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PRESSBOOK

Maurizio CATTELAN Studio

June 2017

1/1 COUNTRY: Italy AUTHOR : Cristiano De Majo Tipo media: PAGE(S) :57-68 Periodici Tiratura: 4.9994.999 Studio (IT)Publication date: SURFACE : 16501.06.201701.06.2017 % Diffusione: Pagina: 57-68 Spread:Spread: 1 June 2017 Readership: IL SETTIMANALE CON I TUOI STESSIDIFETTI.

I)IIamtm BrtgNd FbooI. Ftutie 1'. diJeaI NtinI. ditrndd k Zurhrg nagiinir. ROMPIPALLE, GUASTAFESTEE SECCHIONI DI TUTTA ITALIA: OGNI VENERDÌ VI ASPETTIAMO IN EDICOLA.

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ROMPI PALLE, GUASTAFESTE E SECCHIONI DI TUTTA ITALIA: OGNI VENERDÌ VI ASPETTIAMO IN EDICOLA. di Cristiano de Majo

Dopo il ritiro dalle scene annunciato nel 2011, Maurizio Cattelan è tornato. Nel giro di un annetto è ricomparso qua e là. Al Guggenheim. A Le Monnaie a Parigi. Sugli schermi, in un documentario "intimo" che ne celebra la carriera e che si intitola Be Righi Back, "torno subito", come uno dei suoi primi lavori. Riappare poi nelle scorse settimane in una foto in bianco e nero - un autoritratto - sul New Yorker nella rubrica "Goings On About Town": beffardo, espressionista, primonovecentesco. E ci sarà una nuova opera, a quanto si dice, un progetto site specific, urbano, come "L.O.V.E.", da qualche parte, si pensa a New York. Anche perché, come ha detto a Studio: «Conosco i miei limiti: da qualche tempo a questa parte non riesco a vedere il mio lavoro in dialogo con il pubblico dentro alle gallerie o ad altri spazi espositivi. Il pubblico che mi interessa è quello che cammina nelle piazze». Ma intanto, per colpa sua, l'arte contemporanea viene data per finita.

Francesco Bonami non scherza. Nel suo ultimo - ùnn' libro appena uscito, il critico sostiene che l'atto finale di un secolo di arte contemporanea è rap

% presentato proprio dal cesso d'oro e perfettamente fun- * g. zionante installato da Cattelan al Guggenheim nel 2016, -, "America" È la tesi-premessa de L'arte nel cesso (Monda- dori), un'appuntita, divertita e acrimoniosa disamina nel suo stile su come i valori dell'arte contemporanea siano completamente saltati. Secondo Bonami l'arte con- _ temporanea, a dispetto del nome che porta, non è una -?ih..* categoria temporale e non esisterà per sempre, ma sarà ?Pfe'**'! circoscritta a un periodo storico: quello che va dal 1917 - l'anno dell'orinatoio di Duchamp - al 2016, anno del cesso d'oro di Cattelan; due opere "da bagno" che chiudono il cerchio di un secolo in cui l'idea (il concetto) ha sostituito l'oggetto con conseguenze paradossali, dice il critico. Che, nel frattempo, si è spostato dal ragionevole: "Potevo farlo io? Forse sì ma conta che c'è qualcuno che l'ha fatto prima di te..." al provocatorio: "Boh, questo mi pare che poteva farlo chiunque". Tutta la carriera di Maurizio Cattelan, che assomiglia in questo a tutte le carriere di tutte le arti-star contemporanee (Hirst, Koons), si è giocata su un crinale. Gli artisti che sono stati capaci di comunicare con un pubblico molto vasto sono gli artisti che hanno più sofferto un caratteristico rovescio della medaglia: il dubbio che si trattasse di geni del marketing più che di artisti, le accuse di furbizia, opportunismo, spregiudicatezza, o peggio ancora vuotezza. E, con questo dubbio, gli stessi artisti hanno giocato e avviato riflessioni sui significati dell'arte e della sua fruizione. Eppure nelle parole di Cattelan, nelle risposte alle domande che Studio gli ha rivolto, la sintesi di tutto questo diventa una frase quasi amara, che sorprende sentire uscire dalla bocca di una persona che ci immaginiamo distaccata e in pace con qualsiasi cosa e chiunque: «La mostra a Parigi è stata molto utile per tirare una linea tra me e i miei lavori, oltre che una grande occasione di mostrarli in silenzio, senza che siano messi in ombra dalla figura del giullare che mi è stata cucita addosso». Perché gli è stata cucita addosso? Perché Cattelan ha scelto di lavorare su temi che creassero dibattito, che facessero "rumore", che sfondassero la nicchia del discorso artistico, da un lato. E perché, dall'altro, il "rumore" ritorna come un boomerang. I grandi sono quelli che sanno afferrare il boomerang, per poi rialzare la posta, e Maurizio Cattelan ha sempre dimostrato di avere una presa salda, ma la scia nell'aria può lasciare qualche conseguenza, qualche fastidio. Se finisci sulla bocca di tutti, tutti possono dire qualunque cosa. Le interpretazioni sono a portata anche di chi è privo di codici interpretativi. E fuori dalla bolla che ti protegge, rischi di essere visto come quello che non sei. Quello che ci ha fregati tutti, diventando milionario, trasformando l'arte in pubblicità. Un intrattenitore, appunto, o un "giullare". Che intesa, come fa lui, I in senso dispregiativo, è una scelta lessicale curiosa per un artista che ha fatto un così abbondante uso del comico, anche fuori dai suoi lavori strettamente artistici: per esempio nel modo in cui si autorappresenta (ma ce la seria possibilità che sia anche questo un gioco nel gioco: "Pensate che io sia un giullare ergo mi mostro come un giullare guardatelo per esempio mentre si fa fotografare seduto su "America"). «Il comico mi sembra una traccia fondamentale del tuo lavoro», gli ho buttato lì. Mi ha detto: «Mi interessa come strumento, mai come fine: deve essere un mezzo per uscire da una visione univoca, una chiave per aprire all'ambiguità del giudizio su quello che viene rappresentato. Ogni cosa può essere detta almeno in due modi, quello che si intende davvero, e quello, molto più interessante, e a volte co- I '' i mico, che ci ricorda come il mondo sia molto più complicato e contraddittorio». ' ? : ZI ZZ. WW Lessico Familiare 1989 3. Charlie don't surf 1997 2. Bidibidobidiboo 1996«Ogni cosa può essere detta almeno in due modi, quello che si intende davvero, e quello, molto più interessante, e a volte comico, che ci ricorda come il mondo sia molto più complicato e contraddittorio»«Tra i 129 lavori esposti al Guggenheim ce ne sono moltissimi che vorrei finissero in oblio. Li considero momenti di passaggio necessari per arrivare a quei dieci, massimo quindici lavori che salverei nella maggior parte dei giorni» 4. Novecento 1997. 5. Tourisls 1997 6. La Nona Ora 1999 . Contraddittorio è di sicuro il suo rapporto con Bonami. ~ Un rapporto di cura prima, di incrinature poi. E anche nel libro, che procede senza troppe remore nella demolizione , del paesaggio contemporaneo, e che riserva a Cattelan più di qualche battuta maligna, c e il riconoscimento di essere, insieme a Koons e Hirst - ancora loro - «una figura geniale dell'arte contemporanea». Secoli fa, era stato Bonami a invitarlo ad Aperto '93, la Biennale di Venezia che aveva rappresentato per l 'artista la sua prima consacrazione internazionale (dopo sarebbe volato a New York, la città che nell'intervista-biogra fia con Catherine Crenier, Un salto nel vuoto, definisce «la punta della piramide»). E, fino a qui, Bonami lo ha sempre elogiato, pure spargendo qua e là qualche dubbio. 4^ C'è un consistente capitolo della produ- ^ ^ ione di Cattelan che potrebbe essere dedicato B al rapporto con i curatori e i galleristi, a come ^ iipr questo rapporto sia stato tematizzato nella sua produzione, dagli scambi di persona con (che continuano anche nel documentario appena uscito) a Emmanuel Perrotin vestito da fallo rosa con orecchie da coniglio nel progetto Errotin le vrai lapin e, a a volare con la fantasia, quest'ultima pagina con Bonami - Bonami che dà per finita l'arte contemporanea con il cesso d'oro al Guggenheim - sarebbe una meta opera di Cattelan del tutto coerente. D'altra parte, essere considerato colui che ha scritto la parola fine su un'incredibile storia lunga un secolo, storicizzato invita, potrebbe tranquillamente essere una autoironica celebrazione di grandezza. All, la retrospettiva del 201L al Guggenheim, appendeva tutta questa grandezza al chiodo, cioè letteralmente al soffitto del palazzo disegnato da con un groviglio di significati apparentemente ammassato e indistricabile. Cattelan la vede così: «Ogni lavoro può essere considerato l'immagine di un problema capito e interiorizzato: tra i 129 lavori esposti al Guggenheim ce ne sono moltissimi che vorrei finissero in oblio, e che non ritengo più utili per nessuno, di per sé. Li considero momenti di passaggio necessari per arrivare a quei dieci, massimo quindici lavori che salverei nella maggior parte dei giorni. Mi è stato chiaro dopo la mostra a Le Monnaie: abbiamo fatto una scelta molto ristretta di lavori veramente significativi. Quelli in particolare, una volta messi fianco a fianco, si aprono a una varietà di significati diversi e nuovi». Cinque anni dopo, a Parigi, insomma, c'è un tentativo di fare ordine. Di «tirare una linea» come dice lui, che quando aveva visitato la retrospettiva newyorkese aveva dichiarato anche che guardare tutte le sue opere insieme era stato come sfogliare «il catalogo delle sue sindromi». 11 «tirare una linea» mi sembra in realtà il vero elemento ricorrente nella biografia di questo grande artista italiano. Come se la vita di Cattelan fosse una linea verticale, spezzata da tante linee tirate in orizzontale che ne hanno di volta in volta deviato il percorso. Ho cercato di spiegargli questa sensazione: «A partire da quando sei andato prestissimo via di casa fino all'annuncio del ritiro dalle scene del 2011 mi sembra che tu voglia ciclicamente riprendere il controllo della vita con delle scelte forti, di cambiamento radicale». Mi ha scritto che «la differenza tra le persone sta solo nel loro avere Jjj maggiore o minore accesso alla conoscenza, e nello sforzarsi di volervi accedere quando le condizioni di partenza non Io ? permettano. Tutte le scelte che ho fatto sono volte a ricercare -- quell'accesso. Sono un fedele del libero arbitrio molto più '* : che del destino: in questo senso la religione cattolica non ha avuto nessuna influenza su di me, mentre l'eresia luterana è ~ molto più nelle mie corde: sono convinto che il destino non ?HNHBHHi sia altro che la somma delle nostre scelte». 7. Mother 1999

8. Untitled 1999 9. Untitled 2004«Se potessi dimenticare da dove vengo lo farei subito, mi ha sempre affascinato l'idea di non venire da nessun posto, di non avere origini, in stile Bourne Identity, Trovo un passato ignoto molto più interessante di uno miserabile» Siamo tentati di dare all'espressione self made man una specificità americana. Siamo persuasi che in Italia sia sempre tutto fermo e tutto sia fortemente determinato dalle condizioni di partenza. n***' Ma, per essere smentiti, c'è questa traiet JaEf V toria geniale che parte da Padova, passa 35* per Forlì, arriva a Milano e approda a .~&*^*'* grafia non c entra niente: «È sempre vero per me che ognuno si sceglie il proprio ______percorso intrecciando tre fattori: abilità, motivazione e attitudine. L'abilità è cosa sei capace di fare. La motivazione determina cosa fai, l'attitudine quanto bene lo fai. La mia fortuna consiste nell'aver avuto la forza di intrecciarli così bene da mettere una distanza ed emanciparmi dal passato da cui provengo». Le origini di Maurizio Cattelan sono parte del suo mito fondativo: Padova, la famiglia proletaria, l'educazione cattolica, il lavoro giovanissimo da infermiere.È stato scritto molte volte e molte volte sottolineato. Come se ci fosse qualcosa di scandaloso nell'idea di un artista che "si è fatto da solo ". Se penso anche alla storia di Hirst, mi viene in mente che l'arte contemporanea potrebbe essere considerata l'unico vero ascensore sociale in una società altrimenti rigida. «Se potessi dimenticare da dove vengo lo farei subito», dice lui, «mi ha sempre affascinato l'idea di non venire da nessun posto, di non avere origini, in stile Bourne Identity. Trovo un passato ignoto molto più interessante di uno miserabile. Credo che nessuno abbia il bisogno di maestri quando ha avuto un paio di disgrazie in famiglia, e questo è anche il mio caso. Non sono né il primo né l'ultimo, purtroppo: succede continuamente c io come molti altri non ne vado orgoglioso, la mia infanzia è stata esattamente quella che ho sempre raccontato». E quindi via da Padova per Forlì, dove lavora come designer di mobili. Via da Forlì per Milano dove riesce a "diventare un artista" Via da Milano per New York, dove si afferma come una delle punte di diamante dell'arte contemporanea globale (l'unico italiano presente nella lista dei 100 artisti più pagati al mondo, ci ricorda Bonami). E poi, nel 2011, la retrospettiva al Guggenheim e il ritiro dalle scene. Ora, il ritorno. Ma oltre alle linee tirate e alle ripartenze, un altro aspetto ricorrente in questa biografia è il bisogno di "sporcarsi le mani" con cose impure, che hanno poco a che fare con l'ideale assoluto dell'arte e anzi lo smitizzano: la pubblicità - fatta come testimonial -, di nuovo il design, il marketing. L'editoria è sempre stata una passione (basta ripensare ai progetti Permanent Pood e Charley, o anche al suo lavoro su ), e così, dal 2011, l'artista si dedica soprattutto al suo progetto editoriale cofondato con Pierpaolo Ferrari nel 2010, Toilet Paper, un concepì che unisce tutto questo (pubblicità, design, marketing), ma è molto di più. Anche chi l'ha sfogliata avrebbe difficol- del Mobile, quando sono entrato c'era Maurizio

10. Untrtled, 2007 11. "LO.V.E." 2010 12. AMERICA 2016 Crediti Opere 1. Installation view: Not Afraid of Love at thè Monnaie de Paris October 21,2016 io January 8,2017. Photo, Zeno Zotti. Cour- tesy, Maurizio Cattelan's Archive. 2. Taxidermied squirrel, ce- ramic. Formica, wood, paint, and Steel. 45 cm. x 60 cm. x 58 cm. Photo, Zeno Zotti. Courtesy, Maurizio Cattelan's Archive. 3. Installation view: Not Afraid of Love at thè Monnaie de Paris, October 21,2016 to January 8,2017. School desk, chair, mannequin, ciothing, shoes, and pencils. 112cm. x 71 cm. x 70 cm. Photo, Zeno Zotti, Courtesy, Maurizio Cattelan's Archive. 4. Taxidermied borse, leather saddlery, rope, and pullay. 201 cm. x 271 cm. x 60 cm. Castello di Rivoli - Museo d'arte contemporanea, Turin, Gift of thè Supporting Friends of thè Castello di Rivoli. Installation view: Maurizio Cattelan. Tre installazione per il Castello, Castello di Rivoli - Museo d'arte, contemporanea. Turin, October 21, 2006-June 18, 1997. Photo, Paolo Pelìion di Persane. Courtesy Maurizio Cattelan's Archive. 5- Taxidermied pigeons, environmenta! dimensions. Installation view: 47 , 1997, Venice, Italy. Photo, Attilio Maranzano. Courtesy, Maurizio Cattelan's Archive. 6. Polyester resin, pain- ted wax, human hair, labric, ciothing, accessories, stone and carpet, Dimensions variable. View of thè exhibition in 2014 at Musée des Beaux-Arts de Rennes, France. Photo, Zeno Zotti. Courtesy, Maurizio Cattelan's Archive. 7. Silver dye bleach print. 156.5 x 125.1 cm Photo, Attilio Maranzano. Courtesy, Maurizio Cattelan's Archive. 8. Offset print. 192 cm. x 258 cm. Performance at Galleria Massimo De Carlo, , Italy, 1993. Photo, Armin Linke. Courtesy, Maurizio Cattelan's Archive. 9. Resin, fiber glass.syntbatic hair.clothing and rope. Group of 3 . Variable dimensions. Installation view: Untitled by Maurizio Cattelan, Piazza XXIV Maggio, Miiann, May 5-6 2004. Fondazione Nicola Trussardi. (work destroied one day afier opening). Photo, Attilio Maranzano. Courtesy, Maurizio Cattelan's Archive. 10. Resin, ciothing, human hair, packing tissue, wood, screws and wooden anchors. 235 cm. x 137 cm. x 47 cm. installation view: Maurizio Cattelan, Kunsthaus Bregenz, Austria, February 2-March 24, 2008. Photo, Zeno Zotti. Courtesy, Maurizio Cattelan's Archive. 11. Hand, Whìte "P' Carrara Marble. Basament, Brighi Roman travertine. Hand, 470 cm. x 220 cm. x 72 cm. Base meni, 470 cm. x 470 cm. x 630 cm. Full installation high, 1100 cm. Installation view. L.O.V.E., Piazza degli Affari, Milan, 2010. Photo, Zeno Zotti. Courtesy, Maurizio Cattelan's Archive. 12. bowl: 18KGold; pipes and flushmeter: gold plated 72,4 cm x 35,6 cm x 68,6 cm. Image by MENOME- NOPIU ARCHITECTS. Courtesy, Maurizio Cattelan's Archive.

Cattelan in persona che cercava di ammorbidire la rigi dità del servizio di sicurezza che aveva deciso di non fare 1 entrare più nessuno: «Toilet Paper non c mai stato un pro- » * ? jfl getto d'arte, si è affiancato a quel mondo, ma sempre (vo- I . Imamente!) rimanendo a guardare da fuori. Il limite delì merchandising integrato con l'arte è che certi argomenti I | (violenza, guerra, tragedie, ingiustizie) possono essere 1 veicolati da un'operazione artistica in modo efficace... *?*3 Cèm coi prodotti in vendita al gift shop si rischia di banaliz- *: I zare ogni contenuto. Dall'altra parte progetti come Toilet Paper mi danno la possibilità di sbagliare e sporcarmi le mani con contenuti e prodotti che nell'arte vera e propria non sarebbero accettabili». Toilet Papere anche Milano, una citta che, nonostante New York, continua a essere per l'artista un centro di gravità. L'ufficio si trova in quell'interessan- te zona di confine che separa Città Studi da Porta Venezia, non lontano dalla redazione di Studio e a pochi passi dall'epico Bar Basso, dove può capitare di incontrare Cattelan o Ferrari (o Cattelan e Ferrari) seduti a un tavolino all'ora dellaperitivo. Della "nuova Milano", l'artista non sembra però completamente convinto: «Tutto il complesso di Porta Nuova ha concentrato la parte econo- mica di Milano su un'area, ne ha cambiato i connotati, come un lifting, o un incontro j J| di pugilato, a seconda dei punti di vista. Di solito non mi trovo d'accordo con i leghisti, 4 ' nonostante sia , ma ho sempre pcn- S""' salo che Via, pensiero sarebbe un inno più adatto di una marcia militare, rappresente- i rebbe di più noi e il nostro tempo. Vale lo stesso per le nostre città: a volte basta una HH ?nssCHnflH rinfrescata al panorama per percepire un miglioramento. Se posso aggiungere un aspetto negativo, va detto che la città che cambia pur- \M ERICA troppo non è più nostra: invece di temere i migranti che arrivano dal mare dovremmo guardarci da quelli che arrivano attraverso i fondi finanziari e sezionano 'e nostre clttà in lotti, quella è l'immigrazione di cui dovremmo preoccuparci». Lo sappiamo, i lavori di Maurizio Cattelan non sono privi di contenuti politici, specie quelli del primo S periodo e, quando leggiamo nella sua risposta la parola "finanza", viene in mente in modo automatico il dito medio gigante in piazza Affari, e quindi ancora: le contrad- MAURIZIO CArTELAN GUGGEV4HEIM MUSEUM NY dizioni, le incongruenze. Siamo tentati di protestare. Ma un artista non ha nessun dovere di esprimere un sistema di pensiero coerente. Agli artisti dobbiamo soltanto chiedere di produrre dei lampi che ci attraversano e di produrre lampi abbastanza potenti da lasciare una traccia dentro di noi. La forza del lavoro di Maurizio Cattelan è stata questa. I suoi lampi producono - e hanno prodotto in me - una sospensione del respiro e dell incredulità. Una specie di distorsione della linea di confine tra realtà e rappresentazione Uno stordimento. A distanza di anni ricordo ancora quello stordimento quando mi trovai davanti alla sua donna crocefissa esposta al Madre. Gli ho detto: «Mi sembra che tutta la tua evoluzione sia mossa dal superamento di un limite, dalla ricerca di una frontiera, quello che non è stato ancora detto o fatto. Credi che da questo punto l'arte, nel senso di produzione di cose che spingono questo limite sempre più in là, sia illimitata o sia invece destinata prima o poi all'esaurimento?». Mi ha risposto: «Credo che ogni artista abbia ben in mente a chi si sta rivolgendo quando realizza un lavoro, c in questo non c'è esaurimento possibile: ci sarà sempre pubblico, per lo meno fino a quando l'umanità non si estinguerà». O COUNTRY: Italy AUTHOR : Cristiano De Majo PAGE(S) :57-68 Studio (IT) SURFACE : 165 %

1 June 2017

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1 June 2017 MAURIZIO CATTELAN IL RITORN

d Cristiano de Majo Foto di Pierpaolo Ferrari

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1 June 2017

Dopo il ritiro dalle scene annunciato nel 2011, Maurizio Cattelan è tornato, Nel giro di un annetto è ricomparso qua e là Al Guggenheim A Le Monnaie a Parigi. Sugli schermi, in un documentario \intimo\ che ne celebra la carriera e che si intitola Be R/ght Back, come uno dei suoi primi lavori. Riappare poi nelle scorse settimane in una foto in bianco e nero

- un autoritratto - sul New Yorker nella rubrica On About beffardo, espressionista, primonovecentesco. E ci sarà una nuova opera, a quanto si dice, un progetto site specific, urbano, come \L.O.V.E\, da qualche parte, si pensa a New York. Anche perché, come ha detto a Studio: «Conosco i miei imiti: da qualche tempo a questa parte non riesco a vedere il mio lavoro in dialogo con il pubblico dentro alle gallerie o ad altri spazi espositivi. Il pubblico che mi interessa è quello che cammina nelle piazze». Ma intanto, per colpa sua, l'arte contemporanea viene data per finita,

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Lo5oo rancesco Bonami non scherza, Nel suo ultimo'' 1585 libro appena Uscito, il critico sostiene che l'atto F finale di un secolodi arte contemporanea è rap- presentato proprio dal cessod'oro e perfettamente fun- ' zionante installato da Cattelan al Guggenheim nel 2016, \America\ F la tesi-premessade L'arte nel cessa(Monda - dori), un'appuntita, divertita e acrimoniosa disarriina nel suo stile su come i valori dell'arte contemporanea si- & / ano completamente saltati Secondo Bonami i arte con temporanea, a dispetto del nome che porta, non è una categoria temporale e non esisterà per sempre, ma sarà circoscritta aun periodo storico: quello che vadal 1917

- l'seno dell'orinatoio di tsuchamp - aI 2016, anno del cessod'oro di Cattelan; due opere'da che chiudono il cerchio di un secolo in cui l'idea (il con- cetto) hasostituito l'oggetto con conseguenzeparadossali, dice il critico, Che, nel «Ogni cosa può frattempo, sièspostato dal ragionevole: farlo io? Forsesì maconta chec'è essere detta qualcuno che l'ha fatto prima al provocatorio: 'Boh, questo mi pare che poteva farlo almeno in duo Tutta la carriera di Maurizio Cattelan, che assomiglia in questo a tutte le car- riere di tutte le arti ster contemporanee (Hirst, Koons). si ègiocata su un ci'inak, modi, quello che Gli artisti chesono stati capacidi comunicare con un pubblico molto vasto sono gli si intende davvero, artisti che haorio piì,isofferto un caratteristico rovesciodella medaglia: il dubbio che si trattasse di geni del marketing pili che di artisti, le accusedi furbizia, opportuni - e quello, molto più seno,spregiudicatezza,o peggio ancoravuotezea,E, con questo dubbio, gli Stessiar- tisti haullo giocatoe avviato riflessioni sui significati dell'arte edella suafruizione, interessante, e a Eppure nelleparolcdi Cattelan, nellerisposte alledomandeche Studio gli harivolto, la sintesi di tutto questo diventa una frasequasiamara, chesorprende sentire uscire volte comico, che dalla bocca di una persona checi immaginianso distaccata ein pace con qualsiasi ci ricorda come il cosaechiunque: la mostra aParigi èstata molto atile per tirare una linea tra mee i miei lavori, oltre che una grande occasionedi mostrarli in silenzio, senzache siano mondo sia molto messiin ombra dalla figura del giullare chemi èstata cucita addosso,,, più Perchégli è stata cucita addosso?Perché Cattelan ha scelto di lavorare sutemi complicato che creasserodibattito, che facessero che sfondasserola nicchia del di- e contraddittorio» scorso artistico, da un lato, E perché, dall'altro, il \ramore\ ritorna come un bo-

omerang. I grandi sono quelli chesanno afferrare il boomerang, per poi rialzare la posta, e Maurizio Cattelan ha sempre dimostrato di avere una presa salda, ma la scie nell aria può lasciare qualche conseguenza,qualche fasti- dio, Se finisci sulla bocca di tutti, tutti possono dire qualunque - Sidibìdobidiboo 1998 cosa, Le Interpretazioni sono a portata anche di chi privo di - codici ioterpretativi. E fuori dalla bolla che ti protegge,rischi di

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intrattenitore, appunto, o un Che intesa, come fa lui, -

in sensodispregiativo, è una sceltalessicalecuriosa per un artista , '; che ha fatto un così abbondante uso del comico, anchefuori dai suoi lavori strettamente artistici: per esempio nel modo in cui si autoreppresenta(isis c'èla seria possibilità chesia anchequesto un

gioco nel gioco: 'Pensate che io sia un giullare ergo mi mostro come un guardatrlo per esempio mentre si fa fotografare seduto su\America\), «Il comico usi sembra una traccia fondamentale del tuo lavoro,,,gli ho buttato li. Mi ha det- to: eMi interessacome strumento, mai come

fine: deve essereun meezo per uscire da una Ch,o,hedon'i,u,f visione univoca, una chiaveper aprire all'aro- 'ua,,,,, - biguità del giudizio su quello che viene rap- presentato. Ogni cosa può esseredetta alme-

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Novacalto '557 Contraddittorio èdi sicuro il suo rapporto con Bonami. Un rapporto di cura prima, di incrinature poi. E anchenel libro, che procede senza troppe remore nella demolizione dii paesaggiocontemporaneo. e che riserva a Cattelari più di quakhe battuta maligna c'è il riconoscimento di essere,

-. i nsienseoKoons e l-hrst - ancora loro 'una figura geniale rfdell'arte contemporanea».Secoli fa, era stato Bonami a invitarlo ad Aperto 3, la Biennaledi Veneziache avevarappresentato per l'artista lasua prima consacrazione internazionale (dopo sarebbevolato aNew York, la città che nell'intervista -biogra- fia coroCatherine C.renicr, Unsalto ne!vuoto,definisce cIapunta dellapiramides). E, fino aqui, Bonami lo hasempre elogiato, pure spargendo qua elà qualche dubbio, r,ur,Sn 1057 4 C'è un consistente capitolo della produ- eionedi Cattelanche potrebbeesserededicato al rapporto con icuratori e i galleristi. acome 44 4,, questo rapporto sia stato tematizzato nella sua produzione: dagli scambi di personacon Massimiliano Gioni (che continuano anche nel documentario appena uscito) a Emma- nuelperrcitinvestitoda fallo rosacon orecchie da coniglio nel prngettn Errotin le vrailapin e. a volare con la fantasia, quest'ultima pagina La Nona Dia - contem- 1909 con Bonami Bonami che dà per finita l'arte

- - ' poranea con il cessod'oro al Guggenheim sarebbeuna

a' beta -opera di Cattelan del tutto coerente. D'altra parte. essereconsiderato colui che ha Scritto la parola fine su un'incredibile storia lunga un secolo.storicizzato invita, potrebbe tranquillamente essereuna autoironica cele- r brazione di grandezza. «Tra1129 lavori esposti A!!,la retrospettiva del 2011al Guggenheim. appendevatutta questa grandezza al chiodo, cioè letteralmente al soflitto del palazzo disegnato daFrank Lloyd Wright al Guggenheim ce ne con un grovigliodi signilicatiapparenternente ammassatoe indistricabile. Cattelan sono moltissimi che la vede così:sOgni lavoro può essereconsiderato l'immagine di un problema capito einteriorizzato: tra i 129lavori esposti al Guggenheim ce ne sono moltissimi che vorrei finissero in oblio. vorrei finissero in oblio, eche non ritengo più utili per nessuno,di per sé. Li con- sidero momenti di passaggionecessariper arrivare aquei dieci, massimo quindici Li considero momenti lavori che salvereinella maggior parte dei giorni. Mi èntatochiaro dopo la mostraa passaggio necessari Le Monnaie: abbiamo fatto una sceltamolto ristretta di lavori veramente significa- di tivi. Quelli in particolare. una volta messifianco afianco, si aprono a una varietàdi per arrivare a quei significati diversi enuovi'.. Cinque anni dopo, aParigi, insoninia, c'è un tentativo di fare ordine. Di stirare una linea' comedice lui, che quando avevavisitato la retro- dieci, massimo quindici spettiva newyorkese avevadichiarato ancheche guardare tutte lesueopere insieme lavori che salverei erastato come sfhgliare nil catalogodelle suesindromi,,. Il stirare una ljneas mi sembra in realtà il vero elemento ricorrente nella bio- nella maggior parte grafia di questo grande artista italiano. Come sela vita di Cattelan fosseuna li. nea verticale, spezzata da tante linee tirate iii orizzontale che ne hanno di volta dei giorni» in volta deviato il percorso. Ho cercato di spiegargli questa sensazione: sA parti- reda quando sei andato prestissimo via di casa tino alFannuncio del ritiro dalle scene del 2011mi sembra che tu voglia ciclicamente riprendere il controllo della

- vita con delle scelteforti, di cambiamento radicalro. Mi ha

Molbeo .'. scritto che oladifferenza tra le personesta solo nel loro avere 1590 it4\t\' maggiore o minore accessoallaconoscenza, enello sforzarsi di solervi accederequando le condizioni di partenza nonio ' - permettano Tutte lescelteche ho fatto sono volte aricercare

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- l'e del destino in questo senso la religione cattolica non ha

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All rights reserved COUNTRY: Italy AUTHOR : Cristiano De Majo PAGE(S) :57-68 Studio (IT) SURFACE : 165 %

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usai, Siamo tentati di dare all'espressione

terminato dalle condizioni di partenza. - Ma, per esscresmentiti, c'èquesta traiet- tana geniale che parte da Padova, passa 'I per Forlì, arriva a Milano e approda a NesvYork, che è piena di linee tirate, li-

neeche cancellano quasitutto qiello che - c'è dietro, eche conservano esi portano dietro solo lo stretto necessario.E la geo- grafia non c'entra niente: oh sempre vero

per me che ognuno si sceglieil proprio - percorso intrecciando tre fattori: abilità, motivazione eattitudine. L'abilità è cosa sei capacedi fare. La motivazione determina cosafai, l'attitudine quanto bene lo fai. La mia fortuna consiste nell'aver avuto la forza di intrecciarli così beneda mettere una distanza ed emanciparmi dal passatoda cui provengo». Le origini di Maurizio Cattelan sono partedel suo mito fondativo: Padova,la famiglia proletaria, l'educazione cattolica. il lavoro giovanissimo da infermiere. Ottato Scritto molte volte e molte volte sottolineato. Come seci fossequalcosa di «Se potessi scandalosonell'idea di un artista che èfatto da Sepensoanchealla storia di Hirst, mi viene iii nienteche l'arte contemporanea potrebbe essereconsideratal'u- dimenficare da nico veroascensoresociale in una societàaltrimenti rigida.

- fatta come testimonial —di nuovo il desigo, il marketing. L'editoria èsempre uno miserabile» stata una passione(basta ripensare ai progetti Fersnanent1'oode Churky, o an- che al suo lavoro su Flash ArI), ecosà,dal 2011,l'artista si dedica soprattutto al suo progetto editoriale cofondato con Pierpaolo Ferrari nel 2010. Toilet Paper, un conccpt che unisce tutto questo (pubblicità, design, n-ìarkcting), maè molto di più. Anche chi l'ha sfogliata avrebbe difficol- ' O tà a definirla: una rivista senza testi, fotografica, ,ThtItiOd 2004 astratta, erotica. di cibo. dcsign. moda? La cosa preminente è che in questi anni Toilet Piaper,ha 1 , -

inventato dal nulla un'estetica, che essen o im- '

possibile da detinire, è preferibile chiamare - e , ,

così fan tutti - Toilet Un'esteti- -, Ca che poi è diventata uii braud. Produce niobili '

(tappeti, tavolini, specchi, sedute. Produte cdi 'a, - toriali per riviste di nooda.Produce video (Gas-

sius), E organicea feste leggendarie. Nell'ultima l ,,

a cui ho partecipato, durante lo scorso Salone ,' ,, .,,

del Mobile, quaisdo sono rnti'ato c'era Maurizio , ' '

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10 Cattelan in persona che cercava di ammorbidire la rigi UrOrlied 2007 dità del servizio di sicurezza cheavesa deciso di non fare ' e .,e entrare più nessuno: oToiletPaper non è mai stato un pro getto d'arte, si èaffiancato aquel mondo, ma sempre(vo lutamente!) rimanendo a guardare da fuori, Il limite del incrchandising integrato con l'arte è che certi argomenti (violenza, guerra, tragedie, ingiustizie) possono essere ruelculati da un'operazione artistica in modo efficace... coi prodotti in vendita al gift shop si rischia di banaliz- care ogni contenuto, Dall'altra parte progetti come Toilei Paper mi danno la possibilità di sbagliare esporcarmi le mani con contenuti e prodotti che nell'arte verae propria non sarebbero accettabili. Toi!et Papere anche Milano, una citta che, nonostante New York, continua a essere per l'artista un centro di gravità. L'ufficio si trova in quell'interessan-

te Corsa di confine che separa Città Studi da Porta Venezia, non lontano dalla

redazione di Studio e a pochi passi dall'epico Bar Basso,dove può capitare di incontrare Cattelan o Ferrari (o Cattelan e Ferrari) seduti a un tavolino all'ora dell'aperitivo. Della l'artista non sembra però completamente convinto: 'Tutto :1 complesso di Porta Nuova ha concentrato la parte econo- , mica di Milano su un'area, ne ha cambiato ,. ,,, 'L.OTE' L ,f' ' i connotati, come un lifting, o un incontro - di pugilato, a seconda dei punti di vista. Di /J,Vt SA solito non mi trovo d'accordo coni leghisti, -- ' ' nonostante sia veneto, ma ho sempre pen- sato che Va, pensiero sarebbe un inno più adatto di una marcia militare, rappresente- - - rebbe di più noi e il nostro tempo. Vale lo

- stesso per le nostre città a volte basta una r:nfrescata al panorama per percepire unl miglioramento. Se posso aggiungere un

OIMERCA aspetto negativo, vadetto che a città che cambia pur- 2010 IVIERICA troppo non è più nostra: invece di temere i migranti Cred,ti Opmo A I. oaleltatioc new. Noi Afroid o' Love 01 the Monco. d. 70,0 che arrivano dal mare dovremmo guardarci da quelli 21, 0016 lo JOnoory 0,0017. 000lo.20nO ZotI,. evo,. Dotobo, che arrivano attraverso i fondi finanziari esezionano tory N'aurea Gattelet'eA,ot,ive. 2, leo,de,ncied oso, rei, o, - tornio, Farrnca. w000. sane anO Sme 45Dm 000 cm. osa le nostrc città in lotti, quella èl'immigrazione di cui cm. PlrOtO Ceno ZotOCourtoey 74001210 cattelansArc508 3.100101 00cr 110W. NoI Atraid al Lovea the S'annoio de Pario. dovremmo preoccuparci'. Octebeeil, Odio Jafluo,yC, 0017. SohCat000Il, 060,7 maO Lo sappiamo, i lavori di Maurizio Cattelan non nequinctotlrrQ. 87003, 000 pensIle 112cm olI 0W. 870Cm. PODIo, Leno 7001 c,ourless. Maurizio Callo m'i 01011100 4. sono privi di contenuti politici, specie quelli del primo reede,reoo SOrte, 1001101 oaddloey, rOpo 004 pollay. 201 0W. 0271 cmx 50Dm. 000taOod,RicOl,-Museod'artenanternpo- periodo e, quando leggiamo nella suarisposta la parola aree, lumi 0,1101 the Su020rCeg En,mfldt Dl 1110Castello Rosi. ,,atalotcr Oaa .- htauri,io Cattelan Tre oslatozoropor s'ienein mentein modo automatico il dito me- Il Castello, Gattaodi 8001, - Museo C'arte 000ternporanaa. dio gigantein piazzaAffari, equindi ancora: le contrad- rette,Oslober 20, 2005-Jan0 lO, 1957 'liDia, Paolo P01101 5 Panino. Coo,teoo i7ao,a,o CatIelan'a A,ah,oe. 5, OvoIde,' dizIonI, leincongruenze. Siamotentatidi protestare. Ma mICO 100e005 070inOnOOnIa a,rnenr,ono 10000lIolloOl 00 07 VedO. 800100, 0007 Ven,c0, COlo. 76010, 411110 Ma 000000. un artista non ha nessun doveredi esprimere un siste- GOtuelOSy. &La,zoCaltalac'sAlc600a. e.PoleoOorrasn palo. madi pensiero coerente. Agli artisti dobbiamo soltanto Ied Wao. t,U'Oan haI 0000. 0101000. acceosales 800re anO oerpel Omene:cnscaeieble 0.1001170 .070,0,00 in 2004 ai chiedere di produrre dei lampi che ci attraversano e di produrre lampi abbastanza

Il. 000rtaoy, Date 010 Catlelo,'e devOlve. 7. Sivar oiya bleaol potenti da lasciare una traccia dentro di noi La forza del lavoro di Maurizio Catte- O Itt. 156.60 120.1 ore P5010, Altil,o Moeanaafla. Coor100y, stata questa. - sospen- MaUrIZIO Cattgan'oarnsrue 8.0080167101 102cm 07500W Janè I suoi lampi producono ehanno prodotto in me- una Peeleemanon or Sarete tÀooeirno De Cero, Mie,. ltait 0000. sione del respiro edell'incredulità. Una speciedi distorsione della linea di confine 00000 51W,', Lnko Coorl000, Maura,o 001lclen'obeshioo. 8. nazn. Sbon 5tasa,syolltaiC flO,r,SlOtiIifly and rope. (5007 DiO tra realtà e rappresentazione Uno stordimento. A distanza di anni ricordo ancora sua p10000. Va' ab e dimensIone nelallelon vee. OnOtled bt 0000zm Ca'ldao P,OeaO XXII MaggIo M oflo, MayW s0004. qudlo stordimento quando mi trovai davanti alla sua donna crocelissa esposta al Condaai000 010010 Te0050rdu 00,0 0001W Od ore day albe Madie Gli ho detto: eMi sembra che tutta la tua evoluzione sia mossa dal supe- ooen,eal. P5010. Attila Mereoaaeo C000lean, t,leOra o Cello 00>8(500100 iO. Roon, Ol000le;, nonnae 051,2200155118800, ramento di un limite, dalla eicercadi una frontiera, quello che non èstato ancora wood. rcrews aro w000ea anollors 20500.013' cm 047 om l0100itt,0l olew MourIeb Catlalae Kunst600e Credano, detto ofatto. Credi che da questo punto l'arte, nel senso di produzione di coseche

000100, Polouaro 0_MOrnh 24. 2000. 00000, lesO ZOtI, 005,. mlv, MouoeOCeileloe'eA,oh,ue Il, Marta. Wsita spingono questolimite sempre più in là, sia illimitata o siainvece destinata prima o Marc 0 00800801, Or5tt ROmaoeraverena HarO, 40000 0 poi all'esaurimento?:,. 220Dm. 072Cm B000a,eot, 670 ole. 0400 cm. 060000. 740 001atlar,or sQh. 1100 cm lesiallatIon 0000. LOVE. P12008 Mi ha risposto: ruCredoche ogni artista abbia ben in mente a chi sista rivol- deg,Ana'i, SOia,r, 2010 Plnoto,ZeeoZ000 Coartasy, Maurizio

Oatteian'oPruIiuO. 1O.b00,l.I5500td, 01000800 euehrnete, gendo quando realizza un lavoro, e rnquesto non c'eesaunmcnto possibile: ci sarà 500 rIaleO (20000006Dm S00.600 IrneasO? e050ME' sempre pubblico, perlo meno fino a quando l'umanità non siestinguerào. 0007 UARCHITECT0. Coonloay, U000i,,a Cebtelarr's AeoS,00.

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