CAPITOLO 7

Il sistema infrastrutturale

7.1 La viabilità, la sosta e la mobilità

7.1.1 La rete stradale Il territorio comunale di Castiglione della Pescaia è servito da strade di interesse Statale, Provinciale, Comunale e Vicinale. La Strada Statale che attraversa il territorio Comunale è la S.S.322 delle Collacchie che giunge da Follonica e conduce a passando per Marina. L’Ente proprietario e gestore è l’ANAS, compartimento di Firenze. Sul territorio opera un referente di zona che ha la propria sede a Follonica. Vi sono poi alcune Strade di proprietà della Provincia di Grosseto: Strada Provinciale del Padule, Strada Provinciale delle , Strada Provinciale per , Strada Provinciale delle Strette e Strada Provinciale per . Le altre strade di una certa importanza che attraversano il territorio comunale sono di proprietà comunale. Le più importanti sono: Strada Comunale delle Strette, Strada Comunale del Poggetto, Strada comunale per , Strada Comunale per Buriano, Strada Panoramica ai piedi di Buriano, Strada Comunale dei Sepolcri, ecc. Vi sono poi numerose strade vicinali di proprietà privata. Sul territorio esistono numerosi consorzi stradali, costituiti tra i proprietari frontisti di queste strade vicinali, che hanno l’onere ed il compito di effettuare la manutenione ordinaria di queste strade (Consorzio della Sagrona, Consorzio di Poggialberi, Consorzio Val di Campo, Consorzio di Badia Vecchia Casette, ecc.) I problemi più grossi legati alle strade sono dati dalla dimensione limitata della sezione stradale rispetto alla mole di traffico che ormai vi transita.(soprattutto Strada Provinciale delle Rocchette, Strada Provinciale per Punta Ala, Strada Provinciale del Padule). La Provincia di Grosseto ha recentemente ampliato la strada Provinciale del Padule nel tratto Ponti di Badia-Macchiascandona. Rimane da adeguare il tratto compreso tra Castiglione della Pescaia e Ponti di Badia. Questa Amministrazione ha inoltre recentemente approvato e realizzato progetti vari per la sistemazione della strada comunale del Poggetto, delle strade consortili di Piatto Lavato, e Val di Campo. Questi progetti hanno consentito l’asfaltatura di alcuni tratti che risultavano ancora imbrecciati, la sistemazione delle banchine e della segnaletica in modo da renderle più sicure visto il traffico in continuo

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 319 aumento. In sostanza la legge definisce l’esigenza di attrezzare un quadro conoscitivo/strumentale che non regga soltanto i processi decisionali “una tantum”, legati al momento dell’approvazione del piano, ma che si inserisca anche nei processi decisionali quotidiani e ricorrenti della Pubblica Amministrazione, come tutti quelli che hanno a che fare con la strutturazione degli orari degli uffici, l’organizzazione dell’accessibilità e della fruizione effettiva dei vari tipi di servizio, l’organizzazione dei cantieri per i lavori stradali, etc.. Il nostro lavoro si deve dunque confrontare sia con la “grana grossa” delle scelte di assetto infrastrutturale a lungo termine, sia con la “grana fine” della gestione ed il controllo quotidiano di quello che accade prima durante e dopo gli spostamenti dei cittadini nella situazione in atto della rete. Nello stesso tempo occorre evidenziare che non si tratta di redarre un Piano Urbano del Traffico, obiettivo improponibile sia per finalità, sia per i tempi che per le risorse disponibili ma di adottare un approccio tale da fornire soluzioni permanenti ma nello stesso tempo flessibili.

Il piano di lavoro Si è pertanto deciso di organizzare il lavoro con le seguenti modalità: ed obiettivi specifici: allestimento del SIT (Sistema Informativo Territoriale) della Mobilità come parte integrante del SIT allestito per il Piano Strutturale; valutazione delle prestazioni della rete tramite: analisi volumi di traffico; analisi delle prestazioni della rete; rilievo video di percorsi significativi; rilievo dei principali fenomeni di utilizzo della rete stradale (incidenti ed infrazioni); individuazione della rete principale urbana come strumento concettuale ed operativo di raccordo con le scelte di natura urbanistica; individuazione delle infrastrutture necessarie a completare la rete principale.

Indicatori E’ stata realizzata una scheda sintetica che raccoglie una serie di indicatori sulla mobilità e la struttura delle attività nel di Castiglione della Pescaia, mettendoli a confronto con i dati a livello provinciale e regionale. Gli indicatori più significativi individuati sono: densità della popolazione 1991; densità della popolazione 2001; rapporto popolazione/addetti 2001; auto immatricolate/popo-lazione 2001; spostamenti pendolari/popolazione 1991; incidenti/popolazione 2002.

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 320

POPOLAZIONE (CENSIM. 1991) CASTIGLIONE PROV. GR TOSCANA POPOLAZIONE 7190 216.015 3.529.946 SUPERFICIE Mq 208.986.158 4.505.034.223 22.990.404.525 SUPERFICIE Kmq 208,99 4505,03 22990,40 POPOLAZIONE/KMQ 34,40 47,95 153,54

POPOLAZIONE (CENSIM. 2001) POPOLAZIONE 7244 209.295 3.460.835 POPOLAZIONE/KMQ 34,66 46,46 150,53

INCREMENTO POP. 1991-2001 -54 -6.720 -69.111

ATTIVITA’(CENSIMENTO 2001) UNITA’ INDUSTRIA 208 4.371 94.729 ADDETTI INDUSTRIA 593 16.037 470.603 ADDETTI/POPOLAZIONE 0,08 0,08 0,14 UNITA COMMERCIO 338 5.992 94.227 ADDETTI COMMERCIO 757 13.732 234.657 ADDETTI/POPOLAZIONE 0,10 0,07 0,07 UNITA’ SERVIZI 437 6.698 107.460 ADDETTI SERVIZI 1791 23.425 397.411 ADDETTI/POPOLAZIONE 0,25 0,11 0,11 UNITA’ ISTITUZIONI 47 1.608 21.699 ADDETTI ISTITUZIONI 309 14.761 228.027 ADDETTI/POPOLAZIONE 0,04 0,07 0,07 UNITA’ TOTALI 1030 18.669 318.115 ADDETTI TOTALI 3450 67.955 1.330.698 ADDETTI/POPOLAZIONE 0,48 0,32 0,38

IMMATRICOLAZIONI (ACI 31/12/2000) AUTOVETTURE 4.597 127.420 2.128.194 AUTOVETTURE/POPOLAZIONE 0,63 0,61 0,61 AUTOBUS 8 360 5.458 AUTOBUS/POPOLAZIONE 0,0011 0,0017 0,0016 MOTOCICLI 730 15.482 279.997 MOTOCICLI/POPOLAZIONE 0,10 0,07 0,08 TOTALE 6.405 164.496 2.758.665 VEICOLI/POPOLAZIONE 0,63 0,61 0,61

SPOSTAMENTI PENDOLARI 7:30-8:30 (CENSIMENTO 1991) SPOST. MEZZO TRENO 18 1.408 63.670 SPOST. MEZZO TRENO/POP. 0,0025 0,0067 0,0184 SPOST. MEZZO BUS 557 14.409 267.589 SPOST. MEZZO BUS/POP. 0,0769 0,0688 0,0773 SPOST. MEZZO AUTO 1.520 45.332 878.962 SPOST. MEZZO AUTO/POP. 0,2098 0,2166 0,2540 SPOST. MEZZO MOTO 159 4.078 113.817 SPOST. MEZZO MOTO/POP. 0,0219 0,0195 0,0329 SPOST. MEZZO BICI 115 3.724 60.212 SPOST. MEZZO BICI/POP. 0,0159 0,0178 0,0174 SPOST. PIEDI 521 21.735 290.629 SPOST. PIEDI/POP. 0,0719 0,1038 0,0840 TOTALE 2.095 61.149 1.674.879 SPOSTAMENTI/POPOLAZIONE 0,29 0,28 0,47

INCIDENTI/ANNO (VVUU 2000) (ISTAT 2000) INCIDENTI 50 1.014 17.913

INCIDENTI/POPOLAZIONE 0,0069 0,0048 0,0052

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 321 N. FERITI 24 1.401 23.668 FERITI/POPOLAZIONE 0,0033 0,0067 0,0068 N. MORTI 0 32 428 MORTI/POPOLAZIONE 0,0000 0,0002 0,0001

Per quanto riguarda la densità della popolazione emerge un valore molto basso, pari alla metà rispetto alla media provinciale e molto più basso rispetto alla media della Toscana. Si rileva poi una presenza superiore alle medie provinciali e regionali degli addetti nei settori del commercio e dei servizi. Sia le autovetture che i motocicli immatricolati nel comune sono significativamente superiori, in termini relativi, alla provincia di Grosseto e all’intera regione. Gli spostamenti pendolari con l’auto sono invece lievemente inferiori ai valori medi provinciale e regionale, mentre si rilevano in parallelo dei tassi di utilizzo maggiori alle media provinciale per quanto riguarda l’uso del bus. L’uso della bicicletta come mezzo di spostamento per motivi di studio e di lavoro è sostanzialmente paragonabile alle medie provinciale e regionale. Infine si rileva il rapporto incidenti con feriti/popolazione, per l’anno 2000, è ben inferiore (circa la metà) alle medie provinciale e regionale.

Dati georiferiti Sono stati raccolti in un sistema informativo territoriale i dati disponibili sulle infrastrutture, insediamenti, poli attrattori, parcheggi, incidenti stradali, infrazioni e flussi di traffico. Il sistema informativo consente di integrare tutte le informazioni in modo da ottenere una visione unitaria della struttura urbana e dei progetti. Gli strati tematici sono stati messi a confronto per valutare i livelli di mobilità e accessibilità correlati sia con l’attuale configurazione della rete viaria, che con gli scenari di progetto. Tutti i tematismi e le elaborazioni progettuali sono state realizzate in formato standard shapefile e nel sistema di riferimento Gauss-Boaga (standards regionali), in maniera da poter essere immediatamente integrati sia nel SIT del Comune, che con altre altri strati tematici derivanti da Provincia e Regione.

Riprese video Allo scopo di approfondire l’analisi dei rapporti tra mobilità e struttura urbana, sono stati realizzate alcune riprese video (circa 4 ore complessive) da una vettura in movimento dei principali percorsi all’interno del centro abitato e delle direttrici di penetrazione. In particolare, sono stati acquisiti i video che “raccontano” in primo luogo i principali percorsi di penetrazione (e allontanamento) al centro di Castiglione della Pescaia e di Punta Ala, dall’esterno e dalle varie direzioni. Da questi video è possibile evincere sia le caratteristiche prestazionali (tempi di percorrenza, velocità), che le caratteristiche morfologiche e funzionali della viabilità urbana (caratterizzazione urbanistica, funzioni, sosta, arredo, ecc. ). Successivamente convertiti in formato digitale, i video sono stati georeferenziati attraverso il disegno dei singoli tracciati sul sistema informativo di cui al punto precedente. Attraverso tale processo i PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 322 video sono quindi visualizzabili, in maniera interattiva, anche utilizzando come riferimento la cartografia digitale contenuta nel sistema informativo.

…Incidenti stradali e infrazioni Per analizzare nel dettaglio il fenomeno dei sinistri stradali sono stati acquisiti, georeferenziati ed integrati nel sistema informativo i dati degli incidenti stradali, registrati dalla Polizia Municipale, occorsi dall’anno 1999 all’anno 2002. I dati sugli incidenti, raccolti in piccolo database (foglio Excel) sono stati analizzati allo scopo di individuare alcune criticità nella rete viaria. Sono state quindi prodotte alcune mappe tematiche ove sono evidenziati i “punti neri” della rete stradale del Comune di Castiglione della Pescaia. Anche per quanto riguarda le infrazioni sono stati acquisiti e mappati i dati disponibili presso la Polizia Municipale; ma questo caso i dati si riferiscono solo all’anno 1999. Dal totale dei 205 incidenti registrati tra il 1999 il 2002, di cui 101 hanno provocato dei feriti e 1 un morto, solo per 70 è stato possibile individuare il punto preciso in cui sono avvenuti (perché all’incrocio tra più strade). Tra i risultati più evidenti emerge come, a fronte di numerosi incidenti (fino a 5) in alcune intersezioni lungo la viabilità di scorrimento (S.P. del Padule, via ), molti altri incidenti sono invece localizzati proprio nel centro (via Manzoni, via Mazzini ) in strade di secondaria importanza (viabilità locale). Per quanto riguarda le infrazioni, relative all’anno 1999, quelle georeferenzaite mappate per mezzo del codice via sono state 5111. I punti in cui si concentrano particolarmente sono la direttrice della S.P. del Padule/via San Benedetto Po (619 infrazioni nel 1999), via della Fonte (521), via Veneto (315), via Ponte Giorgini (255) e via Roma (212).

Volumi di traffico Per avere un quadro conoscitivo completo ed esauriente della domanda di mobilità, sono state effettuate delle campagne di rilievi che hanno riguardato sia conteggi classificati nelle principali intersezioni stradali, che indagini sulla velocità di percorrenza su alcuni archi significativi della rete stradale. Essendo Castiglione della Pescaia una località turistica, tali rilievi sono stati svolti nel periodo più significativo dal punto di vista della mobilità, ovvero nel mese di agosto 2002 e nelle fasce orarie più critiche per il traffico. I conteggi dei flussi di traffico sono stati effettuati con l’ausilio di una telecamera secondo una classificazione standard delle categorie veicolari (autoveicoli, veicoli commerciali, motocicli/ciclomotori, biciclette) nelle seguenti fasce orarie: al mattino dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e il pomeriggio dalle ore 18.00 alle ore 20.00 nei giorni 8, 9, 24 agosto 2002. Per definire la fluttuazione temporale del traffico l’indagine è stata effettuata per periodi elementari di 5 minuti. Lo scopo di tali rilievi era quello di definire l’entità dei movimenti di svolta agli incroci

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 323 nelle diverse fasce orarie significative, la fluttuazione temporale del traffico e la composizione del traffico con suddivisione dei flussi tra le diverse categorie veicolari. In particolare gli incroci indagati sono stati: · Incrocio 1: intersezione via delle Rocchette, · Incrocio 2: intersezione Panoramica mare, · Incrocio 3: intersezione Ponte Georgini, · Incrocio 4: intersezione via Cassiopea-via del Padule · Incrocio 5: intersezione Panoramica terra. Per ottenere un flusso veicolare omogeneo, sono stati utilizzati i seguenti coefficienti di equivalenza: - autoveicoli e veicoli commerciali k=1 - motocicli k=0.33 - biciclette k=0.20 In tutte le intersezioni indagate, è risultato che i maggiori flussi sono stati rilevati nella fascia oraria serale 18.00-20.00.

Figura 7.1.A - Localizzazione punti di rilievo flussi di traffico

I risultati di queste indagini sono riportati nelle figure e tabelle dell’allegato C e rappresentati nelle tavole 7a – 7l dell’allegato A, della relazione dell’Ingegner Luciano Niccolai. Dall’analisi dei dati emerge che, nella fascia oraria 18.00-20.00 i maggiori flussi sono stati registrati nell’intersezione Ponte Giorgini con 5.433 autovetture equivalenti (ovvero 6.654 veicoli). Sempre in questa intersezione è stata rilevata la più alta percentuale di moto (circa il 16%) e di biciclette (circa il 10%). Durante tutto l’arco del rilievo sono stati conteggiati 31.960 veicoli (27.785 a.e.) cosi suddivisi: 78% autoveicoli, 4% veicoli commerciali, 11% moto e 7% biciclette. Per la zona Panoramica Mare si è effettuato un conteggio dei

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 324 movimenti pedonali per la valutazione degli attraversamenti pedonali dal parcheggio lato panoramica mare. Il flusso pedonale rilevato è stato di circa 190 pedoni nella fascia oraria 11.00-13.00 e circa 195 nella fascia 18.00-20.00. Per un’analisi esaustiva dei dati si rimanda all’allegato C al presente documento.

Analisi delle prestazioni Sono stati acquisiti ed elaborati i dati sulle velocità di percorrenza della rete principale e sui perditempo in corrispondenza dei nodi più importanti. Il risultato di questo rilievo consiste in una mappatura che permette di comprendere le prestazioni della rete in termini di velocità e deflusso dei carichi veicolari. Per tale rilievo è stata impiegata una normale automobile (vettura flottante) che, nei giorni di mercoledi 7 agosto 2002 e sabato 24 agosto 2002, nelle fasce orarie 10.30-12.30 e 17.30-19.30, ha percorso un determinato itinerario (vedi tavole 5°, b, c, d ,e, f, g, h - allegato A della relazione dell’Ingegner Luciano Niccolai). Dai risultati delle rilevazioni effettuate con la vettura flottante si possono fare le seguenti considerazioni: Giorno 7 agosto mattina: la massima velocità è stata registrata in via Bivio Rocchette-Riva del Sole con circa 63 km/h, mentre la minima in via F.lli Cervi-Ponte Giorgini con circa 4 km/h. La velocità media totale rilevata su tutti gli archi stradali è risultata essere di circa 31 km/h. Giorno 7 agosto sera: la massima velocità è stata registrata in via Riva del Sole-Bivio Rocchette con circa 56 km/h, mentre la minima è stata rilevata nel tratto tra la sede della Polizia Municipale e Via Vespucci con circa 7 km/h. La velocità media totale rilevata su tutti gli archi stradali è risultata essere di circa 34 km/h. Giorno 24 agosto mattina: la massima velocità è stata registrata in via Riva del Sole-Bivio Rocchette con circa 55 km/h, mentre la minima in via F.lli Cervi-Ponte Giorgini con circa 3 km/h. La velocità media totale rilevata su tutti gli archi stradali è risultata essere di circa 24 km/h. Giorno 24 agosto sera: la massima velocità è stata registrata in via Bivio Rocchette-Riva del Sole con circa 59 km/h, mentre la minima in via F.lli Cervi-Ponte Georgini con circa 7 km/h. La velocità media totale rilevata su tutti gli archi stradali è risultata essere di circa 32 km/h. Da queste informazioni si evince indubbiamente che gli archi stradali più critici per il regolare deflusso dei veicoli sono stati localizzati in via F.lli Cervi e in via Vespucci; mentre l’arco stradale nel quale è stata registrata una maggior velocità risulta essere Bivio Rocchette. Da questi valori di velocità rilevate e dai valori delle distanze arresto (ovvero lo spazio minimo necessario perché un conducente possa arrestare il veicolo in condizioni di sicurezza) si possono effettuare delle considerazioni di massima sulla capacità degli archi esaminati. Inoltre per avere un quadro conoscitivo ancora più dettagliato sono state effettuati dei rilievi per determinare i ritardi medi in tre importanti intersezioni (attraversamento Ponte Giorgini verso Via Cassiopea;

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 325 immissione su S.P. del Padule da via Cassiopea e immissione su via Ansedonia da via Sardegna). Anche questi rilievi sono stati effettuati nei giorni 7 e 24 agosto nelle fasce orarie 9.30-12.00 e 17.30-19.30. I risultati dei rilievi hanno evidenziato quanto segue: nell’intersezione ponte Giorgini-via Cassiopea si è registrato un ritardo medio di 22 secondi, mentre il massimo è risultato 78 secondi nella fascia oraria intorno alle ore 18 del giorno 07/08/2002 (mercoledì). nell’intersezione tra la strada provinciale del Padule-via Cassiopea si è registrato un ritardo medio di circa 16 secondi, mentre il massimo è risultato di 42 secondi nella fascia oraria intorno alle ore 19:30 del giorno 07/08/2002 (mercoledì); nell’intersezione tra via Sardegna-via Ansedonia si è registrato un ritardo medio di circa 17 secondi, mentre il massimo è risultato di 67 secondi nella fascia oraria intorno alle ore 10:00 del giorno 07/08/2002 (mercoledì). Da questi dati si evince che la situazione più critica, dal punto di vista della congestione veicolare, risulta essere in corrispondenza dell’intersezione ponte Giorgini-via Cassiopea, dove sia il ritardo medio che il valore massimo sono in generale molto elevati.

Schematizzazioni della rete Si sono realizzate una serie di schematizzazioni della rete stradale utili a rappresentare le condizioni attuali e future della viabilità in rapporto sia agli insediamenti che a tutti gli altri elementi del quadro conoscitivo. Le schematizzazioni riguardano la viabilità principale di penetrazione all’ambito urbano nel contesto locale complessivo e sono utilizzabili per rappresentare in forma sintetica le condizioni dell’accessibilità a scala territoriale. Il grafo che schematizza la rete stradale di Castiglione della Pascaia, utilizzato nell’ambito degli studi sulla mobilità, è composto da 1612 archi e 1292 nodi. Vista la numerosità degli elementi non è stato possibile attribuire a tutti gli archi i dati relativi ai sensi di circolazione, numeri civici e toponomastica. Tuttavia tali informazioni sono presenti per la maggior parte degli archi (1040) e comunque per tutti quelli relativi al capoluogo. Sia i numeri civici che la toponomastica sono stati derivati dalla cartografia tecnica regionale in scala 1:2000.

Indagine sull’accessibilità Al fine di valutare le opinioni e le impressioni dei numerosi turisti che nel periodo estivo si trovano a trascorrere le loro vacanze sul territorio di Castiglione della Pescaia, è stato commissionato un intervento di studio, incentrato, in particolare, sulla valutazione della “Qualità Percepita”, ovvero su ciò che il cliente/utente ritiene di ricevere dalle aziende od enti erogatori di servizi. Nel caso di Castiglione della Pescaia, la metodologia d’indagine seguita ha previsto una procedura di intervista ad un campione

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 326 significativo di turisti/ospiti. E’ stato quindi realizzato un idoneo questionario, distribuito in un migliaio di copie, presso i principali punti di soggiorno e transito turistico (campeggi, alberghi, APT locale, e così via), con un criterio di campionamento casuale rispetto alle caratteristiche demografiche dei soggetti intervistati, ma tarato sui flussi e sulle presenze fornite da Comune ed APT a livello di numerosità delle copie depositate in ogni punto di raccolta. Tale questionario, inserito in una più ampio progetto di rilevazione e studio della viabilità e del traffico nel contesto del territorio di Castiglione, prevedeva una prima parte identificativa dell’utenza e delle sue abitudini in materia di trasporti e viabilità. Seguiva, ad essa, una sezione più orientata alla valutazione dei livelli di soddisfazione in merito ad alcuni parametri inerenti ad accessibilità del percorso, dei luoghi di destinazione e delle informazioni. Un’importante fase dell’analisi dei giudizi espressi dai turisti coinvolti nell’indagine, riguarda la valutazione e l’interpretazione delle “risposte aperte”, ovvero, dei giudizi e dei commenti liberamente espressi dagli intervistati in merito ad alcuni aspetti del fenomeno preso in esame. Sono dunque risposte a carattere pressoché qualitativo che necessitano di un approccio metodologico di decodificazione diverso, rispetto ai giudizi di tipo quantitativo. Il primo dato che emerge, osservando ed elaborando i questionari, è il rapporto tra la totalità dei questionari compilati (504) e quelli dove compare un suggerimento o un commento (153), pari a circa il 30%. Ciò evidenzia una certa consapevolezza e partecipazione da parte dei compilatori che, una volta su tre, si sono sentiti in dovere di esprimere in maniera più libera e diretta il proprio giudizio, attraverso una “risposta aperta”. Per un’analisi approfondita dei risultati si rimanda all’allegato B del presente documento, ma qui di seguito si evidenziano alcuni risultati più significativi. Quasi la metà (45%) dei suggerimenti, si riferisce alla “realizzazione di nuovi parcheggi”, esigenza che dunque viene avvertita come primaria.

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 327

Questionari compilati 504 Schede in cui si forniscono suggerimenti 153 30% tra cui: - Realizzazione di un secondo NUOVO PONTE 11 11% - Realizzazione di NUOVI PARCHEGGI 46 45% - La sistemazione/miglioramento dei MARCIAPIEDI 15 15% - Realizzare una ROTONDA davanti al ponte GIORGINI 5 5% - Realizzare una ROTONDA all'inizio della Panoramica a MONTE 7 7% - Realizzare una ROTONDA all'inizio della Panoramica a MARE 4 4% - La CHIUSURA del CENTRO al traffico 9 9% - La realizzazione/miglioramento di PISTE CICLABILI 5 5% - Totale 102 Altri suggerimenti/lamentele prevalenti: - Maggiore informazione sul bus navetta - Troppo zelo dei Vigili urbani - Carenze nelle informazioni turistiche

In precedenza, analizzando le risposte relative ai problemi di accessibilità nei luoghi di destinazione, una metà dei turisti lamentava la “carenza di parcheggi”. L’esame delle “risposte aperte” non fa che confermare la questione della poca disponibilità di posti auto ed aree di sosta. Altro problema rilevante, seppure percentualmente meno ragguardevole, risulta essere quello relativo alla “sistemazione/miglioramento dei marciapiedi”, sottolineato da un 15% degli intervistati. A seguire, incontriamo suggerimenti rivolti alla “costruzione di un secondo ponte”, legato, con grande probabilità alla presenza di code ed ingorghi sul Ponte Giorgini, ed alla richiesta della “chiusura del Centro al Traffico”. Quest’ultimo, come il suggerimento del rifacimento dei marciapiedi, è certamente collegato alla larga presenza di persone che si spostano abitualmente a piedi per raggiungere spiagge, negozi e punti di ritrovo. Altre richieste riguardano la costruzione di nuove rotonde, per snellire la viabilità, e la manutenzione delle piste ciclabili. Presenti, ma percentualmente marginali, i suggerimenti riguardanti un miglioramento delle informazioni fornite da APT, azienda trasporti e l’atteggiamento dei vigili. Di seguito sono allegate una serie di mappe tematiche significative che fanno parte dell’allegato A del lavoro sulla mobilità e dell’accessibilità.

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 328

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 329

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 330

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 331

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 332

La creazione del sistema informativo della mobilità La complessità del fenomeno mobilità può essere adeguatamente dominata solo con l’uso di processi organizzativi e tecnologie informatiche evolute. Lo studio della mobilità e dei fenomeni connessi implica un modello basato sulle “reti”. Il cuore del modello del territorio è quindi costituito da un grafo, basato sugli assi stradali, che schematizza la rete della viabilità. Il grafo consente di rappresentare il territorio nelle sue componenti elementari: Nodi: intesi come intersezioni di strade; Archi: intesi come parti di strada che connettono i nodi; Zone: intese come isolati definiti dagli archi;

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 333 A tali elementi, che schematizzano ogni parte fondamentale del territorio, possono essere associati dei dati che ne rappresentano le caratteristiche fisiche e funzionali: - i nodi sono dei punti notevoli nei quali si smistano i flussi di traffico. Costituiscono elementi in cui si concentrano i conflitti e si accentuano le problematiche (incidenti, inquinamento ecc.); - gli archi sono i singoli elementi in cui può essere scomposta una strada. Tali elementi orientati devono avere un nodo di origine e un nodo di destinazione. Conseguentemente, in base alla direzione, si può individuare un lato destro e il lato sinistro dell’arco. Un tale orientamento consente di distinguere gli elementi che sono collocati sui lati della strada (numeri civici, fermate TPL, ecc.).

Il grafo stradale Il primo passo nella realizzazione del sistema informativo della mobilità è quello di schematizzare la rete della viabilità. A ciascun arco e ad ogni nodo è stato attribuito un codice identificativo univoco (Id_arco e Id_nodo). Oltre al codice identificativo, a ciascun arco: debbono essere attribuiti i codici dei nodi che ne delimitano le estremità (Da_nodo e A_nodo). Questa informazione permette di stabilire la direzione dell’arco e, quindi, il suo lato destro e sinistro; deve essere attribuito il codice via (Cod_Via_Anag e Cod_Via_PM) utilizzati dall’Anagrafe e dalla Polizia municipale; deve essere associato il nome della via (Toponimo); debbono essere attribuiti i numeri civici di pertinenza, in cui è stato specificato solamente quello iniziale e finale rispettivamente per il lato dx e sx (Sx_cv_da, Sx_cv_a, Dx_cv_da e Dx_cv_a); debbono essere attribuiti gli esponenti dei civici con i criteri sopradescritti (Sx_esp_da, Sx_esp_a, Dx_esp_da e Dx_esp_a); deve essere descritto il senso di circolazione nella via (a senso unico o doppio senso); deve essere descritto il tipo di sosta rispettivamente per il lato destro e sinistro (sosta libera, a pagamento, a disco e riservata). Le figure che seguono costituiscono un esempio dei risultati:

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 334 Figura 7.1.B Esempio della schematizzazione della rete viaria: Il Grafo

Figura 7.1.C Esempio di cartografia con numerazio ne civica

Banca dati incidenti ed infrazioni Dalla Polizia Municipale è possibile estrarre i dati relativi: alle infrazioni al Codice della Strada (codice infrazioni, data/ora, ubicazione); agli incidenti (data/ora, ubicazione, n° e tipo veicolo, danni a cose o a persone). Agli effetti della geroreferenziazione all’interno del SIT non tutti i dati sono completi dal punto di vista della localizzazione sugli archi stradali per la non sistematica rilevazione del numero civico. Aggiornando la procedura

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 335 gestionale della PA e utilizzando la codifica degli archi del SIT, sarà possibile mantenere automaticamente aggiornata la banca dati. Le figure che seguono illustrano alcuni esempi di risultati ottenibili con il SIT:

Figura 7.1.D Esempio mappatura dati sugli incidenti stradali agli incroci

Figura 7.1.E Esempio mappatura dati sugli incidenti stradali lungo le strade

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 336 Figura 7.1.F Esempio mappatura dati sulle infrazioni

Flussi veicolari, TPL e altre informazioni E’ possibile riportare sul SIT anche i dati relativi ai flussi di traffico conteggiati durante la stesura del Piano Strutturale o di altri studi. I dati disponibili dovranno essere suddivisi per sezione di rilievo, direzione, data di rilevamento, fascia oraria e tipologia di veicolo (almeno: autoveicoli, motocicli, autocarri e autobus). Trasporto pubblico locale e fotografie Le figure riportate nelle pagine seguenti rappresentano un particolare delle informazioni che sarebbe auspicabile integrare nell’archivio SIT: mappatura delle fermate di Tpl e codifica delle stesse nel database associato che permette di agganciarvi dati di tipo statistico (es.: saliti/discesi); grafo delle linee di trasporto pubblico, anch’esse codificate, a cui possono essere associati i dati sulla frequentazione anch’essi disponibili; la georeferenziazione di fotografie utilizzate per l’analisi speditiva per le condizioni della circolazione e della sicurezza.

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 337 Figura 7.1.G Esempio mappatura dati rilievo fotografico

Altre informazioni presenti nel SIT della Mobilità Nel SIT dovranno essere inoltre comprese le informazioni in merito a: - zone di traffico e relative matrici Origine/Destinazione (dal PUT), - zone di censimento, - piste ciclabili.

7.2 Le infrastruttere a rete e puntuali

7.2.1 Fognature e depurazione Situazione attuale. Non tutto il territorio del Comune di Castiglione della Pescaia è ad oggi servito dalla fognatura comunale. Per comodità di esposizione risulta più semplice esaminare singolarmente il Capoluogo e le diverse frazioni.

La depurazione delle acque reflue Nel territorio comunale risultano attivi due depuratori: l’impianto del Capoluogo e il depuratore di Punta Ala. Entrambi i depuratori risultano ben gestiti, affidabili e di capacità depurativa tale da garantire il rispetto dei limiti di legge. Attualmente risultano non attivati impianti di depurazione dei liquami dei centri di Tirli, Buriano e .

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 338

Castiglione della Pescaia. Il Capoluogo risulta servito da fognature separate: bianca e nera. La fognatura bianca, realizzata per lo più in cemento, è suddivisa in varie zone e convoglia le acque ricadenti nella zona ovest del paese verso il mare in prossimità del bagno Valletta, mentre le acque ricadenti nelle zone est sono convogliate nel Canale allacciante destro del fiume Bruna, mediante collettori in cemento di varie dimensioni. Risultano non servite dalla fognatura bianca vaste aree del Capoluogo: - Ponte Giorgini; - alcune aree di Riva del Sole (traverse di viale Bellini); - Zona della Panoramica. Il Piano Triennale delle opere pubbliche prevede la realizzazione della fognatura bianca nella zona di Ponte Giorgini. La fognatura nera, realizzata per lo più in gres, convoglia tutti i liquami verso il depuratore comunale ubicato in prossimità dell’innesto del fosso Valle con il canale allacciante. Riultano non allacciate alla fognatura nera le seguenti aree del Capoluogo: - Rocchette; - ; - Poggio d’oro (ad esclusione della zona 167 di via del Gabbiano e via delle Tartaruga), negli ultima anni la fognatura nera è stata prolungata fino a Casa Mora per la raccolta dei reflui provenienti dagli impianti sportivi. - Impianti sportivi di Casamora. Per quanto riguarda Rocchette, Roccamare e Villaggio La Vela, le abitazioni ed i fabbricati sono serviti da fosse Imhoff e vecchi pozzi a tenuta. I campeggi (Santa Pomata, Baia delle Rocchette, Le Rocchette, Stella del Mare) e gli Hotels (Roccamare e Zibellino) sono serviti da singoli impianti di depurazione. I villaggi “I Vecchi Pini” e “Gabbiano” sono allacciati alla fognatura nera in maniera anomala. Essi hanno infatti grosse vasche a tenuta dalle quali, mediante impianto in pressione, spingono i liquami verso la stazione di sollevamento ubicata in località Riva del Sole. Questo comporta non pochi problemi per la stazione di sollevamento stessa, in quanto i liquami arrivano in completa carenza d’ossigeno. Nel Piano Pluriennale dell’Autorità d’Ambito è prevista la realizzazione della fognatura per tutta questa zona ed il convogliamento dei reflui in un nuovo impianto di depurazione, considerato che gli impianti di Castiglione della Pescaia e di Punta Ala sono al limite e che sarebbe estremamente costoso e tecnicamente non valido convogliarli ad uno di questi impianti ed adeguare le strutture. Per quanto riguarda la zona di Poggiodoro, le abitazioni sono servite da impianti di smaltimento singoli (per lo più fosse Imhoff). Le fognature bianca e nera esistenti presentano alcune problematiche. Nella zona del PIP la Valle, dove sono state realizzate in materiale plastico, la fognatura bianca risulta inadeguata, in quanto erroneamente gli allacci sono stati fatti sulla tubazione di diametro minore (a quella di diametro maggiore sono state allacciate le fognature nere provenienti dai singoli lotti). Nella zona di Poggio alle Trincee ed anche nel vecchio Borgo Medievale vi è confusione negli allacci, per cui alcuni liquami finiscono nella fognatura bianca che sfocia in mare nei pressi della Valletta. Questo comporta in estate la

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 339 necessità di intercettare e pompare nella fognatura nera le acque bianche miste che giungono da Poggio alle Trincee verso il mare. Nella zona delle Paduline, sebbene le fognature bianche e nere siano separate, vi è una certa confusione negli allacci e alcuni liquami finiscono nella fognatura bianca e da qui nel canale allacciante del Bruna. Per eliminare questi inconvenienti occorrerebbe verificare allaccio per allaccio (sulla base delle autorizzazioni rilasciate) la sua corretta realizzazione e la non avvenuta modifica negli anni. Il lavoro sarebbe ovviamente enorme. La fognatura bianca presente all’interno del paese ed anche quella della zona bassa del paese a monte dell’abitato di “Ciro” risulta insufficiente, per cui andrebbe tutta rivista e potenziata, adeguando i diametri, in modo da consentire il regolare deflusso delle acque meteoriche. La fognatura bianca e le fosse di scolo presenti ai piedi della panoramica (Via del Poggetto, area in cui si trovano il Consorzio Agrario, il Magazzino Comunale, la scuola elementare e la scuola materna comunali) risultano insufficienti per cui occorrerebbe rivederle tutte ed in particolare il Fosso di Val Colombaia, fino alla confluenza nel canale allacciante. Nell’ambito della realizzazione del CR020 Santa Maria, è stato affidato all’Università degli Studi di Pisa l’incarico per la realizzazione di un’opera idraulica che sia in grado intanto di trattenere le acque piovane ricadenti nel bacino a monte del Fosso. In pratica una sorta di grossa vasca in terra, con una piccola bocca tarata di uscita, che sia in grado di trattenere le acque piovane e di restituirle al fosso gradatamente, evitando l’esondazione della zona di cui sopra. Rimarrebbe comunque da rivedere tutto il corso del fosso fino all’allacciante (in particolare gli attraversamenti delle strade comunali). Il collettore fognario nero che porta tutti i liquami al depuratore risulta insufficiente nell’ultimo tratto che dalla via Ximenes porta all’impianto. Occorrerebbe rivederne il diametro. L’impianto di depurazione di Castiglione della Pescaia è dimensionato per 40.000 abitanti equivalenti. L’impianto è composto dal vecchio impianto di depurazione (ristrutturato di recente) che viene tenuto in funzione nei mesi invernali ed utilizzato come vasca di decantazione nei mesi estivi. L’impianto principale è suddiviso su due linee di trattamento per una capacità di deepurazione di circa 20.000 abitanti ciascuna. L’Amministrazione Comunale ha redatto un progetto per la realizzazione all’interno del depuratore di un impianto.

Punta Ala. La frazione di Punta Ala ha una limitata rete fognaria bianca. Esclusivamente in corrispondenza delle strade principali e delle ultime urbanizzazioni realizzate (CT066 Renaione Tartana). Nella maggior parte delle aree la fognatura bianca è costituita dalle fossette laterali delle strade e dai fossi già esistenti anteriormente alla urbanizzazione compiuta dalla Società Punta Ala. Per quanto riguarda invece la fognatura nera, a Punta Ala esiste una situazione abbastanza particolare. Infatti tutte le abitazioni realizzate nell’ambito della convenzione stipulata negli anni ‘60 tra il Comune e la Società Punta Ala S.r.l. sono dotate di fosse Imhoff.. La fognatura, realizzata dalla Società Punta Ala e ceduta al Comune nel giugno 1999, raccoglie le acque già parzialmente digerite a valle delle fosse, convoglia tutti i liquami in uscita dalle fosse verso una stazione centrale di sollevamento ubicata nella parte bassa del

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 340 paese e da qui le invia verso l’impianto di depurazione ubicato a monte del campo di Golf in località Pian delle Streghe. L’impianto è stato realizzato dalla Società Punta Ala e ceduto al Comune nel giugno 1999. Le acque depurate in uscita sono utilizzate per l’irrigazione del vicino campo da golf. Le lottizzazioni realizzate a Punta Ala all’esterno della convenzione stipulata con la società Punta Ala (Renaione Tartana, I Boboli, Marina del Porto) avevano singoli impianti di depurazione privati. Le acque in uscita dall’impianto di depurazione realizzato a servizio della lottizzazione Renaione Tartana sono convogliate nella fognatura di Punta Ala e da qui all’impianto centrale sopra citato. Anche i fabbricati di Boboli e del Porto sono stati di recente allacciati alla fognatura pubblica, escludendo i vecchi impianti di depurazione. La fognatura di Punta Ala, inizialmente realizzata per convogliare a mare le acque in uscita dalle fosse Imhoff a servizio dei singoli lotti, ha diametri piuttosto piccoli, pertanto non è possibile, se non a costi elevatissimi, dettati dalla necessità di ricostruire quasi per intero la rete fognaria nera, escludere le fosse settiche e portare all’impianto generale i liquami in uscita dai fabbricati. Oltre a questo occorre precisare che l’impianto è stato progettato e calibrato per il trattamento di questo tipo di acque. I campeggi Baia Verde e Punta Ala, ubicati lungo la Strada Provinciale per Punta Ala, non sono allacciati alla fognatura comunale, ma sono serviti da un impianto di depurazione centrale che li serve entrambi.

Buriano. Il paese di Buriano è servito da fognature miste (bianca e nera) realizzate in gres. Sono stati ultimati e collaudati i lavori di costruzione dell’impianto di depurazione in Loc. Vaticino (dimensionato per gli abitanti di Vetulonia e di Buriano – 2000 abitanti equivalenti) e della fognatura nera per il convogliamento dei liquami da Buriano all’impianto. Nel mese di dicembre 2006 è previsto l’avvio dell’impianto stesso.

Vetulonia. Il paese di Vetulonia è servito da fognature miste (bianca e nera) realizzate in gres. Nel piano pluriennale dell’ATO 6 Ombrone è prevista la progettazione e costruzione della fognatura (a gravità) che dovrà convogliare i liquami dei centri di Vetulonia fino all’impianto di depurazione già realizzato a Buriano in Loc. Vaticino.

Tirli. Il paese di Tirli è servito da fognature miste (bianche e nere) realizzate in gres. Sono stati ultimati e collaudati i lavori di costruzione dell’impianto di depurazione (ubicato a nord dell’abitato al di sotto del cimitero) e della relativa rete fognaria di adduzione. L’avvio dell’impianto è previsto per i primi mesi del 2007.

Aree aperte. Le case sparse disseminate sul territorio comunale sono per lo più dotate di fosse Imhoff, autorizzate dall’Ufficio Tutela Acque del Comune. Da qualche anno i privati hanno cominciato a richiedere l’autorizzazione ad installare piccoli

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 341 depuratori interrati in vetro resina che si trovano prefabbricati sul mercato. Questo per lo più nelle abitazioni che si trovano vicine a fossi di una certa dimensione.

Depuratori Pubblici 1 Capoluogo Paduline 2 Punta Ala 3 Buriano (in avvio) 4 Tirli (in avvio)

Depuratori Privati Campeggio Etruria Campeggio Santa Pomata Campeggio Dafec Le Rocchette Campeggio Baia Rocchette Campeggio Stella del Mare Campeggio Baia Verde e Punta Ala Residence Zibellino Poggio Ballone Ponti di Badia, ristorante

7.2.2 La rete del Gas metano Il Comune di Castiglione della Pescaia ha stipulato con la Società ITALGAS S.p.A. una apposita convenzione (Rep. 2273 del 26.05.1989) per la metanizzazione del Capoluogo. Detta convenzione prevedeva che la Società Italgas realizzasse e successivamente gestisse e manutenesse per trenta anni la rete per la distribuzione del gas metano nelle aree urbanizzate di Castiglione della Pescaia. In esecuzione di detto contratto la Società Italgas ha realizzato per stralci successivi (più o meno concordati con l’Amministrazione) la rete per la metanizzazione del paese. Ad oggi risultano compiuti i lavori necessari per servire tutte le aree la cui metanizzazione era prevista in detta originaria convenzione (Ponte Giorgini, Paduline, Centro Storico, Poggio alle Trincee, Riva del Sole, ..). La planimetria fornita dalla Società Italgas meglio evidenzia le zone servite. Nel mese di marzo dell’anno 2000 è stato poi firmato un atto aggiuntivo alla originaria convenzione che prevede la realizzazione della rete per la distribuzione del gas in aree del capoluogo ad oggi non servite (zona PIP la Valle, Poggiodoro, Viale Kennedy, Val delle Cannucce, alcune aree del centro storico), nonché la realizzazione di un apposito impianto per la distribuzione di gas GPL nelle tre frazioni di Tirli, Buriano e Vetulonia. Nelle tre frazioni saranno realizzati serbatoi per lo stoccaggio del gas (a Vetulonia un serbatoio esterno, a Tirli e Buriano serbatoi interrati) ed una rete per la distribuzione alle abitazioni. La modifica della normativa in materia ha consentito alla Soc. Italgas anticipando per legge al 2009 la scadenza della convenzione di non rispettare gli impegni presi. Infatti delle reti aggiuntive previste è stata realizzata solo quella PIP la Valle. Nelle tre frazioni di Buriano, Vetulonia e Tirli è stata comunque realizzata una rete per la redistribuzione di gas GPL, secondo un progetto redatto dall’Amministrazione e redatto dalla ditta aggiudicatrice dei

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 342 lavori, che avrà l’onere del periodico rifornimento dei serbatoi e della manutenzione della rete e della vendita ai privati allacciati. Per quanto riguarda invece la frazione di Punta Ala, occorre precisare che la Società Italgas aveva inizialmente stipulato con la Società Punta Ala una convenzione per la realizzazione di una rete di distribuzione con gas GPL, alimentata da appositi serbatoi di distribuzione. Successivamente alla metanizzazione di Castiglione, anche Punta Ala è stata trasformata a gas metano, per cui i serbatoi sono stati esclusi ed anche Punta Ala è alimentata attraverso una condotta che proviene da Castiglione.

7.2.3 La rete idropotabile

7.2.3.1 La situazione pregressa e gli interventi eseguiti nel periodo 1995 / 1999 Gli Acquedotti comunali sono alimentati da acque di sorgente (acqua derivante dalla Sorgente dei Fiora ) e da acque di falda sotterranea (acqua derivante dai pozzi situati lungo la fascia costiera). Nel corso degli anni si sono evidenziati inconvenienti dovuti alla qualità ed alla quantità delle acque emunte dai pozzi stessi. L'aspetto più' evidente è quello relativo al peggioramento qualitativo delle acque, in particolare, si sono riscontrati forti incrementi dei valori salini , riferiti alla normativa nazionale conforme alle disposizioni dettate dalla CEE ( DPR 236/88). Tenuto conto di ciò, sono stati conferiti incarichi ad esperti nel settore della geologia e della idro-geologia per valutare le cause di tale situazione, l'entità della stessa, nonché individuare le eventuali soluzioni. In particolare nel 1991 e' stato affidato l'incarico all'Università degli Studi di Firenze nella persona del Prof. Giovanni Pranzini per studiare e valutare le condizioni delle aree ove insistono le opere di attingimento delle acque destinate ad uso idro-potabile, nell'ambito dei nostro territorio comunale. Le conclusioni hanno fatto presente un progressivo aumento della salinità delle acque di falda con conseguente abbassamento del livello freatico e produzione di seguenti effetti: - risalita del cuneo di acqua salata che si trova sotto quella dolce, - drenaggio delle acque salate contenute dalle argille di deposizione lagunare o palustre. Le soluzioni proposte dal Prof. Pranzini prevedevano controlli piezometrici e di salinità dei pozzi oggetto della captazione, limitazione degli ernungimenti sia privati che pubblici, divieto di perforare nuovi pozzi lungo tutta la fascia costiera ed in particolare veniva indicato come migliore prospettiva di reperimento di acqua di buona qualità ed in quantità ottimale , la parte nord- orientale del territorio comunale, in particolare nel triangolo compreso fra il Fiume Bruna ed il Torrente Sovata. Le conclusioni di cui sopra consegnate all'Amministrazione comunale di Castiglione della Pescaia nel luglio del 1993 proponevano proprio come unica strada percorribile quest'ultima soluzione per risolvere all'interno del territorio comunale il problema dell'approvvigionamento potabile. Per quanto sopra esposto in data 25/5/1994 questa Amministrazione inoltrò agli Uffici del Genio Civile di Grosseto la richiesta di autorizzazione, ai sensi dell’art. 98 del T.U. 1775/33, per svolgere indagini idrogeologiche nell'area indicata come

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 343 promettente dal Dott. Prof. Pranzini . La ricerca di cui sopra è stata altresì avvalorata dall' ulteriore indagine esperita dalla Società Georisorse Italia di Pieve Sinalunga, che ha eseguito, per conto della Soc. Punta Ala, una indagine geoelettrica nell'area compresa tra il Fiume Bruna ed il torrente Sovata, nel corso dell'anno 1994. Anche in questa indagine i dati riportati, relativi ai pozzi ed ai sondaggi elettrici, hanno indicato che nel sottosuolo dell'area di pianura situata fra i rilievi di Buriano ad ovest e quelli di ad est, ci sono dei livelli di ghiaie con falde in pressione di buona produttività, capaci di fornire i quantitativi d'acqua utili per gli scopi previsti. In considerazione di quanto sopra nel corso dell'anno 1994 in località Pian dei Sodi è stato realizzato un primo pozzo con fondi propri dell'Amministrazione. Il pozzo in questione, profondo circa 40 metri e con una portata di circa 20 litri al secondo, ha evidenziato una portata costante nel corso delle prove di pompaggio e una qualità delle acque emunte diversa nettamente da quelle prelevate nella zona costiera; in effetti i parametri salini che si riscontrano nelle acque sotterranee lungo il litorale non si evidenziano in quest'ultima. Le caratteristiche dell'acqua emunta in tutta la zona di Pian dei Sodi sono legate espressamente al tipo di geologia presente in loco e quindi agli strati attraversati. L'acqua in questione presenta bassissimi concentrazioni di Magnesio, Cloruri, Calcio ecc. mentre rileviamo valori più alti di Solfati, Ferro , Manganese, tipici delle acque presenti in tutta la Piana Maremmana. Per tale acqua è stato conseguito altresì il giudizio di idoneità al Consumo umano dalla competente Azienda U.S.L. per il relativo utilizzo a scopi idropotabili, ai sensi del Decreto 26-03-1991. Nel corso degli anni 1994, 1995, 1996, si deve fare presente tra l'altro che sono state rinnovate , a causa della mediocre qualità dell'acqua erogata e della scarsità della stessa, le richieste di concessione di deroghe regionali e proroghe relative, ai sensi del D. P.R. 236/88. Inoltre, l'Amm.ne Comunale ha dovuto adottare ordinanze per la chiusura sia giornaliera che notturna dei serbatoi comunali al fine di razionalizzare la risorsa idrica disponibile nei periodi estivi, ordinanze relative al divieto di utilizzazione delle acque erogate e destinate al consumo umano per superamento dei parametri salini delle acque disponibili. Quanto sopra ha comportato non solo disagi notevoli alla popolazione nei mesi estivi, quando la richiesta di acqua è più marcata e soprattutto quando le presenze sono molto più elevate, ma anche problematiche legate ad indagini degli Uffici Giudiziari circa la mancanza di acqua per disagi e conseguenti esposti e segnalazioni di disservizi. Per poter risolvere una situazione, quindi, di: - mancanza di acqua di buona qualità ed opportune quantità; -sospensioni improvvise di acqua nel corso della giornata dovute all'abbassamento dei livelli dei serbatoi per mancanza di acqua; - tensioni e disagi da parte dei cittadini. era evidente che l’Amministrazione doveva affrontare in maniera immediata ed esauriente la situazione idrica, adottando interventi a breve ed a medio termine A tal fine sono stati predisposti i seguenti interventi: realizzazione di un nuovo campo pozzi in Località Pian dei Sodi nel Comune di Castiglione della Pescaia e delle relative opere accessorie per il trasferimento dell'acqua captata in Località La Valle;

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 344 installazione di due impianti di dissalazione, assegnati dalla Protezione Civile ed ubicati presso la Loc. La Valle e Pian di Rocca per trattare acque gravemente compromesse a causa della salinizzazione delle stesse; sistemazione del pozzo n 1 di Pian dei Sodi al fine di consentire l'emungimento delle acque nel periodo estivo in caso di carenza idrica tramite cisterne; conferimento incarico, al Dott. Rocchi, geologo, per valutare le condizioni altamente compromesse delle falde acquifere delle aree oggetto degli emungimenti in località Pian dì Rocca , Località La Valle, ottimizzare le portate dei pozzi ivi ubicati, monitorare i livelli piezometrici al fine di avere un controllo continuativo delle falde presenti, nel tempo; esecuzione di lavori ad ogni singolo pozzo esistente in correlazione con un mirato ed attento sfruttamento delle stesse per non peggiorare ulteriormente la situazione, controllo degli effetti degli accorgimenti apportati ai pozzi con l’installazione di sondine, sostituzione delle aste con nuove in acciaio zincato dei pozzi 7,8,10, misuratori di portata ai pozzi di Pian dei Sodi; affidamento incarico al Dott. Rocchi per assistenza all’esecuzione dei nuovi pozzi in località Pian di Sodi e valutazione delle caratteristiche idrogeologiche dell'acquifero presente nella zona di riferimento. I pozzi sia di Pian di Rocca che di Loc. Valle e Loc. Pian dei Sodi sono stati altresì monitorati nel corso dell'emungimento simultaneo fornendo così dati significativi soprattutto per verificare eventuali interferenze. In merito al campo pozzi di Pian dei Sodi le conclusioni relative alle portate dei pozzi realizzati hanno indicato che il rendimento totale di acqua da tale perforazioni quando pompano contemporaneamente, è stato valutato in litiri al secondo - 45- . Per quanto concerne la qualità delle acque nell'ambito del territorio comunale è fondamentale ricordare quanto sopra citato e contenuto nelle relazioni redatte dal Prof. Pranzini e dall'Ing. Galli, dalle quali si evince che, sia gli studi eseguiti allo scopo, che le conoscenze confermate da dati tecnici, indicano la difficoltà di reperire acque di buona qualità da poter utilizzare " tal quale " nelle reti idriche acquedottistiche, non solo nel ns. territorio comunale, ma in tutta la provincia. Fonti ben precise riportano che, in natura non sono facilmente reperibili acque aventi le caratteristiche imposte dalla normativa vigente in ambiente, bensì si constata sempre più spesso che, oltre a rinvenire acque peculiari a seconda dei terreni che attraversano, si ritrovano acque compromesse a causa delle attività umane (vedasi forti emungimenti derivati dalle attività agricole, utilizzazione di diserbanti, fertilizzanti, scarichi incontrollati, ecc.) Pertanto è sempre più necessario dover prevedere trattamenti di potabilizzazione delle acque reperite in natura, correzioni si richiedono altresì per rientrare nei 62 parametri fissati dalla legge D.P.R 236/88, che risultano essere quanto mai numerosi, puntuali e restrittivi ed altamente vincolanti per chi non vi si adegua, prevedendo addirittura sanzioni di carattere penale a chi non le osserva. E' evidente che l'acqua prelevata in località di Pian di Sodi, che si discosta dai valori di riferimento soltanto in merito a due o tre parametri è da intendersi un'acqua da non abbandonare ma da captare per usi idropotabili . L'acqua comunque prelevata dalla Località di Pian dei Sodi con la semplice miscelazione con quella del Capoluogo ha consentito di incrementare le dotazioni idriche di Questo Ente che è risultata

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 345 oltremodo vantaggiosa per evitare le chiusure anche Giornaliere dei serbatoi idrici in estate. Il costo del trasporto dell'acqua di Pian dei Sodi correlata ai quantitativi è di seguito esposta: ANNO 1997 L. 425.541.712 mc 56.580 trasportati ANNO 1998 L. 490.898.438 mc 70.641 “ ANNO 1999 L. 468.461.031 mc 86.984 “ Nell’anno 2000 sono stati ultimati i lavori di costruzione della condotta di adduzione dell’acqua potabile da Raspollino (dove esiste la stazione di pompaggio delle acque provenienti dai tre pozzi di Pian dei Sodi) fino alla stazione di pompaggio in Loc. La Valle. L’apporto continuo di acqua di qualità mediamente buona all’acquedotto ha notevolmente migliorato la situazione idropotabile di Castiglione. Tra gli interventi ed investimenti ritenuti altresì fondamentali per dare risposte adeguate alle gravi problematiche degli Acquedotti comunali è necessario ricordare le numerose sostituzioni di condotte idriche di vari tratti deteriorati delle stesse con conseguenti perdite di acqua nel tempo, interventi di manutenzioni agli impianti idrici, serbatoi , pozzi ed in particolare la realizzazione di una nuova stazione di Sollevamento in località La Valle ed un ulteriore serbatoio in località Poggio alle Trincee per poter inviare acqua di migliore qualità in località Pian di Rocca del Capoluogo. Infine è stata definita la questione inerente alla frazione di Punta Ala con conseguente passaggio dei manufatti e quanto altro all'Amministrazione comunale con atto C.C. n°33 del 29-03-1999. Tale evento ha comunque comportato la necessità di dover garantire una continuità della gestione dei servizi essenziali, e quindi, è stato disposto l'affidamento in via provvisoria e temporanea al Consorzio fino alla data di affidamento del SII al Gestore unico dell'Ambito nel rispetto della legge 36/94 cosiddetta Legge Galli e dalla Legge n 81/95. L'esigenza di procedere a tale affidamento è nata dal fatto che non era possibile eseguire la gestione del servizio idrico integrato in economia, a causa della mancanza di personale soprattutto al servizio acquedottistico. Inoltre, va considerato che nel minor tempo possibile doveva essere garantito il funzionamento di impianti sofisticati, quali quelli relativi al trattamento delle acque potabili - impianto ad osmosi inversa- impianto di depurazione liquami e relativo recupero delle acque in uscita per uso irriguo e pertanto per evitare disservizi e disagi alle utenze è stato necessario ricorrere a tale scelta. In merito alle quantità di acqua consegnata alla Frazione di Punta Ala nel corso degli ultimi tre anni si precisa che dal contatore ubicato in località Rocchette e nel rispetto delle convenzioni stipulate nel tempo tra Questo Ente e la Società Punta Ala si forniscono i dati sui quantitativi fatturati: ANNO 1997 mc 125.015 ANNO 1998 mc 130.914 ANNO 1999 mc 40.821 La Soc. Punta Ala ha ceduto all’Amministrazione Comunale, unitamente a tutti gli impianti, anche tre pozzi per uso idropotabile che aveva realizzato in Loc. Barbaruta. A seguito del passaggio dal S.I.I. al gestore unico Acquedotto del Fiora s.p.a., sono stati realizzati i lavori di valutazione della condotta addutrice dai pozzi di Barbaruta fino alla stazione di sollevamento di

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 346 Raspollino, secondo il progetto già redatto dall’Amministrazione comunale. In questo modo è ulteriomente incrementato il quantitativo di acqua potabile disponibile per l’acquedotto comunale.

7.2.3.2 La rete idropotabile, situazione odierna e prospettive di intervento Il Comune di Castiglione della Pescaia è servito da vari Acquedotti, che in alcuni casi sono tra di loro interconnessi ed, in altri casi, risultano essere indipendenti l'uno dall'altro. Tuttavia, quasi tutto il territorio comunale risulta servito da rete idrica eccetto una piccola porzione a Tirli ( n 3 abitazioni) presso la Loc. Orzali.

Gli Acquedotti di cui sopra soni i seguenti: Acquedotti al servizio delle frazioni di Buriano, di Vetulonia e di Tirli ( da questo ultimo parte una condotta che arriva fino a Pian d'Alma, ove è da tempo presente un serbatoio che fino all’ano 2000 alimentava soltanto una fontanella pubblica ed alcune utenze. Con i lavori di realizzazione della rete di distribuzione già collaudati tutti i poderi presenti in tale località sono serviti da tale acquedotto) alimentati esclusivamente da acqua derivante dalla sorgente del Fiora, che la consegna al Comune di Castiglione della Pescaia in punti specifici denominati " partitori "; successivamente le acque vengono condottate ed immesse in serbatoi ( uno per ogni frazione) da cui partono le relative reti di distribuzione . Acquedotto al servizio della frazione di Punta Ala che è praticamente alimentato da acque di falda sotterranea i cui pozzi sono ubicati in Località Pian d'Alma , Località Rocchette, Località Punta Ala e solo parzialmente acqua derivante dall'Acquedotto di Rocchette, in cui prevale la componente rappresentata da acqua di pozzo. Acquedotto al servizio delle Località di Pian di Rocca e Rocchette alimentato da acqua prevalentemente di pozzo nel periodo estivo e di acqua leggermente miscelata con acqua derivante dall'Acquedotto del Capoluogo negli altri mesi dell'anno. I pozzi al servizio di questo Acquedotto sono ubicati in località Pian di Rocca. Acquedotto del Capoluogo che è prevalentemente alimentato da acqua del Fiora nel periodo compreso tra ottobre- maggio e acqua di pozzo che va ad integrare le quantità della risorsa di cui sopra nei periodi estivi ove il rapporto tra i due tipi di acqua si inverte nettamente I pozzi da cui si emunge acqua per tale acquedotto sono ubicati in località La Valle del Capoluogo, Pian dei Sodi e Barbaruta. Acquedotto delle Strette, alimentato da acqua proveniente dal Fiora e rappresentato da un serbatoio ubicato in Loc. Poggio Cerrecchio. Tale acquedotto serve le zone di campagna ubicate lungo la Strada Provinciale delle Strette fino alla strada dell'Agnone. Occorre inserire nel contesto degli acquedotti presenti nel nostro territorio comunale anche quelli non realizzati direttamente da Questo Ente e precisamente: Acquedotto Consorzio Bonifica Grossetana che eroga acqua del Fiora e che serve varie case di campagna, e precisamente le seguenti località: Loc.

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 347 Raspollino, Macchiascandona, Ponti di Badia fino a Poggio al Santino, loc. Andreina, Loc. Rombaia fino a Loc. Pozzignoni e Valle del Capoluogo. Sempre per maggior precisione è necessario ricordare che ci sono altre tipologie di Acquedotti che non si possono definire comunque tali poiché non rispondono ai requisiti di legge o che risultano essere rappresentati da opere parziali da inserire in un contesto organico degli Acquedotti comunali e sono i seguenti: Acquedotto del Diaccino che fino a pochi anni fa alimentava alcune abitazioni (oggi allacciate all’acquedotto comunale). L'acqua in argomento deriva da una sorgente ubicata nelle vicinanze della frazione di Tirli e giunge fino alla Località Prile. La sorgente antica e tutta le opere ad essa inerenti sono vetuste, non rispondenti alle caratteristiche impartite per la normativa vigente (decreto 26/ 03 1991), ovviamente quella relativa alle disposizioni che regolamentano l'acqua destinata al consumo umano. Tuttavia trattandosi di acqua di sorgente dal punto di vista fisico-chimico ed organolettico tale acqua è da ritenersi migliore rispetto a quella di falda sotterranea. Da quanto sopra si può riassumere suddividendo quindi in due tipologie le fonti di approvigionamento degli acquedotti comunali, e precisamente: acqua di sorgente: acqua derivante dalla sorgente del Fiora che Questo Ente acquista dal Consorzio del Fiora e che risulta essere una acqua oligominerale, aventi buone caratteristiche organolettiche e quindi consente di poter esser miscelata con quella fortemente mineralizzata dei pozzi comunali. acqua di falda sotterranea: acqua derivante da pozzi ubicati in varie località dei territorio comunale ed a volte anche fuori territorio comunale : loc. la Valle, loc. Pian di Rocca, loc. Pian d'Alma, loc. Rocchette, loc. Pian dei Sodi, loc. Barbaruta, e che nel complesso risultano avere caratteristiche tipiche di una acqua sotterranea, vale a dire che risulta fortemente influenzata dal tipo di terreno che attraversa e. comunque, evidenze caratteristiche organolettiche mediocri rispetto alle acque di sorgente. La complessità degli acquedotti comunali di Castiglione della Pescaia può essere schematizzato riportando in grandi linee su planimetria quanto segue: punti di captazione delle acque destinate ad uso idropotabile e relative opere di presa, con indicazione delle aree di protezione delle falde acquifere previste dalla normativa vigente ( raggio di 200 metri dal pozzo e/o sorgente), condotte di adduzione dai punti di captazione ai sollevamento idrici ed ai serbatoi, rete di distribuzione alle utenze, con indicazione approssimata delle zone servite.

Attualmente la situazione idropotabile è ancora nella fase di ricerca di soluzioni definitive che devono conseguire i seguenti risultati :

a) rientrare nei limiti dei valori fissati dal DPR n 236/88 per alcuni parametri (quali: ferro- magnesio - residuo fisso); b) conseguire miglioramenti qualitativi dell'acqua erogata nel corso dei mesi estivi, poiché molti parametri seppur non definiti da concentrazioni massime ammissibili sono comunque molto discostanti dai valori guida ad esempio la durezza, conducibilità, ioni quali calcio, sodio, ecc. e pertanto, rendono l'acqua dal punto di vista qualitativo, molto scadente e dannosa sia per le tubazioni, ove causano fenomeni di incrostazioni, corrosioni, ecc. sia

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 348 per le utenze, con aggravi nelle spese di conduzione di caldaie, bruciatori, elettrodomestici, ecc; c) incrementare la quantità dell'acqua a livello di fonti di approvvigionamento, le presenze riscontrate nei mesi estivi, impongono disponibilità sempre crescenti di acqua, atteso il forte incremento dei consumi stessi. Tuttavia, non si può non tralasciare anche l'aspetto legato alle perdite " fisiologiche" del sistema, che incidono notevolmente sulla disponibilità effettiva della risorsa e sulla forte riduzione della stessa. Pertanto, tale aspetto non deve in alcun modo essere trascurato in una revisione generale degli Acquedotti comunali , poiché una valutazione esauriente e puntuale di tale situazione con interventi mirati potrebbe in tempi breve far recuperare ingenti quantità di acqua che viene persa nelle varie fasi della distribuzione; d) riordinare il sistema di distribuzione, poiché risulta essere carente sia sulle condotti dorsali, alcune delle quali devono essere completamente sostituite sia in alcuni serbatoi, poiché risulta essere sotto- dimensionato. Sempre a questo proposito si relava che la maggior parte delle utenzeche risultano essere sottodimensionate del paese di Castiglione sono servite dal Serbatoio di Q.ta 80 per cui nel periodo estivo tale impianto entra sistematicamente in crisi e fa si che, mancando la pressione sulle condotte, alcune zone esterne, quali quelle lato Marina e Val Borgina non ricevano adduzione idrica sufficiente proprio a causa della pressione fortemente ridotta. Specie nella zona di Val Borgina, Brocco e Baldana sarebbe utile effettuare un collegamento al serbatoio di Quota 180 e realizzare un deposito di stoccaggio al di sopra dell'Hotel David, in grado di servire tutta la campagna, che non avrebbe problemi di utenza nel periodo estivo. Il sistema di distribuzione inoltre richiede il su citato riordino anche in considerazione della necessità di effettuare una corretta miscelazione dell'acqua di sorgente con acqua di falda sotterranea atteso che gli Acquedotti di Castiglione della Pescaia sono stati realizzati in maniera disorganica, vale a dire gli impianti acquedottistici non sono stati finalizzati per interagire e lavorare con altri acquedotti presenti. Così i serbatoi, innumerevoli e di dimensioni limitate sono stati progettati per servire aree circoscritte dei territorio comunale senza tenere in considerazione né le esigenze qualitative, né le esigenze prospettate in un immediato futuro relativamente alle quantità di acqua da contenere per servire in maniera idonea le utenze interessate. Le difficoltà maggiori quindi, si sono riscontrate nel tempo per garantire una qualità omogenea e conforme alla normativa dell'acqua nei vari sistemi acquedottistici realizzati. In effetti è ben noto che un buon " volano", rappresentato da serbatoi adeguati alle richieste idriche nell'arco della giornata, delle stagioni e delle mutevoli condizioni di vita delle popolazioni da distinguere tra residente e fluttuante, fa sì che si abbia un Acquedotto equilibrato ed in grado di assolvere a quelle fasi di " stress " dovuti alle contemporanee sollecitazioni e richieste di acqua in determinate ore dei giorno e dell'anno ed in correlazione agli effettivi fabbisogni delle utenze (uso potabile, uso ricreativo, uso irriguo, ecc.); e) intervenire, rapidamente, con interventi programmati tali da prevedere sostituzioni di tratti di condotte idriche, che risultano deteriorate, e che

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 349 comportano perdite che richiedono interventi frequenti ed assidui, che non giustificano più le riparazioni. La maggior parte delle tubazioni da sostituire è rappresentata da tubazioni in ferro che presentano delle incrostazioni, delle perforazioni e delle caratteristiche tali da rendere l'acqua in alcuni casi a rischio di non idoneità al consumo umano a causa soprattutto della presenza di ferro in soluzione in concentrazione superiore alla norma. Le zone ove occorre urgentemente intervenire sostituendo tratti interi di condotte sono: POGGIO ALLE TRINCEE, VAL DELLE CANNUCCE; ZONA PONTE , POGGIO D'ORO; CENTRO STORICO PARTE. A ciò si aggiunga il fatto di avere condotte continuamente anellate e con saracinesche rotte per cui in caso di guasti occorre togliere l'acqua ad interi comprensori anziché ad una sola via. Al fine di far comprendere al meglio quanto descritto in premessa si ritiene opportuno allegare una Relazione riepilogava relativa agli Acquedotti comunali comprensiva degli interventi effettuati dal 1995 al 1999 ed una Relazione relativa agli Interventi inerenti al Servizio Idrico Integrato con integrazioni ulteriori

7.2.3.3 Il Servizio Idrico Integrato numerosi interventi strutturali per il potenziamento ed il miglioramento del servizio idrico in seguito sono stati realizzati dall’Amministrazione Comunale negli anni compresi tra il 1997 e la consegna all’Acquedotto del Fiora volti al raggiungimento di una definitiva risoluzione della carenza idrica nel Comune di Castiglione della Pescaia, nonché nella definitiva sistemazione dell'intero ciclo delle acque (captazione, controllo, distribuzione, ricerca nuove risorse e depurazione). Per questo si è cercato di salvaguardare innanzi tutto le risorse idriche esistenti (pozzi di Valle e Pìan di Rocca), mediante opportuni studi e controlli geologici periodici tesi ad individuare l'emungimento ottimale dei pozzi, tarature e spurgo sistematico dei medesimi, sostituzione di pompe e tubazioni, nonché installazione di due differenti sistemi di telecontrollo per l'acquedotto (onde radio e via cavo) ed uno per la fognatura. Sono stati poi acquisiti in gestione n.2 impianti di potabilizzazione per i campi pozzi suddetti, onde poter abbattere l'elevata mineralizzazione delle acque di pozzo da miscelare con quella del Fiora. E' stato quindi portato a termine il potenziamento degli acquedotti comunali mediante la definitiva realizzazione del nuovo serbatoio di quota 180 e della nuova centrale di sollevamento della Valle che è stata ampliata e potenziata con un nuovo parco pompe (2 coppie di pompe da 40 e 70 litri/secondo). Sempre nell'ottica del recupero delle risorse esistenti, è stata avviata la sostituzione di tratti di acquedotto oramai vetusti ed ammalorati, per cui sono state sostituite centinaia di metri di condotte che causavano continue perdite e disservizi nella gestione del sistema, (Via del Muschio, Via delle Ginestre, Via delle Strette, Palazzo Prile, Loc. Valborgina, Collettore S.S. n.322, Loc. Brocco-Baldana), nonché effettuato il rifacimento delle camere di manovra dei serbatoi di Tirli, Poggio Staffo e Quota 180.

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 350 Nell'ambito del reperimento di nuove risorse idriche, sono state realizzate le opere accessorie (Centrale raccolta e sollevamento, centrale elettrica, condotta di adduzione in acciaio diam.250 di mt.2.500, opere di protezione al pozzo esistente) per l'impianto di potabilizzazione ubicato in loc. Barbaruta- Raspollino, onde poter garantire il funzionamento del nuovo campo pozzi ubicato in località Pian dei Sodi. Sono state altresì eseguite le perforazioni di n.2 ulteriori pozzi e realizzata la condotta adduttrice dal nuovo campo pozzi alla nuova centrale di sollevamento della Valle. Per quanto concerne invece il settore finale della depurazione, oltre ad aver sostituito diversi tratti di condotte fognarie, ed aver dotato il servizio di un nuovo camion autospurgo, si è proceduto con la definizione delle problematiche inerenti i depuratori comunali. Per il depuratore del Capoluogo sono stati eseguiti i lavori di ampliamento relativi al recupero del vecchio impianto onde adeguare il medesimo per la portata di punta nel periodo estivo e migliorarne l'abbattimento, nonché per il trattamento delle fosse biologiche. E’ in previsione l'ultima sezione relativa al riutilizzo delle acque reflue, progetto fattibile e doveroso nell'ottica della salvaguardia della risorsa idrica. Per i depuratori delle frazioni, occorre discernere i tre appalti: per Vetulonia, visto che i due siti individuati sono risultati di fatto non idonei a seguito dei saggi e delle ispezioni effettuate con la Soprintendenza si è ritenuto abbandonare l’idea di un depuratore in paese, optando per la realizzazione di una condotta fognaria che convogli i liquami all’impianto di Buriano, opportunatamente potenziato. I lavori di costruzione dell’impianto di Tirli e della relativa fognatura sono ormai ultimati e collaudati. Sono state altesì operate alcune modifiche al progetto concordate con il gestore unico del S.I.I. Acquedotto del Fiora. La messa in funzione è prevista per i primi mesi del 2007.. l’impianto di Buriano è anch’esso realizzato e collaudato. In corso d’opera sono state effettuate alcune varianti rese necessarie da un lato per ampliare la sua capacità depurativa e renderlo idoneo a smaltire anche i reflui provenienti da Vetulonia, dall’altro a trattare le acque di scarico con un impianto di fitodepurazione finale per renderle idonee allo scarico nel fosso Venacone, asciutto per lunghi periodi. La messa in funzione dell’impianto è prevista nel mese di dicembre 2006.

STATO E PROBLEMATICHE ACQUEDOTTO : Zone servite da acquedotto quasi tutto il comprensorio comunale, eccetto una piccola porzione a Tirli ( n°3 abitazioni). Problematiche : 1) Tubazioni esistenti 2) Quantità acqua e distribuzione 1) La maggior parte delle tubazioni sia dorsali che di distribuzione è in ferro ed ha più di trenta anni, per cui continue rotture, eccessiva forza nell’acqua ecc. Zone dove urge sostituire completamente l’acquedotto: Poggio alle Trincee, Val delle Cannucce, zona ponte Marina di Grosseto, Poggiodoro, centro storico in parte. A ciò si aggiunge il fatto di avere condotte continuamente anellate e con saracinesche rotte, per cui in casi di guasti occorre togliere l’acqua ad interi comprensori anziché ad una sola via. Il programma di manutenzione degli acquedotti prevede la progressiva sostituzione, così a Castiglione che a Punta Ala, delle condotte più vecchie, partendo dalle addutrici e continuando con le linee di distribuzione.

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 351 2) La quantità di acqua è appena sufficiente a garantire nel periodo estivo, per cui occorrono nuove risorse (pozzi, potabilizzatori ecc..), tenendo conto che le aree della Valle e di Pian di Rocca sono in fase di chiusura per l’eccessivo utilizzo apportato negli anni . In più il sistema di distribuzione è carente sia nelle dorsali , alcune delle quali devono essere completamente sostituite sia in alcuni serbatoi di dimensione piccola sia nel sistema di distribuzione per cui la maggior parte delle utenze è concentrata nel serbatoio di quota 80 il quale, nel periodo estivo entra spesso in crisi. Sarebbe utile per eliminare l’inconveniente effettuare un collegamento al serbatoio di quota 180 e realizzare un deposito presso l’hotel David, dal quale far servire tutte le aree più basse. Per cercare di adeguare il problema, l’Acquedotto del Fiora ha realizzato una ulteriore condotta in pressione che collega tutti i serbatoi e che arriva a Punta Ala, proprio per miglioirare il sistema di distribuzione delle acque di Castiglione della Pescaia e Punta Ala.

7.2.4 La rete della Pubblica Illuminazione Gli impianti per la pubblica illuminazione presenti sul territorio comunale di Castiglione della Pescaia sono stati realizzati in parte dall’Amministrazione Comunale (sia direttamente, sia mediante convenzioni di lottizzazione) ed in parte, su richiesta dell’Amministrazione Comunale, da parte dell’ENEL. Quelli realizzzati dall’ENEL sono rimasti di proprietà dell’ENEL e sono da questa gestiti sulla base di apposite convenzioni con il Comune. Rimangono ad oggi di proprietà dell’ENEL i seguenti impianti: una parte del centro storico di Castiglione, il centro storico di Buriano, il centro storico di Tirli, il centro storico di Vetulonia. Risultano ad oggi prive di illuminazione le strade di penetrazione nella campagna ed alcune aree di Punta Ala. Per quanto riguarda l’abitato di Punta Ala occorre precisare che sono dotate di impianto di pubblica illuminazione, che risulta in molti punti vetusto, inadeguato e bisognoso di interventi di manutenzione straordianaria, le seguneti aree: strada di accesso al porto, zona della Molletta, del Pozzino e del Fornino, zona del Gualdo ed alcune strade di penetrazione alle lottizzazioni. Sono poi dotate di impianto di pubblica illuminazione il comparto dei Boboli e la lottizzazione Renaione Tartana. Per il resto l’illuminazione stradale è legata a lampioni privati ubicati presso l’ingresso ai lotti. Alcuni degli imianti di pubblica illuminazione presenti in Castiglione della Pescaia e Punta Ala sono ormai vetusti ed inadeguati. L’Ufficio Lavori Pubblici sta provvedendo, area per area, alla sostituzione degli impianti esistenti con altri nuovi, conformi alle normative vigenti in grado di fornire un livello adeguato di illuminazione.

PARTE II° - STATO DELLE RISORSE NATURALI ED ESSENZIALI 352