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Placanica A., Cassa Sacra e beni della chiesa nella del Settecento. Napoli 1970

Il Terremoto del 1783 La cassa Sacra, Inizi di accumulazione Fondiaria I. - Il terremoto del 1783. Il pensiero dei riformatori e l’azione del Governo. Il 5 febbraio del 1783 uno spaventoso terremoto sconvolgeva gran parte della Calabria Ulteriore (oltre a una parte della Sicilia) provocando morti e feriti, nonché danni agli edifici e agli stessi fondi rustici, e tutto in proporzioni impressionanti. Nel giro di trentasei ore, cioè tra il 5 e il 7 successivo, ben ottantotto scosse si susseguirono senza sosta, alternandosi a grandiosi e rovinosissimi maremoti, frane, scoscendimenti e inabissamenti. A questo terrificante cataclisma seguirono altre scosse, più o meno rovinose, lungo tutto il 1783, e poi ancora negli anni successivi. Ma fu il terremoto del 1783 che praticamente annientò la vita e l’economia della Calabria Ulteriore, soprattutto nella sua parte centro-meridionale (la Piana, Bagnara, Casalnuovo, , Oppido, , Scilla, , , Terranova, ecc.). Un calcolo effettuato per ordine del Vicario generale Pignatelli fissò il numero complessivo delle vittime calabresi a 29.515 e i danni alle cose in 31.250.000 duc. (pari a 132.812.500 lire del 1860). Per avere un’idea di che cosa significasse la cifra di circa trentamila morti, si pensi che a quei tempi contava poco più di 9.000 abitanti. Un’altra statistica dava valori diversi, accertati dallo stesso vicario Pignatelli (si veda la tavola 16). La notizia dell’immane tragedia calabrese, che scosse profondamente e impressionò i contemporanei, fu portata in Napoli dall’equipaggio della fregata Santa Dorotea il 14 febbraio (la nave era partita da Messina, anch’essa gravemente colpita dal sisma); nei giorni successivi altre notizie, che confermavano il tragico quadro, accrebbero l’apprensione e il dolore della capitale dove veniva subito ordinata una imposta strordinaria di 1.200.000 ducati [...] 16. - Statistica generale dei morti e dei sopravvissuti dopo il terremoto del 1783 (secondo Pignatelli). Uomini [prima del terremoto] -; morti 10.041, viventi -. Donne [prima del terremoto] 436.524; morti 18.829; viventi 407.389. Ragazzi [prima del terremoto] -; morti 8.265; viventi -. Monaci [prima del terremoto] 2.384; morti 204; viventi 2.180. Monache [prima del terremoto] 868; morti 112, viventi 756. Totale [prima del terremoto] 439.776; totale morti 29451; totale viventi 410.325.