S.I.A.D. Relazione Giustificativa Delle
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COMUNE DI CASAVATORE - Provincia di Napoli - S.I.A.D. STRUMENTO D’INTERVENTO PER L’APPARATO DISTRIBUTIVO Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 114 Legge Regionale 07 gennaio 2000 n. 1 RELAZIONE GIUSTIFICATIVA DELLE SCELTE Comune di Casavatore Strumento d’Intervento per l’Apparato distributivo RELAZIONE INDICE 1. NOTA METODOLOGICA ................................................................................................2 2. IL QUADRO NORMATIVO............................................................................................3 3. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ............................................................................5 4. LA POPOLAZIONE ..........................................................................................................8 5. DENSITA’ ABITATIVA ................................................................................................. 11 6. ANALISI DEMOGRAFICA........................................................................................... 14 7. ECONOMIA .................................................................................................................... 18 8. LE INFRASTRUTTURE .................................................................................................. 23 9. L'ACCESSIBILITA' ......................................................................................................... 26 10. COMMERCIO ............................................................................................................... 27 11. L’OFFERTA COMMERCIALE ..................................................................................... 29 11.1 ESERCIZI AL DETTAGLIO FISSO ........................................................................ 29 11.2 OPERATORI A POSTO FISSO ............................................................................... 31 11.3 ESERCIZI PUBBLICI ED ALTRE TIPOLOGIE ..................................................... 31 12. ANALISI DELL’OFFERTA COMMERCIALE ............................................................. 32 13. LOCALIZZAZIONE COMMERCIALE ATTUALE ...................................................... 35 14. VALUTAZIONI SUL DIMENSIONAMENTO DELLA RETE DI VENDITA COMUNALE ................................................................................................................. 45 15. FONDAMENTI PROGRAMMATICI DEL PIANO ....................................................... 46 16. INDIRIZZI E PROPOSTE .............................................................................................. 47 17. PROGRAMMI PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DELLA ZONA CENTRALE DEL PAESE .............................................................................................. 50 18. LOCALIZZAZIONE DELLE AREE DESTINATE AGLI INSEDIAMENTI DELLE MEDIE STRUTTURE DI VENDITA ............................................................................. 55 19. STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE URBANISTICO COMMERCIALE .............. 58 - ALLEGATO A: PLANIMETRIA CON LA LOCALIZZAZIONE DELLE AREE DA DESTINARE ALLE MEDIE SUPERIFICI DI VENDITA - ALLEGATO B: NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE – REGOLAMENTO - ALLEGATO C: NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE (N.T.A. – REGOLAMENTO COMMERCIO SU AREE PUBBICHE) - ALLEGATO D: DETERMINA DI PRESA D’ATTO N° 39 DEL 30/06/2005 1 Comune di Casavatore Strumento d’Intervento per l’Apparato distributivo RELAZIONE 1. NOTA METODOLOGICA Gli studi e le analisi sul Comune di Casavatore sono stati condotti attraverso dati acquisiti da fonti statistiche di primaria attendibilità quali l’Istat, l’Istituto Tagliacarne, il Ministero delle Attività produttive, il servizio statistica della Regione Campania, gli uffici comunali e l’indagine diretta. Si è proceduto preliminarmente all’inquadramento territoriale della città nell’area omogenea di appartenenza, definita dalla Legge Regionale N.1 del 7 gennaio 2000. Definito l’ambito territoriale di interesse si è definito il microambiente, ovvero il contesto urbano e delle relazioni territoriali di prossimità delle aziende commerciali. Elementi del microambiente sono: 1. Il quadro normativo 2. Le caratteristiche demografiche della popolazione cittadina; 3. Gli indicatori socio economici; 4. La configurazione della rete di vendita; Le caratteristiche demografiche e gli indicatori socio economici sono elementi chiave per la comprensione delle caratteristiche della domanda interna e, più in generale, del contesto entro il quale il commercio deve cercare le opportunità di sviluppo. La configurazione delle rete di vendita, ovvero il modello di rete esistente si concretizza nella definizione dei poli e degli assi commerciali, entità urbane in grado di esercitare attrazione e quindi di generare flussi rilevanti di visitatori. Si tratterà, in particolare, di considerare il Comune nella sua qualità di polo commerciale, le relazioni tra lo sviluppo delle attività e le polarizzazioni esterne ad esso, funzionali soprattutto allo sviluppo delle medie e grandi strutture di vendita alle quali affidare, nell’ottica della riqualificazione, il ruolo di decongestionamento dell’area, decentrandovi le attività commerciali con maggiore impatto trasportistico. 2 Comune di Casavatore Strumento d’Intervento per l’Apparato distributivo RELAZIONE 2. IL QUADRO NORMATIVO La riforma del commercio, attesa da anni, si è concretizzata, in Campania, con la pubblicazione della legge regionale n. 1 del 7.1.2000 “Direttive regionali in materia di distribuzione commerciale”. Con essa, hanno trovato definitiva applicazione le norme e le procedure previste dal Dlgs. 31.3.1998 n. 114 “Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’art. 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59. Il riferimento alla cosiddetta “Bassanini uno” (L. 59/97) rivela sinteticamente, ma con eloquenza analoga ad una trattazione specialistica, le ragioni dell’improvvisa accelerazione che ha portato in pochissimi mesi all’approvazione di una riforma per la quale si prevedevano tempi lunghi, prefigurati nello stesso andamento degli atti parlamentari. L’esigenza di non rinviare ulteriormente l’entrata in vigore delle norme di semplificazione dei procedimenti, da applicare più o meno contemporaneamente in molti campi della Pubblica Amministrazione, ha costituito il “grimaldello” per sottrarre la discussione sulla riforma del commercio ad un annoso confronto tutto interno al settore, e per varare un decreto legislativo (114/98) che contempera necessità specifiche di regolamentazione (centri storici, medie e grandi strutture di vendita, commercio su aree pubbliche) ad esigenze di liberalizzazione ispirate a logiche di normalizzazione a livello europeo, ma che in Italia si sono concretizzate soltanto per gli esercizi di vicinato e per la disciplina degli orari di vendita dei negozi. Sono rimasti esclusi dalla riforma, purtroppo, i pubblici esercizi (bar, ristoranti ed attività assimilabili) e le rivendite di giornali e riviste, tuttora soggette a norme e procedure incredibilmente appesantite da adempimenti amministrativi. La legge della Regione Campania n. 1/2000, in attuazione del Dlgs. 114/98, definisce la programmazione e le norme generali per le grandi strutture di vendita, stabilisce le direttive ed i criteri urbanistici ai quali i comuni sono tenuti ad attenersi, ed in particolare, agli artt. 13-14- 15, obbliga i Comuni a dotarsi di un “nuovo piano commerciale”, denominato “Strumento di 3 Comune di Casavatore Strumento d’Intervento per l’Apparato distributivo RELAZIONE intervento per l’apparato distributivo”, che costituisce piano di strumento integrato del PRG, concernente: gli esercizi di vicinato le medie strutture di vendita il commercio su aree pubbliche le localizzazioni delle grandi strutture di vendita, Nel rispetto delle destinazioni d’uso delle aree e degli immobili stabilite dallo stesso Strumento, da sottoporre, dopo l’approvazione in consiglio comunale, al visto di conformità regionale, da rilasciarsi entro 90 giorni. Ci sembra opportuno sottolineare, fin dalle premesse, la straordinaria opportunità, implementata dal D.lgs 114 e correttamente interpretata dalla legge regionale, per i comuni, di farsi promotori di iniziative di sviluppo ed innovazione del commercio nei centri storici. 4 Comune di Casavatore Strumento d’Intervento per l’Apparato distributivo RELAZIONE 3. INQUADRAMENTO TERRITORIALE La Provincia di Napoli occupa una superficie territoriale di 1.171 chilometri quadrati, pari all’ 8,6% della superficie regionale, ma in questo territorio si concentra più del 50% dell’intera popolazione regionale. Il Comune di Casavatore è un comune autonomo dal 30 luglio 1946, data in cui si distaccò ufficialmente da Casoria. Nel 1946 Casavatore contava circa quattromila abitanti e fino agli anni sessanta la sua popolazione rimase sostanzialmente immutata. Nell’ultimo quarantennio, però, vi è stata una vera esplosione demografica ed oggi la città conta circa 21.000 abitanti: ciò sia per effetto dell’industrializzazione crescente verificatasi sul territorio negli anni 60, sia per il crescente sviluppo edilizio abitativo degli ’70’80. La superficie territoriale dei comuni della provincia di Napoli è molto variabile, oscilla infatti da 1, 62 Kmq di Casavatore a 117,27 KMq di Napoli. In particolare la superficie totale della provincia di Napoli rappresenta lo 0,4% della superficie nazionale e l’8,6 % di quella regionale. Nella tabella seguente vengono mostrati sinteticamente il numero dei comuni per classe di superficie; il 60% dei comuni è di piccola dimensione come nel caso del Comune di Casavatore