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Dall’Albisola al Cittadella sognando la : l’ascesa del nuovo talento savonese Luca Parodi di Alberto Ivaldi 07 Febbraio 2019 – 15:35

Negli ultimi giorni di mercato di gennaio Luca Parodi, talentuoso calciatore di Savona classe 1995, si è trasferito dalla Feralpi Salò al Cittadella, compiendo il grande salto di categoria dalla alla .

Nato e cresciuto a Savona, comincia a dare i primi calci nell’Albisola. A undici anni passa al Savona, dove gioca nelle categorie esordienti e giovanissimi, conquistando le attenzioni del Monza che lo acquista all’età di 14 anni. Dopo due anni in Lombardia, il suo talento

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viene notato dal Torino, squadra in cui approda e disputa l’ultimo anno di allievi e due stagioni in Primavera. Nei granata trova spazio, conquistando in entrambe le annate la fase finale del campionato Primavera, raggiungendo nel 2014 la finalissima per lo scudetto.

Le buone prestazioni inducono l’Ancona (Lega Pro) a scommettere su di lui, prelevandolo in prestito dal Torino. Fin da subito gioca con continuità, totalizzando in due stagioni (2014/2015 e 2015/2016) 62 presenze, 3 gol e 3 assist. Finito il prestito torna al Torino, ma prontamente la Feralpi Salò, squadra di Lega Pro, decide in estate di acquistarlo. Anche qui Parodi non fatica a trovare spazio, collezionando in due anni e mezzo di permanenza 92 presenze, condite da 2 gol e 3 assist, contribuendo per due stagioni consecutive al raggiungimento dei play off validi per la promozione nella serie cadetta.

Ora il trasferimento al Cittadella in serie B, che lo proietta nel calcio che conta. Lo abbiamo intervistato per conoscerlo meglio e capire i suoi obiettivi. Ecco come ha risposto alle nostre domande.

Dopo quattro anni e mezzo di serie C, qualche giorno fa sei passato al Cittadella compiendo il grande salto di categoria in Serie B. Quando è arrivata l’offerta del Cittadella?

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La chiamata del Cittadella è arrivata domenica scorsa. La trattativa è stata molto veloce, si è concretizzato tutto in poco tempo. Non ho avuto dubbi sin dal primo momento.

Dopo aver firmato, quali emozioni hai provato?

Sì ero molto felice ma allo stesso tempo carico per iniziare questa nuova avventura davvero stimolante!

Quando e come hai iniziato a giocare a calcio? E quando hai capito che un giorno saresti potuto arrivare a giocare a questi livelli?

Ho iniziato a giocare nell’Albisola per divertimento all’età di 7 anni con mio fratello Lorenzo. Sinceramente non mi sono mai prefissato nulla, ho sempre cercato di dare il massimo ed ambire ad arrivare più in alto possibile.

Hai lasciato casa molto presto quando ti sei trasferito al Monza, cambiando spesso squadra e città (da Monza a Torino, da Ancona a Salò). Quali sono stati i momenti più difficili che hai affrontato? C’è qualche figura che è stata particolarmente importante per te in questo percorso di crescita fino ad oggi?

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Si ho lasciato casa all’età di 14/15 per trasferirmi a Monza. Negli anni ci sono stati parecchi momenti difficili che ho dovuto affrontare, ma in compenso ne ho passati anche tanti davvero belli e spero che in futuro ce ne possano essere ancora molti. In questi anni ho incontrato un sacco di persone che mi hanno aiutato, in particolare mister in Primavera al Torino. Ma anche Giovanni Cornacchini, nei due anni ad Ancona, e Domenico Toscano, nell’ultimo anno a Salò, sono stati mister che mi hanno lasciato tanto sotto più punti di vista. Inoltre devo ringraziare tutte le persone che mi sono state vicino, in primis la mia famiglia e gli amici.

All’Ancona e alla Feralpi Salò hai giocato un po’ in tutti i ruoli della difesa e del centrocampo. Come ti definisci a livello calcistico? Ti ispiri a qualche giocatore in particolare?

Sì ho ricoperto parecchi ruoli, ma negli ultimi tre anni ho sempre giocato terzino nella difesa a quattro o quinto di centrocampo, sia a destra che a sinistra. Non mi piace parlare di me stesso e delle mie caratteristiche calcistiche. Posso dire che sono simpatico (ride, ndr). Giocatori che mi piacciono tanto e che ammiro sono Florenzi della Roma e Marcelo del Real Madrid, calciatori che più o meno ricoprono il mio stesso ruolo.

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Cosa ti aspetti da questa avventura a Cittadella?

Sicuramente lavorerò al massimo come ho sempre fatto. Spero in questo modo di riuscire a ottenere qualcosa di buono, non so ancora cosa ma sono ottimista.

Quali sono i sogni e le speranze per il tuo futuro calcistico?

Beh il sogno è quello di calcare i campi della serie A. Il futuro è tutto da scrivere, speriamo riservi delle belle sorprese!

Da tanti anni ormai hai lasciato casa, cosa ti manca di più di Savona?

Casa è sempre casa. La cosa che mi manca di più è senza dubbio il mare.

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