Raggruppamento (LO): Comuni di: Zelo Buon Persico, , , (LO)

PROGETTO

Bando 2012

PROMUOVERE LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA NEI COMUNI DI ZELO BUON PERSICO, CORNEGLIANO LAUDENSE, MONTANASO LOMBARDO E PIEVE FISSIRAGA (LO)

con il coordinamento di con il supporto di Redatto da EAL s.p.a. La ESCo del Sole srl

Raggruppamento di Zelo Buon Persico PROGETTO

La ESCo del Sole srl Sede legale: Corso di Porta Romana 6, 20122 Milano. tel. +39 02 86996954 Sedi operative: Milano 20125, Via Zuretti 47/A tel. +39 02 67101317 fax +39 02 66716680 Parma 43100, Borgo Giorgio Jan 14/bis tel. +39 0521 1913850 Palermo 90100 , Via Roma 443 tel. +39 091 326534 www.laescodelsole.com [email protected]

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Raggruppamento di Zelo Buon Persico PROGETTO

INDICE

I. PREMESSA ...... 5

I.I Supporto e coordinamento da parte di enti istituzionali sovra comunali ...... 6

II. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ...... 7

II.I Comune di Zelo Buon Persico ...... 7 II.I.I Il contesto territoriale del Comune di Zelo Buon Persico ...... 7 II.I.II L’edificato ...... 7 II.I.III Le attività produttive e il settore terziario ...... 8 II.I.IV Il settore agricolo ...... 8 II.I.V Le aree naturali e i parchi ...... 8 II.I.VI La mobilità ...... 8 II.I.VII Il patrimonio immobiliare pubblico ...... 9 II.I.VIII Gli strumenti ed i piani territoriali - urbanistici vigenti ...... 10 II.II Comune di Cornegliano Laudense ...... 10 II.II.I Il contesto territoriale del Comune di Cornegliano Laudense ...... 10 II.II.II L’edificato ...... 11 II.II.III Le attività produttive e il settore terziario ...... 12 II.II.IV Il settore agricolo ...... 12 II.II.V Le aree naturali e i parchi ...... 12 II.II.VI La mobilità ...... 12 II.II.VII Il patrimonio immobiliare pubblico ...... 13 II.II.VIII Gli strumenti ed i piani territoriali - urbanistici vigenti ...... 13 II.III Il contesto territoriale del Comune di Montanaso Lombardo ...... 13 II.III.I L’edificato residenziale ...... 15 II.III.II Le attività produttive e il settore terziario ...... 15 II.III.III Il settore agricolo ...... 15 II.III.IV Le aree naturali e i parchi ...... 16 II.III.V La mobilità ...... 16 II.III.VI Il patrimonio immobiliare pubblico ...... 16 II.III.VII Gli strumenti ed i piani territoriali - urbanistici vigenti ...... 16 II.IV Comune di Pieve Fissiraga ...... 17 II.IV.I Il contesto territoriale del Comune di Pieve Fissiraga ...... 17 II.IV.II L’edificato ...... 17 II.IV.III Le attività produttive e il settore terziario ...... 17 II.IV.IV Il settore agricolo ...... 18 II.IV.V Le aree naturali e i parchi ...... 18 II.IV.VI La mobilità ...... 18

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II.IV.VII Il patrimonio immobiliare pubblico ...... 18 II.IV.VIII Gli strumenti ed i piani territoriali - urbanistici vigenti ...... 19

III. IMPEGNI E AZIONI ...... 19

III.I Tabella riepilogativa ...... 19

IV. STRUTTURA, CONTENUTI E OBIETTIVI DEL PROGETTO ...... 29

1. ADESIONE AL PATTO DEI SINDACI ...... 29

2. PREDISPOSIZIONE DI UN INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI DI CO2 AL 2005 (BASELINE) ... 29

2.1. Analisi ed elaborazione dei dati regionali a scala comunale ...... 30

2.2. Raccolta d’informazioni puntali a livelli comunale ...... 33

2.3. Definizione della Baseline a 2005 ...... 33

2.4. Elaborazione di un primo inventario emissivo di monitoraggio (Monitoring Emission Inventory - MEI) a livello comunale ...... 36

2.5. Elaborazione della previsione al 2020 e calcolo dell’obiettivo di riduzione delle emissioni .... 37

3. IL SISTEMA DI MONITORAGGIO: IL SOFTWARE CO20 (“CO venti”) ...... 39

4. L’INSERIMENTO DELLE INFORMAZIONI PRODOTTE NELLE APPOSITE BANCHE DATI PREDISPOSTA DALLA FONDAZIONE CARIPLO E DAL JRC ...... 45

5. RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE ENERGETICHE ALL’INTERNO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ...... 47

6. LA SENSIBILIZZAZIONE DELLA CITTADINANZA SUL PROCESSO IN CORSO ...... 48

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I. PREMESSA

L’incrementato consumo di fonti energetiche fossili è indubbiamente la causa da un lato del persistere di concentrazioni atmosferiche elevate di alcuni inquinanti (primi fra tutte le famigerate polveri sottili – PM10) e dall’altro dell’incremento globale delle concentrazioni in atmosfera dei gas serra (di cui la CO 2 è l’indicatore più noto). Numerosi sono gli effetti negativi che questi due fenomeni provocano o provocheranno nel breve-lungo periodo, tra i quali si possono citare gli effetti sulla salute dell’uomo (acuti e cronici) e la potenziale interazione con il clima. La politica di risanamento più immediata da adottare per entrambi i problemi è il risparmio energetico. Tale politica è strategica non solo da un punto di vista ambientale ampio (locale e globale), ma anche e soprattutto in termini economici (basti ricordare il costo dell’energia) e strategici (minor dipendenza da approvvigionamenti di fonti fossili da Paesi terzi). L’Unione Europea da tempo sta agendo nel settore dell’efficienza energetica, dell’uso razionale e dell’incremento della produzione da fonti energetiche rinnovabili (FER). L’ultimo atto in tale direzione è l’impegno preso (condiviso e suddiviso) dai vari Stati membri nel cosiddetto “pacchetto 20-20-20” ovvero il raggiungimento di obiettivi di risparmio energetico, incremento delle FER e riduzione dei gas serra al 2020. Se l’impegno europeo e delle singole nazioni è fondamentale, è ormai chiaro dai tempi di Rio de Janeiro ( pensare globale, agire locale ) che questi obiettivi non possano essere raggiunti senza un’azione dal basso delle Amministrazioni Locali ed della cittadinanza allargata (cittadini, imprese, stakeholder…). Il Patto dei Sindaci, sottoscritto ad oggi da quasi quattromila Amministrazioni locali, vuole andare in questa direzione, ossia porsi a livello locale obiettivi ancor più ambiziosi di quelli che l’UE si è posta, in particolare in termini di riduzione delle emissioni di gas serra. Lo strumento di cui le Amministrazioni Locali possono dotarsi per raggiungere questi ambiziosi obiettivi è il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) documento programmatico che contiene le azioni di “politica energetica” locale per il raggiungimento degli obiettivi che il piano stesso definisce. Oltre all’attività di pianificazione e successivamente di attuazione delle azioni di piano è necessaria una fase di rendicontazione biennale dell’efficacia del PAES stesso attraverso la presentazione di un Rapporto biennale di monitoraggio .

I Comuni del Raggruppamento di Zelo Buon Persico hanno espresso la volontà di aderire al Patto dei Sindaci, anche attraverso deliberazioni di giunta comunale, in quanto intendono perseguire la realizzazione di attività di sostenibilità ambientale, di risparmio energetico e di promozione delle fonti rinnovabili. Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso l’impegno formale di ciascun Comune all’attuazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, che assunto su base volontaria, verrà poi tradotto in misure e progetti concreti.

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I.I Supporto e coordinamento da parte di enti istituzionali sovra comunali I Comuni del Raggruppamento di Zelo Buon Persico, costituito da Zelo Buon Persico, Cornegliano Laudense, Montanaso Lombardo e Pieve Fissiraga, operano con il fattivo supporto della Provincia di Lodi, che ha da sempre manifestato grande sensibilità in materia energetica, tant’è che nel 2006/2007 adottò il proprio Bilancio Energetico ed il proprio Piano Energetico. Negli anni successivi, poi, attraverso la propria struttura denominata APE, Agenzia Provinciale per l’Energia, data in concessione alla propria azienda partecipata E.A.L. SpA, ha promosso numerose azioni volte alla formazione dei tecnici comunali attraverso la realizzazione di corsi e seminari tematici, all’informazione degli stakeholders (cittadini, comuni, settore edile tra cui anche gli amministratori dei condomini), alla realizzazioni di audit energetici e di certificazioni energetiche degli edifici pubblici.

Negli ultimi anni, 2010 e 2011, la Provincia di Lodi ha supportato, sempre attraverso la propria APE, le Amministrazioni Comunali per l’adesione al Patto dei Sindaci attraverso la partecipazione ai Bandi di Fondazione Cariplo.

Nel corso di quest’ultimo anno 2012 la Giunta Provinciale di Lodi con proprio provvedimento n. 9 del 23 febbraio scorso ha deliberato di aderire al Patto dei Sindaci in qualità di Ente Coordinatore e di affidare ad EAL la gestione operativa di APE con particolare riguardo alle attività di fattivo supporto alle Amministrazioni Locali Lodigiane, aderendo APE stessa al Patto in qualità di Sostenitore del Patto, svolgendo tra le altre attività anche:

• Sensibilizzazione all’adesione al Patto dei Sindaci (febbraio –marzo – aprile 2012) • Coordinamento amministrativo nella richiesta dei dati di consumo combustibili ed energia ai Gestori di tali servizi; (maggio – giugno 2012) • Coordinamento amministrativo nella definizione di ruoli e responsabilità (es: comitato di controllo), nell’identificazione degli scenari, nel coinvolgimento degli stakeholders (tutto il 2012) • Coordinamento amministrativo nella definizione e redazione dei PAES (estate 2012) • Supporto nella redazione dell’allegato energetico al Regolamento edilizio (settembre – ottobre 2012) • Formazione del personale (corso base, corso avanzato, formazione Energy manager e rup) (ottobre 2012) • Sensibilizzazione della comunità (divulgazione PAES, informazione sui risultati, corsi progettisti, sopralluoghi edifici, ecc) (novembre – dicembre 2012 e all’abbisogna) • Supervisione della progettazione del sistema di monitoraggio, creazione template intermedi, riesame e relazione biennale (2013) • Inserimento dati monitoraggio nella banca dati di Fondazione Cariplo (2013) • Verifica e aggiornamento dei PAES (ogni 2 anni)

Per l’espletamento di tali attività, l’accordo tra Provincia ed EAL per la gestione operativa dell’APE prevede l’utilizzo delle sale e di tutti gli strumenti gestionali (PC, proiettori, connessioni internet ….) in uso ad EAL SpA. Inoltre Codesta Provincia rende disponibili anche le proprie strutture per lo scopo.

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II. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Nei paragrafi successivi si descrive per ciascun Comune del Raggruppamento di Zelo Buon Persico:  il territorio, esplicitando gli elementi rilevanti ed individuando, ove possibile, le eventuali criticità e punti di forza  gli impegni e le azioni intraprese da ciascuna Amministrazione per la riduzione di emissioni climalteranti.

II.I Comune di Zelo Buon Persico

II.I.I Il contesto territoriale del Comune di Zelo Buon Persico Il Comune di Zelo Buon Persico ha una superficie di 18.7 Kmq, si trova in sponda sinistra del fiume Adda a circa 30 km a nord del capoluogo di Lodi. Confina con i Comuni lodigiani di Boffalora d'Adda, , , Cervignano d'Adda, , con Spino d'Adda della Provincia di Cremona e Paullo della Provincia di Milano. Figura II.I-1 Localizzazione del Comune di Zelo Buon Persico rispetto agli altri Comuni della Provincia di Lodi e confini comunali

II.I.II L’edificato Il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, le frazioni di Bisnate, Cascina Giussana, Cascina Molinetto, Casolate, Mignete, Molinazzo, Muzzano e Villa Pompeiana. Il centro abitato principale è la località di Zelo Buon Persico, al cui interno sono inseriti alcuni edifici storici e zone caratterizzate da strutture residenziali diversificate, non riconducibili a valenze architettoniche tipologiche di interesse storico-ambientale. Quasi il 50% dell’intero patrimonio immobiliare oggi esistente nel territorio comunale è stato costruito tra il 1982 e il 2001. Il patrimonio di edilizia residenziale è quindi piuttosto recente e quindi la qualità e le caratteristiche dell’abitare sono discrete. D’altro canto, la fase di obsolescenza degli edifici ha raggiunto un livello per il quale nel prossimo futuro è immaginabile l’ avvio di un processo di rinnovamento del patrimonio edilizio riferito almeno al 70% degli immobili esistenti sul territorio.

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Nella costruzione della Baseline dovrà essere indagato il livello di efficienza energetica dell’edificato, in modo tale da poter valutare l’efficacia di eventuali azioni finalizzate alla riduzione delle emissioni climalteranti.

II.I.III Le attività produttive e il settore terziario All’interno del comune di Zelo Buon Persico è presente un’area industriale nella zona nord del territorio comunale. All’interno del centro abitato sono poi presenti piccole attività artigianali. Si è assistito inoltre a un discreto sviluppo artigianale e industriale, favorito dalla costituzione di una cooperativa artigiana e da una forte espansione edilizia, in particolare lungo la strada Paullese. Le attività produttive e terziarie, ad una prima analisi, non si configurano come particolarmente energivore, ma la loro incidenza dovrà essere valutata in sede di redazione della Baseline.

II.I.IV Il settore agricolo A Zelo Buon Persico l'abbondante disponibilità di acqua ha costituito una premessa importante fin dal Medio Evo per il compimento e la realizzazione di un'agricoltura avanzata e fiorente. L´agricoltura viene tuttora molto praticata, soprattutto nelle frazioni, talvolta strutturata su basi industriali. Il settore agricolo, pur non essendo tuttavia preponderante per l’economia del territorio, verrà valutato nella redazione della Baseline e potrà vedere la redazione di azioni specifiche nel PAES.

II.I.V Le aree naturali e i parchi All’interno del territorio comunale ricade il Parco Ittico Paradiso di Villa Pompeiana, struttura convenzionata con il Comune di Zelo Buon Persico che offre l’ingresso gratuito ai residenti e il Centro Ippico di Cascina Fornace che garantisce servizi per il tempo libero e attività di ippoterapia. Si tratta di servizi di grande importanza e il cui bacino di riferimento si amplia a tutta la fascia sud ed est dell’area metropolitana milanese e che possono attivare una politica di promozione di fruizione turistica delle aree naturalistiche lungo l’Adda con possibili benefici per i residenti di Zelo Buon Persico.

II.I.VI La mobilità Pur essendo escluso da grandi canali stradali, il Comune di Zelo Buon Persico è inserito in un contesto fortemente infrastrutturato che ha i suoi poli a Melegnano, a Paullo, a Milano e a Lodi. Le grandi vie di comunicazione prossime al Comune sono: - l’Autostrada A1, raggiungibile dal casello di Melegnano, che consente di raggiungere verso nord le tangenziali milanesi e verso sud Lodi e Piacenza; - la SS9 “via Emilia” che corre pressoché parallela all’autostrada; - la SP 13 “Cerca” che consente di raggiungere le vie di comunicazione regionali trasversali est-ovest (SP 415 “Paullese”, SP 14 “Rivoltana”, SP 103 “Cassanese”, SS 11 “Padana superiore”), nonché Agrate Brianza e Monza; - la SP 415 “Paullese” che consente di raggiungere Crema e Cremona. Alle infrastrutture esistenti si deve aggiungere quella che sarà la TEEM (Tangenziale Est Esterna di Milano ), ossia il progetto di tangenziale al servizio dell’area metropolitana milanese che ricalca in parte il tracciato della “Cerca”. La realizzazione dell’opera avrà senza dubbio delle ripercussioni sostanziali sulle logiche di movimentazione di persone e merci che influenzeranno le dinamiche dei flussi pendolari e la definizione dei corrispondenti tragitti di percorrenza.

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Figura II.I-6 Tracciato TEEM in prossimità di Zelo (Fonte: http://tangenziale.esterna.it)

II.I.VII Il patrimonio immobiliare pubblico L’Amministrazione Comunale è impegnata in politiche di sviluppo sostenibile che interessano anche il settore dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili. In particolare, sul proprio patrimonio immobiliare, il Comune ha già eseguito diagnosi energetiche (nell’ambito del Bando della Fondazione Cariplo 2006) in base alle quali procederà alla pianificazione di azioni di miglioramento, sia sugli impianti termici ed elettrici, sia sugli involucri. Ha inoltre attuato interventi di riqualificazione sulla rete di illuminazione pubblica. Nella tabella seguente sono elencati i principali edifici di proprietà del Comune. AUDIT ENERGETICI DATI ANAGRAFICI EDIFICIO indirizzo ESEGUITI Municipio, sede centrale Via Dante, 7 Audit dettaglio Municipio, sede decentrata Via Roma, 42 Centro Prima infanzia il Girotondo Via Cassanello, 1 Asilo nido Peter Pan Via F.lli Cervi Scuola materna “Robiro” Via F.lli Cervi Scuola elementare p.zza Don Pozzoni Scuola media Via F.lli Cervi Audit dettaglio Palestra Via Cassanello, 1 Audit dettaglio Campo sportivo Via Oreglio Audit dettaglio Cimitero Via XX Settembre Centro diurno anziani Via Roma, 55 Centro raccolta rifiuti Via Cascina S. Francesco n. 4 unità immobiliari (mansarde) Via Cardazzi n. 2 unità immobiliari (appartamento e ufficio) Via Lodi n. 6 unità immobiliari (appartamenti) Via Carducci

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Caserma carabinieri Via Cassanello, 3

II.I.VIII Gli strumenti ed i piani territoriali - urbanistici vigenti  Il Piano di Governo del Territorio è stato avviato e con deliberazione Giunta Comunale n. 97 del 30/6/2011 è stato approvato il Documento di Scoping.

II.II Comune di Cornegliano Laudense

1 II.II.I Il contesto territoriale del Comune di Cornegliano Laudense Dati statistici principali: Superficie amministrativa: 5,6 kmq Numero degli abitanti: 2.830 abitanti (ISTAT 31/12/2007) Densità abitativa: 505 abitanti/kmq

Il Comune di Cornegliano Laudese è un Comune della Provincia di Lodi che si sviluppa lungo il percorso di collegamento tra lo svincolo autostradale di Lodi della A1 e il centro abitato di Lodi. Posto a circa 4 chilometri a Sud del Capoluogo e a 30 da Milano, confina a Nord e Nord-Est con il Comune di Lodi, a Sud-Est con il Comune di S.Martino in Strada, a Sud con il Comune di , a Sud-Ovest con il Comune di Pieve Fissiraga e ad Ovest con il Comune di Lodivecchio. Il territorio ha un andamento pianeggiante con altezza media di 77 metri sul livello del mare a destinazione prevalentemente agraria e colture irrigue.

Figura II.II-1 Localizzazione del Comune di Cornegliano Laudense rispetto agli altri Comuni della Provincia di Lodi e confini comunali

Il Comune ha una superficie di 5,65 Kmq, una densità di 505 ab./kmq., in ragione di una popolazione di 2.830 abitanti presenti in modo prevalente nella frazione Muzza (88%); nella frazione di Cornegliano gli abitanti ammontano a circa il 9%; il 2% è in frazione Codognino; i rimanenti abitanti abitano gli insediamenti di carattere rurale. In particolare si nota, nell’ultimo decennio, una tendenza migratoria positiva da Milano verso Lodi e i Comuni della cintura lodigiana, che ha avuto

1 Informazioni tratte dai documenti componenti del Piano di Governo del Territorio (approvato con delibera di Consiglio Comunale n°38 del 30-11-2009.)

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Raggruppamento di Zelo Buon Persico PROGETTO un’accentuazione negli ultimi anni: tra il 2001 e il 2007 si è assistito ad un aumento del 13% per Cornegliano. I caratteri idrogeologici presenti sul territorio sono collegati alla fitta rete di corsi d’acqua e terre umide di rilevante pregio agricolo e naturalistico. Di fondamentale importanza è la presenza del canale Muzza, irrigatore storico derivante dal fiume Adda , il quale interseca la frazione maggiore, che ne assume anche il toponimo (Muzza S.Angelo).

Figura II.II-2 Il PGT di Cornegliano Laudense

II.II.II L’edificato Il Comune è collocato in un area di antica tradizione rurale, che ha mantenuto nel tempo la sua vocazione riconoscibile nei diversi insediamenti agricoli; la popolazione è in costante crescita in seguito anche alle dinamiche dello sviluppo insediativo. La struttura dell’abitato è costituita da due nuclei: la frazione Muzza di S.Angelo, sviluppatasi a ridosso del canale Muzza che la attraversa e la divide in due parti, sede delle attività direzionali del Comune nonché del principale sviluppo residenziale e la frazione di Cornegliano Laudense, nucleo da cui il Comune prende il nome. La residenza è in buone condizioni conservative, caratterizzata da insediamenti di piccolo e medio taglio, prevalentemente con edilizia sparsa monofamiliare, e piccole aggregazioni condominiali. Nella costruzione della Baseline dovrà essere indagato il livello di efficienza energetica dell’edificato, in modo tale da poter valutare l’efficacia di eventuali azioni finalizzate alla riduzione delle emissioni climalteranti.

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II.II.III Le attività produttive e il settore terziario Entro la frazione Muzza è possibile individuare un’area denominata località Codognino dove si sono sviluppate le attività commerciali ed artigianali del Comune. Nell’area sono presenti attività commerciali e della grande distribuzione (Media World, Cisalfa, Brico Center). Le attività terziarie, ad una prima analisi, si configurano come particolarmente energivore, ma la loro incidenza dovrà essere valutata in sede di redazione della Baseline.

II.II.IV Il settore agricolo Il territorio è caratterizzato da insediamenti di caratteri agricolo, con la presenza di numerosi cascinali alcuni dei quali ormai obsoleti dal punto di vista funzionale, ma tutto il patrimonio rurale del Comune, per i suoi caratteri morfologici e tipologici, costituisce patrimonio storico e ambientale ed è salvaguardato nell’ambito del PRG. Il settore agricolo, essendo preponderante per l’economia del territorio, avrà un ruolo significativo nella redazione della Baseline e potrà vedere la redazione di azioni specifiche nel PAES.

II.II.V Le aree naturali e i parchi Il territorio è attraversato da numerosi corsi d’acqua tra i quali il principale è il canale di irrigazione Muzza, che attraversa il centro abitato del Comune in località Muzza; da esso si dipartono numerose altre rogge e canali che servono ad irrigare il territorio agricolo. Dal punto di vista delle risorse ambientali, particolare interesse riveste l’area circostante la strada provinciale per Massalengo che esce a sud dal Comune, caratterizzata da una vegetazione arborea d’alto fusto e da verde di ripa e costeggiata per ampi tratti da rogge e canali di irrigazione. Un altro percorso interessante è quello costituito dalle strade interpoderali che costeggiano il canale Muzza. Il Piano Territoriale di Coordinamento Comprensoriale approvato dal Consorzio del Lodigiano, che ha per oggetto il territorio dei comuni del Lodigiano, rappresenta il quadro di riferimento generale per questo territorio.

II.II.VI La mobilità Le comunicazioni in Cornegliano sono buone: il territorio è attraversato dalla Strada Statale n.235, che collega Pavia a Lodi (via Emilia) ed all’ autostrada A1 Milano –Bologna; inoltre il territorio è interessato dalla strada provinciale n. 186 che collega la statale 235 alla strada provinciale n.23 Lodi- S. Colombano. Per la cittadinanza l’uso del mezzo privato è considerato normale. Ciò si affianca all’eventuale utilizzo della ferrovia per raggiungere Milano, una volta raggiunta la città di Lodi.

Si riscontrano come criticità:  La vicinanza della A1 induce spostamenti da e verso Milano attraverso l’autostrada.  Ai flussi dei pendolari verso Lodi e Milano, si aggiunge il pendolarismo locale verso le strutture commerciali e produttive. Sul fenomeno del passaggio di veicoli attraverso Cornegliano, indotto dall’uscita per Lodi dell’autostrada A1, il Comune di Cornegliano non ha modo di esercitare un’influenza diretta. D’altra parte può essere interessante esaminare il problema insieme all’Amministrazione del Comune di Lodi in sede di tavoli di lavoro intercomunali. Tale criticità richiede lo studio di alternative per una mobilità sostenibile.

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II.II.VII Il patrimonio immobiliare pubblico L’Amministrazione comunale è impegnata in politiche di sviluppo sostenibile che interessano anche il settore dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili. In particolare, sul proprio patrimonio immobiliare pubblico, il Comune ha già eseguito diagnosi energetiche (nell’ambito del Bando della Fondazione Cariplo 2006) in base alle quali procederà alla pianificazione di azioni di miglioramento, sia sugli impianti termici ed elettrici, sia sugli involucri.

Nella tabella seguente si evidenziano gli edifici pubblici sui quale sono state realizzati gli Audit sia leggeri che di dettaglio.

Dati anagrafici edificio Nome indirizzo Audit

Scuola Elementare Via Ada Negri, 1 Audit leggero Scuola Materna P. Borselli Via Lodi, 4 Audit leggero Piazzale Donatori/Via Centro Sportivo Audit di dettaglio Olimpia Municipio Via Lodi, 4 Biblioteca Comunale Via Manzoni Centro Sociale Via Carducci Ex chiesina SS Simone Giuda Via Roma

II.II.VIII Gli strumenti ed i piani territoriali - urbanistici vigenti Il Comune è dotato dei seguenti strumenti pianificatori:  E’ attualmente vigente il Piano Regolatore Generale (PRG) del 1998; ad esso sono state apportate delle varianti parziali approvate dalla provincia di Lodi con atto n. 151 del 20 maggio 1998; il Piano di Governo del Territorio è in fase di realizzazione.  Regolamento Edilizio Comunale (REC) approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 16 del 12.06.2001.

Il Comune non ha ancora predisposto il PGT ed il Regolamento Edilizio del Comune richiede di essere integrato rispetto ai recenti aggiornamenti normativi sulle prestazioni energetiche degli edifici e sulla promozione delle fonti rinnovabili. Pertanto l’attività prevista dal Patto dei Sindaci e dal PAES costituirà un’occasione importante per integrare il tema “energia” nella programmazione urbanistica.

II.III Il contesto territoriale del Comune di Montanaso Lombardo Dati statistici principali: Superficie amministrativa: 9,6 kmq Numero degli abitanti: 2.071 abitanti (ISTAT 01/01/2009) Densità abitativa: 215 abitanti/kmq

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Figura II.III-1 foto aerea del Comune di Montanaso Lombardo (Fonte: GoogleMaps) e localizzazione rispetto agli altri Comuni del raggruppamento

Il Comune di Montanaso Lombardo, che comprende anche la frazione di Arcagna, è una realtà di piccole dimensioni e conserva i tratti storici di territorio con vocazionalità all’agricoltura. L’evoluzione del territorio che si trova nelle immediate vicinanze del Comune di Lodi (Comune della prima cintura nord-ovest) registra un aumento demografico tra il 2001 e il 2007 del 29% da imputare ad un fenomeno di “migrazione” da Milano verso Lodi e i Comuni della cintura lodigiana. Il territorio è caratterizzato da una forte presenza, quella di una centrale termoelettrica il cui primo nucleo ha iniziato a funzionare nel 1952 ed è stata ampliata più volte nel corso degli anni successivi (1976, 1985); ora di proprietà E.ON, ristrutturata e convertita con tre nuovi gruppi a turbogas con il potenziamento della produzione di energia elettrica, è sempre stata oggetto di verifiche e controlli da parte degli organi istituzionali. La centrale termoelettrica E.ON (da complessivi 1780 MW), in parte anche sul territorio di Tavazzano, ricade nell’Emission Trading Scheme, per cui non rientra nella politica del Patto dei Sindaci; d’altra parte tale realtà costituisce una presenza molto rilevante sul territorio, nonché un polo attrattore di lavoro locale, per cui l’elaborazione della Baseline e del PAES può dare l’occasione di esaminare alcuni aspetti di questa struttura che comportano ricadute sugli usi energetici e le emissioni climalteranti comunali.

Il territorio non ha subito grandi espansioni, che si sono limitate all’attuazione di insediamenti in base alle direttive del Piano Regolatore (PRG): dotazione di servizi necessari e realizzazione di opere pubbliche, che hanno consentito una crescita graduale e senza stravolgimenti sia di Montanaso che della frazione di Arcagna .

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Figura II.III-2 Comune di Montanaso Lombardo, Variante parziale 2003 (Fonte: PRG)

II.III.I L’edificato residenziale L’edificato ad uso residenziale si manifesta con una tipologia abitativa di piccolo e medio taglio; si tratta di un edilizia sparsa, monofamiliare, con piccole aggregazioni condominiali. Nella costruzione della Baseline dovrà essere indagato il livello di efficienza energetica dell’edificato, in modo tale da poter valutare l’efficacia di eventuali azioni finalizzate alla riduzione delle emissioni climalteranti.

II.III.II Le attività produttive e il settore terziario Nell’area si ha la presenza di strutture della grande distribuzione come il Gigante, Brico, Media World e Cisalfa, intorno a cui si concentrano anche altre attività artigianali e produttive metallurgiche e di carpenteria. Le attività commerciali, ad una prima analisi, si configurano come particolarmente energivore, ma la loro incidenza dovrà essere valutata in sede di redazione della Baseline.

II.III.III Il settore agricolo Le aree agricole, precedentemente paludi, sono state bonificate realizzando importanti opere che tracciano rogge e canali ove l’acqua è sapientemente regolata; sono presenti attività di coltivazione di cereali, florovivaistiche e pioppicolture. Diverse cascine sono localizzate nel territorio, di maggiore o minore importanza, ancora attive o quasi in rovina, ma tutte testimonianza della storia locale.

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Il settore agricolo avrà un ruolo significativo nella redazione della Baseline e potrà vedere la redazione di azioni specifiche nel PAES.

II.III.IV Le aree naturali e i parchi Una parte del territorio ricade nell’ambito del Parco Naturale Adda Sud tutelato dalle Norme tecniche di Attuazione del Piano Territoriale di Coordinamento (L.R. 20/08/94 n. 22), e da vincolo paesistico di notevole interesse pubblico, ai sensi della legge 431/85. Il Comune è attraversato da vie, rogge e canali, in particolare, nella parte nord, dal canale Belgiardino, antica derivazione del fiume Adda che si trova ad est del territorio, in prossimità di Boffalora d’Adda, che determinano aree di rispetto nelle aree dei terrazzamenti naturali determinati dall’andamento del fiume Adda. A sud-est a fianco della centrale idroelettrica, il territorio è attraversato dal canale Muzza, le cui acque sono oggi utilizzate principalmente per l’irrigazione in agricoltura, il rifornimento idrico per l’itticoltura, e per la produzione di energia (per il raffreddamento delle centrali termoelettriche di Cassano e di Montanaso-Tavazzano; l’alimentazione di 4 centraline idroelettriche). Nel territorio sono inoltre presenti fasce di rispetto ricadenti nel PAI (Piano di Assetto Idrogeologico), soggette a rischio esondazione (sia di tipo A che B).

II.III.V La mobilità Per la cittadinanza l’uso del mezzo privato è consuetudine. Ciò si affianca all’eventuale utilizzo della ferrovia per raggiungere Milano, una volta raggiunta la città di Lodi. Tuttavia, la vicinanza della A1 (a Cornegliano) induce spostamenti da e verso Milano attraverso l’autostrada. Ai flussi dei pendolari verso Lodi e Milano si aggiunge il pendolarismo locale verso le strutture commerciali e produttive.

II.III.VI Il patrimonio immobiliare pubblico L’Amministrazione comunale è impegnata in politiche di sviluppo sostenibile che interessano anche il settore dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili. In particolare il Comune ha già eseguito diagnosi energetiche (nell’ambito del Bando della Fondazione Cariplo 2006) in base alle quali procederà alla pianificazione di azioni di miglioramento, sia sugli impianti termici ed elettrici, sia sugli involucri. Nella tabella seguente si evidenzia l’elenco degli edifici di proprietà della Pubblica Amministrazione, e l’indicazione su quale di questi è stato realizzato l’Audit.

Dati anagrafici edificio

Nome indirizzo Audit

MUNICIPIO Via SP 202, 8/B Audit di dettaglio Scuola Elementare Via Gramsci, 1 Palestra Via Gramsci, 1

II.III.VII Gli strumenti ed i piani territoriali - urbanistici vigenti Il Comune è dotato dei seguenti strumenti urbanistici:  Piano Regolatore Generale (PRG) approvato il 14/04/2004 con Delibera di Giunta Provincia di Lodi n. n. 79

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 Regolamento Edilizio Comunale (REC) approvato il 04/04/1974 con deliberazione di Consiglio Comunale n. 17. Il Regolamento Edilizio del Comune richiede di essere integrato rispetto ai recenti aggiornamenti normativi sulle prestazioni energetiche degli edifici e sulla promozione delle fonti rinnovabili. Pertanto l’attività prevista dal Patto dei Sindaci e dal PAES costituirà un’occasione importante per integrare il tema energia nella programmazione urbanistica

II.IV Comune di Pieve Fissiraga

II.IV.I Il contesto territoriale del Comune di Pieve Fissiraga Il Comune di Pieve Fissiraga ha una superficie di 12.7 Kmq e confina con i Comuni di , Cornegliano Laudense, Lodi, , Massalengo, Sant'Angelo Lodigiano, Villanova del Sillaro.

Figura II.IV-1 Localizzazione del Comune di Pieve Fissiraga rispetto agli altri Comuni del raggruppamento e della Provincia di Lodi

II.IV.II L’edificato La popolazione di Pieve F. ha origini prevalentemente rurali ed il suo andamento dall'inizio del secolo ha sempre seguito le vicende legate all'agricoltura che ne determinava il rapporto di lavoro attraverso contratti stagionali o indeterminati. Il processo di industrializzazione ha portato a una forte emigrazione che ha raggiunto il suo punto massimo negli anni ’80 quando, nel 1981, la popolazione ha raggiunto il minimo di 808 abitanti. Negli ultimi anni c'è stato un leggero ma continuo aumento che ha determinato un saldo anagrafico positivo malgrado un saldo naturale negativo. La popolazione residente nel comune di Pieve F. alla data del 31/12/10 era di 1675 abitanti.

II.IV.III Le attività produttive e il settore terziario All’interno del comune di Pieve Fissiraga le attività industriali e di artigianato sono localizzate quasi esclusivamente lungo i principali assi viari che attraversano il suo territorio, vale a dire l’autostrada A1 e la SP n° 235. Sono presenti sul territorio in esame e nell’immediato intorno diverse industrie, tra cui alcune a rischio di incidente rilevante. Esistono anche 58 realtà commerciali e di somministrazione, molte delle quali localizzate all’interno del centro commerciale “Bennet”, a ridosso del casello autostradale.

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Per quanto riguarda le previsioni di carattere produttivo e commerciale, che indicavano circa 112.455 mq di slp di nuovi ambiti produttivi, distribuiti su circa 212.271 mq, questi risultano in gran parte non attuati con un residuo vicino al 50% pari a 64.368 mq di slp non attuata, distribuita su 127683 mq di superficie edificabile. Le attività produttive e commerciali, ad una prima analisi, si configurano come particolarmente energivore, e la loro incidenza dovrà essere valutata in sede di redazione della Baseline.

II.IV.IV Il settore agricolo Attualmente le aziende agricole esistenti in territorio di Pieve Fissiraga sono 21, di cui 19 sparse nel territorio agricolo e 2 nel centro abitato. Il totale di capi bovini ammonta a 2.390, quello dei suini a 23.430. La superficie totale ad agricoltura è di 1440,86 Ha dei quali 1317,90 Ha utilizzati. Per quanto riguarda le colture presenti, nelle 23 aziende agricole la coltivazione più diffusa per l’ultimo anno censito (2001) è quella a cereali (790,68 Ha), seguita da quella a coltivazioni foraggere avvicendate (14 aziende, 324,73 Ha) e da coltivazioni di frumento (1 azienda, 3,00 Ha); nel comune di Pieve F. esistono anche, ma in piccolissima parte, coltivazioni ortive. Il settore agricolo, avrà un ruolo significativo nella redazione della Baseline e potrà vedere la redazione di azioni specifiche nel PAES.

II.IV.V Le aree naturali e i parchi Gli elementi di interesse naturalistico presenti sul territorio comunale sono legati ai corsi d’acqua: il Lambro, che in questo tratto è interessato da ampi ambiti estrattivi; la Muzza, che attraversa il centro abitato del Comune di Cornegliano Laudense, i Sillari, interessati dall’ipotesi di istituzione di un parco locale sovracomunale (PLIS del Sillaro). Nel Comune non sono presenti siti del sistema Rete Natura 2000, né nei comuni limitrofi. I siti più vicini, le zone umide lungo il fiume Adda, distano alcuni km in linea d’aria dal confine comunale di Cornegliano Laudense, verso est (la più vicina è la Lanca di Soltarico e dista circa 4 km).

II.IV.VI La mobilità Il Comune si trova ad ovest del capoluogo, a pochi km dalla cintura della tangenziale. Sul territorio insistono infrastrutture di scala nazionale (TAV, A1) ed è tagliato trasversalmente dalla SP 235, che collega il capoluogo al centro di Sant’Angelo Lodigiano, sulla quale ricade il casello autostradale. Tali elementi verranno analizzati al fine di individuare possibili azioni specifiche nel PAES.

II.IV.VII Il patrimonio immobiliare pubblico L’Amministrazione Comunale è impegnata in politiche di sviluppo sostenibile che interessano anche il settore dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili. In particolare, sul proprio patrimonio immobiliare, il Comune ha già eseguito diagnosi energetiche (nell’ambito del Bando della Fondazione Cariplo 2006) in base alle quali procederà alla pianificazione di azioni di miglioramento, sia sugli impianti termici ed elettrici, sia sugli involucri. Nella tabella seguente sono elencati gli edifici di proprietà del Comune.

Dati anagrafici edificio AUDIT ENERGETICI DATI ANAGRAFICI EDIFICIO INDIRIZZO ESEGUITI

MUNICIPIO P.zza Roma POLO SCOLASTICO Via Principale si CAMPO SPORTIVO Via dello Sport

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PALESTRA Via dello Sport SPOGLIATOI Via dello Sport CENTRO CIVICO p.zza Roma BIBLIOTECA Via Principale CIMITERO Via Tavernelle CANTRO POLIVALENTE Via dello Sport

II.IV.VIII Gli strumenti ed i piani territoriali - urbanistici vigenti  Piano di Governo Territoriale (PGT) è stato adottato con Deliberazione di Consiglio Comunale 75 del 22/12/2011.  Il Comune il 4 aprile 2012, ha pubblicato l’esito del bando di gara di procedura negoziata per affidamento dell’incarico di rilevazione, analisi e restituzione cartografica dei servizi del sottosuolo ai fini della redazione del piano generale dei servizi del sottosuolo (P.U.G.S.S.)

III. IMPEGNI E AZIONI

III.I Tabella riepilogativa I Comuni di Zelo Buon Persico, Cornegliano Laudense, Montanaso Lombardo e Pieve Fissiraga hanno espresso la volontà di aderire al Patto dei Sindaci, anche attraverso deliberazioni di Giunta Comunale, e hanno deciso pertanto di partecipare al Bando della Fondazione Cariplo “Promuovere la sostenibilità energetica nei Comuni piccoli e medi” - edizione 2012, grazie al quale ambiscono ad ottenere specifici finanziamenti sia per la redazione dell’Inventario delle emissioni (Baseline) che del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) da redigere entro la fine di novembre 2013. Tali finanziamenti, infatti, sarebbero un contributo fondamentale per far fronte agli adempimenti prescritti dal Patto dei Sindaci.

I Comuni, decidendo di aderire al Patto, si impegnano a ridurre le proprie emissioni di CO 2 di almeno il 20% entro il 2020. Accettano inoltre di predisporre regolarmente una relazione biennale e di monitorare, attraverso adeguati indicatori, l'attuazione del proprio Piano d'Azione, adottando, se necessario, azioni correttive; accettano altresì l'esclusione dal Patto nel caso in cui non riescano a mantenere gli impegni presi. Tutti i Comuni del raggruppamento hanno inoltre già provveduto alla costituzione di strutture organizzative adeguate, mediante l’istituzione di un Comitato di Controllo e di un Nucleo Operativo (vedi allegato). Il Comuni del raggruppamento credono fortemente nell’importanza che ogni comunità urbana, anche la più piccola, ha nella lotta ai cambiamenti climatici del pianeta e si impegnano a sostenere il proprio ruolo fino in fondo. Ciò corrisponde all’impegno delle Amministrazioni Comunali di incoraggiare una serie di azioni in materia di sostenibilità ambientale, di risparmio energetico e di promozione delle fonti rinnovabili, in linea con le attività già avviate e realizzate negli anni precedenti, predisponendo strumenti efficaci per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti.

Di seguito si riporta delle tabella riepilogative delle attività di particolare interesse svolte e promosse dai Comuni del raggruppamento e da cui è possibile evincere che la partecipazione al Patto dei

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Sindaci è in piena sintonia con quanto le Amministrazioni hanno già realizzato e stanno mettendo in cantiere sul breve-medio periodo. La redazione del PAES consentirà di individuare una visione di lungo periodo di una strategia per l'efficienza energetica e la promozione delle fonti rinnovabili, insieme all'identificazione di azioni specifiche fattibili e temporalmente definite per arricchire quanto le Amministrazioni stanno già promuovendo.

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COMUNE DI ZELO BUON PERSICO

Titolo Anno Descrizione Documenti allegati EDIFICI PUBBLICI (DIAGNOSI, CERTIFICAZIONI, INTERVENTI DI RIQUALIFICAZONE, FONTI RINOVABILI) Impianti fotovoltaici e solari termici - prossima 2012 Con Deliberazione di Giunta n. 34 del 10/1/2011 l’Amministrazione Comunale ha approvato il progetto 1. zelo - impianto PV e solare termico palestra - realizzazione preliminare per interventi volti al risparmio energetico e alla incentivazione di produzione di energia da scuola fonti rinnovabili. Il progetto prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico da 19.7 kWp e un 2. zelo - impianto fotovoltaico scuola e palestra impianto solare termico da 45 mq sulla copertura della scuola elementare; sulla palestra è previsto un 3. zelo - Impegno spesa impianti fotovoltaici impianto fotovoltaico da 19.9 kWp e un impianto solare termico da 45 mq. La potenza dei due impianti fotovoltaici è stata successivamente aumentata ed è prevista una potenza totale superiore ai 100 kWp. E’ stato inoltre pubblicato un bando per l’installazione dei due impianti fotovoltaici mediante contratto di leasing operativo. Rifacimento coperture edifici comunali 2012 In occasione dell’installazione degli impianti fotovoltaici sulle coperture delle scuole elementari e della 4. zelo - rifacimento cop ertura palestra palestra è prevista la coibentazione con strato isolante di polistirene 5+5 cm. 5. zelo - rifacimento copertura scuola Impianti fotovoltaici 2008 Il Comune ha installato impianti fotovoltaici sulla copertura della scuola media di via F.lli Cervi (20 kWp) e 6. zelo – impianti fotovoltaici del centro prima infanzia Il Girotondo” di via Cassanello (potenza 6 kWp) Impianti solare termico 2008 Il Comune ha installato un impianto solare termico sulla copertura della scuola materna Robiro di via F.lli 7. zelo – impianti solare termico Cervi. Acquisto d energia verde 2006 -2012 Il Comune di Zelo Buon Persico, in qualità di Socio del Consorzio CEV, testimonia il proprio impegno a 8. zelo - acquisto energia verde favore dello sviluppo della produzione d’Energie Rinnovabili con un atto concreto, rispettando i 9. zelo – articolo energia verde parametri imposti dal protocollo di Kyoto e fregiandosi della prestigiosa certificazione R.E.C.S.. Dal 2006 infatti il Comune acquista energia verde, proveniente da fonte rinnovabile certificata R.E.C.S. (Renewable Energy Certificate System) a copertura del 30% dei consumi totali di energia elettrica consumata negli edifici pubblici e per l’illuminazione pubblica comunale. Dal 2009 l’acquisto di energia verde copre il 100% dei consumi elettrici comunali (edifici e IP). Doccia light 2010 Il Comune di Zelo Buon Persico ha aderito alla campagna Doccia Light, iniziativa di risparmio idrico ed 10. zelo - doccia light energetico, finanziata nell’ambito del meccanismo nazionale dei titoli di efficienza energetica. Lo scopo è ottenere un’incisiva riduzione degli enormi sprechi di acqua e di energia che comunemente caratterizzano le strutture sportive attraverso l’installazione di erogatori per doccia basso flusso. Per il Comune di Zelo Buon Persico è stato stimato un risparmio di acqua calda sanitaria pari a 765 mc/anno che corrispondono a circa 4.693 kg di CO 2/anno. Certificazioni energetiche 2009 In collaborazione con la Provincia di Lodi e la società pubblica EAL S.p.a. sono state prodotte le 11. zelo – certif icazioni energetiche certificazioni energetiche di 4 edifici: Municipio, scuola media, centro sportivo e palestra. In seguito il Comune ha prodotto autonomamente anche le certificazioni energetiche di altri due edifici, il centro civico e un monolocale nella frazione di Mignete. Diagnosi energetiche edifici comunali 2006 -2007 Nel 2006 al Comune di Zelo Buon Persico, in qualità di capofila del raggruppamento costituito da Zelo B.P Non viene allegata nessuna documentazione in e , è stato accordato dalla Fondazione Cariplo il finanziamento per il Bando “Audit energetico quanto i dati sono già in possesso di Fondazione degli edifici di proprietà dei Comuni piccoli e medi”. Sono state eseguite diagnosi energetiche su quattro Cariplo edifici: Municipio, scuola media, centro sportivo e palestra. AZIONI DI RISPRMIO ENERGETICO (ACQUA, RIFIUTI, ENERGIA) Acquisti verdi 2012 Con determinazione del settore tributi n. 71 del 26/10/2011 è stato disposto l’acquisto di 500 risme di 12. z elo - acquisto carta riciclata carta riciclata formato A4. Pedibus 2012 Il Comitato Associazione Genitori Zelo, nato recentemente, tra le proprie proposte ha in programma la 13 . zelo – pedibus (sito comitato genitori+ richiesta realizzazione del Pedibus. Il Comune di Zelo si è reso disponibile a contribuire all’iniziativa fornendo e comune) installando 6 cartelli con dicitura “fermata pedibus” lungo il percorso individuato dal Comitato e 1 con

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dicitura “arrivo/partenza pedibus”, presso il piazzale della scuola elementare. La prima giornata di sperimentazione è avvenuta il 16 aprile 2012. Impianto di cogenerazione azienda agricola 2011 -2012 Nel 2011 il Comune di Zelo B.P. ha rilasciato il permesso di costruire n. 03/11 all’azienda agricola Arioli 14. zelo – impianto cogenerazione per l’istallazione di un impianto di cogenerazione a pollina presso Cascina Giussana. L’impianto, di potenza pari a 900 kWt, prevede la combustione di biomassa con produzione di aria calda surriscaldata per generazione di energia elettrica ed acqua calda a 90°C per il riscaldamento delle serre. L’energia elettrica e termica prodotta da questo impianto avranno un peso importante all’interno del Piano d’azione per l’energia sostenibile del Comune di Zelo B.P.. Gestione integrata dei rifiuti urbani 2011 -20 12 Nel 2010 il comune di Zelo ha affidato alla società Impresa Sangalli Giancarlo & C S.r.l. Servizi Ambientali 15. zelo – mezzi trasporto raccolta rifiuti la gestione integrata dei rifiuti urbani. Uno dei parametri richiesti dal bando di gara è stato l’efficienza dei 16. zelo – certificazione impresa raccolta rifiuti mezzi impiegati per i servizi di raccolta. L’impresa aggiudicataria dispone infatti di un parco mezzi recente e tecnologicamente avanzato (EURO V e EURO IV). L’Impresa Sangalli Giancarlo & C. ha inoltre concluso nel 2010 l’iter di certificazione del sistema di Gestione dell’Energia conforme alla norma UNI CEI N 16001:2009 e si propone di individuare e gestire tutti gli aspetti energetici legati alla propria attività al fine di perseguire continuamente il massimo risparmio energetico e la massima efficienza.

Impianti fotovoltaici privati 2007 -2012 La scelta del Comune di credere nelle fonti rinnovabili e di installare, sui propri edifici, impianti solari 17. zelo - impianti fotovoltaici GSE fotovoltaici e termici è stata d’esempio per l’intera cittadinanza, tanto che sul territorio comunale, da novembre 2007 ad oggi, sono stati installati impianti fotovoltaici per una potenza totale superiore a 1 MW (fonte dati: http://atlasole.gse.it/atlasole). L’energia elettrica prodotta da questi impianti avrà un peso importante all’interno del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile del Comune di Zelo B.P.. Centrale idroelettrica località Bisnate e località 2001 -2010 Con delibe razione di Giunta n. 108 del 8/11/2001, il Comune ha espresso parere favorevole 18. zelo - centrale idroelettrica bisnate Bolenzana Canale Muzza all’intervento di derivazione di 700 moduli di acqua dal fiume Adda in località Ponte di Bisnate ad uso 19. zelo – centrale idroelettrica bolenzana idroelettrico. Il parere è stato espresso in considerazione dell’alto valore ecologico rivestito dagli interventi di produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili, anche per il minimo impatto ambientale della struttura proposta, che ben si armonizza e mimetizza nel contesto paesistico del luogo.

In data 29/4/2010 viene rilasciata l’attestazione di agibilità per le opere di realizzazione della centrale idroelettrica in località di Levata di Bolenzana Canale Muzza. Distribuzione l ampade a risparmio energetico 2008 L’Amministrazione Comunale, in occasione della riqualificazione del parco lampade per l’illuminazione 20 . zelo – distribuzione lampade basso consumo pubblica, ha ricevuto in omaggio dalla Società Enel Sole 360 lampadine a risparmio energetico che ha distribuito alla cittadinanza, fornendo, contestualmente, adeguata informazione sul corretto utilizzo. Mezzi elettrici comunali 2007 Nel 2007 il Comune di Zelo ha sottoscritto, con la società SEMS (Servizi M obilità Sostenibile ), un 21. zelo – mezzi elettrici contratti contratto per il noleggio a lungo termine (60 mesi) di 2 mezzi elettrici in sostituzione di mezzi obsoleti. Polo artigianale di Zelo: certificazione EMAS e 2007 -2012 Il polo artigianale di Zelo Buon Persico, costituito da 54 microimprese, è stato il primo in Italia, nel 2007, 22. zelo – dichiarazione ambientale polo artigianale fotovoltaico ad ottenere la certificazione EMAS, che offre garanzie sulla qualità dei procedimenti e sul rispetto 23. zelo – articolo polo artigianale dell’ambiente. Nel 2010 l’Unione artigiani di Lodi e la Cooperativa artigianale di Zelo si sono posti l’obiettivo di coprire il maggior numero di capannoni con pannelli fotovoltaici.

INIZIATIVE IN MATERIA AMBIENTALE Regolamento comun ale di gestione del 2011 Con delibera di C.C. n. 6 del 9/3/2011 il Comune di Zelo ha approvato il nuovo regolamento comunale di 24. zelo – compostaggio domestico compostaggio domestico gestione del compostaggio domestico con l’intento di fornire ai cittadini tutte le indicazioni necessarie (Lettera+domanda adesione) per un corretto utilizzo della raccolta della frazione umida dei rifiuti e successiva trasformazione in 25. zelo – regolamento compostaggio domestico compost da utilizzare nei giardini. Il regolamento prevede, all’art.4, una riduzione della TARSU per gli utenti che aderiscono alla pratica del compostaggio domestico. Piste ciclabili 2010 Nel 2010 il Comune di Zelo Buon Persico ha partecipato come partner al progetto Integrato d’Area “Isole 26. zelo – piste ciclabili e Foreste” che ha previsto la realizzazione del percorso ciclopedonale “Rivolta d’Adda-Boffalora d’Adda”.

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Il Comune ha p revisto nel proprio bilancio, a copertura del progetto, una somma pari a 28.000 € circa. Al progetto hanno partecipato altri 5 Comuni della Provincia di Lodi. Pubblicazione Vivi con stile 2008 Nel 2008 è stata distribuita a tutti i cittadini la pubblicazione “Vivi con Stile” relativa alla promozione 27.Pubblicazione Vivi con Stile delle tematiche energetico ambientali (brochure stampata in occasione del progetto della Fondazione Cariplo “Diagnosi energetiche degli edifici di proprietà dei Comuni piccoli e medi”) Progetto WEB GIS 2007 Il Comune di Zelo Buon Persico ha aderito al progetto WEB GIS della Fondazione Cariplo ed ha Non viene allegata nessuna documentazione in provveduto autonomamente – come richiesto dalla stessa Fondazione – ad inserire nel sito i dati degli quanto i dati sono già in possesso di Fondazione edifici sottoposti a diagnosi energetica Cariplo Agenda 21 – Progetto R.A.S.P.A.dura 2004 -2006 Nell’ambito del progetto Agenda 21 Locale R.a.s.p.dura, cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente e del 28. zelo - A21 progetto raspadura Territorio, il Comune Zelo Buon Persico, insieme ad altri 9 Comuni della Provincia di Lodi, ha deciso di 29. zelo - relazione sullo stato dell'ambiente intraprendere un percorso di sviluppo sostenibile del proprio territorio al fine di tutelare e valorizzare le 30. zelo - report incontro stakeholder raspadura risorse ambientali locali, attraverso il coinvolgimento attivo della cittadinanza. Per raggiungere questo obiettivo è stato realizzato inizialmente un primo Rapporto sullo Stato dell’Ambiente dei 10 Comuni; in questo studio, presentato in diversi incontri pubblici, sono state descritte le caratteristiche del contesto ambientale e le problematicità del territorio. Contestualmente all’elaborazione del RSA sono state realizzate diverse giornate di informazione e sensibilizzazione sui temi dello sviluppo sostenibile, dell’Agenda 21 Locale, sulle criticità e sulle potenzialità ambientali locali, sulla scelta degli indicatori da utilizzare nel Rapporto sullo Stato dell’Ambiente. A queste iniziative hanno partecipato un cospicuo numero di persone in rappresentanza delle diverse categorie sociali del territorio. Carta di Aalborg e progetto Lodi Commitments 2004 Il Comune di Zelo Buon Persico ha partecipato nel 2004 al progetto “Lodi Commitments” con cui la 31 . Lodi Commitments Provincia di Lodi ha inteso promuovere l’effettiva attuazione degli Aalborg Commitments sul territorio provinciale, coinvolgendo gli attori locali nella definizione dei relativi target e nell’avvio di progetti pilota finalizzati al conseguimento degli stessi. A tale scopo il progetto si è articolato in tre fasi principali, sviluppate in un periodo di 20 mesi: ricognizione delle buone pratiche di sostenibilità, predisposizione di materiale formativo e informativo relativo agli strumenti di sostenibilità utili per il raggiungimento degli Aalborg Commitments, formazione e accompagnamento

COMUNE DI CORNEGLIANO LAUDENSE

Titolo Anno Descrizione Documenti allegati EDIFICI PUBBLICI (DIAGNOSI, CERTIFICAZIONI, INTERVENTI DI RIQUALIFICAZONE, FONTI RINOVABILI) Bando sole a scuola 2012 Il Comune di Cornegliano Laudense ha partecipato al Bando Ministeriale il “Sole a Scuola”, edizione 2012, 1. Cornegliano – bando sole a scuola presentando un progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di 9.36 kWp sulla copertura della scuola elementare Ada Negri. Acquisto d energia verde 2006 -2012 Il Comune di Cornegliano Laudense, in qua lità di Socio del Consorzio CEV, testimonia il proprio impegno a 2. Cornegliano – certificati RECS favore dello sviluppo della produzione d’Energie Rinnovabili con un atto concreto, rispettando i parametri imposti dal protocollo di Kyoto e fregiandosi della prestigiosa certificazione R.E.C.S.. Dal 2006 infatti il Comune acquista energia verde, proveniente da fonte rinnovabile certificata R.E.C.S. (Renewable Energy Certificate System) a copertura del 30% dei consumi totali di energia elettrica consumata negli edifici pubblici e per l’illuminazione pubblica comunale. Dal 2009 l’acquisto di energia verde copre il 100% dei consumi elettrici comunali (edifici e IP). Impianti fotovoltaico 2010 Il Comune di Cornegliano ha aderito al Proget to “1000 tetti fotovoltaici su 1000 scuole” , un’importante 3. Cornegliano -impianto fotovoltaico palestra iniziativa che il Consorzio per l’energia CEV ha attivato ad esclusivo vantaggio dei propri Associati 3.2. Cornegliano -impianto fotovoltaico palestra- (Comuni ed Enti Pubblici) con l’obiettivo di contribuire concretamente al raggiungimento articolo

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dell’ autosufficienza energetica e degli obiettivi di Kyoto. Il Comune di Cornegliano Laudense, Socio CEV, ha in corso di realizzazione 1 Progetto al Palazzetto dello Sport. Costi ed oneri sono a carico del Consorzio CEV, che ammortizza la spesa attraverso il Conto Energia, lasciando all’Ente tutta l’energia prodotta dall’impianto. Il sistema fotovoltaico sviluppa una potenza di oltre 19 kWp, estendendosi su una superficie di 290 metri quadri circa, per un totale di 114 moduli installati. E’ stato installato un video-monitor all’interno della scuola che evidenzia, in tempo reale, la quantità d’energia prodotta e le quantità di sostanze inquinanti non immesse in atmosfera. E’ stato anche realizzato un impianto fotovoltaico sulla copertura della scuola Primaria “Ada Negri” di 2,94 Kw. Edificio polifunzionale 2010 Nel 2010 è stato realizzato ex novo un edificio polifunzionale dotato di impianto fotovoltaico e 4. Cornegliano – nuovo edificio polifunzi onale caratterizzato da elementi costruttivi finalizzati al miglioramento del risparmio energetico (es.: cappotto, serramenti con elevate prestazioni di trasmittanza, caldaia a condensazione e riscaldamento a pavimento). Bando regionale solare termico 2009 Nel 2009 il Comune di Cornegliano Laudense ha partecipato al Bando Regionale per la realizzazione di 5. Cornegliano – bando solare termico impianti solari termici al servizio di immobili pubblici (d.d.g.n. 8735/2009). L‘istanza è stata ammessa ma non finanziata per esaurimento fondi. Il progetto prevedeva l’installazione di 36 mq di pannelli sulla copertura del centro sportivo. Certificazioni energetiche 2009 Il Comune ha provveduto alla realizzazione di certifica zione energetica per il Centro Sportivo di Piazzale 6. Cornegliano – certificazioni energetiche Donatori/Via Olimpia che si trova in Classe F con un consumo di 82,2 kWh/m3a (Certificato Prot. 98021- 000009-09 Valido fino al 12/03/2019). Diagnosi energetich e edifici comunali 2006 -2007 Nel 2006 al Comune di Zelo Buon Persico, in qualità di capofila del raggruppamento costituito da Zelo B.P Non viene allegata nessuna documentazione in e Comazzo, è stato accordato dalla Fondazione Cariplo il finanziamento per il Bando “Audit energetico quanto i dati sono già in possesso di Fondazione degli edifici di proprietà dei Comuni piccoli e medi”. E’ stata eseguita la diagnosi energetica della palestra. Cariplo STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE PGT 2012 Il Piano di Govern o del territorio (PGT) è attualmente in fase di adozione. AZIONI DI RISPRMIO ENERGETICO (ACQUA, RIFIUTI, ENERGIA) Raccolta differenziata 2010 Il Comune d Cornegliano Laudense ha raggiunto nel 2010 una percentuale di raccolta differenziata pari al 7. Cornegliano – raccolta differenziata 73.4% (dati desunti dal rapporto pubblicato dallo Sportello Osservatorio Rifiuti della Provincia di Lodi) INIZIATIVE IN MATERIA AMBIENTALE Sulla strada della sostenibilità 2011 Il Comune di Cornegliano Laudense ha par tecipato, in qualità di soggetto coinvolto, al bando di Non viene allegata nessuna documentazione in Fondazione Cariplo “Educare alla sostenibilità”edizione 2011, con il progetto intitolato “Sulla strada della quanto i dati sono già in possesso di Fondazione sostenibilità” presentato dall’Istituto Scholè Futuro in collaborazione con il Politecnico di Milano. Cariplo Brochure sensibilizzazione sulle tematiche 2010 In occasione dell’insta llazione dell’impianto fotovoltaico da 20 kW p sulla copertu ra della palestra, 8. Cornegliano – brochure CEV ambientali l’Amministrazione Comunale ha distribuito ai cittadini e ha pubblicato sul sito internet comunale una brochure, predisposta da CEV, che , oltre ad informare i cittadini circa le inizative di risparmio energetico intraprese dal Comune, ha inteso sensibilizzare la cittadinanza sulle tematiche ambientali. Pubblicazione Vivi con stile 2008 Nel 2008 è stata distribuita a tutti i cittadini la pubblicazione “Vivi con Stile” relativa alla promozione 27.Pubblicazione Vivi con Stile delle tematiche energetico ambientali (brochure stampata in occasione del progetto della Fondazione Cariplo “Diagnosi energetiche degli edifici di proprietà dei Comuni piccoli e medi”) 2008 La LIPU ha coinvolto i bambini della scuola pr imaria di Cornegliano Laudense per manifestare contro lo 9. Cornegliano – progetto LIPU smog. Il progetto “Ali in movimento” della Lipu ha coinvolto anche gli alunni delle scuole di Massalengo e Cerro al Lambro. L’iniziativa è stata promossa dalla sede provinciale della Lega italiana protezione uccelli, inaugurata a Cornegliano Laudense con l’ obiettivo di sensibilizzazione le nuove generazioni alla tutela dell’ambiente.

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Progetto WEB GIS 2007 Il Comune di Cornegliano Laudense ha aderito al progetto WEB G IS della Fondazione Cariplo ed ha Non viene allegata nessuna documentazione in provveduto autonomamente – come richiesto dalla stessa Fondazione – ad inserire nel sito i dati degli quanto i dati sono già in possesso di Fondazione edifici sottoposti a diagnosi energetica Cariplo Depliant WWF 2006 Il Comune ha divulgato il quaderno realizzato dal WWF: “Recupero storico ambientale sul canale Muzza”. 10. Cornegliano – depliant WWF Nell’ambito del progetto sono stati realizzati “Interventi sperimentali di rinaturalizzazione e promozione di attività didattico-divulgativa” destinato a stimolare i visitatori, soprattutto i ragazzi delle scuole primarie, a “riscoprire” il proprio territorio attraverso percorsi di educazioni ambientale ed attività didattiche da svolgere sia sul campo che in classe. L’opuscolo è stato pubblicato con il contributo di Fondazione Cariplo. Educazione ambientale 2004 -2005 La scuola elementare ha partecipato attivamente al progetto europeo “Kids4energy” (educazione al 11. Cornegliano – kids4energy risparmio energetico per le scuole materne ed elementari), cofinanziato dalla Fondazione Cariplo nel 2003. Carta di Aalborg e progetto Lodi Commitments 2004 Il Comune di Cornegliano Laudense ha partecipato nel 2004 al progetto “Lodi Commitme nts” con cui la 31. Lodi Commitments Provincia di Lodi ha inteso promuovere l’effettiva attuazione degli Aalborg Commitments sul territorio provinciale, coinvolgendo gli attori locali nella definizione dei relativi target e nell’avvio di progetti pilota finalizzati al conseguimento degli stessi. A tale scopo il progetto si è articolato in tre fasi principali, sviluppate in un periodo di 20 mesi: ricognizione delle buone pratiche di sostenibilità, predisposizione di materiale formativo e informativo relativo agli strumenti di sostenibilità utili per il raggiungimento degli Aalborg Commitments, formazione e accompagnamento

COMUNE DI MONTANASO LOMBARDO

Titolo Anno Descrizione Documenti allegati EDIFICI PUBBLICI (DIAGNOSI, CERTI FICAZIONI, INTERVENTI DI RIQUALIFICAZONE, FONTI RINOVABILI) Acquisto d energia verde 2006 -2012 Il Comune di Montanaso Lombardo, in qualità di Socio del Consorzio CEV, testimonia il proprio impegno a 1. Montanaso - acquisto energia verde favore dello sviluppo della produzione d’Energie Rinnovabili con un atto concreto, rispettando i parametri imposti dal protocollo di Kyoto e fregiandosi della prestigiosa certificazione R.E.C.S.. Dal 2006 infatti il Comune acquista energia verde, proveniente da fonte rinnovabile certificata R.E.C.S. (Renewable Energy Certificate System) a copertura del 30% dei consumi totali di energia elettrica consumata negli edifici pubblici e per l’illuminazione pubblica comunale. Dal 2009 l’acquisto di energia verde copre il 100% dei consumi elettrici comunali (edifici e IP). Impianti fotovoltaici 2010 -2011 Con deliberazione di G.C. n. 37 del 23 -3-2010 il Comune ha approvato il progetto esecutivo per la 2. Montanaso – delibere impianti fotovol taici realizzazione di un impianto fotovoltaico sul Palazzo Municipale di potenza pari a 19,57 KWp. Con deliberazione di G.C. n. 37 del 5-4-2011 è stato approvato anche il progetto esecutivo per la realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura del nuovo asilo nido. Certificazioni energetiche 2009 -2011 Nel 2009, in collaborazione con la Provincia di Lodi e la società pubblica EAL S.p.a. è stata prodotta la 3. Montanaso - certificazioni energetiche certificazione energetica del Municipio. Nel dicembre del 2011 è stato anche certificato il nuovo asilo nido che è stato progettato per rientrare nella classe A. Impianti fotovoltaici in Sicilia 2010 Nell’ambito del Progetto “1000 tetti fotovoltaici su 1000 scuole”, promosso dal Consorzio Energia Veneta 4. Montanaso – impianti fotovoltaici in Sicilia (CEV), di cui Montanaso è socio, sono stati realizzati 45 impianti fotovoltaici aggregati a terra nel Comune di Cattolica Eraclea (Sicilia) per 45 Comuni soci. L’iniziativa nasce con l’intento di garantire ai soci CEV la possibilità di produrre energia, anche al di fuori dei propri confini territoriali, prediligendo siti che garantiscono un’elevata producibilità e che sono stati selezionati dopo un’accurata valutazione dell’impatto ambientale, nel pieno rispetto dei principi dello sviluppo sostenibile. Uno dei 45 impianti da

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19,20 kWp è stato abbinato all’utenza della scuola primaria di Montanaso Lombardo. Diagnosi energetiche edifici comunali 2006 -2007 Nel 2006 al Comune di Montanaso Lombardo, quale Comune appartenente al raggruppamento con Non viene allegata nessuna documentazione in capofila , è stato accordato dalla Fondazione Cariplo il finanziamento per il quanto i dati sono già in possesso di Fondazione Bando “Audit energetico degli edifici di proprietà dei Comuni piccoli e medi”. E’ stata eseguita la diagnosi Cariplo energetica del Municipio. ILLUMIHAZIONE PUBBLICA Illuminazione a LED 2010 Con determinazione dell’Area tecnica n. 30/62 del 17/2/2010, è stata impegnata la somma di circa 5. Montanaso – illuminazione pubblica LED 13.000€ per la realizzazione di illuminazione pubblica sulla strada di collegamento tra la vecchia SP 202e la nuova tangenziale. L’intervento prevede l’installazione di 5 centri luminosi dotati di 84 lampade LED. STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE PGT 2012 É stato redatto il documento di scoping dell'Amministrazione Comunale, inerente il procedimento di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) del PGT (Piano di Governo del Territorio). AZIONI DI RISPRMIO ENERGETICO (ACQUA, RIFIUTI, ENERGIA) Doccia light 2010 Il Comune di Montanaso Lombardo ha aderito alla campagna Doccia Light, iniziativa di risparmio idrico 6. Montanaso - doccia light ed energetico, finanziata nell’ambito del meccanismo nazionale dei titoli di efficienza energetica. Lo scopo è ottenere un’incisiva riduzione degli enormi sprechi di acqua e di energia che comunemente caratterizzano le strutture sportive attraverso l’installazione di erogatori per doccia basso flusso. Per il Comune di Montanaso è stato stimato un risparmio di acqua calda sanitaria pari a 643 mc/anno che corrispondono a circa 2.625 kg di CO 2/anno. INIZIATIVE IN MATERIA AMBIENTALE Strumenti edilizio -urbanistici con prescrizioni 2008 Nel 2008 l’Amministrazione comunale ha integrato il proprio Regolamento Edilizio introducendo 7. Montanaso -Strumenti edilizio -urbanistici con ambientali l’obbligatorietà di presentare, unitamente al permesso di costruire o denuncia di inizio attività, una serie prescrizioni ambientali di documenti comprovanti l’efficienza energetica, così come previsto dal Dlgs. 192 del 19/08/2005 e 311/06 e del loro recepimento nella normativa regionale (DGR VIII/8745 e smi). Le integrazioni sono state approvate con deliberazione di Consiglio Comunale n°74 del 19.08.2008. Progetto WEB GIS 2007 Il Comune di Montanaso Lombardo ha aderito al progetto WEB GIS della Fondazione Cariplo ed ha Non viene allegata nessuna documentazione in provveduto autonomamente – come richiesto dalla stessa Fondazione – ad inserire nel sito i dati degli quanto i dati sono già in possesso di Fondazione edifici sottoposti a diagnosi energetica Cariplo Carta di Aalborg e progetto Lodi Commitments 2004 Il Comune di Montanaso Lombardo ha partecipato nel 2004 al progetto “Lodi Commitments” con cui la 31. Lodi Commitments Provincia di Lodi ha inteso promuovere l’effettiva attuazione degli Aalborg Commitments sul territorio provinciale, coinvolgendo gli attori locali nella definizione dei relativi target e nell’avvio di progetti pilota finalizzati al conseguimento degli stessi. A tale scopo il progetto si è articolato in tre fasi principali, sviluppate in un periodo di 20 mesi: ricognizione delle buone pratiche di sostenibilità, predisposizione di materiale formativo e informativo relativo agli strumenti di sostenibilità utili per il raggiungimento degli Aalborg Commitments, formazione e accompagnamento

COMUNE DI PIEVE FISSIRAGA

Titolo Anno Descrizione Documenti allegati EDIFICI PUBBLICI (DIAGNOSI, CERTIFICAZIONI, I NTERVENTI DI RIQUALIFICAZONE, FONTI RINOVABILI) Realizzazione nuovo centro sportivo 201 1 Il 17 ottobre 2011 è stat o inaugurat o e apert o al pubblico il nuovo centro sportivo realizzato dal Comune, 1. pieve - nuovo centro sportivo struttura che ha avuto un costo pari a € 1.300.000 di cui € 1.067.000 per le opere. L’opera è interamente 2. pieve - impianto geotermico nuova palestra autofinanziata, senza l’accensione di mutui o indebitamento alcuno delle finanze e patrimonio comunale. 3. pieve - fotovoltaico centro sportivo Nella progettazione si è posta particolare attenzione al risparmio energetico, infatti l’involucro edilizio è totalmente coibentato grazie al cappotto termico e all’isolamento posto al suolo e sulla copertura. Il

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Raggruppamento di Zelo Buon Persico PROGETTO

riscaldamento e l’acqua sanitaria funzionano con impianto a pompe di calore con sfruttamento dell’acqua di falda (e per questo è stato realizzato un pozzo geotermico). L’elettricità viene fornita da un impianto fotovoltaico in fase di messa in esercizio (di potenza pari a 100 kWp). Impianto fotovoltaico 2010 Il 9 aprile 2010 il Comune di Pieve F. ha sottoscritto una convenzione, con la ditta Viscolube S.p.A., per 4. pieve -fotovoltaico convenzione viscolube la realizzazione e gestione di un impianto fotovoltaico su aree messe a disposizione a titolo gratuito dal Comune stesso. La Viscolube SpA assume il ruolo di soggetto finanziatore/attuatore, proprietario dell’impianto e soggetto gestore dello stesso per venti anni. Il Comune di Pieve Fissiraga assume il ruolo di soggetto responsabile ai fini del formale rapporto con il GSE e per la titolarità della tariffa incentivante. L’impianto ha una potenza pari a 96,6 kWp. Certificazioni energetiche 2009 -2010 Tra il 2009 e il 20 10 il Comune ha prodotto le certificazioni energetiche di tre edifici pubblici: il centro 5. pieve - certificazioni energetiche civico, la palestra e gli spogliatoi Diagnosi energetiche edifici comunali 2006 -2007 Nel 2006 al Comune di Pieve Fissiraga, qu ale Comune appartenente al raggruppamento con capofila Non viene allegata nessuna documentazione in Lodi Vecchio, è stato accordato dalla Fondazione Cariplo il finanziamento per il Bando “Audit energetico quanto i dati sono già in possesso di Fondazione degli edifici di proprietà dei Comuni piccoli e medi”. Sono state eseguite diagnosi energetiche sulla scuola Cariplo materna ed elementare. Ristrutturazione scuola elementare 2002 Nel 2002, cogliendo l’occasione di un intervento di adeguamento normativo i n materia di prevenzione 6. pieve - ristrutturazione scu ola elementare incendi e sicurezza, è stata eseguita una ristrutturazione della scuola elementare che ha comportato: la sostituzione dei vecchi serramenti in alluminio e vetro singolo con serramenti con taglio termico e vetrocamera, la sostituzione della centrale termica, la sostituzione dei vecchi radiatori e contestuale installazione di valvole termostatiche. Inoltre sono state sostituiti tutti gli apparecchi illuminanti con lampade a fluorescenza lineari da 36W. STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE Piano Regolatore Illuminazione Pubblica (PRIC) 2011 Con deliberazione di giunta comunale n. 93 del: 06.07.2011, il Comune ha affidato ad un consulente 7. pieve - affida mento PRIC l’incarico per la redazione del PRIC. AZIONI DI RISPRMIO ENERGETICO (ACQUA, RIFIUTI, ENERGIA) Pista ciclopedonale sulle rampe del cavalcavia 2012 Con delibera di Giunta Comunale n. 27 del 5/3/2012, l’Amministrazione Comunale ha espresso la volontà 8. pieve – pista ciclabile A1 dell’autostrada A1 di realizzare una nuova pista ciclopedonale sulle rampe del cavalcavia dell’autostrada A1. Con delibera successiva ha inserito tale opera all’interno del programma triennale delle opere pubbliche 2012-2014. Infine, con avviso pubblico del 4 aprile 2012, ha attivato un’indagine di mercato per individuare soggetti interessati all’affidamento dell’incarico per la progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, direzione lavorii, coordinamento per la sicurezza per l’intervento in oggetto. Raccolta differenziata porta a porta 2011 Con l’obiettivo di migliorare il sistema di raccolta differenziata, e raggiungere la percentuale del 65%, il 9. pieve - raccolta differenziata Comune ha concordato con la società Astem Spa, che si occupa della gestione dei rifiuti sul territorio comunale, una raccolta differenziata di carta, plastica, vetro e lattine con modalità porta a porta. INIZIATIVE IN MATERIA AMBIENTALE Puliamo il mondo 2011 L’Amministrazione comunale ogni anno è impegnata nella divulgazione e promozione di una cultura 10. pieve - puliamo il mondo ambientale. Ogni anno l’Amministrazione partecipa all’iniziativa “Puliamo il Mondo” in collaborazione con Legambiente, coinvolgendo gli alunni delle scuole elementari. Nel 2011 sonno stati acquistati 100 kit da distribuire agli alunni impegnati nell’iniziativa. Sulla strada della sostenibilità 2011 Il Comune di Pieve Fissiraga ha partecipato, in qualità di soggetto coinvolto, al bando di Fondazione Non viene allegata nessuna documentazione in Cariplo “Educare alla sostenibilità”edizione 2011, con il progetto intitolato “Sulla strada della quanto i dati sono già in possesso di Fondazione sostenibilità” presentato dall’Istituto Scholè Futuro in collaborazione con il Politecnico di Milano. Cariplo Pubblicazione Vivi con stile 2008 Nel 2008 è stata distribuita a tutti i cittadini la pubblicazione “Vivi con Stile” relativa alla promozione 25.Pubblicazione Vivi con Stile delle tematiche energetico ambientali (brochure stampata in occasione del progetto della Fondazione Cariplo “Diagnosi energetiche degli edifici di proprietà dei Comuni piccoli e medi”) Progetto WEB GIS 2007 Il Comune di Zelo Buon Persico ha aderito al progetto WEB GIS della Fondazione Cariplo ed ha Non viene allegata nessuna documentazione in

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provveduto autonomamente – co me richiesto dalla stessa Fondazione – ad inserire nel sito i dati degli quanto i dati sono già in possesso di Fondazione edifici sottoposti a diagnosi energetica Cariplo PLI del Sillaro 2006 Nel 2006 è stata approvata una convenzione della durata di quattro anni tra i Comuni di Pieve Fissiraga, 11. pieve - convenzione gestione Sillaro Mulazzano, , , Tavazzano con Villavesco e Villanova del Sillaro con l’intento di realizzare e attuare la gestione del PLIS del Sillaro in sintonia tra loro e solidalmente, al fine di conseguire la migliore tutela del territorio individuato. Carta di Aalborg e progetto Lodi Commitments 2004 Il Comune di Pieve Fissiraga ha partecipato nel 2004 al p rogetto “Lodi Commitments” con cui la 29. Lodi Commitments Provincia di Lodi ha inteso promuovere l’effettiva attuazione degli Aalborg Commitments sul territorio provinciale, coinvolgendo gli attori locali nella definizione dei relativi target e nell’avvio di progetti pilota finalizzati al conseguimento degli stessi. A tale scopo il progetto si è articolato in tre fasi principali, sviluppate in un periodo di 20 mesi: ricognizione delle buone pratiche di sostenibilità, predisposizione di materiale formativo e informativo relativo agli strumenti di sostenibilità utili per il raggiungimento degli Aalborg Commitments, formazione e accompagnamento Regolamento di attuazione Piano di Promozione e 1996 Il Comune di Pieve Fissiraga ha approvato il regolamento di attuazione del Piano di Promozione e 12. pieve -regolamento del verde gestione del verde gestione del verde con l’obiettivo di guidare, con una strategia unificante, tutti gli interventi di realizzazione, riqualificazione e gestione degli impianti a verde, per assicurare un elevato standard di qualità al patrimonio vegetale, migliorare le condizioni paesaggistico-ambiantali del territorio attraverso la formazione di un sistema del verde il più possibile continuo ed infine diffondere l’udo didattico e rocreativo del verde.

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Raggruppamento di Zelo Buon Persico PROGETTO

IV. STRUTTURA, CONTENUTI E OBIETTIVI DEL PROGETTO 1. ADESIONE AL PATTO DEI SINDACI Come previsto dalle linee guida “How to develop a Sustainable Energy Action Plan (SEAP)”, per l’efficacia di tale strumento, gli attori che poi dovranno operare direttamente sono il gruppo politico e amministrativo degli Enti Locali. A questo scopo tutti i Comuni del raggruppamento si sono dotati di una struttura organizzativa composta dalle differenti figure dell’ Amministrazione comunale, vedi allegato. 2. PREDISPOSIZIONE DI UN INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI DI CO2 AL 2005 (BASELINE) Il punto di partenza del quadro conoscitivo del PAES è rappresentato dall’analisi del bilancio energetico comunale e dal conseguente bilancio delle emissioni di gas serra a livello comunale. Per la definizione di un quadro il più possibile di dettaglio è necessario analizzare numerose banche dati sia specifiche sul tema dei consumi energetici e delle emissioni di CO 2, sia più generali connesse a dati ed indicatori che permettono di approfondire aspetti connessi ai processi di consumo energetico e quindi di emissione. Le banche dati di potenziale utilizzo sono:  Banche dati regionali: − SIRENA Sistema Informativo Energia ed Ambiente − CENED certificazione energetica degli edifici − CURIT catasto unico regionale impianti termici  Catasti informativi di impianti alimentati a risorse rinnovabili (censimenti a livello comunale: GSE - Gestore Servizio Energetico (ATLASOLE), o a livello provinciale Terna s.p.a., …)  Dati provinciali/comunali su coltivazioni agricole, su allevamenti per tipologia di capi (bovini, suini…) – per la valutazione delle potenzialità di produzione energetica da biomasse  Indicatori di contesto comunali (evoluzione della popolazione, evoluzione degli addetti per settore, evoluzione del traffico, evoluzione dell’edificato …)  Dati su consumi e produzione a disposizione a livello comunale: − Dati dei distributori di energia elettrica (Enel Distribuzione) e di gas naturale (distributore aggiudicatario della gestione del punto di riconsegna primario del gas naturale alla rete cittadina) suddivisi per i principali settori − Consumi/bollette di energia termica ed elettrica degli edifici comunali (municipio, scuole, palestre …) − Audit energetici condotti sugli edifici di proprietà pubblica − Dati su consumi/bollette relativi al servizio pubblico di illuminazione pubblica e relativi ai settori industriale e terziario − Parco mezzi comunali

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2.1. Analisi ed elaborazione dei dati regionali a scala comunale Il primo passo per la determinazione di consumi energetici a livello locale e conseguentemente per la definizione delle emissioni di CO 2 è l’analisi della banca dati energetica messa a disposizione da Regione Lombardia (SIRENA – Sistema Informativo Regionale ENergia ed Ambiente) che dettaglia fino al livello comunale i consumi energetici non ETS (ovvero non soggetti al Registro dell’Emission Trading). SIRENA nasce nel 2007 con il preciso obiettivo di monitorare i consumi e le diverse modalità di produzione e di trasmissione/distribuzione di energia sul territorio lombardo, parametri cruciali per la competitività e la sostenibilità ambientale. Con questo obiettivo, garantendo un alto grado di aggiornamento delle informazioni e la loro restituzione in piena trasparenza con un innovativo servizio su internet, il Sistema fornisce tutte le informazioni che, ai diversi livelli territoriali e rispetto ai diversi ambiti di interesse, consentono di ricostruire le dinamiche energetiche della Lombardia.

Tali informazioni validate ed aggiornate rappresentano il punto di partenza su cui effettuare le prime considerazioni a livello comunale. Grazie a SIRENA infatti sarà possibile effettuare la valutazione della serie storica (2005-2008, anni ad oggi disponibili anche se entro l’anno si potrebbe arrivare ad avere la serie storica 2005-2010) e quindi il trend temporale in atto dei consumi energetici comunali già dettagliati per settore (residenziale, terziario, agricoltura, industria non ETS, trasporto urbano) e vettore (tipologia di combustibile, gas naturale, gasolio, benzina, …) coerenti con la modalità prevista dal layout europeo del Covenant of Mayors e contestualizzato rispetto alla realtà italiana dalla Fondazione Cariplo.

Si riporta un estratto puramente esemplificativo dei dati relativi al Comune di Gessate riportati nel sistema SIRENA – questi dati andranno verificati a seguito delle analisi puntuali eseguite nel corso del progetto, ma possono essere utili in questa fase di definizione progettuale come esemplificazione del percorso elaborativo. Si osserva che il vettore con maggior peso sui consumi energetici è il gas naturale che copre il 54% dei consumi totali, seguito dall’energia elettrica con il 25% dei consumi. Il consumo di gas naturale è dovuto quasi interamente al settore residenziale (82%) mentre il consumo di energia elettrica è dovuto principalmente all’industria (53%), in parte minore al settore residenziale (30%) e in minima parte al settore terziario (16%); i settori maggiormente energivori sono il residenziale che raggiunge da solo il 54% dei consumi, mentre il settore industriale e dei trasporti si attestano attorno al 16%. In termini di consumo procapite il comune ha un consumo di circa 1.4 TEP/abitante decisamente inferiore al consumo medio provinciale pari a circa 3 TEP/abitante. L’analisi del trend nel periodo 2005-2008 evidenzia come i consumi subiscano una riduzione continua fino al 2007 e per poi avere una crescita nell’ultimo anno: analogo andamento per il periodo 2005- 2008 si ritrova nei settori residenziale e terziario, l’industria e l’agricoltura mostrano invece una continua decrescita nei consumi mentre il trasporto cresce negli ultimi 3 anni. Da questa analisi preliminare sembrerebbe emergere il peso preponderante del settore residenziale sul quale andrà concentrato lo sforzo del PAES; è da evidenziare anche il fatto che il consumo procapite piuttosto contenuto (metà di quello medio provinciale) evidenziano una condizione di partenza già virtuosa e quindi con la necessità di un impegno maggiore per raggiungere gli obiettivi di riduzione previsti dal PAES.

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Figura Errore. Nel documento non esiste testo dello stile specificato. -1 Consumi per vettore (TEP) del Comune di Gessate nel 2005, dati puramente esemplificativi - fonte (fonte SIRENA)

Figura Errore. Nel documento non esiste testo dello stile specificato. -2 Consumi per settore (TEP) del Comune di Gessate nel 2005, dati puramente esemplificativi (fonte SIRENA)

4.5

4

3.5

3

2.5 Figura Errore. Nel documento non esiste 2 testo dello stile specificato. -3 Consumi TEP/Abitanti procapite (TEP/abitante) del Comune 1.5 Gessate. nel 2005, dati puramente 1 esemplificativi (fonte SIRENA) 0.5

0

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Figura Errore. Nel documento non esiste testo dello stile specificato. -4 Trend dei consumi energetici 2005-2008 del Comune Gessate - dati puramente esemplificativi (fonte SIRENA)

In SIRENA sulla base di questi consumi si definiscono le cosiddette emissioni energetiche di CO 2 calcolate attraverso specifici fattori di emissione per combustibile a partire dai consumi energetici. Tale informazione consentirà, ritarata sulla base delle risultanze delle analisi dei dati locali (come dettagliato di seguito), non solo di valutare la baseline ovvero l’emissione comunale del 2005, ma anche il suo trend storico, consentendo quindi di verificare l’efficacia del PAES. Accanto a questa banca dati pubblica e accessibile via web, sono presenti in Regione Lombardia altri strumenti interessanti per ottenere un quadro più di dettaglio delle informazioni energetiche a livello comunale, in particolare:  CENED (Certificazione Energetica Edifici), è un sistema informativo che contiene i dati di tutte le certificazioni energetiche effettuate in Regione Lombardia dal 2007 ad oggi. Sarà effettuata un apposita richiesta a CESTEC per avere informazioni di sintesi sulle certificazioni energetiche svolte a livello comunale in modo da poter avere informazioni più specifiche sulle classi di consumo energetico. In particolare saranno richieste informazioni relative alla distribuzione statistica degli edifici esistenti e di nuova costruzione in funzione delle classi di consumo energetico per il riscaldamento invernale definite dalla procedura di calcolo di Regione Lombardia nella DGR n. VII/5018 26/6/2007 e s.m.i.  CURIT (Catasto Unico Regionale Impianti Termici) è il primo esempio in Italia di catasto unico regionale per impianti termici. Sarà effettuata un’ apposita richiesta a CESTEC per avere informazioni di sintesi sulle caratteristiche del parco caldaie presenti all’interno del catasto a livello comunale, ovvero la distribuzione statistica in classi dimensionali, tipologie di combustibile e rendimento energetico. Inoltre, per una corretta definizione degli inventari emissivi, come sarà spiegato più avanti, è necessario ricostruire il quadro relativo alla produzione di energia elettrica e termica locale. Tale operazione può essere in parte svolta sia attraverso la banca dati regionale SIRENA (sezione Offerta Elettrica) sia utilizzando la banca dati nazionale ATLASOLE, ovvero il sistema informativo geografico che rappresenta l’atlante degli impianti fotovoltaici entrati in esercizio e l’atlante dei progetti di impianti fotovoltaici ammessi all’incentivazione. ATLASOLE fornisce il numero, la potenza e la data di entrata in esercizio degli impianti fotovoltaici installati nel Comune ed afferenti al sistema del conto energia.

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2.2. Raccolta d’informazioni puntali a livelli comunale Accanto all’analisi di queste banche dati regionali sarà affiancato uno studio di dati specifici del contesto locale, quali:

 i dati dei consumi energetici degli edifici pubblici (scuole, palestre …)  i dati dei consumi energetici comunali restituiti dai distributori di energia elettrica e gas naturale ripartiti per settore (residenziale, terziario, industriale e nel caso dell’energia elettrica, l’illuminazione pubblica)  i dati dei consumi energetici del parco veicoli e del trasporto pubblico  i dati di produzione di energia degli impianti presenti sul territorio alimentati a fonti fossili ed in particolare per quelli alimentati con fonti rinnovabili (impianti idroelettrici, impianti a biomassa, pannelli solari termici e fotovoltaici, sonde geotermiche …).  altre azioni sviluppate dalle Amministrazioni Comunali sul tema del risparmio energetico e sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili  evoluzione demografica comunale (trend 2001-2011)  caratteristiche del patrimonio edilizio (classi di epoca costruttiva, tipologie abitative, età degli impianti termici …)  dati relativi ai volumi di traffico locale e di attraversamento (composizione del parco veicolare privato, trend 2005-2011)

2.3. Definizione della Baseline a 2005 Sulla base dell’integrazione dei dati ufficiali regionali a partire da SIRENA con queste fonti “locali” sarà definita la cosiddetta baseline ovvero il valore di riferimento dei consumi energetici comunali, delle emissioni comunali di gas serra al 2005 ed infine del contributo di produzione di fonti rinnovabili presenti sul territorio. Si considera come anno di riferimento per la baseline il 2005 per numerosi motivi tra cui i principali sono legati alla definizione degli impianti ETS a partire da tale anno (e conseguentemente delle emissioni di “competenza comunale” per differenza) ed al fatto che a livello regionale si è considerato come punto di riferimento per le politiche ed anche per gli strumenti di monitoraggio come SIRENA.

Come discusso precedentemente, sono escluse dal bilancio energetico e dall’inventario emissivo le attività/infrastrutture, fonti di emissioni, di ordine sovraccomunale e dunque non controllabili o influenzabili direttamente dai Comuni così come previsto dalle Linee Guida del JRC: ↘ le infrastrutture di attraversamento di direttrici sovraccomunali passanti per il territorio comunale ↘ le sorgenti emissive di significative dimensioni (impianti termici superiori ai 20MWt) che sono soggette alla normativa europea sull’Emission Trading come ad esempio le centrali termoelettriche Il bilancio energetico e quello emissivo saranno suddivisi per settore e per tipologia di vettore.

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Settori di utilizzatori finali

 CIVILE: residenziale, terziario, patrimonio pubblico

I dati dei consumi energetici e di CO 2 emessa sono obbligatori e coprono tutti gli edifici residenziali e dei servizi all’interno dei Comuni. I dati saranno divisi in diverse sotto-categorie: − edifici e servizi pubblici; − illuminazione pubblica (si escluderà l’illuminazione degli spazi privati); − servizi che comprendono i consumi di energia non derivanti dagli edifici (ad esempio unità di trattamento delle acque); − edifici residenziali, esclusi quelli del patrimonio pubblico; − edifici privati e pubblici e reti di servizi, riferiti a tutti gli edifici del terziario che non sono di proprietà o gestiti dal Comune (per esempio uffici di compagnie private, banche, attività commerciali, etc.)  SETTORE PRODUTTIVO Si sottolinea che nelle analisi si farà riferimento ad un generico settore “produttivo” che comprende i consumi (e le rispettive emissioni) sia del settore industriale che del settore agricolo, che però saranno ove di interesse evidenziati. Si adotta questa scelta per riuscire a rispondere all’interesse di possibili stakeholder soprattutto in Comuni con una certa vocazione agricola, mentre ad oggi la nomenclatura utilizzata dal template di Fondazione Cariplo, creato sulla base delle indicazioni della Comunità Europea, non prevede ancora di valutare il settore agricolo in maniera indipendente. In tutto il documento per brevità si farà sempre riferimento al settore produttivo riferendosi a tale settore complessivo. Per quanto riguarda il settore produttivo, è facoltà del raggruppamento includerlo o meno nell’inventario a seconda che il PAES preveda interventi in questo settore a livello pianificatorio (ad esempio aree produttive ecologicamente attrezzate - APEA). In ogni caso, le industrie ricadenti nel settore ETS (Emission Trading Scheme) si devono ritenere escluse dal calcolo.  TRASPORTI − Trasporti pubblici I dati dei consumi e di CO 2 emessa sono obbligatori e coprono trasporti su gomma e su rotaia all’interno del territorio. Tutte le altre modalità di trasporto, come quelli aerei, marittimi e fluviali sono esclusi. − Trasporti privati e commerciali I dati dei consumi e di CO 2 emessa sono obbligatori e coprono tutti i mezzi di trasporto di proprietà del Comune all’interno del territorio. − Trasporti privati e commerciali I dati dei consumi e di CO 2 emessa sono obbligatori e coprono tutte le modalità di trasporto privato all’interno del territorio (escluse quelle aeree, marittime e fluviali). Si dovrà valutare ad esempio l’esclusione di infrastrutture di trasporto di attraversamento degli ambiti comunali.  ALTRE FONTI DI EMISSIONI Questa categoria di dati non è obbligatoria. L’ Amministrazione locale può decidere di includere anche emissioni di altri settori, se il PAES includesse delle misure specifiche in merito. Per esempio, i Comuni potranno scegliere di includere le emissioni di CH 4 da discariche, se uno degli interventi previsti fosse quello di costruire un impianto di recupero di

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Raggruppamento di Zelo Buon Persico PROGETTO

gas dai rifiuti. In questo caso saranno incluse solo le emissioni totali, convertite in CO 2 equivalente.

Vettori considerati

 ENERGIA ELETTRICA riferita a tutta l’energia elettrica consumata dagli utenti finali, qualunque sia la fonte di produzione.  CALORE è l’energia termica fornita come prodotto agli utenti finali situati all’interno del territorio (per esempio da teleriscaldamento o da impianti di cogenerazione). Il calore prodotto dagli utenti per uso proprio non deve essere qui compreso, bensì va inserito nelle altre categorie, a seconda della fonte energetica primaria utilizzata per produrlo.  COMBUSTIBILI FOSSILI coprono tutti i combustibili fossili consumati come prodotti dall’utente finale. Includono gas naturale, olio combustibile, gasolio o carbone acquistati dagli utenti finali per il riscaldamento degli ambienti, per l’acqua calda sanitaria o per usi domestici. Dovrà essere incluso anche il combustibile consumato per trasporto e nei processi industriali (se questi ultimi vengono tenuti in considerazione dal PAES).  BIOMASSE tutte le biomasse consumate come prodotti dagli utenti finali: biomasse acquistate o raccolte dagli utenti finali per il riscaldamento, l’acqua calda sanitaria o usi domestici, così come biocombustibili usati per il trasporto.  RISCALDAMENTO DA FONTI RINNOVABILI diverso dalla biomassa, prodotto dagli utenti finali all’interno del territorio comunale e autoconsumato.

Bilancio delle emissioni di CO 2 Questa analisi, che rappresenta il quadro riassuntivo dell’analisi sui consumi finali di energia, si riferisce alle quantità di CO 2 emessa nei diversi settori all’interno del Comune, come risultato del consumo di energia degli utenti finali. Il calcolo delle emissioni sarà condotto moltiplicando i consumi energetici per vettore per i specifici fattori di emissione predisposti dall’IPCC Intergovernmental Panel on Climate Change, e previsti anche all’interno delle linee guida per l’elaborazione dei PAES del JRC, come indicati nella tabella sottostante.

Standard CO 2 emission factors (from IPCC, 2006) and CO 2 for most common fuel types

Type Standard emission factor (t CO 2 MWh) Motor Gasoline 0.249 Gas oil, diesel 0.267 Residual Fuel Oil 0.279 Anthracite 0.354 Other Bituminous Coal 0.341

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Type Standard emission factor (t CO 2 MWh) Sub - Bituminous Coal 0.346 Lignite 0.364 Natural Gas 0.202 Municipal Wastes (non – biomass factione) 0.330 Wood 0 - 0.403 Plant Oil 0 Biodiesel 0 Bioethanol 0 Solar thermal 0 Geothermal 0

Posto che le emissioni, risultato della combustione di biomassa e della produzione di energia da fonti rinnovabili, sono convenzionalmente pari a zero, il totale delle emissioni di CO 2 sarà la somma delle emissioni dirette date dalla combustione di origine fossile – comprendente i trasporti più quelle che derivano dal consumo di calore ed elettricità negli usi finali. Per l’energia elettrica si utilizzerà il fattore di emissione di CO 2 medio lombardo al 2005 così come calcolato da SIRENA (0.4 t di CO 2/MWh). Questo fattore di emissione tiene in considerazione le emissioni dirette di CO 2 per la generazione di energia elettrica all’interno dei confini regionali. Da questo fattore di emissione regionale andrà calcolato un fattore di emissione locale che prevederà una riduzione di quello regionale proporzionale alla quota di energia elettrica prodotta da FER nel territorio comunale (da impianti fotovoltaici, impianti a biogas/biomassa …). Se il calore è consumato dagli utenti finali come prodotto, lo stesso approccio andrà usato nel calcolare le corrispondenti emissioni di CO 2, limitandosi in tal caso al confine comunale. Questi principi e regole permettono di evidenziare sia l’aumento della produzione locale di energia da rinnovabili sia miglioramenti dell’efficienza nella generazione locale di energia, mantenendo alta l’attenzione sull’energia finale (lato domanda). Quindi parte fondamentale della costruzione della baseline (e del successivo inventario emissivo di monitoraggio) è l’analisi della produzione locale di energia approfondita di seguito.

2.4. Elaborazione di un primo inventario emissivo di monitoraggio (Monitoring Emission Inventory - MEI) a livello comunale Con lo scopo di verificare l’evoluzione in atto, si costruisce poi un primo aggiornamento della banca dati dei consumi energetici e delle emissioni (MEI – Monitoring Emission Inventory) per un anno successivo a quello di riferimento (2005). L’anno prescelto per il monitoraggio dipende dai dati disponibili, sia per le banche dati Regionali sia per i dati che il Comune stesso fornisce. Al momento la banca dati SIRENA è disponibile fino al 2008, quindi per praticità di esposizione si farà riferimento a tale anno per la costruzione del MEI, tuttavia non rappresenta un vincolo nelle elaborazioni che verranno poi effettivamente svolte. Quindi, viene svolta la raccolta dati anche per l’anno 2008 e sulla base dei dati delle banche dati regionali al 2008 (SIRENA, Atlasole, etc.) e dei consumi comunali al 2008 vengono replicate in maniera analoga le analisi e la metodologia esposte nel paragrafo precedente per giungere. Poiché nel 2008 possono essere state registrate temperature maggiori rispetto al 2005, si sceglie di apportare una correzione ai dati relativi al consumo termico dei settori

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Raggruppamento di Zelo Buon Persico PROGETTO residenziale e terziario da inserire nel MEI, in modo tale da non considerare le diminuzioni di consumo energetico causate dalla minore esigenza di riscaldare gli edifici di tali settori. In particolare, a partire dalle serie temporali di temperatura media giornaliera relative a stazioni di rilevamento opportunamente scelte per coprire l’intero territorio lombardo, si calcolano i Gradi-Giorno (grandezza definita nel DPR 412/93 per il calcolo del fabbisogno termico di un’area geografica), per gli anni dal 2005 al 2008. Si correggono quindi i dati di consumo relativi al soddisfacimento del fabbisogno termico così da riferirli ad una situazione climatica equivalente a quella verificatasi nel 2005 (anno di riferimento del BEI). Questa operazione è fondamentale per valutare il trend emissivo nel Comune, senza tener conto delle variazioni indotte da situazioni particolari, non sottoponibili ad alcun tipo di controllo. Viene quindi proposto il confronto tra la situazione comunale sia a livello di consumi energetici che di emissioni di CO 2 in modo da avere chiaro il trend in atto presso il Comune e in modo da poter meglio indirizzare i campi di azione del PAES.

2.5. Elaborazione della previsione al 2020 e calcolo dell’obiettivo di riduzione delle emissioni Lo scenario di consumi e produzione di energia rinnovabile e delle conseguenti emissioni, stimato al 2005, così come illustrato nel precedente paragrafo, sarà proiettato al 2020 attraverso un’attività di contestualizzazione locale dello scenario tendenziale o BAU (business as usual) ovvero lo scenario che si avrebbe senza alcuna politica di intervento, previsto nel Piano per una Lombardia Sostenibile (PLS) di Regione Lombardia.

Si riporta di seguito il grafico dello scenario emissivo tendenziale dei settori non ETS previsto dal PLS di Regione Lombardia. L’obiettivo lombardo in termini di riduzione delle emissioni di CO2 non ETS (il 13% in meno delle emissioni del 2005 e pari a 33.6 milioni di tonnellate) è da rapportare allo scenario tendenziale che vede nel 2020 41.6 milioni tonnellate di emissioni e quindi da quantificare in 8 milioni di tonnellate: circa 0.8 tonnellate procapite. Dalla lettura di tali numeri e del grafico stesso risulta evidente come la crisi economica ha portato ad una decrescita dei consumi dal 2005 ad oggi, facendo sì che la ripresa economica e quindi dei consumi inizialmente lenta farà sì di attestarsi nel 2020 su valori di consumo di poco superiori a quelli del 2005.

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Figura 2-5 Emissione CO2 in Lombardia: confronto tra lo “Scenario di evoluzione tendenziale” e lo “Scenario obiettivo” al 2020 (fonte di Elaborazione CESTEC)

Pertanto, vista anche l’attendibilità limitata delle previsioni economiche e conseguentemente energetiche in questo periodo di transizione, si ritiene più opportuno ipotizzare che le emissioni comunali al 2020 siano date da quelle al 2005 sommate a quelle legate alla crescita demografica e territoriale previste per il territorio comunale.

In questo modo l’obiettivo di riduzione delle emissioni previsto dal PAES pari al raggiungimento nel 2020 di un livello di emissioni inferiore almeno del 20% rispetto a quello del 2005, sarà calcolato come pari al 20% (almeno) delle emissioni del 2005 sommato al totale delle emissioni aggiuntive relative alla crescita 2005-2020. In altri termini devo ridurre almeno del 20% le emissioni attuali e fare in modo che le emissioni aggiuntive rispetto a nuove edificazioni e nuova popolazione siano “carbon neutral ” (ovvero non incrementino le emissioni).

Questo BAU di sostanziale conferma dei consumi energetici del 2005 al 2020, sarà incrementato a livello comunale sulla base della crescita dei consumi e conseguentemente delle emissioni connessa alla crescita di popolazione, di aree residenziali, terziarie e produttive e sarà basata principalmente sui seguenti parametri: ↘ Trend di crescita demografica ↘ Sviluppo territoriale ed aree di trasformazione previste da PGT ↘ Consumi procapite o normalizzati attuali e previsti da eventuali normative (ad esempio vincoli nazionali e/o regionali sul fabbisogno termico e sulla quota da produrre con energia rinnovabile per le ristrutturazioni e per le nuove edificazioni …) Le Linee Guida consentono, ove questi scenari di crescita siano troppo impattanti e tali da imporre scenari di riduzione troppo importanti, di considerare degli obiettivi di riduzione delle emissioni procapite, riducendo in tal modo l’impatto di importanti trend di crescita demografica.

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3. IL SISTEMA DI MONITORAGGIO: IL SOFTWARE CO20 (“CO venti”) Un supporto di particolare importanza per il processo di costruzione (valutazione ex-ante) e di attuazione (valutazione ex-post) delle azioni di Piano per tutti i Comuni del raggruppamento che sarà fornito all’interno del progetto, è costituito dal software CO 20 , un’applicazione web sviluppata dalla società TerrAria sulla base di esperienze maturate sia nello sviluppo di sistemi informativi ambientali (SIRENA, INEMAR, CENED …), sia in termini progettuali ed attuativi, con la collaborazione metodologica de La Esco del Sole.

L’applicativo CO 20 è uno strumento ideale a supporto della pianificazione energetica locale, della programmazione e del monitoraggio delle politiche comunali in tale ambito. CO 20 è stato realizzato specificatamente per il supporto alla definizione e redazione del Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) all'interno del percorso previsto dal Patto dei Sindaci. CO 20 è costituito da un’applicazione web (raggiungibile dall’area riservata all’indirizzo http://www.co20.it ). Ai Comuni saranno forniti specifici accessi mediante username e password per poter accedere al sistema e caricare i propri dati specifici relative a baseline ed azioni e valutarne gli effetti in termini di bilancio energetico, emissivo (BEI) e loro trend (MEI) ed in generale a supporto del processo del PAES in tutti i suoi principali passi:

1. Costruire l'inventario base delle emissioni di CO 2 (baseline o BEI – Baseline Emission Inventory) ed i successivi inventari di aggiornamento (MEI – Monitoring Emission Inventory) sia in termini di consumi energetici finali che di emissioni di CO 2 dettagliati per anno, settore (residenziale, terziario pubblico e privato, illuminazione pubblica, industria non ETS , trasporto pubblico e privato) e vettore (combustibili fossili e fonti rinnovabili) 2. Visualizzare, attraverso grafici e tabelle, i consumi e le emissioni (assolute o procapite e conteggiando o meno il settore industriale non ETS) di CO2 della baseline e degli anni successivi 3. Visualizzare, attraverso grafici e tabelle, la produzione di energia elettrica e termica locale della baseline e degli anni successivi 4. Individuare l'obiettivo in termini di riduzione assoluta o procapite e con o senza industria delle emissioni di CO 2 da raggiungere attraverso il PAES 5. Inserire in apposite interfacce gli indicatori delle azioni al fine di stimare l'efficacia del PAES in termini di riduzione delle emissioni di CO 2, risparmio energetico e consumi da fonti energetiche rinnovabili 6. Valutare ex-ante l'efficacia delle misure che si pensa di adottare all'interno del PAES 7. Rendicontare annualmente la fattibilità delle azioni proposte ed il raggiungimento degli obiettivi 8. Produrre in automatico le tabelle (in formato xls) e i grafici (in formato immagine) dei consumi, delle emissioni, della produzione elettrica/termica 9. Produrre in automatico sia il report (in formato pdf) degli interventi da inviare biennalmente alla Commissione Europea (secondo i form previsti dal Report Biennale del PAES e dalla Fondazione Cariplo), sia il report richiesto dal JRC 10. Verificare la quota di raggiungimento dell'obiettivo del PAES man mano che si introducono le azioni attraverso appositi "cruscotti web" 11. Pubblicare sul proprio sito l’accesso pubblico all’applicativo in modo da permetterne la visualizzazione ai propri cittadini (senza possibilità di modificarne i contenuti).

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Segue una presentazione generale del software CO 20 attraverso le sue principali schermate.

Figura 3-1 - Applicativo CO20: schermata iniziale per un comune utilizzatore di CO20

Figura 3-2 - Applicativo CO 20 : sezione consumi energetici

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Figura 5- Applicativo CO20: sezione emissioni

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Figura 3-4- Applicativo CO 20 : verifica la quota di raggiungimento dell'obiettivo

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Figura 3-5- Applicativo CO 20 : sezione azioni PAES

La metodologia implementata all'interno del software CO 20 stima i risparmi energetici sulla base degli algoritmi sviluppati dall'Autorità per l'Energia Elettrica e per il Gas (AEEG) per la quantificazione dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) e per gli interventi non inclusi nei TEE si fa ricorso ad algoritmi specifici utilizzati dalle Energy Saving COmpany (ESCO) nella stima dei benefici economici ed in particolare sviluppati da La ESCO del Sole srl. Nello schema successivo è illustrato il flow-chart concettuale dello strumento informatico che vede un’interfaccia web attraverso la quale è possibile: ↘ (in alto nello schema di flusso sotto riportato) inserire dati regionali e comunali dei consumi/produzione energetici da un lato e dall’altro inerenti le misure del PAES; ↘ (a metà nello schema di flusso sotto riportato) integrare i dati locali di cui al punto precedente principalmente inerenti i consumi e la produzione di FER dei Comuni inteso come Istituzione con i dati comunali stimati dall’applicativo regionale SIRENA secondo una

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logica di integrazione dei due approcci (top-down quello regionale e bottom-up quello comunale); ↘ (in basso nello schema di flusso sotto riportato) visualizzare i grafici e tabelle la baseline e gli anni successivi (consumi/emissioni/produzione FER del raggruppamento) e cruscotti dello stato di attuazione del PAES ed produrre i report pdf richiesti dall’UE.

Figura 3-6 - Architettura concettuale dell’applicativo CO 20

All’interno di CO 20 oltre ad una serie di possibili schede/azioni previste dal sistema sulla base delle Linee Guida europee (JRC), nazionali (Cartesio) e provinciali sulla base delle quali si potranno definire le azioni del PAES, l’utente potrà creare nuove azioni che nel corso degli anni assumeranno una valenza strategica per i Comuni. Le informazioni da inserire per nuove azioni definite dall’utente sono: costi unitari, risparmi energetici, quota di FER prodotte. Si conclude riportando su mappa i Comuni (novanta circa) che al momento utilizzano già l’applicativo CO 20 .

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Figura 3-7 – Comuni che utilizzano l’applicativo CO 20

Per maggiori informazioni sul software si consiglia di visitare il sito http://www.co20.it e la demo dell’applicativo http://www.co20.it/demo.

4. L’INSERIMENTO DELLE INFORMAZIONI PRODOTTE NELLE APPOSITE BANCHE DATI PREDISPOSTA DALLA FONDAZIONE CARIPLO E DAL JRC

Il software CO 20 è stato progettato, come già detto, a supporto dei PAES, pertanto una delle sue funzioni più utili è l’allineamento con i template di raccolta dati determinati dal JRC e dagli Enti finanziatori (Fondazione Cariplo). Il software è in grado di creare automaticamente in base ai dati inseriti nelle diverse pagine sia un report secondo il template definito da Fondazione Cariplo sotto forma di file Excel, sia il report con i campi obbligatori richiesti nel template del Covenant of Mayors, necessario nel modulo SEAP online previsto nell’iter del Patto dei Sindaci. Tali operazioni si realizzano facilmente dalla schermata sottostante.

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Figura 4-1– Pagina di CO 20 dedicata alla creazione del report del PAES.

Il primo aggiornamento biennale del sistema CO 20 sarà svolto, sempre all’interno di questo progetto, congiuntamente da un consulente esterno e da un tecnico dell’Amministrazione, in modo da garantire, nel prosieguo delle attività, un adeguato livello di formazione dei tecnici comunali. CO 20 , grazie alla possibilità di caricare i dati comunali provenienti da banche dati energetiche regionali (SIRENA), consentirà un agevole aggiornamento il cui sforzo di raccolta dati sarà limitato al caricamento delle sole informazioni locali (consumi del patrimonio comunale e livello di attuazione delle misure). Questo supporto informativo garantirà una maggiore sostenibilità dell’intero processo del PAES negli anni futuri, senza necessariamente prevedere il ricorso a consulenti esterni, successivamente all’attività di start-up garantita dal presente progetto.

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5. RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE ENERGETICHE ALL’INTERNO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE L’UE nelle proprie Linee Guida auspica l’elaborazione e l’implementazione di un PAES estremamente concreto e connesso alla complessità e peculiarità del territorio, che preveda un adeguato investimento in risorse umane da parte delle autorità locali. A tal fine, è necessario mettere in campo una serie di azioni di formazione avvalendosi delle competenze di professionisti qualificati (i consulenti de La ESCo del Sole srl) per garantire adeguati livelli di competenze e di know how, affinché l’Ente locale sia in grado di gestire nel tempo coerenti e appropriate iniziative in materia energetico ambientale. Non a caso, l’UE raccomanda vivamente l’integrazione del PAES con le quotidiane attività dell’Ente e del personale tecnico e politico, affinché non si tratti di un’attività di studio tecnico-scientifico privo di concretezza, bensì di uno strumento utile e praticato costantemente e contestualmente alle normali attività svolte dalla Pubblica Amministrazione. Per gli enti di dimensioni significative, l’UE, addirittura, raccomanda sia la costituzione di un Comitato di direzione composto da politici e da manager, col compito di definire le decisioni strategiche e le politiche di supporto ai processi; sia di gruppi di lavoro tematici costituiti e diretti dall’energy planning manager. Realisticamente, nei Comuni italiani di dimensioni medio-piccole, costituire delle strutture così complesse appare difficile. Ma proprio in considerazione di queste difficoltà risulta ancora più importante poter garantire: sul versante interno, un’adeguata formazione del personale; sul versante esterno, un ampio e qualificato livello di coinvolgimento e di informazione nei confronti degli stakeholder e dei cittadini. Gli scriventi hanno previsto come prerequisito alla realizzazione del PAES, la costituzione di un Comitato di Controllo (composto dagli amministratori locali, ovvero la parte politica) e di un Nucleo Operativo (composto dai funzionari tecnici) che sarà il punto di riferimento interno all’ente locale e che verrà gradualmente formato durante il percorso di predisposizione del Piano stesso. Tali gruppi devono essere necessariamente composti, come minimo, dal Sindaco e dal responsabile dell’Ufficio Tecnico, al fine di garantire legittimità politica e amministrativa alle scelte e alle azioni che verranno sviluppate durante la predisposizione del PAES. Tuttavia, l’obiettivo, sarà di prevedere un gruppo più corposo, costituito anche dagli Assessori competenti e da almeno due altri funzionari tecnici, al fine di coinvolgere un numero maggiore di interlocutori e di dare ampio respiro all’interno dell’ente alle tematiche energetico ambientale. In particolare, sarebbe auspicabile coinvolgere sia i settori territorio/urbanistica/edilizia, sia ambiente/ecologia, degli uffici comunali, per dare dignità alla tematica energetica che è trasversale rispetto a parecchi settori della Pubblica Amministrazione. Il pieno e motivato coinvolgimento dei gruppi, sin dall’inizio del percorso, è condizione indispensabile per poter procedere ai passi successivi. Coerente con i dettami dell’UE, che suggeriscono di procedere per gradi successivi di formazione e approfondimento , il percorso formativo prevederà un processo formativo graduale e concreto che seguirà ed accompagnerà tutto il percorso di elaborazione del PAES, con alcuni momenti specifici di approfondimento tecnico-legislativo , svolti presso l’Amministrazione comunale, finalizzati ad approfondire le seguenti tematiche: Sviluppo e consolidamento delle principali competenze in tema di uso razionale dell’energia, efficienza energetica, sviluppo delle energie rinnovabili – Aggiornamento sulla normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente Approfondimento delle azioni di risparmio energetico e riduzione di CO 2 con ipotesi di finanziamento degli interventi

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Acquisizione delle modalità di aggiornamento delle banche dati e di gestione dei sistemi di monitoraggio attraverso il software CO 20

Il processo formativo sopra descritto sarà agevolato dalla distribuzione di materiali di approfondimento, su supporto informatico.

Si riporta uno schema semplificato del processo partecipativo/formativo interno all’Amministrazione: 1. Costituzione del Comitato di Controllo (composto dagli amministratori locali, ovvero la parte politica) e del Nucleo Operativo e presentazione delle tematiche energetico ambientali globali e ricadute a livello locale. Responsabilità e opportunità per gli enti locali 1) (Feed-back periodici) 2. Fase di approfondimento iniziale delle tematiche energetico-ambientali a partire dall’analisi della realtà locale. Il quadro conoscitivo energetico-emissivo di ciascun Comune del Raggruppamento 2) (Feed-back periodici) 3. Fase di presentazione delle possibili azioni e di verifica intermedia del PAES di ciascun Comune del Raggruppamento 3) (Feed-back periodici) 4. Fase di presentazione finale del PAES e delle azioni proposte 4) (Feed-back periodici) 5. Fase di formazione per l’utilizzo degli strumenti informatici, implementazione banche dati, esecuzione monitoraggio 5) (Feed-back periodici) 6. LA SENSIBILIZZAZIONE DELLA CITTADINANZA SUL PROCESSO IN CORSO La comunicazione è una parte molto importante in quanto il Comune ritiene di mantenere costantemente attive modalità di sensibilizzazione e interazione con la cittadinanza sui temi ambientali. In particolare, proprio sui temi energetici, ciascun comune del Raggruppamento è impegnato a promuovere un adeguato coinvolgimento di tutti i soggetti che hanno un ruolo chiave per il raggiungimento degli obiettivi indicati nel Patto dei Sindaci, al fine di aumentare le possibilità di successo e di efficacia del PAES: un ampio consenso legittima il PAES e offre maggiori garanzie di fattibilità delle indicazioni contenute nel Piano stesso. L’Amministrazione, pertanto, intende sostenere un ampio e qualificato livello di coinvolgimento e di informazione nei confronti degli stakeholder e dei cittadini in generale; a tal fine, prevede di realizzare iniziative mirate a garantire un percorso partecipativo, individuando gli strumenti più adeguati per informare, gestire e promuovere la cultura dell’uso razionale dell’energia e di stili di vita e di produzione sostenibili. Ciascuna Amministrazione del raggruppamento intende curare la divulgazione di materiale informativo; la distribuzione di questionari; la predisposizione di un

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Raggruppamento di Zelo Buon Persico PROGETTO apposito spazio nel sito comunale; consultazioni pubbliche; organizzazione di spazi e momenti di interazione che facilitino il dialogo e la cooperazione fra i soggetti interessati, sia per l’individuazione di soluzioni condivise, sia per il monitoraggio delle fasi di attuazione e dei risultati. L’UE stessa pone particolare attenzione al coinvolgimento degli stakeholder prima che i PAES vengano sviluppati nel dettaglio. Non si tratta di mettere in atto semplici tecniche di trasparenza e democrazia, bensì di stabilire un adeguato coinvolgimento di tutti i soggetti che hanno un ruolo chiave, con l’obiettivo di aumentare le possibilità di successo e di fattibilità del Piano. Sulla base di queste considerazioni, non si può prescindere, sul versante esterno, da un ampio e qualificato livello di coinvolgimento e di informazione nei confronti degli stakholder e dei cittadini. A tal fine si propongono una serie di iniziative mirate a garantire un percorso partecipativo che permetta di coinvolgere adeguatamente i principali stakeholder, con l’obiettivo di costruire una visione condivisa di sviluppo energeticamente sostenibile del territorio. La sensibilizzazione si attua tramite gli strumenti della partecipazione al fine di promuovere, valorizzare e incentivare il perseguimento di obiettivi comuni. In questo caso specifico, si tratta di individuare gli strumenti più adeguati per informare, gestire e promuovere una cultura dell’uso razionale dell’energia e di stili di vita e di produzione sostenibili nonché di coinvolgere gli stakeholder ed i cittadini a lavorare insieme alla Pubblica Amministrazione, con l’obiettivo di esplicitare le esigenze di tutti e facilitare il dialogo tra le parti a favore di una maggiore efficacia dei progetti e delle politiche energetiche-ambientali. Attraverso gli strumenti partecipativi messi in campo si cerca di raccogliere e sostenere le iniziative che possono vedere come protagonisti sia i soggetti economici presenti sul territorio sia i cittadini sui temi dell’efficienza energetica e della sostenibilità. Si devono realizzare spazi aperti alla sperimentazione concreta di idee e di progetti, per costruire in modo condiviso una prospettiva culturale sui temi dell’ energia e dei settori ad essa connessi. La metodologia utilizzata è estremamente varia, in funzione delle possibilità di ciascun ente locale. Si parte dalla produzione di ricerche e indagini conoscitive, consultazioni pubbliche, organizzazione di spazi e momenti di interazione che facilitino il dialogo e la cooperazione fra i soggetti interessati per l’individuazione di soluzioni condivise ed attuabili – fino al controllo delle fasi di attuazione. Il tutto, in accordo con i bisogni e le richieste degli stakeholder e della comunità locale. Non a caso, è la stessa UE che sottolineando la trasversalità delle competenze sul tema energetico auspica l’adozione di metodologie innovative e di soluzioni/azioni condivise, efficaci e misurabili. In particolare saranno predisposti dagli scriventi:  lettere tipo per gli stakeholder;  questionario specifico per le imprese;  questionario generico per i cittadini;  lettere per i distributori di energia;  power point esplicativi.  articoli per il notiziario e il sito comunale;  articoli per la stampa locale;  power point;  relazioni tecniche;  relazioni di carattere divulgativo;  locandine, brochures.

La sensibilizzazione degli stakeholder e della cittadinanza si concluderà con lo svolgimento di iniziative pubbliche informative, rivolte alla diffusione del Patto dei Sindaci, del PAES e delle azioni ivi previste dai Comuni del raggruppamento, nonché con l’utilizzo di strumenti che possano stimolare la

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Raggruppamento di Zelo Buon Persico PROGETTO continuità di comportamenti coerenti e condivisi da parte dei soggetti produttivi e della società civile per il raggiungimento degli obiettivi comuni.

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