anno 29 / numero 165 gennaio - marzo 2018

Edito dall’Associazione XXX Ottobre - , Sezione Club Alpino Italiano, fondata nel 1918 Distribuito gratuitamente ai soci e alle Sezioni del C.A.I. - Prezzo al pubblico € 1,00 “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB TS” In copertina Bianca Di Beaco Il maestoso Mittagskogel non c’è più... numero 165 Sommario gennaio - marzo 2018 è andata avanti editore: Sezione XXX Ottobre 3 Club Alpino Italiano Venerdì 2 febbraio, Editoriale alla sera, Bianca 34125 Trieste è mancata. Una via Battisti 22 vita spesa per il 4 - 16 tel. 040 635500 bene, la bellezza, Le Relazioni fax 040 363982 intensamente vissuta www.caixxxottobre.it con una sensibilità [email protected] esagerata, al servizio 17 degli altri, uomini, Memorial direttore responsabile: animali o piante tutti Bruno Crepaz 2018 Roberto Fonda con pari dignità e con comitato di redazione: un tale impegno sino a Giorgio Godina sacrificare la sua stessa 18 - 19 Claudio Mitri salute. Un’anima Programma escursioni buona che merita la Umberto Pellarini Cosoli nostra riconoscenza e Gabriella Pison ricordo. La ragazzina 20 - 22 Elio Polli che era partita da Precapodanno a Fusine Tullio Ranni sola per esplorare la Maria Assunta Renna lontana montagna Sara Segantin non c’è più. Colei che 23 Vilma Todero aveva raccolto in pessime Al Rifugio Carestiato Giuliana Tonut condizioni il suo ultimo il convegno compagno di cordata... hanno collaborato: un gattino, sì proprio Giampaolo Covelli un gattino – lo aveva 24 - 26 Dario Gasparo chiamato Poldino – con L’impluvio di Draga Marco Milani il quale trascorreva ore Sant’Elia Maurizio Toscano alla finestra spalancata, fianco a fianco: “... E per le fotografie: cominciava il viaggio dei 27 Archivio XXX Ottobre nostri sogni. Il mondo visto Giorgio Brunner Dario Gasparo dalla finestra è ciò che di e la montagna Giorgio Godina più ricco si possa immaginare. Umberto Pellarini Cosoli Niente più distrae dalla sostanza Vilma Todero del pensiero e del sentimento. 28 Roberto Valenti Poldino ed io stavamo così. Affacciati Vita nelle terre sui nostri mondi...”. Così scriveva disegni e vignette: abbandonate in un articolo di qualche anno fa, Geo (compreso quello annunciandomi al telefono che si trattava del Centenario) del suo ultimo “inconsueto” compagno di 29 cordata. Era in realtà una delle sue tante perle progetto grafico: Rose d’inverno letterarie di grande sensibilità ed umanità. Alessia Degano 31° corso A1 Roberto Fonda Un modo non soltanto di comunicare, ma soprattutto di aprirsi con una potenza impaginazione e stampa: di espressione straripante, capace di 30 Art Group Graphics, Trieste scuotere, penetrare, rapire ed avvincere Da vent’anni a Timau anche il più insensibile degli animi. per Sandro e Andrea Autorizzazione Tribunale Il gagliardetto della XXX di Trieste n. 776 del 22/2/90 Ecco, sapeva parlare, descrivere amore e Spedizione in abbonamento bellezza nel senso pieno, inebriante. Non era in Patagonia postale 45% una storia a lieto fine, ma era pura poesia. Cara Bianca, come potremmo dimenticarti? 31 ASSOCIATO ALL’USPI Impossibile, la tua per noi è un’impronta incancellabile. Avviso di convocazione UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Toberro Assemblea 2018 Editoriale

È trascorso già un anno dalla scomparsa di Spiro Dalla Porta Xydias che la Trenta Ottobre ha voluto onorare anche con un inserto monografico allegato ad Alpinismo triestino N. 160 (marzo – aprile 2018). L’inserto si concludeva, in terza di copertina con una “postfazione”... Il chiodo è saldo entrambi i Sodalizi, per cercare il tempo è bello di colmare “quell’assenza” che già si faceva sentire. Non a la corda tiene caso questo avviene proprio e la cordata è buona nel 2018, anno del Centenario Forza saliamo ancora della XXX, nel quale si concentrano molte attività, tutti insieme ce la faremo! non solo istituzionali come Questa semplice espressione, l’onore e onere di ospitare a volutamente evocativa di una Trieste l’Assemblea Nazionale situazione tipica in montagna dei delegati CAI (26 e 27 quando si vuole intraprendere maggio 2018), ma molte altre con entusiasmo una via di salita, celebrative dell’importante diventa la metafora del nostro traguardo. Siamo peraltro futuro “cammino culturale”. in fiduciosa attesa della graduatoria del bando della Infatti già da tempo, soprattutto Regione Venezia Giulia per chi era più vicino a Spiro (Assessorato Cultura), inerente nella sua lunga e ciò non di la “divulgazione della cultura meno feconda vecchiaia, era umanistica”, al quale abbiamo ben presente la percezione di partecipato con entusiasmo, quanto sarebbe mancato il suo consci del ruolo della nostra carismatico apporto culturale Commissione opere culturali, e soprattutto cosa si poteva ben supportati da partner (doveva) fare, per cercare di quali il Gruppo CAI FVG “proseguire” un percorso da lui e il GISM. Siamo certi così ben tracciato e alimentato, che Spiro ne sarebbe mese dopo mese, da tante orgoglioso ma lo sarebbe attività culturali. Tutto ciò, è stato egualmente anche giusto ricordarlo, anche insieme se malauguratamente al GISM (Gruppo Italiano non ci fosse la spinta del Scrittori di Montagna), di contributo atteso, poiché cui era presidente onorario, per noi continuare a fare dopo la successione di Dante divulgazione culturale è Colli, già suo vicepresidente. nel DNA della Trenta. Lo abbiamo fatto e facciamo con Infatti, era ben noto che il nostro volontariato – quasi il grande amore di Spiro senza spese – e continueremo per la montagna, trovava comunque a farlo. Sarebbe soddisfazioni e ristoro alla però un peccato non poter Trenta Ottobre e nel GISM. cogliere questa favorevole La metafora? In sostanza un occasione di crescita. gruppo di trentottobrini – Il rinnovo della storica testata anche soci GISM – con la che qui si presenta nella nuova dovuta umiltà hanno unito le veste grafica (pur gravata forze, cercando altresì graditi dall’esigenza della pubblicazione rinforzi già ben presenti in delle relazioni delle attività dei vari Gruppi, Commissioni e Scuole, in prossimità dell’Assemblea generale ordinaria convocata il 21 marzo prossimo), ha il significato di una volontà di crescita anche per quanto riguarda la comunicazione off-line, senza trascurare quella on-line. Roberto Fonda

3 numero 165 / gennaio - marzo 2018 Introduzione alle relazioni

Come far diventare gli obblighi statutari una lettura interessante e stimolante? Ne abbiamo discusso in Redazione con la consapevolezza dell’importanza nel dare una risposta grafica chiara ma allo stesso tempo fedele sì ma anche possibilmente “simpatica” e quindi gradita ai nostri lettori. E, come ormai ben noto, nella logica dell’evoluzione grafica che ci porterà alla prevista impostazione dell’impaginazione da “rivista illustrata”, di cui questo primo numero vuole già essere esempio. In particolare questo obbligo, che cade una volta all’anno, come si evince anche dall’avviso di convocazione dell’Assemblea generale ordinaria di fine marzo 2018, appartiene alla necessaria informazione affinché tutti i Soci che sono chiamati in Assemblea (… sovrana) possano valutare quanto nel corso del 2017 è stato fatto in termini di attività dei Gruppi (9), Commissioni (3) e Scuole (3), che costituiscono la parte “dinamica” ed educativa dell’Associazione XXX Ottobre - Sezione CAI a Trieste che, va ricordato, si appresta a celebrare il Centenario dalla sua fondazione. Ne consegue questa presentazione iconografica di tutte le Relazioni, di seguito riportate, ad iniziare da quella riassuntiva — nella sua globalità — del Presidente Tullio Ranni. Red. Relazione del Presidente

Carissimi Socie, Soci e amici Un riconoscimento anche ai ai loro agonisti per i risultati appartenenza, augurando di della XXX Ottobre, un sempre verdi organizzatori di gite conseguiti; alla Commissioni cuore che trovino ciò che noi benvenuto a questo primo ed escursioni, che non so come, Sentieri che con presenza non siamo stati capace di offrire. anno dopo anno, portano avanti sul territorio permette agli numero del nostro rinnovato L’anno 2017 si chiude con un lavoro di ricerca di itinerari escursionisti di frequentare Alpinismo Triestino e un un importante impegno per non ripetersi ed invogliare sentieri debitamente segnalati; doveroso riconoscimento al finanziario, dovuto alla vecchi e nuovi partecipanti; al alla Commissione Cultura che Direttore responsabile che ristrutturazione del ricovero gruppo Giovanile, ormai rinato spaziando tra storia ed attualità con impegno e tenacia ha Igor Crasso, danneggiato da dopo un periodo di letargo accresce la conoscenza degli permesso il raggiungimento eventi atmosferici avversi. grazie agli accompagnatori che, appassionati di montagna. di questo obiettivo. domenica dopo domenica, Ci stiamo impegnando si adoperano per far sì che Un pensiero riconoscente ai Un grazie a tutti quei Soci che alla realizzazione del il nostro futuro cresca; agli tanti che in questo ultimo nuovo sito internet e permettono l’organizzazione Istruttori che con costanza ed anno ci hanno lasciato, per e lo svolgimento delle nostre all’organizzazione della già enorme investimento di tempo non dimenticare ciò che da preannunciata Assemblea numerose attività, al Direttivo, restano attivi ed aggiornati su loro abbiamo ereditato. Nazionale dei Delegati; alla Segreteria, ai Bibliotecari, problematiche agli Accompagnatori, ai tecniche e Un saluto Inizia per la XXX un anno Capigita e non ultimo agli burocratiche a coloro impegnativo: “il Centenario”, che hanno Istruttori e ai Capigruppo. sempre più un traguardo importante onerose; allo cambiato raggiunto grazie a tutte quelle Un anno di attività, quello Sci-CAI ed Sezione di figure che nell’arco di un secolo passato, che non descriverò hanno lavorato con impegno visto le chiare ed esaurienti e dedizione nel diffondere la relazioni che seguono, a passione per la Speleologia, dimostrazione della presa di per l’Escursionismo, per posizione dei nostri giovani nel l’Alpinismo e per tutte quelle gestire con attività a contatto con la natura e dai sani idee nuove ed principi del entusiasmo vivere sociale. progetti ricchi di valore. Tullio Ranni

4 numero 165 / gennaio - marzo 2018 molto importante perché la struttura, a quanto si legge nel libro di bivacco, risulta sempre molto frequentata. Poi è stata la volta della festa di primavera del gruppo, una grigliata che Per il gruppo rocciatori Bruti ormai da anni si fa a casa de Val Rosandra, il 2017 è Milani, un ben collaudato stato un anno ricco di attività appuntamento per ritrovarsi in montagna ma anche di tutti assieme e fare un po’ di appuntamenti importanti, festa. Sempre in giugno si è perfino nuovi, che hanno svolto presso il rifugio Carestiato consolidato lo spirito del gruppo. in Moiazza il convegno di Cominciamo con la prima primavera. Grazie ad un meteo edizione del convegno invernale, perfetto ed alla qualità delle vie svoltosi in febbraio al ricovero presenti, ci siamo ritrovati in casa, assieme al suo amico Enrico hanno messo la loro firma in Brunner, infatti con l’idea di tanti, sia membri effettivi sia Mosetti, la prima ripetizione di diversi punti delle Dolomiti, ritrovarci in ambiente anche simpatizzanti del gruppo. Un po’ una difficile via di misto nelle sempre con il loro stile pulito d’inverno abbiamo puntato meno fortunato è stato invece Giulie slovene: Skarlatica Severna ed esplorativo. Sulla Rocchetta a questa struttura risistemata il convegno di settembre al Grapa versante nord (600 metri di Prendera (gruppo Croda da non molti anni. Il nuovo rifugio Fonda Savio nei Cadini di IV/4+ M5+ 90°). Continua da Lago) salgono il Pilastro Brunner è accogliente e ben di Misurina. Lì purtroppo si in inverno salendo il Tricorno Incassato, nel gruppo del Pelmo attrezzato, ideale come base di sono presentati solo pochissimi per la Slovenska Smer. Prosegue salgono su Cima Val d’Arcia partenza per uscite su roccia, irriducibili che, a causa della poi in estate ripetendo grandi per il Pilastro sud e sul Pelmetto neve e ghiaccio. Purtroppo ci pioggia e della neve non hanno classiche come la Messner alla per la parete ovest (via Arnica siamo ritrovati solo in cinque, potuto far altro che salire al Cima della Madonna nelle Pale Montana). Nel gruppo del Puez, complice anche una non rifugio e ridiscendervi il giorno di S. Martino, il Deye Peter sulla sottogruppo del Sassongher, favorevolissima condizione dopo. Forse è in queste occasioni Cima Madre dei Camosci; nelle tracciano una via sul Pilastro della neve ma la piacevole che ancora abbiamo da imparare Alpi Carniche sale la via dei Alessandro, e nel medesimo serata passata in compagnia, dal gruppo rocciatori del passato, Carnici sul pilastro delle Plote gruppo salgono il primo pilastro le gite svolte sia a piedi che quando i convegni erano un in Creta di Chianevate. Va a del Piza del Capeziner per la con gli sci ci hanno convinti appuntamento immancabile visitare anche zone più lontane parete nord-est (via Lynn). Il a riproporre l’appuntamento a prescindere dalle condizioni come il Cengalo, salito per la loro entusiasmo e la passione anche per quest’anno, sicuri meteorologiche. In novembre cresta sud/ovest, e la val Daone. per la ricerca sono sempre un che nel tempo diventerà una è scaduto il mandato di Stefano Picotti nella sua annuale riferimento per tutti quanti noi. tradizione consolidata e gradita capogruppo per Adriano Pagan. visita alla valle d’Aosta sale il E per ultimi ma non ultimi ci a tutti. Sempre durante l’inverno Durante l’assemblea ordinaria, Mont Blanc de Tacul per la via sono tutti gli altri membri del e all’inizio della primavera, nella a seguito delle votazioni, è stato normale, l’Aiguille de Blaitère gruppo che anche quest’anno sede della XXX Ottobre sono eletto come nuovo capogruppo Pilier Rouge per la Nabot Leon, hanno arrampicato in giro state presentate sei proiezioni il sottoscritto. A tal proposito l’Eperon des Cosmiques per la per le Dolomiti, le Giulie e le molto interessanti, che hanno ci tengo a ringraziare di cuore Rebouffat e compie la traversata Carniche, ribadendo la loro richiamato un buon numero Adriano. Il suo non è stato un della cresta Lachenal. Più vicino passione per l’arrampicata; con di spettatori. In giugno è stato mandato semplice, lo spirito del a casa sale la Castiglioni alla il loro perpetuo andar per monti portato a termine con successo gruppo si era un po’ affievolito, Creta di Chianevate. Il sempre sono il fulcro su cui le nuove il proposito di risistemare il aveva bisogno di nuove energie entusiasta Matteo Bevilacqua leve poggeranno per dare nuova bivacco Cozzolino, posto ai piedi ed Adriano ha fatto a mio avviso sale la Comici allo Spigolo linfa al gruppo rocciatori! dell’Agner, il cui interno versava un gran lavoro. Nonostante Giallo della Cima Piccola di in pessime condizioni. Così ai alcune delusioni ha avuto la Lavaredo. Alberto Dal Maso E come diceva Sem: primi di giugno cinque membri capacità di non mollare e di unisce vie di stampo classico, “el libro camina” del gruppo, accompagnati da continuare con gran passione e come la Stegher al Catinaccio, Marco Milani altrettanti amici, sono saliti al spirito di servizio. Certamente le la Vinci Bernasconi in Agner, la bivacco carichi di materassi e attività dei singoli che poi andrò Costantini Apollonio in Tofana coperte, hanno fatto pulizia e ad elencare sono anche frutto di Rozes, a vie più moderne lo hanno risistemato in modo della sua dedizione. Per finire e di gran difficoltà: Quattro da offrire ai frequentatori un con gli appuntamenti ufficiali c’è giorni un’estate al Sass Pordoi, letto comodo e pulito in cui da ricordare la cena per gli auguri L’alfa e l’omega sulle Mesules dormire. L’iniziativa è stata di Natale svoltasi al ristorante dla Biesces in Sella, Da pazzo del campeggio Obelisco in cui vecchio pazzo in Tofana di ci siamo ritrovati numerosi Rozes, Calispera in Croda da per i consueti auguri natalizi. Lago. Ma su tutte spicca, per il Passiamo ora a quello che è il segno che ha lasciato nella storia cuore dell’attività del gruppo dell’arrampicata moderna, la rocciatori: l’arrampicata! Il nostro ripetizione della via Attraverso Berto Giassi comincia presto (e il pesce in Marmolada. I nostri anche se fatta il 29/12/2016 la accademici Marino Babudri citiamo comunque) e si porta a e Ariella Sain anche nel 2017

5 numero 165 / gennaio - marzo 2018 A settembre è ricominciato a causa delle condizioni meteo, il corso AR1 caratterizzato, Creta di Aip e una strepitosa quest’anno, da un’elevata due giorni al Rifugio Guido percentuale di partecipanti giovani Corsi con ben 35 persone e giovanissimi. Nonostante il presenti. Direi un record per meteo avverso, questa edizione ha una nostra gita in rifugio. L’attività della Scuola di visto concludere positivamente Il 2017 inizia con quello che per Alpinismo Enzo Cozzolino la sua prima parte con l’uscita di il gruppo è sempre l’impegno Il sodalizio con gli “amici del durante l’anno 2017 è iniziata più giorni nel parco nazionale più consistente: la collaborazione mercoledì” si è riconfermato con la partecipazione di alcuni della Paklenica, in Croazia. con la scuola Enzo Cozzolino con la gita sul Coglians che istruttori al corso propedeutico per l’organizzazione del corso organizzata da Nadìr ed estesa di ghiaccio verticale A1. Uno degli aspetti evidenziati a tutta la sede. Questo sodalizio tenutosi a metà febbraio a dal capogruppo nell’anno si è poi consolidato mediante Cogne in Val d’Aosta. precedente era l’aspetto l’ufficializzazione del ruolo di conviviale poco presente interlocutori nei confronti del A partire dalla primavera alla fine delle uscite negli Planinsko društvo di Ribnica si è svolto, con la consueta appuntamenti in Val Rosandra, con il quale ci si propone di e preziosa collaborazione quest’anno devo dire che c’è partecipare ed organizzare del gruppo Rose d’Inverno, stato un bel recupero utile per annualmente a qualche gita. il corso A1 affiancato in far conoscere il gruppo agli parallelo da un modulo allievi ma anche importante A dicembre ci siamo trovati a monotematico sulle ferrate. per riunire i simpatizzanti. per l’appuntamento del capodanno rose con L’uscita finale del corso si terrà Ottimo il riscontro degli allievi una grande partecipazione verso l’inizio dell’estate 2018. che hanno partecipato alle da parte di moltissimi varie uscite con impegno sia componenti del gruppo. In generale, anche quest’anno il per gli appuntamenti su roccia corpo istruttori ha collaborato che per la parte su neve. Anche quest’anno diversi con alcuni dei gruppi sezionali, componenti del gruppo in particolare con l’Alpinismo Immancabile l’ospitalità di hanno collaborato per fornire Giovanile, con cui si è ormai Mariolina e Roberto che hanno un servizio alla nostra sede stabilito un proficuo rapporto permesso anche questa volta collaborando alla valorizzare grazie alla partecipazione di consegnare i diplomi in un la parte audio/video nella sala continuativa di alcuni istruttori, ambiente splendido e capace di proiezioni, all’animazione della in particolare Vanessa Cardin, alimentare lo spirito di gruppo e messa durante la festa della XXX Robertino Varcounig, Nadir di appartenenza alla nostra sede. Ottobre, all’organizzazione della Pieri e Lorenzo Radillo. cena sociale e agli auguri in sede. Diverse le gite proposte dal Un sentito ringraziamento va gruppo: Cima Goriane con la Il Capogruppo indirizzato a tutti gli istruttori, neve, Monte Porezen però saltata Edoardo Brezar Nel mese di maggio una che sacrificano tempo prezioso delegazione di istruttori ha e risorse per divulgare la cultura partecipato ad un incontro della sicurezza in montagna promosso dal CAI tenutosi con competenza e passione. alla fiera di Pordenone in materia di didattica, per Un plauso a Paolo Cecchetto, per affinare e meglio comprendere esser stato accolto nelle fila del le problematiche relative alle Gruppo Rocciatori Bruti de Val metodologie di insegnamento Rosandra alla luce della propria all’interno dei corsi. attività incentrata su percorsi scelti tra quelli meno frequentati In luglio si sono tenute le uscite e famosi, ma non meno ricchi di finali dei corsi A1 e ferrate, significato storico-alpinistico. oltre che del corso AR1 del 2016. I terreni d’azione sono Infine, un riconoscimento stati quelli del Passo Falzarego particolare per la dedizione ed e del Passo Giau, che hanno, impegno dimostrati va indirizzato come sempre, offerto molteplici a Gianni Bordon, Raffaele itinerari di tutte le difficoltà. Buonpensiero e Paolo Nadalini, i tre nuovi istruttori sezionali che si Sempre in luglio, un nutrito sono aggiunti, a partire dalla fine gruppo di istruttori ha aderito del 2017, all’organico della scuola, ad un aggiornamento roccia oltre che a tutti quegli istruttori tenutosi presso il rifugio Treviso, che più da vicino li hanno occasione per confrontarsi seguiti e guidati alpinisticamente sul terreno dolomitico nella in questo loro percorso. quale sono stati saliti svariati percorsi sulle pareti locali. Daniele Romano

6 Buonasera a tutti. In qualità di presidente uscente leggo questa relazione ringraziando innanzitutto i soci che si sono dati da fare per consentire al nostro Gruppo di continuare ad essere una società viva ed operante. Non giornata di lotta contro il Partecipazione alle gare Podi e piazzamenti li nomino, ormai sappiamo diabete giovanile, ci ha chiesto tutti quello che cerchiamo di di organizzare una garetta Siamo stati assidui alle CIOC3: Alessandro Mosca fare, ed in questo resoconto dimostrativa di Orienteering gare ed ai vari trofei primo nel percorso medio; regionali; il 2017 è stato parlerò quasi esclusivamente in Cità Vecia. I ragazzi Campionato regionale Sprint caratterizzato dall’iscrizione delle novità in grado di dell’associazione si sono divertiti all’Università di Trieste: rappresentare il nostro futuro. sperimentando che possono della famiglia Sossi: come sa chi è dell’ambiente, le Enrico Sossi primo ESO, praticare tranquillamente la Camillo Balanzin secondo, Gare organizzate nostra attività. I familiari hanno iscrizioni a livello familiare sono importanti, e Stefano, Stefano Sossi terzo DIRECT, apprezzato, hanno partecipato Donatella Gratton prima W65; L’organizzazione di gare con e ci hanno ringraziato Enrico e di recente la sorella i nostri 56 iscritti, tra cui infinitamente, facendoci finire Ilaria si sono dati molto da Campionati Studenteschi pochissimi impegnati nella vita anche al TG regionale. fare con risultati notevoli, provinciali: Alessandro Mosca attiva del Gruppo, ci pone delle riuscendo spesso a centrare il quarto nella categoria CADETTI; difficoltà logistiche; abbiamo Come l’anno scorso, abbiamo podio o a mancarlo di poco. quindi ormai da un paio d’anni aiutato Tiziana Demonte nella Il prossimo anno Stefano Ori Cità Vecia: Massimo preso l’abitudine di collaborare garetta scolastica intorno al parteciperà alle gare nella sua Mosca primo e Alberto Simini con altre società. La società Teatro Romano che la Scuola categoria master trovando secondo nel percorso rosso; sorella è diventata l’Orienteering Media Corsi ha adottato, avversari più agguerriti, ma SOM Cup a Maniago: Enrico Trieste, ma abbiamo anche nell’ambito della proposta del i suoi precedenti atletici e la Sossi secondo nel percorso bianco; contribuito all’organizzazione MIUR “Adotta un monumento”. sicura lettura della carta lo dell’Euromarathon a Muggia il Il 14 aprile sui prati del faranno di certo conseguire Campionato Regionale Long a 26 novembre, che per noi italiani Sincrotrone Mita Crepaz ha risultati soddisfacenti. Repen: Alessandro Mosca secondo era promozionale, mentre per organizzato un allenamento e Massimo Mosca terzo DIRECT, Camillo Balanzin, Enrico la società slovena Ok Azimut per coetanei del figlio Daniele Daniele Apollonio terzo ESO, e Ilaria Sossi, Alessandro costituiva un campionato sprint. e per giovani simpatizzanti. Camillo Balanzin quarto DIRECT; Mosca e più in là Daniele Grande divertimento per Quindi siamo stati impegnati Apollonio e le sorelline Campionato Regionale tutti, unito alla sapienza per il secondo e il terzo CIOC Tedaldi costituiscono delle Middle a Gropada tecnica dell’allenatrice. : Stefano a Monte Grisa e a Draga realtà interessanti o delle Sossi primo DIRECT; S. Elia, per il Campionato In agosto abbiamo di speranze per il futuro, Regionale Long a Repen e nuovo fatto giocare i ragazzi quindi speriamo che per Promozionale a Muggia: sono per l’OriCitàVecia, erede dei ricreatori con Enrico loro e per noi l’Orienteering stati premiati tutti i Kids, quattro della storica Oribavisela. Cimador che dirigeva un diventi una consuetudine dei nostri, tra cui Giulio Apollonio entusiasmante Fot-O. ricca di gratificazioni. alla sua prima gara! Ilaria Sossi Ovviamente eravamo sul campo prima ESO, Stefano Sossi primo ai Campionati Studenteschi ed Enrico quarto OPEN. provinciali e regionali, senza che Giove Pluvio se la A questo punto va osservato che prendesse con noi e con gli se è piuttosto agevole far piazzare i atleti come l’anno scorso. nostri atleti, non altrettanto facile è farli salire sul podio perché al Eventi organizzati momento della premiazione sono sempre altrove! Bisognerà che il La nostra Società si è anche prossimo presidente si impegni distinta nella partecipazione ad a controllare queste sparizioni eventi che esulano dal mero fatto e a far sì che il premiato riceva sportivo per mettere in evidenza il premio per la sua bravura! l’attenzione ad aspetti più ampi Concludo, con il consueto della collettività: ad esempio affettuoso grazie a tutti il 12 novembre si è messa a disposizione dell’Associazione La Presidente Insù che, in occasione della Donatella Gratton

7 numero 165 / gennaio - marzo 2018 con il tema del “sentiero transfrontaliero”; purtroppo si son dovute annullare due iniziative a causa delle scarse adesioni: una settimana in Liguria e l’uscita sul Vodice, Nell’anno appena trascorso vicino a Monte Santo. In il Gruppo Escursionismo ha aprile una gita nei Colli organizzato circa 60 eventi, tra Euganei accompagnati escursioni domenicali, soggiorni, dall’Araba Fenice, altre due trekking e incontri in sede, per tappe lungo il Risano, la salita un totale di 1563 presenze, tra alla dorsale dello Žbevnica e cui anche 87 non soci. L’annata per il Lunedì dell’Angelo la si è aperta, come di consueto, a classica scampagnata in Carso metà gennaio con un’escursione con abbuffata finale al Fondo fuori porta che, dalla ex Prez, a Samatorza. Maggio si Grandi Motori, ha portato i è aperto con un’altra classica, partecipanti alla nostra sede, la Notturna al Nanos, 15a dove hanno trovato allestito edizione, colta da Laura e Bobo dei tempi della Serenissima), La domenica seguente la festa un ricco “rebekin”. Poi si sono (sposi novelli) come preludio alle Karavanke (Košutica, della XXX Ottobre con la alternate uscite con ciaspe (passo al loro viaggio di nozze (vedi Kladivo e Mittagskogel), alle mattinata in giro per il Carso, Digola, monte Stol e malga articolo su AT n° 161), poi si è Carniche (biv. Spagnolli, la messa in Valle per ricordare Granuda) a escursioni nel vicino svolto il graditissimo trekking Amariana, dorsale del Brutto quelli che sono ..andati avanti.. Carso, anche sloveno. A fine alle Isole Eolie, una settimana Passo sopra Forni, biv. D. del e la cena a Basovizza con la gennaio una bella settimana nel Calore e Sapore del SUD, Gobbo sopra Sappada e in zona classica “torta di compleanno”. bianca in Valle d’Aosta, con la consueta gita nelle isole del Grauzaria dove è stato ricordato Poi a seguire le ultime gite: le appaganti escursioni in ambienti Quarnero (stavolta a Veglia) e l’accademico Omero Manfreda), ultime due tappe riguardanti per noi inusuali (peccato la un’uscita nel gruppo Sernio- alle Giulie (il tentativo allo il corso del Risano, un po’ di scarsa adesione..). Nell’ultima Crauzaria per ricordare due Jalovec, la discesa a Bovec dalla storia risalendo le ripide pendici domenica di febbraio si è cari vecchi amici che ci hanno sella Prevalla, il sentiero Puppis, del Mrzli Vrh, una piacevole nuovamente visitato il monte lasciato per …andare avanti… il giro delle Rondini e il sentiero traversata lungo la dorsale del Sabotino per approfondire Erna e Mario; per l’occasione del Centenario), con una Črni Hribi sopra il Vipacco e le fasi storiche ivi svoltesi, e Armando ha voluto tracciare puntata anche in Austria (monte un tratto della Parenzana, da il mese di marzo si è aperto e rendere agibile un nuovo Kamplnock) e nelle Alpi di Sicciole a Grisignana. Il Gran con il weekend sulla neve, percorso sul monte Flop. A Kamnik (Velika Baba). In questo Finale quest’anno a Celje e organizzato congiuntamente chiudere il mese la salita al periodo sono state realizzate dintorni, con visita culturale con la Società Alpina delle monte Crostis, lungo l’Alta Via anche escursioni di più giorni della bella cittadina (museo Giulie, in quel di Pratopiazza, CAI Moggio, zona per fortuna (anello del Sorapiss e trekking dell’epoca romana e castello), vicino al lago di Braies; in dimenticata dai grandi flussi, delle Grigne), la settimana escursione con cimetta e ricca concomitanza ad esso una facile con panorami e scorci davvero in Val Badia e il tour in Valle cena con musica dal vivo e escursione nel Collio. Poi si è inusuali. Nel periodo estivo, da d’Aosta “all’ombra dei 4000”; a gran lotteria, il tutto condiviso svolta la prima delle 5 tappe giugno a settembre compreso, tutto questo si aggiunga anche con la consorella Alpina delle alla scoperta del fiume Risano le escursioni domenicali sono la prosecuzione del percorso Giulie. Nel periodo estivo, e del territorio circostante, con state organizzate (come da 10 lungo la Transversala Slovena, assieme agli Accompagnatori la scoperta di siti che hanno anni ormai) congiuntamente con la risalita della Valle dei 7 d’Escursionismo dell’Alpina, è incuriosito i partecipanti per con l’Alpina delle Giulie, laghi e il mini trekking dal passo stato promosso un seminario l’interessante ambiente storico/ alternando tra le due Sezioni Vršič alla Val Vrata, con salite al con lezioni teoriche e pratiche naturalistico. Come già da proposte e Capigita. Sono Prisojnik e al Triglav, il “clou” sull’Escursionismo Avanzato, anni la Commissione Sentieri state così realizzate escursioni dell’intera traversata. E siamo per soddisfare le esigenze di della XXX ha proposto, per che andavano dall’Altopiano a ottobre: ancora un’escursione quanti volevano approfondire l’equinozio di primavera, di Asiago (con visita alla sulle Karavanke e alla seconda le loro conoscenze in materia un’escursione di tre giorni sui grotta Oliero e la salita della domenica del mese la mitica di sicurezza su percorsi sentieri carsici di pertinenza, Calà del Sasso, 4444 scalini Barcolana… per l’occasione attrezzati e ferrate; vi hanno una sinergia tra XXX, Alpina, aderito 12 persone. Tutto questo è stato reso possibile “Roiano per tutti” e Società grazie alla grande disponibilità Velica Barcola Grignano per di soci che hanno messo a realizzare la “7a Barcolana in disposizione il loro tempo e le discesa”, un’escursione aperta a loro conoscenze, semplicemente tutti quei curiosi che volevano per la soddisfazione di vedere vedere dall’alto del ciglione i partecipanti contenti ed carsico la famosa regata. A metà interessati dalle proposte loro mese la tradizionale “castagnata”, offerte. Si spera di aver centrato con salita alla Creta dal Cronz l’obiettivo prefissato, e i numeri, e poi la piacevole sosta all’ex in questo, ci confortano… stazione di Chiusaforte per gustare caldarroste e ribolla. Maurizio Toscano

8 approfondendo gli argomenti particolare attenzione alla già affrontati al corso base. Nel localizzazione del travolto, 2017 gli allievi partecipanti all’utilizzo dell’Artva, alla sono stati una dozzina. Le gestione di seppellimenti uscite si sono svolte nelle zone multipli e all’utilizzo della abitualmente utilizzate per sonda; in particolare ci siamo Le condizioni nivologiche del le uscite del Corso Base. dedicati alla pratica del 2017 sono state caratterizzate metodo di scavo denominata da un basso innevamento. Gli istruttori della Scuola di “nastro trasportatore”. Nel Triveneto la zona sci alpinismo Città di Trieste mediamente più innevata è sono ricorrentemente coinvolti Facendo base a Caramanico in un piano di aggiornamento Terme abbiamo salito la Rava stata quella delle Alpi Giulie. un infortunio causato dal “Triennale”, che prevede, a della Giumenta Bianca per Poca neve nelle Carniche e brusco urto contro un tronco, rotazione, un programma arrivare in cima al Monte nelle Dolomiti. Dalle Alpi in seguito ad una scivolata di specifico tra le tre attività Amaro, vetta dominante Centrali verso Ovest tutto circa 30 metri. L’intervento dei tipiche della nostra attività: del gruppo della Maiella. Le sommato è stata una discreta compagni è stato immediato roccia, ghiaccio e sci alpinismo. condizioni della neve, dura stagione per gli scialpinisti. e la serietà del trauma ha Ad inizio aprile, abbiamo nella parte alta e piacevolmente fatto scattare la richiesta Per la Scuola di Scialpinismo trasformata dai circa 2400 preferito svolgere il previsto d’intervento del Soccorso Città di Trieste si è trattato metri di quota in giù, ci hanno aggiornamento di sci alpinismo Alpino del CAI. La richiesta è comunque di un anno di regalato nel complesso una bella dove quest’anno la neve non è partita tramite la nuova App attività, a cominciare dai gita, nonostante le condizioni certo mancata: in Appennino. per smartphone “GeoResQ”, corsi partiti a febbraio per meteo durante la giornata siano ideata e realizzata dal Club finire con l’aggiornamento Abbiamo dedicato due dei progressivamente peggiorate. Alpino Italiano e gratuita per di scialpinismo interno alla quattro giorni disponibili Nel corso della salita al Monte tutti i soci la quale, nonostante scuola svoltosi ad aprile. in esercitazioni cosiddette pratiche che, come vedremo, Rapina, sempre nel gruppo la scarsezza di segnale che non Al corso SA1, diretto da Dario si sono dimostrate pratiche, della Majella, in un attimo, permetteva comunicazioni Skerl, hanno partecipato una ma soprattutto reali, nel la finzione si è purtroppo verbali, ha permesso alla trentina di allievi. Le attività si vero senso della parola. trasformata in realtà. Nel corso Centrale Operativa del CNSAS sono svolte nelle Alpi Giulie, della salita, su terreno di media di inviare con tempestività Carniche fino alla Val Aurina Gran parte delle difficoltà seppur gelato, un e precisione un elicottero alla ricerca di condizioni di esercitazioni sono state istruttore è scivolato nonostante che, partito da L’Aquila, è innevamento sufficienti a dedicate all’autosoccorso avesse prudentemente indossato arrivato in soli 25 minuti dal svolgere la nostra attività. Le in valanga: abbiamo i rampant, i coltelli da momento dell’incidente. Nel uscite complessive sono state quindi rivisitato i punti ghiaccio utilizzati proprio per frattempo il gruppo, nonostante sei di cui tre con soggiorno in salienti dell’organizzazione aumentare la tenuta degli sci la forte pressione dettata rifugio o strutture di media ed dell’autosoccorso, con sulla neve dura, ed ha subito dalle condizioni dell’amico alta montagna. La prima uscita infortunato, ha praticato una è stata dedicata alla discesa in manovra di estricazione del pista per verificare le capacità ferito dal groviglio di rami del singolo allievo e dare e radici, prestando le prime un’infarinatura sulle conoscenze cure e stabilizzando il corpo tecniche richieste nella discesa in posizione orizzontale, in fuoripista. Tutte le altre non escludendo traumi uscite sono state dedicate, midollari. Con l’intervento del oltre che al miglioramento medico, l’infortunato è stato della tecnica di discesa, alla immediatamente immobilizzato tecnica di salita, all’utilizzo e provvisoriamente suturata dell’Arva, alla pratica della l’ampia ferita al capo. La qualità cartografia e dell’orientamento, delle cure prestate direttamente introducendo l’allievo sul posto dell’incidente, ed il alle basilari nozioni di tempo intercorso tra l’evento meteorologia, di nivologia e le cure definitive prestate e al conseguente rischio di presso l’ospedale di Pescara, valanghe. Argomenti che sono hanno fatto si che, nonostante stati affrontati teoricamente l’evidente sutura in testa e nelle lezioni serali in sede diverse vertebre lesionate, i e rivisitate e approfondite medici abbiano optato per nella pratica delle uscite. una lunga degenza piuttosto che una complessa operazione Il corso SA1+, diretto da Fabio spinale. Comunque dopo una Pacori, ha avuto l’obiettivo lunga convalescenza a casa di impratichire l’allievo nella e una intensa riabilitazione, autonomia all’interno di già a fine 2017, con tutte le un gruppo organizzato su precauzioni, l’istruttore abbia percorsi di media difficoltà, rimesso gli sci ai piedi.

9 numero 165 / gennaio - marzo 2018 Spesso chi opera in un qualsiasi settore, per garantirsi un’efficace promozione, sente l’esigenza di individuare un simbolo o, se preferite, un’icona che, in maniera immediata ed indubitabile, possa richiamare e riassumere in sé le migliori e peculiari caratteristiche del “prodotto” cui si è dedicato. Dopo esserci spostati a Rocca 35° circa). Quindi anche se si progetto che ha portato alla E così è stato che, nel progettare Calascio, quindi lasciando la pensa che si va al Sud e che le costituzione di grandiose realtà il corso dell’anno passato, il zona della Maiella, abbiamo montagne dell’Appennino non museali (non certo semplici diciottesimo della serie, la fatto una bellissima escursione son le Alpi, l’approccio a queste raccolte di oggetti!), testimoni Commissione TAM, Tutela sul Monte Camicia, nel gruppo montagne non va assolutamente di mondi montani da tutto il dell’Ambiente Montano, alla del Gran Sasso con condizioni sottovalutato, anzi vanno pianeta, ed oltrettutto collocate ricerca di un soggetto forte che ottimali per una discesa da favola affrontate con il dovuto rispetto. in luoghi di eccezionale valenza potesse rappresentare in modo su un pendio perfettamente e bellezza, come l’audacissima esemplare molti dei valori che trasformato. La realizzazione La pratica dello Sci Alpinismo struttura disegnata dalla sono da sempre alla base della ottimale del percorso prevede in questi luoghi è attiva, ma ben rimpianta archistar Zaha Hadid sua azione l’ha infine trovato la salita per il bel canale che lontana dalla partecipazione e, appunto, i tre storici castelli, nella figura del leggendario ha direzione NO e sta dietro delle nostre zone: è un’area oggetto della visita, ciascuno alpinista altoatesino Reinhold il Monte Camicia (Nord) per non da scoprire, perché è già dedicato espressamente ad uno Messner, decidendo di legarlo scendere in direzione SUD. stata ampiamente scoperta, specifico tema: Ripa alla cultura all’evento centrale della propria ma da ‘lanciare’; i paesaggi che dei popoli di montagna, Juval Il giorno seguente abbiamo salito programmazione, prima con vanno dalla Maiella al Gran – in estate residenza esclusiva il Monte Tremoggia, a ridosso la serata monotematica e poi Sasso sono selvaggi, resta un della famiglia Messner – alla (NE) del Monte Camicia, con la riuscitissima uscita paesaggio da film western la dimensione spirituale della traversando proprio sul crinale plurigiornaliera, non senza piana sotto il monte Camicia, montagna ed infine Firmian dal quale, sul versante opposto, infine doverosamente riservargli con alcuni scorci lunari alternati al rapporto uomo-montagna. questo inverno si è staccata la a inattesi paesi arroccati in parte della copertina del valanga che ha travolto l’albergo luoghi a dir poco inaccessibili. programma annuale al suo Oltre che a godere di un Rigopiano. Si sale per un canale L’Appennino è una zona dove lo leonino ritratto, efficacemente ricchissimo, mirabile ed in direzione Nord per poi Scialpinismo può svilupparsi e, reso dall’impareggiabile Geo. esaustivo compendio delle piegare o in cresta o sotto di tante meraviglie, espressioni seppur parliamo di nicchia, può Solitamente l’uscita su più essa in direzione NO fino ad della storia, delle culture, dello rappresentare un volano per lo giorni si effettua sempre a arrivare in cima. La discesa ha spirito che hanno permeato sviluppo del turismo invernale conclusione del corso, per ricalcato il percorso di salita. le montagne di ogni parte e primaverile di queste zone. suggellarne degnamente l’esito del mondo l’occasione si è Le condizioni dell’Appennino ma anche quale allettante Dopo la pausa estiva, dimostrata molto propizia per in periodo primaverile, come viatico per l’appuntamento quest’anno non erano previsti riconoscere doverosamente quelle che abbiamo incontrato dell’autunno successivo. aggiornamenti od uscite su la grandissima missione di noi, vanno affrontate con le La contiguità con altro roccia o ghiaccio, l’organico Messner che, dopo le pur opportune cautele. La neve notevole evento consigliò della Scuola si è ritrovato eccezionali e probabilmente risulta molto compattata dal però una scelta diversa, poi per pianificare una nuova irripetibili imprese alpinistiche, processo di fusione e rigelo. risultata non meno felice, e stagione invernale, che da tempo prosegue con Proprio per questo motivo precisamente quella dei giorni dalle prime precipitazione esemplare, ammirevole coerenza (estrema compattezza della immediatamente successivi nevose, si preannuncia un illuminante percorso volto a neve) la fusione, anche per i alla Pasqua che, favoriti dalle più prospera che mai. diffondere la conoscenza degli pendii esposti a sud, non è così promettenti temperature, aspetti più profondi, autentici immediata e talvolta bisogna Alberto Ursic ben si sono prestati ad un e, spesso fortemente minacciati, aspettare le ore più calde Ph Roberto Valenti fruttuoso prolungamento del mondo della montagna. affinché la fusione permetta la del clima festaiolo. creazione del manto perfetto, il Ciò che, fatte, si capisce, E dunque quale, concretamente, magico “firn”. In salita l’uso dei le debite proporzioni, si è la proposta “messneriana” rampant e spesso dei ramponi è ripromessa la Commissione offerta ai soci TAM?: la praticamente d’obbligo. I canali TAM, lungo tutta la sua possibilità di un approccio (qui chiamati “rava”) sono ripidi, quasi ventennale azione in privilegiato al cosiddetto con la tipica conformazione che seno alla XXX Ottobre. li rende più ripidi man mano sistema Messner Mountain che si sale (mediamente sui Museum, l’immaginifico Silverio Giurgevich

10 numero 165 / gennaio - marzo 2018 “mentre il giornale andava in stampa”, non è mancato il servizio sul funerale di Spiro celebrato nella Chiesa greco A Spiro Dalla Porta-Xydias ortodossa, di rito orientale Inserto a: Alpinismo triestino - numero 160 dall’Archimandita nella 2017, l’anno il cui inizio, splendida Chiesa sulle Rive purtroppo, è stato segnato dalla dediata a San Nicola e SS scomparsa dell’amico Spiro Trinità, affollata da parenti, Dalla Porta-Xydias. Anche se amici e da autorità che hanno “preannunciato” negli ultimi voluto dare l’ultimo saluto a mesi, è stato un duro colpo per Spiro Dalla Porta-Xydias. Come la Commissione la cui attività, inserto del giornale di febbraio pur sempre era seguita da Spiro – marzo è stata realizzata una che apprezzava quanto si stava monografia dedicata a Spiro: facendo nel segno dei suoi “Un omaggio che racchiude insegnamenti e della continuità il valore spirituale della Sulla montagna ai programmi di divulgazione bellezza. Bellezza ed amore, sentiamo della cultura e segnatamente nel vivere la gioia al cospetto la gioia di vivere, per quella della montagna, meraviglioso della Natura, del la commozione alla quale tanto aveva dato in Creato. Un aspetto etico rivolto di sentirci buoni un’intensa vita di appassionato al trascendente”. Un’opera impegno. Con ciò, confortati editoriale apprezzata da molti e il sollievo anche dalla ferma volontà di che ha voluto rappresentare di dimenticare molti suoi estimatori interni anche “un’anteprima” di ciò che le miserie terrene. ed esterni alla XXX Ottobre, – ad iniziare da questo numero Tutto questo che hanno voluto e saputo – la nuova veste grafica del perchè siamo intraprendere da subito la rinnovato Alpinismo triestino. più vicini al cielo. strada di cercare di riempire il Uno sforzo collettivo per dare vuoto che si era creato nel dare una “svolta” alla comunicazione Emilio Comici continuità al suo operato. (qui off-line, cartaceo, ma anche on-line con a partire Già da tempo promossa dalla dal preannunciato nuovo sito) XXX Ottobre, ecco realizzata particolarità del territorio Trieste tutta… ma anche per un’altra opera editoriale in del XXX Ottobre , all’inizio carsico”, nella puntuale il CAI Friuli Venezia Giulia. collaborazione con Comune, del secondo centenario. rubrica curata da Elio Polli, Provincia e Commissione Non solo passato, quindi, ma sempre una sorpresa che Ricco di eventi la fine dell’anno Giulio-Carnica sentieri: La via anche presente e soprattutto si rinnova ad ogni uscita che preannunciava anche molte della Pace del Carso di Enrico futuro... per e con i giovani. del nostro periodico. novità che ritroveremo nel corso Mazzoli e Ondina Ninino. del 2018, anno del Centenario Ampio il servizio curato Cura, come richiesto dai nostri Importante la ripresa dei della XXX Ottobre, che vedrà dall’autore con un esauriente soci/lettori, viene riservata alle “mercoledì di Spiro”, tangibile anche la Commissione opere corredo fotografico, nel numero imprese che appartengono volontà di “continuità” culturali fra i tanti interpreti. alla storia dell’alpinismo di gennaio – febbraio. condivisa convintamente dal Leggimontagna senza Spiro triestino e non solo esso. Così presidente Tullio Ranni che Ha destato interesse il servizio (pres. di giuria) ma ben con l’articolo di Gregorio non mancherà, come sempre, sullo spopolamento delle Terre presente con la commovente Invrea sulla spedizione di presenziare ed incoraggiare alte. Nota socio-economica, multivisione Scalata all’infinito. all’Elburz del 1957 con Bruno tale attività culturale in storica e ambientale, su un Crepaz e Walter Mejak. collaborazione con il GISM, Roberto Fonda problema di grande attualità, come ormai tradizione. corredato da un’eloquente Non si può non ricordare iconografia. Infine, seppure gli “approfondimenti sulle L’occasione si è presentata con la nuova silloge di poesie Strapiombi della nostra collaboratrice Gabrielle Pison, affermata poetessa. Proposto nell’editoriale, anche come cronaca dell’Assemblea nazionale dei delegati CAI a Napoli, l’annuncio con titolo e foto dell’ultima diapositiva proiettata in sala: Arrivederci a Trieste 26-27 maggio 2018. Grande soddisfazione per l’onore dell’incarico, nella consapevolezza dell’onere che questo comporta per la XXX e

11 numero 165 / gennaio - marzo 2018 “Quattro giorni un’estate” sul Sass Pordoi e, per chiudere in bellezza, la leggendaria “Via attraverso il Pesce” in Marmolada. Brevi trasferte in Spagna, in Sardegna, in Corsica Alta montagna, arrampicata, e persino in Grecia hanno scialpinismo, speleologia: arricchito l’attività di alcuni chi più ne ha più ne metta! dei nostri. A fine luglio si è Lo spirito eclettico dei tenuta a Sella Nevea la seconda “Grembani” da ormai 10 anni edizione del NOF (Nevee continua testardo ad inseguire Outdoor Festival). Questa le sfide più improbabili, con riuscitissima manifestazione entusiasmo sempre nuovo per è incentrata sulla promozione le avventure a venire. Anche delle attività outdoor che si quest’anno i nostri membri possono svolgere nelle nostre hanno vissuto appieno Alpi montagne. Per l’occasione, Giulie, Carniche, Dolomiti, quest’anno è stata attrezzata entusiasti partecipanti di ogni cimentano in esplorazioni Carinzia, Tirolo, Alto Adige, e una nuova falesia ‘sospesa’ sul età nelle attività previste, tra sempre più profonde sul si sono spinti all’Ovest fino a Bila Pec: alcuni di noi hanno cui arrampicata, mountainbike mitico monte Kanin. Le Zermatt ed oltre, conquistando contribuito alla chiodatura e e speleologia. A proposito soddisfazioni non mancano i 4545 m del Dom de alle spettacolari riprese video di di speleologia: continuano e le ultime scoperte lasciano Mischabel in primavera e i questo nuovo ‘climbing spot’, le avventure sotterranee ben sperare per le prossime 4505 m del Weisshorn per la nonché ad accompagnare gli dei nostri membri, che si uscite. Parallelamente, due dei nostri continuano l’attività con il soccorso e si cimentano periodicamente in numerose esercitazioni con la squadra. L’inverno passato non è stato di grande soddisfazione per gli amanti dello scialpinismo, ma quello presente si preannuncia ben diverso. Già a fine novembre è stato possibile sganciare gli sci, e i più appassionati di noi si sono lanciati nella polvere di nevicate eccezionali. Il canalone Kugy sullo Jalovec, cresta nord in agosto. Non trovato in ottime condizioni, finisce certo qui la lista di ha riacceso in noi la fiamma imprese in alta montagna, del ripido. Nel frattempo, anzi, pare proprio che c’è chi preferisce brandire l’attività in questa direzione piccozza e ramponi per attiri molto i Grembani, i cimentarsi nelle cascate di quali si stanno allenando ed ghiaccio. Idee per il futuro non attrezzando per sfide sempre mancano: attualmente siamo più impegnative. L’arrampicata impegnati nell’organizzazione è e rimane attività centrale del progetto “Steps: Young del gruppo: falesia d’inverno Alpinists on Ancient Trails”, di e montagna appena si può. cui la Sezione XXX Ottobre è Con questo spirito sono ente promotore e patrocinante. state salite numerose vie, Questo progetto prevede, tra dalle classiche dolomitiche diverse attività di promozione alle più moderne multipitch. del territorio montano, L’anno nuovo è stato subito una fase di arrampicata a inaugurato con la Torre Delago Yosemite (California) e la (Vajolet) e la Gran Fermeda, creazione di un relativo video- riuscendo anche a schivare così documentario. Continua, l’interminabile fila che vi si inoltre, la collaborazione con i ragazzi dell’Alpinismo trova nelle giornate estive. Poi, Giovanile, dai quali ci con la bella stagione abbiamo auspichiamo di ricevere ingranato la sesta: “Costantini- presto nuove leve per Apollonio” sulle Tofane, condividere nuove avventure! “Steger” sul Catinaccio, “Re Artù” sui Lastroni di Formin, Alberto Dal Maso

12 numero 165 / gennaio - marzo 2018 grande vallone con potenti rapide di volume, non percorribile per motivi geopolitici sino al 2017 • il Morača, già in parte Questo è stato un anno disceso nel 2016; questa particolarmente ricco d’acqua, volta sono state discese se si escludono le alluvioni le difficili rapide di uno in a fine anno, in spettacolare canion linea con la recente tendenza di roccia bianca. climatica. L’attività collettiva si è limitata ai fiumi della Gli altri torrenti percorsi sono Regione e della Slovenia mentre stati: Krivaja, Neretva e Lim. In i canoisti di punta hanno generale le difficoltà sono state In dicembre, dopo le abbondanti da altri canoisti in passato, ma organizzato uscite all’estero spesso sostenute e, in qualche caso, piogge, Ermanno Lantschner probabilmente non con i 90 mc d’acqua di quel giorno. con amici del Nord Italia. hanno raggiunto il quinto grado. ha percorso in solitaria, il tratto alto del torrente Dragonja, interamente in Slovenia. Come accennato all’inizio l’Isonzo-Soca è stato disceso più e Rapide non difficili, ambiente più volte, approfittando di alcune piacevole. A detta del kayakista condizioni favorevoli in primavera probabilmente non vi è mai e autunno (più di 25 discese). Gli passato qualcuno. Sempre altri fiumi discesi dal gruppo sono in dicembre, con un amico stati: Cornappo, Cosizza, Hubelj, goriziano, Ermanno Lantschner Idrijca, Nadiža e Sava Bohinjka. ha disceso il Chiarò di Torreano, un torrente nervoso ed Quattro fiumi della Bosnia/ impegnativo, già affrontato da Montenegro (Krivaja, Bioštica, altri in passato, ma nuovo per Tara e Lim) sono nuovi per il il nostro gruppo. Ancora, alla gruppo e, assieme alla Jezernica, al fine di dicembre, dopo ripetute Chiarò, alla Dragonja e all’Unica, perlustrazioni in zona Planina/ portano a quota 437 i fiumi Postumia (allagata come non mai discesi a partire dalla fondazione. da precipitazioni copiosissime) con un amico canoista di Non sono mancate le rilassanti pagaiate in mare e le utili uscite Latisana, è entrato nella grotta dimostrative e didattiche sul di Planina. Imbarcandosi sul Soca. Qualche incontro in sede lago interno formato dall’Unica, e piccoli lavori di manutenzione ne è uscito sulla cataratta che si nel magazzino hanno completato riversava all’esterno, percorrendo l’attività del gruppo. poi la corta gola fino al lago. Esperienza fatta sicuramente Adriano Rinaldi

A fine aprile (23 – 30 aprile) In agosto è stata fatta una è stata replicata la spedizione puntata sull’Isel (Austria) nei Balcani, questa volta con dove, grazie ad informazioni un gruppo molto numeroso locali, è stata discesa la (presenti Ermanno Lantschner, parte alta del fiume in una Paolo De Alti e due amici bella gola boschiva, tratto triestini) che in un’occasione è mai sceso precedentemente arrivato a contare 22 canoisti dai componenti del in fiume. Assieme al nostro nostro gruppo. gruppo regionale vi erano infatti canoisti veneti, lombardi e russi. In autunno, dopo aver disceso le gole alte dell’Idrijca, è stato In Bosnia e Montenegro sono stati solcato il fiume più corto della discesi fiumi molto belli e diversi Slovenia: la Jezernica. Alla base tra loro. Meritano un cenno: della montagna, in caso di forti piogge, una grande risorgiva • il Bioštica, con la sua origina uno specchio d’acqua profonda gola rocciosa, ribollente (Divje Jezero) dal lunga, impegnativa e molto isolata, in cui quale un’unica rapida, lunga scorrono acque cristalline appena sessanta metri, riversa decine e decine di metri cubi • il Tara, dove è stato percorso, d’acqua nell’Idrijca. Luogo primo gruppo italiano, un unico ed esperienza singolare. Italiano e disposizioni per la valorizzazione delle strutture alpine regionali”, tra cui la manutenzione sentieri. Manca ancora l’appendice, con l’emanazione dei relativi 2017 decreti attuativi, ma siamo certamente sulla strada giusta. Per la nostra attività, l’anno Noi della Commissione trascorso si è presentato con Sentieri della XXX Ottobre, nel qualche novità; infatti a frattempo non siamo rimasti seguito di uno stanziamento fermi, ma oltre ai doverosi regionale, la Commissione interventi obbligatori per le Giulio Carnica Sentieri, Rifugi varie emergenze sentieristiche, ed Opere Alpine, ha potuto abbiamo continuato ad attuare un programma di operare, con le consuete attività manutenzione dei sentieri correlate al nostro mandato. CAI. La nota positiva, è stata la possibilità dell’utilizzo di questo contributo per la Carso loro pulizia, appaltando tale Abbiamo indicato alla ditta lavoro a delle ditte regionali, incaricata dei lavori, la specializzate in tale compito. priorità degli interventi di lavori di un nuovo svincolo maltempo della stagione La nota negativa invece, è stata manutenzione boschiva sui autostradale! Nessuna delle autunnale. Abbiamo pertanto la mancata possibilità di utilizzo sentieri N.ri 1, 3, 8, 10, 10a, autorità interessate ci aveva provveduto ad avvisare, per di una quota di tale somma da 12, 19, 23, 49a, nei tratti avvisato dei tale emergenza. competenza, il comune di San parte degli operatori sentieristici necessari, per un totale di 136 Dopo aver contattato per Dorligo della Valle, gestore della delle varie sezioni CAI regionali, km; controllando alla fine il competenza il Comune di Riserva, ancora all’oscuro della non riconoscendo ai medesimi lavoro svolto e confermando Muggia, all’oscuro della situazione, concordando un la possibilità del rimborso quindi la validità dell’intervento situazione, abbiamo concordato loro intervento e ricevendo da medesimo. In merito alle di attuare una variante, da noi parte loro una richiesta di una emergenze, c’è pervenuta la individuata, che permetterà più frequente collaborazione. richiesta del proprietario di di proseguire in sicurezza, Rimanendo in Val Rosandra, una particella boschiva, nella seguendo un nuovo tragitto abbiamo ripassato più zona di Matjaževo (Precenico), nel bel ambiente naturale del strati di vernice protettiva di attuare una breve variante Rio Ospo. La variante trovata, trasparente sui pali della tettoia al percorso del sentiero n. 3, è stata segnata ed indicata con d’ingresso e della croce lignea, dovuta al fatto, che questo l’apposizione di alcune tabelline della chiesetta di S. Maria seguiva erroneamente un CAI. Questo percorso segue in Siaris; materiale offerto vecchio tracciato su un tratto dapprima la via ciclo pedonale, dal signor Dicresce Nicola, di sua proprietà. Controllata per poi deviare su un bel affezionato frequentatore la legittimità della richiesta, tratto del Rio Ospo e quindi della Pieve, bloccato da un abbiamo concordato le proseguire su attraversamenti serio investimento sulle strisce modalità dell’intervento, con i stradali segnalati e sicuri, sino pedonali (auguri Nicola). spese, tramite rendicontazione ringraziamenti del proprietario, a ricollegarsi, vicino al valico sezionale, fatti salvi i casi di per la veloce e amichevole di Rabuiese, all’originario Attività Varie emergenza. C’è da sottolineare definizione del problema. tracciato del sentiero n°1. come sia un fatto positivo Abbiamo quindi fatto Abbiamo altresì, provveduto Il nostro impegno sulle attività l’utilizzo di ditte specializzate ad intervenire la ditta specializzata alla cancellazione del percorso correlate, à stato intenso, a operare in ambiente montano per recuperare la strada giusta, interrotto. Da segnalare però, partiredall’escursionismo. per la manutenzione boschiva, ormai imboscata tra i muretti che il tratto cancellato, era ed è Anche nel 2017 , abbiamo sia per le ricadute economiche carsici, provvedendo alla fine, tuttora indicato come percorso organizzato ed attuato, la ormai sul territorio, sia per la validità con l’intervento della sezione della Via Alpina, di Alpe classica tre giorni di traversata degli interventi; ma, senza CAI di (tratto di Adria, della Vertikala e della carsica di primavera, seguendo rinnovo della segnaletica sui loro competenza), al ripristino Traversata Muggesana, ma noi in quest’edizione, tre percorsi percorsi puliti, il lavoro rimane della nuova segnaletica. Altra non possiamo intervenire su tali a cavallo del confine italo- incompleto e non in sicurezza, richiesta d’intervento sui segnaletiche, se non avvisando sloveno. L’itinerario spaziava perché potrebbe indurre gli percorsi CAI, ci è giunta da i gestori di tali percorsi. Poiché da Sgonico a Veliki Dol, da escursionisti a seguire una bella una segnalazione di Alpe-Adria, siamo spesso indicati come Opicina a Voglje, m. Orsario traccia, ma poi creare incertezza che riportava la perplessità “sentinelle del territorio”, da e ritorno,per finire su quello nell’individuazione del percorso di alcuni escursionisti, in un’altra segnalazione abbiamo che da Basovizza, procede esatto. In novembre comunque, merito al percorso nella zona individuato un interruzione del lungo lo sloveno “museo è stato fatto un decisivo passo muggesana di Rabuiese. sentiero n°1 in Val Rosandra vivente del carso”, con la grotta avanti, con la promulgazione Giunti sul posto, con nostra sopra Bottazzo, causata dalla Vilenica e, successiva salita della nuova legge regionale sorpresa, abbiamo trovato il caduta di alcuni grossi alberi al m. Cocusso e ritorno. In sul “Ruolo del Club Alpino sentiero n°1, interrotto dai sul sentiero, a seguito del primavera, ho accompagnato in

14 numero 165 / gennaio - marzo 2018 un escursione, una cinquantina la Commissione Giulio Carnica dai gruppi Cozzolino, Rose di soci CAI, della sezione di Sentieri e Rifugi, partecipando d’Inverno e Grembani, tutti Caprino Veronese, sul percorso alle numerose riunioni; al sotto l’occhio vigile della Foci Timavo – Sentiero Rilke; convegno di Cividale con tema scuola di Alpinismo. avvenimento poi ripetuto con I Rifugi; la mia presenza in i soci del CAI di Lumezzane, qualità di Vice Presidente della Nel periodo estivo è stata percorso stavolta completato da medesima, all’Assemblea dei organizzato un fine settimana un successivo attraversamento Delegati FVG, svoltasi a , al rif. Fonda Savio, che della Val Rosandra. Curioso illustrando la relazione annuale ha riscontrato successo ed notare, che tutti due i gruppi, dell’attività della Commissione. entusiasmo dei ragazzi! hanno proseguito poi il viaggio E’ continuata puntuale, la L’attività autunnale ha diversi gruppi, perché solo così alla volta della cascate di Plitvice nostra collaborazione con proseguito con due uscite si può riuscire a mantenere in Croazia. In occasione della Alpinismo Triestino, con la in grotta assieme al gruppo vivo l’interesse dei ragazzi regata velica della Barcolana, pubblicazione di vari articoli in Grotte: la grotta Germoni e le e il futuro della società. in collaborazione con gli tema di sentieristica. Parlando Grotte di Villanova, c’è stata amici dell’Alpina delle Giulie di ambiente, non bisogna poi la castagnata al fondo Prez Attività con le scuole e della Circoscrizione di dimenticare la partecipazione e un’uscita presso la palestra Roiano, abbiamo dapprima alle iniziative del nostro artificiale “mani aperte”. Anche nel 2017 è proseguita, individuato il percorso e quindi gruppo TAM, tenendo anche da parte dell’ANAG Guido accompagnato a gruppi circa una lezione sull’ambiente Bottin, l’attività con gli istituti trecento persone sull’itinerario naturale della zona di Aurisina- scolastici della Provincia di di monte Grisa, sentiero Slivia, seguita poi da quella Trieste. Circa un migliaio di Stefania, boschi Bovedo (con successiva sul campo. alunni delle scuole primarie una lezione sull’ambiente, e delle secondarie di primo Per concludere, come sempre tenuta nel bosco dal dott. A. grado sono stati coinvolti in grazie ai miei collaboratori, con Colla, entomologo del museo lezioni didattiche in classe un saluto particolare al nostro di Storia Naturale di Trieste), ed in uscite in ambiente amico Stolfa per una rapida finendo il giro al Circolo carsico, montano ed ipogeo. guarigione, proseguendo ancora con ottimismo verso il 2018, Purtroppo l’uscita in Val Nel mese di aprile, due foriero di novità positive. Rosandra per la festa della XXX classi di scuola secondaria di primo grado, una dell’Istituto Buon sentiero a tutti è stata annullata causa il meteo avverso, i ragazzi hanno però Roli e una dell’istituto Caprin, hanno effettuato un Umberto Pellarini Cosoli avuto occasione di divertirsi minisoggiorno di due giorni al Centro visite di Bagnoli. a Sella Nevea nell’ambito del L’anno si è concluso felicemente protocollo CAI FVG scuole. a dicembre con la festa degli Infine, i complimenti a Guido auguri in Val Rosandra. Bottin a cui è stato conferito Dopo un’escursione in valle il titolo di Accompagnatore ci si è ritrovati tutti, ragazzi, Emerito dal parte del CAI genitori ed accompagnatori, Barcola Grignano. Per la festa Vorrei iniziare questa relazione centrale, come coronamento presso il Casello Modugno, della XXX Ottobre, abbiamo ringraziando tutte le persone di una lunga ed instancabile per gentile concessione della organizzato ed accompagnato dei diversi gruppi che hanno attività dedicata ai giovani e al consorella Alpina delle Giulie, i nostri soci all’escursione in collaborato con noi. Sono loro avvicinamento all’ambiente per un piacevole convivio. Val Rosandra, per poi confluire stati tanti, così tanti che non montano, e a Claudia Battellini, che ha conseguito il titolo di alla tradizionale messa, alla voglio far nomi per la paura Auspico che anche per il Accompagnatrice Sezionale chiesetta di S. Maria in Siaris. di poterne tralasciare troppi. prossimo anno, il centenario di Alpinismo Giovanile. della sezione, ci sia ancora In tema di impegni collaterali, Le uscite sono iniziate nel questa collaborazione tra i Patrizia Ferrari siamo stati presenti, come mese di febbraio con un paio rappresentanti della nostra di escursioni sulle ciaspe, una sezione e della Commissione a Sella Nevea e una al rif. Giulio Carnica Sentieri, alla Grego. Si è proseguito poi con cerimonia del nostro ex socio un’uscita ad aprile sul monte Mauro Conighi, indimenticato Sabotino, molto interessante “Orso della Val di Suola”, dal punto di vista storico. gestore del Rifugio Pacherini, assieme a parenti, amici e soci Tra maggio e giugno si è svolto del CAI di Forni di Sopra. La il corso di avvicinamento alla commemorazione si è svolta nel montagna in Val Rosandra, punto del sentiero dove ha perso che ha visto una dozzina la vita, circondato dal grandioso di partecipanti. Per lo anfiteatro montano che lui svolgimento delle uscite, è amava tanto. Non bisogna stato fondamentale il supporto dimenticare l’attività svolta con di collaboratori provenienti

15 fino a quota -1025 da parte di un nostro giovane socio, in collaborazione con altri speleo italiani e sloveni, di una cavita sul versante sloveno del monte Canin. Le giornate Nel corso del 2017 il numero dedicate alla ripetizione di dei soci del Gruppo Grotte cavità note, principalmente nel dell’Associazione CAI XXX carso triestino e nel territorio Ottobre (GGAXXXO) si è regionale, hanno permesso di attestato a 55 unità, cui vanno migliorare le qualità tecniche aggiunti 6 vecchi soci degli di tutti i soci, specialmente anni 70 che si sono reiscritti i più giovani e meno esperti in gruppo apportando quella che sono giunti con i corsi preziosa dose di esperienza e organizzati quest’anno. di aiuto per dare continuità Il gruppo si è poi prodigato in riuscitissima iniziativa tesa a portato all’organizzazione di alla storia del nostro gruppo. attività didattiche organizzate promuovere le attività all’aria visite guidate in grotte del carso I membri del GGAXXXO in compartecipazione con la aperta in ambiente montano, triestino e una partecipazione hanno investito il proprio Scuola Nazionale di Speleologia che ha avuto notevole di oltre 90 ragazzi. impegno in iniziative teoriche e con la Scuola di Speleologia risonanza mediatica. In ambito Un nutrito numero di (didattiche e divulgative) e “C. Prez”. In particolare divulgativo e didattico e ha soci del GGAXXXO ha pratiche (uscite esplorative e vanno ricordati ben 2 due organizzato un escursione preso parte ad un’iniziativa ripetizioni di cavità note). corsi di introduzione alla con 50 studenti universitari speleologia (29° e 30°) ed il (comprensiva di lezione di formativa molto importante, 63° corso nazionale di tecnica geologia sul campo) presso organizzata dalla regione, (organizzato in collaborazione le Grotte “di Ternovizza” incentrata sull’utilizzo di nuovi con la Commissione Grotte e “dell’Acqua” dando così strumenti per la rilevazione Eugenio Boegan). In parallelo, continuità alla collaborazione topografica in ambiente ipogeo è stata introdotta l’attività di nata lo scorso anno. Inoltre, (Distox e TopoDroid). torrentismo affiliata alla scuola ben 30 giornate sono state Due nostri soci continuano “C. Prez” che ha organizzato dedicate con le classi delle la propria attività in seno al il primo corso sezionale. scuole primarie e medie e sono Corpo Nazionale di Soccorso state accompagnate in diverse Tra le attività divulgative Alpino e Speleologico. grotte del carso triestino da un organizzate dal GGAXXXO gruppo di volonterosi soci e Il gruppo mantiene attiva la preme sottolineare la mostra in collaborazione con il CAT partecipazione alle riunioni fotografica, intitolata ( Club Alpinistico Triestino); della Federazione Regionale “Speleologia che passione”, quando possibile, in tali della Speleologia e all’OTTO organizzata presso il negozio di occasioni sono state organizzate per la speleologia. Inoltre, articoli sportivi Decathlon ma suggestive proiezioni in grotta soci del gruppo hanno preso soprattutto la pubblicazione (Grotta Azzurra). Il gruppo parte ad una conferenza del numero XI degli annali: mantiene la propria attività speleologica sulle novita’ quest’ultima iniziativa collaborativa con il Gruppo di esplorative del Kanin sloveno, testimonia l’effettiva crescita che Alpinismo Giovanile sezionale, tenutasi a Bovec il 2/12/2017. il gruppo ha saputo dimostrare ma a questo si aggiunge la negli ultimi anni. Grosse Tra le onorificenze visita da parte del Gruppo energie sono state incanalate riconosciute, va sottolineata dell’Alpinismo Giovanile Club per la prossima realizzazione di l’assegnazione, nel contesto Alpino Italiano – Sezione Val un libro che sarà pubblicato in della manifestazione “Hells Comelico presso la grotta occasione del centenario della Bells”, della Campana d’oro A.F. Lindner, con notevole XXX Ottobre, che ha avuto al film “BREZNO POD soddisfazione dei partecipanti. origine proprio dai grottisti. VELBOM”, realizzato dal In particolare, le iniziative Si mantiene viva, con inalterato nostro socio Alberto Dal Maso. operative possono essere entusiasmo, la collaborazione Il GGAXXO ha, inoltre, Il film racconta l’eccezionale quantificate in 385 giornate/ non il gruppo di giovani collaborato all’organizzazione ed estrema scalata su ghiaccio uomo con finalità non del Nevee Outodoor Festival, “Opicina District” che ha esplorative e 117 giornate eseguita all’interno del uomo con finalità esplorative. pozzo dell’omonima grotta Queste ultime hanno fruttato da Luca Vallata, Matteo il rinvenimento di nuovi Rivadossi, Andrea Tocchini. ingressi e la prosecuzione di Continua la collaborazione cavità già note nelle zone di scientifica con l’Università Sales, Monrupino e Fernetti e di Trieste, dedicata alle sono continuate le esplorazioni rilevazioni fisiche all’interno dell’abisso Pape Satan sul monte della grotta A.F. Lindner. Canin. Spicca nel novero di tali iniziative l’esplorazione Fabrizio Viezzoli

16 numero 165 / gennaio - marzo 2018 Memorial Bruno Crepaz 2018

18 ottobre 1982 La spedizione della XXX OTTOBRE al Langtang Lirung, un colosso himalayano di 7246 metri, è stata coronata da successo. Ne fanno parte Bruno Toscan, capospedizione, Bruno Crepaz, Mauro Petronio, Stefano Cavallari, Giuliano bianco che li circonda. A nulla completato l’acquedotto e Ravagnan, Adriano Tavernaro valgono le successive ricerche. realizzate le prime abitazioni. e, in qualità di medico, Luisa Fine eroica per un grande della La valle, dalle pareti scoscese, Mestroni. Il giorno prima montagna, un colpo tremendo è chiusa da un’imponente Nasce l’idea Mauro Petronio, assieme per la famiglia e per la Trenta. montagna: Il Langtang Lirung, allo sherpa Nga Temba, ha del MEMORIAL che segna il confine con il BRUNO CREPAZ raggiunto la vetta di quello che, 13 ottobre 2015 Tibet. Spesso mi trovo a pensare a ragione, viene definito come a Bruno e alla sua tomba di L’occasione è il Centenario di uno dei più difficili settemila. Sono trascorsi quasi sei mesi dal ghiaccio. Mi vengono in mente fondazione della Associazione Il gruppo si trova al campo 4, 25 aprile, data del terremoto le parole di Italo Zandonella XXX Ottobre e ritengo l’ultimo. Anche le altre cordate che ha devastato il Nepal. Mi Callegher, socio onorario e giusto e doveroso che, nelle sono pronte ad affrontare trovo nel Parco Nazionale del direttore editoriale della stampa manifestazioni previste, venga l’ascesa finale, purtroppo il Langtang in Nepal. Faccio parte nazionale del CAI, in un suo anche ricordato chi alla Trenta ha tempo sta peggiorando e, del progetto “Focus for Nepal”. articolo del 2010: “Un piccolo e dato tanto sia come attività che dopo un’inutile attesa e a Sono con me due medici trascurato monastero buddista, come immagine. Ne parlo con la malincuore, viene deciso di dell’ospedale San Raffaele brutto fuori e bellissimo famiglia e con l’amico Adriano iniziare la discesa. Nel tratto di Milano, un geologo, un dentro. Pensai che non poteva Rinaldi che si dimostrano che dal campo 3 li porterà al ingegnere idraulico e Daniele esistere un luogo migliore per entusiasti. L’obiettivo è quello, campo 2, la bufera aumenta Tonani, responsabile della Focus ricordare un amico scomparso dopo aver fatto una sosta a rapidamente permettendo a Himalaya Travel e promotore in montagna. E’ vero che è un Langtang e al monastero di stento di scorgere i compagni dell’iniziativa. L’obiettivo è tempio dedicato a Buddha, ma Kyajin, di raggiungere il Campo che precedono. Raggiunte le quello di portare un contributo è anche vero che Dio è -in ogni Base del Langtang Lirung, a 4400 corde fisse ognuno provvede concreto e tangibile, con i luogo- e il Dio dei cristiani non metri di quota, e posare una ad assicurarsi. E’ la volta di fondi raccolti provenienti si offenderà se, per una volta, lo targa ricordo. La spedizione si Stefano quindi sarà Bruno da donazioni spontanee, fra si chiamerà in causa dall’interno comporrà di un piccolo gruppo. che, come più esperto, amici e simpatizzanti, agli di un tempio buddista. Fu Oltre alla figlia Sabina ed alcuni chiude il gruppo. Succede abitanti di due villaggi: Thulo così che alle ore 16 di sabato parenti, vi prenderanno parte l’imprevedibile. Un forte Haku e Samo Haku, andati 13 novembre 2010, nel dei “vecchi” soci trentaottobrini strattone alla corda e, senza completamente distrutti. -gompa- buddista di Kyanjin, e chi lo ha conosciuto a livello nemmeno un grido, Bruno Oltre alle prime cure mediche, attorno a 4000 metri nel cuore nazionale. Il Consiglio Direttivo svanisce nel nulla avvolto dal assieme ai locali verrà dell’Himalaya, quattro italiani della Trenta, che ha subito ricordarono, con una semplice sostenuto l’iniziativa, ha dato cerimonia, il compianto il suo patrocinio e metterà fratello alpinista di Trieste.” a disposizione la targa. “Ma soprattutto è il desiderio ...... di non barare nel rapporto con la montagna per cercare di toglierle il suo ruolo naturale di più forte .....” da “Alpinismo perché” di Bruno Crepaz. Partiremo il 6 ottobre 2018. Giampaolo Covelli

17 numero 165 / gennaio - marzo 2018 Gruppo escursionismo Programma escursioni Dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2018

domenica: passo Montecroce m), sent. 204, Casera domenica 25 marzo Comelico (1636 m), m.ga Nemes Vinadia Gr. (1734 m), Gennaio TRAVERSATA IN CINQUE (1877 m), m.ga Klammbach forcella Pieltinis (1881 m), TAPPE DELLA VALLE DEL (1944 m), m. Arnese (2550 casera Pieltinis (1739 m), domenica 21 gennaio FIUME TIMAVO-REKA m, eventuale), passo. forcella Ielma (1902 m), m. SENTIERI, RII, TORRENTI, Torondon (2019 m), casera d.e.: AE/EAI M. Privileggi 1ª tappa - NELL’ALTA RIONI E ZONE VERDI DELLA Ielma di sopra (1680 m), e C. Rizzo (SAG) e L. VALLE DEL TIMAVO, PERIFERIA DI TRIESTE ponte Arceons (850 m). Marassi (AXXXO) DOVE NASCE LA “GRANDE ACQUA” Borgo San Sergio, rio Storto, d.e.: Franco Romano Altura, rio Spinoleto, Montebello, domenica 11 febbraio e Fulvio Lachi itinerario: Il territorio torrente Settefontane, intorno a Zabiče (442 m), Cattinara, Longera, torrente MONTE OSCHEDRIHL seguendo gli iniziali affluenti domenica 11 marzo Farneto, Rotonda Boschetto, che formano il Timavo Bainsizza-Lohke (720 m), sede Cai XXX Ottobre. DAL LIBRO “LA Oschedrihl (818 m), Kanalski Vrh d.e.: Sergio Ollivier e STRADA DEGLI ULIVI” d.e.: Sergio Ollivier e (590 m), Rebro (748 m), Baske Roberto Vernavà Roberto Vernavà (590 m), Bavterca (300 m), ponte DI PAOLO RUMIZ Rohot (115 m), Deskle (95 m). a piedi da Trieste a Capo domenica 28 gennaio d.e.: Sergio Stibelli Promontore in 8 tappe Aprile “MAX FABIANI TOUR” 4ª tappa: DA ANTIGNANA domenica 18 febbraio A CANFANARO Čekovini (170 m), (380 lunedì 2 aprile, m), Štanjel (311 m), Lukovec NEVE – CIMA SAPPADA – d.e.: Marino Cini dell’Angelo (372 m), Mezarj (90 m), Sv. LAGHI D’OLBE – SAPPADA Martin (331 m), Brje (162 m). ESCURSIONE IN CARSO Sappada- seggiovia 2000 venerdì 16, E NEL POMERIGGIO d.e.: Sergio Stibelli A/R, stazione a monte sabato 17 MOMENTO CONVIVIALE (2000 m), laghi d’Olbe e domenica 18 marzo AL FONDO PREZ (2156 m), eventuale monte “DAL CARSO AL MARE” Lastroni e ritorno TREKKING DI TRE GIORNI domenica 8 aprile Febbraio d.e.: Robert Maisey e SUI SENTIERI CARSICI, Roberto Sestan DALL’ALTIPIANO AL MARE SENOSECCHIA E IL MONTE AUREMIANO domenica 4 febbraio venerdì 16: Padriciano NEVE – FORCELLA domenica 25 febbraio (359 m), Gropada (396 m), Senožece-Senosecchia (560 VALGRANDE Trebiciano (343 m), Banne m), monte Slatna (914 m), DAL LIBRO “LA Vremšćica-monte Auremiano STRADA DEGLI ULIVI” (366 m), Borgo Terstenico Santo Stefano di Cadore (900 m), (212 m), Barcola (3 m). (1027 m), Gabrče-Gaberce sent. 332, Val Grande, forcella DI PAOLO RUMIZ (578 m), Senosecchia. sabato 17: Repen (308 Valgrande (2044 m) e ritorno a piedi da Trieste a Capo m), Rupinpiccolo (294 m), d.e.: Paolo Cuzzi e d.e.: EAI Maurizio Toscano Promontore in 8 tappe - 3ª Roberto Vernavà tappa: DA MONTONA Sgonico (275 m), Gabrovizza AD ANTIGNANA (236 m), Prosecco (254 sabato 10 m), Grignano (3 m). domenica 15 aprile e domenica 11 febbraio d.e.: AE Maurizio Toscano domenica 18: S. Croce (205 TRAVERSATA IN CINQUE WEEKEND SULLA NEVE m), Grotta Azzurra (242 m), TAPPE DELLA VALLE DEL DELLA DELLA PUSTERIA Prepotto (245 m), Pitnji Vrh FIUME TIMAVO-REKA (229 m), Aurisina (144 m), organizzazione congiunta Marzo Canovella dei Zoppoli (3 m). 2ª tappa - ALTA VALLE SAG/AXXXO DEL TIMAVO: IN A cura della Commissione domenica 4 marzo TRAVERSATA SUI COLLI sabato: Val Fiscalina (1454 Sentieri della XXX Ottobre: SETTENTRIONALI m), rif. Fondovalle (1548 m), NEVE – VAL PESARINA sent. 102, rif. Locatelli (2405 - MONTE TORONDON ONC Umberto Pellarini Itinerario: Tripčane (425 m), m), Sasso di Sesto (2539 m, Cosoli, Gianni Pavanello, rifugio e monte Kozlec (997 eventuale), rifugio Fondovalle. Val Pesarina, ponte Arceons Roberto Sestan e m), Ahac-colle Sant’Acazio Cena e pernottamento. sul torr. Pesarina (850 Riccardo Venchi (799 m), Črne Njie (685 m),

18 numero 165 / gennaio - marzo 2018 sorgente del torrente Bistrica 3ª tappa - MEDIA VALLE forcella Sensentörl (2410 (476 m), Ilirska Bistrica- DEL TIMAVO: Giugno m), Hochtristen (2536 m), Villa del Nevoso (407 m). IN TRAVERSATA forcella Zweiseetörl (2368 SUL VERSANTE m), lago Zweiseen (2237 m), domenica 3 giugno d.e.: Sergio Ollivier e MERIDIONALE Sattlegger Haus (1755 m). Roberto Vernavà LUNGO LA TRANSVERZALA Itinerario: Ilirska Bistrica- GIRO B: SLOVENA: Sattlegger Haus Villa del Nevoso (407 m), (1755 m), lago Zweiseen da sabato 21 tappa 24 Zarečje (436 m), mulino (2237 m), forcella Zweiseetörl a mercoledì 25 aprile IL GOLICA, Novak (392 m), Prem-castello il monte dei narcisi (2368 m) e ritorno. 5 GIORNI IN PAKLENICA di Primano (486 m), Ribnica- loc.Ambrožič (378 m). organizzazione congiunta d.e.: Sergio Stibelli (AXXXO) coordinamento: Nadir AXXXO/SAG e Marcella Meng (SAG) Pieri e Maurizio Toscano d.e.: Sergio Ollivier e Roberto Vernavà GIRO A: Planina pod Golico (1000 m ca), Rožca (1587 m), sabato 23 domenica 22 aprile Jekljevo sedlo (1488 m), Golica e domenica 24 giugno domenica 13 maggio (1835 m), Koča na Golici (1582 SENTIERO “ARIELLA LUNGO LA TRANSVERZALA m), Sedlo Suha (1438 m), Sedlo 18ª GIORNATA SLOVENA: FIUMANI” Kočna (1469 m), Dom Pristava DEI SENTIERI DEL CAI tappe 25 e 26 (975 m), Kladnik (750 m ca). diga lago Klivnik (480 e 6ª GIORNATA NELLE KARAVANKE m), Zajelšje (543 m), DEI PARCHI GIRO B: Planina pod Dekleva (450 m), corso 1° giorno - Dom Pristava PUANINA TOUR: Golico (1000 m ca), Koča del f. Posrtev, quota 650, na Golici (1582 m), cima (975 m), Sedlo Kočna IL SENTIERO corso del f. Šmagurka, Golica (1835 m), Sedlo Suha (1469 m), Medvedjak DELLE MALGHE casa Šmagur, corso del f. (1438 m), Dom Pristava (975 (1698 m), Stol (2236 m), DI UGOVIZZA Suhorica, quota 610, corso m), Kladnik (750 m ca). Prešernova Koča (2174 m, del f. Padež, Barca 610 m. cena e pernottamento). Ugovizza (770 m), malga d.e.: Maria Renna e Vilma d.e.: Sergio Stibelli Priu (1255 m), rif. Gortani Todero (AXXXO) 2° giorno - Prešernova Koča, (1100 m), loc. al Camoscio Dom na Zelenici (1536 m), (1136 m), agritur. Da Michael Veliki Vrh Begunjščica (2060 sabato 28 (1242 m), agritur. Gacceman domenica 10 giugno m), Preval (1311 m), Sedlo e domenica 29 aprile (1286 m), Ugovizza (770 m) MONTE PALAVIERTE (1202 m), Koča na Dobrči NOTTURNA AL SNEŽNIK d.e.: Massimo Gobessi (1478 m), Dobrča (1634 m), organizzazione congiunta Brezje pri Tržiču (677 m). Notturna: Grad Snežnik SAG/AXXXO (580 m), Martinčev Laz domenica 20 maggio d.e.: AE Maurizio Toscano GIRO A: Illegio (600 m), (924 m), Leskova Dolina Sella Dagna (1020 m), St.li (793 m), Veliki Snežnik IL FIUME SAVA Cuei di Fur (1196 m), M. domenica 24 giugno (1796 m, pernottamento). ED IL MONTE KUM Palavierte (1785 m), St.li Cuei FERRATA SENZA CONFINI, Radece (203 m), navigazione di Fur (1196 m), Pra di Lunge Diurna: Veliki Snežnik (1796 CRETA DI COLLINETTA sulla Sava, da Dobovec (912 m), Illegio (600 m). m), Mašun (1022 m), Vratca E STEINBERGER WEG (998 m), Martinčev Laz (924 (700 m) al monte Kum (1220 m) e ritorno GIRO B: Illegio (600 m), m), Grad Snežnik (580 m). sent. Cammino delle Pievi, organizzazione congiunta SAG/AXXXO d.e.: Sergio Stibelli d.e.: Sergio Stibelli San Floriano (734 m), monte Giaideit (1032 m), GIRO A: Passo Monte sent. 460, st.li Mignezza sabato 26 Croce Carnico (1360 m), (882 m), Imponzo (410 m), ferr. “Senza Confini”, Creta e domenica 27 maggio S.BartoLomeo (440 m), di Collinetta (2238 m), Maggio quota 700, Illegio (600 m). TRIESTE - ASSEMBLEA ferr. “Steinbergerweg”, NAZIONALE DEI d.e.: AE Mario Privileggi Passo Monte Croce da domenica 6 DELEGATI DEL CLUB (SAG) e AE Maurizio Carnico (1360 m). a mercoledì 16 maggio ALPINO ITALIANO Toscano (AXXXO) GIRO B: Passo Monte Croce TOUR DELLA SICILIA Carnico (1360 m), galleria domenica 27 maggio domenica 17 giugno dello Schulter, mulattiera Organizzazione: delle gallerie, sent. 417, Fulvio Gemellesi SULL’ISOLA MONTE HOCHTRISTEN (A) DI CHERSO Cresta Verde (2047 m), organizzazione congiunta C.ra Collinetta di sopra domenica 6 maggio bivio per Valun (378 AXXXO/SAG (1641 m), Passo Monte m), Lubenice (382 m), Croce Carnico (1360 m). TRAVERSATA IN CINQUE spiaggia (0 m) e ritorno GIRO A: Gasthof Sattlegger TAPPE DELLA VALLE Haus (1755 m), cima d.e.: AE Mario Privileggi (SAG) DEL FIUME TIMAVO-REKA d.e.: Doretta Potthast Hohe Granden (2330 m), e Vilma Todero (AXXXO)

19 numero 165 / gennaio - marzo 2018 30-31 dicembre 2017 Precapodanno a Fusine

Decidiamo di festeggiare a fiumi che portavano all’area modo nostro non l’ultimo, enormi depositi di sabbie e ma il penultimo dell’anno, fanghi, distribuiti sul fondo del tanto per essere originali: una mare. Lo spessore complessivo notte al rifugio Zacchi, poco dei sedimenti raggiunse sotto ai 1400 metri di quota, in alcuni punti il valore di minime anche di 25 gradi sotto con una forte alternanza fra in presenza di una luna che ci alcune migliaia di metri. Per caldo e freddo e un ristagno accompagna tutta la notte, fino un centimetro di sedimento lo zero. Le brezze di monte invernale di aria fredda ed a calare alle 4 del mattino. 370 occorrono oltre 600 anni, scendono lungo il vallone umida in fondo alle valli. mila km di distanza dalla terra ma di tempo ce n’è stato per dal versante settentrionale del gruppo del Mangart, per (solo 9 volte la circonferenza forgiare questo splendido circo Sei gradi sotto lo zero sono nulla soleggiato in questo del nostro pianeta) la fanno di montagne, dalle Ponze ad una buona temperatura per apparire grande e vicina, in oriente fino al Picco di Mezzodì periodo e con nevai perenni, camminare sulla neve; mi questi giorni, tanto che a ad occidente, passando per la raffreddando la conca dei laghi; accontento della sola camicia inizio mese si è parlato di luna cima Strugova, la Veunza, il l’aria fredda rimane intrappolata addosso perché i 14 kg di zaino gigante, perché in perigeo, Mangart, il Traunik, il Bugonig. nella conca perché bloccata e il passo deciso contribuiscono cioè nel punto più vicino a valle dai rilievi formatisi a trasformare l’energia La conca valliva è alquanto alla Terra, il che la rende più con i depositi morenici. muscolare in calore rendendo grande e più luminosa. chiusa ai venti meridionali dalla superflui ulteriori strati. barriera del Mangart-Veunza e Questa inversione termica porta Le montagne che circondano risulta invece più aperta ai venti ad avere una fascia vegetazionale Lungo il sentiero che porta al i laghi di Fusine hanno una settentrionali, che rendono invertita rispetto al normale: rifugio apprezziamo l’abilità storia di 200 milioni di anni, la zona tra le più fredde della alla faggeta mista ad abete dell’abete rosso di sopportare il quando al posto dei laghi e delle Regione: ben tre gradi in meno rosso si sostituisce in basso una peso della neve conformandosi rocce c’era il mare. Si, proprio di altre località della regione pecceta montana legata ad un a piramide, così da scrollare di il mare, con una quantità di situate alla stessa altitudine, con continentalismo di fondovalle, dosso pesi eccessivi: la sua punta

20 numero 165 / gennaio - marzo 2018 sopportare il peso della neve, grazie alla conformazione del tronco e alla diposizione dei rami, che ne facilitano la caduta al suolo. Sono ormai le 5 quando raggiungiamo il rifugio Zacchi, a 1383 metri sotto la parete Ovest della Ponza Grande, nel bosco di pecci e larici che riempiono l’ampio anfiteatro delle Ponze, della Veunza e del Mangart. La Capanna Piemonte fu costruita nel 1919 sui resti di un vecchio capanno da caccia, ma venne travolta da una sembra più aguzza, a puntare un passano l’inverno cambiando valanga nel 1932, cosicché la morfologia del terreno con un dito proteso verso l’azzurro del piumaggio o pelliccia, più folta struttura attuale fu inaugurata manto chiaro dove anche le cielo e la sua sagoma più snella, e calda, oltre che mimetica. nel 1947 come rifugio del CAI ombre stentano a prevalere sul con i rami corti, pendenti ed I cambiamenti climatici di Tarvisio e successivamente bianco accecante della neve. appressati, quasi in una postura in atto stanno provocando intitolata al colonnello degli Quando giungiamo ai laghi infreddolita. Dopo la nevicata delle turbolenze nell’etologia alpini Luigi Zacchi, reduce della è sera ed è l’ora migliore per di più di un metro della scorsa e nella fisiologia di questi campagna italianadi Russia. settimana impressiona il animali, così bene adattati a apprezzare la rugosità della cumulo di neve che costringe condizioni che sono rimaste Un’ottima cena, una bella superficie innevata, messa faggi, meno adattati dell’abete immutate per migliaia di anni. ciaspolata notturna al chiaro in evidenza dai dorati raggi rosso a queste condizioni di luna e il mattino seguente del sole radenti. La statica meteorologiche, a piegare i rami Rane e serpenti sono anch’essi siamo pronti per riscendere tranquillità del manto nevoso ad U, verso il basso, prossimi al caratteristici dell’area, e come a valle prendendo il sentiero lascia libere piccole superfici punto di rottura. Camminiamo se la cavano col freddo? Si alto che passa per l’Alpe all’acqua in movimento, ragionando sui numeri, sulla rintanano in profonde buche, Vecchia. Siamo incantati dal prontamente sfruttate da gruppi pressione, le forze e le capacità intorpiditi in un drastico paesaggio. Le cunette di neve compatti di germani reali che elastiche del legno che scarica rallentamento del metabolismo, disegnano profili sinuosi, ondulano la superficie del lago la forza di gravità della neve in una sorta di vita latente, che femminili, nascondendo il altrimenti piatta. Il silenzio, cercando di liberarsene, permette loro, animali a sangue masso, il piccolo abete, la le ombre lunghe e rosate della ma questa neve umida e freddo, di superare l’inverno. compatta resiste e si accumula sui rami flessi, rifiutando Le piante non possono muoversi di precipitare al suolo. ma adottano altre strategie: esse devono innanzitutto Il freddo - e la conca di Fusine limitare la perdita di acqua. è emblematica in tal senso - Con temperature sotto lo zero, rappresenta un aspetto critico le cellule proteggono l’acqua per la vita animale e vegetale, per evitare la disidratazione: entrambe legate alla presenza gli abeti impediscono all’acqua di acqua in forma liquida di uscire dalle cellule grazie per la sopravvivenza. Gli alla presenza di sali nel liquido Uccelli migrano verso climi cellulare mentre il faggio più miti e molti mammiferi supera l’inverno “ritirando” adottano lo stratagemma del all’interno del tronco la maggior letargo, un sonno profondo, parte possibile dei liquidi immobile, senza cibo in ed entrando in uno stato di cui il battito cardiaco, la quiescenza, perdendo le foglie. respirazione e le attività metaboliche sono ridotte al Riguardo alla resistenza minimo. Altri, come la pernice meccanica, le conifere sono bianca e la lepre variabile, sicuramente più adatte a

21 numero 165 / gennaio - marzo 2018 sera evocano sentimenti di dell’orogenesi. Il disegno di Osservare queste imponenti Colrotondo. Solo (si fa per dolcezza e di serenità. I riflessi questi strati ricorda quello montagne coperte da boschi dire) 10 mila anni fa la conca straordinari dei monti e le linee tracciato dai rami dei faggi, di abete rosso e faggio, dei laghi assunse la morfologia parallele e increspate del profilo parallelamente ripiegati verso immaginandole mare e poi odierna. Se potessimo ridurre degli abeti sono uno stimolo il basso per il peso della neve, pullulante vita organica dà il nostro timelapse dell’ultimo continuo a trovare una nuova e trova analoga geometria ancora più suggestione a questo milione di anni ad un giorno inquadratura da catturale con nelle curve concentriche luogo magico, non a caso solo, questi 10 mila anni di la Canon 6D, inseparabile realizzate dall’acqua, nell’atto protetto da molti decenni per le quiete rappresenterebbero un compagna di viaggio. del congelamento, attorno sue peculiarità naturalistiche. appena un quarto d’ora. ad un elemento di disturbo Se con la mia Gopro potessi Diamo ancora una sguardo che fuoriesce dall’acqua: un I depositi morenici, i blocchi, i alla cintura di monti che realizzare un timelapse sasso, una pigna, un rametto. ciotoli e addirittura gli enormi racchiudono la piana. Nelle dell’ultimo milione di anni, Quando anni fa ho arrampicato massi erratici di trenta metri, rocce sedimentarie i geologi mi accorgerei che l’area non è l’imponente e verticale come il Pirona e il Marinelli, sono leggono, come in un libro da così quieta come appare oggi, parete nord del Mangart, il risultato dell’opera incessante scoprire, la vita di organismi che nella nostra breve ed effimera superando gli strati sovrapposti, del ghiaccio, che erode, sposta, hanno popolato la zona e che esistenza. Un milione di anni immaginavo di percorrere, in spazza questa massa dura che hanno lasciato chiare impronte fa la grande invasione glaciale poche ore, la storia millenaria fu vita pullulante. Torniamo nel materiale depositato. quaternaria, con almeno quattro di vite più o meno coscienti di a casa pensando che siamo ripetute espansioni dei ghiacciai, animali e vegetali che si erano proprio fortunati a vivere in Circa 100 milioni di anni ricoprì tutto il bacino dei due trasformati in roccia, come nella questa meravigliosa regione. fa, durante l’Era Cenozoica, laghi, lasciando emergere dalla leggenda della moglie di Lot, le spinte tangenziali hanno coltre di ghiaccio solo le cime Dario Gasparo trasformata in una statua di sale incurvato e sollevato gli strati più alte del Mangart, delle per essersi voltata a guardare orizzontali del fondo marino Ponze e del facendoli scorrere gli uni sugli la distruzione di Sodoma e altri a forgiare le montagne Gomorra. con il processo

22 numero 165 / gennaio - marzo 2018 Come ex capogruppo dei “Bruti de Val Rosandra” volevo rimediare a un mio errore Pietro, nell’invio ad Alpinismo Triestino dell’articolo relativo al convegno di giugno 2017. il figlio di Ho inoltrato a Roberto Fonda l’articolo che si riferiva al convegno dell’anno precedente Marco ed Anna, mi e per questo motivo vi prego di volermi scusare, credo che molti di voi se ne siano accorti. presta il binocolo con cui seguo le tante cordate lungo le pertanto vie prescelte. Distinguo Marco Al Rifugio Carestiato chiedo agli che con Stefano sta salendo lo istruttori quali vie spigolo Sorarù, sulle altre pareti impegneranno l’indomani, c’è il corso del CAI di Udine, li il convegno vengo così a sapere che la invidio abbastanza e condivido via che volevamo percorrere con gli amici l’amarezza per la Entriamo l’indomani sarebbe stata libera e mancata salita. Si sta facendo e, trovato rocciatori lo comunico agli amici Gianni e mezzogiorno, nel frattempo Diego lo salutiamo Walter che avevano intenzione di rientrano Silvio che con Stelio è e dopo quattro chiacchiere, condividere la salita. Mangiamo salito sulla Pala del Bò, per la via ci vengono assegnate le stanze. anche il dolce innaffiato da Ecce Homo. Aspetto ancora un Noi siamo nella dependance qualche grappa e piano piano le poco per salutare qualcun altro, Quest’anno assieme agli amici che ci hanno ma la noia ed il pensiero del per il convegno persone cominciano a ritirarsi accompagnato. Il Carestiato nelle camere, la piacevole serata lungo rientro a Trieste, mi fanno di primavera ho è un rifugio che si è adeguato scegliere la via della discesa verso proposto il Rif. Bruto va concludendosi lasciandoci ai tempi ma mantenendo un senso di serenità con la quale il passo Duran. Caricati gli zaini Carestiato. Senza aspettare le sempre la squisita bellezza di un ed il materiale ripartiamo per adesioni ho telefonato subito potremo affrontare la notte. Al ambiente caldo ed accogliente in risveglio guardo dalla finestra casa. Siamo già in viaggio da due al gestore Diego Favero che, un contesto montanaro. Anche ore quando una telefonata di avendo già una prenotazione e vedo il cielo azzurro, senza lo staff è accogliente, sono tutti un accenno di nuvole, è una Vanessa ci avvisa che Ermanno e di 20 persone da parte del gentili, premurosi e cordiali. la figlia Nicoletta hanno dovuto CAI di Udine, mi comunica giornata splendida, già tutti Avendo il pomeriggio del sabato pregustiamo il piacere della chiamare il soccorso alpino la disponibilità di 30 posti che libero, mi informo sul da farsi e per poter scendere dopo aver confermo immediatamente. Le salita. A colazione ci si saluta Diego mi informa che a pochi con chi è già pronto per andare salito la ferrata Costantini, aver previsioni meteo per quel fine minuti dal rifugio c’è una falesia raggiunto la sella sul versante settimana sono ottime e, credo alla meta prescelta e anche noi dove possiamo trascorrere un in 2 cordate, zaino in spalla, ci Nord della Pala delle Masenade per questo motivo, siamo al paio d’ore praticando il nostro avviamo all’attacco. Purtroppo e, causa la neve ancora completo con le presenze. La sport prediletto. Gli amici sono durante il percorso ci sorpassa abbondante, hanno perso la partenza è fissata per la mattina a tavola poiché, attratti dai un gruppo di persone che traccia e, non avendo più forze di sabato 10 giugno, ci troviamo profumini che giungono dalla sapremo poi essere formato a sufficienza per ripercorrere in 3 equipaggi e decidiamo in discesa la medesima ferrata. cucina, non hanno resistito da 13 elementi fra istruttori e il percorso: via Longarone Poco dopo mi chiama anche e hanno deciso di mettere corsisti del CAI di Bassano del attraverso la Val di Zoldo, dove Nicoletta per rassicurarmi che qualcosa sotto i denti. Più tardi Grappa, i quali raggiungono la ci fermiamo per sgranchirci le stavano attendendo l’elicottero andiamo a fare qualche tiro nella parete prima di noi. C’è anche gambe e prendere un gelato del soccorso alpino che li ha falesia, ma la qualità della roccia un’altra via adiacente a quella portati sani e salvi al passo famoso per l’ottima qualità. non è buona, perciò rientro che avevamo scelto, ma viene Duran. Malgrado questo serio Intanto che il nostro palato in rifugio dove nel frattempo anche questa occupata dal corso. inconveniente e l’amarezza per la gioisce per quella prelibatezza, stanno arrivando anche gli altri Noi siamo in 4, speriamo che gli mancata arrampicata considero non sono da meno i nostri occhi partecipanti. Alcuni di noi istruttori ci diano la precedenza, questa uscita in maniera molto che ammirano dalle panchine si siedono fuori sotto il sole visto che avremmo potuto positiva per l’alto numero della gelateria le imponenti che riscalda ancora prima del senz’altro essere più veloci, di partecipanti e le varie vie montagne del Bosco Nero. tramonto, si chiacchiera con un ma questi ultimi ci invitano sulle quali si sono cimentati Ricordo alcune arrampicate boccale di birra o un bicchiere invece a seguirli. Ben sapendo alpinisti giovani e meno giovani giovanili le cui emozioni di vino e, di lì a poco, arrivano che avremmo avuto un grande ma tutti validissimi. Inoltre condivido con gli amici. Si anche Vanessa, Piero e Roberto disagio e che sarebbe stato l’accoglienza cordiale e la riparte per raggiungere il Passo che hanno fatto la Decima pericoloso trovarci in tanti sui simpatia al rifugio Carestiato, Duran dove parcheggiamo le sulla Pala delle Masenade e terrazzini e in considerazione nonché un tempo splendido nostre auto e, zaini in spalla subito dopo i due amici di che qualcuno sopra di noi hanno coronato il convegno di saliamo tra i prati verdi costellati nome Alberto con Roberta che scarica sassi e che vediamo alcuni primavera del gruppo rocciatori. da magnifici ranuncoli e botton hanno fatto lo spigolo Sorarù allievi fare la sicura al compagno d’oro di un giallo intenso che sulla Pala del Belia. L’atmosfera non proprio da manuale, Adriano Pagan risplendono alla luce del sole. è gioiosa, il gestore è riuscito a aspettiamo un po’ ma vista Le montagne ci circondano, sistemarci tutti nella medesima lentezza e pericolosità decidiamo si mostrano in tutta la loro sala, quella grande, per la cena. a malincuore di rinunciare e, bellezza stagliandosi nel cielo Sono le 19.30 quando entriamo piano piano, con l’amaro in azzurro, hanno guglie e torrioni per metterci a tavola. La cena bocca rientriamo al rifugio. tutti diversi, il sole crea ombre è a menù fisso ma le portate Abbastanza tristi per non aver che tingono le rocce di un sono più che abbondanti e potuto approfittare di una tale grigio più scuro e in questa molto buone. I ragazzi del CAI rara giornata, iniziamo l’attesa cornice di spettacolo della di Udine, mi sono informato noiosa degli altri partecipanti, natura raggiungiamo il rifugio. prima, sono di un corso AR1, senz’altro più fortunati di noi.

23 numero 165 / gennaio - marzo 2018 Approfondimenti/rubrica dedicata all’ambiente carsico triestino Particolarità naturalistiche dell’impluvio di Draga Sant’Elia, singolare depressione valliva

Premesse A settentrione di Draga Sant’Elia (338 m), e ad un chilometro circa dall’abitato, s’incunea un singolare Castagno ambiente, alquanto defilato (Castanea sativa) e contraddistinto d’alcuni Impluvio Draga S. Elia modesti rilievi boscosi – “Srednje Brdo” (419 m) il più evidente d’essi - che generalmente da copiose e quasi definiscono, alla base dei continuative vene d’acqua. La rispettivi sinuosi declivi, un copertura arborea, considerate caratteristico “impluvio”. le caratteristiche pedologiche e Quest’ampia ed articolata fisiche dell’ambiente - ombroso, depressione valliva viene a fresco ed umido - annovera, nella preponderanza dei casi, trovarsi immediatamente a sud Stagno N. 21 del “Residence Valrosandra” alcuni annosi esemplari di San Lorenzo (ex motel), a nord-est della castagno, di carpino bianco, S.S. N. 22 che scende e di tiglio, con la rarefazione Le raccolte d’acqua subisce con minor rigore la s’ultima a Draga S. Elia (338 degli ornielli e delle querce (solamente qualche notevole violenza della bora ed è peraltro m) e ad ovest dell’abitato di Considerata l’impermeabilità cerro) e con sporadica ma sottoposto al raffreddamento Pesek (472 m). A circa metà del terreno, l’impluvio sorprendente presenza della della brezza notturna che strada da Draga s’arcua la pista include varie raccolte d’acqua betulla. Nell’impluvio il clima discende dal valico di Pesek. ciclabile “Giordano Cottur” alimentate, oltre che dall’acqua appare ancora temperato con Mantiene bene l’acqua ed è per ricalcante il vecchio percorso piovana, da sorgenti, vene e attenuati caratteri marittimo- circa ¾ ricoperto da vegetazione della ferrovia che, dalla stazione modesti rii. Alcune di queste mediterranei anche se appaiono a carattere palustre nella quale di Campo Marzio di Trieste, raccolte sono state catastate marcate sia l’escursione prevalgono pioppi e salici, ma superando gagliardamente la negli anni 1969 e 1985 ad termica che quella igrometrica, anche mazzasorde, giunchi e Val Rosandra, oltrepassava il opera del locale civico Museo conferendo a tutta la zona brasche, seppur in minor misura Confine di Stato entrando in di Storia Naturale nell’ambito un’impronta subalpina. rispetto a decenni addietro. territorio sloveno. Il suolo è, di una ricerca sugli stagni e nella parte di minor altitudine sulle ghiacciaie del Carso e di dell’impluvio, di natura tutta la Provincia di Trieste. arenaceo-flyschoide, mentre Quasi tutti gli stagni in presenta connotati calcarei in oggetto, trattati nei rispettivi quella più elevata di contatto. contributi, sono tuttora Ciò ha consentito all’ambiente esistenti e dinamici ed anzi, d’ospitare, nel tempo, alcuni Betulla (Betula pendula) in seguito a periodi d’intense Stagno N. 21 stagni naturali, per la maggior Impluvio precipitazioni e d’energica San Lorenzo - Storica parte ancor attivi, alimentati attività sorgentizia, il relativo bacino si presenta colmo ed a volte debordante. Molto spesso Accanto a quest’ultimo, dall’acqua emergono degli distanziate di circa 5 metri, ci esemplari arbustivi ed arborei, sono due cisterne-ghiacciaie determinando un inusuale (“jazere”) in muratura di aspetto igro-paesaggistico. diametro di 7 m, mentre verso nord-ovest, pure a 5 metri, Stagno n. 21 ce n’è un’altra semicircolare, analoga alle precdenti. Le tre Lo stagno, catastato per primo “jazere”, profonde circa 4 m, fra tutti quelli presenti nella appaiono, al giorno d’oggi, zona, è situato ad est-nord- abbandonate a sé stesse, prive est di San Lorenzo/Jezero, ormai della copertura (tetto di nella vasta depressione valliva paglia) e senza la scala interna. impluviale. Tuttora vitale, Una presenta rifiuti vari ormai

24 numero 165 / gennaio - marzo 2018 da decenni, la seconda non riesce a trattenere l’acqua, per cui Stagno risulta costantemente secca. n. 113 Solo quella più distante, Il bacino acqueo, generalmente sempre a lato della carrareccia, ed il limpido, si trova quasi al centro mantiene un minimo livello considerevole dell’impluvio, ove confluiscono acqueo soltanto in periodi asporto acqueo, prodotto i due solchi principali che lo d’intense precipitazioni. dalle numerose specie vegetali, non varia, costituiscono. Esso è alimentato nel tempo, di molto; Da uno studio di Maria Paola causano una forte evaporazione; da una sorgente dalla portata l’acqua è piuttosto limpida. Pagnini Alberti (“Sistemi di per cui, nei periodi secchi e variabile che sgorga pochi metri ventosi, lo stagno può rimanere Data la posizione poco esposta e raccolta d’acqua nel Carso a monte. A brevissima distanza, triestino”, 1972) s’apprende asciutto, anche se ciò avviene selvatica del bacino acqueo, esso verso sud, vi è un debole assai raramente. L’acqua si si presta bene quale abbeveratoio che le ghiacciaie-cisterne nella emissario che lo mantiene zona, di proprietà degli abitanti presenta generalmente limpida. per la fauna circostante. Nelle ad un livello abbastanza Data l’altitudine e l’esposizione, immediate adiacenze si trovano di Sant’Elia, erano ben cinque. costante. Il fondo argilloso Le altre due si trovavano più lo stagno durante l’inverno due cisterne-ghiacciaie. appare quasi sempre coperto rimane gelato per lungo tempo. ad est, a brevissima distanza da uno strato di fogliame Nella sottostante tabellina dallo stagno N. 118. Per marcescente. La vegetazione sono riportate le caratteristiche approfondire l’argomento denota caratteri palustri con essenziali delle raccolte relativo ai criteri di raccolta la presenza di una sporadica d’acqua presenti nella zona d’acqua si rimanda a questo popolazione di equiseti, dell’impluvio e qui sopra interessante ed esaustivo più cospicua nel passato. prese in considerazione. contributo, dotato, fra l’altro, Nelle immediate adiacenze di un’esplicita tavola che riporta non è difficile individuare Stagno N. 117 lo schema indicativo della la salamandra giallo e nera, Impluvio Draga situazione passata nel sito. caratteristico anfibio dal quale ha preso il nome il sentiero che Stagno n. 118 lambisce la raccolta d’acqua. Si tratta di uno stagno alquanto Stagno n. 117 lungo, invaso da una fitta vegetazione, sia arbustiva che Il bacino è caratterizzato dalla arborea, nella quale prevalgono presenza di un’esuberante pioppi e salici. E’ in parte copertura arborea e da una fitta alimentato da un canaletto di Stagno N. 113 Stagno N. 118 Impluvio Draga S. Elia e continuativa zona cespugliosa scolo, per cui si presenta quasi Impluvio Draga ripariale. L’esposizione alla bora sempre con acqua. Il suo livello

Tabella 1 N. Cat. Rilievo Lungh. m Largh. m Prof. max. m Prof. media m Sup. mq Vol. mc Quota m

020 26.06.1965 16,0 7,5 0,40 0,20 98,0 19,6 387 025 26.06.1965 14,2 4,8 0,15 0,08 62,8 05,0 424 027 24.04.1965 41,0 6,9 0,15 0,08 260,1 20,8 451 119 30.05.1982 05,0 3,6 0,55 0,27 15,3 04,1 403

25 numero 165 / gennaio - marzo 2018 Particolarità arboree dell’impluvio Nel suggestivo ambiente Stagno N. 27 Pesek rappresentato dall’umido Lo studioso Silvio Polli “Impluvio”, improntato a mentre esamina lo stagno caratteristiche pedologiche per inserirlo nel primo catasto prevalentemente acide, non mancano gli esemplari Ulteriori raccolte d’acqua nella arborei inusuali e di spicco. zona circostante l’impluvio V’abbondano, numerosi e vetusti, i carpini bianchi Nella plaga circostante Draga, (Carpinus betulus), attorniati da Pesek e San Lorenzo/Jezero poderosi tigli (Tilia europaea) si trovavano pure altri stagni, e, con una certa sorpresa, da catastati con i numeri 20, 25, 27 numerosi castagni (Castanea e 119. Attualmente, se si eccettua sativa). Anzi, la popolazione il N. 119, di ridotte dimensioni di castagno, se si eccettua la Jazera ma tuttora efficiente, gli altri non presenza in qualche altra zona Impluvio Draga contengono più acqua da qualche limitrofa alla città (Roiano alta) e decennio; i relativi bacini sono sul Carso (ad esempio sporadica tuttora produttivo, considerando castagni di varie dimensioni, ora individuabili con una certa in “Valle” e sul M. Goli di la notevole quantità di ricci svetta una caratteristica difficoltà. Infatti essi appaiono Grozzana), questa è decisamente dispersi ai suoi piedi. Non betulla (Betula pendula). del tutto secchi ed invasi la più cospicua della provincia. distante dai due castagni, proprio L’esemplare, dal tronco bianco dall’incalzante vegetazione. Il N. Alcuni esemplari di castagno all’apice del morbido rilievo screpolato alla base, s’eleva 20, quasi sempre privo d’acqua appaiono alquanto vetusti, ormai lambito da un buon sentiero, si verticalmente alla ricerca della già negli Anni ’60, era ospitato in prossimi alla conclusione del loro staglia il vetusto tronco mozzo luminosità. Solamente nella una piccola conca, in piena landa ciclo vitale. Il più annoso, situato di un tiglio. Questo ha emesso parte sommitale la pianta è carsica ed era esposto a tutti i sull’alto versante occidentale lateralmente un grosso ramo provvista di ramificazioni. La venti. Il N. 25, pure in ambiente della quota 422,5 m (localmente che perpetua la vitalità della misura della circonferenza è aperto, possedeva a valle un “Zahudnik”), ostenta una specie. Singolare è il fatto che il attualmente di 1,09 m; negli bacino roccioso di sbarramento circonferenza di 3,16 m, misura vecchio tronco, cavo all’interno, Anni ’90 essa era di 85 cm. ed era situato ad est-nord- effettuata il 31.12.2017, ed è ospita una allocco che ha così la est di San Lorenzo. Appariva L’“Impluvio” di Draga Sant’Elia piuttosto notevole per la specie. possibilità di entrare od uscire molto battuto dalla bora anche costituisce dunque un ambiente A poca distanza, alcune decine dal basso o dall’alto dell’albero. se era ben soleggiato nell’arco di metri più in basso ed a nord- alquanto recondito e del tutto della giornata. L’ambiente era est si staglia, ritto ed imponente, Nella parte più elevata inaspettato. Immergersi in esso, particolarmente rigido e secco. un altro castagno, con la dell’impluvio, nella sua scoprendo progressivamente Il N. 27, a carattere acquitrinoso circonferenza di 2,54 m. E’ diramazione orientale, fra alcuni le varie raccolte d’acqua e le con carici, giunchi e giunchina vicine “jazere” richiama subito comune, conteneva acqua sino alla mente il passato fervore con a qualche anno addietro. Era cui gli abitanti della zona, sino posto a sud-ovest di Pesek, poco all’inizio del Secondo Conflitto, sotto il margine dell’altipiano, traevano sostentamento in un terrazzo situato sulla dalla produzione e dalla sinistra del sentiero che scende conservazione del ghiaccio. dalla località verso la stazione Inoltre, trascorrere qualche ora ferroviaria di Draga. Il lungo in quest’ambito, individuando bacino, che interseca il locale ed ammirando gli esemplari acquedotto, è attualmente arborei - sorprendenti sia per le sottoposto a scavi intensivi. dimensioni che per la relativa longevità - rappresenta un Nella tabellina che segue indubbio godimento spirituale sono presentati i rispettivi Cisterna-ghiacciaia (Jazera) oltre che fisico e liberatorio. dati catastali degli stagni Impluvio Draga appena analizzati. Elio Polli

Tabella 2 N. Cat. Rilievo Lungh. m Largh. m Prof. max. m Prof. media m Sup. mq Vol. mc Quota m

021 26.06.1965 29,0 20,0 0,40 0,20 477,0 95,4 399 113 10.05.1981 5,0 2,6 0,55 0,28 10,1 2,8 363 117 10.05.1981 18,0 10,5 0,60 0,30 162,5 48,8 397 118 10.05.1981 34,0 13,2 1,00 0,49 393,6 192 402

26 numero 165 / gennaio - marzo 2018 Massimina, di cui si innamora e che poi sposerà; e nel suo” Un Giorgio Brunner e la montagna uomo va sui monti” non ha timore di ammetterlo, anche se, Un uomo va sui monti probabilmente figlio della sua epoca, non cede al romanticismo, Prima edizione 1957 - Ristampa anastatica 2017 ma nelle isole Lofoten tratteggia un paesaggio che sembra magica La storia dell’alpinismo non ne ricava è quella di un uomo degli Dei proprio con il grande poesia e lo riscatta dalla stereotipo può in nessun modo essere tenace, un ingegnere dotato di Emilio: … “siamo alle prese con di uomo freddo, razionale, privo di fantasia. E che dire di quando astratta dalla realtà storica, quel pragmatismo tipico della rocce lisce, ripide, sospeso sopra dichiara candidamente che la sua sociale e culturale del periodo sua professione, che sembra una profonda gola e mi merito i passione per la montagna e per in cui viene vissuta. Questa è la non concedergli ripensamenti, rimproveri e le osservazioni del mio il ghiaccio è nata dall’infelicità prima sensazione che si ricava paure, emozioni. Deve salire, compagno per il mio modo poco di cui soffre per amore?...”Perché dalla lettura di “Un uomo va deve raggiungere la dogmatica corretto di arrampicare. Lo so che dovrei vergognarmi di dirlo, sui monti”, la vicenda biografica meta prefissata, a qualsiasi costo, arrampico male, ma non me ne finalmente? Ne hanno sofferto di Giorgio Brunner, nato a con qualsiasi tempo, anche importa nulla: a me piace così”… tanti esseri umani e ne hanno Trieste nel 1897, ingegnere, da solo, cosa che sembra non scritto tanti poeti, perché non alpinista, esploratore, che aiuta dispiacergli affatto: l’arrampicata Brunner, un uomo che cerca la lo dovrei confessare pure io, a ricostruire anche storicamente è emozione, una sfida con se stessi bellezza del sublime e sulla vetta misero mortale come gli altri?” un tassello di quell’ “immaginario in cui corpo e mente entrano in appaga il suo anelito, riuscendo alpino” a cui la storia del nostro stretto contatto con la parete, a trasformare l’anima pragmatica La narrazione nata sotto forma paese è strettamente legata. rapportandosi continuamente dell’ingegnere in un’anima di diario si sviluppa poi in con i propri limiti e capacità. sensibile al bello e mi piace senso emotivo, trascinando Giorgio Brunner, con degli E’ un susseguirsi di imprese, accostarlo alla visione kantiana il lettore con emozioni forti zoom quasi fotografici per perseguite con costanza, studio, del sublime per intendere e vere; il vortice di pensieri e la minuzie della descrizione, devozione, dove pare di scorgere l’alpinismo, che ricorderà molti accadimenti travolge e cattura “venuto al mondo col desiderio un senso del dovere ineludibile anni dopo “Alfabeto verticale” inesorabilmente l’attenzione dei monti”, inizia già negli e ne è testimonianza l’episodio di Brevini quando scrive “Il e diventa la testimonianza del anni del ginnasio a dedicarsi “A Monfalcone, in piroscafo”, pericolo, la paura, l’abisso, la suo cambiamento interiore, ad escursioni prevalentemente dove racconta di essersi recato sul vastità e l’immensità, il brivido della sua crescita. Con parole e domenicali, passando dai monti lavoro con lo zaino e la piccozza, dell’annientamento, il senso immagini forti Brunner presenta delle Stregaie della sua fantasia per essere pronto a fine giornata della fragilità dell’uomo, la sua un mondo coinvolgente, dove la (cataste di vecchi tappeti su cui di intraprendere il viaggio…verso solitudine di fronte a una natura montagna si fa anche metafora si divertiva bambino a salire il Canin! Poi, addentrandomi minacciosa: in montagna si va dell’esistenza ed è la sensazione insieme alla sorella) al Carso, alla nelle pagine del libro, scopro un per vivere queste sensazioni fatte che ci trasmette intensamente Val Rosandra, alla scoperta di uomo che si fa incantare dalla di grandiosità e di rischio”. con le ultime parole del libro… un mondo nuovo e affascinante, natura, dalla bellezza del creato, sulla cima solitaria di un alto dove la natura lo cattura, ma Brunner si fa dunque conquistare un uomo che conosce e cerca la monte è la mia felicità suprema… soddisfa solo per poco la sua sete solitudine anche per analizzarsi dal sentimento, nel 1932 inizia d’avventura e di bellezza, non ed è, se vogliamo, un modo di ad arrampicare con una fanciulla, Gabriella Pison appena scorge le Dolomiti. porsi molto tipico dell’epoca, La montagna in quegli anni specie per un uomo colto che rappresenta anche il mondo fa della complessità del vivere dell’imprevedibile con cui una palestra per il lucido esame confrontarsi, in un desiderio dei suoi processi psicologici di recuperare la dimensione e delle sue scelte, forse anche del primitivo, in una società perché vissuto a Trieste, città divenuta in larga parte industriale allora all’avanguardia per aver e dove l’incerto ed il pericolo accolto con favore la psicoanalisi spingono l’alpinista alla ricerca freudiana. Già dalle prime di una originaria autenticità. pagine si capisce che non si tratta di una mera autobiografia Da Zurigo, dove studia cronologicamente ordinata, ingegneria dopo lo scoppio della quanto di un “monologo I guerra mondiale, si avvicina interiore” in cui il protagonista ai monti: attraversa la Svizzera accenna alla tappe significative passando per crepacci ghiacciati anche della sua vita. L’incontro e nevai, pregustando un mondo con Comici ad esempio ha dagli scenari incredibili, ma viene rappresentato una delle esperienze rapidamente richiamato in Italia che ha segnato indelebilmente la per fare il soldato ed appena sua esistenza, sia di uomo che di nel 1919 può riprendere le sue alpinista e trovo particolarmente ascensioni, che lo incoraggiano suggestivo al fine di delineare a fare sempre di più e sempre la personalità del nostro Autore meglio. L’impressione che se l’episodio vissuto sulla Cengia

27 Vita nelle terre abbandonate The new wild, lungometraggio di Christopher Thomson

Le immagini scorrono lente, la rapiti e stupefatti, seguendo il ignorato le vette come ha escluso cinepresa indugia sulle gemme commento lirico e preciso nella splendenti e classiche vedute e le foglioline fresche dei faggi, sua stringatezza mai banale o panoramiche, così il cielo non è inquadra muretti in rovina, ridondante, ci addentriamo nelle quasi mai azzurro, la neve non è la luce è bassa e sfumata da fitte faggete avvolte dalla nebbia mai candida, i fiori sono pochi... sottobosco, un tetto appare autunnale o tocchiamo con Ciò che gli interessa e vuol tra i rovi a coprire malamente mano esitante le testimonianze condividere con lo spettatore è un rudere, inaspettatamente di percorsi umani qui interrotti un paesaggio in metamorfosi, in un piccolo gregge saltella -forse col progetto di tornare- una passato trasformato dall’uomo collaborazioni alla rivista Tiere seguendo il pastore che sale in gabbia vuota appesa alla parete e dalle sue tecniche agricole Furlane Magazine pubblicato a mezzo al fitto bosco seguito dal che si sta sbriciolando a Moggessa ora ridiventato terra selvaggia, Udine, è stato fondato un festival, cane. Le immagini d’apertura di là, un geranio inselvatichito ma il nuovo wild, ma altrettanto Harvest, articolato su eventi del filmato The new wild nuovamente fiorito al davanzale pregno di vita. Dordolla e la culturali legati alla dimensione avvolgono subito lo spettatore di Stavoli, un’antica meridiana sua valle diventano così la cifra artistica, agricola e comunitaria anche grazie al commento fuori sul muro scolorito di quella che, reale di un territorio segnato da con sede naturalmente a campo che, durante tutta la fino agli anni ‘60 era la scuola processi culturali ed ecologici Dordolla. Inoltre il filmato è proiezione sottolinea questi di Moggessa di qua. Un gatto drammatici e dinamici, fragile molto di più di un documentario luoghi abbandonati dall’uomo perché nel susseguirsi di ma vivi di una vita nuova e immagini poetiche e realistiche prorompente che sottilmente insieme costruite dall’autore ma tenacemente si impadronisce nel proposito di tralasciare ogni della terra, dei muri sgretolati, finalità puramente estetica per dei campi incolti mentre l’acqua un’aderenza rigorosa al mondo continua a scorrere tra le rocce reale, esso pone quesiti e prefigura dei torrentelli e quella delle soluzioni per quello che appare fontane continua a zampillare uno dei problemi nodali del tra le vie deserte di villaggi nostro tempo: la gestione del disabitati. Christopher Thomson, territorio, nel rispetto di tutti il giovane regista londinese che i suoi componenti, la terra, da anni esplora luoghi d’Europa l’acqua, la fauna, la vegetazione, -dai Paesi Baltici alla Grecia, l’uomo. Solo un equilibrio dai Balcani alla Spagna, dalla continuamente rimeditato e Germania fino alla Turchia- ricalibrato che oggi va cercato segnati da forte e progressivo anche nelle nuove terre selvagge, spopolamento seguito da una nel nuovo wild, può permettere metamorfosi del paesaggio, ha sia di riappropriarsi dell’ambiente presentato il suo film a Trieste, svicola repentino, un uomo, certo, ma intrigante per le naturale che ti trovare proficue la sera dell’8 febbraio in una sala unico abitante del villaggio, premesse che si possono cogliere forme di comunità. Il film, scritto dell’Ariston gremita soprattutto attraversa la piazzetta...o si tratta di una nuova gestione del e girato con la collaborazione da giovani. Nel suo cammino da di un fantasma sovrapposto in territorio. Sarebbe riduttivo della compagna Sarah Waring, viandante ma anche da attento e trasparenza e subito dissolto? definire The new wild un voce e coautrice dei testi, rispettoso “scopritore” di luoghi Soprattutto noi che amiamo documentario seppur intriso di è stato prodotto dallo stesso caratterizzati dal nuovo wild ossia quei luoghi e conosciamo riflessione lirica, è molto di più. Christopher Thomson mediante da una riforestazione determinata bene quei sentieri, siamo presi Sia perché è il frutto di un lavoro, la Tucker Film ottenendo dalla scomparsa di insediamenti da un forte struggimento, il anche collettivo durato 5 anni, il sostegno dell’Università umani e delle tecniche consueto accoramento di quando in cui sono stati prodotti studi di Innsbruck, dove è stato dell’agricoltura tradizionale, percorriamo quei tracciati per sul paesaggio, sulla popolazione presentato nell’ottobre del 2017, Thomson si è imbattuto nella spingerci più in alto, sentimento dalla quadruplice identità riscuotendo poi grande successo Val Aupa, innamorandosi della che poi si stempera e si trasforma (italiana, ladina, slovena, tedesca), ai festival di Sofia, Berna, Tallin sua minuscola capitale Dordolla, nella gioia del raggiungimento sulle tecniche agricole e sulla e nelle sale di Udine, Gorizia, tanto da trascorrervi lunghi della vetta su quelle splendide zootecnia, ne sono scaturiti varie città friulane, Napoli. periodi durante gli ultimi 7 anni. montagne che si ergono sulla video, mappe, Vilma Todero Vi ha percorso i sentieri che Val Aupa: la Grauzaria, il Sernio, portano agli antichi borghi ora il Chaval, il Crostis, il Vualt. desolati della Valle di Mogessa, Ma Thomson nelle sue i vecchi tratturi che salgono agli riprese ha alpeggi sotto le Crete, le tracce inselvatichite che si inerpicano lungo le pendici del Monte Vualt. Così anche noi spettatori

28 numero 165 / gennaio - marzo 2018 Rose d’inverno 31° corso A1 di alpinismo

Per chi ama la montagna o in cordata, le tecniche di vuole approcciarsi a questo autoarresto in caso di caduta mondo meraviglioso, la o scivolamento su un pendio primavera rappresenta il innevato ed alcune semplici momento più opportuno per manovre di autosoccorso. Le allenare il fisico ed affrontare lezioni teoriche completano Biblioteca “Julius Kugy” con la giusta consapevolezza l’offerta formativa attraverso itinerari alpinistici di molteplici l’utilizzo dell’attrezzatura Orari gradi di difficoltà. Il CAI offre alpinistica, delle carte ai propri soci la possibilità di topografiche e della bussola e lunedì e giovedì frequentare dei corsi formativi trasmettendo i fondamenti di 18.00 - 20.00 per vivere l’ambiente montano discipline quali meteorologia, martedì in sicurezza. Nel periodo primo soccorso, geologia, primaverile la scuola di botanica, ecc. Il corso avrà 10.00 - 12.00 alpinismo “Enzo Cozzolino” inizio ad aprile e si concluderà propone il XXXI Corso la prima settimana di luglio; di Alpinismo A1 “Rose d’ per maggiori informazioni Inverno”.Il percorso proposto è consigliamo agli interessati diviso in moduli Ferrata, Roccia di visitare il sito della Scuola e Neve. Il corso è tenuto da Cozzolino o quello del gruppo istruttori del CAI della “Scuola Rose d’Inverno al seguente Enzo Cozzolino” con i quali indirizzo: www.caixxxottobre. collabora storicamente il gruppo it/gruppo-rose-dinverno. Il “Rose d’ Inverno”. Si rivolge giorno 13 marzo alle ore 20:30 sia a neofiti della montagna sia presso la sede del CAI XXX a persone che, con il supporto Ottobre di Trieste in via Battisti di lezioni teoriche e pratiche, 22, si terrà la presentazione dei desiderano frequentarla corsi. In questa occasione, con con maggiore sicurezza ed l’ausilio di audiovisivi, verranno approfondirne la conoscenza. illustrati i dettagli del corso. Il modulo Ferrata si propone Buona montagna a tutti. di rendere l’allievo autonomo Edoardo Brezar nella progressione su ferrate e facili vie normali. Il modulo Roccia ha sempre come finalità l’autonomia nel percorrere vie normali fornendo, in aggiunta alle nozioni utili per affrontare i percorsi attrezzati, le basi della progressione con l’utilizzo della corda. Il modulo “ghiaccio-neve” si propone invece di insegnare l’utilizzo della picozza e dei ramponi da ghiaccio, la progressione

29 numero 165 / gennaio - marzo 2018 Le piccole grandi notizie di Alpinismo triestino

DA VENT’ANNI A TIMAU SULLE ORME DI SANDRO E ANDREA UN SEGNO DELLA XXX OTTOBRE IN PATAGONIA

Il 14 gennaio scorso un gruppo Anche il gagliardetto della Qui, nella punta estrema della di amici si è ritrovato a Timau. XXX Ottobre farà bella Patagonia, si trova il ghiacciaio Il motivo è sempre lo stesso, che mostra nel piccolo museo Upsala, una lingua di ghiaccio ormai da vent’ anni li riunisce della famosa Estancia Cristina, lunga circa 50 Km, spessa in quel periodo nello stesso tra i ricordi ed i cimeli degli diverse centinaia di metri che posto. Tanti sono infatti gli anni alpinisti di tutto il mondo si estende dal monte Don passati da quel 10 gennaio del che, negli anni, hanno fatto Bosco fino al Lago Argentino. 1998, quando Andrea Tuntar sosta per esplorare lo “Hielo e Sandro Cernaz persero la vita patagonico sur”(l’enorme Per conoscere da vicino arrampicando sul Gamspitz. calotta glaciale patagonica che il ghiacciaio ed ammirare Erano due ragazzi che facevano costituisce la terza fonte di il grandioso spettacolo è necessario arrivare all’Estancia parte della XXX Ottobre, erano Le persone radunate attorno acqua dolce del mondo dopo membri del gruppo rocciatori l’Antartide e la Groenlandia). Cristina navigando con cautela alla cappella si conoscono tutte il ramo del braccio nord del e avrebbero avuto sicuramente da lunga data, ma complici un ruolo primario e trainante Non poteva certo mancare Lago Argentino, tra stupendi le scelte di vita, le famiglie, il un segno di presenza anche iceberg che scivolano nell’acqua all’interno del sodalizio, grazie lavoro e le mille scuse che la al loro incredibile entusiasmo della XXX Ottobre nell’anno come enormi cristalli azzurri. vita quotidiana ci offre, non del suo centenario. e alla passione per la montagna riescono mai a frequentarsi Giorgio Godina che esprimevano in molti modi con l’assiduità che vorrebbero. e in qualunque momento Ma tutte hanno una certezza: libero avessero a disposizione. che in gennaio ci si ritrova sempre lì a Timau a salutare Sandro e Andrea. Loro riescono sempre a farle incontrare, anche dopo venti anni. Questa non è cosa da poco, è un successo che può vantare solo chi ha avuto fascino ed energia tali da lasciare un segno indelebile, chi con la propria Il ritrovo a Timau si è svolto gioia di vivere ha tracciato un come sempre, con la salita alla solco profondo in cui ancora cappella dove è posta una targa tanti di noi camminano. che li ricorda. Lì con il vin brulè Marco Milani di Fabio e un po’ di merenda ci siamo scaldati e pian piano si è creata un’atmosfera particolarmente intima percepita da tutti. Ognuno ha poi espresso un pensiero per Sandro e Andrea: chi un aneddoto, chi un dolore, chi un ringraziamento.

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30 numero 165 / gennaio - marzo 2018 Avviso di convocazione Mercoledì 28 marzo 2018

Alle ore 19.30 in prima convocazione ed alle ore 20.30 in seconda convocazione, avrà luogo nella sala Beethoven della Società Germanica di Beneficenza – via del Coroneo 15 (secondo piano) a Trieste la Assemblea generale ordinaria dei Soci dell’ASSOCIAZIONE XXX OTTOBRE - TRIESTE, Sezione del Club Alpino Italiano in Trieste, per la trattazione del seguente

ordine del giorno

1) Nomina del Presidente, del Segretario dell’Assemblea e di tre scrutatori; 2) Lettura ed approvazione del verbale dell’Assemblea del 22 marzo 2017; 3) Relazione del Presidente uscente sull’attività 2017: approvazione; 4) Lettura del bilancio consuntivo 2017 e preventivo 2018; 5) Relazione del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti; 6) Approvazione bilanci consuntivo 2017 e preventivo 2018; 7) Ratifica canoni associativi anno 2018; 8) Elezione dei Consiglieri, dei Revisori dei conti e dei Delegati per l’anno 2018; 9) Consegna distintivi ai Soci venticinquennali e cinquantennali.

Il Presidente Tullio Ranni

DELEGA (da fotocopiare e compilare)

Il sottoscritto …………………………………………………………………………………………………………………………………...... …………………… impossibilitato ad intervenire, delega …………………………………….………………………………………………...... a rappresentarlo il 28 marzo 2018 all’Assemblea Generale Ordinaria dell’Associazione XXX Ottobre - Trieste.

Firma ……………………...………………………………………...... ………………………