LA VIALATTEA PROTAGONISTA LA NOSTRA VIALATTEA SIAMO BRAVI... DICIAMOCELO! GRAZIE AMICI! TEMPO DI SELVAGGINA GOLF PASSIONE GIOVANE

I SINDACI ALLE STRETTE

LA NASCITA DELLE FUNIVIE A

I CAMPIONI DELLA VIALATTEA

LE INTERVISTE: GHIGO, PEVERARO, CASALEGNO, RUSTICHELLI, FISICHELLA, CONFORTOLA, CASELLI, A. GARRONE, EYDALLIN LA SAMP: R. GARRONE, MAROTTA, DEL NERI

sommario 05 Calendario gare 2009 - 2010 06 La Vialattea protagonista a livello mondiale - Mercedes Bresso 10 La nostra Vialattea - Giovanni Brasso 12 Siamo bravi... diciamocelo! - Alessandro Perron Cabus 16 Grazie amici - Ilaria Perron Cabus 18 Arrivederci Coppa. Intervista a Gualtiero Brasso - Iacopo Blanc 22 Io, lui, noi - Luigi Ricotti 24 Sei mesi nel Vallone del Rio Nero - Vittorio Salusso 26 La Vialattea ed i suoi sponsors - Uffi cio Stampa SpA 28 Intervista a Enzo Ghigo - Rita Quarta 30 Intervista a Paolo Peveraro - Rita Quarta 32 La mia montagna - Barbara Bonino 33 La nascita delle funivie a Sestriere - Luca Rancati 38 Metan Alpi Sestriere. Calore pulito: alto comfort, basso impatto 40 La strada dell'Assietta. Tra storia e turismo - Valter Bruno 46 I Sindaci alle strette - Alessandro Perron Cabus 55 Elenoire Casalegno: amo queste montagne - Rita Quarta 58 Marco Rustichelli. Professione personal trainer tra Sestriere, Roma e resto del mondo - Rita Quarta 60 Ci vuole Fisico. Intervista a Giancarlo Fisichella - Rita Quarta 62G.C. Caselli ed il buen retiro in Alta Valle di Susa - Paolo Blanc 65Il Forte di Exilles. Cuore dell'Alta Valle - Cristina Natta Soleri 68 Modello Samp. I vertici della Sampdoria si rivelano - Paolo Blanc 71 Intervista ad Alessandro Garrone - Rita Quarta 73 Golf passione giovane - Paolo Blanc 76 Amazzoni e cavalieri ospiti per due settimane al Villaggio Olimpico Sestriere - Uffi cio Stampa Gestivillage 79 Matteo Eydallin, astro nascente - Claudio Tescari 80 Lo Sci Club . Dagli albori ad oggi - a cura dello Sci Club Claviere 83 Uno scatto di montagna - Foto di Carla Scorza - testo di Alberto Dotta 84 3 secoli di vicende ... note e curiose - tratto da La Valsusa 86Vialattea Incoming - Alessandro Perron Cabus, Francesco Bogetti 88 Gruppo Fondiaria Sai. Una stagione in tutta sicurezza 90 Sport è vita! Marco Confortola - Rita Quarta 94 CCM il modo più semplice per arrivare in cima 96 Iron bike. Unica in Europa - a cura della Redazione 98 La fuga della lepre ed il volo della quaglia - Renato Sibille 101 Tempo di selvaggina - Paolo Blanc 105 Lo sport innanzitutto - Claudio Tescari 108 Fondiaria Sai. Sicurezza e serenità per la persona, la famiglia e l'impresa 110 La cartina degli impianti

HANNO COLLABORATO: Mercedes Bresso, Giovanni Brasso, Alessandro Perron Cabus, Ilaria Perron Cabus, Gual- tiero Brasso, Iacopo Blanc. Uffi cio Stampa Sestrieres SpA, Vittorio Salusso, Luigi Ricot- ti, Enzo Ghigo, Paolo Peveraro, Barbara Bonino, Luca Rancati, Valter Bruno, Elenoire e Gianni Casalegno, Marco Rustichelli, Giancarlo Fisichella, Antonio Stigliano, Gian Carlo Caselli, Studio Fotografi co Giovannella, Cristina Natta Soleri, Riccardo Garrone, Beppe Marotta, Luigi Del Neri, Uffi cio Stampa Sampdoria (Pinuccia), Alessandro Garrone, Pao- lo De Chiesa, Donatella Bertrand, Filippo Armand, Hermann Casse, Claudio Tescari, Sci Club Claviere, Carla Scorza, Alberto Dotta, Marco Confortola, Cesare Giraudo, Renato Sibille, Francesco Bogetti. VIALATTEA il MAGAZINE N° 2 / 2009-2010 - Anno III PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA, SPORTIVA E CULTURALE VIALATTEA il MAGAZINE - SESTRIERES SpA / Direttore Responsabile: Rita QUARTA EDIZIONI BLANC - CESANA.TSE Progetto, grafi ca e impaginazione: PUBBLI&CO sas - Info: [email protected] www.vialattea.it - [email protected] © è vietata la riproduzione anche parziale del materiale pubblicato 8 Stampa: Tipografi a Sosso - Grugliasco (TO) Calendario 2009-2010

DICEMBRE 2009 5-6 SESTRIERE CARVING CUP

GENNAIO 2010 18-23 SESTRIERE WORLD CUP DISABILI DH-SC-SG 23-30 SESTRIERE - SANSICARIO 50° SKI MEETING INTERBANCARIO EUROPEO

FEBBRAIO 2010 16 SESTRIERE SELEZIONE PROVINCIALE TROFEO PINOCCHIO

MARZO 2010 9-12 SESTRIERE CAMPIONATI REGIONALI CHILDREN 13-14 SAUZE D'OULX FINALE CARVING CUP 14 SESTRIERE TROFEO BOLAFFI

16 SESTRIERE FIS-GS-M 20-21 SESTRIERE FIS-GS-SL-M

APRILE 2010 02-03 SESTRIERE

29° UOVO D'ORO calendario 5 LA VIALATTEA PROTAGONISTA A LIVELLO MONDIALE

LA NEVE, L’INVERNO. SCIARE IMMERSI IN UN PAESAGGIO DA FAVOLA TRA I BOSCHI O SUI “PLATEAU” ALLE PENDICI DEI MONTI FRAITEVE E SISES. Certo non sono più “les neiges d’antan”, sulla quale alla fi ne dell’Ottocento hanno scorrazzato i pionieri piemon- tesi che diff usero lo sci in Italia. Oggi la Vialattea è un comprensorio moderno e tecnologicamente all’avanguar- dia, fonte di reddito per tanti giovani che lavorano su piste e impianti, ma soprattutto fatturato per un’industria degli sport invernali di pregio. Una Vialattea protagonista a livello mondiale, con stazioni di sport invernali conosciute in tutto il mondo. Sestriere, Sauze d’Oulx, Cesana, Sansicario, Oulx, Claviere, e la francese Montgenèvre. Otto località unite in un unico comprensorio dal nome stellare: la “Vialattea”. Una garanzia di qualità per i turisti provenienti dall’estero, che, sempre più numerosi, scelgono il Piemonte come meta delle loro vacanze sulla neve. Sono i frutti di un’industria che sta lavorando bene, e che unisce le sinergie comune per comune, associazione per associazione, consorzio per consorzio. Come per la nuova e più grande Comunità Montana o gli ultimi sodalizi, quelli nati tra gli albergatori della valle di Susa. Un modello simile a quello del Trentino Alto Adige, che ha la capacità di evitare gli sprechi e ottimizzare al meglio piste ed impianti. Compresi quelli per l’innevamento artifi ciale, dove la Regione Piemonte gioca un ruolo fondamentale con sostanziosi contributi. Vorrei ricordare con soddisfazione anche il grande successo delle due edizioni di Piemonte Mondiale, mani- festazione di sport, musica, motori, mondanità ed enogastronomia svolte in occasione delle gare di Coppa del Mondo di Sci Alpino. Spero che tali manifestazioni ritornino al più presto al Colle per rivedere migliaia di persone su quella pista, la Kandahar Banchetta, famosa in tutto il mondo. Sono anche d’accordo con la politica di contenimento prezzi che la Vialattea off re alla sua clientela. Viviamo tempi di crisi economica, e mantenere invariati i prezzi degli stagionali rispetto alla passata stagione, aumentando anche le agevolazioni per gli scia- tori del comprensorio, è segno d’attenzione verso tutti gli amanti degli sport invernali. Ho avuto conferma, inoltre, sia delle novità tecniche realizzate sulle piste e sugli impianti, con un signifi cativo investimento, sia dei lavori di restyling nell’area del Vallone Rio Nero, che hanno l’obiettivo di rendere sempre di più il monte Fraiteve punto di congiunzione tra Sauze d’Oulx, Pragelato, Sestriere e San Sicario. Nel segno del rinnovamento dunque. La formula è quella vincente. Smantellare alcuni vecchi impianti ormai insicuri, co- struire il minimo indispensabile, salvando ugualmente i 400 chilometri di piste che il comprensorio possiede. Il tutto salvaguardando l’ambiente, anche grazie ai lavori di allargamento piste eseguiti dal Consorzio Forestale Alta valle Susa. La Vialattea - Sestrieres spa, rilevata dall’ingegner Giovanni Brasso e dell’imprenditore Alessandro Perron Cabus tre anni fa da Fiat, è oggi un’azienda solida e moderna, in grado di poter competere a livello internazionale nell’industria del turismo e dello sci. Capisco benissimo che, come ha aff ermato l’ingegner Giovanni Brasso, la Sestrieres Spa di oggi, sia in grado di sostenere una brutta stagione su due belle. Il fattore e il coeffi ciente di rischio sono ancora molto elevati, e certo sarà diffi cile ripetere la stagione passata, una delle più innevate degli ultimi trent’anni. Secondo le previsioni degli esperti, però, ci andremo vicino. I presupposti quindi non manca- no, e il mio augurio è che anche questa possa essere una stagione ricca di neve.

MERCEDES BRESSO istituzioni Presidente Regione Piemonte 6 La Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso sui campi di gara delle Paralimpiadi 2006. SCIARE IN TUTTA SICUREZZA A gennaio di quest’anno il Consiglio Regionale Infi ne, tra gli strumenti più importanti che la nor- ha approvato la nuova “Legge sulla Sicurezza delle mativa regionale defi nisce, ci sono garanzie fi - Piste”, che, recependo la normativa nazionale, nanziarie per lo sviluppo del comparto invernale, dota il Piemonte di un testo all’avanguardia nella riconosciuto di grande rilievo per l’economia pie- regolamentazione della pratica dello sci, nonché montese e per la tutela dei territori montani. nella gestione e fruizione delle aree sciabili. A questo scopo vengono istituiti tre fondi, con un Tra le principali novità introdotte dalla legge la primo stanziamento per l’anno in corso di 8 milio- creazione di un elenco regionale delle piste e di ni di euro: 5 milioni per gli investimenti di riqua- una commissione tecnico-consultiva per la classi- lifi cazione e 3 milioni, suddivisi tra il sostegno fi cazione delle aree sciabili. delle microstazioni invernali e la sicurezza delle Per quanto riguarda la tutela della sicurezza sono aree sciabili, compreso l’innevamento artifi ciale, previsti rigidi e specifi ci obblighi, sia nei confronti per il quale sono previste rigide regole volte a dei gestori sia degli utenti delle piste da sci, con preservare la sostenibilità ambientale, come il sanzioni pecuniarie per i trasgressori. divieto all’uso di additivi chimici. I gestori, oltre a farsi carico di una polizza per i L’aspetto più innovativo di questa legge, for- danni causati a terzi per proprie responsabilità, temente voluta dalla presidente della Regione dovranno stipulare anche un’assicurazione per gli Mercedes Bresso, è quello che si basa sul principio utenti nell’eventualità di danni o infortuni provo- giuridico dalla servitù. Durante un recente dibat- cati dagli sciatori. tito in occasione del salone della montagna Alpi Al gestore viene anche riconosciuto l’obbligo di 365, l'intervento del professor Angelo Chianale, messa in sicurezza delle piste, oggi non previsto dell'Università degli Studi di Torino, ha sottolinea- né dalla normativa regionale né in quella naziona- to il carattere di avanguardia che questa legge re- le, e la comunicazione annuale di un report sugli gionale possiede anche rispetto a quelle emanate incidenti verifi catisi con la ricostruzione delle di- dalle altre regioni d'Italia. namiche, in modo da fornire alla Regione dati che Risultato: la stretta e necessaria connessione tra possano aiutare ad analizzare la dimensione e le la servitù e la sicurezza. Una volta defi nita dal co- tipologie del fenomeno. Specifi ca attenzione, poi, mune l'area sciabile del proprio territorio, sarà la nel regolamentare l’uso di tutti i mezzi meccani- Regione a dare le relative autorizzazioni anche di ci e in particolare le motoslitte per le quali vige il carattere urbanistico per modifi care o costruire divieto di circolazione sulle aree sciabili e non, ad ex novo le piste e gli impianti di risalita mentre eccezione dei percorsi e delle aree autorizzate dai il gestore delle aree sciabili acquista un diritto di comuni per specifi che esigenze. servitù completo. istituzioni 7 PIEMONTE: LA NUOVA LEGGE FORESTALE

Quasi un miliardo di alberi, un patrimonio compo- sto da 52 specie arboree e da 40 arbustive, una su- perfi cie forestale pari a 922.866 ettari e un indice di boscosità pari al 36%: sono i numeri che hanno portato, a fi ne febbraio 2009, all’entrata in vigore della nuova legge per la promozione e la gestione economica delle foreste, la l.r. n°4/2009. Tra le prin- cipali novità introdotte dalla normativa, troviamo la disciplina delle forme di gestione associata del- le foreste, la nascita degli sportelli forestali, l'istitu- zione del “Fondo Regionale di sviluppo forestale” e dell'Albo delle imprese forestali del Piemonte. Punto saliente: la defi nizione di “bosco”. La legge fi ssa in 10 anni il termine oltre il quale riconosce- re l’eff ettivo insediamento di un bosco, su una superfi cie di almeno duemila metri quadri. «Con la nuova normativa – ha dichiarato la presidente Bresso – la Regione intende stimolare, in tempi bre- vi, la ripresa del settore, caratterizzato fi nora da una certa frammentarietà negli interventi di sostegno. E’ un obiettivo ambizioso e di lungo periodo, che va però avviato se si vuole coglierne i frutti nei prossimi anni». Spesa complessiva prevista, per il biennio 2010 – 2011, 40 milioni di euro, mentre si atten- de l’approvazione dei regolamenti attuativi. COMUNITÀ MONTANE: UNA VITTORIA DELLA MONTAGNA

Un altro passo avanti nel processo di riordino delle rappresentanti – dichiara la presidente Bresso – mi Comunità montane piemontesi. Sabato 7 novem- auguro sia foriera di riscontri positivi nella gestione bre, i sindaci e gli amministratori di 554 comuni delle 22 nuove agenzie. La prima fase del lavoro sarà hanno eletto i nuovi presidenti, e i rispettivi consi- legata alla stesura degli Statuti, che dovranno evi- glieri, delle 22 Agenzie di sviluppo per il territorio denziare le peculiarità dei territori. Faccio gli auguri montano previste dalla nuova normativa regio- agli eletti, perché possano lavorare al meglio, utiliz- nale. In tutti i seggi il dato dell’affl uenza è stato zando tutte le possibilità off erte dalla legge regiona- superiore al 90%, con alcune sezioni che hanno le di riordino delle Comunità montane». toccato il 98% dei votanti. Una vittoria anzitutto Oltre a gestire servizi associati, dovranno essere in della montagna, che apre una nuova fase di go- grado di mettere a sistema le risorse, in particolare vernance per il territorio. «L’alta partecipazione dei quelle legate alla green economy, investendo per

istituzioni sindaci e dei consiglieri comunali nella scelta dei loro la crescita complessiva della montagna. 8 Marchesato degli Aleramici Pubbli&co sas

BRUNELLO DI MONTALCINO

MARCHESATO DEGLI ALERAMICI PODERE IL GALAMPIO 53024 Montalcino (SI) Tel. 0577.816007 - Fax 0577.839030 www.marchesatodeglialeramici.it www.galampio.it La nostra Vialattea

di GIOVANNI BRASSO Presidente Sestrieres SpA

La nostra rivista Magazine è ormai giunta alla terza edizione ed ha ricevuto nel corso del tem- po l’interesse e l’attenzione di un numero sempre maggiore di lettori, anche al di là delle nostre ori- ginarie aspettative. Ciò che maggiormente ha gratifi cato il nostro la- voro è l’acquisita consapevolezza che quella che era nata solo come un’avventura editoriale, volta prevalentemente a rendere nota l’attività della Se- gran parte delle attività produttive ivi esistenti. strieres ed i suoi programmi futuri, si è consolidata L’attività della Sestrieres non può pertanto non nella realtà della Vialattea. essere ritenuta fondamentale per il benessere Il magazine è diventato infatti, nell’arco di un bre- economico di tutti. Anche in quest’ottica era sta- vissimo periodo di tempo, un importante stru- to redatto il piano imprenditoriale che prevedeva mento di comunicazione dell'attività economica un necessario e approfondito studio e un'indi- dell’intera comunità, né sarebbe potuto avvenire spensabile ristrutturazione dell’organico volta diversamente in ragione dell’inscindibile correla- all’acquisizione di professionalità di grande valore zione esistente tra l’attività imprenditoriale della e alla realizzazione di una struttura aziendale ed società e l’attività di tutti gli operatori locali, in operativa altamente effi ciente; il piano prevedeva particolare, ma non solo, di quelli del commercio inoltre importanti investimenti strutturali, sia per e del turismo. la ricollocazione di impianti esistenti che per la re- La qualità, l’effi cienza e la capillare diff usione nel- alizzazione di nuovi. Questo è ciò che è stato fatto le valli del comprensorio sciistico degli impianti di nel corso delle tre precedenti stagioni; allo stato risalita costituiscono, infatti, non solo una spinta attuale possiamo ritenere che la riorganizzazione propulsiva ma addirittura il presupposto ineli- aziendale si sia conclusa e il rinnovamento degli minabile della sopravvivenza e dello sviluppo di impianti sia ormai in fase di avanzata esecuzione, dall’interno 10 con una meritata signifi cativa nota di ottimismo. che comportano una gestione del comprensorio Ora occorre aff rontare una nuova fase che è non particolarmente diffi coltosa e, soprattutto, decisa- meno importante della prima ed è comunque in- mente onerosa. dispensabile per continuare lo sviluppo dell'attivi- Una visione miope e conservativa potrebbe indur- tà dell'azienda. re la ricerca dell'equilibrio economico della società La consolidata esperienza nazionale ed interna- con la limitazione dell'attività all'esercizio dei soli zionale ci insegna infatti che le società di gestione impianti che garantiscono maggior profi tto, oltre degli impianti di risalita, per proseguire profi cua- che ad una complessiva riduzione dei servizi; noi mente la propria attività, devono necessariamente però non intendiamo perseguire, se non costret- intraprendere iniziative imprenditoriali connesse ti, ipotesi di sviluppo minimaliste perché questo che consentano di supportare economicamente colliderebbe con il nostro spirito imprenditoriale gli investimenti necessari per una crescita ed uno e perché comunque determinerebbe un'inesora- sviluppo degli impianti stessi che li possa man- bile perdita di competitività per tutti, cui nel terzo tenere concorrenziali. Sulla scorta dell'indiscuti- millennio non sarebbe più possibile rimediare. bile considerazione che la solidità contabile e la Il nostro progetto, che peraltro fi no ad oggi nel gestione virtuosa costituiscano il presupposto settore impiantistico abbiamo perseguito con dell'attività di tutti gli imprenditori affi dabili che buoni risultati, è valido, lungimirante ed articolato. guardano al futuro, risulta quindi indispensabile Siamo sicuri che ci permetterà di costruire intorno che la Sestrieres estenda la propria attività im- alla società degli impianti un sistema economico prenditoriale a nuovi settori. effi ciente, in grado di garantire la pianifi cazione di Le peculiarità del comprensorio della Vialattea un futuro a medio e lungo termine. rendono ancora più manifesta tale esigenza. Con ottimismo, auspico pertanto che vi sia una I nostri impianti di risalita sono infatti collocati piena condivisione e collaborazione da parte di molto diff usamente sul territorio, in modo tale da tutti che consenta di crescere insieme per il bene interessare ben sei paesi, e sono in gran numero e lo sviluppo, non solo della Sestrieres, ma di tutto impianti di arroccamento, caratteristiche queste il territorio. dall’interno 11 Inizio l’articolo di questa terza edizione del Magazine Vialattea con questo auto-ironico e chiaramente provocatorio “siamo bravi”, ma in fondo in fondo, lo penso veramente… Siamo bra- vi e siccome sono in pochi a dircelo, tutto somma- Siamo to perché no, ce lo diciamo da soli! Siamo al quarto inverno di questa nostra avven- tura, appena subentrati abbiamo dovuto fare i conti con una prima stagione a dir poco catastro- fi ca sotto l’aspetto delle precipitazioni nevose. bravi… Tremendo anche solo il ricordo! La temperatura era molte volte ideale, il cielo si annuvolava, non tirava un alito di vento… ma non scendeva un fi occo di neve nemmeno a pagarlo, pazzesco! … diciamocelo!!! Ciò nonostante piangersi addosso non risolveva certamente la situazione e quindi abbiamo uti- lizzato, in ogni momento opportuno i “cannoni” di ALESSANDRO PERRON CABUS per la neve programmata, abbiamo recuperato Amministratore Delegato Sestrieres SpA da bordo pista tutta la neve possibile, l’abbiamo bagnata, fresata, lavorata, riciclata fi no all’esaspe- razione. E si è sciato… il paesaggio attorno era a dir poco desolante, ma la lingua di neve sulle piste principali, ha permesso comunque il divertimento a migliaia di appassionati. soli tre inverni, suquellachea siamointervenuti nell’area diCesana-Claviere dopo equest’anno lavori disostituzionedellaseggiovia “Colle Bercia”, acompimento i primoannoabbiamoportato Il non costruiva impiantinelcomprensorio. anni chelaprecedente proprietà della Vialattea sia, citeniamo arimarcare cheeranopiùdidieci Sauze D’Oulx. Per chinonlosapesse, comunque in modocorposo con ilprogetto inerente l’area di “grafi plimenti eunpochinodipiù, peressere sinceri, il turato! Eproprio queste ultimeduecose, icom- è salito di qualchelineailgrafi attestazioni dimerito e(nonmenoimportante), giunti iprimi commenti positivi,leprimetiepide to in sistava divertendo Vialattea equindicisono Turista chetutto (bontàSua),sièaccorto somma- doppio dientusiasmoefi Tutti con inaziendahannodato il illoro apporto gratifi con lospauracchio dellacrisimondialeinatto ma, Poi loscorso inverno, duro, faticoso, stressante, ziato aparlare diprogetti futuri. Abbiamo tuttiacquisito unamaggior fi come dire “consolidati” alivello aziendale. La seconda stagione unpo’ meno “balorda”, ciha co” degliincassi,cihaconvinti adintervenire cati dametriedineve. nalmente anchequalche co delnostro fat- ducia eini- “Basset”, sesidecidedinonscendere nel Vallone, Al termine dellapista “Cresta”, arrivatiinzona rare intuttatranquillitàilprimomuro dellapista. da variante permette aimenocoraggiosi, disupe- dalvento,della neve portata edinoltre unacomo- barriere frangi-vento, chefacilitanoildepositarsi ulteriormente migliorata epotenziata con speciali rientro dapuntaFraiteve alColle Basset,èstata usufruire dellaseggiovia Colò. La “Cresta” pistadi seggiovia diRocce Nere, senzanecessariamente direttamentedi accedervi anchedall’arrivo della chiamato “Boulevard”, perdarmodoachivuole, dalnuovo raccordometri piùinbassoeservita posizionataqualchecentinaio di con lapartenza con Sansicario),ma medesimo posto (spartiacque Nero,ta Rio sostituendolacon altrachearriva al veduto ademolire lasciovia “in curva”, denomina- zone diSestriere eSansicario. Sièpoiancora prov- dare lapossibilitàdiraggiungere agevolmente le Nero,valle Rio sicollega con puntaFraiteve, per costruita fondo valleraggiunge l’arrivo diRocce Nere, siè melle, sostituendolecon unaquadriposto cheda Si èprovveduto asmantellare leduesciovie ge- Alpi occidentali: il Vallone Nero. delRio nostro èunadellezone avviso piùbelleditutte le la nuova seggiovia Colò che, sempre da 13

dall’interno 14 dall’internodall’interno il calendariodifrate Indovino, levolpi chenon marmotte chehannofatto latanapoco profonda, scaldamento delpianeta(ipiùeruditi)eglialtri,le elucubrazioni sueff che ogni annocipropinano leloro fantastiche le cicopre dineve adispetto dituttiimenagramo lassù eche, l’ hadimostrato loscorso anno, sevuo- e Presidente Giovanni chesta Brasso),quelSocio nel nostro “terzo Socio” (come lodefi quanta neve naturalecadrà,maconfi logicamente non sonoingrado disapere invernoSiamo alnostro quarto ementre scrivo tenza dellaJouvenceaux -SarnasSportinia. la frazionedi Tachier perraggiungere lapar- dici” bassaalfi una gradevole eampiavariante sulla “do- Nere raggiungono Sarnasesiècreata te la “dodici” ela “sedici”, chedaRocce sono poirimodellate completamen- con ilcomune diSauze D’Oulx, si collaborazione In di Sportinia. dici”, nelpianoro cheporta comodamente sulla “do- Boursailles”“la escendere di raggiungere località ma costante, permette pendenza lieve raccordo con un ampio ne disuperare agevolmente etto serra, buco nell’ozono, ri- nisce l’amico do molto do anche questo anno che ce la metteremo tutta per farvi divertire anche questo divertire annochece lametteremo tuttaperfarvi al meglio e consegnarvi ogni mattinauncomprensorioal meglioeconsegnarvi degno i generi. Ma comunquei generi.Ma siaedaldilàtutto, vipromettiamo della suafama. “quaranta dìenasmanna”, ealtre miriadidistupidaggini ditutti in abbondanzaestate, SantaBibianacon ilsuobenedetto sto, tipodifungoofi quelparticolare il galloforcello chesièaccoppiato menodelprevi- hanno cambiato completamente illoro mantello, SPESSOS INCONTRO QUALCUNO PE CHE MI CHIEDE DATI C SSO H E MI E MI E NUMERI INERENTI E N LA VIALATTEAE LA VIALATTEAE Q QUINDI QUI DI SEGUITO IN U UINDI NE A NE APPROFITTO PER C MERI INERENTI CO HIEDE DATI ELEN ELENCARE ALCUNE INFORMAZIONII CHE NTR NFORMAZIONI CHE S SPERO SODDISFI- P N NO PER Q PROFITTO PER D DI TUTTI: O C UI DI O I T LA CURIOSITÀ ARE AL O

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della sommaditutte le55stazionisciisticheregionali. Sestriere chesfiorailmilione dipassaggi astagione. mata èdiduemilioniemezzo dimetricubicirca. ro, il50%daiplurigiornalieri esettimanali. 20% dalbiglietto stagionale, il30%dal giornalie- quadrato. no acquistati acirca 35 centesimi dilire permetro (l’attuale della partenza Torre dell’Orologio) furo- Sises, fucollaudata il17gennaio1932,iterreni circa 85/90 marchi. cheoperanoin lo medio-grande Vialattea èparia pianti dirisalita,piùgrande d’Europa. francese Mongenèvre. striere –Cesana –SansicarioOulxClaviere ela le aree sciistichediSauze D’Oulx –Pragelato–Se- 17 milionidikWh. riore ai20.000metri. pera gli80chilometri. 500.000 metricubi. nevamento programmato peruntotale dicirca circa 1.200,00euro algiorno. zionanti. ∙ ∙ ∙ stagioni. ai 15milionidipassaggi/impianti aseconda delle ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ chilometri. ∙ ∙ fruibili 72impiantidirisalita. ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ te ogni stagione invernale. i centomila trasportati ora. i centomila trasportati

La mediainvernale diproduzione neve program- La capacità di trasporto potenziale totale supera La capacitàditrasporto Il consumo annualedienergiaIl elettricaèdicirca Il dislivello coperto dagliimpiantièdipoco dislivello infe- coperto Il Esistono nove bacinidiaccumulo acqua perl’in- In condizioni normalidiinnevamentoIn sonousu- L’impianto solitamente più gettonato èilCitRocdi Ogni bacinovieneutilizzatoOgni pertre volte duran- La sola parte italianadella La solaparte Vialattea conta dai13 Attualmente ilnumero di Tour Operator dilivel- Lo sviluppototale dellalunghezzaimpiantisu- Il fatturato della Il Vialattea èprodotto dacirca il La Vialattea èilgruppo privato digestioneim- Il comprensorioIl della Vialattea èpariacirca il53% In PiemonteIn esistono 55stazioni invernali fun- Il Il “domaine skiable” della Vialattea comprende Lo sviluppototale ditutte lepiste sfiorai400 Il primoimpianto,Il lafuniviaSestriere-Alpette- Il costoIl medioperfargirare unimpianto èdi (1.698) eClaviere (1.074)èparia12.337postiletto. D’Oulx (2.813),Cesana Sansicario(1.994),Pragelato stagione. biglietti perpiùdiunmilioneemezzo dieuro per al soccorso, cassiere edimpiegati. agli impianti,allabattiturapiste, all’innevamento, mente inaziendacirca 370personetraaddetti mozionali. allevariegare difederazionepartecipanti epro- ∙ Vialattea, la “Gran Galaxie”. l’area da DesAlpesedarrivain sciistica,cheparte che annodopo, gliamicifrancesi hannochiamato battezzato OrsaMaggiore. Diconseguenza qual- D’Oulx, dove degliimpiantierastato ilconsorzio tanta/ottanta, inizialmente in concorrenza aSauze ∙ disci. ca 620Maestri ∙ ∙ un campionato mondiale, unaolimpiade. chiamavano Fis A), duefinalidicoppa delmondo, con 57gare dicoppa delmondo(primaancora si le perl’organizzazione dicompetizioni sportive, ∙ ∙ all’incirca 40.000. ∙ ∙

Il comprensorioIl della Vialattea èleadermondia- La capacitàalberghiera diSestriere (4.758),Sauze Il nome Il Vialattea nasce acavallo deglianniset- In In Vialattea svolgono lapropria professione cir- Il piùgrandeIl T.O. acquista in (Inglese) Vialattea In In Vialattea ogni annocisonocirca 30/40.000 Gli appartamenti definiti Gli appartamenti “seconda casa” sono In periododipienoregimeIn lavorano diretta- 15

dall’interno Grazie Amici di ILARIA PERRON CABUS

dall’interno Comunicazione e Marketing Sestrieres SpA 16 Ho pensato e ripensato a cosa scrivere sul Vialattea Magazine di quest’anno, ma ogni volta che mi accingo a farlo la mente torna alla passata favolosa stagione e così ho deciso di pubblicare un mio articolo apparso sul blog dello scorso aprile, anzitutto per ringraziare tutti e poi con un pizzico di scaramanzia per augurarvi ed augurarci una nuova stagione altrettanto magnifi ca… Grazie a tutti…grazie a tutti voi che avete reso questa stagione unica ed indimenticabile… Grazie alla tanta neve, grazie ai vostri sorrisi, grazie ai musetti abbronzati dei bimbi dei vari Sci Club, grazie a chi dopo tanti anni ha deciso di rimettere gli sci ai piedi, gra- zie agli sciatori super tecnici e a chi i carving ancora non sa cosa siano, grazie ai tanti snowboarder che colorano le nostre montagne, grazie agli inglesi di “Sauzi”, grazie agli stranieri della Vialattea, grazie a chi ha consumato lo stagionale e a chi ha comprato soltanto un invito allo sci, grazie a chi mi ha mandato tante foto, grazie a voi amici del blog. Grazie ai nostri ragazzi che non hanno mai smesso di spalare la tanta neve caduta, gra- zie a chi ha saputo gestire questa forza lavoro, grazie a chi ci “coordina” e a chi ci “ammi- nistra”, grazie alle nostre ragazze alle casse, grazie alle ragazze e ai ragazzi degli uffi ci, grazie ai nostri fornitori, grazie all’aiuto indispensabile degli Sponsor. Grazie a chi mi ha insegnato che non si può sempre accontentare tutti, ma che se fai con passione ed attenzione il tuo lavoro riesci a capire che non sempre le persone par- lano con cognizione, grazie a chi ha creduto in noi e adesso ci ringrazia, grazie a chi ci criticava e adesso ha cambiato idea…perché solo gli stupidi non lo fanno, grazie a chi continua a consigliarci. Grazie agli enti pubblici, agli albergatori, ai commercianti, ai maestri di sci e a tutto l’in- dotto della Vialattea perché senza di loro il nostro lavoro sarebbe poca cosa. Grazie a chi ha scritto di noi, a chi ha parlato di noi, a chi ha letto di noi. Grazie a chi ha capito che, per tenere in piedi questa stupenda “baracca” a volte van- no prese delle decisioni diffi cili, impopolari e spesso contro corrente…grazie a chi ha sempre il coraggio di prendere queste decisioni perché crede in questo progetto come nessun altro. Grazie a chi, con la pipa in bocca, ha iniziato tanti anni fa questo percorso e adesso, lo so, ovunque sia sorride pensando alla nuova Vialattea. Un grazie particolare a chi mi ha trasmesso l’amore viscerale per questi luoghi, che mi ha insegnato a crederci sempre anche quando ti fanno passare la voglia di farlo, grazie a lui…che ancora adesso dopo tanti anni va avanti con la stessa passione e amore per il suo lavoro, forse solo con le spalle un po’ più larghe… Grazie alle nostre piste, alla bellezza delle nostre montagne che ci hanno fatto ancora una volta, come sempre emozionare. Grazie Amici…davvero, grazie di cuore…

Ilaria dall’interno 17 Arrivederci Coppa… Intervista a Gualtiero Brasso

di IACOPO BLANC

Siamo agli inizi di una nuova stagione inver- nale, ma quest’anno niente Coppa o sbaglio? No, in eff etti quest’anno niente Coppa del Mondo ed è inutile dire che la cosa ci ha lasciato molto amareggiati. Ci potresti spiegare un pò meglio cosa è successo? Hai parlato di tecnicità delle piste. Beh, il discorso sarebbe lunghissimo da aff rontare, Si, questa è una delle ultime ragioni in ordine cro- potremmo scrivere un libro sull’argomento. nologico che taglierebbe fuori Sestriere. In sostanza, quello che è emerso dagli incontri e A quanto pare sembra che non abbiamo piste dai Congressi Fis a cui ho partecipato è che, per abbastanza tecniche per ospitare un week-end di svariati motivi, Sestriere non sembrerebbe più ap- Slalom Gigante e Speciale. Come sapete, infatti, petibile per il circo bianco. negli ultimi tre anni abbiamo ospitato due tappe Puoi dirci quali sono questi motivi? di velocità femminili e una mista maschile, Gigan- Me ne sono state raccontate di tutti i colori: è sal- te e Supercombinata, a Borgata; in sostanza dopo tato fuori che è un problema di spostamenti de- l’evento Olimpico, incredibile a dirsi, Sestriere è gli atleti, delle poche tappe italiane, della poca dovuta tornare a fare gavetta per riavere le gare tecnicità delle piste “olimpiche”, ecc. ecc. In eff etti che contano. Ma questo sarebbe anche il meno, alcuni motivi sarebbero anche condivisibili, come perché ci siamo rimboccati le maniche e crediamo la volontà di limitare gli eccessivi spostamenti di aver organizzato qualcosa di indubbiamente della carovana della coppa per il mondo, ma poi importante, almeno a detta di tutti gli addetti ai quando sfogli i calendari e scopri che, in una sin- lavori; la cosa poco plausibile e risibile, secondo gola stagione di 4 mesi, si va dagli Usa alla Korea e me, è che adesso sostengono che le piste olimpi- Giappone, passando per le tappe europee e scan- che non sono all’altezza dal punto di vista tecnico. dinave, beh, allora ti chiedi se tra la tappa di Val Forse dimenticano chi ha avuto la responsabilità d’Isere e la Val Gardena, non potrebbero fermarsi della loro progettazione e realizzazione. a disputare il classico Slalom che si faceva una vol- Si sente un po’ di polemica nelle tue parole… ta al Colle, a inizio stagione. Nessuna polemica, solo molta amarezza. Noi sap- dall’interno 18 piamo di avere la coscienza a posto. Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità e che ci è stato richiesto per far tornare le gare che contano a Sestriere. Ci siamo battuti in tutte le sedi competenti, tra cui ovviamente la FISI e anche la FIS. Certamente sarebbe stato il caso di sfruttare l’evento Olimpico un po’ meglio, considerando tutte le risorse che sono state inve- stite e tutti i lavori che sono stati fatti, anche su richiesta della stessa Federazione Internazionale. A questo proposito sarebbe interessante sentire l’opinione di chi ha gestito i rapporti durante il periodo Olimpico e avrebbe dovuto garantire la futura programmazione pluriennale delle gare di coppa... Si sente spesso parlare di antagonismo tra Alto Adi- ge e Alpi Occidentali. Cosa ci puoi dire in merito? Questa è una storia vecchia quanto lo sci in Italia; sinceramente più che guardare quello che fanno gli altri, preferiamo soff ermarci sul nostro lavoro e cercare di farlo bene. Poi ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni: sarebbe troppo facile però tirare in ballo lo statuto speciale, le “presunte” ami- cizie degli altoatesini in FIS, ecc. per accampare scusanti a vario titolo. Per noi contano i numeri e i numeri dicono che quando le cosiddette classiche di adesso iniziavano a entrare nel "circo bianco", Sestriere era già una veterana del circuito. Le pri- me gare non erano ancora sotto il marchio della Coppa del Mondo odierna, ma c’era la storica Kan- dahar. A quest’anno siamo arrivati a 37 edizioni, per un totale di 57 gare di coppa, più due fi nali, un mondiale e, ovviamente, le Olimpiadi. Non so quante “classiche” possono vantarsi di avere que- sto palmares. Ma Sestriere può fare a meno delle gare? Ma si, specie se sono programmate nella setti- mana di carnevale, come è successo nelle ultime tre edizioni; immaginate quante spese, quanto lavoro, quante diffi coltà per la sistemazione alber- ghiera di 500 persone in un periodo di altissima stagione e quanti settimanali non venduti. Un conto è se la gara te le assegnano, come una volta, agli inizi di dicembre, allora quel “momen- to” è anche un ottimo spot di inizio stagione, ma quando sei in stagione piena lavori il doppio e crei disagi a molti, soprattutto ai turisti che ven- dall’interno 19 in procinto di decollare con un bacino potenziale d’utenza di un miliardo di persone. In questo mer- cato in fase continua di trasformazione nessuno può credere di salvare il proprio orticello con i si- stemi e le modalità usate fi no alla fi ne del secondo millennio. L’esclusione di Sestriere dal circuito di C.d.M. è da considerarsi una delle parti aberranti di un sistema sbagliato che prima o poi franerà e tra- volgerà tutti coloro che fi nora l’hanno sostenuto. Il futuro prossimo allora quale sarà? Innanzitutto abbiamo rinunciato alla gara che ci era stata affi data perché da noi non ritenuta ido- nea; pertanto sembrerebbe che fi no al 2013 il Se- striere sia escluso dai calendari. Per il resto la vita continua, noi abbiamo la fortuna di non dipende- Kris & Kris di Radio 105 a Sestriere. re in modo determinante da questo tipo di ma- gono in vacanza in quel periodo. Ovviamente, al nifestazioni, la nostra è una società che gestisce di là dei costi da sostenere, la coppa del mondo impianti di risalita ed ha interessi in più settori, le comporta degli indubbi ritorni di immagine che gare di Coppa del Mondo rappresentano esclusi- però non sono né quantifi cabili né immediati, e vamente un valore aggiunto. che, peraltro, si possono ottenere anche con altre Questa rinuncia alla Coppa del Mondo comporte- forme di investimenti in comunicazione. Fonda- rà dei cambiamenti anche nella società? mentalmente la Coppa del Mondo serve per rima- Come ho già accennato in precedenza per le gare nere nel gotha dello sci e, non fraintendermi, noi di sci, il settore sportivo della Sestrieres contava ci teniamo e abbiamo provato in tutti i modi a ri- più di 15 persone; tale struttura è nata anni fa manerci, ma solo fi ntanto che la questione rientra per poter organizzare manifestazioni internazio- in un discorso logico. nali come la CDM. Ovviamente, considerato che Si fa un gran parlare da un paio d’anni a questa questa organizzazione durava mediamente oltre parte della questione FISI-Comitati Organizzatori. un mese, tra preparazione ed evento, per il restan- Cosa ci puoi dire in merito? te della stagione le persone nell’organico della La questione è molto delicata ed è tuttora ogget- “Sportiva”, venivano messe a disposizione degli to di discussione nell’ambiente dello sci italiano. Sci club locali per le loro gare provinciali, regionali Posso dire che con la Federazione Italiana abbia- ed anche internazionali (Fis). Detto questo, credo mo da sempre e continuiamo ad avere buoni rap- che sia del tutto logico che ci siano dei ridimen- porti. Si sta attualmente discutendo sulla titolarità sionamenti del settore sportivo, già a partire dalla dei diritti televisivi e promo-pubblicitari delle gare; stagione prossima ventura. purtroppo le diverse realtà in Italia dei C.O., so- Ci tengo molto a precisare che in nessuna par- prattutto in termini di capacità economica, fanno te del Piemonte o d’Italia esiste, all’interno della si che ci siano opinioni controverse a riguardo. In società degli impianti, una struttura organizzata particolare i C.O. che si occupano esclusivamente come la nostra che si occupa anche delle mani- della gestione della manifestazione di C.d.M. fan- festazioni dei ragazzi. Solo a titolo d’esempio, lo no molta fatica a rinunciare totalmente, o anche scorso inverno, parlando con il presidente di uno parzialmente, ai diritti sopraccitati. Tutti i giorni degli Sci Club più grandi d’Italia, sono rimasto sbi- però siamo di fronte a cambiamenti epocali in di- gottito nell’apprendere che quando organizzano versi settori: la globalizzazione, il libero mercato, le gare, chiedono ai genitori dei ragazzi di fare da il tempo libero; basti pensare che nella sola Cina guardia porte, di lisciare e di usare pale e rastrelli ci sono un numero considerevole di comprensori per sistemare la pista. dall’interno 20 Nevicate a Sestriere nelle stagioni invernali dal 1983 al 2009 Sistema di rilevazione manuale fino al 1995, automatico dal 1996 Periodo di osservazione: novembre-maggio <> Stazione: Colle Sestriere m 2.020 slm Io, lui, noi di LUIGI RICOTTI

Ebbene si, sono ancora qui. Nella mia memoria, apparsa nel numero pre- cedente, Vi ho tediato in gran parte con le mie faccende personali e non ho speso una parola per parlare del sistema azienda, di cosa c’entro io in questo contesto, come opera questo con- testo e soprattutto quali rapporti mi legano a questo contesto. Premetto subito una cosa: per intanto sono il cognato del Presidente e questo, come potrete capire, non guasta (an- che se il legame di parentela è variabile secondo gli umori del Capo: per Lui sono alternativamente il fratello di Sua mo- glie oppure Sua moglie è mia sorella e Vi prego di notare la sotti- gliezza). Ma uffi cialmente sono il Coordinatore delle direzioni della Vialattea, che detto così sembra una cosa facile facile, ma sfi do Voi a coordinare (leggi mettere d’accordo) una pletora di sciamannati, tut- ti bravissimi, tutti in gambissima e, proprio per questo, con tendenze individualistiche profonde. Capirete che sto scherzando, in realtà il mio “lavoro” è di tutto riposo ed i miei collaboratori sono veramente tali, nel senso che collaborano veramente. L’assetto Aziendale credo sia conosciu- to: al vertice c’è un Consiglio di Amministrazione presieduto da un Presiden- te che, molto democraticamente, ascolta l’opinione di tutti e poi si fa come decide Lui. No non è proprio così, qualche volta vengono accettate anche altre opinioni ma solo perché ha intravisto una seconda o terza mossa (di cui noi naturalmente siamo ben lontani dall’immaginare il fi ne) che si trasformerà in un vantaggio per l’azienda. Quando il Presidente mi chiama per discutere qualche ar- gomento resto sempre spiazzato e mi convinco di aver a che fare con un “non-uma- no”: per intanto non dorme mai, non mangia mai (se non ai pranzi di lavoro), non è mai stanco, non ha mai freddo, non ha mai caldo, ha la stessa memoria di un centinaio di computer e, come Vi dicevo, non gli basta pensare con una mossa di anticipo, se non sono almeno tre non si diverte. Io sono quasi sempre presente in uffi cio, ritengo di essere a conoscenza di tutto quello che succede, ma di nuovo non è così. Attenzione, forse non lo dall’interno 22 vedete dappertutto fi sicamente, ma in realtà c’è, il senso di appartenenza all’azienda che pervade eccome; sa tutto e vede tutto e se qualche volta si tutti; tutti si sentono parte di una famiglia e sono pensa che non sappia o non abbia visto qualcosa orgoglioso di farne parte. Non dimenticherò mai il è solo perché in quel momento gli sta bene così. giorno in cui fui fermato nei corridoi degli uffi ci da Le dispute con la Regione per defi nire le conven- un responsabile di un settore che mi disse: “guardi zioni della gestione degli impianti e degli inneva- che noi possiamo anche ritagliarci del tempo per menti sono state titaniche, ma sono di una logica, essere disponibili ad aiutare a dare i cambi sugli di una trasparenza e di una correttezza esemplari. impianti”. Me lo dice sempre il Presidente: bisogna lottare La passata stagione invernale ci ha gratifi cato di alla morte per quello che si crede giusto, ma dopo tanta neve, ma qualcuno si è accorto dello spirito si deve essere corretti nelle applicazioni di quanto di abnegazione che ha animato tutti i dipendenti? si è concordato. Non uno si è tirato indietro: chi ha dovuto dissep- Al vertice del Consiglio di Amministrazione c’è pellire letteralmente gli impianti, chi ha dovuto anche un Amministratore Delegato che opera dormire fuori casa, chi ha dovuto ridiscendere la in piena armonia con il Presidente ma che, pur- Val Chisone e risalire la Val di Susa per essere pre- troppo (per lui), essendo anche un albergatore, sente sul posto di lavoro e probabilmente dimen- ed essendo l’indirizzo di base dell’azienda quello tico molti altri episodi altrettanto signifi cativi. di non favorire nessuno, ne paga le conseguenze Alla Sestrieres tutti i dipendenti sono importanti, essendo trattato nei rapporti commerciali forse qualsiasi sia la loro funzione, proprio per le inter- peggio degli altri. Però è comunque ed indiscu- connessioni che li lega tra di loro. Mi viene in men- tibilmente “bravo” nel suo mestiere e, anche per te a questo proposito la famosa frase della “teoria questa ragione, si occupa della parte commerciale del caos” (basata sull’infl uenza di fatti minimi sul dell’azienda. Il fatto che riesca ad operare in piena corso degli eventi) : “il leggero battito d’ali di una armonia col Presidente e che sopporti stoicamen- farfalla è in grado di provocare un uragano dall’al- te gli “sfavoritismi” commerciali ne esaltano le doti tra parte del mondo”. di equilibrio, onestà e correttezza; senza dimenti- Bene, ci tenevo a completare la mia precedente care che, essendo anche una persona “del posto”, memoria e riconfermare la mia stima e i miei rin- deve convivere e barcamenarsi tra i doveri azien- graziamenti a tutti coloro con cui ho dei contatti dali e quelli pubblici (non lo invidio proprio!). ma che, soprattutto, mi sono amici. Ma non sono soltanto alcune persone che fanno Buona stagione invernale a tutti! un’azienda, è il suo organico nel complesso che, se ben amalgamato, pesa sul risultato, assicuran- done il successo. E qui se mi è permesso, anche grazie ad un mio oscuro lavoro, possiamo ritenere di aver raggiunto lo scopo: invidie, gelosie, ripic- che o quant’altro sono parole ed atteggiamenti inesistenti e sconosciuti; abbiamo creato un com- plesso omogeneo ed armonico che tende soltan- to ai buoni risultati per l’azienda. Oddio, abbiamo tutti il nostro carattere, ed i moti- vi per alimentare qualche contrasto ci sono sem- pre, ma come si suole dire “amor senza baruff a fa la muff a”. L’importante è che da ognuno si riesca a trarre il meglio delle sue capacità e se poi, ogni tan- to, c’è qualche muso lungo o si alza un po’ la voce beh, rende magari anche più varia la giornata. Quello che ritengo sia intervenuto in questi anni è dall’interno 23 neve. Decidiamo di salire a pulire le strade con gli escavatori. Appena si riesce ad arrivare con le mac- maggio, mentre ero in vacanza, ripensavo chine cominciamo ad organizzare la logistica, in- A stalliamo il cantiere e subito iniziano ad arrivare gli alla bella stagione passata con tanta neve e tante soddisfazioni. La stanchezza era tanta ma la mia uomini che si devono preparare per stare qui dei mente era già nel Vallone del Rio Nero … Da lì a mesi. Fabio apre il rifugio a monte Fraiteve che sarà poco avremmo iniziato i lavori! Pensavo soprat- la nostra mensa per il resto dell’estate. Nel tempo tutto ai progetti autorizzati dopo tre anni di fati- ci accorgeremo che è stata una buona idea perché cosi iter burocratici e agli uomini che avrebbero ci ha fatto risparmiare tanta strada e soprattutto vissuto mesi in un’area geografi ca ostile. I progetti tanta polvere! Quando arriva la stazione di beto- sono un mondo di calcoli e teorie, il territorio, un naggio sul col Basset è il segnale che si è messa mondo di fango, sudore e imprevisti. Sono due in moto la macchina. Punti arancioni in giro per la mondi necessari anche se molto diversi, anche montagna preparano i getti per le opere civili dei fatti di persone diverse. Alcune persone poi si fon- tre nuovi impianti di risalita. Andrea, Gianni e Sil- dono nei due e hanno solo più voglia di arrivare vano sono uomini che lavorano la neve con i mezzi in fondo. Con la R.C.F., in particolare con Pierpa- battipista ma ora hanno a che fare con la terra e la olo e Cristina, abbiamo elaborato i progetti da roccia. Devono modellare la nuova pista Cresta, la esporre agli enti competenti per tre anni. Non Boursailles, il Boulevard e i valli paravalanghe. La passione, la pazienza e la costanza che li contrad- distingue gli farà muovere migliaia di metri cubi. Dall’alto li guarda Covelli, che passa tre mesi vicino alla sua trivella per realizzare 350 buchi profondi 6 metri, dove attaccheremo altrettanti paravalan- ghe. Io lo guardo dalla strada provvisoria che ab- biamo realizzato sulla pista 25, è seduto in mezzo alla polvere che fa la barramina della trivella. Lo chiamo al telefono, ci salutiamo, non vedo il suo viso ma sono sicuro che stia sorridendo perché lui è fatto così e questo mi rassicura. Il tempo ci ac- è stato facile ma, alla fi ne, con tanta carta, pazienza compagna, il sole e il caldo sembrano aver pietà e la dedizione di Mauro Borello e la collaborazione degli uomini che lavorano e nel Vallone le attività dei funzionari degli Enti Pubblici, siamo usciti dal procedono velocemente. Nel frattempo, sulla pi- tunnel … sta Cresta, Fabio e Beppe montano i frangivento. Siamo a giugno … Partiamo! C’è ancora troppa Beppe è stato il mio primo capo servizio quando dall’interno 24 di VITTORIO SALUSSO

avevo 16 anni e volevo fare questo mestiere. Lui i frangivento li conosce bene, ne ha installati tanti e senza quelli non avrebbe mai fatto sciare nessuno. Prima dell’avvento degli innevamenti programma- ti era l’unico modo di ammucchiare un po’ di neve. È un sistema naturale che fa risparmiare energia. Gli elicotteri la fanno da padrone. A un certo punto sembra veramente un fi lm di guerra. Ma qui non muore nessuno e anche le marmotte, dopo un po’, con qualche diffi denza, sembrano guardare le evo- luzioni dei piloti. Tutti i lavori procedono contem- poraneamente: piste, paravalanghe, frangivento, impianti di risalita, valli paravalanghe, ecc. tutte le imprese, con quasi 100 uomini impiegati, proce- dono con sincronismo e omogeneità. Io sono un rompiscatole! Vedo tanto lavoro, poco personale e ritardi ovunque. Ne sanno qualcosa l’Ing Chianale, direttore lavori, e mio fi glio Pier, direttore opera- I NUMERI DEL VALLONE tivo, ma sono vivi e possono raccontarla. Anche - 3.750 m di impianti di risalita nuovi con Fabio, il capo cantiere, ci abituiamo a litigare - 7.329 m di funi posate ma alla fi ne ne esce una stima reciproca. Alla fi ne - 4.000 m di linee elettriche nuove tutto questo fa parte del mio mestiere. Arrivano le - 1.100 mc di cemento carpenterie. Rino, i fratelli Bloise e tutti gli uomini, - 40 operai mediamente impiegati ogni giorno con i loro numeri da funamboli, consumando i bul- per 6 mesi loni, fanno crescere le strutture e con i loro mezzi - 3.000 m di piste realizzate fanno miracoli. Con Fabrizio, che si occupa per noi - 400 m di paravento della sciovia, diventa quasi una gara a chi è più - 1.200 m di paravalanghe installati bravo, ma bravi lo sono tutti. Arrivano ancora altre imprese. È frenetico. Quando scrivo stiamo ancora lavorando, c’è la neve, fa freddo e siamo stanchi Hanno lavorato con noi con i loro fornitori: ma, dobbiamo farcela. Ancora una volta manca un Agù Fabio - AIRGREEN - AIR STARAVIATION srl mese e ancora una volta arriviamo in autunno. Basso Spa - Bouc Walter - CCM Srl - Idroterm di Grazie. Bonnin Sergio - HELIWEST Srl - HELISWISSINTER- Buona stagione a tutti. Poi si vedrà! NATIONAL - Rocciatori Srl - Siscom Srl. dall’interno 25 dall’interno 26 Sponsor a cura dell'UFFICIOSTAMPA SESTRIERESSpA LLa Vialatteaedisuoi Piemonte edellaLiguria. utilizzabile presso alcunicentri Decathlon del gratuito giornaliero, peripossessoridiskipass euro. giornaliero, afronte diunaspesaminima50 a 1000euro dispesaesconto di15euro con il theGigastore.com Junior, eRobediKappa fi pa, Superga, K-Way, AlloSpaccio, Outlet, Kappa tutti gliacquisti presso i negozi RobediKap- lo stagionale ricevi subito 20buonisconto. massimo di3buoniper180euro dispesa.Con di Novacoop inPiemonte. cumulabiliun Sono ti isupermercati Coop eipermercati Ipercoop minima di60euro, coupon utilizzabileintut- valore di100euro. ai possessoridistagionale unbuonosconto del l’Aquatica. la Fondazione Torino Musei,l’Alpitour, Fnac e come esisonoaggiunti nuovi partner skipass coupon chevieneconsegnato unitamente allo stato notevolmente arricchito ilblocchetto di tenere obenidiconsumo. sconti suarticoli E’ diot- che permettono aipossessoridiskipass progetto legato aprestigiose aziendepartner anno consecutivo la Vialattea ripropone il zato l’iniziativa dico-marketing. Per ilterzo no chelosciatore apprez- haparticolarmente rante dialmeno25euro. daunrifornimentono puntiapartire dicarbu- unitamente alloskipass Vialattea siaccumula- DECATHLON ERG KAPPA COOP ALPITOUR I

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dall’interno Enzo Ghigo SENATORE PDL

La Valle di Susa rappresenta un bacino di indu- stria turistica, così io la amo defi nire, non ancora completamente realizzato per un insieme di mo- tivi. Abbiamo fatto i Mondiali nel ’98, le Olimpiadi nel 2006, diciamo che le opportunità per la valle di Susa ci sono state. Alcuni frutti dal punto di vi- sta turistico sono tangibili. Ma la valle di Susa non è solo, e dico aimè, le stazioni turistiche dell’alta valle. È oramai un dato di fatto l’accorpamento, a mio parere illogico, di due realtà completamen- te diverse tra loro: alta e bassa valle. Comunque … ci sono e spero che con il tempo determinate prese di coscienza maturino, che talune persone si rendano conto del danno che qualche sedicen- te rappresentate degli interessi della popolazione della bassa valle di Susa, ha recato nei confronti dello sviluppo di quella parte del Piemonte. Mi Intervista di RITA QUARTA riferisco chiaramente ai No Tav e ad alcuni loro re- ferenti … amministratori che hanno interpretato Come è nato ... politicamente parlando... Enzo un malessere, che hanno strumentalizzato un pa- Ghigo? cifi co malessere delle popolazioni di quella zona Sono entrato in Pubblitailia nel 1982 ed ho avuto per loro fi ni politici personali. Avessimo noi oggi modo e possibilità di seguire la nascita e l’evol- già i cantieri della Tav, avremmo posti di lavoro ed versi della televisione commerciale, la nascita di avremmo potuto elaborare un progetto di rilancio ItaliaUno, ReteQuattro, TV Sorrisi e Canzoni, tutte turistico dell’intero territorio con investimenti che iniziative che l’allora Dottor Berlusconi, noi lo chia- avrebbero enfatizzato l’aspetto dell’industria in- mavamo così, assumeva nel settore imprendito- vernale e della montagna che in Valle di Susa deve riale della comunicazione. Poiché ero un dirigente necessariamente essere ulteriormente sviluppata. di questo gruppo, ho avuto modo di conoscere il Insomma, vedo la Valle di Susa come un’opportu- Dottor Berlusconi in molte e specifi che situazioni. nità ancora da cogliere. Tant’è che quando Berlusconi decise, nel 1993, di Due parole sugli amministratori della Sestrieres SpA scendere in politica, mi chiese di interessarmi alla Beh, sono senza ombra di dubbio imprenditori in nascita di questo “nuovo” partito e seguire per suo primis coraggiosi. Brasso e Perron Cabus sono in conto il Piemonte. L’ho fatto perché in quegli anni grado, per loro capacità, di far sì che il compren- avevo visto nel nostro Presidente del Consiglio la sorio della Vialattea non solo mantenga il ruolo persona in grado di realizzare sogni molte volte che ha assunto, ma che si sviluppi ulteriormente anche impossibili e quello della politica era fra in una logica, ed io lo dico, anche di profi tto. Un tutti i sogni che in quegli anni Berlusconi ci aveva imprenditore è obbligato a fare degli investimenti prospettato, sicuramente il più grande, il più diffi - se producono redditività. cile. Ci ho creduto, avevo voglia di partecipare, lo Scia? stimolo dell’avventura e del cambiamento è sem- Certamente, come non potrei. Conosco alla per- pre stato forte e così mi sono lanciato nella realiz- fezione il Comprensorio e le sue piste. Scia anche zazione di questo progetto. Il "progetto politico" è mia moglie e mio fi glio. Diciamo che anche in poi divenuto concreto, è la storia del nostro paese. questo campo non sono rimasto fermo, tant'è che I miei incarichi, poi, sono noti. ho imparato le nuove tecniche di conduzione, ma

istituzioni Cosa rappresenta per lei la Valle di Susa? non faccio snowboard. 28 APERTI AL Relax in quota PUBBLICO L’inverno è più comodo

Tutto il benessere che vuoi spaziano dalla più classica cucina italiana, spesso Al Villaggio Olimpico vi aspetta un'accogliente e rivisitata, alle specialità locali, tra cui spiccano attrezzata Beauty Farm con sauna, vasca idromassaggio, prelibatezze piemontesi e serate di pesce fresco. bagno turco ed esperte mani per diversi tipi di massaggi. Se tornate per la terza volta potrete ottenere il 10% In questi spazi del relax, ogni particolare, dagli ambienti di sconto (bevande escluse). Fin dalla prima volta, ai colori, alle particolari scelte di illuminazione è stato poi, se siete in sei o più persone, prenotando, vi aspetta studiato e allestito con la massima attenzione per il vostro una piacevole sorpresa... wellness. Le tariffe del centro benessere, inoltre, sono state pensate per ogni esigenza: dal "mattino" Liberi tutti! alla "giornata relax", dal "weekend in forma" A intrattenere i più piccoli, ci pensa il programma alla "settimana benessere". di animazione del gruppo Samarcanda. Al Villaggio, Da provare il "percorso umido". i vostri bambini potranno cenare a partire dalle 19.30, con serate speciali dedicate alla pizza, e scatenarsi Questione di gusto con la baby dance e gli spettacoli del Mini e Junior Club Se invece siete dei palati raffinati, il ristorante diVino fino a tarda sera. Con la formula ospiti, inoltre, Olimpo è una tappa obbligata. Ad accogliervi un locale i più piccoli avranno il loro pasto "versione giorno", rilassante, dall'ambiente moderno ed elegante, declinato ovvero dalle 10 alle 17, e, se le condizioni del tempo in sfumature amaranto. I tavoli sono disposti attorno a lo permettono, indimenticabili uscite sulla neve una cella termoregolata, con vetrine a vista che ospitano a bordo di enormi bob e ciambelle gonfiabili. oltre 650 etichette di vini. Le specialità gastronomiche

Villaggio Olimpico di Sestriere Via Cesana s.n.c. - 10058 Sestriere (TO) Per INFO e Prenotazioni: Tel. 011/4376891 Fax 011/4376039 - Email: [email protected] Sito web: www.villaggiolimpico.com politica 29 Paolo Peveraro VICE PRESIDENTE REGIONE PIEMONTE

tanti. Ricoprire il ruolo di vicepresidente di una Regione come il Piemonte e avere inoltre dele- ghe molto impegnative come quelle al Bilancio, all’Artigianato, al Patrimonio, al Personale signifi - ca garantire costantemente la propria presenza, partecipare attivamente alle iniziative sul territo- rio, spesso anche durante il weekend. Per me non è un sacrifi cio, questo no assolutamente, ma un impegno che ho assunto e che ci tengo a portare avanti nel migliore dei modi possibile. Perciò sono rari i momenti in cui posso veramente staccare la spina e ritirarmi sulle splendide montagne che hanno fatto da sfondo alla mia gioventù. Abbiamo perso le gare di Coppa del Mondo. Solo fatti sportivi o c'è sotto qualcosa d'altro? Sicuramente quella di escludere Sestriere dai ca- lendari di Coppa del Mondo fi no al 2013 è stata una scelta molto penalizzante anche per tutto il Piemonte, che grazie alle Olimpiadi del 2006 è di- ventato uno dei fi ori all’occhiello del circo bianco a Intervista di RITA QUARTA livello mondiale con importanti ricadute sull’eco- nomia regionale. Personalmente penso che Se- striere meritasse maggiore considerazione in virtù E' indubbio che sei legato all'alta valle di Susa, non del suo palmares ma non voglio entrare nei meriti per nulla hai casa a Sauze. Da quanti anni frequen- della querelle per evitare inutili e fastidiose dietro- ti la bella cittadina? logie che non aiutano nessuno, soprattuto dopo Il mio legame con l’Alta Valle di Susa, in eff etti, è di che la decisione ormai è stata presa. Non lo dico lunga data, risale all’infanzia. Era il 1961, l’anno del con rassegnazione ma con la certezza che le occa- primo uomo nello spazio, quando mio padre com- sioni in futuro non mancheranno e noi non ce le prò casa in via Clotes a Sauze, la casa che per me faremo scappare. rappresenta ancora oggi il luogo dei primi ricordi. Anche quest'anno la Regione Piemonte ha stan- Avevo 5 anni soltanto e stavo per aff acciarmi alla ziato un considerevole bilancio a favore delle no- vita, di lì a poco avrei iniziato le scuole. Andare in stre montagne, un ulteriore segno tangibile della montagna con la mia famiglia - papà, mamma e vostra vicinanza. In cosa consistono gli interventi? i miei tre fratelli – per me era una gran festa che Da sempre la Regione Piemonte guarda con gran- si ripeteva ogni qual volta gli impegni lo permet- de attenzione all’Alta Valle di Susa, anche al di fuori tevano, soprattutto d’inverno. Ritornare in quei dell’evento a cinque cerchi. Importanti interven- posti, in quella casa, signifi ca ogni volta riscopri- ti, infatti, sono stati assunti per quanto riguarda re vecchie indimenticabili emozioni che partono l’innevamento e, proprio in questi giorni, altri ne dall’infanzia per arrivare fi no all’età adulta. sono stati defi niti per rinnovare impianti del com- Un rifugio per spezzare dalla quotidianità e dai prensorio. Nel 2009 inoltre il Consiglio regionale tanti pensieri di amministratore? ha approvato la legge n. 2 che prevede ulteriori ri- Sì. Sauze e la mia casa dell’infanzia rappresentano sorse destinate all’intero comparto montano della oggi un buen retiro da me purtroppo poco fre- nostra regione che peraltro rappresenta un impor- quentato. Gli impegni istituzionali sono davvero tantissimo volano per l’economia del territorio. istituzioni 30

Barbara Bonino VICEPRESIDENTE CONSIGLIO PROVINCIALE PDL

ha saputo fare per garantire sempre e comunque, grazie agli impianti di innevamento artifi ciale, quel candore che solo alla montagna compete. Ma l’af- fetto che mi lega ai nostri monti non mi impedisce comunque di vedere che questo impegno ancora non è suffi ciente. Come amministratore mi rendo conto di quanto sia fondamentale per la promo- zione del nostro patrimonio montano ampliare gli impianti di innevamento artifi ciale. E ritengo indi- spensabile che la Regione fi nalmente si impegni da un lato ad autorizzare la realizzazione di nuovi bacini per l’accumulo dell’acqua utile per l’inneva- mento invernale e per la preservazione dei nostri boschi dagli incendi estivi, dall’altro ad utilizzare le avanzate strutture realizzate per i giochi olimpici ora in stato di abbandono e ancora, per esempio, a garantire un sostegno economico agli Sci Club che ad oggi sono costretti a pagare tutto di tasca propria dalle attrezzature alle trasferte alle stesse piste di allenamento. Sono certa, inoltre, che chi conosce la montagna sa che non basta farla vivere d’inverno ma che è necessario promuoverla anche nei mesi estivi per- ché diventi attiva 365 giorni l’anno, provvedendo di BARBARA BONINO anche a contrastare lo spopolamento dei comuni con politiche che sostengano lo studio ed il lavoro Il mio rapporto con la montagna, neanche a dirlo in loco per i giovani che abitano nel territorio. essendo cittadina di Sauze, è viscerale. Ogni ritor- Ritengo, infi ne, di non aff ermare nulla di nuovo di- no tra i profumi e i paesaggi delle cime piemonte- cendo che la Vialattea è ad oggi uno dei complessi si è un ritorno a casa, alle origini. E il legame con con maggior potenziale di sviluppo e di ricchez- questi luoghi mi spinge a svolgere con passione za nella nostra regione ma perché ciò avvenga è ancora maggiore il mio ruolo in Provincia permet- necessario che a dirigerlo siano professionisti in tendomi di curare personalmente il territorio e di grado di individuare necessità e punti di forza del rendermi conto di quanto sia stato fatto e di quan- territorio. A tal proposito voglio ringraziare l’ing. to rimanga ancora da fare per quel pezzo di cielo Brasso e il dott. Perron Cabus per il lavoro che che è la Vialattea. stanno egregiamente svolgendo nella direzione di La neve in questi ultimi anni, eccezion fatta per lo Vialattea-Sestrieres SpA e, con loro, i comuni che scorso inverno, è stata purtroppo la grande assen- costituiscono il complesso, tra i quali per esempio te. Un’assenza che si rifl ette non solo sulla perdi- Sauze d’Oulx che investe annualmente nella siste- ta di parte della magia che solo le vette innevate mazione estiva delle piste da sci propedeutica al sanno trasmettere, ma ancor più sull’economia del corretto utilizzo nei mesi invernali. territorio reso meno produttivo per la fl essione del Molto ancora resta da fare per le nostre montagne: turismo, fonte vitale per le nostre montagne. E qui sappiamo che ora è giunto il momento di passare entra in gioco la tecnologia e ciò che il Piemonte agli impegni concreti. istituzioni 32 LLaa nascitanascita ddelleelle ffunivieunivie a SestriereSestriere di LUCA RANCATI

Ampliamento dell'edifi cio di partenza della funivia Alpette-Sises, 1933. storia del turismo 33 Il fabbricato dopo l’ampliamento per ospitare la stazione di par- tenza della funivia per il monte Banchetta, vi si trovava anche un albergo ed un ristorante. La torre dell’Orologio assume l’aspetto praticamente attuale, salvo l’intervento di ristrutturazione alla fi ne degli anni ’90.

Siamo all’inizio del 1930 e al colle del Sestrie- re, dove già si recavano in gita i primi numerosi “skiatori” sulle strane assi di legno dalla punta ri- curva, si comincia a parlare di una funivia di colle- Nonostante l’entrata in esercizio della funivia gli sciatori non ri- gamento con i monti Alpette e Sises. Il senatore nunciarono a compiere le salite autonomamente per guadagnar- Giovanni Agnelli coadiuvato dal fi glio, avvocato si la discesa. Edoardo Agnelli, darà una spinta decisiva all’at- tuazione di questo importante progetto che ren- GIUNSE L’ECCEZIONALE PREZZO derà SESTRIERE UNA DELLE PRIME DI UNA LIRA. Nel 1931 partirono i lavori di E PIÙ ATTREZZATE STAZIONI IN- costruzione della funivia, le parti elettromeccani- VERNALI EUROPEE. Il giornale “La Valsu- che furono fornite dalla ditta Bleichert di Lipsia cui sa” nel numero del 21 febbraio 1931 annuncia la era legato l’ingegner Luis Zuegg che, quale re- prossima attuazione della funivia, e che l'ingegner sponsabile della costruzione degli impianti a fune Alfredo Poletti, direttore generale delle Tranvie per l’esercito austriaco, realizzò centinaia di telefe- Perosa-Pinerolo e della Sapav (Società autolinee riche militari, accumulando una notevole espe- Perosa Alte Valli) era stato in quei giorni a Cham- rienza che mise a frutto dopo la fi ne della Prima plas du Col per una prima intesa con i proprietari Guerra Mondiale. Fu il primo a progettare impian- dei terreni. L’incarico di progettazione degli im- ti con una tensione delle funi molto elevata, ormai pianti funiviari fu affi dato all’ingegner Vittorio Bo- si producevano funi dalle caratteristiche meccani- nadè Bottino, altro professionista di grande fi du- che decisamente migliori rispetto a quelle utiliz- cia della famiglia Agnelli. Una diffi coltà che non zate per le prime funivie, la prima con caratteristi- ostacolò minimamente la realizzazione del pro- che moderne e sostegni in acciaio era stata getto fu quella di riunire centinaia di lotti di terre- costruita nel 1912 per collegare Lana a S.Vigilio no, alcuni piccolissimi, appartenenti a gente per- presso Merano. Secondo la tecnologia Zuegg si lopiù emigrata all’estero. SI TRATTÒ SULLA potevano inserire in linea un numero minore di BASE DI 20-40 CENTESIMI IL ME- sostegni e, fl ettendo meno la fune sotto carico, si TRO QUADRATO E IL SOLO TER- arrivò ad aumentare la velocità degli impianti. Tor- nando alla funivia di Sestriere, essa era caratteriz- storia del turismo RENO PER L’HOTEL DUCHI RAG- 34 Cabina in partenza per il monte Alpette e gli sciatori in sosta al ristorante turistico, sulla terrazza panoramica dalla caratteristica forma ad emiciclo.

so della fune portante e della fune traente. A mon- te si trovava invece una puleggia per il rinvio della fune traente oltre al dispositivo di ancoraggio del- la fune portante. Velocità di esercizio 5,85 metri al secondo, il che signifi cava COMPIERE L’IN- TERA RISALITA SINO IN VETTA AL SISES IN BEN MENO DI UN QUAR- TO D’ORA, RENDENDO POSSIBILE ACCUMULARE IN QUALCHE GIOR- La cabina in arrivo all’intermedia dell’Alpette, sul versante oppo- sto del monte Fraiteve. Si nota molto bene la linea della funivia e il NO UN CHILOMETRAGGIO DI DI- foro d’entrata della galleria di collegamento tra i due piazzali. SCESE CHE PRIMA RICHIEDEVA UNA STAGIONE INTERA O UN zata da un'unica cabina (36 posti) in movimento SOGGIORNO IN MONTAGNA DI va e vieni tra Sestriere e la stazione intermedia ALCUNE SETTIMANE. La stazione di val- dell’Alpette (m.2281), un'altra cabina (26 posti) le della funivia era provvista di un porticato sul consentiva di aff rontare la salita del Sises (stazio- lato orientale, già era presente un ristorante turi- ne a monte a m.2596). Potenzialità di trasporto di stico sulla terrazza panoramica dalla caratteristica 245 persone all’ora da Sestriere all’Alpette, 175 forma ad emiciclo. Il battesimo dell’impianto si persone all’ora dall’Alpette al Sises. Tali cabine era- tenne domenica 17 gennaio 1932, dopo lunghi e no a pianta dodecagonale, in legno con vetrate a puntigliosi collaudi in presenza degli ingegneri metà parete, era previsto inoltre il caricamento Bonadè Bottino e Poletti da una commissione all’esterno degli sci e dei bagagli in un’apposita giunta appositamente da Roma, da come ricorda rastrelliera. Le due tratte erano servite da un’unica il numero 4 del 23 gennaio 1932 de “La Valsusa”. Si fune traente che compiva un tracciato “ad otto” annunciò entusiasticamente : “Il Sestrieres è stato convergendo alla stazione intermedia dell’Alpet- preso d'assalto ("abbiamo contato sulle larghe te. La cabina del primo tronco partiva da Sestriere, spianate ben 32 capaci torpedoni e un centinaio scorrendo su una fune portante tesa sul lato sini- di vetture") da 1500 persone”. Lo sci era appena stro guardando verso monte, la cabina del secon- agli inizi: nient’altro che il piacere di scendere lun- do tronco contemporaneamente scendeva dalla go un pendio innevato con alcuni strumenti rudi- stazione del Sises scorrendo sul lato destro, in un mentali ai piedi, ma erano sicuramente indispen- movimento perfettamente sincronico. Ciò per sabili buoni muscoli e buoni polmoni per poter equilibrare lo sforzo motore essendo gli argani si- aff rontare la risalita guadagnandosi la propria di-

tuati a valle. A valle si trovava anche il contrappe- scesa. Alcuni continuarono a risalire i pendii auto- storia del turismo 35 nomamente anche dopo l’entrata in funzione del- striere-Fraiteve che era stata fortemente voluta la funivia, forse ritenendo sconveniente l’ “ansia di dall’avvocato Agnelli, morto nel 1935. I due piaz- velocità” e il “bruciare le tappe” conseguente alla zali delle funivie erano collegati da una galleria nascita e allo sviluppo degli impianti di risalita, poi demolita e trasformata in strada nel 1969 con una vera e propria “RIVOLUZIONE IN- lo sviluppo edilizio e commerciale della zona. Per DUSTRIALE” NEL SETTORE DEL la costruzione dell’impianto fu riproposto ancora TURISMO MONTANO, CHE TRA- una volta il sistema Bleichert, va e vieni a doppia SFORMÒ IL RAPPORTO CON LA via di corsa con cabine da 26 persone ciascuna, MONTAGNA E L’USO DEL TEMPO che consentì di raggiungere i 2689 metri della vet- LIBERO. La massa di praticanti potè così mi- ta del Fraiteve, aprendo la strada alle magnifi che gliorare il proprio livello tecnico in proporzioni discese dal vallone del Rio Nero verso Sauze d’Oulx spettacolari. Ben presto si ampliarono le strutture e Cesana. Velocità d’esercizio 5,20 metri al secon- turistiche del Sestriere, la proposta ideale di Edo- do, con una potenzialità di 150 persone all’ora. Lo ardo Agnelli fu il monte Fraiteve mentre Bonadè sviluppo delle strutture turistiche di Sestriere ri- Bottino, contando su un impegno meno comples- prese, dapprima lentamente, negli anni del secon- so e costoso, individuò il monte Banchetta. La sta- do dopoguerra, si provvide a riparare i danni belli- zione di valle fu costruita ampliando sul lato orien- ci e a rimettere in funzione le funivie. Tra il 1953 e tale, previa demolizione del porticato preesistente, il 1954, furono costruiti numerosi ski-lifts secondo il complesso che ospitava la stazione di valle della il brevetto francese Pomagalski, il Baby (dislivello funivia Alpette-Sises. La funivia della Banchetta di 75 m.), il Garnel (332 m.), il Trebials (264 m.), il compiva un balzo di 517 metri di dislivello alla ve- Nube d’Argento (400 m.) e l’Anfi teatro (300 m.). locità di 5,50 metri al secondo, giungendo alla Particolarmente signifi cativa l’installazione nel quota di 2552 metri di altitudine. Si sorvolava il 1956 di una seggiovia tra la Borgata e il Colle sulla vallone del Chisonetto a notevole altezza da terra, linea del Capret, ad opera della ditta Marchisio di motivo per cui furono costruiti due tralicci di ac- Torino gestita dai fratelli Felice e Giovanni. La ditta ciaio notevolmente alti, da segnalare che la cam- Marchisio si occupò nel corso degli anni a venire pata di massima lunghezza, ovvero il tratto di fune di rinnovare e potenziare le strutture impiantisti- portante non sostenuta da alcun traliccio, era di che di Sestriere così come seguì passo passo lo 1084,3 metri. Si utilizzò il sistema Bleichert, con sviluppo di varie località sciistiche sparse in tutta cabine da 25 posti ciascuna in movimento su dop- Italia. Già alla fi ne degli anni Cinquanta il Colle del pia via di corsa, ovvero una vettura abbandona la Sestriere poteva contare su un’attrezzatura im- stazione inferiore in viaggio verso monte e l’altra piantistica di tutto rispetto, 4 funivie, 6 skilift ed parte contemporaneamente dalla stazione supe- una seggiovia per una potenzialità totale di 3500 riore in viaggio verso valle, le due vetture si incon- persone trasportate ogni ora…il resto è storia mo- trano a metà del percorso. Anche in questo caso si derna. scelse di posizionare a valle i motori e i contrappe- si delle funi portanti e traenti, a monte il rinvio del- le traenti e l’ancoraggio delle funi portanti. La ca- pacità oraria in ogni direzione di viaggio era di 125 persone all’ora. La Valsusa del 3 febbraio 1934 dà la funivia Banchetta già in piena effi cienza, “il Sestrieres è oggi già una parva civis montana. Di essa se ne occupano giornali esteri francesi, ingle- si , tedeschi e persino oltre il mare si parla con en- tusiasmo del Sestrieres”. L’ultimo atto della para- bola delle funivie di Sestriere si colloca tra il 1937 La stazione di partenza della funivia per il Fraiteve vista dall’usci- e il 1938 con l’entrata in funzione della linea Se- ta della galleria di collegamento e la cabina in prima linea.

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di LUIGI LETTERIELLO

Alla vigilia del Summit di Copenaghen sul Clima, a Se- striere si raggiunge un altro ambizioso obiettivo che tra- sforma la località sciistica in area "virtuosa" nel rispetto dell´ambiente. Le emissioni di CO2 e di gas climalteranti, già calate di oltre il 20% da quando è entrato in funzione l´impianto di cogenerazione e teleriscaldamento, po- tranno migliorare ulteriormente in termini di riduzione dei gas rilasciati in atmosfera dopo il maquillage della centrale e l´ampliamento della rete che fornirà calore an- che a tutte le case e i residence della frazione Borgata. "L´intervento - spiega l´ingegner Andrea Chiaves, presidente della Metan Alpi Sestriere - ha previsto l´installazione di avveniristici motori Jenbacher e caldaie a bassissime emissioni di diossido di azoto, con un´effi cienza capace di fornire energia alle nuove utenze senza dover au- mentare i consumi di combustibile". I lavori hanno interessato anche la posa delle due con- dutture che dal piazzale Venini, a quota 2035 metri, han- no raggiunto Borgata (1860 metri), dove è stata montata una sottostazione di smistamento per livellare la pres- sione dell´acqua ad alta temperatura: "I tubi hanno attra- versato la Statale 23, scendendo accanto alle piste da sci, per raggiungere lo scambiatore. Le tubazioni si sono dira- mate verso i condomini passando sotto le strade della fra- zione", spiega Chiaves. I lavori sono cominciati all´inizio dell´estate. Dopo pochi mesi, limitando al minimo i disa- gi alla popolazione e al traffi co, già con l´arrivo della sta- gione fredda, le case e gli alloggi della frazione Borgata, hanno cominciato a benefi ciare del calore "pulito". "Il nuovo impianto - sottolinea ancora il presidente del- la società - potrà fornire calore per 300 mila metri cubi di nuove utenze. Centomila saranno allacciate fi n da subito a Borgata". Gli altri 200 mila sono di riserva: serviranno per futuri ampliamenti urbanistici del Colle. scanner - l'azienda 38 LA SFIDA IMPRENDITORIALE DELLA METAN ALPI SE- STRIERE, CHE SULLE MONTAGNE OLIMPICHE HA FATTO NASCERE IL PIÙ ALTO IMPIANTO DI COGENERAZIONE E TELERISCALDAMENTO D´EUROPA, PRESE IL VIA NEL 1993: la società torinese dal 2005, ha messo in funzione an- che gli impianti di Sansicario e Pragelato. Tutti impianti di co- generazione che utilizzano il metano, arrivato per usi dome- stici già nel 1990 grazie alla posa di una condotta da record, progettata e realizzata dal gruppo Metan Alpi. Il Presidente assicura che con la cogenerazione fi no all´85% dell´energia introdotta viene distribuita agli utenti. "Tra l´altro - prosegue Chiaves - con il teleriscaldamento riusciamo ad eff ettuare la manutenzione mentre gli impianti sono in funzione e assicuria- mo il riscaldamento per tutto l´anno, a seconda delle necessità e delle richieste». Basta una telefonata per far alzare o abbassa- re la temperatura. «In questo modo si favorisce anche il turismo perché si allunga il periodo di utilizzo delle seconde case". I VANTAGGI SONO EVIDENTI. A partire dalla comodità per gli utenti, sino alla riduzione dell´inquinamento, passando attraverso un taglio dei costi grazie all´effi cienza degli impianti e all´esperienza nel servi- zio. Una sfi da che pareva impossibile e che invece è stata vin- ta. Per arrivare a questi risultati è servita una grande capacità e un coraggio che, lo stesso Chiaves, giudica ai limiti della temerarietà. Perché, per trasportare il metano all´impianto di Sestriere, il più alto d´Europa, è stato necessario realizza- re una condotta lunga una trentina di chilometri, con tubi d´acciaio dal diametro decrescente da 400 a 150 mm. LA SFIDA DELLA METANALPI PARTE DA LONTANO. Negli anni 80 il settore del teleriscaldamento era sostanzial- mente una scommessa: in Italia esistevano soltanto 19 im- pianti. L´ingegner Chiaves, appoggiato dalla famiglia, con autentico spirito pionieristico, ha reso possibile quella che all´epoca sembrava un impresa avveniristica. Il gas è arrivato sul Colle di Sestriere, l´inquinamento si è ridotto (anche perché è in funzione un solo camino fuori dal paese, sempre monitorato, che è quello dell´impianto di co- generazione ad alta effi cienza, in sostituzione dei tanti cami- ni fumosi e di altrettanti impianti non sempre perfettamente mantenuti). Un´esperienza di successo che ha permesso di aff rontare con fi ducia le iniziative olimpiche a Pragelato e Sansicario, all´insegna dei Giochi a impatto ambientale zero. Non si tratta solo di slogan, perché quasi tutto il calore si ot- tiene da energia che altrimenti andrebbe sprecata. Tra l´altro i benefi ci sono evidenti sia per chi respira l´aria tutti i giorni nei paesi di montagna ma anche per chi arriva per trascorre- re qualche giorno di vacanza. scanner - l'azienda 39 LLAA STRADASTRADA DDELL’ASSIETTAELL’ASSIETTA TRA STORIA E TURISMO

Dai tornanti che portano alla testa dell’Assietta uno sguardo ver- di VALTER BRUNO so la strada sottostante e la diramazione verso il Gran Serin, la via alta dell’Assietta, conosciuta anche come strada dei cannoni.

su entrambi i versanti mantenendosi a quota piut- tosto elevata, per giungere al colle dell’Assietta e Il primo tratto della Val Chisone, sulla sinistra quindi proseguire verso il Genevris. orografi ca, tra il Sestriere e il Colle delle Finestre, Questa rotabile di alta quota - come ricorda Mar- è percorso da tracciati stradali di origine militare co Boglione nel suo prezioso “ Le strade militari di grande interesse: seguire questi percorsi, quasi dell’Assietta”, (Blu Edizioni) - vero gioiello di in- interamente sopra i 2000 metri di quota, è l’occa- gegneria militare stradale per quei tempi, anno- sione per scoprire la storia, la natura e la cultura di vera tra le sue memorie anche un RECORD un suggestivo angolo delle Alpi occidentali. AUTOMOBILISTICO: NEL 1900 La maggior parte di queste strade fu realizzata UNA DELLE PRIME AUTOMOBILI, negli ultimi decenni dell’Ottocento, quando l’alti- GUIDATA DA UN CERTO GAETA- piano dell'Assietta era tornato a rivestire un ruolo NO GROSSO CAMPANA, LA PER- di primaria importanza per la difesa della frontiera CORSE PER UN LUNGO TRATTO, occidentale. La commissione per la difesa dello SALENDO IN QUATTRO ORE E Stato aveva proposto la creazione di un campo MEZZA DA FENESTRELLE FINO IN trincerato dotato di una propria organizzazione PROSSIMITÀ DELLA VETTA DEL autonoma. CIANTIPLAGNA (2849 m). I lavori sull'altopiano iniziarono nel 1888, con la Dal Colle delle Finestre verso il fondo valle scen- realizzazione della rete di strade militari, il cui no- de un’altra rotabile, la strada provinciale 173, ora tevole sviluppo chilometrico richiese diverse sta- asfaltata. Quando si giunge al Pian dell’Alpe si gioni lavorative. L'arteria principale aveva origine incontra la nuova strada dell’Assietta, realizzata dal Colle delle Finestre: dopo un primo tratto in sa- negli anni trenta e che ha decretato l’abbandono lita sulle ripide falde del monte Pintas, raggiunge- della strada alta, almeno nel tratto Colle delle Fi- va lo spartiacque, che poi percorreva interamente nestre – Colle dell’Assietta. territorio 40 Negli anni Sessanta e Settanta quasi tutte queste previsto sette interventi nell’ambito del progetto rotabili sono state dismesse dal demanio militare Escartons Valli Valdesi. Due di questi percorsi toc- e assegnate ai comuni e alle province, Enti che, cano la zona oggetto del nostro interesse: il "Giro non avendo grandi disponibilità economiche, non dell'Orsiera e sentieri di arroccamento" e "In Alta hanno mai potuto provvedere alla loro regolare Val Chisone tra Plaisentif e Via dei Romani". manutenzione. Tornando alla strada dell’Assietta, la valorizzazione Dopo decenni di incuria e abbandono, queste è passata attraverso tre grandi motivazioni: quella strade sono state oggetto di un processo di va- culturale, per il recupero e la conservazione di un lorizzazione: renderle nuovamente percorribili o peculiare patrimonio storico, quella ambientale per migliorarne la fruibilità ha voluto dire riqualifi care la valorizzazione e la conservazione del paesaggio un territorio dove lo spopolamento, la carenza di ed infi ne quella economica, per favorire il manteni- servizi, il degrado del patrimonio edilizio rurale mento e la crescita delle attività economiche. sono evidenti. Con l’opportunità data dai giochi Olimpici inver- IL RECUPERO DI QUESTE COME nali di Torino 2006, quale opera connessa ai giochi ALTRE STRADE MILITARI ALPINE è stato presentato un progetto di valorizzazione HA PORTATO CON SÈ ANCHE LA ambientale, turistica e agricola della strada. POSSIBILITÀ DI FRUIRE DI AREE Nella primavera del 2005 intervenne un accordo NATURALISTICHE E PAESAGGI- di programma tra Regione Piemonte, Provincia di STICHE DI FORTE VALENZA AD Torino e Comunità Montane Valli Chisone e Ger- UN PIÙ AMPIO E VARIEGATO PUB- manasca e Alta Valle di Susa per la valorizzazione BLICO. della strada dell’Assietta e la sua sistemazione in Il traguardo che ci si poneva era quindi quello di vista del passaggio del Giro d’Italia di quell’anno. far diventare queste strade un bene storico che Oltre all’intervento “Olimpico”, ne erano previsti favorisse la conoscenza di un patrimonio locale di altri due, uno da un milione e duecentomila euro rara bellezza e unicità e la fruizione di servizi turi- per la sistemazione della strada e un secondo da stici e dei prodotti dell’artigianato locale. quattrocentomila euro per le porte d’ingresso, la Nella fattispecie, la Strada dell’Assietta, la strada segnalazione turistica, l’informazione e la comu- dei cannoni e il territorio limitrofo sono stati og- nicazione. getto di vari progetti e interventi: già nell’autunno Da subito è apparso evidente la necessità di rego- 2000, in occasione del Salone della Montagna di lamentare l’affl usso per conservare il bene e il suo Torino, si tenne una conferenza dal signifi cativo ti- valore, ridurre gli impatti negativi sull’ambiente, tolo “Le strade con le stellette”, nel cui ambito venne favorire le attività agricole e turistiche sostenibili, illustrata l’idea di valorizzazione de “La via dell’As- far convivere diverse tipologie di fruitori, promuo- sietta”, identifi cata - in quell’occasione - come LA vere la conoscenza del territorio. STRADA PANORAMICA PIÙ ALTA L’esperienza 2007 fu controversa: la chiusura do- D’EUROPA. menicale nel mese di agosto non riscosse molto L’area viabilità della Provincia di Torino nel 2005 successo, specie tra gli operatori turistici della Val avviò poi un progetto che prevedeva una spesa di di Susa, le cui principali rimostranze riguardarono due milioni e mezzo di euro spalmati su un qua- l'assenza di un reale turismo alternativo, essendo driennio e riguardava 14 strade militari di mon- questi percorsi troppo impegnativi per la maggior tagna, tra cui la strada del colle delle Finestre e parte dei turisti in bici e la mancanza di comunica- quella del Gran Serin. Sempre la provincia di Tori- zione, che prese tutti alla sprovvista, soprattutto no, nell’ambito del piano di sviluppo rurale 2007- chi - in motocicletta - proveniva da Svizzera, Au- 2013, all’interno della misura 313 riguardante la stria e Germania. valorizzazione turistica del territorio attraverso La nomea, infatti, che hanno le due strade pro- l'implementazione di itinerari escursionistici per- vinciali 172 e 173 tra i motociclisti mitteleuropei corribili a piedi, in mountain bike e a cavallo, ha è straordinaria: traducendo letteralmente dai siti territorio 41 Una delle porte installate grazie al progetto di Il lago dell’Assietta e l’ex casa cantoniera. valorizzazione della strada dell’Assietta, sullo sfondo il campeggio di Pian dell’Alpe.

specializzati, si trovano questi commenti “… UN eff ettuare e in conseguenza delle abbondanti GIOIELLO ASSOLUTO. LA DUREZ- nevicate verifi catesi nell’inverno precedente, con ZA INFERNALE INCASTONATA IN notevoli danni alle infrastrutture, ma tre diverse UN AMBIENTE PARADISIACO. IM- ordinanze in due mesi non hanno certo giovato PERDIBILE.” oppure “… paesaggisticamente alla chiarezza e il pur ottimo sito internet realizza- molto gratifi cante”, per cui un’attenzione specifi ca to è riuscito solo in parte a diff ondere le comuni- verso le diverse categorie di fruitori andava data. cazioni del caso. Da questa prima esperienza si sono allora tratte Ma percorriamo virtualmente la strada: uffi cial- conclusioni che hanno portato a modifi che nel mente denominata Provinciale n. 173, è transita- 2008, con la chiusura al traffi co motorizzato da bile nei due sensi di marcia, da Sestriere verso il Pian dell’Alpe al Colle Basset il mercoledì e il sa- Colle delle Finestre e viceversa. Partendo dal Colle bato dei mesi di luglio e agosto, il presidio degli delle Finestre, siamo ancora sulla 172, la strada ingressi nei giorni di chiusura, l’informazione e asfaltata scende con una veduta d’incomparabile la comunicazione attraverso un sito internet, de- bellezza verso il sottostante ampio pianoro. Men- pliants e giornali. tre la 172 si inoltra nel bosco verso Pracatinat su Nel 2009, dopo aver raccolto una serie di propo- fondo sterrato, proseguendo la discesa su asfalto ste, tra le quali l’ingresso a ticket o la chiusura a fa- si è sulla 173 e si arriva a Pian dell’Alpe passando sce orarie, si è ripetuta l’esperienza del 2008 senza accanto al’Alpe Pintas, un antico alpeggio ora adi- modifi che sostanziali, soprattutto in conseguenza bito a centro visite del parco Orsiera Rocciavré de- delle scadenze elettorali che avrebbero coinvolto dicato al tema dell'alpeggio e del pascolo. L'Alpe buona parte degli amministratori pubblici, per Pintas funge anche da punto vendita di prodotti cui le eventuali modifi che di sostanza sono state locali e off re un servizio di ristorazione con spe- lasciate ai nuovi eletti. Si è così mantenuta la chiu- cialità tipiche. sura al traffi co motorizzato della SP173 del Colle Ancora pochi metri e si costeggia il piano, dove dell’Assietta nel tratto da Pian dell’Alpe al Colle trovano sede un campeggio, un agriturismo e due Basset nei giorni di mercoledì e sabato nel perio- alpeggi. Realizzato dal Parco Orsiera-Rocciavrè in do compreso tra il 1 luglio e il 30 agosto. In eff etti collaborazione con il Comune di Usseaux, il cam- le chiusure sono state molo più numerose, a cau- peggio si estende su una superfi cie di 2660 mq sa dei lavori che la Provincia di Torino ha dovuto con piazzole erbose riservate soltanto alle tende, territorio 42 per un massimo di trenta posti ed è attrezzato con diramazione che conduce alla batteria del Gran lavandini, wc e docce fornite di acqua calda. Serin, da dove si può osservare un bellissimo pa- L'agriturismo si trova a quota 2000 m ed è aperto norama sulla Valle Susa. nella stagione estiva. Oltre che luogo di sosta per Il complesso del Gran Serin fa parte della piazza- i turisti che percorrono la strada, rappresenta an- forte dell'Assietta e si compone di due sezioni che che un punto di partenza per escursioni a piedi e lì sorgono distaccate fra di loro: il forte vero e pro- si possono acquistare i prodotti agricoli dell'azien- prio e la caserma che si trova a 700 metri di distan- da; la stessa cosa si può fare nei due alpeggi, che za dalla linea di fuoco. Disarmato nel 1915 venne eff ettuano la vendita diretta dei loro prodotti. dismesso nel 1928 e non utilizzato per le opera- I pascoli di Pian dell’Alpe sono, in Val Chisone, tra zioni del 1940. Stessa sorte ebbe la caserma, che quelli sfruttati più a lungo: la stagione d’alpeggio costituiva il centro logistico presso cui si trovava- si protrae in genere da metà giugno sino a metà ot- no alloggiamenti, scuderie, magazzini, infermeria, tobre, fi ntanto che le mandrie vengono ricoverate sussistenza ed un ospedale da campo. nella vicine stalle, a Usseaux e a Balboutet, dove è Appena prima del bivio per il Gran Serin si incon- possibile acquistare, anche fuori stagione d’alpeg- tra una strada che scende per circa 800 m e con- gio, formaggi freschi e stagionati. Oltre alla toma duce all'Alpeggio Assietta. d’alpeggio, ai formaggi eriborinati o aromatizzati La bergeria dell’Assietta è sita all’interno del Parco con il serpillo, il ginepro, il peperoncino, i tomini, Naturale del Gran Bosco di Salbertrand ed è tra le la ricotta e il burro, le aziende con alpeggio a Pian più alte della Val Chisone, essendo situata a 2270 dell’Alpe producono il pregiato Plaisentif. m di altitudine, mentre la sede dell’azienda è a IL PLAISENTIF, PRODOTTO FIN Cervignasco di Saluzzo. DALLADALL FINE DEL SECO- Proseguendo lungo la rotabile si raggiunge fi nal- LO XVI, DIMENTICATO mente la Testa dell’Assietta. Qui si trova l'Obelisco EDED ORA RISCOPERTO, che ricorda la battaglia del 1747. È PRODOTTO CON IL Ha ora inizio la discesa. Si giunge alla ex casa can- LATTEL CRUDO DELLE toniera, ora “punto di accoglienza polivalente in MUCCHEM ALIMENTATE alta quota", purtroppo in questo momento senza NEIN PASCOLI DELL’AL- gestore, ottenuto ristrutturando una costruzione TATA VAL CHISONE NEL dal passato glorioso: fu costruita dal genio milita- PPERIODOER DI FIORITURA re come deposito della Batteria Mouttas ed infer- DELLEDELLE VIOLE. Il disciplinare pre- meria attorno al 1890. Non essendo più necessario veded una stagionaturat i di ottanta giorni e la difendersi da occidente, dopo la seconda guerra commercializzazione può iniziare soltanto in con- mondiale fu abbandonata dall’esercito. Nel 1964, comitanza con la fi era del Plaisentif, che si svolge col passaggio della strada alla proprietà della Pro- la terza domenica di settembre di ogni anno a Pe- vincia, anche l’edifi cio passò all’ente, che lo adibì a rosa Argentina. Le forme, del peso variabile da 1,5 casa cantoniera. Vari interventi di risistemazione, a 2,3 kg di peso e diametro compreso tra i 18 e 21 l’ultimo dei quali – il più cospicuo – risale al 1998, cm, si riconoscono dalla caratteristica marchiatu- ne hanno fatto il punto d’accoglienza polivalen- ra impressa a fuoco su un lato della forma, in cui te d’alta quota. La casa cantoniera è adiacente al una violetta stilizzata è affi ancata dalla lettera P Lago dell’Assietta, un piccolo ma grazioso laghet- maiuscola. La strada asfaltata svolta a sinistra per to di origine glaciale. scendere a Balboutet, mentre il percorso della 173 Proseguendo si incontra poi a destra il bivio per la dell’Assietta prosegue in salita sterrata, incontran- Testa del Mottas, dove venne eretta una batteria. do una delle porte messe in opera con il piano di L'opera, situata a quota 2550 m, fu realizzata ne- valorizzazione. La strada sale presentando ad oggi gli anni 1888/89. Sono ancora visibili le banchine svolta splendidi panorami sulla Val Chisone e at- di tiro e alcuni terrapieni difensivi della Batteria, traversa il Vallone dei Morti, quindi si incontra la che era puntata sull'alta val Chisone e l'alta valle territorio 43 di Susa. A sinistra, invece, vi è la strada che por- ta al Gran Costa (2615 m), dove si trova un’altra La battaglia batteria. La caserma poteva ospitare una guar- nigione di 300 uomini. LUNGO IL TRIN- La battaglia dell'Assietta fu un episodio della CERAMENTO SI TROVAVA UNA guerra di successione austriaca, che interessò STAZIONE OTTICA CHE ERA COL- l’Europa a metà settecento e coinvolse quasi tutte LEGATA CON IL FORTE DI FENE- le potenze europee. Da una parte stavano Austria, STRELLE E IL GRAN SERIN. Attraverso Inghilterra e Regno di Sardegna, unite dal trattato un eliografo i messaggi, tradotti in codice Morse, di Worms, dall’altra Francia e Spagna. In quell’am- venivano trasmessi tramite lampi di luce. La sta- bito, la Francia aveva intenzione di annientare le zione eliografi ca, mediante un sistema di specchi truppe piemontesi, forti e ben arroccate. Luigi XV rifl ettenti di forma quadrata, convogliava i raggi aveva già tentato diverse volte di penetrare in Pie- luminosi del sole in una feritoia diagonale orien- monte, assediando Cuneo e combattendo aspra- tata nella direzione della stazione ricevente. Vi era mente, ma rimediando sempre pesanti sconfi tte. anche un secondo sistema, la stazione diottrica, Nell’estate del 1747 il sovrano francese, deciso a che si utilizzava quando la luce solare era debole invertire la tendenza, ordinò l'avanzata fi nale con- oppure nelle ore notturne, impiegando comuni tro Carlo Emanuele III di Savoia. Il comando del- lampade a petrolio. Il complesso, mai utilizzato in la poderosa armata era affi dato a due generali: il battaglia, fu smantellato tra il 1915 e il 1928. Pro- conte di Bellisle e il marchese Las Minas, il primo seguendo, si oltrepassa il Colle Lauson e si giunge convinto di prendere Torino valicando le Alpi, il se- al Colle Blegier. Una strada vietata agli automezzi condo deciso ad assediare Genova. All'inizio pre- porta a quota 1770, attraversando parte del Gran valse il piano di Las Minas, ma i soldati piemontesi Bosco di Salbertrand, al rifugio alpino Daniele Ar- seppero tenere così bene i passi di montagna me- laud, dotato di 16 posti letto suddivisi in due ca- ridionali che venne presa in considerazione l'idea merate, 40 coperti all’interno e di un ampio dehor del Bellisle. Un corpo d'armata di 50 battaglioni di estivo. Si prosegue poi fi no al monte Genevris, che fanteria, 15 di cavalleria e molti cannoni avanzò coi 2536 m slm domina l’abitato di Sauze d’Oulx. allora verso i valichi alpini. L'armata venne divisa Sulla sua cima si trovano il faro degli alpini e una in due squadroni che si apprestarono a spinger- tavola di orientamento. Si continua fi no al Colle di si uno verso il Moncenisio, scendendo poi verso Costa Piana (2313) e poi al Col Bourget (2299) dove Exilles, l'altro verso Fenestrelle passando per il si incrociano gli impianti sciistici provenienti dalla colle dell'Assietta. Questo, posto com’è sullo spar- stazione di Sauze d’Oulx. Attraversando splendidi tiacque fra la valle di Susa e quella del Chisone, panorami si giunge in seguito al Col Basset (2424) consente di intervenire rapidamente in una valle dove, sulla destra, si incrocia la diramazione che o nell'altra. Prevedendo che i francesi vi sarebbero scende a Sportina e Sauze d’Oulx e infi ne, conti- transitati, Carlo Emanuele III ordinò di trincerarlo nuando la discesa, si giunge a Sestriere. e di presidiarlo con 13 battaglioni di fanteria. I francesi, avvertiti che il nemico stava fortifi cando l’Assietta, decisero di attaccare subito: la colonna

Il singolare tabellone in pietra che riporta il piano dell’attacco ai trinceramenti del colle dell’Assietta del 19 luglio 1747 ad opera La targa sul piazzale della testa dell’Assietta, che ricorda la delle truppe francesi e spagnole (nel testo originale “gallispani”). fatidica data del 19 luglio 1747. territorio 44 di destra doveva attaccare il Grand Serin, quella di sinistra i trinceramenti di Riobacon e del piano- ro del colle, quella centrale la ridotta della Testa dell'Assietta. Il 19 luglio, verso le 16,30, il Bellisle dette l'ordine d'attacco che iniziò con grande vigo- re in ogni settore. Ma proprio nel punto di accesso alla Testa dell'Assietta era stata predisposta una trappola costruita da capimastri biellesi della valle d'Andorno. Da un imbuto sovrastato da due muri a secco per lato, composti da massi inframmezzati da travi mobili di legno, precipitò per ben due vol- te una frana di massi sui francesi che avanzavano sotto la continua fucileria dei piemontesi. I france- si allora decisero di aprirsi un varco nelle fortifi ca- zioni dell'Assietta, venendo tuttavia sempre ricac- ciati indietro. I marescialli francesi diedero prova di grande coraggio combattendo alla testa dei loro uomini, ma ciò non servì ad evitare la catastrofe. Il Bellisle, visto che i suoi soldati non riuscivano ad infrangere la resistenza delle truppe sabaude, strappò la bandiera dalle mani di un proprio alfi e- re e si lanciò all'ennesimo assalto, con l’intento di trascinare i suoi. Il gesto gli fu fatale: venne infatti ferito con un colpo di baionetta e subito dopo uc- ciso dalla pallottola di un tiratore piemontese. La morte del comandante non arrestò i francesi; il co- mandante piemontese, il Conte di Bricherasio, de- cise allora di inviare sette battaglioni verso il Grand Serin temendo di non poter tenere per lungo tem- po l'Assietta. Chiese quindi al Conte di San Seba- stiano, che comandava la ridotta più avanzata alla Testa dell'Assietta, di lasciare la sua postazione e di ritirarsi con i suoi soldati verso il Gran Serin. Ma, se- condo la leggenda, il Conte di San Sebastiano non obbedì all'ordine ed eroicamente resistette con i suoi uomini sul pianoro, decretando la vittoria delle truppe piemontesi. Quando, l'indomani, ven- nero contati i caduti, ci si rese conto del massacro: 5.000 i morti francesi contro soli 220 piemontesi. Spesso il detto "bogia nen" viene associato alla presunta indolenza del popolo piemontese, inve- ce ha un’accezione ben più positiva, in quanto il riferimento è al Conte di San Sebastiano e al suo non ritirarsi pur in condizioni di palese inferiorità, fi no ad ottenere l’agognata vittoria.

La rievocazione storica della Battaglia dell'Assietta.

Tratto da "Buongiorno Montagne Duemilasei" - Priuli&Verlucca. Foto di Livio Bourbon. territorio 45 46 i sindaci Sagittario il 28novembre1957 nato aPinerolo Giovanni Arolfo, Sagittario il 21dicembre1963 nato aGenova Paolo DeMarchis, Scorpione il 11novembre1960 nato aGenova Mauro Meneguzzi, Gemelli il 7giugno1943 nato aBercenasco Franco Capra, Gemelli il 6giugno1958 Nato aRivoli Lorenzo Colomb, Scorpione il 28ottobre1954 nato aPinerolo Valter Marin, di ALESSANDRO PERRON CABUS I Sindaciallestrette ... Sauze d'Oulx Pragelato Sestriere Claviere Cesana Oulx Valter Marin, ex sindaco di Pragelato dove a detta dei luppo globale. Un progetto ambizioso, insomma. E tuoi ex amministrati, hai portato a compimento cose magari dare la possibilità agli amanti delle moto e egregie, sei molto ben introdotto sia in Provincia che dei fuoristrada di riservare loro un giorno la setti- in Regione, profondo conoscitore delle problemati- mana, affi nché possano transitare tranquillamente che montane, insomma per Sestriere una garanzia e giungere magari sempre in quota al Sommeiller, con i “baffi ” per il prossimo futuro? o fi n sullo Chaberton. Se tutte queste cose si met- Mi onora questa considerazione, ma penso più che tono insieme, l’alta valle diventerà una forza turisti- un mio commento valga la pena parlare di quanto ca con un’attrattiva unica in Europa. Bisogna avere è stato fatto e realizzato. Quindi lascio a chi ha avu- la volontà di fare, si inizia così, insieme. to modo di vedere se sono stati anni profi cui per Se tu potessi scegliere, preferiresti un coinvolgimen- Pragelato. to maggiore dei tuoi concittadini anche nelle scelte E’ vero che con il sindaco di Sauze D’Oulx avreste in istituzionali, che potrebbero andare anche contro le mente di asfaltare in modo minimale e nel massimo tue stesse idee, oppure preferiresti una sorta di carta rispetto della natura, la strada che vi congiunge e bianca per poi poter dimostrare che a cose fatte avevi cioè da Sauze D’Oulx attraverso il Colle Basset fi no ragione? a Sestriere, e che questo permetterà in futuro oltre a Quando si presenta un programma elettorale ab- sfruttare piacevolmente il percorso come passeggia- bastanza ampio e condiviso con i cittadini, quando ta estiva, ad ospitare il passaggio del Giro d’Italia e ti viene dato un così ampio consenso, come quello del Tour de France ? che abbiamo ottenuto, penso che bisogni sempli- Diciamo che l’esperienza del Colle delle Finestre è cemente lavorare per realizzare gli impegni che stata certamente positiva, tant’è vero che qualche ognuno di noi si è preso. Questa è democrazia. Se mese fa abbiamo proposto al patron del Giro d’Italia poi tutti i momenti bisogna andare alla consulta una tappa per il Giro del 2011, lettera inviata anche popolare, capisci, si rischia la demotivazione. Sul all’Assessorato Regionale per il turismo. Credo che programma serio, avuto il benestare dei cittadini, l’esperienza dell’ultimo giro con tappa a Sestriere carta bianca. Alla fi ne ci sarà la resa dei conti. Se poi sia stata decisamente positiva. Sul fatto del Colle non riuscirò a realizzare ciò che mi sono promesso Basset è una buona idea, ma secondo me bisogne- di fare beh … che mi mandino a casa. rebbe coinvolgere tutta l’alta valle e non solo due singoli comuni. Dovrebbe riguardare e ripeto l’intera area olimpica, così come è stato improntato, in col- laborazione con la Provin- cia, il Tour dell’Assietta con aperture e chiusure. Credo si debba avere il coraggio di mettersi intorno ad un tavolo, da Bardonecchia a Cesana, Sauze d’Oulx, Sauze di Cesana e tutti i comuni che sono coinvol- ti e posseggono nel loro territorio queste bellissime strade militari in quota; oc- corre fare un ragionamen- to serio per dare uno svi- i sindaci 47 Lorenzo Colomb, appena sei diventato sindaco è è completamente decaduta. È compito della mia emerso il caso Sansicario. Negozi chiusi in stagione, amministrazione far sì che questa stazione ritorni turisti che si lamentano che dove c’erano i parcheggi ad essere un fi ore all’occhiello per il nostro capo- hanno costruito palazzi, imprenditori del ramo turi- luogo, perché soltanto con un Sansicario in auge stico alberghiero che chiudono a metà stagione, co- il nostro comune vive e vive bene e mi riferisco ai struttori edili che sembrano avere grosse diffi coltà … nostri commercianti, ai turisti, agli albergatori. cosa succede? Cesana con la sua frazione Sansicario possiede delle Il problema di Sansicario è un problema noto a tutti. piste stupende, è al centro della Vialattea, quasi tutta In passato sono state date delle concessioni di edi- la sua area sciabile è coperta da innevamento pro- fi cabilità su una zona che turisticamente era la par- grammato, ma i passaggi sugli impianti sono note- te più bella della stazione. È chiaro che è stata fatta volmente inferiori a Sestriere e Sauze d’Oulx. Questo una scelta, sebbene azzardata. Oggi la proprietà logicamente è dettato dalla inferiore capacita ricetti- ha delle grosse problematiche, ci sono delle insi- va alberghiera, pensate nei prossimi anni di riuscire a nuazioni da parte di colossi bancari. Francamente modifi care almeno in parte questo handicap? vi dico che è un problema serio. L’amministrazione Certamente, questo è uno dei primi progetti che mi è coinvolta in prima persona, sia per quanto riguar- sono messo in testa di portare a termine in brevissimo da il rilascio dell’abitabilità, sia in quanto questi tempo, ossia creare nuovi posti alberghieri, sia a Ce- signori non hanno rispettato le clausole regolate sana capoluogo, sia nelle varie frazioni, per far sì che in convenzione, ossia strade, parcheggi, illumina- Cesana non si debba solo basare sul turismo delle se- zione, acquedotto e via discorrendo. Tutte opere conde case, ma abbia un turismo a rotazione che por- che dovevano essere fatte nel contempo e che non ti benessere e sviluppo alla cittadinanza e una nuova sono mai state prese in considerazione fi no a quan- qualità di vita che si ripercuota su tutto il paese. do la mia amministrazione ha messo dei veti. Oggi Ritieni che l’Alta Valle, dalla “stanza dei bottoni regio- Sansicario è veramente al collasso. I due palazzoni nale” sia tenuta suffi cientemente in considerazione da scempio ambientale, sono stati dati in mano ad oppure lamenti poca attenzione, anche basandosi sul imprenditori azzardati che pensavano di fare solo fatto che per lo meno in inverno questa parte di Valle profi tto, nient’altro. Operazioni dal risvolto turisti- sia fondamentale per l’intero turismo del Piemonte? co che non hanno avuto seguito ed ora Sansicario Ritengo che in questi ultimi anni l'alta valle non è stata tenuta in considera- zione. L’alta valle con tut- te le nuove strutture e gli impianti olimpici di ultima generazione possiamo dire, avrebbe dovuto avere un ritorno decisamente diver- so da quello che ha avuto. È stata una grande dimen- ticanza da parte delle ma- estranze regionali: siamo stati abbandonati su tutti i fronti, è stato tralasciato tutto il territorio dell’alta valle. Se ci fosse stata più attenzione oggi avremmo avuto situazioni nettamen- te diverse e qualche agio in

i sindaci più. 48 torni sempre più volentieri. La grandezza di un paese si vede nell’ordinarietà ammi- nistrativa. Pulizia e bellez- za. In ultimo la dismissione delle caserme e la loro ri- conversione in residenziale sarà sicuramente un impat- to ben diverso agli occhi del turista. E poi non è da di- menticare tutto quello che Vialattea e quindi la Sestrie- re SpA sta facendo, per e sul territorio, rendendo Clavie- re ancora più “aff ascinante” … parlo di sci. Se parlo di sogni, parlo del recupero dell’ex dogana, dove spo- stare i nostri piccoli uffi ci comunali … e fare lì la vera Porta d’Italia. Sindaco Capra, ormai sei un’istituzione per Claviere… Claviere estiva e Claviere invernale personalmente Sono ormai quasi dieci anni che ricopro il ruolo di quale preferisci? Sindaco. Prima ancora ero vicesindaco. Ho visto Entrambe. L’estate e l’inverno, senza nessuna di- concretizzarsi quelli che erano dei sogni e porta- stinzione. D’inverno per lo sci, d’estate per le pas- to avanti tanti piccoli e grandi progetti che fanno seggiate, per i sentieri, per le gite in bici, per le vie oggi di Claviere una delle cittadine più belle e ben ferrate, per il golf, il centro sportivo, per il parco tenute dell’Alta valle. Abbiamo avuto la grande for- naturale e le Gorge di San Gervasio, quest’ultimo tuna delle Olimpiadi e sinceramente il nostro ter- un prodotto turistico con numero di passaggi al- ritorio ha avuto notevoli vantaggi. Oggi Claviere è tissimo. E poi non dimentichiamo la Clavierissima conosciuta a livello internazionale per lo sci alpino e la Chaberton Marathon che grande successo ri- e di fondo. È un orgoglio. Non è da sottovalutare il scuotono ogni anno e non nego la forte ricaduta a grande “merito” della variante che ha reso Claviere livello d’immagine e di turismo. ancora più vivibile, lontano dal transito di tir. A Cla- E’ vero che da qualche anno nel modo più anonimo viere la gente ci viene perché ha voglia di visitare il possibile trascorre le sue vacanze invernali in Cla- paese, ha voglia di soggiornare, di godersi in toto viere, niente di meno che la star internazionale Tina questo piccolo angolo di montagna. Turner? Claviere è una delle prestigiose stazioni della Via- Si è vero, così mi dicono. Ma non c’è solo lei di fa- lattea ed è il paese che senz’altro più si adatta alle moso… e non faccio nomi. esigenze di vacanza della tipica famiglia Italiana. Ci Tra qualche anno quando non potrai più ripresentarti sono progetti interessanti per mantenere questa pe- per motivi di legislature a sindaco di Claviere, ti vedre- culiarità e fare di Claviere un centro turistico sempre mo su di una poltrona provinciale o regionale? più importante? Non credo. La mia vita è stata prima dedicata allo Grazie per la domanda, perché in sé aff erma già sport e alla gestione di attività sportive e poi è stata delle cose. Quel che vogliamo fare è mantenere improntata non alla politica, ma alla gestione am- durante l’estate una buona ed effi ciente sentieri- ministrativa del mio paese. A me piace amministra- stica e d’inverno cercare di fare il meglio affi nché re, non fare politica. il nostro turista sia coccolato e rispettato e che ri- i sindaci 49 Mauro Meneguzzi, un nuovo sindaco ma con livello Provinciale, il turismo, la nostra fonte di so- un’esperienza da consigliere e assessore più che ven- pravvivenza, non viene visto come una risorsa im- tennale, le tue impressioni dopo pochi mesi dalla tua portante. Non esiste proprio culturalmente, storica- elezione. mente la conoscenza di questo settore. Non siamo È un grande impegno. Come sindaco bisogna sele- contenti di quello che è il discorso delle Comunità zionare le cose su cui impegnarsi, perché cercare di montane che vanno completamente a snaturare seguire tutto è praticamente impossibile. Devo im- quello che noi eravamo e che ci ha abbinato a delle parare a delegare maggiormente. Negli ultimi tem- realtà che da un punto di vista culturale non han- pi, al di là di aspetti promozionali, ai quali tengo in no nulla a che vedere con noi. Bisogna smetterla modo particolare, sto cercando di impiegare le mie di vedere l’alta valle come la Gardaland della neve, forze sui grandi progetti di Sauze e di conseguenza dover essere sempre pronti ad accogliere tutti con sulle grandi problematiche che sono legate soprat- il sorriso e mai ottenere nulla. tutto alla nuova localizzazione del freestyle, il cam- Sei di Genova e forse questo molti non lo sanno, an- po da golf e l’anello dello sci di fondo. che perché parli perfettamente il piemontese ed addi- Anche a te chiedo se sei soddisfatto dell’attenzione rittura il “Patuà” ovvero il dialetto locale, da dove na- che la politica provinciale e regionale ha nei confronti sce tutto questo amore per la terra che ti ha adottato dell’Alta Valle? fi n da bambino? Non si può essere contenti di quella che è la poli- È proprio perché questo territorio mi ha adottato tica attuale portata avanti a livello Regionale ed a sin da bambino che io lo riconosco in pratica come il mio paese. Sono cresciuto a Sauze, sono andato a scuola ad Oulx e lì ho fatto il liceo. Siamo venuti a Sauze d’Oulx tantissimi anni fa con la mia famiglia per una coincidenza. Mio padre aveva fatto l’alpino ad Oulx e da subito si innamorò di questa valle. Fin da piccolissi- mo mi ha portato a Sauze. I primi amici li ho avuti qui in Sci Club. In pratica mi sento molto più di Sauze che non di Genova. Sei stato uno tra i primi amministratori a dichia- rare che la Vialattea è una società privata e come tale è doveroso e auspicabile che badi ai propri interessi e sia vigile nell’amministrare l’azienda dalla quale dipende conseguentemente l’econo- mia dell’intera alta Valle. Ora che sei primo citta- dino, sei ancora della stessa idea? Certamente sono della stessa idea. Ciò che ho sempre detto è che ogni impresa deve far tor- nare i propri bilanci e non può lanciarsi in cose che poi andrebbero a mettere a repentaglio la vita stessa dell’impresa. Noi abbiamo bisogno che Vialattea sia un’azienda forte, che duri nel tempo e che possa fare degli investimenti con ricaduta occupazionale e turistica. Occorre creare una stretta sinergia, per cercare di at- tuare insieme e bene quello che sarà lo svilup- po futuro del mio paese, lo sviluppo di Sauze è lo sviluppo di Vialattea. i sindaci 50 di arroccamento, è stato accantonato o la tua amministrazione vuole riprendere se- riamente in considerazione il tutto? Come dicevo prima uno dei nostri obiet- tivi è di rendere Oulx non solo paese di servizi, ma un paese che si pone al cen- tro dell’alta valle di Susa come stazione turistica a tutti gli eff etti. Ci siamo già mossi sia per quanto riguarda le attivi- tà turistiche collegate all’estate, sia per quanto riguarda le attività turistiche legate all’inverno. Per quanto riguarda l’estate siamo entrati nel circuito del GSI e stiamo entrando in tutti i circuiti podi- stici e ciclabili dell’alta valle in rete con gli altri comuni. La vera novità è quella che ricolloca Oulx come stazione turistica in- vernale. Dal 26 dicembre fi no alla fi ne di Sindaco De Marchis, dopo i primi mesi di amministra- marzo, una navetta eff ettuerà otto corse giornalie- zione quali sono le sensazioni che stai vivendo, le pro- re gratuite. Certamente ci sono delle situazioni che blematiche, i progetti, i sogni nel cassetto? devono essere migliorate soprattutto per quanto È una grande emozione pensare di rappresentare i riguarda le attrattive turistiche per i giovani, è vero 3200 abitanti di Oulx e non solo coloro che ci hanno che mancano dei locali notturni e di divertimento. votato. Le problematiche da aff rontare spaziano da Anche questo è un problema che noi come ammini- quelle della quotidianità alle improvvisate dell’ul- strazione ci siamo posti, ma siamo convinti del fatto timo momento. Molte volte i frutti di un lavoro si che, anche grazie alla collaborazione degli esercizi vedono magari alla fi ne del mandato o dopo che che sono presenti sul territorio e che si impegna- il mandato si è concluso. Per i progetti, in primis no a organizzare e costruire nuove manifestazioni, proveremo a ricollocare Oulx al centro dell’alta val- questo problema possa essere risolto. le non solo per i servizi che off re, ma anche come Non sei nativo di Oulx, sei per così dire ancora poco cittadina turistica cercando il collegamento con la conosciuto dalle famiglie importanti del Paese, come Vialattea, con la vicina Sauze e con Bardonecchia. hai fatto ha “stracciare” gli avversari politici? Vedremo se è possibile costruire l’impianto di ar- È vero, non sono nativo di Oulx, ed anche se non roccamento ed il collegamento con la stazione di tutte le famiglie mi conoscono, è pur vero che sono Jouvenceaux. Un sogno? Sperare che la gente ca- 22 anni che qui vivo ed esercito la professione di pisca lo sforzo di un’amministrazione. Non dobbia- insegnante. Non credo di aver stracciato gli av- mo dimenticare che alla fi ne il livello di soddisfa- versari politici, credo solo che la maggioranza re- zione deriva direttamente dalla gente, oltre che dai lativa del paese abbia scelto una proposta nuova risultati tangibili. rispetto al passato. Abbiamo sempre creduto, fi n Oulx è posizionato al centro delle stazioni turistiche dalla campagna elettorale, che era importante la dell’alta Valle. Nonostante una discreta attività turi- partecipazione della popolazione, anche e soprat- stica estiva, fa fatica a presentarsi come stazione turi- tutto quando si dovevano (e si devono) prendere stica bi-stagionale. Pochi posti letto, poche attrattive scelte importanti. È chiaro, il primo anno si posso- turistiche, niente locali notturni. Se si vuole andare a no sbagliare delle cose, una capacità importante di sciare bisogna emigrare a Sauze o Bardonecchia e un’amministrazione è quella di capire dove siano quindi di conseguenza viene spontanea la doman- stati gli errori e fare di tutto per poterli correggerli, da….. ma questo benedetto progetto per l’impianto un bagaglio per l’anno successivo insomma. i sindaci 51 Anche Pragelato ha un nuovo Sindaco: Giovanni Arol- no l’infl uenza di una città accentratrice come Tori- fo. Da neo eletto, descrivici in poche parole quelle che no, basti pensare che la maggior parte delle nostre secondo te sono le peculiarità che fanno di Pragelato strutture vengono gestite proprio da Torino, parlo un Comune d’eccellenza. del Top nello specifi co. Pensiamo che proprio qui Pragelato, rispetto a tutto il territorio di questa par- a Pragelato si sarebbero potuti svolgere gli allena- te delle Alpi Occidentali è forse l’unica area che ha menti delle squadre in vista delle Olimpiadi di Van- mantenute intatte le peculiarità di una cittadina couver. Ma si sta lavorando per un loro sviluppo montana. Presenta tratti caratteristici che la posso- futuro. Capisci, è il Top il gestore. Per la pista di fon- no avvicinare ad alcuni territori per così dire forte- do non ci sono particolari problemi, è sicuramente mente montani, faccio l’esempio di alcune stazioni meno impattante sul territorio e c’è una domanda svizzere. Se si può parlare di montagna, Pragelato di utilizzo maggiore. Altro grosso problema sono incarna in pieno il canone della vera “montanità”. invece gli impianti. Pragelato, a diff erenza di altre Ma c’è una caratteristica aggiuntiva, al di la degli cittadine dove gli impianti sono assolutamente aspetti puramente ambientali, Pragelato mantiene all’avanguardia, è in una situazione di evidente dif- viva una storia e una cultura diffi cilmente riscon- fi coltà. Alcuni impianti hanno concessioni scadute, trabili in altre località, le parlo dagli Escarton in poi. altri stanno per scadere. Certo che stiamo lavoran- Sappiamo bene come alcuni Pragelatesi partiti da do, cercando con Regione, Top e quant’altro, una alcune frazioni “sperdute” della Val Chisone, si sono soluzione che consenta di dare comunque a Pra- fatti conoscere e valere non solo a livello locale, ma gelato la sua area sciabile, cercando magari anche anche nazionale ed oserei dire internazionale. Que- di caratterizzare la nostra area, parlo ad esempio sto perché si conservava e si continua a conservare di allenamenti tecnici o perché no creare una zona lo spirito “forte” del montanaro. esclusiva per il biathlon e per lo sci nordico in ge- Che rapporti hai con i sindaci della Valle di Susa? nere. Miriamo affi nchè Pragelato diventi un’altra Direi che i rapporti sono ottimi e al di la delle riva- stella della Vialattea, non solo in modo per così dire lità che possono esserci state in campagna eletto- formale, ma con strutture. rale, gli obiettivi sono comuni e le soluzioni vanno cercate unendo gli intenti. A tal proposito sminuirei quella sorta di intimo campanilismo che è sempre esistito tra la Valle di Susa e la Val Chisone. Qui si parla di montagna. A livello internazionale la com- petizione non è più tra una valle e l’altra ma si parla di aree molto più estese. L’Oberland Bernese si pre- senta come tale, raramente si sente parlare delle singole valli, così come l’Alta Savoia. L’obiettivo è quello di uno sviluppo transfrontaliero di tutto il nostro territorio. Quale sarà il futuro delle strutture olimpiche pragela- tesi? E dei suoi impianti? È una questione delicata e complicata, delicata perché il territorio di Pragelato si è trovato ad ave- re dalle Olimpiadi queste infrastrutture che hanno segnato in maniera pesante il territorio. Purtroppo nelle Alpi Occidentali in genere non c’è la cultura e la tradizione del salto, penalizzando di conseguen- za le attività che intorno ai trampolini si possono creare. Non c’è poi da sottovalutare il fatto che le nostre valli e le nostre cittadine montane subisca- i sindaci 52 ...nei nostri comuni! SIWARE, MCS, SCARATO

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Elenoire

di RITA QUARTA Casalegno arte 55 Incontro Elenoire in un momento di “cal- ma” a Ravenna, nell’Exclusive Hotel Residence “La Reunion” gestito dalla famiglia Casalegno. Parliamo prima di Ravenna, una delle città d’ar- te più importanti d’Italia, con i suoi 8 monumen- ti storici di epoca romana e decretati patrimonio dell’Unesco. Ravenna fu capitale dell'Impero d'Occidente nel 402. È una città aff ascinate, tan- to quanto la bella Elenoire. Poi il discorso cade necessariamente sulla Valle di Susa, sulle nostre montagne, lo sci. Ed Elenoire ne è ancora più coinvolta. Elenoire e la valle di Susa, qual è il legame che ti unisce alle nostre montagne? Sono 22 anni che io e la mia famiglia viviamo in Romagna, una terra ospitale, bella, ma già il co- gnome Casalegno ci porta a Torino. La mia mam- ma è di origine cremonese, mio papà di Torino. Siamo sempre andati in montagna a Sansicario, fi n dagli anni ’80. Abbiamo un appartamento nel cuore di Sansicario. Scii? Si, me la cavo bene. Ho iniziato a sciare con Ar- mando Armand, io e tutti i miei cugini abbiamo appreso la tecnica con lui. Avevo sei, sette anni. Anche la mia piccola Suami è appassionata di sci, pensa che pur avendo nove anni, scia da ben quattro. I suoi maestri? Neanche a dirlo: Armando e da quest’anno Fi- lippo, il fi glio. La mia piccola si trova benissimo con Filippo, è un ragazzo giovane, attento, pre-

stile muroso. L’entusiasmo di Suami era poi alle stel- 56 le quando insieme ai maestri ed ai suoi piccoli amici si “avventuravano” per curiosi passaggi nel bosco. Sansicario, le sue montagne, le piste in genere sono eccezionali. Il bello di Sansica- rio, e qui parlo come mamma, è che non ci sono auto, non c’è pericolo, non c’è smog, azzardo nel dire che è paragonabile, come qualità di vita a Ravenna. Un giudizio spassionato sulla Vialattea? Il comprensorio della Vialattea è sicuramente uno dei più belli dell'arco alpino, è enorme. La Vialattea è meravigliosa, con gli sci ai piedi si và anche in Francia. Ogni giorno si possono cam- biare montagne ed anche i servizi sono effi cien- ti, si vede, c’è più interesse per la zona. Quello che manca è Sansicario paese, si dovrebbe inve- stire nei servizi, dare qualcosa in più. Per il resto sono posti belli, ospitali, gente buo- na, ci siamo sempre trovati bene. Ed il lavoro? Per quanto riguarda il mio lavoro non posso proprio lamentarmi. A gennaio su Sky partirà un programma di cabaret che mi vede conduttrice e poi ci sono in cantiere una serie di proposte con Mediaset, su Canale 5. In questi mesi comunque sono al fi anco di Barbara D'Urso a Domenica5. Ad ogni modo ho sempre deciso al di là delle tante proposte, solo quello che mi piaceva fare. È bello qui… Sì. È bellissimo. Sono ormai anni che la mia fa- miglia gestisce questo albergo, vedi, proprio nel centro di Ravenna. Non faccio per vantarmi, ma La Reunion è un bellissimo hotel residence, di fronte alla tomba di Dante Alighieri. Una delle location ricettive più belle della città. stile 57 58 corpo & mente sposato questafi Quando venti era pura annifainItalia follia, ho fi invidiabile. quando Da tioccupi diforma,salute M di RITA QUARTA apre undialogoeduno scambiofondamentale cina orientaleequellotradizionale occidentale za edonasapienza.Unire ilmondodellamedi- nano unacompletezza unica,ladiversità fafor- l’emulsione diculture orientalieoccidentali do- applico oggisuatleti professionisti. sintesi, In avuto mododiconstatare sumestesso ciòche avendo avuto unlungopercorso daatleta, ho tissimi campioniconvengono con imieimetodi, trascorso lecose sisonoevolute edoggimol- SESTRIERE, ROMA E RESTO DEL MONDO TRA PERSONAL TRAINER PROFESSIONE MARCO RUSTICHELLI sica e...mentaleosereidire… arco Rustichelli,uncurriculumveramente losofi a. Ma,inquesto tempo Il trainerIl nonèunsemplice allenatore indivi- cia eintesa tra atleta eallenatore. diffi Preparare gliatleti allacompetizione èimpresa cui miparlaviprima. ce “cucire” suognuno diloroquell’iter vincente di immaginochenonsiasempli- mondo dellosport, la tuaSotto "guida" ci sonopersonaggi illustridel sci internazionale. Casse,ho con Alberto ungrande tecnico dello legatoSono aSestriere dallacara amiciziache quale motivo? aSestriere, per legatoinmodoparticolare Sei ad unaforza superiore. tra scienze diverse cheintegrandosi dannovita cile, cheriesce soloquandovièpienafi du- due diséstessi, staanoiscegliere qualeesse ognunodinoic’è“In ilnumero unoedilnumero tuodestino è ciòchepensi,fai”.“Il l’allievo”. maestro“Il riempielaciotola chegliporge “Combattere contro séstessi perséstessi”. “Domani saremo ciò chesudiamooggi”. “La condizione fi Per fi trasformandola inarmavincente. endo attraverso isensi ognisingolapotenzialità globalmente,fessionisti sonosupportati estra- dove perfetta, gliatletine allaperformance pro- mia accademia, ilmiotempio perlapreparazio- progettoIl per ilfuturo Accademy, èlaRace la Quali progettiperilfuturo? La mente èilvero atleta cheèinnoi. rabbia delvincente. che occorrono continui stimolipergenerare la All’atleta impegnato incompetizioni agonisti- della vita. stanza eladisciplinaindividualeinogniaspetto Qualità essenzialidiquesto lavoro sonolaco- sé stesso, oltre chesuglialtri. improvvisa machesiforma con annidilavoro su ferimento costante, unprofessionista chenonsi duale, maunatleta eglistesso, unpunto diri- cercando lacimapiùalta" cercando lacima la montagnacheèinme l In quantoscalosempre In "A a monta q nire qualche spotdeltuopensiero: fi fi ne ne giornata trovotutto! uanto sca gi ornata trovotutto g sica èunostato mentale”. na cheèinme l o sem p i p ù re alta" ! re.” 61

stile 58 stile FFisico vvuole CCi u i i o s l i e c o di RITA QUARTA

GIANCARLO FISICHELLA IN QUESTI ULTIMI MESI HA CONCLUSO IL CAMPIONATO DI F1 CON LA FERRARI E ... SI È SPOSATO! VIVE TRA MONTECARLO, ROMA E MARANELLO E NONOSTANTE QUESTI IMPEGNI E CHE IMPEGNI, HA TROVATO IL TEMPO PER SALUTA- RE I SUOI AMICI DELLA VIALATTEA.

La neve e la pista, gli sci e la monoposto. Giancarlo, c'è un collegamento secondo te? Sono due cose totalmente diverse, sciare è un hobby, un piacere che mi concedo appena pos- so; in ogni caso è una buona preparazione atletica anche per il mio lavoro in F1. Dobbiamo essere piloti ben preparati anche fi sicamente, con una grande concentrazione di base, i circuiti oggi sono molto diversi uno dall’altro e presen- tano spesso le più diff erenti situazioni, sia per il clima, sia per l’umidità, il sole, la pioggia. Sciare mi aiuta a preparare me stesso, un hobby sì ma anche una forma di allenamento. Un pilota simbolo italiano al volante del "mito" ita- liano nel mondo. Emozione, adrenalina, Fisico facci sognare ... Salire su una Ferrari è sempre stato il sogno del- la mia vita e dopo tanti anni di duro lavoro fi - nalmente sono riuscito a realizzarlo. Quando ho avuto conferma, dopo giorni di indiscrezioni ed attese, sono completamente impazzito di gioia, per molti italiani la Ferrari è un mito e per me che sono un pilota è il coronamento della mia carriera. La tua esperienza in Ferrari. Il futuro? Nel mio futuro c’è la Ferrari, andrò ad affi ancare Alonso e Massa, a disposizione del team come terzo pilota. Una vita speciale per un uomo speciale. Anche le pi- ste della Vialattea sono riconosciute eccellenti, hai in programma nel tuo tempo libero invernale pros- simo, discese sul nostro comprensorio? È vero, le piste della Vialattea sono fantastiche, Ci le ho conosciute anche grazie al maestro Alberto Casse. Sono piste molto intense in quanto pos- sono essere impegnative, ripide o scorrevoli: di certo non banali. Spero quindi di tornare prima vuole possibile in quel magico comprensorio per rivi- vere l’ebbrezza della velocità su piste diverse da quelle che frequento di solito per il mio lavoro. Fisico celebrity 59 GIAN CARLO CASELLI ED IL BUEN RETIRO IN ALTA VALLE DI SUSA Caselli si racconta in un'intervista dura e senza fronzoli ricordando Falcone, Borsellino e gli amici della scorta.

LA SERA DEL 16 AGOSTO GIAN CARLO CASELLI HA FATTO VIVERE A CESANA NELLA CENTRALISSIMA VIA ROMA, A CENTINAIA DI RESIDENTI E TURISTI, MOMENTI DI GRANDISSIMA EMOZIONE E DRAMMATICITÀ. PER I CONTENUTI POI DELL'INCONTRO, SI PUÒ PARLARE DELL'EVENTO CULT DELL'ESTATE ALTOVALSUSINA 2009. IL 17 AGOSTO MATTINA IL PROCURATORE CASELLI È GIÀ AL SUO TAVOLO DI LAVORO IN PROCURA A TORINO. IN MANIERA AFFABILE SI PRESTA A RACCONTARE ANCORA UNA VOLTA DI DECENNI DI "GUERRA" ALLE MAFIE, DEL SUO LAVORO SULLE BARRICATE. LA SUA VOCE FORTE ED IL TONO DURO E SFERZANTE TROVANO UN PO' DI QUIETE SOLO QUANDO SI PARLA DELLA VALLE DI SUSA...

di PAOLO BLANC

Che cosa rappresenta per lei la Valle di Susa? Qui non vorrei ripetere le solite cose, perché vi- vere con la scorta signifi ca anche non poter fare tutte le cose che uno vorrebbe, neppure a livello di passeggiate. La mia famiglia ed io siamo ospiti della Valle di Susa da più di trent’anni, sempre … dalle parti di Bousson, diciamo così. Questa per- sistenza nel tempo signifi ca evidentemente inna- moramento, interesse, piacere di tornarci tutte le volte che è possibile. C’è stata l’interruzione dei sette anni a Palermo che hanno reso diffi cilissimo, per non dire impossibile, un soggiorno in monta- Gian Carlo Caselli ed il suo grande amico Livio Berruti. gna. Lavorare a Palermo con una scorta obbliga- toriamente … (pausa)… necessariamente come si dice in gergo “h24”, ha signifi cato l’impossibilità di venire in montagna, perché non potevamo asso- lutamente ammettere che noi di notte ce ne stes- simo al caldo e la pattuglia fosse a 20 gradi sotto lo zero davanti a casa nostra. Quale sport ama ed ha praticato? Poca discesa, avevo cominciato a praticare fondo con grande mia soddisfazione, perché signifi ca- va in vacanza darsi da solo gli orari, senza dover fare le code agli skylift, utilizzare i giornalieri allo spasimo e via di seguito. Cominciavo a fare fon- Gian Carlo Caselli con Alessandro Fossato (titolate del negozio do come tutti, iniziavo quando volevo, smettevo Grialaltro), promotore della serata di presentazione del Libro "Le

sociale due Guerre. Perchè l'Italia ha sconfi tto il terrorismo e non la mafi a". 62 quando volevo. La suggestione della solitudine, sotto casa la pista battuta dagli alpini che portava a Sauze di Cesana, poi, siccome la pista non era più battuta, bisognava arrampicarsi con fatica per raggiungere la Valle Argentera e ancora … quan- do le gambe ed il fi ato reggevano, giù a capofi t- to di ritorno. Ho ancora nella mente spettacoli incredibili con il sole radente le montagne e quel ponticello prima delle grange su in alto … Anche tutto questo è fi nito con l’esperienza palermitana, durante quei sette anni non ho potuto fare sci né discesa né fondo, non si poteva neanche venire in Gian Carlo Caselli ed il Sindaco di Cesana T.se Lorenzo Colomb. montagna. Fare sci con degli uomini che ti stan- no addosso, vicini, alterano per così dire gli equi- gente, piste per me facili, si andava anche in Fran- libri della vacanza. Riprendere dopo sette anni di cia, Colletto Verde, l’ho sempre fatto molto volen- inattività è stato diffi cile. È da un paio d’anni che tieri con i miei fi gli e con mia moglie. Frequentavo mia moglie ed io abbiamo in mente di comprare le anche Sestriere naturalmente, ma sia a Sestriere ciaspole e quest’anno lo faremo di sicuro. Con gli che a Sansicario c’era più folla. Ricordo ancora di sci di fondo ricordo anche tante passeggiate "an una scampagnata, una grigliata, insieme al mio turist", da Thures a Pragelato che hanno messo a amico Livio Berruti. Le parlo di dieci anni fa. dura prova il mio fondoschiena. Quando a Palermo parlava della Valle di Susa, MiM sembra di capire che conosce qual’era la risposta. Conoscono questa fetta di mmolto bene il comprensorio della territorio? VVialattea. Ma vede, loro hanno belle montagne, ma sciare EEro un appassionato dei Monti non se ne parla credo. Si scia un po’ sull’Etna, ma lì dedella Luna, trovavo che c’era meno è fuori per così dire dal comprensorio di Palermo.

Via Roma... si ascolta silenziosi. sociale 63 64 sociale pseudo locali. to scritte‘no mafi aCesana avrà sicuramenteda Oulxporta nota- mafi su certe parti delterritorio, parti su certe possono essere mafi gamento con mafi sono autonomamente formate con qualchecolle- della n’drangheta, possonoessere strutture chesi di denominazione, possonoessere affi di fatto incontestabile. Nonètanto unproblema ti deicamorristi “casalesi” incentroèundato Italia, nord-ovest cisono, così come cisonoinsediamen- n’dranghetistiInsediamenti come nel nelnord-est sediamento mafi il Procuratore delleRepubblicaucciso daunin- chiamare intantimodi.A Torino abbiamoavuto so, riconducibili alcrimineorganizzato, sipossono Le manifestazioni delfenomeno criminalemafi Quindi quidicosa parliamo? sono tante. quanto allemafi dna. In che riguardano fenomeni gravi madiversi coma un’altra cosa rispetto allescritte suimurinomafi tempo stesso. Unostato nellostato. è Insomma criminale epotenza economica sempre dipiùal crimine organizzato. Questaèlamafi co diesseriumani,rifi gi, rapine, estorsioni, traffi mettono delittidiogni tipo, dagliomicidiallestra- organizzato, uominiarmati,organizzati checom- lamafi Ma avere deiprofi gravi, possonosfi governo, malaamministrazione, sonofenomeni te lamafi ni diillegalitàanchegrave con ciòcheèrealmen- Non bisogna confondere quellechesonosituazio- Esistono duemafi creto perrispondere allasuadomanda. tutte levolte chehannopotuto. Questo nelcon- che sonotornati in Valle perlesettimanebianche sciare esonosempre tornati entusiasti.Edevo dire magistrati palermitanichevolevano venire sua Cesana èstato spessoprestato afi di altre nostro bellezze alloggetto lontane…Il di La Siciliahatante bellezze chenonèfacileparlare Devo dire chedimontagna siparlava molto poco. a delsud?Transitando perlastataleche a, ilcrimineorganizzato. Corruzione, mal ainséperèun’altra cosa. Ècrimine licheallamafi oso, n’dranghetista …a Torino. a’ legateadalcunesituazioni e tradizionalmente piùpresenti e? Unamafi orare lamafi uti tossici, appaltitruccati, e propriamente intese. E co didroga, armi,traffi asisovrappongono. a delnordeuna a, qualchevolta gli dicolleghi a. Potenza a. liazione o- - e a Tutte lefotosonodiFotoStudio P. Giovannella (Cesana T.se) Quarta. Rita Gian Carlo Caselli edilDirettore diVialattea Magazine l'Italia hasconfi Che cosa l’haspintoscrivere “Le dueguerre. Perchè di èpiùsemplice conseguire taliscopi. sporco, làdove necircola dipiùdenaro. Equin- chiave èriciclaggio, reinvestimento deldenaro quanto dipresenze, checisonoperché laparola non. Ripeto, nonèproblema didenominazione, odaaltripaesieuropei dall’Est o di importazione terrorismo storico èstato sconfi Secondo, equimirifaccio alsottotitolo, perché il questo aigiovani chenonlosannoèimportante. mente parlando, vengono spazzativia.Ricordare rono aquestilivelli, adavvicinarsi professional- Prima andavano bene, poiquandoincomincia- mafi spazzati viaperché osarono occuparsi anchedi tro cinqueanniprimadellestragi. Quandofurono selino, dell’esperienza diFalcone eBorselinoquat- anti-mafi poco oniente ormaiditerrorismo, pochissimodi Principalmente fare memoria.Igiovani sanno dola nelprofondo. che hannofatto persalvarmilavita,purcambian- ne neiconfronti diquestiuomini,pertutto quello lamia gratitudi- posto diprimapianoèlascorta, ca omafi quali cadutisotto icolpi dellaviolenza terroristi- personaggi daricordare positivamente, moltidei atto. Altraragione dellibro, off che sisarebbe potuta vincere ancora oggi siain più vischioso, piùdiffi ca, dellafi questo impasto dimafi a epolitica,mafi a, anchecon riferimento aFalcone eBor- osa. Ma traipersonaggi osa.Ma daricordare un nanza, delleistituzionicherende tutto tto il terrorismo enonlamafi a e aff e a cile, efasìcheunaguerra a con pezzidellapoliti- ari, mafi rire unagalleriadi tto elamafi a eistituzioni. a no, a a"? IIll FForteorte ddii EExillesxilles

CCuoreuore dell'Altadell'Alta VVallealle

di CRISTINA NATTA SOLERI Museo Nazionale della Montagna - CAI-Torino

Il Forte di Exilles, antica e imponente co- struzione che sorge nel cuore della Valle di Susa, è oggi aperto al pubblico grazie a una stretta col- laborazione tra la Regione Piemonte e il Museo Nazionale della Montagna Cai-Torino. Il Forte ha una storia antichissima, il primo nucleo fortifi cato è già documentato a partire dal 1155, quando i conti d’Albon esercitavano il controllo Trattato di Utrecht del 1713, determina un nuovo strategico, militare e mercantile, sulla strada del corso per il Forte che subisce imponenti lavori di Monginevro, ed Exilles rappresentava il confi ne ristrutturazione e ammodernamento, tra cui il ri- estremo orientale del principato. baltamento del fronte difensivo verso la Francia. Nei secoli a seguire la struttura ha subito innume- Fatto radere al suolo dai francesi in seguito al trat- revoli trasformazioni seguendo lo sviluppo dell’ar- tato di Parigi del 1796, il Forte è stato ricostruito chitettura militare. La conquista piemontese delle nell’assetto odierno tra il 1818 e 1829 dal Re di valli alpine della Dora e del Chisone, sancito dal Sardegna tornato in possesso dei suoi territori. 65 Prigione, caserma, luogo di reclutamento, a se- al visitatore varie possibilità di visita. guito dell’8 settembre del 1943 la fortezza viene Due ampi percorsi guidati consentono la scoper- abbandonata. Derubata e saccheggiata si avvia ta dell’opera architettonica nella sua complessità; verso un inarrestabile declino. Verso la fi ne degli due aree museali stupiscono il visitatore con alle- anni ’70, nell’ambito di un rinato interesse nei stimenti, ideati dall’artista torinese Richi Ferrero, confronti dell’architettura militare, la Regione Pie- originali e inaspettati, rispettosi dell’architettura monte inizia un progressivo piano di recupero del del luogo nella scelta di elementi espositivi grezzi, monumento. Nel luglio del 2000 il Forte è fi nal- dalle forme essenziali, tipici del mondo militare. mente aperto al pubblico. Dall’ingresso principa- La storia antichissima del Forte di Exilles è ripro- le, attraverso la prima e la seconda Tenaglia, si ac- posta all’interno del Bastione Diamante attraverso cede all’ampio e spettacolare Cortile del Cavaliere, sei plastici e innumerevoli carte e disegni, che illu- nucleo centrale della struttura, dal quale si aprono strano le principali trasformazioni della fortezza. A spezzare il rigore dell’esposizione, a metà percor- so espositivo, appare direttamente sul muro un fl usso di immagini in movimento: restituiscono una visione più intima del Forte, visto non solo come macchina da guerra, prodotto della perizia di architetti e ingegneri, ma luogo di uomini che hanno vissuto, combattuto e soff erto. Nel Fronte principale delle Cannoniere quarantaquattro sol- dati di pietra indossano uniformi militari, impo- nenti sfi lano all’interno di immensi acquari di cri- stallo; al loro fi anco scorre un nastro continuo alto quasi due metri sul quale, come pagine di un libro La pianta del Forte (1546 circa) con la cinta esterna - bas fort - illustrato, delicati acquarelli narrano la storia degli

territorio allora in costruzione. (ADIG Collection Chaper). 66 Alpini. A complemento sei scene fi sse - quasi a ri- complesso porta alla scoperta dei vari livelli del cordare le “fermate” di un sacro monte - narrano, in Forte. Sui muri alcune ombre restano a testimo- modo assolutamente teatrale, la storia dell’uomo- niare la presenza dei soldati lungo i corridoi, i soldato, le sue emozioni, paure, speranze, i ricordi camminamenti, determinando ancora una volta lontani. Dai muri escono memorie sonore: canti, nuovi livelli emozionali inediti. Un’attenta illumi- musiche, rumori, echi lontani che, uniti alle imma- nazione dona massimo risalto all’architettura dei gini proiettate sulle scene, come a formare grandi luoghi; alcune stazioni audio in diverse lingue, in quadri, creano un’atmosfera altamente coinvol- modo discreto e rigoroso, forniscono le principali gente. Nella straordinaria area del sottotetto, già informazioni storiche sul monumento. Il grande altamente spettacolare per via della singolare ar- successo di pubblico ha stimolato in questi anni chitettura, caratterizzata da una grande collina di sempre nuove iniziative che tenessero viva l’at- terra antiesplosione, sono protagonisti coloro che tenzione sul Forte e promuovessero il territorio in passato hanno vissuto nel Forte. Due presenze circostante. Ogni estate, periodo di massima af- attoriali appaiono sui muri lungo il percorso e nar- fl uenza di pubblico, esposizioni, eventi e spetta- rano le memorie, i ricordi, le emozioni raccolte tra coli, animano il Forte suggerendo sempre nuove gli anziani del borgo di Exilles. Il risultato è forte- occasioni di visita anche per chi già conosce il luo- mente straniante, parola e gesto risultano partico- go. Artisti di grande livello internazionale si sono larmente poetici e toccanti. in questi anni esibiti nella splendida cornice del Sulle enormi piglie che si ergono al centro del sot- Cortile del Cavaliere, creando ogni volta spettacoli totetto, prendono vita le immagini di un alpino e dal fascino indimenticabile. una giovane di paese mentre eseguono un ballo, Un’attenta e scrupolosa programmazione degli sulla colonna centrale immobile testimone il volto eventi contribuisce quindi a creare un’identità serio e pensante del capitano. Ecco quindi l’altra chiara e defi nita del Forte, che si pone oggi come faccia della vita nel Forte: lassù talvolta si andava esempio particolarmente innovativo nell’ambito a ballare. Un secondo percorso di visita, lungo e del recupero e riuso dell’architettura militare. 67 I Vertici della Sampdoria si rivelano Modello Samp

di PAOLO BLANC “Pur non essendone un profondo conoscitore repu- to il calcio uno sport molto bello e accattivante pro- Perché Sampdoria? prio per questa sua indecifrabile logicità. Nel football Perché è senza ombra di dubbio una squadra me- non sempre il più forte vince. Talvolta a prevalere è ritevole di questo campionato, una compagine il migliore… Questo è successo a noi contro l’Inter accattivante e simpatica sia nella sua dirigenza di Mourinho non più tardi di qualche settimana che nei giocatori, che nella trascinante tifoseria. fa. Detto ciò puntare su una Sampdoria campione Perché Sampdoria? d’Italia al momento mi pare quantomeno azzarda- Per rendere omaggio al suo Presidente patron to. Lo scudetto è un discorso che lasciamo ad altri, della Erg, amante della nostra bella alta valle di Inter e Juventus in primis. Ma abbiamo un’ottima Susa. squadra e proveremo di certo a restare nei quartieri Perchè Samdoria? alti della classifi ca il più a lungo possibile”. Per simpatia ad Alessandro Garrone, Amministra- Una dirigenza preparatissima che compra ocula- tore delegato della Erg e Presidente dello Sci Club tamente, con genialità e con un occhio ai giovani, Sestriere. uno staff tecnico e di preparatori all’avanguardia e Perchè Samdoria? che pianifi ca sul serio. Amato dai tifosi, che con lei Per riconoscenza alla numerosissima colonia di vedono fasti e successi. Qual è il suo segreto? luguri che sin dai primi del ‘900 hanno popolato e “Non vi sono alchimie, né tantomeno formule ma- tutt'ora frequentano l’Alta valle di Susa. giche. Esistono invece staff tecnici e dirigenziali assai preparati nel loro campo. Questa è la chia- RICCARDO GARRONE ve dei successi della nostra Sampdoria. Persone e Presidente professionisti preparati che lavorano ogni giorno nell’ottica di un continuo e costante miglioramen- Presidente, ad inizio campionato ho scommesso to. Il tutto con un occhio di grande riguardo nei una quota sulla Sampdoria in zona Champions. C'è confronti della straordinaria tifoseria blucerchiata, il nostro patrimonio più prezioso”. sport - calcio in vista un progetto più ambizioso? 68 Il Presidente Riccardo Garrone

BEPPE MAROTTA Direttore Generale

Come il Presidente Garrone è il patron che tutti i tifosi vorrebbero, Lei Dott. Marotta è il D.G. che tutti i Presidenti vorrebbero. Alla fi ne una grande sinergia per grandi risultati? “Amo spesso defi nire il nostro, 'modello Sampdoria'. Per una società della così detta fascia intermedia come la nostra, risultati e obiettivi possono essere raggiunti solamente attraverso una precisa ed atten- ta programmazione. Al Presidente ed alla famiglia Garrone mi lega un rapporto di grandissima stima reciproca. Qui alla Samp ho trovato la mia dimensione ideale raggiungendo importanti traguardi a livello umano e professionale. E qui alla Samp lavoriamo ogni giorno con l’intento preciso di portare questa squadra e questo club sempre più Il Direttore Generale Beppe Marotta in alto e sempre nel rispetto delle linee di condotta economico – stra- tegiche indicate dalla proprietà”. I giornali ne hanno già parlato e noi che viviamo in loco lo possiamo confermare: a Sestriere si sta mettendo a punto un eccellente im- pianto sportivo per poter ospitare le grandi squadre di calcio per i pre campionati e la preparazione, addirittura la Nazionale. A duemila metri l’ossigenazione è ottima. Cosa ne pensa? Ci sarà la possibilità di vedere la Sampdoria al Colle? “Al Sestriere non più tardi di tre anni fa si è svolto un evento importan- te e prestigioso quale le Olimpiadi Invernali. Le strutture ricettive e gli impianti presenti al Colle sono senza ombra di dubbio di primissimo livello. La località piemontese quindi appare come un luogo ideale per quella che può essere la preparazione pre-stagionale di un team professionistico. Le nostre strategie future in tal senso devono ancora essere delineate, ma di certo Sestriere potrebbe benissimo rappre- sentare un’ottima alternativa a Moena, località trentina che da ben otto stagioni ospita il nostro ritiro estivo”. L’ultima domanda non può che essere per "lui". Dott. Marotta, dica ai lettori di Vialattea Magazine, com’è il talento di Bari vecchia, fuori e dentro il campo? Un aneddoto su Cassano, la prego! “A Cassano mi lega un rapporto davvero straordinario sotto ogni pun- to di vista. Antonio è un ragazzo splendido che da un grandissimo valore a sentimenti quali il rispetto e la sincerità. Dentro il campo non scopro certo io quale autentico fuoriclasse sia. Un campione unico nell’intero panorama del nostro calcio nazionale. Aneddoti sul per- sonaggio Cassano ve ne sono diversi. Come tante sono le leggende e le dicerie che lo riguardano e lo accompagnano fi n dalla sua prima giovinezza. Antonio altri non è - alla fi ne - che un ragazzo di 27 anni come tanti altri, magari un po’ più esuberante, ma con un cuore dav- vero grande”. calcio - il personaggio 69 Antonio Cassano LUIGI DEL NERI Allenatore

La Samp gioca bene, qualità, forza fi sica, tecnica e cuore! “La Samp gioca un calcio credo organizzato. E questa è al momento la mia più grande vittoria di questi miei primi mesi in blucerchiato. Le vittorie, le prestazioni arrivano grazie ad una compattezza importante alla quale si affi ancano com’è giusto che sia le innate qualità tecniche dei nostri gioca- tori. Alcuni peraltro di altissimo profi lo, conosciuti e apprezzati sia a livello nazionale che internazio- nale” Lei è senza dubbio un grandissimo allenatore e motivatore. Il suo famoso e amato predecessore Vujadin Boškov soleva dire: “è rigore quando arbi- tro fi schia”. Qual è il suo motto? “Quello dei rigori è un argomento un pochino de- licato, specie per noi che nelle ultime settimane siamo stati, a mio modesto modo di veder, forte- mente penalizzati da talune decisioni arbitrali. Il mio motto? Non vivo di slogan, né di parole. Se lo avessi di certo punterei forte sul concetto del “lavoro”, inteso come sforzo mentale, fi sico e moti- vazionale per raggiungere gli obiettivi prefi ssati”.

Il Mister Luigi Del Neri sport - mtb 72 di RITA QUARTA

Alessandro Garrone, Amministratore Delegato di ERG spa, altri innumerevoli incarichi di prestigio, il tempo è un suo alleato? Il tempo è scarso per tutti, ma dedicare regolar- mente un po' di tempo alle proprie passioni lo ritengo fondamentale per la salute fi sica e psichi- ca. Fortunatamente la montagna è una passione in cui la mia famiglia mi segue, e questo mi aiuta molto e mi stimola a trovare tutti i momenti possi- bili per dedicarmici. Come è nata la sua passione per lo sci, tanto da ricoprire l'incarico di Presidente dello Sci Club Se- striere? Ho sempre sciato sulle piste della Vialattea, sin da piccolo. Non sono mai stato un agonista, sempli- cemente uno sciatore appassionato. Frequentare Sestriere mi ha permesso di conoscere tante per- sone legate anche allo Sci Club. Da lì, per passione, amicizia e spirito di servizio, ho deciso di mettere a disposizione di una realtà così importante per la valle parte del mio tempo e della mia esperienza, golf - l’intervista 73 che non signifi ca capacità tecnica, ma credo sem- critico guardarci in giro ed imparare da chi è riu- plicemente un contributo di gestione e di relazioni. scito in modo egregio a sfruttare turisticamente il Cosa la lega alle nostre montagne? patrimonio naturalistico creando valore e ricchez- Una casa di famiglia accogliente, amici, passio- za per località anche marginali. ne per le camminate, lo scialpinismo, la caccia di Cosa secondo lei da imprenditore e grande mana- montagna...insomma uno spirito da montanaro. ger servirebbe all'Alta Valle di Susa per essere alla Un giudizio spassionato sul comprensorio della ribalta in tv, stampa e web. Si dovrebbe seguire il Vialattea e sui suoi amministratori. modello Cortina? Sono stati fatti grossi passi avanti, attraverso inve- Credo che l'Alta Valle di Susa non possa e non stimenti, gestione e programmazione. Il migliora- debba puntare al modello Cortina, che signifi ca mento delle piste del comprensorio è evidente e soprattutto bellezze naturali irripetibili e mon- sono certo che i frequentatori di queste piste lo danità. L'alta Valle di Susa deve invece puntare su apprezzeranno. Per fare un salto ulteriore mi au- sport, agonismo, relax e servizi, in sintesi deve pre- spico che tutti i soggetti che nella valle off rono sentarsi come una località di alta montagna che servizi turistici riescano a fare squadra per il bene- punta sulla vita sana e sportiva. Se i frequentatori fi cio di tutti. Parlo di ristoratori, albergatori, scuole di queste valli scopriranno quel tipo di valori, sono di sci, sci club, pubblica amministrazione, federa- certo che la risonanza su tv e stampa arriverà di zioni ecc... Dobbiamo a volte con umiltà e senso conseguenza. l’intervista 72 GOLF SESTRIERE

UNA PASSIONE GIOVANE

di PAOLO BLANC “È STATA UN’ESTATE ESALTANTE” così ribadiscono FILIPPO ARMAND ed HERMANN CASSE

Eh sì, perchè dopo anni di gestione da parte del- la Sestriere spa, il Golf di Sestriere è passato di mano. A prenderne le redini sono stati i giovani professionisti di casa nostra, Filippo Armand e Hermann Casse, affi ancati dall’anima del Golf Se- striere Donatella Bertrand e dal Presidentissimo Paolo De Chiesa. “Questo primo anno di stagione è stato esaltante, abbiamo trovato riscontro, par- tecipazione ed entusiasmo – è Filippo che parla. - È una grande soddisfazione aver preso la gestione del Golf di Sestriere, io e la mia famiglia siamo cre- sciuti su questi campi, abbiamo lavorato, qui c’è il nostro cuore e la nostra passione. Ho 22 anni, qui mi trovo alla grande. Sono professionista dall’apri- le 2006, dopo aver sostenuto un corso di cinque mesi con esame fi nale a Roma. Quest’estate era- vamo sui campi già alle otto e mezzo del mattino, con adrenalina e pronti a cominciare il lavoro con entusiasmo. All'arrivo degli “allievi” si iniziava. Ab- biamo lavorato con lezioni diversifi cate, dai giova-

Hermann Casse Filippo Armand ni agli adulti fi no ai bambini (si può iniziare a gio- sport - golf 73 74 sport - golf gio. Unavolta terminate leconcimazioni, iniziaa tenza, insommasullezone dove c’è piùpassag- con leconcimazioni deigreen esuitee dipar- oltre 5anni Prosegue Hermann,ancheluiprofessionista, da migliorarlo ancora”. bellissimo edabbiamofatto quanto possibileper si pagasololalezione. campoestivo Il 18bucheè di campodagolf…bellissimo cune postazioniperilmaestro edunsimulatore Làc’èto delloSport. unafunzionalepalestra,al- siamo suicampi,d’inverno utilizziamoilPalazzet- della Federazione diGolf. Italiana Mentre d’estate tiva giovanile, cheèancheilprogetto primario paio d’ore algiorno, persviluppare l’attività spor- vorando daqualcheanno. E proprio suigiovani checon Hermannstiamola- organizzato corsi diprimoapproccio allatecnica. care agolfdaisei-sette anni),periqualiabbiamo POSSESSORI DELLO STAGIONALE VIALATTEA GOLF INDOOR INVERNALE È GRATUITO PER I TEMENTE DUE, TRE VOLTE LA SETTIMANA PRIO DI SESTRIERE CHE SEGUIAMO COSTAN- DEI GIOVANI, UNA DECINA DI RAGAZZI PRO- . “Appena siscioglielaneve iniziamo ABBIAMO UN CLUB L’ACCESSO AL , un , nulla achevedere con ilvecchio sistema”. un tagliod’erba molto piùpreciso edettagliato, alle spallenonavessimo laSestriere spa. in professione. nullasarebbe Certo accaduto se grande passionecheiragazzihanno trasformato ticolari campoe…giocatori. Unapassione, una po delGolfdiSestriere, conosco neiminimipar- grande traguardo. vent’anni chemioccu- Sono Passare lamanoairagazzièstato sicuramente un Direttore GolfSestriere posizionamento dellebandiere edegliindicatori. consiste oltre al proprio neltagliodiquest’ultima, crescere l’erba ediconseguenza ilgrande lavoro DUTO NEI RAGAZZI, LI HANNO STIMOLATI, LI GNERE E L’AMMINISTRATORE HANNO CRE- IDRAULICA QUINTUPLA TRAINATA AD UNA QUINTUPLA DOPO TRENT’ANNI SIAMO PASSATI DA UNA DONATELLA BERTRAND Donatella Donatella Bertrand A fi anco dei bunker. insegnare lapreparazione Hermann intentoad . Questamacchina permette difare L’INGE- Una giornata di nebbia sul Colle non distoglie la concentrazione. Paolo De Chiesa con il fi glio Nicola e l'amico di sempre Pierino Gros guardano attenti Filu sul puttin green. HANNO AIUTATI ED I RISULTATI CREDO SIANO STATI TANGIBILI. Sinceramente un po’ mi dispia- ce non essere più in prima linea nella gestione del Golf, ma va bene così. I ragazzi sono bravi, bravis- simi e poi sono affi ancati da Paolo De Chiesa, una bella garanzia! La passata stagione estiva, test per il primo anno di gestione, è andata bene. Indub- biamente si sono visti dei “cambiamenti”, il Golf, in La tecnica di Filippo, Paolo De Chiesa e Pierino Gros. generale, come sport si è svecchiato, ed anche al campo di Sestriere tanti giovani quest’anno han- state, in fondo è cambiato poco o nulla a livello no preso per la prima volta in mano una mazza di organizzazione lavoro. C’è sempre Donatella da golf. Inoltre, con grande soddisfazione perso- Bertrand che è una grande professionista, lo era nale, ho notato l’apprezzamento nei confronti dei prima, lo è ora. Certo, c’è più responsabilità, ov- ragazzi, da parte degli storici aff ezionati golfi sti. viamente. Essendo la società CAAR dei ragazzi, PER TUTTO L’INVERNO, AL GOLF INDOOR, a gestire in toto il golf, Hermann e Filippo sono GLI “ALLIEVI” SARANNO AFFIANCATI DA per così dire al fronte. Quello che posso appura- HERMANN, FILIPPO ED ANCHE DAL GRANDE re è che c’è stato un ulteriore miglioramento, lo si SERGIO BERTAINA, CHE PER INTENDERCI È vede soprattutto dai particolari, anche in campo. L’ALLENATORE DEI FRATELLI MOLINARI, NEO Già prima tutto era tenuto bene, ma quest’anno è VINCITORI DELLA WORLD CUP IN CINA. stato perfetto. Una cosa che mi sento di dire è che si è notato maggior entusiasmo rispetto al passa- PAOLO DE CHIESA to. L’ambiente è il massimo: quest’estate abbiamo Presidente Golf Sestriere organizzato gare e piccoli eventi che sono stati Quest’estate vi è stato il cambiamento della accolti con tanto entusiasmo e partecipazione società di gestione del Golf, passando dalla Se- anche dai nostri giocatori. Stiamo andando molto strieres SpA alla CAAR di Filippo Armand ed Her- bene, siamo soddisfatti. DIREI CHE SIAMO PAR- mann Casse, due giovani professionisti di casa, TITI CON IL PIEDE GIUSTO PER IL PROSSIMO ben referenziati e che hanno investito in ciò che ANNO. credono. Paolo, cosa ne pensi? Hai riscontrato Quest’inverno al Golf Indoor avremmo Sergio Ber- delle diff erenze rispetto alla passata gestione? taina, questo vuol dire nuova ed importante clien- Direi che diff erenze sostanziali non ce ne sono tela e grande professionalità. Ne siamo onorati.

Le premiazioni dell'estate 2009. Foto a sinistra: Giorgio Merletti, professionista di golf, Paolo De Chiesa, il Sindaco di Sestriere Valter Marin, il Vicesindaco e Direttore della Scuola Nazionale Sci Sestriere Gianni Poncet, il maresciallo dei Carabinieri Piero Micheletti, Filippo, Hermann e Do- natella. Foto al centro: Michele, Direttore della Club House con Beppe Furino. Foto a destra: l'Amministratore Delegato della Sestrieres SpA e Vice Presidente del Circolo Golf Alessandro Perron Cabus, Hermann, Filippo e Emanuele Bolognesi, membro P.G.A.I. Cavalieri ed amazzoni

Grande festa al Villaggio Olimpico di Sestriere che ha ospitato cavalieri ed amazzoni impegnati nel Concorso Ippico Nazionale A categoria 4 stelle organizzato da Nardi Eventi Sportivi, dal Villaggio Olimpico con il patrocinio del Comune di Sestrie- re. Un evento prestigioso disputatosi di fronte al Villaggio Olimpico a “cavallo” di luglio ed agosto 2009. Una sorpresa per gli ospiti del Villaggio che potevano continuare seguire le avvincenti fasi del concorso direttamente dal balcone del proprio al- loggio, godendo di un panorama incredibile visto che il campo di gara si aff acciava sui Monti della Luna. Due Grand Prix di tre giorni (28.000 euro di mon- tepremi ciascuno) ed un Trofeo a Squadre “Villag- gio Olimpico” hanno richiamato 300 cavalli nelle scuderie allestite a 2.035 metri di altitudine. Il primo Gran Premio “Comune di Sestriere”, dal 23 al 26 luglio, è stato vinto da Alessandro Riario Sforza in sella a Oxer Del Cetona. La concorrenza si è fatta ancor più agguerrita, dal 30 luglio al 2 agosto, per il secondo e conclusivo appuntamen- to, il Gran Premio “Villaggio Olimpico” con il 4 vol- te campione italiano, Roberto Arioldi, che ha fatto valere classe e talento vincendo il barrage fi nale di domenica 2 agosto in sella a Loro Piana Aga- dir. Seconda piazza per Augusto Daniele Da Rios in sella ad Ultimate seguito da Clint Sulmoni su Elf

l'evento Dalì. 76 ospiti per due settimane del Villaggio Olimpico Sestriere

Oltre ai 300 cavalli impegnati sul campo di gara, altri 510 cavalli vapore erano a disposizione dei clienti del Villaggio Olimpico di Sestriere per un test drive organizzato in collaborazione con Ja- guar Italia e Jaguar Torino. Gli ospiti del villaggio hanno infatti avuto modo di provare i 510 cavalli “alloggiati” sotto il cofano della Jaguar XF R. Oltre alla XF R è stata a messa a disposizione del test drive anche una XK R Convertible, una splendida cabrio che monta lo stesso motore da 510 caval- li per emozioni uniche capelli al vento lungo le incantevoli strade che circondano Sestriere e le montagne olimpiche. Prima del gran fi nale, cavalieri ed amazzoni hanno partecipato numerosi al brindisi al Tiratardi, off erto in serata dalla direzione del Villaggio Olimpico, per celebrare il successo di queste due settimane dedi- cate alla grande equitazione. Per tutti lo sguardo è già rivolto all’estate 2010 con la novità del passag- gio di titolazione a livelli internazionale. l'evento 77

Matteo Eydallin, un astro nascente ma già carico di allori!

INTERVISTA A MATTEO EYDALLIN di CLAUDIO TESCARI

DOPO ESSERE STATI PRESENTI ALLA FESTA ORGANIZZATA IN SUO ONORE, NELLA SUA SAUZE D’OULX, A FINE AGOSTO 2009, ABBIAMO SCAMBIATO QUALCHE CHIACCHIERA CON LUI, ALCUNI GIORNI DOPO, RIVOLGENDOGLI QUALCHE DOMANDA. Quando hai iniziato a praticare sport a livello agonistico? Ho iniziato nella stagione 2002-2003 correndo a piedi e in mountain bike poi mi sono avvicinato successiva- mente allo sci alpinismo cogliendo i primi frutti nel 2005. Sei atleta polivalente, ti cimenti infatti con successo in diverse discipline sportive… Si, è vero, anche se negli ultimi tempi mi sto dedicando quasi esclusivamente allo sci alpinismo che mi sta dando tante soddisfazioni. Hai dimostrato più volte di amare lo sport in genere, anche e soprattutto quello estremo… A 19 anni sono diventato maestro di sci e tutt’ora opero nella scuola sci Sauze D’Oulx. Poi mi sono messo in gioco, come piace a me, aff rontando nuove sfi de, nuovi avversari, imprese inedite… Mi donano forza, appaga- mento, autostima, regalandomi sempre emozioni intense. Quali obiettivi a medio termine? I Mondiali di Andorra sui Pirenei e la blasonata “Patroville des Glaciers” in Svizzera sono le due aspirazioni a cui tengo, che completerebbero tra l’altro lo slam. Cosa si prova ad aff rontare certe gare ai limite dell’impraticabilità? Fatica innanzitutto, coronata dalla soddisfazione di aver portato a termine una diffi cile prova, fi nendo tra i mi- gliori, e provando sensazioni tra le più svariate, pressoché impossibili da raccontare. Quando sei in gara pensi di chiudere al più presto, studi i tuoi avversari, impari a soff rire, a vivere. Quanto sudore e quanta determinazione nel praticare lo sci alpinismo? In inverno mi alleno tutti i giorni. Fanno eccezione i periodi in cui si gareggia spesso in quanto serve tempo per recuperare. L’impegno è determinante, come in tutti gli sport. Si inizia con grossi carichi in autunno, poi via via che si avvicina la stagione la preparazione diventa più blanda. Si entra poi nel vivo con le prime escursioni sci alpinistiche, sciando sovente anche sulle piste battute ed in neve fresca. I miei luoghi preferiti d’allenamento sono le nostre montagne altovalsusine privilegiando naturalmente quelle di casa mia (Sauze d’Oulx e dintorni), ma non diniego altri siti nella vicina Francia ed i luoghi montani della Val d’Aosta, che sono sede del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, di cui faccio parte, e poi comunque mi alleno con la Nazionale. Alla carriera nell’Esercito ci pensi? Attualmente sono Caporal Maggiore, mi trovo bene e sono suffi cientemente seguito per quello che faccio. In futuro si vedrà, lascio comunque aperte le porte a qualsiasi scelta. Concludiamo questa intervista congratulandoci per le tue meravigliose imprese ma ti aspettiamo ad ul- teriori traguardi. Un solo grande motto “sentenzia” tutto quanto hai fatto vedere fi nora. “PASSIONE E CO- STANZA… PREMIANO”. Auguri vivissimi Matteo! "Grazie per tante adulazioni, forse troppe. Colgo comunque l’occasione per porgere un sincero saluto ai tutti i frequentatori della Vialattea con la speranza di non deludere coloro che credono in me". il campione 79 a cura dello SCI CLUB CLAVIERE Dagli albori ad oggi

distinguono i fratelli Moiso di Cesana, che gareg- geranno in tutta Europa con i colori di Claviere. NEL 1932 VIENE FONDATA LA PRI- MA SCUOLA ITALIANA DI SCI e a a località di Claviere è stata meta preferita L Pietro Brun viene consegnata la tessera n° 2 dei dei primi sciatori piemontesi, frequentatori dello maestri diplomati dalla FISI. La seconda guerra Ski Club Torino, fondato da Adolfo Kind. NEL 1924 CLAVIERE INAUGURA LA mondiale segna l’interruzione dell’attività sporti- CAPANNA GIMONT E INVENTA IL va ed in questa zona di confi ne gli impianti vengo- no distrutti o gravemente danneggiati. Le poche “TRAMPOLINO“. A conferma della qualità attività sportive fanno riferimento, in quegli anni, degli impianti Claviere viene scelta come località allo Sporting Club Claviere. di preparazione delle Olimpiadi invernali di Cha- Nel dopoguerra Don Bruno Ferrari dà un nuovo monix dello stesso anno e proprio grazie alla cre- impulso allo sci e negli anni 50 e 60, con alcuni azione di questo impianto Vallarino Gancia istitui- maestri della Scuola di Sci si adopera per procura- sce l’omonimo trofeo, che vede la partecipazione re ai suoi atleti l’attrezzatura per gareggiare.

sci club - la storia di atleti provenienti da tutta Europa. Tra questi si 80 più piccoli d’Italia, non si riesce a reclutare gli at- leti necessari e lo Sci Club viene ridimensionato. Giovanni Petruzzo diventa presidente e gli atleti vengono allenati da maestri della Scuola di Sci. Nel 1990 Roberto Stefanini diventa presidente e nel 1992 gli succede l’attuale presidente Barbaro Dal Pozzo, che, affi ancato da uno staff stabile di consiglieri, porta lo Sci Club ad avere 160 atleti, circa 350 soci e ad essere presente in tutte le cate- gorie con notevoli risultati a livello giovanile. In 15 anni lo Sci Club è sempre stato presente alle fi nali giovanili, vincendo alcuni titoli a livello nazionale. L’attuale direttore tecnico, Massimo Debernardi, è oggi affi ancato da 18 allenatori, quasi tutti ex atle- ti dello sci Club Claviere, che, come lui, riescono a trasmettere ai ragazzi lo stesso entusiasmo vissuto in prima persona. Entusiasmo condiviso anche in NEL 1966 CLAVIERE OSPITA LE occasione delle fi nali di Coppa Europa femminili UNIVERSIADI CHE LA RIPORTA A dello scorso anno, organizzate con grande succes- LIVELLO INTERNAZIONALE. so dallo Sci Club in collaborazione con il Comune Nel 1972 Don Bruno, con l’appoggio di alcuni di Claviere e la Sestrieres SpA. appassionati locali, deposita il nuovo Statuto Evento agonistico di grande risalto sulla scena in- dello Sci Club Claviere. Successivamente diventa ternazionale, ma anche di rilevante impatto am- presidente Silvano Sportelli affi ancato da Franco bientale, se consideriamo la limitata estensione Capra (l’attuale Sindaco) e lo Sci Club partecipa a territoriale di Claviere per gli ingenti lavori di pre- diverse fi nali nazionali, vincendo anche la Coppa parazione che portano quindi ad una riuscita otti- Piemonte nel 1972-73. Atleti di punta sono: Marco male della manifestazione. Proprio in considerazio- Sportelli, Giovanni Garizio, Fulvia Franco, Roberto ne dei lavori di ottimizzazione della pista Gialla, con Voyron, futuri allenatori e Alfredo Voyron, allena- il taglio di diverse piante, lo Sci Club ed il Comune tore e sponsor. Tutti e cinque ottengono impor- di Claviere hanno abbinato uno studio diretto a li- tanti risultati in ambito nazionale. E già al suo pri- mitare le emissioni di CO”2 ed hanno coinvolto gli mo anno di attività lo Sci Club Claviere si piazza 4° atleti nel progetto di rimboschimento. a livello nazionale giovanile. Tra gli atleti di punta di oggi dello Sci Club ricor- L’incontro internazionale con il Monginevro, di- diamo Adam Peraudo, oggi in Nazionale B, Valen- sputato il 31 dicembre di ogni anno, vede prota- tina Cillara Rossi, vincitrice assoluta dei Campio- gonista ancora una volta le atlete del Club, che, nati Italiani di Categoria dello scorso anno e prima capeggiate da Norma Brun, vincono per quattro in classifi ca nelle più importanti gare di categoria anni di seguito. a livello nazionale ed internazionale, Ross Perau- Alla fi ne degli anni settanta Enrico Peracino è il do ed Alberto Gatti, che si sono distinti nei Cam- nuovo presidente e Franco Capra viene affi ancato pionati Italiani Aspiranti. nella direzione tecnica da Ele Brun. Il livello resta Lo Sci Club Claviere, ricco di tradizioni, è oggi un molto alto ed i risultati non si fanno attendere, so- sodalizio ormai consolidato che svolge la sua at- prattutto nelle discipline veloci. Verso la fi ne degli tività agonistica con professionalità e si adopera anno ’70 e l’inizio degli anni ’80, lo Sci Club si met- anche per accogliere i suoi iscritti, valorizzando lo te in luce per merito di Lucia Pistarino e Barbara spirito di gruppo e di aggregazione di tutti i suoi Capra, entrambe in squadra nazionale. atleti, proiettati nel futuro grazie anche alla forza Negli anni ’80, però, a Claviere, uno dei comuni della propria storia e della sua tradizione. sci club - la storia 81 PIÙ DI SETTANT’ANNI, MA PORTATI DAVVERO BENISSIMO La SCUOLA DI SCI DI CLAVIERE è nata nell’ormai lontano 1932, quando la Federazione Italiana Sport Invernali ha indetto i primi esami per maestri. In questo lungo periodo di aff ascinanti avventure sulle montagne olimpiche, la “famiglia” si è ingrandita fi no a raggiungere un organico di 50 MAESTRI, dei quali 15 ALLENATORI NAZIONALI e 10 ABILITATI all’insegnamento dello snow board. Numeri di assoluto prestigio che testimoniano l’importanza del lavoro svolto con massima professionalità su 50 chilometri di piste dalle 8 di mattina fi no alle 17.

In corsa con i tempi moderni, la SCUOLA DI SCI DI CLAVIERE - che è dotata di una effi ciente struttura per il noleggio delle attrezzature - si è internazionalizzata in modo da far fronte alla massiccia presenza di ospiti stranieri in arrivo da tutta Europa. I maestri sono in grado di tenere lezioni in francese e in inglese, garantendo la migliore copertura possibile con corsi privati e collettivi che comprendono tutte le specialità delle nevi: sci, snow board, snow blade, freeride, carving, sci di fondo. Particolare attenzione è riservata ai bambini, aspiranti campioni che vengono “cresciuti”con grande passione.

I cinquanta maestri della In uno scenario bianco ancora incontaminato, con 80% di neve programmata, SCUOLA DI SCI DI CLAVIERE Claviere apre la stagione all’inizio di dicembre e la conclude a primavera. Cinque mesi a contatto diretto con la natura e per di più con condizioni particolarmente sono lieti di potervi accogliere vantaggiose per gli ospiti degli alberghi di Claviere. Ma non c’è solo l’attività su pista. e di farvi divertire! La Scuola di Sci di Claviere organizza infatti anche gite con le ciaspole, esperienze indimenticabili in neve fresca, tour della Vialattea, fi accolate, gare di sci.

SCUOLA ITALIANA SCI CLAVIERE St.da Valle Gimont, 4 - 10050 Claviere (TO) Tel/fax: 0122-878818 [email protected] www.scuolasciclaviere.it www.claviere.it

Direttore: Giuseppe Gatti Direttore Tecnico: Marco Stefanini UNO SCATTO DI MONTAGNA FOTO di CARLA SCORZA - TESTO di ALBERTO DOTTA

REGINA DELLE ALPI Specie: Eryngium alpinum L. Il nome del genere (“Eryngium”) fa probabilmente riferimento alla parola che ricorda il riccio : “erinaceus” (in particolare dal greco “erungion” = “eringio”); ma potrebbe anche derivare da “eruma” (= difesa), in riferimento alle foglie spinose delle piante di questo genere. Il colore dell’infiorescenza è verde brillante alla base e azzurro quasi cobalto nel- la parte alta. Diffusione: in Italia è considerata una pianta rara e comunque è presente solamente sulle

Alpi (occidentali e orientali, non centrali). scatto 83 3 secoli di... vicende Momenti di storia e di vita quotidiana tratti da "La Valsusa"

4 SETTEMBRE 1897 - CHAMPLAS DU COL UN CACCIATORE CHE UCCIDE UN SERPENTE MOSTRUOSO Il 22 scorso agosto certo Poncet Francesco di questo luo- go cacciando sul territorio di Pragelato, a circa mezz’ora dal colle del Sestrieres, s’abbattè in un serpente di enormi dimensioni, che si levo’ per assalirlo. Con tre fucilate ben dirette riusci’ a fare in pezzi il mostro, che misurava niente meno che 2 metri di lunghezza, e 45 centimetri di circon-

LE NOTIZIE GIUDIZIARIE, 1897 nell’apposita rubrica Tribunale di Susa - Udienza del 1 aprile 1897 L’evoluzione dello sci. Campioni d’antan: (da sinistra) Luigi Genta, G. Gally, Tomassone Giorgio di Michele, Traverso Natale di Lui- Luigi Faure, Renato Riva, Vincenzo Tini gi, Tommassone Angelo di Luigi e Tomassone Vincenzo di 20 gennaio 1923 CONDOVE Giorgio tutti di San Giorio, imputati del delitto di furto di MORTE IMPRESSIONANTE un gallo e di due galline in danno di Pognant Gros France- "Giovedì mattina 11 corrente mese, nel cimitero, mentre sco, furono il primo condannato alla pena della reclusione stava per essere calata nella fossa la salma delle vedova Gior- per giorni otto, danni e spese. Gli altri tre assolti per insuf- da (...) il campanaro e becchino Col Alessandro, di anni 62, fi cienza d’indizi. veniva colpito da improvviso malore e stramazzava al suolo proprio vicino alla fossa aperta. Immaginarsi l'impressione 16.4.1898 CRONACA DEL CIRCONDARIO dei presenti! (...) In quella mattinata freddissima, quantun- IL TERRIBILE INCENDIO DI que sofferente, offi ciava don G.B. Bruno. Impressionato ed Verso le ore 23 dell’11 corr. scoppiava per causa tuttora angosciato per la improvvisa fi ne del bravo credente e buon ignota in un punto ben precisato delle case di Peyron Clau- lavoratore (...), anche il sacerdote cadeva al suolo svenuto". dio, Peyron Luigi, Armand Elia, un incendio che in breve divampava spaventoso, estendendosi a ben undici case, che 10 novembre 1923 SAUZE D'OULX andarono completamente distrutte, malgrado l’accorrere di IMPORTANTE INIZIATIVA PER LA LUCE ELETTRICA 202 militari di truppa, 16 uffi ciali, comandati dal Colonnel- "Domenica 28 ottobre alle ore 14 nell'aula comunale ha lo Cercone, e di molti terrazzani, e l’opera attiva dei RR. avuto luogo un'assemblea, con l'intento di impiantare la for- Carabinieri e dei pompieri accorsi anche dai paesi vicini, za idraulica per la luce elettrica a Sauze d'Oulx. L'assemblea che manovravano 11 pompe. Alle 5 del mattino seguente, e riuscì numerosissima e tutti plaudirono all'ardita iniziativa cioè dopo circa 6 ore di continuo lavoro, l’incendio poteva che apporterà un maggiore sviluppo a questo caratteristico essere circoscritto.I danni si fanno ascendere a ben 60.000 e simpatico paesello che si è meritato il nome di Perla della lire, di cui quasi la metà assicurati. val di Susa (...)".

25.11.1899 CRONACA DEL CIRCONDARIO LA STRADA CESANA-SESTRIERES... 1925 Sant’Ambrogio di Torino. è una delizia: DIGESTIONE IN GATTABUIA è tutta ostruita a causa della neve; e gli operai hanno sciopera- Il 16 corren. certo P.E. pregiudicato, portatosi nel caffè to perché ... troppo pagati dall'impresa. Con L.8,80 al giorno esercìto da Beltrametti Eugenio, vi pranzò e giuocò allegra- non si mangia. Eppure essi non hanno eccessive pretese; non mente al bigliardo bevendo vino. Ma avendo fatto il conto... domandano che L. 10-12 al giorno, "Videant consules!" senza l’oste, questi giunse con una noticina di £ 5,70, di cui il bravo avventore non pagò che £ 2, protestando di non 20 ottobre 1934 Sauze d'Oulx - STAGIONE SCIISTICA possedere altro denaro. L’oste non tenne buona questa per "Sauze tutta sta preparandosi a ricevere la clientela inver- altro ottima ragione; per ciò l’uomo fu delicatamente con- nale, lo sciatore. Sauze d'Oulx non vuole essere seconda a dotto a digerire il pasto in Domo Petri. nessuno. Come le sue consorelle della Valle (forse più grandi ma non più belle) è in pieno fervore di abbellimenti e di modernità, "sciisticamente parlando". La grandiosa pista di discesa per sci, Monte Triplex-Sauze d'Oulx con più di mille metri di dislivello, una delle migliori d'Italia, è pronta". note e curiose 10 marzo 1934 Sant'Ambrogio - GARA DI SCI "La domenica 25 febbraio ha dato a S. Ambrogio una mani- festazione sportiva affatto nuova nel suo genere. Il percor- Illustrazione so misurava all'incirca 10 Km. e si svolgeva - con due giri d’epoca. - nel tracciato che partendo dalla frazione San Pietro sale Collezione Blanc. alla Croce Nera, segue per un tratto la cosidetta Strada dei Principi, per poi scendere attraverso una diffi cile e ripida di- scesa sui prati di S. Pietro. Circa quaranta concorrenti hanno partecipato alla gara".

21 dicembre 1935 Sestriere NASCE LA SCUOLA DI SCI Sabato 14 dicembre a Sestriere viene inaugurata la Scuo- la Schiatori: era stata fortemente voluta dall'avv. Edoardo Agnelli, scomparso nel mese di luglio. 8 febbraio 1941 Sestriere CAMPIONATI MONDIALI A CORTINA SESTRIERES DIVENTA SESTRIERE 1935 Nella formazione nazionale i dirigenti dello sport italiano Il 29 marzo la Camera approva la modifi ca alla denominazio- hanno voluto includere il biondo atleta Marcellin Alberto ne del comune che da Sestrières diventa Sestriere. ". di Sestriere. Tempra magnifi ca di discesista il nostro robusto valligiano, il più giovane, "il bocia degli azzurri", ha saputo dimostrare dinnanzi ai più forti atleti di 11 nazioni che an- che lui sa andare forte. Sfavorito in partenza, menomato nel suo rendimento da una forte infi ammazione alla gola e da un male agli occhi, tuttavia si lanciava sicuro e velocissimo giù per la pista delle Tofane. Il suo stile perfetto, la sua frenata magnifi ca presso le "porte" obbligate, gli hanno permesso di classifi carsi primo degli italiani e secondo nella classifi ca generale a soli 3'' dal tedesco Jenwenn.

4 febbraio 1956 Sauze d'Oulx MIKE BONGIORNO A SAUZE Chi non conosce Mike Bongiorno? Chi no ha mai assistito al programma televisivo Lascia o Raddoppia? Chi non ha ascoltato alla radio "Motivo con o senza maschera"? Ebbene il simpatico presentatore è di casa a Sauze. A Sauze Mike Sestriere a colori. Una delle prime cartoline a colori di Sestriere. Collezione Emmanuel Bouvier. veniva da studente epoca partigiana e dopo la parentesi della guerra, la prima cosa che ha fatto, sbarcato dall'America, è stata quella di venirci a trovare. Appena i suoi impegni lo 6 luglio 1935 Sauze d'Oulx permettono MIke corre a Sauze dove ha affi ttato una villa. UN VALSUSINO SUL MONTE BIANCO Ci diceva giorni fa: "Ho girato il mondo ma il bel sole e le Lo sciatore valsusino Duccio Eydallin con gli allievi della Scuola alpina di Aosta scala il Monte Bianco e, appena raggiunta la vetta, invia per radio un fonogramma alla sua famiglia annunciando 1° febbraio 1964 Claviere gioiosamente il fatto compiuto. CADE LA FRONTIERA AL CENTRO DEL PAESE L'accordo è raggiunto: il paese sarà fi nalmente riunito. Il NUOVE DENOMINAZIONI DI ALCUNI COMUNI confi ne verrà arretrato di circa 300 metri, in direzione di DELLA VALLE - 1937 Monginevro, per permettere a sedici caseggiati del nucleo "Un decreto pubblicato dalla 'Gazzetta Uffi ciale' dispone centrale di Claviere di ritornare all'Italia. che le denominazioni dei Comuni di: Chianoc, Chiavrie, Clavières, Exilles, Oulx, Salbertrand, Vayes e Venaus, sono 8 aprile 1967 - FORSE IN ALTA VALLE LE OLIMPIADI rispettivamente modifi cati in: Chianocco, Caprie, Claviere, INVERNALI '76 Esille, Ulzio, Salabertano, Vaie e Venalzio. E' possibile, per l'Ente Provinciale al Turismo, prevedere la La denominazione della frazione Sauze d'Oulx nel Comune candidatura delle Alte Valli di Susa e Chisone per le Olim- di Oulx è modifi cata in Salice d'Ulzio". piadi invernali '76, quando il piano comprensoriale che sarà stato creato, avrà consentito la realizzazione delle infrastrut- ture che ci permetteranno autorevolmente di competere con Chamonix e con Gstaad La fortuna di un comprensorio come la Vialattea, no per una società come la nostra, circa il 55% del è senz’altro quella di essere un domaine skiable fatturato. Ma mentre il primo lo si acquista a inizio naturale senza eguali, posto ad una manciata di stagione e quindi è per la società un biglietto “si- minuti da una città come Torino ed a un paio d’ore curo”, al contrario il giornaliero è essenzialmente da Milano e Genova. Questo ha fatto sì che negli come dicevamo, legato soprattutto alle condizio- anni 60/70 durante il boom economico, moltissi- ni climatiche e del manto nevoso, alla percorribi- me persone, abbiano investito qui i loro risparmi, lità delle strade ed altro ancora. Ad esempio, può acquistando case ed appartamenti. Le migliaia di sembrare un paradosso, ma un’importante partita abitazioni private che esistono sul territorio della di calcio in una delle città a noi vicine, fa sì che Vialattea, sono certamente una risorsa incredibi- una buona parte di tifosi scelga il match sportivo, le per il turismo di Valle. La Sestrieres SpA, vende rispetto la sciata in montagna, determinando a ogni anno più di settemila biglietti stagionali, che volte, una fl essione di incassi pari ad un 25-30%. nella stragrande maggioranza dei casi, vengono Tutto questo per evidenziare che per una società acquistati proprio dai possessori di seconda casa. privata che gestisce impianti di risalita, sono di vi- Si calcola che l’acquirente della tessera stagionale, tale importanza i biglietti giornalieri, quelli stagio- eff ettui in media 23/24 nali, ma senza dubbio giornate di sci durante il biglietto più ambito tutta la stagione. Que- e gratifi cante, è il bi- sto numero di giornate glietto settimanale. è riconducibile in buo- Questo poiché, è fi n na parte dalle vacanze banale riportarlo, chi nel periodo natalizio, è in vacanza, solita- da una settimana bian- mente in Hotel, ed ha ca quasi sempre in acquistato il biglietto febbraio a ridosso del che gli permette di carnevale, e da qualche sciare liberamente week and quando le per tutta la settimana, condizioni climatiche è un cliente “ormai in sono più favorevoli. Poi loco” acquisito, e se c’è chi, per i più svariati per sua sfortuna in- motivi, non acquista lo cappa in una settima- stagionale, ma di volta na di brutto tempo, in volta il biglietto gior- comunque ormai è in naliero o pluri-giornaliero. Questo fruitore, sem- vacanza e quindi scia in ogni caso. Basti pensare pre parlando in termini di media stagionale, utiliz- che a diff erenza nostra, alcune stazioni turistiche za la Vialattea dalle sette alle dieci volte. In questo del Trentino Alto Adige, producono il 95% del loro caso la gita in montagna è quasi sempre legata fatturato proprio col turista di settimana bianca. alle condizioni climatiche eccellenti e/o per ac- Queste considerazioni iniziali, sono il doveroso compagnare i fi gli nelle varie competizioni di fi ne preambolo per aff ermare che se si vuole avere la settimana che si svolgono nel nostro comprenso- certezza che il futuro della Vialattea e dell’indotto rio (mediamente in un inverno in Vialattea si som- ad essa legato, (quindi buona parte dell’Alta Valle mano 30/40.000 atleti che partecipano alle varie Susa) sia non dico in discesa, ma per lo meno in gare da noi organizzate). Queste due tipologie di piano, dovremo nei prossimi anni far salire per- scanner - l’azienda sciatori, lo stagionale ed il giornaliero, comporta- centualmente il prodotto settimanale, in quanto 86 maggiormente gratifi cante per impianti, alberghi, scuola sci, il noleggio di attrezzatura sportiva, la scuole di sci, negozi, bar, ristoranti. Partendo pro- prenotazione del taxi-bob, un’escursione in eliski, prio da quest’ultima considerazione, la Vialattea la ciaspolata nei boschi e quant’altro. Il portale cosciente del ruolo determinante di capofi la com- in questione, fa sì che ogni Albergatore che lo merciale dell’Alta Valle, ha promosso, in sinergia desideri, potrà “presentare” la propria struttura, con gli albergatori locali, una sorta di “fi liera turi- inserendo senza alcun onere, le camere che in stica” a disposizione di chiunque, per meglio porsi quel momento risulteranno ancora invendute alla nella vetrina nazionale ed internazionale del turi- tariff a che riterrà più opportuna. A quel punto la smo di montagna. Con la crisi mondiale in atto controparte, il Turista, sceglierà a seconda delle e con la concorrenza dei paesi emergenti, diven- proprie esigenze, l’Hotel o il Residence che più gli ta sempre più determinante sapersi proporre in aggrada, bloccando il periodo scelto, aggiungen- modo allettante, con un ventaglio di off erte il più do lo ski-pass e facoltativamente tutti o parte dei completo e qualifi cato possibile. Oggi, ci ripetono servizi che in quel momento il comprensorio sarà tutti i maggiori luminari del prodotto “vacanze”, il in grado di proporre. Aggiungerà le modalità di Turista sceglie la propria meta sempre più in modo pagamento prescelte e dopo aver inserito i dati immediato e cioè senza grandi tempi morti tra la personali, senza nemmeno una telefonata, ma decisione di andare in vacanza e la vacanza vera con un semplice “clik” sulla tastiera del computer, e propria. La stragrande maggioranza di noi, ini- in maniera diretta ed immediata, avrà acquistato zialmente naviga in Internet per recepire le prime la sua meritata vacanza. Questo senza preclude- informazioni sulla località preferita, contrappone re alcunché all’Albergatore, il quale nel preciso le varie opportunità, soppesa le off erte ed i ser- istante si trovasse nella condizione di vendere di- vizi, fa i doverosi calcoli con il proprio portafogli, rettamente una delle camere precedentemente ma poi, una volta presa la decisione, quello che proposte sul web, non dovrà fare altro che andare maggiormente auspica e desidera, il potenziale sul sito, inserire la propria password e dichiarare “vacanziere” è la possibilità, l’immediatezza, di occupata la camera in questione e da quell’istante comprare il “giocattolo”, confermando subito la la stessa non apparirà più prenotabile. Logicamen- propria scelta. Consapevole di questa esigenza, te il compito di Vialattea Incoming non si esaurisce la nuova proprietà della Sestrieres SpA ha cal- con la conduzione di detto portale, ma in stretta deggiato la nascita di “VIALATTEA INCOMING” che collaborazione con la Sestrieres SpA, di concerto altro non è che un’organizzazione che si mette a con gli operatori pubblici e privati, con i consorzi disposizione di chiunque scelga la nostra zona per alberghieri, con Turismo Torino & Provincia, prov- soggiornarvi. vede a veicolare materiale pubblicitario, partecipa Alessandro Perron Cabus a fi ere e saloni, produce fi lmati e gadget per pro- Amministratore Delegato Sestrieres SpA muovere l’intero territorio. Detto questo, siamo as- solutamente coscienti di non aver scoperto come si dice l’acqua calda, visto che portali simili sono ormai abbastanza comuni e nemmeno ci aspet- COS’È VIALATTEA INCOMING… tiamo che ci sia l’immediata rispondenza della to- Vialattea Incoming è stata creata con il preciso talità degli operatori di Valle, ma confi diamo che, compito di abbreviare la distanza, tra la richiesta essendo obiettivo comune favorire una spinta e l’off erta, cercando di favorire per quanto pos- propulsiva al turismo montano, questo progetto sibile, la vendita per più giorni, di un “pacchetto” ormai “concretizzato” sia un valore aggiunto di Val- vacanza, che preveda la possibilità per il consu- le a disposizione dei nostri potenziali fruitori. matore, di prenotare on-line oltre il soggiorno in Francesco Bogetti hotel, tutti i servizi ad esso correlati, come a titolo Responsabile vendite Vialattea Incoming

di esempio il biglietto degli impianti di risalita, la scanner - l'azienda 87 GRUPPOGRUPPO FONDIARIAFONDIARIA SSAIAI UNA STAGIONE IN TUTTA SICUREZZA

SALVATORE MAZZA, TITOLARE DELL’AGENZIA garanzie proporzionate agli specifi ci rischi di que- FONDIARIA-SAI TRAIANO DI TORINO, presenta sta attività. agli appassionati della montagna il profi lo sociale LE REGOLE DELLA BUONA ASSICURAZIONE. dell’assicurazione sciistica e i vantaggi della rinno- Un obiettivo diffi cile, ma non impossibile: a un esa- vata “Protezione Neve”, copertura che ha riunito in me attento, infatti, ci si può rendere conto di come un solo pacchetto tutte le competenze di Fondia- la polizza di assicurazione non sia poi quel “mostro” ria-Sai, Sestrieres, Pronto Assistance, Sistemi Sani- di clausole illeggibili. Un risultato, quest’ultimo, tari, centri medici e responsabili di soccorso. più facilmente raggiungibile con il supporto di un Non c’è dubbio che negli ultimi anni la predisposi- consulente che ci aiuta a renderla comprensibile e zione all’acquisto di prodotti assicurativi sia sensi- condivisa, con il vantaggio di tutte le parti in gioco. bilmente cresciuta tra gli italiani, sebbene la diff u- Pur rispettando gli aspetti giuridici che regolano i sione di una matura cultura assicurativa non abbia rapporti tra Assicurati e Assicuratore, infatti, questo ancora raggiunto i livelli di Paesi come Inghilterra aspetto del servizio può essere migliorato. In ogni e Germania. A questo riguardo, è interessante evi- caso, alcuni piccoli consigli possono aiutare il clien- denziare come siano mutate le abitudini all’acqui- te a “vivere” la stipula di una polizza assicurativa in sto delle polizze assicurative. modo sereno. Al momento della sottoscrizione, UN CLIENTE PIÙ MATURO. infatti, occorre essere chiari e concordi su alcuni Da un punto vista sociale, potremmo dire che il aspetti fondamentali, che potremmo defi nire le Cliente delle Compagnie di assicurazione è passato “regole” propedeutiche per un corretto rapporto da una fase di acquisto “inconscio”, o poco consa- tra le parti. La polizza, in primo luogo, deve esse- pevole, a un fase in cui si sente più protagonista e re proporzionata alla frequenza e alla potenzialità preparato, per cui investe il proprio denaro sapen- del danno; l’assicurazione, per il cliente, non deve do esattamente a quali bisogni deve rispondere la mai essere fi nalizzata a un’opportunità di guada- polizza acquistata. Questa rinnovata percezione gno, ma di un equo indennizzo in caso di sinistro; della polizza assicurativa nasce sia da un’accre- la polizza deve far fronte a bisogni nascenti e a sciuta domanda di sicurezza sociale (determinata rischi esterni e imprevedibili, non a rischi certi o dalla diff usa insicurezza personale e familiare), sia già accaduti; il contratto di assicurazione deve ri- da una più generale crescita culturale della citta- spettare tempi di fruibilità e di liquidazione che il dinanza, che hanno modifi cato la predisposizione sottoscrittore si attende; precondizione di qualsiasi all’acquisto delle coperture assicurative. contratto, infi ne, è un rapporto di fi ducia reciproca CLIENTI E AGENZIE ASSICURATIVE. tra Assicurato ed Assicuratore. Il contesto sociale in cui ci troviamo ha anche in- fl uenzato le dinamiche di accesso all’agenzia: oggi lo sportello assicurativo, in alcuni casi, si limita a es- sere un freddo telefono, la cui unica personalità è quella di una più o meno cortese signorina dall’al- tro capo del fi lo. Finché il modo di vivere l’agenzia assicurativa rimarrà questo, la competizione tra Compagnie si giocherà esclusivamente sul prezzo. Vale la pena aggiungere che una simile dinamica è possibile solo in contesti semplici e a scarso con- tenuto tecnico-professionale, ma non replicabile in comparti socio-economici evoluti o che si occu- pano della gestione di rischi complessi, come nel caso del settore assicurativo. Rischi complessi che caratterizzano anche il mondo dello sci, contesto in cui occorre dapprima eff ettuare un’attenta e com- plessiva analisi, per poi “costruire” un pacchetto di scanner - l'azienda 88 UUNANA SSTAGIONETAGIONE IINN TTUTTAUTTA SSICUREZZAICUREZZA

PROTEZIONE NEVE, zioni proposte. Guardando al recente passato, va UNA POLIZZA COMPLETA. sottolineato come negli ultimi tre anni siamo pas- Questa specie di codice deontologico dovrebbe sati da un clima in cui competenze e obiettivi non coinvolgere Compagnie di assicurazione, Inter- erano sempre ben defi niti a un contesto in cui ogni mediari e Assicurati in una relazione costruttiva, attore del sistema ha un ruolo preciso ed è disponi- rapporto che per me, per Fondiaria-Sai e per la bile a fare la propria parte. Gli sforzi fi n qui prodotti Sestrieres è stato subito istintivo. In particolare, è hanno sortito risultati tangibili: la società di gestio- stato chiaro fi n dall’inizio che la polizza a tutela de- ne ha ammodernato gli impianti impegnando ca- gli sciatori deve avere un impatto socio-culturale pitali e ristrutturando l’azienda; la direzione tecnica nuovo: la missione dell’assicuratore è far conoscere e il suo staff hanno migliorato la sicurezza e la frui- a tutti i rischi potenziali connessi all’attività sciistica bilità delle piste; i soccorsi (dove chiamati in causa) e alla gestione de- hanno operato con tempestività. Fondiaria-Sai ha gli impianti, valutandoli rispettato il proprio ruolo di assicuratore liquidan- nella loro reale portata. do in tempi certi, un’effi cienza gratifi cata dalla sod- Un obiettivo raggiunto disfazione degli assicurati. Questo è per noi motivo grazie a uno spirito di squa- di orgoglio, una soddisfazione condivisa con l’im- dra davvero straordinario. La presa Sestrieres, che ci supporta costantemente società Sestrieres voleva un negli indispensabili adempimenti burocratici. cambio di mentalità nella gestio- SICUREZZA, L’IMPERATIVO DELLO SCIATORE ne dei danni e degli infortuni che RESPONSABILE. si verifi cano nel Comprensorio, ed Tutto questo, non dobbiamo dimenticarlo, è stato è stato stimolante, oltre che gratifi - possibile grazie alla collaborazione del principale cante, creare un pacchetto di garanzie protagonista di questo sistema, lo sciatore. Penso così articolato e innovativo. Probabil- allo sciatore “maturo”, attento alla natura, al rispet- mente, infatti, la polizza Protezione Neve to di se stesso e quindi anche degli altri. Mi riferisco, è il primo caso di polizza “contenitore” che in sintesi, allo sciatore responsabile, che molto può mette insieme tutte (ma proprio tutte) le ancora fare per migliorare la sicurezza di chi scia. In professionalità e competenze di Sestrieres, un recente seminario tenutosi alla Facoltà di Eco- Fondiaria-Sai, Pronto Assistance, Sistemi Sani- nomia di Torino ho espresso ai maestri di sci pre- tari, centri medici e responsabili di soccorso. senti quanto un approccio “pedagogico”, già dalle I VANTAGGI DI UNA SINERGIA VIRTUOSA. prime lezioni, può contribuire alla formazione di Al terzo anno di gestione abbiamo ampliato le ga- uno sciatore consapevole, cioè di un vero sportivo, ranzie, nel rispetto del mandato ricevuto dal Presi- rispettoso delle persone che intendono divertirsi e dente della Sestrieres, che continua a credere nella delle regole di buona condotta stabilite per legge. copertura assicurativa come garanzia sociale, volta Tra le altre, mi preme ricordare la norma in base alla a ridurre ulteriormente i rischi degli sciatori della quale il gestore degli impianti può considerarsi ter- “VIALATTEA”. Il nostro impegno, fi n dal primo mo- zo e quindi chiedere eventuali danni allo sciatore mento, è stato quello di continuare a migliorarci che non rispetta il regolamento. Una rifl essione, nel rispetto dei ruoli, in un clima di sinergia e di quest’ultima, che non vuole e non deve pregiu- partnership che ormai ci vede presenti non solo dicare il clima di festa e serenità che la montagna come assicuratori del Comprensorio, ma come innevata saprà regalarci anche quest’anno. Lo staff protagonisti di un importante programma di co- d’agenzia e io stesso in prima persona auguriamo a municazione e sponsorizzazione sul territorio, tutti gli sciatori una splendida stagione 2009-2010, nella stagione invernale come in quella estiva. Nel ricordando ai nostri Clienti che l’agenzia Traiano è rispondere alla domanda di sicurezza dei nostri sempre a vostra disposizione per qualsiasi esigen- clienti contiamo molto sul dialogo con gli sciatori, za e richiesta di chiarimento in merito alle copertu- un confronto che pone le basi del miglioramento re assicurative pensate per gli amanti della neve. costante del nostro livello di servizio e delle solu- Salvatore Mazza scanner - l'azienda 89 SPORT È VITA. MARCO CONFORTOLA ALPINISTA ESTREMO, EXPLORER ...

di RITA QUARTA UOMO! ambiente 90 L'INTERVISTA

Ho parlato con Marco Confortola mentre era di servizio alla base di Soccorso Alpino e Speleo- logico di S. Caterina Valfurva. Il giorno prima mi dice: “se trovi il telefono occupato ritenta, forse sarò in elicottero a prestare soccorso…”. Comincia così la conoscenza di Marco, l’alpinista che tutto il mondo ha conosciuto, superstite a quel grave incidente sul K2. Un uomo che grazie alla sua forza mentale e fi sica ci può raccontare ora stralci del suo pensiero. Per fare memoria, an- che in questo caso e lui così giovane.

Com’è cambiata la tua vita da quella salita sul K2? Era il primo agosto del 2008 e stavo per coronare il sogno della mia vita: salire la vetta del K2. Sono bastati pochi istanti ed il K2 mi ha tolto 11 amici e colleghi di spedizione e come ben tutti sanno ho subito la semiamputazione di tutte le dita dei piedi. Ma ho riscoperto la vita. Come vivi ora? In modo diverso, conservo nel cuore quelle imma- gini e quei gesti che prima erano quasi scontati, come la pacca sulla spalla del nonnino, il sorriso di una bella donna, il gioco di un bambino. Ogni mattina, appena apro gli occhi e prima ancora di vedere fuori che tempo faccia mi ripeto “buon giorno”. Godo molto di più ogni minima sfaccet- tatura della vita, faccio molta più attenzione, non voglio perdere neanche un istante delle giornate che trascorro. Di montagne ce n’è una sola o esistono più mon- tagne? Le montagne? Sono tantissime, nessuna è uguale all’altra, nessuna può essere paragonata ad un’al- tra. Tutte diverse seppure nelle loro similitudini. La solitudine di una vetta o una mattinata a Radio Dj, che rapporto hai con la popolarità? Mi va bene essere popolare ma fi no ad un certo "MI SONO SPOSTATO VERSO SINISTRA, DOVE IL PENDIO ERA UN PO' PIÙ RIPIDO, punto. Devo sempre tornare nella mia Valfurva, HO GUARDATO GIÙ E HO VISTO CHE LE CORDE alla mia vita normale, sulle mie montagne. Va FISSE SPARIVANO NEL SERACCO. HO VISTO bene parlare a tanta gente, la popolarità te ne CHE C'ERANO TRE PERSONE APPESE. dà occasione, va benissimo andare in televisione, ERANO I TRE CHE ERANO PARTITI POCO scrivere un libro sulla mia avventura, andare in ra- PRIMA". dio, va bene tutto. Ma poi per sentirmi veramente LE PAROLE DI MARCO CONFORTOLA ALCUNI GIORNI DOPO, io, devo tornare alle origini, nei miei boschi. RIEVOCANDO LA TRAGEDIA TRA L'1 E IL 2 AGOSTO 2008. alpinismo 91 "INVECE HANNO MESSO Da dove nasce la passione per la dalla ruspa alle moto con cui mi piace LA CORDA DEI PAKISTANI. montagna? girare sulle strade delle mie monta- ERANO 100 METRI DI UNA E' stato papà Alfonso a trasmetterme- gne: anche questa la ragione per cui ROBA DI PLASTICA CHE la. Mi sono trovato addosso questa ho studiato da perito meccanico. NON SERVE NEMMENO passione in modo quasi inconsapevo- Vuoi trasmettere un messaggio ai A LEGARE FIENO. C’ERA MISTO UN PO’ DELICATO, le, come quando scopri di colpo che giovani? ROCCIA E GHIACCIO, ami una persona, e che non puoi più Lo sport è vita. Solo questa frase, NON HANNO CALCOLATO vivere senza di lei. In prima elementa- solo due parole: sport e vita. Lo sport BENE PESI E CARICHI ED re mi hanno mandato a fare il pastore ti insegna a vincere, ti insegna anche È VOLATO VIA TUTTO." d'estate e ricordo che guardavo con a perdere, ti insegna a lottare, gioire, meraviglia le grandi montagne che soff rire. Lo sport ti insegna a stare in incombevano su di me: e la curiosità mezzo alla gente. Ti insegna a vive- mi spingeva ad andare in alto, sem- re… Avendo avuto la fortuna di esse- pre più in alto. re diventato un alpinista conosciuto, Qualche step della tua vita? voglio poter trasmettere ai ragazzi A 19 anni ho deciso che avrei vissu- quella stessa disponibilità e passione to di montagna e ho iniziato a fare i che ho ricevuto dagli altri. Questa la corsi di guida e di maestro di sci. La ragione per cui nel 2005 ho fondato mia famiglia ha appoggiato questa l'Associazione "Sport è vita". L'Associa- scelta e la gente del CAI Valfurva mi zione ha sostanzialmente due scopi: ha sempre aiutato, come non ricor- permettere ai ragazzi di scoprire tutti dare il Presidente Luciano Bertolina, i valori positivi che derivano dal fare che come me ha sempre aiutato tut- attività sportiva attraverso la diff u- ti i giovani che volevano avvicinarsi sione della cultura e della pratica ALCUNE MONTAGNE all'alpinismo. Il 17 settembre 1990 di- dello sport; aiutare economicamente 2001 discesa estrema parete nord vento Aspirante Guida Alpina, la più giovani atleti con grande talento a Pizzo Tresero. 2002 concatenamento 5 pareti giovane d'Italia per 5 anni. Ricordo partecipare ad attività che permetta- nord: Tresero, Pedranzini, Dosegu, ancora oggi con emozione il mio pri- no loro di fare esperienze altrimenti San Matteo, Cadini. mo cliente: tal Giovanni Scandolara, impraticabili come ad per esempio, (8 ore e 40 minuti salita e discesa) bresciano, che accompagnai in cima fi nanziando la partecipazione a spe- 2003 discesa estrema parete nord San Matteo. al San Matteo il giorno di Pasqua di dizioni extraeuropee. 2003 prima discesa italiana e quell’anno: come se fosse accadu- Progetti? seconda mondiale parete nord to ieri. In quegli anni le Guide della Se trovo ancora un po’ di soldini e Ortler. 2004 prima salita valtellinese Valfurva mi hanno aiutato tanto. Da qualcuno che ancora crede in me vo- m.Everest 8848 mt. versante nord. allora la mia vita è stata indissolubil- glio sicuramente ripartire e ritornare 2005 concatenamento 4 mente legata alla montagna. sugli 8000. Solo lì sto bene. pareti nord: Ortler, G. Zebr, Piccolo Zebrù, Tresero - dedicato a tutte le Il 28 giugno 1993 divento Guida Al- Cosa conosci delle nostre montagne mamme del mondo. pina Internazionale, la più giovane più dolci? Abbiamo tra l'altro un com- (7 ore e 45 minuti salita) d'Europa per 4 anni. Dal 14 settembre prensorio sciistico di oltre 400 km. 2005 Shishsa Panama. 1995 sono Maestro di sci, disciplina Ti vedremo per qualche occasione? (cima centrale 8017 mt.) 2006 Shsisha Panama. Alpina e tutt’ora faccio parte del Cor- Conosco qualcosa, non tanto. Mi ve- (cima principale 8027 mt.) po Nazionale di Soccorso Alpino. drete? Non so, vedremo … vero Rita? 2006 Annapurna 8091 mt. Nutri altre passioni? versante nord. 2007 Cho Oyu 8200 mt. In realtà di passioni ne ho un sacco: "L’UNICO PROBLEMA È CHE (salita veloce campo base da sempre sono attratto dai motori e ADESSO MI FANNO MALE I PIEDI. SONO STATO SETTE GIORNI SU cima-campo base 26 ore) dalla velocità. Qualsiasi cosa che ab- 2007 Broad Peak mt. 8047. QUELLA MONTAGNA. 2008 K2 bia "attaccato" un motore mi aff ascina, E’ DURA. E’ STATO TREMENDO". alpinismo 92 "SONO SCESO ANCORA UN PEZZETTINO E MI SONO ADDORMENTATO, CROLLATO. NEL FRATTEMPO È ARRIVATO PEMBA E MI HA SVEGLIATO. MI HA DATO L’OSSIGENO, E MI HA PORTATO VERSO CAMPO 4. SE NON ERA PER LUI STAVO PER MORIRE."

"QUANDO STAVAMO RAGGIUNGENDO C4, HO SENTITO UN’ALTRA GRANDE BOTTA, SI ERA STACCATA UN’ALTRA FETTA DI SERACCO. CE N’ERANO OTTO SU. CI HANNO SUPERATI DUE SHERPA E HA PRESO UNA BOMBOLA D’OSSIGENO IN TESTA E UN PEZZO DI GHIACCIO. E LÌ LO SHERPA MI HA COPERTO COME UNA LEONESSA CHE PROTEGGE UN SUO LEONCINO. MI HA PROTETTO FINO IN TENDA E POI È ANDATO ANCORA FUORI A CERCARE GLI ALTRI, A CERCARE WILCO".

"LA DISCESA È STATA DEVASTANTE. IL MOMENTO PEGGIORE È STATO QUANDO HO VISTO SALTAR FUORI DAL SERACCO GLI SCARPONI DI JESUS, DEL MIO AMICO. E POI LASSÙ QUANDO SONO ARRIVATI GLI SHERPA E IO PROVAVO IL SOCCORSO. HO FATTO DI TUTTO MA NON RIUSCIVO A RADDRIZZARLI E PORTARLI A CASA. IN VESTE DI SOCCORRITORE MI SONO SENTITO UNA NULLITÀ, INUTILE." alpinismo 93 CCCMCM il modo più semplice per... LA CCM HA COLLABORATO NEL CORSO DEL 2009 CON LA VIALATTEA PER UNA SERIE DI INTERVENTI ATTI ALLA RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA VALLONE RIO NERO”CHE COMPRENDE LA CIMA FRAITEVE, FULCRO DELLE AREE SCIISTICHE DI SESTRIERE, SAUZE D’OULX E SANSICARIO. IL “VALLONE DEL RIO NERO” SI TROVA SUL VERSANTE NORD-OVEST DEL MONTE FRAITEVE, IL QUALE SVOLGE LA FUNZIONE DI PUNTO DI COLLEGAMENTO TRA I COMUNI DI SESTRIERE, CE- SANA TORINESE E SAUZE D’OULX NEL CONTESTO DEL COMPRENSORIO SCIISTI- CO DELLA VIALATTEA. L'obiettivo prioritario di questo progetto è stato da parte della Via Lattea quello di realizzare un collegamento rapido e diretto tra Sauze d’Oulx, Sestriere e Sansi- cario; consentendo inoltre l’ottimizzazione della fruibilità delle piste esistenti, l’au- mento dell’attuale portata oraria, il miglioramento del comfort di trasporto per gli utenti, il miglioramento della rapidità e della qualità dei collegamenti all’interno del Comprensorio e la diminuzione dei costi di gestione. L’intervento della CCM si è concretizzato con la costruzione della nuova seggiovia biposto “Colò” e dalla nuova sciovia ad angolo “Rio Nero – Fraiteve”. SEGGIOVIA BIPOSTO COLO’ La seggiovia biposto “COLO’ “ è un impianto monofune con movimento unidire- zionale e seggiole biposto con collegamento permanente dei veicoli. La stazione di partenza dell’impianto, del tipo rinvio e tensione con tensionamento idraulico, è prevista in prossimità della stazione di valle della seggiovia quadriposto “Rio Nero – Basset” (in fase di riposizionamento), mentre la stazione di monte, del tipo motrice fi ssa, è situata sul Monte Fraiteve, adiacente alla stazione di monte della telecabina “Sestriere – Fraiteve”. La seggiovia in progetto, di lunghezza sviluppata di circa 1723,78 m e dislivello a quota fune 521,05 m, è adibita al trasporto sia di sciatori sia di pedoni. La portata massima è di 1200 sciatori/h e 857 pedoni/h, rispettivamente alla velocità massima di 2,80 m/s e 2 m/s. Nel rispetto della normativa vigente la velocità dell’impianto pari a 2,8 m/sec è consentita, vista la presenza nella stazione di valle di un tappeto mobile per l’imbarco agevolato. L'impianto comprende una stazione di rinvio e tensione a valle, ubicata a quota 2169.40 m s.l.m.; ed una stazione motrice fi ssa a monte, ubicata a quota 2690.30 m s.l.m. La struttura portante delle stazione di monte è costituita da un portale metallico portante il telaio che costituisce il supporto per i dispositivi di stazione. La sua copertura è stata concepita contemperando criteri di minimo impatto ambientale con soluzioni che garantiscano funzionalità ed effi cace protezione di tutti quegli organi meccanici coinvolti nella sicurezza e nella funzionalità dell'impianto. La stazione di valle è invece priva di copertura ed è anch’essa costruita interamente in carpenteria metallica. Le cabine di controllo di valle e di monte sono collocate in posizione tale da consentire un facile controllo del movimento degli stessi nelle fasi di imbarco e di sbarco. L’imbarco avviene in asse impianto in corrispondenza di appositi cancelletti cadenzatori opportunamente sincronizzati con il passaggio delle seggiole. In caso di interru- zione della fornitura elettrica e/o di guasto al riduttore principale, lo sbarco dei viaggiatori in linea è consentito dall’azionamento di recupero: si tratta di un motore termico a ciclo diesel che permette l’esercizio dell’impianto ad una velocità ridotta e pari a circa 0,80 m/s con il quale potrà essere agevolmente scaricata la linea (si ricorda che con l’azionamento di recupero non si può fare esercizio). SCIOVIA AD ANGOLO RIO NERO – FRAITEVE La nuova sciovia denominata “RIO NERO – FRAITEVE” nei Comuni di Sestriere, Oulx, Cesana Torinese, è stata realiz- zata in sostituzione delle omonima sciovia che viene sottoposta a scadenza di vita tecnica anticipata ed allo sposta- mento verso valle della stazione di partenza. Infatti nel progetto di riqualifi cazione del Vallone di Rio Nero, è stata intenzione della società esercente di eff ettuare un intervento di scadenza di vita tecnica con leggera traslazione di parte del tracciato e prolungamento dell’impianto verso valle. Il nuovo impianto “Rio nero - Fraiteve”, anch’esso del tipo ad angolo come l’attuale, avrà in comune al precedente l’ubicazione della stazione motrice a monte e tutta la scanner - l'azienda CARATTERISTICHE TECNICHE RIO NERO *Lunghezza orizzontale della linea ramo salita - m 1263.95 *Lunghezza orizzontale della linea ramo discesa - m 1083.21 *Dislivello della linea - m 393.94 *Pendenza media della linea (salita) - % 31.17 *Lunghezza sviluppata della linea ramo salita - m 1337.9 *Lunghezza sviluppata della linea ramo discesa - m 1175.27 arrivare in cima!!! *Lunghezza orizzontale pista sciatori - m 1210 *Dislivello tra le pedane - m 396.8 *Pendenza media della pista - % 32.79 linea a partire dall’at- *Pendenza massima della pista - % 57.68 tuale seconda devia- * Lunghezza sviluppata pista sciatori - m 1284 *Velocità max di esercizio (variabile) - m/sec 3.3 zione, fi no a monte. *Intervallo tra gli apparecchi di traino (i) - m 16.5 Arretrando la stazio- *Potenzialità di traino, sciatori/ora - n° 720 ne di rinvio e tensio- *Numero massimo sciatori in salita - n° 78 *Peso di un traino completo di morsetto (G) - Kg 21.50 ne più a valle, parte *Apparecchi di traino in linea - n° 152 del tracciato del *Apparecchi di traino di scorta - n° 8 ramo salita e tutto *Apparecchi di traino in totale - n° 160 *Lunghezza sviluppata traini (Cmax) - m 9.99 il ramo discesa insi- *Sostegni di linea ramo salita (n°19 + n°2 dev.) - n° 21 steranno su tracciati *Sostegni di linea ramo discesa - n° 6 *Sostegni di linea totali - n° 27 che poco si disco- *Rulli di linea e di stazione Ø 280 mm (salita) - n° 122 + 1 stano dall’attuale. Il *Rulli di linea e di stazione Ø 280 mm (discesa) - n° 48 + 1 nuovo impianto che *Rulli di linea e di stazione Ø 280 mm - Totale n° 170 + 2 = 172 *Potenza motrice occorrente a regime - Kw 104 prevede due stazio- *Potenza del motore elettrico in c.a. a 1500 g/m' - Kw 130 ni di deviazione sul *Fune traente Ø mm 22 ramo salita (anzichè *Fune tenditrice (2 rami) Ø mm 14 * Pulegge delle stazioni Ø mm 2500 tre) nell’ottica del- * Pulegge di deviazione Ø mm 2200 le scadenze di vita * Stazione motrice a MONTE *Stazione di rinvio e tenditrice a VALLE tecnica prevede il *Contrappeso a valle in tiro diretto (su due rami) - Kg 5868 (5756,5daN) riutilizzo delle infrastrutture con l’integrazione di *Eff etto del contrappeso sul tiro fune - Kg 6014 (5900 daN) nuove strutture resesi necessarie in funzione del *Quota s.l.m. della stazione a valle - m 2222,70 *Quota s.l.m. della stazione a monte - m 2615,4 prolungamento verso valle, e dell’installazione a *Senso di marcia dell'impianto, salita a SX nuovo di tutti gli organi mobili ed in particolare dei componenti di sicurezza in applicazione della CARATTERISTICHE TECNICHE COLO’ direttiva 2000/9/CE. Il nuovo impianto ha una por- Le caratteristiche principali dell’impianto sono le seguenti: -stazione a valle (quota fune 2172.75 m s.l.m.) rinvio e tensione tata oraria di 720 sc/h ed è azionato da un motore -stazione a monte (quota fune 2693.80 m s.l.m.) motrice a corrente alternata con azionamento ad inverter -lunghezza orizzontale tra assi ruote terminali - m 1624 che consente di raggiungere la velocità massima -dislivello tra gli ingressi in stazione (quota fune) - m 521.05 -lunghezza sviluppata tra assi ruote - m 1723.78 di 3,30 m/sec. Come l’attuale impianto, la stazione -pendenza media della linea - % 32.08 di valle è del tipo rinvio e tensione mentre la sta- -pendenza massima della linea - % 84.54 zione di monte è del tipo motrice fi ssa. Lo sgancio -senso di marcia dell’impianto antiorario -velocità di esercizio sciatori - m/s 2.80 sciatori avverrà come l’attuale ad una quota di circa -velocità di esercizio pedoni - m/s 2.00 1619,5 m s.l.m. ed ad una opportuna progressiva, -posti per veicolo n° 2 -equidistanza tra i veicoli - m 16.80 nel rispetto delle distanze regolamentari dalla sta- -portata massima sciatori - sc/h 1200 zione motrice di monte. La realizzazione di questi -portata massima pedoni - p/h 857 due importanti impianti consolida la collaborazio- -intervallo nelle partenze sciatori - s 6 -tempo di percorrenza minimo sciatori -10’15’’ ne della CCM con la Via Lattea, collaborazione che -tempo di percorrenza massimo pedoni - 14’21’’ si concretizza oltre che con la realizzazione di im- -numero totale veicoli n° 206 pianti anche attraverso la partecipazione ad eventi -azione del tenditore da N 17000 -velocità massima con argano di recupero - m/s 0.80 generali di promozione del comprensorio sciistico -diametro fune portante - traente mm 36 come le due edizioni di Piemonte Mondiale del -intervia in linea - m 4.0 -diametro nominale puleggia motrice - mm 4000 2008 e 2009. -diametro nominale puleggia rinvio - mm 4000 Inoltre la CCM sta realizzando per la stagione -tipo di motore corrente alternata 2009-2010 una seggiovia quadriposto a Maniva in -potenza motrice occorrente a regime (a ~ 1707 g/m’) - kW 249 -potenza motrice occorrente all’avviamento - kW 309 provincia di Brescia, una seggiovia biposto a San -potenza motore in c.a. installato a 1800 g/m’ - kW 298 Giacomo di Roburent in provincia di Cuneo ed una -riduttore di velocità, Kissling, tipo GKU2 - kN.m 170 cabinovia biposto presso il comprensorio di Lurisia -potenza occorrente a regime per recupero - kW 95 -potenza occorrente in avviamento per recupero - kW 117 sempre in provincia di Cuneo. -potenza motore termico installato a 2300 g/m’ - kW 169 -linea si segnalazione interrata tradizioni e cultura -sostegni di linea - n° 20 -sostegni di linea in appoggio - n°15 -sostegni di linea in ritenuta - n° 5 -diametro rulli - mm 360 -rulli di linea e di stazione Ø360 mm (salita) n° 183 -rulli di linea e di stazione Ø360 mm (discesa) n° 183 -rulli di linea e di stazione Ø360 mm in totale n° 366 -quota s.l.m. della stazione di valle - m 2169.40 107 -quota s.l.m. della stazione di monte - m 2690.30 LA PIÙ DURA IN EUROPA

a cura della Redazione

su otto giorni nei quali si svolgono otto tappe di INTERVISTA AL PATRON cui la prima, di solito in un centro cittadino, funge da prologo, con trasferimenti a tempo imposto e CESARE GIRAUDO prove speciali di classifi ca. È, a detta di tutti, la più dura prova concepita fi no- ra in questo settore, l’unica in Europa, ed ha come concorrenti il Crocodile Trophy in Australia, il Cape ron Bike. Quando è nata la vostra manifesta- Epic in Sudafrica, la TransRockies in Canada, con I le quali è da anni attivo lo scambio di concorrenti zione e di cosa si tratta nello specifi co? L’Iron Bike è una manifestazione di mountain bike vincitori. a carattere internazionale cui hanno partecipato Chi partecipa alla vostra gara? Vi sono anche pro- oltre venti nazioni dei cinque continenti: Italia, fessionisti di fama internazionale? Francia, Brasile, Croazia, Federazione Russa, Spa- Si tratta spesso di campioni o di ex professionisti, gna e Canarie, Olanda, Belgio, Germania, Austria, soprattutto nel caso degli stranieri, il brasiliano, Repubblica Ceca, Svizzera, Portogallo, Finlandia, l’americana che è professionista, i cechi che sono Gran Bretagna, Stati Uniti, Nepal, Slovacchia, Da- una squadra di professionisti, lo spagnolo, anche nimarca, Polonia, Argentina, Costarica, Australia, lui professionista, che ha una sua rubrica su una Slovenia, Canada, Andorra, Ungheria, Sud Africa, rivista specializzata – oltre che su Internet – e che Nuova Zelanda, Estonia, Romania ... allena gruppi di bikers. L’Iron Bike è un RALLY DI MOUNTAIN Su cosa si basa la scelta dei percorsi? BIKE CHE TRAE ISPIRAZIONE Sul fatto di dover congiungere due località sedi di DALLA PARIGI-DAKAR, e dunque strut- tappa su percorsi con caratteristiche particolari di turato come i grandi rally-raid africani, articolato spettacolarità paesaggistica e quindi possibilità

sport - mtb di far conoscere luoghi particolari, per esempio 96 lo Chaberton, Fenestrelle e le aree sulle quali si televisivo. sono svolte le Olimpiadi, e soprattutto massicci Il Comprensorio della Vialattea come viene giudi- montagnosi impressionanti; fondamentale anche cato dai bikers? l’argomento “ospitalità”. Da un punto di vista” invernale” è molto cono- Sestriere e Sauze d’Oulx sono a pieno titolo nei sciuto. Da un punto di vista estivo, i bikers della vostri percorsi. Quale il motivo? zona lo conoscono molto bene, non fosse altro Perché anni or sono, quando per la prima volta che per la VARIETÀ DEI PERCORSI, venni in Valle, ebbi subito un buon rapporto con SUPPORTATI DAGLI IMPIANTI DI Marin a Pragelato, trovandovi entusiasmo e molta RISALITA A DISPOSIZIONE; gli altri disponibilità ad accogliere la nostra manifestazio- non sanno neanche cosa sia. Noi cerchiamo, con ne; per cui siamo sollecitati a mettere in risalto le l’utilizzo delle seggiovie (Trebials, Fraiteve e – spe- particolarità delle due località. In alcuni casi però, riamo – Pariol, che fanno risparmiare quota in una come per la pista da Bob di Cesana, che avevamo tappa, la penultima, che potrebbe essere defi nita intenzione di inserire nel percorso 2009 – non cer- “Vialattea” poiché fa Pragelato-Sestriere, diffi cilis- to per nostra convenienza, ma per tenere desto sima e sconvolgente ai fi ni della classifi ca) di far l’interesso su una struttura che, terminate le Olim- entrare il concetto di VIALATTEA COME piadi, è diffi cile proporre alla considerazione della RESORT DI MOUNTAIN BIKE DI gente – siamo stati frustrati nelle nostre intenzio- LARGO RESPIRO. ni ed abbiamo perso un sacco di tempo, e questo Ci anticipa qualche novità per l’edizione 2010? negli ultimissimi giorni, quando eravamo già in Come già detto, cercheremo di ottenere l’utilizzo dirittura d’arrivo. Per fortuna ci siamo rifatti con i degli impianti di risalita Trebials, Fraiteve e Pariol trampolini di Pragelato, che sono stati apprezza- e, nell’area tra Cesana e Claviere, della teleferica

tissimi sia dai concorrenti che dal punto di vista tirolese e del Ponte Tibetano. sport - mtb 97 di RENATO SIBILLE

Le Ramats di Chiomonte Chiomo sono notoriamenteoriamente terre did vi- gneti dovee si produceproduce ottimo vino. Qui, fi no a non molti anni or sono secondo ill racconto ddegliegli aabitanti,bitanti, approssimandosimandosi all’ultimo fi lare da vendemmiareiare o allealle ultimeultime spighespighee didi grano da tagliare,tagliare, i contadini eraeranono soliti gridareare ai compagni: CiapàCiapà la lhaouroo! o TrapàTrapà la lhaouroro! (Prendete la lepre!), e avvertiva-avvertivva- no i vendemmiatoriemmiatori e i mietitomietitoritori con frasi ddelel titipopo Tansioun qu’laa lhaouro laa scappo (Attenzione che la leprere scappa). Quellelle dei contadini delle Ramats ppaionoaioiono essere frasisi del tuttoo approappropria-a- te a celebrarerare i riti del grano (e tradizioni e cultura 98 acchiappareacchiappare l’animale l’a trailgrano ancora dafal- leprelepre Un po’Un po’ ovunqu ovunque inPiemonte ilrito di della storiadella storia dell’agricoltura dell stessa. tale.tale. agrest agresti Riti Riti cheaff alle grandigranalle grandi pianure pia dell’Europa Centrale eOrien- vasta areavasta area che chevadallespondedelMediterraneo per estensionep iritidelraccolto) attestati inuna n po’ ovunqu de dello sbarramento diSerre la Voute, chesepara e. a Riti lla storia de il territorio di Exilles da quello di Salbertrand, il territorioil territorio diExillesdaquelloSalbertrand, d era la era laquagliaadabitare icampidicereali. Qui e il mietitoreil mietitore gridava ddi di campoincuirimanevanoleultimespighe scappa l scappa laquaglia)approssimandosi allaparte scs scappë lacalhë dda reciderda recidere. Bambinieragazzicorrevano an- consiste n consiste nelgridare aibambinidicorrere ad llo sbarram cappa laq adesso sc adesso scappalaquaglia).ASauze d’Oulx siosi siosi diprendere l’animale, come siricorda a lo sbarram quë ieuir quë ieuirlascap lacalhë del camp del campo)con frasideltipo: per Oulx, perOulx Oulx, perrimanere poidelusidalmancato m a m a meisounâlafi tisserotissero distare all’erta quandosigiungeva n na Torinese, siracconta come inonniavver- avvistam avvistamento. ABousson,frazionediCesa- ciareciare epr epresenta molte similitudinicon ilrito campoi a rritorio d si pensa no nasc si pensava chelequaglie, uccelli chefre- no nascondevano unalepre, maaldisopra Collezione Emmanuel Bouvier. antica: ilpascolo". Collezione antica: i a Torin pp Cartolina d'epocaCartolina Ca "Volti fi eridiunaterra a quag meisou quente quentemente nidifi rec ea c ie ntica ero di uente d della caccia alcapro testimoniato inLu- ti gr ë la ez d e ens id C Chiomonte oadExilles, lavite eilgra- to InI a c In alta In Valle come a Susa,alleRamats Stiglianone" cania daGaetano i p ll io M z Milano, IlSaggiatore, 1962:149-150 za dellafalce hi

a de T del dolore Tradizioni popolari.Tipologia evalore er da 19 vi de da Ernesto De Martino ne" da Ernesto DeMartino 1988: 409-413 viello, Manduria-Bari-Roma,Lacaita, delle culture regionali, acura diF. No- a re in ca in unacaccia simulata,come rilevato inscena una cane unmietitore-capro a d l p e ci si d e deve essere acchiappato daquesti ciare covone, lespigheperl’ultimo simi allafi danza quandoicontadini sonopros- r n e i c r o a e

l (Andate presto all’angolo che n doushan(mietere lafi ondano leradiciall’origine " ( ne delcampo, pronti afal- Anà vitoucantounAnà qu’la ” aSanGiorgio Lucano ( in Furore, simbolo, valore, cano neicampidice- ). Nellecampagne lu- (Fai attenzione che Fai atansioun Prendere la Le messe La dan- ne ). in vedere l’uccello chespicca ilvolo. perché nonabbastanzalestioperché incapacidi dare all’angolo avederla perpoiprenderli ingiro hë raccogliere lespighenelcampo, campo damietere sigridava aibambini,intenti a Bardonecchia, giungendoangolo del all’ultimo gna prendere lequaglie).AMillaures, frazionedi volare lequaglie) o quali angolodafalciarene dell’ultimo con espressioni nivano incitatiagiungere velocemente altermi- fi sivà la mietituradituttiicereali angolo diraccolto dafalciare. per ASalbertrand, quaglie fi re soria) percuisidiceva; da reali, siconcentrassero angolorimasto nell’ultimo TrentaAnni -Mietitura delgrano Marco aSan diOulx. ne delcampoeraormaiprossima, imietitori ve- Lacalha lafi (Sta pervolare laquaglia)elisiincitava adan- meisounâ (frumento, eavena), segala,orzo quandola La vant veir vourà lacalha lano via)quandononrimanevacheun (mietere con ëlvouràn, lafalce mes- llan vî La vant trapâ lacalha (Adesso vola laquaglia.Le Ieuir lavôr la calhë froumën (Bisogna vedere Vèi vourâ lacal- , blà, eurzh, blà, eurzh, (Biso- oppu- 99

tradizioniioni ee cultcultura Anni Trenta Anni Quaranta Anni CinquanCinquanta Covoni di segale a Sauze d’Oulx. Covoni di avena a Sauze d’Oulx Il trasporto del grano a Sauze d’Oulx.

La quaglia e la leprepre altovalsusine, dunque, trova- nel capro, mentreen in alta Valle Susa è individuato vano simbolicamentete scampo nell’ultimo angolo nella lepre e nella qquaglia, e nelle pianure delldell’est di campo da tagliare.agliare. Anche nella descrizione di europeo da un gallo,gallo animali potenzialmente dadan- Ernesto De Martino della danza del mietitore-ca- nosi e sicuri nemici delle messi; l’eventuale prpre- pro lucano, l’ultimo covone da mietere è il luogo senza realee dell’animalede l’ani nel campo, la sua cattura destinato all’incontroll’incontro tra l’uomo e l’animale, il lluo- e ill conseguenteeguen sacrifi cio potevano ristabilire l’or- go deputato al rito: «Finalmente non restare come dinene delle cose versando il sangue della preda in rifugio che l’ultimo covone da mietere: qui il capro tribtributobuto alla terra appena spogliata del suo frutto. è raggiunto, e simbolicamente ucciso col taglio Da qui, forse, nasce l’usanza di sacrifi care un gal- dell’ultimo fascio di spighe» (Ivi: 150150). lo nellaellaa zona fra Bronda e basso Po versandone il Le parole e i gridi di incitamento ad acciuff aare laa sanguengue nelel campo mietuto, come pure l’esigenza, lepre o la quaglia, come quelli della danza lucaluca- comuneom ne un po’ ovunque, di versare simbolicamen- na, potevano avere la funzione di disorientare lo te il sangue del frutto della terra sottoforma di ac- spiritoirito del grano, ingannandolo con la minaccia ddi quaviteuavite o di vino, off erto ai mietitori e ai vendem- un animale dannosooso per le spighe, al fi ne di distodisto- miamiatori.atori. Off erta rituale la cui traccia rimane, in alta glierne l’attenzioneone e permettere così ai contadini VaVallele Susa, nel consumo di cibo durante le feste e di portare a terminemine il lavoro di mietitura. Tali pa- le merende al termine dei lavori di campagna o role potevano anchenche essere pronunciate per far sì al termine di un ciclo stagionale: la bounë-lhourà,rà, che loo spirito del grano rivolgesse la sua ira e la rre- benlhurà o bëlhouranbë . Augustaa Gleise ci ricordricorda lativa vendetta, anziché contro i mietitori, contro che a Millaures al termine di ogni lavoro si facevafa l’animale-nemicomale-nemico che rivestiva, quindi, la funzione unaa festfesta: A la fi n ‘d ciac travà lë s’fazìëë la BenlhBenlhurà di capro espiatorioorio (emblematico il caso del capro (‘l cäìë d’ lä mèitrë, Pinerolo, Alzani, 2000: 83)).. lucano) gravandosidosi della colpa per il taglio delle La lepre e la quaglia, simbolicamente uuccise, spighe. venivano così off erte in sacrifi cio e consumatecon Fernando Mastropasqua,stropasqua, in Maschera e Rivolu- nell’eterno ciclo di vita e di morte, unitamenteun al zione. Quasi unana introduzione, osserva che: «Po«Poi- grano-pane-corpo e all’uva-vino-sanguall’uva-vino-sangue. Un uni- ché nelle societàetà agricole il mietere era sentisentito co gesto, come individuato da Mastropasqua per come un “colpevolepevole uccidere”, la battuta di caccia il mietitore-caproro lucano: «Uomini, piante, animalianima al caproro mascheravascherava l’atto del mietere, sottraeva si fondono inn un unico volto per raccontare la rre- dunqueue alla vendetta del grano reciso il mietito- ciproca ostilità, il destino di essere nemici:n nell’av- re. Il caproapro viene scelto come animale dannoso volgersii delle stagioni cibo l’uno per l’altro, schia- all’agricoltura,oltura, perciò il contadino poteva giustifi - vo l’uno dell’altro. Gola e Morte hanno la stessa carsi sostenendososte endo che aveva mietuto il gragrano ma faccia. Ferocia, pietà, pianto, esultanza irradiano per uccidere il suo nemico, il capro» (in MaMaschera dalloallo stesso gesto: un colpo di falce che recide lla e Rivoluzione.oluzione Visioni di un teatro di ricerca,rca, PPisa, BSF, spigaga di grano e sazia lo stomaco vuoto» (Ivi: 11). 1999: 13)).

tradizioni e cultura In LucLucania il nemico dei raccolti viene identifien cato 1000 di ierieoggi. Storia, curiositàericette di PAOLO BLANC 99

tradizioni e cultura Scene di caccia e selvaggina hanno ispirato gli artisti di tutti i tempi: dalle incisioni rupestri del Paleolitico alle pitture murali etrusche e dalla scuola fi amminga ai contemporanei. Sopra, particolare del dipinto "Pausa di caccia" di Carle (Charles-Andrè) Van Loo (Parigi, Louvre)

dimostrare il loro potere con grandi banchetti, durante i quali gli animali, dopo essere stati cotti, L'uomo, sin dall'età della pietra, per poter erano portati in tavola come trofei, rivestiti nuova- sopravvivere imparò a cacciare. Ma anche succes- mente delle loro piume o della loro pelliccia con sivamente, pur apprendendo ad allevare animali tanto di intermezzo "teatrale". "Quando Eleonora ed a coltivare, continuò a nutrire un notevole in- d'Aragona, fi glia del Re di NapoIi, nel giugno 1473 teresse per la caccia; più o meno signifi cativo a venne a Roma, Papa Sisto IV off rì in suo onore un seconda dei periodi storici e dei modi di vita delle festino che durò sette ore e si compose di cin- diverse popolazioni (stanziali, nomadi o soldati). quanta portate. Una di queste era un orso eretto Nella preistoria, la carne degli animali cacciati, ori- nella sua pelliccia con un bastone in bocca" (da ginariamente fu consumata cruda mentre in un "Una storia dell'arte di vivere" di Pietro Gerbore Ed. momento successivo, con la scoperta del fuoco, Fogola 1985). ln occasione del sontuoso pranzo of- fu più apprezzata cotta allo spiedo o scottata sulla ferto dalla città di Roma per festeggiare l'arrivo dei pietra. IN EPOCA ROMANA, LA CAC- Medici il 13 settembre 1513, vennero serviti, tra le CIA ERA SPESSO UN DIVERSIVO altre portate, "grandi piatti di beccafi chi, quaglie e MOLTO GRADITO E LA SELVAG- tortore arrosto,... fasiani coperti con salsa reale,... GINA TALVOLTA ERA COTTA CON fasianí cotti e rivestiti della sua pelle e piuma che VINO, CIPOLLE ED ERBE AROMA- parevano vivi,... pavoni cotti che stavano in piedi TICHE. Con la caduta dell'Impero Romano come fossero vivi,... starnoni ovvero pernigioni d'Occidente ed il susseguirsi per alcuni secoli di arrostiti" (da "Pranzi e Conviti", Maria Luisa Incontri invasioni di barbari (grandi mangiatori di carne), Lotteringhi della Stufa, Ed. Olimpia 1965). svanirono gli sfarzi dell'epoca imperiale e si dovet- Dai primi manoscritti medievali ed in particolare tero aff rontare carestie ed epidemie. Mancavano dal "Viandier" di Cuglielmo Tirel detto il Taillevent, le comunicazioni e pertanto diventava diffi cilis- si ha un'ulteriore conferma di quanto prima aff er- simo commercializzare gli alimenti, la gente si mato e si evince che "prediletti, fra gli animali da rifugiava nei castelli-fortezza e si venne a creare piuma, erano le tortore, i fagiani, i colombi e tutti un'economia chiusa dove la gente consumava ciò i grandi uccelli, dal cigno all'airone, al pavone e che produceva. A causa delle continue invasioni persino all'aquila, che venivano serviti ricoperti di gli allevamenti erano spesso saccheggiati per cui tutto il loro piumaggio preventivamente stacca- la cacciagione rimaneva l'unico modo per avere to e preparato con I'intera pelle. ll pavone veniva carne a disposizione. La caccia però era una prero- servito come piatto trionfale alla fi ne del pranzo, e gativa dei Signori i quali, a partire dal tardo Medio- Taillevent spiega dettagliatamente il modo di di- evo e per tutto il periodo rinascimentale amavano sporre a ruota ben ritte le piume della gran coda" food 102 Rotolo di capriolo al forno. CAMOSCIO IN SALMÌ (da "Storia piacevole della gastronomia" C. Maffi o- Ingredienti per 6 persone: li, Bietti 1976). Quest'usanza era ancora viva alla - 800 gr di polpa di camoscio tagliata a cubetti fi ne del '500 tant'é che Bartolomeo Scappi, cuoco - una bottiglia di vino rosso corposo invecchiato di Papa Pio V, nella sua "Opera" del 1570 (ben 6 - 3-4 dl. di brodo - 1 grossa cipolla - 1 carota libri per un totale di oltre 400 pagine), descrisse - 2 gambi di sedano - 4-5 bacche di ginepro numerose ricette del genere in cui gli animali ve- - 1 foglia di alloro - 1 rametto di timo e di rosmarino nivano sempre farciti con carne derivante da altra - 3 chiodi di garofano - 3-4 cucchiai di farina selvaggina o cacciagione disossata. Va precisato - 3-4 cucchiai di Cognac - 60 gr. di pancetta tesa che spesso CON IL TERMINE SELVAGGINA SI - olio, burro, sale e pepe q.b. INTENDE INDICARE GLI ANIMALI DA PELO La sera precedente mettete la carne in un capace con- MENTRE IL TERMINE CACCIAGIONE È RISER- tenitore in acciaio, terracotta o vetro. Aggiungete tutte VATO AGLI ANIMALI DA PENNA. le verdure tagliate a pezzetti, gli aromi ed il vino. ll gior- In epoca più recente, Giovanni Vialardi, vice-ca- no successivo scolate Ia carne ed asciugatela. Tenete da pocuoco di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele ll, parte la marinata con le verdure ed aromi. Infarinate i pezzetti di carne e fateli rosolare bene in olio e burro, nel suo "Trattato di cucina e pasticceria moderna" poi unite le verdure e gli aromi, fate insaporire per qual- del 1854, dedicò un capitolo alla selvaggina ed che istante, salate, pepate e versate il vino della marina- un altro alla cacciagione. Ed è curioso osservare ta bollente. Cuocete a fuoco moderato fi nché la carne come accanto a ricette non più attuali (si mangia- risulterà tenera versando poco brodo qualora il vino ri- vano il tasso, l' istrice e la marmotta), eccessiva- sultasse tutto consumato. A cottura ultimata estraete i mente pesanti per lo stomaco o dal sapore parti- pezzetti di carne, eliminate le bacche di ginepro, i chiodi colare, tipico di quell'epoca, ve ne siano altre che, di garofano, la foglia di alloro ed il rametto di rosmari- con qualche piccola modifi ca, potrebbero essere no e passate tutto il resto per due volte al disco fi ne del tranquillamente riproposte ai giorni nostri. Inte- passaverdure o al frullatore. In un padellino fate dorare ressante è ad esempio la marinata cotta utilizzata la pancetta tagliata a dadini molto piccoli ed eliminate per l'arrosto di cinghiale, di capriolo, di cervo, di il grasso formatosi. Rimettete nuovamente Ia carne ed daino e di stambecco. Ecco come veniva prepa- il sugo nel tegame, spruzzate di Cognac, fate evaporare, rata: "FATE UNA MARINATA CON 4 CIPOLLE, 2 aggiungete i dadini di pancetta dorati, mescolate, cuo- CAROTE, UN PO’ DI SEDANO, NETTATE E TA- cete per qualche istante quindi servite, accompagnando GLIATE, MESSE IN TEGAME CON MEZZO BIC- con purea di patate o con polenta. CHIER D'OLIO FINO, FATE FRIGGERE BIONDO, NOTA: la stessa ricetta è indicata per qualsiasi altro tipo PIÙ TIMO, LAURO, CURIANDOLO, GAROFANI, di selvaggina da cucinare in salmì. SALE, PEPE, BAGNATE CON MEZZO LITRO Ricetta di Aldo Blanc 103 Spezzatino di cinghiale giardiniera.

D'ACETO, ALTRETTANTO D'ACQUA E VINO di monte, beccacce, coturnici e lepri bianche; BIANCO, BOLLITA 12 MINUTI, RAFFREDDATA tutti esemplari ora piuttosto rari. "Lepri, camo- AFFATTO (COMPLETAMENTE), VERSATELA sci, cervi e caprioli, sono sempre stati presenti in SULLA COSCIA IN UNA TERRINA DI TERRA, numero piuttosto abbondante, salvo gli ultimi LASCIATELA 24 ORE". Diverse sono inoltre le ri- decenni la lepre" racconta Aldo Blanc, cacciato- cette in “civet" e in "salmì", tuttora le più indicate re di Oulx, “e TRA I CACCIATORI ERA per la selvaggina e la cacciagione. Questi due ter- CONSUETUDINE LA SERA DELLA mini sono attualmente usati indistintamente ma PRIMA BATTUTA DI CACCIA, AN- in realtà sussiste una leggera diff erenza: il primo, DATA BENE, FARE LA FRITTURA di derivazione francese, indica un metodo di cot- DI CAMOSCIO con tutte le sue interiora tura del coniglio e della selvaggina nel vino rosso (fegato, cuore e polmone), cucinate in un soff rit- con aromi e verdure (previa lunga marinatura) le- to di cipolla, vino bianco ed una spruzzata di Co- gando il tutto con il sangue dell'animale; il "salmì" gnac a fi ne cottura. II camoscio e la lepre si cuci- invece, pur avendo la stessa marinata, è anche in- nano quasi sempre in civet ma talvolta anche alla dicato per la cacciagione ed il sugo, a fi ne cottura, cacciatora. ln Iinea generale, PER LA CAC- viene passato al setaccio ma non viene legato con CIAGIONE A CARNE MOLTO SCU- il sangue o con il fegato dell'animale. RA SI CONSIGLIA IL CIVET, MEN- Per quanto riguarda la marinata, invece esistono TRE PER QUELLA PIÙ CHIARA È due "scuole" diverse. Generalmente gli aromi ed INDICATA ANCHE LA COTTURA il vino della marinata vengono utilizzati per la ARROSTO O ALLA CACCIATORA. cottura al fi ne di non eliminare sapore, ma diversi Come contorno la tradizione dell'Alta Valle vuo- cuochi preferiscono gettarla, sostituendola con le le patate lesse od in purea oppure la purea di aromi freschi ed altro vino, soprattutto se si tratta fave, patate e castagne. La polenta oggi spesso di animali che "sanno molto di selvatico". Se però presente in accompagnamento ai civet e salmì è teniamo presente che la selvaggina consumata entrata nella cucina locale solamente nel secolo attualmente deriva spesso da allevamenti, non è passato ed in maniera massiccia nel secondo do- assolutamente il caso di buttare il vino e gli aromi poguerra. Da una ventina d'anni anche i cinghiali in cui è stata fatta marinare la carne. sono diventati numerosi per cui sia nei ristoranti Parlando ora dell'Alta Valle di Susa, va detto che che nelle famiglie viene cucinato spesso. Esso, come in tutte le località di montagna, la selvaggi- oltre che nei modi sopracitati, è anche ottimo ar- na, nei mesi autunnali ed invernali, è sempre stata rosto (soprattutto la spalla), cucinato con cipolla presente nella cucina locale, soprattutto nelle fa- tagliata in quarti, una grattata di noce moscata, miglie in cui vi era un cacciatore. Fino a qualche timo, rosmarino, vino bianco ed una spruzzata di food decennio fa nella Valle si cacciavano anche galli Cognac. 104 LO SPORT Francesca INNANZITUTTO Marsaglia Le stelle della Vialattea brillano più che mai! di CLAUDIO TESCARI

Le montagne della Vialattea hanno ospitato, negli ultimi quarant’an- ni, alcuni tra gli eventi sportivi più prestigiosi del nostro pianeta (Mon- diali di Sci 1997, Olimpiadi Invernali 2006, numerose tappe di Coppa del Mattia Casse Mondo, Meeting Internazionali di Atletica Leggera, Giro d’Italia, Tour de France…). Insomma, una vera e propria Montagna di Sport! Non poteva- no pertanto mancare i campioni, gli atleti, le promesse (soprattutto negli sport invernali) e anche oggi, ad emulare Pierino Gros, Paolo De Chiesa, sono in tanti a provarci. E’ nostra mera intenzione, perciò, cercare di forni- re un quadro, il più esauriente possibile, sull’attuale panorama agonistico presente sulle montagne olimpiche della Vialattea, chiamando in causa i principali protagonisti in campo internazionale, nazionale e regionale, nelle rispettive discipline sportive. Iniziamo la carrellata con un campione rude, una roccia, un temerario… MATTEO EYDALLIN, 23enne di Sauze d’Oulx, in forza al Centro Sportivo Esercito, è reduce da una stagione davvero esaltante, sotto tutti i punti di vista, che lo ha visto salire più volte sul podio in classiche internazionali ed in Coppa del Mondo. Cosa dire di più! Un vero e proprio appassionato, un portacolori degno di rappresentarci, in Italia e nel mondo, con grande personalità e bravura. Vincitore di ben Luca De Albertis 6 titoli italiani e 2 titoli europei, si è tolto quest’anno diverse soddisfazio- ni vincendo competizioni prestigiose quali il “Tour du Rutor” ed il “Trofeo Mezzalana”. E’ stato inoltre grande interprete di un’impresa-record, di salita e discesa, alla Barre des Ecrins (4.103 metri), cima culminante delle Alpi Meridionali francesi, insieme all’amico di Briançon, Nicola Bonnet. Matteo e Nicola hanno impiegato 2 ore e 51 minuti, una prestazione di assoluto valore!

Elisa Vottero giovanigiovani campioncampionii Treves Elisa Marsaglia Matteo Eydallin Matteo Gli altri sport invernali includonopochissiminostrirappresentanti.Gli altrisport Nello sicario) 20ennetorinese. pionessa italianagiovani di slalomincarica;come la22enne Ma nelgiroMa azzurro nonbisogna dimenticare altre speranze come quel formidabile Alessandro Casse, ex-recordman del"chilometro lanciato". vani troviamo il19ennediOulx, transfrontaliera aiconfi le Alpi”. EntrambistudianoalDesAmbrois diOulx.C’è poi Genova ma accasato nellalocalitàaltovalsusina denominata “Balcone del- 18enne diCesana esu ormai inserendo traimigliorinonchél’emergente carabiniere diClaviere, delgruppo diCoppa Europaa farparte cisonoilcesanese delprimogruppo mentrenessun atletadicasanostraèentrato afarparte una seriedirisultatichefannobensperare perilfuturo. campomaschile In recentemente inprimasquadralagiovane promessa gigante, inAustria.. ultimoun10°posto aSolden, E’ invece statachiamata piazzamentiinslalom isticamente alSestriere eprotagonista diimportanti anche lagenovese migliori donnejet,indiscesa esuperG.Atenere alto ilnomedella Valle è sana, chenonostante siadiventata mamma 2002, Salt LakeCity a vestire lamagliaazzurra.Annoveriamo inprimasquadral’olimpionica di diquestavocazione,2006. Eproprio sonomoltigliatletinostrani invirtù bianco lungoimagici pendiiinnevati,chehannoospitato iGiochidi Torino popolare praticatasullenostre montagne, regine indiscussedellosport Passiamo oraallo SCI ALPINO mati acomporre lecompagini regionali nellediverse disciplineinvernali. chesonostatichia- Concludiamo con inominatividituttinostriportacolori posto inCoppa Europa perluinel2009). Sauze d’Oulx, cheperò sièvisto poco nellapassata stagione (soloun17° la presenza di TEGLIA CHARRET ADAM PERAUDO MARCHI NI SAGLIA SAGLIA SKELETON (S.C.Claviere), genovese anchelui,con radiciagonistichenella località (C.S. Esercito), 24anni,fratello maggiore diFrancesca, chesista (C.S. Esercito), diSestriere; come (C.S. Esercito), 20ennesciatrice diCesana, già protagonista ditutta (Sansicario),GiulianoSteven (Sestriere), (S.C.Sestriere), ventenne emergente diSauze diCesana, cam- RUGGERO ROSI possiamocontare su :

ALESSANDRO ARMAND SCI ALPINO CAMILLA ALFIERI CAMILLA (S.C. Claviere), 22anniperlui.Nelgruppo Pianeta Gio- DANIELA CECCARELLI Cumani Benedetta nicon laFrancia. Nel LUCA DE ALBERTIS (Cus Torino), dasempre frequentatore di MATTIA CASSE , sicuramente la disciplina sportiva più , sicuramente ladisciplinasportiva (C.S. Esercito), 24anni,cresciuta sci- ELISA VOTTERO BENEDETTA CUMANI , (Fiamme Oro), 34enne diCe- (S.C.Sauze d’Oulx), nativo di (Sansicario), FREESTYLE continua amantenersi trale ROSS PERAUDO (Fiamme Oro), fi FRANCESCA MAR- FRANCESCA (S.C.Sansicario), MATTEO MAR- GIACOMO DE SIMONE IVA- rimarchiamo ELEONORA (S.C. San- (Clavie- glio di glio ALICE

si prospetta davvero fi più chemaiecontribuiscono astimolare edafarcrescere unvivaioche amatoriale) netraggonogiovamento. Le stelle della Via Lattea brillano discipline. è vitaetutticoloro Lo chelopraticano(anchealivello sport ti, chesicimentanocon grinta, passioneedeterminazione nellediverse Non ciresta cheapplaudire legestadi QUANTI questinostriatle- TUTTI che sicimentaanchenellacorsa e, soprattutto, nelloscidifondo. te lebuoneprestazioni conseguite dal17enne diOulx, Poi, seavrà lacostanza diproseguire, vannosegnala- chissà!Nello skiroll contentiamoci per adessodiquestiautorevoli risultatitragliesordienti. un eff Un bikeremergente, unapromessa, ungigante perlasuagiovane età, dellesuegrandi potenzialità.do inluce parte zionale), Alessandro èsalito piùvolte sulpodioingare nazionali,metten- Passato alteam canavese KtmDayco (unodeipiùprestigiosi alivello na- al primoannonellaCategoria Esordienti, sièlaureato campioneitaliano. presa, rappresentata daltredicenne diOulx, presto risalirecampogiovanile, lacima.In invece, troviamo unalietasor- essere unatletavero, chelorivedremo dinonmollare maiesiamocerti meno lusinghierinelprosieguo delcircuito. Hacomunque dimostrato di do, aff grande. aquasitutte Andrea leprove hapartecipato diCoppa delMon- te casaqualèlaBianchiepagandoforse lascottatura diunpassocosì po’ deludente (visto leaspettative), vestendo lacasacca diun’importan- renti, èreduce daunastagione diffi 24enne paladinodiOulx,chedopotuttaunaserieallorinonindiff a rappresentarci alivello internazionale, èsempre LON re), si mairiuscitiademergere piùditanto. Nella prettamente veniamo estiviconMa iqualinonsiamoqua- oraglisport titolo italianojuniores dibiathloncon lastaff allievi ingigante come perElisa Treves, del Valchisone, chehaottenuto il che per Valentina CillaraRossi,delClaviere, èarrivato iltitolo nazionale gante dopoaver conquistato duetitoli regionali ingigante esuperG.An- E’ benerimarcare, inoltre, cheilrappresentante ClubSestriere, delloSci SO CUSTODERO VALENTINA ROSSI CILLARA STEVEN GIULIANO, ELISA TREVES Marsaglia Francesca FEDERICO PONCET ettivo talento… maèancora troppo presto perguardare avanti, ac- rontate all’inizio afasialterne, con piazzamentiimportanti emolto : CHRISTIAN BOUVET (Valchisone). (Valchisone). (Valchisone), (Valchisone), sièlaureato campioneitalianoallieviinsupergi- orente. (Sestriere), (Sansicario), (Claviere). DARIO GIOVINE cile, nontroppo felice edancheun THOMAS VOTTERO SCI DIFONDO ANDREA ROCHE etta delPiemonte. ALESSANDRO ROUX MOUNTAIN BIKE, (Valchisone). (Valchisone). ANDREA TIBERI, DARIO GIOVINE Rosi Ruggero (Sansicario), (Sansicario), :

TOMMA- BIATH- , che e- ,

Peraudo Giovine Adam Dario

giovani campcampioniioni GRUPPO FONDIARIA SAI Sicurezza e serenità per la persona, la famiglia e l’impresa

Vocazione sociale dell’assicurazione e attenzione ai Una corretta gestione del rischio non è, però, suffi - cambiamenti del mercato sono le anime che com- ciente da sola per rispondere a una domanda che pongono l’identità del Gruppo Fondiaria Sai e sono mai come negli ultimi anni si è rivelata così mute- profondamente radicate nel dna delle Compagnie vole. Per rispondere ai bisogni di sicurezza dei suoi che il 31 dicembre 2002 hanno dato vita a un pri- clienti, infatti, il Gruppo Fondiaria Sai continua a mario player nel panorama assicurativo italiano e puntare sull’innovazione di prodotti e servizi, tra internazionale: Sai, Fondiaria e la sua controllata i quali si segnala il progetto Auto Presto e Bene, Milano Assicurazioni. L’idea di una crescita articola- vero e proprio salto di qualità nella concezione ta si rifl ette nell’attuale composizione del Gruppo, dell’assicurazione auto. Oltre a confermarsi leader all’interno del quale confl uiscono più di 100 socie- nazionale in questo importante comparto, con una tà, controllate e collegate, attive anche nei settori quota di mercato del 23%, il Gruppo Fondiaria Sai immobiliare, agricolo, dell’assistenza, del turismo si distingue anche nei rami Danni e Vita, dove è ri- e dei servizi. Il primo traguardo di una realtà così spettivamente il secondo e il quarto operatore ita- ramifi cata è stato quello dell’integrazione, obietti- liano. L’off erta personalizzata continua a rinnovarsi vo raggiunto valorizzando in primo luogo i poli del con forme di mutualità pensate per rispondere alle core business assicurativo, collocati a Torino, Mila- esigenze di una società che evolve rapidamente, no e Firenze, cui vanno aggiunti il polo di Trieste un’attenzione all’innovazione di prodotto che si e di Genova, centro nevralgico del ramo trasporti. esprime anche nelle recenti coperture “gps per la Integrare, però, signifi ca soprattutto far convergere sicurezza” e quelle dedicate al mondo della piccola in un solo organismo competenze e culture azien- e media impresa, testimonianze di come il Gruppo dali diff erenti, sfi da che il Gruppo Fondiaria Sai ha sia costantemente sintonizzato sui bisogni del mer- vinto mantenendo inalterati i livelli occupazionali e cato e sui cambiamenti della società in cui viviamo. armonizzando risorse e strutture trasversali a tutte Tra questi, il progressivo invecchiamento della po- le Compagnie. Un processo che si è completamen- polazione costituisce una delle frontiere di svilup- te concluso nel 2008 con la completa integrazione po del Welfare State, settore nel quale nei prossimi della rete agenziale: un risultato che ha contribuito anni le Compagnie assicurative saranno chiamate a cementare lo spirito di appartenenza e a rendere a dare prova della funzione sociale dell’assicurazio- il Gruppo ancora più solido. La solidità, in partico- ne. Guardando a un futuro ormai prossimo, quindi, lare, è un carattere distintivo del Gruppo Fondiaria il Gruppo Fondiaria Sai ha già sviluppato risposte Sai, che trova nell’effi cienza gestionale e nella tra- adeguate alle esigenze di un Paese nel quale – for- dizionale prudenza degli assicuratori i punti fermi tunatamente – le aspettative di vita continuano ad del suo operato. Ed è proprio grazie all’effi cienza allungarsi, ma non senza aprire nuove domande delle strutture e dei processi aziendali, unite a una nella gestione della spesa sanitaria e previdenzia- visione lungimirante del mercato, che il Gruppo le. Sul primo punto, la stipula di polizze collettive Fondiaria Sai ha attraversato la più grande crisi eco- rappresenta una soluzione effi cace per garantire nomica internazionale dopo il crollo di Wall Street anche nei prossimi anni una copertura sanitaria a mantenendo la sua solidità. A questo proposito, i tutti i cittadini. Sul fronte previdenziale, invece, non primi segnali di ripresa dei mercati fi nanziari si ac- possiamo dimenticare che nei prossimi anni i livelli compagnano a un’adeguata gestione dell’area fi - di pensione garantiti dalla previdenza pubblica sa- nanza, indice di sicurezza e tranquillità per gli oltre ranno decisamente più bassi rispetto a quelli attua- nove milioni di clienti del Gruppo. li. In questo scenario, aprire il mercato della previ- scanner - l’azienda 108 denza complementare ai soggetti privati signifi ca off rire agli italiani l’opportunità di sottoscrivere in- vestimenti sicuri, con un rendimento certo. A que- sto riguardo, il Gruppo Fondiaria Sai è già oggi in IL GRUPPO grado di garantire ai cittadini rendimenti minimi pari a quelli del TFR. L’attenzione verso le garanzie FONDIARIA SAI, del Welfare State, infi ne, è diventata più pressante dopo il terremoto che ha colpito l’Abruzzo, che ha IN SINTESI evidenziato in Italia tutti i limiti di un Paese sotto- assicurato. Insieme alla sanità e alla previdenza, le Il Gruppo Fondiaria Sai, secondo gruppo del catastrofi naturali costituiscono un tema centrale mercato assicurativo italiano e leader nei per l’equilibrio sociale di qualsiasi nazione: anche Rami Danni è costituito attualmente da cir- su questo delicato argomento, il Gruppo Fondiaria ca 100 società controllate e collegate, attive Sai è pronto a collaborare per arrivare alla defi ni- nei settori assicurativo, fi nanziario, bancario, zione di uno stato sociale fondato sulla collabora- immobiliare, culturale, dell’assistenza e dei zione tra pubblico e privato. servizi. Con quasi 8.000 dipendenti, circa 300 L’attuale visione del Gruppo Fondiaria Sai, in defi - consulenti fi nanziari capaci di seguire l’evo- nitiva, riporta agli atteggiamenti originari di Sai e luzione delle esigenze della clientela, 3.500 Fondiaria, già orientate nel secolo scorso ai biso- agenzie e quasi 5.000 sportelli con accordi di gni del mercato e più in generale della società. Ieri bancassurance, il Gruppo Fondiaria Sai è in come oggi, l’innovazione di prodotto, l’effi cienza condizione di mettere a disposizione dei cir- gestionale e la solidità patrimoniale non sono fi ni ca nove milioni di clienti un sistema integrato a se stesse, ma integrano una concezione del fare ed una gamma completa di servizi: non solo impresa in cui la sicurezza e la serenità del clien- prodotti per la tutela in tutti i settori di rischio, te rendono compiute una mission aziendale che ma anche soluzioni dedicate al risparmio, alla coincide con una funzione sociale. previdenza integrativa ed agli investimenti. Gino Bressa Il Gruppo ha realizzato nel 2008 una raccolta Direttore Relazioni Esterne e Comunicazione premi pari a oltre 11 miliardi di euro. Gruppo Fondiaria Sai – Polo di Torino scanner - l'azienda 109 Sestrieres SpA Piazza Agnelli 4 10058 Sestriere (TO) Tel. 0122 799411 - fax 0122 799418 www.vialattea.it [email protected]