FALCONE E BORSELLINO

Andrea Fiordaliso classe III B anno scolastico 2015-2016

Giovanni Falcone nasce a nel 1939. Frequenta prima l'accademia navale poi entra in magistratura. Quando incontra e diventa amico di nel loro quartiere abitavano molti futuri mafiosi. Paolo Borsellino

Paolo Borsellino nasce a Palermo. Coetaneo di Giovanni Falcone, frequentano la stessa università. Cambiò la sua vita e quella della sua famiglia lavorando al pool antimafia. Inizio di una lunga collaborazione

Lavorarono insieme come magistrati a Palermo, dove riuscirono a mettere in piedi un maxi processo antimafia e, nonostante abbiano perso alcuni collaboratori uccisi dalla , non si arresero mai e riuscirono a ricostruire la geografia mafiosa. Il maxi processo

Finalmente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino riuscirono a costituire un grande maxi processo che vide, nel 1987, 475 mafiosi imputati e condannati: ma con loro si condanneranno a morte anche i due magistrati. Grandi sforzi svaniscono

Antonino Caponetto, capo del pool antimafia, per ragioni di salute si dimette, e al suo posto, invece di Giovanni Falcone, subentra un altro magistrato che in poco tempo scioglie il pool antimafia. Una lotta finita?

Falcone viene trasferito a Roma, mentre Borsellino ritorna a . Ma i magistrati non abbandonano la lotta. Falcone dopo il 1988 collabora con il procuratore di New York e l'F.B.I. colpendo le famiglie Gambino e Inzerillo. La nascita della DIA

Dopo il ritorno di Falcone a Roma, nasce la DNA (direzione nazionale antimafia), oggi chiamata DIA (direzione investigativa antimafia) e proprio Falcone doveva esserne il direttore. Non tutte le storie hanno un lieto fine La morte di Falcone

Il 23 maggio 1992 Falcone e sua moglie atterrarono all'aeroporto Punta Raisi dove, oltre alle tre auto della scorta, c'era anche un appostamento di “Cosa Nostra”. Falcone e la moglie salirono a bordo di una FIAT Croma bianca e il magistrato fece salire nel sedile posteriore l'autista volendo guidare lui la colonna mobile composta delle tre blindate. Partirono, ignari di essere seguiti, e sull', all'altezza dello svincolo per , una chiamata fece attivare a il telecomando che fece saltare in aria la prima auto: morirono sul colpo tre agenti della scorta, quella di Falcone e sua moglie Francesca. Non tutte le storie hanno un lieto fine La morte di Borsellino 19 luglio 1992, ore 16:58, via D'Amelio: un'auto blindata con a bordo quattro agenti della scorta stavano accompagnando il giudice Paolo Borsellino in visita domenicale alla madre di quest'ultimo. Mentre l'autista fa manovra, una FIAT 126, imbottita di tritolo, esplode uccidendo gli agenti della scorta e il giudice stesso.

Coordinatore prof. Francesco Giacobbe