La Valle Umbra Suggestioni La Valle Umbra Suggestioni

L’intenzione di questa pubblicazione è quella di incuriosire e invogliare il lettore a visitare un territorio, la Valle Umbra, ricco di eccellenze. Suggestioni, la Valle Umbra Immaginate una pianura ben coltivata solcata da placidi corsi d’acqua che accoglie anti-

La guida Suggestioni, La Valle Umbra che città; immaginate che questa pianura sia limitata da dolci colline e monti su cui sono è stata realizzata dalla Kroma Editrice per appollaiati, come falchi, borghi medievali che, cinti da mura e torri, conservano chiese OSPITACI Gestione Locazioni Turistiche gotiche dai preziosi tesori d’arte; immaginate su queste colline migliaia di olivi che mossi 2 con l’adesione dell’Associazione dal vento cangiano colore delle foglie dal verde all’argento; immaginate filari di viti che in 3 delle Guide Turistiche dell’ (AGTU) autunno mostrano foglie vermiglie e uva che darà buon vino bianco e rosso; immaginate i profumi e i sapori di una tavola riccamente imbandita con salumi, formaggi, un primo al tartufo, un secondo di cacciagione, verdure, ortaggi, legumi, tutto condito con olio extravergine d.o.p. e dolci, soffici alcuni, croccanti altri; immaginate mille feste e Testi a cura di Arnaldo Colia Design e progetto grafico Roberta Pinti manifestazioni che allietano le giornate dell’anno, mille Foto di copertina Giovanni Galardini campanili che scandiscono il tempo e la musica di una Si ringrazia Alessandra Vincenti, band, jazz, blues, rock o classica che si esibisce in una Antonella Sagliano e Raffaele Nardi suggestiva piazza o in un teatro ottocentesco dagli evo- per la fattiva collaborazione fornita cativi dipinti. Edizione speciale Viaggio in Umbria

Photo: Walter Bragato Walter Photo: Però ora basta immaginare. Aprite gli occhi. Siete nella kroma editrice - • Valle Umbra, un posto magico. Una regione nella regione. Stampato dalla Litoprint Snc (Bastia Umbra) per conto della Kroma Editrice Srl Natura spettacolare

Il paesaggio della Valle Umbra è dolce come una carezza, caratterizzato dal verde dei parchi regionali, dal getto guizzante delle cascatelle che con fragore spruzzano acqua limpida e poi catene montuose e altopiani strabilianti, un susseguirsi ininterrotto di boschi, macchie e coltivazioni; una varietà infinita di colori dalle molteplici sfumature stagionali. Non mancano

4 bei corsi d’acqua come il Clitunno, il Topino 5 od il Menotre, da secoli utilizzati dall’uomo.

[Dolci acque] Risorsa vitale e per fortuna abbondante in questa parte dell’Umbria è l’ACQUA, con allegre cascatelle create dal Menotre che, attraversando la Valle dell’Altolina, precipita verso Belfiore. Vi sono piante come l’edera, il muschio, le felci, tra cui la lingua di cervo e l’ombelico di Venere. Natura spettacolare

Fonti del Clitunno Il Tempio dedicato [altro] n primo luogo bisogna citare le Fonti del Clitunno Non lontano dall’abitato di Sellano a Giove Clitunno è il Lago di Vigi suggestivo bacino (Campello sul Clitunno) per l’atmosfera da sogno, artificiale creato nei primi anni ’60 del unI oasi di serenità. Si presentano come un laghetto ‘900 per fini idroelettrici. Stupendo è ei pressi delle Fonti vi è un antico tem- dalle acque limpidissime e freschissime dai colori va- l’ambiente naturale in cui è inserito con pio che era dedicato a Giove Clitunno. riabili tra il verde e l’azzurro. È circondato da piop- ontani neri, salici bianchi e giunchi NOsservandolo si può affermare che il piccolo pi cipressini, ornelli, frassini e salici piangenti, questi d’acqua. Continuando a camminare si edificio non fosse il tempio principale del Cli- ultimi piantati dopo il 1865, diventati di moda dopo può arrivare alla Cascata delle Rote, tunno, ma uno di quei sacelli che c’erano nei uno stretto salto d’acqua di diversi metri suoi dintorni. I muri della cella e del corrispon- la morte di Napoleone I a Sant’Elena. Simpatica è la dovuto al lungo scavare dell’acqua presenza di Germani reali, ma si possono incontrare nella roccia. dente sotterraneo sono di una struttura sem- anche alcune coppie di eleganti Cigni reali e nell’acqua plice e severa con l’uso di pietra locale. Molto si muovono lente le Trote fario. Gli antichi Romani interessanti le colonne del portico realizzate le conoscevano e le frequentavano per “villeggiatura”. con varie pietre e marmi. Nell’aspetto attuale Sono le sorgenti del fiume Clitunno che, divinizzato, si può pensare che il Tempietto sia databile tra era navigabile fino a Roma, via d’acqua per il trasporto l’VII e l’VIII secolo, ultimi tempi del dominio di persone e di merci. longobardo già convertito al culto cristiano con 6 il titolo di S. Salvatore. Sul fregio dell’architra- 97 ve è l’iscrizione “Dio Santo degli Angeli che ha effettuato la Resurrezione”. Sul timpano è una [CIRCA GLI SCRITTORI] croce tra grappoli d’uva. All’interno della cella Molti scrittori e poeti furono affascinati un affresco del VII – VIII secolo rappresentan- dalla bellezza del luogo e furono ispirati a scrivere dell’abbondanza delle acque, te il Salvatore tra S. Pietro e S. Paolo e Angeli, circa la loro limpidezza e freschezza forse il più antico dell’Umbria. Lo stile genera- come fecero Virgilio, Properzio e più le con cui è stato concepito il Tempietto mostra recentemente Byron e Carducci nelle un linguaggio classicheggiante che emerge dai sua ode “Alle Fonti del Clitunno”. reimpieghi e dagli altri ornamenti. Dal 2011 Carducci si recò a nel giugno è patrimonio dell’Umanità UNESCO come del 1876 per un’ispezione straordinaria al Liceo, in quell’occasione visitò le Fonti “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”. del Clitunno e il Tempietto. La giornata si concluse con una cena a Pissignano a base di trote del Clitunno e del buon trebbiano. Natura spettacolare Oasi di Colfiorito L’antico lago Plestino all’acqua corrente delle Fonti del Clitunno a quella stagnante dell’Oasi di Colfiorito, la palude che in- a zona lacustre venne bonifi- siemeD agli altri altipiani di Colfiorito (frazione di Foligno) cata inizialmente dai Roma- costituisce il parco più piccolo di quelli dell’Umbria, ma niL nel I sec. a.C. che costruirono non il meno interessante. È palude di montagna, oltre i un condotto in pietra di traverti- 700 m. nel cuore dell’Appennino Umbro – Marchigiano. no, della lunghezza di quasi 1 km, È “Sito d’interesse Internazionale”. Lo specchio lacustre è per raccogliere le acque del lago e fittamente occupato dalla Cannina comune mentre nelle farle defluire nella gola più a val- parti aperte si ammira la magica Ninfea bianca. C’è pure [birdwatching e trekking] le. Giulio Cesare Varano, Duca l’Erba vescica, una delle poche specie italiane “carnivore”, si L’Oasi è la zona ideale per il birdwatching di Camerino, nel ‘300 e nel ‘400 nutre di piccoli insetti. e il trekking. Si scorgono un gran numero di per favorire il pascolo delle sue specie di volatili acquatici come la Folaga, grandi mandrie e greggi prosciu- l’Airone cinerino, il falco di Palude. Più gò definitivamente la palude con difficile fotografare l’animale simbolo della palude: il Tarabuso simpatico uccellino della la costruzione di un emissario famiglia degli Ardeidi che vive tra le canne artificiale sotterraneo, una galleria in pietra squadrata e con 8 di cui ne ha il colore e da cui si stacca solo volta a botte in laterizio, detta “Botte dei Varano”. Dopo un 9 per cibarsi. Più facile udire i suoi versi. percorso di 400 metri le acque uscivano a monte di Serra- valle per dare vita al Fiume Chienti. Per questo lavoro di alta ingegneria il signore Varano si avvalse di ingeneri fiorentini chiesti tramite Giovanni di Cosimo dei Medici. Il cardinale Eroli nel 1471 fissò quì i confini tra Foligno e Camerino ancora in vigore ai giorni nostri. Sul lago si affacciava l’antica città di Plestia. Gli scavi archeologici hanno permesso di identificare il foro della città in corrispondenza della Basilica di S. Maria di Plestia. Sono stati riportati alla luce resti di edifici tardo-repubblicani, tra cui, probabilmente, un tempio. Lungo la via Nucerina è stato individuato un santuario pre- romano dedicato alla dea Cupra. Nel territorio plestino sono

Photo: Giovanni Galardini Photo: state trovate alcune necropoli preromane. Centinaia di tom- be ad inumazione sono state portate alla luce con i loro ricchi corredi databili tra la fine del X e il II secolo a. C. Natura spettacolare Rasiglia Pale

Una “piccola Venezia” La Valle dell’Altolina Anche noi abbiamo una “piccola Ve- utto da riscoprire è il complesso Pale – nezia” si chiama Rasiglia, non lon- Valle dell’Altolina non distante da Fo- Tligno. Vitale nell’Epoca antica e nel Medio- tano da Foligno e lungo la Valle del evo, quasi abbandonato nell’Epoca moderna. fiume Menotre. Questo appellativo C’è un recente ritorno d’interesse. Presso Pale l’ha guadagnato per il fatto che nel- è anche la Grotta dell’Abbadessa che consta di tre camere principali alle quali si possono la parte alta del paese da una roccia, accedere per mezzo di cunicoli più o meno all’interno di una grotta, sgorga una stretti. Questa grotta è facilmente accessibile sorgente chiamata Capovena la cui [S. Maria Giacobbe] e presenta stalattiti, stalagmiti, colonne e con- Dal paese di Pale si può salire all’Eremo crezioni di varia forma. acqua, bella fresca e pura, incanalata di S. Maria Giacobbe a 525 m. in vari canaletti attraversa tutto il pa- s.l.m. L’eremo è stato costruito intorno al ‘200 per la venerazione di Maria ese di aspetto medievale. Giacobbe che secondo la tradizione 1210 popolare assistette alla passione di Cristo 119 e in seguito si ritirò in questo luogo. Impressionante è la posizione dell’eremo [ mulini a grano, gualchiere, incastonato in una semigrotta naturale. La opifici, lanifici e tintorie] chiesa è di piccole dimensioni ed è stata Una serie di scorci altamente suggestivi. restaurata nel 1712 come è scritto su una Non aspettatevi le gondole o altri natanti piastrella di sasso antistante la facciata. i canali non sono navigabili. Nei tempi L’interno è stato decorato con numerosi passati Rasiglia aveva diversi mulini a affreschi per lo più di genere votivo. grano, gualchiere, opifici, lanifici e tintorie Sulla volta domina la figura di Cristo che sfruttavano questa acqua gorgogliante, benedicente; alla destra dell’ingesso è le donne lavoravano al telaio e filavano ora dipinta “La Nascita di Gesù”; nella parete ve ne è il ricordo. Capovena non è la sola opposta è la “Dormitio Virginis” o morte sorgente di Rasiglia, nei pressi ci sono anche della Vergine, forse dell’orvietano Cola quelle di Alzabove, Venarella, Le Vene, la Vena Petruccioli; gli affreschi più antichi Pidocchiosa, le Vene di Campolungo. si trovano dietro l’altare e rappresentano “S. Maria Giacobbe”, “S. Lucia” e la “Madonna in trono” dipinti tra ‘200 e ‘300. Natura spettacolare La “Ringhiera dell’Umbria”

Un belvedere in direzione di Assisi Lecceta di Sassovivo

Non da ultimo che dire dei panorami che bbiamo accennato agli alberi intorno agli specchi d’ac- si godono dalle località della Valle Umbra? qua e il verde delle loro foglie è il colore dominante Da Gualdo Cattaneo, da Montefalco, detta Aanche di questa parte dell’Umbria soprattutto dalla prima- “Ringhiera dell’Umbria” proprio per il vera all’autunno, ma troviamo anche i sempreverde è il caso della maestosa Lecceta di Sassovivo che copre un territorio panorama che da lì si può ammirare, da assai ampio, tra il Monte Serrone e il Monte Aguzzo. Tale Nocera Umbra, da Trevi e da Spello che ha il lecceta è chiamata la “Macchia Sacra” per la presenza della suo belvedere in direzione di Assisi, Perugia. bellissima Abbazia di Sassovivo di origine benedettina, ma questa zona era sacra già in epoca preromana. È una lecceta Ma anche andando più su e guardando per secolare, una delle più antiche in Umbria è area protetta. I esempio dal Monte Brunette si apre il cuore maestosi lecci con i loro 20 metri di altezza formano una e la mente e si viene pervasi da un senso di “cattedrale arborea” passarvi sotto è come camminare lungo benessere al vedere cotanta bellezza. la navata di una chiesa che ha per pavimento un tappeto di foglioline secche e piccole ghiande.

12 [L’Olivo di S. Emiliano] 11139 Sfida le leggi della botanica con la sua [bevagna] longevità: più di 1700 anni, sopportando Legato al mistero e alla leggenda è il piccolo ogni genere di clima. È considerato Lago Aiso presso Bevagna. C’è chi l’olivo più vecchio dell’Umbria, lo chiama l’Abisso per la sorprendente possiede una circonferenza del tronco profondità o lago dell’Inferno per via della di poco più di 9 metri e un’altezza di 6 leggenda a cui è legato. Nel laghetto vivono metri. Censito dal Corpo Forestale come strani ed inquietanti pesci con un occhio albero monumentale d’Italia non è lontano solo. Narra la leggenda che il lago nacque dalla chiesa di S. Pietro di Bovara nel per lo sprofondamento di un casolare e di territorio comunale di Trevi. Chiamato Chiarò, ricco e avido agricoltore che con i di S. Emiliano perché su questo olivo fu suoi braccianti stava trebbiando in un giorno martirizzato nel 303 il patrono di Trevi. di sacro riposo, il 26 luglio, festa di S. Anna. L’azzurro specchio d’acqua è circondato da una fila di pioppi. Testimonianze del Passato

Chiese di S. Silvestro

14 [Mosaico delle e S. Michele Arcangelo 15 Terme di Bevagna] l lato della porta della chiesa di S. Silvestro, è ripor- Nel centro della città, non lontano da Piazza Filippo Silvestri, troviamo il tata la data di costruzione (1195) e il costruttore (Bi- Le piazze principali medievali dell’Umbria, normalmente Mosaico delle Terme di Bevagna. Anello) sull’arco in pietra sopra il portale troviamo un fre- chiamate Grandi, erano un po’ come i “salotti” buoni Meravigliosa opera che è stata gio dal complicato simbolismo: c’è un monte (Cristo) dal della città, vi si affacciano gli edifici principali. riscoperta, nel 1891, in un edificio quale escono quattro ruscelli (i Vangeli) sul monte è una privato. In questo “frigidarium” (vasca vite ricca di grappoli e di pampini (la Chiesa) nel quale A Bevagna la Piazza Filippo Silvestri è uno spettacolo, dell’acqua fredda) possiamo immaginare si nascondono animali (i fedeli); a destra è un drago che qui si incontrano le romaniche chiese di S. Silvestro i Romani che andavano a lavarvisi e socializzare tra loro dal II secolo d. C. vomita un fiume dalla bocca (il demonio). Sempre Binello e S. Michele Arcangelo e il Palazzo dei Consoli del 1270 poggiando i piedi sul pavimento musivo e in questo caso insieme a Rodolfo sono gli autori della che ospita dal 1886 il Teatro Torti. a tessere bianche e nere dove sono chiesa di S. Michele Arcangelo (XIII sec.) i loro nomi rappresentati animali marini: un centauro sono ricordati a sinistra del portale che ci mostra attraver- marino con coda pinnata, un enorme so un bassorilievo dall’ingenuità sconvolgente S. Michele aragosta, delfini, polpi e cavalli marini. che sconfigge il demonio sotto forma di drago. Testimonianze dal Passato

Montefalco Foligno

Una piazza circolare Piazza della Repubblica Nella sontuosa Piaz- a splendida Piazza del Comune di for- za della Repubblica, ma circolare, in cima alla città, è il centro troviamo la Cattedrale Lper eccellenza. Le principali vie confluiscono di S. Feliciano, patro- qui. Vi si affacciano il palazzo Comunale del no, vescovo e martire 1270 e diversi palazzi di importanti famiglie della città. La facciata quali quelle dei Senili o dei De Cuppis. Vi principale racconta che sono anche due ex edifici religiosi: S. Filip- all’epoca del suo rin- po Neri, oggi teatro e l’oratorio di S. Maria novamento del 1133 a di Piazza. La piazza è stata teatro della Cor- Foligno c’era una gran- sa del Bove, manifestazione prima cruenta, de carestia. oggi rispettosa dell’animale. Attualmente vi Nella facciata seconda- si svolgono le manifestazioni estive in agosto. ria si volle mettere bene 1416 in evidenza, incisa nella pietra, che nel mese di giugno del 1201 le stel- [Palazzo del Popolo] le, il sole, la luna rivela- Sulla piazza si affaccia il palazzo Comunale, antico Palazzo del no i loro tempi propizi Popolo, di epoca medievale, (momento di prosperi- rimaneggiato e ampliato più volte. tà) e racconta il passare del tempo attraverso una Graziosa, sul lato sinistro, una serie di bassorilievi e statuette. Troviamo i segni bifora gotica. Il palazzo ospitata zodiacali, 12 come i mesi dell’anno, i simboli dei la biblioteca comunale quattro evangelisti, come le quattro stagioni ecc. che contiene circa 10.000 volumi. L’archivio storico comunale conserva documenti dal XIV al XIX secolo. Dalla torre del palazzo si gode un’incantevole vista su tutta la Valle Umbra. [palazzo deli] È il palazzo più Testimonianze dal Passato bello e prezioso di via Gramsci. È di stile rinascimentale, alazzo Candiotti, costruito, su progetto dell’architetto fatto costruire Filippo Neri, tra il 1780 e il 1797, su commissione del- nel 1510 dalla Pla famiglia Brunetti, modificando un preesistente edificio famiglia Nuti, cinquecentesco della famiglia Scafali. Nel 1819, decaduti passò ai Deli nel ‘600. Consta i Brunetti, il palazzo venne venduto ai Candiotti, passa- di tre piani più il to poi ai Regazzoni, loro discendenti, nel 1918 è divenuto sotterraneo; nella proprietà Comunale. Attualmente è sede dell’Ente Giostra facciata di pietra della Quintana. bianca e rossa ci sono tre finestre al terzo e secondo piano; a piano terra due finestre con inferriata e al centro il portale principale, ricco e mirabile. Stupendo il Palazzi Pubblici e Privati cortile con al centro un pozzo. Il loggiato si sviluppa in tre ordini corrispondenti ai piani del palazzo. All’interno dell’edificio ci Nella maggioranza dei casi i palazzi sono il segno tangibile sono sale eleganti con notevoli ornamenti. di ostentazione del potere e della ricchezza di chi li possiede Il pezzo più bello è il camino di pietra della sala maggiore primo piano. 18 A Foligno, in piazza della Repubblica, a settentrione tro- 199 viamo palazzo Trinci, bello il cortile dove si affacciano [palazzo Gentili spinola] trifore gotiche, magnifici gli affreschi all’interno. Una Grandioso e austero della fine del XVI botola al centro del cavalcavia (tra il palazzo e il Duo- secolo al posto della vecchia casa De mo) serviva a far penzolare gli impiccati, persone scomo- Comitibus. Consta di tre piani divisi da alazzo Ubaldi è un edificio in stile barocco fu costrui- cornici marcapiano in pietra. Sulla via to dalla famiglia Pertichetti nel XVII secolo. Il palazzo de per la famiglia Trinci, signoria di Foligno. A destra Mazzini si affacciano sei finestre per piano Ppassò poi alla famiglia Alleori ed in seguito a quella Ubal- del palazzo Trinci vi è quello palazzo del Podestà dove più il portone tutto di stile rinascimentale. di. E’ di tre piani più un mezzanino; al centro del tetto si Giovanni di Corraduccio in alto vi ha dipinto le allego- Il portale d’ingresso è in pietra ed è sormontato da un balcone con ringhiera trova un’altana Sui due piani superiori e sul mezzanino si rie delle virtù cardinali. Si potrebbe raccontare dell’atroce in ferro. Sull’architrave è una iscrizione aprono cinque finestre. A piano terra è un grandioso porto- festa popolare della “Pacca” dove una grossa scrofa viva riguardante Sebastiano Spinola che fece ne con elegante architrave sormontato da un balcone dalla veniva appesa su detto palazzo e delle persone bendate costruire il palazzo e lo stemma di famiglia. ringhiera in ferro. Ai lati del portone ci sono finestre con All’interno del cortile c’è un pozzo con dovevano scorticarla viva. Sulla facciata del grazioso palazzo Orfini di stile rinascimentale una inferriata. All’interno ampie sale mostrano dipinti ispirati a vera ottagonale. Sulle pareti sono affissi lapide ci ricorda che a Foligno Emiliano Orfini e Johannes Numeister hanno dato alle stampe stemmi sia della città che di varie famiglie. soggetti biblici e mitologici. la Divina Commedia di Dante Alighieri. Ora nel palazzetto vi è il Museo della Stampa. Conserva fregi in molte sale. Castello di Pissignano [Villa Fabri] Testimonianze dal Passato Trevi ci accoglie con Villa Fabri, Campello sul Clitunno magnifico edificio della fine del ‘500, presso piazza Garibaldi, voluta da Girolamo Fabri. A cavallo tra il centro i trova vicino alle Fonti del Clitunno. Risale al 1095 urbano e la campagna tappezzata (Pissignano = piscina di Giano), di impianto triangolare d’olivi. Il complesso è formato dal corpo Sal cui vertice a monte c’è una torre e due altre ai vertici a originale e una parte aggiunta nel 1912 valle e due intermedie ai lati. All’interno del castello è la per accogliere il Collegio Boemo che chiesa di S. Benedetto, un palazzetto pubblico, le case sono aveva acquistato la villa dai conti della disposte su terrazzamenti digradanti. Il castello si deve ad Porta – Carrara nel 1891. Con l’arrivo del collegio le facciate della villa furono una comunità di monaci benedettini quando essi decisero, decorate con graffiti raffiguranti città e tra XI e il XII secolo, di cingere con mura il nucleo abitato. santi della Boemia. Le volte delle sette Nel castello sostò Federico I dopo la distruzione di Spole- sale del piano nobile della villa sono to. Spoleto nel 1213 occupò Pissignano e lo tenne a lungo. decorate con affreschi del Pomarancio I Trinci lo acquistarono nel 1416 ma lo tennero per poco e di Ventura Salimbeni. Invece al piano tempo. Tornò sotto Spoleto. Nel 1580 vi si insediò il ban- terra la cappella della villa è interamente dipinta nel 1914 da Cila e Pantaleo dito Leoncilli, che seminò il terrore in tutto il territorio di Mayor. La villa è al centro di un grande Spoleto fino alla sua cattura. Pissignano passò da Spoleto parco terrazzato da cui si gode una a Campello dopo la fine del XVIII secolo. meravigliosa vista sulla collina olivata e 1220 sulla pianura sottostante. 11219

[UN ARCIPELAGO DI PICCOLI CASTELLI ] Non saranno i castelli delle favole o dei romanzi fantasy, ma quelli della Valle Umbra, Villa Fidelia a Spello normalmente appollaiati sulle colline, con le loro mura e le loro torri, hanno il loro fascino uori città troviamo Villa Fidelia, dimora del ‘500 medievale, costruiti in luoghi strategici per ristrutturata nei secoli XVIII e XIX, con giardino difendere un villaggio o controllare una strada. all’italiana.F All’interno si conserva la Collezione del- Sono molti per un territorio come quello preso in esame, come tante isole nel mare. la famiglia Coppa dal 1985, raccolta di pittura, scultura Nelle foto accanto i castelli di Sant'Eraclio, e antiquariato. La villa fu costruita in una zona che era castello di forma circolare, di pianura, due occupata da edifici sacri e pubblici romani antichi. Bello passi da Foligno. Ccastello di Limigiano, perdersi nel reticolo di vie e viuzze medievali che si sno- castello di poggio, situato in collina, dano per il centro storico, diverse sono arricchite da vasi vicino alla cittadina di Bevagna. di fiori variopinti. Castello di Collepino a Spello [oratorio della nunziatella] I pittori nella Valle Umbra È un oratorio rinascimentale realizzato tra il 1490 e il 1494 al posto della casa dello speziale Nicolò di Giacomo, a causa di un’immagine miracolosa della Madonna Annunziata, Montefalco fatta dipingere dal detto speziale per devozione. L’oratorio venne chiamato Nunziatella, diminutivo di Annunziata Benozzo di Lese detto Benozzo Gozzoli per distinguerlo da altri oratori folignati (Firenze, 1420/21 – Pistoia, 1497) dedicati sempre alla Vergine Annunziata. Il “Battesimo di Cristo” e sopra “Padre Era il secondo di tre figli maschi, si trasferirono tutti Eterno, cherubini e due angeli con gigli” dal contado di Firenze alla città verso il 1427. Il padre venne dipinto dal Perugino sulla parete di fondo sopra l’altare a destra, in era farsettaio (confezionatore di corpetti imbottiti da seguito ad preciso lascito testamentario mettere sopra la camicia, abbigliamento maschile). del 1513 di Giovanni Battista Merganti, Tra i primi maestri il più importante fu fra Giovanni da I pittori nella Valle Umbra tra xv e xvi sec. rettore della Società dell’Annunziata. Fiesole, detto il Beato Angelico e lavorò a Firenze. Il dipinto è di qualità molto alta in cui In Umbria dopo l’esperienza orvietana risalì la regione Se si esamina bene la produzione artistica in Valle Umbra si si nota la sua dolcissima maniera. in cerca di commissioni. Lavorò prima a Narni poi Come altre opere del Perugino abbiamo sullo sfondo dolci colline arrivò a Montefalco dove lasciò i suoi capolavori umbri, trova un eccezionale concentrazione di grandi artisti di fama prima nella chiesa di San Fortunato nel 1450, chiamato 22 verdi e un cielo sereno. 23 Qui si prenderanno in esame i più rilevanti. È d’obbligo par- da fra Antonio da Montefalco per i frati Francescani tire con Pietro di Cristoforo Vannucci, detto il Perugino con- Minori Osservanti e poi nel 1452 nella chiesa di San siderato il maggiore pittore umbro. Ha lasciato grandi opere Francesco per i conventuali, cappella di San Girolamo anche in Valle Umbra a Montefalco, Foligno, Spello, Trevi. La e abside centrale con episodi della vita di san Francesco chiesa di San Francesco di Montefalco fu costruita tra il 1335 di Assisi commissionati da fra Jacopo da Montefalco. e il 1338 per i Francescani Conventuali officiata fino al 1863, Questi affreschi costituiscono il più bel ciclo circa la vita di san Francesco dopo quello attribuito a Giotto nella passata di proprietà al comune di Montefalco, dal 1895 è di- Basilica Superiore di Assisi. Tra i grandi francescani ventata sede del Museo Civico. La chiesa gotica a due navate sono raffigurati anche Petrarca, Dante e Giotto. contiene numerosi affreschi che vanno dal XIV al XVI secolo. Nella controfacciata si trova l’affresco del Perugino, la “Natività” del 1503 circa realizzato per l’Altare della Natività di Cristo. È una monumentale edicola, vi è rappresentata la Sacra Famiglia e giovani pastori eleganti in adorazione; nel catino il Padre Eterno entro una mandorla circondato da cherubini e ai lati due angeli con gigli; sopra l’arco del catino “L’Annunciazione”. Il committente fu fra Francesco Augusti. Spello I pittori nella Valle Umbra Trevi Chiesa di S. Maria Maggiore razie al legame con il ramo dei Baglioni Può vantare la presenza di valenti pittori su cui di Perugia di Giampaolo e Troilo (prio- spiccano il già citato Perugino e Giovanni di Pietro reG della Collegiata di Santa Maria Maggiore) detto lo Spagna (1470 – Spoleto, 1528), suo allievo il Pintoricchio fu chiamato per affrescare la loro cappella tra il 1500 e il 1501. Il comples- Santuario della Madonna so programma iconografico inizia dalla volta, delle Lacrime dove “Quattro sibille” profetizzano la venu- La sua costruzione iniziata ta di Cristo. Sulle pareti: “Annunciazione”; nel 1487 e completata “Natività”; “Disputa di Gesù con i Dottori”. alla fine del secolo si deve [Museo civico di Trevi] Nell’ “Annunciazione”. Sotto una finta men- ad un’immagine della Ex chiesa e convento di San sola a destra della Madonna c’è l’autoritratto Madonna che qualcuno Francesco. La chiesa, di stile gotico, credette di vedere piangere del Pintoricchio dentro un finto quadretto e risale al XIV secolo, ampliamento di una nella targa è scritto “Bernardino Pintoricchio precedente chiesa dedicata a Santa lacrime sanguigne. Dopo vari miracoli collegati a Photo: Archivio Proloco- Spello Proloco- Archivio Photo: perugino”; sul pilastro accanto è riportata la Maria. L’interno è ad una navata con data della conclusione dei lavori, 1501. resti di affreschi. Il convento dal 1997 questa immagine si pensò funge da Pinacoteca. Attira l’attenzione 24 di costruire il santuario. 25 “L’incoronazione della Vergine” dello Spagna L’interno arioso, pieno di luce, unica navata a croce latina del 1522 dalla chiesa di San Martino. è di stile rinascimentale e presenta varie cappelle con [chiesa di S. Andrea] opere d’arte. Il Perugino in una delle cappelle affrescò Un’altra opera del Pintoricchio in collaborazione “L’Adorazione dei Magi” nei fianchi “I santi Pietro e Paolo” con Eusebio da San Giorgio. La chiesa esisteva e in due tondi dell’arco “L’Annunciazione”. Committente è già nel XII secolo. L’attuale fu iniziata nel 1258. La facciata è del ‘500 – ‘600. L’interno ad unica la comunità di Bovara (paese non lontano da Trevi). navata a croce latina presenta affreschi per lo più In un’altra cappella lo Spagna nel 1520 portò a termine del XVI secolo. Il 16 aprile 1506 i procuratori l’affresco “Il trasporto di Cristo al sepolcro”, ai lati dipinse della chiesa francescana di questa chiesa “San Giuseppe” e “Sant’Ubaldo”, inoltre “Isaia” e “Geremia.” incaricarono il Pintoricchio della realizzazione di una grandiosa macchina per l’altare maggiore i Chiesa e convento di San Martino soggetti dipinti sono “la Madonna col Bambino, Chiesa in posizione panoramica stupenda, documentata tra i Ss Andrea apostolo, Francesco, Ludovico, nel XIII secolo, facciata e interno furono completamente rinnovati nel Lorenzo, Giovannino, angeli e cherubini”. Predella sei - settecento. Nel convento, in una cappella “Santa Maria Assunta e cornice sono andate perdute. Nel 1508 il e sotto, inginocchiati i Ss. Girolamo, Giovanni Battista, Francesco dipinto venne terminato. di Assisi e Antonio da Padova” affrescato dallo Spagna nel 1512. Tra penitenze e miracoli Tra penitenze e miracoli Sant’Angela da Foligno Da considerare tra le grandi mistiche di ogni tempo [Dal Beato Mainardo ai ata a Foligno nel 1248 passò la prima parte della sua vita Piccoli Fratelli di Jesus Caritas] tra lussi e agiatezze sempre attenta al suo bell’aspetto Un gioiello antico di pietra avvolto da un Nfisico. La sua vita cambiò dopo un sogno in cui le apparì manto verde di olivi e lecci secolari, questo San Francesco che la invitava ad una confessione generale. è l’Abbazia di Sassovivo alle pendici del monte Serrone, a due passi da Foligno. Lei seguì l’invito e si rivolse ad un frate della cattedrale Le origini dell’abbazia risalgono all’XI secolo della città; dopo questo episodio ebbe inizio per lei una vita fondata dal monaco Mainardo. L’abbazia rigorosissima di penitenza e di preghiera. Persi in breve è stata ricavata da un’antica fortezza donata tempo madre, marito e figli Angela vendette tutti i suoi beni e ai monaci dai conti di Uppello. I religiosi il ricavato lo donò ai poveri vivendo ora in povertà. Entrò nel adottarono la regola benedettina. Grazie Terzo Ordine francescano. Angela raccontò le sue esperienze a privilegi papali e donazioni l’abbazia mistiche a fra Arnaldo, suo 26 Non si può parlare della Valle Umbra senza parlare dei suoi santi e beati. ebbe giurisdizione su numerosi edifici religiosi 27 e civili. Dal ‘400 si ebbe la decadenza. parente, che ne rimase incantato La spiritualità ha coinvolto tutti gli strati sociali ma, per una terra Il complesso abbaziale ritornò all’uso abitativo e cominciò a trascrivere tutto ciò di contadini e allevatori, ha avuto una decisa espressione popolare. nel dopoguerra. La parte di maggior pregio che Angela giorno dopo giorno Per cui un attenzione particolare si è avuta per i poteri terapeutici dell’abbazia è il chiostro commissionato al gli dettava (Liber Memoriale di maestro romano Pietro de Maria. I marmi Sant’Angela) La santa si dedicò dei santi, ai loro miracoli, al loro esempio di vita di penitenza dedicata furono lavorati a Roma. Le pietre furono fatte alle necessità dei poveri e dei malati. risalire il Tevere fino ad Orte e da qui furono ai malati, ai sofferenti, ai lebbrosi. portate a destinazione e montate dagli stessi Vissero e parteciparono con lei marmorai romani. L’opera fu completata nel diversi discepoli. Sant’Angela è 1229. Al centro del chiostro venne realizzata morta nel 1309. Beatificata da una cisterna, ripulita e restaurata nel 1623 papa Innocenzo XII nel 1693, quando fu aggiunta la vera da pozzo. canonizzata il 9 ottobre del 2013 La chiesa attuale è del 1851. Dal 1979 vi risiedono i Piccoli fratelli di Jesus Caritas, da papa Francesco. La santa Photo: Walter Bragato Walter Photo: ramo della famiglia religiosa che si rifà riposa nella chiesa di San al beato Charles de Foucauld, l’eremita Francesco a Foligno presso missionario del Sahara (1858 – 1916). il secondo altare a sinistra. Santa Chiara da Montefalco [Santuario di S. Maria Delle Tra penitenze e miracoli Grazie Rasiglia - Foligno] Gli abitanti di Rasiglia raccontano che acque nel 1268 a sei anni entrò nel reclusorio ove Giovanna, la sorella sotto il ponte sul fosso Terminara fu maggiore, era rettrice e cominciò la sua vita dedicata al Signore rinun- miracolosamente scoperta una statua in Trevi Nciando al Mondo. Il padre non si oppose, anzi le aiutò economicamente. Per terracotta della Madonna col Bambino e superare gli ostacoli posti dalla popolazione di Montefalco, Giovanna chiese il pievano di Rasiglia ottenne dal vescovo Santuario di S. Maria di Pietra Rossa al vescovo di Spoleto di adottare la regola agostiniana. Chiara fino alla morte di Foligno, il 15 agosto 1450, di potere rimase in clausura. Quando Giovanna morì Chiara ventitreenne, pur non ri- erigere una chiesa dedicata a Santa Maria tenendosi in grado, ne prese il posto come badessa della comunità femminile. sul luogo del ritrovamento. A nulla fu valsa l’opposizione di Verchiano. L’interno ad Chiara fu per le sue suore “madre, maestra e direttrice spirituale”. La santa ebbe una navata è interamente e mirabilmente dei doni particolari che condussero sulla via di Montefalco personaggi illustri. affrescato con immagini votive del XV e Aveva una parola per tutti, attirati dalla sua fama di taumaturga, molti volevano XVI secolo di scuola locale: immagini della incontrarla anche gente del popolo. Nel 1303 promosse l’ampliamento del monastero e la costruzione della Madonna e vari santi terapeuti. Il santuario chiesa di Santa Croce con l’approvazione del vescovo di Spoleto. È qui che dopo cinque anni, nel 1308, la è meta di pellegrinaggi organizzati dalle santa, ormai ammalata, volle essere trasportata ed è qui che morì e fu sepolta. La chiesa attuale del monastero comunità locali. Al termine del rito sacro, nella chiesa restano solo le persone che di Santa Chiara da Montefalco risulta dalla ricostruzione iniziata il 1615, progettata forse dall’architetto pe- hanno qualche grazia da chiedere e rugino Valentino Martelli. All’interno, in fondo a destra l’altare della santa conserva il suo corpo entro l’urna raccomandandosi alla Madonna lasciano d’argento massiccio donata da un ignoto nel 1612; ai lati entro due nicchie aperte nel 1718 si conservano sue oggetti personali. Una donna, addetta a reliquie. Entro un busto reliquiario d’argento che la ritrae vi è il suo cuore. ciò, avvolge uno per uno gli oggetti con un 28 fazzoletto, poi con un asta tocca le mani 11299 della Madonna con l’oggetto. Terapeutica è l’acqua della fontanella vicino il santuario. [santuario terapeutico - cancelli] a chiesa sorge nel luogo dove erano le terme della roma- Secondo la tradizione, qui passarono, gli apostoli na Trebiae e risale al XIII secolo. Le pareti dell’interno Pietro e Paolo. I santi furono ospitati e rifocillati da Lsono quasi totalmente decorate da affreschi devozionali. Nel una povera famiglia del luogo. Per ricambiare il basamento di un pilastro è infissa la venerata “pietra rossa”. favore, visto che il capofamiglia lamentava un disturbo sciatico gli apostoli lo guarirono e donarono a lui e a Il culto, assai importante tra il XV e XVIII secolo è ormai tutti i suoi discendenti primogeniti di sesso maschile, quasi in estinzione, era incentrato sulla “pietra rossa”, che dà residenti a Cancelli, la facoltà di guarire i mali legati il nome al santuario, e sul pozzo di San Giovanni Battista al dolore ischiatico con l’imposizione delle mani. (acqua terapeutica). Il rituale era per le donne che richiede- Invece alla moglie sterile fecero la promessa di un vano guarigioni o la loro fertilità. L’acqua del pozzo si dice bambino. Il Santuario fu costruito nel 1763 sopra il piccolo locale – cripta, detta Camera degli Apostoli. utilizzata anche da San Francesco di Assisi per mondare i Nella cripta avviene il rituale: l’operatore, invocando lebbrosi e gli incurabili, ospitati nel vicino lebbrosario. San Pietro e San Paolo, traccia delle piccole croci e sfiora il corpo con le mani della persona malata. [Appartamenti viale Mezzetti] Viale Mezzetti 10, 06034 Foligno (PG) Se volete rendere unico Affittare uno dei nostri il vostro soggiorno in Um- appartamenti in prossimità bria, l’opzione migliore è della stazione, dal design certamente scegliere uno moderno e contemporaneo, dei nostri appartamenti, caratterizzati da mobili [ [ ] avremo il piacere di acco- [Appartamenti [Appartamenti [Appartamenti Case vacanza Villa Sara [Appartamenti e colori che rendono ] gliervi in ambienti puliti e San Salvatore] Giove] Rancole] Valle Gloria Via Sassovivo Petrucci] l’ambiente frizzante ed confortevoli, sia che siate Località Rancole, Piazza Valle Gloria 06034 Foligno Via Petrucci, 18 attuale, vi permetterà Via Pignattara 8, Via Giove 53, in viaggio per lavoro, sia 06030 Valtopina (PG) 06038 Spello (PG) 06034 Foligno (PG) di trovare la soluzione 06034 Foligno (PG) 06030 Valtopina (PG) Sulle colline di Foligno, che siate in viaggio per Alla sommità di una valle La residenza Vallegloria ad un passo dall’uscita Soggiornare nel centro ideale dove potervi Scegliendo uno dei nostri Se volete trascorrere piacere. isolata dal rumore del si trova nella suggestiva della superstrada e dalla di Foligno vi permetterà rilassare dopo una lunga appartamenti nel centro le vostre vacanze in I nostri appartamenti riman- traffico cittadino e delle cittadina di Spello, meravigliosa abbazia di di avere tutte le comodità giornata trascorsa alla storico di Foligno vi assoluta tranquillità in gono completamente a strade principali, ci sono i borgo medievale ricco Santa Croce in Sassovivo, dei servizi e dei punti scoperta dei luoghi assicuriamo un soggiorno uno dei borghi meglio vostra disposizione e sono nostri appartamenti da cui è di storia: dalle bellezze Villa Sara può ospitare fino di attrazione di una città meravigliosi della regione, estremamente comodo, conservati e suggestivi dotati di televisione, asciu- possibile inoltrarsi nel bosco architettoniche di epoca a 10 persone nelle sue in pianura, una rarità soprattutto se vorrete in quanto sarete davvero del comune di Valtopina, gacapelli, linea cortesia lungo viottoli e strade per romana ai meravigliosi 6 accoglienti camere da per l’Umbria. spostarvi in treno. molto vicini a tutti i maggiori prenotate uno dei nostri per gli ospiti, biancheria suggestive e rilassanti dipinti del . letto. Dopo una giornata Gli appartamenti vantano Ottima soluzione anche punti di attrazione e ai appartamenti nel borgo da bagno e da letto per passeggiate. Gli appartamenti I 4 appartamenti sono impegnata alla scoperta una recente ristrutturazione per chi deve partecipare servizi della città. Se state di Giove, unirete lo l’intera durata del soggior- si trovano a meno di 20 km di recente ristrutturazione; dei luoghi meravigliosi della che unitamente ad ai concorsi organizzati programmando il vostro charme antico di un borgo no. Nella zona giorno è da Assisi che si raggiunge si identificano per regione o dopo passeggiate un mobilio dal design presso il Centro di soggiorno in primavera ed suggestivo in pietra ad sempre presente la cucina percorrendo una strada l’allestimento colorato a piedi o in mountain bike moderno ed efficiente vi Selezione dell’Esercito, estate, fate una riflessione un arredamento moderno completa di accessori, piat- lungo la quale potrete per rievocare i colori potrete rilassarvi nell’ampia permetterà di trascorrere a pochi passi dai sulla terrazza o sull’altana ed attuale che non vi farà ti, stoviglie che vi permet- incontrare suggestivi della famosa infiorata zona giorno con camino delle splendide giornate. nostri appartamenti. dei nostri appartamenti. rinunciare alle comodità. terà, se lo vorrete, di non e fantastici borghi. che si svolge ogni o nel parco-uliveto privato. Appartamenti uscire a pranzo e cena tutti Appartamenti con Appartamenti Appartamenti Appartamenti anno durante Villa con 10 posti letto con 2 e 4 posti letto i giorni. Siete i benvenuti 3 o 4 posti letto con 4 e 5 posti con 4 e 5 posti letto con 5 e 6 posti letto il Corpus Domini. insieme ai vostri amici a Prezzo per 10 adulti, Prezzo per 4 adulti, Prezzo per 4 adulti, Prezzo per 4 adulti, Prezzo per 4 adulti, Prezzo per 4 adulti, La residenza è luogo quattro zampe. una settimana 9 1.400,00 una settimana 9 525,00 una settimana 9 476,00 una settimana 9 476,00 una settimana 9 490,00 una settimana 9 644,00 ideale per rilassarsi Per ulteriori dettagli, e ricaricare le energie prezzi e prenotazioni anche nei confortevoli andate direttamente spazi esterni attrezzati sul sito dei suoi appartamenti. www.ospitaci.com Appartamenti o telefonate al con 4 posti letto 3473799384 Prezzo per 4 adulti, anche WhatsApp una settimana 9 660,00 eventi & MANIFESTAZIONI

Nella terra di San Francesco non possono mancare diventa una grande galleria d’arte. i costumi dei figuranti del corteo che precede, la sera dei Quartieri e il Luglio Longobardo. i Presepi viventi come nel suggestivo scenario di Sempre ad aprile una manifestazione alquanto prima, la gara sono di tipo barocco. La Giostra vede Tanta musica, giochi, cene in taverna, rievocazioni Rasiglia (Foligno), o di Marcellano (Gualdo stuzzicante è quella di Trevi chiamata “Pic dieci cavalieri in costume sfidarsi ad infilare con una storiche, spettacoli teatrali, cortei storici, Gare della Cattaneo), oppure di Spello, per non parlare poi & Nic”, arte, musica, mercato, escursioni, lancia nove anelli, retti da una statua, lanciando il Staffetta e della Portantina. Se ci si vuole catapultare del Presepe vivente medievale di Bevagna. merende tra gli ulivi con cestino preparato cavallo al galoppo. Vince il palio chi infila i nove anelli nel mondo romano ad agosto c’è Hispellum a A febbraio l’appuntamento è con il Carnevale di dall’organizzazione in cambio di un piccolo prezzo. nel minor tempo possibile. Nel periodo della Quintana Spello vedrete battaglie, giochi gladiatori, cortei e riti Sant’Eraclio che diventa una piccola Viareggio Tra aprile e maggio per nutrire la mente a Foligno c’è sono aperte le caratteristiche taverne dei dieci Rioni. e potrete mangiare nelle immancabili taverne. con i suoi carri allegorici, i suoi colori, le sue la Festa di Scienza e Filosofia, appuntamento In coincidenza del Corpus Domini è da andare Agosto è tutta una festa per Montefalco con maschere, la sua musica, la sua allegria. pensato per studiare il presente e guardare al futuro. sicuramente a vedere “Le Infiorate” di Spello. l’Agosto Montefalchese, tamburini e sbandieratori Aprile è normalmente il mese della Pasqua, c’è da Ma è da giugno che le manifestazioni si moltiplicano Qui spiritualità, tradizione, arte e natura si fondono in si esibiranno per la conquista del “Falco d’oro”. Un prendere nota di almeno due iniziative: la Sacra come il Mercato delle Gaite a Bevagna. un tripudio di colori di mille petali utilizzati per coprire corteo storico in costume rinascimentale precederà Rappresentazione a Fiamenga (Foligno) Cittadina di aspetto medievale in cui uomini e donne circa 1,5 km. di vie principali della cittadina. I petali il culmine delle manifestazioni con la conclusiva divenuta una delle manifestazioni pasquali più in costume mostrano ai visitatori gli antichi mestieri dei fiori sono l’elemento principe per colorare i “dipinti” “Corsa dei Bovi”. Corsa non cruenta di uomini conosciute in Umbria e la Via Crucis d’Autore e le merci in un ricostruito mercato medievale. Non dal tema religioso. Vengono raccolti e separati per e bovi allenati per un percorso accidentato. Ad a Spello, in cui le quattordici stazioni che si può non parlare della Quintana di Foligno colore da giovani e anziani che poi tra la notte del agosto attira molte persone pure la Sagra della celebrano la Passione di Cristo ispirano artisti che quella di giugno chiamata la “Sfida” per distinguerla sabato e la prima mattina della domenica, divisi in Patata Rossa di Colfiorito, eccellenza di per l’occasione realizzano dipinti da collocare in dall’edizione di settembre detta la “Rivincita”. La squadre, realizzano i quadri, più o meno grandi. Colfiorito IGP. Poco lontano da Colfiorito, nello stesso alcuni luoghi della cittadina antica. Così Spello Giostra cavalleresca si rifà a quella del ‘600, per cui A luglio e agosto a Nocera Umbra c’è il Palio mese, c’è il Festival Celtico di Montelago Per conoscere nei dettagli i suggerimenti qui proposti, per scoprire altri itinerari o per personalizzare le tue richieste vai su www.ospitaci.com/esperienze o telefonaci al 347/3799384 anche whatsapp

IL PAESAGGIO L’UMBRIA A.G.T.U. DELLE MERAVIGLIE DEI CAPOLAVORI Associazione Guide Il paesaggio umbro è dol- Raffaello, Luca Signorelli, eventi MANIFESTAZIONI Turistiche dell’Umbria. & ce come una carezza, ca- Ottaviano Nelli, Perugino, Se volete conoscere l’Umbria ratterizzato dal verde dei Giotto, Cimabue, Pietro un’immersione nel mondo celtico tra concerti di corsa con carri trainati da atletici “popolani” affidatevi ad un grande parchi regionali, dal getto Lorenzetti, Simone Marti- valore internazionale, momenti culturali e ludici. rappresentanti i tre terzieri di Trevi per un percorso gruppo di professionisti guizzante delle cascate e ni, Pinturicchio, Gentile Da Il 10 agosto notte si sollevano i Calici di Stelle di 800 m. La Mostra e Mercato del Sedano del turismo che, con cortesia cascatelle, che con frago- Fabriano, Niccolo’ Alun- e una notevole conoscenza re spruzzano acqua limpi- no, Bartolomeo Di Tom- a Gualdo Cattaneo, Montefalco, Spello Nero, particolare eccellenza di Trevi, dalla saggia del territorio, vi guideranno da e poi catene montuose maso, Pierantonio Mez- per brindare con eccellente vino in onore maturazione assistita, ad essa è collegata la Sagra UNA COSTELLAZIONE alla scoperta della regione e altipiani strabilianti, un zastris, Benozzo Gozzoli, DI PICCOLI CASTELLI di San Lorenzo e le stelle cadenti. del Sedano Nero e della Salsiccia. E per in tutti i suoi aspetti. susseguirsi ininterrotto di Filippo Lippi & Company A settembre vi invitiamo alla rassegna di spettacoli finire le Scene di Vita Medievale, consistenti L’Associazione delle Guide boschi, macchie e colti- Questo è un itinerario Non saranno i castelli del- vazioni, fiumi e laghi; una di Segni Barocchi a Foligno tra teatro, musica, in quadri viventi con attori non professionisti per le Turistiche dell’Umbria per comprendere come le favole o dei romanzi varietà infinita di colori fantasy, ma quelli presi in danza. Tutto all’interno della cultura barocca italiana e suggestive vie della cittadina. conta più di 50 guide l’Umbria, piccola regio- dalle molteplici sfumature considerazione, appolla- internazionale. Poi tutti a cena per i Primi d’Italia, Tra novembre e dicembre si svolge in Umbria la e può realizzare visite ne appenninica ha dato stagionali. i natali, ha accolto, ha iati sulle colline con le loro tra spaghetti, riso e polenta in tutte le salse in uno grande manifestazione Frantoi Aperti per celebrare anche nelle principali lingue 1° Giorno chiamato grandi pittori tra mura e le loro torri, hanno olio extravergine parlate nel Mondo. dei punti “strategici” posizionati per la città. A metà l’oro verde della regione: l’ Fonti e Tempietto i maggiori d’ Italia tra la il loro fascino e sono reali L’Associazione può creare del mese se amate il vino di qualità la Settimana d’oliva DOP si può gustare l’olio nuovo e visitare i del Clitunno – Trevi. fine del ‘200 e il ‘500, emergenze medioevali, itinerari turistici proposti Enologica Montefalco fa al caso vostro. frantoi che partecipano a tale iniziativa. 2° Giorno grazie anche alla posizio- costruiti in luoghi strategici dalle guide o su richiesta Montefalco è la patria del Sagrantino DOCG e sede A novembre a Valtopina si trova l’oro nero, no Colfiorito – Rasiglia ne strategica tra Firenze e per difendere un villaggio nazionale dei vini passiti. non il petrolio ma il tartufo nella rassegna Mostra del cliente. Pale – Abbazia di Roma. Oggi girando per o controllare una strada. Con l’occasione Sono molti per un territorio A ottobre si può andare a Trevi per l’Ottobre Mercato del Tartufo. Insieme sono anche i Sassovivo. l’Umbria, anche in medio qui a fianco ne proponiamo piccoli borghi possiamo limitato, come tante stelle Trevano, diviso in tre fasi: il Palio dei Terzieri, prodotti tipici del bosco, formaggi e salumi. alcuni aderenti ai temi trattati incontrare dei veri capo- nel cielo. Umbria terra in questo opuscolo. lavori e rimanere incantati di castelli, la chiamavano ad ammirarli. “Regio Castellorum”.

I NOSTRI CONTATTI 1° Giorno 1° Giorno www.assoguide.it Perugia-Assisi. Bevagna – Torre del Colle [email protected] 2° Giorno Castelbuono – Limigiano 075/815227-28 Spello-Foligno. Collemancio Via P.tta Chiesa Nuova 9/a 3° Giorno 2° Giorno Montefalco-Spoleto. Gualdo Cattaneo fascicolo gentilmente offerto da