PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE EX ALUNNI E AMICI DELLA BADIA DI CAVA (SA)

PASQUA 2015 Periodico quadrimestrale - Anno LXIII N. 191 - Dicembre 2014 - Marzo 2015

Pasqua: passare a ciò che non passa Cari ex alunni, amici della Badia e lettori di $VFROWDYLSRUJRLOPLRDIIHWWXRVRVDOXWRDI¿Q ché «la gioia del Vangelo riempia il vostro cuore e la vostra vita con l’incontro di Gesù Risorto. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberi dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, GDOO¶LVRODPHQWR&RQ*HV5LVRUWRVHPSUHQD sce e rinasce la gioia» (Cfr. , 1). Il mio augurio, sincero e fraterno, di Pasqua ORWUDVPHWWRFRQTXHVWDULÀHVVLRQHVXOVLJQL¿FD to della Pasqua come passaggio a ciò che non passa. Come sappiamo, la parola PasquaVLJQL ¿FD passaggio. Dalla tradizione patristica, la Pasqua è stata interpretata anche come passag- gio verso l’alto, cioè quando l’uomo passa dalle cose di quaggiù alle cose di lassù. Uno scrittore ecclesiastico del III secolo, Origene, dice che «la Pasqua, sempre si fa salendoª*HVODFH lebrò nella “sala alta” e anche il cristiano deve salire per celebrare la Pasqua con lui. «Nessuno G. B. Salvi detto il Sassoferrato, Risurrezione, sec. XVII, Museo della Badia di Cava che celebri la Pasqua come Gesù vuole restare a questa esperienza che tutto passa, si possono come Salvatore il Signore nostro Gesù Cristo» al piano inferiore» (Omelie su Geremia 19,13). SUHQGHUHGLYHUVLDWWHJJLDPHQWL8QRPROWRDQ )LO  $OVLJQL¿FDWRSDVTXDOHGLSDVVDJJLRVRJJLDFH tico e ricordato nella stessa Bibbia, è quello di Il cielo della fede cristiana è una persona. È l’idea di transitusTXHVWDSDURODHYRFDTXDOFR chi dice: «Mangiamo e beviamo, tanto domani LO &ULVWR ULVRUWR FRQ FXL DQGUHPR D ULFRQJLXQ VDGLSDVVHJJHURGLWUDQVLWRULRGXQTXHGLQH moriremo» (Is 22,13). Parlando dei giorni che gerci e a fare corpo dopo la nostra risurrezione JDWLYR6DQW¶$JRVWLQRKDSHUFHSLWRTXHVWDGLI precedettero il diluvio, Gesù dice: «Mangiavano HLQPRGRSURYYLVRULRHLPSHUIHWWRJLjVXEL ¿FROWjHO¶KDULVROWDLQPRGRLOOXPLQDQWH)DUH e bevevano, prendevano moglie e marito … e to dopo la morte. “Andare in cielo” o “andare OD3DVTXDHJOLVSLHJDVLJQL¿FDVuSDVVDUHPD QRQVLDFFRUVHURGLQXOOD¿QFKpYHQQHLOGLOXYLR LQ3DUDGLVR´VLJQL¿FDDQGDUHDVWDUHFRQ&ULVWR ©SDVVDUHDFLzFKHQRQSDVVDªVLJQL¿FD©SDV HOLLQJKLRWWuWXWWLª 0W  )LO ©9DGRDSUHSDUDUYLXQSRVWR±GLFH sare dal mondo, per non passare con il mondo» Cosa ha da dirci la fede a proposito di questo Gesù – perché siate anche voi dove sono io» (Trattati su Giovanni 55,1). dato di fatto che tutto passa? «Il mondo passa, *Y  3HUFRJOLHUHOHSRWHQ]LDOLWjFRQWHQXWHLQTXH PDFKLIDODYRORQWjGL'LRULPDQHLQHWHUQRª Qualcuno si domanda: ma che faremo in VWDGH¿QL]LRQHGHOOD3DVTXDRFFRUUHDYHUSUHVR *Y &¶qGXQTXHTXDOFXQRFKHQRQSDV FLHOR FRQ &ULVWR SHU WXWWD O¶HWHUQLWj YLVWR FKH DWWR XQD YROWD FRVFLHQWHPHQWH GHOOD WUDQVLWR sa, Dio, e c’è un modo per non passare del tutto qOuFKHVLDPRGHVWLQDWLDGDQGDUH"1RQFLDQ ULHWj GHOOD YLWD 6XFFHGH QHOOD YLWD FRPH VXOOR QHDQFKHQRLIDUHODYRORQWjGL'LRFLRqFUHGH noieremo? Rispondo con un’altra domanda: ci schermo televisivo: i programmi si susseguono UHDGHULUHD'LR8QDGHOOHLPPDJLQLSLIUH si annoia forse a stare bene e in ottima salute? rapidamente e ognuno cancella il precedente. Lo quenti con cui la Bibbia ci parla di Dio è quella continua a pag. 2 schermo resta lo stesso, ma le immagini che vi della roccia. «Egli è la Roccia, perfetta è l’opera SDVVDQRVRSUDFDPELDQR&RVuqGLQRLLOPRQGR VXDª 'W   'LR q OD URFFLD FKH QRQ YLHQH ? Michele Petruzzelli rimane, ma noi ce ne andiamo una generazione PDLPHQRLQ/XLGREELDPRFRQ¿GDUHVHPSUH Abate Ordinario dopo l’altra. Di tutti i nomi, le notizie, i volti che Ecco cosa vuol dire passare a Colui che non riempiono i giornali e i telegiornali di oggi – di passa, passare dal mondo, per non passare con PHGLWHGLWXWWLQRL±FRVDUHVWHUjGDTXLDTXDO il mondo. Prossimo appuntamento che anno o decennio? Nulla di nulla. L’uomo è In attesa di realizzare questo passaggio con il dell’Associazione come un disegno creato dall’onda sulla spiaggia FRUSRQHOO¶XOWLPRJLRUQRLOFULVWLDQRHLOPRQD del mare, che l’onda successiva cancella. co devono realizzarlo con il cuore ogni giorno. Sabato 23 maggio Nel tentativo di non passare e di non morire 6DQ3DRORGLFH©6HVLHWHULVRUWLFRQ&ULVWRFHU del tutto, ci aggrappiamo chi alla giovinezza, chi cate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso Convegno ex alunni alla Badia DOO¶DPRUHFKLDL¿JOLHFKLDOODIDPD©/¶XRPR alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose qFRPHXQVRI¿RLVXRLJLRUQLFRPHRPEUDFKH GLODVVQRQDTXHOOHGHOODWHUUDª &RO  3URJUDPPDDSDJ passa», ci ripete la Bibbia (Sal 38,7). Di fronte ©/DQRVWUDSDWULDqQHLFLHOLHGLOjDVSHWWLDPR 2 «ASCOLTA» N. 191

PASQUA: PASSARE A CIÒ CHE NON PASSA Esercizi spirituali in Badia - Estate 2015 continuazione da pag. 1

Chiediamo a degli innamorati se si annoiano a stare insieme. Quando ci capita di vivere un momento di intensissima e pura gioia non nasce forse in noi il desiderio che ciò duri per sempre, FKHQRQ¿QLVFDPDL"6ROR'LRSXzDSSDJDUHLQ PDQLHUDGH¿QLWLYDHSLHQDLOQRVWURGHVLGHULRGL HWHUQLWj/DQRVWUDPHQWHWURYHUjLQ/XLOD9HULWj HOD%HOOH]]DFKHQRQ¿QLUjPDLGLFRQWHPSODUH HLOQRVWURFXRUHLO%HQHGLFXLQRQVLVWDQFKHUj mai di godere. Termino con una simpatica storia. In un mo nastero medievale vivevano due monaci legati fra loro da profonda amicizia. Uno si chiama YD5XIXVHO¶DOWUR5X¿QXV,QWXWWHOHRUHOLEHUH non facevano che cercare di immaginare e de scrivere come sarebbe stata la vita eterna nella Gerusalemme celeste. Rufus che era un capo PDVWURVHO¶LPPDJLQDYDFRPHXQDFLWWjFRQSRU WHG¶RURWHPSHVWDWDGLSLHWUHSUH]LRVH5X¿QXV che era organista, come tutta risonante di celesti PHORGLH$OOD¿QHIHFHURXQSDWWRTXHOORGLORUR che sarebbe morto per primo sarebbe tornato la notte successiva, per assicurare l’amico che le cose stavano proprio come le avevano immagi La comunità monastica dell’Abbazia della tronica: [email protected] oppure tele-  SS. Trinità di Cava dei Tirreni ha programmato fonando alla portineria della Badia al numero: nate. Sarebbe bastata una parola: se era come per quest’anno 2015 un week-end vocazionale e 089463922. avevano pensato, avrebbe detto semplicemente: due corsi di esercizi spirituali. Invece per i fedeli taliter!FLRqSURSULRFRVu6HIRVVHVWDWRGLYHU laici - giovani e adulti - saranno programmate, SACERDOTI, ORDINANDI, CONSACRATI samente, ma la cosa era impossibile, avrebbe nei tempi forti dell’anno liturgico, giornate di ritiro Corso di Esercizi spirituali per sacerdoti, detto: aliterGLYHUVR spirituale (in genere la domenica). ordinandi e consacrati. Il tema è Assidui nella Una sera, mentre era all’organo il cuore di preghiera. Nel contesto della vita di un cenobio 5X¿QXVVLIHUPz/¶DPLFRYHJOLzWUHSLGDQWHWXW GIOVANI EHQHGHWWLQRVLRIIULUDQQRGHOOHULÀHVVLRQLSHUXQD ta la notte, ma niente. Attese in veglie e digiuni Il week-end vocazionale è rivolto a giovani crescita spirituale, per una preghiera più pro- dai 18 ai 35 anni interessati a scoprire e discer- lungata e calma, per un ritorno alle radici della SHU VHWWLPDQH H PHVL H PDL QXOOD )LQDOPHQWH nere la propria vocazione. Alla luce della Regola propria vocazione e per ritrovare freschezza di nell’anniversario della morte, ecco che di notte si parlerà della scuola del servizio del Signore motivazioni e fedeltà alla chiamata. in un alone di luce entra nella sua cella l’ami istituita da san Benedetto, dei criteri di discer- Gli esercizi inizieranno lunedì 7 settembre co. Vedendo che tace, è lui a chiedergli, sicuro nimento benedettini e dell’accompagnamento alle 17.00 e termineranno venerdì 11 settem- della risposta affermativa: taliter?ÊFRVuYHUR" spirituale nella tradizione monastica. bre dopo pranzo. Il corso sarà animato dall’A- Ma l’amico scuote il capo in segno negativo. Il week-end, previsto dal venerdì 26 giugno bate P. D. Michele Petruzzelli osb e si svolgerà Disperato grida allora: aliter? È diverso? Di (inizia alle 17.00) a domenica 28 giugno (ter- nel clima di silenzio e nel ritmo della preghiera QXRYRXQVHJQRQHJDWLYRGHOFDSR(¿QDOPHQ mina alle 19.00), sarà guidato dall’Abate P. D. monastica della comunità. te dalle labbra chiuse dell’amico escono, come Michele Petruzzelli osb e si svolgerà nel clima La nostra foresteria non dispone di tante Totaliter aliter: è tutta di silenzio e nel ritmo della preghiera monastica camere singole per cui il numero dei parteci- LQXQVRI¿RGXHSDUROH della comunità. panti è limitato a 15 persone. XQ¶DOWUDFRVD5XIXVFDSLVFHLQXQODPSRFKHLO Il numero dei partecipanti è limitato a 10 La quota di adesione ai suddetti giorni di FLHORqLQ¿QLWDPHQWHGLSLGLTXHOORFKHDYH giovani ai quali si chiede, secondo le loro possi- esercizi sarà di 160 € per l’intero corso. vano immaginato, che non si può descrivere, e bilità, un contributo per il soggiorno. Chi è interessato può contattare direttamen- GLOuDSRFRPXRUHDQFKHOXLSHULOGHVLGHULRGL Chi è interessato alla proposta può contattare te il P. Abate al seguente indirizzo di posta elet- raggiungerlo. direttamente il P. Abate al seguente indirizzo di tronica: [email protected] oppure tele- Il fatto è una leggenda, ma il suo contenuto è posta elettronica: [email protected] op- fonando alla portineria della Badia al numero: quanto mai vero. pure telefonando alla portineria della Badia al 089463922. numero: 089463922. Il Cenacolo dove si celebrò l’ultima Pasqua LAICI di Gesù con i discepoli era ed è collocato a RELIGIOSE E CONSACRATE Per i fedeli laici - giovani e adulti - si orga- Gerusalemme ad un primo piano, la cosiddetta Corso di Esercizi spirituali per religiose e nizzano, nei tempi forti dell’anno liturgico, gior- “sala superiore”. Un giorno, quando saliremo consacrate. Nell’Anno della Vita Consacrata, nate di ritiro spirituale (in genere la domenica). DOODYHUD³VDODDOWD´GRYHVLFHOHEUHUjOD3DVTXD voluto da Papa Francesco, si offriranno delle Informazioni e comunicazioni si troveranno nel eterna, sono sicuro che verranno spontanee alle meditazioni sul tema: La vita fraterna in comu- nostro sito internet per tutti coloro che sono inte- labbra anche a noi quelle due parole: Totaliter nità. Nel contesto di un cenobio benedettino si ressati a partecipare. aliter!ÊWXWWDXQ¶DOWUDFRVD vogliono offrire giorni intensi per una preghiera più prolungata e calma, per un ritorno alle radici Mostra documentaria dal 12 aprile 2015 BUONA PASQUA. della propria vocazione e per ritrovare freschez- ? Michele Petruzzelli za di motivazioni e fedeltà alla nostra chiamata. «Rotolo… non exultet, Abate Ordinario Gli esercizi inizieranno lunedì 20 luglio alle ma una lunga, lunga causa» 17.00 e termineranno venerdì 24 luglio dopo pranzo. Il corso sarà animato dall’Abate P. D. Orario di visita Michele Petruzzelli osb e si svolgerà nel clima 12 aprile – 1 maggio: Il P. Abate di silenzio e nel ritmo della preghiera monastica RUH della comunità. e la Comunità monastica La nostra foresteria non dispone di tante PDJJLR±VHWWHPEUH camere singole per cui il numero delle parte- VRORJLRUQLIHULDOLRUH augurano buona Pasqua cipanti è limitato a 10 persone. La quota di adesione ai suddetti giorni di 3HU LO SULPR SHULRGR GL YLVLWD VDUj HVSRVWR agli ex alunni esercizi sarà di 160 € per l’intero corso. DQFKHO¶©([XOWHWªGHOOD&RPXQLWj%HQHGHWWLQD Chi è interessata può contattare direttamen- Cavense degli anni trenta del Novecento. e alle loro famiglie te il p. Abate al seguente indirizzo di posta elet- «ASCOLTA» N. 191 3 Invito alla povertà di Papa Francesco

“La tradizione cristiana ha sempre inteso il più distanti dal benessere di questa minoranza diritto alla proprietà privata nel più vasto con- IHOLFH´KDQQRSURYRFDWRPROWHUHD]LRQL¿QRD testo del comune diritto di tutti a usare i beni IDUORLGHQWL¿FDUHFRPH³PDU[LVWD´HDFULWLFDUH dell’intera creazione, come subordinato al dirit- la chiesa che dimentica essere il capitalismo to dell’uso comune, alla destinazione universale D¿QDQ]LDUOD/DSXQWDGLTXHVWRiceberg è nel dei beni” mondo conservatore nordamericano. Qualcuno Questo è il messaggio che ci trasmise San qJLXQWRSHU¿QRDVFULYHUHFKH³*HVVWDSLDQ Giovanni Paolo II, nella sua enciclica Laborem JHQGRLQ3DUDGLVRSHUOHSDUROHGHO3DSD´ Exercens! Sono state ritenute dirompenti le afferma 3DSD)UDQFHVFRQHOODVXDHVRUWD]LRQHGHGL ]LRQL GL 3DSD )UDQFHVFR GLPHQWLFDQGR DOFXQH cata all’evangelizzazione – interpretata come encicliche dei suoi predecessori, non volendo un suo vero e proprio programma – ha ripreso riconoscere la perfetta sintonia con il magistero e sviluppato tale concetto, auspicando un vero GHOODGRWWULQDVRFLDOHGHOOD&KLHVD)RUVHTXHVWL rinnovamento profondo in tutti i cristiani, nella concetti, negli anni scorsi, erano caduti in oblio speranza che tutto ciò che possa rappresentare LQDOFXQLDPELHQWLFDWWROLFL un “velo alla missione di annunciare il cuore del Nel catechismo di San Pio X non è affermato Vangelo fra gli uomini”, possa scuotere le dina che l’opprimere i poveri e defraudare la giusta miche della compagine ecclesiale. mercede agli operai sono “tra i peccati che più L’Evangelii Gaudium LQYLWDDULÀHWWHUHVXOOD gridano vendetta al cospetto di Dio?” SRYHUWjVXOO¶LQHTXLWjVXOO¶LQJLXVWL]LDVRFLDOHH 1RQqVWDWRJLj3LR;,QHOO¶HQFLFOLFDVRFLDOH sull’idolatria del denaro, perché la Chiesa deve del 1931, Quadragesimo Anno, ad esprimere pa ritornare alla sua missione, nel quadro attuale in role forti e profetiche, non considerate esagera cui si trova, oggi, nell’adempimento del suo pro WHGRSRODFULVLHFRQRPLFR¿QDQ]LDULDGH" gramma di evangelizzazione, sollecitando tutte Non fu nella Populorum progressio che OHFRPXQLWjVSHFLDOPHQWHLODLFLDGLPSHJQDU 3DROR9,DIIHUPzFKH³ODSURSULHWjSULYDWDQRQ VLSHULOFDPELDPHQWRGHOODUHDOWjQHOODTXDOHVL è un diritto assoluto, ma è subordinata al bene YLYHUHDOWjFKHqGRYHUH±HGLQWHUHVVH±GLWXWWL persone “scartate” da una “economia che ucci comune”? di studiare ed approfondire per affrontarla e ren de”. Ancora, Papa Giovanni XXIII, un mese derla adeguata alla missione che ad ognuno è La conclusione appare chiara ed evidente: in prima dell’apertura del Concilio Ecumenico DI¿GDWD dividuare la politica al servizio del bene comu Vaticano II, precisò: “La Chiesa si presenta qua Se si vive in un momento di svolta stori ne, dei cittadini e, in modo particolare, in favore le è e vuole essere, come la Chiesa di tutti, e ca, individuata nel progresso e nelle conquiste di coloro che non ce la fanno. Ricordare ai ricchi particolarmente dei poveri”. GHOO¶XPDQLWj VSHFLH QHO FDPSR GHOOD VDOXWH di aiutare i poveri, rispettarli e promuoverli è /D&KLHVDVLULIjD6DQW¶$PEURJLRVHFRQGR dell’educazione e della comunicazione, non si OD GLPRVWUD]LRQH FKH 3DSD )UDQFHVFR LQWHQGH cui “Non è del tuo agire che tu fai dono al pove può restare insensibili nella quotidiana preca GDUHGLDPDUHWXWWLULFFKLHSRYHUL)LQRDTXDQ ro; tu non fai che rendergli ciò che gli appar ULHWjFKH«DIÀLJJHJUDQSDUWHGHOPRQGRDQFKH GRQRQVLHOLPLQDQRO¶HVFOXVLRQHHOD³LQHTXLWj´ tiene… La terra è data a tutti, e non solamente nei cosiddetti “paesi ricchi”. QHOODVRFLHWjHIUDLSRSROLQRQVLSRWUjLQYRFDUH ai ricchi”. (3DSD)UDQFHVFRLQGLFDQHOO¶inequità il male una maggiore sicurezza ed una pace costante. 3DSD)UDQFHVFRLQXQ¶LQWHUYLVWDDOODGRPDQ maggiore che, opportunamente, è stato distinto Il male è cristallizzato nelle strutture sociali in da della sua reazione all’accusa di “essere mar dall’iniquità LQWHQGHQGRGLYHUVL¿FDUQHODYDOHQ JLXVWHRQGHDSSDUHGLI¿FLOHSRWHUDWWHQGHUHXQ xista”, ha risposto: “Nella mia vita ho conosciu- ]DPRUDOHLQTXHOOD³GDOVDSRUHVRFLRHFRQRPL futuro migliore. to tanti marxisti buoni, buoni come persone. Per co”, invitando a confrontare il pericolo di una ,Q¿QHLO6DQWR3DGUHDFFHQQDDLIRQGDPHQWL questo non mi sento offeso per questa accusa. economia che uccide da quello che intende as dell’atteggiamento cristiano di fronte ai proble Ma l’ideologia marxista è sbagliata”. sicurare il valore della stessa esistenza. PLGHOPRQGRDOODSRYHUWjHGDOODGLVXJXDJOLDQ Bisogna essere convinti che nell’Evangelii La denunzia ha un tenore forte ed allarmante: ]DLQYLWDQGRDGXQDQXRYDPHQWDOLWjFLUFDO¶LQ Gaudium 3DSD )UDQFHVFR KD YROXWR LQGLFDUH “Non si può accettare che se un anziano muoia clusione sociale dei poveri, che deve superare come la Chiesa deve uscire da se stessa ed an di fame per strada, non faccia notizia, mentre ODVHPSOLFHJHQHURVLWjGLTXDOFKHVLQJRORDWWR nunziare a tutti la gioia del Vangelo, suggerendo lo sia il ribasso di due punti in Borsa”. Il gioco ,QIDWWLTXDQWRFLERYLHQHVSUHFDWRQHOOHVRFLHWj ai cristiani come vivere la propria fede, secondo GHOODFRPSHWLWLYLWjHO¶DWWXD]LRQHGHOODOHJJHGHO sviluppate, mentre intere popolazioni muoiono JOLLQVHJQDPHQWLGL&ULVWRHIDUVuFKHOD³JLRLD´ più forte conducono a vedere emarginate masse GLIDPHULVFRQWUDHGHQXQ]LD3DSD)UDQFHVFR possa essere goduta da tutti. Ha sollecitato ad un di popolazione senza lavoro, senza prospettive Questo è il motivo onde egli desidera “una impegno per migliorare la terra, dove tutti abi per il futuro, considerando l’uomo come un bene Chiesa povera per i poveri”, affermando che tiamo e dove ognuno ha diritto al rispetto della di consumo, da usare e gettare. Questa è una vera “l’opzione per i poveri è una categoria teologi SURSULDSHUVRQDOLWj HSURSULDHVFOXVLRQHGHJOLLQGLYLGXLGDOODVRFLHWj ca prima che culturale, sociologica, politica o Ritenendo che economia e scienza econo attiva, dal lavoro, dalle prospettive future, pro ¿ORVR¿FD´(JOLDPDWXWWLULFFKLHSRYHULPD mica debbano affondare le proprie radici nella prio come se si vivesse una “cultura dello scar ha l’obbligo, in nome di Cristo di cui è vicario, storia e nella terra, accettati come dono di Dio, to”; conseguenza della crescita esponenziale dei di ricordare ai ricchi che devono aiutare i pove bisogna ritenersi coinvolti ad interessarsi della guadagni di pochi contro l’aumento della lonta ri, rispettarli e promuoverli. Se non eliminano YLWDGHOODSURSULDFRPXQLWjFRQVLGHUDQGRFLWXWWL nanza della maggioranza dal benessere. O¶HVFOXVLRQHHO¶LQHTXLWjQHOODVRFLHWjHIUDPROWL IUDWHOOLQHOO¶LQWHQWRGLFRVWUXLUHXQDVRFLHWjSL Tutto dipende dal considerare il denaro non popoli, se non si promuove un’esasperazione giusta. XQ³PH]]R´PDXQ³¿QH´FKHFLVLVHQWHVSLQWL del consumo, il male resta cristallizzato nelle Un Papa che, richiamando gli insegnamen a farlo diventare “padrone” e non “servitore”. strutture sociali ed impedisce la realizzazione di ti dei suoi predecessori, con alla base di ogni E ciò dipende – secondo la denunzia di Papa un futuro migliore. affermazione e programma, ciò che è possibile )UDQFHVFR±GDOO¶DIIHUPDUVLGLLGHRORJLHFKH³GL Questi sono i fondamenti dell’atteggiamento apprendere dalla semplice luce del Vangelo, dal fendono l’autonomia assoluta dei mercati e la cristiano di fronte ai problemi del mondo, alla la parola di Cristo, va ascoltato e seguito. È lo VSHFXOD]LRQH¿QDQ]LDULD´FKHQHJDQRLOGLULWWR SRYHUWjDOOHGLVXJXDJOLDQ]HRQGHUHVWDUHLQGLI stesso Cristo che parla e, con l’assistenza dello di controllo degli Stati, che dimenticano il loro ferenti non è da autentici cristiani, ponendosi Spirito Santo, ogni Papa è posto alla guida della dovere di vigilare per la tutela del bene comu “fuori del progetto di Dio”. Chiesa, per meglio rispondere alle esigenze del QH1RQELVRJQDGH¿QLUH±RFROSHYROL]]DUH±GL Le parole del Papa di denunzia che “mentre secolo in cui vive e per indicare a tutti i cristiani statalismo qualsiasi intenzione o programma di i guadagni di pochi crescono esponenzialmente, le vie da seguire. farsi carico del bene comune, cioè di tutelare le quelli della maggioranza si collocano sempre Nino Cuomo 4 «ASCOLTA» N. 191 La Badia durante la prima guerra mondiale Controllato D. Angelo Ettinger, l’Abate “tedesco” Il peggiore di tutti i mali fu lo scoppio della dotale dell’Abate e si pregava fervorosamente grande guerra mondiale. Allora i patrioti a tempo per la sua salute, ma il Signore aveva disposto perso, gli anticlericali, per i quali ogni occasione diversamente. Verso il maggio quella miglioria q EXRQD VHSSHUR EHQ SUR¿WWDUH GHOOD SUHVHQ]D si arrestò, le forze cominciarono di nuovo a ve nella provincia di Salerno d’un Abate di razza nir meno. L’infermo andò di male in peggio e tedesca, d’un “Tedesco”, com’essi dicevano per LOJLXJQRVXRJLRUQRVROHQQHJLXELODUHRIIUu far sfoggio di amor di patria e mostrarsi preoc egli sul letto delle sue pene se stesso al Signore. cupati di maneggi che quello avrebbe potuto fare L’Abate di Montecassino aveva celebrato dinan RFKHJLjIDFHYDFRQWURO¶,WDOLDHFRPLQFLDURQR zi a lui la S. Messa a quella stessa ora nella quale SHU¿QRDGLQYHQWDUQHGLVDQDSLDQWD/DFRVDGH 25 anni innanzi egli era stato ordinato. Ricevuta stò serie preoccupazioni in monastero quando si la S. Comunione e terminata quella celebrazio apprese che dolorosamente era fomentata da una ne, tra le braccia dei monaci accorsi da Cava e persona che stava nella stessa Badia. Da lunghi i confratelli di Montecassino quella innocente anni alloggiava in questa un borghese che era vittima rese l’anima a Dio. Aveva 51 anni e poco VHJUHWDULRGHO/LFHR*LQQDVLRWDO&DUOR$OEHUWR più di 8 di governo abbaziale. Musiani, bolognese. Costui, frequentando il La Badia Cavense ne reclamò la salma che, Circolo Sociale di Cava, metteva fuoco tra i suoi con le dovute autorizzazioni, vi fu trasferita. amici, inventandone contro l’Abate e destando Per quest’occasione si trovarono alla stazione VRVSHWWL/HDXWRULWjLQVHJXLWRDFLzVLGLHGHUR ferroviaria di Cava il Vescovo col suo clero, il da fare. Questore, prefetto, carabinieri, non ave vano altro da pensare se non all’Abate di Cava, 6LQGDFRDXWRULWjFLYLOLHPLOLWDULHPROWRSRSROR FKHFRVuIXFRVWUHWWRDXQTXDVLGRPLFLOLRFRDWWR PDSXUHDOORUDVLSUR¿WWzSHUJHWWDUHDQFRUDTXDO non potendo allontanarsi da Cava senza che ne che discredito su quel martire di tanta pazienza. IRVVHURLQIRUPDWHOHDXWRULWjFRPSHWHQWL « Comparvero nella piazza della stazione giornali &KLVLOHYzHI¿FDFHPHQWHDGLIHQGHUHO¶$EDWH nei quali si leggeva, e gli strilloni l’annunzia IX0RQV'*UHJRULR*UDVVREHQHGHWWLQRJLj YDQR FKH O¶$EDWH HUD  QLHQWHPHQR  FXJLQR abate di Montevergine ed allora arcivescovo di Il P. Abate D. Angelo Ettinger (1910-1918) GHOO¶,PSHUDWRUHGL*HUPDQLD(SHUFRQIHUPDUH 6DOHUQR6LIHFHHJOLJDUDQWHSUHVVROH$XWRULWj /D VFDUVD &RPXQLWjDGHPSLYDIHGHOPHQWHL poi con prove… il fatto che il Papa parteggiava SHUO¶$EDWHHFRVuLQTXDOFKHPRGRODFRVDSDU doveri nel coro, negli Istituti, nelle scuole e nelle per i tedeschi, vi si aggiungeva che egli aveva ve calmarsi. Ciò a Cava; fuori Cava dicerie, altre esigenze della casa e della Diocesi, gravato delegato “suo cugino” Mons. Gregorio Grasso, VRVSHWWL DFFXVH JLXQVHUR SHU¿QR DO *RYHUQR ciascuno da pesi soverchi per supplire gli assen Arcivescovo di Salerno, a rappresentarlo nei fu il quale non poté fare a meno di pigliar minute ti. Il cellerario abitualmente stava in giro fuori QHUDOL 6u HUD YHUR FKH 0RQV *UDVVR VDUHEEH LQIRUPD]LRQLVXOODYHULWjGLTXDQWRVLDQGDYDGL per provvedere al vitto dei tanti e tanti che stava intervenuto ai funerali, ma unicamente perché cendo. Alla questione mossa in Parlamento con no in monastero, e bisognava che egli giocasse a ciò invitato dalla Badia. Più grossa di quella tro l’Ettinger rispose lo stesso Ministro di Grazia di astuzia perché la merce acquistata nascosta VLSRWHYDLQYHQWDUH"$VEXJLDUGDUHJOLDXWRULGL H*LXVWL]LD6(FF2UODQGRFKHVPHQWuUHFLVD mente, contro le disposizioni di quel tempo di quelle fandonie (vere fandonie alle quali tuttavia mente tutto, dimostrando che l’accusato non guerra, giungesse a destinazione. (…) persone autorevoli prestarono credito e per po poteva assolutamente parteggiare per i tedeschi, La relativa calma che si ebbe nella Badia litica se la svignarono) pensò spontaneamente il essendo nativo di quel Lussemburgo che proprio dopo quelle pene per causa dell’Abate suppo noto t.t. (Engilberto Martire) con un suo corsivo dai Tedeschi, contro ogni diritto, era stato inva sto nemico, non poteva durare a lungo: l’antico nel “Corriere d’Italia” dal titolo I cugini. Eccolo so; affermò che l’Ettinger aveva la cittadinanza nemico non se ne stava e al momento opportu quasi per intero. italiana e che era monaco di Montecassino, non QRDJu4XDQGR"&RPH"1RQVLVDVHQHYLGH “Ma... voi lettori intelligentissimi avete pure VROR IRFRODUH GL FXOWXUD VFLHQWL¿FD H OHWWHUDULD la conseguenza come la zizzania apparsa fra il diritto di domandarmi perché mai il Papa PDVRSUDWWXWWRGLLWDOLDQLWj'RSRWDOHDXWRUHYROH il buon grano. Un malaugurato giorno l’Aba avrebbe mandato suo cugino a quei tali funerali, difesa, se non cessarono del tutto chiacchiere e WH DYYHUWu XQ LQJHQWH IXUWR IDWWR LQ PRQDVWHUR e perché mai sopratutto, quei giornali avrebbe sospetti di malpensanti, non si diede più peso a anzi proprio nella sua camera (luglio 1917): una URULYHODWRFRVuVXJJHVWLYRHIDQWDVWLFRSDUWLFR tutto ciò e si poté avere una relativa calma. somma (…) di cartelle per legati di Messe. (…) ODUH (FFR SUHFLVDPHQWH ,O GHIXQWR$EDWH VL Intanto l’Arcivescovo di Salerno aveva infor ,OJLjWDQWRWUDYDJOLDWR$EDWHVLDPPDOzSXz chiamava Ettinger, nome tedesco e nome d’un PDWROD6HJUHWHULDGL6WDWRGL6XD6DQWLWjGHOOD dirsi, immediatamente. Un primario dal quale fu Abate “mitrato”; l’Abate mitrato non è un sog lotta che si faceva all’Abate Ettinger e può pen IDWWRYLVLWDUHGH¿QuLOPDOHDQHPLDSHUQLFLRVDLO getto qualunque e, se è tedesco, non può essere sarsi che il Papa Benedetto XV avesse voluto sangue si era scomposto nelle vene dell’infer XQWHGHVFRFRPHXQDOWURPDGHYHDYHUHVDQ provvedere a porre il perseguitato Abate in mi mo, era divenuto siero. Il dottore disse essere gue bleu e parentela altissima; deve conoscere gliori condizioni rimandandolo nella sua patria. quello un male abituale di giocatori d’azzardo il Kaiser, e anzi, se è possibile, avere col Kaiser ,QIDWWLLQXQDXGLHQ]DDFFRUGDWDJOL6XD6DQWLWj che puntavano somme ingenti e, perdendo la vincoli di parentela: cugino, cognato, compa si fermò a parlargli delle condizioni in cui ver partita, ne restavano colpiti. Senza saperlo ave UH"3UHVWRIDWWRFXJLQR(FRVuIXFKHO¶$EDWH sava il vecchio vescovo di Lussemburgo e della va egli dichiarata la causa vera di quel malan Ettinger divenne tedesco, divenne cugino del QHFHVVLWjGLGDUJOLXQFRDGLXWRUH1RQJOLGLVVH no: anche questi aveva perduto denaro. Avrebbe il Papa che questo doveva essere lui, ma volle egli dovuto recarsi per curarsi in luoghi freddi, .DLVHUHGHEEHRQRUDQ]HIXQHEULVuGHJQHFKH forse disporlo ad accogliere la nomina quando boscosi, in Toscana o in Alta Italia, ma volle LO 3RQWH¿FHSHQVz GL PDQGDUYL  R FKL PDL"  fosse giunto il momento di attuare quel prov andare al suo Montecassino. Per mesi non poté un suo proprio cugino eccellentissimo. Cugino vedimento. Le cose poi presero tale piega che QHDQFKHFHOHEUDUH0HVVD¿QFKpOHFXUHHQHUJL FRQ FXJLQR SDULWj GL WUDWWDPHQWR LO FXJLQR l’Ettinger, anche volendo, non avrebbe potuto che gli restituirono alquanto le forze perdute e morto del Kaiser con il cugino vivo del Papa. più ritornare in patria. verso la primavera dell’anno seguente poté nuo Eppure l’Abate Ettinger non è stato mai cugino Per la guerra dovettero lasciare il monaste vamente, con giubilo dell’anima sua, accedere del Kaiser (...). Eppure l’Abate Ettinger non è ro per la caserma sette monaci, dei quali alcuni al sacro altare e disporsi per una più solenne ce stato mai tedesco perché era lussemburghese e furono cappellani militari, altri furono assegnati lebrazione il 29 giugno, data giubilare della sua il Lussemburgo, anzi, ha avuto con la Germania ad ospedali, uno andò proprio in milizia; partiro RUGLQD]LRQHVDFHUGRWDOH)XSXUHXQVROOLHYRSHU UHOD]LRQL FRVu FRUGLDOL FKH UDVVRPLJOLDQR VRW no pure tre probandi, onde il Noviziato si chiuse lui riabbracciare i suoi monaci che egli stesso to molti aspetti, a quella che ha avuta con la per mancanza di soggetti, riaprendosi solo alla chiamava per lettera a recarsi a Montecassino, Germania il Belgio. Né più né meno...”. ¿QHGHO$QFKHXQFRQYHUVR)UD/HRQDUGR trattenendosi qualche giorno con essi in paterna D. Adelelmo Miola Luciano, fu arruolato e durante quel servizio conversazione. (dal dattiloscritto Racconto storico della Badia ca- sperimentò la protezione particolare della SS. A Cava intanto ed in Diocesi ci si preparava vense in continuazione dell’Essai historique di Paul Vergine. a festeggiare prossimamente il giubileo sacer GuillaumeSS «ASCOLTA» N. 191 5 Una visita alla Badia di Marianne Talbot nel 1831

La Cava. Domenica 18 settembre 1831. uniti a Sir W. [Gell] e ai Lushington. È stato occuparono Napoli. Da allora è stato restaurato, Dopo essere stati tutti malati siamo arrivati qui divertente osservare i gruppi di contadini, una ma non è tornato al suo antico splendore né JLRYHGuGHVLGHURVLGLXQFDPELDPHQWRGLDULDHGL ragazzina con grandi occhi espressivi come a possedere le terre che tempo addietro gli SDHVDJJLR1RQHVLVWRQRORFDQGHRDI¿WWDFDPHUH TXHOOL GL /DG\ 0DQV¿HOG PL KD LQFDQWDWD appartennero. Le grotte, nelle quali ci sono in questo grande villaggio sparpagliato sui colli. Povera bambina, avrei voluto regalarle una ancora tracce della residenza di un eremita e i La Cava è composta da case bianche, alcune JLDFFD QXRYD OD VXD HUD FRVu ODFHUD PD QRQ UHVWLGLXQRUDWRULRVRQREHOOHOHVWDODWWLWLFRQOH delle quali molto graziose, chiese e conventi ho potuto farlo e quel gruppetto di bambini piante selvatiche rampicanti e i profondi burroni indipendenti costruiti nella vallata e sulle colline FKH JLRFDYD YLFLQR D QRL GXUDQWH OD )XQ]LRQH attraversati da un grezzo ponte ad un solo arco e circostanti. Sir H. Lushington, con la sua solita è stato più piacevole della Messa, che pure i segni delle cascate impetuose fanno di questo YLYDFLWjHDIIDELOLWjFLKDWURYDWRXQDFDVDSULYDWD era ben organizzata. La musica è iniziata con posto il più romantico degli angoli romantici per una settimana, è un Palazzo discretamente una lenta esecuzione all’organo che presto della zona, e tuttora è un rifugio per pittori, poeti JUDQGHFXSRHQRQPROWRFRQIRUWHYROHVLDPR si è trasformata nel Finale del Tancredi e da ed appassionati. DUULYDWL TXL VRWWR OD SLRJJLD EDWWHQWH H FRVu KD Ou DO Barbiere di Siviglia e ha “preso l’anima $EELDPR FDYDOFDWR SHU OH FROOLQH ¿QR DL FRQWLQXDWR ¿QR D WXWWR YHQHUGu VDEDWR SHUz VL UDSLWD´HO¶KDFRQGRWWD¿QRDO6DQ&DUOR1RQ villaggi vicini. Era la festa della Madonna dei è rasserenato e siamo andati dalla Dame du mi piace la musica profana nei luoghi sacri, né Sette Dolori e alcune Chiese erano aperte e si Paroisse, la Dama Bianca. Ella vive in una mi piace la musica allegra suonata all’organo intravedeva la statua della Madonna all’interno, vecchia casa bella e bizzarra, tutta stravaganza che manda l’anima a danzare in paradiso, ma vestita come la notte, scura, con stelle d’argento e comfort, con un elegante aspetto esotico. La ben si adatta agli scopi della religione cattolica HVHWWHVSDGHVLPERORGHOODJLRUQDWDFRQ¿FFDWH /RJJLDqSLHQDGL¿RULHDOOHSDUHWLYLVRQRULWUDWWL che evidentemente desidera che i suoi seguaci nel cuore. di abati e antenati. Che strana esistenza conduce vivano meno momenti spiacevoli possibile. questa Miss Whyte, della quale nessuno conosce La Chiesa di questo Monastero è stata Le vedute dalle piattaforme antistanti le la storia ma che conosce tutti. Deve essere una rinnovata da poco e ha perso quell’aspetto di chiese erano adorabili, la campagna era festosa donna generosa e di animo buono, penso. JUDQGH DQWLFKLWj FKH VRVWLHQH GL DYHUH 'RSR Abbiamo fatto una lunga cavalcata con i e ridente e da questi villaggi, non interrotti la funzione siamo andati in una stanza sulla nemmeno da una strada, spesso ci affacciavamo Lushington su di un’alta montagna in cima alla FXLSRUWDHUDVFULWWR³'RQQH)RUUHVWLHUH´GRYH quale, affacciati sulla baia di Salerno, si trovano a guardare giù verso la via maestra per Vietri i sacerdoti hanno mostrato a Sir William Gell e Salerno, quella che portava alle province del i resti di una cappella diroccata e un eremo che e Mr Strangways, che sono entrambi istruiti, abbiamo visitato prima di scendere attraverso VXGFKHDGHVVRDFDXVDGHOOD¿HUDHUDDIIROODWD DOFXQHSHFXOLDULWjGHOFRQYHQWROD&RQFHVVLRQH di mandrie di buoi, pecore e capre, con carri e VHQWLHULWRUWXRVL¿QRD6DOHUQRGRYHHUDLQSLHQR GHOOH7HUUHGL5XJLHUR5HGL6LFLOLDIDWWD VYROJLPHQWR XQD ¿HUD GHO EHVWLDPH 0DQGULH carretti, preti e soldati che andavano avanti e DQQL SULPD FKH VSHFL¿FD FKH ROWUH DOOH WHUUH indietro. di cavalli selvatici e bufali erano tenuti in riga furono ceduti anche i contadini, sia saraceni da uomini a cavallo che impugnavano grandi che cristiani. La concessione è incorniciata e bastoni. Questi uomini indossavano i cappelli a 19 settembre 1831. Siamo arrivati a casa SURWHWWDGDXQYHWURFRQVLJLOORH¿UPD'RSRFL molto stanchi dopo una movimentata cavalcata punta delle Province del Sud, decorati con una hanno mostrato un volumetto sottile contenente per i villaggi con i Lushington. Sir Henry si SLXPD H PROWR VSHVVR XQ ¿RUH H VHPEUDYDQR il Codice delle Leggi Longobarde su pergamena, comporta come si addice a un diciottenne, ma selvatici quanto gli animali che controllavano. con miniature e disegni, molto simili nello stile la sua condotta in queste escursioni dimostra e nei colori a quelli sulle carte da gioco. Hanno ancora meno dal momento che un percorso 2JJLVLDPRXVFLWLDOOHSHUDQGDUHDVHQWLUH una Bibbia della quale sono molto orgogliosi, del strada su di un precipizio OD0HVVDQHO0RQDVWHURGHOOD7ULQLWj&LVLDPR VII o VIII secolo, con iscrizioni su FKHQRQSXzGH¿QLUVL pelle di pecora e i capitoli scritti in perpendicolare sembra avere un grande fascino argento su pergamena lilla e blu. per lui. Abbiamo attraversato le montagne Il libro è quadrato e suddiviso in seguendo il volo del corvo e ci siamo ritrovati a colonne. Sir William pensa che scendere vicino Baronesi, dove abbiamo trovato parti di questa Bibbia siano del VII le carrozze e siamo tornati a casa passando per secolo ma che la maggior parte Salerno e Vietri. La gente nei villaggi in queste risalga a un periodo successivo. zone selvagge veniva fuori a gruppetti per C’era anche un’altra Bibbia, in guardarci, non avendo mai visto delle Signore latino, splendidamente miniata su a dorso di asini. pergamena del XIV secolo. VHWWHPEUH2JJLDEELDPRIDWWRXQD Una volta lasciato il Monastero, bella escursione lungo il Rottola e la vista del VLDPR DUULYDWL ¿Q JL DOOH JURWWH SRQWHODFLWWjLFRQYHQWLLOPDUHHOHPRQWDJQH OXQJR LO ¿XPH QHOOD 9DOODWD ,Q ci ha dato l’idea che La Cava deve essere stata un TXHVWHSURIRQGLWjFLVRQRVHQWLHUL PDJQL¿FRSRVWRLQSDVVDWR3HUWXWWDODJLRUQDWD bellissimi e guardando all’insù si abbiamo parlato di occhi e degli occhi di Lady vede il convento sulla roccia in Adams – è una vecchia bellezza e i napoletani di alto e le montagne ancora più in lei dicono “Lunghi, lunghi, secca secca”. alto. Quando si ode il canto dei Mi è dispiaciuto non vedere le tombe degli Vespri, e i monaci eruditi arrivano abati de La Cava, che sono sepolti nella Roccia per questi sentieri con un libro QHOOD FKLHVD GHOOD 7ULQLWj 6LDPR DQGDWL QHOOD LQ PDQR R ULÀHWWHQGR VX DQWLFKL &DWWHGUDOH H QHOOD &KLHVD )UDQFHVFDQD GL /D manoscritti, si può immaginare Cava. Nella prima si trovano un grande numero l’incanto di questo rifugio per di tombe di gesuiti con strane e ricche iscrizioni religiosi colti quale erano questi e nella seconda vi sono molte tombe graziose. Benedettini. Questo convento fu Marianne Talbot fondato da Adalferio, un principe di Salerno, che era un pio eremita Traduzione dall’inglese di Anna Sergio ritiratosi in queste grotte nella (da Life in the South – The Naples Journal of valle. Il convento fu costruito Marianne Talbot 1829-32, edited with notes by H ULFRVWUXLWR SL YROWH ¿QFKp L Michael Heafford, Postillon Books, Cambridge Convento of la Santa Trinità, 1832, disegno di J. D. Harding francesi lo soppressero quando SS  6 «ASCOLTA» N. 191 I talenti di Papa Bergoglio scoperti dal cardinale cilentano? Il cardinale Quarracino e il vescovo ausiliare Bergoglio ODFKLHVDGHOSDHVHPDFRPPRVVR¿QRDOSLDQWR DOSHQVLHURGHOODPDPPDODTXDOHOuDYHYDDOL PHQWDWRODVXDIHGHHOuDYHYDYHQHUDWRLOSDWURQR S. Biagio, che portò sempre nel cuore oltre oce ano. Si può ritenere che non fu casuale, ma del tutto intenzionale la scelta di far pubblicare la prima nomina a vescovo della diocesi di Nueve GH-XOLRSURSULRLOIHEEUDLRIHVWDGL6 %LDJLR1HOIXWUDVIHULWRDG$YHOODQHGDQHO 1985 fu promosso arcivescovo di e nel DUFLYHVFRYRGHOODFDSLWDOH%XHQRV$LUHV Nel giugno 1991 fu creato cardinale. Gl’impegni pastorali non allontanarono Quarracino dal suo Cilento: vi ritornò più vol te, specialmente a Casal Velino presso la zia Adelaide (ne venne a celebrare anche i funera Il card. Antonio Quarracino, arcivescovo di Buenos li da cardinale) e presso i cugini dott.ssa Elisa Aires dal 1990 al 1998 3HQ]DHGRWW$QWRQLR3HQ]D H[DOXQQR  FRPHSXUHIXRVSLWHD&DYDGHL7LUUHQLGHOOD /DELRJUD¿DGHOFDUG-RUJH0DULR%HUJRJOLR IDPLJOLD9LROD3HQ]D)XVSHVVRDOOD%DGLDSHU redatta in occasione dell’ultimo conclave dalla benedire il matrimonio di parenti o per gusta Sala Stampa della Santa Sede, ma con i dati forniti re la liturgia benedettina, come nella notte di dall’interessato, rileva il ruolo importante svolto Natale del 1982, quando concelebrò con la co Mons. Jorge Mario Bergoglio, vescovo ausiliare di dall’arcivescovo di , card. Antonio  PXQLWjPRQDVWLFD Buenos Aires dal 1992 al 1997 4XDUUDFLQRQHOODYLWDGL3DSD)UDQFHVFR³,O Più che legittima la soddisfazione dei ci Bergoglio, che la Provvidenza ha posto a capo maggio 1992 Giovanni Paolo II lo ha nominato  lentani per il fatto che il “loro” cardinale ha della Chiesa. Vescovo titolare di Auca e Ausiliare di Buenos avuto l’intuito di mettere sul candelabro Padre D. Leone Morinelli Aires. Il 27 giugno dello stesso anno ha ricevuto nella cattedrale di Buenos Aires l’ordinazione episcopale dalle mani del Cardinale Antonio La guerra è una follia Quarracino (…). Il 3 giugno 1997 è stato no minato Arcivescovo Coadiutore di Buenos Aires Ricordiamo la prima guerra mondiale Caino direbbe: «Sono forse io il custode di e il 28 febbraio 1998 Arcivescovo di Buenos riportando l’omelia di papa Francesco tenuta a mio fratello?». Aires per successione, alla morte del Cardinale Redipuglia il 13 settembre 2014. Questo atteggiamento è esattamente l’opposto Quarracino”. di quello che ci chiede Gesù nel Vangelo. È chiaro che l’entrata in campo di Padre Dopo aver contemplato la bellezza del Abbiamo ascoltato: Lui è nel più piccolo dei Bergoglio nella gerarchia della Chiesa è dovu paesaggio di tutta questa zona, dove uomini e fratelli: Lui, il Re, il Giudice del mondo, Lui è ta al Card. Quarracino, che lo scelse come suo donne lavorano portando avanti la loro famiglia, l’affamato, l’assetato, il forestiero, l’ammalato, ausiliare nel 1992: tutti sanno che la scelta di dove i bambini giocano e gli anziani sognano… il carcerato… Chi si prende cura del fratello, un Ausiliare è compiuta ordinariamente dal trovandomi qui, in questo luogo, vicino a questo entra nella gioia del Signore; chi invece non Vescovo che lo desidera, anche se la nomina è cimitero, trovo da dire soltanto: la guerra è una lo fa, chi con le sue omissioni dice: “A me che del Papa. Trascorsi cinque anni di collaborazio follia. importa?”, rimane fuori. Mentre Dio porta avanti la sua creazione, e ne, dal 1992 al 1997, un legame ancora più stret Qui e nell’altro cimitero ci sono tante vittime. to unisce i due Pastori della Chiesa : noi uomini siamo chiamati a collaborare alla sua Oggi noi le ricordiamo. C’è il pianto, c’è il lutto, Mons. Bergoglio è nominato Coadiutore, con opera, la guerra distrugge. Distrugge anche ciò c’è il dolore. E da qui ricordiamo le vittime di che Dio ha creato di più bello: l’essere umano. diritto di successione al card. Quarracino, che tutte le guerre. La guerra stravolge tutto, anche il legame tra i cominciava a sentire il peso degli anni. La suc Anche oggi le vittime sono tante… Come  fratelli. La guerra è folle, il suo piano di sviluppo cessione avvenne nove mesi dopo, il 28 febbraio è possibile questo? È possibile perché anche è la distruzione: volersi sviluppare mediante la 1998, alla morte del Cardinale. oggi dietro le quinte ci sono interessi, piani GLVWUX]LRQH La felice intuizione di Quarracino delle capa La cupidigia, l’intolleranza, l’ambizione al JHRSROLWLFL DYLGLWj GL GHQDUR H GL SRWHUH F¶q l’industria delle armi, che sembra essere tanto FLWjGL%HUJRJOLRFRQODVXFFHVVLYDHQWUDWDQHOOD potere… sono motivi che spingono avanti la gerarchia della Chiesa, interessa e inorgoglisce decisione bellica, e questi motivi sono spesso LPSRUWDQWH in particolare la popolazione del Cilento, del JLXVWL¿FDWL GD XQ¶LGHRORJLD PD SULPD F¶q OD ( TXHVWL SLDQL¿FDWRUL GHO WHUURUH TXHVWL quale Quarracino era originario. passione, c’è l’impulso distorto. L’ideologia organizzatori dello scontro, come pure gli Nato a Pollica l’8 agosto 1923 da Giuseppe, q XQD JLXVWL¿FD]LRQH H TXDQGR QRQ F¶q imprenditori delle armi, hanno scritto nel cuore: di Pollica, e da Mariannina Lista, di Casal un’ideologia, c’è la risposta di Caino: “A me “A me che importa?”. Velino, visse i primi anni nel paese della mam che importa?”. «Sono forse io il custode di mio È proprio dei saggi riconoscere gli errori, ma, allora sotto la giurisdizione spirituale della IUDWHOOR"ª *HQ   /D JXHUUD QRQ JXDUGD LQ provarne dolore, pentirsi, chiedere perdono e Badia di Cava. Il padre era un bravo sarto ed era faccia a nessuno: vecchi, bambini, mamme, piangere. costretto a far la spola tra Pollica e Casal Velino SDSj«³$PHFKHLPSRUWD"´ Con quel “A me che importa?” che hanno nel (allora si viaggiava a piedi o a dorso di asino). Sopra l’ingresso di questo cimitero, aleggia cuore gli affaristi della guerra, forse guadagnano Perciò l’educazione del bambino fu compito di il motto beffardo della guerra: “A me che tanto, ma il loro cuore corrotto ha perso la mamma Mariannina e un po’ della zia Adelaide, importa?”. FDSDFLWjGLSLDQJHUH&DLQRQRQKDSLDQWR1RQ nella casa Lista sita in via Giovanni Giordano. Tutte queste persone, che riposano qui, ha potuto piangere. L’ombra di Caino ci ricopre Egli stesso ricordava Andrea, l’amichetto di avevano i loro progetti, avevano i loro sogni…, oggi qui, in questo cimitero. Si vede qui. Si vede giochi della casa accanto, poi morto in campo ma le loro vite sono state spezzate. Perché? QHOODVWRULDFKHYDGDO¿QRDLQRVWULJLRUQL di concentramento a Dachau. Ben presto, nel 3HUFKpO¶XPDQLWjKDGHWWR³$PHFKHLPSRUWD"´ E si vede anche nei nostri giorni. ÀXVVRPLJUDWRULRYHUVROH$PHULFKHODIDPLJOLD Anche oggi, dopo il secondo fallimento di &RQ FXRUH GL ¿JOLR GL IUDWHOOR GL SDGUH 4XDUUDFLQRSUHVHODYLDGHOO¶$UJHQWLQDHVLVWDELOu un’altra guerra mondiale, forse si può parlare chiedo a tutti voi e per tutti noi la conversione nei pressi di Mercedes. Gli studi brillanti lo por di una terza guerra combattuta “a pezzi”, con del cuore: passare da “A me che importa?”, al WDURQRVXELWRDGHPHUJHUH)UDO¶DOWURGLYHQQH crimini, massacri, distruzioni… pianto. Per tutti i caduti della “inutile strage”, SURIHVVRUHGL¿ORVR¿DHUHWWRUHGHO6HPLQDULRGL Ad essere onesti, la prima pagina dei per tutte le vittime della follia della guerra, in Mercedes. Quando ritornò la prima volta a Casal giornali dovrebbe avere come titolo: “A me che RJQL WHPSR ,O SLDQWR )UDWHOOL O¶XPDQLWj KD 9HOLQRQHOO¶HVWDWHGHOFHOHEUzOD0HVVDQHO importa?”. bisogno di piangere, e questa è l’ora del pianto. «ASCOLTA» N. 191 7 Il Magistero della Chiesa Anno della vita consacrata 'DOQRYHPEUHHVLQRDWXWWRLOIHE ,OPDUWLULRVLFRQVXPD³QHOODJHQHURVLWjQHOGL EUDLRIHVWDGHOODSUHVHQWD]LRQHGL*HVDO VWDFFRQHOVDFUL¿FLRQHOGLPHQWLFDUVLGLVpSHU tempio, la Chiesa vive l’anno della vita consa gli altri”, “atteggiamenti non abituali e segni di FUDWDLQGHWWRGDSDSD)UDQFHVFR DOODUPHSHUODJHQWH´FKHIRQGDQRODFDSDFLWjGL Un’indizione non rituale, se si considera che attrazione della vita consacrata. Tuttavia, esiste )UDQFHVFR q LO SULPR UHOLJLRVR GDOO¶HSRFD GHO pur sempre un altro martirio che è quello che si camaldolese Gregorio XVI nel 1831 ad essere esercita quotidianamente nella vita comunitaria. eletto al soglio di Pietro. L’abate Marra, a voler restare in una dimensione Infatti, la lettera apostolica del 21 novembre GRPHVWLFDDPDYDSDUODUHGHOOH³PRUWL¿FD]LRQL reca l’impronta personale del religioso che si ri della vita comunitaria”. Al religioso Bergoglio YROJHGLUHWWDPHQWHDTXDQWLSXUQHOODGLYHUVLWj il concetto non è estraneo, se vi ritorna con co del carisma della loro famiglia di appartenenza, VWDQWHSXQWXDOLWjHDGXOWLPRDQFKHQHOO¶LQFRQWUR fanno esperienza di vita comunitaria nella pro con il clero e i religiosi a Napoli. “La mistica fessione dei “consigli evangelici” di obbedien del vivere insieme” vista come “un santo pelle ]DFDVWLWjHSRYHUWjULFKLHVWLDLFRQVDFUDWLFRPH grinaggio” sono formule suggestive usate nella segno materiale della loro sequela di Cristo. lettera per descrivere il senso di un’esistenza che Obiettivo dell’anno della vita consacrata non presuppone la rinuncia alle forme d’individuali turgia nelle forme più autentiche della tradizio è la semplice celebrazione dell’ideale religioso WjSLHVSUHVVLYHGHOO¶LGHDGLSRVVHVVRHVFOXVLYR QH )UDQFHVFR ULFRUGD SURSULR LO PRQDFKHVLPR attraverso la memoria di un passato spesso glo di se stessi e delle cose. A ben pensare è questo come “patrimonio della Chiesa indivisa”, pon rioso, quanto l’esaltazione della testimonianza te tra Ortodossia e Cattolicesimo. Tuttavia, se LOVHQVRGHOODUDGLFDOLWjHYDQJHOLFDFKHVHqSUR l’Ortodossia non ha rinunciato a nulla della sua FKHLUHOLJLRVLVRQRFKLDPDWLDGDUHSHUO¶HGL¿FD posta a tutti i cristiani, nei religiosi è espressio zione della Chiesa. Si ritrova nella lettera un’af tradizione, il mondo monastico occidentale, in ne di una sequela profetica. “Uomini e donne virtù di un processo di strisciante omologazio IHUPD]LRQHULSHWXWDSLYROWHGDSDSD)UDQFHVFR capaci di svegliare il mondo”, come sintetizza ma richiamata dall’omiletica di Benedetto XVI, QH ULVFKLD GL SHUGHUH RJQL VXD VSHFL¿FLWj SHU O¶HVVHQ]D GHL UHOLJLRVL )UDQFHVFR QHOO¶LQFRQWUR conformarsi supinamente allo spirito dei tem che in più occasioni, a sua volta, ha sostenuto il con i Superiori maggiori. principio per cui “la Chiesa cresce non per pro SL /DGGRYH SHUz OD IHGHOWj DOO¶LVSLUD]LRQH GHO  La sollecitazione a vivere il carisma religioso )RQGDWRUHIDVJRUJDUHGLFRQWLQXRLnova et ve- selitismo ma per attrazione”. Un’affermazione qULYROWRLQROWUHGD)UDQFHVFRDQFKHDTXDQWLWUD tera evangelici indicati anche da S. Benedetto questa che ha suscitato vivaci discussioni lad LODLFLVLULWURYDQRDIDUSDUWHGLTXHOODFKHGH¿QL all’abate, il risultato è all’inverso di quel “ca dove il termine proselitismo appare connotato sce “famiglia carismatica”. È nota, del resto, l’e risma in bottiglia di acqua distillata”, pastiche di valenza negativa. L’attrazione è, all’opposto, sperienza dei vari terz’ordini che sono cresciuti OLQJXLVWLFRFRQFXL)UDQFHVFRKDVWLJPDWL]]DWR il risultato della testimonianza, cui si perviene, quali branche secolari degli ordini religiosi. A O¶RVVL¿FD]LRQHGHOODYLWDUHOLJLRVD VHFRQGRXQ¶DOWUDGH¿QL]LRQHGL)UDQFHVFRHTXH TXHVWL LO 3DSD VL ULYROJH QHOOD VSHFL¿FLWj GHOOD L’auspicio del Papa è, dunque, che l’anno del sta molto personale, attraverso il “martirio della ricerca che conduce uomini e donne nel secolo la vita consacrata sia l’occasione per gli Istituti vita religiosa”. Questa espressione la si ritrova DGDFFRVWDUVLDOOHIRUPHGLVSLULWXDOLWjSLFRQ GLYLWDFRQVDFUDWDHOH6RFLHWjGLYLWDDSRVWROLFD nell’intervento a braccio che il Papa tenne in JHQLDOLDOODORURVHQVLELOLWj(VHSHULOPRQGR di riscoprire tutte le ragioni del loro essere per nanzi alla Conferenza dei Superiori maggiori monastico benedettino la forma della spirituali proporsi come “risveglio per il mondo”. È au QHO QRYHPEUH  WUDVFULWWR H SXEEOLFDWR GD WjYDULFHUFDWDQHOO¶HVHUFL]LRVROHQQHGHOO¶opus spicio condiviso anche da quanti vedono nella ³&LYLOWj FDWWROLFD´ LQ FXL O¶DQWLFR JHVXLWD Gj Dei, non stupisce che una forte attrazione sia vita religiosa un segno profetico del Regno. prova della sua esperienza di vita consacrata. esercitata da quei monasteri che coltivano la li Nicola Russomando

Inediti del P. Abate Marra tientiae, direbbe Tertulliano. Ad una svolta però per la quale vale pure il trinomio: citius, altius, c’era riservata una ricompensa: poter assistere fortius Citius, anche noi all’arrivo del tedoforo. Tra lo schiera L’arrivare più presto, l’andare più in alto, il mento della polizia, tra la grande folla di tifosi, rivelarsi più forte, ecco ciò che ci si augurava e fortius, di curiosi e di tante altre persone, di cui direbbe ci si augura affrontando il pentatlo. L’ideale cri il Poeta: “ciò che fa la prima, e l’altre fanno, stiano si augura ancora le stesse cose, citius, al- altius addossandosi a lei, s’ella s’arresta, semplici e tius, fortius, ma per raggiungerlo si serve di vie quete, e lo ‘mperché non sanno”, è innegabile opposte: per arrivare più presto, bisogna distac che l’arrivo del tedoforo a chi non fosse privo Un piccolo epi carsi, relinquere omnia, abnegare semetipsum; assolutamente di sentimento parlasse con l’elo sodio personale, a per andare più in alto, bisogna abbassarsi, qui mo’ d’introduzio quenza del simbolo. ne. 8QD¿DFFRODDFFHVDJLRYDQLPDQLVHODVRQR se humiliat exaltabiturHULVXOWD¿QDOPHQWHSL Alcuni giorni WUDVPHVVD¿QRDFKHHVVDKDULFRQJLXQWRLGHDO forte chi percosso in una guancia porge anche or sono ero di ri mente OLIMPIA e ROMA. Le ceneri di Pierre l’altra, si quis te percusserit in dexteram maxil- torno da una pic De Coubertin avranno avuto un fremito di sod lam, praebe illi et alteram. cola missione. In GLVID]LRQHHGL¿HUH]]DQHOYHGHUHUHDOL]]DWRLO Chi sa cosa ne pensano di queste massime quel di Paestum suo sogno, di “rivestire l’olimpismo con la toga i vari aspiranti alle medaglie d’oro a Roma in la macchina che VRQWXRVDWHVVXWDGLDUWHHGLSHQVLHURGHOODFLWWj questi giorni, eppure sono le massime infallibili mi ospitava è dei Cesari e dei Papi”. perché si raggiunga una corona incorruttibile. stata costretta all’improvviso a rallentare. Un (GRJJLQHOODFLWWjGHL&HVDULHGHL3DSLVRQR I miei giovani atleti, dopo un mese di riposo, certo trambusto a poca distanza da noi ha la FRQYHQXWL L UDSSUHVHQWDQWL GL  QD]LRQL H Ou ormai sono di nuovo in palestra per l’allena sciato un momento me ed i miei compagni di converge in questi giorni l’attenzione del mon mento; custodi del fuoco sacro, se lo trasmet viaggio dubbiosi su quale potesse esserne la ra do sportivo. tono puntualmente ed entusiasticamente, tutti gione, ma non c’è voluto molto per capire che Tutto questo è vero, e diciamolo pure, sotto protesi per arrivare al traguardo ardenti come la OD ¿DFFROD ROLPSLFD JLXQWD OD VHUD LQQDQ]L D un certo aspetto, bello. Ma se il mondo non fosse ¿DPPD SXUL FRPH OD ODFULPD QHOOD SLHQD FR 3DHVWXPULSUHQGHYDODVXDFRUVD IDWDOH" FKH immerso nella materia (e lo è più di quanto non si GRYHYD SRUWDUODDWWUDYHUVR DOWUH WDSSH ¿QR LQ pensi), saprebbe capire e saprebbe commuoversi VFLHQ]DGLHVVHUHHVVLLYHULSRUWDWRULGHOOD¿DF Campidoglio, mentre cominciava per noi e per PROWRGLSLGLIURQWHDOODUHDOWjWUDVFHQGHQWHGHO cola della vita: qualche centinaio di malcapitati un calvario di VDFHUGR]LRFDWWROLFRFKHGDYHQWLVHFROLOD¿DF QUASI CURSORES LAMPADA VITAI venti chilometri... in coda. cola accesa al Cuore adorabile del Maestro se la TRADUNT Debbo confessarlo? Non è mancata qualche, trasmette di generazione in generazione. VHWWHPEUH EHK«TXDOFKHEHQHGL]LRQHDOOHWHGHHGDLWH È questa la vera “lampas vitai” ed i sacerdoti D. Michele Marra O.S.B. GRIRUL DKLPq semper aeger caloribus impa- sono i veri cursores di questa divina olimpiade Rettore del Seminario Diocesano 8 «ASCOLTA» N. 191 CLAUDIA PROCULA Poemetto di Mons. Luigi Guercio Traduzione di Nicola Russomando

Autore – Mons. Luigi Guercio, nato a Santa Maria di Castellabate il 17 gennaio 1882, alun- no del Seminario della Badia di Cava dal 1894 al 1902, morto il 9 novembre 1962. Più volte è stato ricordato in “Ascolta” e nel 2012 gli è stato dedicato un volume a cura di Gennaro Malzone e Francesco Piccirillo: Mons. Luigi Guercio – Sacerdote e Umanista nel 50° anniversario della morte, S. Maria di Castellabate 2012, pp. 214. Testo latino – Questo poemetto, di spiriti pa- scoliani, fu inviato da Mons. Guercio nel dicem- bre 1950 al Certamen Hoeufftianum, senza aver- gli dato l’ultima mano, e pertanto non fu premia- to. Fu pubblicato per la prima volta su “Ascolta” n. 92 di Pasqua 1982 a cura del nipote omonimo prof. Luigi Guercio (ex alunno 1926-32). Il testo allora pubblicato risulta di 217 esametri, mentre il prof. Riccardo Avallone afferma che era compo- sto di 237 esametri e, in una citazione che ne fa, ci sono due versi che non compaiono nel testo pubblicato: conferma di quanto scrive il nipote, che cioè alla revisione del poemetto l’autore at- tese, “con lunga cura e con entusiasmo quasi ancor giovanile, nell’ultimo anno della sua vita”. Argomento/DYLFHQGDULSURSRQHOD¿JXUD Mons. Luigi Guercio nella sua casa di Salerno in via Lungomare Trieste circondato dai suoi libri e dalle due della moglie di Ponzio Pilato, cui la tradizione lupe capitoline che attestano le sue vittorie al “Certamen Capitolinum” assegna il nome di Claudia Procula, già evo- cata nel racconto della Passione del Vangelo di La sezione successiva, nei versi 90-122, casione che fa rivivere a Claudia tutta la vicen- Matteo come colei che tenta di dissuadere il ma- introduce il motivo delle celebrazioni primave- GDGHOOD3DVVLRQHFRQO¶HVLWRGHOODVXDGH¿QLWLYD rito dal condannare Gesù. rili con il rituale di una colletta (aghermòs), cui conversione. Il ragazzino appartiene alla comu- I primi ottantanove versi fanno rivivere le sce- ne salienti di questo drammatico confronto con partecipano dei ragazzi, recando casa per casa nità cristiana di Roma, sua madre è stata vittima il gesto conclusivo di Pilato del lavarsi le mani. una tavoletta dipinta con una rondine e cantan- della persecuzione di Nerone, la rondine stes- Il tutto è rievocato da una Claudia abbandona- do motivi gioiosi in cambio di regalie di dolciumi. sa è partecipe della Passione di Cristo, perché ta al ricordo del marito in esilio tra “le Alpi degli Questo rituale, attestato da fonti erudite gre- SUHVHQWHDOODFURFL¿VVLRQHJDOLOHDQRQPHQRGHO Allobrogi”, rielaborazione del dato storico della che (Ateneo), è proposto dall’autore per intro- piccolo questuante. rimozione di Pilato nel 36 d. C. da governatore durre, nell’ultima sezione, l’incontro decisivo di La rievocazione si chiude con Claudia che della Giudea, in una casa deserta, esclusa dalla Claudia con un ragazzino ebreo, che reca una si affretta in compagnia del “puellus” a “vedere vita pubblica di Roma. rondine vera e trova ospitalità solo da lei. È l’oc- Pietro”.

Un tempo moglie famosa, nulla è più Claudia a Roma, spesso persino qualcosa di dolce prende il posto a poco a poco dell’amaro; da quando il marito, impostogli di andare subito via dalla patria, ma la mente da dentro alimenta l’antica ferita inguaribile: vaga per ignoti villaggi da solo incalzato dal destino. RPDULWRJHWWDWRLQHVLOLRFRQWURLOGLULWWRHODOHJJH Ora, dimentica della cura di se stessa, resta muta nel dolore )RUVHFKH5RPDKDFRQGDQQDWR3RQ]LRSHUTXHOFULPLQH presso la casa vuota, moglie e vedova sola ad un tempo: per esser stato da stolto spesso crudele verso i sudditi non ha prole, consolazione di una misera madre, o per aver ordinato d’inchiodare sulla croce Cristo innocente? non una sorella con cui, sospirando, condividere lacrime, 1RQORKDQQRFRQGDQQDWRDIIDWWROHLQ¿QLWHVWUDJLG¶LQQRFHQWLFLUFHQVH QRQF¶qOuXQDYRFHQXOODLQIUDQJHLOFXSRVLOHQ]LR spettacolo, la sola ombra del povero esule occupa la casa; OH¿DFFROHXPDQHQHLJLDUGLQLGL&HVDUH e tu Claudia stai attenta ad incedere con passo rumoroso. e le vergini ignude spinte dalle corna dei tori? 2KTXDQWHYROWHLPSURYYLVDDJOLRFFKLVLDIIDFFLDOD¿JXUDGHOO¶XRPR )LQRDFKHORSRVVD5RPDYXROGLVWUXJJHUHLOQRPHGL&ULVWR talora giunge gioiosa e appare in silenzio scherzosa, 4XLqLOFULPLQHTXHVWRqLOGHOLWWRDOOD¿QHTXHVWDIXODVRODUDJLRQH TXDOHHUDDOORUFKpOH¿DFFROHQX]LDOLEULOODURQR che negli affari della patria il cittadino romano si mostrasse talora impallidisce e si vela al contempo d’immobile nebbia FRQWLPRUHHSDXUD,QGHOHELOHGLVRQRUHSHUO¶8UEH né è possibile riconoscerla eguale da quella cara per tanti anni. Il giudeo Apella valeva più del Romano. Quando nella notte ingannevole le veglie si affollano, Di gran lunga altro è ciò che la donna rimugina in mente: spesso presente vede e sente il marito presente, i sogni presaghi e invano comunicati al marito, PDTXDQWRqFDPELDWR4XDQWRO¶RUULELOHPDJUH]]DGHOYROWR i moti della plebe forsennata e le voci minacciose, RUDORVYLVDTXDOHWUHPLWRJOLDUWLQHVFXRWH lui che tenta di difendere per due o tre volte il Giusto, Si spaventa la donna e, interrotto il discorso, ricerca ¿QFKpQRQORLQJDQQDQROHPHQ]RJQHUHDUWLGHLVDFHUGRWL quale terra, oppressa da malevola stella, restituisca Ma davanti agli occhi resta né vuole allontanarsi l’immagine non l’uomo, ma l’evanescente ombra d’inanimata persona: santa del Profeta. Clemente tra gli schiamazzi del volgo, quegli lavava le mani e all’istante il catino era asciutto, PLWHSHUVXDYRORQWjVHUHQRQHOYROWRORVWHVVR allora volgendo nel vuoto lo sguardo si lamentava furente: innanzi a Pilato: “Chi mi ha consegnato a te – dice – reca “Neppure il Giordano potrebbe di per sé impedire di mondare queste mani; il peccato”. Poi, le parole clementi sugli stessi FKHGHVWLQRGRQQDQRQDYHUWLREEHGLWRDOORUFKpFRQVLJOLDYL´ che lo avevano consegnato che giammai furono ascoltate Diventa muta a questi ricordi e da queste oscure ombre è sepolta. sulla terra: “Padre, perdona loro, perché non sanno Ma la vuota casa ancor più vuota quindi appare; che cosa fanno”. Oh se ti fossero state note queste parole, Ponzio, OuUHVWDQGRGDVROD&ODXGLDULSHUFRUUHOHWUDFFH HTXHLVRJQLFKHDOORUDVFRQYROJHYDQRODPHQWHGLWXDPRJOLH dell’esule quando da esule sotto le Alpi degli Allobrogi vagava, 0DTXHOODFURFHVWDVDOGDSHUVHJUHWDYRORQWjGLYLQD inorridito da luoghi ignoti e ignoti linguaggi Tu, o Roma, che gravi di pena e di derisione Pilato, nativi e da costumi feroci; questo popolo degli Allobrogi TXDVLFKHFRQLQGLFLELOHSDXUDDYHVVHLQ¿HULWRFRQVWUDJLDQFKHWX si asterrebbe dal deridere l’accaduto alla discendenza di Quirino? perseguiti e incalzi con orribili stragi colui Spesso richiama le lacrime quest’assiduo vagar della mente, che temi e non ammetti di aver temuto Chi temi. «ASCOLTA» N. 191 9

Se ci si è pentiti, le colpe accompagnano il debito, Ride Claudia a queste parole; poi all’improvviso resta attonita; IRUVHXQDSHQDSLJUDQGHDWWHQGHUjWHFKHYDL¿HUD infatti innanzi agli occhi, come un fulmine, rapidamente scorrono La donna questi pensieri rivolge tra sé di notte e di giorno, la folla impazzita, il giudice incerto e l’immagine dell’Innocente: dolendosi spesso della caduta e infamia del marito, R¿RUHGL*DOLOHDFKH*LXGDVWROWDPHQWHKDUHFLVR VSHVVRWHPHQGRGLGRYHUHVVHUHVDFUL¿FLHVSLDWRULGL5RPD 2*LXVWRFRQGDQQDWRDOODFURFHYLVWRQHLVRJQL Va cercando se sia stato calato dall’alto del cielo 3RLPXWDWDO¶HVSUHVVLRQHGHOYLVR³&DUR´FRPLQFLDDGLUH³EHQHEHOOR quel giusto e innocente disprezzato da Giuda e da Roma, Racconta, voglio saperlo, veramente la rondine è tua concittadina?” se la sua morte poté essere causa di tanti mali. “Veramente; infatti vero era il racconto, che spesso mia madre mi cantava, “a cosa giovano tanti dei dell’Olimpo che Roma venera, quando per me accolto nel suo grembo il sonno invocava quando non è consentito supplicando sperar di piegarli? VXOODVHGLDFKHRUGLTXDRUGLOjRVFLOODYD´ A cosa la legge del giusto Mosè? Da proselita della porta io stessa Ella desidera ascoltare la nuova storia e mentre parla lo accarezza. YLGLLGRWWRULHVXOWDQWLSHULOVDQJXHGHO*LXVWR´ “Il Messia insegnava sul monte ai discepoli a imitare Ormai, Procula, cerca consolazioni per la stanca mente; gli uccelli; anche le rondini da tutta la Galilea vengono ODVRODPHGLFLQDFKHWLJXDULVFHJLjGDWHPSRqSUHSDUDWD e in ranghi stretti vi assistono, come discepole innanzi al maestro, quel Cristo che hai visto affrettati a conoscerlo; con le ali librate, dappertutto coi piccoli becchi spalancati, Maria di Magdala piange perché impara ad amare vedendolo; ¿QRDFKHLO0DHVWURQRQOHFRQJHGDDO]DQGRDOFLHORORVJXDUGR il centurione per primo, spaventandosi allo scuotimento del monte, Dopo, su un altro monte, ahimè, ad un legno infame è appeso “veramente questi era Dio” grida e confessa il Cristo; il Maestro, mani e piedi inchiodato alla croce che Cristo ha vinto il sepolcro sono i Romani e con una corona di spine che l’augusta fronte ne penetra; ad attestarlo in mezzo all’arena, gettati alle pantere. si aprono tremende ferite; Gesù, ormai morente, L’Urbe è sorgente di fede: è necessario nella lotta cercarlo: ORVJXDUGRFKHODQJXHYROJH«L*LXGHLYHUJRJQRVDPHQWHVJKLJQD]]DQR a Roma, o Claudia, in eterno sta Cristo romano. $OORUDLOPRQWHWUHPzLOVROHVLHFOLVVzHDOO¶LPSURYYLVRXQD¿WWD nebbia calò; gli uccelli guadagnarono il nido. *** Solitaria invece volava triste la rondine di Galilea intorno alla croce e di continui lamenti l’aria riempiva; (JLjODQXRYDSULPDYHUDVLPDQLIHVWDYD$ULHWHEDOGDQ]RVRHFR]]DQWH e, all’improvviso, toccando al morente le secche labbra il lento gregge precedeva sotto la soglia del cielo; col piccolo becco, cercava di umettarle con l’acqua del Cedron”. la stella Giulia, brillando al di sopra delle alte case del Palatino, Claudia guarda con attenzione il ragazzo che sorride cogli occhi, DPPLFFDYDD)HERVPDQLRVRGLYHGHUH5RPD il quale racconta senza timidezza ed esitazione, ma sicuro e preciso; Le ragazze felici i sacri riti di Venere riprendono, sorridendo lo incalza: “che ne è stato della tua rondine concittadina?” piace portare la rosa intrecciata e dedicarsi ai cori; “Spesso lo chiedevo anche io: che è successo poi, madre, che ha fatto la la gioventù, pronta d’abitudine a vegliare alla dea, rondine?” tra sé, con voce più lieve, il canto di sera rinnova. E non più con le canzoncine, infatti, esortando, ciò mi spiegava: Ma a gara i ragazzi te, o rondine, messaggera di primavera “poi la rondine di Galilea per prima viene nell’Urbe, di sera celebrano in un quadro che ti riporta dipinta: portando con la primavera la festa di Pasqua, e un vecchio saluta “Viene la rondine – cantano – ora viene gioiosa la rondinella, che Cristo vuole che pascoli in eterno le sue pecore e i suoi agnelli; il candido ventre volgendo nel volo e il nero dorso; apri subito, chiavistello, chiavistello, balzando; PD¿JOLRPLRODQRVWUDURQGLQHDQFKHWHVDOXWD perché vuole che tu sia felice e la madre tu segua nei prati dormi Portiere? Orsù porta dolciumi, frutti e focacce, ove Gesù tra i gigli pascola i teneri agnelli”. pane tenero e un cestino di formaggio. 4XLWDFHHJOLRFFKLVLEDJQDQRGHOOHODFULPHFKHVRQRDI¿RUDWH (FFRLOOXRJRYXROHHVVHUHODVRJOLDGL*LDQRSDFL¿FDWR Poco dopo la donna: “ forse tua madre…” “è morta mia madre Siamo stati ingannati, ora invendicati ce ne andremo? Armi, armi, e ci sono qui pietre che stanno per terra”. GLODQLDWDQHOFLUFRGDJOLDUWLJOLGHOOH¿HUH´JULGD Intanto il ragazzo, da veste non adatta avvolto, ³2PDGUHGROFLVVLPDFRQYLROHQ]DVWUDSSDWDPL´ portava intorno una rondine vera in luogo di quella dipinta &KLSRWUHEEHULVSDUPLDUHODIROOHFUXGHOWjGL1HURQH e inneggiava al primaverile uccello e ai primaverili tepori. per il quale fu lecito sgozzare la madre mentre dormiva? Batte di continuo le ali la rondine legata alla piccola zampa, &RVuPXRLRQROHPDGULLUDJD]]LHOHFDVWHUDJD]]H quello, accarezzandola con la mano, con vaghe parole la trattiene. il servo col padrone e il galileo con il romano, “ O uccello viaggiatore – le dice – gioioso messaggero di primavera, ODFROSDGHLTXDOLIXDYHUUL¿XWDWRGLULQQHJDUH&ULVWR rondine, vaga ospite e compagna della primavera, Ci confermano e non so di quale dolcezza ci vincono perché sei timorosa? Sei stanca del volo o il cibo cerchi? le parole del santo vecchio, d’ispirazione divina colme. anche io ho un lungo viaggio e non ho croste di pane, 0DRUDWULVWHPHQWHQHULVXRQDODYRFH³)UDWHOOLODPHVVHqYLFLQD VWDPPLWUDQTXLOODSRYHUDURQGLQHFDOPDWLRSRYHUD´ oscure volute di fumo, folgori e terrore ci sovrasteranno; A poco a poco, accarezzandola, quell’uccello si calma, ULFRPSHQVLDQFKHPH±GLFH±&ULVWRFRQODVXDVDQWDFURFH GLTXDHGLOjLOFROORPXRYHGLTXDHGLOjSLJROD Questo è certo: i monti saranno polvere e triste rovina, ,OUDJD]]RSURVHJXHLOFDPPLQRGDYDQWLDOOHFDVHLQOXQJD¿ODGLVSRVWH LOFLHORSDVVHUjHVLDQQLHQWHUjODWHUUDGLVVROWD± invano una canzoncina intona, invano alle porte bussa; è parola di Cristo – ma le mie parole non passeranno”. LEDWWHQWLVRQRGLDFFLDLRDOO¶LQWHUQREDQFKHWWLÀDXWLHYLQL “Serbi nell’animo molte cose e per giunta grandi per un ragazzo, HEUDYRUDJD]]R´³6RQRXQUDJD]]RGLQRYHDQQL *** e nei pii incontri dei fratelli e delle sorelle bramo essere il primo, quando sorgono luminose le stelle. Ormai il sole al tramonto sull’estremo orizzonte trascorre, /uF¶qSDFHGROFHPHQWHFDQWDQRRSUHJDQRDEDVVDYRFH quando tu Claudia inviti il piccolo cantore a entrare in casa tua; tutti; le lucerne rischiarano e fumigano gl’incensi; quello entra esitante, colto dall’imbarazzo, con gli occhi elevati e con le palme rivolte al cielo prega sta in piedi col capo piegato su un lato, LOPDVVLPR3RQWH¿FH'LFHFKHqVXI¿FLHQWHXQDODFULPD con il piccolo braccio portato alle labbra, sola e vengono cancellate le colpe; anzi, anche lui, lo sai? HWLPLGDPHQWHFRQJOLRFFKLDVVDLJUDQGL¿VVDODSDGURQD Quando canta il gallo, piange; perché, dimmi, non so, perché?” guardandola dal basso: non gli esce parola di bocca. Ella è incerta: “Una volta …” ma l’immagine del marito le torna, Ma la donna osserva il ragazzo di un cencio rattoppato né, come prima, invano si affatica a mondarsi le mani; vestito, i piedi nudi e la magrezza delle guance; resta in silenzio, piangendo tra sé, e mentre cade una goccia ha qualcosa di triste e, sorridendo tra sé, di gentilezze all’istante il catino si riempie e all’orlo si colma. lo consola e, con il volto benevolo, gli offre Stupita grida al ragazzo: “per quale potenza degli dei GROFLIDFDFFHXYDVHFFDFRQ¿FKLIDUFLWL VHLJLXQWRTXL"2KTXDOHQXRYDJLRLDPLHVDOWD ³FLVRQRGXHURQGLQHOOH´±GLFH±³YHGRXQDVRUHOODFROIUDWHOOR Orsù, fa’ che la rondinella al nido che cerca ritorni; Ma dimmi ragazzino, perché vaghi da solo per Roma? ci aiutino gl’incontri dei fratelli e delle sorelle”. Da dove vieni? Infatti mi sembri troppo stanco”. /HSULPHVWHOOHEULOODQRODGGRYHSDUWHGHOOD¿QHVWUDqDSHUWD ³'LOj«´³GDGRYHGLOj"´³GRYH3RUWD&DSHQDJXDUGD viene sciolta e felice, con le ali librate, vola via il bosco …”. “Sento, dove Claudio un tempo relegò la messaggera di primavera; senza indugio anche tu, Claudia, i Giudei …; “ma schiavo della moglie mangiò il boleto”. ti affretti nella dolce notte a “vedere Pietro”, laddove ti accompagna il ³0DLRVRQRJDOLOHRHJDOLOHDqODURQGLQH´ ragazzo. 10 «ASCOLTA» N. 191 6HJQDOD]LRQLELEOLRJUD¿FKH

DANTE SERGIO, La comunicazione visiva dai dubbio la massima che egli attuava nella sua codici miniati agli incunaboli – Archivio del- vita, donando e donandosi nella carità di Cristo. la Badia di Cava, Area Blu Edizioni, Cava de’ Non ha fatto clamore la sua offerta gioiosa, ma Tirreni 2014, pp. 399, euro 45,00. questa rimane sempre il titolo più alto per meri- Natura e scopo del volume sono indicati tare la predilezione di Dio. Anche per noi. dall’autore nell’introduzione: “Questa pubblica- L. M. zione vuol essere un’occasione per i lettori di (dalla presentazione preposta al volume) accostarsi ai Codici miniati e ai primi libri stam- Nota – Chi desidera il volume sull’abate De pati con caratteri mobili o incunaboli. L’idea è Caro è pregato rivolgersi al Can. D. Giovanni nata dal desiderio di conoscere i contenuti dei Celia – Curia vescovile – 87018 San Marco manoscritti e di leggerli nel loro percorso storico, Argentano (Cosenza). Tel. 0984512059 - cell. QRQLQFKLDYHSXUDPHQWHSDOHRJUD¿FDPDTXDOH 3280128735. E-mail: [email protected] cammino diacronico che attraverso la scrittura, OHPLQLDWXUHHOH[LORJUD¿H HYLGHQ]LLPRGLGHO- La Divina – Cartoline della Costiera la comunicazione scritta e visiva propri di ogni $PDO¿WDQD Area Blu Edizioni, Cava de’ Tirreni epoca, e ne metta in luce i messaggi religiosi, 2014, pp. 269, euro 45,00. VFLHQWL¿FLHVWRULFLLQHVVLFRQWHQXWL´ Salerno in cartolina, Area Blu Edizioni, Cava Il volume risponde pienamente a questo de’ Tirreni 2014, pp. 285, euro 45,00. programma, risultando il primo esperimento di I due volumi sono presentati agli ex alunni tal genere condotto sul ricchissimo patrimonio vicini e lontani che possono appagare la loro conservato nella Biblioteca della Badia di Cava. curiosità e approfondire la conoscenza dei po- Primo punto fermo è il taglio divulgativo dell’o- sti della loro adolescenza. Splendida e ricca la pera con l’apertura al vasto pubblico. Verrebbe YHVWH WLSRJUD¿FD IRUPDWR [ FP FRQIH]LR- voglia di scomodare Dante del Convivio per dire ne cartonata di pregio, con incisione in oro sulla che il libro è destinato a “satollare migliaia”. copertina e immagine evocativa di una cartolina Il percorso seguito sembra il più opportuno. storica. Anzitutto il criterio antologico, sia nella scelta &HQWLQDLD OH FDUWROLQH ULSURGRWWH GDOOD ¿QH dei codici sia delle parti degli stessi. E la scelta dell’800 agli anni ’70. Il volume su Salerno si è sempre intelligente, perché risponde alle esi- chiude con una sequenza fantastica sull’attualità genze della innata curiosità, dell’attualità e della ginale: il monaco, il sacerdote, il professore, l’e- delle Luci d’Artista. HGL¿FD]LRQH &H Q¶q SHU SRUWDUH XQ HVHPSLR ducatore e il pastore della diocesi è visto come Un plauso all’ideatore e motore del progetto, anche per il clero: Isidoro di Siviglia avvertiva l’incarnazione dell’ideale del sacerdote descritto $OIRQVR3ULVFR¿JOLRGHOSURI0DULR SURIHVVRUH nel sec. VII che “episcopatusVLJQL¿FDODYRURH dal Concilio di Trento. Badia 1939-41/1943-63), passato dalla gestione non onore”. bancaria alla trasmissione di storia e di cultura. Senza dire che la “santità nascosta”, “gior- Notevole la capacità dell’autore, esperto do- L. M. FHQWHHSUHVLGHGLVHPSOL¿FDUHHVEULFLRODUHOD naliera”, fatta di “silenziosa fedeltà alla grazia di Dio” è alla portata dei cristiani comuni, che po- materia più ardua per farne pane per tutti. Senza ANTONINO CUOMO, Sorrento città tassiana, dire la puntigliosa tenacia nella soluzione di pro- trebbero invece scoraggiarsi dinanzi alla santità Nicola Longobardi editore, Castellammare di blemi, che avevano assillato e talora ingannato “clamorosa o spettacolare”. Stabia 2014, pp. 62. anche gli specialisti. In questa luce è facile rispondere all’interro- ,O YROXPHWWR q GHGLFDWR DO ¿JOLR 3HSSLQR Merito non di poco conto è quello di offrire ai JDWLYRGHOO¶$XWRUHFKHFKLXGHODELRJUD¿D³'RQ “per il suo quinto compleanno quale sindaco di lettori la lezione originale dal fascino impaga- Mauro beato?” Sì, se Dio lo vuole. Dio infatti può Sorrento”. Chi pensasse di accostarlo alla pro- bile. Se poi si tiene presente la grande varietà DPSOL¿FDUHODIDPDGLVDQWLWjHVXVFLWDUHOHFRQ- duzione occasionale, spesso priva di valore, si di argomenti, il piacere del lettore è senz’altro dizioni favorevoli alla causa del suo servo, pur sbaglia. In poche pagine l’autore è riuscito a moltiplicato. nell’assenza di fatti clamorosi nella sua vita. trattare in sintesi molti e interessanti argomenti: È costante nell’autore l’ammirazione e il ri- Non posso dimenticare la consegna che l’a- le celebrazioni tassiane dal 1895 al 1995, Tasso spetto per il materiale che presenta, in sintonia EDWH'H&DURPLDI¿GzGDOVXROHWWRGLGRORUH nella cultura croata, Tasso poeta delle crociate, con i grandi studiosi che hanno apprezzato i te- quando stavo per entrare in monastero nell’otto- rapporti di Tasso con Omero e Virgilio, Tasso po- sori raccolti e tramandati dai monaci. bre 1955, con le parole di S. Benedetto mutuate eta dell’unità d’Italia, Tasso e Sorrento. Davvero (OHJDQWH OD YHVWH WLSRJUD¿FD DUULFFKLWD GD da S. Paolo (2 Cor 9, 7): “Hilarem datorem diligit una piccola enciclopedia sul poeta sorrentino. PROWLVVLPH VSOHQGLGH IRWRJUD¿H FKH FRQVHQWR- Deus – Dio ama chi dona con gioia”. Era senza L. M. no al lettore una visita virtuale dell’archivio va- ria e coinvolgente. “Visita” attraverso il libro è la bella intuizione del prof. Paolo Cherubini, Vice Sabato 23 maggio 2015 anniversario, per ricordare e ringraziare Dio. Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, manife- Convengo ex alunni alla Badia 3. &KL LQWHQGH SDUWHFLSDUH DO SUDQ]R GRYUj stata in occasione della presentazione del libro prenotarsi telefonando alla Badia entro al Comune di Cava, che si riporta come icona YHQHUGu  PDJJLR 7HOHIRQR  VLJQL¿FDWLYD³'DQWH6HUJLRSUHQGHSHUPDQRLO 6DUjLOWHU]R&RQYHJQRGLDSSURIRQGLPHQWRLQ )D[ lettore e lo conduce all’interno della Biblioteca aggiunta al Convegno di settembre.  4XRWDSHULOSUDQ]RHXUR monastica, gli fa aprire i manoscritti e insegna a VXJJHUHLOQHWWDUHFRPHO¶DSHGDL¿RUL´ PROGRAMMA L. M. RUH,QFRQWURQHOODVDODGHOOHIDUIDOOH Seminaristi superstiti dell’alluvione ,QWURGX]LRQHGHO3$EDWH del 25 ottobre 1954 ERMANNO RAIMONDO, “L’Abate Santo” – Don 5HOD]LRQHGHOdott. Giuseppe Mauro De Caro O. S. B., Calabria Edizioni, invitati speciali all’incontro Battimelli, del Consiglio Diret del 23 maggio 2015 Soveria Mannelli 2014, pp. 238. tivo dell’Associazione, sul tema ,O SUR¿OR ELRJUD¿FR GHOO¶DEDWH ' 0DXUR 'H “Il valore della vita, mass media e Caro, disegnato da Mons. Ermanno Raimondo $GLQRO¿*LXVHSSH$UHQHOOD$QWRQLR$WWDQDVLR con pennellate sobrie e incisive, nasce da im- cultura dominante” Michele, Ciardi Michele, Comunale Antonio, menso amore per la sua terra di Cetraro. 'LVFXVVLRQH D’Angelo Giuseppe, De Luca Gaetano, Di Da questo amore sgorga, nella prima parte, &RQFOXVLRQLGHO3$EDWH &XQWR1LFROD)HROD)UDQFHVFR*HQWLOH1DWDOH la gratitudine ai Normanni, che donarono il terri- RUH3UDQ]RQHOUHIHWWRULRGHO&ROOHJLR Giannella Mario, Gifoli Antonio, Iuliano torio di Cetraro a Montecassino, e ai Cassinesi, Giacomo, Lista Antonio, Lo Schiavo Costabile, che impregnarono “la vita religiosa, civile e Nota organizzativa 0DLRQH 9LQFHQ]R 0DI¿D (WWRUH 0DWRQWL socio-economica” della cittadina calabrese dal 1. Il convegno è aperto agli ex alunni e amici Giuseppe, Morinelli Ugo, Ogliaroso Aniello, 1086 al 1834 con il messaggio benedettino della Badia e ai loro familiari. dell’ora et labora. Paolillo Alessandro, Paolillo Domenico, 2. Saranno presenti i seminaristi scampati 3LFFLULOOR )UDQFHVFR 3LQWR )UDQFR 6FDIIHR Dallo stesso amore nasce l’iniziativa di offri- DOO¶DOOXYLRQH GHO  RWWREUH  FKH re, in particolare ai concittadini, come frutto della 9LQFHQ]R 6FDUSD )XOYLR 6FDYDUHOOL $QLHOOR spiritualità benedettina, la “santità nascosta” del QRQ VRQR ULXVFLWL D LQFRQWUDUVL QHO ƒ Tanzola Bruno. VXRLOOXVWUH¿JOLR'0DXUR'H&DURLQPRGRRUL- «ASCOLTA» N. 191 11

Cronache

4 gennaio Rappresentato dai giovani del Millennio “Il miracolo del Natale”

³,QXQPRQGRDIÀLWWRGDXQDWHUULELOHFULVLHFR- nomica e da una spregiudicata lotta per gli inte- ressi individuali, la nascita di un bambino, guar- da caso proprio la notte di Natale, è la scintilla FKH ULDFFHQGH OD ¿DPPD GHOO¶DPRUH QHO FXRUH dei protagonisti”. È questa, in estrema sintesi, la trama della commedia “Il Miracolo del Natale”, andata in scena domenica 4 gennaio alle ore 18.30 nello splendido scenario dell’Abbazia Benedettina della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni. Per l’occasione, a trasformarsi in un vero è pro- prio teatro, con l’allestimento di un palco ad hoc, è stato l’ex refettorio del Collegio. Sul palcosce- nico, ad interpretare gran parte dei personaggi della commedia in tre atti scritta e diretta dal gio- vane Mario D’Amato, c’erano i ragazzi dello Staff de “Il Millennio apre le porte ai giovani”: Matteo Autunno, Rosario Avella, Giovanni Calenda, Laura Cardamone, Antonio Casciano, Fabio D’Amato, Valentino Di Domenico, Alda Germani, Paolo Germani, Antonio Lamberti, Pina Lodato, Alessandro Marzano, Manuela Pannullo e Anna Una scena della commedia rappresentata il 4 gennaio Russo. La commedia, che ha fatto ridere ed al con- ad ospitare la tanto apprezzata rappresentazio- sieme all’intera comunità monastica della Badia WHPSRULÀHWWHUHLQXPHURVLVSHWWDWRULSHUO¶HVWUH- ne teatrale (il 29 dicembre 2011 ed il 12 febbraio di Cava, ha esortato i ragazzi a proseguire nel ma attualità della vicenda messa in scena, è nata 2012) fu la sala del teatro dell’ex Collegio “San coltivare la passione per il teatro, manifestando proprio all’interno delle mura abbaziali tre anni Benedetto”. A volere fortemente la riproposizio- la piena disponibilità a continuare ad aprire loro fa, in occasione delle celebrazioni del Millennio ne della commedia all’interno dell’Abbazia è sta- le porte della Badia. della fondazione della Badia di Cava. All’epoca to il Padre Abate Michele Petruzzelli, il quale, in- Valentino Di Domenico

8 gennaio La comunità monastica a Bari Giovedì 8 gennaio 2015, alcuni membri del- Primo appuntamento è la celebrazione della naci visitano la tomba del Padre Mariano Andrea la comunità monastica si recano in gita a Bari. santa Messa, nella quale si loda e si ringrazia il Magrassi, monaco benedettino del monastero Partecipano: il P. Abate, D. Luigi, D. Raimondo, Signore per aver donato al suo popolo un santo di Genova, abate del monastero della Madonna D. Domenico e D. Massimo, ai quali si uniscono di così alto valore spirituale. della Scala di Noci e arcivescovo di Bari-Bitonto il dott. Giuseppe Battimelli, che partecipa a un Celebrata la santa Messa, comincia la visita dal 1977 al 1999. convegno nel capoluogo pugliese, e l’oblato se- guidata, che si estende anche alla cripta: il grup- Il P. Abate, a questo punto, vuole fare una colare Antonio Lamberti. po ha la possibilità di venerare la tomba di San visita a D. Antonio Talacci, il parroco della La partenza è alle 5,30 con due automobili, Nicola e di onorare una preziosa icona bizanti- sua adolescenza, e invita il gruppo a seguirlo. guidate una da D. Domenico e l’altra dall’oblato na, posta come pala d’altare. Durante la passeggiata, passano davanti alla Antonio. Nel lungo tragitto i due gruppi si incon- In seguito, passati dalla cripta alla basilica, chiesa di San Gregorio (che risale all’XI-XII se- trano a un motel per fare colazione, che viene P. Giovanni spiega la struttura del complesso colo) e al Castello svevo, ricostruito da Federico gentilmente offerta dal dott. Battimelli. monumentale in stile romanico che, con la sua ,,VXSUHFHGHQWLIRUWL¿FD]LRQLQRUPDQQHHEL]DQ- Giunti a Bari, prima tappa è la visita alla tomba facciata a capanna, gli archi a tutto sesto, il por- tine. D. Antonio offre al gruppo un’accoglienza di San Nicola, vescovo di Mira, nato verso il 260 tale e le bifore, è un capolavoro dell’architettura calorosa nella sua casa, che si presenta simile e morto verso il 335. La basilica di S. Nicola è un romanico-pugliese. a un museo. antico palazzo del catapano, che era il rappre- Terminata la visita della basilica di San Nicola, sentante civile e militare del governo bizantino continua a pag. 12 il P. Abate guida il gruppo a fare una passeggiata delle varie zone soggette all’impero. Dell’XI-XII D. Massimo Apicella per la città: benché faccia fred- secolo, è in stile romanico. D’altra parte, molti do, c’è un’atmosfera primaverile. sono i monumenti romanici conservati in Puglia, È dovere improrogabile un as- nei quali si riconoscono, a seconda che si tro- saggio della focaccia barese, of- vino sulla costa o all’interno, elementi lombardi o pisani, sempre contaminati con tratti orientali. ferta dal dott. Battimelli. Condotti Ma la particolarità della chiesa visitata è costi- sulla muraglia, i monaci contem- tuita dai matronei percorribili, cioè gallerie, in plano il mare vicino alla strada origine riservate alle donne, che corrono sulle principale. navate laterali affacciandosi sulla navata centra- Il gruppo si avvia, poi, verso la le e sono in grado di essere percorse. I pellegrini cattedrale dedicata all’Assunta, apprendono dal loro cicerone, P. Giovanni, dei che è un monumento romanico, domenicani custodi della basilica, che il grande come la basilica di San Nicola, protagonista della vicenda nicolaiana, Elia, aba- ma si distingue da essa per i te rettore di San Nicola e poi vescovo di Bari, matronei non percorribili; costru- è forse l’ispiratore dello stesso sacro furto delle ita tra il 1170 e il 1178, nei suoi ossa del Santo. A lui spetta probabilmente an- archivi è conservato un celebre che l’ideazione generale della basilica, carica di Exultet (rotolo miniato) anteriore VLJQL¿FDWLHPEOHPDWLFL al 1025. Scesi nella cripta, i mo- Monaci per le vie di Bari guidati dal P. Abate, barese doc 12 «ASCOLTA» N. 191

Cronache

LA COMUNITÀ MONASTICA A BARI continuazione da pag. 11

Dopo di che i turisti si dirigono per il pranzo a casa delle sorelle del P. Abate, ma prima ac- compagnano il dott. Battimelli presso la sede del convegno. Arrivati in periferia, fanno una sosta presso la scogliera per recitare l’ora Sesta: la splendida visione del mare e il profumo dell’ac- qua salina, rimandano alla bellezza di Dio e al sapore delle cose divine e aiutano a pregare meglio, nonostante il gelido vento che sferza gli oranti. Conclusa la preghiera, si rimettono in viaggio per raggiungere l’abitazione dei familiari del P. Abate. Accolti con grande amore, i monaci si mettono a loro agio e gustano le pietanze ol- tremodo gradite della cucina di Bari, in un’atmo- sfera del tutto familiare. Terminato il pranzo, i monaci salutano cor- dialmente la famiglia del P. Abate e ritornano stanchi alla Badia. Altro che avventura: è stata una giornata fantastica! D. Massimo Apicella La Basilica di S. Nicola, prima tappa della visita dei monaci della Badia “parlanti”. Anche alla Badia dove, pur nei pesan 18 marzo ti rimaneggiamenti moderni, è possibile ritrovare WUDFFHDI¿RUDQWLGHOOHVWUXWWXUHHGHOOHGHFRUD]LR Presentazione Atti del convegno di studi ni originarie dell’antico cenobio e della sua ba silica. E non si parla solo del prezioso pergamo tenuto alla Badia dal 15 al 17 settembre 2011 cosmatesco dell’abate Marino, originariamente a due rampe e oggi ricomposto come singolo am La presentazione, tenutasi a Salerno il 18 UDIIURQWDUHHVSHULHQ]HFRVuHWHURJHQHHSXUQHOOD bone, piuttosto di vere reliquie medievali quali le marzo del volume degli atti del convegno in comune militanza sotto la Regola benedettina, ODVWUHGLXQDUDI¿QDWDLVFUL]LRQHHSLJUD¿FDLQHVD ternazionale per il millenario della Badia, ha lo iato risulta evidente. Né si possono minima metri, posta ab origine all’ingresso interno del visto tutti i relatori concentrarsi su un’afferma mente raffrontare le storie di Paolo Diacono o monastero, a delimitare lo spazio riservato ai sa- zione conclusiva e peraltro marginale di Paolo le cronache di Leone Marsicano con gli scarni pientes del coetus monachorum. Quest’epigrafe, 'HORJX FXL IX DI¿GDWR LO ELODQFLR VXL ULVXOWDWL Annales cavenses. I cinquecento anni di storia ricostruita integralmente da Chiara Labert grazie dei lavori, per il quale “ - VRWWRLOSUR¿ORGHOODSUR JLj YLVVXWL GDO FHQRELR FDVVLQHVH QRQ SRVVR ad una trascrizione settecentesca, nucleo del la duzione letteraria e artistica, le numerose inda- no costituire uno specchio di confronto per un pidario in via di realizzazione, documenta, nelle gini presentate al Congresso danno un risultato giovane monastero, nato nel primo ventennio sue analogie con una coeva iscrizione francese, d’insieme piuttosto deludente”. dell’XI secolo in un contesto radicalmente di Singolare è stato il focus, cui è stato sottopo verso da quello di S. Benedetto nel 529. UDI¿QDWLULPDQGLOHWWHUDULDOOD%DGLDGL&DYDJLj  sotto l’abate Pietro. sto questo passaggio, pur secondario, nel con Del resto, trovare le tracce delle forme origi testo del contributo “Inchiesta su un successo narie in cui si espresse la produzione artistica di Persuasione che si rafforza nell’intervento di Aceto, laddove le sue sollecitazioni mirano a monastico”, che ben esprime invece l’orienta Cava è impresa ardua, ma non destituita di pos mento della medievistica prevalente innanzi VLELOLWjÊTXDQWRKDDIIHUPDWRFRQFRQYLQ]LRQH ULFRVWUXLUHDQFKHLQFKLDYHGLLSRWHVLO¶LQÀXHQ alla nascita e alla rapida espansione del modello Peduto, che da archeologo considera le pietre za che l’arte della miniatura, ben espressa nei monastico rappresentato dalla Badia di Cava nei manoscritti raccolti progressivamente nella bi secoli XI e XII. EOLRWHFDGL&DYDDOGLOjGHOODVWHVVDTXHVWLRQH È stato questo l’abbrivio che il moderatore dell’esistenza o meno di uno scriptorium caven dell’incontro, Gerardo Sangermano, ha voluto se, ha esercitato sulla futura produzione artisti dare alla presentazione salernitana, seguito da ca. E, se per il periodo angioino è operante a Claudio Azzara, il cui intervento si è focalizzato Cava Tino di Camaino, non si può escludere per sulle ragioni politiche del successo della giova O¶HWj SUHFHGHQWH XQ DQDORJR LQWHUHVVH SHU O¶DU ne congregazione cavense, nel contesto della ri WHQRQGLVJLXQWRGDOODFDSDFLWjGLDFFXPXORGL IRUPDGHOOD&KLHVDHQHLUDSSRUWLFRQOHDXWRULWj oggetti preziosi, codici miniati in primis, il cui locali, laiche ed ecclesiastiche. LPSDWWRqGHVWLQDWRDQRQHVDXULUVLLQXQ¶DWWLYLWj Una possibile spiegazione, sulla scorta dei di mero collezionismo. contributi presenti nel volume, è che Cava s’in Le conclusioni dell’incontro salernitano non serisce nel corpo del complesso sistema delle sono dissimili nella sostanza da quanto afferma giurisdizioni medievali senza crearne, almeno nel volume lo stesso Delogu, che vede nei risul all’inizio, una sua propria, ma interagendo con tati della ricerca un punto di partenza piuttosto quelle esistenti. che un punto di arrivo, volto a validare le ragio Tuttavia, “la confutazione” a Delogu non ni del “grande momento di splendore” anche in poteva che essere affrontata sul crinale propria raffronto alla successiva evoluzione, decadenza mente artistico e letterario. E qui sono risultati compresa. particolarmente incisivi gli interventi di Paolo Resta ferma la convinzione che il volume, 3HGXWR H GL )UDQFHVFR $FHWR PLUDWL DOOH DF curato da Maria Galante, Giovanni Vitolo e TXLVL]LRQLGHOFRQYHJQRLQWHPDGLFDSDFLWjGL Giuseppa Zanichelli, “Riforma della Chiesa, Cava di esprimere una sua impronta anche in esperienze monastiche e poteri locali. La Badia ambito culturale. Il naturale termine di compa di Cava nei secoli XI e XII” costituisca per la razione resta la coeva Montecassino che proprio ricerca a venire un riferimento essenziale per gli nel secolo XI, sotto l’abbaziato di Desiderio, studi in materia. raggiungeva la sua acme culturale e politica. A Nicola Russomando «ASCOLTA» N. 191 13 Notiziario 1° dicembre 2014 – 22 marzo 2015

Guido (V ginnasio), Dario e Giovanna. Dopo aver Dalla Badia conseguito la laurea in economia e commercio, 1° dicembre – Nel primo pomeriggio giunge ha ottenuto la cattedra di diritto amministrativo il P. D. Paolo Lemme, Priore dell’Abbazia di all’Università Federico II di Napoli. Madonna dei Miracoli, per predicare gli esercizi spirituali alla comunità, cominciando con la pri- 24 dicembre – Alle 8,30 si svolgono le funzio- ma meditazione alle 16. ni della vigilia di Natale: recita di Terza nel coret- to, da dove si va in processione nel capitolo, nel 6 dicembre – Il P. D. Paolo presiede la Messa quale si dà l’annunzio del Natale in latino nelle delle 7,30 e tiene l’omelia a conclusione degli tradizionali melodie gregoriane. Segue lo scam- esercizi spirituali. bio degli auguri natalizi tra i monaci. L’avv. Mario Putaturo Viscido di Nocera, Auguri anche da parte di ex alunni e ami- Presidente onorario aggiunto di Cassazione, ve- ci. Apre la giornata il dott. Gennaro Pascale nuto per porgere gli auguri al P. Abate e alla co-  LQVLHPHFRQLO¿JOLR0DUFRSRUWDQRQ munità per le prossime feste, dona alla Biblioteca solo gli auguri natalizi alla comunità ma anche la altri documenti e altri libri, che si aggiungono al gioia della laurea in medicina di Marco, conse- dono dell’archivio di famiglia. guita all’Università Cattolica del Sacro Cuore in Il Card. Crescenzio Sepe ha nominato il P. Abate Delegato Roma con il massimo dei voti e la lode. Segue il 7 dicembre – Alla Messa domenicale parteci- per la vita consacrata della Conferenza Episcopale Campana dott. Raffaele Parziale (1996-99) con la moglie pa, tra gli altri, il giornalista Nicola Russomando Ilaria, avvocato, i quali risiedono a Parma, dove presentazione del libro di Dante Sergio La comu- (1979-84). Raffaele compie la specializzazione in radiolo- nicazione visiva dai codici miniati agli incunaboli Il prof. Domenico Pecora (1944-46), con il gia sulle orme del padre. – Archivio della Badia di Cava. Intervengono: il ¿JOLRIDXQDYLVLWDDOOD%DVLOLFDTXDQGRJLjVRQR Alle 17,30 si celebrano in Cattedrale i Vespri scese le tenebre, sicuro di non essere distur- P. Abate Petruzzelli, il prof. Paolo Cherubini, il solenni presieduti dal P. Abate. bato da visitatori. Non dimentica il legame di prof. Dante Sergio, Gerardo Di Agostino, am- Alle 19 si porta in chiesa processionalmente Perdifumo, suo paese, con la Badia né i grandi PLQLVWUDWRUHGHOOD*UD¿FD0HWHOOLDQD0RGHUDWRUH la statua settecentesca del Bambino, al canto di Abati del suo tempo D. Ildefonso Rea e D. Mauro il prof. Alfonso Amendola, docente nell’Uni- “Tu scendi dalle stelle”. Nella gara di… umiltà nel De Caro. versità di Salerno. cedere l’onore di portare il Bambino (per tradizio- ne spettante al più giovane), è il P. Abate che si 8 dicembre – Solennità dell’Immacolata. Alle 19 dicembre – Splendida giornata. Il titolare prende il compito. 11 il P. Abate presiede la Messa solenne e tie- della ditta Andrea Mascioni e il tecnico Gabriel Alle 23 si inizia la processione dei concele- ne l’omelia. Immancabile Nicola Russomando Marchi rimuovono dal centro del coro l’ingom- EUDQWL GDOOD VDJUHVWLD DO FDQWR GL ³$GHVWH ¿GH- (1979-84), il fedele delle grandi occasioni. brante consolle ausiliaria e ne collocano un’altra les” eseguito dalla corale. Il Mattutino si inizia molto piccola in posto adatto. con il noto invitatorio in latino “Christus natus est 9 dicembre – Il nostro P. Abate D. Michele In serata i bambini della scuola elementare di pro nobis”. La Messa comincia alle 24 in punto, Petruzzelli si reca a Napoli da S. Em. il Card. S. Vito, gestita dalle Suore della Carità, tengo- quando il P. Abate intona il “Gloria”. Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli e no un concerto di canti natalizi, diretto da Adolfo La chiesa non è affollata come nel passato, Presidente della Conferenza Episcopale Avagliano. né si può addurre come motivo il cattivo tempo &DPSDQD FKH JOL DI¿GD O¶LQFDULFR GL 'HOHJDWR o il freddo eccessivo: non piove e la temperatu- per la vita consacrata nell’ambito della CEC. 21 dicembre – Al termine della Messa do- ra esterna è sui 10 gradi. Non molti gli ex alun- menicale gli ex alunni Vittorio Ferri (1962-65) ni: il diacono prof. Antonio Casilli (1960-64), 11 dicembre – “Ascolta” di Natale è pronto in e Francesco Romanelli (1968-71) anticipano l’organista Virgilio Russo (1973-81) e Marco WLSRJUD¿D'RSRDQQLGLYLWDSHUODSULPDYROWD gli auguri alla comunità monastica per “donarsi” Lo Schiavo (1972-73), venuto da S. Marco di il periodico non è “lavorato” alla Badia: allesti- FRPSOHWDPHQWHQHOOHSURVVLPHIHVWHDL¿JOLFKH Castellabate. PHQWRHVSHGL]LRQHVRQRDI¿GDWLDOODWLSRJUD¿D risiedono lontano da Cava. Il prof. Stefano D’Alfonso (1984-85) dopo 25 dicembre – Alle 11 il P. Abate presiede la  GLFHPEUH ± /D WLSRJUD¿D SURYYHGH DOOD quasi trent’anni ritorna, con animo grato, per far 0HVVDVROHQQHHDOOD¿QHLPSDUWHODEHQHGL]LRQH spedizione di “Ascolta” consegnandolo alle conoscere la Badia alla moglie e ai tre rampolli: papale con annessa indulgenza plenaria. Poste di Salerno. E pensare che diversi amici, a cominciare dal Presidente avv. Antonino Cuomo, lo riceveranno dopo due mesi e oltre!

14 dicembre – Si tiene in monastero il ritiro aperto a tutti, con la partecipazione di una quin- dicina di persone. Si inizia alle 8 con le Lodi e si termina in serata.

18 dicembre – Una limpida giornata di sole. Nella tarda mattinata il prof. Paolo Cherubini, Vice Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, fa un salto in Biblioteca per un rapido saluto. Oggi viavai di ex alunni. Il dott. Piergiorgio Turco (1944-47) ricorda il suo Rettore D. Mauro De Caro e l’amicizia fraterna con D. Michele Marra e con i monaci di Noci, entusiasmando- si ancora per l’incontro sereno e incancellabile con P. Pio da Pietrelcina. Inattesa la comparsa di Chiara Gasparini (1991-98), accompagna- WD GDO ¿GDQ]DWR VWDWXQLWHQVH OD TXDOH ULYHGH la Badia con grande emozione. È in giro per il mondo per completare il suo dottorato, che le comporta l’apprendimento di varie lingue, anche orientali. L’ing. Umberto Faella (1951-55), in- vece, ritorna per seguire il suo progetto di am- pliamento della Biblioteca, fermo per la ben nota crisi economica. Nel pomeriggio si tiene al Comune di Cava la Sorpresa la mattina del 31 dicembre: la Badia sotto la neve 14 «ASCOLTA» N. 191

Tra amici e oblati, numerosi ex alunni porgo- QRJOLDXJXULDO3$EDWHHDOODFRPXQLWjDOOD¿QH della Messa: dott. Giovanni Russo (1946-53), ing. Umberto Faella (1951-55) con la signora, Benito Trezza (1957-58), Cesare Scapolatiello  FRQJOLDXJXULDI¿GDWLJOLGDOSDGUHFDY Giuseppe, Ulisse Manciuria (1978-83), Nicola Russomando (1979-84), dott.ssa Marina De Angelis (1998-00) in compagnia della madre. Naturalmente sono al loro posto il diacono prof. Antonio Casilli e l’organista e direttore della co- rale Virgilio Russo.

26 dicembre – Michele Cammarano (1969- 74), trascorrendo una breve vacanza a Corpo di Cava insieme con la mamma, viene a porgere gli auguri alla comunità e a parlare del suo lavoro come bancario nel viterbese. Non nasconde che dal suo posto privilegiato tocca con mano la crisi generale che stenta ad allontanarsi. Alle 18,30 si tiene in Cattedrale un concerto di un gruppo salernitano ispirato al Natale.

30 dicembre – Il dott. Ugo Senatore (1980- 83), sceso dal nord per una breve vacanza, por- ta gli auguri alla comunità con le ultime notizie che lo riguardano: ha conseguito una ulteriore abilitazione all’insegnamento (diritto ed econo- mia), anche se, per motivi pratici, preferisce ri- Il 4 gennaio i giovani dello staff del Millennio rappresentano la commedia “Il miracolo del Natale”. manere segretario amministrativo in una scuola di Roncade (Treviso). 6 gennaio – Solennità dell’Epifania. Alle 11 Oggi si iniziano due lavori in Badia. La ditta presiede la Messa il P. Abate. Presente sempre ICORES, di Pozzuoli, deve compiere riparazioni 31 dicembre – Al mattino si trova la sorpresa una rappresentanza di ex alunni: diacono prof. urgenti alle terrazze del Collegio e la ristruttura- della neve, che ha raggiunto un certo spessore. Antonio Casilli (1960-64), organista Virgilio zione della camerata dell’ex Collegio soprastan- Tutta la giornata è molto fredda con temperatura Russo (1973-81) e Nicola Russomando te l’archivio che è stata annessa alla Biblioteca. sullo zero. Per la neve e il gelo sulle strade la (1979-84). Invece la ditta “Free Life” attende a collegare alla Badia è isolata. Alle 19,30, al canto dei Vespri e Alle 17 si celebrano in Cattedrale i Vespri so- centrale Enel il Seminario ristrutturato, anche se del “Te Deum”, si costata l’assenza completa di OHQQLSUHVLHGXWLGDO3$EDWH$OOD¿QHKDOXRJR non completato. oblati e corale. Dopo cena i monaci si concedo- la solita processione con il Bambino attraverso no una tombolata, conclusa con lo scambio degli la navata della sagrestia e quella centrale. Ai 28 gennaio – Giornata fredda, come ci si auguri per il 2015. piedi della gradinata del presbiterio c’è il bacio aspetta nei giorni della merla. del Bambino da parte della comunità e dei fedeli. 1° gennaio – Alle 11 il P. Abate presiede la La processione prosegue attraverso la sagrestia 29 gennaio – L’ing. Giuseppe Zenna (1960- Messa concelebrata, dopo la quale ex alunni e ¿QRDJOLDSSDUWDPHQWLDEED]LDOLFRQLO3$EDWH 64 e prof. 1976-81) compie una visita ai padri. amici della Badia si portano in sagrestia per por- in piviale che porta il Bambino, al canto del “Tu Comunica che, lasciata la scuola, si dedica alla gere gli auguri di buon anno. Tra gli ex alunni no- scendi dalle stelle”. Si conclude la cerimonia con libera professione e si concede più vacanze nel tiamo: avv. Giovanni Russo (1946-53), Benito la parola e la benedizione del P. Abate. Cilento. I ricordi vanno alla severissima scuola, Trezza (1957-58), avv. Gerardo Del Priore quando alla maturità classica risultò maturo a lu- (1963-66), Luigi D’Amore (1974-77), Nicola 8 gennaio – Il P. Abate e la maggior parte del- glio insieme con un altro compagno. Russomando (1979-84), Giuseppe Trezza la comunità compiono una gita a Bari, di cui si (1980-85), oltre gli “addetti ai lavori”: il diacono riferisce a parte. 31 gennaio – Nella visita della Badia di au- prof. Antonio Casilli (1960-65) e l’organista In monastero si svolge tutto regolarmente, a torità incontriamo, tra le guide, il prof. Franco Virgilio Russo (1973-81). FRPLQFLDUHGDOODFHOHEUD]LRQHGHOO¶XI¿FLRGLYLQR Bruno Vitolo, già docente della Badia negli anni Fa ancora freddo e le temperature nella gior- anche con due soli monaci. 1972-74. nata si aggirano tra uno a quattro gradi. 11 gennaio – Si celebra la festa del Battesimo 1° febbraio – Comincia febbraio, ma sembra 2 gennaio – Andrea Canzanelli (1983-88), del Signore. Il P. Abate presiede la Messa per marzo: si alternano nuvole, sole, pioggia, gran- venuto da Verona a trascorrere il Natale in fa- DPPLQLVWUDUHLOEDWWHVLPRDOSLFFROR3DROR¿JOLR dine e pioggia con il sole. miglia, viene a porgere gli auguri alla comunità di Manuela Casilli e di Ermanno Santoro. Il bim- monastica. Dopo la professione temporanea tra bo è nipote del diacono prof. Antonio Casilli 2 febbraio – Per la festa della Presentazione i Padri Stimmatini, ha iniziato gli studi teologici al  FKHGDPROWLDQQLVYROJHO¶XI¿FLRQHOOD del Signore alle ore 18 il P. Abate presiede la Seminario di Verona. Cattedrale della Badia. Naturalmente è presen- Messa con la benedizione delle candele, che si te la zia del piccolo dott.ssa Barbara Casilli tiene nella sala d’ingresso della Badia. 3 gennaio – Il prof. Gianrico Gulmo (1965- (1987-92). I consiglieri regionali on. Giovanni Baldi e 69), impedito dal freddo glaciale e dal ghiaccio Visitano la Badia un gruppetto di giovani ex on. Luigi Cobellis, la dott.ssa Angela Pace, sulle strade nei giorni scorsi, si affretta a portare alunni: dott.ssa Mariantonia Villano (1996- Commissario Straordinario dell’E.P.T. di Salerno, gli auguri di buon anno come ex alunno e oblato 00), Vincenzo Sansone (1996-01) e Mariano il Commissario Straordinario AST arch. Carmine della Badia. Di Leo (1996-02). Salsano e il Direttore dott. Mario Galdi incon- trano il P. Abate per proporgli i concerti da te- 4 gennaio – Presiede la Messa il P. Abate. 14 gennaio – Il dott. Piergiorgio Turco (1944- nere nell’anno alla Badia. Presente anche il M° È presente un nutrito gruppo della parrocchia di 47) con la signora Marina fa visita al P. Abate. Andrea Pontarelli, direttore artistico. Flocco (Napoli), che trascorre la giornata nella Oltre a ricordare il loro matrimonio benedetto Badia e usufruisce delle meditazioni del P. Abate. nell’Abbazia di Noci dal P. Abate D. Giovanni 3 febbraio – Domenico Ferrara (1957-62) Dopo la Messa l’avv. Gaetano Ciancio Ceci, indugia con malcelata commozione sulla viene per rinnovare l’iscrizione all’Associazione (1981-86) saluta i monaci, dando notizie del fra- sua “missione” di diciannove anni in Africa (gli con la generosità che gli è propria. Anche se è tello Mauro, pure ex alunno, che gestisce l’azien- indigeni lo chiamavano “Padre”!) e sulle persone nonno, offre la piena collaborazione in opere di da di famiglia. della Badia che hanno segnato profondamente bene, come al Santuario di S. Francesco e S. Alle 18,30 i giovani del Millennio rappresenta- la sua vita. Antonio di Cava. no la commedia “Il miracolo del Natale” nel refet- torio del Collegio, opportunamente allestita con il 26 gennaio – Nel primo anniversario della 5 febbraio – Imperversa il maltempo, come palco. Se ne riferisce a parte. benedizione abbaziale il P. Abate presiede la d’altronde in tutta la Campania. Messa e tiene l’omelia al solito orario feriale Il P. Abate si reca alla Provincia con il geom. 5 gennaio – Per i Vespri giunge il dott. Luigi delle 7,30. Presenti solo pochi informati, come Raffaele Cesaro per trattare dell’utilizzo dei resi- Gravagnuolo, già sindaco di Cava, per trascor- il dott. Giuseppe Battimelli (1968-71) e pochi dui dei fondi del Millennio. rere due giorni in monastero. oblati. «ASCOLTA» N. 191 15

8 febbraio – Dopo la Messa si presentano 5 marzo – Giornata di vento, che aumenta a salutare la comunità i due salernitani dott. nella notte. Piergiorgio Turco (1944-47) e dott. Giuseppe De Maffutiis (1943-48), che si ripromettono di 6 marzo – Ancora giornata di forte vento, che ritornare a godersi la Messa della Badia (l’inte- YHUDPHQWHÀDJHOODWXWWDO¶,WDOLD VDQRQqGLI¿FLOHGDOPRPHQWRFKHDELWDQRQHOOR Ritorna Antonio Palumbo (1991-95), alla stesso palazzo). ricerca dei ricordi del suo tempo di Collegio, Eugenio Milano (1982-87), venuto da Roma, percorrendo persino i sentieri nei pressi del dove lavora, nella sua Cetara, fa un’affettuosa monastero, nonostante il vento forte e il freddo. rimpatriata alla Badia, godendosi la conversazio- Gestisce l’attività commerciale della famiglia. ne di D. Alfonso, responsabile del Semiconvitto del suo tempo. 7 marzo – Alle 18 il P. Abate celebra una Messa 9 febbraio – Nella notte la temperatura è sce- LQVXIIUDJLRGL0DXUR$PDELOH¿JOLRGHOO¶H[DOXQ- sa sullo zero, come testimonia il gelo. La giornata no dott. Ugo (1929-34) e nipote dell’avv. Mario è fredda e ventosa e a tratti nevica. Nel Comune Amabile (1927-29). Partecipano molti familiari e di Cava le scuole sono chiuse per ordinanza del parenti. Sindaco, indotto dalle previsioni meteorologiche FKHVHJQDODYDQRGLI¿FROWjGHULYDQWLGDOOHEDVVH 12 marzo – Mezza giornata alla Badia senza temperature e dal vento forte. In realtà la tempe- Il Card. Francis Arinze, ospite della Badia il 14 e 15 corrente, che viene tolta dalle 9 alle 17 per con- ratura si aggira su un grado e solo nel pomerig- marzo, partecipa alla ricreazione con la comunità sentire lavori ai quadri elettrici. gio sale di poco. monastica 21 febbraio – Si festeggiano gli ottanta anni 13 marzo – Capricci del quadro elettrico: di D. Luigi Farrugia, originario di Malta, soprat- DOO¶XI¿FLRGLYLQRGHOODPDWWLQDYDYLDODFRUUHQWH tutto con la preghiera durante la Messa. Festa costringendo a continuare a lume di candela e anche a pranzo, con la torta dalle 80 candele, GLTXDOFKHSLOD9LHQHLQPHQWHLOYHFFKLR³XI¿FLR delle tenebre” della Settimana Santa. immortalata dall’intervento del fotografo Angelo Tortorella. 14 marzo – Alle 12 giunge S. Eminenza il Un numeroso gruppo della parrocchia di S. card. Francis ArinzeRVSLWHGHOOD%DGLD¿QRD Mauro di Casoria, guidato dal parroco D. Mauro, domani, dovendo ricevere al Comune di Cava la trascorre alla Badia la giornata di ritiro spirituale, cittadinanza onoraria. Partecipa agli atti comuni che il P. Abate anima con le sue meditazioni. della comunità, compresa la ricreazione. Alla ce- rimonia che si tiene al Comune partecipa anche 22 febbraio – Dopo la Messa delle 11 si pre- il P. Abate. senta per un veloce saluto Enrico Alfano (1971- 75), funzionario del Provveditorato agli studi di 15 marzo – Il card. Arinze prende parte alla Salerno. SUHJKLHUD GHL PRQDFL GDOO¶8I¿FLR GHOOH /HWWXUH alle Lodi, mentre per la Messa è invitato al 24 febbraio – Il dott. Gianluigi Viola (1978- Duomo di Cava. Ritornato da Cava, partecipa 81), lasciando per poco il suo lavoro di coordina- con i monaci a Sesta e al pranzo, dopo il quale mento nella sua farmacia, viene a salutare i suoi ringrazia e saluta la comunità. vecchi maestri. Il discorso scivola sullo zio Card. Dopo la Messa domenicale alcuni ex alunni Antonio Quarracino, già Arcivescovo di Buenos salutano il P. Abate e la comunità: il dott. Angelo Aires, cugino di sua madre dott.ssa Elisa Penza. Pinto (1974-79), urologo all’Ospedale di Vallo della Lucania, ha condotto la moglie e i ragazzi 1° marzo – Si tiene la giornata in monastero Clara (I anno scuola superiore) e Domenico (I aperta a tutti. Intervengono circa una dozzina di media) a conoscere la Badia; Catello Allegro giovani, quasi tutti del gruppo “Il Millennio apre (1971-79), venuto apposta per incontrare il le porte ai giovani”. Per loro presiede la Messa suo caro commilitone di Collegio Angelo Pinto; il P. Abate. Vittorio Ferri (1962-65), alle prese con la pre- parazione di un incontro dei suoi compagni di li- D. Luigi Farrugia ha festeggiato gli 80 anni 4 marzo – Il P. Abate presiede la Messa per ceo nel 50° della maturità; Nicola Russomando il 21 febbraio la festa di S. Pietro vescovo e terzo Abate della (1979-84), venuto a trattare del prossimo nume- Badia. ro di “Ascolta” come colonna della redazione. 10 febbraio – Il P. Abate presiede la Messa per la festa di S. Scolastica e tiene una breve omelia.

12 febbraio – Il Comune di Cava, per motivi di sicurezza, fa tagliare alberi e arbusti dalla parete che da Corpo di Cava sovrasta il piazzale della Badia.

14 febbraio – Per la festa dei Santi Cirillo e Metodio, Compatroni d’Europa, presiede la Messa il P. Abate, che tiene una breve omelia.

16 febbraio – Nel pomeriggio sono presen- ti in Cattedrale molti militari per una cerimonia durante la quale viene loro consegnato dal cap- pellano militare un attestato di benemerenza del Patriarca cattolico di Gerusalemme.

17 febbraio – Festa di S. Costabile. Il P. Abate presiede la Messa e tiene una breve omelia. Dopo i Vespri il P. Abate compie una escur- sione al Monte Crocella con i monaci più giova- ni. La salita risulta faticosa per gli scalatori che non seguono il sentiero, ma prendono di petto la collina.

18 febbraio – Mercoledì delle Ceneri. È una bella giornata di sole. Alle 8,30 la comunità com- pie i riti propri per l’inizio della Quaresima. Alle Gli ottant’anni di D. Luigi consentono alla comunità di esporsi all’obiettivo. Da sinistra: D. Raimondo Gabriele, D. Massimo 18 il P. Abate presiede la Messa con la benedi- Apicella, P. Abate D. Michele Petruzzelli, D. Luigi Farrugia, D. Domenico Zito, D. Leone Morinelli, D. Gennaro Lo Schiavo, zione e l’imposizione delle ceneri. D. Alfonso Sarro. I borghesi a sinistra sono l’aspirante Antonino Lo Piparo e l’oblato secolare Antonio Lamberti. 16 «ASCOLTA» N. 191

18 marzo – Alle 17,00, presso il Convento dell’Immacolata dei Padri Cappuccini di Salerno, Segnalazioni Lauree ha luogo la presentazione del volume degli Atti del convegno di studi tenuto alla Badia dal 15 21 ottobre 2014 – A Roma, presso l’Universi- al 17 settembre 2011. Se ne riferisce a parte. tà Cattolica del Sacro Cuore, con il massimo dei voti e la lode, in medicina, Marco Pascale¿JOLR Per la Badia vi partecipano il P. Abate D. Michele del dott. Gennaro (1964-73). Petruzzelli e il P. D. Leone Morinelli. 16 febbraio – A Salerno, in lettere classiche, Stefania Carleo, ¿JOLDGHOSURI*LRYDQQL SURI 19 marzo – Solennità di S. Giuseppe. Il P. 1984-05). Abate presiede la Messa alle 7,30 e tiene l’ome- lia. È presente il dott. Giuseppe Battimelli, me- dico della comunità, al quale i monaci porgono gli In pace DXJXULGLEXRQRQRPDVWLFRDOOD¿QHGHOOD0HVVD 22 ottobre 2014 – A Desenzano del Garda, 20 marzo – Dalle 8,30 alle 9,30 anche in mo- il geom. Luigi Marrone (1949-51), fratello di nastero c’è qualcuno col naso all’insù a osserva- Gianfranco (1971-72). 18 dicembre – A Pozzuoli, il rev. D. Gianni re l’eclissi di sole, che rassomiglia ad una luna De Caroli (prof. 1988-93). calante. Fortunati gli osservatori per la giornata 16 gennaio – A Pagani, il dott. Mario chiara e senza nuvole. Il dott. Giuseppe Battimelli ricevuto dal Papa nel Concilio (1958-64). Con un gruppo di visitatori provenienti da 70° della fondazione dell’AMCI 19 gennaio – A Casal Velino, la sig.ra Campobasso c’è il rag. Antonio Farina (1952- Rachele Morinelli ved. Nastro, sorella dell’ing. 55), il quale mostra con soddisfazione gli attesta- Dino (1943-47) e di D. Leone Morinelli. ti dei premi riportati nel Collegio della Badia, con Al termine dell’XI Congresso Nazionale della 8 febbraio – A Salvitelle, il sig. Sebastiano WDQWRGL¿UPDGHOO¶$EDWH'0DXUR'H&DURHGHO SIBCE (Società Italiana di Bioetica e Comitati Addesso (1956-61). Rettore D. Eugenio De Palma. Lascia l’indiriz- Etici), il dott. Giuseppe Battimelli (1968- 21 marzo – A Salerno, il dott. Francesco zo di Campobasso con l’intenzione di iscriversi 71) è stato eletto Vice Presidente nazionale. Fimiani (1945-49/1952-53), padre della dott.ssa all’Associazione. Oltre a ricoprire la carica di vice presidente na- Francesca (1990-95) e di Davide (1986-91). zionale dell’AMCI e presidente della sezione 21 marzo – Pare che la primavera cominci GLRFHVDQDGL$PDO¿&DYDDOFDURDPLFRqVWDWD Collaboratori davvero con una giornata abbastanza soleggia- DI¿GDWD  TXHVWD QXRYD YLFH SUHVLGHQ]D VHJQR Per questo numero hanno collaborato con la ta e tiepida. che ha le spalle buone. La SIBCE è un’importan- redazione: Giuseppe Battimelli, Valentino Di La festa di S. Benedetto è un tantino in tono WHVRFLHWjVFLHQWL¿FDFKHVLLVSLUDDLYDORULGHOOD minore per l’assenza del P. Abate che di prima cultura personalista e a cui aderiscono illustri Domenico e Nicola Russomando. mattina si reca a Napoli, dove si svolge la visita GRFHQWLXQLYHUVLWDUL¿ORVR¿PHGLFLHELRHWLFLVWL pastorale di Papa Francesco. Alle 11 la Messa concelebrata è presieduta *** QUOTE SOCIALI da D. Leone, che tiene l’omelia. Vi partecipano Il prof. Antonio Ruggiero (1981-86), i membri del Consiglio Direttivo dell’Associazio- Pediatra presso il Policlinico Gemelli di Roma, Le quote sociali vanno versate sul ne ex alunni: presidente avv. Antonino Cuomo, ha ricevuto dalla Regione Basilicata il premio c.c.p. n. 16407843 intestato a: prof. Domenico Dalessandri, dott. Giuseppe ³/XFDQLQHOPRQGR´SHUPHULWLVFLHQWL¿FL$GPD- Battimelli, prof. Antonio Ruggiero, dott.ssa iora! Barbara Casilli. Presenti anche gli ex alunni ASSOCIAZIONE EX ALUNNI FRO/XLJL'HO¿QRe dott. Maurizio Rinaldi, al- BADIA DI CAVA cuni oblati, la corale della Cattedrale e una quin- dicina di altri fedeli. Al termine della Messa si riunisce il Consiglio € 25 Soci ordinari Direttivo per decidere sui prossimi incontri degli € 35 Soci sostenitori ex alunni (23 maggio e 13 settembre) e discutere su temi organizzativi. € 13 Soci studenti

22 marzo – Ritorna il dott. Gianluigi Viola € 10 Abbonamento “Ascolta” (1978-81), convinto di poter partecipare alla L’anno sociale decorre dal 1°settembre Messa di S. Benedetto, la cui festa ricorreva ieri. A parte il fatto che S. Benedetto gradisce ugual- Questa testata aderisce mente il suo omaggio, l’amico coglie l’occasio- all’Associazione ne per rinnovare l’iscrizione all’Associazione e per presentare il suo baldo ragazzo Nicola, im- *LRUQDOLVWL&DYD&RVWDGҋ$PDOÀ “Lucio Barone” pegnato negli studi classici (V ginnasiale) sulle Il prof. Antonio Ruggiero premiato tracce del padre. dalla Regione Basilicata per meriti VFLHQWL¿FL ASSOCIAZIONE EX ALUNNI Nascite %$',$',&$9$6$ 7HO%DGLD 5 ottobre 2014 – A Salerno, Paolo ¿JOLR GL Giubileo monastico FFSQ Manuela Casilli¿JOLDGHOSURI$QWRQLR  64), e di Ermanno Santoro. Il P. D. Antonio Lista (1948-60 e Vice Rettore P. D. Leone Morinelli 28 ottobre – A Roma, 6R¿D, primogenita Collegio 1960-61), monaco dell’Abbazia di direttore responsabile del dott. Daniele Tucci (1977-81) e dell’avv. Subiaco, il 10 febbraio, festa di S. Scolastica, ha $XWRUL]]D]LRQH7ULEGL6DOHUQRQ Daniela Bosco. festeggiato il XXV di professione monastica. La 7LSRJUD¿D7LUUHQD 7 febbraio – A Nocera Inferiore, Francesco, comunità monastica cavense e l’Associazione primogenito di Donato Ciracì e della dott.ssa ex alunni gli sono vicini con la preghiera e con 9LD&DOLULWHO Maria Gulmo, ¿JOLDGHOSURI*LDQULFR   gli auguri di santità. &DYDGH¶7LUUHQL

ASCOLTA- Periodico Associazione ex alunni - 84013 Badia di Cava (SA) - Abb. Post. 40% - comma 27 art. 2 - legge 549/95 - Salerno

IN CASO DI MANCATO RECAPITO, RIN- VIARE AL CPO DI SALERNO PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE, CHE SI È IMPEGNATO A PAGARE LA TASSA DI RISPEDIZIONE, INDICANDO IL MOTIVO DEL RINVIO. GRAZIE.