Comando Polizia Municipale Ufficio “Protezione Civile” Tel. 0583/429060-429061 (4 linee Urb.) Fax 0583/428323 e-mail: polizia.municipale@..lu.it Piazza Aldo Moro, 1 - 55012 Capannori (LU) – Italia (www.comune.capannori.lu.it)

ALLEGATO 24

PIANO PROVINCIALE DI EMERGENZA EVENTO NEVE E GELO A BASSA QUOTA

EMERGENZA NEVE: LINEE GUIDA PER LA PIANIFICAZIONE INVERNALE 2016/2017

Servizio Coordinamento Lavori Pubblici, Pianificazione Territoriale, Mobilità e Viabilità, Patrimonio, ProtezioneCivile

PIANO PROVINCIALE RISCHIO NEVE E GELO

Aggiornamento: Settembre 2016

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1. PREMESSA

Negli ultimi anni il territorio regionale è stato spesso interessato da eventi neve e gelo di notevole rilevanza. Tali fenomeni in alcuni casi hanno avuto intensità e diffusione tali da qualificarsi quali veri e propri eventi di protezione civile. L’evento neve e gelo ha notevoli ripercussioni soprattutto dal punto di vista della transitabilità delle strade, situazione dalla quale possono derivare criticità ascrivibili all’ambito della protezione civile, quali l’interruzione dei collegamenti viari con strutture strategiche e l’isolamento di frazioni e case sparse, oltre che a problematiche inerenti l’interruzione dei servizi essenziali. Esclusivamente nel caso delle precipitazioni nevose occorse negli anni 2004 e 2005, la Regione Toscana ha ritenuto opportuno dichiarare lo stato di emergenza regionale utilizzando quale criterio prevalente l’ambito territoriale interessato (l’intera regione fino a quote pianeggianti) nonché risorse impiegate (soprattutto finanziarie), benché in effetti l’articolo 6 della L.R. 67/2003 preveda che le valutazioni siano anche correlate all’entità dei danni occorsi e alla straordinarietà dell’evento. E’ evidente che la straordinarietà dell’evento neve può ricorrere solo per zone di pianura e quasi mai per le zone montane, così come gli eventuali danni prodotti dall’evento neve sono spesso marginali, fatta eccezione per eventuali fenomeni franosi che possono verificarsi successivamente durante il disgelo. Dovendo qui prevedere le procedure operative per fronteggiare le emergenze relative a nevicate e gelate, si è ritenuto necessario operare una distinzione tra eventi le cui precipitazioni interessano anche aree a bassa quota ed hanno quindi un carattere di straordinarietà e quelle che, avvenendo in zone e in periodi in cui il fenomeno neve è ordinario, possono essere affrontate con procedure ordinarie e comunque di rilievo locale, risultando in questo caso rilevante per la straordinarietà soltanto la durata o il ripetersi dell’evento. In entrambi i casi si possono quindi generare situazioni configurabili come eventi di protezione civile (interruzione collegamenti con strutture strategiche, isolamento frazioni, ecc.) ma nel caso di rilevanza locale, qui riconducile a situazioni ordinarie in relazione alla orografia ed esposizione, la Regione Toscana ha promosso lo sviluppo del presente documento per organizzare le attività dei soggetti afferenti alla protezione civile e ricondurre, alle procedure della pianificazione provinciale, gli interventi da attuare.

L’elaborazione del presente documento è avvenuta d’intesa con i Centri Intercomunali di Protezione Civile e dei Comuni e riguarda le procedure da attuarsi per un evento neve e gelo che interessi l’ambito montano al di sopra dei 500 m sl.m.

Si precisa che relativamente a fenomeni neve e gelo che interessino il territorio al di sotto di 200 m slm Prefettura di e Provincia di Lucca hanno definito un documento specifico denominato “piano provinciale di emergenza evento neve e gelo a bassa quota” elaborato con tutte le amministrazioni comunali interessate, i VVf, il 118, le FF.OO., i gestori di pubblico servizio.

Il presente aggiornamento, datato settembre 2016, scaturisce dalla necessità di adeguare il Piano alla ridefinizione delle competenze e capacità operative derivanti dal riordino amministrativo che interessa il livello provinciale, disposto con L.56/2014 e successivi atti statali e regionali.

- 2 - 2. OBBIETTIVI

Obbiettivi generici: - Dare attuazione alle previsioni del Piano Provinciale di Protezione Civile ed ai Piani Intercomunali e Comunali; - Definizione delle procedure operative per risolvere le criticità organizzative dei soggetti operativi per l’evento neve in area montana; - Individuare le procedure legate al manifestarsi di criticità di protezione civile nell’ambito dell’evento neve e gelo.

Obbiettivi specifici: - Definizione delle modalità di gestione ordinaria degli eventi nel caso di: o Interruzione dei collegamenti stradali con le strutture strategiche del Sistema Regionale di Protezione Civile; o Interruzione di interruzione dei collegamenti viari con le strutture ad alta fragilità; o Situazioni di isolamento di frazioni; o Situazioni di isolamento di case sparse; o Prolungati black out elettrici.

- 3 - 3. ANALISI DEL RISCHIO NEVE E GELO

In base a quanto previsto dall’art. 3 della L.R. 67/2003 la previsione dei rischi è effettuata tramite: - l’individuazione e valutazione degli eventi e della relativa area di incidenza (PERICOLOSITA’ - P); - la ricognizione degli elementi presenti all’interno delle relative aree di incidenza (ESPOSIZIONE - E); - la verifica della suscettibilità dei suddetti elementi a subire danni (VULNERABILITA’ - V)

R = P x E x V

Per l’analisi del rischio neve il prodotto E x V è stato valutato globalmente nel fattore F (FRAGILITA’), per cui:

R = P x F

PERICOLOSITA’ Nell’analisi delle aree di incidenza la probabilità del manifestarsi del fenomeno neve è stata legata alla quota altimetrica secondo la seguente scala di valori:

QUOTA ALTIMETRICA PERICOLOSITA’ VALORE PERICOLOSITA’ (m s.l.m.) > 1000 MOLTO ELEVATA P4 = 4 1000 < Q < 800 ELEVATA P3 = 3 800 < Q < 500 MEDIA P2 = 2 500 < Q < 200 BASSA P1 = 1 200 < Q < 0 MOLTO BASSA P0 = 0

Si deve notare che, in base all’analisi effettuata con gli EE.LL. alcune zone sono state classificate in zona P2 anche se presentano quota inferiore a 500 m; ciò in funzione delle particolari condizioni microclimatiche e delle precipitazioni di fatto occorse negli ultimi anni.

Naturalmente la probabilità del verificarsi del fenomeno neve è legata principalmente alle stagioni considerate, in base all’analisi storica effettuata, come il periodo di massima pericolosità dell’evento neve e gelo; per cui l’analisi e la validità del presente documento è relativa al periodo novembre – marzo.

FRAGILITA’ Per Fragilità si intende la stima dell’entità del danno diretto o indiretto che un bene può subire a seguito dell’evento neve in relazione alla funzione del bene stesso; sono stati individuati 4 valori di Fragilità:

TIPO DI STRUTTURE FRAGILITA’ VALORE FRAGILITA’ Autostrade, Ferrovie, viabilità principale (SS,SR,SP),SC di particolare importanza, Ospedali, case di cura, strutture MOLTO ELEVATA F4 = 4 sanitarie, strutture strategiche, scuole;

- 4 - Le frazioni a rischio isolamento e le relative S.C. ELEVATA F3 = 3

Le case sparse a rischio MEDIA F2 = 2 isolamento e le relative SC Le altre strutture pubbliche e le BASSA F1 = 1 altre SC. Il resto delle strutture MOLTO BASSA F0 = 0

Le strutture da considerare nel presente piano di protezione civile sono quelle che presentano fragilità F4 e F3 in alcuni casi F2.

ANALISI DEL RISCHIO NEVE E GELO L’analisi del rischio sulla quale saranno poi elaborati gli scenari di evento è data dalla seguente matrice simmetrica:

F0 F1 F2 F3 F4 P0 0 0 0 0 0 P1 0 1 2 3 4 P2 0 2 4 6 8 P3 0 3 6 9 12 P4 0 4 8 12 16

- 5 - 4. ELABORAZIONE DEGLI SCENARI DI EVENTO

In base alle disposizioni regionali il presente piano disciplina ed organizza esclusivamente le procedure e risorse per le attività che i soggetti operativi svolgono durante un evento neve e gelo e configurabili come attività di protezione civile, ovvero: - situazioni di interruzione della viabilità di accesso a strutture strategiche o edifici a fragilità molto elevata F4; - situazioni di interruzione di viabilità strategiche F4; - situazioni di interruzione di viabilità che risultano unico collegamento con una frazione e quindi condizione di isolamento delle stesse; - situazioni di isolamento di case sparse; - prolungati black out elettrici (a tal proposito nelle cartografie allegate sono state individuate le principali linee elettriche).

Per ciascun comune saranno poi descritti gli scenari di evento (ALL.1 – SCENARI DI EVENTO) evidenziando i casi sopra individuati in ciascuna zona di pericolosità. In base a queste analisi saranno organizzate le procedure di emergenza (paragrafo 8)

- 6 - 5. DESCRIZIONE DEI SOGGETTI OPERATIVI E DELLA RISPETTIVA ORGANIZZAZIONE

I soggetti operativi cui spetta l’attuazione delle procedure di emergenza del presente piano sono i seguenti: - PROVINCIA - CENTRI INTERCOMUNALI P.C. - COMUNI - UNIONI DI COMUNI - VOLONTARIATO

I Centri Intercomunali espletano l’attuazione delle procedure attuative senza però effettuare un servizio operativo di spalatura e/o salatura.

 ORGANIZZAZIONE DELLA PROVINCIA

La finalità del servizio neve e gelo dell’Amministrazione è garantire nel periodo invernale la percorrenza della viabilità provinciale e regionale in condizioni di sicurezza. Trattandosi di bene esteso, così come per la manutenzione e sorveglianza, non risulta possibile effettuare un servizio continuativo sulle 24 ore, contemporaneo su tutte le percorrenze, e per questo motivo viene definito un livello ottimale atteso del servizio, da parte della amministrazione. Si definisce come livello ottimale atteso l’insieme delle attività che permettono di garantire il transito dei mezzi di trasporto pubblico senza soppressione delle corse e con contenimento dei ritardi. Volendo organizzare il servizio, si dovrà quindi nell’assumere l’inizio e la fine delle attività ma anche la frequenza del loro svolgimento, tenere in debito conto l’orario del trasporto pubblico ed in particolare modo quello di partenza nonché la frequenza delle corse. Le attività di spalatura e salatura saranno organizzate in modo tale da anticipare il passaggio dei pullman di trasporto pubblico. Rientrano inoltre tra le finalità del Servizio, indipendentemente dalla classificazione della strada, tutti gli interventi di protezione civile se finalizzati a : 1. garantire accessibilità e funzionalità di strutture strategiche ai fini della Protezione Civile con particolare riguardo agli ospedali e centri sanitari, 2. permettere, su richiesta delle amministrazioni comunali, di raggiungere chi necessiti di urgenti interventi di soccorso. La inderogabile necessità di garantire condizioni di sicurezza per il personale durante lo svolgimento delle attività in particolare di spalatura neve, considerando la eventualità che l’intervento richiesto o necessario debba essere effettuato in viabilità diversa da quella provinciale e regionale, richiede necessariamente che lo stesso possa svolgersi solo ed esclusivamente nella eventualità che la viabilità da percorrere presenti le apposite segnalazioni lungo strada, che delimitino il nastro stradale e permettano quindi l’esecuzione delle attività in sicurezza. In assenza delle apposite segnalazioni il servizio sarà svolto solo in situazioni di estrema urgenza con la presenza di personale della amministrazione comunale, o da essa individuato, che possa sopperire con la conoscenza dei luoghi alla mancanza di segnalazioni. In ogni caso la tempistica e le modalità di svolgimento degli interventi in supporto ai Comuni dovranno tenere conto dell’attività di spalatura e salatura in essere sulla viabilità provinciale e regionale, che dovrà ritenersi comunque prioritaria, nell’ottica di evitare di creare

- 7 - ulteriori casistiche di supporto necessario per effetto del fatto che il mancato servizio di spalatura e salatura della viabilità provinciale e regionale si può tradurre nel ritardo o nell’impossibilità di effettuare il servizio sulle viabilità comunali.

Modifica della finalità per particolari situazioni Nella eventualità durante lo svolgimento del servizio si riscontri che: 1. il servizio risulta estremamente gravoso dal punto di vista finanziario tanto da richiedere disponibilità non compatibili con il proseguimento delle attività di manutenzione nel rimanente periodo dell’anno, 2. il servizio in relazione agli eventi in corso presenta difficoltà tecniche tali da ridurre l’efficacia delle attività e quindi da non permettere comunque di garantire il passaggio del trasporto pubblico, 3. risultino, anche in relazione alla durata dell’evento, condizioni particolarmente gravose per il personale e per i mezzi, il dirigente del Servizio Coordinamento LLPP, Pianificazione Territoriale, Mobilità e Viabilità, Patrimonio e Protezione Civile con sufficiente anticipo e comunque non appena siano evidenti le condizioni sopra citate, farà richiesta alla amministrazione di ulteriori risorse finanziarie, mezzi e personale. Congiuntamente non potendo essere garantita il mantenimento della transitabilità delle viabilità provinciali e/o regionali, verrà valutata la presenza e possibilità di utilizzo di collegamenti alternativi, attuando tutte le iniziative di informazione nei confronti della popolazione, enti territoriali e strutture statali, e ponendo in essere idonea segnaletica. In assenza di collegamenti alternativi e non potendo l’amministrazione ripristinare le comunicazioni viabili, nella eventualità ciò renda evidenti situazioni di isolamento, l’attività si configurerà quale “attività di soccorso” ai sensi della legge regionale 67/2003. Verrà conseguentemente trasmessa richiesta alla Regione Toscana per il riconoscimento di evento di rilevanza regionale evidenziando l’ambito territoriale e la popolazione interessata, la straordinarietà dell’evento rispetto e l’impossibilità di impiegare, perché non disponibili, ulteriori risorse operative, tecniche e finanziarie. Sulla base della disponibilità di risorse ottenute, si definirà il livello di servizio sostenibile, rimodulando se necessario il programma di attività sino a ridurlo a livelli compatibili con le risorse umane, materiali e finanziarie. Della rimodulazione del servizio è data notizia a Enti locali interessati, Prefettura, Vigili del Fuoco, 118, Corpo forestale, Regione Toscana. La rimodulazione dei livelli di servizio è accompagnata dalla richiesta, se non già effettuata, di supporto alla Regione Toscana per l’attività di soccorso alla popolazione.

Caratterizzazione dell’Area Il territorio della Provincia di Lucca ai fini della gestione della viabilità è suddiviso in tre zone di manutenzione: viabilità montana, pedemontana e di pianura. Tra queste la zona più soggetta a precipitazioni nevose è quella della viabilità montana che presenta tre passi Appenninici a quote superiori a 1500 ml. sul livello del mare: - Passo di Pradarena sulla S.P. n° 12 che collega con la Provincia di Reggio Emilia, - Passo delle Radici sulla S.P.n° 72 e Passo di San Pellegrino in Alpe sulla S.P. n° 71 che collegano con la provincia di Modena;

- 8 - Il servizio gelo della provincia coinvolge gran parte della viabilità provinciale e regionale, risultando necessario su tutte le viabilità con quote superiori a 300 metri. La viabilità interessata risulta da questo punto di vista così distribuita: Zona Totale Km Servizio gelo km Servizio neve km Viabilità di pianura 180 24 24 Viabilità pedemontana 267 225 130 Viabilità Montana 200 200 200

Volendo fare riferimento alle aree geografiche, il servizio interessa è interessata tutta la , buona parte della Mediavalle del Serchio, l’Alta Versilia e il territorio del Comune di e . Non sono contemplate le viabilità comunali e statali.

Periodo di svolgimento del Servizio Il periodo nel quale la struttura e quindi il servizio neve e gelo è attivo, seppur con diversa funzionalità in funzione delle condizioni meteo, è dal 1 novembre al 31 marzo di ogni anno. Sono fatte salve ovviamente particolari condizioni nei periodi non compresi in questi mesi.

Classi di Attivazione La modalità di attivazione del servizio risulta diversa in funzione della quota minima cui è prevista la possibilità di manifestarsi della neve e/o del gelo. Tale quota risulta individuata sulla base della geografia dell’area e della ubicazione delle strade in metri 500 slm. Tutta la viabilità è quindi suddivisa in due grandi classi Classe A quota superiore a metri 500 slm Classe B quota inferiore a metri 500 slm La viabilità della Classe A è suddivisa a sua volta anche in relazione alla quota ed alla esposizione in tre sottoclassi individuate da i colori blu, verde e giallo. La viabilità della Classe B è anch’essa suddivisa in due sottoclassi individuate dai colori arancione e rosso. Mentre si può ritenere che un evento di neve e/o gelo potrà ritenersi ordinario nella eventualità interessi le zone e quindi le strade poste a quota maggiore di 500 metri (individuate con i colori Blu, Verde e Giallo), altrettanto non potrà dirsi nel caso l’evento estenda i propri effetti anche a quote inferiori a 500 m slm, nel qual caso verrà attivata la struttura di protezione civile.

- 9 - Sinteticamente i concetti esposti sono riassunti nella sottostante tabella. Attivazione mezzi Attivazione Colore di Classe Quota Stato Struttura e personale Prot. Civile riferimento

Normalità 59% NO Blu

Maggiore di A metri 500 slm Normalità+attenzione 65% NO Verde

Attenzione 75% NO Giallo

Minore di Preallarme 80% SI Arancione B metri 500 slm

Allarme 100% SI Rosso

L’appartenenza delle varie strade alle sottoclassi è riportata nella cartografia allegata (ALL.3 – Cartografia zone piano neve e gelo).

Strutture attivate In caso di interessamento delle viabilità di classe A sono attivate le strutture tecniche, ed eventualmente ditte, delle varie zone. In caso di interessamento della Classe B è attivata anche la Sala Operativa Provinciale di Protezione Civile

Organizzazione del Servizio Neve e Gelo

Attività di previsione e prevenzione L’Amministrazione Provinciale, con ordinanza n.6576 del 02/12/2011 ha disposto che:  “con decorrenza dalla data di pubblicazione del presente atto e comunque nel periodo compreso tra il 15 novembre e il 15 aprile di ogni anno, sui tratti di viabilità provinciale e regionale indicati nella planimetria allegata alla presente ordinanza, quale sua parte integrante e sostanziale, posti indicativamente a quota superiore a 200 m s.l.m. e comunque ricadenti in zone che da un punto di vista di morfologia ed esposizione sono più vulnerabili al fenomeno neve e gelo, si prescrive l’obbligo che i veicoli in transito siano muniti di pneumatici invernali ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli idonei alla marcia su neve o su ghiaccio;  “che, al verificarsi di precipitazioni nevose, tale obbligo è esteso a tutta la viabilità provinciale e regionale della Provincia di Lucca interessata dalle stesse, anche per tratti stradali e per periodi ulteriori a quelli indicati al punto precedente” La planimetria allegata all’ordinanza 6576/2011 è allegata anche al presente piano (Allegato 2). Il dirigente del Servizio Coordinamento LLPP, Pianificazione Territoriale, Mobilità e Viabilità, Patrimonio e Protezione Civile emette su richiesta dei tecnici di zona le ordinanze di obbligo di catene montate in caso di neve. All’inizio di ogni strada sono installati a cura dei tecnici e prima della stagione cui si riferisce il servizio, i cartelli di obbligo di catene a bordo e di obbligo catene montate in caso di neve per le pendenze elevate.

- 10 - Vengono altresì installati i cartelli di segnalazione di possibile presenza di ghiaccio,nonché predisporre e controllare tutte le segnalzioni di borrdo starda lungo le viabilità provinciali e regionali.

Complessità del Servizio Il servizio neve e gelo è organizzato e pianificato zona per zona, con una attivazione progressiva delle risorse disponibili in funzione delle necessità e si diversifica in funzione della complessità dello stesso. La pianificazione del servizio neve e gelo è affidata alle singole zone che provvedono, mediante il responsabile o mediante il tecnico preposto alla gestione degli addetti stradali, a definire le necessità e organizzare personale e mezzi per il servizio. Contribuiscono a definire la complessità del servizio:  il numero di strade interessate,  il numero di km interessati,  il numero di comuni interessati,  i mezzi coinvolti nel servizio,  il personale coinvolto nel servizio,  la necessità di definire percorsi in sequenza funzionali a garantire il raggiungimento delle finalità del servizio. Nelle altre zone dove non si rileva la complessità, il servizio viene svolto in base alle esigenze direttamente dal tecnico di zona. Sulla base dei parametri sopra citati e delle valutazioni dei responsabili di zona, sono definite zone di tipo complesso quella della viabilità pedemontana e quella della viabilità montana.

Compiti Aggiuntivi E’ altresì compito del personale tecnico di zona la organizzazione degli approvvigionamenti, il mantenimento di scorte per l’emergenza e la manutenzione e revisione dei mezzi (parti di ricambio tipo: coltelli raschianti, filtri, spinotti di tranciamento ed altre cose di facile usura). I tecnici di zona devono tempestivamente segnalare eventuali situazioni che possono ritardare il servizio, sia che siano riferibili al personale che ai mezzi, in modo da poter garantire valori minimi di disagio per l’utenza. E’ cura dei tecnici della zona mantenere in efficienza tutte le segnalazioni di ciglio strada necessarie a svolgere le attività di spalatura durante e post evento.

Attivazione e orario di svolgimento Il Servizio Viabilità della Provincia Consulta quotidianamente le previsioni meteo emesse dal Centro Funzionale Regionale. Il Centro Situazioni Provinciale di Protezione Civile provvede a dare comunicazione ai tecnici di zona dell’eventuale emissione di un codice di allerta arancio o rosso per rischio ghiaccio e/o neve. Questi in base alla quota di innevamento prevista, mettono in preallarme e se necessario attivano la struttura necessaria per la gestione dell’evento nevoso e/o gelivo. L’attivazione del servizio risulta indipendente per le varie zone fino al raggiungimento dell’innevamento o della formazione di ghiaccio delle quote di m 500 s.l.m. (per questa soglia, che richiede l’attivazione di personale e mezzi pari a circa il 70-80% dell’intero potenziale del servizio). Per quote inferiori risulta necessaria l’attivazione, se non già aperta, della Sala Operativa della Protezione Civile, senza sostituirsi ad alcuna struttura tecnica, ma svolgendo le seguenti funzioni:

- 11 -  supporto ai tecnici e centro di raccolta e smistamento delle informazioni  comunicazione delle direttive del responsabile di Sala Operativa e/o del Dirigente,  collegamento con le Forze dell’Ordine per il tramite della Prefettura.  Collegamento con gli altri soggetti gestori: Autostrade, SALT, ANAS, RFI, Comuni, Comunità Montane L’orario di svolgimento non è disciplinato ma funzione delle condizioni meteo e viene definito direttamente dal tecnico di zona. Nel caso di viabilità che collegano due o più zone, è fatto obbligo ai tecnici di raccordarsi per garantire il corretto ed uniforme svolgimento del servizio.

Termine del Servizio ed attività accessorie Il servizio cessa in funzione delle condizioni meteo e dietro indicazione dei tecnici delle varie zone che verificano come non più necessario il servizio neve e gelo. Alla fine di ogni nevicata, al cessare del servizio o allo scadere del periodo del servizio, tutti i mezzi impiegati devono essere oggetto di lavaggio, ingrassaggio, accurata manutenzione, sostituzione dei coltelli raschianti delle lame e dei vomeri sgombraneve.

 COMUNI, UNIONI DI COMUNI e CENTRI INTERCOMUNALI

Il servizio neve e gelo a livello comunale, effettuato da Comuni e delle Unioni di Comuni, è un servizio misto ossia effettuato tramite mezzi di proprietà degli Enti e con proprio personale, sia tramite ditte convenzionate. In alcuni casi si rileva il ricorso alle Associazioni di Volontariato. Alcuni C.I. Ed Unioni di Comuni mettono a disposizione dei Comuni, in convenzione, mezzi attrezzati e le Unioni di Comuni squadre di operai forestali con compiti di supporto e collaborazione delle Associazioni. I Comuni comunque effettuano abitualmente scorte di sale. Dal quadro sottostante emerge comunque l’obsoleità del parco mezzi impiegato. Il parco macchine impiegato è stato oggetto di rilevamento ed è riportato nella sottostante tabella.

SALE COMUNE AUTOCARRI ANNO TRATTORI ANNO DITTE OPERAI COI SPARGISALE OCCORRENTE ENTE SPALANEVE IMM. SPALANEVE IMM. CONVENZIONATE IMPIEGABILI q.li Garfagnana 1 1990 1 1983 1 150 1 Garfagnana Careggine 1 2000 1 1970 1 5 150 2 Garfagnana Castelnuovo 0 0 3 400 5 Garfagnana Castiglione 0 0 2 4 250 2 Garfagnana 0 0 1 70 0 Solo in caso di 7 in caso di Garfagnana 1 1986 0 1 120 emergenze emergenza Vengono dati i mezzi Garfagnana Giuncugnano 0 1 1981 1 in comodato d’uso a 70 0 ditta locale 1 più altre in caso di Garfagnana 1 1984 1 1998 2 ape 900 6-7 emergenza 1 pala e Gruppo Protezione Garfagnana 0 1990 1 300 2 turbina Civile Molazzana Garfagnana Piazza al S. 0 1 1981 1 1 250 2 Garfagnana Pieve Fosc. 0 1 350 0 Garfagnana San Romano 0 1 1985 1 1 2200 4

- 12 - in 1 1980 Garfagnana 1 1980 Solo in caso di gravi Garfagnana Sillano 0 1 1998 1 500 4 emergenze Cooperativa apuana Garfagnana Vagli di Sotto 0 150 0 gruppo Volontari Garfagnana Vergemoli 0 1 1985 1 100 1 Villa 1 1987 1 più C.F.S. per zona Garfagnana 0 1 160 2 Collemandina 1 1997 parco Orecchiella Bagni di 0 1 2 1 300 1 Lucca Borgo a Mediavalle 1 1 2 2-3 Mozzano 1 Unimog con lama C.M 1 trattore con Mediavalle Mediavalle lama 1 terna dotata di lama 1 – 2 Mediavalle Barga 1 1 0 Più intervento C.M. 1 trattore 5 ditte più 300 1 bremac associazioni locali Piana di Capannori 2-3 ditte Lucca Piana di 2.3 ditte Villa Basilica 50 Lucca + Comunità Montana Piana di 1 3 3 8 270 4 Lucca 1 mezzo Piana di C.M. unimog da Lucca attrezzare 2-3 ditte + Versilia associazioni di 7-8 Nord volontariato 2-3 ditte + Versilia associazioni di Nord volontariato 1 pala 3 1 mezzo volontariato 1 trattore Lucca 1 1 1 5 2

L’analisi delle risorse disponibili evidenzia un parco macchine quanto mai obsoleto.

- 13 - 6. INDIVIDUAZIONE CRITICITÀ EVIDENZIATE NEGLI ANNI SCORSI

L’andamento climatico – meteorologico degli ultimi anni che ha interessato l’intero territorio della Provincia di Lucca, ha evidenziato una situazione di difficoltà generalizzata legata a precipitazioni elevate ed estese così da interessare, dopo tanti anni ed in modo copioso e continuativo, ampie zone (soprattutto Garfagnana, Mediavalle e Alta Versilia) che hanno successivamente presentato importanti gelate tali da rendere difficoltosa la circolazione stradale. Il cumulato nevoso è stato spesse volte superiore al metro di altezza anche a quote di m 700, con punte, seppure isolate, anche di oltre un metro e mezzo. La Garfagnana, la Mediavalle e l’Alta Versilia sono state per molti giorni bloccate in una morsa di ghiaccio che ha reso difficili gli spostamenti con auto ed mezzi pesanti anche nelle zone di fondovalle dove la quota altimetrica è di circa 300 m slm. La maggior parte delle scuole ha cessato per giorni la propria attività e soprattutto nelle zone montane, le Residenze Sociali Assistite, i Punti di Emergenza Territoriale e l’Ospedale di Castelnuovo, hanno richiesto notevole impegno per garantirne l’accessibilità. La presenza di numerose frazioni montane, abitate spesso quasi esclusivamente da pensionati ed anziani, ha determinato la necessità di predisporre squadre di spalatori per permettere il rifornimento di generi di prima necessità. In alcuni casi, per il raggiungimento di case sparse, sono state necessarie squadre che hanno dovuto percorrere con sci sentieri innevati. Si sono riscontrati inoltre numerosi blackout elettrici e telefonici causati dalla caduta di rami e piante sugli impianti, avvenuti anche in zone difficilemnte raggiungibili perché distanti da abitati e vie di comunicazione, con immaginabili difficoltà di ripristino.

Nel corso dell’evento neve e gelo del 17 – 19 dicembre 2010 sono emerse problematiche relative a punti particolarmente vulnerabili che devono essere oggetto di particolari attenzioni perché relativi a punti nevralgici del sistema viario capaci di generare in poco tempo il blocco dei mezzi in transito e la conseguente e contemporanea impossibilità di effettuare il servizio di spalatura neve e spargitura sale. Si fa riferimento agli ingressi autostradali Lucca ovest, Lucca est e Capannori ai quali si accede da cavalca ferrovia che devono essere oggetto di particolare attenzione per evitare il blocco in particolare dei mezzi pesanti per incapacità di salire le rampe. Particolare attenzione dovrà essere posta sulle viabilità particolarmente transitate, in primo luogo le autostrade (per le quali la Sala Operativa Provinciale di P.C. si raffronterà con le relative società gestori), le viabilità statali (in particolare S.S. n.12 del Brennero e S.S. n.1 Aurelia) e viabilità comunali particolarmente transitate (es. circonvallazione di Lucca). Nel corso dell’evento neve 2010 si è riscontrato che di fondamentale importanza è la comunicazione e l’informazione alla cittadinanza: informazione meteo preventiva e informazione sulla condizione di transitabilità a evento in corso, l’utenza stradale impreparata costituisce infatti il principale elemento di criticità dell’efficienza del servisio neve e gelo. Le problematiche sopra riportate riferite alla porzione di territorio pianeggiante, come detto, sono state oggetto di definizione di apposita pianificazione di dettaglio: il “Piano Provinciale di emergenza per evento neve e gelo a bassa quota”.

 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA Le maggiori difficoltà emerse durante la gestione del servizio neve e gelo sono riferibili all’elevato numero di strade e km. da gestire, soprattutto in relazione alla durata medio alta dell’evento. Tale difficoltà hanno trovato riscontro sui percorsi comunali, dato atto che la gestione ottimale del servizio svolto dall’Amministrazione, in molti casi è presupposto fondamentale per quello delle Amministrazioni Comunali, in quanto la maggior parte delle viabilità comunali hanno inizio da strade Provinciali o Regionali. La gestione è stata resa ancor più difficoltosa a seguito delle numerose richieste di intervento a supporto dei Comuni che, a causa dello scarso ed obsoleto parco mezzi disponibile, hanno avuto

- 14 - necessità dell’intervento dell’Amministrazione per raggiungere frazioni e/o località che altrimenti sarebbero rimaste isolate. Oltre a servizio neve e gelo attuato durante le precipitazioni nevose, il servizio gelo ordinario negli scorsi anni ha evidenziato la notevole quantità di sale necessaria per effettuarlo ad un livello ottimale, infatti l’impiego di sale e mezzi dell’amministrazione è stato eccezionale. Ulteriore elemento di criticità per la viabilità provinciale e regionale in particolare della U.O. viabilità di pianura può essere costituita dall’impercorribilità delle viabilità autostradali che conseguentemente generano il sovraccarico delle arterie provinciali e regionali.

 COMUNI, COMUNITA’ MONTANE E COI DELLA PROVINCIA DI LUCCA Le maggiori criticità evidenziate dalla quasi totalità degli Enti Locali per la gestione ottimale del servizio sono le seguenti: - carenza di mezzi (spalaneve, spargisale, lame ecc.), ove i comuni ne siano dotati, il parco mezzi ha carenze di manutenzione sia ordinaria che straordinaria dovute alla scarsità di fondi impiegabili in tali attività; - carenza di personale per effettuare il servizio; - carenza di fondi per poter stipulare convezioni con ditte; - carenza di fondi per poter effettuare scorte adeguate di sale; - difficoltà nel raggiungimento di frazioni e case sparse;

- 15 - 7. PROCEDURE DI EMERGENZA

Condizioni di attuazione delle seguenti procedure. Il presente documento, come già anticipato, è funzionale alla gestione degli aspetti di protezione civile dell’evento neve in area montana per cui le aree in cui saranno redatti e gestiti gli scenari di evento sono quelle con quota maggiore di 500 m o comunque le aree a pericolosità P2, P3 e P4. Resta inteso che la distinzione fra evento ordinario ed evento eccezionale non può limitarsi alla sola quota altimetrica. Un evento neve e gelo in area montana che si protragga per periodi superiori ai valori medi attesi è comunque da considerarsi eccezionale e necessita di risorse maggiori rispetto a quelle individuate nel presente documento che di fatto compromettono l’efficacia delle procedure. Resta inteso che nel caso in cui le precipitazioni interessino le zone P0 e P1, l’evento dovrà essere considerato eccezionale non solo relativamente alle zone P0 e P1 ma a tutto il territorio provinciale, per cui le procedure qui previste non potranno essere garantite al 100%; in tale caso saranno comunque attuate le procedure previste dal “Piano Provinciale di emergenza per evento neve e gelo a bassa quota”.

In sintesi il presente Piano e le relative Procedure saranno attuate per fronteggiare qualsiasi situazione di protezione civile che si configuri a seguito di un evento neve tale da coinvolgere il territorio provinciale, anche se le risorse qui individuate saranno sufficienti alla gestione delle attività di emergenza solo per nei seguenti casi: - Evento neve che interessa esclusivamente aree P2, P3, P4; - Durata dell’evento neve che non superi i seguenti valori: o Per le zone P4: 20 giorni continuativi; o Per le zone P3: 15 giorni continuativi; o Per le zone P2: 10 giorni continuativi.

Per molte amministrazioni comunali permangono livelli di difficoltà nella gestione degli scenari di evento individuati, anche non trascurabili. A tal proposito sono specificate le condizioni di supporto che i soggetti destinatari dei finanziamenti regionali potranno dare agli altri enti le cui criticità non sono state superate. Peraltro tale supporto, in relazione al numero e all’entità delle criticità residue, non potrà che essere limitato; in ogni caso la tempistica e le modalità di svolgimento degli interventi in supporto ai Comuni dovranno tenere conto dell’attività di spalatura e salatura in essere sulla viabilità provinciale e regionale, che dovrà ritenersi comunque prioritaria, nell’ottica di evitare di creare ulteriori casistiche di supporto necessario per effetto del fatto che il mancato servizio di spalatura e salatura della viabilità provinciale e regionale si può tradurre nel ritardo o nell’impossibilità di effettuare il servizio sulle viabilità comunali.

- 16 - Procedure generali L’attivazione dei Servizi neve e gelo avviene in modo autonomo secondo modalità e tempistiche stabilite in proprio da ciascun Ente ed in base ad esigenze specifiche e funzionali al servizio relativamente ai casi di isolamento di case sparse, di frazioni e all’interruzione dei collegamenti con strutture strategiche. Ciascun Comune gestisce le proprie risorse dando priorità alla gestione degli scenari individuati nel presente piano rispetto all’interno del complessivo servizio neve e gelo.

SCHEMA GENERALE PROCEDURE DI EMERGENZA

NORMALITA’ PREVISIONE ATTIVITA’ ORDINARIA

VIGILANZA PREPARAZIONE EMERGENZA

CRITICITA’ ORDINARIA O ATTIVITA’ DI EMERGENZA - PRE ATTENZIONE ZONA P4

ALLERTA METEO O ATTIVITA’ DI EMERGENZA ATTENZIONE ZONE P3 E P2

GESTIONE ATTIVITA’ DI EMERGENZA ZONE P2 CON PREALLARME NECESSITA’ ATTIVITA’ DI COORDINAMENTO – SUPPORTO SOVRACOMUNALE

ATTIVITA’ DI EMERGENZA ZONE P1, P0 ATTIVAZIONE DEL PIANO PROVINCIALE DI EMERGENZA

ALLARME NEVE E GELO A BASSA QUOTA, EVENTUALE ATTIVAZIONE DEL SUPPORTO REGIONALE

PROCEDURA DI NORMALITA’

ATTIVITA’ DI TUTTI I SOGGETTI 1. Garantire gli adempimenti previsti dal D.P.C.M. 27/02/2004 e dalla D.G.R. n. 395 del 07/04/2015 relativamente alla previsione e al monitoraggio degli eventi; 2. Gestione del proprio Servizio Neve e Gelo ordinario in assenza di situazioni riguardanti l’attività di protezione civile (isolamento case sparse, isolamento frazioni, interruzione collegamenti con strutture strategiche) in base alle proprie modalità e tempistiche; 3. Attuazione delle procedure previste all’interno del proprio piano di protezione civile.

- 17 - PROCEDURA DI VIGILANZA

PRECURSORE: Il Bollettino meteo e di vigilanza meteorologica del CFR Toscana prevede possibilità di fenomeni nevosi entro due giorni dalla data odierna

ATTIVITA’ DEI COMUNI E DELLE UNIONI DI COMUNI Il Comune e l’Unione di Comuni: 1. Garantisce gli adempimenti previsti dal D.P.C.M. 27/02/2004 e dalla D.G.R. n. 395 del 07/04/2015 relativamente alla previsione e al monitoraggio degli eventi; 2. Gestisce il proprio Servizio Neve e Gelo ordinario in assenza di situazioni riguardanti l’attività di protezione civile (isolamento case sparse, isolamento frazioni, interruzione collegamenti con strutture strategiche) in base alle proprie modalità e tempistiche; 3. Verifica l’assenza di problematiche relative all’attivazione delle procedure di spalatura neve e spargimento sale da attivare eventualmente dopodomani per la gestione degli scenari di evento individuati nel presente piano (funzionalità mezzi propri, reperibilità proprio personale, reperibilità mezzi e personale ditte in convenzione, controllo quantitativo scorte di sale, ecc.); 4. Comunica le eventuali problematiche rilevate relative all’attivazione delle procedure di spalatura neve e spargimento sale al Centro Intercomunale (se afferente a COI) o direttamente al Ce.Si. Provinciale (se non afferente a COI o se il COI non è reperibile) per predisporre eventuali procedure di supporto; 5. Attua le procedure previste all’interno del proprio piano di protezione civile.

ATTIVITA’ DEI CENTRI INTERCOMUNALI Il Centro Operativo Intercomunale: 1. Garantisce gli adempimenti previsti dal D.P.C.M. 27/02/2004 e dalla D.G.R. n. 395 del 07/04/2015 relativamente alla previsione e al monitoraggio degli eventi; 2. Riceve le comunicazioni da parte dei Comuni afferenti e delle Comunità Montane relative a problematiche riguardanti le procedure di spalatura neve e spargimento sale che ciascun ente dovrà attivare eventualmente dopodomani per la gestione degli scenari di evento individuati nel presente piano; 3. Valuta le richieste di supporto pervenute e cerca di programmare attività di supporto per dopodomani tramite le risorse disponibili a livello intercomunale (in base alle procedure previste nella sezione “Procedure di supporto”); 4. Nel caso in cui non riesca a programmare l’attività di supporto in relazione alle problematiche segnalate contatta la Provincia; 5. Attua le procedure previste all’interno del proprio piano di protezione civile.

ATTIVITA’ DELLA PROVINCIA 1. Garantisce gli adempimenti previsti dal D.P.C.M. 27/02/2004 e dalla D.G.R. n. 395 del 07/04/2015 relativamente alla previsione e al monitoraggio degli eventi; 2. Gestisce il proprio Servizio Neve e Gelo ordinario in assenza di situazioni riguardanti l’attività di protezione civile (isolamento case sparse, isolamento frazioni, interruzione collegamenti con strutture strategiche) in base alle proprie modalità e tempistiche; 3. Riceve le comunicazioni da parte dei Centri Intercomunali o dei Comuni relative a problematiche riguardanti le procedure di spalatura neve e spargimento sale che ciascun ente dovrà attivare eventualmente dopodomani per la gestione degli scenari di evento individuati nel presente piano; 4. Valuta le richieste di supporto pervenute e cerca di programmare attività di supporto per dopodomani tramite le risorse disponibili a livello provinciale (in base alle procedure previste nella sezione “Procedure di supporto”); 5. Nel caso in cui non riesca a programmare l’attività di supporto in relazione alle problematiche segnalate contatta la Regione; 6. Attua le procedure previste all’interno del proprio piano di protezione civile.

- 18 -

PROCEDURA DI PRE ATTENZIONE PRECURSORE: Il Bollettino di valutazione delle criticità del CFR Toscana prevede criticità GIALLA per neve e/o ghiaccio per la data odierna ed il giorno successivo

CRITICITA’ IN ATTO: Evento neve che interessa le zone a pericolosità 4 (P4 – quota altimetrica maggiore di 1000 mt)

ATTIVITA’ DEI COMUNI E DELLE UNIONI DI COMUNI Il Comune e l’Unione di Comuni: 1. Garantisce gli adempimenti previsti dal D.P.C.M. 27/02/2004 e dalla D.G.R. n. 395 del 07/04/2015 relativamente alla previsione e al monitoraggio degli eventi; 2. Gestisce il proprio Servizio Neve e Gelo dando priorità alle situazioni riguardanti l’attività di protezione civile (isolamento case sparse, isolamento frazioni, interruzione collegamenti con strutture strategiche) in base a modalità e tempistiche proprie che tengano conto delle situazioni di maggior rischio (vedi scenari – paragrafo 4); 3. Comunica le eventuali problematiche verificatesi relative alle procedure di spalatura neve e spargimento sale di cui al punto 2 al Centro Intercomunale (se afferente a COI) o direttamente al Ce.Si. Provinciale (se non afferente a COI o se il COI non è reperibile) per richiedere eventuale di supporto; 4. Attua le procedure previste all’interno del proprio piano di protezione civile.

ATTIVITA’ DEI CENTRI INTERCOMUNALI Il Centro Operativo Intercomunale: 1. Garantisce gli adempimenti previsti dal D.P.C.M. 27/02/2004 e dalla D.G.R. n. 395 del 07/04/2015 relativamente alla previsione e al monitoraggio degli eventi; 2. Riceve le comunicazioni da parte dei Comuni afferenti e delle Comunità Montane relative a problematiche riguardanti le procedure di spalatura neve e spargimento sale che ciascun ente sta attuando per la gestione degli scenari di evento individuati nel presente piano; 3. Valuta le richieste di supporto pervenute e cerca di organizzare l’attività di supporto per le attività di spalatura neve e spargimento sale in corso che hanno determinato problematiche tramite le risorse disponibili a livello intercomunale (in base alle procedure previste nella sezione “Procedure di supporto”); 4. Nel caso in cui non riesca a programmare l’attività di supporto in relazione alle problematiche segnalate contatta la Provincia; 5. Attua le procedure previste all’interno del proprio piano di protezione civile.

ATTIVITA’ DELLA PROVINCIA 1. Garantisce gli adempimenti previsti dal D.P.C.M. 27/02/2004 e dalla D.G.R. n. 395 del 07/04/2015 relativamente alla previsione e al monitoraggio degli eventi; 2. Gestisce il proprio Servizio Neve e Gelo dando priorità alle situazioni riguardanti l’attività di protezione civile (isolamento case sparse, isolamento frazioni, interruzione collegamenti con strutture strategiche) in base a modalità e tempistiche proprie che tengano conto delle situazioni di maggior rischio (vedi scenari – paragrafo 4); 3. Riceve le comunicazioni da parte dei Centri Intercomunali o dei Comuni relative a problematiche riguardanti le procedure di spalatura neve e spargimento sale che ciascun ente sta attuando per la gestione degli scenari di evento individuati nel presente piano; 4. Valuta le richieste di supporto pervenute e cerca di organizzare l’attività di supporto per le attività di spalatura neve e spargimento sale in corso che hanno determinato problematiche tramite le risorse disponibili a livello intercomunale (in base alle procedure previste nella sezione “Procedure di supporto”); 5. Nel caso in cui non riesca a programmare l’attività di supporto in relazione alle problematiche segnalate contatta la Regione; 6. Attua le procedure previste all’interno del proprio piano di protezione civile.

- 19 -

PROCEDURA DI ATTENZIONE

PRECURSORE: Emissione Stato di Allerta Regionale con codice ARANCIO relativo al rischio neve e/o gelo

CRITICITA’ IN ATTO: Evento neve che interessa le zone a pericolosità 3 e 2 (P3 – quota altimetrica compresa fra 800 e 1000 mt, P2 – quota altimetrica compresa fra 500 e 800 mt)

ATTIVITA’ DEI COMUNI E DELLE UNIONI DI COMUNI Il Comune e l’Unione dei Comuni: 1. Garantisce gli adempimenti previsti dal D.P.C.M. 27/02/2004 e dalla D.G.R. n. 395 del 07/04/2015 relativamente alla previsione e al monitoraggio degli eventi; 2. Comunica al Centro Intercomunale (se afferente a COI) o direttamente al Ce.Si. Provinciale (se non afferente a COI o se il COI non è reperibile) quotidianamente (ed entro le ore 9) il verificarsi e lo stato delle precipitazioni nevose; 3. Gestisce il proprio Servizio Neve e Gelo dando priorità alle situazioni riguardanti l’attività di protezione civile (isolamento case sparse, isolamento frazioni, interruzione collegamenti con strutture strategiche) in base a modalità e tempistiche proprie che tengano conto delle situazioni di maggior rischio (vedi scenari – paragrafo 4); 4. Valuta la necessità di attivare il Centro Operativo Comunale; 5. Comunica le eventuali problematiche verificatesi relative alle procedure di spalatura neve e spargimento sale di cui al punto 3 al Centro Intercomunale (se afferente a COI) o direttamente al Ce.Si. Provinciale (se non afferente a COI o se il COI non è reperibile) per richiedere eventuale di supporto; 6. Attua le procedure previste all’interno del proprio piano di protezione civile.

ATTIVITA’ DEI CENTRI INTERCOMUNALI Il Centro Operativo Intercomunale: 1. Garantisce gli adempimenti previsti dal D.P.C.M. 27/02/2004 e dalla D.G.R. n. 395 del 07/04/2015 relativamente alla previsione e al monitoraggio degli eventi; 2. Riceve le comunicazioni da parte dei Comuni e delle Comunità Montane circa il verificarsi e lo stato delle precipitazioni nevose in corso e fornisce quotidianamente un quadro complessivo dell’evento in atto al Ce.Si. Provinciale; 3. Riceve le comunicazioni da parte dei Comuni afferenti e delle Comunità Montane relative a problematiche riguardanti le procedure di spalatura neve e spargimento sale che ciascun ente sta attuando per la gestione degli scenari di evento individuati nel presente piano; 4. Valuta le richieste di supporto pervenute e cerca di organizzare l’attività di supporto per le attività di spalatura neve e spargimento sale in corso che hanno determinato problematiche tramite le risorse disponibili a livello intercomunale (in base alle procedure previste nella sezione “Procedure di supporto”); 5. Valuta la necessità di attivare il Centro Operativo Intercomunale; 6. Nel caso in cui non riesca a programmare l’attività di supporto in relazione alle problematiche segnalate contatta la Provincia; 7. Attua le procedure previste all’interno del proprio piano di protezione civile.

ATTIVITA’ DELLA PROVINCIA 1. Garantisce gli adempimenti previsti dal D.P.C.M. 27/02/2004 e dalla D.G.R. n. 395 del 07/04/2015 relativamente alla previsione e al monitoraggio degli eventi; 2. Gestisce il proprio Servizio Neve e Gelo dando priorità alle situazioni riguardanti l’attività di protezione civile (isolamento case sparse, isolamento frazioni, interruzione collegamenti con strutture strategiche) in base a modalità e tempistiche proprie che tengano conto delle situazioni di maggior rischio (vedi scenari – paragrafo 4);

- 20 - 3. Riceve le comunicazioni da parte di C.O.I. e Comuni circa il verificarsi e lo stato delle precipitazioni nevose in corso e fornisce quotidianamente un quadro complessivo dell’evento in atto al Ce.Si. Regionale; 4. Riceve le comunicazioni da parte dei Centri Intercomunali o dei Comuni relative a problematiche riguardanti le procedure di spalatura neve e spargimento sale che ciascun ente sta attuando per la gestione degli scenari di evento individuati nel presente piano; 5. Valuta le richieste di supporto pervenute e cerca di organizzare l’attività di supporto per le attività di spalatura neve e spargimento sale in corso che hanno determinato problematiche tramite le risorse disponibili a livello intercomunale (in base alle procedure previste nella sezione “Procedure di supporto”); 6. Nel caso in cui non riesca a programmare l’attività di supporto in relazione alle problematiche segnalate contatta la Regione; 7. Attua le procedure previste all’interno del proprio piano di protezione civile.

- 21 -

PROCEDURA DI PREALLARME

PRECURSORE: Emissione Stato di Allerta Regionale con codice ROSSO relativo al rischio neve e/o gelo

CRITICITA’ IN ATTO: Evento neve che interessa le zone a pericolosità 2 (P2 – quota altimetrica compresa fra 800 e 1000 mt) con necessità di coordinamento e supporto dell’attività di emergenza.

ATTIVITA’ DEI COMUNI E DELLE UNIONI DI COMUNI Il Comune e l’Unione dei Comuni: 1. Garantisce gli adempimenti previsti dal D.P.C.M. 27/02/2004 e dalla D.G.R. n. 395 del 07/04/2015 relativamente alla previsione e al monitoraggio degli eventi; 2. Attiva il Centro Operativo Comunale; 3. Gestisce il proprio Servizio Neve e Gelo dando priorità alle situazioni riguardanti l’attività di protezione civile (isolamento case sparse, isolamento frazioni, interruzione collegamenti con strutture strategiche) in base a modalità e tempistiche proprie che tengano conto delle situazioni di maggior rischio (vedi scenari – paragrafo 4); 4. Comunica al Centro Intercomunale (se afferente a COI) o direttamente al Ce.Si. Provinciale (se non afferente a COI o se il COI non è reperibile) ad ogni significativo cambiamento il verificarsi e lo stato delle precipitazioni nevose, le criticità in atto, gli interventi di emergenza attuati e le risorse impiegate; 5. Comunica le eventuali problematiche verificatesi relative alle procedure di spalatura neve e spargimento sale di cui al punto 3 al Centro Intercomunale (se afferente a COI) o direttamente al Ce.Si. Provinciale (se non afferente a COI o se il COI non è reperibile) per richiedere eventuale supporto; 6. Attua le procedure previste all’interno del proprio piano di protezione civile.

ATTIVITA’ DEI CENTRI INTERCOMUNALI Il Centro Operativo Intercomunale: 1. Garantisce gli adempimenti previsti dal D.P.C.M. 27/02/2004 e dalla D.G.R. n. 395 del 07/04/2015 relativamente alla previsione e al monitoraggio degli eventi; 2. Attiva il Centro Operativo Intercomunale in particolare al fine di coordinare le risorse intercomunali; 3. Riceve le comunicazioni da parte dei Comuni e delle Comunità Montane circa il verificarsi e lo stato delle precipitazioni nevose in corso, le criticità in atto, gli interventi di emergenza attuati e le risorse impiegate; 4. Riceve le comunicazioni da parte dei Comuni afferenti e delle Comunità Montane relative a problematiche riguardanti le procedure di spalatura neve e spargimento sale che ciascun ente sta attuando per la gestione degli scenari di evento individuati nel presente piano; 5. Valuta le richieste di supporto pervenute e cerca di organizzare l’attività di supporto per le attività di spalatura neve e spargimento sale in corso che hanno determinato problematiche tramite le risorse disponibili a livello intercomunale (in base alle procedure previste nella sezione “Procedure di supporto”); 6. Fornisce tempestivamente ad ogni evoluzione significativa un quadro complessivo dell’evento in atto al Ce.Si. Provinciale tramite report; 7. Nel caso in cui non riesca a programmare l’attività di supporto in relazione alle problematiche segnalate contatta la Provincia per richiesta supporto; 8. Attua le procedure previste all’interno del proprio piano di protezione civile.

ATTIVITA’ DELLA PROVINCIA 1. Garantisce gli adempimenti previsti dal D.P.C.M. 27/02/2004 e dalla D.G.R. n. 395 del 07/04/2015 relativamente alla previsione e al monitoraggio degli eventi; 2. Attiva la Sala Operativa Provinciale in particolare al fine di coordinare le risorse provinciali; 3. Gestisce il proprio Servizio Neve e Gelo dando priorità alle situazioni riguardanti l’attività di protezione civile (isolamento case sparse, isolamento frazioni, interruzione collegamenti con - 22 - strutture strategiche) in base a modalità e tempistiche proprie che tengano conto delle situazioni di maggior rischio (vedi scenari – paragrafo 4); 4. Riceve le comunicazioni da parte di C.O.I. e Comuni circa il verificarsi e lo stato delle precipitazioni nevose in corso, le criticità in atto, gli interventi di emergenza attuati e le risorse impiegate; 5. Riceve le comunicazioni da parte dei Centri Intercomunali o dei Comuni relative a problematiche riguardanti le procedure di spalatura neve e spargimento sale che ciascun ente sta attuando per la gestione degli scenari di evento individuati nel presente piano; 6. Valuta le richieste di supporto pervenute e cerca di organizzare l’attività di supporto per le attività di spalatura neve e spargimento sale in corso che hanno determinato problematiche tramite le risorse disponibili a livello intercomunale (in base alle procedure previste nella sezione “Procedure di supporto”); 7. Fornisce tempestivamente ad ogni evoluzione significativa un quadro complessivo dell’evento in atto al Ce.Si. Regionale tramite report; 8. Nel caso in cui non riesca a programmare l’attività di supporto in relazione alle problematiche segnalate contatta la Regione; 9. Attua le procedure previste all’interno del proprio piano di protezione civile.

- 23 -

PROCEDURA DI ALLARME

CRITICITA’ IN ATTO: Evento neve che interessa le zone a pericolosità 1 e 0 (P1 – quota altimetrica compresa fra 200 e 500 mt, P2 – quota altimetrica inferiore a 200 mt) con necessità di supporto regionale a causa dell’insufficienza delle risorse individuate nel presente piano per la gestione dell’evento;

ATTIVITA’ DEI COMUNI E DELLE UNIONI DI COMUNI Il Comune e l’Unione dei Comuni: 1. Attiva l’Unità di Crisi Comunale (ove prevista nei piani di protezione civile) che stabilisce la tipologia e la priorità delle attività comunali in atto; 2. Svolge tutte le procedure individuate in preallarme. 3. Attuano tutte le procedure individuate dal piano provinciale di emergenza neve e gelo a bassa quota

ATTIVITA’ DEI CENTRI INTERCOMUNALI Il Centro Operativo Intercomunale: 1. Svolge tutte le procedure individuate in preallarme 2. Attua tutte le procedure individuate dal piano provinciale di emergenza neve e gelo a bassa quota

ATTIVITA’ DELLA PROVINCIA 1. Attiva l’Unità di Crisi provinciale che stabilisce la tipologia e la priorità delle attività di supporto da attuare e delle attività di competenza in atto; 2. Svolge tutte le procedure individuate in preallarme. 3. Attuano tutte le procedure individuate dal piano provinciale di emergenza neve e gelo a bassa quota 4. Mantiene un costante contatto con gli altri soggetti gestori di infrastrutture: Autostrade, SALT, ANAS, RFI e Amministrazioni Comunali competenti per viabilità oggetto di traffico intenso, per verificare la percorribilità dei tratti strategici presenti in area P0 (Vedi ALL.4 - Cartografia tratti strategici area P0); 5. Nel caso in cui si verifichino blocchi di traffico prolungati lungo la suddetta viabilità strategica supporta, se richiesto, l’Amministrazione Comunale Territorialmente competente nell’attività di assistenza alla popolazione (distribuzione bevande, pasti, coperte, ecc), provvedendo all’eventuale attivazione del volontariato. 6. Se non già attiva dispone l’attivazione della Funzione 3 Mass media e informazioni presso la Sala Operativa Provinciale di Protezione Civile per gestire in maniera specifica l’attività di informazione alla popolazione via radio, tv e stampa circa la situazione in atto, le criticità verificatesi, la percorribilità generale del territorio provinciale e le indicazioni su come comportarsi. 7. Ove si manifestino problematiche rilevanti nello svolgimento del servizio neve e gelo nei tratti strategici in area P0 (Vedi ALL.4 - Cartografia tratti strategici area P0) e l’ente gestore manifesti la difficoltà di svolgere il servizio neve e gelo, valuta le richieste di supporto pervenute dagli enti gestori di detti tratti e cerca di organizzare l’attività di supporto per le attività di spalatura neve e spargimento sale, in presenza dei seguenti presupposti:  Presenza rischio blocco circolazione nel tratto  Cumulato di neve presente superiore ai 10 cm  Sussistenza delle possibilità di effettuare l’attività di supporto in sicurezza per il personale e i mezzi impiegati  Compatibilità delle necessità e tempistiche di supporto con l’attività di emergenza già in essere dei mezzi dell’Amministrazione sulla viabilità di competenza

- 24 - Procedure specifiche

Nello specifico vengono individuate nuove procedure e attività, oltre le ordinarie, che si attivano sempre con le modalità generali e sono finalizzate a migliorare il servizio a livello intercomunale o provinciale, con una gestione ottimale delle risorse. Le attività specifiche sottoriportate verranno attivate a seguito di specifici accordi ed in funzione dell’assegnazione di risorse da parte della Regione.

Comune di Camaiore Effettua il servizio neve e gelo nel tratto di viabilità fra le frazioni “La Culla” e “S.Anna” nel Comune di Stazzema.

Comune di Effettua la pulitura delle strade comunali delle frazioni dei Comuni di Molazzana e di Gallicano che confinano con il territorio di Fabbriche di Vergemoli, permettendo a questi di avere maggiore disponibilità con i propri mezzi per operare nelle aree di maggiore criticità di altri Comuni in accordo con il COI della Garfagnana.

A seguito dell’approvazione del presente piano ciascun ente sopra individuato, titolare di procedure specifiche di intervento sottoscrive un accordo con il soggetto beneficiario dell’attività per ufficializzare la stessa.

- 25 - Procedure di supporto

Ciascun mezzo appartenente alla Colonna Mobile Regione Toscana per l’attuazione del presente piano potrà svolgere attività di supporto, relativamente alle situazioni di protezione civile dell’evento neve, in base alle seguenti disposizioni e presupposti.

SUPPORTO MEZZI

ENTE GESTORE e LUOGO TIPO ATTIVITA’ AREA DI MEZZO ALLOCAZIONE SUPPORTATA SUPPORTO MEZZO Unimog Provincia di Lucca Spalatura neve Comuni dell’Ambito c/o Magazzino Prov.le relativo al Centro loc. canottola Intercomunale Castelnuovo G. Garfagnana Trattore con lama Comunità Montana Spalatura neve Comuni dell’Ambito Garfagnana relativo al Centro c/o COI Garfagnana Intercomunale loc. Orto Murato Garfagnana Castelnuovo G. Trattore con lama Comune di Vergemoli Spalatura neve Comuni di: c/o Gallicano Magazzino Comunale Vergemoli Vergemoli Molazzana Mezzo attrezzato con Comune di Camaiore Spalatura neve Comuni di: lama c/o Stazzema Magazzino Comunale Pescaglia Camaiore Massarosa

L’area di supporto è stata individuata d’intesa con gli enti beneficiari dell’assegnazione dei mezzi compatibilmente con l’attività d’emergenza ordinaria per lo svolgimento della quale i mezzi sono stati assegnati. Le richieste di supporto, a parità di coincidenza di ambiti territoriali, dovranno interessare prima il soggetto locale (comune o centro intercomunale individuato) e solo successivamente, nel caso in cui anche detto supporto non possa concretizzarsi, la Provincia di Lucca.

Le richieste di supporto dovranno pervenire in base alle modalità specificate nelle procedure generali. Il supporto sarà garantito per l’area sopra individuata esclusivamente nei seguenti casi:

1 – ROTTURA DI UN MEZZO DELL’ENTE CHE RICHIEDE SUPPORTO

2 – PERICOLO DI VITA PER UNA O PIU’ PERSONE

Nel primo caso l’attività di supporto è attivata a seguito della verifica dei seguenti presupposti:  Richiesta di supporto relativamente a isolamento di strutture F4 (strategiche) o F3 (frazioni);  Isolamento della struttura da più di 24 ore;  Cumulato di neve presente: o maggiore di 50 cm in zone P4 o compreso fra 40 e 50 cm in zone P3

- 26 - o compreso fra 30 e 40 cm in zona P2  Sussistenza delle possibilità di effettuare l’attività di supporto in sicurezza per il personale e i mezzi impiegati  Compatibilità delle tempistiche di supporto con l’attività di emergenza già in essere da parte del mezzo

Nel secondo caso l’unico presupposto richiesto è che il pericolo di vita sia accertato da una segnalazione del 118.

In ogni caso la tempistica e le modalità di svolgimento degli interventi in supporto ai Comuni dovranno tenere conto dell’attività di spalatura e salatura in essere sulla viabilità provinciale e regionale, che dovrà ritenersi comunque prioritaria, nell’ottica di evitare di creare ulteriori casistiche di supporto necessario per effetto del fatto che il mancato servizio di spalatura e salatura della viabilità provinciale e regionale si può tradurre nel ritardo o nell’impossibilità di effettuare il servizio sulle viabilità comunali.

- 27 - ALL.1 - SCENARI DI EVENTO VIABILITA' COMUNALE

CENTRO ELEMENTI F1 ELEMENTI F2 ELEMENTI F3 AREA A COMUNE STRADA (SOLO SE IN ZONA (case sparse (frazioni rischio ELEMENTI F4 KM RISCHIO INTERC.LE P4) rischio isolamento) isolamento) PERICOLOSITA'

1 Frazione C.I. Garfagnana Camporgiano SC Sillicano 1 case sparse P2 3,000 6 Sillicano 1 Frazione di C.I. Garfagnana Camporgiano SC Roccalberti P2 6 Roccalberti SC Camporgiano - C.I. Garfagnana Camporgiano 1 Fraz. Casatico P2 4,500 6 Casatico 1 Fraz. Vitoio e C.I. Garfagnana Camporgiano SC Vitoio Puglianella P2 6 Puglianella

C.I. Garfagnana Camporgiano SC Casciana 1 Fraz. Casciana P2 6

SC Casciana - 1 Fraz. C.I. Garfagnana Camporgiano P2 6 Cascianella Cascianella

SC Casciana - 1 Case sparse C.I. Garfagnana Camporgiano Scorticata - Corte Aia di Scorticata e P2 4 Vecchia Aia Vecchia

SC Casciana - loc. 1 Case sparse C.I. Garfagnana Camporgiano P2 4 Boscaccio Boscaccio

1 edificio 1 frazione: C.I. Garfagnana Careggine Cereggine Capoluogo comunale P3 10,240 12 Careggine 1 scuola 2 Frazioni: C.I. Garfagnana Careggine Formica-Isola Santa 1 ed. culto Porretta P4 - P3 - P2 20,000 12 Capanne 1 frazione: C.I. Garfagnana Careggine Via Nova case sparse P4 4,350 12 Vianova 1 frazione: C.I. Garfagnana Careggine Pierdiscini P4 1,408 12 Pierdiscini 1 frazione: C.I. Garfagnana Careggine Porreta P4 1,302 12 Porretta

1 frazione: C.I. Garfagnana Careggine Capanne di Sopra P3 1,176 9 Capanne di Sopra

1 frazione: C.I. Garfagnana Careggine Colli P3 1,600 9 Colli 1 frazione: C.I. Garfagnana Careggine Iapori P3 1,038 9 Iapori 1 frazione: C.I. Garfagnana Careggine Mezzana P3 1,622 9 Mezzana 1 frazione: C.I. Garfagnana Careggine Capricchia P3 2,636 9 Capricchia 1 frazione: C.I. Garfagnana Careggine Fonte Azzurrina P3 1,260 9 Fonte Azzurrina 1 frazione: C.I. Garfagnana Careggine Coste P3 8,412 9 Coste 1 frazione: C.I. Garfagnana Careggine Cerreta P3 - P2 2,500 9 Cerreta case sparse C.I. Garfagnana Careggine Orsetti P4 1,018 8 Orsetti 1 frazione: C.I. Garfagnana Careggine Vergaia P2 4,360 6 Vergaia 1 frazione: C.I. Garfagnana Castelnuovo G. Strada per Metello P3 9 Metello 1 frazione: C.I. Garfagnana Castelnuovo G. Strada per Stazzana P3 0,950 9 Stazzana Accesso Loc. 1 frazione: C.I. Garfagnana Castelnuovo G. P3 - P2 9 Porciglie Porciglie

Inceneritore – cimitero C.I. Garfagnana Castelnuovo G. 1 Inceneritore P2 8 – Bucchia - Novicchia

C.I. Garfagnana Castelnuovo G. Via Dell’Ospedale 1 Ospedale P2 0,700 8

Via della C.I. Garfagnana Castelnuovo G. 1 Ospedale P2 0,800 8 Rimembranza

C.I. Garfagnana Castelnuovo G. Via della stazione 1 Stazione FFSS P2 8

1 frazione: C.I. Garfagnana Castelnuovo G. Per Palleroso P2 2,650 6 Pallerosso 1 frazione: C.I. Garfagnana Castelnuovo G. Per Monterotondo P2 0,700 6 Monterotondo CENTRO ELEMENTI F1 ELEMENTI F2 ELEMENTI F3 AREA A COMUNE STRADA (SOLO SE IN ZONA (case sparse (frazioni rischio ELEMENTI F4 KM RISCHIO INTERC.LE P4) rischio isolamento) isolamento) PERICOLOSITA'

1 Frazione: C.I. Garfagnana Castelnuovo G. Strada per Rontano P2 0,500 6 Rontano 1 frazione: C.I. Garfagnana Castelnuovo G. Accesso Colle P2 4,200 6 Colle 1 frazione: C.I. Garfagnana Castelnuovo G. Accesso Cerretoli P2 6 Cerretoli Accesso loc. 1 frazione: C.I. Garfagnana Castelnuovo G. P2 6 Monticello Monticello 1 frazione: C.I. Garfagnana Castelnuovo G. Via della Casetta P2 6 La Valle

C.I. Garfagnana Castelnuovo G. Via delle Piane 1 frazione:e Piane P2 6

3 frazioni: SC Valbona Valbona C.I. Garfagnana Castiglione G. P2 - P3 - P4 5,500 12 Calamone Piegaietta Calamone Fraione: C.I. Garfagnana Castiglione G. SC di Arciana P4 3,700 12 Arciana 1 frazione: C.I. Garfagnana Castiglione G. SC Frazione Cerageto P3 1,150 9 Cerageto

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC delle Coste case sparse P4 1,290 8

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC di Medicina case sparse P4 2,900 8

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC di Profecchia case sparse P4 0,300 8

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC del Tendaio case sparse P4 0,560 8

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC di Cella case sparse P4 0,059 8

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC Piana tagliata case sparse P3 0,350 6

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC Priora case sparse P3 1,600 6

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC della Mossa case sparse P3 0,420 6

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC del Pizzello case sparse P3 0,930 6

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC di Collespina case sparse P3 1,557 6

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC delle Borelle case sparse P3 0,250 6

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC Casa Giuliani case sparse P3 0,350 6

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC La Bettola case sparse P3 0,550 6

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC Casa Giannotti case sparse P3 0,100 6

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC Casa Giannotti case sparse P3 0,300 6

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC del Castello case sparse P3 0,200 6

2 frazioni: C.I. Garfagnana Castiglione G. SC Isola Valbona Isola P2 5,000 6 Valbona SC Isola Cavia 1frazione: C.I. Garfagnana Castiglione G. P2 0,850 6 Munnaie Cava Mugnaie

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC di persala case sparse P3 8,500 6

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC Col di Matunaia case sparse P2 1,500 4

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC di Col de Rossi 0,300

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC le Calde 0,800

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC Casa dei Conti 2,600

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC di Pratofosco 2,660

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC la Citta 0,600

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC Faggete 0,430

C.I. Garfagnana Castiglione G. SC di Guazzella 0,550 CENTRO ELEMENTI F1 ELEMENTI F2 ELEMENTI F3 AREA A COMUNE STRADA (SOLO SE IN ZONA (case sparse (frazioni rischio ELEMENTI F4 KM RISCHIO INTERC.LE P4) rischio isolamento) isolamento) PERICOLOSITA'

5 frazioni: Vetriceto Fabbriche di Fornovolasco- 1 nucleo case C.I. Garfagnana San Pellegrinetto P2 - P3 7,000 9 Vergemoli Campolemisi sparse Gallatoio Monte Fabbriche di Campolemisi - 2 nuclei case 1 frazione: C.I. Garfagnana P2 - P3 6,000 9 Vergemoli Fabbriche di Vallico sparse Campolemisi Fabbriche di 1 frazione: C.I. Garfagnana Aleva (sterrato) P3 2,000 9 Vergemoli Aleva Fabbriche di 1 frazione: C.I. Garfagnana Vergemoli-Calomini P2 5,000 6 Vergemoli Calomini Fabbriche di Vergemoli-Grotta del 3 nuclei case C.I. Garfagnana P2 7,000 4 Vergemoli Vento sparse Fabbriche di Grotta del Vento- 2 nuclei case C.I. Garfagnana P2 2,500 4 Vergemoli Fornovolasco sparse 2 frazioni: C.I. Garfagnana Gallicano SC Verni Trassilico Verni P2 6 Trassilico

Gorfigliano- 1 persona 2 scuole C.I. Garfagnana Minucciano P2 10,000 8 Gramolazza dializzata 2 servizi sanitari

1 persona 2 scuole C.I. Garfagnana Minucciano Gorfigliano interno P2 8 dializzata 2 servizi sanitari

rifugio C.I. Garfagnana Minucciano SC Rifugio Donegani P2 - P3 - P4 8 Donegani 1 persona C.I. Garfagnana Minucciano Castagnola-Agliano P2 7,000 6 dializzata 2 frazioni: Pugliano Antognano case spasre C.I. Garfagnana Minucciano Pugliano P2 20,000 6 ecc tripala Antognano 2 frazioni: C.I. Garfagnana Minucciano Verucolette paese Canipali di Sopra P2 1,000 6 Canipali di Sotto 2 frazioni: Strada comunale per C.I. Garfagnana Molazzana Piritano di sotto P2 - P3 8,000 9 Alpe di S. Antonio Piritano di Sopra Strada comunale per 2 frazioni: C.I. Garfagnana Molazzana “Terlucchio” – Terlucchio P3 1,000 9 “Cervaia” Cervaia 3 frazioni: Strada comunale per Cornola di sopra e C.I. Garfagnana Molazzana “Cornola di Sopra” – P3 1,800 9 di sotto “Pian di Lago” Pian di Lago

Strada comunale per 2 frazioni: C.I. Garfagnana Molazzana “Cornola di Mezzo” – Cornola di Mezzo P3 1,300 9 “Focchiata” Forchiata

Strada comunale C.I. Garfagnana Molazzana Montatissimo – 1 scuola P2 4,000 8 Monteperpoli Strada comunale per il C.I. Garfagnana Molazzana case sparse P3 1,400 6 “Forcone” 2 frazioni: Strada comunale C.I. Garfagnana Molazzana Eglio P2 4,500 6 Eglio – Sassi Sassi Strada comunale per 1 frazione: C.I. Garfagnana Molazzana P2 1,000 6 “Promiana” Promiana Strada comunale per 1 frazione: C.I. Garfagnana Molazzana P2 1,500 6 “Granciglia” Granciglia Strada comunale per 1 frazione: C.I. Garfagnana Molazzana P2 0,250 6 Sassi di Sopra Sassi di Sopra Strada comunale per 1 frazione: C.I. Garfagnana Molazzana P2 0,800 6 “Scandiano” Scandiano

Strada comunale per 1 frazione: C.I. Garfagnana Molazzana P2 0,700 6 la località “Boschetto” boschetto

Strada comunale per 1 Frazione: C.I. Garfagnana Molazzana P2 1,300 6 la loc. “Pizzorno” Loc. Pizzorno

Strada comunale per C.I. Garfagnana Molazzana 4,000 Brucciano – Calomini

4 frazioni: Vichi Piazza al I Vichi-Livignano- C.I. Garfagnana Livignano 1 scuola P2 6,000 8 Serchio Borsigliana-Verniano Borsigliana Verniano CENTRO ELEMENTI F1 ELEMENTI F2 ELEMENTI F3 AREA A COMUNE STRADA (SOLO SE IN ZONA (case sparse (frazioni rischio ELEMENTI F4 KM RISCHIO INTERC.LE P4) rischio isolamento) isolamento) PERICOLOSITA'

Piazza al 1 frazione: C.I. Garfagnana Provinciale-Cogna P2 2,000 6 Serchio Cogna 3 frazioni: Piazza al Colognola-San Colognola C.I. Garfagnana P2 4,000 6 Serchio Anastasio-Petrognola san anastasio Petrognola 2 frazioni: Piazza al Nicciano-Cortia C.I. Garfagnana Cortia P2 2,000 6 Serchio Contra Contra Piazza al 1 frazione: C.I. Garfagnana San Michele P2 1,000 6 Serchio San Michele Piazza al 1 frazione: C.I. Garfagnana Colli Albareto P2 1,000 6 Serchio Campagnola 4 frazioni: La Foce SC per Foce Sturata, C.I. Garfagnana Redata P3 - P4 12 Cerasa e Rederati Sturatella Cerasa 1 frazione: C.I. Garfagnana Pieve Fosciana SC pere Sturata P4 12 Sturata 3 frazioni: Sillico C.I. Garfagnana Pieve Fosciana SC per Capraia Castello P2 - P3 9 Camporanda Capraia 3 frazioni: Pellizzata C.I. Garfagnana Pieve Fosciana SC Pellizzata - Pacino P2 6 Metatino Pacino

3 frazioni: San Romano in Caprignana- Vernasco C.I. Garfagnana P3 - P4 5,500 12 G. Orecchiella Rifugio Orecchiella Rifigio Miramonti

San Romano in 1 frazione: C.I. Garfagnana Orzaglia -Caprignana P3 0,800 9 G. Caprignana 1 frazione: San Romano in C.I. Garfagnana Caprignana-Valle Valle P2 - P3 1,600 9 G. case sparse 2 frazione: San Romano in San Romano- C.I. Garfagnana case sparse Verrucole 2 scuola P2 1,500 8 G. Verrucole Casino San Romano in 1 frazione: C.I. Garfagnana Verrucole Vibbiana P2 1,000 6 G. Vibbiana San Romano in 1 frazione: C.I. Garfagnana Vibbiana-Orzaglia case sparse P2 1,900 6 G. S.Rocco Sillano SC Giuncugnano - 2 nuclei case 1 frazioni: C.I. Garfagnana 1 disabile P3 12 Giuncugnano Argegna sparse Giuncugnano 2 frazioni: Sillano SC Magliano - C.I. Garfagnana Magliano 1 scuola P2 - P3 12 Giuncugnano Castelletto Castelletto 7 Frazioni di: Rocca Villa Sillano SC Sillano Metello Collecchio C.I. Garfagnana 3 (scuola, asl) P3 7,800 12 Giuncugnano Vicaglia Caporanda Brica Metello Vicaglia Sillano 1 frazione: C.I. Garfagnana SC Gragna P3 9 Giuncugnano Gragna Sillano 1 frazione: C.I. Garfagnana SC Villa Camporanda P3 0,800 9 Giuncugnano Camporanda Sillano SC Camporanda 1 frazione: C.I. Garfagnana P3 1,500 9 Giuncugnano Metello Metello

Sillano 1 case sparse C.I. Garfagnana SC Villa Corte P4 4,500 8 Giuncugnano Casini di Corte

Sillano 1 frazione: C.I. Garfagnana SC Capoli P2 6 Giuncugnano Capoli 1 frazione: C.I. Garfagnana Vagli di Sotto Arnetola Case sparse P3 - P4 10,000 9 Campocatino

C.I. Garfagnana Vagli di Sotto Giovetto case sparse P3 - P4 5,000 8 CENTRO ELEMENTI F1 ELEMENTI F2 ELEMENTI F3 AREA A COMUNE STRADA (SOLO SE IN ZONA (case sparse (frazioni rischio ELEMENTI F4 KM RISCHIO INTERC.LE P4) rischio isolamento) isolamento) PERICOLOSITA'

3 scuole C.I. Garfagnana Vagli di Sotto Vagli Sopra 2 centrali P2 1,000 8 telefoniche

C.I. Garfagnana Vagli di Sotto Diga-Roggio case sparse P2 - P3 6,000 6

1 frazione: C.I. Garfagnana Vagli di Sotto Vagli Sopra case sparse P2 1,000 6 Vagli di Sotto Villa 1 edificio di 2 frazioni: C.I. Garfagnana SC Corfino - Sulcina P4 4,000 12 Collemandina culto Sulcina Villa SC Callaccio 1 frazione: C.I. Garfagnana P3 4,800 9 Collemandina Sassorosso Sassorosso Villa SC Massa 1 frazione: C.I. Garfagnana P3 1,000 9 Collemandina Sassorosso SP Massa Villa 1 frazione: C.I. Garfagnana SC Pianacci P2 2,300 6 Collemandina Pianacci Villa C.I. Garfagnana SC Bosco di Villa case sparse P2 2,000 4 Collemandina 2 strutture C.I. Mediavalle strategiche Bagni di Lucca SC Montefegatesi case sparse P2 - P3 14,300 12 del Serchio 2 dializzati 1 str. Sanitaria

SC Pieve di Monti di 2 frazioni: C.I. Mediavalle 1 strutt. Bagni di Lucca Villa - Monti di Villa Pieve Monti di Villa P2 4,000 8 del Serchio Strategica Lugnano Monti di Villa

C.I. Mediavalle Bagni di Lucca SC Monticelli case sparse P3 - P4 8 del Serchio C.I. Mediavalle Bagni di Lucca SC Capanne di Sotto case sparse P3 - P4 8 del Serchio C.I. Mediavalle SC Vetteglia - 1 scuola Bagni di Lucca case sparse P2 4,300 8 del Serchio S.Cassiano 1 str. Sanitaria C.I. Mediavalle SC Lucchio - Colle 1 strutt. Bagni di Lucca case sparse P2 8,500 8 del Serchio della Croce Strategica C.I. Mediavalle SC Casabasciana - Bagni di Lucca case sparse 1 dializzato P2 2,000 6 del Serchio S.Lorenzo C.I. Mediavalle Bagni di Lucca SC Vico Pancellorum 1 dializzato P2 6,000 6 del Serchio C.I. Mediavalle 1 frazione: Bagni di Lucca SC Brandeglio P2 2,000 6 del Serchio Brandeglio C.I. Mediavalle SC Casabasciana - 1 frazione: Bagni di Lucca P2 6,000 6 del Serchio Crasciana Crasciana C.I. Mediavalle 1 frazione: Bagni di Lucca SC Casoli P2 0,500 6 del Serchio Casoli C.I. Mediavalle 1 frazione: Bagni di Lucca SC lucchio P2 2,000 6 del Serchio Lucchio C.I. Mediavalle 1 frazione: Bagni di Lucca SC Pieve di Contorni P2 2,000 6 del Serchio Pieve di Contorni C.I. Mediavalle SC Pieve di Monti di case sparse la Bagni di Lucca P2 4 del Serchio Villa - Costa costa C.I. Mediavalle SC Lugnano - Monti di case sparse Bagni di Lucca P2 4 del Serchio Villa Monti di Villa

C.I. Mediavalle SC Longoio Mobbiano 1 frazione: Bagni di Lucca case sparse P2 5,400 4 del Serchio - Madonna della Serra Longoio

C.I. Mediavalle SC Casciana - Santo Bagni di Lucca case sparse P2 4,000 4 del Serchio alla Villa C.I. Mediavalle SC Casoli - Lago di Bagni di Lucca case sparse P2 2,000 4 del Serchio sopra

15 località: Piastra Piangrande Bontempa P. della Croce Renaiolo Lezza del Prete Casoio C.I. Mediavalle Barga SC del Saltello case sparse Bebbio P3 - P4 12 del Serchio La Napula Bargecchia Lunghi Pegnana Marchetti Trombone Campitelli Candelabro CENTRO ELEMENTI F1 ELEMENTI F2 ELEMENTI F3 AREA A COMUNE STRADA (SOLO SE IN ZONA (case sparse (frazioni rischio ELEMENTI F4 KM RISCHIO INTERC.LE P4) rischio isolamento) isolamento) PERICOLOSITA'

2 frazione: C.I. Mediavalle Barga SC Renaio Renaio P4 12 del Serchio Rocchetta 3 località: C.I. Mediavalle Vagliana Barga SC Martino - Renaio P2 - P3 9 del Serchio Roncacci Cappinecchio 5 località: Gasparetti C.I. Mediavalle SC Ponte di Fornioni Barga P2 6 del Serchio Catagnana - Gemina Lezza Merlizzacchio Gemina 7 località: Martino Giovanandrea C.I. Mediavalle SC P. delle Montate - Al Cengio Barga P2 6 del Serchio Martino Al Grotto Pianciabatta Valpozza Grotte C.I. Mediavalle SC Gemigna - 1 località: Barga P2 6 del Serchio Angeletti Angeletti Trina C.I. Mediavalle SC Tiglio basso - Barga Fraia P2 6 del Serchio Confine Grifoglia C.I. Mediavalle Borgo a SP loc. Lavacchielli Case sparse P3 6 del Serchio Mozzano C.I. Mediavalle Borgo a SC San Romano - 1 frazione: case sparse P2 4,000 6 del Serchio Mozzano Motrone Cune C.I. Mediavalle 1 frazione: Coreglia A. SC Diaccianello P3 9 del Serchio Diaccianello C.I. Mediavalle Coreglia A. SC per Toia case sparse P3 - P4 8 del Serchio C.I. Mediavalle SC per corte case sparse Coreglia A. P3 6 del Serchio Giovannetti Giovannetti C.I. Mediavalle Coreglia A. SC per Molinetto case sparse P3 6 del Serchio C.I. Mediavalle SC Pianellina - Coreglia A. case sparse P2 4 del Serchio Campo Cavoli CENTRO ELEMENTI F1 ELEMENTI F2 ELEMENTI F3 AREA A COMUNE STRADA (SOLO SE IN ZONA (case sparse (frazioni rischio ELEMENTI F4 KM RISCHIO INTERC.LE P4) rischio isolamento) isolamento) PERICOLOSITA'

C.I. Mediavalle Pescaglia SC. Loc. Groppa Loc. Groppa P3 9 del Serchio C.I. Mediavalle Pescaglia SC Loc. Rianchiani Loc. Rianchiani P3 9 del Serchio C.I. Mediavalle Pescaglia SC Loc. Ritrogoli Loc. Ritrogoli P3 9 del Serchio C.I. Mediavalle Pescaglia SC Loc. Nampis Loc. Nampis P3 9 del Serchio C.I. Mediavalle Pescaglia SC loc. Riccioni loc. Riccioni P3 9 del Serchio C.I. Mediavalle Pescaglia SC loc. Foce di Gello loc. Foce di Gello P3 9 del Serchio C.I. Mediavalle Pescaglia SC loc. luco loc. luco P3 9 del Serchio C.I. Mediavalle Pescaglia SC loc. Pastinaticcio loc. Pastinaticcio P2 6 del Serchio C.I. Mediavalle Pescaglia SC loc. Pianacce loc. Pianacce P2 6 del Serchio C.I. Mediavalle Pescaglia SC loc. Casaccia oc. Casaccia P2 6 del Serchio 2 frazioni: C.I. Montecarlo Villa Basilica SCBiecina - Pizzorne case sparse Pariana P2 - P3 9 Villa Basilica Pizzorne 2 frazioni: C.I. Montecarlo SC Villa Basilica - Villa Basilica loc. Duomo P2 - P3 9 Villa Basilica Pizzorne Pariana SC San iacopo - C.I. Versilia Camaiore case sparse P2 - P3 6 Stradone SC Metato - Alpe di C.I. Versilia Camaiore case sparse P2 - P3 6 Cima

C.I. Versilia Camaiore SC case sparse lencia case sparse P2 - P3 6

SC Casoli - Luciana di C.I. Versilia Camaiore case sparse P2 4 Sopra SC Casoli - Bollugno - C.I. Versilia Camaiore case sparse P2 4 Granaioli 1 frazione: C.I. Versilia Massarosa SC Gualdo P2 6 Gualdo 1 frazione: C.I. Versilia Massarosa SC Montigiano P2 6 Montigiano 1 frazione: C.I. Versilia Massarosa SC Campignano P2 6 Campignano 1 frazione: C.I. Versilia Seravezza SC Basati 1 scuola P2 8 Basati

SC Giustagnana - 1 frazione: 1 scuola C.I. Versilia Seravezza P2 8 Azzano Azzano 1 str. Strategica

1 frazione: C.I. Versilia Seravezza SC Cerreta S.Nicola P2 6 Cerreta S.Nicola 1 frazione: C.I. Versilia Stazzema SC Palagnana P3 9 Palagnana 1 frazione: C.I. Versilia Stazzema SC Terrinca 1 scuola P2 8 Terrinca 1 frazione: C.I. Versilia Stazzema SC Levigliani 1 scuola P2 8 Levigliani 1 frazione: SC S.Anna di C.I. Versilia Stazzema S.Anna si P2 6 Stazzema Stazzema 1 frazione: C.I. Versilia Stazzema SC Farnocchia P2 6 Farnocchia 1 frazione: C.I. Versilia Stazzema SC Pomezzana P2 6 Pomezzana 1 frazione: C.I. Versilia Stazzema SC Pruno P2 6 Pruno CENTRO ELEMENTI F1 ELEMENTI F2 ELEMENTI F3 AREA A COMUNE STRADA (SOLO SE IN ZONA (case sparse (frazioni rischio ELEMENTI F4 KM RISCHIO INTERC.LE P4) rischio isolamento) isolamento) PERICOLOSITA'

1 frazione: C.I. Versilia Stazzema SC Volegno P2 6 Volegno 1 frazione: C.I. Versilia Stazzema SC Cardoso P2 6 Cardoso C.I. Versilia Stazzema SC Loc. La Fossa case sparse P2 4 2 frazioni: Metra-Carpinelli- Garfagnana Minucciano Argegna P2 - P3 - P4 6,000 12 Argegna-Albiano Metra Nessuno Capannori SC Monte Cascetto case sparse P3 6 SC Petrognano - Nessuno Capannori case sparse P2 - P3 6 Campo grande

Nessuno Capannori SC Matraia - Pizzorne case sparse P3 6

Nessuno Capannori SC loc. Ruota loc. Ruota P2 6 Nessuno Capannori SC Colle di calci case sparse P2 4 Nessuno Capannori SC Matraia case sparse P2 4

1 frazione: Nessuno Lucca SC Piazza di Brancoli P2 6 Piazza di Brancoli

1 frazione: Nessuno Lucca SC Ombreggio Deccio case sparse P2 6 Ombreggio 1 frazione: Nessuno Lucca SC Pieve di Brancoli P2 6 Pieve di Brancoli 1 frazione: Nessuno Lucca SC per loc. Sorbo P2 6 loc. Sorbo 1 frazione: Nessuno Lucca SC per le Querce P2 6 le Querce 1 frazione: Nessuno Lucca SC loc. Montecatino P2 6 loc. Montecatino 1 frazione: Nessuno Lucca SC per Piazzano P2 6 Piazzano 1 frazione: Nessuno Lucca SC per Stabbiano P2 6 Stabbiano 1 frazione: Nessuno Lucca SC per Chiatri P2 6 Chiatri Servizio Difesa del suolo, Manutenzione e Patrimonio - Ufficio Viabilità

PLANIMETRIA GENERALE DEL TERRITORIO PROVINCIALE CON INDICAZIONE DELLA Ordinanza relativa all'VoIbABbIlLiIgTAo' SdTiA cTiArLcEo, lRaEzGiIoOnNeA,L Es uE lPleRO vViIaNbCIiAliLtEà. provinciali e regionali del territorio della Provincia di Lucca, con veicoli dotati di mezzi antisdrucciolevoli a bordo o muniti di pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio. ALLEGATO N.1

STRADE PROVINCIALI 12 di Pradarena 12,811 Km 3 Lucchese Romana 13,247 Km 14 di Sillano 6,718 Km 4 Mammianese 4,783 Km 16 di San Romano in G. 13,200 Km 6 Traversa Valdinievole 4,001 Km 22 delle Forbici 5,322 Km 15 Bientinese 1,825 Km 47 di Canottola 4,971 Km 17 del Valico 1,061 Km 48 di e Corfino 7,648 Km 23 Romana 7,287 Km 49 di Careggine 6,886 Km 26 di Sottomonte 7,019 Km 50 di Vagli 8,428 Km 27 della Madonnina 2,744 Km 51 di Minucciano 10,661 Km 29 di Marlia 6,074 Km 52 di Magliano 2,358 Km 30 dei Galgani 0.909 Km 54 di Pontardeto - Pieve Fosciana 1,467 Km 31 di Montecarlo 9,053 Km 59 di Minucciano - Pieve S.Lorenzo 6,339 Km 33 Montecarlo - San Salvatore 2,212 Km 64 di Ugliancaldo 1,505 Km 35 di Villa Basilica 3,959 Km 66 S.Rmano - Camporgiano 1,703 Km 36 dei Biagioni 2,824 Km 2 67 Magliano - Ponteccio - Dalli - Sillano 10,897 Km 53 di Bonifica del Tiglio 0,442 Km

7 1 19,214 Km 6 69 Castelnuovo - Colle - Careggine 14,537 Km 55 di Boveglio

P P 71 di S.Pellegrino in Alpe 10,781 Km 61 Luchese Romana: Variante di 6,120 Km

S S 72 del Passo delle Radici 30,724 Km 65 della Galeotta 0,918 Km 2 Lodovica 17,710 Km 74 del Frizzone 7 di Barga 10,250 Km 1 Francigena 32,018 Km 11 del Saltello 8,542 Km 5 di Montramito 3,674 Km 52 8 di Vallecchia 3,130 Km P 13 di Valdarni 14,500 Km S (da Castelnuovo Garfagnana al ponte del Balzello) 9 di Marina 12,923 Km S 18 Ponte a Serraglio - Fornoli 2,711 Km 10 di Arni 15,128 Km P 19 del Ponte dele Catene 0,168 Km 13 di Valdarni 6,678 Km (dal ponte del Balzello al Passo del Vestito) 1 20 Calavorno - Campia 13,289 Km 4 21 del Ponte di Calavorno 0,086 Km 24 di S.Alessio 5,561 Km 32 di Pescaglia 11,699 Km 25 del Morianese 6,408 Km S 34 dei Canipaletti P 59 37 di Fabbriche di Vallico 7,529 Km 7,108 Km 38 di 7,459 Km 42 di Stazzema 5,426 Km 39 di Vergemoli 7,407 Km 45 del Polverificio 2,152 Km 40 Gallicano - Mologno 1,665 Km 68 di Marina: 1,368 Km 41 di Molazzana 4,504 Km Variante di Querceta 43 di Monteperpoli 7,252 Km 70 Emilia 1,218 Km S 44 di Cantèo 0,663 Km P S 46 di Fosciandora 4,271 Km STRADE REGIONALI P 6 4 12 dell'Abetone e del Brennero 56 di Valfegana 26,839 Km 3,489 Km 6 8 7 SP 64 57 della Passerella di Ponte all'Ania 0,576 Km 435 Lucchese 10,800 Km 2 SP 51 P 58 della Passerella di Bolognana 1,372 Km 439 Sarzanese - Valdera 27,297+12,763 Km S 60 Pescaglia - Pascoso 6,367 Km 445 della Garfagnana 56,100 Km

1 7

P

S

7

4

9

4 P

S P S

S P 1 S 6 P 0 5 4 P 6 S S

P

6

9

3 7 4 P S P S P 1 S 1 S P 4 1 S 13 P P S 39 2 SP 0

S 8 P 3

5 P 6 8 5 S

7 P

5 S

P

S

0 7 1 3 P P 18 S S SP

SP 9 S SP P 5 4 5 2

45 P S S P S P 6 0 7 0 2 2 3 P P S S

5

3

P

S

1

P S

4 3 P S

S P

2 S 5 5 P P 2 S 9

SP S 24 P

3 3 0 SP 3

S

P 8 23 1 SP 7 3 6 2 2 2 P P S S P P S 6 S 1 S P 4 3 P S SP 36

5 6

6 26 P SP SP P 0 S S P S 3 Legenda

Tratti SP con obbligo catene MONTATE in caso di innevamento

Tratti SP e SR con obbligo pneumatici invernali o catene A BORDO dal 15 novembre al 15 aprile

Tratti SP e SR con obbligo pneumatici invernali o catene SP 53 A BORDO in caso di precipitazioni nevose

Quota s.l.m.

< 200m > 200m

Limiti amministrativi comunali 0 1,25 2,5 5 7,5 10 Kilometers Legenda Amministrazione Provinciale di Lucca 1:60.000 VIABILITA' ZONE PIANO NEVE E GELO Dipartimento Pianificazione Territoriale e Infrastrutture TIPOLOGIA FASCIA ALTIMETRICA Servizio Tecnico e Polizia Provinciale Autostrada < 200 m slm Viabilità statale 200 - 500 m slm Viabilità regionale 500 - 800 m slm Viabilità provinciale 800 - 1.000 m slm · PIANO PROVINCIALE RISCHIO NEVE E GELO > 1.000 m slm Allegato 3 - Cartografia zone piano neve e gelo 7.700 3.850 0 7.700 Meters

COMANO

M. ASINARA

M. ISCHIA M. SASSI BIANCHI M. SCALOCCHI M. SILLANO LE PORRAIE

M. DI SORAGGIO

M. RAVAIANDA FIVIZZANO

M. SPASINA M. MEZZANO S M. CASTELLINA P

1 2 Capanne di Sillano M. TONDO

M. BRUCINA M. MAGGIONE M.PRUNESE M. POSOLA M.PRATO

M. ROMICAIA

Camporanda

Dalli Sotto CIMA CERVIA M. VECCHIO SERRA DELLA SPESSA M. TRE POTENZE GLI SCALONI Dalli Sopra Villa Soraggio M. CELLA

M. GIOVARELLO

7 6

Ponteccio

M. BOCCA DI SCALA P M. MESCOSA S M. LE FORBICI CIMA LA NUDA

SILLANO ALPICELLA DELLE RADICI

M. CUCU' M. GRULA

Magliano M. DI GOGNA LA SERRA DI CORFINO Casone di Profecchia Cogna M. ROCCHETTA M. IL MONTALE Borsigliana M. FRIGNONE GIUNCUGNANO M. ORECCHIELLA ALPE DI SASSOROSSO M. ARGEGNA

Metra Varliano Orecchiella M. ALTO Pugliano Livignano PANIA DI CORFINO M. AQUILARO Sant'Anastasio CIMA LA FRATTA CASOLA IN LUNIGIANA Antognano ALPE S.PELLEGRINO

Capoli

4

1

CIMETTA Sermezzana Colognola

P

Pieve San Lorenzo S Caprignana IL MONTE M. LUPACINO Gragnana Orzaglia Valbona S M. CASTRI S R 4 Vibbiana Sassorosso M. SPICCHIO P 4 5 Corfino CIMA LA FOCE 5 San Michele M. PISONE 9 M. DI DEBBIA San Donnino Nicciano Verrucole M. TIGNOSO S M. BITOLLO CIMA CORNIGLIA P

Petrognano 4 M. ALBANO M. FABIANO M. AI COLLETTI 8 16 Canigiano Isola 51 SP SP Naggio SAN ROMANO IN GARF. MINUCCIANO Magnano Agliano Cerageto BASSA DEL SALTELLO Casciana 4 Pianacci M. VERRUCCHIELLA 6 M. LAGO P Cascianella S M. AL CASTELLO Verrucolette M. VIBBIO Sillicagnana Gramolazzo 1 PIZZO GUFONILE M. PILASTRO M. VENTI 7

M. MERLO M. ROCCHETTA P M.ROMECCHIO Chiozza S Casatico VILLA COLLEMANDINA M. DEL GROTTONE CAMPORGIANO Sambuca M. CASTELLARE M. CUCCURUZZOLO CIME DI ROMECCHIO M. PIGOLI AL MONTE Vitoio M. CASTRI M. CAPRIOLA Mozzanella CASTIGLIONE G. Villetta BASSA DI STERPI M. CASATICO Poggio M. CRECCHIA M. CALAMAIO M. TRABUCCHI M. NUDA M. FORCONI CIMA DELL'OMO Gorfigliano Roccalberti M. UMBRIANA Campori M. PIASTRA M. ALTARE M. FORBICE Roggio M. DELTISTA

7 PIZZO D'UCCELLO Puglianella Pian di Cerreto M. PIZZA M. MIRANDOLA 50 4 M. MAESTA' DEL SASSO P FIVIZZANO Rifugio Donegani S M. FRINO CIMA REGOLAIA Filicaia P M. GIOVO

S ABETONE M. PISANINO Pontecosi Sillico CIMA DI VETRICIA S

M. TONTORONE P PIEVE FOSCIANA M. QUARIO M. GROTTA ROSSA M. TIZZARO M. SPECCHIONE M. ROGGIO 4 M. CORONA 9 2 M. CASTELLINA 7 M. ALTARETTO I MONTI M. PRATACCIO M. TOMBACCO M. PRATI Gragnanella PIZZO MAGGIORE P Bargecchia M. FEMMINA MORTA S M. MAESTA' DEI QUERCIOLI S PIZZO ALTARE Sillicano R La Villa ALPE TRE POTENZE CUTIGLIANO CAREGGINE M. GRONDILICE Antisciana 4 Ceserana M. CAVALLO 4 FOSCIANDORA M. RONDINAIO M. CONTRARIO 5 Vagli di Sopra Migliana Lupinaia M. LAME M. ROCCANDAGIA CIMA DI SALAIOLA POGGIONE Palleroso M. DELLA STELLA Cerretoli M. FACCHINO FOCE DI CAMPOLINO M. TESA VAGLI DI SOTTO S PIZZO ALPESTRE M. VOLSCI M. UCCELLIERA POGGIO ALLE PORCHE P Renaio M. COMPASQUA M. DELLA TESA FOCETTA DELL'UCCELLIERA Riana M. ROBBIE M. ALFONSO M. TAMBURA 6 CASTELNUOVO GARFAGNANA

9 Stazzana 3 Santa Lucia CIMA DI BARBAZZINA Torrite 1 COL DI PENNA M. GROTTONE M. TORRE SP S CIMA DI TOIA M. MAESTA' DELLA FORMICA P 4 Perpoli SOLCO ROVINOSO M. UCCELLIERA M. FOCOLETTA M. PALLERINA 3 Treppignana POGGIO SENTINELLA M. SALTOIO M. SALONIANA Fiattone Sommocolonia M. RENAIOLO FOCE DELLA RAFANELLA Rontano Ponte di Campia POGGIO DEGLI AGLI M. CIUTELLA M. SAN QUIRICO CIMA DELL' ALPICELLO M. UCCELLIERA Ciocco M. LA CIMA CIMA ZOCCORONE CARRARA M. SELLA M. CROCE Albiano M. TORRIONE M. CALIGI M. VANO M. PIANACCIA Sassi Castelvecchio Pascoli M. CASTELLACCIO SP 11 M. MONTANAIE SAN MARCELLO PISTOIESE M. MOSCA M. TORRE Montaltissimo Cascio M. FERCHIA

M. GROTTI Eglio San Pietro in Campo M. SUMBRA M. D'ANIMA M. MACINA M. TERRAROSSA M. CIMO M. FIOCCA M. AQUILAIA POMONTE BALZONERO CIMA FOCCHIAIA BARGA POGGIO L`OMO MOLAZZANA M. MUSTIOSO Capanne di Careggine S M. DI LIMANO M. ALTO P Mologno SCHIENALE DELL'ASINO 41 COREGLIA ANT.LLI

Isola Santa Brucciano 40 MONTEFEGATESI GALLICANO SP M. ROVAIO M. GROTTOROTONDO M. FAETO MASSA ZUCCO PELATO M. DI GESU' M. GROMIGNANO M. PELATO M. CORONATO Loppia Tereglio CIMA ACERA Calomini 39 Vico Pancellorum CIMA DI GUFONAGLIA P Sant'Anna PITEGLIO S M. PRATO FIORITO M. MONTALE M. DELLA MADONNA M PIGLIONICO Gromignana PIAN DI LUCO Limano 7 M. FREDDONE VERGEMOLI Filecchio M. ALTISSIMO M. DEI RONCHI Verni P S 8 Fornaci di Barga Ponte Maggio M. DELLE TAVOLE 3 Lucignana

M. GROTTA BIANCA M. CAMPANILI P S M. SALIGONI M. CASTRO Cocciglia San Cassiano PANIA SECCA Trassilico Ponte all'Ania Palleggio Casoli M. FOCORACCIA 0 PIZZO DELLE SAETTE Bolognana Scesta Lucchio 1 RETRO CORCHIA M. UOMO MORTO P Piano di Coreglia Vitiana Monti di Villa BALZO ROTONDO S GUGLIE DEL CORCHIA Astracaccio M. CORCHIA OVEST M. CORCHIA PANIA DELLA CROCE M. GRAGNO M. MEMORIANTE M. CARCHIO Ghivizzano M. CALVARIO San Gemignano Rifugio del Freo Turrite Cava M. S.PANTALEONE M. PALODINA M. ROTONDO M. ALBANO 6 S PENNA DI LUCCHIO Fornovolasco R 5 Cardoso 44 P M. PENNA 5 M. PEDEGNANA S Fabbr.di Casabasciana Calavorno M. PELLICHIORE M. ELICE Carraia M. LISCHETA San Pellegrinetto SP Casabasciana Levigliani 20 Granaiola Azzano Vallico di Sopra San Romano M. FOLGORITO M. FOGGETTA M. CAVALLO Terrinca M. BICOCCA 7 3 Bagni Caldi M. CERRETELLA M. FORATO P Gioviano M. DI VALLICO S S 8 Colle PENNA ROSSA R 1 Motrone SP Crasciana Pruno 4 M. ROTONDO M. ALTO 4 MONTICELLO MONTIGNOSO Fabbiano Pian della Rocca 5 M. CASTELLACCIO Cardoso M. CROCE M. BOTRI M. LUGLIANO Retignano Volegno Campolemisi Brandeglio Gragliana Fornoli Chifenti Giustagnana Minazzana Benabbio CIMA CARICI Chifenti Lugliano

M. DEI FRATI Ruosina M. AGLIALE Pontestazzemese M. PROCINTO Sant'Anna M. CANALA Cerreta Sant'Antonio Palagnana FABBRICHE DI VALLICO S M. NONA MONTICELLO P STAZZEMA 4 SERAVEZZA M. PORAGLIO 2 2 Oneta M. BALDORIA M. ROSSO M. BARGIGLIO M. VENTOSO P Cune M. BATTIFOLLE M. COSTA S Pascoso Pomezzana A M. MATANNA Colognora 1 2 9 Vallecchia PIZZI DELBOTTINO S M. CACIARLI P M. ORNATO P M. CUCULIERA Corsagna 5 S Farnocchia 6 4 M. LIETO CIMA LA FREDDA 0 M. BOTRONACCIO SP Querceta M. DELL'ERTA 8 M. ANCHIANA Dezza 6 Sant'Anna M. DI CROCE P S M. PIGLIONE NORD S S Villa a Roggio MARLIANA SP M. DELL'ASINO 1 32 Anchiano Colognora 9 M. CUCCO P Capriglia M. GEGOLI Gello Boveglio Vittoria Apuana S Celle dei Puccini M. BACCI M. GABBERI M. PIGLIONE SUD 2 M. ARSICCIO 1 PESCAGLIA 2 M. DEL MARCHIO Casoli P S Capezzano S Diecimo S M. CATINO M. AUTO M. DEI LANDI M. DELLA CIMA Pracando M. COLEGNO M. ALLE PIANE M. CIURLAGLIA M. CASTIGLIONE ValdicastelloCulla M. PENNA PESCIA 5 M. MORAGLIO M. GALLIONE Lombrici Convalle 5 Greppolungo M. REGOLI M. DI PRANA M. DELLA CUPOLA Partgliano P Fondagno M. BARBONA S M. CASTRESE Pariana Vado M. TORRETTA M. BOCCO M. ALBERETA Monteggiori Montebello M. PRETI Piazza di Brancoli Gallena M. RIGLIONE M. PESCAGLINO M. CONSERVA Valdottavo TempagnanodiDiecimo M. DI ROSE M. GROMIGNO Fiano Ombreglio 1 Santa Lucia Vetriano M. CROCEFISSO S M. TELEGRAFO CAMAIORE P Piaggione S Loppeglia 2 Sant'Ilario S M. ACUTO Deccio M. VALLIMONA M. PRUNO S M. DELL'ELTO Botticino Fiumetto R Domazzano M. PIETRA PERTUSA

4 M. SPRANGA M. POZZORI S 3 M. CAPANNACCIA M. MAGGINE 9 Vinchiana VILLA BASILICA P M. BALERO 3 M. DEL MANSI Torcigliano 5 M. RONDINAIO M. CASTELLACCIO Capezzano Pianore Torcigliano Fibbiano M. FORMICOSO Vinchiana Tonfano M. MONETA Pedona MASSA E COZZILE Nocchi Aquilea Marignana Gombitelli M. SCARPIGLIONE Sesto di Moriano Monsagrati S M. D'ORO Santa Maria Albiano P M. QUERCIA DEL PAPA A Pontemazzoli 2 1 M. CUCCO Matraia Valgiano 2 M. GALLILLORI S Orbicciano Mastiano Ponte a Moriano M. VIGNA S Torre Le Focette 1 Corsanico Montemagno San Martino in Freddana 1 Migliano P S San Pietro a Marcigliano M. CATINO San Pancrazio S S Piano di Mommio S Petrognano R M. METO Bargecchia 1 1 P 2 4 S Sant'Andrea in Caprile 3 Valpromaro Saltocchio San Gennaro 9 S S Tofori Gualdo S.Concordiodi Moriano Segromigno in Monte 1 Marlia S San Michele di Moriano BUGGIANO S M. CASTELLACCIO 4 Piazzano Arsina Lido di Camaiore 3 1 P UZZANO S San Lorenzo di Moriano Stiava M. GHILARDONA San Quirico di Moriano Piaggiori Pieve Santo Stefano S SS 1 San Colombano M. GULFA Fibbialla Mutigliano P Santa Caterina Lappato Pieve a Elici Rimortoli

Montramito 2

5 Gragnano MONTICELLO 5 S P Stabbiano P S M. MORELLO San Pietro a Vico 2 M. DI SALA 9

San Cassiano a Vico Lammari Segromigno in PianoCamigliano MASSAROSA le Pianacce M. DEL CASTELLACCIOM. DI SALA M. SAN JACOPO San Martino in Colle Chiatri M. PELARA Carignano COLLE VALENZANA Sant'Alessio M. DI CROCE Borgonovo M. DEI FRATI 4 M. BATORE M. DI CHIATRI P 2 1 Zone Bozzano S Monte San Quirico P S A San Macario in Piano S S P M. COMUNALE P 1 3 2 Picciorana 435 3 R 0 Quiesa S. Vito S Lunata 3 Maggiano Ponte San Pietro 3 Rughi P 1 S Nave S 3 P San Salvatore 6 P S 7 1 M. CASTELLACCIO Santa Maria a Colle 2 M. PANAIOLA A S. Anna 1 PONTE BUGGIANESE 1 LUCCA S P M. AI COMUNALI / P 2 CHIESINA UZZANESE 12 3 S Antraccoli SP 23 CAPANNORI 3 PORCARI Marginone P 2

7 S S Montuolo Tassignano Massaciuccoli 2 Paganico P

S Santa Margherita P Fagnano 7 6 1 A Nozzano P 1 2 4 Turchetto 1 1 San Donato 1 S A 2 R Balbano S Meati Sorbano del Vescovo M. NIQUILA Toringo M. COCCO Cerasomma A11

Torre del Lago Puccini Parezzana Carraia S 4 S M. ALLA GORETTA Badia Pozzeveri P Pontetetto 3 P S S Vicopelago 1 M. BOZZI M. ORMA Verciano Colognora SP 36 M. DEL PINO M.TRISTO

M. PIANONE Spianate San Michele in Escheto Massa Pisana 5 5 1 6 6 M. ROMAGNA Guamo P P P S 26 S S M. LE CROCI Badia Cantignano SP Massa Macinaia M. DEI VENTI AL MONTE San Ginese di Compito S. Leonardo in Treponzio

M. PIANELLO San Lorenzo a Vaccoli M. PENNA 2 M. CASTELLACCIO DI VORNO S 1 San Giusto di Compito P M. PIANELLO S Chimenti 3 S COLLE DI DREON S R VECCHIANO M. ASPRO 4 M. COTROZZI M. VIGNALE Vorno 3 AL PIZZO MONTECUCCOLI M. CASTELLACCIO 9 FUCECCHIO M. COCCO M. VALLONI M. CUPOLA M. DEI TOVANI M. GALLICO Pieve di Compito Santa Maria del Giudice M. ZANO Sant'Andrea di Compito M. COMUNALE M. DELLA FONTANA

M. DI CANALI

M. FORMICOSA M. CASTELLO M. DELLA CONSERVA M. SAN GIULIANO M. LE CORNA Colle di Compito M. DEL CARRARA M. TRABARDATICA CASTELFRANCO DI SOTTO 12 Castelvecchio SS M. PIAN DELLA CONSERV CIMA SASSABODDA Ruota SPUNTONE DI SANT'ALLAGO SANTA CROCE SULL'ARNO M. LE POLLE

SAN GIULIANO TERME M. FAETA M. CASCETTO

M. SERRA

BIENTINA

CALCI

BUTI

SANTA MARIA A MONTE

SANTA CROCE SULL'ARNO

PISA