Howe super nei 200, Rosa quasi record nel peso (28/07/2007)

Ancora lui, inevitabilmente lui. continua a recitare la parte del protagonista assoluto dell’atletica italiana. Oggi pomeriggio a Padova, nella seconda giornata dei Campionati Italiani Assoluti, a meno di 24 ore dal successo nel lungo (con il ventoso 8,40), si è imposto anche nei 200 metri, siglando un notevole 20.53, malgrado gli oltre due metri al secondo di vento in faccia (-2.1). Una corsa molto bella, una vittoria nettissima, con il secondo classificato, lo junior (Vicentina) finito a 72 centesimi di distanza (21.25). In precedenza, Howe aveva già illuminato la scena, correndo la batteria (nella scomoda seconda corsia) in 20.80 (-1.1), impegnandosi però sul serio solo per un terzo – più o meno – della prova. “Correre i 200 metri mi diverte – ride l’azzurro – speravo in qualcosa di meglio, ma con questo vento credo fosse davvero difficile riuscirci. I Mondiali? No, non scherziamo, è impossibile fare lungo e 200 metri, gli orari coincidono: farò solo il lungo, come previsto. Qui ho cercato soprattutto di stare rilassato, di sciogliere i muscoli del volto, di non irrigidirmi. Credo di esserci riuscito, e questo mi basta. Nel futuro, chissà, vedremo, magari correrò con più regolarità questa distanza. Non vedo l’ora di migliorare il mio personale, il 202.28 di Grosseto…l’ho fatto tre anni fa, ora basta, devo migliorarlo”.

SUPER : 19,13

Un’altra star della giornata era Chiara Rosa, la primatista italiana di getto del peso. Nella sua Padova, davanti al gruppo personale di supporters, la scatenata ragazzona di Borgoricco ha fallito di un’inezia – due centimetri – l’attacco al suo fresco limite nazionale, trovando fin dalla prima prova la cifra della vittoria, 19,13 (serie: 19,13; 18,62; N; 18,42; 18,70; 19,09). “Due lanci oltre 19 metri – le parole dell’atleta delle Fiamme Azzurre – una roba da paura! Meglio che non ci pensi, se no mi sento male…No, scherzi a parte, constatare che riesco a lanciare con una certa regolarità intorno ai 19 metri mi fa sperare in qualcosa di buono per il Mondiale (il 19,15 di Milano è la sesta prestazione mondiale 2007, ndr). Credo di aver già pagato dazio agli Euroindoor, no?”. Dietro la Rosa, eccellente anche il 18,78 di (Camelot), anche lei ormai regolarissima intorno a queste misure, che rappresentano poi la soglia dell’eccellenza mondiale (la campionessa d’Europa indoor è 13esima al mondo nel 2007).

RIGAUDO PRONTA PER

Elisa Rigaudo (Fiamme Gialle), il bronzo europeo di Goteborg, non ha fallito l’appuntamento con il tricolore della marcia cinque chilometri: 21:45.46 il crono conclusivo della piemontese, che ha scelto di viaggiare sui ritmi che la lanceranno nella prova mondiale. “Sì, volevo provare l’avvio della gara di Osaka, e credo che ne sia venuto fuori anche un tempo interessante in questo senso. Il gran caldo di oggi è quello che con ogni probabilità troveremo in Giappone, quindi dovrò abituarmi. Ora, dopo il periodo in altura a Livigno, qualche giorno ancora in quota, poi il ritorno a Saluzzo, fino alla partenza, il 18 agosto”. Molto bene ha fatto anche Andrea Barberi (Fiamme Gialle), vincitore dei 400 metri in un probante 45.79, miglior tempo dell’anno e corposa iniezione di fiducia in vista della trasferta iridata (bene anche Stefano Braciola, SC , secondo in 46.26): “Sono sempre stato tranquillo – il commento del romano – manca ancora un mese ai Mondiali, sono certo che arriverò al momento che conta al massimo delle mie potenzialità. Del resto, non credo che il mio valore fosse quello delle ultime mie uscite, tutte superiori ai 46 secondi”.

UN VIZZONI SUPER

Chi chiedeva a una prova di efficienza che potesse alimentare le chances del toscano di partecipare al Mondiale, è probabilmente uscito dall’Euganeo più che soddisfatto. Nel mezzo di una calura da deserto sahariano (38 gradi all’ombra durante la gara, disputata alle 14), il capitano della nazionale azzurra ha sfoderato una performance di livello assoluto, culminata in una miglior misura di 77,98 (serie: 75,70; 77,98; 75,72; 77,30; 77,41; 73,88). “Ho confermato la mia quattordicesima prestazione mondiale dell’anno – le parole della fiamma gialla, arrivata nel 2007 a 78,21 – e non voglio aggiungere altro. Sono soddisfatto, ho lanciato bene, e sono rimasto colpito soprattutto dal quinto tentativo, un 77,41 ottenuto dopo aver “mollato” l’esecuzione in anticipo. Volevo fare un sesto al massimo, ma poi, invece, ho sbagliato. Niente di male, sono felice così”. Al secondo posto, l’atteso (Carabinieri), che non ha certo sfigurato (74,67), ma che è comunque rimasto a tre metri e 31 centimetri dall’argento olimpico di . Domani mattina il DT Silvaggi comunicherà chi, tra i due, volerà a Osaka (Povegliano, 23 anni, al momento è favorito dalle regole, ma i numeri appaiono a favore di Vizzoni). Sempre seguendo il filo conduttore dei Mondiali, mette un probabile sigillo sulla qualificazione iridata anche (Fiamme Gialle), capace nel triplo di un buon 16,97 (+1.8). “Dopo la rottura parziale del tendine del semimembranoso patita in prile – le parole del laziale – ho avuto il timore di non riuscire a farcela; in passato, per incidenti del genere, si finiva per smettere. Mi è andata bene, ma devo ringraziare soprattutto lo staff sanitario FIDAL, che mi ha assistito dal primo all’ultimo momento. Ora, con un altro mese di lavoro, posso sperare di crescere nelle misure, e fare, se verrò convocato, un buon Mondiale”.

Una delle gare più belle è stata quella degli 800 metri maschili. Tattica: anzi, super tattica, come da copione quando c’è di mezzo un titolo. Alla fine, del pacchetto di quattro pretendenti al successo, l’ha spuntata il torinese (di Borgaretto) Livio Sciandra (Aeronautica, 1:51.18 il suo crono), bravo ad uscire nel finale e infilare, nell’ordine, , Maurizio Bobbato e lo junior Mario Scapini. Anche lui (Sciandra) è tra quelli che sperano (per l’azzurro), magari dopo questa vittoria anche con qualche chances in più. Esito a sorpresa nell’alto, con (Esercito) che si è imposto ai danni di (Carabinieri): due centimetri di differenza tra i due, 2,26 a 2,24 per una gara di discreto contenuto tecnico (terzo lo junior Chesani, Clarina , 2,16). Un bravo lo meritano anche (Esercito, 800 in 2:02.59, e un secondo giro in meno di 60”), Daniela Reina (Fiamme Azzurre, con un notevole 52.31 nei 400 metri), Anna Giordano Bruno (Fondiaria SAI, vittoria nell’asta con 4,30), Elena Scarpellini (Fondiaria SAI, seconda nell’asta ma con la miglior prestazione Promesse portata a 4,20), e (Esercito, alla doppietta 100-200 grazie al 23.76 sulla distanza doppia di oggi, con vento in faccia a -2.1).

OTTIMA LA ROMAGNOLO

Discreti nel disco (Carabinieri, titolo con 60,14), e nei 400 ostacoli (Carabinieri, 56.59), mentre merita una menzione speciale la piemontese (Esercito), sempre più nostra signora delle siepi, coraggiosa nel cercare, malgrado la temperatura subtropicale e l’assenza di vere avversarie (ritirata la Tschurtschenthaler), un crono di rilievo: per lei 9:51.93, a certificare una crescita prepotente ed ormai conclamata. Nel mezzofondo, va segnalata la doppietta di (Esercito), primo nei 10000 oggi (29:33) dopo la vittoria nei 5000 di ieri.

Recupero dei risultati della prima giornata: nella serata di venerdì, da segnalare soprattutto il 14,22 di Magdelin Martinez (Assindustria Padova), apparsa sicura e in netta ripresa dopo l’infortunio patito in Coppa Europa a Milano, un mese fa. Per lei, tre soli salti (14,14; 14,22; N): quanto basta per prendersi la maglia di campionessa d’Italia.

DOMANI LA SQUADRA PER I MONDIALI

Domani mattina la riunione della struttura tecnica federale definirà la composizione della squadra azzurra per i Mondiali di Osaka. La due giorni patavina ha sciolto probabilmente la maggior parte dei quesiti, rendendo più semplice il lavoro del DT Nicola Silvaggi. Atteso, come gli azzurri, ad un compito – l’affrontare la rassegna iridata – che definire arduo è un puro eufemismo.

TUTTI I RISULTATI http://www.fidal.it/2007/padova26072007/Index.htm

LE FOTOGRAFIE http://www.fidal.it/news/2007/padova_2/Thumbs1.htm