parco
Geominerario ed il sistema di approdi turistici verso l’arburese. Il Basso
Sulcis è legato alle attività tradizionali dell’allevamento che dipendono
fortemente dalla crescita economica del Sulcis a cui sono legate per ovvie
ragioni territoriali. Il medio Campidano si presenta come poliforme dal
punto di vista economico capace di dinamismo e riconversione. Altro polo
industriale è rappresentato dai comuni di Sanluri, S.Gavino, Guspini e
Villacidro, basati su una economia imprenditoriale di piccole e medie
imprese. I comuni del Sarrabus hanno conosciuto un forte sviluppo legato
al turismo caratterizzato prevalentemente nel comparto edilizio delle
seconde case e nella riconversione residenziale.Il tessuto produttivo della
Provincia di Cagliari è stimato in circa 74.310 imprese attive su un totale
di 172.133 (al 2005), il che rappresenta circa il 43% del sistema
imprenditoriale sardo, costituito in prevalenza da ditte individuali (70%),
srl spa etc al restante 30%, con saldi positivi tra le imprese di nuova
iscrizione e quelle cessate. Il segmento economico è costituito oltremodo
da una pluralità di comparti.
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STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE S.I.A.
DELLA CAVA DENOMINATA “CRABILI” COMUNE DI SAMATZAI PROVINCIA DI CAGLIARI ______Il comparto del turismo, costituito da 2.900 imprese, con un tasso annuo
di crescita di +1.9 dal 1998 ad oggi, ruota attorno alle attrattive
territoriali. Il modello di sviluppo mostra una sperequazione tra le zone
dell’interno e le costa della Provincia.
Il sistema dei trasporti e della logistica è composto da 2552 imprese, il
3% del totale imprenditoriale isolano, sebbene non tende ad una crescita
straordinaria presenta un tasso di variazione media di 2.1%.
Il terziario avanzato e le attività immobiliari con 5230 imprese
registrano un tasso di variazione medio del +7.8%.
La situazione congiunturale del settore delle costruzioni si è ulteriormente
deteriorata: vi ha contribuito la contrazione dell’attività nel comparto
dell’edilizia residenziale, che si è aggiunta alla debolezza dell’attività di
realizzazione delle opere pubbliche osservata negli ultimi anni.
L’edilizia residenziale . – L’attività delle imprese operanti nel comparto
residenziale si è ridotta, dopo il progressivo rallentamento osservato negli
ultimi anni, in connessione con la decelerazione della domanda di
abitazioni da parte delle famiglie. In base al rapporto regionale della
Confederazione Nazionale dell’Artigianato (CNA Costruzioni) il valore
della produzione nel comparto abitativo è diminuito dell’1,5 per cento. Il
numero delle compravendite di immobili residenziali registrato presso
l’Agenzia del territorio si è ridotto del 10,9 per cento rispetto al 2007 . La
diminuzione degli scambi, che ha riguardato prevalentemente le abitazioni
di media e grande dimensione, è stata più intensa nelle città capoluogo (-
12,4 per cento), ad eccezione di Cagliari. L’indebolimento del mercato
------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 33
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE S.I.A.
DELLA CAVA DENOMINATA “CRABILI” COMUNE DI SAMATZAI PROVINCIA DI CAGLIARI ______immobiliare è confermato dalla contrazione dei mutui erogati alle famiglie
residenti per l’acquisto di abitazioni .
L’attività di recupero degli immobili residenziali è diminuita: secondo le
stime della CNA Costruzioni il valore degli interventi di rinnovo si è
ridotto del 3,1 per cento. Il numero delle richieste di agevolazione fiscale
per lavori di ristrutturazione presentate all’Agenzia delle Entrate è stato
inferiore del 16,5 per cento rispetto al 2007. Alla diminuzione del volume
degli acquisti di abitazioni si è associato un rallentamento dei prezzi
nominali degli immobili, avvenuto con ritardo rispetto all’andamento
nazionale. La decelerazione delle quotazioni, più intensa nelle principali
città, soprattutto per effetto della dinamica registrata nel capoluogo
regionale, ha seguito un periodo di sostenuta crescita che ha inciso sul
parallelo incremento del valore delle attività reali delle famiglie osservato
negli ultimi anni.
Nel comparto dell’edilizia non residenziale si è osservata una dinamica
più favorevole, dopo la riduzione dell’attività del biennio precedente. In
base ai dati della CNA Costruzioni il valore della produzione di nuovi
fabbricati è aumentato di poco più del 10 per cento; sono ulteriormente
diminuite le attività di rinnovo.
Le opere pubbliche. – L’attività delle imprese operanti nel comparto
delle opere pubbliche ha complessivamente ristagnato. Secondo i dati
forniti dalle associazioni di categoria gli investimenti per la realizzazione
di nuove opere infrastrutturali sono diminuiti nel sud dell’isola, dove
------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 34
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE S.I.A.
DELLA CAVA DENOMINATA “CRABILI” COMUNE DI SAMATZAI PROVINCIA DI CAGLIARI ______anche il valore dei lavori di rinnovo di immobili pubblici si è ridotto.
Soltanto nel nord della Sardegna si è registrata una crescita dell’attività.
I.I.VIII. IL SETTORE AGRICOLO E L’ALLEVAMENTO
Dal Rapporto delle economie del Banco di Sardegna, l’evoluzione del
settore agricolo è stata moderatamente positiva. In base alle stime il
valore aggiunto è aumentato, confermando la crescita registrata nell’anno
precedente: l’espansione è dipesa in prevalenza dai risultati del comparto
zootecnico; l’andamento delle attività di coltivazione è stata meno
favorevole. In base ai dati delle Camere di Commercio il numero delle
imprese attive ha continuato a diminuire (-2,7 per cento), per effetto del
processo di concentrazione avviatosi negli ultimi anni. Secondo i dati
provvisori dell’Istat, la produzione delle principali colture è leggermente
diminuita: le quantità raccolte si sono ridotte dello 0,8 per cento (contro
una crescita dell’1,3 per cento a livello nazionale). Sulla contrazione ha
inciso soprattutto l’andamento dei comparti viticolo e degli ortaggi,
mentre è aumentata la produzione dell’olivicoltura e degli agrumi . Le
quantità raccolte dei cereali hanno ripreso a crescere (11,5 per cento)
recuperando la flessione registrata nei due anni precedenti: la variazione è
dipesa dall’aumento delle rese (31 per cento), mentre è proseguita la
contrazione delle superfici coltivate; le previsioni dell’Istituto Nazionale
di Economia Agraria (INEA) indicano per il 2009 un’ulteriore marcata
riduzione delle aree poste a coltura. In base alle informazioni fornite
dall’INEA, nelle attività zootecniche si è confermatala crescita osservata
------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 35
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE S.I.A.
DELLA CAVA DENOMINATA “CRABILI” COMUNE DI SAMATZAI PROVINCIA DI CAGLIARI ______nel 2007. Sono aumentate le quantità prodotte di latte e carne ed è
proseguita l’espansione dei fatturati delle aziende. Sulla situazione
finanziaria ha tuttavia parzialmente inciso l’incremento dei costi di
approvvigionamento dei mangimi.
I.I.IX. CARATTERIZZAZIONE DELL’AREA MINERARIA E DI CAVA ------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 36
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE S.I.A.
DELLA CAVA DENOMINATA “CRABILI” COMUNE DI SAMATZAI PROVINCIA DI CAGLIARI ______
La cava di cui trattasi è innestata all’interno di un area a evidente
compromissione territoriale dovuta alla compresenza di cave di cui alcune
attive e altre evidentemente dismesse e ricadenti in un area geografica
intercomunale, tra il confine di Samatzai e quello di Nuraminis. Tale
compromissione dal punto di vista ambientale è interna al sistema
agricolo della Trexenta, che nella fattispecie è costituito da praterie
naturali adibite a pascolo ovino.
La porzione territoriale occupata dalle attività di cava si manifesta
attraverso la presenza di territori con suolo a volta ghiaioso e/o sabbioso
affiorante su tutta l’estensione del territorio di circa 25 Ha di dominio
della cava. Nei tratti sommitali del territorio la serie è costituita da una
formazione arenaceo sabbiosa appartenente alla “Formazione di Ussana”,
studiata da G.Pecorini nel 1969.Detta serie è costituita da un misto
poligenico etero metrico, sufficientemente cementato da una matrice
argilloso- silicea, e costituisce bancate potenti alcuni metri e
interstratificate tra loro. I ciottoli sono costituiti in prevalenza da scisti
metamorfici, da granito, da porfido e da selce-quarzo. Non è rara la
presenza di ciottoli di calcare mesozoico e di ciottoli di andesite terziaria.
Il livello arenaceo è costituito da sabbie più o meno cementate di natura
silicio-feldspatiche abbastanza pure ed omogenee. Il livello
conglomeratico costituisce il capellaccio del complesso arenaceo e
sottostà al tetto calcareo miocenico di ricoprimento finale della serie.
------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 37
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE S.I.A.
DELLA CAVA DENOMINATA “CRABILI” COMUNE DI SAMATZAI PROVINCIA DI CAGLIARI ______La produzione mineraria più consistente è ottenuta a carico del livello
conglomeratico e arenaceo e, coltivato tal quale fornisce un prodotto
utilizzato come stabilizzante nella costruzione di tracciati stradali.
I livelli francamente arenacei vengono utilizzati, in quantità inferiore
rispetto al primo impiego, dopo idoneo lavaggio nell’impianto
mineralurgico di trattamento, per la fornitura di sabbia per usi civili
correlati alle necessità del territorio di appartenenza.
L’attuale attività si svolge a carico di particelle catastali che
sottintendono un rilievo collinare, con quote comprese nell’intervallo
altimetrico di 25 metri (quote 160-180 slm). Il progetto di sfruttamento
del bene minerario approvato con determinazione dell’Assessorato
Industria della RAS, del 6 settembre 2001 per la durata di 10 anni
prorogabili, consente l’abbassamento con gradoni di coltivazione di detto
rilevato sino alla quota +155 slm. Trattasi dunque, al momento, di una
coltivazione di monte. Lo stato attuale del progetto approvato con la
determinazione precedente può considerarsi in una fase intermedia della
coltivazione ed è svolto a carico di due distinti siti di produzione, che per
semplicità si indicano in Comparto di Cava CC1 e CC2, rispettivamente
ubicati a S-O, (circa 15 ha) e ad N-E il secondo (circa 10 ha). Sul primo
comparto è in atto la produzione massiva ( circa 2000 mc/giorno) per la
fornitura di misti stabilizzanti utilizzati nella costruzione di settori
stradali di importanza primaria (lotti della S.S. 131 Carlo Felice
riguardanti la tratta Monastir – Villasanta di Sanluri).
------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 38
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE S.I.A.
DELLA CAVA DENOMINATA “CRABILI” COMUNE DI SAMATZAI PROVINCIA DI CAGLIARI ______
Altro esercente
Comparto CC2
Comparto CC1
Tale attività ha comportato lo svuotamento cospicuo della collina
d’origine con la creazione di gradonatura ad anfiteatro e splateamento
basale di ampio respiro.
Sul comparto CC2 si procede alla produzione modesta di quantitativi di
sabbia per gli approvvigionamenti dell’hinterland che raggiungono
quantitativi modesti (max 50 mc/giorno). Detto comparto è caratterizzato
dalla presenza di un substrato calcareo nella parte alta che si rastrema
nella formazione conglomeratico-sabbiosa a carico della quale avviene la
produzione. Trattasi di un altopiano debolmente interessato nella parte
estremale sud, dall’attività di cava che avviene in regime di cava di
monte.
Attualmente il drenaggio delle acque meteoriche, a parte deboli ristagni a
carattere stagionale, è garantito a valle dalle quote topografiche di
riferimento.
------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 39
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE S.I.A.
DELLA CAVA DENOMINATA “CRABILI” COMUNE DI SAMATZAI PROVINCIA DI CAGLIARI ______
I due comparti di cava, distanti tra loro qualche decina di metri, sono
collegati, in primis dalla viabilità campestre, e quindi dalle piste di
servizio che ne garantiscono l’agibilità funzionale dei mezzi d’opera e di
trasporto.
I.I.X. ATTIVITÀ ANTROPICHE PRESENTI
Come detto l’area di cava si inserisce all’interno di un più ampio sistema
la cui vocazione primaria è quella dell’estrazione di sabbie per usi civili.
L’estratto del PRAE (Piano delle attività Estrattive della Regione
Sardegna) mette in evidenza l’insieme territoriale delle attività presenti e
le denominazioni di ciascuna di esse. La retinatura rossa indica le cave
ancora attive.
------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 40
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE S.I.A.
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La cava della Ditta Angela Maria Meloni è indicata nel Piano delle
Attività Estrattive al n°408_C con la denominazione “Cava Crabili”; sono
inoltre presenti altre società. A Nord-ovest, sul lato della strada
provinciale 33, in territorio del Comune di Samatzai, è presente la
cementeria della Italcementi e la Calceidrata dei F.lli Mulas Sempre a
Nord, lungo la Statale 33 è presente una società di produzione di legna. A
Sud, l’area è destinata ad usi agricoli.
------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 41
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE S.I.A.
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UBICAZIONE DELLA CAVA “CRABILI” DI CUI AL COMUNE DI SAMATZAI
I.II. INDIVIDUAZIONE DELLE ALTERNATIVE
L’alternativa o opzioni I, II, III , etc.. , rappresentano le possibili
trasformazioni evolutive dei sistemi ambientali e territoriali interessati,
anche in assenza dell’intervento proposto, e rapportati alla contestuale
opzione Zero. L’analisi del sito e congiuntamente dell’area vasta, mostra
come il settore di cui trattasi è parzialmente antropizzato.
L’analisi manifesta inoltre come il settore è influenzato dal potenziamento
infrastrutturale, dal miglioramento fondiario e della viabilità comunale
agraria, e dalle reti di distribuzione idrica. Gli interventi minerari
rappresentano dagli anni 80 ad oggi, una realtà consolidata del territorio.
------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 42
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE S.I.A.
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Le alternative alla non realizzazione dell’opera e/o alla cessazione delle
attività di cava, porterebbero per ciascuna ipotesi ai seguenti stati evolutivi.
IPOTESI I (cessazione dell’attività estrattiva)
a) stadio evolutivo iniziale : abbandono completo del territorio da parte degli
operatori, problematiche inerenti il reperimento dei materiali necessari
alla tratta stradale SS131, e mancanza del “controllo” dei siti.
b) secondo stadio intermedio : aumento del degrado, da relazionare quale
causa ed effetto alla prossimità dei centri urbani (nelle periferie delle
grandi città, in presenza di alterazioni territoriali quali grandi fossati, o
ex cave, si è osservato l’aumento di discariche).
c) ultimo stadio o finale : rinaturalizzazione del territorio in forma
spontanea, ma con la permanenza delle morfologie di cava.
IPOTESI II (prosecuzione dell’attività estrattiva)
a) stadio iniziale: recupero del territorio mediante rimodellamento delle
componenti i profili paesaggistici, con la permanenza degli operatori, che
in forma partecipata “compenserebbero” il degrado pariteticamente agli
enti territoriali (sito di deposito RSU).
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STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE S.I.A.
DELLA CAVA DENOMINATA “CRABILI” COMUNE DI SAMATZAI PROVINCIA DI CAGLIARI ______
b) stadio finale: rinaturalizzazione in parte “spontanea” ed in parte “non
spontanea” delle superfici interessate dalle cave.
IPOTESI III (parziale prosecuzione dell’attività e conversione d’impresa)
a) stadio iniziale: recupero ambientale mediante riprofilatura morfologica
degli scavi (scarpate e platee) e messa in sicurezza territoriale con
conversione d’attività d’impresa.
b) stadio intermedio: rinaturalizzazione non spontanea effettuata da parte
degli operatori
c) ultimo stadio: uso dei suoli di proprietà per attività agropastorali e/o usi
ecocompatibili.
IPOTESI IV (completamento dell’attività estrattiva e conversione d’impresa)
a) stadio iniziale: prosecuzione fino ad esaurimento delle riserve o al
raggiungimento delle quote di progetto (max 12 anni) mediante
completamento del progetto di coltivazione approvato con il
determinazione n.547 del 06/09/2001 (produzione residuale di 2.500.000
di mc di materiale misto terra per stabilizzati e di sabbia per usi civili) e
successivo intervento di coltivazione in regime di rinnovo autorizzativo
per la produzione di Mc 3.000.000 di inerti.
------REL. R1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PAG. 44
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE S.I.A.
DELLA CAVA DENOMINATA “CRABILI” COMUNE DI SAMATZAI PROVINCIA DI CAGLIARI ______
b) stadio intermedio: contestuale messa in sicurezza dei fronti di cava, e
ritombamento delle aree in cui il materiale sia esaurito e conseguente
utilizzo dei siti dismessi per attività di riempimento con ricorso a
discariche sia di rifiuti solidi urbani anche differenziati, di inerti da
riciclaggio (MPS-Materie Prime Secondarie) e di rifiuti non pericolosi con
ricorso a adeguati progetti esecutivi che saranno approntati ad
approvazione di VIA avvenuta.
c) stadio finale: conversione dell’attività d’impresa nelle attività di cui
sopra e completamento del ripristino ambientale e colmatura delle aree
precedentemente coltivate e non utilizzabili con l’attuazione dei progetti
di cui sopra. Parte della rinaturalizzazione dei siti residuali avverrebbe
spontaneamente e parte per opera dei medesimi soggetti come da progetto.
Tra le intenzioni attuali della ditta Meloni Angela Maria, vi è quella
dell’attivazione camerale di un settore del ramo d’impresa che preveda il
governo di RSU (rifiuti solidi urbani), la produzione di Compost Vegetale
da sfalcio del verde, l’installazione di in impianto di riciclaggio di Inerti
Civili derivanti da demolizione per produzione di MPS (materia prima
secondaria).
Dal punto di vista dell’uso dei terreni di sedime della cava, l’intenzione
prioritaria e principale della ditta è quella di attivarsi presso gli enti di
competenza, al fine di richiedere delle necessarie autorizzazioni per la
costruzione di una discarica per rifiuti non pericolosi e derivati da RSU.
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I.III. INDICAZIONE DELL’AMBITO TERRITORIALE E DEI SISTEMI AMBIENTALI INTERESSATI DAL PROGETTO
I principali processi insediativi evidenziano un carattere prevalentemente
orientato alle attività produttive agricole, in particolare legata alla
produzione ortofrutticola (Barrali e Pimentel) e foraggera (Samatzai), e ed
alle attività estrattive e produttive connesse alle cementerie (Italcementi e
Calcidrata), che si svolgono sui territori prevalentemente collinari
(arenaceo-marnosi), compresi tra il corso del Rio Mannu e i rilievi
collinari miocenici, e su territori di fondo valle, creati dall’attività del
sistema idrografico.
Come effetto dell’uso dell’aratura profonda meccanizzata protrattasi nei
secoli, ne è derivata la riduzione delle superfici forestali, le quali
risultano confinate nelle aree più marginali tanto per morfologia che per
fertilità dei suoli. Nell’ambito collinare in considerazione è pressoché
mancante la copertura vegetazionale forestale e sub forestale che lascia il
posto alla prateria e a macchioni di Geosimeto Mediterraneo. Per la
maggior parte trattasi di una superficie sub collinare, interessata da
sempre da colture agrarie prevalentemente cerealicole, quali: grano,
orzo,avena, e correlate per parte alle attività zootecniche. Nell’area vasta,
i processi ambientali più sensibili sono appunto legati a problematiche di
tipo idrogeologico-forestale, ove la carenza vegetazionale crea
problematiche di tipo erosivo e fenomeni torrentizi al fondovalle.I
fondovalle solitamente sono interessati da attività ortofrutticola, le colline
da attività di pascolo e produzione cerealicola (97%).
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L’edificato urbano è concentrato prevalentemente nel paese di Samatzai,
benché sia presente un insediamento sparso e variamente diffuso, legato
alla conduzione dei fondi agricoli. Rilevante importanza rivestono i
processi di trasformazione morfologica connessa all’attività della
cementeria, localizzata a ridosso della strada provinciale, ormai
riconosciuta fondamentale per la conservazione sociale ed economica dei
territori, pur costituendo elementi impattanti.
Il sistema interessato dal progetto è innestato nel maggiore sistema
collinare descritto, tra il fondovalle e la sommità (altopiano) di una
collina miocenica, di ex vocazione agricola.
I.IV. RAPPORTI TRA LE INFRASTRUTTURE E L’OPERA IN PROGETTO
L’ubicazione è quanto mai felice, essendo al centro di un anello viario di
rango primario costituito da una strada provinciale, tre strade statali
secondarie ed una strada statale di importanza strategica a livello
regionale, posto al servizio dell’ hinterland operoso che fa capo agli
agglomerati urbani di Senorbì, Barrali, Monastir, Nuraminis, Serrenti,
Furtei, Segariu, Guasila, Ortacesus, Samatzai e Pimentel.Attualmente in
prossimità del territorio di cui trattasi, sono attivi i cantieri della nuova
strada statale 131. Il sistema viario locale è costituito da un insieme di vie
di penetrazione agraria comunali, anche in parte asfaltate, che negli anni
hanno indotto il potenziamento del territorio, sia in termini di migliore
sfruttamento agrario da parte delle aziende operanti nel settore
d’interesse, sia da parte della conurbazione. Il sito di cava si collega alla
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di Samatzai, tramite una strada di penetrazione agraria. Il percorso
ordinario attuale degli autocarri provenienti dalla cava è subordinato al
diniego da parte del comune adiacente (Nuraminis), del transito dei mezzi
pesanti provenienti dalla cava e diretti verso sud. Pertanto è ipotizzabile
che, stante il permanere di tale vincolo, il percorso attuale sia anche
quello futuro, che si svolge interamente a carico delle strade ricadenti nel
territorio di Samatzai. Il tratto maggiormente sollecitato, circa 5 km, è
quello compreso tra la statale 131 ed il bivio per Samatzai e per la cava,
ubicato sulla provinciale n.33.
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