Luogosanto (OT), attività di laboratorio e ricognizione GalluraArcheoMed10

Daniele Corda e-mail: [email protected]

Nelle prime due settimane del mese di agosto 2010 il di scavo: le operazioni hanno fornito nuovi elemen- comune di Luogosanto, in provincia di -Tem- ti per la definizione dell’arco cronologico di vita del pio, ha accolto la campagna GalluraArcheoMed10, complesso (dal XII al XVI secolo) e l’interpretazione incentrata su attività di laboratorio e di ricognizio- delle unità stratigrafiche documentate; altri manu- ne, messa in atto, sotto la direzione di Fabio Pinna, fatti si riferiscono alla frequentazione dell’area in età da un gruppo di studenti di Archeologia Medievale, postmedievale, in relazione alla persistenza del luo- iscritti ai corsi di laurea triennale in Beni Culturali, go di culto; interessante anche l’esame degli scarti di laurea magistrale interclasse di Archeologia e Storia lavorazione, da ricollegare alle strutture produttive dell’Arte e scuola di specializzazione in Beni Arche- gravitanti attorno al complesso, in particolar modo a ologici dell’Università di Cagliari, con la partecipa- quella interpretata già in fase di scavo come fornace. zione di alcune studentesse dell’Università di . Parallelamente all’intervento sui reperti è stata L’iniziativa, primo passo di un progetto di ampio re- organizzata una serie di ricognizioni nel territorio di spiro, rinnova la collaborazione tra la Soprintendenza Luogosanto, grazie alla quale il patrimonio monu- Archeologica per le province di Sassari e Nuoro, il mentale ed archeologico ha confermato la peculiare Comune di Luogosanto, il Dipartimento di Scienze connotazione medievale delle sue testimonianze. Dai Archeologiche e Storico-Artistiche dell’Università di riferimenti alle prime presenze monastiche nell’isola Cagliari, già concretizzata nelle ricerche territoriali riconducibili alla chiesa di San Trano, all’interazio- della Sardegna nordorientale dell’ultimo decennio e ne tra istituzioni civili ed ecclesiastiche connesse con negli scavi archeologici di Lu palatzu di Baldu, nel l’insediamento di Surake, dalla presenza di France- territorio di Luogosanto, e della Casa di Nino di Gal- scani collegata alla fondazione della basilica di Nostra lura nel centro storico di . Signora di Luogosanto, alla documentazione relativa Per quanto riguarda, in particolare, il territorio al castello di Balaiana e alla vicina cappella palatina di di Luogosanto, il progetto GalluraArcheoMed10 ha avuto come primo obiettivo quello di riprendere il S. Leonardo, emerge la necessità di un approfondi- filo dell’indagine condotta negli anni 2001-2002, in mento della ricerca in molti dei siti esaminati. località Santu Stevanu, dove le ricerche hanno mes- Il progetto complessivo è finalizzato ad ottene- so in evidenza i resti di un abitato (riconducibile alla re, attraverso strumenti metodologici adeguati, una Villa de Sent Steva, citata nelle fonti medievali e ap- maggiore comprensione delle dinamiche insediative partenente alla curatoria di Balaiana, nel giudicato di dell’intero territorio della Gallura, attraverso la de- Gallura), costituito dalla chiesa di Santo Stefano e da finizione di una carta diacronica degli insediamenti circa venti edifici a pianta rettangolare, organizzati nell’arco cronologico tra l’età romana e quella moder- intorno ad un cortile, nell’angolo Sud-Est del quale na. Intende, inoltre, precisare l’origine e la diffusione si erge il rudere di una torre, originariamente artico- dei culti nel territorio; verificare, attraverso l’acquisi- lata secondo tre piani più la copertura, per un’altezza zione di dati georeferenziati e di riscontri materiali, complessiva di circa dieci metri,conosciuta col nome localizzazione e confini delle diverse entità ammini- di Lu palatzu di Baldu. strative e di organizzazione del territorio (curatorie, Le attività laboratoriali hanno riguardato un pri- ville, corti, ecc.) conosciute attraverso le fonti scritte; mo lotto delle 117 cassette di reperti ceramici, vitrei, far luce sulle produzioni e sui commerci che interes- litici e ossei già recuperati nel corso delle campagne savano la Gallura durante il Medioevo.

ArcheoArte 2010, 1: 289-290 http://archeoarte.unica.it/

ISSN: 2039-4543 Notizie

All’attività di ricerca si affiancano le iniziative che Per una bibliografia aggiornata su Santu Stevanu mirano al coinvolgimento della cittadinanza, come e sul territorio della Gallura si rimanda a F. Pinna, conferenze e visite guidate, al fine di renderla parte Archeologia del territorio in Sardegna. La Gallura tra attiva della conoscenza della storia e del patrimonio tarda antichità e medioevo, Cagliari 2008. di beni culturali del proprio territorio.

Fig. 1. Campanile della chiesa di Nostra Signora di Luogosanto Fig. 2. Gli studenti catalogano e, sullo sfondo, il Castello di Balaiana (foto Fabio Pinna) e disegnano i reperti ceramici (foto Fabio Pinna).

Fig. 3. Frammenti di brocchetta smaltata con decorazione italo-moresca dallo scavo de Lu palatzu di Baldu (foto Fabio Pinna).

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