A cura di Luigi De Michele

CRONOLOGIA STORICA DEGLI ARCIPRETI E DEL CLERO DI BONITO DAL 1253 AL 2000.

Quadro cronologico della parrocchia, note biografiche, principali avvenimenti religiosi e civili.

Bonito – Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta

Ricerche L.D.M. 2012-2016

1 STORIA DEGLI ARCIPRETI DI BONITO DAL 1253 AL 2000. Quadro cronologico, note biografiche, principali avvenimenti religiosi e civili.

Ricerche di Luigi De Michele

Anno o Arciprete, note e avvenimenti principali. periodo 1253 Don Alfonso d’Apice, cappellano del Castello di Bonito.

“Ruggiero, figlio di Oddone Bonito, nel 1253, accordò al Cappellano del Castello di Bonito, don Alfonso D’Apice, il diritto di decimare su tutti i territori feudali di Bonito, desiderando fosse accresciuto il culto divino.” (Registro dei Regi Archivi, anno 1200, fol. 144)

Successione dei Signori di Bonito: Oddone I° Bonito (vassallo suffeudatario); Ruggiero Bonito; Oddone II° Bonito (sposa Marzia Gesualdo, figlia del Conte di , e diventa 1° feudatario di Bonito).

Vescovi di Ariano: Rogerio (dal 1247); Jacopo (dal 1255); Pellegrino (dal 1267); Rogerio II (dal 1291); Raino (dal 1300).

1308-1310 “Il clero di Bonito, appartenente al comprensorio di Apice, per gli anni 1308-1310, paga 12 tarì per decime dovute alla Santa Sede” (Pag. 322 “Rationes Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV – ” a cura di cura di M. Inguanez, L. Mattei-Cerasoli e P. Sella - Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1942.)

Vescovi di Ariano: Raino (dal 1300); Rostagno (dal 1309); Fra’ Lorenzo (dal 1310).

1313 Anno di fondazione dell’Arcipretura di Bonito.

Oddone II° Bonito, secondogenito di Ruggiero, fu fondatore dell’Arcipretura di Bonito nel 1313. (Carlo De Lellis, Storia delle famiglie del regno, parte IIIª, fol. 316).

Vescovo di Ariano : Fra’ Lorenzo (dal 1310).

1315 Atto di fondazione dell’Arcipretura di Bonito.

Istrumento di fondazione dell’Arcipretura di Bonito e della collazione fatta per presentazione

2 di Oddone Bonito [Atti della Corte Vescovile di Ariano del 1315, Lettera D, fol 10].

Il feudatario si assicura il diritto di presentare l’arciprete (jus praesentandi) e concede in cambio il diritto di decimare (jus decimandi) [da Bonetum in Hirpinis pag. 18].

Nei primi del 1400 Don Giovanni COTUGNO decenni In un atto del 4 giugno 1645, rogato dal notaio De Rosa, si legge che un certo Tartaro possedeva, in località “Fontanelle”, una vigna che fu dell’arciprete don Giovanni Cotugno, probabilmente vissuto tra il 1400 e il 1500 [da Storia di Bonito di Carlo Graziano, pag. 211].

1456 – Un forte terremoto colpisce le nostre zone. A Bonito “crollano la Chiesa Parrocchiale, S. Maria della Valle, molti edifici e la Rocca” (St. di Bonito di O. Ciani pag. 31)

Vescovi di Ariano: …. Angelo de Raimo (dal 1406 al 1432); Angelo Grassi (dal 1433 al 1449); Orso Leone (dal 1449 al 1470).

? fino al 1489 Don Angelo (non si conosce il cognome)

Signori di Bonito: Gaspare D’Aquino (dal 1480); poi Ladislao II° D’Aquino.

Vescovi di Ariano: Jacopo Porfida (dal 1470 al 1480); Niccolò De Hippolitis (dal 1480 al 1481); Paolo De Bracchis (dal 1481).

Dal 6 agosto Don Renzo DE ROGERIO 1489 Con Bolla Vescovile del 6 agosto 1489, Paolo De Bracchis, Vescovo di Ariano, nomina “il diletto figlio nostro Signor Renzo del castro di Bonito” rettore della Chiesa archipresbiteriale di S. Maria di Bonito, carica resasi vacante per la morte del Signor Angelo della stessa terra di Bonito. (Da “ Le antiche Chiese di Bonito” di C. Graziano - pag. 11-12)

Il 4 aprile 1488 Don Renzo era già stato nominato rettore della Chiesa rurale di S. Stefano (in Morroni n.d.r.) a seguito della morte di Don Coluccio [da Bonetum in Hirpinis pag.136] .

Dalla relazione della visita pastorale del 10 maggio 1517

3 si ricavano i nomi dei sacerdoti collaboratori dell’arciprete Renzo De Rogerio: don Giovanni Maffei (futuro arciprete), don Angelo De Ruda, don Francesco Semenella, don Sebastiano Semenella [Da “ Le antiche Chiese di Bonito” di C. Graziano – pag 14]. Inoltre per la Chiesa di S. Maria in Bonito compare per la prima volta la denominazione “dell’Assunzione” [Chiese di Bonito di C. Graziano – pag 12].

Signori di Bonito: Gaspare D’Aquino (dal 1480); poi Ladislao II° D’Aquino.

Vescovi di Ariano : Paolo De Bracchis (dal 1481) e poi di nuovo Niccolò De Hippolitis (dal 1499 al 1511).

Da ? fino a marzo Don Giovanni MAFFEI 1566 Nella Bolla di nomina di Giovanni Bonavita quale arciprete di Bonito, si fa riferimento a Giovanni Maffei come suo predecessore dimissionario. [Da “ Le antiche Chiese di Bonito” di C. Graziano – pag 22]

Vescovi di Ariano: Diomede Carafa (dal 1511 al 1560), poi cardinale; Ottavio Preconio, francescano (dal 1561 al 1562).

1. Dal 9 aprile al 1601÷1602 Don Giovanni Luigi BONAVITA 1566 (morto tra il 16 sett.1601 e il novembre 1602) [vedi Antiche chiese E’ il primo arciprete di cui si hanno notizie di di Bonito di C. G. - pag.22] attività pastorale. Ebbe un’anima angelica e, per il lustro e il decoro della sua Chiesa, sborsò denaro proprio e contrasse debiti che, alla sua morte, furono ripianati con la vendita di buona parte dei suoi beni immobili.

Fu ordinato sacerdote il 5 aprile 1561 [Da “ Le antiche Chiese di Bonito” di C. Graziano – pag 23]

9 aprile 1566 – Bolla di nomina dell’arciprete Bonavita (firmata dal Vescovo De Laurentiis) in sostituzione del dimissionario Giovanni Maffei. 26 aprile 1566 – Possesso canonico della Parrocchia conferitogli dal delegato vescovile Don Tarquinio Corso. [Da Antiche Chiese pag. 23].

13 aprile 1573 – Visita pastorale effettuata dai legati vescovili, i canonici Marco Zingariello e Angelo Di Iorio; nella relazione si dice tra l’altro che l’Ospedale S. Pietro era stato rifatto con i soldi dei benefattori Orazio Bonavita, don Angelo de Liviere, Prisco De Cristofaro, don Pietro Semenella e don Sebastiano Colantuono. [Da Antiche Chiese di Bonito – pag. 27]

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Nel 1574, sotto il patronato del feudatario Claudio Pisanello, si cominciò l’edificazione del Chiostro domenicano accanto alla Chiesa della Valle con l’utilizzo di manodopera arianese [da Odoardo Ciani pag 36] Il 2 ottobre 1574, lo stesso convento viene donato dal barone Claudio Pisanello a Fra’ Domenico Vita, padre provinciale dei Domenicani, con atto stipulato dal notaio Gianleonardo Troiano di Mirabella [ACB p. 23 e 30].

Dalla relazione della visita pastorale del 4 ottobre 1574 si evincono i nomi dei preti che aiutano l’arciprete Bonavita nel servizio parrocchiale: D. Sebastiano Colantuono (ordinato sacerdote il 31 marzo 1548), D. Giovanni Giacomo Tenchiano (ordinato diacono il 21 settembre 1549), D. Angelo di Livieri e D. Pietro Semonella (ordinato sacerdote il 1° settembre 1560) [ACB p. 31].

Nel 1576 l’arciprete Bonavita redige il “Quinterno o Matricola”, l’inventario dei beni parrocchiali.

Nel 1581 (vescovo De Laurentiis) la parrocchia viene trasferita dalla piccola chiesa “intra moenia castri” a quella più ampia “extra moenia” (fuori dalle mura del castello), lasciando inalterati i rispettivi titoli (Chiesa dell’Assunta e Chiesa dell’Annunciazione) [da Bonetum in Hirpinis pag 23].

23 giugno 1585: Visita pastorale dell’arcidiacono Orazio Fantasia e di D. Antonio Sirmanio, legati del vescovo. Nella relazione si fa menzione di un certo Pompilio Cotugno sindaco [ACB pag. 32 e 35].

7 ottobre 1587: Visita pastorale [da Bonetum in Hirpinis pag.251 e Antiche Chiese pag. 38]

23 agosto 1592: Visita pastorale del delegato vescovile, abate Marco Antonio De Canditiis da Nola. [ACB pag. 39] 29 giugno 1598: Visita pastorale effettuata dal Canonico Giov. Domenico Rosiello da Capua, Vicario generale della Diocesi di Ariano. [ACB pag. 43] 12 giugno 1601: Visita pastorale dalla quale risulta che il Clero della Collegiata era formato da 9 sacerdoti compreso l’arciprete, 2 diaconi, 1 suddiacono e alcuni chierici. [ACB pag. 45]

5 1601: Con decisione della Rota Romana, viene abolito lo “jus praesentandi”, il diritto del Duca di presentare (scegliere) l’arciprete di Bonito. Tale diritto verrà riacquisito nel secolo successivo.

Testimoni dell’atto testamentario del Bonavita (1601) furono i sacerdoti: don Marcantonio de Ieronimo (poi arciprete di Melito nel 1624), D. Andrea de Rienzo e D. Giov. Domenico Tinola. A questi, per avere un quadro completo del clero bonitese del tempo, occorre aggiungere i sacerdoti citati nel Quinterno del 1576 e in un Atto del 1595 e cioè: D. Sebastiano di Colantuono, D. Jacomo Tenchiano, D. Angelo di Liviere, D. Pietro Simonella, D. Marciano Palladino, D. Giov. Antonio (o Andrea) de Cristofano, D. Scipione de Vito, D. Gian Domenico Ruggiero (fratello del Notaio Giov. Vincenzo).

Signori di Bonito: Giovannangelo I° Pisanello (dal 1535); Claudio Pisanello (dal 1559).

Vescovi di Ariano: Donato De Lautentiis (dal 1563 al 1564); Alfonso De Ferrera (dal 1585 al 1603).

2. Dal nov. 1602 al 1611 Don Tommaso DE FILIPPIS , nativo di Ariano.

Il 1° dicembre 1611 Don Tommaso De Filippis, a seguito dell’accoglimento (Sentenza del 10 dic. 1606) del ricorso prodotto dal suo concorrente Don Tommaso Melpoto, lascia la parrocchia di Bonito e diventa arciprete di Melito, succedendo al defunto D. Fabio Fisichella, nativo di .

Dopo De Filippis, diventano arcipreti di Melito i sacerdoti: Don Flaminio Moncelli di Ariano (nel 1613) e Don Marcantonio de Jeronimo di Bonito (nel 1624).

16 aprile 1609: Visita pastorale nella quale D. Tommaso Melpoto viene chiamato Rettore e non ancora arciprete della Chiesa dell’Annunciazione, mentre dell’arciprete De Filippis non si fa alcun cenno. [ACB pag. 48].

20 febbr. 1610: Visita pastorale del Vescovo Mons. Vittorino Manso

6 Quando il De Filippis lascia Bonito (1611), il nostro Clero è formato dai rev.di Sacerdoti: Scipione De Vito, Giov. Andrea De Renzo, Giov. Antonio Tolina, Giov. Vincenzo Calvo, Giov. Domenico Tinola, dal Suddiacono Pietrangelo Maffeo, dai Clerici: Fabrizio di Notar Pietro, Marco Necco, Francesco Tenchiano, Giov. Antonio Simonelli e Tommaso Sciabica.

Signori di Bonito: Giovannangelo II° Pisanello (dal 1604); Geronimo I° Pisanello (dal 1605).

Vescovo di Ariano: Vittorino Mansi (dal 1603).

3. Dal 26 dic. al 16561657 Don Giovanni Tommaso MELPOTO, 1612 arianese, nato intorno al 1574, figlio di Vincenzo Melpoto, fu ordinato sacerdote il 17 marzo 1601 [ACB pag.73]. Morì nel 1656-1657.

10-13 luglio 1614: Visita pastorale di don Angelo Barbarito, vicario generale di Ariano [da Bonetum in Hirpinis pag 251]. Nella relazione si menziona, tra le altre, la Chiesa di S. Maria della Valle con annesso convento domenicano, nel quale dimorano due sacerdoti (Fra’ Marco Angelo di Bonito, vicario e superiore, e Fra’ Tommaso di S. Marco), un converso ed un oblato [ACB pag. 52-53]

Dagli atti della stessa visita pastorale, la situazione del clero bonitese era la seguente: Arciprete D. Giovanni Tommaso Melpoto, fu Vincenzo, di Ariano, età anni 40, ordinato sacerdote il 17 marzo 1601; D. Giovanni Andrea De Renzi; D. Giovanni Domenico Tinola; D. Giovanni Antonio Tolina; D. Vincenzo Calvo fu Nicola, di anni 36, ordinato sacerdote il 20 dic. 1603; diacono Pietro Angelo Maffeo; suddiacono Franceco Tenchiano; chierici Giovanni Cotugno e Giovanni Antonio Simonella, promossi ai 4 ordini minori; chierici Giovanni Vincenzo Di Ieronimo, Colangelo di notar Pietro e Marco Necco, promossi all’ostiariato e al lettorato; chierici Fabrizio di notar Pietro, Giovanni Tommaso Sciabica e Donato De Renzi, di prima tonsura. A questi chierici bisogna aggiungere il chierico Giovanni Antonio Toreglia di Apice, coniugato ma vedovo,residente a Bonito per motivi di studio. [ACB pag. 73]

29 settembre 1619: Visita pastorale effettuata dal Vicario vescovile Paolo Squillante, assistito da Leandro Grasso, primicerio maggiore della cattedrale. Nella

7 relazione si fa menzione del sindaco dell’epoca: Sebastiano Vasteglia.

1638: Nella Chiesa Madre viene eretta la Cappella dedicata a S. Antonio da Padova.

1656: Epidemia di peste:“a Bonito restarono privi di vita quasi tutti i suoi abitatori” (L Giustiniani – Dizionario del regno di Napoli 1797).

Da un Atto del 7 nov. 1643 e da un libretto delle messe del 1649-1651 si ricavano i componenti del clero bonitese nel tempo dell’arc. Melpoto e cioè: Giov. Antonio Tolina [v. ACB pag. 49 e 50], Francesco Tenchiano, Tommaso Sciabica, Achille Coleccino, Gennaro Picone, Angelo de Ieronimo, Pompilio Palladino e Tommaso Palladino, Angelo Rizzo. In quel tempo visse anche il bonitese Marco Antonio Pisanello (figlio di Geronimo I°, marchese di Bonito, e Caterina Lombardo) abate, vescovo di Volturara nelle Puglie.

Nel 1625: Geronimo I° Pisanello ottiene il titolo di Marchese di Bonito. Dal 1640: Marchese Giovannangelo III° Pisanello.

Vescovi di Ariano: Ottavio Ridolfi (dal 1612 al 1622), poi cardinale; Paolo Caiazza (dal 1629 al 1638).

4. Dal 1637 al 1643 Don Onofrio CAROSIO si dichiara arciprete di Bonito.

Durante l’arcipretura di Don Tommaso Melpoto, nel 1637 arriva in paese, probabilmente da Napoli, il sacerdote Don Onofrio Carosio. Egli si inginocchia davanti alla Chiesa Madre e si dichiara arciprete di Bonito. Inspiegabilmente, tale auto investitura, nonostante la contrarietà del Marchese Pisanello, è presto avallata dal vescovo di Ariano con apposita Bolla di Collazione. Con sentenza del 24 giugno 1643, mons. Angelo Celso, giudice referendario del Papa Urbano VIII°, respinge le temerarie pretese del Carosio e annulla la Bolla vescovile di nomina del Carosio.

Dal 1648: Marchese di Bonito: Geronimo II° Pisanello.

Vescovo di Ariano: Frate Andrea Aguado y Valdes (dal 1642).

Dal 24 giu. Don Giovanni Tommaso MELPOTO viene 1643 reintegrato nelle funzioni di arciprete.

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5. Dal 1657 al 1662 Don Francesco LUCIANO, forse di origini arianesi.

1° ottobre 1657: primo atto (revisione dei conti della Cappella laicale di S. Antonio da Padova) in cui Luciano si firma come arciprete di Bonito.

Dal 18 marzo 1660 al 16 ottobre 1662, il sacerdote Don Tommaso Palladino regge la Parrocchia come Economo Curato.

Lasciata la parrocchia di Bonito, don Francesco Luciano diventa Penitenziere Maggiore della Cattedrale di Ariano (con questa carica sottoscrive un atto del 29 marzo 1663).

Vescovi di Ariano: Alessandro Rossi (dal 1650); Fra’ Luigi Morali (dal 1659).

6. Dal 17 ott. al 7 nov. 1700 Don Tommaso PALLADINO. 1662 Morì il 7 novembre 1700. Dell’attività parrocchiale del Palladino (già Economo della Chiesa dal 18 marzo 1660 al 16 ott. 1662) non restò che un frammento di Liber Mortuorum, redatto dal principio del suo economato fino al 31 genn. 1692.

Luglio 1674: La famiglia Bonito riprende il suo antico e omonimo feudo: Giulio Cesare Bonito, presidente della Regia Camera della Sommaria e discendente di Odo IV, acquista il feudo di Bonito dal marchese Geronimo II° Pisanello. [“Arcipreti e Clero di Bonito” pag. 4].

5 giugno 1688: Un forte terremoto danneggia Bonito [“Arcipreti e Clero di Bonito” pag. 4].

8 sett. 1694: un altro forte terremoto scuote le nostre zone; una relazione anonima conservata nella Biblioteca Provinciale di riferisce che a Bonito si registrano 150 morti e 300 feriti. [v. Catasto Onciario di Apice, Ed. Bascetta, pag. 107]

10 giugno 1695: Papa Innocenzo XII concede l’indulgenza plenaria ai fedeli che avessero visitato l’altare di San Bonito nel suo giorno festivo del 15 gennaio. [da Bonetum in Hirpinis pag. 18].

9 Sacerdoti al tempo di Palladino: D. Pietro Sciabica (morto il 7 agosto 1664), D. Giov. Angelo Flumeri (morto il 15 gennaio 1682), D. Marco Maffeo (morto il 12 aprile 1687), D. Giuseppe Braccio (morto il 19 marzo 1691) e, inoltre: D. Girolamo De Ieronimo (procuratore della Chiesa), D. Antonio Flumeri e D. Pietro Calvi.

1675: Giulio Cesare Bonito riacquista l’antico feudo e assume il titolo di Duca dell’Isola. 1698: Domenico Bonito, 2° Duca dell’Isola.

Vescovi di Ariano: Frate Luigi Morali (dal 1659); Emmanuele Brancacci (dal 1667); Giovanni Bonilla (dal 1688 al 1696); Giacinto della Calce (dal 1697 al 1715).

7. Dal 9 mag. al 12 nov. 1709 Don Francescantonio MILETTI 1701 originario di ma dimorante in Bonito. Lasciò per rinuncia, pur restando nel Collegio come Primicerio. Morì nel 1743.

In forza di istrumento del 14 febbraio 1701, il Duca riacquista lo “jus praesentandi” (già annullato nel 1601 per decisione della Rota Romana) e, infatti, l’arciprete Miletti viene presentato dal Duca D. Domenico Bonito.

14 marzo 1702: un terribile terremoto sconvolge l’Irpinia. A Bonito si contano quasi 150 morti (St. Bonito Graziano pag. 29). La chiesa parrocchiale di Bonito viene distrutta. I lavori di ricostruzione iniziano nel mese di giugno del 1704.

Dal Libro delle Messe del 1702, si evince che il Clero di Bonito era composto dai reverendi D. Carlo Pascale, D. Pietro Vazza, D. Filippo Mongello, D. Gabriele Calvi, D. Filippo Losanno, D. Gioacchino Costantino, il Primicerio Miletti e D. Antonio Battagliese.

1703: Breve Pontificio con il quale viene fondata la Congrega laicale di S. Giuseppe, nella Chiesa di S. Pietro e Paolo.

8 agosto 1705: arriva da Napoli la statua lignea dell’Assunta.

10 20 settembre 1705 (strumento notaio Francescantonio Fierro di Mirabella): Fondazione del Convento di San Domenico.

1709: viene acquistata la Croce astile processionale, con Crocifisso in argento massiccio.

Dopo la rinuncia all’arcipretura, Don Francescantonio Miletti fu Rettore ed Economo della Chiesa Parrocchiale e Padre Spirituale della Congregazione della Buona Morte.

Vescovo di Ariano: Giacinto della Calce (dal 1697 al 1715).

8. Dal 26 dic. al 13 dic. 1747 Don Antonio BATTAGLIESE 1709 figlio di Domenico Battagliese e Angela Angeluzzo. Morto il 13 dicembre 1747.

Fu laboriosissimo per il bene e per lo splendore della Chiesa e del Collegio di Bonito.

7 settembre 1710: giungono a Bonito le tre nuove campane fuse a Orsara da Francesco Tarantino a spese dell’Università di Bonito.

10 settembre 1710 (Atto stipulato dal notaio Bianchi di ):Domenico Bonito dona ai Frati Francescani il terreno per la costruzione del Convento di S. Antonio. [da Bonetum in Hirpinis pag. 26].

Nel 1711, per 23 ducati, fece venire da Napoli un baldacchino in legno dorato da usarsi per la processione del SS. Sacramento.

29 settembre 1712: I Francescani arrivano a Bonito e cominciano la costruzione del convento e della chiesa [da Bonetum in Hirpinis pag. 36].

14 agosto 1714: Riapertura e benedizione della chiesa parrocchiale distrutta dal sisma del 1702. Alla ricostruita chiesa viene dato il titolo dell’Assunta, mentre la Chiesa dell’Assunzione, ex-parrocchiale, prende il nome dell’Annunciazione (attuale Oratorio).

1718: Con Bolla spedita da Roma (Breve papale), la Congregazione della Morte si mutò in Congregazione della Buona Morte.

11 23 giugno 1724: Visita pastorale del vescovo Mons. Filippo Tipaldi. Nell’occasione, con bolla vescovile, la chiesa parrocchiale viene reintegrata nell’antica dignità di chiesa collegiata. Il vescovo ordina anche che si preparasse un Inventario (o Matricola o Platea) della Chiesa Parrocchiale con i relativi Statuti.

24 dicembre 1727: l’arciprete Battagliese consegna al vicario vescovile la “Platea della Collegiata di Bonito” da lui redatta.

Dalla Platea dell’anno 1727 (pag. 13) si legge che “nella Collegiata Chiesa di Bonito ci sono undici sacerdoti, di cui dieci con l’Arciprete sono insigniti ed uno è senza insegna” e sono: il Rev.do D. Antonio Battagliese Arciprete e prima Dignità, il Rev.do D. Francesco Antonio Miletti Primicerio e seconda Dignità, il Rev.do D. Pietro Calvo Canonico Decano, il Rev.do D. Filippo Moncello Canonico, il Rev.do D. Gabriele Calvo Canonico, il Rev.do D. Gioacchino Costantino Canonico, il Rev.do D. Pietro Vazza Canonico, il Rev.do D. Nicola Battagliese Canonico, il Rev.do D. Marco Di Flumari Canonico, il Rev.do D. Prisco Di Chiara Canonico, il Rev.do D. Tommaso Battagliese Sacerdote semplice. Inoltre fanno parte del Clero il Diacono Andrea Curcio, il Diacono Crescenzio Di Geronimo, l’Accolito Nicolò Belmonte, il Chierico Basilio Miletti, il Chierico Tommaso Ruggiero e il Chierico Nicolò Palladino.

20 giugno 1728: Il vescovo Tipaldi procede alla consacrazione ufficiale della ricostruita chiesa parrocchiale.

1731: Giuseppe di Avolio Ruggiero dona alla Chiesa una bellissima sfera d’argento, alta 63 cm. (vedi descrizione nel libro Clero Santosuosso pag. 24 nota 3)

29 novembre 1732:un catastrofico terremoto sconvolge le nostre zone. A Bonito si contano oltre 50 morti (Dal Liber mortuorom , vedi Storia di Bonito, Graziano, pag. 29)

1737 (domenica delle Palme): altro terremoto.

1742: arriva a Bonito il quadro della Candelora (immagine della Madonna Candelaria venerata in Tenerife) , dipinto da José Rodriguez Oliva, su commissione del Duca Andrea Bonito.

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Nel 1747, alla morte dell’arciprete D. Antonio Battagliese, restano a comporre il collegio: il rev.do Primicerio D. Crescenzio De Ieronimo (fu anche Convisitatore del vescovo Tipaldi) e i canonici: D. Gioacchino Costantino, D. Pietro Vazza (fu Economo di Melito dal 21 ott. 1741 al 21 sett. 1742), D. Nicola Battagliese, D. Andrea Curcio, D. Domenico Ruggiero, D. Domenico Battagliese fu Lucido e D. Tommaso Ruggiero.

Vescovi di Ariano: Giacinto della Calce (dal 1697 al 1715); Filippo Tipaldi (dal 1717 al 1748).

9. Dal 1° feb. al 9 sett. 1761 Don Nicola BATTAGLIESE 1748 fratello del defunto arciprete Don Antonio. Morì il 9 sett. 1761.

Nel 1756 il Duca Andrea Bonito, figlio di Giulio Cesare, fece scolpire, dall’artista Nicola di Fragneto l’Abate, la statua lignea a mezzo busto di San Bonito.

Da Visita Pastorale del 9 maggio 1752: si elencano i componenti del clero bonitese: D. Nicola Battagliese, arciprete; D. Crescenzo Di Geronimo (*), primicerio; D. Domenico Battagliese (*), canonico e vicario foraneo; quindi i canonici: D. Pietro Vazza, D. Andrea Curcio, D. Domenico Ruggiero, D. Tommaso Ruggiero, D. Giuseppe De Chiara, D. Gennaro De Chiara, D. Nicola Simonelli, D. Domenico Battagliese; i diaconi: Nicolangelo Curcio e Domenico Belmonte; il suddiacono Geronimo De Chiara; i chierici: Filippo Albano, Pietro De Chiara, Giov. Antonio Vazza; i novizi: Clemente Santosuosso, Gennaro Buonopane (*) e Carmine Santosuosso. [da Bonetum in Hirpinis pag 280-281].

Dal Catasto Onciario del 1752-1753 si evince che: (*) D. Crescenzo di Geronimo, Primicerio della Collegiata, viveva con il fratello Angelo di Geronimo, di anni 45 [pag. 63 libro sul Catasto Onciario bonitese]; (**) D. Domenico Battagliese, di anni 26, abitava con il padre Benedetto, di anni 58, la madre Gelsomina D’Onofrio, di anni 54, la sorella Domenica e il fratello Lucido. [COB, pag. 36]; (***) D. Gennaro Buonopane, di anni 18 (non ancora prete), abitava in Contrada S. Domenico con il padre Pietro, di anni 57, fabbricatore, cieco, e con la madre Anna Imperiale di anni 48 [COB, pag. 62].

13 Nel 1761, così come risulta dal libro delle Messe, il Collegio contava tra i suoi membri il Rev.do Primicerio D. Domenico Battagliese che successe a Di Geronimo ed i Rev.di canonici D. Domenico Ruggiero, D. Andrea Curcio, D. Tommaso Ruggiero, D. Giuseppe De Chiara, D. Gennaro de Chiara, D. Nicola Simonelli, D. Domenico Battagliese fu Benedetto, D. Domenico Belmonte, D. Nicolangelo Curcio, nonché i partecipanti Girolamo De Chiara (divenne esperto giureconsulto, avvocato e quaresimalista), Carmine Santosuosso (fu padre spirituale della Buona Morte, vicario foraneo di Bonito ed Economo Curato in Melito) e Pietro De Chiara.

1753: Duca Andrea Bonito (fratello di Domenico), ultimo Duca dell’Isola. 1759: Marcantonio Garofalo assume il titolo di 1° Duca di Bonito.

Vescovi di Ariano: Isidoro Sanchez (dal 1748); Domenico Saverio Pulci Doria (dal 1754).

10. Dal 22 nov. al 5 lug. 1765 Don Domenico RUGGIERO 1761 nato intorno al 1715, figlio di Nicola Ruggiero e Vittoria Flumeri. Morì il 5 luglio 1765, a 51 anni.

Nel 1750, da canonico, aveva donato alla Chiesa il quadro su tela di S. Francesco Saverio, opera di Gennaro Veschi.

Commissionò ad un artista napoletano il baldacchino per l’esposizione del Santissimo. Il baldacchino, però, arrivò a Bonito solo nel 1771, dopo la sua morte.

Nel 1765 erano Collegiali i canonici: D. Domenico Belmonte ( succeduto al Battagliese come Primicerio e poi Economo Curato in Melito dal 21 marzo 1775 al 16 ott. 1776), D. Andrea Curcio decano, D. Tommaso Ruggiero, D. Giuseppe De Chiara, D. Gennaro De Chiara, D. Nicola Simonelli, D. Domenico Battagliese fu Benedetto, D. Nicolangelo Curcio, D. Geronimo

14 De Chiara, D. Carmine Santosuosso; ed i Partecipanti: Pietro De Chiara, Gennaro Buonopane e Clemente Santosuosso fu Giuseppe (fu Penitenziere nella Chiesa di ).

Nell’ottobre 1765 fu compilato un Inventario degli oggetti della Chiesa: tra questi trovasi descritto un preziosissimo bauletto in filigrana d’argento, usato per riporre il SS. Sacramento nel giorno del Giovedì Santo, donato dal Duca Andrea Bonito.

Giorgio Garofalo fu il secondo e ultimo Duca di Bonito (non avendo lasciato eredi fino al 4° grado, il titolo ricadde nel dominio della Real Corona).

Vescovo di Ariano: Domenico Saverio Pulci Doria (dal 1754).

11. Dal 4 dic. al 22 feb. 1774 Don Gennaro DE CHIARA 1765 figlio di Giorgio De Chiara e Isabella Simonelli. Morì il 22 febbraio 1774, di anni 54.

Nel 1771 fu mossa dai cittadini bonitesi la questione delle decime, con litigio a lungo sostenuto presso il Tribunale di Napoli.

Visita Pastorale del 28 aprile 1772: vengono elencati i componenti del clero bonitese: D. Gennaro De Chiara, arciprete; D. Domenico Belmonte, primicerio; quindi i canonici: D. Andrea Curcio, D. Tommaso Ruggiero, D. Giuseppe De Chiara, D. Nicola Simonelli, D. Domenico Battagliese, D. Nicola Angelo Curcio, D. Geronimo De Chiara, D. Carmine Santosuosso, D. Pietro De Chiara, D. Gennaro Buonopane, D. Clemente Santosuosso, D. Giovanni Flumeri, D. Liborio Ruggiero; il diacono Ambrogio Ruggiero e il suddiacono Michele De Sanctis; i novizi: Basilio Miletti, Domenico Rossetti, Giovanni Cassitto, Domenico Ruggiero [da Bonetum in Hirpinis].

Nel 1774 era Primicerio D. Domenico Belmonte e canonici il decano D. Andrea Curcio, D. Tommaso Ruggiero, D. Giuseppe De Chiara, D. Nicola Simonelli, D. Domenico Battagliese fu Benedetto, D. Nicolangelo Curcio, D. Geronimo De Chiara, D. Carmine

15 Santosuosso. Partecipanti: D. Pietro De Chiara, D. Gennaro Buonopane e D. Clemente Santosuosso fu Giuseppe.

12. Dal 14 giu. al 5 sett. 1784 Don Domenico BELMONTE (I°) 1775 figlio di Cesare Belmonte e Diana Battagliese (sorella dei defunti arcipreti don Antonio e don Nicola Battagliese), nato all’incirca nel 1729. Morì il 5 settembre 1784, a 55 anni.

Dal 21 marzo 1775 al 16 ottobre 1776 funge anche da Economo Curato in Melito.

Fu arciprete solerte nella cura parrocchiale e nell’insegnare la Dottrina ai fanciulli; versatissimo nelle erudizioni ecclesiastiche ed esperto nella epigrafia latina, studioso di Teologia Dogmatica e Morale e di parecchi scrittori predicabili e ascetici.

Nel 1775 il Collegio si componeva di D. Domenico Battagliese fu Benedetto, primicerio succeduto al Belmonte; di D. Andrea Curcio decano, D. Tommaso Ruggiero, D. Giuseppe De Chiara, D. Nicola Simonelli, D. Nicolangelo Curcio, D. Geronimo De Chiara, D. Carmine Santosuosso; dei partecipanti: D. Pietro de Chiara, D. Gennaro Buonopane, D. Clemente Santosuosso e D. Giovanni Flumeri.

Nel 1753 don Domenico Belmonte aveva ottenuto dal Duca D. Andrea Bonito l’istituzione della Cappellania della Candelaia. In grazia di questa istituzione fu forse fatto venire da Tenerife il raffinatissimo Quadro della Candelora, collocato nel Coro della Chiesa, opera di José Rodr. Oliva datata 1742 (in quest’anno D. Andrea Bonito era stato Maresciallo di Campo del Re Carlo III e Comandante Generale dell’Isola di Tenerife).

Avvenimenti: 22 luglio 1779, l’Arciprete Belmonte chiede ed ottiene dal Vescovo di Ariano Mons. Lorenzo Potenza, l’uso del rocchetto e della coda come finimento della cappa.

16 8 agosto 1779, ore 2 e un quarto: fioccano granelli di bitume a causa dell’eruzione del Vesuvio; il fenomeno dura tre quarti d’ora (nota dell’arciprete Belmonte scritta nel Liber Mortuorom 1763-1787).

1780: Il Municipio provvede alla fusione della campana grande del campanile della chiesa parrocchiale. Sulla fascia inferiore esterna sono scolpite le icone di S.Bonito (est), di S.Giuseppe (ovest), di SS. Maria Assunta (nord), del SS.Ostensorio (sud).

Da foglio manoscritto (datato 22 luglio 1779) inserito tra le pag. 23 e 24 della Platea del 1727 si ricavano i componenti del Clero bonitese dell’epoca: Domenico Belmonte, arciprete; Domenico Battagliese, primicerio; Andrea Curcio, canonico; Giuseppe Chiara, canonico; Nicolangelo Curcio, canonico; Geronimo Chiara, canonico; Carmine S.Suosso, canonico; Pietro Di Chiara, canonico; Clemente S. Suosso, canonico; Gennaro Buonopane, canonico; ... Di Flumeri, sacerdote; Michele De Sanctis, sacerdote; Ambrogio Ruggiero, sacerdote.

Alla morte del Belmonte (1784) il Collegio si componeva del Primicerio D. Domenico Battagliese fu Benedetto, del Decano D. Giuseppe De Chiara e dei Canonici: Nicolangelo Curcio, Girolamo De Chiara, Carmine Santosuosso, Pietro De Chiara, Gennaro Buonopane, Clemente Santosuosso (fu Penitenziere in Torre le Nocelle e dal 1778 anche Rettore del Seminario Diocesano di Ariano nominato dal vescovo mons. Potenza), Giovanni Flumeri, Michele De Sanctis, e dei partecipanti Ambrogio Ruggiero e Giuseppe Flumeri.

Sindaco di Bonito: Gioacchino Di Chiara (nel 1780).

Vescovo di Ariano: Lorenzo Potenza (dal 1778 al 1792).

13. Dal 28 giu. al 21 giu. 1811 Don Michele DE SANCTIS , nato verso il 1785 1750, figlio di Domenicantonio De Sanctis. Fu l’ultimo arciprete nominato per presentazione ducale. Morì il 21 giugno 1811, a 60 anni circa.

Laureato in S. Teologia, ebbe fama di appassionato predicatore, fornito di ottima capacità e di istruzione non . Fu prete attivo, intraprendente ma saggiamente accorto.

Il 4 febbr.1790 vennero approvati gli Statuti Parrocchiali da parte di Ferdinando IV, a

17 seguito di una petizione firmata, oltre che dall’arciprete De Sanctis, anche dai canonici Domenico Battagliese, Nicolangelo Curcio, Geronimo Chiara, Gennaro Buonopane, Giovanni Flumeri, Ambrogio Ruggiero e dai sacerdoti partecipanti Giuseppe Flumeri e Domenico Rossetti.

Nel 1797 fece acquistare la campana piccola della chiesa parrocchiale per il suono delle messe lette.

1798. In Piazza S. Vincenzo viene eretta la sacra colonna in pietra sormontata da croce in ferro, a perenne memoria della S. Missione compiuta nella parrocchia di Bonito dai Padri Francescani.

Il 27 luglio 1800 arriva a Bonito l’urna con il corpo di San Crescenzo Martire, traslato dalle Catacombe di S. Ciriaca in Roma e donato dal Papa Pio VII al bonitese P. Luigi Vincenzo Cassitto. [da Bonetum in Hirpinis].

Alla morte dell’arciprete De Sanctis (1811) era Primicerio D. Giovanni Flumeri ( succeduto a D. Gennaro Buonopane, a sua volta successore di D. Domenico Battagliese); erano Canonici: D. Pietro De Chiara,decano, D. Giuseppe Flumeri, D. Domenico Rossetti, D. Crescenzio De Chiara, D. Giuseppe Greco (ricordato come rigido osservante della disciplina ecclesiastica), D. Nicola Merola, D. Luigi Inglese, D. Crescenzio Battagliese; erano infine Partecipanti: Nicola Camuso, Ambrogio Palladino, Giuseppe Tomoniello, Michele Flumeri (di buona cultura letteraria ed ecclesiastica, fu Economo Curato in Melito dal 10 sett. 1810 al 5 genn. 1815), Giuseppe Antonelli, Angelo Ruggiero, Filippo De Chiara degli Osservanti soppressi (espertissimo nel Canto Gregoriano e di buona cultura sacra).

Sindaci di Bonito: Ruggiero Giuseppe (1791)(*); Cassitto Giovannantonio (dal 1795); idem (dal 1797); Sorrentino Alessio (dal 1809); Ruggiero Nicola (dal 1810). (*) da Graziano- Storia di Bonito pag. 156.

Vescovi di Ariano: Lorenzo Potenza (dal 1778 al 1792); Giovanni Saverio Pirelli (dal 1792 al 1803); sede vescovile vacante dal 1803 al 1818.

18 Dal 21 giu. al 4 apr. 1813 Arcipretura vacante. Funge da Economo 1811 Curato il canonico don Domenico Rossetti.

Sindaco di Bonito: Ferragamo Luigi Antonio (1811-1812). Sede vescovile vacante dal 1803 al 1818.

14. Dal 4 apr. al 24 nov. 1818 Don Giuseppe FLUMERI, nato intorno al 1813 1758, figlio di Nicola Flumeri e Agnese Porcelli.

Nel 1813 abita (vedi Stato delle Anime1813) in Località S. Caterina al n° civico 110 insieme con la madre, vedova di anni 74, e lo zio Giovanni Flumeri, primicerio di anni 70. Si indica per l’arciprete l’età di 55 anni.

Nominato per libera collazione dell’Ordinario Diocesano, senza che avesse più avuto corso la presentazione ducale (jus praesentandi). Prende possesso della Parrocchia il 4 aprile 1813. Fu dotto latinista e valente predicatore sacro. I suoi scritti (tra cui belle orazioni latine) andarono tutti dispersi. Nel periodo in cui il Flumeri studiò nel Seminario Diocesano, questo contava tra i suoi alunni anche i valenti Domenico Rossetti e i fratelli Cassitto. In seguito, nello stesso seminario, il Flumeri divenne docente di latino e greco, sostituendo nel 1780 il famoso prof. Michele Camerino. Prima dell’ordinazione sacerdotale, il Vescovo mandò Giuseppe Flumeri e Domenico Rossetti a Napoli per farli esaminare dall’Arcivescovo. I due furono talmente brillanti nella prova d’esame che l’arcivescovo chiese di trattenerli tra il Clero napoletano. Un ritratto del Flumeri era conservato presso gli eredi di Salvatore Ferragamo fu notaio Luigiantonio. L’intera libreria del Flumeri (ricca di opere di San Tommaso, Sant’Agostino, Crisostomo e altri autori e oratori sacri) fu venduta, alla sua morte, al Canonico D. Luigi Inglese.

19 Intorno al 1815, con il contributo anche del Comune, la Chiesa Madre fu dotata di un artistico portale in marmo.

D. Giuseppe Flumeri morì a 61 anni, il 24 novembre 1818. (N.d.r. Secondo lo Stato delle Anime, nel 1813 aveva 55 anni, quindi nacque nel 1758 circa).

Federico Cassitto, nel suo Giornale Economico della Provincia (Vol XXI, anno 1840) , lo annovera tra gli illustri defunti del Principato Ulteriore, insieme al rev.do Padre Antonio Cotugno di Bonito

[Padre Antonio Cotugno da Bonito, ex Provinciale dei Frati Minori Riformati di S. Francesco, dopo la soppressione dell’ordine religioso, divenne Economo Curato in Melito dal 16 gennaio 1815 al 4 ottobre 1816. Fu dotto e valentissimo oratore sacro, che si distinse in paese, nel Salernitano e nelle Puglie. Anch’egli fu annoverato, da F. Cassitto, tra gli illustri defunti del Principato Ulteriore. Il Cotugno lasciò un Quaresimale manoscritto che fu venduto dagli eredi al sac. Giuseppe Lanza di Bonito; costui, colpito da pazzia, portò con sé il manoscritto nel manicomio di Aversa nel 1848 e ivi si disperse].

A morte di don Giuseppe Flumeri, venne nominato don Domenico Rossetti quale Economo Curato. Il Clero rimasto alla morte del Flumeri era composto, oltre al Canonico Domenico Rossetti, da: Crescenzio De Chiara, Giuseppe Greco, Nicola Merola, Luigi Inglese, Crescenzio Battagliese, Nicola Camuso, Ambrogio Palladino e Giuseppe Tomoniello; i Partecipanti erano: Giuseppe Antonelli, Angelo Ruggiero e Filippo De Chiara, ex-Frate Osservante.

Sindaci di Bonito: De Sanctis Emanuele (1813-1814); Battagliese Nicola (1815-1819)

Sede vescovile vacante dal 1803 al 1818.

15. Dal 5 giu. al 28 dic. 1823 Don Domenico ROSSETTI 1819 Morto il 28 dic. 1823. Anche costui fu un dotto curato ma, come si tramanda, di carattere semplice e credulo. Per più anni insegnò come maestro elementare in Bonito.

20 Fu eccellente nello scrivere ma incerto nell’improvvisare un pur semplice discorso. Recitò panegirici e quaresimali ma la produzione del suo chiarissimo ingegno fu dispersa dai suoi eredi. Due grossi scaffali, pieni di libri di illustri autori sacri e testi vari, furono venduti dagli eredi al sac. Pasquale Greco di Bonito. Il Vescovo di Ariano Lorenzo Potenza lo ebbe come Cancelliere nel 1790.

L’arciprete Rossetti ebbe come canonici i sacerdoti: D. Giuseppe Greco (Primicerio, già succeduto a D. Giuseppe Flumeri), D. Nicola Merola (Decano), D. Luigi Inglese, D. Crescenzio Battagliese fu Giuseppe, D. Nicola Camuso, D. Ambrogio Palladino, D. Giuseppe Tomoniello, D. Giuseppe Antonelli; come partecipanti: D. Angelo Ruggiero e D. Filippo De Chiara (ex frate).

Durante il suo ministero, il 1° marzo del 1822, si spense in Napoli il maggior luminare del Clero bonitese, il Padre Maestro Luigi Vincenzo Cassitto, nato a Bonito il 31 dic. 1766.

Sindaci di Bonito: Cassitto Romualdo (1820-1821); Sindaco Di Chiara Diego (1822-1825).

Vescovo di Ariano: Domenico Russo (dal 1818 al 1837).

Dal 28 dic. al 16 apr. 1830 A morte di don D. Rossetti, l’arcipretura rimase 1823 vacante fino al 1830. Venne retta dall’Economo Curato don Luigi Inglese.

Nel 1824, a seguito del Concordato del 1818 tra la Santa Sede e il Re di Napoli, la nostra Chiesa da Recettizia Innumerata Insignita passò a Recettizia Numerata, con dieci Canonici decorati compreso l’arciprete e quattro sacerdoti Partecipanti.

Sindaco di Bonito: Cotugno Domenico (1826-1831).

Vescovo di Ariano : Domenico Russo (dal 1818 al 1837).

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16. Dal 16 apr. al 5 apr. 1861 Don Luigi INGLESE 1830 Venne investito del ministero dopo concorso e per libera collazione del Vescovo Diocesano.

Fu valentissimo predicatore, recitò quaresimali e panegirici a Bonito e fuori.

Istituì in Bonito il Mese Mariano, in maggio, e la Festa della Penitenza in onore dell’Assunta M. SS. il 15 maggio.

Quest’arciprete lottò per lunghi anni con il Comune che gli aveva sospeso la congrua dal 1832; finalmente, il 16 aprile 1850, il Supremo Consiglio di Stato ristabilì a carico del Comune l’obbligo del pagamento della congrua.

1830 - Collegio formato dal primicerio don Giuseppe Greco; dal decano don Nicola Merola; dai canonici: don Crescenzo Battagliese, don Nicola Camuso, don Angelo Ruggiero, don Pasquale Greco; dai partecipanti: don Filippo De Chiara, don Francescantonio Greco, don Vincenzo De Chiara fu Angelo e don Vincenzo De Chiara di Gennaro. In questo periodo, facevano parte del Clero di Bonito anche i seguenti sacerdoti: D. Leonardo De Chiara fu Diego, Arciprete in Melito dal 31 agosto 1829 al 17 agosto 1839; D. Raffaele Coviello di Fortunato, Economo in Melito dal 18 agosto 1839 al 31 ottobre 1840, più tardi passato ad Arciprete di Ginestra degli Schiavoni, ove morì nel 1867: D. Antonio Pasquale, Economo di Melito dal 22 ottobre 1840 al 22 febbraio 1841. Il sacerdote D. Gennaro Greco fu Dionisio, lasciando fama di buon predicatore per quaresimali e panegirici, in paese e fuori, secondo la tradizione, è morto in Bonito nel 1842; D. Domenico Belmonte fu Nicola, Economo in Melito dal 24 nov. 1844 al 17 maggio 1848; D. Antonio Camuso, Economo in Melito dal 19 maggio 1848 al 4 nov. 1867. E fu pure di Bonito D. Salvatore Ruggiero, fu Not. Nicola, Economo Curato per lunghi anni in Montemale S. Arcangelo, ove finì la vita verso il 1859.

Dal 25 febbraio 1841 all’ 8 marzo 1842, per malattia di don Luigi Inglese, l’Economo Curato canonico don Pasquale Greco resse la parrocchia con pieni poteri.

4 agosto 1847. Il canonico Pasquale Greco prepara un documento in cui descrive lo stato delle Chiese di Bonito, riportandone anche le rendite e le somme necessarie per la loro manutenzione o riparazione [da Storia di Bonito –

22 Graziano pag. 255].

Verso il 1850, D. Luigi Inglese fu colpito da apoplessia ma continuò a mantenere il titolo di arciprete (Economo Curato era il canonico don Domenico Belmonte, futuro parroco, che lo sostituiva in tutte le sue funzioni). Si narra che nel maggio del 1860, per implorare la fine di una lunga siccità, la popolazione portò l’arciprete Inglese davanti all’altare dell’Assunta ed egli, malato e balbuziente, riuscì ad articolare un accenno di preghiera; quasi immediatamente il cielo sereno si coprì di nuvole e finalmente cadde la pioggia ristoratrice.

Don Luigi Inglese morì il 5 aprile 1861.

Alla morte dell’arciprete Inglese il Collegio era così formato: primicerio don Pasquale Greco; decano don Vincenzo De Chiara fu Angelo; canonici: don Andrea De Pietro, don Domenico Belmonte, don Francescantonio Grieco, don Agostino Ciriello, don Crescenzo Battagliese junior fu Nicola, don Arcangelo Monaco fu Pasquale, don Vincenzo De Chiara fu Gennaro; partecipanti: don Fabrizio Miletti fu Michele, don Crescenzio De Chiara fu Francesco, don Felice Greco fu Gennaro (quest’ultimo, versatissimo nel Canto Gregoriano, colto per studi letterari e sacri, presto promosso al canonicato, morì giovanissimo il 3 nov. 1862).

Avvenimenti:

1837: Il paese è colpito dall’epidemia del colera. Il muratore Vincenzo Festa, essendo guarito dalla peste, fece scolpire a Benevento (1839-1840) la statua di San Rocco.

1856: A cura del Sindaco Pasquale Merola, il Municipio fece fondere in S. Angelo de’ Lombardi la campana mezzana.

Sindaci di Bonito: Miletti Michele (1832-1837); Cassitto Romualdo Maria (1838-1840); Ciano Crescenzo (1841-1843); Miletti Michele Maria (1844-1846); Merola Pasquale (1847-1850); Miletti Michele Maria (1851-1854); Merola Pasquale (1855-1856); Belmonte Luigi (1857-1858).

Vescovi di Ariano: Domenico Russo (dal 1818 al 1837); Francesco Capezzuto (dal 1838 al 1855).

23 Dal 25 feb. all’ 8 marzo Il canonico Don Pasquale Greco funge da 1841 1842 Economo Curato (per infermità di don Luigi Inglese).

D. Pasquale Greco nacque il 26 luglio 1802 da Antonio Greco e Lucida Petrillo. Morì il 5 sett. 1865 (**).

17. Dal 13 mag. all’ 8 giu. 1877 Don Domenico BELMONTE (II°) 1861 nato il 23 ottobre 1820 (**), figlio di Nicola Belmonte e Anna Maria De Dominicis. Ordinato sacerdote il 26 marzo 1844 (**), fu Economo in Melito dal nov. 1844 al 17 mag. 1848, e successivamente fu Padre Spirituale nella Congrega della Buona Morte e quindi Economo Curato della nostra parrocchia dal 1850 circa (per grave malattia dell’arciprete Inglese).

Aveva già superato il concorso per l’Arcipretura di Melito (vacante per la promozione di D. Angelo Maurantonio) ma, con la morte di don Luigi Inglese, rinunziò alla pratica già inoltrata e prescelse la quiete del proprio paese.

In giovinezza aveva studiato presso i padri della Compagnia del Gesù, in Benevento, e poi , per esigenze familiari (era già orfano di padre), era passato al Seminario di Ariano.

Fu valente predicatore di quaresimali e di panegirici. Il 15 agosto 1872 fu invitato in Ariano dal Vescovo Mons. Luigi M. Aquilar, insieme ad altri due valenti oratori (gli arcipreti D. Crescenzio De Capraris di Zungoli e D. Michele Sabatino di Roseto), per la predica in onore dell’Assunta e don Domenico si distinse recitando una dotta e sentita orazione.

Morì l’8 giugno 1877.

24 Avvenimenti:

Agosto 1867: L’epidemia del colera colpisce anche Bonito. Da agosto a ottobre nel paese si registrano circa 200 vittime. [da Bonetum in Hirpinis . pag 255]. Tra le vittime anche due rappresentanti del clero locale: don Crescenzo De Chiara, suddiacono, di anni 53, figlio del fu Nicola e di Maria Giovanna Minichiello; Frate Antonio da Bonito (laico P.R.R.) di anni 55.

6 ottobre 1867 (domenica): Nella Chiesa di S. Domenico viene inaugurata ufficialmente la Congrega laicale dell’Oratorio del SS. Rosario istituita con Breve Papale. Il sacerdote D. Carmine Monaco ne viene nominato rettore.

Alla morte del Belmonte (1877), restarono collegiali (vacante dal 5 sett. 1865 la carica di Primicerio per la morte di D. Pasquale Greco): Decano Andrea De Pietro, Francescantonio Grieco, Agostino Ciriello, Crescenzio Battagliese fu Nicola, Arcangelo Monaco fu Pasquale, Vincenzo De Chiara fu Gennaro, Giuseppe Battagliese fu Nicola (predicatore di panegirici e quaresimali, era stato Arciprete di dalla quale carica dovette rinunciare nel 1861 per malattia), Fabrizio Miletti, Pietro De Pietro, tutti canonici insigniti, nonché i Partecipanti: Crescenzio De Chiara fu Francesco, Marco Flumeri fu Pasquale, Antonio Battagliese fu Nicola, Michele Ferragamo fu Luigiantonio, Leonardo Sansossio fu Pasquale, Vincenzo Dattoli di Francesco Saverio e Gennaro Greco fu Alessandro. I partecipanti, da quattro (dopo che la nostra chiesa era passata nel 1824 da innumerata a numerata) salirono a sette, con il consenso del vescovo Trotta, per incoraggiare tutto il Clero nel servizio della Chiesa e dare maggior lustro alle funzioni sacre. In questi anni faceva parte del clero bonitese anche D. Carmine Monaco, già Economo e poi Arciprete di Melito dal 1° luglio 1870 al 28 giugno 1878 e quindi Arciprete di Ginestra degli Schiavoni (1884-1886). Era bonitese anche il Sac. Pasquale Palladino, Economo in Melito dall’8 nov. 1870 al 31 mar. 1882.

Sindaci di Bonito: Miletti Nicola (1859-1865); Cassitto Enrico (1866-1876).

Vescovi di Ariano: Francesco Capezzuto (dal 1837 al 1855); Fra Michele Caputo (dal 1858 al 1862); sede vescovile vacante dal 1862 al 1871; Luigi Maria Aguillar (dal 1871 al 1875); Francesco Trotta (dal 1876 al 1888).

25 Dal 9 giugno al 18 nov. 1882 L’Arcipretura fu vacante per ben 5 anni. 1877 Il sacerdote don Agostino CIRIELLO, già Vicario Foraneo nominato dal vescovo Aquilar ed Economo Curato di Bonito con funzioni “quasi arcipretali” conferitegli da Mons. Capezzuti, ebbe la cura della Parrocchia dal Vescovo Trotta con nomina del 9 giugno 1877.

Agostino Ciriello nacque da Raimondo Ciriello e da Colomba Flumeri il 1° gennaio 1825. Ordinato sacerdote il 19 agosto 1851. (**) Fu sacerdote instancabile nello studio e valente predicatore. Si interessò attivamente, presso il Comune e presso il Fondo per il Culto, per avere finanziamenti per il restauro della Chiesa Parrocchiale. E così nel 1880, la chiesa si presentava già riparata nel tetto e nell’imbiancatura delle mura; poi si procedette alla costruzione del soffitto a tela con pittura a cassettoni. Il Ciriello fece ristrutturare un vecchio confessionale dal M° Luigi Leone di Bonito, ponendo a proprio carico le opere di intaglio. Insieme al fisico dott. Faustino Grieco, aveva inoltre contribuito alle spese per il pergamo in noce, opera del M° Giovanni Cefalo di Bonito.

Sindaco di Bonito: Grieco Francesco Antonio (1877-1881).

Vescovo di Ariano: Francesco Trotta (dal 1876 al 1888).

18. Dal 18 nov. al 25 sett. 1918 Don Pietro DE PIETRO, 1882 nato il 14 marzo 1840 da Luigi De Pietro e Mariantonia Santosuosso, ordinato sacerdote il 17 dicembre 1864 (**). Morto il 25 settembre 1918.

Il bando di concorso per l’arcipretura di Bonito venne pubblicato il 17 aprile 1882 e la prova si svolse il 1° maggio dello stesso anno (vescovo di Ariano è S.E. mons. Francesco Trotta). I quattro concorrenti si classificarono nel seguente ordine: 1° don Leonardo Sansossio (<>) , 2° don Gennaro Greco (<>), 3° don Carmine Monaco (<>), 4° don Pietro De Pietro. Nonostante il risultato della prova, il vescovo ritenne di preferire il Canonico Pietro De Pietro, che ottenne il possesso arcipretale sabato 18 novembre 1882.

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Note (<>) - Leonardo Santosuosso (o Sansossio) nato da Pasquale e da Elisabetta Greco il 3 dic. 1840; ordinato sacerdote il 17 dic. 1864. - Gennaro Greco, figlio di Alessandro e M. Giuseppa Monaco; nato il 21 maggio 1850; ordinato sacerdote il 19 sett. 1873. - Carmine Monaco, nato da Pasquale ed Elisabetta Beatrice il 23 ago. 1833; ordinato sacerdote il 22 marzo 1859.

L’arciprete De Pietro fu il primo che non ebbe più l’intera congrua (lire 582,25) dal Comune e l’onere passò al Fondo-Culto.

Il 29 giugno 1886 fu portata a Bonito la statua di San Ciriaco Diacono Martire (notizia annotata in un libretto di preghiere regalato dall’arciprete De Pietro al giovane De Michele Pasqualantonio in ricordo della Prima Comunione). La statua era stata realizzata in Mirabella Eclano dall’artista Antonio Russo (notizia ricavata da appunti di D. Milvio Festa).

Nel 1898, per interessamento del Primicerio don Carmine Monaco, fu completato il restauro dell’organo per le sacre funzioni, ad opera del Maestro Angelo Santoro di .

6 agosto 1901: L’arciprete De Pietro presenta un appello al Papa Leone XIII riguardante la controversa giurisdizione sulla Chiesa S. Maria della Neve di Morroni tra la Parrocchia di Bonito e quella di Apice, ma non ne ottiene risposta. (vedi documento tipografico stampato nel 1901).

Nel giugno del 1912 la statua settecentesca di San Bonito fu fatta restaurare dal maestro Michele Ferri di Napoli.

Quando De Pietro prese possesso della parrocchia (1882), il Collegio era formato dal Decano Can. Agostino Ciriello (nel 1886 gli succederà Carmine Monaco come Primicerio) , dai rev. Canonici Crescenzio Battagliese junior fu Nicola, Arcangelo Monaco fu Pasquale, Vincenzo De Chiara fu Gennaro, Giuseppe Battagliese fu Nicola, Fabrizio Miletti fu Michele; nonché dai Partecipanti sacerdoti: Crescenzio De Chiara fu Francesco (*), Marco Flumeri fu Pasquale, Antonio Battagliese fu Nicola, Michele Ferragamo fu Luigiantonio, Leonardo Sansossio fu Pasquale, Vincenzo Dattoli di Francescantonio e Gennaro Greco fu Alessandro.

(*) Nel Museo di Gaetano Di Vito si conserva una vecchia fotografia di Don Crescenzo De Chiara, datata 15 giugno 1892, con dedica autografa all’amico Crescenzo Buongiorno.

27 Quasi tre decenni dopo (1910) nel Collegio si annoverano: Pietro De Pietro Arciprete, i Canonici: Fabrizio Miletti (Primicerio), Leonardo Sansossio (Decano), Gennaro Greco, Crescenzio De Chiara fu Francesco, Alfonso Merola fu Pasquale, Berardino Consolazio di Antonio (emigrato in America nel febbraio 1909), Alessandro Grieco di Federigo, Federico Losanno di Gabriele; e Partecipanti: Vincenzo Dattoli (insegnante elementare a Napoli da oltre 27 anni), Antonio Greco fu Nicola (residente a Napoli dal gennaio 1909), Alfonso Consolazio di Antonio (emigrato in America nel maggio 1908), Domenico Belmonte di Ettore. Fanno anche parte del Clero di Bonito: il sac. Costantino De Pietro di Antonio, Padre Gaspare Flumeri (al secolo Errico) fu Francesco, Padre Urbano Luongo (al secolo Crescenzo) di Vincenzo, questi ultimi due ascritti al Società del Divin Salvatore in Roma, nonché Alessandro Ferragamo fu Girolamo, Economo Curato in .

Sindaci di Bonito: Miletti Samuele Francesco (1882-1885); Ferragamo Luigi Antonio (1886-1890); D’Amore Nicola, Regio Commissario Prefettizio (1891); Miletti Crescenzo (1891-1920).

Vescovi di Ariano: Francesco Trotta (dal 1876 al 1888); Andrea D’Agostino (dal 1888 al 1913); nel 1914 Giovanni Onorato Carcaterra rinunciò subito dopo la nomina; sede vescovile vacante fino al 1915; Cosimo Agostino (dal 1915 al 1918); Giuseppe Lojacono (dal 1918 al 1939).

19. Dall' 8 dic. al 10 gen. 1948 Don Domenico BELMONTE (III°) 1919 figlio di Ettore Belmonte e Rosaria Assanti. Nato a Bonito il 7 giugno 1878. Morto a Bonito il 10 gennaio 1948. Ecco le parole che si leggono sulla pagellina-ricordo stampata in memoria del defunto arciprete: “Sacerdote colto e zelante, con l’esercizio della divina parola diffuse tra i fedeli luce di verità e di bene. Arciprete del paese natio per quasi trent’anni, restaurò la chiesa madre, guidò con la parola e con l’opera il gregge affidatogli, rendendosi accetto a tutti” . [Conservata presso il Museo di Gaetano Di Vito].

5 dicembre 1922 (sabato): Con l’interessamento del Sindaco Crescenzo Miletti, da Firenze giunsero a Bonito le prime Suore dell’Ordine delle Serve di Maria SS. Addolorata: Suor M. Cunegonda Vignini, come Madre Superiora e maestra d’asilo; Suor M. Tarcisa Ceri, maestra di lavoro, e Suor Leta addetta alla cucina. Asilo e Laboratorio di ricamo cominciarono a funzionare dal 2 genn.1923. 1927-1929: Lavori di restauro e ampliamento della Chiesa Parrocchiale (v. il Parroco dell’Assunta).

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1 sett. 1931: La S. Sede invia una severa lettera di rimprovero all’arciprete Belmonte perché aveva celebrato un matrimonio nella Chiesa di Morroni che allora era sotto la giurisdizione dell’Abate di Apice.

13 gennaio 1946 – Missione dei Padri Passionisti a Bonito (data rilevata dal monumento della Croce sito lungo il corso).

1947 – L’arciprete Belmonte pubblicò il “Bollettino di S.Crescenzo Martire” per rinnovare tra i bonitesi il culto del santo.

Sindaci di Bonito: Miletti Crescenzo (1891-1920); Miletti Emilio (1920); Miletti Crescenzo (1920-1922). Commissario Prefettizio: Marranzini Giuseppe (1923). Potestà: Consolazio Olindo (1924-1928); Grieco Attilio (1928- 1937); Miletti Fulvio (1937-1940); Miletti Alfredo (1940-1941); Miletti Camillo (1942-1944). Commissario del Popolo: Consolazio Olindo (1944). Sindaci: Inglese Euclide (1944-1946); De Sanctis Emilio (1946- 1949).

Vescovi di Ariano: Giuseppe Lojacono (dal 1918 al 1939); Gioacchino Pedicini (dal 1939 al 1949).

...... Per malattia di don Domenico Belmonte, la Parrocchia è retta da don Alessandro Grieco fu Federico. (n.d.r. ? forse notizia riferitami da Don Milvio Festa)

(*) Dalla pagellina stampata nel trigesimo in memoria del defunto, conservata presso il Museo di Gaetano Di Vito, si evincono i seguenti dati: “Canonico Alessandro Grieco, nato a Bonito il 14 maggio 1876, morto a Bonito il 3 febbraio 1954 nell’11° lustro presbiteriale” (quindi era stato ordinato sacerdote nel 1899). Don Alessandro Grieco fu Vicario foraneo di Bonito e dal … fino all’ottobre 1949 [vedi nomina Vicario foraneo di don Giuseppe DeMichele].

20. Dal 27 dic. al 1976 Don Giuseppe DE MICHELE 1948 figlio di Pasquale De Michele e di Alfonsina Di Pietro. Nato a Bonito il 4 novembre 1907. Morto il 28 febbraio 1977.

- 21 ottobre 1934: ordinazione sacerdotale; - 1936: Parroco di Ginestra degli Schiavoni. - 2 luglio 1942: Nominato Vicario Foraneo per Ginestra,

29 Castelfranco e . - 1° ottobre 1948: bolla vescovile con l’atto di nomina a parroco di Bonito; - 27 dicembre 1948: il Vescovo Pedicini lo immette nel possesso canonico della parrocchia. - 19-12 maggio 1949: Congresso Eucaristico Parrocchiale. - Ottobre 1950: inizia la pubblicazione del Bollettino parrocchiale “L’Assunta”. - 14 agosto 1955: Riaperta al culto la Chiesa Madre chiusa dal 22 maggio 1950 per lavori di restauro (in questo periodo la Chiesa dell’Oratorio funse da chiesa parrocchiale). - 29 settembre 1956: Solenne incoronazione della Statua di Maria SS. Assunta (cardinale Marcello Mimmi). - 21/08/1962: Il terremoto danneggia e rende inagibili tutte le chiese del paese, eccetto la Chiesa di San Giuseppe che funge da chiesa parrocchiale fino al 1969. - 28 sett. 1966: Con Decreto governativo la Chiesa di S. Maria della Neve in Morroni viene riconosciuta come Parrocchia autonoma, separata da quella di Bonito (quale primo parroco viene nominato il reverendo D. Milvio Festa). - 2 maggio 1969: Riaperta al culto la ricostruita Chiesa Madre. - 27 maggio 1972 Viene aperta al culto la ricostruita chiesa campestre di S. Maria della Valle. - 5 agosto 1973: il vescovo di Ariano mons. Agapito Simeoni annunzia la nomina di D. Giuseppe De Michele a “prelato d’onore” con il titolo di Monsignore. - 1976: Mons. Giuseppe De Michele rinuncia alla Parrocchia per motivi di salute.

Avvenimenti: 2 luglio 1953: Decreto Pontificio firmato dal Cardinale Adeodato Piazza con il quale si sancisce che giurisdizione sulla Chiesa di S. Maria della Neve in Morroni passa dalla Diocesi di Benevento a quella di .

28 sett. 1966: Decreto del Presidente della Repubblica n° 905 con il quale viene riconosciuta agli effetti civili l’istituzione della Parrocchia di S. Maria della Neve in contrada Morroni (1° Parroco: don Milvio Festa).

Sindaci di Bonito: De Sanctis Emilio (1946-1949); Grieco Andrea (1949-1952); Miletti Camillo (1952-1954); Fiore Antonio (1954- 1956); Monaco Cesare (1956-1960); Coviello Luigi (1960-1963); Miletti Camillo (1963); Inglese Euclide (1963-1964); Merola Aristide (1964-1967); Santosuosso Raffaele (1967-1970); Monaco Cesare (1970-1975).

Vescovi di Ariano: Giuseppe Lojacono (dal 1918 al 1939); Pasquale Venezia (dal 1951 al 1967); Agapito Simeoni (dal 1972 al 1976); Nicola Agnozzi (dal 1976 al 1988).

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21. Dal 9 genn. al 2005 Don Milvio FESTA, 1977 nato da Umberto Festa e da Elisa Bruno, il 19 ottobre 1935, ordinato sacerdote il 17 luglio 1960. Dal 1960 al 1963 è vice-parroco di Montefalcone Valfortore e nel 1961 è nominato Parroco di S. Maria della Neve in Morroni (parrocchia di nuova istituzione). Nel gennaio del 1977 diventa parroco di Bonito, a seguito della rinuncia di mons. Giuseppe De Michele. Nel 2005, Don Milvio rinuncia alla parrocchia per motivi di salute. Muore, dopo lunga e sofferta malattia, il 19 luglio 2010.

- 4 marzo 1977, iniziano i lavori di riparazione della chiesa di S. Antonio, i lavori terminano il 10 maggio dello stesso anno. - 29 novembre 1977, benedizione dei quadri della Via Crucis donata da D. Carlo Graziano in memoria del defunto D. Giuseppe De Michele. - 5 aprile 1978 iniziano i lavori di riparazione della chiesa di S. Vincenzo; la chiesa ristrutturata viene inaugurata il 29 luglio 1979. - 24 giugno 1978, visita pastorale del vescovo di Ariano Mons. Nicola Agnozzi.

Sindaci di Bonito: Merola Aristide (1975-1980). …

Vescovi di Ariano: Nicola Agnozzi (dal 1976 al 1988) (il 18 febbraio 1984 le Diocesi di Ariano e vengono unite); Antonio Forte (dal 1988 al 1993); Eduardo Davino (dal 1993 al 1996); Gennaro Pascarella (dal 1999 al 2004); Giovanni D’Alise (dal 2004).

Fonti di ricerca: - Don Leonardo Santosuosso: “ Gli Arcipreti e il Clero di Bonito” - stampato nel 1910 - Don Carlo Graziano: “Storia di Bonito” e “Le antiche chiese di Bonito”. (**) - Don Giuseppe De Michele: Bollettino Parrocchiale, Diario e appunti manoscritti. - Don Milvio Festa: consultazione Liber Mortuorum dal 1763 al 1787 (appunti manoscritti).

Nota biografica: Leonardo Santosuosso (o Sansossio , figlio di Pasquale e Elisabetta Greco, nacque a Bonito il 3 dicembre 1840 e fu ordinato sacerdote il 17 dicembre 1864. Fu nominato Cappellano di S. Maria dell’Incoronata di Melito Irpino nel 1870.

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